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Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera
Dati aggiornati al: 20/02/2017 ore 19:16
Chiave di ricerca: Biografie lettera: L
LABADE Antonio
Teinturier, tailleur
Campospinoso (PV) 1878 Espulso dalla Svizzera il 15 novembre 1898.
FONTI:
Decreto del CF del 15.11.1898 // [Casell.pol.centr. di Roma - non visionato] //
LABREGERE François
Pittore imbianchino
Peintre en bâtiment
Chausses (comune di Paussac e Saint-Vivien - Dordogne) 8.4.1891 Anarchico individualista, Labrégère, refrattario al servizio militare, si rifugia in Svizzera nel 1913.
Fu pure gerente de L'Anarchie (1915).
Chausses (commune de Paussac et Saint-Vivien - Dordogne) le 8.4.1891 Anarchiste individualiste, s'était insoumis et en 1913 vivait en Suisse.
FONTI:
DIMA //
LACCHINI Vivaldo
Laureato in farmacia e in chimica, commesso di farmacia
Lugo (RA) il 21.12.1872 da Carlo e Teresa Marzetti - Imola 21.11.1928
Ps nei giornali: Magrin, Ravachol.
Nell'aprile 1893 in previsione delle manifestazioni per il Primo maggio, la Prefettura ne ordina l'arresto preventivo. In settembre è tra
i principali promotori del No unico I Malfattori, subito sequestrato. Nel dicembre 1893, al termine di un processo a 15 anarchici
lughesi in cui rivendica il proprio ideale, viene condannato a 1 anno di reclusione e a 1 anno di vigilanza per associazione a
delinquere. Nel 1897 partecipa alla campagna contro il progetto di legge del domicilio coatto dove prende la parola a Bologna, nelle
Marche, in Romagna. Assertore della necessità di serrare le fila degli anarchici italiani, convinto sostenitore dell'organizzazione, nel
gennaio 1898 con Nino Samaia rappresenta gli anarchici bolognesi a una riunione a Faenza. Nell'aprile 1898 con L. Fabbri, Felice
Vezzani, Domenico Zavattero e Samaia è tra i fondatori de L'Agitazione di Ancona, ma diretto da Malatesta dopo che l'intero corpo
redazionale era stato arrestato poco prima al termine dei moti del pane anconetani. Si rifugia a Nizza, poi a Parigi.
Nell'estate 1898 collabora con Vezzani ed Ersilia Cavedagni, al periodico L'Agitatore fondato da Giuseppe Ciancabilla a Neuchâtel
/NE. Nei primi del 1900, con Samaia fa parte del gruppo di esuli che contribuiranno a far nascere a Ginevra /GE il Risveglio socialista
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anarchico. Tuttavia, nel maggio 1900 [...Il Risveglio esce in luglio] rientra a Lugo per terminare gli studi di farmacia (1900) e si
avvicina al Partito repubblicano, cui aderisce nel 1902.
Nel 1904 si laurea in chimica. Poco dopo è colto dai primi sintomi della malattia mentale che lo accompagnerà per tutta la vita.
Muore nel manicomio di Imola.
FONTI: DBAI / GB /
LACHAT Georges
Delegato della Sezione di Moutier /BE al Congresso giurassiano di Saint-Imier /BE nel settembre 1872.
FONTI: Guillaume
LAEUBLI (LÄUBLI) Oskar
Manovale
Manoeuvre
Zurigo 26.6.1917 - 1996
Originario di Zurigo.
Domiciliato a Zurigo.
Membro della gioventù comunista già dalla prima adolescenza, segue un corso di muratore, ma sopravvive di piccoli lavori e viaggia
quando può, nonostante le tasche vuote. Il 4 agosto 1936 si trova alla caserma Bakunin di Barcellona. Miliziano della Centuria
Thälmann e giunto nei pressi di Huesca, sceglie di entrare nella colonna Los Aguiluchos della FAI. Si ferisce al volto nella
fabbricazione di una granata, in seguito ritorna al fronte come autista, ma dopo una seconda ferita e un soggiorno all'ospedale di
Cambrils (Tarragona), rientra a Zurigo per le feste di Natale 1936. Viene arrestato 4 settimane piu tardi, proprio quando cercava di
ripartire per la Spagna con un nuovo passaporto: condannato a 4 mesi di detenzione.
Entré dans les jeunesses du Parti communiste encore écolier. Après l'école, suit un cours de maçon, mais vit de petits boulots et
voyage autant qu'il peut, malgré le manque d'argent. Le 4 août 1936 il est déjà à la caserne Bakounine à Barcelone. Recruté dans la
centurie Thälmann et arrivé près de Huesca, il choisit plutôt de suivre une formation avec Los Aguiluchos de la FAI. Il se blesse au
visage en fabricant une grenade. De retour au front, il y est chauffeur, mais après une deuxième blessure et un séjour à l'hôpital de
Cambrils (Tarragone), il rentre à Zurich à noël 1936. Il est arrêté quatre semaines plus tard, alors qu'il essayait de repartir pour
l'Espagne avec un nouveau passeport, et condamné à quatre mois de prison.
FONTI:
Peter Huber, Schw. Spanienfreiwilligen (photo) / (comunicazioni del Deutsche Anarco-Syndikalisten - DAS /
LAFARGO Virginio
Panettiere, manovale
Vercelli, 1872 da Giuseppe -
Espulso dalla Svizzera con Arcelli, Barbatti, Richiero, il 29.11.1898.
FONTI: Decreto del Consiglio Federale del 29 novembre 1898 /
LAFRANCHI Fiorenzo (Fiore)
Educatore e editore
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Educateur, éditeur
Cadenazzo /TI 28.11.1957 da Mario e Carmen – Varsavia 9.8.1995.
Sposato con la scultrice Malgorzata (Margherita) Turewicz. Figlio: Olek (-Dada), nato il 19.2.1995.
Domiciliato a Cadenazzo, Somazzo, poi a Bellinzona.
Studente educatore a Ginevra, collabora al gruppo anarchico locale che pubblica Le Réveil e in seguito MA! La sua difesa in quanto
obiettore al tribunale militare verrà pubblicata nell'opuscolo "Niente di nuovo contro il sole".
Rientrato in Ticino sarà educatore con i tossicodipendenti, poi con i disabili, e nel contempo editore dal 1982 al 1995 delle
pubblicazioni ticinesi "L'Affranchi". Cofondatore della Lega dei diritti dell'uomo, sezione della Svizzera italiana.
“Nel chiuso e triste panorama editoriale ticinese Fiorenzo Lafranchi ha rappresentanto un unicum di grande valore. Al di là delle
mode, del regionalismo più chiuso o dell'italianità cultural-borghese, ha portato un'apertura morale ed intellettuale che superava i
confini del territorio per spostarsi verso mete più ambite e coraggiose. Solo l'audacia e la volontà delle proprie idee hanno permesso
infatti di partorire un progetto editoriale come il suo, alieno da sovvenzioni confederali e da aiuti altolocati, per creare in Ticino le
edizioni “l'Affranchi”, piccole gemme di autoproduzione e di non subalternatià al potere. In un paese dove le caste culturali dominano
sulla produzione e la sua veicolazione attraverso i media, forse solo pochi fortunati conosceranno i volumi di Oskar Panizza, Benjamin
Péret, Erich Müsham, Georges Bataille, Enrico Baj, solo per citarne alcuni che Lafranchi ha editato con sforzo immane e tenacia
indomita.
Ho conosciuto Fiorenzo anni fa, durante la realizazione della mia rivista Imago. Ha iniziato le sue edizioni nel 1988 e subito, accanto
allo sforzo ideale della ricerca dei testi si è unita la volontà di proporli assieme ai lavori di pittori diversi, e che possibilmente si
conoscono, anche per ricercare un certo piacere del fare”. Accanto ai testi quindi – unico esempio del panorama ticinese – troviamo i
disegni di Nando Snozzi, Fabrizio Soldini, Mario Carrìon, Francesco Jost, Celso Grandi e altri, fra i quali il sottoscritto. Proprio da qui è
nato il sodalizio per una nuova collana, che chamerà “Ouverture”, in cui lui, obiettore di coscienza, ha proposto i miei disegni dedicati
appunto agli obiettori. Durante il lavoro comune lo rammento sempre entusiasta, febbricitante di idee, in perenne movimento ed
azione come è stata la sua vita forse un po' sregolata, ma certamente personalissima: fatta di ribellione all'esercito, di duro lavoro
con i tossidipendenti o di partecipazione alla neocostituita “Lega Svizzera dei diritti dell'uomo”. Poi la felice svolta del matrimonio con
Margherita e la nascita il 19 febbraio di quest'anno del figlio Olek. Fiorenzo è scomparso a Varsavia all'inizio di agosto
inaspettatamente, lasciandoci un patrimonio di idee e di cultura che andranno risistemati e valorizzati. A noi piace ricordarlo così
attraverso il brano dadaista di una sua recente profetica lettera nella quale scriveva: 'Comunque andare non è tornare!'" (G. Bellei).
Etudiant à Genève, il se lie au groupe anarchiste local qui publie le Réveil puis MA! Il y publie notamment sa défense au tribunal
militaire, Niente di nuovo sotto il sole. De retour au Tessin, où il travaille comme éducateur de rue, il y fonde les éditions L'Affranchi
qui publient une série de textes d'une grande originalité, tant dans la forme que dans le fond.
Père d'un enfant de six mois, il meurt brutalement à Varsovie, lors d'une visite à la famille de sa femme Malgorzata (Margherita)
Turewicz, sculptrice.
FONTI:
Scheda di Gianluigi Bellei, La Sinistra, 25.8.1995 / ME / GB / Per altri ricordi vedi Donatello Rossini, La Regione Ticino, 31.10.1995 /
"La testa è rotonda", in Cooperazione No 37, 15.9.1994 (intervista a) /
LAGARRIGUE Pierre
Seerrurier ambulant
Né le 6 juin 1874 à Saverdun (Ariège).
En février 1894 la police signalait que Pierre Lagarrigue avait quitté Genève avec l’intention de rentrer en France. IL fut recherché en
vain dans le département de la Marne. Selon la police, il serait parti d’Orbe (Canton de Vaud) après avoir soustrait l’acte de
naissance d’un certain Emile Duffey et serait peut être entré en France sous cette fausse identité.
FONTI: ME / DIMA (AD Marne 3M75)
LAGHI Carlo
....? CPC Roma (assenza del luogo e data di nascita), emigrato in CH a Zurigo ZH, segnalato dal 1928 al 1931 - busta 2695.
LAKHOTZKI Antoine
Tipografo
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Rodaniole (Prussia) 15.8.1853 da Anton e Lidia Radownik Residente a Onex /GE nel 1903.
FONTI:
ME // Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Min. de l'Intérieur, avril 1903 /
LAMAUVE Marcel Adrien
Fabbro
Serrurier
Graville (Francia) 2.6.1889 Domiciliato a Ginevra /GE.
Accoglie M;ario Mantovani a Ginevra nel 1915 0 1916.
Incarcerato a Orbe nel maggio 1919 con Brunet, Porcelli, Matteozzi, Clerico, Raveau, Huppa.
Graville (France) 2.6.1889 Domicilié à Genève.
"Insoumis aux lois militaires françaises, il n'a jamais fait partie d'aucun groupement politique ou économique dans le passé. Pourtant,
en 1920, les autorités apprennent qu'il a crée le groupe anarchiste Entre-Nous".
FONTI: GB-ME // Service de la police judiciare - Genève // Risv. 31.5.1919 //
LAMBERTINI Ugo
Tipografo
Imola (BO) il 1.1.1871 da Francesco e Teresa Marcini - Imola 11.8.1952.
Nel 1886 conosce personalmente Andrea Costa, di cui resterà intimo amico per tutta la vita. Nel 1889 diventa segretario del Circolo I
figli del lavoro, organizzazione che riunisce le varie correnti del movimento operaio cittadino. Nel febbraio 1890 ricostituisce la
Sezione anarchica imolese. Nel periodo 1890-1894 è nel gruppo redazionale della lunga serie di giornali anarchici imolesi
ripetutamente censurati (La Plebaglia, La Rivendicazione, La Propaganda, La Libera parola, ecc.). Promotore e animatore della
Tipografia sociale, impresa autogestita. Nel luglio 1894 si rende latitante per sfuggire alla cattura, in seguito all'attentato a Crispi. In
ottobre è condannato a 2 mesi di detenzione per associazione sovversiva e reati di stampa.
In dicembre viene proposto dalla commissione provinciale a 3 anni di domicilio coatto, da scontare a Porto Ercole, ma si rende
nuovamente latitante emigrando in Svizzera. Il 28 febbraio 1895 gli viene infilitta un'altra condanna a 5 mesi di detenzione e una
multa per reati di stampa. Vengono emessi due mandati di cattura, ma Lambertini è ancora in Svizzera, a Bellinzona /TI, dove tra
l'altro fa parte di Umanitas. Nel settembre 1896 tiene due conferenze sull'anarchismo a Bellinzona del cui gruppo è referente.
Tenta di recarsi in Grecia con Cipriani per combattere contro la dominazione turca, ma nel maggio 1897 viene arrestato a Castel
Bolognese e l'anno dopo confinato a Lipari, rilasciato nel 1900. È tra i promotori della Cooperativa tipografica imolese, nel 1901
partecipa come delegato al Congresso anarchico romagnolo a Rimini, nel 1919 presidente della Camera del lavoro.
Nel 1938 è radiato dal novero dei sovversivi.
Als Hervorragendes Mitglied des anarchistischen Vereins Humanitas in Bellinzona signalisiert.
FONTI:
GB-ME // DBAI // AFS: E21 14002, Bundesanwaltschaft, Verzeichnis der Anarchisten 1889/1898 //
LAMPERT (Jean) Joseph
orologiaio incisore
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graveur
La Chaux-de-Fonds NE 28.9.1855 da Jean e Marguerite Misteli Originario di Vaduz (Lichtenstein).
Domiciliato a Sonvilier BE, viene condannato il 16.8.77 per la manifestazione in commemorazione della Comune di Parigi del 18.3.77
a Berna a ben 60 giorni di detenzione (come Deiber, di naz. francese, bandito per 3 anni dal Cantone di Berna). Membro del nuovo
Comitato federale giurassiano nell'aprile 1878, costretto poi ad abbandonarlo perché emigra altrove (sostituito da Paul Courvoisier).
Decreto di espulsione preventivo da parte della Francia del 22.9.1894.
Segnalato dalla polizia elvetica come anarchico e residente a La Chaux-de-Fonds NE nel 1912.
Né le 28 septembre 1855 à La Chaux-de-Fonds, de Jean et de Marguerite Misteli, célibataire en 1877, domicilié à Sonvilier.
Jean Lampert, suite à sa participation à la manifestation de commémoration de la Commune de Paris à Berne le 18 mars 1877, avait
été condamné à 60 jours de prison. En avril 1878 il fut nommé au Comité de la Fédération jurassienne où ayant quitté la région, il fut
ensuite remplacé par Paul Courvoisier.
Le 22 septembre 1894 il fut l’objet d’un arrêté d’expulsion « préventif » de France à lui « notifier en cas de découverte »
En 1912 une note de la police le signalait toujours comme anarchiste résidant à La Chaux de Fonds.
FONTI:
GB-ME // Guillaume // Archives de la Fédération jurassienne, IISG Amsterdam // Verzeichnis von Anarchisten... agosto 1912 E21/14565 - info di W. Portmann // DIMA : Etat signalétique des anarchistes étrangers expulsés de France, n°7bis, septembre
–octobre 1894
LAMPERT Marc
Peintre en cadrans
Domicilié à La Chaux-de-Fonds /NE. Membre du groupe anarchiste local en 1892.
