Planimetria Generale Altimetria Generale Girotappe
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Planimetria Generale Altimetria Generale Girotappe
Planimetria Generale Girotappe Altimetria Generale 19 maggio - 10 giugno 2001 Emilio Tadini, La fiaba del Giro Planimetria Generale Girotappe GIUGNO MAGGIO Giorno Tappa Chilometri 16 Mercoledì Operazioni preliminari di accredito 17 Giovedi Operazioni preliminari di accredito 18 Venerdi Operazioni preliminari di accredito 19 Sabato Prologo PESCARA (Cronometro individuale) 20 Domenica 1ª tappa GIULIANOVA - FRANCAVILLA AL MARE 197 21 Lunedì 2ª tappa FOSSACESIA – LUCERA 146 22 Martedì 3ª tappa LUCERA – POTENZA 144 23 Mercoledì 4ª tappa POTENZA - MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO 172 24 Giovedì 5ª tappa AVELLINO – NETTUNO 226 25 Venerdì 6ª tappa NETTUNO – RIETI 153 26 Sabato 7ª tappa RIETI – MONTEVARCHI 238 27 Domenica 8ª tappa MONTECATINI TERME - REGGIO EMILIA 179 28 Lunedì 9ª tappa REGGIO EMILIA – ROVIGO 144 29 Martedì 10ª tappa LIDO DI JESOLO – LUBIJANA 198 30 (Cronometro Mercoledì individuale) 11ª tappa 55 BLED – GORIZIA 190 31 Giovedì 12ª tappa GRADISCA – MONTEBELLUNA 136 1 Venerdì 13ª tappa MONTEBELLUNA - PASSO PORDOI 224 2 Sabato 14ª tappa CAVALESE – ARCO 163 3 Domenica 15ª tappa SIRMIONE TERME – SALÒ 4 Lunedì 16ª tappa ERBUSCO – PARMA 131 5 Martedì RIPOSO 6 Mercoledì 17ª tappa SANREMO “Circuito dei Fiori” 138 7 Giovedì 18ª tappa IMPERIA - S. ANNA DI VINADIO 234 8 Venerdì 19ª tappa ALBA - BUSTO ARSIZIO 184 9 Sabato 20ª tappa BUSTO ARSIZIO – ARONA 188 10 Domenica 21ª tappa ARONA – MILANO 124 Totale Km. circa 8 3.572 ina e ar ar M M e n no al gi va la er sil vil no za ev te ca a nt en ttu i t o on ra va n Ne M no M sca no Fra es a Po c i r ti Pe iulia ell ssa uce Av L Rie Fo G Altimetria Generale e i ilia rch rm m E va i Te o olo ijana te in gio ig s g v b on cat i Je Lu Re M e Ro t d d o on Ble M Lid na ia llu riz a be Go disc nte o a Gr M oi rd Po sso Pa lese va Ca io ri) iF e de m to o ui er irc m (C eT Re a o co on Ar mi lò co rm em San ria Sir Sa rbus Pa an R pe S E Im io ad io Vin siz di Ar na a no sto An on ila M Ar Bu S. ba Al Corso Garibaldi, 86 20121 Milano, Italia tel. +39.02.6282.8762-3-4 fax +39.02.2900.9684 e-mail: [email protected] La corsa in sintesi LA PARTENZA Gli otto chilometri in rettilineo sul lungomare che collega Montesilvano Marina a Pescara saranno teatro del prologo per l’assegnazione della prima maglia rosa dell’84° Giro d’Italia: scelta dei rapporti, aerodinamica e soluzioni tecniche applicate alla bicicletta influiranno in modo determinante sul risultato. IL PERCORSO LE CARATTERISTICHE Il Giro del 2001 prende le mosse da Pescara cercando di seguire un percorso tecnico tale da lasciare incertezza fino all’ultimo istante sulla falsa riga di quelli sperimentati nelle ultime edizioni. Una alternanza di tappe miste, pianeggianti e di montagna dovrebbe rispondere a questo scopo. Una leggera riduzione del chilometraggio (dai 3990 di quattro anni orsono, si passa ai 3550 circa di quest’anno) risponde ad una ▲ Prima tappa completamente abruzzese attraverserà le quattro province avendo nel Passo delle Capannelle e nell’erta di Chieti i momenti più significativi. Da Fossacesia, nel ricordo di Alessandro Fantini, una seconda tappa per velocisti che si concluderà all’ombra del Castello di Lucera. La terza frazione lasciata Lucera e la pianura foggiana, da Melfi a Potenza presenterà un percorso vallonato per reggiungere il traguardo. La quarta tappa vedrà sicuramente in prima fila gli scalatori che affronteranno in finale i 1.200 metri di Montevergine dove la classifica potrebbe presentare novità. Da Avellino verso Nettuno si supereranno per la prima volta i duecento chilometri senza però incontrare difficoltà di sorta e sulla costa tirrenica gli attori saranno ancora una volta i velocisti. Sesta tappa completamente laziale con un finale intorno a Rieti vivace ma che non dovrebbe incutere eccessivi timori. La più lunga tappa del Giro, la settima, presenta in finale l’ascesa di Monte Luco con alcuni tornanti con pendenze superiori al 10% ed una veloce discesa su Montevarchi. La domenica 27 maggio si valicherà l’Appennino e dopo l’Abetone gli strappi finali di Carpineti e Baisio dovrebbero lasciare il segno. Dopo la veloce tappa pianeggiante di Rovigo, che riabbraccia il Giro dopo oltre mezzo secolo, un breve trasferimento ci porterà a Lido di Jesolo. All’indomani, decima tappa, senza grandi difficoltà, fino a Lubijana, capitale della giovane Repubblica Slovena, che ospita il Giro con un amichevole abbraccio. L’undicesima tappa, all’insegna della cancellazione dei confini, dopo le impegnative ascese del Passo di Predil e del Collio, riunirà simbolicamente con un circuito Nova Gorica e Gorizia. Da Gradisca a Montebelluna un solo balzo per preparare ancora un sprint regale. La tredicesima e la quattordicesima frazione saranno terreno di caccia esclusivo per gli scalatori: il Trentino sarà l’ideale palcoscenico con Passo Rolle, Passo Fedaia e due volte il Passo Pordoi e poi ancora il giorno successivo Monte Bondone e S. Barbara dal quale una veloce picchiata ci porterà ad Arco. Trasferimento sul Lago di Garda e quindi tappa a cronometro dalle Terme di Sirmione a Salò con un percorso veloce ed altamente spettacolare. Lunedì 4 giugno da Erbusco, attraverso i pregiati vigneti della Franciacorta, si andrà velocemente verso le terre verdiane Busseto e Parma, con una tappa dedicata al grande compositore nel centenario della sua scomparsa. Meritato riposo a Sanremo il 5 giugno per affrontare poi il gran finale verso Milano. Diciassettesima tappa nell’entroterra sanremese con le scalate del Passo di Ghimbegna e del Monte Ceppo: un trabocchetto per chi non gradisce la giornata di riposo. Lunghezza e asperità caratterizzano la diciottesima tappa: Col di Nava, Colla di Casotto, Colle Fauniera (Cima Coppi) e arrivo ai 2.010 metri di S.Anna di Vinadio saranno giudici severi per i pretendenti alla maglia rosa finale. Una tappa pianeggiante tra Alba e Busto Arsizio con circuito finale per ritemprarsi prima dell’ultimo e inappellabile responso: ad Arona dopo la duplice scalata del Mottarone il nome del vincitore dell’84° Giro d’Italia non sarà più un mistero. Gran finale a Milano con il tradizionale circuito intorno a Castello Sfrorzesco e al Parco Sempione. ▲ esigenza del ciclismo moderno più improntato alla spettacolarità. La scelta di programmare una sola cronometro dovrebbe equilibrare la riduzione dell’altimetria generale. Una specifica caratteristica dell’84° Giro è rappresentata dalle città di tappa tutte differenti rispetto all’edizione precedente. Ciò nonostante innumerevoli