Planimetria Generale Altimetria Generale Girotappe

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Planimetria Generale Altimetria Generale Girotappe
Planimetria Generale
Girotappe
Altimetria Generale
19 maggio - 10 giugno 2001
Emilio Tadini,
La fiaba del Giro
Planimetria Generale
Girotappe
GIUGNO
MAGGIO
Giorno
Tappa
Chilometri
16
Mercoledì
Operazioni preliminari di accredito
17
Giovedi
Operazioni preliminari di accredito
18
Venerdi
Operazioni preliminari di accredito
19
Sabato
Prologo
PESCARA (Cronometro individuale)
20
Domenica
1ª tappa
GIULIANOVA - FRANCAVILLA AL MARE
197
21
Lunedì
2ª tappa
FOSSACESIA – LUCERA
146
22
Martedì
3ª tappa
LUCERA – POTENZA
144
23
Mercoledì
4ª tappa
POTENZA - MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO
172
24
Giovedì
5ª tappa
AVELLINO – NETTUNO
226
25
Venerdì
6ª tappa
NETTUNO – RIETI
153
26
Sabato
7ª tappa
RIETI – MONTEVARCHI
238
27
Domenica
8ª tappa
MONTECATINI TERME - REGGIO EMILIA
179
28
Lunedì
9ª tappa
REGGIO EMILIA – ROVIGO
144
29
Martedì
10ª tappa
LIDO DI JESOLO – LUBIJANA
198
30
(Cronometro
Mercoledì
individuale) 11ª tappa
55
BLED – GORIZIA
190
31
Giovedì
12ª tappa
GRADISCA – MONTEBELLUNA
136
1
Venerdì
13ª tappa
MONTEBELLUNA - PASSO PORDOI
224
2
Sabato
14ª tappa
CAVALESE – ARCO
163
3
Domenica
15ª tappa
SIRMIONE TERME – SALÒ
4
Lunedì
16ª tappa
ERBUSCO – PARMA
131
5
Martedì
RIPOSO
6
Mercoledì
17ª tappa
SANREMO “Circuito dei Fiori”
138
7
Giovedì
18ª tappa
IMPERIA - S. ANNA DI VINADIO
234
8
Venerdì
19ª tappa
ALBA - BUSTO ARSIZIO
184
9
Sabato
20ª tappa
BUSTO ARSIZIO – ARONA
188
10
Domenica
21ª tappa
ARONA – MILANO
124
Totale Km. circa
8
3.572
ina
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ar
M
M
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no
al
gi
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la
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sil
vil
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Altimetria
Generale
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siz
di
Ar
na
a
no
sto
An
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M
Ar
Bu
S.
ba
Al
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La corsa in sintesi
LA PARTENZA
Gli otto chilometri in rettilineo sul lungomare che collega Montesilvano Marina a Pescara saranno teatro del prologo per l’assegnazione della prima maglia rosa dell’84° Giro d’Italia: scelta dei rapporti, aerodinamica
e soluzioni tecniche applicate alla bicicletta
influiranno in modo determinante sul risultato.
IL PERCORSO
LE CARATTERISTICHE
Il Giro del 2001 prende le mosse da Pescara
cercando di seguire un percorso tecnico tale da lasciare incertezza fino all’ultimo istante sulla falsa riga di quelli sperimentati nelle ultime edizioni.
Una alternanza di tappe miste, pianeggianti e di montagna dovrebbe rispondere a questo scopo.
Una leggera riduzione del chilometraggio
(dai 3990 di quattro anni orsono, si passa ai
3550 circa di quest’anno) risponde ad una
▲
Prima tappa completamente abruzzese attraverserà le quattro province avendo nel
Passo delle Capannelle e nell’erta di Chieti i
momenti più significativi. Da Fossacesia, nel
ricordo di Alessandro Fantini, una seconda
tappa per velocisti che si concluderà all’ombra del Castello di Lucera.
La terza frazione lasciata Lucera e la pianura foggiana, da Melfi a Potenza presenterà
un percorso vallonato per reggiungere il traguardo. La quarta tappa vedrà sicuramente
in prima fila gli scalatori che affronteranno
in finale i 1.200 metri di Montevergine dove la classifica potrebbe presentare novità.
Da Avellino verso Nettuno si supereranno
per la prima volta i duecento chilometri senza però incontrare difficoltà di sorta e sulla
costa tirrenica gli attori saranno ancora una
volta i velocisti.
Sesta tappa completamente laziale con un
finale intorno a Rieti vivace ma che non dovrebbe incutere eccessivi timori.
La più lunga tappa del Giro, la settima, presenta in finale l’ascesa di Monte Luco con alcuni tornanti con pendenze superiori al 10%
ed una veloce discesa su Montevarchi. La domenica 27 maggio si valicherà l’Appennino
e dopo l’Abetone gli strappi finali di Carpineti e Baisio dovrebbero lasciare il segno.
Dopo la veloce tappa pianeggiante di Rovigo, che riabbraccia il Giro dopo oltre mezzo
secolo, un breve trasferimento ci porterà a
Lido di Jesolo. All’indomani, decima tappa,
senza grandi difficoltà, fino a Lubijana, capitale della giovane Repubblica Slovena, che
ospita il Giro con un amichevole abbraccio.
L’undicesima tappa, all’insegna della cancellazione dei confini, dopo le impegnative
ascese del Passo di Predil e del Collio, riunirà simbolicamente con un circuito Nova Gorica e Gorizia. Da Gradisca a Montebelluna
un solo balzo per preparare ancora un sprint
regale.
La tredicesima e la quattordicesima frazione
saranno terreno di caccia esclusivo per gli
scalatori: il Trentino sarà l’ideale palcoscenico con Passo Rolle, Passo Fedaia e due volte il Passo Pordoi e poi ancora il giorno successivo Monte Bondone e S. Barbara dal quale una veloce picchiata ci porterà ad Arco.
Trasferimento sul Lago di Garda e quindi tappa a cronometro dalle Terme di Sirmione a
Salò con un percorso veloce ed altamente
spettacolare.
Lunedì 4 giugno da Erbusco, attraverso i pregiati vigneti della Franciacorta, si andrà velocemente verso le terre verdiane Busseto e Parma, con una tappa dedicata al grande compositore nel centenario della sua scomparsa.
Meritato riposo a Sanremo il 5 giugno per
affrontare poi il gran finale verso Milano.
Diciassettesima tappa nell’entroterra sanremese con le scalate del Passo di Ghimbegna
e del Monte Ceppo: un trabocchetto per chi
non gradisce la giornata di riposo.
Lunghezza e asperità caratterizzano la diciottesima tappa: Col di Nava, Colla di Casotto, Colle Fauniera (Cima Coppi) e arrivo
ai 2.010 metri di S.Anna di Vinadio saranno
giudici severi per i pretendenti alla maglia
rosa finale.
Una tappa pianeggiante tra Alba e Busto Arsizio con circuito finale per ritemprarsi prima dell’ultimo e inappellabile responso: ad
Arona dopo la duplice scalata del Mottarone il nome del vincitore dell’84° Giro d’Italia non sarà più un mistero.
Gran finale a Milano con il tradizionale circuito intorno a Castello Sfrorzesco e al Parco Sempione.
▲
esigenza del ciclismo moderno più improntato alla spettacolarità.
La scelta di programmare una sola cronometro dovrebbe equilibrare la riduzione dell’altimetria generale.
Una specifica caratteristica dell’84° Giro è
rappresentata dalle città di tappa tutte differenti rispetto all’edizione precedente.
Ciò nonostante innumerevoli candidature
non hanno potuto veder realizzato il loro
desiderio, ma il Giro non dimenticherà per
le edizioni future la loro preziosa e insostituibile collaborazione.
Qui di seguito sono riassunte le caratteristiche tecniche, paragonate ai due anni precedenti.
Tappa a cronometro: ai primi sei classifi-
cati verrà attribuito il tempo realmente impiegato per superare la distanza che va dalla partenza al traguardo Intergiro; a tutti gli
altri spetterà il tempo del settimo classificato.
LE MAGLIE
Sempre quattro le maglie dei leader:
- Classifica generale a tempi: maglia rosa
- Classifica a tempi “Intergiro”: maglia azzurra
- Classifica a punti: maglia ciclamino
- Classifica a punti G.P. della Montagna: maglia verde
MONTEPREMI
TAPPE
CHILOMETRAGGIO
MEDIA GIORNALIERA
TIPO DI TAPPA:
pianeggianti - ondulate
media montagna
montagna
cronometro
CHILOMETRI A CRONOMETRO
DISLIVELLO IN MT.
RIPOSO
TRASFERIMENTO IN KM.
1999
2000
2001
22
3.757
170,78
21 e prologo
3.696,6
176,200
21 e prologo
3.572 circa
170,100 circa
10
4
6
2
77
25.840
1
653
9
5
5
2
83
23.200
1
386
11
4
5
2
63
21.200
1
753
ABBUONI
PER LA CLASSIFICA GENERALE
Invariati resteranno gli abbuoni per le tappe in linea (il Regolamento Tecnico Internazionale esclude gli abbuoni nelle tappe a
cronometro).
Saranno assegnati sul Traguardo Intergiro,
6”- 4”- 2” abbuoni ai primi tre classificati e
12” - 8” - 4” abbuoni ai primi tre dell’arrivo
di Tappa.
INTERGIRO
Saranno 21 i traguardi validi per questa speciale classifica che si avvarrà dell’assegnazione di tempi e di abbuoni.
Tappe in linea: a tutti i corridori verrà assegnato il tempo del vincitore dell’intertappa; inoltre, i primi sei classificati fruiranno di questi abbuoni: 30” al primo, 25”
al secondo, 20” al terzo, 15” al quarto, 10”
al quinto, 5” al sesto.
Ai corridori sarà riservato un montepremi di
Lit 2.600.000.000.= (duemiliardiseicentomilioni).
LA PARTECIPAZIONE
Il Giro d’Italia è aperto ad un massimo di
venti squadre di nove corridori ciascuna.
Entro il 16 febbraio 2001, saranno invitate
le prime sedici squadre della classifica definitiva GS/1 dell’U.C.I. e i gruppi sportivi italiani classificati tra la 17a e la 22a posizione.
Preso atto di eventuali rinunce, per raggiungere
il numero fissato di partecipazione, saranno
invitate le squadre a seguire, nell’ordine di
classifica del GS/1 e poi GS/2, purché questi
ultimi non siano al di là della decima posizione alla data del 26 marzo 2001.
Entro il 31 dello stesso mese, sarà ufficializzato il campo definitivo dei partenti.
CITTÀ DI TAPPA
La conferma definitiva delle città di tappa
dell’84° Giro d’Italia, sarà data entro il 28
febbraio 2001. Tale conferma resta subordinata, oltre che alle risultanze dei sopralluoghi ed alla definizione dei vari aspetti tecnici, anche alla disponibilità a collaborare garantita dagli Enti interessati.
La course en bref
LE DEPART
Pour remettre le premier maillot rose de ce 84ème
Tour d’Italie, les huit kilomètres de ligne droite
en bord de mer qui séparent Montesilvano Marino de Pescara serviront de cadre au prologue.
Choix des rapports, aérodynamique et recherche
technique sur la bicyclette influeront de façon
décisive les performances.
LE PARCOURS
LES CARACTERISTIQUES DU PARCOURS
Le Tour d’Italie 2001 partira de Pescara pour
suivre un parcours technique taillé, comme les
précédentes éditions, de façon à faire régner le
suspens jusqu’au dernier moment.
Ainsi, nous alternerons étapes mixtes, de plaine et de montagne.
▲
La première étape, entièrement localisée dans la
région des Abruzzes en traversera ses quatre départements. Les moments forts de la journée seront dans le Passo delle Capannelle et dans la
montée du Chieti. La deuxième étape pour sprinters partira de Fossacesia en souvenir d’Alessandro Fantini et se concluera à l’ombre du château de Lucera.
La troisième étape laissera derrière elle Lucera
et la plaine foggiana à la rencontre d’un parcours vallonné entre Melfi et Potenza. La quatrième étape verra sûrement apparaître en première ligne du peloton les grimpeurs au moment
d’affronter dans le final les 1200 mètres du Montevergine. Le classement pourrait bien alors subir ses premières modifications. Entre Avellino
et Nettuno nous dépasserons pour la première
fois de ce Giro les 200 kilomètres sans cependant avoir à faire face à de grandes difficultés.
Le long de la côte tyrrhénienne les sprinters seront de nouveau les principaux protagonistes.
La sixième étape se déroulera entièrement dans
la région du Latium avec un final autour de Rieti rapide mais qui ne devrait pas inspirer de peurs
excessives. La septième étape est la plus longue
de ce Giro. Elle présente dans le final l’ascension du Monte Luco avec quelques lacets de pente supérieure à 10% et une descente délicate vers
Montevarchi. Dimanche 27 mai nous franchirons les Appenins. Après l’ascension de l’Abetone, les côtes finales de Carpineti et Baisio devraient laisser des traces.
Après la rapide étape de plaine de Rovigo, cité
qui retrouvera le Giro après près d’un demi siècle
d’absence, un bref transfert nous amènera à Lido de Jesolo. Le lendemain : dixième étape sans
grandes difficultés jusqu’à Lubijana, capitale de
la jeune République Slovène qui accueille avec
grand enthousiasme le Giro cette année.
La onzième étape, sous le signe du franchissement des frontières, après les difficiles ascensions des Passo Predil et du Collio, réunira sym-
boliquement par un circuit Nova Gorica et Gorizia.
Entre Gradisca et Belluno le terrain se fera d’une
traite pour préparer une nouvelle fois un sprint
royal.
Les treizième et quatorzième étapes seront le terrain de chasse exclusif des grimpeurs : le Trentin constituera un décor idéal avec les ascensions
du Passo Rolle, du Passo Fedaia et du Passo Pordoi (à parcourir deux fois). Le jour suivant il faudra attaquer le Monte Bondone et le Valico di S.
Barbara pour redescendre ensuite vers Arco.
Puis nous nous déplacerons vers le Lac de Garde
pour aborder une épreuve de contre la montre depuis les Termes de Sirmione jusqu’à Salò, sur un
parcours rapide et extrêmement spectaculaire.
Lundi 4 juin le départ sera donné à Erbusco. On
passera à vive allure les vignes réputées de la
Franciacorta pour se diriger vers les terres de Giuseppe Verdi, Bussetto et Parma. Cette étape sera dédiée au grand compositeur à l’occasion du
centenaire de sa disparition.
Le 5 juin nous aurons droit à une journée de repos bien méritée à Sanremo pour ensuite aborder la partie finale finale vers Milan.
La dix septième étape se déroulera dans l’arrière pays sanremese avec les montées des côtes du
Passo Ghimbegna et du Monte Ceppo ; une étape piège pour ceux qui ont des difficultés à reprendre après une journée de repos.
La dix huitième étape est caractérisée par sa longueur et sa difficulté. Il faudra franchir les Col
de Nava, Calla di Casotto, Colle Fauniera (jugé
‘Cima Coppi’) avant d’affronter une arrivée à
2 .010 mètres, à S. Anna di Vinadio. Une étape
sévère pour les prétendants au maillot rose final.
Une étape plate avec circuit final suivra ensuite entre
Alba et Busto Arsizio pour reprendre des forces avant
le dernier jugement à Arona. Après la double ascension du Mottarone, le nom du vainqueur du
84ème Tour d’Italie ne sera plus un mystère.
Le final à Milan se déroulera sur le traditionnel circuit autour du Château Sforzesco et du Parc Sempione.
▲
La légère diminution du nombre de kilomètres
(3990 il y a quatre ans, 3550 environ cette année) répond aux exigences du cyclisme moderne
plus enclin au spectacle.
Le choix de ne programmer qu’un seul contre la
montre seulement a pour but d’équilibrer la réduction de l’altimétrie.
Une particularité de ce 84ème Giro est le choix
des villes étapes, toutes différentes de l’édition
précédente. De nombreuses candidatures n’ont
pu être satisfaites mais le Giro n’oubliera pour
les prochaines éditions leur précieuse et fondamentale collaboration.
Ci dessous sont résumées les caractéristiques
techniques du Giro 2001, comparées aux deux
années précédentes.
1999
NOMBRE D’ ETAPES
3.696,6
176,200
170,100
3.572 environ
environ
22
KILOMETRAGE TOTAL
3.757
MOYENNE KM. JOURNALIERE 170,78
2000
21 et prologue
2001
21 et
KILOMETRAGE DE CLM
DÉNIVELLATION
JOURNEES DE REPOS
TRANSFERTS (EN KM)
LES MAILLOTS
Toujours quatre maillots distinctifs seront à attribuer :
- Pour le classement général au temps, le maillot
rose.
