il monastero di rivalta - Comune di Rivalta di Torino

Transcription

il monastero di rivalta - Comune di Rivalta di Torino
Ì Reti d’acqua, architettura e paesaggio in bassa val Sangone
Comune di Rivalta di Torino, Beinasco, Bruino ed
Orbassano
IL MONASTERO DI RIVALTA
SDF SEMPLIFICATO
(id. intervento CS. 1.1.2)
Ottobre 2006
Relazione descrittiva del Programma Integrato
MONASTERO (CS. 1.1.2)
Indice
1.
QUADRO CONOSCITIVO..................................................................................................... 2
1.1
Quadro conoscitivo generale e obiettivi ........................................................................... 2
1.2
Eventuali alternative progettuali ....................................................................................... 8
1.2.1
L’alternativa preferibile ............................................................................................ 9
1.3 Modalità di gestione dell’opera .......................................................................................... 12
1.4 Best Practices.................................................................................................................... 13
2.
FATTIBILITÀ TECNICA ...................................................................................................... 16
2.1
Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni pre-progettuali ....................................... 16
2.2 Stima parametrica del costo di costruzione....................................................................... 26
2.3 Eventuali nodi progettuali .................................................................................................. 30
3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE ............................................................... 31
4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA............................................................................................ 32
4.1 Bacino di utenza dell’opera e descrizione della domanda potenziale............................... 32
4.2 La definizione degli utenti potenziali.................................................................................. 45
4.3 Stima eventuali entrate e costi di gestione........................................................................ 51
4.3.1 Le funzioni ed il modello gestionale............................................................................ 51
4.3.2 I costi di investimento.................................................................................................. 52
4.3.3 I costi (e le entrate) di gestione................................................................................... 53
4.4 Sostenibilità dei costi ......................................................................................................... 55
5. CONVENIENZA ECONOMICA-SOCIALE ............................................................................. 56
5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all’opera ................................ 56
6. PROCEDURE ......................................................................................................................... 57
6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera ............................................ 57
6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per
superare i vincoli indicando i relativi tempi .............................................................................. 57
6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali ..................................................................... 59
ALLEGATO
Schema Urb (compatibilità urbanistica)
1
1.
QUADRO CONOSCITIVO
1.1
Quadro conoscitivo generale e obiettivi
La struttura del Monastero è quella di un vasto edificio a due corti. La sua localizzazione in tutta
prossimità all’accesso da Torino al Centro storico del comune ma anche sulla via verso
Orbassano, Beinasco e in uscita da Rivalta costituisce un elemento importante di strategicità
per l’opera.
la lettura del centro storico
Come si può osservare dalla planimetria i due edifici simbolo dei poteri locali furono eretti in
stretta prossimità ma separati da un corso d’acqua ora per un buon tratto interrato e che
corrisponde alla bealera di Rivalta.
Questi due blocchi sono anche gli edifici più grandi in termini di superficie del centro cittadino ed
hanno entrambi una consistente estensione a parco di pertinenza ed è proprio per queste
ragioni che la loro rifunzionalizzazione occupa una posizione prioritaria all’interno delle azioni
Pisl per l’asse arte, architettura e archeologia.
2
Il complesso del Monastero, nato per ospitare i canonici regolari di Sant'Agostino, risale al
secolo XI quando era costituito da una semplice aggregazione di celle dormitorio dei monaci
(domus).
Per i primi 200 anni di vita il Monastero gode di buona sorte anche grazie alla protezione
papale. Verso il 1200 inizia però la sua decadenza, causata da dissesti economici e morali.
Nel 1254 vi si insedia l’Ordine Cistercense, che rimarrà fino alla soppressione della
destinazione monastica nel 1792. Nel 1731 il monastero viene chiuso per regio decreto e
quindi i beni e le rendite passano al Regio Economato. Nel 1971 i Fratelli delle scuole
cristiane De La Salle cedettero al Comune di Rivalta il complesso edilizio che da allora è
destinato a sede della scuola media Don Milani.
Il complesso edilizio è costituito da un corpo di fabbrica a due piani fuori terra ed un
corrispondente piano interrato. La struttura è in muratura portante con tetto a falda. La
facciata è in mattoni pieni e l’ala che si trova nel lato sud caratterizzata da mattoni a vista e
cotto con chiare forme barocche. Alcuni la ritengono opera di Filippo Juvarra, che
frequentava la corte in quel periodo ed era impegnato in altri lavori in zona.
Ns. elab. AA.VV, Rivalta di Torino. Guida ritratto della città, Editris, Torino, 2002
La via L. Einaudi rappresenta una sorta di separazione tra l’agglomerato urbano centrale
propriamente detto e l’area del Monastero e dato il carico di traffico veicolare, risulta essere una
vera cesura.
Attraverso alcuni interventi di piano regolatore si è dotata questa infrastruttura di due rotatorie
sufficientemente ravvicinate da rallentare i flussi automobilistici e permettere ai pedoni di
ripercorrere l’antica allea alberata che giungeva al Monastero verso il chiostro centrale.
La presenza della destinazione scolastica (scuola media) in tutto il fabbricato che si affaccia sul
cortile est del Monastero e, di contro, lo scarso impiego della porzione ovest (dedicata
parzialmente ad alcune associazioni locali), hanno determinato un progressivo svuotamento di
significato rispetto all’allea e valorizzato punti di accesso diversi ma non aderenti ai percorsi
propri disegnati dalla struttura stessa degli edifici.
Il complesso edilizio del Monastero è stato già oggetto di alcuni significativi interventi di restauro
che hanno soprattutto premiato la porzione est collegata con la sala oggetto di ritrovamenti
archeologici molto importanti per l’epoca medievale ed oggi messi in mostra in sito.
La tabella che segue elenca sinteticamente gli interventi principali attuati fino ad oggi volti
all’adeguamento a funzioni specifiche e comunque alla conservazione del bene.
3
Localizzazione
Cappella lato ovest
Azione
Finanziamento
Tempi
Recupero archeologico della
preesistenza e progetto di
Cofinanziamento
restauro
Comune-Compagnia di
Realizzazione di sala per
S. Paolo
Conluso in ottobre
2004
incontri 70 posti
Chiostro archeologico
Recupero archeologico della
preesistenza esterna
all’edificio attuale
Manica “juvarriana”
Richiesta di
cofinanziamento
Concluso primavera
Comune-Compagnia di
2004
S. Paolo
Restauro edilizio e
realizzazione di servizi
igienici funzionali alla sala
Fondi comunali
Concluso primavera
2005
incontri e al teatro all’aperto
Come si evince lo stato di fatto anche manutentivo del complesso è a vari stadi di restauro
non tutti adeguati.
Gli usi attuali della struttura sono rappresentati nella tavola che segue che mostra come vi sia
una eterogeneità nelle attività presenti sia nelle finalità sia nell’impiego degli spazi.
L’area a parco è uno spazio verde con una piantumazione a tratti fitta e comunque molto
diffusa; parzialmente è occupato dal teatro all’aperto, luogo non più adeguato normativamente e
quindi non in grado di ospitare manifestazioni e spettacoli in sicurezza. E’ presente verso sud
un tracciato di corsa campestre utilizzato saltuariamente per la pratica amatoriale di questo
sport.
4
Il Monastero oggi si identifica nella percezione collettiva come scuola. La ex- cappella
recuperata si comincia a riconoscere come sala incontri. Le identità del Monastero sono quindi
due distinte destinazioni che non vengono colte come appartenenti al medesimo complesso.
Dall’area verde si usufruisce per una limitata porzione a giardino.
SALA
INCONTRI
SCUOLA
PERCEZIONE
ATTUALE DEL MONASTERO
GIARDINO
Lo spazio intermedio del chiostro non viene percepito perché rimane uno spazio neutro non
identificabile né architettonicamente né funzionalmente.
Scopo principale dell’operazione complessiva è dunque quello di restituire una dignità unitaria
e un ruolo riconoscibile all’edificio nel suo complesso.
L’azione principale che si intende attuare per il Monastero è quella di “riordinare” le attività in
esso presenti per rendere il complesso finalizzato per la cultura.
L’obiettivo prioritario è pertanto di completare l’identità del luogo per indirizzarla verso una
connotazione originale possibile grazie ai ritrovamenti archeologici che ne faccia
>> un polo culturale archeologico di riferimento dell’intero ambito
considerato.
La percezione/obiettivo riconduce in due ambiti funzionali intersecanti i valori del monastero
grazie a un utilizzo più coerente di tutti gli ambienti.
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ambito didattico culturale
unitario
ambito culturale ricreativo
PERCEZIONE/OBIETTIVO
DEL MONASTERO
La connotazione archeologica deve essere prevalente tanto da rendere il Monastero in nodo di
partenza di una rete di passeggiate archeologiche che coinvolga varie località piemontesi e
segnatamente della Valle di Susa, ma che trovino lì il proprio punto di caduta e convergenza
scientifica.
Il processo che porta alla definizione/conseguimento dell’obiettivo è graduale ed è
rappresentato dallo schema seguente.
RIORDINO DELLE FUNZIONI
FINALIZZAZIONE ALLA CULTURA-ARCHEOLOGIA
IL MONASTERO TORNA AD ESSERE UN PUNTO DI
RIFERIMENTO A SCALA SOVRACOMUNALE COME
POLO CULTURALE-ARCHEOLOGICO
7
Si prevede dunque un ampliamento delle funzioni non più solo didattiche ma anche, museali,
espositive e genericamente culturali.
E’ importante che l'area non resti “un'isola nel deserto”, come spesso accade a molti spazi
archeologici "ritagliati" nei centri urbani, ma che riesca a divenire un punto di riferimento nella
vita culturale dell’area metropolitana.
Questo sarà possibile solo con una attento studio delle funzioni da collocare, del potenziale
target di fruitori e del contenuto scientifico delle attività mussali e di laboratorio archeologico.
1.2
Eventuali alternative progettuali
La grande scommessa che si sarebbe potuta giocare per il complesso del Monastero sarebbe
stata quella di svuotarlo completamente dalla funzione scolastica che ad oggi risulta l’attività
prevalente e ripensarlo completamente come polo culturale autonomo.
L’equilibrio generale degli interventi previsti su questo asse dal Pisl prevede però la priorità
strategica per il Castello, edificio su cui si sono pure concentrati i maggiori sforzi economici
dell’Amministrazione comunale.
Questa alternativa di progetto avrebbe di conseguenza comportato una riorganizzazione totale
delle strutture presenti per la cultura a Rivalta e probabilmente in tutto l’ambito del Pisl, le
associazioni e gli edifici scolastici rivaltesi coinvolgendo dunque un numero amplissimo di
variabili e, sicuramente, date le dimensioni del complesso, un ingente sforzo economico.
Inoltre il servizio scolastico andrebbe comunque garantito in altra sede propria e adeguata che
al momento non pare essere nelle disponibilità immobiliari dell’Amministrazione.
Si è quindi rinunciato a questa proposta radicale orientandosi verso azioni di rilocalizzazione
mirata delle attività ora improprie rispetto all’obiettivo complessivo fissato.
ALTERNATIVA 1Æ
RIDESTINAZIONE TOTALE DEL COMPLESSO DEL MONASTERO A POLO
Punti di forza
Punti di debolezza
º necessità di rilocalizzazzione della scuola media
¸ realizzazione di una destinazione unitaria
¸ rispondenza piena all’obiettivo di creazione di identità
forte del complesso
º necessità di riorganizzazione complessiva dei servizi
culturali rivaltesi
º impegno economico troppo oneroso
8
1.2.1 L’alternativa preferibile
Analizzando in modo approfondito il complesso del Monastero di Rivalta appare evidente, come
detto, la mancanza di convergenza nelle finalità delle attività presenti.
È possibile elencare tutte le funzioni ora presenti che afferiscono all’attività didattica, al mondo
delle associazioni più varie, allo sport, come riassunto nella seguente tabella:
Funzione esistente
Æ Scuola elementare Don Milani
Æ Laboratorio informatica suor Ivana
Æ UNI 3
ÆCircolo anziani
ÆAssociazione ciclistica giovanile
ÆSpazio di distribuzione
ÆGiovani scout
ÆBanda musicale
ÆRassegne culturali estive
ÆAttività sportive scolastiche e campestri
In questo quadro il grado di integrazione tra le varie attività delle aree funzionali è molto basso e
manca totalmente la finalizzazione complessiva della struttura, in particolare rispetto alle attività
associative. Lo spazio dedicato alle associazioni rappresenta il cuore dell’edificio, sviluppandosi
nei locali che si affacciano sul chiostro e nei locali della Manica juvarriana: resta così vincolato
uno degli accessi principali al complesso e pregiudicato di fatto l’utilizzo esclusivo del chiostro
stesso. Questo spazio infatti è confinato attualmente ad un ruolo marginale e utilizzato
occasionalmente dalle associazioni scout che si riuniscono con cadenza settimanale.
Un altro spazio che costituisce parte integrante del complesso del Monastero, ma che
funzionalmente ne risulta isolato, corrisponde all’area della ex-Cappella. Questa porzione e
l’area antistante sono stati oggetto di restauro nel corso del 2003, grazie al quale è stato
possibile restituire alla collettività una struttura per incontri, con il recupero di un’area
archeologica, rinvenuta nel corso dei lavori e con essi valorizzata, a testimonianza della
stratificazione storico-architettonica di questo edificio.
La riflessione sul possibile riutilizzo dei locali della Manica juvarriana, del chiostro e del teatro
all’aperto nell’ottica del PISL, non può prescindere da una attenta valutazione dello stato di fatto
del Monastero nel suo insieme ed in particolare dei locali occupati dalle funzioni associative.
È opportuno riconsiderare l’intero complesso unitariamente fissando alcuni principi guida:
9
9
esiste un problema di accessibilità e di coerenza funzionale, per cui le attività che
ospiterà il chiostro dovranno essere strettamente connesse alle attività che si
svolgeranno nei locali che su di esso si affacciano, non creando limitazioni reciproche di
fruibilità o usi impropri delle strutture;
9
un ruolo importante ai fini della valorizzazione dell’investimento finora sostenuto, dovrà
rivestire l’attività legata all’archeologia e soprattutto alla didattica connessa che deve
godere di un supporto scientifico forte;
9
il riutilizzo dei locali della manica juvarriana dovrà prevedere l’inserimento di attività
correlate e complementari alle attività che si prevede si svolgeranno nei locali della
Cappella;
9
il parco del Monastero di cui il teatro è parte integrante, ma che attualmente risulta
essere scarsamente utilizzato ponendo seri problemi di manutenzione, dovrà essere
sede di attività con importanti rimandi a quelle localizzate nell’edificio per garantire un
utilizzo duraturo e continuativo, anche dell’area a parco o di alcune zone di esso.
All’interno del complesso del Monastero è auspicabile dunque avviare una trasformazione che
sia in grado di garantire una coerenza tra le funzioni insediate, quali sono le vocazioni e gli
indirizzi che si intendono privilegiare e che si possono legare in un’ottica di insieme.
