Carta d`intenti - Senato della Repubblica

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Carta d`intenti - Senato della Repubblica
CARTA DI INTENTI DELLE DONNE PARLAMENTARI
Noi, donne parlamentari, riunite a Napoli il 7-8 marzo 2000, nel primo Forum
previsto dalla Dichiarazione sulla cooperazione parlamentare euromediterranea,
sottoscritta a Palma di Maiorca l'8 marzo 1999 dai presidenti dei Parlamenti dei Paesi
euromediterranei firmatari della Dichiarazione di Barcellona, con l’obiettivo di creare
un sistema di relazioni permanenti fra le donne parlamentari della regione euromediterranea;
A. richiamandoci agli impegni contenuti nelle Convenzioni internazionali e nella
Dichiarazione di Pechino a garanzia dell’uguaglianza dei diritti e della dignità
umana delle donne e degli uomini;
B. consapevoli di rappresentare una pluralità di culture e di esperienze che possono
alimentare un fertile scambio di idee e sviluppare la cooperazione internazionale;
C. convinte che la cooperazione parlamentare può garantire la salvaguardia delle
differenti identità culturali ed, insieme, il rispetto e l'affermazione di principi
comuni di civile convivenza;
D. convinte che in seno alle Assemblee parlamentari le donne svolgono un ruolo
determinante per la realizzazione di tali principi;
E. convinte della necessità che tutte le Costituzioni e le legislazioni sanciscano
principi di pari dignità, di pari opportunità e di uguaglianza di diritti tra donne ed
uomini;
F. consapevoli che, nonostante i notevoli risultati conseguiti da molti paesi nel
campo delle pari opportunità, numerosi ostacoli tuttora permangono per
l'attribuzione di poteri e responsabilità alle donne e per la loro piena
partecipazione ai processi decisionali;
G. consapevoli del fatto che i processi di pace sono fondamentali per l’affermazione
dei diritti delle donne;
H. convinte che la partecipazione delle donne ai processi decisionali costituisca valido
contributo al conseguimento degli obiettivi di uguaglianza, sviluppo, libertà e pace
per tutti i popoli;
I. consapevoli delle molte forme di discriminazione e violenza contro donne e
bambini, vittime di condizioni di povertà sociale ed economica, disastri naturali,
conflitti armati, analfabetismo, fame e intolleranza, sfruttamento economico e
sessuale, anche gestiti da nuove forme di criminalità organizzata;
assumiamo i seguenti impegni, ivi compreso quello di verificarne i risultati effettivi:
1.
vigilare sull’attuazione delle convenzioni e dei piani d'azione internazionali
intesi a garantire i diritti delle donne, delle ragazze e dei bambini;
2.
favorire la partecipazione delle donne alla politica sia nell'ambito delle
istituzioni, sia nell'ambito dell'impegno sociale e civile;
3.
promuovere e sostenere iniziative per l'affermazione del principio di pari
opportunità tra donne ed uomini nelle legislazioni nazionali, anche mediante
la creazione di una rete informativa che includa i media e internet, in vista di
un’ampia presa di coscienza dei problemi delle donne;
4.
sostenere ed accelerare la realizzazione degli obiettivi stabiliti dalla
Dichiarazione di Barcellona, in particolare nella realizzazione del partenariato
euromediterraneo nei settori sociale, economico, culturale ed umano;
5.
promuovere politiche che consentano pari opportunità nel campo
dell’istruzione e della formazione professionale;
6.
sostenere politiche che favoriscano lo sviluppo e l'occupazione nei Paesi e
nelle regioni svantaggiate, in modo da ridurre le pressioni migratorie;
7.
proseguire la lotta contro il traffico delle persone, lo sfruttamento lavorativo e
sessuale delle donne e dei bambini, l’utilizzo dei bambini nei conflitti armati;
8.
organizzare il Forum delle donne parlamentari, nel quadro della dimensione
parlamentare del processo di Barcellona, prevedendo che si riunisca
annualmente. Il Forum dovrà concentrarsi su temi specifici e adottare una
risoluzione che sia base di sostegno alle donne nei rispettivi Parlamenti. Ogni
riunione del Forum verificherà lo stato di attuazione degli impegni assunti
nella risoluzione;
9.
istituire, a tal fine, un comitato di coordinamento, incaricato di organizzare la
successiva riunione, di stabilire un ordine del giorno, nonché di predisporre
un progetto di regolamento, da esaminarsi nella prossima riunione, che sarà
tenuta nel 2001. Per la redazione di tale progetto il Comitato di
coordinamento si collegherà per via telematica con i Paesi del Forum.
