Il castello di Bouges
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Il castello di Bouges
18D-cha?teau de bouges IT:Mise en page 1 Visita L’arte del calesse 9:22 Informazioni Page 1 Storia L Visita L’arte del calesse Informazioni Informazioni pratiche Durata media della visita completa: 2 ore. Visita commentata in francese e in inglese. Visite adattate per le persone disabili. Il Centre des monuments nationaux pubblica una collana di guide sui monumenti francesi, tradotte in diverse lingue. Le pubblicazioni Éditions du patrimoine sono in vendita presso il bookshop. Centre des monuments nationaux Château de Bouges 36110 Bouges-le-Château tél. 02 54 35 88 26 www.monuments-nationaux.fr Visita L’arte del calesse Informazioni L Glossario Bugnato liscio: grosse pietre sporgenti dal muro; le giunture tra queste pietre formano scanalature decorative. Cineseria: a Bouges, tappezzeria che ricorda le stampe cinesi dando l'impressione di essere in rilievo. Direttorio: il regime che governò la Francia dal 1795 al 1799. Indiana: stoffa di cotone dipinta o stampata, proveniente originariamente dalle Indie. Parquet Versailles: pavimento in legno con pannelli delimitati da un telaio quadrato e costituiti da listelli intrecciati. Reggenza (1715-1723): periodo di governo del duca Filippo d'Orléans durante la minore età del re Luigi XV. Treno: parte di un veicolo composta da ruote e sospensioni. Tric-trac: gioco da tavolo con i dadi in cui i giocatori avanzano con le pedine sulla plancia da gioco divisa in due parti, ciascuna con sei caselle triangolari. Storia L L’arte del calesse verso lo stagno e la continuazione del parco all'inglese 29 Un uomo appassionato di cavalli 28 crédits photos Vincent Cochet © Centre des monuments nationaux, Paris. conception Plein Sens, Anders. réalisation beau fixe. traduction Caractères et cætera. impression Néo-Typo, août 2008. Storia 21/07/08 27 30 19 22 26 • • • 20 21 23 24 25 Il parco 27 28 29 30 Il giardino formale, con le aiuole delimitate dai bossi e dai vialetti sabbiosi, orna i dintorni del castello. La vasca, situata a ovest, è animata da un getto d’acqua e precede un’aiuola di forma allungata chiamata “tappeto verde”. Le broderie di bosso, a nord, circondano una scultura attribuita al Giambologna: Il combattimento di Ercole e Caco. Il parco all’inglese è stato progettato dal paesaggista Achille Duchêne all’inizio del XX secolo. Si estende a nord del castello e attorno allo stagno dove, col passare delle stagioni, si riflettono i variopinti colori del fogliame delle diverse specie di alberi. Il viale dei cavalieri, lungo 1,5 km, evidenzia il grande asse di questa composizione il cui punto centrale è costituito dall'entrata del castello. Con l'acquisto del castello di Bouges, Henry Viguier può finalmente dedicarsi ai cavalli che diventano il centro di tutti i suoi divertimenti: battute di caccia, passeggiate, pic-nic, viaggi o approvvigionamenti per il castello. Proprietario di una scuderia di cavalli da corsa, Viguier ama particolarmente i bei calessi. Le vetture conservate esprimono la sua passione per i calessi dalle finiture impeccabili, fabbricati negli atelier dei migliori carrozzieri della capitale. I calessi originariamente venivano pitturati con i colori di Henry Viguier, ma con il passare del tempo le casse blu scuro sono diventate nere e i treni* color giunchiglia hanno perso il loro splendore. 14 vetture di lusso Ogni vettura è destinata a un utilizzo particolare: il break da caccia, l’omnibus per trasportare gli invitati alla stazione e il roadcoach a quattro cavalli, la carrozza preferita dal castellano per correre lungo i sentieri di Bouges. Storia Visita L’arte del calesse L Informazioni italiano Il castello di Bouges Un gioiello immerso nel verde L'ideatore Il castello nel 1882 L'antica roccaforte di Bouges ha avuto numerosi proprietari. Quando Claude Leblanc de Marnaval acquista la tenuta nel 1765, il vecchio edificio viene raso al suolo per lasciare il posto a una “casa all'italiana”. Questa nuova costruzione all'ultima moda mostra l'ambizione del ricco maestro di fucina, riuscito a inserirsi con successo nella finanza parigina e recentemente nobilitato. Dodici anni più tardi Claude Leblanc de Marnaval cade in rovina e il suo castello viene pignorato e venduto. La rinascita di un luogo ricco di fascino Nel corso del XIX secolo il castello passa a diversi proprietari, tra cui il principe di Talleyrand e Henri Dufour che avvia i lavori di restauro e realizza il parco all'inglese. La trasformazione del castello è voluta soprattutto dai suoi ultimi proprietari: Henri Viguier, direttore di un grande magazzino parigino, e sua moglie Renée. Il castello riprende a vivere grazie all'acquisto di mobili pregiati in armonia con l'atmosfera del luogo. Rimasti senza discendenti, i Viguier cedono il castello allo Stato nel 1967. *Spiegazioni sul retro del documento. 18D-cha?teau de bouges IT:Mise en page 1 Storia Visita L’arte del calesse 21/07/08 9:22 Page 5 Informazioni L Il castello La facciata In fondo al lungo viale alberato appare l'elegante castello “all'italiana”. La facciata ovest è ritmata dall'allineamento delle grandi finestre. Quelle centrali formano un avancorpo leggermente sporgente, sormontato da un frontone triangolare che inquadra la scalinata e la porta di accesso. Gli angoli sono lavorati a bugnato liscio*. Le altre facciate del castello sono strutturate in modo simile. L'edificio è coronato da una balaustra che segue le linee del tetto formando una terrazza. Rigore e semplicità concorrono alla sua eleganza. Le decorazioni scultoree si limitano alle mensole dei balconi e ai frontoni; quelle dell'entrata rappresentano le armi dei Marnaval. Gli interni 1 La sala d'onore si apre verso il vestibolo attorno al quale si distribuiscono le stanze. Le sue decorazioni pittoriche del XX secolo ricordano il marmo. 2 La camera d'onore conserva il suo parquet Versailles* originale. Come nella maggior parte delle altre stanze, il pavimento è ornato da un tappeto di Aubusson a fiori. 3 Lo studio di Monsieur Viguier è arredato in stile Reggenza*, come mostrano i rivestimenti murali ormai raschiati, il tavolo da gioco e le sedie. 4 Il boudoir è stato decorato da Madame Viguier con un percalle di cotone a fiori, tessuto stretto, in grado di donare rigidità e luminosità. Figlia di un fabbricante di tessuti, Madame Viguier fa ristampare dalla manifattura del padre le più belle indiane* del XVIII secolo per la decorazione di Bouges. 5 La sala-biblioteca è stata rivestita con un decoro dalle tonalità blu ispirate al piccolo comò dipinto, collocato davanti alla finestra. Ai muri sono appese delle “cineserie”*. N I locali della servitù N 8 7 9 2 1 18 6 17 16 5 3 19 20 15 14 4 10 11 21 12 13 piano terra primo piano 22 23 6 Il grande salone è inondato di luce grazie a un effetto creato da finestre, specchi, lampadari a gocce, tappezzerie gialle e perlinati verdi dalle modanature dorate. 7 Nella sala da gioco, un tavolo da gioco con piano reversibile e un tric-trac* da viaggio affiancano le più belle sedie del castello in stile Luigi XVI, rivestite di seta blu. 8 La sala da pranzo si distingue per il tavolo a dodici piedi: se allungato, è in grado di accogliere fino a trenta commensali. 9 Il salone della scalinata è illuminato dalla luce del giorno grazie alla vetrata installata nel XIX secolo al posto di un lucernario. 10 La camera Mariotti, destinata ad accogliere gli ospiti dei Viguier, deve il suo nome proprio a uno di loro. Il secrétaire e il comò in stile Luigi XVI sono tra i più rari mobili intarsiati del castello, scelti con cura da Madame Viguier per esprimere l'atmosfera semplice di una casa di campagna. 12 13 14 15 16 17 18 Gli appartamenti della signora mobili ricorda la presenza e i passatempi dei proprietari: l'arcolaio per filare la lana, la scrivania dello studio, la sedia da acquerellista, il tavolo da tè pieghevole… La camera della signora: le pareti e le finestre ornate con la stessa indiana* e una piccola toeletta creano un ambiente particolarmente femminile. Il boudoir offre la vista più bella sul giardino. La sala da bagno è arredata in modo semplice ma lussuoso con marmo, cristalli e metallo argentato. La camera del signore dal soffitto basso è arredata con mobili in mogano dalle linee sobrie e con tappezzerie dalle tonalità scure che creano un ambiente particolarmente maschile. La camera Direttorio*, come indica il nome, è arredata con mobili dalle linee pulite, tipici di quest'epoca. La camera dei pappagalli è l'unica stanza del castello ornata da papier peint con motivi che si ripetono sulle tappezzerie. La camera blu, di dimensioni ridotte, era destinata al figlioccio di Madame Viguier. 24 Delimitano il cortile a un livello inferiore del castello. L’aranciera è situata in fondo al cortile. La scuderia ha conservato la sua disposizione interna: ogni box porta ancora il nome dell'ultimo cavallo che lo ha occupato. La selleria d'onore ospita gli stivali e le bardature: selle, briglie e finimenti, la maggior parte fabbricati da case prestigiose. Un passaggio coperto permette di accedere alla bassacorte della fattoria. Il pediluvio veniva utilizzato per pulire gli zoccoli dei cavalli prima del loro ritorno nella scuderia. La selleria da lavoro ospita numerosi strumenti per la manutenzione del materiale ippico e la cura dei cavalli, tra cui una tosatrice meccanica. Nell'angolo, dietro alla porta, si trova un forno che veniva utilizzato per preparare il loro cibo. La rimessa, in origine una stalla per le mucche, ospita i numerosi calessi di Monsieur Viguier. Il giardino dei fiori 25 Nell’antico orto oggi si coltivano i fiori, in particolare numerose varietà di dalia utilizzate in tutte le stagioni per comporre i bouquet che ornano le camere del castello. 26 Le serre riscaldate proteggono le piantine giovani e le piante esotiche. 11 L'atelier è la zona giorno dei Viguier, particolarmente accogliente grazie a un tappeto rosso e ai mobili in mogano. L’accostamento dei *Spiegazioni sul retro del documento.