insegne - Institut français Milano
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L E S INSEGNE IN FRANCESE CONCORSO & MOSTRA DI FOTOGRAFIA MARZO - LUGLIO 2013 E N S E I G N E S E N F R A N Ç A I S À N A P L E S L E S E N S E I G N E S E N F R A N Ç A I S À N A P L E S RINGRAZIAMENTI Il progetto, nelle sue diverse fasi, è stato realizzato grazie alle seguenti partecipazioni: *Pascale GIFFARD direttrice di produzione delle mostre della manifestazione Rencontres d’Arles | co-presidente della giuria *Mimmo JODICE fotografo | co-presidente della giuria *Corrado MORRA presidente Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme | membro della giuria | coordinatore del progetto *Fabrice MORIO vicedirettore Institut français Napoli - responsabile del settore culturale membro della giuria | ideatore del progetto *Luca SORBO docente del biennio di specializzazione in Fotografia dell’Accademia di Belle arti di Napoli e curatore dei corsi di Fotografia della Pigrecoemme | membro della giuria *Gianfranco PECCHINENDA Preside della Facoltà di Sociologia Università degli Studi di Napoli “Federico II” *Giacomo FABBROCINO Pigrecoemme | Responsabile della comunicazione web del concorso *Lydia SCHAPIRER e Claudia CAMPAGNANO segretaria di direzione settore culturale Institut français Napoli | assistente di progetto. si ringraziano : Anouk ASPISI, Antonino DELLA NOTTE (Antonio & Antonio), Mario ESTI, Gerardina GIAMMARINO, Antonio GUERRAZZI, François HÉBEL, Lauriane HERVIEUX, Max MASULLO (Albaneon), Dorothée NEYME, Anne SCARPA, Raffaella STRACQUALURSI, Guido TALARICO. E tutti i 103 partecipanti al concorso. ASSESSORATO ALLA CULTURA L’insieme del progetto è realizzato in collaborazione con : PIGRECOEMME - SCUOLA DI CINEMA E FOTOGRAFIA con il sostegno di : ESPRIT NOUVEAU NAPOLI | FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI INSIDEART - GUIDO TARALICO EDITORE ROMA con la partecipazione di : CAMERA DI COMMERCIO E DELL’INDUSTRIA DI NAPOLI AIR FRANCE | ALBANEON | ANTONIO & ANTONIO con l’apporto di : LES RENCONTRE ARLES PHOTOGRAPHIE FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA UNIVERSITÀ FEDERICO II - NAPOLI con il patrocinio di : COMUNE DI NAPOLI grafica & layout : babpfister redazione : Institut français Napoli stampa : Enzo Albano tipografo in Napoli GUIDOTALARICOEDITORE foto: Marianna Di Palma Questo catalogo è frutto del concorso fotografico organizzato dall’Institut français Napoli e curato da Fabrice Morio, « Insegne in francese a Napoli - Les Enseignes en français à Naples », tenutosi dal 18 marzo al 16 aprile 2013. Su 103 partecipanti per un totale di 369 fotografie pervenute (di cui 75 da parte dei giovani minori di 16 anni), la giuria ha selezionato 30 immagini che compongono sia la mostra, organizzata dal 24 maggio al 19 luglio 2013, che il presente catalogo. NAPOLI Camera di Commercio Napoli PREFAZIONE DI GIANFRANCO PECCHINENDA PRESIDE DELLA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Osservando con una certa attenzione le insegne dei negozi di Napoli e provincia, si scopre che sono numerosissime quelle che, in un modo o nell’altro, rinviano alla lingua e alla cultura francese. Si tratta di una presenza troppo massiccia per non destare più di una qualche semplice curiosità. Il percorso emotivo stimolato dalle tante fotografie presentate per il concorso Insegne in francese a Napoli, sembra in grado di suscitare