- Pour le classement au temps de “l’Intergiro’’,
le maillot bleu clair.
- Pour le classement au point, le maillot cyclamen.
- Pour le classement au point du Grand Prix de
la Montagne, le maillot vert.
LES PRIX
TYPE D’ETAPE:
Plates ou Vallonnées
De Moyenne Montagne
De Montagne
De Contre la Montre
Sur les etapes de contre la montre: aux six
premiers il sera attribué le temps réellement employé par chacun d’eux pour parcourir la distance de la ligne de départ à la ligne d’arrivée de
l’Intergiro alors que tous les autres coureurs seront crédité du septième temps réalisé à l’Intergiro.
10
4
6
2
77
25.840
9
5
5
2
83
23.200
11
4
5
2
63
21.200
1
653
1
386
1
753
LES BONIFICATIONS
POUR LE CLASSEMENT GENERAL
Les secondes de bonifications attribuées sur les
étapes en ligne sont inchangées (le Règlement
Technique International exclu les bonifications
sur les étapes de contre la montre).
A l’arrivée de l’Inter-étape (“Intergiro’’), 6’’ – 4
’’ – 2’’ seront attribuées aux trois premiers arrivés alors que les trois premiers à l’arrivée de l’étape se verront accréditer 12’’, 8’’ e 4’’.
L’INTERGIRO
21 arrivées compteront pour ce classement spécial qui s’appuie sur l’attribution de temps et de
bonifications.
Sur les etapes en ligne: tous les coureurs se verront crédités du temps du vainqueur de l’interétape. Les six premiers bénéficierons en outre des
bonifications suivantes : 30’’ au premier, 25’’
au deuxième, 20” au troisième, 15’’ au quatrième, 10’’ au cinquième et 5’’ au sixième.
Un montant de Lit 2.600.000.000 (deux milliard six cent millions de lires) de prix sera réservée aux coureurs.
LA PARTICIPATION
Le Tour d’Italie est ouvert à un maximum de
vingt équipes de neuf coureurs chacune.
D’ici le 16 février 2001 les seize premières
équipes du classement définitif GS/1 de l’UCI
ainsi que les groupes sportifs italiens classés
entre la 17ème et la 22ème position de ce classement seront invités.
Après avoir pris acte des éventuelles défections
et afin d’arriver au nombre de participants fixé,
les équipes suivant dans l’ordre du classement
GS/1 puis GS/2 seront invitées à conditions que
ces dernières ne se trouvent pas au dela de la
dixième position du classement GS/2 au 26
mars 2001.
Avant le 31 de ce même mois, la liste définitive
des équipes sélectionnées sera officiellement annoncée.
VILLES ETAPES
La confirmation définitive des villes étapes de
ce 84ème Tour d’Italie sera donnée le 28 février
2001. Cette confirmation est subordonnée aux
résultats de l’inspection du parcours, à la défiprologue
nition des divers aspects techniques ainsi qu’à
la disponibilité de collaboration garantie par les
collectivités intéressées.
Le salite
METRI
1a tappa
VALICO DI CAPANNELLE
1299
VALICO DEL MARMO
SANTUARIO DI MONTEVERGINE (arrivo)
820
1263
Domenica 20
4a tappa
MAGGIO
Mercoledì 23
7a tappa
834
Sabato 26
8a tappa
Domenica 27
11a tappa
Mercoledì 30
13a tappa
Venerdì 1
14a tappa
Sabato 2
GIUGNO
MONTE LUCO
17a tappa
Mercoledì 6
18a tappa
Giovedì 7
20a tappa
Sabato 9
ABETONE
CASTELLO DI CARPINETI
1388
805
PASSO DI PREDIL
COLLIO (VRHOVLJE)
1156
392
PASSO ROLLE
PASSO PORDOI
PASSO FEDAIA
PASSO PORDOI (arrivo)
1989
2239
2057
2239
MONTE BONDONE
S. BARBARA
1537
1165
PASSO DI GHIMBEGNA
MONTE CEPPO
898
1505
COL DI NAVA
COLLA DI CASOTTO
COLLE FAUNIERA (CIMA COPPI)
S.ANNA DI VINADIO (arrivo)
941
1381
2511
2010
MOTTARONE (1° passaggio)
MOTTARONE (2° passaggio)
1421
1421
Le salite: il dettaglio
1a tappa
Domenica 20
4a tappa
MAGGIO
Mercoledì 23
7a tappa
Sabato 26
8a tappa
Domenica 27
11a tappa
Mercoledì 30
13a tappa
Venerdì 1
14a tappa
GIUGNO
Sabato 2
17a tappa
Mercoledì 6
18a tappa
Giovedì 7
20a tappa
Sabato 9
I TRE ARRIVI IN SALITA
GIULIANOVA – FRANCAVILLA AL MARE (Km. 197)
VALICO DI CAPANNELLE (MT. 1299) • Km 16,7 di salita - dislivello mt. 464 - pendenza media 2,79%
POTENZA MONTEVERGINE (Km. 172)
VALICO DEL MARMO (MT. 820) • Km. 7 di salita - dislivello mt. 333 - pendenza media 4,75%
SANTUARIO MONTEVERGINE (MT. 1263) • Km. 11,5 di salita – dislivello mt. 538 – pendenza media 4,68%
RIETI – MONTEVARCHI (Km. 238)
MONTE LUCO (MT. 834) • Km. 8 di salita - dislivello mt. 369 - pendenza media 4,62%
MONTECATINI TERME – REGGIO EMILIA (Km. 179)
ABETONE (MT. 1388) • Km.12 di salita - dislivello mt. 607- pendenza media 5,10%
CASTELLO DI CARPINETI (MT. 805) • Km. 5,7 di salita – dislivello mt. 467 – pendenza media 8,20%
BLED – GORIZIA (Km. 190)
PASSO DI PREDIL (MT. 1156) • Km. 8,5 di salita - dislivello mt. 340 - pendenza media 4%
COLLIO (VRHOVLJE) (MT. 392) • Km. 4,5 di salita - dislivello mt. 249 - pendenza media 5,53%
MONTEBELLUNA – PASSO PORDOI (Km. 224)
PASSO ROLLE (MT. 1989) • Km. 19,5 di salita - dislivello mt. 1224 - pendenza media 6,28%
PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10%
PASSO FEDAIA (MT. 2057) • Km. 15,4 di salita - dislivello mt. 1043 - pendenza media 6,6%
PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10%
CAVALESE – ARCO (Km. 163)
MONTE BONDONE (MT. 1537) • Km. 15 di salita - dislivello mt. 1337- pendenza media 8,91%
S.BARBARA (MT. 1165) • Km. 13,5 di salita - dislivello mt. 935 - pendenza media 6,93%
SANREMO Circuito dei Fiori (Km. 138)
PASSO DI GHIMBEGNA (MT. 898) • Km. 10 di salita - dislivello mt. 792- pendenza media 7,92%
MONTE CEPPO (MT. 1505) • Km. 16,2 di salita - dislivello mt. 1045 - pendenza media 6,45%
IMPERIA – S.ANNA DI VINADIO (Km. 234)
COL DI NAVA (MT. 941) • Km. 10,2 di salita - dislivello mt. 701- pendenza media 6,87%
COLLA DI CASOTTO (MT. 1381) • Km. 11,7 di salita - dislivello mt. 800 - pendenza media 6,83%
COLLE FAUNIERA (MT. 2511) • Km. 14,4 di salita – dislivello mt. 1370 – pendenza media 9,5%
S.ANNA DI VINADIO (MT. 2010) • Km. 15 di salita – dislivello mt. 1106 – pendenza media 7,37%
BUSTO ARSIZIO – ARONA (Km. 188)
MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 %
MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 %
N.tappa
località arrivo
4A
SANTUARIO
MONTEVERGINE
1263
538
11,5
4,68%
13
PASSO PORDOI
2239
774
11
7,10%
S. ANNA
VINADIO
2010
1106
15
7,37%
A
18A
DI
Quota mt. Dislivello mt. Salita effettiva km. Pendenza media
Le tappe di montagna: altimetrie
POTENZA
POTENZA
MONTEVERGINE
DI MERCOGLIANO
MONTEVERGINE
4A tappa:
8A tappa:
MONTEBELLUNA
MONTEBELLUNA
PASSO PORDOI
PASSO PORDOI
13A tappa:
REGGIO EMILIA
MONTECATINI TERME
MONTECATINI TERME
REGGIO EMILIA
SANREMO
SANREMO
“Circuito dei Fiori”
SANREMO
17A tappa:
DI
VINADIO
IMPERIA
IMPERIA
S. ANNA
S. ANNA DI VINADIO
18A tappa:
20A tappa:
ARONA
BUSTO ARSIZIO
BUSTO ARSIZIO
ARONA
Il Giro e la comunicazione
IL GIRO E VERDI
Il Giro d’Italia, da sempre sensibile ai grandi
eventi del Paese, si legherà nella sua prossima
edizione alle celebrazioni del centenario della morte di Giuseppe Verdi. D’intesa con il
Comitato per le Celebrazioni Verdiane, sono
state messe allo studio una serie di iniziative
culturali che legheranno il Giro d’Italia alla
figura del grande maestro scomparso nel 1901.
Madrina del Giro del 2001 sarà Katia Ricciarelli, una delle maggiori interpreti verdiane.
LA FIABA DEL GIRO
Emilio Tadini, noto artista milanese , grande appassionato di ciclismo, ha dedicato
all’84a edizione del Giro d’Italia l’opera La
fiaba del Giro; questo dipinto, omaggio all’evento sportivo più popolare del nostro paese, evoca l’aspetto fantastico della corsa nell’immaginario collettivo, raccontandone la
dimensione di sogno che tanta parte ha nel
creare ed alimentare la passione sportiva.
La fiaba del Giro costituirà il motivo conduttore dell’evento dal punto di vista dell’immagine e accompagnerà l’84° Giro d’Italia dalla presentazione fino all’arrivo a Milano il 10 giugno 2001.
ASPETTANDO IL GIRO
L’attesa ha un ruolo molto importante per
gli appassionati che si assiepano lungo le strade del Giro, accresce il desiderio di vedere
arrivare la corsa e dà spazio ai sogni e alle
fantasie. Proprio sulla base di queste considerazioni, nella settimana che precederà la
partenza del Giro a Pescara e in quella che
precederà l’arrivo a Milano, saranno organizzate delle manifestazioni nello spirito della corsa che faranno crescere la tensione per
gli appassionati e contribuiranno a far entrare gli spettatori nel clima della gara.
Partenza. In collaborazione con la Regione Abruzzo, è allo studio un programma di
attività legate al ciclismo in ambito culturale (mostre di arte e fotografia, rassegna cinematografica), di intrattenimento (giochi, collezionismo ciclistico, concerti ed esibizioni)
e sportivo (cicloturismo e assistenza tecnica);
il programma coinvolgerà l’intera regione e
vedrà a Pescara i momenti salienti.
Arrivo. In collaborazione con il Comune di
Milano, è in corso di definizione un programma che costituirà parte integrante dell’Estate Milanese e culminerà il giorno dell’arrivo del Giro con la celebrazione del vincitore, il carosello delle squadre e un concerto a chiusura della manifestazione.
IL MERCHANDISING DEL GIRO
Il Giro d’Italia è una manifestazione sportiva profondamente radicata nella storia del
nostro paese, capace di suscitare emozioni e
sentimenti che travalicano la pura passione
per il ciclismo. L’evento è un vero e proprio
appuntamento per milioni di persone che
ogni anno scendono sulle strade del Giro e
lo seguono in televisione e sui giornali per
l’intera sua durata. A questa profonda passione è dedicata una linea di merchandising
che darà la possibilità a tutti di sentirsi “dentro” alla manifestazione e di ottenere un ricordo che permetta di dire “io c’ero”; offrirà, inoltre, ai cicloamatori una collezione di
prodotti tecnici per il ciclismo con la griffe
di qualità della corsa più amata.
La collezione di capi sportivi e tecnici è realizzata in collaborazione con Asics, azienda
leader nel settore sportivo e da quest’anno
Fornitore Ufficiale della Maglia Rosa e delle
altre maglie leader del Giro d’Italia. Asics ha
prestato la propria esperienza e creatività per
la realizzazione di prodotti originali e unici,
che saranno disponibili nei negozi di sport,
via catalogo e all’arrivo di ogni tappa.
LA CAROVANA PUBBLICITARIA
La Carovana Pubblicitaria precede di circa
un’ora la corsa e con la sua lunga colonna di
mezzi variopinti e decorati offre uno spettacolo allegro e divertente al pubblico in attesa dei corridori.
Il favore crescente che questo originale e unico strumento di comunicazione incontra è
dovuto al contatto non mediato con un pubblico enorme (circa sei milioni di persone),
in un’atmosfera di festa dello sport.
In ogni tappa la Carovana effettua soste programmate dove è consentito distribuire gadget od effettuare sampling di prodotti. Le partecipazioni di enti e aziende di turismo o di
servizi, anche a carattere regionale, sono considerate con particolare attenzione e favore.
Giro et communication
LE GIRO ET VERDI
Le Tour d’Italie, toujours sensible aux grands
événements du pays, se liera pour sa prochaine
édition aux célébrations du centenaire de la disparition de Giuseppe Verdi. En accord avec le
Comité pour les Célébrations de Verdi, une série d’initiatives culturelles ont été mises à l’étude pour que le Tour d’Italie rencontre la grande
figure du maître disparu le 27 janvier 1901.
Pour le 2001 la marraine du Giro sera Katia
Ricciarelli, une des plus grandes interprète de
Verdi.
LA FABLE DU GIRO
Emilio Tadini, artiste milanais, grand passionné de cyclisme, a dédié à la 84ème édition du
Tour d’Italie son oeuvre La fable du Giro; cette toile, hômage à l’évènement sportif le plus populaire de notre pays, évoque l’aspect fantastique
de la course dans l’imaginaire collectif, en en sublimant la dimension de rêve qui a une grande
part dans la création et l’alimentation de la passion sportive.
La fable du Giro constituera le fil conducteur
de l’évènement du point de vue de l’image et
accompagnera ce 84ème Tour d’Italie de la
présentation à l’arrivée à Milan le 10 juin
2001.
EN ATTANDANT LE GIRO
L’attente occupe un rôle très important dans la
vie de tous les passionnés qui se pressent le long
des routes du Giro. Elle accroît leur désir de voir
arriver les coureurs et leur laisse du temps pour
le rêve et la fantaisie. C’est sur la base de ces
considérations que, dans la sermaine qui précédera le départ du Giro à Pescara et dans celle qui précédera l’arrivée à Milan, des manifestations seront organisées dans l’esprit du Giro afin d’accroître la tension du passionné et
d’amener progressivement le spectateur au coeur
de l’épreuve.
Départ. En collaboration avec la région des
Abruzzes un programme est à l’étude d’activités
culturelles liées au cyclisme (exposition d’art et
de photographie, festival de cinéma), de rencontres (jeux, collections cyclistes, concerts et exhibitions) et de manifestations sportives (cyclotourisme et assistance technique). La réalisation
du programme trouvera son point culminant à
Pescara mais impliquera la région entière.
Arrivée. En collaboration avec la mairie de Milan, un programme similaire à celui existant au
départ est en cours d’élaboration. Le programme,
qui sera partie intégrante de l’Eté Milanais, trouvera son apogée le jour de l’arrivée du Giro avec
la célébration du vainqueur, le défilé des équipes
et un concert en clôture de la manifestation.
LE PRODUITS DU GIRO
Le Tour d’Italie est une manifestation profondément ancrée dans l’histoire de notre pays, capable de susciter des émotions et des sentiments
qui dépassent la pure passion pour le cyclisme.
L’événement est un véritable rendez vous pour
des millions de personnes qui, chaque année,
descendent sur les routes du Giro, suivent l’épreuve dans toute sa durée à la télévision et dans les
journaux. A cette profonde passion est dédiée
une ligne de produits qui donnera la possibilité
à tous de se sentir partie intégrante de la manifestation et d’en garder un souvenir qui leur permettra de dire “moi j’y étais”; Elle offrira de plus
aux cyclo-amateurs une série d’objets pour leur
vélo avec la griffe de qualité de leur course favorite.
La collection de ces pièces sportives et techniques
est réalisée en collaboration avec Asics, entreprise leader dans le domaine sportif et depuis cette
année Fournisseur Officiel du Maillot Rose et des
autres maillots de leader du Giro. Asics a mis sa
propre expérience et créativité au service de la réalisation de produits originaux et uniques, qui seront disponibles dans les magasins de sport, sur
catalogue et à l’arrivée de chaque étape.
LA CARAVANE PUBLICITAIRE
La Caravane Publicitaire précède d’environ une
heure la course et, avec sa longue file de véhicules bariolés et décorés, offre une spectacle joyeux
et drôle au public qui attend les coureurs.
L’engouement croîssant que cet original et unique
instrument de communication rencontre est dû
au contact direct entre le produit et l’enorme public (environ 6 millions de personnes), dans une
atmosphère de fête du sport.
A chaque étape la Caravane effectue des arrêts
programmés au cours desquels il est autorisé de
distribuer des gadget ou des échantillons de produits. La participation des organismes ou offices
de tourisme ou de service, même à caractère régional, est considérée avec une attention et une
faveur toute particulière.
Il Giro in Abruzzo
Nel corso di 84 edizioni il Giro d’Italia non
ha fatto tappa in Abruzzo solo in sei occasioni (1913 –1929 – 1940 – 1949 – 1961 –
1996). Quindi numerose cittadine abruzzesi sono state quasi sempre protagoniste della corsa rosa o come sede di arrivo, o di partenza.
La centralità di questa regione e il suo legame con lo sport del pedale ha fatto sì che il
Giro d’Italia vi facesse tappa volentieri, sem-
pre accolto dalla popolazione locale con grande entusiasmo, pronta ad acclamare i suoi
campioni (Taccone, Fantini, Masciarelli, Giuliani e, adesso, il giovane Di Luca…) ma non
solo loro.
Nonostante questo fortissimo legame però,
l’Abruzzo non era stato mai sede di avvio
del Giro.
Questa lacuna verrà colmata nel 2001, con
la partenza dell’84° edizione.
PROVINCIA PER PROVINCIA TUTTI GLI ARRIVI
PROVINCIA DI CHIETI
CHIETI (9): 1909, 1920, 1921, 1923, 1933, 1946, 1962, 1974, 1979
BLOCK HAUS (4): 1967, 1968, 1972, 1984
FRANCAVILLA AL MARE (2): 1970, 1972
LANCIANO (7): 1932, 1935, 1938, 1973, 1981, 1997, 1999
VASTO (5): 1959, 1983, 1988, 1998, 2000
PROVINCIA DI
L’AQUILA
L’AQUILA (7): 1914, 1924, 1935, 1936, 1950, 1954, 1965
ASSERGI (1): 1985
AVEZZANO (2): 1986, 1988
GRAN SASSO D’ITALIA (3): 1971, 1989, 1999
PESCASSEROLI (1): 1971
RIVISONDOLI (1): 1970
ROCCA DI CAMBIO (3): 1965, 1966, 1968
ROCCARASO (6): 1952, 1953, 1964, 1976, 1980, 1987
SCANNO (5): 1955, 1958, 1969, 1991, 1993
SULMONA (5): 1911, 1925, 1926, 1928, 1992
PROVINCIA DI
PESCARA
PESCARA (16): 1912, 1919, 1922, 1927, 1931, 1937, 1939, 1947, 1948, 1951, 1956, 1957,
1960, 1963, 1977, 1982
LORETO APRUTINO (1): 1994
PROVINCIA DI
TERAMO
TERAMO (8): 1910, 1930, 1932, 1934, 1959, 1980, 1990, 2000
ALBA ADRIATICA (1): 1973
PRATI DI TIVO (1): 1975
SILVI MARINA (2): 1969, 1978
TORTORETO LIDO (1): 1995
I precedenti arrivi nelle città di tappa
PESCARA
16 arrivi (1912 Azzini Ernesto - 1919 Corlaita Ezio - 1922 Sivocci Alfredo - 1927 Binda
Alfredo - 1931 Binda Alfredo - 1937 Cimatti Marco - 1939 Leoni Adolfo - 1947
Conte Oreste - 1948 Bevilacqua Antonio - 1951 Minardi Giuseppe - 1956 Padovan Arrigo - 1957 Rolland Antonin - 1960 Botella Salvador - 1963 Carlesi Guido - 1977 Maertens Freddy - 1982 Contini Silvano)
POTENZA
12 arrivi (1929 Binda Alfredo - 1961 Taccone Vito - 1963 Adorni Vittorio -1965 Adorni
Vittorio - 1967 Planckaert Willy - 1969 Dancelli Michele - 1971 Paolini Enrico
- 1975 De Vlaeminck Roger - 1979 Bortolotto Claudio - 1981 Masciarelli Palmiro - 1986 Visentini Roberto - 1989 Giuliani Stefano)
MONTEVERGINE
RIETI
1 arrivo (1962 Desmet Armand )
10 arrivi (1936 Di Paco Raffaele - 1937 Cimatti Marco - 1938 Leoni Adolfo - 1939 Sapo-
netti Carmine - 1960 Nencini Gastone - 1962 Carrara Joseph - 1984 Freuler Urs
- 1986 Da Silva Acacio - 1991 Poulnikov Vladimir - 1993 Baffi Adriano)
REGGIO EMILIA
4 arrivi (1927 Binda Alfredo - 1947 Maggini Luciano - 1966 Zandegù Dino - 1983 Se-
gersal Alf)
ROVIGO
4 arrivi (1913 Bordin Lauro - 1930 Mara Michele - 1935 Guerra Learco - 1946 Conte
Oreste)
LUBIJANA
GORIZIA
PASSO PORDOI
ARCO
PARMA
1 arrivo (1971 Bitossi Franco)
3 arrivi (1939 Valetti Giovanni - 1963 Bariviera Vendramino - 1983 Argentin Moreno)
3 arrivi (1990 Mottet Charly - 1991 Chioccioli Franco - 1996 Zaina Enrico)
2 arrivi (1972 De Vlaeminck Roger - 1972 Merckx Eddy)
7 arrivi (1921 Annoni Luigi - 1929 Piemontesi Domenico - 1948 Maggini Luciano - 1964
Taccone Vito - 1966 Adorni Vittorio - 1980 Saronni Giuseppe - 1983 Saronni
Giuseppe )
SANREMO
10 arrivi (1938 Vicini Mario - 1949 Maggini Luciano - 1952 Brasola Annibale - 1955 De-
filippis Nino - 1961 Poblet Miguel - 1968 Sels Eduard - 1968 Zilioli Italo - 1974
Perletto Giuseppe - 1987 Visentini Roberto - 1987 Roche Stephen)
BUSTO ARSIZIO
ARONA
MILANO
1 arrivo (1985 Freuler Urs)
1 arrivo (1966 Bitossi Franco)
74 arrivi (plurivittoriosi con 3 vittorie : Binda Alfredo - Cipollini Mario)
OSPITANO IL GIRO PER LA PRIMA VOLTA
In arrivo
LUCERA • NETTUNO • MONTEVARCHI • MONTEBELLUNA • SALÒ • S.ANNA DI VINADIO
In partenza
FOSSACESIA - GRADISCA - ERBUSCO
Cenni storici sul Giro d’Italia
Di tutti gli eventi proposti da La Gazzetta dello Sport in oltre un secolo di storia il Giro d’Italia è quello di maggior rilievo. Per tutti il Giro è “la festa di maggio”, come lo definì Bruno Raschi, uno dei cantori del ciclismo.
La corsa rosa monopolizza l’attenzione generale fra metà maggio e la prima settimana
di giugno. Circa 6 milioni di spettatori si accalcano ogni giorno sulle strade al passaggio
dei corridori e quasi 43 milioni di italiani si
godono la corsa in Tv.
Il Giro, col succedersi delle edizioni, cresce
al punto di divenire una “città viaggiante”
che ormai ingloba circa 1700 persone, tutti
addetti ai lavori. Il seguito del Giro è uno
spettacolo variopinto, con non meno di 700
automezzi in rappresentanza di organi di
stampa, televisione, fotografi, squadre, servizi di assistenza tecnica, per tacere dei mezzi multiforme e multicolore della carovana
pubblicitaria che – seguendo lo stesso percorso della tappa – precede di circa un’ora i
corridori.
GLI ALBORI
LA MAGLIA ROSA E LE ALTRE MAGLIE
Nel 1931 viene istituita la maglia rosa - colore distintivo del giornale - quale simbolo del
primato in classifica. Il primo a indossarla è
Learco Guerra, vincitore della tappa inaugurale del 19° Giro d’Italia, la Milano-Mantova.
Al 1933 risale il primo Gran Premio della
Montagna, con quattro salite che assegnano
punti. Alfredo Binda ne è il dominatore, transita primo in vetta a tutte. A partire dal 1974
la maglia della speciale classifica del G.P.M.
è di colore verde.
La classifica a punti viene istituita nel 1966.
Dal 1967 al 1969 il capo-classifica veste la
maglia rossa, quindi - dal 1970 - la classifica
a punti corrisponde alla maglia ciclamino.
Nel 1989 viene istituito l’Intergiro e i premi
al passaggio dell’Intertappa si conteggiano
per la classifica generale a punti.
UNA REGINA E UN TIRANNO
Il Giro d’Italia annota anche una regina, protagonista negli anni Venti: Alfonsina Strada
fa scalpore quando il direttore della Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, annuncia
che in gara contro i maschi, al Giro, ci sarà
anche lei. Era il 1925. Parte col numero 72,
per cadute e vicissitudini finisce fuori tempo massimo, ma prosegue senza numero e
raggiunge ugualmente Milano, concludendo il Giro fra gli applausi.
Un altro episodio che in quegli anni fa scalpore ha invece come protagonista un uomo:
Alfredo Binda. Dopo aver vinto con facilità il
Giro in quattro edizioni consecutive (dal 1926
al 1929) viene invitato a rimanere a casa per
manifesta superiorità. Nel 1930 percepirà, per
non correre, il premio (22.500 lire) che avrebbe guadagnato in caso di vittoria.
▲
La vocazione organizzativa de La Gazzetta
dello Sport si manifesta sin dagli albori del
giornale, nato il 2 aprile 1896 dalla fusione
fra “Il Ciclista” e “La Tripletta”. Il primo numero reca in prima pagina un riquadro con
l’annuncio della Milano-Monza-Lecco-Erba,
gara ciclistica organizzata dal giornale. All’origine bisettimanale, la Gazzetta diviene
trisettimanale in occasione del primo Giro
d’Italia (1909) e quotidiana per l’edizione del
1913. Il giornale è di colore rosa dal primo
numero del 1899.
Il 7 agosto 1908 La Gazzetta dello Sport annuncia in prima pagina lo svolgimento del
1° Giro d’Italia per il 1909, battendo sul tempo Il Corriere della Sera che stava progettando un giro ciclistico dopo il successo di
quello automobilistico di cui era il promotore. Con eleganza e stile il Corriere replicò
alla Gazzetta offrendo al vincitore del Giro
un premo di 3.000 lire.
Il primo Giro d’Italia parte il 13 maggio 1909
alle 2.53 del mattino dal rondò di Loreto, a
Milano. Le tappe sono 8 per un totale di 2448
chilometri e 127 sono i concorrenti, dei quali solo 49 giungono a Milano. Le notizie della corsa, vinta da Luigi Ganna, pervengono
a Milano attraverso dispacci telegrafici che
l’organizzazione appende dentro le vetrine
della Lancia-Lyon Peugeot, in Piazza Castello, mentre i pochi che possiedono il telefono possono informarsi chiamando il 33.68.
Luigi Ganna, primo vincitore del Giro, guadagna 5.325 lire, l’ultimo classificato 300 lire. Un confronto utile viene dallo stipendio
di Armando Cougnet, Direttore del Giro (e
amministratore del giornale oltre che caporedattore della rubrica ciclismo) che percepiva 150 lire al mese.
▲
I PATRON
Dalle origini e sino al 1948 Armando Cougnet è la figura chiave del Giro d’Italia, l’autentico patron. Gli succede Vincenzo Torriani, cresciuto alla sua scuola dal 1946. Torriani reggerà le sorti del Giro sino al 1992,
ma dal 1989, causa le sue non eccellenti condizioni di salute, Carmine Castellano riceve
la più ampia delega a procedere.
LO SPETTACOLO E I MEDIA
Nel 1923, a testimoniare l’eco che il Giro suscita, entra in scena la cinematografia, per le
riprese degli arrivi. Tutto senza sonoro, all’inizio. Negli anni Trenta l’interesse per il ciclismo e per il Giro fa scendere in campo i
cinegiornali che allo “sport del pedale” dedicano sempre maggiore attenzione.
Nel 1947 Radio Rai si aggrega al Giro e la trasmissione tecnico-sportiva viene affiancata
da un varietà: il dopocena è riservato a “Il
Girino Innamorato”. Nel 1949 la rivista del
dopocorsa si intitola “Il Giringiro” durante
il quale ogni sera la voce della maglia rosa
sussurrava la “buonanotte girini”.
Il 36° Giro (1953) dopo le trasmissioni sperimentali dell’anno prima, vive la prima diretta televisiva, mentre il 1954 coincide con
le prime interviste radiofoniche ai raduni di
partenza. Il 1963 segna l’avvento de “Il Processo alla Tappa”, condotto da Sergio Zavoli, una trasmissione di grande successo replicata negli anni più recenti.
Grazie ai diritti tv ceduti a emittenti straniere, il Giro ha non meno di 100 milioni di
contatti giornalieri in tutto il mondo. L’ultima edizione, l’83.a, ha fatto registrare in
Italia uno share medio del 31.39% (oltre un
televisore su tre era sintonizzato sul Giro durante le 2 ore della diretta su Rai 3).
Il Giro del 2000 ha visto 933 giornalisti accreditati, in rappresentanza di 492 testate
internazionali.
LE GRANDI RIVALITÁ
Il ciclismo, e il Giro d’Italia, vivono di grandi rivalità sin dalle origini. La prima figura
di eroe dominante è Costante Girardengo,
meglio noto come “l’omino di Novi”, cui si
oppone il francese Henry Pelissier. Terzo incomodo Tano Belloni. Negli anni Venti tramonta la stella di Pelissier, prontamente so-
stituito da Alfredo Binda che porta nel ciclismo una nota di eleganza e il tifo delle donne. Binda, il suonatore di cornetta della banda di Cittiglio, genera modernità e congiunge
due epoche. Con Girardengo non parla, si
limita a staccarlo, sempre, in salita. Binda è
bravo e fortunato perché l’avversario che potrebbe dargli noia, il friulano Ottavio Bottecchia, è costretto a emigrare in Francia in
quanto è inviso ai patron delle Case italiane. E Oltralpe si farà valere, vincendo il Tour
de France nel ‘24 e nel ‘25.
Learco Guerra, mantovano, formidabile passista, meglio noto come “la locomotiva umana” è l’avversario del Binda di fine carriera,
nei primi anni Trenta, con Giuseppe Olmo
guastafeste. Guerra è amato da tutti per il
sorriso aperto e il fare “alla mano” ma anche per le sue qualità atletiche.
Nel 1935 spunta la stella di Gino Bartali, “il
pio”, destinato a dominare a lungo la scena.
Il toscano imperversa sino al 1940 quando
la Legnano, per la quale gareggia, ingaggia
l’avversario più temibile. Fausto Coppi, giovane promessa, fa centro al primo colpo, vince il primo dei suoi cinque Giri proprio a spese del suo capitano, Bartali, che mai gli perdonerà l’affronto.
Alla ripresa dopo la guerra, nel 1946, Bartali ha ragione del rivale. Coppi si rifarà negli anni dispari (‘47, ‘49 e ‘53) aggiungendo una perla pari, nel ‘52. Secondo un collaudato copione nella rivalità Bartali-Coppi si inserisce Fiorenzo Magni, “il terzo che
gode”, toscano capace di vincere ben tre
Giri d’Italia, nonostante le ridotte attitudini in salita.
Per ritrovare altri duelli epici bisogna aspettare le rivalità fra Adorni e Gimondi e fra Gimondi e Motta, ma l’avvento di Merckx, un
asso pigliatutto, mortifica le ambizioni di
molti avversari.
L’ultima rivalità è quella fra Moser e Saronni, che vede, per la prima volta, il tifo organizzato in club. Francesco Moser assomma
sino a 53 mila appassionati nel suo magico
1984, anno che annota il doppio primato
dell’ora in Messico, la vittoria nella MilanoSanremo e, dopo tanti tentativi infruttuosi,
il successo nel Giro d’Italia, grazie al quale il
trentino accorcia le distanze (Saronni aveva
vinto il Giro nel 1981 e nel 1983).
Brève note historique sur le Giro d’Italia
Parmi toutes les manifestations proposées par la
Gazzetta en plus d’un siècle d’histoire c’est le Giro d’Italia qui remporte la palme de la popularité. Pour tous le Giro représente “la fête du mois
de mai”, comme l’a défini Bruno Raschi, l’un
des grands chantres du cyclisme.