candidature non hanno potuto veder realizzato il loro desiderio, ma il Giro non dimenticherà per le edizioni future la loro preziosa e insostituibile collaborazione. Qui di seguito sono riassunte le caratteristiche tecniche, paragonate ai due anni precedenti. Tappa a cronometro: ai primi sei classifi- cati verrà attribuito il tempo realmente impiegato per superare la distanza che va dalla partenza al traguardo Intergiro; a tutti gli altri spetterà il tempo del settimo classificato. LE MAGLIE Sempre quattro le maglie dei leader: - Classifica generale a tempi: maglia rosa - Classifica a tempi “Intergiro”: maglia azzurra - Classifica a punti: maglia ciclamino - Classifica a punti G.P. della Montagna: maglia verde MONTEPREMI TAPPE CHILOMETRAGGIO MEDIA GIORNALIERA TIPO DI TAPPA: pianeggianti - ondulate media montagna montagna cronometro CHILOMETRI A CRONOMETRO DISLIVELLO IN MT. RIPOSO TRASFERIMENTO IN KM. 1999 2000 2001 22 3.757 170,78 21 e prologo 3.696,6 176,200 21 e prologo 3.572 circa 170,100 circa 10 4 6 2 77 25.840 1 653 9 5 5 2 83 23.200 1 386 11 4 5 2 63 21.200 1 753 ABBUONI PER LA CLASSIFICA GENERALE Invariati resteranno gli abbuoni per le tappe in linea (il Regolamento Tecnico Internazionale esclude gli abbuoni nelle tappe a cronometro). Saranno assegnati sul Traguardo Intergiro, 6”- 4”- 2” abbuoni ai primi tre classificati e 12” - 8” - 4” abbuoni ai primi tre dell’arrivo di Tappa. INTERGIRO Saranno 21 i traguardi validi per questa speciale classifica che si avvarrà dell’assegnazione di tempi e di abbuoni. Tappe in linea: a tutti i corridori verrà assegnato il tempo del vincitore dell’intertappa; inoltre, i primi sei classificati fruiranno di questi abbuoni: 30” al primo, 25” al secondo, 20” al terzo, 15” al quarto, 10” al quinto, 5” al sesto. Ai corridori sarà riservato un montepremi di Lit 2.600.000.000.= (duemiliardiseicentomilioni). LA PARTECIPAZIONE Il Giro d’Italia è aperto ad un massimo di venti squadre di nove corridori ciascuna. Entro il 16 febbraio 2001, saranno invitate le prime sedici squadre della classifica definitiva GS/1 dell’U.C.I. e i gruppi sportivi italiani classificati tra la 17a e la 22a posizione. Preso atto di eventuali rinunce, per raggiungere il numero fissato di partecipazione, saranno invitate le squadre a seguire, nell’ordine di classifica del GS/1 e poi GS/2, purché questi ultimi non siano al di là della decima posizione alla data del 26 marzo 2001. Entro il 31 dello stesso mese, sarà ufficializzato il campo definitivo dei partenti. CITTÀ DI TAPPA La conferma definitiva delle città di tappa dell’84° Giro d’Italia, sarà data entro il 28 febbraio 2001. Tale conferma resta subordinata, oltre che alle risultanze dei sopralluoghi ed alla definizione dei vari aspetti tecnici, anche alla disponibilità a collaborare garantita dagli Enti interessati. La course en bref LE DEPART Pour remettre le premier maillot rose de ce 84ème Tour d’Italie, les huit kilomètres de ligne droite en bord de mer qui séparent Montesilvano Marino de Pescara serviront de cadre au prologue. Choix des rapports, aérodynamique et recherche technique sur la bicyclette influeront de façon décisive les performances. LE PARCOURS LES CARACTERISTIQUES DU PARCOURS Le Tour d’Italie 2001 partira de Pescara pour suivre un parcours technique taillé, comme les précédentes éditions, de façon à faire régner le suspens jusqu’au dernier moment. Ainsi, nous alternerons étapes mixtes, de plaine et de montagne. ▲ La première étape, entièrement localisée dans la région des Abruzzes en traversera ses quatre départements. Les moments forts de la journée seront dans le Passo delle Capannelle et dans la montée du Chieti. La deuxième étape pour sprinters partira de Fossacesia en souvenir d’Alessandro Fantini et se concluera à l’ombre du château de Lucera. La troisième étape laissera derrière elle Lucera et la plaine foggiana à la rencontre d’un parcours vallonné entre Melfi et Potenza. La quatrième étape verra sûrement apparaître en première ligne du peloton les grimpeurs au moment d’affronter dans le final les 1200 mètres du Montevergine. Le classement pourrait bien alors subir ses premières modifications. Entre Avellino et Nettuno nous dépasserons pour la première fois de ce Giro les 200 kilomètres sans cependant avoir à faire face à de grandes difficultés. Le long de la côte tyrrhénienne les sprinters seront de nouveau les principaux protagonistes. La sixième étape se déroulera entièrement dans la région du Latium avec un final autour de Rieti rapide mais qui ne devrait pas inspirer de peurs excessives. La septième étape est la plus longue de ce Giro. Elle présente dans le final l’ascension du Monte Luco avec quelques lacets de pente supérieure à 10% et une descente délicate vers Montevarchi. Dimanche 27 mai nous franchirons les Appenins. Après l’ascension de l’Abetone, les côtes finales de Carpineti et Baisio devraient laisser des traces. Après la rapide étape de plaine de Rovigo, cité qui retrouvera le Giro après près d’un demi siècle d’absence, un bref transfert nous amènera à Lido de Jesolo. Le lendemain : dixième étape sans grandes difficultés jusqu’à Lubijana, capitale de la jeune République Slovène qui accueille avec grand enthousiasme le Giro cette année. La onzième étape, sous le signe du franchissement des frontières, après les difficiles ascensions des Passo Predil et du Collio, réunira sym- boliquement par un circuit Nova Gorica et Gorizia. Entre Gradisca et Belluno le terrain se fera d’une traite pour préparer une nouvelle fois un sprint royal. Les treizième et quatorzième étapes seront le terrain de chasse exclusif des grimpeurs : le Trentin constituera un décor idéal avec les ascensions du Passo Rolle, du Passo Fedaia et du Passo Pordoi (à parcourir deux fois). Le jour suivant il faudra attaquer le Monte Bondone et le Valico di S. Barbara pour redescendre ensuite vers Arco. Puis nous nous déplacerons vers le Lac de Garde pour aborder une épreuve de contre la montre depuis les Termes de Sirmione jusqu’à Salò, sur un parcours rapide et extrêmement spectaculaire. Lundi 4 juin le départ sera donné à Erbusco. On passera à vive allure les vignes réputées de la Franciacorta pour se diriger vers les terres de Giuseppe Verdi, Bussetto et Parma. Cette étape sera dédiée au grand compositeur à l’occasion du centenaire de sa disparition. Le 5 juin nous aurons droit à une journée de repos bien méritée à Sanremo pour ensuite aborder la partie finale finale vers Milan. La dix septième étape se déroulera dans l’arrière pays sanremese avec les montées des côtes du Passo Ghimbegna et du Monte Ceppo ; une étape piège pour ceux qui ont des difficultés à reprendre après une journée de