CHARTER OF INTENT
OF THE WOMEN PARLIAMENTARIANS
We, the women parliamentarians gathered in Naples on 7 and 8 March 2000 on the
occasion of the first Forum, provided for by the Declaration on Euro-Mediterranean
parliamentary cooperation, signed in Palma de Mallorca on 8 March 1999 by the
Speakers of the Euro-Mediterranean countries that are signatories to the Barcelona
Declaration, with the aim of establishing a network of permanent relations among the
women parliamentarians of the Euro-Mediterranean region;
A. recalling the commitments in international agreements and in the Beijing
Declaration aimed at guaranteeing equal rights and human dignity of women
and men;
B. aware that we represent diverse cultures and experiences, that can promote a
fruitful exchange of ideas and foster international cooperation;
C. convinced that parliamentary cooperation can guarantee the protection of
different cultural identities and, at the same time, the observance and
upholding of shared principles of civil coexistence;
D. convinced that within parliamentary assemblies women play a fundamental
role for the achievement of these principles;
E. convinced of the need for all Constitutions and legislations to sanction the
principles of equal dignity, equal opportunities and equal rights of women and
men;
F. aware that, despite the important results achieved in many countries in the area
of equal opportunities, major obstacles remain with respect to empowering
and conferring responsibilities to women as well as to their full participation in
the decision-making process;
G. aware of the fundamental importance of peace processes for the progress of
the rights of women;
H. convinced that women’s participation in the decision-making processes is a
positive contribution towards attaining the goals of equality, development,
freedom and peace for all peoples;
I. aware of the manifold forms of discrimination against women and children,
who are the victims of social and economic poverty, natural disasters, armed
conflicts, illiteracy, hunger, intolerance, economic and sexual exploitation, also
perpetrated by new types of organised crime;
take on the following commitments, as well as the assessment of their actual
achievement:
1. monitor the implementation of international conventions and action plans
aimed at ensuring the rights of women, girls and children;
2. foster the participation of women in politics both within the institutions and in
terms of social and civil commitment;
3. promote and support initiatives for the recognition of equal opportunities for
women and men in national legislations, also through the establishment of an
information network including media and the Internet, with a view to creating
wider awareness of the problems of women;
4. support and step up the implementation of the goals set out in the Barcelona
Declaration and, namely, of the Euro-Mediterranean partnership in the social,
economic, cultural and human areas;
5. promote policies aimed at assuring equal opportunities in education and
vocational training;
6. support policies aimed at fostering growth and employment in disadvantaged
countries and regions, so as to reduce migratory pressures;
7. continue in the struggle against the trafficking in human beings and the labour
and sexual exploitation of women and children, as well as the use of children
in armed conflicts;
8. organise a Forum of Women Parliamentarians, within the framework of the
parliamentary dimension of the Barcelona process, to be held on a yearly basis.
Each Forum shall focus on specific issues and adopt a resolution, which will
be a basis of support for women in their respective Parliaments.
Each meeting of the Forum shall assess the degree of implementation of the
commitments made in the resolution;
9. set up a Coordination Committee with the task of organising the next meeting
of the Forum, drawing up an agenda and preparing draft rules of procedure, to
be submitted to the next meeting, which will take place in 2001. During the
preparatory activity of this draft, the Coordination Committee will contact the
member countries of the Forum through the Internet.