La course rose monopolise l’attention générale
de la mi-Mai à la première semaine de juin. Environ 6 millions de spectateurs s’entassent chaque
jour sur les routes au passage des coureurs et
près de 43 millions d’Italiens suivent la course
à la télévision.
Au fur et à mesure des éditions le Giro grandit à
tel point qu’il devient une “ville itinérante” comptant environ 1700 personnes ayant toutes des fonctions officielles. La caravane du Giro est un spectacle multicolore d’environ 500 véhicules représentant la presse, la télévision, les opérateurs photo, les équipes et les services d’assistance technique,
sans parler des véhicules multiformes et multicolores de la caravane publicitaire qui tout au
long du parcours de l'étape précède d'environ une
heure les coureurs.
LES ORIGINES
LE MAILLOT ROSE ET AUTRES MAILLOTS
En 1931 naît le maillot rose destiné à symboliser
la tête du classement. Le premier à la porter est
Learco Guerra, vainqueur de l’étape d’inauguration du 19ème Giro d’Italia, la Milan-Mantoue.
Le premier Grand Prix de la Montagne remonte à 1933 et comporte la montée de quatre côtes
récompensées par des points. Alfredo Binda en
est le grand dominateur et passe en tête tous les
sommets. A partir de 1974 le maillot distinguant le Grand Prix de la Montagne devient de
couleur verte.
Le classement aux points est institué en 1966. De
1967 à 1969 la tête du classement endosse le maillot
rouge puis - à partir de 1970 - le classement aux
points se reconnaît par le maillot cyclamen.
En 1989 est créé l’Intergiro et les prix au passage de l’Inter-étape comptent pour le classement
général aux points.
UNE REINE ET UN TYRAN
Le Giro d’Italia compte également à son palmarès
une reine, protagoniste dans les années 20: Alfonsina Strada fait sensation en 1925, lorsque le
Directeur de La Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, annonce qu’elle sera en compétition contre
les Messieurs au Giro. Elle prend le départ avec le
dossard 72, et à la suite de chutes et autres vicissitudes, elle termine au-delà du temps maximum.
Cela ne l’empêche pas de continuer sans dossard
et de parvenir malgré tout à Milan, où elle termine le Giro sous les applaudissements de la foule.
Après avoir gagné haut la main le Giro de quatre
éditions successives (de 1926 à 1929) Binda est
le protagoniste d’un épisode qui fait sensation:
en raison de sa supériorité évidente, il est prié de
rester chez lui. En 1930 il encaissera, pour ne
pas courir, la somme qu’il aurait remportée en
cas de victoire, soit 22.500 lires.
▲
La vocation d’organisatrice de La Gazzetta dello Sport apparaît dès les débuts du journal, dont
la naissance date du 2 avril 1896 et résulte de
la fusion entre “Il Ciclista” et “La Tripletta”. Le
premier numéro porte en première page un encadré annonçant la Milano-Monza-Lecco-Erba,
course cycliste organisée par le journal. A parution bi-hebdomadaire à ses débuts, la Gazzetta
devient tri-hebdomadaire à l’occasion du premier
Giro d’Italia (1909), puis quotidien à partir de
l’édition de 1913. Le journal inaugure sa couleur rose avec le premier numéro de l’année 1899.
Le 7 août 1908 La Gazzetta dello Sport annonce en première page que le 1er Giro d’Italia aura lieu en 1909, battant ainsi au temps Il Corriere della Sera qui avait en projet un tour cycliste après le succès remporté par le tour automobile dont il était promoteur. C’est avec style
et élégance que le Corriere répliqua à la Gazzetta en offrant au vainqueur du Giro un prix de
3.000 lires.
Le premier Giro d’Italia prend le départ le 13 mai
1909 à 2:53h du matin, du rondeau de Loreto,
à Milan. Les étapes sont au nombre de 8 pour
un total de 2448 kilomètres, et il y a 127 coureurs au départ, dont seulement 49 termineront
la course à Milan. Les nouvelles sur la course,
gagnée par Luigi Ganna, parviennent à Milan
au moyen de dépêches télégraphiques que l’organisation suspend derrière les vitrines de la Lancia-Lyon Peugeot, Piazza Castello, tandis que les
quelques fortunés qui possèdent le téléphone peuvent se renseigner en appelant le 33.68.
Luigi Ganna, premier vainqueur du Giro, gagne
5.325 lires, et le dernier du classement 300 lire. A
titre de comparaison citons le salaire de Armando
Cougnet, Directeur du Giro (et administrateur du
journal ainsi que rédacteur en chef de la rubrique
cyclisme) qui gagnait 150 lires par mois.
▲
LES PATRONS
De ses origines et jusqu’en 1948, Armando Cougnet est la figure-emblème du Giro d’Italia, le
vrai patron. Vincenzo Torriani, qui a grandi à
son école depuis 1946. prend sa succession. Torriani regrat sur le Giro jusqu’en 1992, mais dès
1989, en raison de sa santé incertaine, Carmine Castellano jouit des plus amples pouvoirs
pour poursuivre la voie tracée.
LE SPECTACLE ET LES MEDIA
C’est en 1923, sur la lancée de l’enthousiasme
suscité par le Giro, qu’entre en scène le cinéma
pour filmer les arrivées. Au début c’est du cinéma muet. Dans les années 30, suivant l’intérêt
grandissant pour le cyclisme et le Giro, on voit
apparaître les premières actualités cinématographiques qui dédient un espace croissant au
“sport de la pédale”.
En 1947 Radio Rai rejoint le Giro et l’émission
technico-sportive englobe un spectacle de variétés: l’après-dîner est réservé au “Girino Innamorato”. En 1949 la revue de l’après-course s’intitule le “Giringiro” et l’in entende chaque soir
la voix du maillot rose susurrer “bonne nuit les
Girini” aux auditeurs.
Le 36ème Giro (1953), après les émissions expérimentales de l’année précédente, voit la naissance de la première reprise télévisée en direct,
tandis qu’en 1954 ont lieu les premières interviews radiophoniques lors du rassemblement de
départ de la course. 1963 est marqué par la première du “Procès de l’Etape”, présenté par Sergio Zavoli, émission de grand succès qui sera répliquée ces dernières années.
Grâce aux droits de retransmission cédés aux stations étrangères le Giro se retrouve avec une centaine de millions de contacts quotidiens dans le
monde entier. La dernière édition, la 82ème, a
eu un share d’audience moyen de 31.39%. L’édition de 2000 comptait 933 journalistes accrédités, représentant 492 organes de presse-tv-ciné.
LES GRANDES RIVALITES
Le cyclisme en général et le Giro en particulier
vivent depuis toujours de grandes rivalités. La
première figure de héros dominateur est celle de
Costante Girardengo, mieux connu sous le pseudonyme de “l’omino di Novi”, auquel s’oppose
le français Henry Pelissier, celui qui tire les marrons du feu étant Tano Belloni. La gloire de Pelissier se termite dans les années 20 au profit de
Alfredo Binda qui apporte au cyclisme une touche
d’élégance et suscite la passion des dames. Binda, le jouer de cornet de la fanfare de Cittiglio,
apporte une note de modernisme et sert de pivot
entre deux époques. Il ne parle pas avec Girardengo, il se borne à le doubler, toujours, et en
cote. Binda est fort et a de la chance car l’adversaire qui pourrait lui porter ombrage, le frioulan Ottavio Bottecchia, se trouve contraint à émigrer en France car il ne plait pas aux patrons des
équipes italiennes. Il s’y trouvera d’ailleurs fort
bien puisqu’il remportera le Tour de France dans
les années 24 e 25.
Learco Guerra de Mantoue, formidable rouleur
surnommé “la locomotive humaine” est l’adversaire de Binda en fin de carrière, au début des
années Trente, tandis que Giuseppe Olmo joue
le rôle du troisième larron. Guerra est le chéri de
tous pour son grand sourire et ses manières aimables, mais aussi pour ses qualités athlétiques.
1935 voit naître l’étoile de Gino Bartali, “le
Pieux”, qui dominera la scène pendant longtemps.
Le toscan mène le jeu jusqu’en 1940 quand la
Legnano, la marque pour laquelle il court, engage l’adversaire le plus dangereux. Fausto Coppi,
jeune promesse, pour son coup d’essai veut un
coup de maître et gagne le premier de ses cinq Giri aux dépens justement de son capitaine, Bartali, qui ne lui pardonnera jamais cet affront.
