Università degli Studi di Trieste Scuola Superiore di Lingue
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Università degli Studi di Trieste Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori Esame di Idoneità alla Laurea Specialistica in Traduzione A.A. 2004/05 Traduzione dal Francese in Italiano Lorsque le cyclone tropical Ivan a touché, jeudi 17 septembre, les côtes sud des EtatsUnis, en Alabama, ses vents soufflaient encore à une vitesse de 209 km/h, avec des rafales à 260 km/h. Il a continué sa route, vendredi 18, vers la Louisiane, le Mississippi et la Floride, provoquant des chutes d'arbre, des inondations, des glissements de terrain et entraînant la mort d'une trentaine de personnes. A en croire les météorologues, le cyclone Ivan mérite bien son surnom, "le Terrible". C'est l'un des plus intenses jamais observés dans la région dans les Caraïbes. Mais, ce qui inquiète les populations, c'est qu'un autre cyclone, Jeanne, est en train de menacer Porto Rico. Le prénom féminin qu'il porte ne préjuge en rien de sa puissance. Les noms de baptême de ces phénomènes sont, depuis 1979, alternativement masculin ou féminin et le premier prénom attribué étant masculin les années paires et féminin les années impaires et puisés dans six listes alphabétiques reprises périodiquement. Pas de quoi se rassurer. Jeanne est-il simplement un cyclone de plus ou un cyclone de trop ? Les raisons d'une telle situation sont multiples. D'abord, l'absence d'El Niño sur le Pacifique, ce qui entraîne une augmentation des cyclones en Atlantique, ainsi que des températures océaniques très chaudes dans la mer des Caraïbes dont les cyclones se nourrissent. Ensuite, le réchauffement climatique. Rien n'est absolument sûr, mais des experts se demandent si ce réchauffement n'augmente pas les surfaces océaniques chaudes favorables au développement de ces ouragans. En effet, "depuis dix ans, constatent les prévisionnistes, on observe, en Atlantique, un cycle de saisons cycloniques actives avec des phénomènes intenses". Christiane Galus, « Le Monde », 19 septembre 2004. Università degli Studi di Trieste Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori Esame di Idoneità alla Laurea Specialistica in Traduzione A.A. 2004/05 Traduzione dall’Italiano in Francese Milano celebra Andy Warhol di Giovanna Canzi Dal 22 settembre al 9 gennaio la Triennale di Milano rende omaggio al genio creativo di Andy Warhol, esponente di spicco della Pop Art. “The Andy Warhol Show” ha tutte le carte in regola per essere uno degli eventi culturali e mondani della stagione. Si tratta, infatti, della più completa personale mai realizzata in Italia dedicata sia all’eclettico artista, sia a un’epoca storica che vide il dilagare sfrenato del “Warholismo”. Attraverso un percorso di oltre 200 opere, provenienti dalle più importanti collezioni e istituzioni pubbliche si scava in profondità nella vita di un grande personaggio, divenuto icona del suo tempo. Nove le sezioni della mostra, suddivise per aree tematiche, che ci permettono di scoprire la personalità eccentrica e vivace di un artista che fu pittore e fotografo, produttore televisivo e filosofo, attore ed editore al tempo stesso. Nella prime due sezioni i celebri volti dei personaggi famosi, ritratti con la tecnica dell’iterazione, propria delle immagini pubblicitarie e reinterpretati attraverso un uso vario ed espressivo del colore, si accompagnano a prodotti commerciali di tutti i tipi: l’artista attinge a ogni campo della vita per prelevare i suoi soggetti, trasformandoli poi in prodotti di consumo. La sfera più personale di Warhol emerge nella terza area tematica, dove i ritratti degli amici galleristi e gli appunti delle sue cronache, quasi maniacali, illuminano la dimensione privata della sua vita. L’artista che ha inventato se stesso, attraverso una serie di trucchi appare negli autoritratti della quarta sezione, con un volto spettrale e di difficile lettura. Il Sole 24 ore, 24 settembre 2004