FONTI:
ME — David Burkhard, La répression des anarchistes dans le canton de Neuchâtel au temps de la propagande par le fait, 1878-1895,
mémoire de licence, Université de Neuchâtel, 2010.
LANDAUER Gustav
Karlsruhe 7.4.1870 - Monaco 2.5.1919.
Dopo gli studi di filosofia aderisce al Partito socialista democratico, dal quale sarà ben presto escluso, come lo sarà il gruppo
dissidente "Die Jungen". Nel 1896 pubblica il giornale Der Sozialist.
Per conferenze a volte a Zurigo, o Berna nel 1907 in visita a Margarethe Hardegger*. Nel maggio-giugno 1908 la Hardegger lo invita
a Zurigo e a Berna per comizi. Nel 1908 fonda con Mühsam* e la Hardegger, der Sozialistischer Bund (SB - Lega o Alleanza
socialista), organizzazione anarchica composta da una quindicina di gruppi federati.
Dopo la disfatta degli spartachisti, si impegna con Erich Mühsam nel movimento dei consigli operai. Il 7.4.1919 la Repubblica dei
consigli di Baviera è proclamata, nonostante l'opposizione dei comunisti. Landauer diventa il "responsabile dell'educazione" per...
una settimana. Il 2 maggio 1919 è assassinato dai soldati, inviati dal socialista Noske per domare l'insurrezione bavarese.
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(Vedi anche per altre info: Hardegger*) - vedi fonti.
FONTI:
GB // Réveil 31.5.1919 // Ephéméride anarchiste // Gianfranco Ragona "Gustav Landauer, anarchico ebreo tedesco", Ed. Riuniti, 2010
// Gustav Landauer, "La comunità anarchica". Scritti politici a cura di Gianfranco Ragona, Elèuthera 2012 // art. a cura di Devis
Colombo, in Bollettino No 40, dicembre 2012, dell'Archivio G. Pinelli, Milano //
LANDSBERG Nathalie
Kichiner (Moldavia) 1847 -
Israelita, studentessa russa a Zurigo ZH, si stabilisce in seguito a Berna BE dove segue gli studi superiori di chimica all'Università di
Berna, dove conosce Brousse* e che poi sposa tra il 1874 eil 1877.
Traduce gli articoli di Brousse redattore de l'Arbeiter-Zeitung (1876-1877), periodico pubblicato a Berna, di cui è anche finanziatrice.
Quando Brousse sarà incarcerato nel 1879 per due mesi a Neuchâtel NE, viene accolta dai genitori di Gustave Jeanneret* a
Neuchâtel. In seguito sarà in Belgio e nel 1880 risulta a Londra.
FONTI:
GB //
LANFRANCHI (LAFRANCHI) Giuseppe
Falegname
Borgosesia (Vc) 1874 Segnalato come anarchico a Neuchâtel /NE nel 1896 dove soggiornava, poi si è spostato a Le Locle /NE e a La Chaux-de-Fonds /NE. In
seguito Berna /BE. Notato dalla polizia come agitatore.
Espulso dalla Svizzera il 27.09.1898 (con Davoli Demetrio, Pisi, Romboli, Robelin, Stagnoli, Tabacco, Zavattero).
Più tardi emigrato a Londra.
1896 von Neuenburg als Anarchist signalisiert, wo selbst er sich damals aufhielt. Ging dann nach Locle und La Chaux-de-Fonds,
später nach Bern, wo er sich noch jetzt aufhält. Hat sich als Agitator bemerkbar gemacht.
.
FONTI:
GB-ME // Decreto del CF del 23 settembre 1898 // [Casell.pol.centr. di Roma - non visionato] // AFS: E21 14002, Budesanwaltschaft,
Verzeichnis der Anarchisten 1889/1898 //
LANGEMAAK Théodor Ludwig
falegname
Membro del gruppo "Arbeiter-Diskussions-Club" (ADC) di Berna, fondato dalla Hardegger nel 1908 e riattivato nel 1913.
Con Margarethe Hardegger, Wagner, Graf, ecc. fonda nel 1918 una colonia anarchica a Herrliberg (Zurigo), con poco successo.
Vedi Hardegger.
Mitglied des 2 ADC.
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FONTI: GB // Ursin Della Morte //
LANZINI Pietro
tagliatore di pietra
Arona 16.7.1870 da Giuseppe e Giuditta Colombo Residente a Ginevra /GE nel 1903.
FONTI:
Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Ministère de l'Intérieur, avril 1903 /
LAPIE Armand Désiré Célestin
Libraio, editore
Libraire, éditeur.
St Erme (Aisne) 26.04.1865 da Alcindor - Lione 30.5.1940.
Già gerente de le Père Peinard, dalla Francia si trasferisce in Inghilterra, segnalato dalla polizia nel 1892, nel dicembre 1894 abita
presso Cesare Cova ("l'anarchico ladro"), poi ancora controllato nel 1896. Proprietario di una libreria, luogo di incontro di diversi
anarchici tra cui Ernest Delebecque, François Duprat, Jules Corti e Pétronille Altérant. Il suo nome figura nell' "Album photographique
des individus qui doivent être l'objet d'une surveillance spéciale aux frontières".
Nel 1895 viene denunciato da alcuni suoi compagni, accusato di essere una spia (le ragioni però rimangono assai oscure...)
Risulta domiciliato a Losanna /VD dal 1899, gerente di una libreria alla Louve ed editore. Partecipa alla fondazione della Maison du
Peuple e nel 1905 è tra gli insegnanti della Ecole libre di Losanna /VD (che precede l'Ecole Ferrer) dove proponeva lezioni domenicali
alla Maison du Peuple, patrocinata dal Libero Pensiero. Tra i fondatori dell'Ecole Ferrer di Losanna nel 1910, dove farà parte del
comitato. Adotta la figlia di un comunardo (forse di Andignoux), che diventerà attrice teatrale.
Poi sarà su posizioni "interventiste" nel corso della I guerra.
Scaduto il suo permesso di soggiorno, nel 1925 rientra in Francia, a Reims, poi a Lione (la sua libreria di Losanna verrà ripresa da
Charles Bornand).
"Pour reconnaître les services qu'elles ont rendu pendant la guerre, le gouvernement français vient de décerner la médaille
d'honneur du Ministère des affaires étrangères aux personnes dont les noms suivent: .... ... Armand Lapie, libraire .... .... tous à
Lausanne" (Gazette de Lausanne,1923) !!!
Edizioni a Losanna: "Librairie française Armand Lapie"
Le maréchal Joffre à Lausanne (1920)
Steinlen, notice biograhique, di Jean Wintsch (1919)
Les reflets. Poèmes, di Robert Tourly, disegni della signora Gross-Fulpius e di John Mossaz (1918, II ed)
En convoyant des rapatriés français di Armand Lapie [Conférence donnée à Lausanne le 1.06.1917; avant-propos par Louis Avennier]
(1917)
La légende chrétienne, di Auguste Dide (1912 - coed. Parigi: E. Flammarion)
Souvenirs d'une morte vivante, di Victorine Brocher, 1909
Essai de philosophie positive. Le problème biologique et psycologique, di Romeo Manzoni, traduit de l'italien par Maurice Charvot,
(coedizione con Schleicher frères, Paris), 1908
Giordano Bruno. Sa vie son oeuvre, sa mort. Conférence du Dr. Romeo Manzoni à la Maison du Peuple de Lausanne le 27.2.1908
Diagnostic et traitement des affections chroniques les plus fréquentens du canal urétral et de la vessie, di Th. Perrin (1907 coedizione con A. Maloine di Parigi)
Le prêtre dans l'histoire de l'humanité, di Romeo Manzoni, trad. dall'italiano di M. Charvot (1907, coed. con Scheicher, Parigi)
Résumé d'arithmétique:système métrique, fractions, di R. Hierzoltz (1907)
Calvin et les Genevois ou La vérité sur Calvin, di un citoyen de Genève (1907, coed. con A. Berthoud, Parigi)
Mon concle Benjamin, di Claude Tillier, prefazione di Lucien Descaves (1906, coed. con A. Bertout, Parigi)
Les edelweiss: poesie, di Maurice Charvot (1906 - coed. con A. Bertoud)
Mes expériences dans l'Eglises évangelique libre du Canton de Vaud, di Jean Berthoud (1905)
Etudes d'histoire militaire: III Frédéric, Washington, Napoléon, di Ferd. Lecompte (1903, coed. con R. Chapelot, Parigi)
Né à Saint-Erme (Aisne) le 26 avril 1865, mort à Lyon le 30 mai 1940.
Armand Lapie était le fils d’Alcindor Lapie, carrossier, militant blanquiste qui mourut accidentellement pendant le siège de Paris lors
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de l’explosion de sa fabrique de bombes Orsini.
Il aurait été gérant ou collaborateur du Père Peinard. En 1892 il habitait Londres, où il tenait une librairie, 30 Goodge Street, un des
rendez-vous de la colonie anarchiste française. En 1894 il aurait habité, selon la police, chez Cesare Cova, un anarchiste illégaliste
fréquentant le groupe de Parmeggiani, L’Anonimato/L’Anonymat. Le lendemain de l’exécution de Vaillant parut un placard intitulé A
Carnot le tueur et signé Un groupe anarchiste ; selon un rapport de police, il aurait été rédigé par Cohen et imprimé par Ségaud,
Lapie et Bidault.
Son nom figure (sans photo) dans l’Album photographique des individus qui doivent être l’objet d’une surveillance spéciale aux frontières (Paris, Imprimerie Chaix, septembre
1894), en tant que réfugié à Londres, sous le coup d'une condamnation.
Fin 1895, Lapie fut victime de dénonciation de la part des compagnons, accusé d'être un mouchard pour d’obscures raisons, peutêtre résumées par Constant Martin : « Il est bien connu qu’à Londres les compagnons s’aigrissent et deviennent suspicieux à l’excès.
» C’est alors contre lui que furent publiés d’autres placards par le groupe L’Anonymat.
Lapie s’installa à Lausanne où il ouvrit une librairie en 1899, rue de la Louve 5, où défilèrent des générations d’étudiants. Il participa
à la fondation de la Maison du Peuple et fut en 1905 parmi les enseignants de l’Ecole libre de Lausanne, qui y donnait des cours tous
les dimanches sous l’égide de la Libre Pensée. Il fut ensuite au premier comité de l’Ecole Ferrer de Lausanne (voir Jean Wintsch).
De 1903 à 1920, il édita à Lausanne une vingtaine d’ouvrages, notamment les Souvenirs d’une morte vivante de Victorine Brocher,
une brochure de Wintsch sur Steinlen, des œuvres de Claude Tillier, des traductions de Romeo Manzoni.
Il avait adopté la fille d'un compagnon (peut-être Andignoux), qui devint comédienne à Lausanne.
Mais pendant la guerre il passa dans le camp des interventionnistes et redevint francophile, au point de se faire décerner la Médaille
d’honneur du ministère des Affaires étrangères.
Il rentra en France en 1925, d’abord à Reims puis à Lyon, où il mourut en 1940.
FONTI:
GB / ME // info di Constance Bantman // Gazette de Lausanne, 23.8.1923, 10.6.1940 per la morte // Edmond Villetard, L’Insurrection
du 18 mars, Paris 1872 // Constance Bantman, Anarchismes et anarchistes en France et en Grande-Bretagne, 1880-1914, thèse,
Paris, 2007 // Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français, sous la dir. de Jean Maitron (pour Alcindor Lapie) // AD Aisne,
état-civil Saint-Erme-Outre-et-Ramecourt // Les Temps Nouveaux, 8 et 22 février 1896 // Le Libertaire, 15 et 22 février 1896 // René
Bianco, Un siècle de presse anarchiste d'expression française, thèse, Aix-Marseille 1987 //
LAROCHE Pierre
meccanico
mécanicien
Priest-la-Feuille (Dip. de la Creuse - Francia) 1851 Domiciliato nel Canton Vaud/VD, Ginevra/GE e poi Basilea /BS.
Segnalato dalla polizia ginevrina nel corso di una riunione del Groupe anarchiste socialiste allemand, il 19.2.1894 alla brasserie
Theuss, cui assistevano ca 250 persone.
Espulso dalla Svizzera il 24.7.1894: "attualmente a Basilea in stato di arresto, già arrestato nel canton Vaud per propaganda
anarchica e lettere di minaccia, espulso da questo cantone e anche dal canton Ginevra, ha dichiarato agli inizi di giugno in un
cabaret di Basilea che il presidente della Repubblica francese aveva solo 42 giorni da vivere; più tardi, dopo l'assassinio di Carnot,
Laroche ha nello stesso cabaret approvato apertamente il crimine di Lione... Sull'avviso del ministero pubblico della Confederazione,
con l'applicazione dell'art. 70 della Costituzione federale..."
Priest-la- Feuille (dép. de la Creuse - France) 1851 -
Dom. à Bâle.
Il fut remarqué par la police de Genève lors d'une réunion du Groupe anarchiste socialiste allemand, le 19 février 1894 à la brasserie
Theuss, à laquelle assistaient quelque 250 personnes.
Expulsé de la Suisse le 24.7.1894.
"...actuellement à Bâle en état d'arrestation, puni de la prison dans le canton de Vaud pour menées anarchistes et lettres de
menaces et expulsé de ce canton et du canton de Genève, a dit, au commencement de juin dans un cabaret de Bâle, que le
président de la République française n'avait plus de 42 jours à vivre; plus tard, après l'assassinat de M. Carnot, Laroche a, dans le
même cabaret, approuvé hautement le crime de Lyon;
Sur l'avis du ministère public de la Confédératiion...en application de l'art. 70 de la constitution fédérale..."
FONTI:
ME / AFS: E21 13967 / Arrêté du Conseil fédéral du 24 juillet 1894 /
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LATINI Costantino (Cittadino)
Muratore
Roma 27.5.1881 da Vincenzo e Margherita Carratelli - Roma 18.11.1936
Schedato sin dal 1906 quando entra in contatto con degli anarchici, è attivo sindacalmente nel Sindacato muratori. Tra il 1906-1907
viene arrestato 2 volte per aver partecipato alla commemorazione dei Martiri di Chicago.
Tra febbraio e marzo 1911 si reca Ginevra presso il Sindacato internazionale dei muratori e di ritorno si stabilisce nuovamente nella
capitale italiana, riprendendo la sua militanza.
Viene continuamente segnalato dalle autorità di polizia. Nel 1913 è condannato a 21 mesi di carcere per reati comuni che sconta
dall'agosto 1916. Nel dopo guerra non sembra svolgere attività politica. Nel 1924 arrestato per violenza e oltraggio e nel 1927
ammonito perché "anarchico violento".
FONTI: DBAI
LAVANCHY Alexis (ps. di Louis AVENNIER, vedi)
LAVILLETTE Leonardo
muratore, tessitore
Mathi (TO) 1877 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1912 al 1942, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 2739.
LAVINO Ernesto
tipografo
Torino 1859 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1900 al 1939, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 2739.
LAZZARINI
Di Forlì - deceduto il 22.10.1921 a Meldola.
Domiciliato a Basilea.
Amministratore della Cooperativa muratori e manovali di Basilea (cooperativa che terminò l'attività nel 1918/1919), membro del
circolo libertario locale.