Après la guerre, à la reprise du Giro en 1946,
Bartali l’emporte sur son rival. Coppi se vengera dans les années impaires (47, 49 et 53), en y
ajoutant une perle paire, l’année ‘52. Selon un
scénarii bien rodé, le troisième larron à s’insérer
dans la rivalité Bartali-Coppi est Fiorenzo Magni, toscan qui gagnera trois Giri malgré ses modestes talents de grimpeur.
Pour retrouver d’autres duels épiques il faudra
attendre la rivalité Adorni-Gimondi, puis celle
de Gimondi et Motta, mais avec l’avènement de
l’as Merckx bien d’autres adversaires verront
leurs ambitions s’effriter.
La dernière rivalité est celle qui oppose Moser et
Saronni. Pour la première fois on voit la naissance
de fans clubs organisés. Francesco Moser rassemble
53.000 groupes pour son année magique 1984,
au cours de laquelle il glanera le double record de
l’heure au Mexique, la victoire dans Milano-Sanremo, et après bien des tentatives infructueuses,
le succès dans le Giro d’Italia qui permettra au
trentin de réduire la distance avec Saronni qui
avait remporté le Giro en 1981 et 1983).
Albo d’oro
1909
1910
1911
1912
1913
1914
1919
1920
1921
1922
1923
1924
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
1936
1937
1938
1939
1940
1946
1947
1948
1949
1950
1951
1952
1953
1954
1955
1956
1957
1958
1959
GANNA Luigi
GALETTI Carlo
GALETTI Carlo
a squadre: ATALA
ORIANI Carlo
CALZOLARI Alfonso
GIRARDENGO Costante
BELLONI Gaetano
BRUNERO Giovanni
BRUNERO Giovanni
GIRARDENGO Costante
ENRICI Giuseppe
BINDA Alfredo
BRUNERO Giovanni
BINDA Alfredo
BINDA Alfredo
BINDA Alfredo
MARCHISIO Luigi
CAMUSSO Francesco
PESENTI Antonio
BINDA Alfredo
GUERRA Learco
BERGAMASCHI Vasco
BARTALI Gino
BARTALI Gino
VALETTI Giovanni
VALETTI Giovanni
COPPI Fausto
BARTALI Gino
COPPI Fausto
MAGNI Fiorenzo
COPPI Fausto
KOBLET Hugo (Svizzera)
MAGNI Fiorenzo
COPPI Fausto
COPPI Fausto
CLERICI Carlo (Svizzera)
MAGNI Fiorenzo
GAUL Charly (Lussemburgo)
NENCINI Gastone
BALDINI Ercole
GAUL Charly (Lussemburgo)
1960
1961
1962
1963
1964
1965
1966
1967
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
ANQUETIL Jacques (Francia)
PAMBIANCO Arnaldo
BALMAMION Franco
BALMAMION Franco
ANQUETIL Jacques (Francia)
ADORNI Vittorio
MOTTA Gianni
GIMONDI Felice
MERCKX Eddy (Belgio)
GIMONDI Felice
MERCKX Eddy (Belgio)
PETTERSON Gösta (Svezia)
MERCKX Eddy (Belgio)
MERCKX Eddy (Belgio)
MERCKX Eddy (Belgio)
BERTOGLIO Fausto
GIMONDI Felice
POLLENTIER Michel (Belgio)
DE MUYNCK Johan (Belgio)
SARONNI Giuseppe
HINAULT Bernard (Francia)
BATTAGLIN Giovanni
HINAULT Bernard (Francia)
SARONNI Giuseppe
MOSER Francesco
HINAULT Bernard (Francia)
VISENTINI Roberto
ROCHE Stephen (Irlanda)
HAMPSTEN Andrew (U.S.A.)
FIGNON Laurent (Francia)
BUGNO Gianni
CHIOCCIOLI Franco
INDURAIN Miguel (Spagna)
INDURAIN Miguel (Spagna)
BERZIN Eugeni (Russia)
ROMINGER Tony (Svizzera)
TONKOV Pavel (Russia)
GOTTI Ivan
PANTANI Marco
GOTTI Ivan
GARZELLI Stefano
Albo d’Oro
Gran Premio
della Montagna
(maglia verde)
Classifica a punti
(maglia ciclamino)
Classifica Intergiro
(maglia azzurra)
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1957
1958
1959
1960
1961
1962
1963
1964
1965
1966
1967
1968
BINDA Alfredo
BERTONI Remo
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
VALETTI Giovanni
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
COPPI Fausto
COPPI Fausto
KOBLET Hugo (Svizzera)
BOBET Louis (Francia)
GEMINIANI Raphael (Francia)
FORNARA Pasquale
COPPI Fausto
NENCINI Gastone
Trofeo degli Appennini:
BAHAMONTES Federico (Spagna)
Trofeo delle Dolomiti:
GAUL Charly (Lussemburgo)
Trofeo dello Stelvio:
MAULE CLETO
GEMINIANI Raphael (Francia)
BRANKART Jean (Belgio)
GAUL Charly (Lussemburgo)
VAN LOOY Rik (Belgio)
TACCONE Vito
SOLER Angelino (Spagna)
TACCONE Vito
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
GONZALES Aurelio (Spagna)
MERCKX Eddy (Belgio)
1966
1967
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
MOTTA Gianni
ZANDEGU' Dino
MERCKX Eddy (Belgio)
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
BASSO Marino
DE VLAEMINCK Roger (Belgio)
MERCKX Eddy (Belgio)
DE VLAEMINCK Roger (Belgio)
DE VLAEMINCK Roger (Belgio)
MOSER Francesco
MOSER Francesco
MOSER Francesco
SARONNI Giuseppe
SARONNI Giuseppe
SARONNI Giuseppe
MOSER Francesco
SARONNI Giuseppe
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
FREULER Urs (Svizzera)
VAN DER VELDE Johan (Olanda)
BONTEMPI Guido
VAN DER VELDE Johan (Olanda)
VAN DER VELDE Johan (Olanda)
FIDANZA Giovanni
BUGNO Gianni
CHIAPPUCCI Claudio
CIPOLLINI Mario
BAFFI Adriano
ABDOUJAPAROV Djamolidine
(Uzbekistan)
ROMINGER Tony (Svizzera)
GUIDI Fabrizio
CIPOLLINI Mario
PICCOLI Mariano
JALABERT Laurent (Francia)
KONYSHEV Dmitri (Russia)
1989
1990
1991
1992
1993
1994
PAVLIC Jure (Yugoslavia)
ANDERSON Phil (Australia)
LEANIZBARRUTIA Alberto (Spagna)
INDURAIN Miguel (Spagna)
SVORADA Jan (Slovacchia)
ABDOUJAPAROV Djamolidine
(Uzbekistan)
1995
1996
1997
1998
1999
2000
ROMINGER Tony (Svizzera)
GUIDI Fabrizio
KONYSHEV Dmitri (Russia)
FAGNINI Gianmatteo
GUIDI Fabrizio
GUIDI Fabrizio
1933
1934
1935
1936
1937
1938
1939
1940
1946
1947
1948
1949
1950
1951
1952
1953
1954
1955
1956
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
MICHELOTTO Claudio
VANDENBOSSCHE Martin (Belgio)
FUENTE Manuel (Spagna)
FUENTE Manuel (Spagna)
FUENTE Manuel (Spagna)
FUENTE Manuel (Spagna)
ex aequo: GALDOS Francisco
(Spagna) e OLIVA Andres (Spagna)
OLIVA Andres (Spagna)
FERNANDEZ OVIES Faustino
(Spagna)
SUTTER Ueli (Svizzera)
BORTOLOTTO Claudio
BORTOLOTTO Claudio
BORTOLOTTO Claudio
VAN IMPE Lucien (Belgio)
VAN IMPE Lucien (Belgio)
FIGNON Laurent (Francia)
NAVARRO Josë Luis (Spagna)
MUNOZ Pedro (Spagna)
MILLAR Robert (Irlanda)
HAMPSTEN Andrew (USA)
HERRERA Lucio (Colombia)
CHIAPPUCCI Claudio
GASTON Inaki (Spagna)
CHIAPPUCCI Claudio
CHIAPPUCCI Claudio
RICHARD Pascal (Svizzera)
PICCOLI Mariano
PICCOLI Mariano
GONZALES P. JosË Jaime
(Colombia)
PANTANI Marco
GONZALES P. JosË Jaime
(Colombia)
CASAGRANDE Francesco