repos. La dix huitième étape est caractérisée par sa longueur et sa difficulté. Il faudra franchir les Col de Nava, Calla di Casotto, Colle Fauniera (jugé ‘Cima Coppi’) avant d’affronter une arrivée à 2 .010 mètres, à S. Anna di Vinadio. Une étape sévère pour les prétendants au maillot rose final. Une étape plate avec circuit final suivra ensuite entre Alba et Busto Arsizio pour reprendre des forces avant le dernier jugement à Arona. Après la double ascension du Mottarone, le nom du vainqueur du 84ème Tour d’Italie ne sera plus un mystère. Le final à Milan se déroulera sur le traditionnel circuit autour du Château Sforzesco et du Parc Sempione. ▲ La légère diminution du nombre de kilomètres (3990 il y a quatre ans, 3550 environ cette année) répond aux exigences du cyclisme moderne plus enclin au spectacle. Le choix de ne programmer qu’un seul contre la montre seulement a pour but d’équilibrer la réduction de l’altimétrie. Une particularité de ce 84ème Giro est le choix des villes étapes, toutes différentes de l’édition précédente. De nombreuses candidatures n’ont pu être satisfaites mais le Giro n’oubliera pour les prochaines éditions leur précieuse et fondamentale collaboration. Ci dessous sont résumées les caractéristiques techniques du Giro 2001, comparées aux deux années précédentes. 1999 NOMBRE D’ ETAPES 3.696,6 176,200 170,100 3.572 environ environ 22 KILOMETRAGE TOTAL 3.757 MOYENNE KM. JOURNALIERE 170,78 2000 21 et prologue 2001 21 et KILOMETRAGE DE CLM DÉNIVELLATION JOURNEES DE REPOS TRANSFERTS (EN KM) LES MAILLOTS Toujours quatre maillots distinctifs seront à attribuer : - Pour le classement général au temps, le maillot rose. - Pour le classement au temps de “l’Intergiro’’, le maillot bleu clair. - Pour le classement au point, le maillot cyclamen. - Pour le classement au point du Grand Prix de la Montagne, le maillot vert. LES PRIX TYPE D’ETAPE: Plates ou Vallonnées De Moyenne Montagne De Montagne De Contre la Montre Sur les etapes de contre la montre: aux six premiers il sera attribué le temps réellement employé par chacun d’eux pour parcourir la distance de la ligne de départ à la ligne d’arrivée de l’Intergiro alors que tous les autres coureurs seront crédité du septième temps réalisé à l’Intergiro. 10 4 6 2 77 25.840 9 5 5 2 83 23.200 11 4 5 2 63 21.200 1 653 1 386 1 753 LES BONIFICATIONS POUR LE CLASSEMENT GENERAL Les secondes de bonifications attribuées sur les étapes en ligne sont inchangées (le Règlement Technique International exclu les bonifications sur les étapes de contre la montre). A l’arrivée de l’Inter-étape (“Intergiro’’), 6’’ – 4 ’’ – 2’’ seront attribuées aux trois premiers arrivés alors que les trois premiers à l’arrivée de l’étape se verront accréditer 12’’, 8’’ e 4’’. L’INTERGIRO 21 arrivées compteront pour ce classement spécial qui s’appuie sur l’attribution de temps et de bonifications. Sur les etapes en ligne: tous les coureurs se verront crédités du temps du vainqueur de l’interétape. Les six premiers bénéficierons en outre des bonifications suivantes : 30’’ au premier, 25’’ au deuxième, 20” au troisième, 15’’ au quatrième, 10’’ au cinquième et 5’’ au sixième. Un montant de Lit 2.600.000.000 (deux milliard six cent millions de lires) de prix sera réservée aux coureurs. LA PARTICIPATION Le Tour d’Italie est ouvert à un maximum de vingt équipes de neuf coureurs chacune. D’ici le 16 février 2001 les seize premières équipes du classement définitif GS/1 de l’UCI ainsi que les groupes sportifs italiens classés entre la 17ème et la 22ème position de ce classement seront invités. Après avoir pris acte des éventuelles défections et afin d’arriver au nombre de participants fixé, les équipes suivant dans l’ordre du classement GS/1 puis GS/2 seront invitées à conditions que ces dernières ne se trouvent pas au dela de la dixième position du classement GS/2 au 26 mars 2001. Avant le 31 de ce même mois, la liste définitive des équipes sélectionnées sera officiellement annoncée. VILLES ETAPES La confirmation définitive des villes étapes de ce 84ème Tour d’Italie sera donnée le 28 février 2001. Cette confirmation est subordonnée aux résultats de l’inspection du parcours, à la défiprologue nition des divers aspects techniques ainsi qu’à la disponibilité de collaboration garantie par les collectivités intéressées. Le salite METRI 1a tappa VALICO DI CAPANNELLE 1299 VALICO DEL MARMO SANTUARIO DI MONTEVERGINE (arrivo) 820 1263 Domenica 20 4a tappa MAGGIO Mercoledì 23 7a tappa 834 Sabato 26 8a tappa Domenica 27 11a tappa Mercoledì 30 13a tappa Venerdì 1 14a tappa Sabato 2 GIUGNO MONTE LUCO 17a tappa Mercoledì 6 18a tappa Giovedì 7 20a tappa Sabato 9 ABETONE CASTELLO DI CARPINETI 1388 805 PASSO DI PREDIL COLLIO (VRHOVLJE) 1156 392 PASSO ROLLE PASSO PORDOI PASSO FEDAIA PASSO PORDOI (arrivo) 1989 2239 2057 2239 MONTE BONDONE S. BARBARA 1537 1165 PASSO DI GHIMBEGNA MONTE CEPPO 898 1505 COL DI NAVA COLLA DI CASOTTO COLLE FAUNIERA (CIMA COPPI) S.ANNA DI VINADIO (arrivo) 941 1381 2511 2010 MOTTARONE (1° passaggio) MOTTARONE (2° passaggio) 1421 1421 Le salite: il dettaglio 1a tappa Domenica 20 4a tappa MAGGIO Mercoledì 23 7a tappa Sabato 26 8a tappa Domenica 27 11a tappa Mercoledì 30 13a tappa Venerdì 1 14a tappa GIUGNO Sabato 2 17a tappa Mercoledì 6 18a tappa Giovedì 7 20a tappa Sabato 9 I TRE ARRIVI IN SALITA GIULIANOVA – FRANCAVILLA AL MARE (Km. 197) VALICO DI CAPANNELLE (MT. 1299) • Km 16,7 di salita - dislivello mt. 464 - pendenza media 2,79% POTENZA MONTEVERGINE (Km. 172) VALICO DEL MARMO (MT. 820) • Km. 7 di salita - dislivello mt. 333 - pendenza media 4,75% SANTUARIO MONTEVERGINE (MT. 1263) • Km. 11,5 di salita – dislivello mt. 538 – pendenza media 4,68% RIETI – MONTEVARCHI (Km. 238) MONTE LUCO (MT. 834) • Km. 8 di salita - dislivello mt. 369 - pendenza media 4,62% MONTECATINI TERME – REGGIO EMILIA (Km. 179) ABETONE (MT. 1388) • Km.12 di salita - dislivello mt. 607- pendenza media 5,10% CASTELLO DI CARPINETI (MT. 805) • Km. 5,7 di salita – dislivello mt. 467 – pendenza media 8,20% BLED – GORIZIA (Km. 190) PASSO DI PREDIL (MT. 1156) • Km. 8,5 di salita - dislivello mt. 340 - pendenza media 4% COLLIO (VRHOVLJE) (MT. 392) • Km. 4,5 di salita - dislivello mt. 249 - pendenza media 5,53% MONTEBELLUNA – PASSO PORDOI (Km. 224) PASSO ROLLE (MT. 1989) • Km. 19,5 di salita - dislivello mt. 1224 - pendenza media 6,28% PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10% PASSO FEDAIA (MT. 2057) • Km. 15,4 di salita - dislivello mt. 1043 - pendenza media 6,6% PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10% CAVALESE – ARCO (Km. 163) MONTE BONDONE (MT. 1537) • Km. 15 di salita - dislivello mt. 1337- pendenza media 8,91% S.BARBARA (MT. 1165) • Km. 