in noi l’emergere di un tipo di sensibilità verso il quotidiano che può aiutarci a formulare qualche suggestiva ipotesi sui motivi di una tale presenza. La grande influenza esercitata dalla cultura francese sulla città di Napoli e sulla cosiddetta napoletanità è un dato di fatto difficilmente confutabile. Le radici che legano la nostra città alla Francia sono d’altronde tuttora ben visibili in tutta la loro solida profondità. Se ne potrebbero agevolmente ricostruire la genesi e i successivi sviluppi ricorrendo alle molteplici e ben documentate analisi di tanti prestigiosi studiosi. Ricorderemmo così che nel febbraio del 1806 Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore del grande Napoleone, aveva fatto il suo ingresso nell’allora Regno di Napoli alla testa di un corpo di spedizione italo-francese, aveva sconfitto le truppe borboniche ed era stato proclamato Re del Nuovo Regno delle Due Sicilie. Da allora aveva avuto inizio un importante periodo – conosciuto come Il decennio francese – durante il quale i regnanti d’oltralpe avevano governato su Napoli e sul suo territorio fino a quando, a seguito di alcune sconfitte militari, erano stati costretti a riconsegnare le chiavi del Regno ai Borbone e al loro re Ferdinando IV. Allo stesso modo si potrebbero ricostruire i profondi legami che uniscono la cultura francese a quella napoletana risalendo ancora più indietro, ricorrendo agli alberi genealogici di alcune tra le numerose grandi famiglie nobiliari di origini transalpine che nel tempo hanno contribuito ad ibridare indissolubil- mente il mondo della società francese di corte con quello delle famiglie napoletane dai cognomi ancor oggi altisonanti: potrebbe essere, ad esempio, uno tra i tanti casi quello della famiglia Del Balzo (i de Baux), di cui conosco personalmente alcuni discendenti diretti e dalla cui storia appare con grande evidenza quanto alcuni legami, che possono essere fatti risalire addirittura al Periodo Angioino (1266-1381), siano ancora oggi molto vivi. Potrebbero insomma essere molteplici gli approcci utili a dimostrare, anche attraverso metodologie scientifiche rigorose, la permanenza e la diffusione di un legame che nei secoli ha visto ancorare la cultura napoletana a quella francese. L’idea da cui nasce il progetto su Insegne in francese a Napoli presenta tuttavia una sua grande originalità proprio perché tende a focalizzare l’attenzione non tanto sulla grande storia ufficiale, fatta di guerre, grandi condottieri, successioni e strategie dinastiche, accordi o congiure tra famiglie aristocratiche, ma su quelli che potremmo definire come i fenomeni interstiziali che pervadono la nostra esistenza quotidiana. Ci sono infatti delle forme di socievolezza, ovvero di modi di interazione reiterate tra individui e gruppi di individui che, indipendentemente da ogni meccanismo formale predeterminato, tendono nel tempo a cristallizzarsi in modi di pensare, di agire e di sentire più o meno stabili. Soffermarsi ad analizzare con la dovuta attenzione, come ci invitano a fare gli autori delle fotografie presentate al concorso, le insegne dei negozi napoletani che mettono in mostra, attraverso i loro intrecci linguistici, la permanenza di un così profondo legame, ritengo possa servire a rivelare a tutti noi qualcosa di molto significativo che rischierebbe di sfuggire ad analisi effettuate con altri tipi di