CHARTE D’INTENTIONS DES FEMMES
PARLEMENTAIRES
Nous, les femmes parlementaires, réunies à Naples les 7 et 8 mars 2000, dans le cadre
du premier Forum prévu par la Déclaration sur la coopération parlementaire
euroméditerranéenne, souscrite à Palma de Majorque le 8 mars 1999 par les
présidents des Parlements des pays euroméditerranéens signataires de la Déclaration
de Barcelone, dans le but de créer un système de relations permanentes entre les
femmes parlementaires de la région euroméditerranéenne ;
A. nous reportant aux engagements contenus dans les conventions internationales et
la Déclaration de Pékin, visant à garantir l’égalité des chances et la dignité
humaine des femmes et des hommes ;
B. conscientes de représenter une pluralité de cultures et d’expériences, à même
d’alimenter un échange d’idées fécond et de développer la coopération
internationale ;
C. persuadées que la coopération parlementaire est en mesure de garantir la
sauvegarde des différentes identités culturelles, en même temps que le respect et
l’affirmation des principes partagés d’une vie civile commune ;
D. convaincues que les femmes peuvent jouer un rôle déterminant au sein des
Assemblées parlementaires pour la réalisation des principes mentionnés ;
E. convaincues de la nécessité que toutes les Constitutions et les législations
établissent les principes de dignité égale, égalité des chances et égalité dans les
droits entre femmes et hommes ;
F. conscientes que, malgré les résultats notables obtenus par de nombreux pays sur
le plan de l’égalité des chances, beaucoup d’obstacles subsistent toujours au
niveau de l’attribution de pouvoirs et de responsabilités aux femmes ainsi que de
leur participation pleine aux processus de décision ;
G. conscientes du fait que les processus de paix sont fondamentaux pour
l’affirmation des droits des femmes ;
H. persuadées que la participation des femmes aux processus de décision constitue
un apport efficace à la réalisation des objectifs d’égalité, développement, liberté et
paix pour tous les peuples ;
I.
conscientes de l’existence de nombreuses formes de discrimination et de violence
au détriment des femmes et des enfants, victimes de la pauvreté sociale et
économique, des calamités naturelles, des conflits armés, de l’analphabétisme, de
la faim, de l’intolérance, de l’exploitation économique et sexuelle, gérée parfois
par de nouvelles formes de délinquance organisée ;
nous nous engageons, tout en suivant les résultats effectifs, à:
1. veiller à la mise en œuvre des conventions et des plans d’action internationaux
visant à garantir les droits des femmes, des filles et des enfants ;
2. favoriser la participation des femmes à la politique, tant dans le domaine
institutionnel que dans celui de l’engagement social et civique ;
3. promouvoir et soutenir des initiatives pour l’affirmation du principe de l’égalité
des chances entre femmes et hommes dans les législations nationales, y compris
par la mise en place d’un réseau d’information incluant les médias et l’Internet, en
vue d’une vaste prise de conscience des problèmes des femmes;
4. conforter et accélérer la réalisation des objectifs fixés par la Déclaration de
Barcelone, notamment en ce qui concerne la mise en oeuvre du partenariat
euroméditerranéen dans les secteurs social, économique, culturel et humain ;
5. promouvoir des politiques pour la mise en œuvre de l’égalité des chances dans le
domaine de l’éducation et de la formation professionnelle;
6. encourager des politiques qui stimulent le développement et l’emploi dans les pays
et les régions défavorisés, de façon à réduire les pressions migratoires ;
7. poursuivre la lutte contre le trafic d’êtres humains, contre l’exploitation sexuelle et
contre l’exploitation dans le travail des femmes et des enfants, ainsi que contre
l’utilisation des enfants dans les conflits armés ;
8. organiser le Forum des femmes parlementaires sur une base annuelle, dans le
cadre de la dimension parlementaire du processus de Barcelone. Chaque Forum
devra se concentrer sur des thèmes spécifiques et adopter une résolution qui
puisse constituer une base d’appui pour les femmes dans les parlements
respectifs. Chaque réunion du Forum vérifiera l’état de réalisation des
engagements pris dans la résolution;
9. instituer, dans ce but, un Comité de coordination chargé d’organiser la réunion
suivante, de préparer un ordre du jour et d’élaborer un projet de règlement qui sera
examiné au cours de la prochaine réunion qui aura lieu en 2001. Pour la rédaction
de ce projet, le Comité de coordination se reliera par la voie télématique avec tous
les pays participant au Forum.