13,5 di salita - dislivello mt. 935 - pendenza media 6,93% SANREMO Circuito dei Fiori (Km. 138) PASSO DI GHIMBEGNA (MT. 898) • Km. 10 di salita - dislivello mt. 792- pendenza media 7,92% MONTE CEPPO (MT. 1505) • Km. 16,2 di salita - dislivello mt. 1045 - pendenza media 6,45% IMPERIA – S.ANNA DI VINADIO (Km. 234) COL DI NAVA (MT. 941) • Km. 10,2 di salita - dislivello mt. 701- pendenza media 6,87% COLLA DI CASOTTO (MT. 1381) • Km. 11,7 di salita - dislivello mt. 800 - pendenza media 6,83% COLLE FAUNIERA (MT. 2511) • Km. 14,4 di salita – dislivello mt. 1370 – pendenza media 9,5% S.ANNA DI VINADIO (MT. 2010) • Km. 15 di salita – dislivello mt. 1106 – pendenza media 7,37% BUSTO ARSIZIO – ARONA (Km. 188) MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 % MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 % N.tappa località arrivo 4A SANTUARIO MONTEVERGINE 1263 538 11,5 4,68% 13 PASSO PORDOI 2239 774 11 7,10% S. ANNA VINADIO 2010 1106 15 7,37% A 18A DI Quota mt. Dislivello mt. Salita effettiva km. Pendenza media Le tappe di montagna: altimetrie POTENZA POTENZA MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO MONTEVERGINE 4A tappa: 8A tappa: MONTEBELLUNA MONTEBELLUNA PASSO PORDOI PASSO PORDOI 13A tappa: REGGIO EMILIA MONTECATINI TERME MONTECATINI TERME REGGIO EMILIA SANREMO SANREMO “Circuito dei Fiori” SANREMO 17A tappa: DI VINADIO IMPERIA IMPERIA S. ANNA S. ANNA DI VINADIO 18A tappa: 20A tappa: ARONA BUSTO ARSIZIO BUSTO ARSIZIO ARONA Il Giro e la comunicazione IL GIRO E VERDI Il Giro d’Italia, da sempre sensibile ai grandi eventi del Paese, si legherà nella sua prossima edizione alle celebrazioni del centenario della morte di Giuseppe Verdi. D’intesa con il Comitato per le Celebrazioni Verdiane, sono state messe allo studio una serie di iniziative culturali che legheranno il Giro d’Italia alla figura del grande maestro scomparso nel 1901. Madrina del Giro del 2001 sarà Katia Ricciarelli, una delle maggiori interpreti verdiane. LA FIABA DEL GIRO Emilio Tadini, noto artista milanese , grande appassionato di ciclismo, ha dedicato all’84a edizione del Giro d’Italia l’opera La fiaba del Giro; questo dipinto, omaggio all’evento sportivo più popolare del nostro paese, evoca l’aspetto fantastico della corsa nell’immaginario collettivo, raccontandone la dimensione di sogno che tanta parte ha nel creare ed alimentare la passione sportiva. La fiaba del Giro costituirà il motivo conduttore dell’evento dal punto di vista dell’immagine e accompagnerà l’84° Giro d’Italia dalla presentazione fino all’arrivo a Milano il 10 giugno 2001. ASPETTANDO IL GIRO L’attesa ha un ruolo molto importante per gli appassionati che si assiepano lungo le strade del Giro, accresce il desiderio di vedere arrivare la corsa e dà spazio ai sogni e alle fantasie. Proprio sulla base di queste considerazioni, nella settimana che precederà la partenza del Giro a Pescara e in quella che precederà l’arrivo a Milano, saranno organizzate delle manifestazioni nello spirito della corsa che faranno crescere la tensione per gli appassionati e contribuiranno a far entrare gli spettatori nel clima della gara. Partenza. In collaborazione con la Regione Abruzzo, è allo studio un programma di attività legate al ciclismo in ambito culturale (mostre di arte e fotografia, rassegna cinematografica), di intrattenimento (giochi, collezionismo ciclistico, concerti ed esibizioni) e sportivo (cicloturismo e assistenza tecnica); il programma coinvolgerà l’intera regione e vedrà a Pescara i momenti salienti. Arrivo. In collaborazione con il Comune di Milano, è in corso di definizione un programma che costituirà parte integrante dell’Estate Milanese e culminerà il giorno dell’arrivo del Giro con la celebrazione del vincitore, il carosello delle squadre e un concerto a chiusura della manifestazione. IL MERCHANDISING DEL GIRO Il Giro d’Italia è una manifestazione sportiva profondamente radicata nella storia del nostro paese, capace di suscitare emozioni e sentimenti che travalicano la pura passione per il ciclismo. L’evento è un vero e proprio appuntamento per milioni di persone che ogni anno scendono sulle strade del Giro e lo seguono in televisione e sui giornali per l’intera sua durata. A questa profonda passione è dedicata una linea di merchandising che darà la possibilità a tutti di sentirsi “dentro” alla manifestazione e di ottenere un ricordo che permetta di dire “io c’ero”; offrirà, inoltre, ai cicloamatori una collezione di prodotti tecnici per il ciclismo con la griffe di qualità della corsa più amata. La collezione di capi sportivi e tecnici è realizzata in collaborazione con Asics, azienda leader nel settore sportivo e da quest’anno Fornitore Ufficiale della Maglia Rosa e delle altre maglie leader del Giro d’Italia. Asics ha prestato la propria esperienza e creatività per la realizzazione di prodotti originali e unici, che saranno disponibili nei negozi di sport, via catalogo e all’arrivo di ogni tappa. LA CAROVANA PUBBLICITARIA La Carovana Pubblicitaria precede di circa un’ora la corsa e con la sua lunga colonna di mezzi variopinti e decorati offre uno spettacolo allegro e divertente al pubblico in attesa dei corridori. Il favore crescente che questo originale e unico strumento di comunicazione incontra è dovuto al contatto non mediato con un pubblico enorme (circa sei milioni di persone), in un’atmosfera di festa dello sport. In ogni tappa la Carovana effettua soste programmate dove è consentito distribuire gadget od effettuare sampling di prodotti. Le partecipazioni di enti e aziende di turismo o di servizi, anche a carattere regionale, sono considerate con particolare attenzione e favore. Giro et communication LE GIRO ET VERDI Le Tour d’Italie, toujours sensible aux grands événements du pays, se liera pour sa prochaine édition aux célébrations du centenaire de la disparition de Giuseppe Verdi. En accord avec le Comité pour les Célébrations de Verdi, une série d’initiatives culturelles ont été mises à l’étude pour que le Tour d’Italie rencontre la grande figure du maître disparu le 27 janvier 1901. Pour le 2001 la marraine du Giro sera Katia Ricciarelli, une des plus grandes interprète de Verdi. LA FABLE DU GIRO Emilio Tadini, artiste milanais, grand passionné de cyclisme, a dédié à la 84ème édition du Tour d’Italie son oeuvre La fable du Giro; cette toile, hômage à l’évènement sportif le plus populaire de notre pays, évoque l’aspect fantastique de la course dans l’imaginaire collectif, en en sublimant la dimension de rêve qui a une grande part dans la création et l’alimentation de la passion sportive. La fable du Giro constituera le fil conducteur de l’évènement du point de vue de l’image et