metodologie. Osservare le fotografie di queste insegne ci mette in condizione di poter sfuggire a quelle forme di routinizzazione dello sguardo cui il senso comune in qualche modo ci obbliga; la prospettiva cui lo sguardo fotografico ci conduce, consente di interrogarci sulle possibili motivazioni di comportamenti che altrimenti resisterebbero a qualsiasi altra interpretazione. Frugare, grazie alle fotografie, tra gli interstizi delle nostre abitudini, consente di soffermarsi a leggere in quelle insegne una parte non trascurabile della storia di una sedimentazione: quella della fascinazione dei bottegai per la lingua e la cultura dei Signori, che a sua volta si accompagnava a quella della nascente borghesia per la vecchia ma ancor solida aristocrazia. Come direbbe Veblen: il bottegaio faceva credere al piccolo borghese di poter accedere alle stesse merci e agli stessi servizi dei signori aristocratici, fornendogli così un valido strumento di distinzione. Da questo punto di vista è noto come la lingua e i modi di fare “alla francese” abbiano sempre rappresentato un tratto di raffinatezza da imitare, particolarmente accattivante in una società come quella partenopea. Allo stesso modo le insegne hanno rappresentato anche un pezzo importante nell’ambito delle pratiche della vita urbana di una metropoli che, ingrandendosi, avvertiva il bisogno di stabilire tratti di gerarchizzazione e di distinzione anche dei propri spazi collettivi. In questo senso una mappatura più sistematica e completa di tali insegne, accompagnata casomai anche dall’analisi di altri tipi di indicatori, potrebbe rivelarsi un utilissimo strumento per l’elaborazione di una sorta di geografia delle pratiche di consumo affermatesi nella nostra città nel corso del tempo. Insomma, pur nel suo carattere estemporaneo, mi sembra di poter scorgere nei prodotti di questa originale iniziativa un interessante stimolo a rivedere con occhi diversi alcuni dei tratti caratterizzanti di una cultura sempre pronta a rivelarci, a partire dalle profondità delle sue radici ibride, un potenziale e delle ricchezze che non finiscono mai di stupirci. PRÉFACE PAR GIANFRANCO PECCHINENDA DOYEN DE LA FACULTÉ DE SOCIOLOGIE DE L’UNIVERSITÉ DE NAPLES “FEDERICO II” Si l’on regarde attentivement les enseignes des magasins de Naples et de ses alentours, on découvre que celles qui renvoient à la langue et à la culture française sont très nombreuses. Leur présence est trop élevée pour qu’elle n’éveille qu’une simple curiosité. L’émotion suscitée par les nombreuses photographies reçues pour le concours Les enseignes en français à Naples, révèle en nous un intérêt sensible pour le quotidien, qui nous aide à émettre des hypothèses riches de sens sur les raisons de cette présence. La grande influence exercée par la culture française sur la ville de Naples et sur la « napoletanità » est une réalité irréfutable et les racines qui lient notre ville à la France y sont d’ailleurs bien visibles dans toute leur solide profondeur. On pourrait facilement en reconstruire la genèse et l’évolution qui a suivi, en faisant appel aux analyses bien documentées de nombreux chercheurs prestigieux. Rappelons qu’en février 1806 Joseph Bonaparte, frère aîné du grand Napoléon, avait fait son entrée dans le Royaume de Naples à la tête d’un corps d’expédition italo-français, après avoir battu les troupes des Bourbons il avait été proclamé Roi