capitolo 2 - Camera di Commercio di Napoli
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capitolo 2 - Camera di Commercio di Napoli
2 LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE 2.1 IL VALORE AGGIUNTO PROVINCIALE La crescita del sistema economico viene misurata in termini di ricchezza prodotta dal valore aggiunto. Tale indicatore quantitativo risulta di notevole importanza per la stima del livello di benessere raggiunto dalle diverse aree geografiche del Paese. La provincia di Napoli, nel 2005, ha prodotto un reddito complessivo di 43.243,4 milioni di euro, facendo registrare un incremento dell’1,9%, che inverte una certa tendenza al rallentamento che aveva caratterizzato gli ultimi anni. A livello regionale il tasso medio di sviluppo è pari all’ 1,4%. Tale indice è determinato anche dai risultati positivi della provincia di Avellino (3,5%) di Salerno (1,0%) e di Caserta (1,8%) ma anche dalla decelerazione della provincia di Benevento (-5,4%). A livello regionale la provincia di Avellino ha fatto registrare il maggior dinamismo, ma bisogna sottolineare che Napoli ha prodotto più della metà della ricchezza della Campania (51%) ed il 3,4% di quella nazionale. L’analisi settoriale mostra che il settore dei servizi si caratterizza per una crescita del 2,8%. TABELLA 15 - VALORE AGGIUNTO NELLE PROVINCE CAMPANE, IN CAMPANIA ED IN ITALIA. ANNO 2005 Province e Regione CAMPANIA AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO ITALIA Napoli/Campania Napoli/Italia Campania/Italia (MILIONI DI EURO CORRENTI) 2005 83.665,0 6.952,4 4.169,1 12.389,7 43.243,4 16.910,4 1.272.761,0 51,7 3,4 6,6 Fonte: Istituto G. Tagliacarne Per un esame più approfondito delle caratteristiche del sistema produttivo locale, risulta necessario una lettura dei dati nel dettaglio settoriale, dove è prevalente il ruolo dei servizi, in costante ed ininterrotta crescita dal 1995, rappresentando nel 2005 ben l’83,0% del totale del valore aggiunto. Entrando nel dettaglio dell’analisi, si rileva che l’agricoltura registra nell’ultimo quinquennio un’incidenza nella formazione del valore aggiunto sostanzialmente invariata; in particolare, nel 2005, l’apporto al sistema economico locale è stimabile intorno al 1,2% del valore aggiunto, peso inferiore a quello registrato nell’anno precedente di 1,4 punti. In termini assoluti, con un valore aggiunto pari a 523,6 mln di euro registrato nell’ultimo anno disponibile (2005), questo settore incide sul valore aggiunto nazionale di settore con una quota pari all’1,8%. Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli 13 2 LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE Composizione percentuale del valore aggiunto per settori di attività nella provincia di Napoli. Anno 2005 Analizzando, inoltre, il contributo del settore manifatturiero al valore aggiunto si rileva come, a partire dal 1995, ha subito una costante riduzione di peso settoriale. Nello stesso periodo occorre evidenziare una moderata crescita di importanza del settore edile che dal 1995 al 2005 cresce di 0,6 punti percentuali. TABELLA 16 - COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEL VALORE AGGIUNTO PER SETTORI NELLA PROVINCIA DI NAPOLI (1995-2004) Agricoltura Manifatturiero Costruzioni Industria Servizi Totale valore aggiunto 1995 1,7 16,7 2,9 19,6 78,7 100 2001 1,3 14,3 3,1 17,4 81,3 100 2002 1,4 14,1 3,2 17,3 81,2 100 2003 1,3 13,9 3,1 17,0 81,7 100 2004 1,4 13,0 3,3 16,3 82,3 100 2005 1,2 12,3 3,5 15,8 83,0 100 Fonte: Istituto G. Tagliacarne Entrando nel dettaglio, si evince come, rispetto al 