accompagnera ce 84ème Tour d’Italie de la présentation à l’arrivée à Milan le 10 juin 2001. EN ATTANDANT LE GIRO L’attente occupe un rôle très important dans la vie de tous les passionnés qui se pressent le long des routes du Giro. Elle accroît leur désir de voir arriver les coureurs et leur laisse du temps pour le rêve et la fantaisie. C’est sur la base de ces considérations que, dans la sermaine qui précédera le départ du Giro à Pescara et dans celle qui précédera l’arrivée à Milan, des manifestations seront organisées dans l’esprit du Giro afin d’accroître la tension du passionné et d’amener progressivement le spectateur au coeur de l’épreuve. Départ. En collaboration avec la région des Abruzzes un programme est à l’étude d’activités culturelles liées au cyclisme (exposition d’art et de photographie, festival de cinéma), de rencontres (jeux, collections cyclistes, concerts et exhibitions) et de manifestations sportives (cyclotourisme et assistance technique). La réalisation du programme trouvera son point culminant à Pescara mais impliquera la région entière. Arrivée. En collaboration avec la mairie de Milan, un programme similaire à celui existant au départ est en cours d’élaboration. Le programme, qui sera partie intégrante de l’Eté Milanais, trouvera son apogée le jour de l’arrivée du Giro avec la célébration du vainqueur, le défilé des équipes et un concert en clôture de la manifestation. LE PRODUITS DU GIRO Le Tour d’Italie est une manifestation profondément ancrée dans l’histoire de notre pays, capable de susciter des émotions et des sentiments qui dépassent la pure passion pour le cyclisme. L’événement est un véritable rendez vous pour des millions de personnes qui, chaque année, descendent sur les routes du Giro, suivent l’épreuve dans toute sa durée à la télévision et dans les journaux. A cette profonde passion est dédiée une ligne de produits qui donnera la possibilité à tous de se sentir partie intégrante de la manifestation et d’en garder un souvenir qui leur permettra de dire “moi j’y étais”; Elle offrira de plus aux cyclo-amateurs une série d’objets pour leur vélo avec la griffe de qualité de leur course favorite. La collection de ces pièces sportives et techniques est réalisée en collaboration avec Asics, entreprise leader dans le domaine sportif et depuis cette année Fournisseur Officiel du Maillot Rose et des autres maillots de leader du Giro. Asics a mis sa propre expérience et créativité au service de la réalisation de produits originaux et uniques, qui seront disponibles dans les magasins de sport, sur catalogue et à l’arrivée de chaque étape. LA CARAVANE PUBLICITAIRE La Caravane Publicitaire précède d’environ une heure la course et, avec sa longue file de véhicules bariolés et décorés, offre une spectacle joyeux et drôle au public qui attend les coureurs. L’engouement croîssant que cet original et unique instrument de communication rencontre est dû au contact direct entre le produit et l’enorme public (environ 6 millions de personnes), dans une atmosphère de fête du sport. A chaque étape la Caravane effectue des arrêts programmés au cours desquels il est autorisé de distribuer des gadget ou des échantillons de produits. La participation des organismes ou offices de tourisme ou de service, même à caractère régional, est considérée avec une attention et une faveur toute particulière. Il Giro in Abruzzo Nel corso di 84 edizioni il Giro d’Italia non ha fatto tappa in Abruzzo solo in sei occasioni (1913 –1929 – 1940 – 1949 – 1961 – 1996). Quindi numerose cittadine abruzzesi sono state quasi sempre protagoniste della corsa rosa o come sede di arrivo, o di partenza. La centralità di questa regione e il suo legame con lo sport del pedale ha fatto sì che il Giro d’Italia vi facesse tappa volentieri, sem- pre accolto dalla popolazione locale con grande entusiasmo, pronta ad acclamare i suoi campioni (Taccone, Fantini, Masciarelli, Giuliani e, adesso, il giovane Di Luca…) ma non solo loro. Nonostante questo fortissimo legame però, l’Abruzzo non era stato mai sede di avvio del Giro. Questa lacuna verrà colmata nel 2001, con la partenza dell’84° edizione. PROVINCIA PER PROVINCIA TUTTI GLI ARRIVI PROVINCIA DI CHIETI CHIETI (9): 1909, 1920, 1921, 1923, 1933, 1946, 1962, 1974, 1979 BLOCK HAUS (4): 1967, 1968, 1972, 1984 FRANCAVILLA AL MARE (2): 1970, 1972 LANCIANO (7): 1932, 1935, 1938, 1973, 1981, 1997, 1999 VASTO (5): 1959, 1983, 1988, 1998, 2000 PROVINCIA DI L’AQUILA L’AQUILA (7): 1914, 1924, 1935, 1936, 1950, 1954, 1965 ASSERGI (1): 1985 AVEZZANO (2): 1986, 1988 GRAN SASSO D’ITALIA (3): 1971, 1989, 1999 PESCASSEROLI (1): 1971 RIVISONDOLI (1): 1970 ROCCA DI CAMBIO (3): 1965, 1966, 1968 ROCCARASO (6): 1952, 1953, 1964, 1976, 1980, 1987 SCANNO (5): 1955, 1958, 1969, 1991, 1993 SULMONA (5): 1911, 1925, 1926, 1928, 1992 PROVINCIA DI PESCARA PESCARA (16): 1912, 1919, 1922, 1927, 1931, 1937, 1939, 1947, 1948, 1951, 1956, 1957, 1960, 1963, 1977, 1982 LORETO APRUTINO (1): 1994 PROVINCIA DI TERAMO TERAMO (8): 1910, 1930, 1932, 1934, 1959, 1980, 1990, 2000 ALBA ADRIATICA (1): 1973 PRATI DI TIVO (1): 1975 SILVI MARINA (2): 1969, 1978 TORTORETO LIDO (1): 1995 I precedenti arrivi nelle città di tappa PESCARA 16 arrivi (1912 Azzini Ernesto - 1919 Corlaita Ezio - 1922 Sivocci Alfredo - 1927 Binda Alfredo - 1931 Binda Alfredo - 1937 Cimatti Marco - 1939 Leoni Adolfo - 1947 Conte Oreste - 1948 Bevilacqua Antonio - 1951 Minardi Giuseppe - 1956 Padovan Arrigo - 1957 Rolland Antonin - 1960 Botella Salvador - 1963 Carlesi Guido - 1977 Maertens Freddy - 1982 Contini Silvano) POTENZA 12 arrivi (1929 Binda Alfredo - 1961 Taccone Vito - 1963 Adorni Vittorio -1965 Adorni Vittorio - 1967 Planckaert Willy - 1969 Dancelli Michele - 1971 Paolini Enrico - 1975 De Vlaeminck Roger - 1979 Bortolotto Claudio - 1981 Masciarelli Palmiro - 1986 Visentini Roberto - 1989 Giuliani Stefano) MONTEVERGINE RIETI 1 arrivo (1962 Desmet Armand ) 10 arrivi (1936 Di Paco Raffaele - 1937 Cimatti Marco - 1938 Leoni Adolfo - 1939 Sapo- netti Carmine - 1960 Nencini Gastone - 1962 Carrara Joseph - 1984 Freuler Urs - 1986 Da Silva Acacio - 1991 Poulnikov Vladimir - 1993 Baffi Adriano) REGGIO EMILIA 4 arrivi (1927 Binda Alfredo - 1947 Maggini Luciano - 1966 Zandegù Dino - 1983 Se- gersal Alf) ROVIGO 4 arrivi (1913 Bordin Lauro - 1930 Mara Michele - 1935 Guerra Learco - 1946 Conte Oreste) LUBIJANA GORIZIA PASSO PORDOI ARCO PARMA 1 arrivo (1971 Bitossi Franco) 3 arrivi (1939 Valetti Giovanni - 1963 Bariviera Vendramino - 1983 Argentin Moreno) 3 arrivi (1990 Mottet Charly - 1991 Chioccioli Franco - 1996 Zaina Enrico) 2 arrivi (1972 De Vlaeminck Roger - 1972 Merckx Eddy) 7 arrivi (1921 Annoni Luigi - 1929 