FONTI:
GB/EZ info di F. Balboni // Peter Manz, UNI Basilea, seminario di Storia, 1979 // corripondenze, Basilea, annuncio decesso Risveglio
12.11.1921 //
LE MAGUET Claude (VEDI ps di SALIVES Jean)
LECOMPTE Marie Paula (Minnie)
Giornalista
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Journaliste
Nasce probabilmente in Canada.
Di nazionalità inglese (?), "Miss M.P. LeCompte", redattrice del giornale socialista Labor Standard di Boston, fu delegata dal Boston
Revolutionists al Congresso internazionale anarchico di Londra nel 1881. Max Nettlau, che non la conobbe, non ne aveva una grande
stima: "un'americana di origine francese, non giovanissima, ben intenzionata, non ci capiva molto ma prendeva sempre, a suo modo,
una posizione rivoluzionaria". Al Congresso fece un lungo intervento "che Kropotkin ebbe la galanteria di includere ne Le Révolté",
parlando di tendenze rivoluzionarie ed illegaliste nel movimento operaio irlandese e americano (i famosi "Molly Maguires"). Il suo
discorso "diede sui nervi ai delegati che non comprendevano la lingua, et [Nathan] Ganz la invitò a interrompere". Rimase un po' a
Londra, come conferenziera al Radical Club d'Ambrose Barker.
Tradusse in inglese "Dio e lo Stato" di Bakunin e "Ai giovani" di Kropotkin, che apparvero a puntate sul The Truth di San Francisco tra
il1883-1884.
Arrivata Ginevra /GE, probabilmente nel 1884, trovò mediante Jules Perrier* un piccolo appartamento e lavorò a l'Impremerie
Jurassienne.
A fine 1884, su insistenza di Justin Mazade - che l'aveva incontrata a Ginevra - si reca a Marsiglia. La conoscenza di numerose lingue
straniere (tra cui l'italiano, spagnolo, inglese, tedesco e probabilmente il russo) le permisero di intrattenere una corrispondenza in
tutto il mondo e di facilitare i contatti tra anarchici di diverse nazionalità che si trovavano a Marsiglia. Membro nel 1885 accanto a
Justin Mazade, J. Torrens e Ugo Parini della redazione del giornale Le Droit Social (Marsiglia, 2 numeri maggio e giugno), il cui gerente
era Alphonse Lauze. Il suo domicilio venne perquisito a due riprese e il 14 febbraio 1885 un'importante quantità di documenti in
diverse lingue (libri, opuscoli, giornali e lettere) fu sequestrata e messa a disposizione del Procuratore della Repubblica. Questa
perquisizione era il seguito della denuncia della sua affittacamere che l'aveva qualificata da "ladra". Minnie protestò con energia la
sua innocenza ma rivendicò pure la sua appartenenza al movimento anarchico, e "confessò con coraggio e franchezza le sue
amicizie; perfino affermò che era stata lei la donna inglese che portava la bandiera nera accanto a Louise Michel alla manifestazione
della Esplanade des Invaildes". (rapporto del Procuratore della Rep., AD Aix).
Nel 1885-1886 inviò articoli al mensile di Henry Seymour a Londra, The Anarchist (1885-1888)
Nel 1888 si installa alcuni mesi a Aix.
Probablement née au Canada. Journaliste, déléguée au congrès de Londres de 1881.
« Miss M. P. LeCompte », rédactrice au journal socialiste Labor Standard de Boston, fut déléguée des Boston Revolutionists au
congrès international anarchiste de Londres en 1881. Max Nettlau, qui ne l’a pas connue, n’avait pas une haute impression d’elle : «
une Américaine d’origine française, pas toute jeune, bien intentionnée, ne s’y connaissant pas beaucoup mais prenant toujours une
position révolutionnaire à sa manière ». Elle y fit une longue intervention « que Kropotkine eut la galanterie d’inclure sérieusement
dans Le Révolté », parlant des tendances révolutionnaires et illégalistes dans le mouvement ouvrier irlandais et américain (les «
Molly Maguires » notamment). Son discours « porta sur les nerfs des délégués qui ne comprenaient pas la langue, et [Nathan] Ganz
la convainquit de s’interrompre ». Elle resta quelque temps à Londres en donnant des conférences au Radical Club d’Ambrose
Barker.
Elle traduisit en anglais Dieu et l’Etat de Bakounine et Aux Jeune Gens de Kropotkine, qui parurent en feuilleton dans The Truth à San
Francisco en 1883-1884.
Arrivée à Genève, probablement en 1884, elle trouva par l’intermédiaire de Jules Perrier* un « petit appartement composé de deux
pièces très exiguës et lambrissées », 15 rue des Corps-Saints, et travailla à l’Imprimerie Jurassienne.
Elle se rendit à Marseille vers la fin 1884 sur l’insistance de Justin Mazade* qui l’avait rencontrée à Genève. Sa connaissance de
plusieurs langues étrangères – dont l’italien, l’espagnol, l’anglais, l’allemand et sans doute le russe – lui permit d’entretenir des
correspondances suivies aux quatre coins du globe et de faciliter les contacts entre anarchistes de différentes nationalités se
trouvant alors à Marseille. En 1885 elle fut membre aux cotés de Justin Mazade, J. Torrens et Ugo Parini de la rédaction du journal Le
Droit Social (Marseille, 2 numéros en mai et juin) dont le gérant était Alphonse Lauze. Son domicile, un garni de la rue Molière, fut
perquisitionné à deux reprises et le 14 février 1885 une importante quantité de documents en diverses langues (livres, brochures,
journaux et lettres) furent saisis et remis au Procureur de la République. Cette perquisition faisait suite à une dénonciation de sa
logeuse qui l’avait qualifiée de « voleuse » ; Minnie LeCompte protesta avec énergie de son innocence mais revendiqua son
appartenance au mouvement anarchiste : « …elle avoue avec courage et franchise ses amitiés et va même jusqu’à affirmer qu’elle
est la femme anglaise qui portait le drapeau noir à coté de Louise Michel à la manifestation de l’Esplanade des Invalides » (rapport
du procureur de la république, AD Aix).
En 1885-1886, elle envoya des correspondances au mensuel d’Henry Seymour à Londres, The Anarchist (1885-1888).
En 1888 elle s’installait quelques mois à Aix, puis quittait le département.
FONTI:
DIMA / ME / Max Nettlau, Anarchisten und Sozialrevolutionäre, Berlin 1931. - Archives d’Etat, Genève, rapport de police du 3 mars
1885, cité in Le Combat syndicaliste, 1.4.1971 - Paul Avrich, Anarchist Portraits, Princeton 1888.
LEDERER-HABERKORN Jacques
Tailleur
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Nemcic (Bohême) 1856 Domicilié à Bâle.
Expulsé de la Suisse le 25.09.1884 (voir WEISS Carl).
FONTI: Arrêté du CF du 25 septembre 1884 /
LEDERMANN Hans
Pittore imbianchino, commesso viaggiatore
Berna 21.1.1914 - Si ignorano
Originario di Madiswil /BE.
Domiciliato a Berna, dall'ottobre 1936 si reca in Spagna come miliziano nel Gruppo internazionale della Colonna Durruti.
FONTI: Ulmi-Huber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen
LEDRAPPIER Albert (Vuacheux)
Tipografo, correttore
Typographe, correctuer
Parigi 5.3.1885 - Cachan 26.10.1966.
Nato in una famiglia di 10 figli, il cui padre era meccanico ferroviere, Albert milita come sindacalista libertario.
Nella primavera 1914, dopo essere stato chiamato per un'istruzione militare, si rifugia in Svizzera. Alcuni mesi più tardi scoppia la
guerra e pubblica la rivista pacifista L'Aube e deve rifugiarsi in Italia. Quando questo paese entra in guerra, rientra in Svizzera dove
lavora come tipografo a Ginevra e nel contempo è amministratore della rivista pacifista Les Tablettes (Ginevra, 27 numeri, ottobre
1916 - gennaio 1919) pubblicata da Cecile Noverraz, direttore responsabile è Jean Salives, e illustrata da Franz Masereel.
Viene espulso in Germania nel 1919, poi rientra in Francia munito dal passaporto del compagno Vuacheux, e con questa identità vive
fino alla prescrizione della sua diserzione. Lavora alla Cootypographie di Courbevoie. Il 1. settembre 1935 viene ammesso al
sindacato CGT dei correttori di cui è membro del comitato sindacale dal 1941.
Cremazione al Père-Lachaise il 31.10.1966.
Né dans une famille de dix enfants dont le pére était mécanicen aux chemins de fer, Albert Ledrappier était ouvrier typographe
et militant syndicaliste libertaire. Au printemps 1914, après avoir été appelé à une période d’instruction militaire, il s’insoumettait et
gagnait la Suisse où il allait s’installer avec sa compagne Madeleine Delacroix. Quelques mois plus tard, la guerre éclatait et il y
publiait la revue pacifiste L’Aube et dut, après des poursuites, se réfugier en Italie. Quand ce dernier pays entra à son tour en guerre,
il retourna en Suisse où il travailla comme typographe à Genève et fut l’administrateur de la revue pacifiste Les tablettes (Genève,
27 numéros d’octobre 1916 à janvier 1919) éditée par Cécile Noverraz et illustée par Franz Masereel. Son activité lui valut d’être
arrêté en 1919 pour "troubles à la paix publique" et d’être expulsé en Allemagne. Il revint ensuite en France muni des papiers du
compagnon Vuacheux, sous l’identité duquel il allait vivre jusqu’à la presciption de son insoumission. Il travailla à la Cootypographie
de Courbevoie. Le 1er septembre 1935 il fut admis au syndicat CGT des correcteurs dont en 1941 il fut membre du comité syndical.
Décédé le 26 octobre 1966 à Cachan, Albert Ledrappier a été incinéré au Père Lachaise le 31 octobre.
FONTI: GB / DIMA /
LEDROIT Charles, François
Cordonnier, puis photographe
Château-Gontier (Mayenne) 3.6.1818 -
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Il avait été condamné en 1845 à 2 mois de prison comme membre du Comité directeur de la grève des ouvriers cordonniers à
Marseille. Elu membre de la Commune le 26 mars 1871 dans le Ve arrondissement (5'848 voix sur 12'422 votants) Ledroit fit partie
des commissions de la Justice (élu le 29 mars) et de la Guerre (élu le 15 mai). Il vota pour le Comité de Salut public.
Par contumace, le 6e conseil de la guerre le condamna, le 11 févriers 1873, à la peine de mort. Il se réfugia alors à Genève où il
adhéra à la Fédération jurassienne.
FONTI: (ME)
LEFRANÇAIS Gustave (vedi LEFRANÇOIS Gustave)
LEFRANÇOIS Gustave Adolphe (detto LEFRANÇAIS Gustave)
Insegnante, contabile, facchino
Angers 30.1.1826 - 16.5.1901.
Insegnante laico e socialista, viene revocato nel 1847, condannato più volte dopo la Rivoluzione del febbraio 1848. L'anno seguente
collabora alla redazione del Programme d'éducation, studio dettagliato, che segue lo sviluppo del bambino dalla sua nascita ai 18
anni, che viene considerato come un oltraggio alla morale: gli autori non potranno più insegnare.
Si rifugia a Londra dopo il colpo di Stato del 1851, fonda un ristorante cooperativo, ritorna a Parigi nel 1853, dove si mostra anche
come oratore molto popolare, partigiano della proprietà collettiva e dell'unione libera.
Eletto il 26.3.1871 membro della Comune, partecipa ai combattimenti.
Si rifugia a Ginevra il 3.7.1871 e viene condannato in contumacia il 30.8.1872 alla pena di morte. Aderisce subito alla Section
centrale a Ginevra con Ostin, Malon ed altri. Il 12 novembre assiste a livello personale al Congresso di Sonvilier /BE in cui si
costituisce la FG e il 2 dicembre con Malon, Ostin, Perrare opta per questa Federazione "antiautoritaria", diventando membro della
Section de propagande et d'action révolutionnaire socialiste di Ginevra (che dal 1873 si chiama Section de propagande socialiste).
Lavora come contabile e dà lezioni in un pensionato. Collabora a L'Almanach du Peuple nel 1872 e 1874, partecipa alla presidenza
del Congresso dell'Internazionale antiautoritaria di Saint-Imier del 15.9.1872. Prende la parola con Pindy e Beslay al comizio di
chiusura del Congresso della FG a Neuchâtel del 27.4.1873.
Collabora a La Révolution sociale (26.10.1871-4.1.1872) organo della FG, poi al nuovo organo della stessa Le Bulletin
(15.2.1872-25.3.1878), a Le Travail di Ginevra (21.8 - 13.9.1873), La Commune di Ginevra (20.4 - novembre 1874) costretta poi dalle
autorità a riprendere il sottotitolo La Revue socialiste dal No 2, a Le Travailleur di Ginevra (20.5.1877- aprile/maggio 1878).
Ritorna a Parigi dopo l'amnistia del 1880, ma per poche settimane, poi ritorna a Ginevra, assistendo Reclus a Clarens /VD nei suoi
lavori di geografo. Si reca a Parigi nel 1881 o 1882, ma agli inizi del 1884 risulta ancora a Ginevra fino all'autunno del 1887.
Infine si stabilisce a Parigi definitivamente, prendendo parte attiva al movimento socialista, senza tuttavia aderire a un partito o a un
gruppo determinato.
Così lo ricorda Kropotkin: "... un uomo anziano che era stato insegnante e che tre volte aveva conosciuto l'esilio: dopo il giugno 1848,
dopo il colpo di stato di Napoleone e dopo il 1871. Ex membro della Comune, e come tale uno di quelli che dicevano avessero
abbandonato Parigi portandosi via dei milioni, lavorava come facchino alla stazione di Losanna /VD e per poco non soccombette a
quel lavoro, che richiedeva spalle più giovani delle sue. Il suo libro sulla Comune di Parigi è quello che mette nella sua vera luce
l'mportanza storica di quel movimento. 'Sono comunardo ma anarchico no' - diceva - 'Non posso lavorare con dei pazzi come
voi'. Eppure lavorava solo con noi. 'Perché voi pazzi siete sempre quelli che amo di più. Con voi si può lavorare conservando la
propria individualità' " .
FONTI:
GB / DMBOF / DSS / Kropotkin, "Memorie di un rivoluzionario" / Gustave Lefrançais, Arthur Arnould, "Souvenirs de deux communards
réfugiés a Genève 1871-1873" Présentation par Marc Veuilleumier, Ginevra 1987 /
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Opere: "Souvenirs d'un révolutionnaire", 1902
LENTI Giuseppe
albergatore
Bassignana (AL) 1877 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1919 al 1943 - busta 2760.
LENZI Giovanni
Operaio, bracciante
Vergato (BO) il 4.2.1875 da Felice e Virginia Lanzarini - Bologna 13.1.1932.
Emigra per lavoro nel 1889 fino allo scoppio della Prima guerra.
Espulso dalla Francia nel 1902, dopo esser stato condannato a 1 mese di reclusione per schiamazzi notturni e ingiurie, si trasferisce
in Svizzera, nel 1909 è espulso da Losanna /VD in seguito a una condanna per minacce. Invia corrispondenze a La Protesta umana e
a L'Agitatore di Bologna. Nel 1912 risulta a Grenchen SO.
Trasferitosi a Ginevra, il primo maggio del 1914 interviene in un comizio accanto a J. Wintsch*, organizzato dalla Fédération des
syndicats ouvriers (sindacalista rivoluzionaria). Poco dopo, il 10.6.1914 è arrestato nello sciopero degli edili ed è rimpatriato con
foglio di via obbligatorio (vedi anche Vaglio Stefano*).