1995, il peso del manifatturiero diminuisca di 4,4 punti percentuali, mentre rispetto allo stesso periodo, le costruzioni registrano un lieve incremento attestandosi, nel 2005, al 3,5%. Con un valore aggiunto pari a 5.307,2 mln di euro registrato nel 2005, il manifatturiero costituisce il 12,3% del valore aggiunto totale. Il settore delle costruzioni, nello stesso anno, registra una produzione totale pari a 1.517,4 mln di euro che incide sul valore aggiunto provinciale di una quota pari al 3,5%. Come già evidenziato, Napoli presenta una forte specializzazione economica orientata al terziario; infatti, se nel 1995 il peso dei servizi sulla composizione del valore aggiunto era pari al 78,7%, tale percentuale si è incrementata annualmente fino a raggiungere, nel 2005, una quota pari all’83,0% (Italia 70,9%). Nel 2005 la produzione del settore è stata pari a 35.895,2 mln di euro ovvero il 4,0% del corrispondente valore aggiunto nazionale, confermando come Napoli presenti una consistente vocazione terziaria che traina l’intera regione. 14 Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE 2.2 IL VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE Dall’analisi del valore aggiunto pro capite, dato dal rapporto tra il valore aggiunto totale e la popolazione residente, possiamo valutare il tenore medio di vita della popolazione napoletana; questo indicatore infatti segnala l’ammontare di ricchezza per abitante prodotta in un dato periodo di tempo. Tassi di variazione medio-annui del valore aggiunto pro capite ai prezzi base. Napoli, Campania, Italia(2005/2004 e 2004/2003) Tale indicatore colloca, nel 2005, la provincia di Napoli al 92esimo posto nella graduatoria delle 103 province italiane, ovvero nella parte più bassa della graduatoria nazionale; in Campania è preceduta da Avellino (79°), da Salerno (84°) e da Benevento (91°), mentre è seguita dalla provincia di Caserta (94°). TABELLA 17 - PIL PRO CAPITE NELL'ANNO 2005 E VARIAZIONI RISPETTO AL 2003 Regioni e province AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA ITALIA Anno 2005 Posizione in Pro capite graduatoria (euro) 79 18.172 91 15.823 94 15.608 92 15.701 84 17.325 18 16.185 24.152 Differenza Variazione % Pil posizione con il pro capite 2003 2005/2003 0 7,9 -1 2,9 -1 4,1 0 4,1 0 4,5 4,4 4,2 Fonte: elaborazioni Unioncamere-Tagliacarne Il valore medio nazionale è di 24.152 euro pro capite, mentre quello della provincia di Napoli è nettamente inferiore (euro 15.701); posto pari a 100 il numero indice dell’Italia, Napoli si attesta su un valore di 65,0. Nel 2005, secondo le stime dell’Istituto G. Tagliacarne, il valore aggiunto pro-capite partenopeo rispetto all’anno 2003 è aumentato del 4,1% in misura inferiore sia alla crescita regionale (4,4%) sia a quella nazionale 4,2%. Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli 15 2 2 LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE TABELLA 18 - VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE DEL PIL PRO CAPITE Regioni e province AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA ITALIA 2004/2003 3,6 1,9 2,8 2,7 2,9 2,8 3,0 2005/2004 4,1 1,1 1,3 1,4 1,5 1,6 1,2 Fonte: elaborazioni Unioncamere-Tagliacarne TABELLA 19 - GRADUATORIA NAZIONALE DEL VALORE AGGIUNTO PROVINCIALE PRO CAPITE 2005 E DIFFERENZE DI POSTO CON IL 2003 Posto di grad. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 Provincia Bolzano Milano Bologna Modena Parma Firenze Aosta Roma Mantova Brescia Cuneo Ravenna Verona Trieste Trento Udine Bergamo Reggio Emilia Novara Savona Vicenza Rimini Vercelli Torino Forlì Alessandria Cremona Gorizia Belluno Venezia Imperia Biella Pordenone Padova Piacenza Livorno Genova Asti Ancona Treviso Prato Lecco La Spezia Pisa Latina Varese Siena Sondrio Ferrara Lodi Lucca Arezzo v.a. pro capite 36.866 35.776 32.653 31.920 31.546 31.118 30.902 30.848 30.035 29.245 28.989 28.678 28.673 28.471 28.195 28.184 28.100 28.096 28.087 28.064 27.585 27.503 27.480 27.405 27.369 27.301 27.227 27.157 26.824 26.812 26.753 26.654 26.650 26.624 26.239 26.231 26.226 26.153 26.144 25.925 25.664 25.646 25.588 25.398 25.166 25.141 24.752 24.655 24.318 24.276 23.872 23.856 n.i. Italia = 100 152,4 147,9 135,0 132,0 130,4 128,7 127,8 127,6 124,2 120,4 119,9 118,6 118,6 117,7 116,6 116,5 116,2 116,2 116,1 116,1 114,1 113,7 113,6 113,3 113,2 112,9 112,6 112,3 110,9 110,9 110,6 110,2 110,2 110,1 108,5 108,5 108,4 108,1 108,1 107,2 106,1 106,1 105,8 105,0 104,1 104,0 102,3 102,0 100,6 100,4 98,7 98,6 Diff. posto vs. 2003 1 -1 0 0 1 -1 0 1 -1 13 6 -2 7 1 -3 5 7 -7 3 -1 -7 -6 15 -11 -7 5 15 0 5 -3 1 -7 -3 -5 2 -3 -2 8 2 -4 -15 -3 2 -1 9 -6 -3 4 -2 -2 0 -2 Posto di grad. 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 Provincia Pavia Como Rovigo Macerata Pistoia Perugia Terni Verbania Frosinone Ascoli Piceno Pesaro e Urbino Grosseto Chieti Massa-Carrara Rieti Isernia Pescara Viterbo Siracusa Teramo Sassari Cagliari Oristano L'Aquila Trapani Campobasso Avellino Taranto Catanzaro Messina Potenza Salerno Ragusa Nuoro Bari Catania Brindisi Matera Benevento Napoli Palermo Caserta Caltanissetta Reggio Calabria Vibo Valentia Cosenza Lecce Enna Agrigento Foggia Crotone ITALIA v.a. pro capite 23.764 23.736 23.642 23.175 23.137 23.020 22.794 22.721 22.674 22.644 22.430 21.235 21.034 20.904 20.901 20.278 20.203 19.752 19.689 19.649 19.588 19.014 18.982 18.683 18.471 18.348 18.172 17.968 17.871 17.806 17.339 17.325 17.211 17.062 16.684 16.221 15.970 15.843 15.823 15.701 15.615 15.608 15.596 15.468 15.434 15.079 14.594 14.590 14.435 14.346 14.139 24.152 n.i. Italia = 100 98,3 98,1 97,8 95,8 95,7 95,2 94,3 94,0 93,8 93,6 92,8 87,8 87,0 86,4 86,4 83,8 83,5 81,7 81,4 81,2 81,0 78,6 78,5 77,3 76,4 75,9 75,1 74,3 73,9 73,6 71,7 71,6 71,2 70,5 69,0 67,1 66,0 65,5 65,4 64,9 64,6 64,5 64,5 64,0 63,8 62,4 60,3 60,3 59,7 59,3 58,5 100 Fonte: Istituto G. Tagliacarne 16 Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli Diff. posto vs. 2003 3 -5 5 -3 -2 0 2 -3 3 -3 -1 -1 0 3 4 -1 -3 3 -1 -4 -1 1 1 -2 3 -1 0 7 5 3 -1 0 -7 -5 -4 1 -1 1 -1 0 2 -1 -1 1 -1 0 2 0 1 -3 0 LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE 2.3 IL VALORE AGGIUNTO ARTIGIANO Il contributo del settore artigiano alla formazione del valore aggiunto nazionale, secondo le stime fornite dall’Istituto G. Tagliacarne, fornisce per il 2004 un valore aggiunto ai prezzi base pari a 151,0 miliardi di euro, mentre, in Campania, il valore aggiunto ai prezzi base è pari a 6.484 milioni di euro. La Campania è tra le regioni “meno artigiane” d’Italia, infatti l’incidenza del valore aggiunto dell’artigianato sul totale è pari solamente al 7,7%; questo dato risente soprattutto della marcata vocazione terziaria di una grande città come Napoli. Nel capoluogo campano, il valore aggiunto ai prezzi base si attesta intorno ai 2.213 milioni di euro, valore che, in termini assoluti, posiziona Napoli al primo posto della graduatoria regionale con un netto distacco rispetto alle altre realtà provinciali. In termini percentuali però le attività artigiane rappresentano nel capoluogo solo il 5,1% dell’intera economia partenopea. Passando alla composizione settoriale