du Nouveau Royaume de Deux-Siciles. Commence alors une période très importante – connue comme La Décennie française – pendant laquelle les souverains transalpins gouvernent Naples et son territoire jusqu’à ce qu’après des défaites militaires, ils soient obligés de rendre les clés du Royaume aux Bourbons et au roi Ferdinand IV. Si l’on remontait encore plus loin, on pourrait reconstruire les liens profonds qui unissent culture française et culture napolitaine, en faisant appel aux arbres généalogiques de certaines des grandes familles nobles d’origine transalpine, très nombreuses, qui, avec le temps, ont contribué à mêler de façon indissoluble le monde de la société française de cour, avec celui des familles napolitaines dont le nom est aujourd’hui encore prestigieux. Le cas de la famille Del Balzo (les De Baux) pourrait en être un exemple, je connais personnellement des descendants directs de cette famille, dont l’histoire met bien en évidence comment aujourd’hui encore certains liens, que l’on peut faire remonter jusqu’à la Période angevine (1266 – 1381), sont encore très présents. Il y aurait en somme mille manières de démontrer efficacement, même à travers des méthodologies scientifiques rigoureuses, la persistance et la diffusion d’un lien qui, au cours des siècles, a vu la culture napolitaine s’ancrer à la culture française. L’originalité du projet Les enseignes en français à Naples tient au fait qu’il s’attache moins à la grande Histoire officielle, faite de guerres, de grands condottieres, de successions et de stratégies dynastiques, de pactes et de conjurations entre familles aristocratiques, qu’à ce que l’on pourrait appeler « les phénomènes interstitiels », qui baignent notre vie quotidienne. En effet il existe des formes de sociabilité, c’est–à-dire des modes d’interactions répétées entre les individus et les groupes d’individus, qui, avec le temps et indépendamment de tout mécanisme formel prédéterminé, sont enclins à se cristalliser en modes de penser, d’agir et sentir plus ou moins constants. Je suis convaincu que s’arrêter pour analyser attentivement, comme nous le suggèrent les auteurs des photographies du concours, les enseignes des magasins napolitains, témoins de la persistance d’un lien très profond, à travers leurs entrelacements linguistiques, peut servir à nous révéler quelque chose de très significatif qui autrement risquerait d’échapper aux analyses faites avec d’autres méthodologies. Observer les photographies de ces enseignes nous permet d’échapper à la routine du regard auquel le sens commun nous contraint d’une certaine façon ; la perspective que nous fait adopter le regard photographique nous conduit à nous interroger sur les motivations possibles de certains comportements qui résisteraient autrement à l’analyse. Fouiller, grâce aux photographies, entre les interstices de nos habitudes, permet de s’attarder à lire dans ces enseignes toute une partie, non négligeable, de l’histoire d’une sédimentation: celle de la fascination du boutiquier pour la langue et la culture des Messieurs, qui rejoignait à son tour celle de la bourgeoisie naissante pour la vieille mais encore solide aristocratie. Comme le dirait Veblen : le boutiquier faisait croire au petit bourgeois qu’il pouvait avoir accès aux mêmes marchandises et aux mêmes services que ceux de « ces messieurs de l’ aristocratie » , en leur offrant ainsi un solide moyen de distinction. De ce point de vue, comme on le sait, la langue et les manières de faire à la française ont toujours représenté le raffinement à imiter, particulièrement fascinant pour la société napolitaine. De la même manière les enseignes ont représenté une partie importante des pratiques de la vie urbaine d’une métropole qui, en devenant de plus en plus grande, a ressenti le besoin d’établir des traits de hiérarchisation et de distinction même dans ses espaces publics. Dans ce sens une cartographie plus systématique et complète de ces enseignes, accompagnée éventuellement par l’analyse d’autres indicateurs, pourrait s’avérer un instrument très utile pour élaborer une sorte de géographie de la consommation qui s’est imposée dans notre ville au cours des siècles. Enfin, même avec son caractère inattendu, il me semble apercevoir dans les produits de cette initiative originale, une incitation intéressante à regarder avec un œil différent certains des traits caractéristiques d’une culture, toujours prête à nous révéler, des profondeurs de ses racines hybrides, un potentiel et une richesse qui ne cessent jamais de nous étonner. L E S INSEGNE IN FRANCESE le 30 fotografie esposte in mostra dal 24 maggio al 19 luglio 2013 e documentate in questo catalogo sono state selezionate dalla giuria : Pascale GIFFARD Mimmo JODICE Corrado MORRA Luca SORBO Fabrice MORIO E N S E I G N E S E N F R A N Ç A I S À N A P L E S L E S E N S E I G N E S E N F R A N Ç A I S À N A P L E S Fotografie di Fulvio AMBROSIO Amanda ANNUCCI Rosario AVINO Alma CARRANO Antonio CAPUTO Antonio BORRIELLO Luca CANZANELLA Cristina CUSANI Blandine DAUTREY Antonio DI BONITO Michele DI GUIDA Michele DI LILLO Madeleine DAUTREY con Classe media EFN Alexandre Dumas Michela FABBROCINO Pia FORTE (FICS Piano di Sorrento) Alessandro GATTUSO Ciro IACOBELLI Alberto MAZZARINO Giuseppe MIRONE Domenica PINTO Salvatore RAPICANO Maria Rosaria RUBULOTTA Eva SCALFATI Marina SORGE Céline VIGNACQ Giancarlo VILLANI MICHELE DI GUIDA Hotel La vue d’Or - Via Nastro Verde 88 - Sorrento I. PREMIO BLANDINE DAUTREY Magnifique - Via Gaetano Filangieri 37 - Napoli ALBERTO MAZZARINO Dessange - Via Orazio 108 - Napoli | Cafè au Lait - Via degli Alabardieri 39 - Napoli ALMA CARRANO Du Pareil...au même - Vittoria Colonna 14A - Napoli CRISTINA CUSANI Maison d’art - Via S. Caterina a Chiaia 18 - Napoli GIANCARLO VILLANI Yamamay collezione La Pâtisserie - Corso Umberto I. 357 - Napoli FULVIO AMBROSIO Cafè de Paris - Via Cesare Rosaroll 77 - Napoli | Vite Vite - Via Cisterna dell’Olio 38 - Napoli II. PREMIO ALESSANDRO GATTUSO Cliché bijoux & accessories - Corso Umberto I. 16 - Napoli ALESSANDRO GATTUSO Les Paillettes - Via Duomo 278 - Napoli SALVATORE RAPICANO La Pendulerie - Via Domenico Morelli 5 - Napoli MICHELE DI LILLO Antoine Coiffeur - Via Chiaia 132 - Napoli III. PREMIO GIUSEPPE MIRONE Bijoux | Boulangerie Pan Card - Corso Vittorio Emanuele 724 - Napoli ANTONIO DI BONITO Brasserie Charles de Gaulle - Via Pigna 192 - Napoli ANTONIO CAPUTO Charcuterie Esposito - Via Benedetto Croce 43 - Napoli LUCA CANZANELLA Charcuterie Esposito - Via Benedetto Croce 43 - Napoli ROSARIO AVINO Cliché - Via Alessandro Scarlatti 140 - Napoli PREMIO SPECIALE RAGAZZI FINO A 16 ANNI PIA FORTE Hotel Belair - Via Capo 29 - Sorrento CIRO IACOBELLI Vite Vite - Via Cisterna dell’Olio 38 - Napoli | Carrefour - Corso Vittorio Emanuele 591 - Napoli EVA SCALFATI Louis Vuitton - Via dei Mille 2 - Napoli DOMENICA PINTO Maison Magic - Via Toledo 335 - Napoli CÉLINE VIGNACQ Les Etoiles - Via Vittoria Colonna 8 - Napoli AMANDA ANNUCCI Les Néréides - Via Scarlatti 186 - Napoli MICHELA FABBROCINO Lacoste - Galleria Umberto I. 69 - Napoli MARINA SORGE Carrefour - Pubblicità in Via Tino di Camaino - Napoli MARIA ROSARIA RUBULOTTA Du Pareil...au même - Vittoria Colonna 14A - Napoli MADELEINE DAUTREY & CLASSE MEDIA EFN ALEXANDRE DUMAS Louis Vuitton - Via dei Mille 2 - Napoli ANTONIO BORRIELLO Rue Montparnasse Via Circumvallazione 60 Torre del Greco Breve guida, non esauriente, delle insegne in francese a Napoli, tratta da tutte le fotografie ricevute per il concorso. Petit guide, non exhaustif, des enseignes en français à Naples à partir de l’ensemble des photographies reçues pour le concours. LE INSEGNE DELLE TRENTA FOTOGRAFIE IN MOSTRA 1. Magnifique – Via Gaetano Filangieri 18 – Napoli (I premio) 2. Cliché bijoux & accessories – Corso Umberto I. 16 – Napoli (II premio) 3. Bijoux – Corso Vittorio Emanuele 723 – Napoli (III premio) 4. Boulangerie Pan Card - Corso Vittorio Emanuele 724 – Napoli (III premio) 5. Hotel Belair – Via Capo 29 – Sorrento (Premio speciale fotografi meno di 16 anni) 6. Antoine Coiffeur – Via Chiaia 132 – Napoli 7. Brasserie Charles De Gaulle – Via Pigna 192 – Napoli 8. Cafè au lait - Via Alabardieri 39 – Napoli 9. Cafè de Paris – Via Cesare Rosaroll 77 – Napoli 10. Carrefour Market – Corso Vittorio Emanuele 591 – Napoli 11. Carrefour Market – pubblicità in Via Tino di Camaino – Napoli 12. Charcuterie Esposito – Via Benedetto Croce 43 – Napoli 13. Cliché bijoux & accessories – Via Scarlatti 140 – Napoli 14. Dessange Paris – Via Orazio 108 – Napoli 15. Du Pareil… au même – Via Vittoria Colonna 14/A – Napoli 16. Les Etoiles – Via Vittoria Colonna 8/A/B – Napoli 17. Louis Vuitton – Via dei Mille 2 – Napoli 18. Maison D’Art – Via Santa Caterina 18 – Napoli 19. Maison Magic – Via Toledo 335 – Napoli 20. Lacoste - Galleria Umberto I. 69 - Napoli 21. Les Néréides – Via Alessandro Scarlatti 186 – Napoli 22. Les Paillettes – Via Duomo 278 – Napoli 23. La Pâtisserie (collezione Yamamay) – Corso Umberto I. 225 - Napoli 24. La Pendulerie – Via Domenico Morelli 5 – Napoli 25. Vite Vite – Via Cisterna dell’Olio 38 – Napoli 26. Hotel La Vue d’Or – Via Nastro Verde 88 – Sorrento 27. Rue Montparnasse – Via Circumvallazione 60 – Torre del Greco LE ALTRE FOTO IN CONCORSO NAPOLI 28. Académie d’Art et Musique - Corso Vittorio Emanuele 696 29. Antiques – Via Salvator Rosa 314 30. Atelier Berenice – Via dell’Epomeo 251 31. Atelier Le Baobab – Via Bisignano 4 32. Baby Chic – Via Santa Caterina 24 33. La Baguette – Piazzetta Ascensione 5 34. Le Bon basic – Corso Umberto I 5 35. Bonbon – Via Bisignano 66 36. Boulangerie – Piazza San Pasquale a Chiaia 37. Boulangerie Castaldo – Via Vincenzo Arangio Ruiz 97 38. Boulangerie De Vita – Via F. Galiani 39. C’est la Ville Café – Via Aldo Merola (Ponticelli) 40. Cabaret – Via Port’Alba 30 41. Café Baguette – Via Bernini 87 42. Café Gourmet – Via Vittoria Colonna 15/D 43. Café Margot – Vico Mondragone 44. Café Prestige – Via Domenico Capitelli 27 45. Le Carré – Via Toledo 20 46. Cartier - Via Calabritto 8 47. Chalet – Piazza Enrico De Nicola 48. Chapeau – Via Aniello Falcone 30 49. Chapeaux – Via Posillipo 310 50. Charcuterie – Via Cesare Rosaroll 113 51. Charcuterie – Via San Mattia 52. Charcuterie Livit – Via Monte di Dio 7 53. Charlotte Bijoux – Via Michelangelo Schipa 54. Chérì - Corso Umberto I 44 55. Les Chic – Via Pietro Castellino 15 56. Chic Café – Via Francesco Giordani 57. Chopard – Via Santa Caterina a Chiaia 75 58. Cinema Pierrot – Via Angelo Camillo De Meis 58 59. Colette – Via Chiaia 207 60. Con-Fusion Club – Piazza Santa Maria La Nova 9 61. La Danse – Via Toledo – Napoli 62. Eddy Bijoux – Via Maddaloni 3 63. Esprit Nouveau – Via Calabritto 20 64. Etienne – Isola A3 Centro Direzionale 65. Etoile – Via Montagna Spaccata 449/B 66. Faubourg St. Honoré – Via Carlo Poerio 10 67. Fnac – Via Luca Giordano 59 68. Les Follies de Paris – Via Duomo 174 69. Fromagerie – Vico Tiratoio 70. Le Gallerie – Via Duomo 172A 71. La Garçonne – Vico Santa Maria a Cappella Vecchia 10 72. Gioia Bijoux – Via Portamedina 25 73. Gourmet Partenopeo – Via Pasquale Scura 74. Grand Hôtel Londres – Piazza Municipio 64 75. Les Griffes – Via Salvator Rosa 253/E 76. Guerlain – Via Santa Teresa a Chiaia 77. Hermès – Via Filangieri 53 78. Hôtel De La Ville – Vico Ferrovia 6 79. Ici c’est moi – Via Bisignano 13 80. Idéal – Via Posillipo 18 81. Janvier – Via Chiaia 188 – Napoli 82. Le joies de intimité – Via Francesco Giordano 14 83. Jolie-Jolie – Vico Satriano 3 84. Le Kalì Bijoux - Via Francesco Giordano 18 85. Lacoste – pubblicità in Via Solimena 86. Lia Bijoux – Via San Giacomo 5 87. Librairie française de Naples – Via Francesco Crispi 86 88. Lucienne – Via Alessandro Scarlatti 154 89. Maison Degas – Calata Trinità Maggiore 53 90. Maison du parquet – Via Antonio Gramsci 17/D 91. Maison Saint Germain – Via Francesco Cilea 111 92. Le Marchand d’Odeurs – Piazza San Domenico Maggiore 9 93. Maurice Mességuè – Piazza San Pasquale a Chiaia 11 94. Mercerie – Via Dei Mille 76 95. Merci – Gradoni Chiaia 2 96. Monamourcaffé – Via Argine 487 97. Mon Fleur – Via Raffaele Morghen 55 98. Moncler – Via Gaetano Filangieri 21 99. Mont Blanc – pubblicità in Via Vittorio Emanuele III 100. Mont Blanc – Via Gaetano Filangieri 38 101. La Nuit - Via Nazario Sauro 9 102. L’Occitane – Centro Commerciale Stazione Centrale 103. Orange Rodinò – Via Rodinò 33 104. Orange - Via Francesco Caracciolo 13 105. Le Papillones – Via Giuseppe Ferrigni 38 106. Les Parfums de Brigitte – Corso Vittorio Emanuele 107. Pâtisserie Capparelli – Via Tribunali 327 108. Paul Francois Boubée – Galleria Umberto I 44 109. Petites Choses – Via Francesco Cilea 199 110. Les Petites Fantaisies – Via Chiaia 103 111. Pigalle – Via Cesare Rosaroll 81 112. Prenatal – Via Toledo 331 113. Promod - Via Toledo 154 114. La Ratatouille – Via Giovanni Bausan 57 115. Roche Bobois Paris – Via Santa Brigida 35 116. Sares Toujours – Via Merliani 84 117. Sephora - Galleria Umbero I 31 118. Soleil – Via Francesco Solimena 89 119. Tire Bouchon – Via Orazio 82-84 120. Vite Vite – Via Armando Diaz 26 121. Voie de l’Avenir – Via Duomo 53 122. Vyta Boulangerie – Centro Commerciale Stazione Centrale BACOLI 123. Le Chic – Via Agrippina 1 CASTELLAMMARE DI STABIA 124. Blue Stone Bijoux – Via Giuseppe Cosenza 14 125. Chez Moi – Via Giuseppe Cosenza 126. Crêpes Suzette Mago del gelato (carretto ambulante) – Corso Giuseppe Garibaldi 127. Le Salon de coiffeur – Corso Vittorio Emanuele GIUGLIANO IN CAMPANIA 128. La Chamade Grand Restaurant – Via San Nullo 83 129. Champs Elysees – Via San Nullo 92 GRAGNANO 130. Chez Fontaine – Via Santa Caterina 22 MASSA LUBRENSE 131. Gourmet Bar – Via Guglielmo Marconi 5 132. Triboulet Bijoux – Viale Filangieri 34/B META 133. La Boutique delle carni – Via Francesco Caracciolo 113 PIANO DI SORRENTO 134. L’Arte du cheveu - Via San Michele 72 135. Atelier Boutique delle Rose – Via Delle Rose 136. Bribon Cafè – Piazza Cota 11 137. Charme Casa – Corso Italia 206 138. Crème Caramel – Via San Michele 41 139. Demi-plié – Via San Michele 140. Elle et Lui – Via Delle Rose 6 141. Emilrose - Corso Italia 155 142. Hotel Albatros – Via Madonna di Roselle 54 143. L’Horloger – Via San Michele 144. Naïf – Piazza Cota 62 145. L’Uomo d’Elite – Corso Italia 166 POMPEI 146. Auchan – Via Statale 145 147. Bijou Brigitte – Via del Macello 22 (C. Commerciale La Cartiera) 148. Cliché bijoux & accessories - Via del Macello 22 (C.C.La Cartiera) 149. Jean Louis David - Via del Macello 22 (C.C.La Cartiera) POZZUOLI 150. Maman Claudette – Via Miliscola 290 SAN GIORGIO A CREMANO 151. Le trou de Paris – Piazza Bernardo Tanucci 23 SANT’AGNELLO 152. Atelier Boutique – Corso Italia 153. Au Petit Muguet – Corso Italia 156 154. Cheri – Via Francesco Saverio Ciampa 8 155. La Maison de l’or – Corso Italia 200 156. Maison De Charme (Villa dei D’Armiento) – Corso Marion Crawford 79 157. Peugeot Motocycles – Via Gargiulo Mons. Bonaventura 6 SANT’ANTONIO ABATE 158. Boutique de fleurs – Via Roma 304 SOMMA VESUVIANA 159. Charcuterie – Via Roma 160. Crèmière – Via Spirito Santo 161. Jolì Bijoux – Via Filippo Turati 61 162. Le Petit Paris – Piazza Don Minzoni 163. Naîve – Via Casaraia SORRENTO 164. Antiques – Corso Italia 58 165. Antoine Coiffeur pour Dames – Corso Italia 166. Bagarre – Via degli Archi 66 167. La Botanique – Corso Italia 210 168. Café Noir – Piazza Angelina Lauro 42 169. Cafeterie Rivage – Via Capo 9 170. Cariparma Crédit Agricole – Via Degli Aranci 143/A 171. Coiffeur Forte – Corso Italia 122 172. Coiffeur pour Dames - Piazza Angelina Lauro 173. Hôtel Central – Corso Italia 254 174. Hôtel de la Syréne – Piazza della Vittori 5 175. Hôtel De La Ville – Via Rota 15 176. Hôtel Prestige – Via Nastro Azzurro 23 177. Hôtel Rivage – Via Capo 11 178. Je m’aime – Corso Italia 179. Mario Boutique – Piazza Angelino Lauro 41 180. L’Orangerie – Via Correale 8 181. Raphael – Corso Italia 148 182. Rota Suites – Via Bernardino Rota 25 183. Sorrento Souvenirs – Corso Italia 24 TORRE ANNUNZIATA 184. Coiffeur – Via Michele Caravelli TORRE DEL GRECO 185. Boulangerie – Via Salvator Noto 26 186. Liautard – Via Gugliemo Marconi 18 187. Les Tapisseries – Via Circumvallazione 82 VICO EQUENSE 188. Cherie Mode Boutique – Corso Umberto I 6 Al momento della stampa di questo catalogo - maggio 2013 – siamo venuti a conoscenza della recente apertura di un negozio a Napoli. Si tratta di una gelateria che porta il dolce nome di “La Rencontre”. E la storia continua... INSTITUT FRANÇAIS NAPOLI Palazzo Il Grenoble Via Crispi 86 80121 Napoli tel. (+39) 081 669 665 email: [email protected] www.institutfrancais-napoli.com L'Institut français Italia raggruppa i servizi culturali dell'Ambasciata di Francia in Italia e gli Institut français di Milano, Firenze, Napoli e Palermo, e promuove l'originalità e la varietà della cultura francese in Italia. L'Institut français è presente in 161 paesi, nei 5 continenti. ITALIA