Costituisce nella città natale un nucleo di aderenti alla vecchia Camera del lavoro sindacalista di Bologna. Partecipa ad alcune
manifestazioni e il Primo maggio 1915 tiene un comizio nella piazza Vergato contro la guerra e la disoccupazione. Nel dicembre 1916
prende parte al Convegno anarchico emiliano-romagnolo organizzato a Bologna. Oratore in diverse manifestazioni anarchiche e
sindacaliste, nell'ottobre 1920 viene arrestato a Bologna insieme all'intero Consiglio generale dell'Unione sindacale italiana (USI).
FONTI: GB // DBAI // Journal de Genève 2.5.1914 //
LÉO André ps. di Victoire Léodile BÉRA
Scrittrice, giornalista
Lusignan (Dip. della Vienne - Francia) 18.8.1824 da Louis Zéphirin Béra e Thalie Belloteau - Parigi 20.5.1900.
Victoire Léodile Béra si sposa a Losanna /VD nel 1851 con Grégoire Champseix - allora rifugiato in Svizzera dopo il colpo di stato del
1851, tipografo e giornalista - e nel 1853 nascono due gemelli André et Léo. Adotta come pseudonimo letterario e politico i nomi dei
figli.
Con l'amnistia del 1860 rientra a Parigi, iniziando la sua carriera letteraria con un romanzo, "La vielle fille" (1861), poi "Un Divorce"
(1862), "Un mariage scandaleux" (1862) , dove denuncia i matrimoni "arrangiati" ed esalta l'amore che trionfa sull'ineguaglianze
sociali. Dopo la morte del marito nel 1863 si impegna maggiormente nella letteratura, nella lotta sociale, educativa e femminista. Nel
1868 interviene accanto a Paule Mink per difendere la condizione femminile nelle assemblee operaie ed aderisce alla Lega della pace
e della libertà. Sempre nel 1868 redige con Elie Reclus e la moglie Noémie il programma della "Società di rivendicazione dei diritti
della donna". Nel 1869 pubblica il saggio "Les Femmes et les Moeurs" risposta femminista alle tesi misogine di Proudhon e di altri
socialisti conservatori del ruolo della donna e il romanzo, sicuramente il più moderno, "Aline-Ali" in cui attacca il sistema patriarcale e
dove una donna, Suzanne, si uccide per timore di avere figli: se è un maschio diventerà come gli altri uomini, se una femmina sarà
una vittima, mentre un altro personaggio, Aline, cercherà di trovare un'altra strada travestendosi da uomo riuscendo a demistificare
la finzione di una società pretesa egualitaria.
Nel maggio 1870 sostiene Malon imprigionato a Mazas e il 4 settembre è nelle piazze con Louise Michel quando viene proclamata la
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Repubblica. Si occupa in seguito dell'aiuto ai diseredati, cioè alle donne, poi agli inizi del 1871 è redattrice a La République des
travailleurs, organo dell'Internazionale. Si trova in provincia quando scoppia l'insurrezione parigina e rientra a Parigi inizio aprile per
prendere parte alla Comune. Collabora a diversi giornali, in particolare a La Sociale e al Cri du peuple. Dopo il suo appello "Aux
Travailleurs des campagnes" poi "Toutes avec nous", dove tenta di fare accettare le donne tra i rivoluzionari, è attiva in diversi
comitati di vigilanza poi alla Commissione che organizza l'insegnamento nelle scuole femminile accanto a Noémie Reclus e Anna
Jaclard.
Riesce a lasciare Parigi dopo la settimana "sanglante" e raggiungere Malon in Svizzera. Residente a Ginevra, il 25 e 26 settembre
1871 partecipa al V congresso della Pace a Losanna /VD, aderisce all'Alleanza della democrazia socialista e collabora con Malon,
Guesde, Lefraqnçais, Arnould, Razoua, Marchand al settimanale La Révolution sociale di Ginevra (26.10.1871 - 4.1.1872, dal
23.11.1871 diventa l'organo della FG) dove denuncia l'autoritarismo di Marx (26.10.1871). Collabora pure all'Almanach du Peuple
pour 1872 accanto a Schwtizguébel, Bakunin, Lefrançais, Malon e all'Almanach du peuple pour 1873 con l'articolo "Les veuves des
fédérés". Scrive "La Commune de Malempins", la storia di una comune libera pubblicata dapprima nella République française e poi
edita nel 1874.
In seguito seguirà il suo compagno Malon, recandosi a Milano, Palermo, ma anche a Chiasso /TI, Lugano /TI. Qui, con Malon rivedrà
Bakunin nel 1876. Nel 1877 risiede a Lugano.
Si separerà definitivamente da Malon nel 1878 e si recherà a Formia (Italia). Sull'Almanacco socialista per 1880, accanto a scritti di
Brousse, Reclus, Malon, Gnocchi-Viani, ecc. scrive un articolo: "Una base reale. Perché siamo collettivisti".
Nel 1886 rientra in Francia dove rimane in contatto con Charles Keller, pubblica romanzi e collabora a diversi giornali.
FONTI:
GB / L'En-dehors, quotidien anarchiste en ligne / Ephéméride anarchiste / Guillaume / Alain Dalotel: "André Léo. La Junon de la
Commune", Cahiers du pays chauvinois, 2004 / André Léo, "Ecrits politiques", Ed. Dittmar, 2005
LEONARDI Emilio Emidio
Meccanico
Mechaniker
Ascoli Piceno il 5.8.1889 da Giovanni e Pacifica Valori - Courbevoie (Francia) 17.9.1929.
Trasferitosi a Milano nel 1912, si fa notare perché interviene alle iniziative del movimento libertario. È chiamato alle armi dall'agosto
al dicembre 1913. Nel giugno 1914 viene arrestato perché sospettato di aver collocato unabottiglia eplosiva nel Parco di Milano,
sotto il palco delle autorità, e di averla fatta esplodere durante una rivista militare; in novembre sospettato di fabbricare ordigni
dinamitardi e "rimpatriato" ad Ascoli Piceno. Agli inizi del 1915 è a Milano, e poco dopo in Francia, dove risulta volontario nel corpo
garibaldino.
Richiamato alle armi come soldato nella milizia territoriale di Verona, il 25.8.1916 si rifugia a Ginevra /GE, dove si lega agli anarchici
italiani ed elvetici. Il 3 settembre viene arrestato nel quartiere di Plainpalais per scandalo e ribellione, insieme a Federico Giordano
Ustori, Enrico Arrigoni e Dario Fieramonte, e il 12 settembre epulso dalla Svizzera. Al rifiuto delle autorità tedesche di fargli
raggiungere l'Olanda, quelle elvetiche rispondono internandolo nel campo di Witzwill /BE, poi scarcerato con gli altri nel mese di
novembre o dicembre. In seguito trova lavoro a La Chaux-de-Fonds /NE.
Verso la metà del 1918 è segnalato in Germania, nella Foresta nera, insieme a Arrigoni, Giordano e Fieramonte, poi rientra in
Svizzera, nel Canton Neuchâtel. Perseguitato dalle autorità, gli viene decretato l'espulsione dalla Svizzera il 14 marzo 1921, ritardato
da un ricorso, in seguito imprigionato a Berna il 21 maggio 1921 ed epulso alla frontiera italiana il 23 maggio.
Nel 1923 emigra definitivamente in Francia. Muore a Courbevoie il 17.9.1929, dopo essere stato investito con la sua motocicletta da
un'auto.
Lascia la sua compagna, Aline Stauffer.
Emilio Emidio Leonardi (* 5. August 1889 in Ascoli Piceno - 17. September 1929 in Courbevoie).
Mechaniker, 1915 in Frankreich als Kriegsfreiwilliger im Garibaldiner-Korps, 1916 als Militärflüchtling in die Schweiz, Verhaftung am
"Roten Sonntag", Internierung in Witzwil und Ausweisung, 1918 mit Arrigoni, Fieramonte und Giordano im Schwarzwald, danach in
Bern. 1921 Ausweisung und Rückkerhr nach Mailand, 1923 Emigration nach Frankreich.
FONTI:
GB // DBAI // Risv. 23.9.- 21.10.1916 - 16.12.1916 per la scarcerazione da Witzwil // 5.10.1929 Risveglio // ulteriori precisazioni e
scheda in tedesco a cura di Egon Günther del 17.11.2012 - dicembre 2012 // Réveil 11.6.1921 per l'espulsione //
LEONESI Alfonso
Impiegato, piccolo commerciante
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Bologna 14.1.1848 da Raffaele e Elisa Borgia - Bologna 26.9.1908
Nel 1863 viene arrestato con l'accusa di adesione a un complotto volto ad organizzare un gruppo di volontari a muoversi in aiuto
della Polonia insorta contro il regime zarista. Nel 1867 è a fianco di Garibaldi come volontario a Mentana. Partecipa alle vicende della
Comune di Parigi, convertendosi agli ideali dell'Internazionale. Nel 1873 è in Spagna dove combatte a fianco dei federalisti nella
guerra Carlista. Nel 1874 è fautore "del tentativo di cospirazione contro la sicurezza interna dello Stato a Bologna" e provvede al
rifornimento di armi. Fallito il moto, riesce ad organizzare la romanzesca fuga di Bakunin.
Ricercato a sua volta, travestito da fuochista ferroviario, fugge in Svizzera assieme alla compagna Ersilia Cavedagni che gli resta
sempre accanto in tutte le sue peregrinazioni. Da Lugano /TI dove vive con i proventi di un piccolo commercio di frutta, si trasferisce
a Marsiglia, poi ad Algeri.
Da Algeri nel 1877 per una epidemia di colera timoroso per la vita del piccolo figlio Algerino, rientra a Bologna. Massone. Arrestato
più volte per le sue attività nel movimento anarchico. Nel 1897 è in Grecia con Garibaldi e Cipriani nella guerra contro la Turchia.
Lascia l'Italia dopo una breve carcerazione (moti della fame) per il Cairo nel 1898. Ammalatosi, ritorna a Bologna.
FONTI: DBAI
LEONHARD August
Carraio
Charron
Schwerin (Mecklembourg) 1859 Dom. à Winterthur /ZH.
Expulsé le 3.6.1885 de la Suisse (voir Bodenmueller).
FONTI:
Arrêté du Conseil fédéral du 3 juin 1885 /
LEONHARD Jakob Heinrich
Autista
Zurigo 11.2.1897 - Zurigo 28.11.1973
Originario di Wädenswil /ZH.
Domiciliato a Zurigo, parte per la Spagna nel gennaio 1937, miliziano incorporato alla Caserma Spartacus della CNT di Barcellona.
Rientra in Svizzera nel luglio 1937 e viene condannato dal Tribunale militare il 30 ottobre 1937 a 7 mesi di carcere e per 2 anni
privato dei diritti civili.
FONTI: Ulmi-Huber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen
LEPHAY Eugène, Jean, Baptiste
Tipografo
typographe
Parigi 27.4.1870 - (prob. deceduto in guerra nel 1916).
Condannato a Parigi nel 1896 a 2 anni di prigione e 3'000 f di multa per aver fatto l'apologia di Emile Henry, si rifugia a Ginevra /GE,
partecipando al mov. anarchico locale.
Espulso dalla Svizzera con altri 35 anarchici il 23.9.1898 (vedi per altre info: ARCHIMEDE Guido).
Né à Paris le 27 avril 1870.
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Eugène Lephay avait été condamné à Paris en 1896 à deux ans de prison et 3000 fr. d’amende pour avoir fait l’apologie d’Emile
Henry. Il s’était alors enfui à Genève où il continuait de fréquenter les milieux anarchistes. Il fut expulsé de Suisse le 23 septembre
1898 avec 35 autres anarchistes (voir ARCHIMEDE). Il mourut probablement à la guerre en 1916.
FONTI:
GB Decreto di espulsione del Consiglio federale del 23 settembre 1898 // ME - Archives fédérales, Berne - AF E21 14002 / 13900,
Ministère public féd., police politique, liste des anarchistes étrangers 1889-1898 //
LEPORATI Pierre (Pietro)
muratore
maçon
Cittadino Italiano
Renitente nel corso della Prima guerra mondiale, si rifugia a Ginevra e con altri compagni anarchici, Tacchini, Lucien Tronchet...
fonda nel 1922 a Ginevra il Sindacato autonomo dei muratori, manovali, terrazzieri, organizzazione sindacale autonoma che
sopravviverà fino al 1930. Poi con tutti gli altri anarco-sindacalisti ginevrini e vodesi milita nella FOBB.
Ancora abbonato al Rév. negli anni '50 e '60.
Abbonato a Vogliamo! di Biasca nel 1929-1930.
FONTI:
GB // L. Tronchet /
LEPORONI Ettore
Calzolaio, manovale, terrazziere
Cordonnier, terrassier
Fabriano (Ancona) 1.03.1877 da Giovanni e Lavinia Quagliarini Coniugato con la vedova Adeline Volcher.
A Milano era stato condannato a più riprese per "ribellione e vie di fatto".
Dapprima probabilmente in Ticino già dal 1902. Arrestato nel maggio 1903. Nel gennaio 1904 risulta a Lucerna LU. Il 6 giugno 1904
arrestato a Cernier NE per "vagabondaggio". Segnalato poco dopo, il 21 giugno 1904, per propaganda anarchica nel corso di uno
sciopero sul cantiere della Val de Ruz. Verrà espulso dalla Svizzera il 20.08.1904 accusato di aver incitato alla violenza gli scioperanti
a La Chaux-de-Fonds (rapporto del Ministero pubblico del 17.08.1904).
In seguito si stabilisce in Francia a Aniche nel 1908, lavorando come calzolaio, dove frequenta il gruppo anarchico italiano.
(Vigilato dall'Italia dal 1902 al 1932).
Né le 1er mars 1877 à Fabriano (Italie)
Cordonnier à Milan, Ettore Leporoni avait été condamné à plusieurs reprises pour « rébellion et voies de faits ». Puis il était passé en
Suisse où en janvier 1904 il résidait à Lucerne. Le 6 juin 1904 il fut arrêté à Cernier (Neuchâtel) pour « vagabondage ». Il travaillait
alors comme terrassier sur la ligne de chemin de fer de Morteau-Maiche et fut signalé le 21 juin comme tentant de fomenter une
grève sur le chantier du Val de Ruz. Le 20 août suivant il fut expulsé de Suisse pour avoir incité les grévistes de La Chaux de Fonds à
la violence.
A la fin de l’année 1908 il s’installait comme cordonnier à Aniche (Nord) où il fréquentait le groupe anarchiste italien. En 1911 il
demeurait 119 rue Patoux prolongée et était marié à la veuve Adeline Volcher.
FONTI:
GB-ME // DIMA // Decreto del Consiglio federale, 20 agosto 1904 // T. Marabini // Anarchici residenti nel cantone Ticino, anno 1902: "si
suppone nel Cantone, non si conosce in quale località" // [Casell.pol.centr. di Roma - non visionato] // Popolo e libertà, 19.5.1903 per
l'arresto //
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LERMONTOV Feogan Nikanorovic
In Svizzera fa parte dell'Alleanza della democrazia socialista nel 1872, poi ritorna in Russia per partecipare all'”andata al popolo”,
dove muore in carcere nel 1878.
FONTI: GB
LEVAL Gaston (STEPHAN Max)
Correttore di bozze
Saint-Denis (Francia) 20.10.1895 - Saint-Cloud (Francia) 8.4.1978.
Figlio di un comunardo, aderisce da giovane all'anarchismo. Renitente nel 1915, si rifugia in Spagna e diventa militante della CNT.
Nel 1921 fa parte della delegazione al Congresso dell'Internazionale Sindacale rossa a Mosca. Qui incontra Victor Serge, Emma
Goldman, Alexandre Berkman ed interviene presso Lenin al fine di esigere la liberazione degli anarchici incarcerati; la delegazione
della CNT rifiuta di aderire a questa organizzazione sindacale. Nel 1924, dopo la presa del potere da parte di Primo de Rivera, parte
in Argentina, dove milita nella FORA fino al suo ritorno in Spagna nel 1934. Quando scoppia la rivoluzione, nel luglio 1936, porta il
suo aiuto ai contadini per l'edificazione delle collettività libertarie. Nel 1938 rientra in Francia, ma viene arrestato in quanto renitente
e condannato a 4,5 anni di prigione. Il 14 agosto 1940 evade dalla prigione di Clairvaux. Vive da clandestino in Francia. Nel 1951 vi è
la prescrizione dell'obiezione del 1915.
Nel 1954 si stabilisce per alcuni mesi a Ginevra da André Bösiger (vedi foto in libro di Bösiger) lavorando presso il Bureau
international du travail (BIT), per la "sezione di lingua spagnola".
In seguito milita nella Fédération anarchiste francese. Nel 1955 fonda il Groupe socialiste libertaire che si trasforma in Centre de
sociologie libertaire e pubblica i Cahiers du socialisme libertaire, poi Cahiers de l'humanisme libertaire, poi Civilisation libertaire.
Pubblica numerosi opuscoli e libri su Bakunin, sulla Rivoluzione spagnola, ecc. In italiano vedi Né Franco né Stalin.
FONTI:
GB // Ephéméride anarchiste // info J.P. Conza // André Bösiger.... //
LEVEZAN ou LAVEZAN Georges
studente in matematica
Etudiant en mathématiques
Bacau (Romania) 19.3.1867 o il 29.3.1869 Levezan arriva in Francia nel 1887 ca. Nel maggio 1890 viene arrestato con l'accusa di incoraggiamento a un assembramento. A
Parigi aveva fondato un gruppo internazionale di studenti anarchici e redatto un manifesto aglistudenti del mondo intero.
Scarcerato il 18 maggio 1890, viene espulso dalla Francia il 28 e si reca a Ginevra/GE.
A Ginevra /GE partecipa a numerose assemblee nel novembre 1890. In seguito insegnò matematica.
Nel 1891 viene espulso dal Belgio assieme a una quindicina di anarchici tra cui Merlino e Weil. Nel gennaio 1894 il suo nome figurava
su una lista di corrispondenti di giornali anarchici stilata dalla polizia francese.
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Né à Bacau (Roumanie) le 19 mars 1867 ou le 29 mars 1869.
Issu d'une bonne famille roumaine, Levezan arriva en France vers 1887. En mai 1890, il fut arrêté sous inculpation d'encouragement
à un attroupement ; libéré le 18 mai, il fut expulsé de France le 28 et se rendit à Genève. Il avait fondé à Paris un groupe
international d'étudiants anarchistes et rédigé un manifeste aux étudiants du monde entier.
A Genève, il participa à plusieurs assemblées en novembre 1890. Par la suite, il enseigna les mathématiques à Genève.
A l’été 1891 il fut expulsé de Belgique comme une quinzaine d’autres anarchistes dont Merlino et Weil. En janvier 1894, son nom
figurait sur une liste de correspondants de journaux anarchistes établie par la police française.
FONTI:
ME — AFS E21 14096 — Journal de Genève, 15.1.1893 — Etat des anarchistes expulsés…, 1894 / DIMA
LEZZI Vincenzo Max
meccanico
Gallipoli (LE) 1905 CPC Roma: emmigrato in CH, segnalato dal 1932 al 1940, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 2781.
LIARD André
Muratore
(1917?) -
Membro del Groupe Le Réveil di Ginevra /GE. Incarcerato per alcune azioni dirette prima della II guerra.
Nel luglio 1936 viene condannato a 30 giorni di prigione con la condizionale per aver imbrattato con altri compagni il 2-3 marzo
1936 la cattedrale di St.Pierre di Ginevra, per manifestare la loro disapprovazione contro preti e pastori che benedicevano i cannoni
nella guerra italo-abissinia (vedi Monnet*).
Emigra negli USA nel 1946 ca (rivisto da Henri Tronchet a Ginevra nel 1978 o 1979).
FONTI: GB // HT / Journal de Genève, 24.7.1936 /
LIARD René
Fratello di André.
Membro del Groupe du Réveil di Ginevra, su posizioni individualiste. Lavora per diversi anni un “estaminet”, posto di ritrovo della
basoche della vecchia città.
(Abbonato al Risveglio/Réveil nel 1963.)
Forse: Robert René Liard, nato nel 1908, morto il 10.10.1981???
FONTI: HT / GB /
LIAUDET Mare
BOttaio
Domiciliato a Ginevra..
Firma il manifesto “Une sequestration" il 5.11.1918 contro la lunga detenzione preventiva di Luigi Bertoni nelle carceri di Zurigo.
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FONTI: GB
LIBEAUX Jean, Joseph
Orologiaio incastonatore
Horloger sertisseur
Besançon (Doubs - Francia) 30.3.1826 - Parigi, luglio 1891.
Partecipa alle campagne d'Africa (Algeria e Marcocco) dal 1844 al 1847 e alla campagna d'Italia tra il 1849-1850 con il grado di
sottoufficiale. Abitava a Parigi dal 1866. Sottoufficiale nel corso della Comune, nel 107e battaglione federale, e il quarto consiglio di
guerra lo condannò in contumacia alla deportazione in un fortezza.
Effettivamente si era rifugiato in Svizzera, lavorando a Porrentruy JU come orologiaio incastonatore.
Con Joseph Verne e Gentilini è delegato della sezione di Porrentruy al Congresso giurassiano di Saint-Imier del 4-6-8.1877.
Probabilmente rientrato in Francia dopo l'aministia del 1880. La Révolte del 25 luglio 1891 annuncia la morte a Parigi "un vecchio
lottatore e un sincero compagno".
Né à Besançon (Doubs) le 30 mars 1826.
Il participa aux campagnes d’Afrique (Algérie et Maroc) de 1844 à 1847 et à la campagne d’Italie en 1849-1850 avec le grade de
sous-officier. Il habitait Paris depuis 1866. Il fut sous-lieutenant, pendant la Commune, au 107e bataillon fédéré, et le 4e conseil de
guerre le condamna par contumace à la déportation dans une enceinte fortifiée.
Réfugié en Suisse, il travailla à Porrentruy comme sertisseur en horlogerie.
Délégué de la section de Porrentruy, avec Joseph Verne et Gentilini, au congrès de la Fédération jurassienne de 1877 à Saint-Imier.
Il est probablement rentré en France après l'amnistie : La Révolte du 25 juillet 1891 annonce sa mort à Paris, "un vieux lutteur et un
sincère camarade".
FONTI: ME / Guillaume — Dictionnaire Maitron des anarchistes — La Révolte, 25.7.1891 — BFJ 29, 16 juillet 1876 (lettre)
LIBERTAD ps di JOSEPH Albert
Bordeaux 24.11.1875 da genitori sconosciuti - Parigi 12.11.1908.
Militante e propagandista anarchico individualista, partigiano del vivere da uomo libero senza aspettare il Grand soir.
Invitato per delle conferenze a Ginevra, viene arrestato immediatamente alla stazione ferroviaria il 24 gennaio 1908, scarcerato dopo
8 giorni, poi espulso dalla Svizzera con decreto del Consiglio federale.
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Per una biografia vedi Fonti.
FONTI:
GB // Ephéméride anarchiste // Journal de Genève, gennaio 1908 - Feuille d'avis du Valais, 28.1.1908 - Gazzetta ticinese 1.2.1908 per
l'arresto a Ginevra // Gaetano Manfredonia, "Libertad et le mouvement des Causeries populaires" (opuscolo de La Question sociale,
No 8) // Libertad, "Le culte de la charogne", raccolta testi // Albert Libertad, "La libertà e altri scritti", Gratis 1993 // Anarchopedia //
LICHTENBERG Paul François
Fabbro ferraio
Losanna 18.07.1906 da Charles e Lucie Carrichon Originario di Ginevra.
Membro della FOBB e della LAB di Ginevra negli anni Trenta, probabilmente affiliato al Partito comunista locale.
Il 26.2.1936 viene condannato a 15 giorni di detenzione per la demolizione dei tuguri ginevrini con altri 8 compagni anarchici (azione
della LAB con occupazione e demolizione del 4.12.1935).
FONTI:
GB /Info di L. Ferracin (accuse del procuratore generale di Ginevra per la demolizione dei tuguri) /
LIESKE Julius Adolf
cordonnier
Zossen (Brandeburg) 1.1.1863 - Kassel 17.11.1885.
Residente in Svizzera dalla fine di agosto 1880 a dicembre 1884: San Gallo, Altdorf, Coira, Losanna, Ginevra, Zurigo e Basilea. In
queste città - secondo fonti di polizia - era in contatto con gruppi anarchci di lingua tedesca.
Nel gennaio 1885 assassina il commissario di polizia Rumpf a Francoforte. Il giornale Freiheit aveva più volte sottolineato
l'accanimento di Rumpf nei confronti degli anarchici, e si felicitò della sua morte. Lieske venne condannato a morte il 17.11.1885. La
Freiheit gli consacrò un articolo elogioso e una cerimonia in sua memoria venne organizzata a New York il 29 novembre.
Né le 1er janvier 1863 à Zossen (Brandeburg), mort le 17 november 1885 à Kassel.
Lieske résida en Suisse de la fin août 1880 à décembre 1884: à Saint-Gall, Altdorf, Coire, Lausanne, Genève, Zurich et Bâle. Dans la
plupart de ces villes, il était en contact avec des groupes anarchistes de langue allemande.
En janvier 1885, il assassina le commissaire de police Rumpf à Francfort. Le journal Freiheit avait relevé à plusieurs reprises
l'acharnement de Rumpf contre les anarchistes, et se félicita de sa mort.
Lieske fut condamné à mort et pendu le 17 novembre 1885. La Freiheit lui consacra un article élogieux et une cérémonie à sa
mémoire fut organisée à New York le 29 novembre.
FONTI: ME / Langhard, Die anarchistische Bewegung in der Schweiz, chap. 10, p. 287-294
LIETTI Carlo
Svizzera 1864 CPC Roma: nato in CH, residente a Bieno (NO), radiato - 2785.
LINDER Edouard (Eduard)-Auguste
bottaio - orologiaio
boîtier
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15.12.1854 Originario di Reichenbach BE.
Membro del Groupe libertaire di La Chaux-de-Fonds NE nel 1904 (vedi Aimé Bovet).
La polizia elvetica lo segnala come anarchico nell'agosto 1912, sempre residente a La Chaux.
FONTI: GB /// Verzeichnis von Anarchisten... , agosto 1912 - E21/14565 - info di W. Portmann //
LINGG Louis
Falegname
Mannheim (Baden - Germania) 9.9.1864 da Friedrich - USA 10.11.1887.
Lavora a Strasburgo e a Freiburg (Germania) dove si iscrive a una società educativa per lavoratori; poi diventa falegname e
frequenta l'apprendistato nella Wanderschaft. Viaggia nel sud della Germania e giunge in Svizzera.
A Berna, conosce agli attivisti germanici, tra cui Kammerer*. In un periodo di repressione/espulsione dalla Svizzera di numerosi
anarchici tedeschi ed austriaci a causa degli attentati perpetrati da Kammerer* e Stellmacher* in Austria, si aggiunge l'ordine di
rientrare in Germania per il servizio di leva. Quindi nella primavera 1884: "... arrivò il giorno in cui la mia permanenza in Svizzera non
era più a lungo possibile a causa dell'obbligo militare. Non avevo il desiderio di passare tre degli anni migliori della mia giovinezza
nel servizio militare per difendere il trono, l'altare e il danaro, né di soddisfare i capricci di qualche idiota testa coronata nel causare
gli assassini di massa comunemente chiamati guerre".
Nel luglio 1885 sbarca a New York, poi si reca direttamente a Chicago dove si iscrive all'Internazionale dei falegname, al sindacato
"Chicago 's Carpenters Union" e al movimento anarchico.
Per le bombe di Chicago del 4 maggio 1886 viene condannato a morte per impiccagione, l'esecuzione prevista per l'11.11.1887: "Non
riconosco la vostra legge, messa su in qualche modo da sconosciuti dei secoli passati, e non riconosco la decisione di questa corte. Vi
dirò sinceramente che sono a favore della forza. Ho già detto al capitano Schaack: se usano i cannoni contro di noi, noi useremo la
dinamite contro di loro... Voi ridete. Forse pensate 'non ne lancerai più di bombe'; ma lasciate che vi assicuri che muoio felicemente
sulla forca, così sicuro come sono che le centinaia e migliaia ai quali ho parlato ricorderanno le mie parole, loro le lanceranno le
bombe! Con questa speranza vi dico: 'io vi disprezzo'. Disprezzo il vostro sistema, le vostre leggi, la vostra autorità basata sulla
forza".
Rifiuta di chiedere la grazia, si toglie la vita il giorno precedente l'esecuzione, il 10 novembre 1887, inghiottendo una bomba fatta a
sigaro.
Alcuni suoi pensieri di prigionia, saranno pubblicati sul Freiheit (rivista che appariva simultaneamente in America e in Germania,
fondata da Johan Most) del 16.3.1888.
FONTI:
GB // Claudia Baldoli, "Il nostro maggio", Ed. Spartacus 2005 // RA.forum - R. Rocker // Louis Lingg - Wikipédia //
LIPPI Mario (Overi, Longo)
Marsiglia 1911 Imprigionato dai fascisti al penitenziario d'Ustica riesce a evadere. Si rifugia in Francia, poi in Svizzera, infine si ingaggia nella
Legione straniera per 7 anni. Riformato nel 1938, abitava allora a Oran presso il compagno Dino Angeli.
(Vigilato dall'Italia dal 1934 al 1943).
FONTI:
DIMA // T. Marabini // [segnalato come comunista nel Casell.pol.centrale di Roma, non visionato] //
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LIRONI Antonio
falegname
Piazza Santo Stefano (CO) 1890 Dom. a Ginevra GE.
Abbonato a Vogliamo ! nel 1930.
CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1930 al 1939, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 2795.
FONTI:
GB / CPC non visionato /
LISSA Luigi
Posina (Vicenza) ... "Si suppone el Cantone. Non si conosce in quale località" (1902).
FONTI:
GB // Anarchici residenti nel Canton Ticino, lista 1902 //
LISSA Mathias
Sarto
Tailleur
Celiw (Boemia) ? Dom. a Berna/BE.
Espulso con Falk, Kennel, Schultze Moritz con decreto del Consiglio federale del 22.3.1884.
FONTI: Decreto del CF del 22.3.1884 /
LITKIÉ Stanislas (alias Linka)
Calzolaio
Cordonnier
Varsavia 18.9.1849 Dom. a Ginevra /GE.
Segnalato come "cattivo e pericoloso". Una sua richiesta per ottenere la nazionalità elvetica venne rifiutata.
Espulso con altri 35 anarchici o presunti tali il 23.9.1898 (vedi per altre info: ARCHIMEDE Guido).
Né à Varsovie le 18 septembre 1849.
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Signalé comme anarchiste de Genève, "méchant et dangereux".
A récemment essayé d'obtenir la nationalité suisse, ce qui lui a été refusé.
Expulsé de Suisse le 23.9.1898 (voir ARCHIMEDE).
FONTI:
GB-ME // Decreto di espulsione del Consiglio federale del 23 settembre 1898 // AFS: E21 14002, Budesanwaltschaft, Verzeichnis der
Anarchisten 1889/1898.
LIVOTI Ernesto
calzolaio
Novara di Sicilia (ME) 1885 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1904 al 1943, iscritto alla Rubr. di frontiera - busta 2801.
LIWENTAAL J.
Nel 1895 era il segretario del gruppo Les pionniers du bien être immédiat di Ginevra GE. Questi pionieri del benessere immediato
studieranno nel prossimo inverno: "La scienza della vita individuale e sociale": "Con il sostegno dei suoi aderenti, cercheranno con la
certezza acquisita dallo studio, di realizzare il benessere materiale, fisico, intellettuale e morale, abbozzando una società futura,
basata sulla libertà, la giustizia e la verità. Fanno appello a tutti le energie di buona volontà che vogliano lavorare per la realizzazione
della società futura e chiedono di rivolgersi ai Pionniers, coltivatori del benessere individuale e sociale, alla Rue de l'Evêché 5 a
Ginevra".
J. Liwentaal était en 1895 le secrétaire du groupe Les pionniers du bien être immédiat de Genève. «Les Pionniers (lu bien-être
immédiat mettront à l'étude pour cet hiver la tâche suivante : « La science de la vie individuelle et sociale. »
Avec l'appui mutuel des participants, ils essayeront, avec la certitude acquise par l'étude, de réaliser le bien-être matériel, physique,
intellectuel et moral de tous leurs adhérents, en ébauchant une esquisse de la société future, basée sur la liberté, la justice et la
vérité. Ils font appel à toutes les énergies de bonne volonté qui veulent travailler pour la réalisation de la société future et les prient
de s'adresser aux Pionniers, cultivateurs de bien-être individuel et social, 5, rue de l'Evêché, Genève.»
FONTI: ME / DIMA — Les Temps nouveaux, 16, 17.8.1895
LOCATELLI Angelo Natale
Tipografo
Bergamo 7.10.1892 da Santo e Caterina Lussana – Si ignorano data e luogo di morte.
Nel 1914 è tra i promotori del Gruppo libertario bergamasco.
Emigra in Francia e nel marzo 1915 dalla Francia si trasferisce a Ginevra dove rimane fino a maggio 1915. Rientra in Italia in seguito
alla chiamata alle armi, ma la sua riforma viene confermata e rientra in Svizzera: in luglio lavora come tripografo presso il giornale
ginevrino La Tribune e domiciliato a Carouge /GE. Chiamato a revisione della sua situazione militare nel gennaio 1916, non si
presenta e nel marzo viene dichiarato d'ufficio abile arruolato di 1 categoria da adibirsi a servizi sedentari. Nel dicembre 1917 è
segnalato come uno dei frequentatori delle riunioni del gruppo de Il Risveglio di Ginevra. Il 29 novembre 1918 viene segnalato come
“anarchiste dangereux” nell'elenco 149 dell'Ufficio Interalleati. Nel maggio 1920 rientra in Italia per regolare la sua posizione
militare, ma dopo qualche giorno riparte per Ginevra. Il 15 gennaio 1921 il Tribunale militare di Milano lo condanna a 10 anni di
reclusione militare, condizionalmente, per diserzione [GB: prob. in contumacia].
Ma... sempre nel 1921 rientra in Italia per la separazione legale dalla moglie.
Poi dal 1923 si stabilisce a Gallarate, in seguito a Varese come tipografo; qui, risulta fiduciario del Sindacato fascista poligrafi, senza
essere iscritto al Partito fascista. Nel 1938 viene radiato dal novero dei sovversivi.
FONTI: DBAI / Gotti Alberto e Bertuletti Albino, "Alle origini dell'anarchismo bergamasco", 2006 / GB /
LOCATELLI Giuseppe
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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20/02/2017
Corna Imagna (Bergamo) il 26.1.1884 da Giovanni Pietro e Maria Carminati - S'ignorano data e luogo di morte
Nel 1912 è affiliato al Gruppo libertario autonomo dissidente di Zurigo. Più tardi è membro di un comitato costituitosi in quella città
allo scopo di ricevere ed assistere i disertori e le persone che si sottraggono alle condanne inflitte in Italia per reati politici. Nel 1919
fa parte della società filodrammatica “La Speranza”, formata da elementi sovversivi già appartenenti al gruppo Réveil di Zurigo.
Nel marzo 1935 partecipa ad una riunione di anarchici a Fontanay-sous- Bois per discutere delle recenti espulsioni dalla Francia.
FONTI: Alberto Gotti e Albino Bertuletti, "Alle origini dell'anarchismo bergamasco", 2006 /
LOCATELLI Giuseppe
decoratore e scrittore d'insegne
Milano 22.11.1868 Sposato con Erlotti Adele
Condannato dalle Assise di Milano nel dicembre 1889 a 10 mesi di carcere per reati di stampa, appena liberato non paga una multa e
ripara a Lugano nel 1890, poi si trasferisce a Zurigo e in Francia e rientra in Italia grazie all'amnistia. A causa delle leggi eccezionali
votate dalla Camera italiana si stabilisce ancora nel 1894 a Lugano (Massagno).
Viene espulso con decreto federale l'11.12.1894 per i seguenti motivi:
"vu le rapport du ministère public de la Confédération en date du 6.12.1894, duquel résultent les faits suivants: Giuseppe Locatelli,
originaire de Milan, né en 1868, peintre-décorateur, qui réside depuis quelque temps à Lugano, où il est sans travail, est connu
comme anarchiste dangereux et s'est, d'ailleurs, déclaré publiquement partisan de la propagande par le fait; sur l'avis du ministère
public de la Confédération et la proposition de son département de justice et police, en application de l'art. 70 de la constitution
fédérale...".
FONTI:
Marurizio Binaghi, Addio, Lugano bella / Decreto del Consiglio federale dell'11 dicembre 1894 /
LOCATELLI Luigi
carrettiere
Viganallo (VC) 1891 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1932 al 1940 - busta 2805.
LODI Carlo
Tipografo, straccivendolo, guardia notturna
Buccinasco (MI) 20.2.1868 da Paolo e Annunziata Fassina - Milano 26.4.1940
Lascia l'Italia nel 1892 e viene arrestato nel luglio 1894 in un caffé a Ginevra non solo per aver approvato pubblicamente l'attentato
di Caserio, ma per aver dichiarato di essere stato sorteggiato per uccidere Crispi e il Kaiser tedesco.
Espulso dal Canton Ginevra, ritorna clandestinamente a Milano, dove nell'agosto 1894 viene arrestato ed assegnato al domicilio
coatto alle Tremiti per 3 anni. Nel 1897 viene arrestato insieme a Carlo Scolari, Pietro Capelli, Pietro Tagliaferri, ecc. e deferito per
associazione a delinquere come membro del Gruppo anarchico di Porta Ticinese. Nuovamente al domicilio coatto a Lampedusa,
ottiene la libertà condizionale e ritorna a Milano nel dicembre 1897.
Nel marzo 1898 firma l'appello "Al popolo italiano!" apparso nel supplemento straordinario de L'Agitazione e dopo i moti milanesi del
maggio espatria, stabilendosi in Svizzera, lavorando a Zurigo, Basilea, Oberland bernese.
Ritorna a Milano alla fine del 1914, sopravvivendo con diversi mestieri. Nel 1929 è segnalato come straccivendolo, nel 1934 come
guardia nottura, nel 1939 è senza fissa dimora, "dorme negli asili notturni" e viene arrestato nel settembre per "questua".
FONTI: DBAI
LODOVICI Ernesto
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....? CPC Roma (senza luogo e data di nascita), emigrato in CH, segnalato solo nel 1928 - busta 2810.
LOETSCHER (LÖTSCHER - o Lötsch) Jules Constant
orologiaio incisore
graveur, colporteur
Escholzmatt LU 4.1.1853 da Célestine Dessaules Domiciliato a Sonvilier BE, viene condannato il 16 agosto 1877 a 40 giorni di detenzione per tumulti ecc. alla manifestazione in
commemorazione della Comune di Parigi a Berna del 18.3.1877. Diffusore de L'Avant-Garde di La Chaux-de-Fonds (giugno
1877-dicembre 1878).
Membro del nuovo Comitato giurassiano nell'aprile 1878, segretario dello stesso nel 1879.
Il 28.9.1894 come suo figlio Jules Armand fu oggetto di un decreto "preventivo" di espulsione dalla Francia, da notificare in caso di
scoperta sul territorio.
Secondo la polizia nel 1907 non era più considerato un militante.
Né le 4 janvier 1853 à Escholzmatt (Lucerne) de Célestine Dessaules, Marié.
Suite à sa participation à la manifestation de commémoration de la Commune de Paris tenue à Berne le 18 mars 1877, Loetscher
condamné le 16 août à 40 jours de prison. Il était notamment à cette époque l’un des diffuseurs de L’avant-garde (La Chaux de
Fonds). D’avril 1878 à 1879 il fut membre du Comité de la Fédération jurassienne.
Le 28 septembre 1894, il fut l’objet, comme son fils Jules Armand, d’un arrêté « préventif » d’expulsion de France à lui « notifier en
cas de découverte ».
En 1907 la police ne le considérait plus comme militant.
FONTI:
GB-ME // DIMA // Guillaume - Journal de Genève, 16.4.1879 - Langhard - Archives de la Fédération jurassienne - IISG Amsterdam CAC 015-20 - Etat signalétique des anarchistes étrangers expulsés de France, n°7bis, septembre-octobre 1894
LOETSCHER (LÖTSCHER) Jules Armand
incisore orologiaio
Apprenti graveur horloger
20.8.1877 da Jules Constant e Emma Emilie Droz Come suo padre Jules Constant*, fu oggetto di un decreto di espulsione "preventivo" dalla Francia.
Né le 20 août 1877.
Jules Armand Loetscher était le fils de Jules Constant et de Emma Emilie Droz. Le 28 septembre 1894, comme son père Jules
Constant, Jules Armand Loetscher fut l’objet d’un arrêté « préventif » d’expulsion de France à lui « notifier en cas de découverte ».
FONTI:
ME // DIMA // Etat signalétique des anarchistes étrangers expulsés de France, n°7bis, septembre-octobre 1894
LONGIN Antoine
manovale
Villefranche-sur-Saône 1873 -
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Espulso come anarchico dal Canton Ginevra/GE, negli anni 1890 segnalato dalla polizia come residente a Losanna/VD.
Dans les années 1890, Longin était signalé par la police comme étant à Lausanne et comme anarchiste expulsé du canton de
Genève.
FONTI:
DIMA (Arch. fédérales AF E21 14002, Ministère public fédéral, police politique, Liste des anarchistes étrangers, 1889-1898 //
LORENZ Achille
Nato in Belgio CPC Roma: (senza data di nascita), emigrato in CH, segnalato solo nel 1914 - busta 2836.
LORULOT (ps di ROULOT André Georges)
Parigi 23.10.1885 - Herblay (Seine-et-Oise) 11.3.1963.
Conosce Libertad nel 1905 con il quale fonda il giornale L'Anarchie, organo degli anarchici individualisti. Arrestato il 1. giugno 1905
per aver fischiato al passaggio del re di Spagna. Riformato dal servizio militare per motivi di salute, fonda nel 1906 con Girault ed
altri una colonia anarchica comunista a St-Germain-en-Laye che durerà 2 anni. Più volte arrestato per manfestazioni e scritti. Nel
1907 il suo opuscolo "L'Idole patrie et ses conséquences" pubblicata da Broutchoux gli vale 15 mesi di prigione per "provocazione di
militari alla disubbidienza". Ma verrà liberato poco dopo con la condizionale per motivi di salute. Alla morte di Libertad nel 1908
riprende la direzione di L'Anarchie, girovaga in diversi paesi, tra cui Ginevra per delle conferenze, poi nel 1911 fonda la rivista L'Idée
libre. Negli anni Venti favorevole alla rivoluzione bolscevica si stacca dal movimento anarchico.
Nel 1928 viene espulso da Ginevra dopo una sua conferenza organizzata dalla Libre Pensée locale, per accuse al Papa. Sempre da
Ginevra espulso nuovamente nel 1930, poi interdizione di soggiorno nel 1931. Ma risulta ancora a Ginevra e poi a Bienne /BE per
conferenze.
Nel 1932 pubblica "Pourquoi je suis athée", dove conclude indirizzandosi al consigliere federale Giuseppe Motta che aveva posto la
Conferenza del disarmo sotto la protezione divina...
Collabora a diverse riviste anticlericali.
FONTI:
GB /// Ephéméride anarchiste //
Lorulot, "Pourquois je suis athée", 1933 (ripubbl. nel 2004).
LOSI Luigi
Conduttore ferroviario, tipografo
Milano 28.3.1876 da Giuseppe e Angela Galbiati - S'ignorano data e luogo di morte.
Anarchico dal 1892 è annoverato tra gli amici di Pietro Gori, insieme a Mauro Fraschini. Appartiene alla Lega di mestiere. Sempre da
informazioni confidenziali, gli addebitano gli scoppi delle bombe verificatisi a Milano alla fine del 1894 e agli inizi del 1895. Sarebbe
proprio Losi a disporre e far scoppiare ordigni confenzionati a Lugano /TI da Edoardo Milano e Mauro Fraschini.
Si stabilisce a Lugano nel novembre 1894 e viene espulso dalla Svizzera il 15.2.1895 (con Maiocchi, Pacini, Boffa Arturo, Bianchi
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Santino - Gori e gli altri espulsi poco prima, il 29 gennaio ) accusato di aver fatto propaganda anarchica e partecipato all'elaborazione
di stampa anarchica e alla sua introduzione clandestina in Italia. Comunque sembra già allontatosi dalla Svizzera.
Rientra a Milano. Una sua condanna del dicembre precedente per aver stampato e diffuso un manifesto gli procurano 3 anni di
domicilio coatto a Ventotene, che sconta parzialmente dal febbraio 1897 al febbraio 1898. Nel marzo 1898, per sottrarsi al servizio
militare, abbandona l'Italia. Rintracciato in Cairo dove fa parte di un circolo anarchico. Agli inizi del 1903 comincia ad inviare
corrispondenza a Il Grido della Folla. Più tardi si allontana dal movimento.
FONTI:
GB // DBAI // Decreto di espulsione del Consiglio federale del 15 febbraio 1895 // Gazzetta ticinese 18.2.1895 //
LOUP Fritz Georges
Condamné à Neuchâtel en novembre 1898 pour avoir affiché des placards anarchistes. Voir Louis BOREL.
FONTI: ME – David Burkhard, La répression des anarchistes dans le canton de Neuchâtel au temps de la propagande par le fait,
1878-1895, mémoire de licence, Université de Neuchâtel, 2010.
LOURADOUR Albert (Vincent)
Tipografo
Typographe
Saint-Georges de Montaigu (Francia) 23.7.1893 - 13 arile 1926.
Renitente, si rifugia a Ginevra nel 1913, dove risulta attivo alla FUOSR e al gruppo del Réveil. Nel 1914 gli venne affibbiato una
contravvenzione per "aver causato uno scandalo alla rappresentazione del Coeur de française". Con il nome di Vincent lavorò in
alcune tipografie ginevrine e si definiva "anarchico solitario". Arrestato il 24 agosto 1915 sul posto di lavoro, viene accompagnato
alla frontiera il 7 settembre (Réveil), ma riesce a stabilirsi a La Chaux-de-Fonds con un falso nome: arrestato il 30.12.1915, in stato di
accusa per il decreto di espulsione e per uso di doc.falsi.
«Espulso dal territorio svizzero, si stabilì comunque a La Chaux-de-Fonds /NE, dove lavorò come tipografo e venne condannato
questa primavera, per rottura del bando, a frs. 50 di multa. Dalla petizione lanciata dalla Ligue des droits de l'homme di la Chaux e
colma di 2'000 firme, Louradour ottenne l'autorizzazione di soggiornare come gli parve e piace in questo cantone, questo in ragione
delle ostilità. Non avendo saldato la multa, l'agente di sicurezza... venne incaricato, il 25 maggio, di procedere al suo arresto.
L'anarchico, che portava un revolver a 6 colpi, tentò di uccidere l'agente, contro il quale sparò a bruciapelo. Per un caso
provvidenziale, la pallottola mancò il bersaglio e invano Louradour tentò di sparare la seconda volta, la seconda cartuccia era
difettuosa. Venne poi subito disarmato...». Condannato il 17.7.1916 a 10 anni di reclusione, 10 anni privato dai diritti civici e alle
spese (Journal de Genève, 1916).
Poi la pena venne ridotta a 7 anni in seguito a un primo ricorso. Nel 1920 inoltra un nuovo ricorso al Consiglio di Stato neocastellano
per una liberazione immediata. Viene scarcerato il 4 agosto 1921. Dopo un periodo a Berlino, ritorna a La Chaux-de-Fonds nel 1923.
Né à Saint-Georges de Montaigu (France) 23.7.1893, mort le 13 avril 1926.
Insoumis français en Suisse, typographe
Insoumis, Albert Louradour s’était réfugié à Genève vers 1913 où il fut actif à la FUOSR et au Groupe du Réveil. En 1914 il fut l’objet
d’une contravention pour « avoir causé un scandale lors de la représentation de Cœur de française ». Sous le nom de Vincent, il
travaillait dans diverses imprimeries de Genève et se définisait comme « anarchiste solitaire ».
"Expulsé du territoire suisse, il est cependant venu s'établir à la Chaux-de-Fonds, où il travailla comme typographe et fut condamnné
ce printemps, pour rupture de ban, à 50 fr. d'amende. Une pétition lancée par la "Ligue des droits de l'homme" de la Chaux et revêtu
de deux mille signatures obtint pour L. l'autorisation de séjourner à bien plaire dans ce canton, cela en raison des hostilités. L.
n'ayant pas payé son amende, l'agent de la sûreté ....fut, le 25 mai, chargé de procéder à son arrestation. L'anarchiste, qui était
porteur d'un revolver à 6 coups, tenta de tuer l'agent, contre lequel il fit feu à bout portant. Par un hasard providentiel, la balle
manqua son but et c'est en vain que L. pressa une deuxième fois la détenta, la deuxième cartouche étant défecteuse. Il fut assutôt
désarmé...".
Il est condamné le 17 juillet 1916 à 10 ans de réclusion, 10 ans de privation de ses droit civiques et aux frais (Journal de Genève,
1916). Suite à un recours, sa peine est réduite à 7 ans de prison.
Libéré le 4 août 1921, il va travailler quelque temps à Berlin puis revient à la Chaux-de-Fonds en 1923. Son fils Lucien participera à
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toutes les organisations locales patriotiques.
FONTI:
ME-GB // Rapporto di polizia di GInevra 1914 // Journal de Genève 19.7.1916 // Police judiciare, Genève 1913-1916 // Rév. 25.9.1915 30.12.1915 - 15.1.196 - 12.2.1916 - 26.2.1916 - 10.6.1916 - 22.7.1916 // Rév. 3.7.1920 per il nuovo ricorso //
LUCCHENI (LUCHENI) Luigi
Manovale
Parigi 22.4.1873 da Luigia Luccheni e padre ignoto - Ginevra 19.10.1910.
Abbandonato fin dalla nascita, soggiornò all'Hospice des Enfants Assistés, prima di essere rinviato in Italia, allevato da orfanotrofi e
famiglie di affidamento. Diventanto adulto svolse diversi lavori prima di servire nell'esercito per 3 anni e mezzo, poi emigrò in
Svizzera.
Il suo nuovo vagabondaggio lo porta fino a Losanna /VD dove arriva il 10 maggio 1898, lavora come manovale., conosce degli
anarchici.
Avendo letto che il principe Enrico d'Orléans è di passaggio a Ginevra, vi si reca il 5 settembre ma lì scopre che è già partito. È invece
in città l'imperatrice Elisabetta d'Austria che soggiorna all'Hotel Beau-Rivage. Il mattino del 10 settembre si apposta nei dintorni
dell'hotel e la uccide con una lima affilata. Processato il 10 novembre, è condannato all'ergastolo. Unico a erigersi in difesa
dell'attentatore è Ciancabilla - sulla cui scia si accoderà Galleani - che su L'Agitatore di Neuchâtel rivendica il valore del gesto
compiuto contro l'ordine costituito, indipendentemente dalla maggiore o minore coscienza sociale di chi lo compie (questo articolo
costa poi all'autore e compagni de L'Agitatore la soppressione della rivista e l'espulsione di un centinaio di anarchici).
In prigione cercò di redarre le sue memorie. Quando uno dei quaderni gli fu rubato da una guardia, si ribellò e subì delle angherie.
Trovato impiccato nella cella del carcere dell'Evêché di Ginevra.
La sua testa fu per molti anni conservata nel formolo.
Le sue memorie, che parlano della sua infanzia, sono state pubblicate nel 1998.
Né le 22 avril 1873 à Paris d’une mère italienne et de père inconnu, mort le 19 octobre 1910.
Abandonné à sa naissance, il séjourna à l'hospice des Enfants Assistés avant d'être renvoyé en Italie, d'orphelinats en familles
d'accueil. Devenu adulte, il effectua divers petits boulots avant de servir dans l'armée durant trois ans et demi, puis il émigra en
Suisse. C'est à Lausanne qu'il rencontra des compagnons anarchistes.
Il poignarda le 10 septembre 1898, à l'aide d'une lime effilée, l'impératrice d'Autriche qui séjournait à Genève. A son procès, le 12
novembre 1898, il se revendiqua anarchiste et dit avoir voulu tout d'abord tuer le duc d'Orléans, puis s'être décidé ensuite pour
l'impératrice et frapper à travers elle "les persécuteurs des ouvriers". Condamné à la réclusion à perpétuité, il se lança dans la
rédaction de ses mémoires. Lorsque ses cahiers lui furent volés par des gardiens, il se révolta et subit des brimades, avant d'être
retrouvé pendu dans sa cellule d'un cachot de la prison de l’Evêché à Genève. Sa tête fut longtemps conservée dans le formol. Ses
mémoires, portant sur son enfance, ont été publiés en 1998.
FONTI:
ME / GB / DBAI / Luigi Luccheni, Mémoires de l’assassin de Sissi, histoire d’un enfant abandonné à la fin du XIXe siècle, éd. établie et
présentée par Santo Cappon, Paris 1998 - Roland Hippenmeyer, L’homme qui tua Sissi, Lucheni et son temps, Genève 1998.
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LUCCHINI Gino
Meccanico, negoziante
Mecanicien
Adria (RO) il 9.09.1893 da Roberto e Maria Manfrin – Si ignorano data e luogo di morte.
Il 25 luglio 1912 il pretore di Lucerna /LU lo condanna a 12 giorni di reclusione per oltraggio ad agenti della forza pubblica.
Aderisce al movimento anarchico a Greco Milanese nel 1918. Nel 1919 è segnalato a Milano come assiduo partecipante a riunioni e
comizi anarchici. Nel 1922 emigra in Francia, a Grenoble, poi a Parigi, sposa Carmela Cucurano (nata a Napoli il 25.4.1901) da cui ha
una figlia. Propagandista anarchico a Fontenay-sous-Bois nel 1929 e a Parigi nel 1932. Nel 1934 è in Algeria dove gestisce un negozio
di generi alimentari, poi a Strasburgo. Nel novembre 1937 viene sottoposto a stretta sorveglianza dal Consolato italiano di Anversa
perché sospettato di essere in relazione con il Comitato anarchico pro-Spagna di Parigi. Nel 1938 si trasferisce a Bruxelles, che lascia
in settembre per soggiornare a Basilea BS per alcuni mesi, mentre il 30 marzo 1939 è arrestato a Liegi e condannato a 3 mesi di
carcere per "appropriazione indebita". Poi si reca a Colonia alloggiato da Marcello Bianconi. Segnalato a Vienne (Francia) nel
dicembre 1940 dove aveva proferito parole ingiuriose contro il Duce e il Führer.
Gino Lucchini, qui le 25 juillet 1912 avait été condamné à 12 jours de prison pour « outrages à agents », avait adhéré au
mouvement anarchiste en 1918 à Greco Milanese. Il participait l’année suivante à toutes les réunions et rencontres anarchistes
tenues à Milan , puis partait travailler à Laveno. En 1922 il émigrait en France où il résidait d’abord à Grenoble puis à Paris où il
demeurait 391 rue de Vaugirard avec sa compagne Carmela Cucurano (née à Naples le 25 avril 1901) dont il avait une fille. Signalé à
plusieurs reprises comme un actif propagandiste anarchiste dans la période 1925-1933, il fut sans doute l’objet de mesures
d’expulsion. En 1934 il était en Algérie, puis en 1936 à Anvers où il ouvrait un petit commerce alimentaire qui, selon la police, servait
de point de réunion aux anarchistes. En novembre 1937, suspecté d’être en relations avec le Comité Espagne Libre de Paris, il était
l’objet d’une étroite surveillance par les autorités fascistes consulaires. Il partait ensuite pour Bruxelles et en septembre 1938 à Bâle
(Suisse) avant de revenir en Belgique où, le 30 mars 1939, il était arrêté à Liège et condamné à 3 mois de prison. En décembre 1939
il partait pour l’Allemagne où à Cologne il était hébergé par le compagnon Marcello Bianconi. Les dernières information le concernant
signalent qu’à Vienne en décembre 1940 il avait « prononcé des paroles injurieuses sur le Duce et le Führer ». On ne sait pas ce qu’il
est devenu par la suite.
FONTI: GB // DBAI // DIMA // Risv. 2.2.1935 //
LUCCHINI Roberto
ex ferroviere
Santo Stefano Ticino (MI) 1879 CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1917-43, iscritto alla Rubrica di frontiera, confinato - busta 2863.
LUDOVICI Brenno
tipografo, venditore di libri e giornali
Svizzera 1911 (figlio di Domenico) CPC Roma: nato in CH, dimorante a Cagli (PS), segnalato dal 1934 al 1942, iscritto alla Rubrica di frontiera, confinato - busta 2873.
FONTI: GB // CPC Roma non verificata //
LUDOVICI Domenico (Domingo, Dom, D.L.)
Scalpellino, tagliatore di vetro, venditore di commercio
Tailleur de pierre puis de verre, vendeur.
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Cagli (PU) 2.9.1884 da Francesco e Adele Giovannini - Ginevra 14.4.1950.
Sposato con Vittoria Mascellini.
Nel 1904 (o 1905?) per propaganda antimilitarista viene tradotto davanti alla compagnia di disciplina.
Emigra per alcuni mesi in Francia, poi rientra in Italia e il 27 settembre 1908 partecipa al congresso interprovinciale anarchico di
Pergola.
Nel maggio 1909 giunge con la moglie a Saint-Blaise /NE dove organizza un gruppo libertario. Nel 1912 risulta a Neuchâtel, dove
viene invitato Armando Borghi per una conferenza.
Dal 1917 si stabilisce a Ginevra con la famiglia (figli: Brenno, Sergio, figlia Ferrer), dove avvia un laboratorio di vetri per orologi e
frequenta le riunioni settimanali del gruppo del Risveglio di Luigi Bertoni, con il quale stringe una duratura amicizia.
Si reca a Parigi alla fine degli anni ’20 lavorando come rappresentate di prodotti alimentari, pur conservando il domicilio e il
laboratorio ginevrino. Alla fine del 1929 sarà proprio Ludovici ad accompagnare Berneri ed Ermanno Menapace (agente OVRA) nella
sede della Società delle Nazioni.
In stretto contatto con Carlo Frigerio e Randolfo Vella nasconde in casa sua Evangelisti, ha contatti con numerosi anarchici italiani in
Francia. Nell'aprile 1931 è a Marsiglia per vedersi con Zavattero, nel giugno seguente, insieme a Vella, accompagna Machno durante
il suo soggiorno parigino. Membro della LIDU, partecipa con altri esuli (dalla Svizzera vi sono anche Attilio Bulzamini, Giuseppe Spotti,
Guido Rusconi) ad un incontro in cui i gruppi anarchici della regione parigina procedono alla trasformazione strutturale dell'UCAPI
(Unione comunista anarchica profughi d'italia) nella FAPI (Federazione anarchica profughi italiani – organizzazione di “sintesi” fondata
nel novembre 1933, evoluzione della UCAPI, ma che avrà vita breve: circa 1 anno, logorata dai constrasti di diverse correnti).
A Ginevra, collabora al Risveglio anarchico soprattutto dalla Guerra di Spagna in poi, con lo pseudonimo di Domingo, Dom o D.L..
Infatti, nel luglio 1936 si reca in Spagna, partecipando come miliziano nella Sezione italiana della Colonna Ascaso, combattendo al
Monte Pelato, (perde un occhio e tre dita di una mano), poi è a Port-Bou nel comitato di investigazione politica della FAIb, in seguito
gli è assegnato il compito quale commentatore a radio Barcellona per la CNT/FAIb fino alle giornate tragiche del maggio 1937.
Coabitava con Berneri, Barbieri (assassinati dagli stalinisti), Gozzoli, Fantozzi, Bonomi, Mastrodicasa. In questo periodo oltre al
Risveglio/Rév collabora pure ad altre testate come Tierra y libertad, Solidaridad obrera, Guerra di classe (che dirigerà con Aldo Aguzzi
dopo la morte di Berneri), L'Adunata dei refrattari, il Martello.
Nell'autunno del 1937 rientra in Svizzera, nel gennaio 1938 è a Parigi per pochi giorni (sotto falso nome di Martin), poi a Perpignano
insieme a Gozzoli, e raggiunge nuovamente Barcellona con Pio Turroni, dove risiede dal febbraio (o aprile?) 1938. Con Pio Turroni nel
luglio 1938 progetta un attentato contro Mussolini, previsto ad agosto a Rimini.
Lasciata la Catalogna nel febbraio 1939, viene internato nel campo di Argèles-sur-Mer, dove risulta nel gruppo libertario "Libertà o
Morte", in seguito probabilmente in fuga a Grenoble e infine rientra definitivamente a Ginevra, dove continua la sua collaborazione al
Risveglio.
Nel novembre 1945 si reca a Milano alla sede della Federazione Anarchica lombarda, poi ad una riunione del Consiglio generale della
FAI, come delegato dei gruppi italiani in Svizzera, poi a Bologna, Fano, Roma dove rivede Borghi. Il 16-20.3.1947 delegato, insieme a
Spartaco Camponovo, dei Gruppi anarchici di lingua italiana in Svizzera al I Congresso nazionale della FAI a Bologna. Pure delegato al
III Congresso nazionale della FAI a Livorno deI 23-25.4.1949 dei Gruppi anarchici italiani in Svizzera, insieme a Domenico Bedoni e
Ugo Angelini.
Tra gli oratori ai funerali di Luigi Bertoni, il 22.1.1947; poi membro di redazione del Rév. anarchiste.
Al suo funerale (crematorio) il 17 aprile 1950 prende la parola A. Amiguet.
CPC Roma: emigrato in CH, segnalato dal 1907 al 1944, vi è una scheda biografica, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 2873.
[il figlio Brenno, 1911, nato in Svizzera, anarchico, dimorante a Cagli, venditore di libri e giornali, tipografo, viene confinato in Italia].
Né à Cagli (Pouilles, Italie) le 2.9.1884, mort à Genève le 14.4.1950.
A vingt ans, Domenico Ludovici qui se revendiquait anarchiste fut envoyé à l’armée dans une compagnie disciplinaire. De décembre
1907 à juillet 1908 il émigra en France pour des raisons professionnelles, puis rentra en Italie où le 27 septembre il participa au
congrès interprovincial anarchiste de Pergola. En mai 1909 il émigra en Suisse à Neuchâtel où il organisa un groupe libertaire et allait
alterner les séjours entre ce pays et l’Italie. Pendant la première guerre mondiale, et bien qu’il ait revendiqué avoir été déserteur (cf.
Il Martello, août 1938), il fut plus vraisemblablement insoumis.
Il vécut depuis 1917 à Genève où il ouvrit un atelier de verre pour l’horlogerie, et participa aux réunions du Groupe du Réveil autour
de Luigi Bertoni, auquel le lia une amitié durable. En 1929 il allait à Paris et à la fin de l’année accompagnait C. Berneri et Ermano
Menapace – ce dernier était en fait un agent de la police secrète fasciste OVRA – au siège de la Société des nations où, selon la
police, ils auraient eu l’intention de commettre un attentat contre la délégation italienne. Bien qu’étroitement surveillé par l’OVRA,
Domenico Ludovici n’allait plus cesser de se déplacer entre la Suisse et la France pour organiser le mouvement libertaire. A l’été
1931 il rencontra avec Randolfo Vella le compagnon ukrainien Nestor Makhno à Paris. Il fut délégué les 11-12 novembre 1933 au
congrès anarchiste des réfugiés italiens qui se tint à Puteaux et où fut fondée la Federazione anarchica dei profughi italiani qui édita
le journal Lotte Sociali (Paris, 8 numéros du 15 décembre 1933 à février 1935).
En 1936 il fréquentait à Genève le cercle libertaire L’Aurore et participait à la réunion de fonds pour financer l’antifascisme en Italie.
En août 1936 il partit comme volontaire en Espagne et combattit dans la section italienne de la colonne Ascaso (dirigée par Carlo
Rosselli) sur le front de Huesca où il fut blessé, perdant un œil et trois doigts d’une main. Il fut ensuite membre de la commission de
contrôle de la FAI à Port Bou, puis speaker des émissions italiennes de la radio CNT-FAI de Barcelone ainsi que l’un des représentants
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avec Celso Persici et V. Gozzoli de l’Union Syndicale Italienne (USI) au siège du comité régional catalan de la CNT-FAI. Il fut à cette
époque le correspondant en Espagne du Réveil de Genève et collabora sous les pseudonymes de Dom et Domingo à Solidaridad
Obrera, Tierra y Libertad et Guerra di Classe (dont, après l’assassinat de Berneri par les staliniens, il fut le directeur avec Aldo
Aguzzi) ainsi qu’à Il Martello et L’Adunata dei Refrattari publiés aux Etats-Unis. Il rentra en Suisse en automne 1937. En janvier 1938,
sous la fausse identité de Martin, il se rendit à Paris et à Perpignan avec Gozzoli dans l’intention de regagner Barcelone. Refoulé à la
frontière par les carabiniers républicains, il parvint toutefois à rejoindre la Catalogne en avril.
Exilé en France lors de la retirada de février 1939, il fut interné au camp d’Argelès-sur-Mer où il était membre du groupe Liberta o
morte. Après s’être évadé du camp, il retourna à Genève où il allait rester pendant toute la durée de la guerre et se consacrer à la
diffusion de la presse libertaire et clandestine.
En novembre 1945, il alla en Italie comme délégué des groupes italiens de Suisse au congrès de la Fédération Anarchiste Italienne. Il
participa également aux congrès de la FAI à Bologne (16-20 mars 1947) et de Livourne (23-25 avril 1949). Le 22 janvier 1947 il fut
l’un des orateurs aux funérailles de L. Bertoni. Domenico Ludovici fut jusqu’à son décès, survenu à Genève en avril 1950, membre de
la rédaction du Réveil anarchiste.
FONTI:
GB / ME // DBAI // Risv. 22.8.1936: sua lettera del 6.8.1936 da Barcellona // Fabrizio Giulietti, "Il movimento anarchico italiano contro
il fascismo, 1927-1945", Lacaita 2004 // Filgueiras / "I Congressi della FAI "// Rév. 1.5.1950 // Risv. 1.5.1950 // Era Nuova 15.5.1950,
Nino Napolitano // Era Nuova 1.6.1950, Giovanna Berneri // Risv. gennaio 1945, No 128 a firma Domingo sulla visita in Italia //
Bollettino Archivio Pinelli, No 39, giugno 2012 Amedeo Bertolo - per il progetto attentato con Pio Turroni //
LUDOVICI Sergio
Rappresentante, commerciante in generi alimentari
Ginevra (o Neuchâtel ?) 16.4.1909, da Domenico - Si ignorano luogo e data di morte
Originario di Cagli (Pesaro).
Domiciliato a Ginevra, chiamato alle armi in Italia nel corso della II Guerra, non si presenta alla mobilitazione per non morire per il
fascismo. Partecipa con Dino Vaglio e Alberto Neri al Club Aurora (anarchico) di Ginevra (Per altre precisazioni vedi VAGLIO Dino).
CPC Roma: Nato e residente in CH, segnalato nel 1942 - busta 2873.
(Ludovici Brenno, altro figlio di Domenico, venditore di libri e giornalii/tipografo, residente a Cagli, ma nato nel 1911 in Svizzera, nel
novembre 1940 sebbene probabilmente estraneo al movimento, è inviato al confino [vedi Casell.pol.centr. di Roma - non visionato] )
FONTI:
GB // [Casell.pol.centr. Roma - non visionato] //
LUEBECK (LÜBECK) Gustav Adolphe
Tipografo
Fluntern /ZH 1.12.1873 da Charles-Guillaume-Edouard e Olympia Lada .
Cittadino germanico, di Berlino.
Figlio di immigrati tedeschi (o di nazionalità tedesca).
Sposa il 19.4.1898 a Basilea - si tratta di un matrimonio in bianco - la polacca Rosa Luxemburg (Rozalia/Roza Luksemburg), la quale
abbisognava di un passaporto tedesco. Nel 1903 divorzio (ed ottenimento della Luxemburg della nazionalità tedesca, la quale potrà
far parte del comitato del Partito socialdemocratico germanico).
Domiciliato a Basilea /BS e probabilmente poi a Zurigo /ZH.
Arrestato nel mese di luglio 1905, membro del gruppo e della rivista Weckruf di Zurigo, poi espulso con decreto del Consiglio federale
del 10.08.1905 (insieme a Nacht Siegfried, Findeisein, Wolff, Urban) per "apologia di crimini anarchici e incitato a imitarli".
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FONTI:
GB / Decreto del Consiglio federale del 10 agosto 1905 /
LUGARI Claudio Ruggero (detto Garibaldi)
Scalpellino, scultore
Carrara 24.9.1884 da Vittorio e Maria Silvestri - Carrara 31.1.1955
Con il fratello Cesare condivide la militanza libertaria. Nel giugno 1906 viene condannato a 4 mesi e 15 giorni di carcere per
"oltraggio e resistenza" a publico ufficiale.
Per evitare il carcere emigra a Zurigo/ZH, dove rimane coinvolto e per questo arrestato in un'inchiesta per "fabbricazione di
esplosivi", venendo poi prosciolto [ vedi altre info sotto in francese].
Torna a Carrara alla fine di gennaio 1907. Nel 1912 è segnalato come appartenente al Club anarchico e poi del Fascio anarchico
carrarese. Nel 1915 nuovamente arrestato, poi arruolato in fanteria. Nel periodo fascista, pur mantendosi fedele ai principi libertari,
sembra allontanarsi dal movimento. Nel luglio 1943 viene condannato dal Tribunale della Spezia a 1 anno di carcere per aver
aggredito un ex capo rionale fascista. Nel dopoguerra riprende le attività politiche e nel febbraio 1947 firma come gerente
responsabile il numero unico Il Pensiero del Gruppo anarchico Eliseo Reclus.
Gazette de Lausanne, 20.11.1906:
"Le gouvernement impérial allemand a accordé à la Suisse, sous réserve de réciprocité, l'extradition de l'italien Lugari, frabricant de
bombes, qui s'est enfui de Zurich à Waldshut pour se mettre à l'abri des poursuites dirigées contre lui".
FONTI:
DBAI // GB // Gazette de Lausanne 20.11.1906 //
LUGGI Artore
Teinturier
Milan 1868 Expulsé de la Suisse le 15.11.1898.
FONTI: Arrêté du CF du 15 novembre 1898 /
LUNARDON Pierino
Di Vicenza.
Renitente, viene arrestato a Sciaffusa /SH il 17.7.1919 perché privo di documenti, poi espulso alla frontiera tedesca il 19.7.1919 e
risiede a Baden in Germania.
FONTI: Risv. 16.8.1919, No 519
LURAGHI Armando
Milano 1883 da Giulio - Vigevano, maggio 1911
Nel maggio 1904 assume per pochi numeri la gerenza de Il Grido della Folla. Da allora si apre una spirale continua di denunce,
processi e condanne. Nel settembre 1904 viene accusato di aver ucciso una persona all'uscita di una birreria, di aver colpito un
agente, e viene condannato a circa 6 mesi di carcere. Scarcerato diventa aiutante dell'amministrazione de Il Grido della Folla,
partecipa spesso a comizi popolari. Nel maggio seguente, dopo l'uccisione di Angelo Galli durante lo sciopero generale, interviene al
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comizio al Castello Sforzesco e pronuncia "violente frasi" che gli procurano una denuncia per istigazione a delinquere.
Ripara perciò a fine primavera 1906 in Svizzera, prima a Lugano /TI, poi a Ginevra e nel Canton Vaud. Espulso rientra a Milano alla
fine di luglio.
Collabora a La Protesta umana di Molinari, Giacomelli, Manfredi e Longhi e alla fine del giugno 1907 diventa gerente. Arrestato
perché imputato di "apologia di regicidio" e poi condannato a 1 anni di detenzione. Responsabile di "disordini e sparo di castagnole
nei recenti comizi elettorali" del 1909, viene arrestato con Carlo Colombo e Angelo Ambrosoli e condannato a 12 giorni di carcere.
Assume la gerenza de La Questione sociale nel settembre 1909, ed inizia a tenere conferenze con A. Borghi, Rafanelli, L. Molinari a
Milano e dintorni. Ancora gerente de La Rivolta uscita il 1.1.1910.
Condannato nel maggio 1910 a 7 mesi per reati di stampa, ripara in Svizzera, nel Canton Zurigo. Rientra in Italia in settembre, a
Vigevano.
FONTI: DBAI
LUTHI Paul
Falegname
Membro della FOBB di Losanna /VD, è segnalato nel giugno 1939 in quanto implicato nelle attività anarchiche locali.
FONTI: Cantini, "Cahier Aehmo", No 16, 2000
LUZI Lelio
Caffettiere
Camerino (MC) 30.6.1887 (1882?) da Oreste e Angela Galassi – Si ignorano data e luogo di morte.
Fino al 1908 è socialista e frequenta la sezione del PSI.
Si sposta a Milano, quindi emigra in Svizzera, stabilendosi a Zurigo /ZH: qui avviene la sua conversione all'anarchismo. Si afferma
presto come uno dei leader dei fuorusciti italiano, peraltro collaborando con Bartolozzi e Bertoni alla redazione de Il Libertario [???]. Il
27 settembre 1911 prende la parola in un comizio contro la guerra di Libia, dopo gli interventi di De Ambris e Masserotti, e invita la
folla ad assaltare il consolato italiano. Le note di polizia lo indicano come finanziatore di una serie di attentati a Zurigo contro palazzi
in costruzione e lo ritengono d'accordo con Adami e Bartolozzi per attentare alla vita del re e a quella di Giolitti. Altri anarchici per un
po' sospettano la collusione con l'autorità poiché Luzi mostra di saper sfuggire abilmente ai controlli...
Rientra a Camerino nel novembre 1911 e tiene conferenze sull'anticlericalismo e l'educazione popolare. La polizia svizzera teme che
il suo rientro in Italia serva per ultimare il complotto contro VIttorio Emanuele.
All'inizio del 1912 ritorna per Zurigo, dove ricomincia a frequentare gli ambienti anarchici, in particolare quello del Gruppo libertario il
Risveglio. Lo si ritrova infatti nel luglio 1912 tra gli oratori in un comizio, alla presenza di 800 persone (nel corso dello sciopero
generale della città) in favore di Ettor e Giovannitti negli USA, incontro organizzato dal Gruppo libertario il Risveglio, Gruppo
Libertario, Sezione socialista, Gruppo autonomo muratori e manovali, Circolo Battistini, Sindacato muratori e manovali, Circolo
repubblicano.
Poi ancora a Zurigo per il primo maggio 1913 per un comizio, nello stesso anno in dicembre per un altro pro Masetti, poi il 22
gennaio 1914 accanto al socialista Grimm per ricordare "La domenica rossa" (Russia).
"E poi che siamo in materia di spionaggio, siccome abbiamo visto in Libera Stampa corrispondenza a firma L. Luzi e ci
si dice che costui si vede di frequente a Lugano e si dichiara ancora anarchico - crediamo utile avvertire che
dell'incarto del processo delle bombe di Zurigo [1918-1919] , da noi esaminato a suo tempo, risulta che Lelio Luzi è
certamente un indicatore della polizia. Tanto perché ognuno sappia regolarsi. Certuni vorremmo dimenticarli in pace,
ma a condizione che scompaiano per sempre dai nostri ambienti e che non se ne intenda più parlare. In caso diverso,
mancheremmo al nostro dovere col non mettere in guardia i compagni" (L. Bertoni, in Il Risv. 18.2.1928)
- segnalato anche da Berneri ma come Lelio Luzzi in "Elementi per una teoria sulle polizie segrete".
- "... potrebbe essre stato un agente provocatore, sollecitando in un certo Umberto Adami [vedi Cantiere], un ammiratore fanatico di
Bresci, che vive a Zurigo" - F. Fiorentino.
CPC Roma: nato nel 1882 a Camerino, emigrato in CH, segnalato nel 1911-1942, vi è una scheda biografica, iscritto alla Rubrica di
frontiera -[s - busta 2890.
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FONTI:
GB // DBAI // Risv. 20.7.1912 - 15.5. - 18.12.1913 - 22.1.1914 - 7.2.1914 // Risv. 18.2.1928 citato nel testo // Berneri, "Elementi per
una teoria sulle polizie segrete" // Fiorenza Fiorentino, "Ordine pubblico nell'Italia giolittiana", 1978 - in rete // Mauro Cerutti, "Fra
Roma e Berna", FrancoAngeli 1986, p. 191, nota 20, citato come "informatore della polizia zurighese" //
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