del valore aggiunto dell’artigianato, si rileva che Napoli è la provincia in cui è maggiore l’apporto dell’artigianato manifatturiero: difatti, la produzione proveniente dall’industria in senso stretto supera il 40%, percentuale superiore sia alla media regionale sia a quella nazionale (rispettivamente pari a 33,1% e 38,9%). Valori ugualmente elevati si riscontrano nell’ambito delle attività terziarie, dove l’incidenza del settore alla formazione del valore aggiunto, nel capoluogo campano, è pari al 48,4%; in particolare, spicca la quota del comparto dei trasporti e delle comunicazioni (16,9%), del commercio e riparazioni (12,2%) e del terziario avanzato (9,2%) che registrano le percentuali maggiori nel contesto regionale e risultano superiori sia alla media regionale sia a quella nazionale. TABELLA 20 - VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE DELL'ARTIGIANATO NEL 2003 (VALORI IN MILIONI DI EURO CORRENTI) Industria Province e Regioni AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA MEZZOGIORNO Industria Costruzioni in s.s. Totale Servizi Commercio Trasporti Informatica e e e serv. alle riparazioni comunicaz. imprese Serv. alle famiglie e altre attiv. Totale 296 136 241 891 581 2.145 9.041 321 133 385 250 424 1.514 8.251 617 269 627 1.141 1.005 3.659 17.292 105 71 119 270 268 833 4.470 77 48 119 375 292 912 4.362 74 43 94 205 151 566 3.356 53 47 58 222 134 514 2.548 58.780 36.894 95.674 17.060 16.859 10.571 10.936 AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA MEZZOGIORNO 31,9 28,5 23,7 40,3 31,4 33,1 28,2 34,7 27,8 37,9 11,3 22,9 23,4 25,8 Valori percentuali 66,6 11,3 56,4 14,9 61,6 11,7 51,6 12,2 54,3 14,5 56,4 12,9 54,0 14,0 8,3 10,1 11,7 16,9 15,8 14,1 13,6 8,0 8,9 9,3 9,2 8,1 8,7 10,5 5,8 9,7 5,7 10,0 7,2 7,9 8,0 33,4 43,6 38,4 48,4 45,7 43,6 46,0 100 100 100 100 100 100 100 ITALIA 38,9 24,4 63,3 11,2 7,0 7,2 36,7 100 ITALIA 11,3 309 208 390 1.072 844 2.824 14.736 TOTALE 927 478 1.017 2.213 1.849 6.484 32.028 55.426 151.099 Fonte: Istituto Tagliacarne La tabella che segue, relativa alle variazioni medie annue, consente di rilevare come, per il capoluogo campano, si sia registrato il tasso di variazione medio annuo più elevato della regione (+2,8) che si è attestato ad un livello superiore sia della media regionale sia di quella nazionale. In particolare, il settore più dinamico è stato quello dei servizi, in cui il comparto del terziario avanzato e soprattutto dei trasporti hanno registrato gli incrementi positivi più elevati sia rispetto alle altre province sia rispetto alla media nazionale. Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli 17 2 2 LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE TABELLA 21 - VARIAZIONI MEDIE ANNUE DEL VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE DELL'ARTIGIANATO (1995-2003) Industria Province e Regioni AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA MEZZOGIORNO ITALIA Industria in s.s. Costruzioni -3,5 -2,0 -1,2 -0,1 -1,7 -1,3 -1,5 0,3 Totale 4,1 4,7 7,7 7,2 4,9 5,8 4,6 4,1 Servizi Commercio Trasporti Informatica e e e serv. alle riparazioni comunicaz. imprese 0,3 1,2 4,1 1,4 1,0 1,5 1,3 1,8 0,8 -2,6 2,7 1,1 0,6 0,8 -0,3 1,0 -11,2 7,0 17,4 18,2 15,8 13,5 14,0 10,5 -3,6 10,1 -4,9 -6,0 -6,5 -4,6 -3,9 -3,0 Serv. alle famiglie e altre attiv. TOTALE Totale -1,1 -1,3 -1,6 -1,6 -2,1 -1,6 0,9 0,7 -3,8 2,3 4,0 4,3 3,4 2,9 2,9 2,8 -1,1 1,7 4,1 2,8 2,1 2,1 2,0 2,1 Fonte: Istituto Tagliacarne - Elaborazioni Unioncamere 2.4 I CONSUMI DELLE FAMIGLIE Dopo aver analizzato l’andamento del valore aggiunto pro capite