È sicuramente importante mantenere la connotazione di luogo di formazione e studio che
rappresenta la centralità della destinazione. Allargando questa funzione ad altri destini culturali,
ma mantenendo il carattere “concluso” che il concetto stesso di Monastero si porta dentro, si
arriva alle attività musicali
e concertistiche ed a particolari esperienze artistiche di teatro.
Approfondendo invece il recupero delle radici, il percorso storico, si giunge alla declinazione
della destinazione verso le attività didattico/archeologiche e la loro diffusione nel percorso
museale.
Lo schema seguente sintetizza questa trasformazione:
10
>> RICONOSCIBILITÀ COMPLESSIVA DEL PRODOTTO MONASTERO:
POLO DIDATTICO-CULTURALE E ARCHEOLOGICO
ATTIVITA’ MUSEALE E
CONCERTISTICA
APPROFONDIMENTO
ARCHEOLOGICO
CON
LABORATORI
ARCHEOLOGICI
ATTIVITA’ AGGREGATIVA
GIOVANILE
FORMAZIONE E
STUDIO
ESPERIENZE
TEATRALI
PERCORSI
ARCHEOLOGICI
Le attività del complesso così riorganizzato soddisfano varie tipologie di utenti come evidenziato
dallo schema che segue:
MONDO DELL’INFANZIA
-
archeologia/gioco
-
parco
MONDO GIOVANILE
-
formazione
-
aggregazione
-
musica/parco
-
archeologia/studio
11
MONDO ADULTO
-
musica-chiostro/parco
-
archeologia/incontri seminari
MONDO ANZIANI
-
musica chiostro/parco
-
aggregazione
-
archeologia incontri
1.3 Modalità di gestione dell’opera
Il modello gestionale terrà in ogni caso separate le attività didattiche da quelle che si
inseriscono ex novo nel Monastero.
La gestione del plesso scolastico rimane autonoma e non interferisce all’interno del modello
complessivo.
Le funzioni localizzate nel complesso saranno tendenzialmente a gestione diretta del comune di
Rivalta.
E’ ipotizzabile comunque l’affidamento delle attività di:
-
laboratorio didattico archeologico,
-
realizzazione manifestazioni musicali all’aperto nel chiostro e nel teatro all’aperto,
ad associazioni onlus che abbiano nelle proprie finalità statutarie gli obiettivi previsti per la
rifunzionalizzazione del complesso.
Questo sistema potrà garantire all’Amministrazione al più il pareggiamento dei costi impiegati
per la manutenzione straordinaria dei luoghi e per le spese vive di funzionamento.
Tale modello gestionale sarà verificato in fase di redazione del business plan per le attività
pubbliche inserite.
12
1.4 Best Practices
Esperienze di attività dei Laboratori didattici e archeologici in Provincia di
Torino.
Enti proponenti
Obiettivi
MEDIARES
(www.mediares.to.it)
Via Gioberti 80/d
Torino- Tel.
011.580.63.63 - Fax
011.580.85.61
I docenti Mediares collaborano con le scuole di ogni
ordine e grado per trasmettere conoscenze e
passioni alle fasce di età notoriamente più ricettive.
La nostra scelta parte dalla profonda convinzione
che una capillare diffusione dell'amore per la cultura
nelle sue diverse manifestazioni debba essere
affrontata innanzitutto presso i giovani e in
particolare nelle scuole.
Occorre però investire nella cultura in maniera
consapevole e soprattutto piacevole.
Per fare questo abbiamo organizzato e strutturato le
lezioni in modo da fare frequente ricorso all'attività
pratica e da utilizzare strumenti didattici di vario tipo
(diapositive, calchi, riproduzioni sperimentali,
modellini, cartelloni esplicativi) finalizzati a fissare
maggiormente i concetti esposti.
Attività
Luoghi in cui si svolge l’attività
01 – Viaggio nell’antico Egitto
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo Egizio
02 – Viaggio nella storia: La vita
nella preistoria
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo di Antropologia
dell’Università di Torino e al Museo di
Antichità
03 - Viaggio nella storia: La vita
al tempo dei Romani
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo di Antichità e ai luoghi
della Torino Romana
04 – Viaggio nella storia: La vita
nel Medioevo
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo di Antichità, al Borgo
medievale e ai luoghi della Torino Medievale
05 – L’evoluzione dell’uomo
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo di Antropologia
dell’Università di Torino e al Museo di
Antichità
06 – La storia sotterranea: il
mestiere dell’archeologo
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo Egizio di Torino e al
Museo di Antichità
07 – 4 passi e un dado
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
08 – Torino nel tempo: Torino
Romana
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata al Museo di Antichità
09 – Torino nel tempo: Torino
Medievale
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata presso il Borgo e Rocca
medievale e al Museo di Antichità
10 – Torino nel tempo: Torino
Barocca
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata alla scoperta degli edifici della
Torino Barocca
11 – Torino nel tempo: Torino
neoclassica
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata per conoscere gli ampliamenti
neoclassici della città di Torino tra Settecento
e Ottocento
12 – Torino nel tempo: Torino
Liberty
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
visita guidata alla scoperta degli edifici Liberty
della città
13 – Sindone: Storia, Arte,
Archeologia
Attività didattica presso gli istituti scolastici
14 – La scrittura in gioco
Attività didattica presso gli istituti scolastici
(necessaria la disponibilità di una sala di
dimensioni minime di metri 20 x 10)
15 – Dalla pietra all’inchiostro
Attività didattica presso gli istituti scolastici
Fonte:nostre elaborazioni
13
Enti proponenti
Il CeSMAP – Centro
Studi e Museo
d’Arte Preistorica –
(www.cesmap.it).
Via Giolitti 1 10064,
Pinerolo
Obiettivi
Il CeSMAP è un’istituzione che svolge ricerche e
studi archeologici e antropologici
nelle Alpi Occidentali, nel Pinerolese
e in campo internazionale per l’Arte Rupestre.
E’ museo civico di Archeologia e Antropologia
della città di Pinerolo.
A partire dal 1974 organizza attività didattiche per le
scuole elementari, medie e superiori.
Favorire la conoscenza e valorizzare la ricchezza
culturale presente nei tre musei civici di Pinerolo.
Incentivarne la fruizione a favore di un numero
sempre più consistente di alunni e di insegnanti di
ogni ordine e grado.
Creare un'interazione programmata tra il mondo dei
Beni Culturali e il mondo della Scuola, con l'apporto
indispensabile degli insegnanti che sono i primi e i
migliori conoscitori dei propri alunni.
Queste iniziative, guidate da educatori museali, in
collaborazione con gli insegnanti, hanno visto una
partecipazione media di più di 2500 alunni l’anno.
Le attività prevedono il coinvolgimento degli alunni
in laboratori culturali, storici e antropologici che si
sviluppano tra la città e i musei, alternati ad attività
ludico/didattiche e in laboratorio, allo scopo di
favorire un approccio attivo e creativo
all’apprendimento.
Attività
01 – Laboratorio Preistorico
02 – Laboratorio Medievale
03 – Laboratorio etnografico
04 – Laboratorio scienze
naturali
05 – Laboratorio Seicentesco
06 – Laboratorio Ottocentesco
I progetti mirano a fornire stimoli, affinché i ragazzi
possano imparare dalla storia – e non
semplicemente studiare la storia – attraverso un
contatto diretto e guidato, con reperti, opere, edifici
del nostro passato.
Luoghi in cui si svolge l’attività
Sale del Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo
e laboratorio annesso
Itinerario archeologico-architettonico nel
Centro Storico di Pinerolo, suddiviso in tappe
corrispondenti ai principali edifici medievali
esistenti
Visita ad alcune sale del Museo allestite nei
sotterranei di Palazzo Vittone di Pinerolo
Attività didattiche in alcune sale e nel
laboratorio del Museo di scienze naturali di
Pinerolo
Strade, chiese e palazzi del centro storico di
Pinerolo, con riferimento alla Chiesa di S.
Agostino, sede del civico museo
Itinerario archeologico-architettonico che,
partendo dal Quadrilatero della Scuola
militare con la visita al Museo Storico
dell’Arma di Cavalleria e alla Cavallerizza
Caprilli, si svolge nella Città di Pinerolo
attraverso le strade, i palazzi, gli edifici
dell’epoca.
Tutto ciò diventa possibile, poichè i laboratori
didattici, oltre ad essere preparati con la massima
attenzione, vengono modulati di volta in volta, sulla
base delle specifiche esigenze avanzate dagli
insegnanti.
Fonte:nostre elaborazioni
Enti proponenti
Obiettivi
Associazione culturale
Archeodidattica ha come obiettivo la
“Archeodidattica”
(www.archeodidattica.it) valorizzazione e la tutela del patrimonio
archeologico e artistico ed è formata da
archeologi, storici e storici dell’arte operanti in
011 643176, fax.
progetti di ricerca in Italia e all’estero.
0116476371, indirizzo:
via Cavour 19/4 –
10024 – Moncalieri
(TO), email:
[email protected]
Dal 1993 vengono attivate delle speciali attività
didattiche per gli studenti delle scuole elementari,
medie inferiori e superiori: esse prevedono la
partecipazione interattiva degli studenti e
presentano contributi scientificamente correttiIl
Il progetto "Archeodidattica 2002-2003" attivato
nelle scuole elementari e nelle scuole medie
inferiori e superiori vede l'approfondimento di
quanto appreso a scuola tradursi in uscita didattica
e gita, non solo momento di svago e distensione,
ma modo per arricchirsi di nuovi stimoli e
prospettive. Questo progetto ha visto la
partecipazione nel corso dell’ anno scolastico
2001-2002 di più di 25.000 studenti nell’attività
didattica organizzata.
Collaborazione con provincia di Torino: “Progetto
Attività
Luoghi in cui si svolge l’attività
Elementari
01 – Una giornata con Indiana
Jones
Laboratorio di scavo archeologico simulato:
la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci
colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio
02 – Vita da preistorico
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
valli calcaree del finalese (grotta delle
Mànie, grotta Marina preso Berteggi),
Museo Archeologico Finalese
03 – un tuffo nel medioevo
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
castello di Serralunga d’Alba e chiesa gotica
di San Domenico di Alba
04 – Il barocco di Orta
“Pellegrinaggio” al Sacro Monte di Orta e
passeggiata nelle “viuzze” dell’isola d’Orta
05 – Missione segreta al
Museo Egizio
Museo Egizio
06 – Torino Romana e Museo
di Antichità
Museo di Antichità e luoghi della Torino
Romana
07 – Torino Medievale
Edifici della Torino Medievale
14
cultura materiale”
08 – Torino Barocca
Edifici della Torino Barocca
09 – Torino Risorgimentale
Museo del Risorgimento, edifici della Torino
capitale
Medie e superiori
01 – ARCHEOKIDS:
laboratorio di scavo
archeologico simulato
Laboratorio di scavo archeologico simulato:
la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci
colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio
02 – La nuova preistoria in 15
anni: dal Neolitico all’età del
Ferro nel bacino della Dora
Riparia
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
Museo della Preistoria della Valle di Susa di
Chomonte e insediamento preistorico
presso Borgone
03 – La via delle Gallie Valle
D’Aosta
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
Aosta e Pont St. Martin
04 – Il medioevo in Langa
Attività didattica presso gli istituti scolastici,
l'esame di uno scavo archeologico urbano
(Asti), di un tessuto urbanistico intatto
(Alba), di una chiesa con cicli affrescati
(Alba) e di una struttura incastellata a
controllo del territorio (Serralunga).
05 – San Giulio d’Orta e
Ricetto di Candelo
Attività didattica presso gli istituti scolastici e
Borgo medievale di Orta e ricetto di Candelo
sull’Isola di San Giulio
06 – Exilles e Briancon
nell’Ancient Regime
Attività didattica presso gli istituti scolastici e
visita presso Forte di Exilles e Briancon
07 – Roma e l’Etruria
Meridionale
Roma e Tarquinia (tre giorni)
08 – La rosa Camuna
Valle Canonica (tre giorni)
09 – Al Museo Egitto con
l’egittologo
Museo Egizio
10 - Torino Romana e Museo
di Antichità
Museo di Antichità e luoghi della Torino
Romana
11 – Torino Medievale
Edifici della Torino Medievale
12 – Torino Barocca
Edifici della Torino Barocca
13 – Torino Risorgimentale
Museo del Risorgimento, edifici della Torino
capitale
15
2.
FATTIBILITÀ TECNICA
2.1 Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni preprogettuali
La tavola che segue individua puntualmente l’utilizzo degli ambienti del Monastero con le nuove
funzioni allocate.
16
La tabella seguente mostra la disponibilità attuale di spazi delle aree di intervento.
Aree di intervento
Manica iuvarriana
Totale Manica
juvarriana
Teatro all’aperto
Mq. Sup.
calpestabile
Locale 1
41
Locale 2
42
Locale 3
43
Locale 4
40
corridoio
87
Totale
254
Parco del Monastero (escluso teatro)
Chiostro
2.352
5.370
761
100
Locali che si affacciano sul chiostro
214
111
La soluzione proposta si fa carico di una visione più ampia e flessibile del Monastero nel suo
complesso articolando gli spazi di questo edificio, di cui la manica juvarriana è parte integrante,
in compartimenti funzionali perfettamente integrati dal punto di vista del loro utilizzo.
18
Mq. Sup.
calpestabile
Funzione proposta
Aree già
ristrutturate
Locali
167
Attività laboratorio archeologico
NO
Distribuzione
148
Spazio di distribuzione
Locali lato sx
Locali lato dx
Atrio e distribuz.
120
Locali
235
Banda musicale
Centro giovani
Spazio di distribuzione
Ambienti di servizio alla attività
concertistica/dep
Sala per le feste
Scout grandi
Manifestazioni
Area di aggregazione
Aree di intervento
Manica juvarriana
Manica Ovest
Manica Nord
200
150
Locali lato sx
Manica Est
Locali lato dx
Teatro all’aperto
2.352
Parco del Monastero (escluso teatro)
5.370
100
140
SI
(61 mq.)
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Esercitazioni laboratorio archeologico
Chiostro
761
Attività musicali concertistiche
NO
Area Archeologica
409
Laboratorio archeologico all’aperto
SI
Cappella
128
Sale espositive/incontri
SI
Spogliatoi e servizi igienici
131
Spazio di servizio alle attività insediate
SI
La collocazione delle funzioni è stata verificata sotto più punti di vista utili anche a valutare
successivamente i costi di intervento.
Manica juvarriana/Cappella e parco:
il lato archeologico
Con il contributo Cantieri d’arte 2004 da parte della Compagnia di San Paolo, il Comune di
Rivalta ha completato i lavori relativi al recupero del tracciato archeologico della basilica
sottostante il Monastero. Sono stati inoltre recuperati i locali della Cappella e realizzati in una
porzione della manica juvarrina locali di servizio, comprendenti spogliatoi e servizi igienici. I
locali liberati dalle associazioni della manica juvarriana trovano una logica collocazione: dunque
aule destinate ad ospitare le attività legate al progetto “Laboratori archeologici” e all’itinerario
“Passi archeologici”. Gli spazi già disponibili nell’area della cappella ben si prestano ad ospitare
attività espositive legate all’esperienza del laboratorio, o allestimenti temporanei di mostre
fotografiche esplicative della memoria storica dei luoghi dell’abitato di Rivalta e dei comuni
dell’ambito e del percorso dell’itinerario.
19
Il luogo del Monastero di Rivalta rappresenterà in questo senso, il punto di partenza
dell’itinerario “Passi archeologici”, mettendo a disposizione le sale per l’esposizione, per
l’incontro/dibattiti e per il ristoro con la possibilità di usufruire del teatro all’aperto.
L’itinerario che il Pisl propone di “costruire” nelle azioni immateriali si pone come obiettivo la
riscoperta delle testimonianze storico-archeologiche minori del territorio, offrendo la disponibilità
di locali e costruendo una forte attività di promozione.
Il nucleo storico del Monastero potrà diventare:
sede di ritrovo per la partenza di visite guidate nella vicina Valdi Susa e Val Sangone;
crocevia di itinerari che partendo dalla città di Torino si sviluppano nelle valli piemontesi;
sede di riferimento per l’organizzazione di visite guidate dell’ambito, sulla base degli itinerari
già individuati nelle varie guide turistiche
Il laboratorio
Il laboratorio archeologico vuole essere un percorso didattico sull’archeologia, diretto per lo più
ad un pubblico in età scolare, cui raccontare la storia del mondo antico attraverso l’esposizione
dei reperti, l’attivazione di attività pratiche e giochi educativi. Il percorso inizia nel corridoio che
funge da collegamento tra le sale principali. Il laboratorio archeologico si sviluppa nei 4 locali
della manica juvarriana che vengono destinati a specifiche attività:
Locale 1. I monasteri: la nascita e lo sviluppo, la vita quotidiana al loro interno, il recupero
del monastero di Rivalta e della sua area Archelogica.
Locale 2. Il mestiere dell'archeologo: lo scavo e lo studio dei reperti.
Locale 3. L'Uomo e l'utilizzo di materia prime: la produzione di oggetti in ceramica.
Locale 4. La bottega del pittore: analisi e realizzazione di un affresco.
Nell’area del Parco del Monastero è prevista la realizzazione di un laboratorio archeologico
simulato. Nel cantiere di scavo, ricostruito in tutti i particolari, (quadrettatura di base, strumenti
di scavo e di documentazione) gli studenti possono sperimentare direttamente, con la guida di
un archeologo, le diverse fasi della scoperta, della classificazione e dell’interpretazione dei
reperti, utilizzando gli strumenti del mestiere e cimentandosi nella ricostruzione del contesto
ambientale e abitativo sulla base dei dati rilevati.
Manica Ovest
Si conservano le funzioni già presenti nella manica Ovest e cioè nella porzione sinistra la sede
della Banda musicale comunale e sulla destra il Centro giovani che sono comunque funzionali
alla destinazione complessiva.
20
Manica Nord e chiostro
Il chiostro è oggi un giardino fortemente rimaneggiato con piantumazioni improprie che ne
impediscono l’utilizzo. La presenza della banda musicale e del teatro dedicato ad eventi per un
pubblico più ampio, il chiostro realizzerebbe un collegamento tematico ospitando attività
concertistiche di musica da camera.
I locali immediatamente collegati nella manica Nord fungerebbero così da ambienti di servizio a
questa funzione.
Manica Est e parco
In questi locali che presentano l’affaccio diretto sul parco ed anche la possibilità di accesso
separato si insedierebbero i boy-scout che verrebbero rilocalizzati per svincolare il chiostro da
un utilizzo condizionato ad altre attività.
I due locali restanti su destra rimarrebbero ad uso feste secondo quanto desiderato dal mondo
giovanile rivaltese.
I parametri che sono stati utilizzati per misurare la fattibilità tecnica sono:
1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva;
2. Adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica.
1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva – questo parametro valuta la coerenza tra
gli spazi necessari allo svolgimento della funzione prevista e gli spazi offerti dal contenitore
e valuta inoltre se le caratteristiche funzionali degli ambienti sono adeguate per per ospitare
quella specifica attività.
21
2. adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica – questo parametro valuta la
possibilità di trasformazione architettonica del contenitore anche in relazione alla
necessità/dotazione di impianti tecnici adeguati (elettrico, idrico-sanitario, termico,
trattamento area, antincendio, collegamenti verticali…).
Questi parametri saranno applicati di seguito in maniera analitica per le funzioni nuove o
rilocalizzate; le funzioni preesistenti è chiaro che soddisfino già i requisiti di fattibilità tecnica.
Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività laboratorio archeologico
Per la realizzazione delle aule del laboratorio archeologico si hanno a disposizione circa 180
mq. Sarà possibile realizzare quattro aule servite da un corridoio di distribuzione. Tre aule
verranno utilizzate per l’esercizio dell’attività prevista ma servirà invece da supporto alle attività
espositive previste nell’area della cappella.
La capienza delle aule viene calcolata applicando lo standard in mq previsto dal DM 18/12/75
che indica uno standard minimo di 1,80 mq/alunno: è una dimensione generosa che tiene più
conto della particolarità dell’attività di “aula” proposta.
Si avranno a disposizione dunque circa 23 posti per aula, con una capienza complessiva di
circa 70 posti.
Aree di intervento
Locale 1
Locale 2
Manica
Locale 3
juvarriana
Locale 4
Corridoio
Funzione proposta
Mq. Sup. calpestabile Capienza aule
Il mestiere dell’archeologo
41
23
La produzione di oggetti in ceramica
42
23
La bottega del pintore
43
23
Spazio di servizio attività espositiva
40
Spazio di distribuzione
87
Dal punto di vista distributivo l’organizzazione spaziale del laboratorio archeologico sfrutta il
corridoio della Manica Juvarriana come spazio di distribuzione utilizzato sia per accedere alle
aule dove vengono realizzate le attività specifiche del laboratorio, sia per accedere all’area della
cappella. Si garantisce in questo modo la possibilità di svolgere contemporaneamente differenti
attività.
L’area della cappella accessibile dal corridoio di distribuzione viene pensata come uno spazio
flessibile dove, a seconda del tema delle esposizioni sarà possibile impostare un differente
allestimento (che può essere, mostra fotografica, mostra di lavori, mostra di prodotti…).
L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della collettività uno spazio da visitare più e più
volte cercando di legarne i contenuti all’attività del laboratorio archeologico e alle manifestazioni
cittadine.
Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività teatrali culturali –
archeologia all’aperto
22
Il teatro è inserito nel Parco del Monastero ed è organizzato in modo da ospitare un pubblico
seduto pari circa a 300 spettatori1, con un’area destinata ad ospitare il palco pari a 350 mq.
Inoltre è possibile usufruire anche dell’area a parco situata alle spalle dell’anfiteatro che ha una
superficie pari a circa mq. 25002 in grado di contenere un pubblico in piedi caso di
manifestazioni di grande portata.
All’interno del Parco del Monastero possono essere individuate anche due aree destinate alle
esercitazioni del laboratorio archeologico per una superficie pari a circa 250 mq. e 450 mq.
Aree di intervento
Funzione proposta
Teatro all’aperto
Parco del Monastero
(escluso teatro)
Parco del Monastero
(area pubblica per
manifestazioni)
Manifestazioni culturali
Area di aggregazione
Esercitazioni laboratorio archeologico
Area di aggregazione
Mq. Sup.
calpestabile
2352
Capienza
300 posti a sedere
5370
2500
1000 posti in piedi
nell’area alle spalle
dell’anfiteatro
L’accesso all’area dell’Anfitetro può avvenire direttamente dall’esterno senza interferire con le
altre attività del laboratorio archeologico e dell’area espositiva, garantendo in questo modo la
possibilità di avere spazi indipendenti dove poter svolgere più funzioni contemporaneamente.
Viene inoltre prevista una separazione di percorsi per il pubblico, che accede direttamente ai
posti a sedere, e per gli attori che accedono nell’area riservata provvista di servizi e camerino.
Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività concertistica
L’area del Chiostro con una superficie pari a circa 760 mq. è organizzata in modo da ospitare
un pubblico seduto pari a 150 spettatori, con un’area per il palco pari a 50 mq. La musica da
camera è un genere musicale le cui composizioni, scritte per un ristretto numero di esecutori
(strumentali e vocali), sono concepite per essere eseguito in piccoli ambienti di dimensioni
contenute.
L’atmosfera raccolta e riservata che suscita l’ambiente del chiostro ben si presta ad ospitare
questo genere musicale
Aree di intervento
Funzione proposta
Chiostro
Manica Nord
Attività musicali concertistiche
Locali di servizio
Mq. Sup.
calpestabile
761
Capienza
150 posti a sedere
1
La superficie occupata dalle gradinate è di circa 160 mq. Considerando i posti distribuiti su gradini di
lunghezza pari a 82 cm, larghi 50 cm, con un passaggio di 120 cm ogni 10 posti, si ottengono circa 300
posti a sedere.
2
Si valuta 2,5 mq/spettatore, uno standard molto elevato che considera la presenza di alberi nell’area.
23
Occorre inoltre considerare gli ambienti prospicienti il chiostro che vengono messi a
disposizione sulla base dell’esigenza dell’attività concertistica.
L’area del Chiostro può essere raggiunta dall’ingresso principale del Monastero, oppure
lateralmente sfruttando l’accesso ai locali della Manica Juvarriana. Sarà quindi possibile
organizzare le attività musicali utilizzando l’ingresso principale per l’accesso del pubblico e
l’ingresso laterale per l’accesso dei musicisti, che avranno a disposizione un’area riservata
provvista di servizi e camerino.
Adeguabilità/Trasformabilità e dotazioni impiantistica
In questa sezione si è inteso proporre un elenco di lavori che si renderanno necessari per
portare al recupero degli edifici del complesso in relazione alle funzioni previste, considerando
ovviamente già gli interventi di ristrutturazione realizzati con precedenti interventi.
Elenco opere per realizzazione attività laboratorio archeologico:
adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza vigenti,
demolizioni varie per adeguamento funzionale ed eliminazione superfetazioni incoerenti,
eventuali pavimentazioni,
rifacimenti intonaci,
rifacimenti tinteggiature,
allestimenti e arredi,
realizzazione area esercitazioni pratiche nel parco del monastero.
Elenco opere per realizzazione attività teatrali culturali:
realizzazione platea dell’Anfiteatro,
installazione corpi illuminanti,
sistemazioni superficiali esterne,
creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi.
Elenco opere per realizzazione attività musicali:
restauro conservativo delle facciate del Chiostro,
installazione corpi illuminanti,
sistemazioni superficiali esterne di supporto alle attività,
creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi.
Situazione impiantistica
Ad un primo esame qualitativo dell’edificio non paiono ravvisabili le condizioni per un intervento
strutturale. La valutazione per un determinato ambiente della situazione impiantistica riassume
24
la facilità di installazione di quelle dotazioni che ne permettono la fruizione in condizioni di
comfort e sicurezza.
Attività laboratorio archeologico:
interventi strutturali: NO
adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI
Attività teatrali culturali:
interventi strutturali: si
adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI
Attività musicali:
interventi strutturali: NO
adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI
25
2.2 Stima parametrica del costo di costruzione
Il costo di costruzione è da intendersi in questo intervento come costo di ristrutturazione. Molte
opere di restauro e ristrutturazione anche degli spazi comuni, come detto, sono già state attuate
per il Monastero, queste cifre dunque riguardano i locali da riprogettare ex novo e le aree
esterne.
Si è tenuto conto in questa proposta di costi di analoghe esperienze attuate su edifici con le
medesime caratteristiche costruttive e del fatto che generalmente l’edificio versa in buone
condizioni manutentive e senza particolari problemi da un punto di vista strutturale.
L’importo più elevato è quello dovuto al rinnovo delle sale per i laboratori archeologici, ma sarà
una cifra da dedicarsi in particolare alla dotazione impiantistica soprattutto in considerazione del
fatto che le sale avranno un significativo impiego di tecniche multimediali.
E’ evidente che se si immaginerà un allestimento particolare del percorso didattico e “museale”
si renderà necessario un progetto ad hoc che al momento non è stato previsto, ma che
potrebbe rientrare il un ragionamento di medio termine avvalorato dai riscontri ed eventuali
necessità di sviluppo della attività.
LABORATORIO ARCHEOLOGICO
Superficie (mq)
€/mq.
168
800
Costo
€
134.352,00
SALE STUDIO
MANIFESTAZIONI - TEATRO
struttura palco
MANIFESTAZIONI - PARCO
sistemazione parco
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO
giardino
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO
facciate
Superficie (mq)
€/mq.
1400
200
Superficie (mq)
€/mq.
902
12
Superficie (mq)
€/mq.
761
40
Superficie (mq)
€/mq.
554
300
Costo
€
280.000,00
Costo
€
10.825,68
Costo
€
30.455,20
€
166.155,00
Costo
Il costo di realizzazione lo si deduce dai Quadri Tecnici Economici, anch’essi fatti per
intervento.
26
LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO
QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999)
a)
a1)
a2)
a3)
a4)
a5)
b)
b1)
b1bis)
b2)
b3)
b4)
b5)
b6)
b6bis)
b7)
b7bis)
b8)
b9-10)
b11)
b12)
Lavori a base d'asta
lavori ed opere
oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso
oneri per la sicurezza aggiuntivi
totale lavori a base d'asta
totale importo appalto
Somme a disposizione della stazione appaltante
lavori in economia
arredi
rilievi, accertamenti e indagini
allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz.
imprevisti
acquisizione aree o immobili
accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94
accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99
spese tecniche per progettazione e D.LL.
fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i.
spese per attività di consulenza, ecc
spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc.
collaudo
IVA su a4
IVA su b4
IVA su b1bis
IVA su b2
IVA su b7
IVA su b7bis
IVA su b8
IVA su b9-10
IVA su b11
10,0%
10,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
Totale costo realizzazione
€
€
€
€
€
134.352,00
2.687,04
4.030,56
138.382,56
141.069,60
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
parziale €
€
10.000,00
7.053,48
1.410,70
4.232,09
14.106,96
2.116,04
2.116,04
13.838,26
705,35
2.000,00
2.821,39
423,21
423,21
61.246,73
202.316,33
MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco)
QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999)
a)
a1)
a2)
a3)
a4)
a5)
b)
b1)
b1bis)
b2)
b3)
b4)
b5)
b6)
b6bis)
b7)
b7bis)
b8)
b9-10)
b11)
b12)
Lavori a base d'asta
lavori ed opere
oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso
oneri per la sicurezza aggiuntivi
totale lavori a base d'asta
totale importo appalto
Somme a disposizione della stazione appaltante
lavori in economia
arredi
rilievi, accertamenti e indagini
allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz.
imprevisti
acquisizione aree o immobili
accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94
accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99
spese tecniche per progettazione e D.LL.
fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i.
spese per attività di consulenza, ecc
spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc.
collaudo
IVA su a4
IVA su b4
IVA su b1bis
IVA su b2
IVA su b7
IVA su b7bis
IVA su b8
IVA su b9-10
IVA su b11
Totale costo realizzazione
10,0%
10,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
€
€
€
€
€
280.000,00
5.600,00
8.400,00
288.400,00
294.000,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
parziale €
€
20.000,00
14.700,00
2.940,00
8.820,00
29.400,00
4.410,00
4.410,00
28.840,00
1.470,00
4.000,00
5.880,00
882,00
882,00
126.634,00
420.634,00
27
MANIFESTAZIONI - PARCO (sistemazione parco)
QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999)
a)
a1)
a2)
a3)
a4)
a5)
b)
b1)
b1bis)
b2)
b3)
b4)
b5)
b6)
b6bis)
b7)
b7bis)
b8)
b9-10)
b11)
b12)
Lavori a base d'asta
lavori ed opere
oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso
oneri per la sicurezza aggiuntivi
totale lavori a base d'asta
totale importo appalto
Somme a disposizione della stazione appaltante
lavori in economia
arredi
rilievi, accertamenti e indagini
allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz.
imprevisti
acquisizione aree o immobili
accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94
accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99
spese tecniche per progettazione e D.LL.
fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i.
spese per attività di consulenza, ecc
spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc.
collaudo
IVA su a4
IVA su b4
IVA su b1bis
IVA su b2
IVA su b7
IVA su b7bis
IVA su b8
IVA su b9-10
IVA su b11
10,0%
10,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
Totale costo realizzazione
€
€
€
€
€
10.825,68
216,51
324,77
11.150,45
11.366,96
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
parziale €
€
568,35
113,67
341,01
1.136,70
170,50
170,50
1.115,05
56,83
227,34
34,10
34,10
3.968,15
15.335,12
€
€
€
€
€
30.455,20
609,10
913,66
31.368,86
31.977,96
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
parziale €
€
15.000,00
1.598,90
319,78
959,34
3.197,80
479,67
479,67
3.136,89
159,89
3.000,00
639,56
95,93
95,93
29.163,35
61.141,31
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino)
QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999)
a)
a1)
a2)
a3)
a4)
a5)
b)
b1)
b1bis)
b2)
b3)
b4)
b5)
b6)
b6bis)
b7)
b7bis)
b8)
b9-10)
b11)
b12)
Lavori a base d'asta
lavori ed opere
oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso
oneri per la sicurezza aggiuntivi
totale lavori a base d'asta
totale importo appalto
Somme a disposizione della stazione appaltante
lavori in economia
arredi
rilievi, accertamenti e indagini
allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz.
imprevisti
acquisizione aree o immobili
accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94
accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99
spese tecniche per progettazione e D.LL.
fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i.
spese per attività di consulenza, ecc
spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc.
collaudo
IVA su a4
IVA su b4
IVA su b1bis
IVA su b2
IVA su b7
IVA su b7bis
IVA su b8
IVA su b9-10
IVA su b11
Totale costo realizzazione
10,0%
10,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
28
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate)
QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999)
a)
a1)
a2)
a3)
a4)
a5)
b)
b1)
b1bis)
b2)
b3)
b4)
b5)
b6)
b6bis)
b7)
b7bis)
b8)
b9-10)
b11)
b12)
Lavori a base d'asta
lavori ed opere
oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso
oneri per la sicurezza aggiuntivi
totale lavori a base d'asta
totale importo appalto
Somme a disposizione della stazione appaltante
lavori in economia
arredi
rilievi, accertamenti e indagini
allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz.
imprevisti
acquisizione aree o immobili
accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94
accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99
spese tecniche per progettazione e D.LL.
fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i.
spese per attività di consulenza, ecc
spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc.
collaudo
IVA su a4
IVA su b4
IVA su b1bis
IVA su b2
IVA su b7
IVA su b7bis
IVA su b8
IVA su b9-10
IVA su b11
10,0%
10,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
20,0%
Totale costo realizzazione
€
€
€
€
€
166.155,00
3.323,10
4.984,65
171.139,65
174.462,75
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
parziale €
€
3.489,26
1.744,63
5.233,88
17.446,28
2.616,94
2.616,94
17.113,97
348,93
3.489,26
523,39
523,39
55.146,84
229.609,59
Il prospetto seguente riassume il costo di realizzazione totale suddiviso per
intervento.
LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO
€
202.316,33
MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco)
€
420.634,00
MANIFESTAZIONI - PARCO (struttura palco+sistemazione €
15.335,12
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino)
€
61.141,31
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate)
€
229.609,59
TOTALE
€
929.036,35
29
2.3 Eventuali nodi progettuali
I principali nodi progettuali per l’edificio riguardano:
Ì
Ì
il tema degli accessi/percorsi che riveste un ambito metaprogettuale;
il tema della partizione degli spazi che attiene ad un campo più strettamente
architettonico delle soluzioni tecniche.
Da un punto di vista metaprogettuale è importante per il Monastero tenere conto della accurata
gestione dei percorsi.
La struttura diviene unitaria nelle finalità ma rimane comunque un insieme articolato di funzioni
sarà pertanto necessario porre attenzione anche progettualmente a riorientare il complesso
verso la sua nuova centralità del chiostro pur mantenendo vivo l’ingrasso dalla manica
juvarriana che distribuisce all’area esterna e alla sala incontri; le funzioni infatti convivono pure
se in fasce orarie differenti della giornata e della sera.
Sotto un profilo architettonico propriamente detto è invece essenziale tenere conto, sempre sul
tema degli accessi e percorsi, della necessità di “compartimentale” e contenere alcune funzioni
per evitare:
-
azioni di disturbo reciproco,
-
situazioni di assenza di controllo degli ambienti.
Dati i caratteri storici dell’edificio, la presenza caratterizzante di lunghi corridoi a volta di
distribuzione, diventa importante risolvere la partizione verticale dello spazio in maniera efficace
ma anche in sintonia con la tipologia costruttiva e lo spirito conservativo che sicuramente
informerà gli interventi di restauro.
30
3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE
Vedi schema URB allegato.
31
4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA
4.1 Bacino di utenza dell’opera e descrizione della domanda
potenziale
La soluzione proposta per il complesso del Monastero di Rivalta, come detto prevede
l’individuazione di due nuclei funzionali con le seguenti attività:
Nucleo funzionale attività didattiche:
o
Scuola elementare Don Milani
o
Attività di didattiche all’aperto del laboratorio archeologico;
Nucleo funzionale attività ludico – culturali:
o
Laboratorio archeologico (locali Manica juvarriana)
o
Attività taetarali – culturali (area dell’anfiteatro)
o
Attività musicali (area chiostro)
L’area del parco del Monastero adibita all’attività di corsa campestre, rappresenta uno spazio
comune a disposizione delle utenze dei due nuclei funzionali.
Le attività già presenti e che si decide di mantenere al momento della definizione dello Studio di
fattibilità sono:
o
Scuola elementare Don Milani
o
Attività di corsa campestre.
Le nuove attività che si vogliono inserire sono:
o
Attività del laboratorio archeologico
o
Attività teatrali-culturali
o
Attività musicali
L’analisi della domanda potenziale sarà pertanto riferita all’individuazione del bacino di utenza
di queste nuove attività.
Attività Del Laboratorio Archeologico
Il percorso didattico sull’archeologia, in cui raccontare la storia del mondo antico attraverso
l’esposizione dei reperti, l’attivazione di laboratori didattici e attività ludiche a vari livelli, è diretto
per lo più ad un pubblico in età scolare. Per la definizione degli utenti potenziali è stata quindi
considerata la fascia di popolazione con una età compresa tra i 5 e i 19 anni, appartenente ai
Comuni compresi all’interno del bacino di utenza, sulla base dei dati forniti:
dal Comune di Torino (http://www.comune.torino.it/statistica/ (dati aggiornati all’anno 2004).
dalla provincia di Torino www.provincia.torino.it/servizi/cifre/ (dati aggiornati all’anno 2004).
UTENTI POTENZIALI
Comune
Rivalta di Torino
Orbassano
Totale 5-14
1806
1890
Totale 15-19
852
1108
Totale 5-19
2658
2998
32
Rivoli
Beinasco
Piossasco
Bruino
Alpignano
Villarbasse
Collegno
Grugliasco
Volvera
Torino Circ. 10
Sangano
La Loggia
Torino Circ. 2
Pianezza
Candiolo
Venaria
Rosta
Trana
Reano
Nichelino
Torino Circ. 9
None
Airasca
Borgaro Torinese
Avigliana
Piobesi Torinese
Torino Circ. 3
Almese
Caselette
Cumiana
Buttigliera Alta
Scalenghe
Vinovo
Sant'Ambrogio
Carignano
Torino Circ. 5
Piscina
Moncalieri
Santena
San Gillio
Givoletto
Caselle Torinese
Druento
Frossasco
Torino Circ. 1
Torino Circ. 8
Caprie
Cambiano
Castagnole Torinese
Condove
Valle della Torre
Giaveno
Volpiano
La Cassa
Torino Circ. 4
Chiusa di San Michele
Cercenasco
Virle Piemonte
Settimo Torinese
Torino Circ. 6
Torino Circ. 7
San Maurizio Canavese
Rubiana
Roletto
Leinì
Vigone
Chieri
Cantalupa
Pinerolo
Buriasco
Macello
Fiano
Sant'Antonino di Susa
Osasio
Carmagnola
Trofarello
Ciriè
Coazze
Poirino
Robassomero
Villastellone
Pecetto Torinese
San Mauro Torinese
Valgioie
Pino Torinese
Totale
1539
4205
1556
746
1466
250
4074
3175
788
3106
309
593
7230
1074
540
3361
314
310
113
4267
5335
750
342
1298
1032
307
9105
551
233
620
622
304
1264
411
700
9282
317
4257
988
228
225
1575
736
241
5379
4244
148
567
170
374
316
1311
1241
144
6692
142
168
89
4249
8236
6375
688
185
187
1104
441
3051
180
2594
125
111
195
345
73
2423
996
1605
242
889
295
485
768
2268
739
316
802
107
2017
1864
333
1617
176
336
3544
499
284
1691
145
147
48
2175
2732
407
206
682
510
163
4534
227
112
283
298
162
638
214
358
4801
143
2335
508
138
108
793
414
125
2644
2090
72
292
95
166
177
638
684
52
3532
54
79
52
2120
4275
3262
259
83
93
580
205
1472
88
1395
50
57
108
198
34
1177
483
814
105
440
138
2307
6473
2295
1062
2268
357
6091
5039
1121
4723
485
929
10774
1573
824
5052
459
457
161
6442
8067
1157
548
1980
1542
470
13639
778
345
903
920
466
1902
625
1058
14083
460
6592
1496
366
333
2368
1150
366
8023
6334
220
859
265
540
493
1949
1925
196
10224
196
247
141
6369
12511
9637
947
268
280
1684
646
4523
268
3989
175
168
303
543
107
3600
1479
2419
347
1329
433
212
697
367
1659
68
756
142344
165
759
38
363
72327
532
2418
106
1119
214671
33
Sulla base delle analisi effettuate dal Centro studi turismo di Firenze3, durante l’anno scolastico
2002/2003 la domanda del turismo scolastico subisce, più degli altri segmenti turistici, gli effetti
della particolare combinazione di fattori negativi dovuti all’attentato dell’11 settembre 2001.
Questi avvenimenti comportano cambiamenti strutturali rilevanti in questo segmento:
x
diminuzione del numero dei viaggi di istruzione e il numero complessivo dei partecipanti (13,4%);
x
le sistemazioni ricettive alternative guadagnano quote di mercato a danno degli alberghi,
così come aumenta la domanda di trasporto a mezzo bus e treno a danno dell’aereo;
x
diminuisce sia la durata media dei viaggi di istruzione sia le presenze dei partecipanti
presso le strutture ricettive (-22% in Italia, -47% all’estero);
x
la spesa media dei viaggi di istruzione in Italia diminuisce del 21%, mentre aumenta dello
0,4% la spesa all’estero;
x
il fatturato delle aziende turistiche registra una diminuzione del 29% per effetto della
flessione produttiva.
Solo a partire dall’anno scolastico 2004-2005 si registrano segnali di ripresa per questo settore
con un aumento del numero di partecipanti pari al 16,3% rispetto al 2003. La quota di mercato
delle destinazioni italiane è del 76%, mentre i viaggi all’estero hanno raggiunto il 24% del
movimento complessivo.
Risulta difficile reperire dati inerenti le mete turistiche, le tipologie, i tempi e i modi scelti dalle
scuole italiane per la programmazione di viaggi di istruzione, in quanto non esistono ricerche e
analisi complete a riguardo.
La pubblicazione del Touring Club Italiano4 (“Indagine sul turismo scolastico in Italia e in
Lombardia") che analizza i flussi gestito dai tour operator e dalle agenzie di viaggi interpellati
nel 1999, cerca di ovviare a questa carenza fornendo dei dati relativi alle tipologie le tipologie di
viaggio di istruzione. Si osserva che il 32% dei viaggi di istruzione è costituito da itinerari
culturali, costituiti dalla visita a più luoghi, mentre la visita alle singole città d'arte è scelta nel
13% dei casi. In notevole crescita sono tutti i prodotti turistici che hanno come matrice il
rapporto con la natura, da sola (17%) o in rapporto con l'arte (11%), soprattutto dalle scuole
medie. Una novità è costituita dall'interesse per la cultura tecnico-scientifica, interesse non
sempre soddisfatto a causa della inadeguata offerta di musei interattivi e laboratori con
sperimentazione didattica.
Ipotizzando che gli utenti potenziali compresi nel bacino di utenza rappresentano il totale della
popolazione che compie viaggi di istruzione (presupponendo che il viaggio di istruzione sia
inserito nel programma scolastico di ogni classe) nel corso dell’anno, calcoliamo il 76% che
prevede come destinazione l’Italia. Inoltre dal risultato ottenuto calcoliamo ancora la
percentuale di studenti che optano per una destinazione d’arte (11%). Anche in questo caso
3
4
http://www.cstfirenze.it/htdocs/index.htm
CeSTIT e Università di Bergamo, “Guida al turismo scolastico in Lombardia. Itinerari per la scuola di
base” , 2001.
34
siccome non è presente la percentuale di studenti che scelgono come destinazione luoghi della
cultura tecnico-scientifica, viene utilizzata la percentuale relativa alla destinazione dei luoghi
d’arte, considerando quindi in questa destinazione anche le attività dei laboratori didattici. Tale
percentuale viene però ridimensionata e ridotta di due terzi in via cautelativa,perché si tiene
conto della specificità della destinazione.
Utenti potenziali
Totale 5-14
Totale 15-19 Totale 5-19
Totale studenti nei viaggi di istruzione
142344
72327
214671
Totale destinazione Italia
108181
54969
163150
Totale destinazione arte
11900
6047
17946
3967
2016
5982
Totale destinazione laboratorio-archeologico
Sulla base delle analisi delle esperienze di riferimento ormai consolidate in ambito
metropolitano viene valutata la possibilità di insediare nel Monastero non una nuova struttura
indipendente in grado di proporre formazione sull’archeologia a livello scolastico, entrando
quindi in competizione con quelle presenti sul mercato. Si vuole invece istituire un punto di
riferimento per le realtà che già operano sul territorio, che trovano nel laboratorio archeologico
un luogo dove poter mettere in pratica quello che è stato spiegato agli studenti nelle lezioni
teoriche in classe. Infatti le strutture analizzate operano nel seguente modo:
x
lezioni teoriche nelle classi degli istituti scolastici che ne fanno richiesta (Mediares,
Archeodidattica);
x
approfondimenti in luoghi differenti in relazione al tema trattato, attraverso l’organizzazione
di gite solitamente giornaliere o veri e propri viaggi.
Il Monastero di Rivalta e il suo laboratorio archeologico si propone come meta per le gite di
approfondimento, dando la possibilità di sperimentare l’esperienza dell’archeologo in un luogo
prossimo alla città e quindi a costi contenuti, rispetto alle tradizionali mete dell’Astigiano, della
Toscana e di Roma.
Considerando che questa destinazione entrerà in diretta competizione con realtà simili come il
CeSMAP di Pinerolo che opera in collaborazione con i due musei cittadini, si decide in via
cautelativa di dimezzare il totale degli utenti potenziali.
Utenti potenziali
Totale destinazione laboratorioarcheologico
Totale destinazione museo
Laboratorio archeologico di Rivalta
Totale 5-14 Totale 15-19 Totale 5-19
3967
2016
5982
1983
1008
2991
Ipotesi gestionale laboratorio archeologico
Vengono ipotizzati sette mesi di apertura all’anno considerando anche il mese di luglio per
soddisfare e esigenze delle attività estive come “estate ragazzi”. Durante il periodo di apertura è
35
previsto l’utilizzo delle tre aule del laboratorio anche contemporaneamente in quanto si ha la
possibilità di svolgere attività indipendenti tra loro. L’area esterna per le simulazioni di scavo
viene utilizzata a seconda delle attività previste per il laboratorio. Non viene preso in
considerazione il periodo invernale in quanto le condizioni climatiche non consentirebbero
l’utilizzo dell’area esterna per le esercitazioni.
Per quanto riguarda la gestione del servizio del laboratorio archeologico vengono previsti due
modelli gestionali:
1. affidamento dell’incarico ad associazioni locali che si occupano di arte e architettura (un
esempio potrebbe essere il “Gruppo Spazio Arte”, associazione rivaltese con sede a
Orbassano) in modo da contenere le spese di gestione, con apertura dei locali su
prenotazione;
2. affidamento dell’incarico a tecnici specializzati nel campo dell’archeologia, (laureati presso
l’università degli studi, sul modello del CeSMAP) in grado di fornire un servizio altamente
qualificato e soprattutto adeguato dal punto di vista scientifico agli standard del settore.
Prima ipotesi gestionale
Mesi
Settimane
Giorni potenziali di
apertura settimanale
Giorni di
apertura totale
capienza
aule 1
capienza
aule 2
capienza
aule 3
Totale
mensile
aprile
maggio
giugno
luglio
settembre
ottobre
novembre
Totale
4
4
4
4
4
4
4
28
5
5
5
5
5
5
5
35
20
20
20
20
20
20
20
140
23
23
23
23
23
23
23
161
23
23
23
23
23
23
23
161
23
23
23
23
23
23
23
161
1380
1380
1380
1380
1380
1380
1380
9660
Considerando una piena occupazione, ovvero 69 persone (corrispondente circa alla capienza di
un bus privato) per ogni giorno di apertura alla settimana, il numero massimo di utenti è pari a
9660 persone. Confrontando il dato con gli utenti potenziali calcolati si otterrebbe quindi una
occupazione dei locali pari al 30% circa. È comunque opportuno segnalare che difficilmente si
riuscirà a aggiungere la piena occupazione e il dato ha natura puramente teorica, volto a
verificare la capacità della struttura di assorbire interamente il potenziale utenti individuato.
Seconda ipotesi gestionale
Mesi
Settimane
Giorni potenziali di
apertura settimanale
Giorni di
apertura totale
capienza
aule 1
capienza
aule 2
capienza
aule 3
Totale
mensile
aprile
maggio
giugno
luglio
settembre
ottobre
novembre
Totale
4
4
4
4
4
4
4
28
2
2
2
2
2
2
2
2
8
8
8
8
8
8
8
56
23
23
23
23
23
23
23
161
23
23
23
23
23
23
23
161
23
23
23
23
23
23
23
161
552
552
552
552
552
552
552
3864
36
Il secondo modello gestionale potrebbe essere attuato sottoscrivendo una convenzione tra
Comune di Rivalta e Università degli Studi. Una possibile forma di collaborazione vedrebbe il
Comune impegnato nella ristrutturazione dei locali e nella creazione del laboratorio
archeologico, mentre l’Università metterebbe a disposizione personale qualificato (professori,
ricercatori, dottorandi nell’area dell’arte medievale) a supporto dell’attività del laboratorio nei
periodi di apertura. In questo modo anche le ipotesi di funzionamento verrebbero modificate in
quanto, al posto di un servizio da fornire tramite prenotazione, si garantirebbe una apertura
settimanale su giorni prestabiliti, indipendentemente dall’affluenza del pubblico. Si ipotizzano
due giorni di apertura settimanale, ampiamente sufficienti ad assorbire il bacino di utenza
calcolato.
Definizione del Bacino di utenza
Per la definizione del bacino di utenza è stata calcolata un’area corrispondente al percorso
massimo di un bus privato pari a sessanta minuti, per arrivare al Monastero. Per
l’individuazione dei tempi di percorrenza ci si è serviti del servizio messo a disposizione dal
Gruppo Torinese Trasporti in via telematica (sito http://www.5t.torino.it/5t/it/percorsi)5. Ciò ha
consentito di effettuare una suddivisone dei tempi di percorrenza per le seguenti categorie di
mezzi:
o
Mezzi pubblici,
o
Auto,
o
Bus privato (in questo caso il tempo di percorrenza viene calcolato
moltiplicando per 1,5 il tempo di percorrenza dell’auto, tenendo conto della
minore velocità di viaggio).
Sono state calcolate anche le distanze minime tra il luogo di partenza e il luogo di arrivo e
analizzando i dati raccolti ci si è resi conto che molto spesso a distanze maggiori a volte
corrispondono tempi di percorrenza minori, in quanto per le auto e bus privati si ha la possibilità
di percorrere strade a scorrimento veloce come la tangenziale. Inoltre osservando i dati relativi
ai mezzi pubblici occorre evidenziare i seguenti elementi:
o
Il tempo di percorrenza viene calcolato come somma dei tempi necessari a
percorrere il tragitto dei mezzi pubblici che collegano il punto di partenza e il
punto di arrivo.
o
Considerando che il comune di Rivalta è collegato a Torino dalla linea 43, il
percorso che da quest’ultimo e dai comuni della cintura ovest, nord ed est porta
al Monastero è vincolato a questa linea localizzata nella parte sud della città.
5
Per i Comuni di La Loggia, Cumiana, None, Sant’Ambrogio , Carignano, Piscina, Frossasco, Val della
Torre, Chiusa di San Michele, Cercenasco, Vigone, Buriasco, Sant’Antonino di Susa, Osasio,
Robassomero, Valgioie, il percorso è stato calcolato utilizzando il programma AutoRuote, in quanto il
servizio Gtt non è attivo in questi Comuni.
37
Sulla base di queste osservazioni si è deciso di considerare per la definizione del bacino di
utenza ristretto e allargato il bus privato, calcolando un tempo di percorrenza pari a 60 minuti
per raggiungere il Monastero.
Dall’analisi dei tempi dei percorrenza emerge che il bacino di utenza è composto da macroaree
qui di seguito riportate:
Valle del Sangone
Comune di Torino articolato nelle sue circoscrizioni
Area metropolitana di Torino suddivisa in:
o
Comuni della cintura Ovest
o
Comuni della cintura Sud
o
Comuni della cintura Est
o
Comuni della cintura Nord
Sulla base dei tempi di percorrenza il bacino di utenza ristretto ed allargato risulta così
composto:
38
BUS
0
4
5
7
0
38
90
23
0
7
7
8
0
10,5
10,5
12
Piossasco
Bruino
Alpignano
Villarbasse
Collegno
Grugliasco
Volvera
Torino Circ. 10
Sangano
La Loggia
Torino Circ. 2
Pianezza
Candiolo
Venaria
Rosta
Trana
Reano
Nichelino
Torino Circ. 9
None
8,1
7
7
8,1
9
8
9
10
9,1
17,7
10
10
14
17
10
12
12
14
12
15
41*
55*
100
101*
60
55
Non disp.
45
55*
Non disp.
50
88
Non disp.
100
100*
120*
120*
60
45
Non disp.
11
11
11
11
12
13
13
13
13
14
14
15
15
15
16
16
15
16
16
16
16,5
16,5
16,5
16,5
18
19,5
19,5
19,5
19,5
21
21
22,5
22,5
22,5
24
24
22,5
24
24
24
Airasca
Borgaro Torinese
Avigliana
Piobesi Torinese
Torino Circ. 3
Almese
Caselette
Cumiana
Buttigliera Alta
Scalenghe
Vinovo
Sant'Ambrogio
Carignano
Torino Circ. 5
Piscina
Moncalieri
Santena
San Gillio
Givoletto
Caselle Torinese
Druento
Frossasco
Torino Circ. 1
Torino Circ. 8
Caprie
Cambiano
Castagnole Torinese
Condove
Valle della Torre
15
21
17
15
13
18
11,5
17,9
12,7
19,5
17
25,1
22,8
18
19,1
16
27
15
16
24
16
21,4
15,4
15
23,4
28
18
24
16,2
Non disp.
110
120*
Non disp.
53
128
107
60*
100*
Non disp.
Non disp.
Non disp.
Non disp.
85
Non disp.
60
83
Non disp.
Non disp.
110
95
Non disp.
55
70
159*
95
Non disp.
135*
Non disp.
17
17
18
18
18
18
18
19
19
19
20
20
20
20
20
21
21
21
21
21
22
22
22
22
22
23
23
23
23
25,5
25,5
27
27
27
27
27
28,5
28,5
28,5
30
30
30
30
30
31,5
31,5
31,5
31,5
31,5
33
33
33
33
33
34,5
34,5
34,5
34,5
Giaveno
Volpiano
La Cassa
Torino Circ. 4
Chiusa di San Michele
Cercenasco
Virle Piemonte
Settimo Torinese
Torino Circ. 6
Torino Circ. 7
San Maurizio Canavese
Rubiana
Roletto
Leinì
Vigone
Chieri
Cantalupa
Pinerolo
Buriasco
Macello
Fiano
Sant'Antonino di Susa
Osasio
Carmagnola
Trofarello
Ciriè
18
33
19
14
27,8
23,3
22
29
23
18
28
23,1
24,1
29
27,1
34
22,5
27
27,3
28
25
32
26,3
29
21
31
120*
115*
Non disp.
60
Non disp.
Non disp.
Non disp.
115
90
75
120*
116*
129*
110
Non disp.
125
102*
71*
Non disp.
Non disp.
Non disp.
Non disp.
Non disp.
Non disp.
90
130*
24
24
24
24
24
24
25
25
25
25
25
26
26
27
28
28
28
29
29
29
29
29
29
30
30
30
36
36
36
36
36
36
37,5
37,5
37,5
37,5
37,5
39
39
40,5
42
42
42
43,5
43,5
43,5
43,5
43,5
43,5
45
45
45
35 - 45 MINUTI
23
32
32
27
25
25
25
26
Non disp.
Non disp.
Non disp.
Non disp.
90
105
Non disp.
105
31
32
32
34
34
36
37
40
46,5
48
48
51
51
54
55,5
60
45 - 60 MINUTI
Coazze
Poirino
Robassomero
Villastellone
Pecetto Torinese
San Mauro Torinese
Valgioie
Pino Torinese
BACINO ALLARGATO
25 - 35 MINUTI
15 - 25 MINUTI
0 - 15 MINU
Bacino d'utenza
BACINO RISTRETTO
TEMPO DI PERCOR.(min.)
AUTO PRIVATA BUS PRIVATO
DISTANZA
(Km)
LOCALITA'
Rivalta di Torino
Orbassano
Rivoli
Beinasco
* Tratta coperta parzialmente da bus di linea
39
Attività Teatrali/Culturali E Attività Musicali
Il parco dl Monastero e l’area del Chiostro vengono pensate in modo unitario in quanto, nella
proposta ipotizzata è previsto lo svolgimento di attività tra loro complementari.
L’area del Parco del Monastero nella quale è inserito l’anfiteatro viene confermata come punto
di aggregazione giovanile soprattutto in riferimento alle serate estive nei mesi di giugno e luglio.
L’area del Chiostro destinata ad attività legate alla musica classica, completerebbe l’offerta
dando la possibilità di inserire in calendario eventi ad essa collegati .
Le esperienze di riferimento riguardano le manifestazioni estive organizzate in altre aree della
provincia di Torino come Chicobum Festival, Colonia Sonora, Traffic Torino Free Festival,
Ritmika e Ridi Torino.
Manifestazione
Luogo
Periodo di
svolgimento
Chicobum Festival
Borgaro Torinese (Parco Chico Mendes)
1 giugno – 29 luglio
Colonia sonora
Collegno (Parco Certosa Reale)
1 giugno – 29 luglio (27
agosto)
Traffic Torino Free Festival
Torino (Parco della Pellerina, Murazzi del Po,
Giardini Reali, Spina 3)
12-13-14-15 luglio
Ritmika
Moncalieri (Fonderie Teatrali Limone)
8-9-10 giugno
Ridi Torino
Torino (Piazza d’armi)
Nichelino (Piazza del Municipio)
Chivasso (ex Foro Boario)
Sant’Ambrogio di Torino
(Piazza della Repubblica)
Settimo Torinese (La suoneria Via Partigiani)
Collegno (Colonia Sonora)
Rivalta di Torino (Parco del Monastero)
Sestriere (Cinema Fratèive)
16 giugno – 4 agosto
40
Benchmark delle attività di confronto
Il documento “Indagine sul pubblico dei festival dell’estate Torinese: Chicobum Festival, Colonia
Sonora, Traffic Torino Free Festival”6 pubblicato a cura dell’Osservatorio culturale del Piemonte
nel 2005 definisce la tipologia e la provenienza del pubblico partecipante alle principali
manifestazioni culturali estive torinesi. La ricerca utilizza dal punto di vista metodologico un
approccio prevalentemente quantitativo attraverso lo strumento del questionario autocompilato,
distribuito all’ingresso degli spettacoli. L’attività di analisi dei casi di best practice permette di
trarre alcune conclusioni utili (indicatori) alla progettazione dell’attività rivaltese.
-
L’età media dei fruitori delle manifestazioni oggetto dell’indagine à di 29 anni; si
conferma quindi come il consumo di musica dal vivo di musica cosiddetta extracolta
(pop, rock, dance, elettronica, etno-word, cross-over, ecc….) sia fortemente influenzato
dalla componente generazionale;
Il pubblico dei festival per fasce di età
15-18 anni
19-22 anni
23-30 anni
31-40 anni
41-50 anni
> 50 anni
5,3%
16%
42,6%
24,3%
9,1%
2,6%
Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005.
-
emerge una prevalenza di pubblico maschile pari al 58 % contro il 42 % di pubblico
femminile
-
in tutte e tre le manifestazioni il pubblico degli over 40 incide per il 10%-12% segno che
le proposte si rivolgono ad un pubblico piuttosto definitivo dal punto di vista anagrafico,
con caratterizzazione verso i più giovani o più adulti a seconda della programmazione
prevista ma anche di altri fattori logistici legati alla localizzazione e qualità dei siti;
-
il bacino principale di provenienza corrisponde a Torino (45,3%) e alla provincia
(36,6%), mentre per quanto riguarda l’ambito regionale un discorso a parte deve essere
fatto per la provincia di Cuneo. Se si analizzano solo gli spettatori provenienti dal
Piemonte (esclusa la provincia di Torino) emerge in modo molto significativo la
presenza di coloro che provengono dalla provincia di Cuneo (più della metà di tutti
coloro che provengono dalle altre province del Piemonte). Il dato è molto simile a quello
rilevato sul pubblico di Torino Settembre Musica (la provincia di Cuneo raggiungeva il
58%) e mette in evidenza la capacità dell’offerta torinese di attrarre con più facilità
pubblico proveniente dal basso piemonte rispetto all’area nord-orientale, che
probabilmente gravita maggiormente intorno alla Lombardia e a Milano;
6
Reperibile sul sito www.ocp.piemonte.it
41
La provenienza del pubblico per provincia
Alessandria
Asti
4,1%
15,6%
Biella
Cuneo
Novara
Verbania
Vercelli
9,8%
53,3%
4,9%
0,0%
12,3%
Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005.
-
Complessivamente si tratta di un pubblico piuttosto composito per quanto riguarda il
livello di fidelizzazione e di assiduità con le manifestazioni. Se è vero che quasi il 30%
degli spettatori sono al loro primo anno di partecipazione, uno su quattro frequenta i
festival da 4-6 anni. L’incidenza maggiore è quella relativa a coloro che lo frequentano
da 2-3 anni;
Il pubblico per anni di partecipazione Chicobum e Colonia Sonora
1 anno
da 2 a 3
da 4 a 6
oltre 7
28,4%
35,1%
26,1%
10,4%
Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005.
-
Il rapporto di assiduità con le manifestazioni, mette in evidenzia una situazione di
maggiore selezione degli spettacoli, che se, da un lato, rivela un coinvolgimento più
debole con il festival, dall’altro, implica un maggiore turn over e la presenza di pubblici
differenziati all’interno dei festival;
Il pubblico per numero di spettacoli visti
1
da 2 a 3
da 4 a 6
da 7 a 10
oltre 10
23,9%
40,2%
23,4%
8,2%
3,3%
Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005.
La manifestazione “Sere d’Estate” di Rivalta di Torino
La manifestazione che si vuole organizzare utilizzando le aree messe a disposizione dal Parco
del Monastero è improntata sul modello delle collaudate esperienze pluriennali dell’area
metropolitana torinese e del comune di Torino. L’articolazione temporale del programma può
prevedere diverse soluzioni:
x
durata temporale dal primo giugno a fine luglio, con l’organizzazione di sei eventi
settimanali e un giorno di riposo, entrando in diretta concorrenza con le altre manifestazioni
metropolitane;
42
x
durata temporale dal primo giugno al 31 agosto, con organizzazione di quattro eventi a
settimana, ma estendendo l’orizzonte temporale anche al mese di agosto quando le
principali manifestazioni metropolitane sono concluse;
x
durata temporale dal primo giugno al 30 settembre, con organizzazione di tre eventi a
settimana, inserendo in calendario anche manifestazioni cittadine e avvenimenti legati
all’edizione di “settembre musica” da svolgersi nell’area del Chiostro.
DURATA TEMPORALE
FREQUENZA
NUMERO GIORNI
1 giugno-31luglio
6 giorni settimanali
54 giorni
1 giugno-31 agosto
3 giorni settimanali
52 giorni
1 giugno-30 settembre
3 giorni settimanali
53 giorni
43
La definizione del bacino di utenza
11
11
11
11
12
13
13
13
13
14
14
15
15
15
16
16
15
16
16
16
Airasca
Borgaro Torinese
Avigliana
Piobesi Torinese
Torino Circ. 3
Almese
Caselette
Cumiana
Buttigliera Alta
Scalenghe
Vinovo
Sant'Ambrogio
Carignano
Torino Circ. 5
Piscina
15
21
17
15
13
18
11,5
18,7
12,7
19,5
17
25,1
22,8
18
19,1
17
17
18
18
18
18
18
19
19
19
20
20
20
20
20
Moncalieri
Santena
San Gillio
Givoletto
Caselle Torinese
Druento
Frossasco
Torino Circ. 1
Torino Circ. 8
Caprie
Cambiano
Castagnole Torinese
Condove
Valle della Torre
16
27
15
16
24
16
21,4
15,4
15
23,4
28
18
24
16,2
21
21
21
21
21
22
22
22
22
22
23
23
23
23
Giaveno
Volpiano
La Cassa
Torino Circ. 4
Chiusa di San Michele
Cercenasco
Virle Piemonte
Settimo Torinese
Torino Circ. 6
Torino Circ. 7
San Maurizio Canavese
Rubiana
Roletto
Leinì
Vigone
Chieri
Cantalupa
Pinerolo
Buriasco
Macello
Fiano
Sant'Antonino di Susa
Osasio
Carmagnola
Trofarello
Ciriè
18
33
19
14
27,8
23,3
22
29
23
18
28
23,1
24,1
29
27,1
34
22,5
27
27,3
28
25
32
26,3
29
21
31
24
24
24
24
24
24
25
25
25
25
25
26
26
27
28
28
28
29
29
29
29
29
29
30
30
30
23
32
32
27
25
25
25
26
31
32
32
34
34
36
37
40
Coazze
Poirino
Robassomero
Villastellone
Pecetto Torinese
San Mauro Torinese
Valgioie
Pino Torinese
BACINO RISTRETTO
8,1
7
7
8,1
9
8
9
10
9,1
17,7
10
10
14
17
10
12
12
14
12
15
BACINO ALLARGATO
Piossasco
Bruino
Alpignano
Villarbasse
Collegno
Grugliasco
Volvera
Torino Circ. 10
Sangano
La Loggia
Torino Circ. 2
Pianezza
Candiolo
Venaria
Rosta
Trana
Reano
Nichelino
Torino Circ. 9
None
Bacino d'utenza
0 - 10 MINU
0
7
7
8
11 - 20 MINUTI
0
4
5
7
21 - 30 MINUTI
DISTANZA TEMPO DI PERCOR.(min.)
AUTO PRIVATA
(Km)
31 - 40 MINUTI
Località
Rivalta di Torino
Orbassano
Rivoli
Beinasco
44
Per la definizione del bacino di utenza è stata calcolata un’area corrispondente al percorso
massimo di un’auto privata pari a sessanta minuti, per arrivare al Monastero. Per
l’individuazione dei tempi di percorrenza ci si è serviti del servizio messo a disposizione dal
Gruppo Torinese Trasporti in via telematica (sito http://www.5t.torino.it/5t/it/percorsi)7. È stato
individuato un bacino di utenza ristretto considerando un tempo di percorrenza pari a 20 minuti,
ed un bacino allargato considerando un tempo di percorrenza massimo di 40 minuti, adottando
come limite il raggiungimento del Monastero da parte di tutti i Comuni della Valle del Sangone.
Sulla base dei tempi di percorrenza il bacino di utenza ristretto ed allargato risulta composta
come riportato al paragrafo seguente.
4.2 La definizione degli utenti potenziali
Per la definizione degli utenti potenziali, sono state seguite due strade:
una volta definito il bacino di utenza è stata calcolata la popolazione dei Comuni per fasce
di età, servendosi della Banca Dati Demografica Evolutiva della Regione Piemonte8. Le
fasce di età sono state individuate sulla base delle aggregazioni utilizzate nell’indagine
dell’Osservatorio Culturale del Piemonte.
una volta definito il bacino di utenza, è stata calcolata la popolazione dei Comuni
considerando una aggregazione delle fasce di età analoga a quella utilizzata dall’ISTAT per
definire le indagini campionarie. Precisamente si è fatto riferimento all’indice percentuale
relativo alla voce “altri concerti di musica” per la Regione Piemonte, dell’indagine pubblicata
dall’ISTAT9. Tale indice percentuale è riferito ad un’indagine condotta sulla popolazione di
età superiore a sei anni è pari a 16,9%.
7 Per i Comuni di La Loggia, Cumiana, Sant’Ambrogio , Carignano, Frossasco, Val della Torre, Vigone, Buriasco,
Valgioie, il percorso è stato calcolato utilizzando il programma AutoRuote, in quanto il servizio Gtt non è attivo in questi
Comuni.
8
BDDE (Banca Dati Demografica Evolutiva), www.regione.piemonte.it/stat/bdde/index.htm
9
Tavola 3.2 - Persone di 6 anni e più che hanno fruito nell'ultimo anno dei vari tipi di intrattenimento per
regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Anno 2001 (per 100 persone della stessa zona)
Territorio
Teatro
Cinema
Musei,
mostre
Piemonte
17,8%
51,3%
32,8%
Concerti di
musica
classica
9,4%
Altri concerti
di musica
Spettacoli
sportivi
discoteche,
balere, ecc…
siti archeologici
e monumenti
16,9%
25,2%
28,3%
24,9%
tratto da: Indagine Multiscopo sulle famiglie, “Aspetti della vita quotidiana”, Dicembre 2001- Marzo 2002, ISTAT, 2003
e
monumenti
Siti
archeologici
balere, ecc.
Discoteche,
sportivi
Spettacoli
musica
concerti di
Altri
classica
di musica
Concerti
mostre
Musei,
Cinema
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
Teatro
Persone di 6 anni e più che hanno fruito nell'ultimo anno dei vari tipi di intrattenimento
(regione Piemonte) - Anno 2001
45
Questa percentuale non comprende i concerti di musica classica, che si presuppone di ospitare
nella sede del Chiostro. I risultati ottenuti sono riassunti nella seguente tabella:
Totale utenti potenziali
Popolazione bacino d'utenza
(dato ISTAT)
Maschi 6-90
Femmine 6-90
Totale
Totale popolazione
814120
876892
1691012
Utenti potenziali per altri concerti di musica
137586
148195
285781
Considerando anche i competitori, che per il tipo di manifestazione scelta sono il pubblico di
Colonia Sonora e di Chicobum Festival, il totale degli utenti potenziali viene ridotto di 2/3.
Utenti potenziali per manifestazioni all’aperto
(dato ISTAT)
Utenti potenziali per la prima edizione della
manifestazione all'aperto
285781
95260
Il risultato è stato poi confrontato con quello ottenuto, calcolando dal totale della popolazione
per ogni fascia di età, le percentuali risultanti dalle indagine dell’Osservatorio Culturale del
Piemonte. Questo perché il dato fornito dall’indagine ISTAT, elaborato su un campione
rappresentativo dell’intera popolazione garantisce una maggiore robustezza, ma non presenta
una articolazione suddivisa per fasce di età e inoltre non è riferito solo alla provincia di Torino,
area in cui gravita il bacino d’utenza calcolato, ma è calcolato su base regionale.
I risultati ottenuti utilizzando le percentuali dell’Osservatorio sono riassunti nella seguente
tabella:
Totale utenti potenziali
Utenti potenziali per manifestazioni all'aperto
Fasce di età
Maschi
Femmine
Totale
Totale 15-18
29.919
27.897
57.816
3.064
Totale 19-22
32.182
30.771
62.953
10.072
Totale 23-30
89.262
86.281
175.543
74.781
Totale 31-40
150.748
145.528
296.276
71.995
Totale 41-50
127.199
129.362
256.561
23.347
Totale 15-50
429.310
419.839
849.149
183.260
46
Non è stata considerata la fascia di età superiore ai 50 anni, contribuendo a ridimensionare il
bacino di utenza, perché si è ritenuta poco significativa la sua incidenza percentuale. Inoltre è
stato supposto che questa fascia di età non sia interessata a partecipare a manifestazioni
confezionate principalmente per un pubblico giovane.
Dal confronto dei risultati con le elaborazioni su fonti ISTAT emerge una sostanziale differenza
tra le definizioni degli utenti potenziali, ma in via cautelativa si ritiene opportuno considerare il
totale del pubblico selezionato utilizzando i dati dell’Osservatorio Culturale del Piemonte,
perché maggiormente selettivi. Si è tuttavia consapevoli che non si è fatto riferimento ad una
campione rappresentativo dell’intera popolazione, in quanto le percentuali di pubblico risultanti
dall’indagine fanno riferimento al solo pubblico che partecipa alle manifestazioni selezionate.
Questo perché il questionario era stato posto soltanto agli utenti dei concerti e non a una
selezione casuale d utenti per ogni fascia di età. È stata quindi adoperata una “forzatura” dei
dati statistici estendendo all’intera popolazione compresa tra i 15 e i 50 anni, la validità dei
risultati emersi dall’Osservatorio. Il risultato ottenuto dalle precedenti valutazioni è stato ancora
ridimensionato considerando la percentuale di pubblico emersa dal rapporto dell’Osservatorio
che assisteva alla manifestazione per la prima volta (28.4%). Quindi rispetto al caso precedente
si tiene conto dei competitori non riducendo il totale, ma selezionando gli spettatori alla prima
manifestazione, cercando di ridurre la componente discrezionale dell’analisi. In questo modo
sono stati definiti gli utenti potenziali che potrebbero partecipare alla prima edizione della
manifestazione rivaltese.
Utenti potenziali per manifestazioni
all'aperto (dato OSSERVATORIO)
Utenti potenziali per la prima edizione della
manifestazione all'aperto
183.260
52.046
Questo dato può essere considerato con buona approssimazione il numero di utenti potenziali
che sarebbe in gradi di attrarre la manifestazione alla sua prima edizione.
Per raggiungere questo risultato ogni singola manifestazione dovrebbe attrarre un pubblico pari
a circa 1000 spettatori, di 300 alloggiati nell’anfiteatro e 700 in piedi nel parco retrostante.
Considerando che l’area a parco è in grado di ospitare un pubblico in piedi pari a 2700 persone
Una ulteriore analisi viene fatta ipotizzando di inserire nella programmazione delle serate
rivaltesi un “evento di richiamo” alla settimana, adottando invece una programmazione tipica dei
“punti verdi” nelle rimanenti serate. Viene quindi ipotizzato, vista la difficoltà di programmare
eventi di richiamo tutti i giorni della manifestazione, di utilizzare l’area del Parco del Monastero
come punto di aggregazione estiva, sulla base delle esperienze che ogni anno caratterizzano la
programmazione delle circoscrizioni torinesi. Si tratterebbe in pratica di attrezzare il parco con
strutture temporanee, (chioschi e tavoli) per intrattenere gli avventori quotidiani, mentre si
avrebbe a disposizione l’area dell’anfiteatro da sfruttare in caso di manifestazioni. Ovviamente
in questo caso la capacità di richiamo della manifestazione estiva ne riuscirebbe molto
ridimensionata.
47
Durata temporale
1 giugno-31luglio
1 giugno-31 agosto
1 giugno-30 settembre
Durata temporale
Frequenza
6 giorni settimanali
3 giorni settimanali
3 giorni settimanali
Capienza anfiteatro
1 giugno-31luglio
1 giugno-31 agosto
1 giugno-30 settem
300
300
300
Eventi di richiamo
8 giorni
12 giorni
16 giorni
Capienza parco
monastero
2700
2700
2700
Animazione locale
46 giorni
40 giorni
47 giorni
Giorni totali
Capienza totale
54
52
53
162000
156000
159000
Il calcolo degli utenti potenziali viene effettuato considerando le 1000 presenze a sera supposte
precedentemente, per gli eventi di richiamo, mentre per l’animazione locale si decide di
considerare come bacino d’utenza quello composto dai comuni strettamente confinanti con
Rivalta, al quale viene applicato il dato ISTAT, sulle persone che assistono a spettacoli in
discoteche e balere,….
Popolazione
Bacino ristretto e
allargato
Bacino ristretto e
allargato
Bacino ristretto e
allargato
Utenti potenziali
ad evento
Eventi di richiamo
Totale utenti potenziali
1000
8
8000
1 giugno-31luglio
1000
12
12000
1 giugno-31 agosto
1000
16
16000
1 giugno-30 settem
Totale utenti potenziali
Rivalta
Orbassano
Bruino
Beinasco
Rivoli
Piossasco
Totale
Totale
Totale
Totale
9130
10774
3930
8702
24148
8399
65083
Durata temporale
Persone presenti in discoteche/balere, ecc…
28,30%
28,30%
28,30%
28,30%
28,30%
28,30%
28,30%
2584
3049
1112
2463
6834
2377
18.418
26.418
30.418
34.418
1 giugno-31luglio
1 giugno-31 agosto
1 giugno-30 settem
Il dato ottenuto senza considerare gli eventi di richiamo evidenzia un pubblico a serata pari a
circa 400 persone. Tenendo conto che comunque nelle serate estive anche nei comuni limitrofi
all’abitato di Rivalta siano in programma serate di intrattenimento si decide in via cautelativa di
dimezzare i probabili ingressi a serata, individuando quindi un pubblico pari a 200 persone a
serata.
Utenti potenziali serate estive rivaltesi
Utenti potenziali
a serata
Totale utenti potenziali a serata manifestazioni all’aperto
400
Totale utenti potenziali a serata sere estive rivaltesi
200
48
Comune
UTENTI POTENZIALI Elaborazione ISTAT
Totale 6-90
Maschi
Femmine
Rivalta di Torino
Orbassano
Rivoli
Beinasco
Piossasco
Bruino
Alpignano
Villarbasse
Collegno
Grugliasco
Volvera
Sangano
La Loggia
Pianezza
Candiolo
Venaria
Rosta
Trana
Reano
Nichelino
None
Airasca
Borgaro Torinese
Avigliana
Piobesi Torinese
Almese
Caselette
Cumiana
Buttigliera Alta
Scalenghe
Vinovo
Sant'Ambrogio
Carignano
Piscina
Moncalieri
Santena
San Gillio
Givoletto
Caselle Torinese
Druento
Frossasco
Caprie
Cambiano
Castagnole Piemonte
Condove
Val della Torre
Giaveno
Volpiano
La Cassa
Chiusa di San Michele
Cercenasco
Virle Piemonte
Settimo Torinese
Torino
San Maurizio Canavese
Rubiana
Roletto
Leinì
Vigone
Chieri
Cantalupa
Pinerolo
Buriasco
Macello
Fiano
Sant'Antonino di Susa
Osasio
Carmagnola
Trofarello
Ciriè
Coazze
Poirino
Robassomero
Villastellone
Pecetto Torinese
San Mauro Torinese
Valgioie
Pino Torinese
Totale utenti potenziali
8573
10006
23400
8437
7873
3679
7911
1338
22573
17666
3622
1733
3188
5422
2522
16301
1755
1660
701
22323
3682
1729
6209
5474
1567
2718
1281
3375
3059
1494
6360
2069
4032
1474
25285
4872
1190
1168
7779
3810
1306
911
2779
895
2101
1787
6912
6243
692
734
861
545
21888
407454
3463
1032
940
5827
2402
15549
1038
15368
627
533
1204
1853
380
11890
5069
8474
1510
4453
1404
2249
1748
8457
396
3836
814120
8651
10515
24864
8928
7985
3735
8320
1406
24238
18850
3680
1856
3263
5722
2566
16921
1820
1683
723
22970
3707
1681
6300
5676
1637
2891
1261
3553
3164
1499
6476
2085
4303
1535
27000
4908
1287
1131
8000
4006
1382
934
2916
925
2162
1689
7503
6574
678
773
867
517
22921
450454
3723
1043
971
5930
2508
16754
1070
17207
640
557
1293
2052
362
12277
5311
9104
1421
4403
1455
2308
1798
8957
359
4298
876892
Totale
17224
20521
48264
17365
15858
7414
16231
2744
46811
36516
7302
3589
6451
11144
5088
33222
3575
3343
1424
45293
7389
3410
12509
11150
3204
5609
2542
6928
6223
2993
12836
4154
8335
3009
52285
9780
2477
2299
15779
7816
2688
1845
5695
1820
4263
3476
14415
12817
1370
1507
1728
1062
44809
857908
7186
2075
1911
11757
4910
32303
2108
32575
1267
1090
2497
3905
742
24167
10380
17578
2931
8856
2859
4557
3546
17414
755
8134
1691012
49
Comune
Rivalta di Torino
Orbassano
Rivoli
Beinasco
Piossasco
Bruino
Alpignano
Villarbasse
Collegno
Grugliasco
Volvera
Sangano
La Loggia
Pianezza
Candiolo
Venaria
Rosta
Trana
Reano
Nichelino
None
Airasca
Borgaro Torinese
Avigliana
Piobesi Torinese
Almese
Caselette
Cumiana
Buttigliera Alta
Scalenghe
Vinovo
Sant'Ambrogio
Carignano
Piscina
Moncalieri
Santena
San Gillio
Givoletto
Caselle Torinese
Druento
Frossasco
Caprie
Cambiano
Castagnole Piemonte
Condove
Val della Torre
Giaveno
Volpiano
La Cassa
Chiusa di San Michele
Cercenasco
Virle Piemonte
Settimo Torinese
Torino
San Maurizio Canavese
Rubiana
Roletto
Leinì
Vigone
Chieri
Cantalupa
Pinerolo
Buriasco
Macello
Fiano
Sant'Antonino di Susa
Osasio
Carmagnola
Trofarello
Ciriè
Coazze
Poirino
Robassomero
Villastellone
Pecetto Torinese
San Mauro Torinese
Valgioie
Pino Torinese
Totale utenti potenziali
Totale per fasce di età
Totale 15-18
Maschi
Femmine
365
418
910
312
307
129
348
43
840
724
151
66
133
204
108
716
50
61
21
843
160
80
249
210
55
91
53
113
155
68
270
74
150
55
940
210
55
50
305
152
41
32
118
35
80
91
241
269
27
23
40
20
820
13943
120
33
39
236
79
633
28
549
20
30
41
83
13
489
200
337
47
208
54
86
70
337
18
145
29919
57816
313
402
886
308
280
136
278
47
750
662
151
72
127
189
115
653
65
53
23
835
156
80
231
196
64
87
34
114
102
53
240
83
142
55
855
175
58
36
309
169
48
31
109
40
70
60
280
258
23
25
24
19
800
12878
111
36
38
232
81
574
29
559
23
25
43
80
12
444
185
307
32
173
60
80
57
291
9
167
27897
UTENTI POTENZIALI Elaborazione osservatorio
Totale 19-22
Totale 23-30
Maschi
Femmine
Maschi
Femmine
376
489
984
319
326
135
354
46
886
833
145
58
171
241
121
750
69
75
20
956
153
117
324
197
68
94
50
130
131
78
286
87
165
63
1009
227
55
49
310
199
68
32
115
51
84
66
285
290
22
28
42
25
977
15038
100
37
40
229
100
612
42
594
16
18
44
64
15
509
203
335
57
182
60
105
59
320
10
162
32182
62953
347
503
967
316
307
135
334
40
869
777
152
83
161
211
119
722
59
69
22
909
186
77
272
243
77
104
53
117
98
54
246
100
140
55
956
234
55
35
357
158
70
34
125
31
75
65
264
273
20
27
30
13
910
14265
120
31
28
242
71
599
36
596
25
25
49
95
17
492
214
350
41
162
56
75
71
311
20
124
30771
964
1114
2588
925
868
392
893
140
2407
2093
468
176
362
583
280
1826
188
175
83
2635
469
208
790
621
183
258
130
337
305
142
694
223
371
173
2890
580
132
91
903
428
133
102
276
89
174
188
769
688
68
85
92
84
2395
44342
366
101
91
703
242
1657
88
1703
62
53
123
212
39
1343
539
970
166
482
138
217
159
875
37
323
89262
175543
934
1149
2450
884
855
371
861
120
2401
1965
467
167
335
580
263
1644
174
186
72
2608
406
241
741
569
197
266
132
341
345
164
678
211
378
164
2755
540
121
111
889
389
120
109
251
105
201
151
658
726
65
75
91
59
2383
42643
354
110
107
678
288
1638
100
1605
62
49
129
199
41
1345
527
928
151
466
149
239
153
810
36
356
86281
Totale 31-40
Maschi
Femmine
1512
1776
3918
1589
1583
754
1263
233
4286
2894
722
295
613
937
423
2870
350
302
139
4537
681
345
1203
980
278
474
231
572
519
241
1114
412
710
250
4543
854
223
219
1464
691
211
153
503
177
346
319
1146
1159
137
159
138
87
3909
77267
718
221
147
1033
422
2967
194
2692
126
91
218
354
73
2202
971
1591
269
821
243
396
295
1357
101
535
150748
296276
1512
1674
3818
1502
1553
727
1287
224
4239
2976
692
294
601
964
437
2915
325
291
123
4407
609
303
1150
932
280
525
212
562
529
253
1101
364
679
251
4384
822
241
211
1496
706
204
145
481
158
295
293
1116
1151
133
133
147
78
4047
73162
700
199
149
1037
367
2962
196
2594
130
89
192
340
57
2134
976
1525
219
777
243
406
298
1497
66
661
145528
Totale 41-50
Maschi
Femmine
1400
1552
3687
1219
1178
579
1284
184
3553
2710
538
257
508
851
444
2590
245
256
116
3293
586
278
1040
903
250
461
198
562
499
268
964
348
696
236
3696
754
184
197
1285
581
193
159
436
166
354
287
1102
1024
120
109
129
107
3579
62915
513
187
174
922
381
2492
169
2368
91
80
186
296
62
1917
859
1346
252
744
255
378
279
1434
60
644
127199
256561
1407
1697
3940
1328
1142
572
1412
215
3665
3056
569
297
538
865
475
2764
239
289
107
3329
603
295
1087
934
249
479
187
567
516
243
1038
323
643
221
3984
731
206
193
1261
654
235
139
499
149
324
298
1109
1064
119
108
129
97
3667
62922
537
157
172
919
372
2554
144
2458
66
82
193
299
58
1852
861
1437
232
712
241
375
274
1458
56
674
129362
50
4.3 Stima eventuali entrate e costi di gestione
4.3.1 Le funzioni ed il modello gestionale
Nell’ipotesi di distribuzione dei locali oggetto dell’intervento, si è configurata una destinazione
prevalentemente “istituzionale”, fortemente caratterizzata dall’uso “pubblico”; infatti l’alternativa
proposta come preferibile, a seguito delle valutazioni svolte nello studio, prevede
sostanzialmente la presenza di tre macro-aree funzionali:
-
l’area che resta destinata alla scuola elementare;
l’area destinata a diverse associazioni giovanili e gruppi culturali (fra i quali il laboratorio
archeologico);
-
l’area destinata allo svolgimento di eventi e manifestazioni (nel chiostro e nel teatro
all’aperto).
Gestione a privati
Sulla base dei presupposti esistenti e delle esperienze di situazioni analoghe, si ritiene che per
un periodo di tempo significativo la presenza di attività legate all’organizzazione di eventi debba
acquisire quasi unicamente una funzione di “stimolo” alla fruizione dell’area da parte degli
utenti, potenziandone l’attrattività; in questo senso si ipotizza l’opportunità di concedere a terzi
(privati) l’uso della struttura (per la parte all’aperto) durante il periodo estivo per:
a) l’organizzazione di eventi musicali e di spettacoli, con un livello di utilizzo intermedio rispetto
a quelli prospettati nel paragrafo 4.1, quindi:
-
apertura : dal 1 giugno al 31 agosto
frequenza : 4 eventi a settimana, di cui almeno 1 di richiamo, che consenta un’affluenza
sostanzialmente significativa
-
affluenza : 1 sera alla settimana 300 persone / le restanti 150-200 persone
b) l’attivazione di un servizio bar continuativo negli orari preservali e serali, che permetta di
consolidare le presenze nel periodo in questione anche se non sono programmate
manifestazioni od eventi.
Si assume che la concessione sia assegnata ad un Ente di tipo associativo, al quale venga
demandata anche la gestione del bar, con gli opportuni vincoli legati a :
-
l’organizzazione di una quota “minima” di eventi, specificandone la “qualità” ed
eventualmente lo sviluppo di tematiche particolari in ambito culturale;
51
-
la garanzia di orari di apertura che consentano l’utilizzo da parte dell’Utenza conformemente
agli obiettivi dell’Amministrazione;
-
la “qualità” e la fruibilità del servizio bar in modo da rendere la massima gradevolezza nella
fruizione dell’area.
In base a tali considerazioni si ritiene che tale concessione debba essere gratuita, tenuto conto
degli obiettivi circa la connotazione del sito, della necessità di avviare un’iniziativa non a
carattere prevalentemente “commerciale” e soprattutto per la valutazione dei benefici indotti
che, ancorché non tangibili, sussistono in termini di servizio reso alla cittadinanza.
Gestione diretta o associazioni
Il laboratorio archeologico si rivolge prevalentemente ad un “target” di utenti in età scolare e in
quanto attività con finalità culturali – istituzionali può essere gestita, come già prima indicato, da
Enti o Associazioni oppure direttamente, avvalendosi di specialisti nel settore.
In ogni caso si può ipotizzare l’affluenza valutata nel paragrafo 4.1 (circa 4.000 presenze/anno)
con una previsione di incasso da biglietteria ad una tariffa contenuta (3 €).
Anche in questo caso si configura una situazione analoga alla precedente; si può immaginare
che i proventi della biglietteria siano possano contribuire alla copertura delle spese “vive” degli
Enti associati.
4.3.2 I costi di investimento
In base alle stime dei Quadri tecnico – economici si possono riepilogare le previsioni di
investimento nella tabella seguente, divise per aree d’intervento.
TOTALE INVESTIMENTI DA QUADRI TECNICI ECONOMICI DEL MONASTERO
LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO
€
202.316,33
TEATRO (struttura palco)
€
420.634,00
PARCO (struttura palco+sistemazione parco)
€
15.335,12
CHIOSTRO (giardino)
€
61.141,31
CHIOSTRO (facciate)
€
229.609,59
TOTALE
€
929.036,35
52
4.3.3 I costi (e le entrate) di gestione
Ricavi, costi specifici e margini di contribuzione
Nelle ipotesi sopra formulate, i singoli conti economici delle gestioni si possono configurare
come segue:
LABORATORIO ARCHEOLOGICO
Presenze stimate / anno
4.000
Costo biglietto d'ingresso
€
3,00
Totale Ricavi biglietteria
€
12.000
Altri ricavi (contributi, sponsor)
€
10.000
Totale Ricavi della Gestione
€
22.000
€
22.000
Costi vivi di gestione attività
Margine di contribuzione
zero
BAR
Nr. giornate / anno di apertura
Incasso medio giornaliero giugno
Incasso medio giornaliero luglio
Incasso medio giornaliero agosto
92
€
€
€
250
350
350
Totale Ricavi stimati
€
30.000
Costi diretti beni per consumi
Costi di gestione
n.3 persone per 3 mesi
€
10.000
€
12.000
Altri costi e spese
€
8.000
€
30.000
Totale costi di gestione
Margine di contribuzione
zero
53
Costi generali di gestione del complesso
Avendo ipotizzato che almeno i costi diretti di gestione delle attività del sito (laboratorio e eventi)
trovino copertura nelle entrate dirette, si espone nel seguito la tabella che riepiloga i costi
Superfici (mq.)
254
2.352
5.370
761
425
2.500
1.200
3.500
2.000
4.000
500
15.000
7.500
3.000
3.000
1.500
6.000
Totale
Spese Generali
Locali Vari
Chiostro
Parco del Monastero
Teatro all'aperto
MONASTERO -Previsione costi
della struttura
Manica iuvarriana
generali previsti per il funzionamento della struttura.
9.162
Voci di spesa
Personale (guardiana)
Manutenzioni straordinarie
Manutenzioni ordinarie
Pulizie locali (6h/g) x 12€
Utenze (telefoniche - connessioni)
Illuminazione
Riscaldamento (15€ / mq.)
Acqua
Promozioni e pubblicità
Prestazioni di servizi vari
Totale Costi Generali di Gestione
20.000
1.000
5.000
5.000
20.000
15.500
24.700
9.500
2.000
7.500
10.000
1.000
5.000
5.000
40.500
100.200
2.000
7.500
4.000
11.200
6.000
6.000
15.500
10.500
16.500
54
4.4 Sostenibilità dei costi
Nella premessa alla relazione illustrativa dei dati economico – finanziari già si è evidenziato
che nella destinazione della struttura l’intervento dell’Ente pubblico avrebbe comunque assunto
una parte preponderante, tenendo conto di una serie di fattori:
-
la distribuzione ipotizzata non si configura con una destinazione unitaria, ma
rappresenta una serie di utilizzi diversi dell’area in cui prevale ampiamente l’aspetto
culturale – museale;
-
la fruibilità dell’area “teatro” all’interno del parco è per ovvie ragioni limitata alla sola
stagione estiva;
-
per l’analisi svolta sul posizionamento di quest’ultima si ritiene che essa non possa,
stante la situazione attuale, rappresentare un “business” significativo, ma che invece,
come è avvenuto in molte esperienze similari, costituisca l’elemento di attrazione e
aggregazione fondamentale per la valorizzazione dell’area nel suo insieme e di stimolo
alla conoscenza delle altre attività lì presenti;
-
i benefici di operazioni di questo tipo sono spesso valutabili e valutati in termini di
“ricaduta” sul territorio (con le tecniche del Bilancio Sociale);
-
è possibile (e consigliabile) individuare un soggetto privato che gestisca l’attività di
animazione (spettacoli e teatro) con una specifica professionalità; comunque, come si è
esplicitato nella stesura del Piano finanziario, si tratta di iniziative che possono garantire
la copertura dei costi e delle spese vive di funzionamento, ma che non apportano
alcuna contribuzione diretta ai costi di struttura.
Di conseguenza resterebbero a carico del Comune di Rivalta le spese generali di
funzionamento dell’area come indicate nei prospetti del Piano, in una misura sostenibile in
funzione delle “capacità” della dotazione di Bilancio di parte corrente.
55
5. CONVENIENZA ECONOMICA-SOCIALE
5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati
all’opera
COSTI
-
sovrautilizzo dei parcheggi pubblici gratuiti nelle vicinanze del Monastero
-
incremento dell’inquinamento acustico e atmosferico.
BENEFICI INDIRETTI
-
aumento e razionalizzazione degli spazi a disposizione per le associazioni cittadine;
aumento degli spazi verdi a disposizione in Rivalta con la sistemazione del parco del
Monastero;
-
creazione di un punto di aggregazione e incontro per i giovani di Rivalta;
-
ampliamento dell’offerta culturale rivaltese (laboratorio archeologico, attività concertistiche).
56
6. PROCEDURE
6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera
Il complesso del Monastero, congiuntamente alle aree di pertinenza, conserva
un interesse storico/artistico ed è compreso negli elenchi di cui al D.lgs..42/04
“Codice dei beni culturali e del paesaggio” (Testo unico dei Beni Culturali).
6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali
che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i
relativi tempi
Il complesso del Monastero è rappresentato da un unico edificio (e da uno spazio esterno a
parco) che ha visto vicende di intervento in momenti differenti.
Gli ambienti interni inoltre presentano uno schema distributivo idoneo ad ospitare le funzioni
previste dallo studio: è quindi meno forte l’esigenza e la possibilità di attuare un pensiero
progettuale complessivo sulla struttura.
La strategia di azione per il monastero è infatti di sistemazione progressiva ecco perché, anche
sotto il profilo procedurale, si intendono proporre percorsi separati.
Il più impegnativo concerne la funzione di laboratorio archeologico che vedrà la presentazione
di un bando di progettazione per richiedere i tre gradi di progettazione previsti dalla legge. E’
essenziale prevedere come criterio selettivo dei professionisti la presenza nel gruppo di
progettazione oppure la consulenza di un profilo di progettista/curatore di museo al fine di
garantire una sistemazione attrattiva e funzionale degli spazi e delle piccole collezioni presenti.
La parte di risistemazione del chiostro interno al primo cortile e delle facciate che lo delimitano
potrebbe invece seguire un percorso di progettazione interna agli uffici dell’amministrazione: si
tratta infatti sostanzialmente di lavori di manutenzione ordinaria. Per quanto concerne il giardino
del chiostro, l’adeguamento alla funzione “hortus conclusus” oggi snaturato dalla presenza di
essenze arboree improprie e senza disegno preciso. Si ritiene che la consulenza di operatori
concertistici possa rappresentare un valido apporto per la definizione progettuale del tema.
Il parco esterno al Monastero trova invece in un affidamento di incarico esterno di progettazione
la soluzione del suo iter procedurale. E’ importante tenere conto che questo luogo funzionerà in
particolare durante i mesi estivi, l’affidamento fiduciario nei termini delle soglie di legge
57
consente la realizzazione del progetto in tempi brevissimi e la possibilità di altrettanto rapido
appalto delle opere.
In sintesi si possono indicare i seguenti percorsi procedurali.
1. Laboratorio archeologico Æ bando di progettazione e affidamento dei tre gradi di
progettazione a professionista/i esterno Æ appalto delle opere.
2. Chiostro e facciate Æ progettazione interna Amm. Comunale di Rivalta Æ licitazione
privata per affidamento dei lavori.
3. Area esterna con teatro all’aperto Æ affidamento sfiduciale della progettazione Æ
licitazione privata per affidamento dei lavori.
Gli altri interventi del Monastero sono di adeguamento puntuale per lo spostamento/allestimento
di spazi per funzioni già presenti nel monastero o da rilocalizzare, è chiaro dunque che saranno
soggetti a progettazioni interne all’Amministrazione comunale anche perché gli interventi che
coinvolgono questi ambienti sono assimilabili ad interventi di manutenzione ordinaria
(adeguamento dei terminali di impianto, decorazione, allestimento).
58
6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali
2006
CRONOPROGRAMMA DI MASSIMA DEL PROGRAMMA
INTEGRATO
10.1
10.1.1
10.1.1.1
INVESTIMENTI PUBBLICI
OO. PP.
CASTELLO -acquisizione e funzioni pubbliche-1 lotto
CASTELLO - funzioni pubbliche 2 lotto
10.1.1.2 MONASTERO -facciata, chiostro-
ID. INT.
2007
€
CS.1.1.1
€
CS.1.1.2
MONASTERO -parco10.1.1.3
10.1.1.4
10.1.1.5
10.1.1.6
10.1.1.7
10.1.1.8
10.1.1.9
10.1.1.10
10.1.1.11
10.1.1.12
10.1.2
10.1.2.1
10.1.2.2
10.2
10.2.2
10.2.2.1
10.2.2.2
10.3
10.3.1
10.3.1.1
10.3.1.2
10.3.1.3
10.3.1.4
10.3.1.5
10.3.1.6
EDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex Vigili del FuocoEDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex case popolari-p.primo
EDIFICIO IN VIA ORSINI -GiornalaioCOPERTURA MERCATO
FASCIA DI CONTINUITA' -interventi di riqualificazione
RINATURALIZZAZIONE delle fasce di pertinenza
BRUINO -passerella sul torrente Sangone
RIVALTA -pista ciclabile sponda sinistra
ORBASSANO -area di divagazione del Sangone
CAVE SANGONE
INTERVENTI DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO
.1 realizzazione solo pubblica e gestione privata
.1 realizzazione pubblico-privata e gestione privata
CASTELLO -ristorante, ricettivitàEDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex case popolari-p.terra
EDIFICIO IN VIA ORSINI -Giornalaio-p.terra
INVESTIMENTI PRIVATI
ATTIVITA' ECONOMICHE E DI SERVIZIO
PARROCCHIA SS.PIETRO E ANDREA -Oratorio, teatro, 3 saloniSMAT -rifacimento acquedotto e fognaturaAZIONI IMMATERIALI
PUBBLICHE
Avvio della rete 'PASSI ARCHEOLOGICI'
Introduzione del tomino di Rivalta nel paniere della Provincia
SIGNAGE -percorsi e punti di interesse (Centro storico e Sangone)
Manifestazione legata al Cioccolato locale
Programma paesaggio -Laboratorio ambientale per il Sangone
Piano di manutenzione ordinaria del bacino (P.M.O)
€
sdf
progettazione preliminare
progettazione definitiva e esecutiva
approvazione del progetto
9
esecuzione lavori
collaudo delle opere
2008
O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D
€
€
CS.1.1.3
CS.1.1.4
CS.1.1.5
CS.1.1.6
BS.1.1.7
BS.1.1.8
BS.1.1.9
BS.1.1.10
BS.1.1.11
BS.1.1.12
€
€
€
€
€
€
CS.1.2.1
CS.1.2.2
CS.1.2.3
€
CS.2.1.1
CS.2.1.2
CS.3.1.1
CS.3.1.2
CS.BS.3.1.3
CS.3.1.4
BS.3.1.5
BS.3.1.6
€
indizione gara/asta
valutazione offerte
aggiudicazione e appalto
individuazione fornitore/progettista
selezione fornitore/progettista
realizzazione attività immateriali
59
ALLEGATO
Schema URB
PISL: Reti d’acqua, architettura e paesaggio in bassa Val Sangone
Intervento N.: CS 1.1.2
Comune: Rivalta di Torino
COMPATIBILITÁ URBANISTICA
L’intervento è assoggettato alle seguenti disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie,
vigenti od operanti in salvaguardia:
Piano Regolatore Generale o Variante (1):
Vigente: PRGC del Comune di Rivalta di Torino, I Variante Generale, deliberazione di
G.R. n. 54-388 del 1° agosto 1995.
Adottato: PRGC del Comune di Rivalta di Torino, II Variante Generale, d progetto
preliminare adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n° 79 del 15 Dicembre
2005.
Area urbanistica in cui è compreso l'intervento (2):
Centro Storico
Allegati:
Estratti cartografici del PRG con individuazione dell’area interessata dall’intervento
Prescrizioni derivanti da altri piani o programmi (3):
Prescrizioni derivanti da regolamenti comunali (4):
Le NTA del PRGC individuano le tipologie edilizie degli edifici del Centro Storico.
Il Castello è indicato come t.e. 9 (t.e. 7 per quanto riguarda il PRGC adottato)
“Emergenze architettoniche storicamente consolidate” (Art.69.7). Per gli edifici
appartenenti a tale categoria sono consentiti unicamente intervento di “Restauro e
Risanamento conservativo”. ’area intorno al Monastero è classificata come area a
servizi.
Vincoli e altre prescrizioni normative (5):
Il Monastero di Rivalta di Torino è vincolato ai sensi art. 10 D.lgs.42/04 (ex
L.1089/39).
L’intervento è (6):
X CONFORME
NON CONFORME
alle disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od
operanti in salvaguardia
In caso di non conformità:
Tipo di variante urbanistica necessaria (6):
Art. 17, c. 7, L.R. 56/77
Art. 17, c. 8, L.R. 56/77
Altro
Specificare (7):
Tempi previsti
NOTE
(1) indicare la denominazione, gli estremi di approvazione o adozione; in caso di presenza di strumenti vigenti e adottati
(operanti in salvaguardia), citarne gli estremi e condurre l’analisi di conformità rispetto ad entrambi;
(2) indicare la denominazione di zona; in caso di più aree urbanistiche interessate descrivere le caratteristiche di ciascuna;
(3) piani territoriali, piani di aree protette, piani di settore (Piano energetico ambientale regionale, strumenti di pianificazione di
difesa del suolo, piani del traffico, etc.), che interagiscono (perché richiedono attuazione o perché immediatamente
prevalenti) con il PRG;
altri programmi integrati, “programmi complessi”, strumenti urbanistici esecutivi adottati o approvati;
(4) eventuali prescrizioni specifiche del regolamento edilizio, d’igiene, etc.;
(5) vincoli che interagiscono con le prescrizioni del PRG (reti infrastrutturali esistenti o previste, fasce di rispetto, etc.), che
comportano specifiche autorizzazioni (ad es. in materia di paesaggio, ambiente, difesa del suolo), vincoli di inedificabilità,
espropriativi, usi civici, eventuali convenzioni in atto, etc.;
(6) barrare la casella interessata;
(7) ad esempio: necessità di strumento urbanistico esecutivo in attuazione del PRG, altri tipi di variante (indicare gli estremi
normativi), etc.
60
Estratto PRGC adottato
61