Piemontesi Domenico - 1948 Maggini Luciano - 1964 Taccone Vito - 1966 Adorni Vittorio - 1980 Saronni Giuseppe - 1983 Saronni Giuseppe ) SANREMO 10 arrivi (1938 Vicini Mario - 1949 Maggini Luciano - 1952 Brasola Annibale - 1955 De- filippis Nino - 1961 Poblet Miguel - 1968 Sels Eduard - 1968 Zilioli Italo - 1974 Perletto Giuseppe - 1987 Visentini Roberto - 1987 Roche Stephen) BUSTO ARSIZIO ARONA MILANO 1 arrivo (1985 Freuler Urs) 1 arrivo (1966 Bitossi Franco) 74 arrivi (plurivittoriosi con 3 vittorie : Binda Alfredo - Cipollini Mario) OSPITANO IL GIRO PER LA PRIMA VOLTA In arrivo LUCERA • NETTUNO • MONTEVARCHI • MONTEBELLUNA • SALÒ • S.ANNA DI VINADIO In partenza FOSSACESIA - GRADISCA - ERBUSCO Cenni storici sul Giro d’Italia Di tutti gli eventi proposti da La Gazzetta dello Sport in oltre un secolo di storia il Giro d’Italia è quello di maggior rilievo. Per tutti il Giro è “la festa di maggio”, come lo definì Bruno Raschi, uno dei cantori del ciclismo. La corsa rosa monopolizza l’attenzione generale fra metà maggio e la prima settimana di giugno. Circa 6 milioni di spettatori si accalcano ogni giorno sulle strade al passaggio dei corridori e quasi 43 milioni di italiani si godono la corsa in Tv. Il Giro, col succedersi delle edizioni, cresce al punto di divenire una “città viaggiante” che ormai ingloba circa 1700 persone, tutti addetti ai lavori. Il seguito del Giro è uno spettacolo variopinto, con non meno di 700 automezzi in rappresentanza di organi di stampa, televisione, fotografi, squadre, servizi di assistenza tecnica, per tacere dei mezzi multiforme e multicolore della carovana pubblicitaria che – seguendo lo stesso percorso della tappa – precede di circa un’ora i corridori. GLI ALBORI LA MAGLIA ROSA E LE ALTRE MAGLIE Nel 1931 viene istituita la maglia rosa - colore distintivo del giornale - quale simbolo del primato in classifica. Il primo a indossarla è Learco Guerra, vincitore della tappa inaugurale del 19° Giro d’Italia, la Milano-Mantova. Al 1933 risale il primo Gran Premio della Montagna, con quattro salite che assegnano punti. Alfredo Binda ne è il dominatore, transita primo in vetta a tutte. A partire dal 1974 la maglia della speciale classifica del G.P.M. è di colore verde. La classifica a punti viene istituita nel 1966. Dal 1967 al 1969 il capo-classifica veste la maglia rossa, quindi - dal 1970 - la classifica a punti corrisponde alla maglia ciclamino. Nel 1989 viene istituito l’Intergiro e i premi al passaggio dell’Intertappa si conteggiano per la classifica generale a punti. UNA REGINA E UN TIRANNO Il Giro d’Italia annota anche una regina, protagonista negli anni Venti: Alfonsina Strada fa scalpore quando il direttore della Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, annuncia che in gara contro i maschi, al Giro, ci sarà anche lei. Era il 1925. Parte col numero 72, per cadute e vicissitudini finisce fuori tempo massimo, ma prosegue senza numero e raggiunge ugualmente Milano, concludendo il Giro fra gli applausi. Un altro episodio che in quegli anni fa scalpore ha invece come protagonista un uomo: Alfredo Binda. Dopo aver vinto con facilità il Giro in quattro edizioni consecutive (dal 1926 al 1929) viene invitato a rimanere a casa per manifesta superiorità. Nel 1930 percepirà, per non correre, il premio (22.500 lire) che avrebbe guadagnato in caso di vittoria. ▲ La vocazione organizzativa de La Gazzetta dello Sport si manifesta sin dagli albori del giornale, nato il 2 aprile 1896 dalla fusione fra “Il Ciclista” e “La Tripletta”. Il primo numero reca in prima pagina un riquadro con l’annuncio della Milano-Monza-Lecco-Erba, gara ciclistica organizzata dal giornale. All’origine bisettimanale, la Gazzetta diviene trisettimanale in occasione del primo Giro d’Italia (1909) e quotidiana per l’edizione del 1913. Il giornale è di colore rosa dal primo numero del 1899. Il 7 agosto 1908 La Gazzetta dello Sport annuncia in prima pagina lo svolgimento del 1° Giro d’Italia per il 1909, battendo sul tempo Il Corriere della Sera che stava progettando un giro ciclistico dopo il successo di quello automobilistico di cui era il promotore. Con eleganza e stile il Corriere replicò alla Gazzetta offrendo al vincitore del Giro un premo di 3.000 lire. Il primo Giro d’Italia parte il 13 maggio 1909 alle 2.53 del mattino dal rondò di Loreto, a Milano. Le tappe sono 8 per un totale di 2448 chilometri e 127 sono i concorrenti, dei quali solo 49 giungono a Milano. Le notizie della corsa, vinta da Luigi Ganna, pervengono a Milano attraverso dispacci telegrafici che l’organizzazione appende dentro le vetrine della Lancia-Lyon Peugeot, in Piazza Castello, mentre i pochi che possiedono il telefono possono informarsi chiamando il 33.68. Luigi Ganna, primo vincitore del Giro, guadagna 5.325 lire, l’ultimo classificato 300 lire. Un confronto utile viene dallo stipendio di Armando Cougnet, Direttore del Giro (e amministratore del giornale oltre che caporedattore della rubrica ciclismo) che percepiva 150 lire al mese. ▲ I PATRON Dalle origini e sino al 1948 Armando Cougnet è la figura chiave del Giro d’Italia, l’autentico patron. Gli succede Vincenzo Torriani, cresciuto alla sua scuola dal 1946. Torriani reggerà le sorti del Giro sino al 1992, ma dal 1989, causa le sue non eccellenti condizioni di salute, Carmine Castellano riceve la più ampia delega a procedere. LO SPETTACOLO E I MEDIA Nel 1923, a testimoniare l’eco che il Giro suscita, entra in scena la cinematografia, per le riprese degli arrivi. Tutto senza sonoro, all’inizio. Negli anni Trenta l’interesse per il ciclismo e per il Giro fa scendere in campo i cinegiornali che allo “sport del pedale” dedicano sempre maggiore attenzione. Nel 1947 Radio Rai si aggrega al Giro e la trasmissione tecnico-sportiva viene affiancata da un varietà: il dopocena è riservato a “Il Girino Innamorato”. Nel 1949 la rivista del dopocorsa si intitola “Il Giringiro” durante il quale ogni sera la voce della maglia rosa sussurrava la “buonanotte girini”. Il 36° Giro (1953) dopo le trasmissioni sperimentali dell’anno prima, vive la prima diretta televisiva, mentre il 1954 coincide con le prime interviste radiofoniche ai raduni di partenza. Il 1963 segna l’avvento de “Il Processo alla Tappa”, condotto da Sergio Zavoli, una trasmissione di grande successo replicata negli anni più recenti. Grazie ai diritti tv ceduti a emittenti straniere, il Giro ha non meno di 100 milioni di contatti giornalieri in tutto il mondo. L’ultima edizione, l’83.a, ha fatto registrare in Italia uno share medio del 31.39% (oltre un televisore su tre era sintonizzato sul Giro durante le 2 ore della diretta su Rai 3). Il Giro del 2000 ha visto 933 giornalisti accreditati, in rappresentanza di 492 testate internazionali. LE GRANDI RIVALITÁ Il ciclismo, e il Giro d’Italia, vivono di grandi rivalità sin dalle origini. La prima figura di eroe dominante è Costante Girardengo, meglio noto come “l’omino di Novi”, cui si oppone il francese Henry Pelissier. Terzo incomodo Tano Belloni. Negli anni Venti tramonta la stella di Pelissier, prontamente so- stituito da Alfredo Binda che porta nel ciclismo una nota di eleganza e il tifo delle donne. Binda, il suonatore di cornetta della banda di Cittiglio, genera modernità e congiunge due epoche. Con Girardengo non parla, si limita a staccarlo, sempre, in salita. Binda è bravo e fortunato perché l’avversario che potrebbe dargli noia, il friulano Ottavio Bottecchia, è costretto a emigrare in Francia in quanto è inviso ai patron delle Case italiane. E Oltralpe si farà valere, vincendo il Tour de France nel ‘24 e nel ‘25. Learco Guerra, mantovano, formidabile passista, meglio noto come “la locomotiva umana” è l’avversario del Binda di fine carriera, nei primi anni Trenta, con Giuseppe Olmo guastafeste. Guerra è amato da tutti per il sorriso aperto e il fare “alla mano” ma anche per le sue qualità atletiche. Nel 1935 spunta la stella di Gino Bartali, “il pio”, destinato a dominare a lungo la scena. Il toscano imperversa sino al 1940 quando la Legnano, per la quale gareggia, ingaggia l’avversario più temibile. Fausto Coppi, giovane promessa, fa centro al primo colpo, vince il primo dei suoi cinque Giri proprio a spese del suo capitano, Bartali, che mai gli perdonerà l’affronto. Alla ripresa dopo la guerra, nel 1946, Bartali ha ragione del rivale. Coppi si rifarà negli anni dispari (‘47, ‘49 e ‘53) aggiungendo una perla pari, nel ‘52. Secondo un collaudato copione nella rivalità Bartali-Coppi si inserisce Fiorenzo Magni, “il terzo che gode”, toscano capace di vincere ben tre Giri d’Italia, nonostante le ridotte attitudini in salita. Per ritrovare altri duelli epici bisogna aspettare le rivalità fra Adorni e Gimondi e fra Gimondi e Motta, ma l’avvento di Merckx, un asso pigliatutto, mortifica le ambizioni di molti avversari. L’ultima rivalità è quella fra Moser e Saronni, che vede, per la prima volta, il tifo organizzato in club. Francesco Moser assomma sino a 53 mila appassionati nel suo magico 1984, anno che annota il doppio primato dell’ora in Messico, la vittoria nella MilanoSanremo e, dopo tanti tentativi infruttuosi, il successo nel Giro d’Italia, grazie al quale il trentino accorcia le distanze (Saronni aveva vinto il Giro nel 1981 e nel 1983). Brève note historique sur le Giro d’Italia Parmi toutes les manifestations proposées par la Gazzetta en plus d’un siècle d’histoire c’est le Giro d’Italia qui remporte la palme de la popularité. Pour tous le Giro représente “la fête du mois de mai”, comme l’a défini Bruno Raschi, l’un des grands chantres du cyclisme. La course rose monopolise l’attention générale de la mi-Mai à la première semaine de juin. Environ 6 millions de spectateurs s’entassent chaque jour sur les routes au passage des coureurs et près de 43 millions d’Italiens suivent la course à la télévision. Au fur et à mesure des éditions le Giro grandit à tel point qu’il devient une “ville itinérante” comptant environ 1700 personnes ayant toutes des fonctions officielles. La caravane du Giro est un spectacle multicolore d’environ 500 véhicules représentant la presse, la télévision, les opérateurs photo, les équipes et les services d’assistance technique, sans parler des véhicules multiformes et multicolores de la caravane publicitaire qui tout au long du parcours de l'étape précède d'environ une heure les coureurs. LES ORIGINES LE MAILLOT ROSE ET AUTRES MAILLOTS En 1931 naît le maillot rose destiné à symboliser la tête du classement. Le premier à la porter est Learco Guerra, vainqueur de l’étape d’inauguration du 19ème Giro d’Italia, la Milan-Mantoue. Le premier Grand Prix de la Montagne remonte à 1933 et comporte la montée de quatre côtes récompensées par des points. Alfredo Binda en est le grand dominateur et passe en tête tous les sommets. A partir de 1974 le maillot distinguant le Grand Prix de la Montagne devient de couleur verte. Le classement aux points est institué en 1966. De 1967 à 1969 la tête du classement endosse le maillot rouge puis - à partir de 1970 - le classement aux points se reconnaît par le maillot cyclamen. En 1989 est créé l’Intergiro et les prix au passage de l’Inter-étape comptent pour le classement général aux points. UNE REINE ET UN TYRAN Le Giro d’Italia compte également à son palmarès une reine, protagoniste dans les années 20: Alfonsina Strada fait sensation en 1925, lorsque le Directeur de La Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, annonce qu’elle sera en compétition contre les Messieurs au Giro. Elle prend le départ avec le dossard 72, et à la suite de chutes et autres vicissitudes, elle termine au-delà du temps maximum. Cela ne l’empêche pas de continuer sans dossard et de parvenir malgré tout à Milan, où elle termine le Giro sous les applaudissements de la foule. Après avoir gagné haut la main le Giro de quatre éditions successives (de 1926 à 1929) Binda est le protagoniste d’un épisode qui fait sensation: en raison de sa supériorité évidente, il est prié de rester chez lui. En 1930 il encaissera, pour ne pas courir, la somme qu’il aurait remportée en cas de victoire, soit 22.500 lires. ▲ La vocation d’organisatrice de La Gazzetta dello Sport apparaît dès les débuts du journal, dont la naissance date du 2 avril 1896 et résulte de la fusion entre “Il Ciclista” et “La Tripletta”. Le premier numéro porte en première page un encadré annonçant la Milano-Monza-Lecco-Erba, course cycliste organisée par le journal. A parution bi-hebdomadaire à ses débuts, la Gazzetta devient tri-hebdomadaire à l’occasion du premier Giro d’Italia (1909), puis quotidien à partir de l’édition de 1913. Le journal inaugure sa couleur rose avec le premier numéro de l’année 1899. Le 7 août 1908 La Gazzetta dello Sport annonce en première page que le 1er Giro d’Italia aura lieu en 1909, battant ainsi au temps Il Corriere della Sera qui avait en projet un tour cycliste après le succès remporté par le tour automobile dont il était promoteur. C’est avec style et élégance que le Corriere répliqua à la Gazzetta en offrant au vainqueur du Giro un prix de 3.000 lires. Le premier Giro d’Italia prend le départ le 13 mai 1909 à 2:53h du matin, du rondeau de Loreto, à Milan. Les étapes sont au nombre de 8 pour un total de 2448 kilomètres, et il y a 127 coureurs au départ, dont seulement 49 termineront la course à Milan. Les nouvelles sur la course, gagnée par Luigi Ganna, parviennent à Milan au moyen de dépêches télégraphiques que l’organisation suspend derrière les vitrines de la Lancia-Lyon Peugeot, Piazza Castello, tandis que les quelques fortunés qui possèdent le téléphone peuvent se renseigner en appelant le 33.68. Luigi Ganna, premier vainqueur du Giro, gagne 5.325 lires, et le dernier du classement 300 lire. A titre de comparaison citons le salaire de Armando Cougnet, Directeur du Giro (et administrateur du journal ainsi que rédacteur en chef de la rubrique cyclisme) qui gagnait 150 lires par mois. ▲ LES PATRONS De ses origines et jusqu’en 1948, Armando Cougnet est la figure-emblème du Giro d’Italia, le vrai patron. Vincenzo Torriani, qui a grandi à son école depuis 1946. prend sa succession. Torriani regrat sur le Giro jusqu’en 1992, mais dès 1989, en raison de sa santé incertaine, Carmine Castellano jouit des plus amples pouvoirs pour poursuivre la voie tracée. LE SPECTACLE ET LES MEDIA C’est en 1923, sur la lancée de l’enthousiasme suscité par le Giro, qu’entre en scène le cinéma pour filmer les arrivées. Au début c’est du cinéma muet. Dans les années 30, suivant l’intérêt grandissant pour le cyclisme et le Giro, on voit apparaître les premières actualités cinématographiques qui dédient un espace croissant au “sport de la pédale”. En 1947 Radio Rai rejoint le Giro et l’émission technico-sportive englobe un spectacle de variétés: l’après-dîner est réservé au “Girino Innamorato”. En 1949 la revue de l’après-course s’intitule le “Giringiro” et l’in entende chaque soir la voix du maillot rose susurrer “bonne nuit les Girini” aux auditeurs. Le 36ème Giro (1953), après les émissions expérimentales de l’année précédente, voit la naissance de la première reprise télévisée en direct, tandis qu’en 1954 ont lieu les premières interviews radiophoniques lors du rassemblement de départ de la course. 1963 est marqué par la première du “Procès de l’Etape”, présenté par Sergio Zavoli, émission de grand succès qui sera répliquée ces dernières années. Grâce aux droits de retransmission cédés aux stations étrangères le Giro se retrouve avec une centaine de millions de contacts quotidiens dans le monde entier. La dernière édition, la 82ème, a eu un share d’audience moyen de 31.39%. L’édition de 2000 comptait 933 journalistes accrédités, représentant 492 organes de presse-tv-ciné. LES GRANDES RIVALITES Le cyclisme en général et le Giro en particulier vivent depuis toujours de grandes rivalités. La première figure de héros dominateur est celle de Costante Girardengo, mieux connu sous le pseudonyme de “l’omino di Novi”, auquel s’oppose le français Henry Pelissier, celui qui tire les marrons du feu étant Tano Belloni. La gloire de Pelissier se termite dans les années 20 au profit de Alfredo Binda qui apporte au cyclisme une touche d’élégance et suscite la passion des dames. Binda, le jouer de cornet de la fanfare de Cittiglio, apporte une note de modernisme et sert de pivot entre deux époques. Il ne parle pas avec Girardengo, il se borne à le doubler, toujours, et en cote. Binda est fort et a de la chance car l’adversaire qui pourrait lui porter ombrage, le frioulan Ottavio Bottecchia, se trouve contraint à émigrer en France car il ne plait pas aux patrons des équipes italiennes. Il s’y trouvera d’ailleurs fort bien puisqu’il remportera le Tour de France dans les années 24 e 25. Learco Guerra de Mantoue, formidable rouleur surnommé “la locomotive humaine” est l’adversaire de Binda en fin de carrière, au début des années Trente, tandis que Giuseppe Olmo joue le rôle du troisième larron. Guerra est le chéri de tous pour son grand sourire et ses manières aimables, mais aussi pour ses qualités athlétiques. 1935 voit naître l’étoile de Gino Bartali, “le Pieux”, qui dominera la scène pendant longtemps. Le toscan mène le jeu jusqu’en 1940 quand la Legnano, la marque pour laquelle il court, engage l’adversaire le plus dangereux. Fausto Coppi, jeune promesse, pour son coup d’essai veut un coup de maître et gagne le premier de ses cinq Giri aux dépens justement de son capitaine, Bartali, qui ne lui pardonnera jamais cet affront. Après la guerre, à la reprise du Giro en 1946, Bartali l’emporte sur son rival. Coppi se vengera dans les années impaires (47, 49 et 53), en y ajoutant une perle paire, l’année ‘52. Selon un scénarii bien rodé, le troisième larron à s’insérer dans la rivalité Bartali-Coppi est Fiorenzo Magni, toscan qui gagnera trois Giri malgré ses modestes talents de grimpeur. Pour retrouver d’autres duels épiques il faudra attendre la rivalité Adorni-Gimondi, puis celle de Gimondi et Motta, mais avec l’avènement de l’as Merckx bien d’autres adversaires verront leurs ambitions s’effriter. La dernière rivalité est celle qui oppose Moser et Saronni. Pour la première fois on voit la naissance de fans clubs organisés. Francesco Moser rassemble 53.000 groupes pour son année magique 1984, au cours de laquelle il glanera le double record de l’heure au Mexique, la victoire dans Milano-Sanremo, et après bien des tentatives infructueuses, le succès dans le Giro d’Italia qui permettra au trentin de réduire la distance avec Saronni qui avait remporté le Giro en 1981 et 1983). Albo d’oro 1909 1910 1911 1912 1913 1914 1919 1920 1921 1922 1923 1924 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 GANNA Luigi GALETTI Carlo GALETTI Carlo a squadre: ATALA ORIANI Carlo CALZOLARI Alfonso GIRARDENGO Costante BELLONI Gaetano BRUNERO Giovanni BRUNERO Giovanni GIRARDENGO Costante ENRICI Giuseppe BINDA Alfredo BRUNERO Giovanni BINDA Alfredo BINDA Alfredo BINDA Alfredo MARCHISIO Luigi CAMUSSO Francesco PESENTI Antonio BINDA Alfredo GUERRA Learco BERGAMASCHI Vasco BARTALI Gino BARTALI Gino VALETTI Giovanni VALETTI Giovanni COPPI Fausto BARTALI Gino COPPI Fausto MAGNI Fiorenzo COPPI Fausto KOBLET Hugo (Svizzera) MAGNI Fiorenzo COPPI Fausto COPPI Fausto CLERICI Carlo (Svizzera) MAGNI Fiorenzo GAUL Charly (Lussemburgo) NENCINI Gastone BALDINI Ercole GAUL Charly (Lussemburgo) 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 ANQUETIL Jacques (Francia) PAMBIANCO Arnaldo BALMAMION Franco BALMAMION Franco ANQUETIL Jacques (Francia) ADORNI Vittorio MOTTA Gianni GIMONDI Felice MERCKX Eddy (Belgio) GIMONDI Felice MERCKX Eddy (Belgio) PETTERSON Gösta (Svezia) MERCKX Eddy (Belgio) MERCKX Eddy (Belgio) MERCKX Eddy (Belgio) BERTOGLIO Fausto GIMONDI Felice POLLENTIER Michel (Belgio) DE MUYNCK Johan (Belgio) SARONNI Giuseppe HINAULT Bernard (Francia) BATTAGLIN Giovanni HINAULT Bernard (Francia) SARONNI Giuseppe MOSER Francesco HINAULT Bernard (Francia) VISENTINI Roberto ROCHE Stephen (Irlanda) HAMPSTEN Andrew (U.S.A.) 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