è utile soffermarsi sui consumi per esaminare in maniera più approfondita il tenore di vita delle famiglie napoletane, facendo riferimento all’anno 2004, ultimo anno a disposizione. La spesa totale per abitante nel capoluogo, nel 2004 è stata di 9.738,99 euro, pari al 73,4% del valore aggiunto pro capite totale. In termini di variazione percentuale si assiste ad una certa dinamicità della spesa totale cumulata in tutte le altre province, solo Napoli con il 40,7% rispetto al 1995, fa registrare una percentuale inferiore al valore medio registrato in Italia (45,7%). TABELLA 22 - SPESA PRO CAPITE AL 2004 E VARIAZIONE RISPETTO AL 1995 Spesa totale per ab. Napoli Caserta Benevento Avellino Salerno CAMPANIA ITALIA Spesa alimentari per ab. Spesa non alimentari per ab. 1995 2004 1995 2004 1995 2004 6.921,70 6.901,70 6.703,10 7.019,20 7.673,60 7.056,70 9.594,20 9.738,99 10.133,18 10.236,81 10.454,34 11.256,32 10.364,37 13.983,38 1.615,60 1.602,00 1.583,20 1.604,90 1.681,00 1.623,40 1.846,80 2.112,83 2.175,12 2.176,30 2.181,19 2.260,48 2.182,82 2.359,12 5.306,10 5.299,70 5.119,90 5.414,30 5.992,70 5.433,20 7.747,40 7.626,16 7.958,06 8.060,50 8.273,15 8.995,84 8.181,55 11.624,26 Variazione percentuale Napoli Caserta Benevento Avellino Salerno CAMPANIA ITALIA 2004/95 40,7 46,8 52,7 48,9 46,7 46,9 45,7 2004/95 30,8 35,8 37,5 35,9 34,5 34,5 27,7 2004/95 43,7 50,2 57,4 52,8 50,1 50,6 50,0 Rapportando il valore dei consumi finali al totale della popolazione, si ottiene l’indicatore relativo ai consumi pro-capite. Sulla base di tale indicatore si stima che nel 2004 ogni napoletano abbia speso per i consumi finali una cifra pari a € 9.738,99, con una flessione dell’ 1,1% rispetto al 2003. Il consumo pro-capite napoletano risulta inferiore sia al dato medio campano che si colloca attorno ad € 10.364,37, sia a quello nazionale (€ 13.983,38). 18 Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli LA CONTABILITÀ ECONOMICA TERRITORIALE Spesa pro capite in provincia di Napoli - Confronto anni 1995 e 2004 2.5 L’INFLAZIONE Nel corso del 2006 la crescita media dei prezzi al consumo rilevata nella provincia di Napoli per le famiglie di operai e impiegati è stata del 2,2%, corrispondente ad una lieve flessione di 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. A livello nazionale l’inflazione registrata è stata di poco inferiore, attestandosi ad un tasso medio annuo del 2,1%. Anche nell’anno appena trascorso l’inflazione rilevata nella città di Napoli risulta più alta di quella nazionale, confermando una tendenza iniziata nell’anno 2000. Il grafico che segue illustra i tassi d’inflazione medi registrati nel 2006 articolati per categoria di prodotti e confrontati con i corrispondenti dati dell’anno 2005. Gli indici generali con e senza tabacchi sono in leggera flessione rispetto all’anno precedente (dello 0,2 e dello 0,1 %) rispetto all’anno precedente. Questa tendenza si rileva per molte categorie di prodotti; da segnalare la diminuzione dell’1,4% del livello dei prezzi degli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi e dello 0,7% della categoria abbigliamento e calzature. Tra le categorie di prodotti con andamento dei prezzi di segno opposto risultano quelle dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche (1,0%), della comunicazione, dell’istruzione, della ricreazione e degli spettacoli. Inflazione media nella provincia di Napoli nel 2005 e 2006 Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli 19 2 20 Bollettino di Statistica della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli