Mise en page 1 - Site archéologique de Montcaret

Transcription

Mise en page 1 - Site archéologique de Montcaret
site de moncaret IT .qxp_montcaret 14/11/14 15:11 Page1
Visita
Mosaici
Informazioni
Storia
Visita
Mosaici
▲
Informazioni
Storia
▲
▲
Visita
Mosaici
Informazioni
italiano
I mosaici d’epoca tardo-antica
Glossario
La realizzazione dei mosaici
Auguste Conil († 1942): direttore della società
archeologica di Bordeaux.
Galleria: luogo di passaggio coperto che collega
diverse parti di un edificio.
Nodo di Salomone: motivo ornamentale
costituito da due anelli intrecciati.
Pars agraria: spazio riservato alle strutture
agricole nella proprietà della villa.
Pars urbana: zona residenziale di una villa.
Pelta: nell’Antica Grecia, scudo a forma
di mezzaluna.
Scutum (pl. scuta): scudo romano.
Stilobate: basamento che sorregge una fila
di colonne o pilastri.
Suspensura: pavimento di lastre di cotto su
cui poggiava il mosaico.
Terme: nell’Antichità, edifici pubblici o privati
dotati di una vasca di acqua calda (calidario),
una di acqua tiepida (tepidario) e una fredda
(frigidario).
I mosaici di Montcaret sono una testimonianza
artistica della Gallia sud-occidentale del IV e
V secolo. Gli artigiani si spostavano di villa in
villa, su richiesta dei proprietari. La tecnica
impiegata è quella dell’opus tessellatum che
consiste nell’assemblaggio di cubetti o tessere
tenute insieme dalla malta. I materiali utilizzati
per le tessere (calcare e terra cotta, nella maggior
parte dei casi) erano, probabilmente, di origine
locale. La tavolozza dei colori è semplice: nero,
grigio-verde, bianco, rosso e giallo. I diversi
restauri hanno prodotto alcune modifiche:
negli anni 50, i restauratori hanno arricchito
i mosaici frammentari con tessere di materiali
moderni e in marmo rosa, grigio e viola porpora.
Decorazione tipica del Sud-Ovest
I motivi geometrici e vegetali, come sul
pavimento del vestibolo, fanno riferimento al
repertorio decorativo tradizionale dei mosaicisti
aquitani dell’epoca tardo-antica. Le absidi della
sala cruciforme hanno una decorazione composta
da squame e quadrilobi ornati da fioroni che
costituiscono una particolarità regionale. Anche
gli animali acquatici del frigidario sono un tema
decorativo frequente nei fondi delle vasche.
Questi artigiani non mancavano comunque di
originalità: la composizione di scudi dell’ingresso
alle terme* 4 e la griglia di fiorellini della
galleria* 5 non fanno parte del repertorio
dei mosaici romani.
Informazioni pratiche
Durata media della visita: 45 minuti.
Visita commentata su richiesta.
Il Centre des monuments nationaux pubblica una collana di guide
sui monumenti francesi, tradotte in diverse lingue. Le pubblicazioni
Éditions du patrimoine sono in vendita presso il bookshop.
Centre des monuments nationaux
Site archéologique de Montcaret
Le bourg
24230 Montcaret
tél. 05 53 58 50 18
fax 05 53 73 26 50
www.monuments-nationaux.fr
*Spiegazioni sul retro del documento.
crédits photos A. Lonchampt © Centre des monuments nationaux, Paris. conception Plein Sens, Anders. illustration Tout pour plaire. réalisation Marie-Hélène Forestier. traduction InPuzzle. impression Stipa, janvier 2015.
Storia
Sito archeologico
di Montcaret
Una villa d’epoca tardo-antica
Periodo dell’abitazione
Questa grande villa, costruita a partire dal
I secolo d.C. e abitata fino al V secolo,
comprendeva una dimora e gli edifici di
una tenuta agricola.
Nell’XI secolo, sul sito
ormai abbandonato,
dei monaci benedettini
dell’abbazia di
Saint-Florent-lès-Saumur
costruiscono una chiesa
che sarà parzialmente
distrutta nel XVI secolo, durante le guerre di
religione. Tutt’attorno, si sviluppano il cimitero
e il villaggio che cancellano, di fatto, le tracce
della villa.
Pierre-Martial Tauziac e gli scavi
Nel 1827, nel corso degli scavi eseguiti per
realizzare un lavatoio, viene scoperto un
mosaico. In seguito, nel 1873, l’abate Delpeyrat,
curato di Montcaret, scopre una tomba e
diversi oggetti nei terrapieni della stazione
in costruzione. Un bambino del villaggio,
Pierre-Martial Tauziac, raccoglie altri reperti.
Successivamente, nel 1921, insieme ad Auguste
Conil* , Tauziac conduce gli scavi del cimitero
sconsacrato sotto la direzione di Jules Formigé,
architetto capo dei Monumenti storici. Le
vestigia della villa vengono classificate
“monumento storico” il 5 marzo 1926.
*Spiegazioni sul retro del documento.
site de moncaret IT .qxp_montcaret 14/11/14 15:11 Page4
Storia
Visita
Mosaici
Informazioni
▲
Poiché gran parte della villa si trova sotto la
chiesa e il villaggio, risulta difficile rilevarne la
planimetria completa. Tuttavia, l’architettura e i
mosaici permettono di far risalire il suo periodo
di maggiore prosperità durante il IV-V secolo. La
lussuosa parte residenziale o pars urbana* si
sviluppava attorno a un cortile circondato da
gallerie* con ampie sale per accogliere gli ospiti
a ovest e le terme* a est. A 300 metri dalla chiesa,
sul lato est, sono state ritrovate le vestigia di un
impianto vinicolo che probabilmente corrispondeva
alla pars agraria* della proprietà.
Le terme* private
Salvo indicazione contraria, le vestigia evocano
lo stato più recente della villa.
1
2
3
4
La zona termale si estendeva verso est.
Il frigidario era costituito da una vasca di
acqua fredda, le cui pareti erano rivestite con
piastrelle di cotto per garantire una maggiore
impermeabilità. Un gradino lungo il muro
facilitava l'accesso alla vasca da bagno. Il fondo
è inclinato per consentire lo scarico dell’acqua.
I canali di scolo, visibili sotto le passerelle,
permettevano di evacuare le acque reflue. Il
fondo della vasca è decorato con uno splendido
mosaico costituito da 16 pannelli con
raffigurazioni marine (delfini, pesci, calamari...).
Si tratta dell’unico tema figurativo presente
nel sito.
La vasca di un impianto termale antecedente
ha parzialmente conservato il rivestimento in
marmo bianco.
La galleria* , decorata a squame di pesce,
portava alle terme* . Qui, l’abside della chiesa
romanica si appoggia alle mura della villa.
L'ingresso alle terme* presenta motivi
ornamentali piuttosto originali, costituiti da nodi
A reception
biglietteria
10
11
7
6
5
12
8
3
9
N
4
A
13
1
inizio della visita ➤
2
di Salomone* e da una composizione di scuta*
e pelte* .
Attorno al giardino
5 La galleria* era fiancheggiata da un colonnato,
come indicano i resti di uno stilobate* .
Il mosaico originale è costituito da una griglia
di fiorellini e nodi di Salomone* .
6 Il giardino ornava il centro della villa, delimitato
dalle gallerie* 5 e 7.
7 La galleria* costeggiava il giardino. È larga
3,20 metri, come la galleria* 5 situata di fronte,
e il suo limite a nord è sconosciuto. A est, invece,
è ancora visibile un canale di scolo. Le tombe
risalgono all’epoca medievale.
Spazi dedicati all’accoglienza
degli ospiti
8 La sala con abside era adibita all’accoglienza
degli ospiti. Precedentemente, veniva riscaldata
dall’ipocausto: l’aria calda prodotta da un focolare
o praefurnium circolava sotto la pavimentazione
la cui suspensura* poggiava su pilastrini
di mattoni, oggi ancora integri. Nella parte
inferiore del muro, si possono osservare i resti
delle condotte di riscaldamento.
9 Questa sala con abside è un ampliamento
della precedente. Probabilmente, il sistema di
riscaldamento è stato rimosso durante i lavori.
Il letto del mosaico a motivi geometrici poggiava
su cassettoni pieni, separati da canali con
funzione di vespaio. Con una superficie di
350 m2, questa sala d’accoglienza d’epoca
tardo-antica è una delle più ampie dell’Impero
Romano, fino a oggi conosciute.
10 Il vestibolo costituisce l’ingresso della sala
d’accoglienza. Il pavimento è rivestito con un
mosaico a motivi ottagonali, ornato da fioroni.
11 La sala con abside, oggi parzialmente
ricoperta dalla strada, era ornata da un mosaico
con pelte* , di cui un frammento è esposto nella
parete della sala cruciforme.
12 La sala cruciforme era, con tutta probabilità,
la sala da pranzo o triclinio: ciascuno dei tre
lati accoglieva un divanetto. Un quarto lato,
situato a est, comunica con la sala destinata
all’accoglienza degli ospiti. Inizialmente,
questa stanza era riscaldata dall’ipocausto. Poi,
probabilmente a causa della presenza di sorgenti
sul poggio, i proprietari hanno installato un
canaletto di scolo attorno alla sala, distruggendo
il sistema di riscaldamento. Il pavimento è ornato
da cinque mosaici con motivi quadrilobati, a
squame di pesce e pelte* . Col tempo, i pavimenti
sono stati danneggiati dalle sepolture medievali,
ancora oggi visibili.
13 Nelle vetrine della sala d'accoglienza è
esposta una parte della collezione di
Pierre-Martial Tauziac.
*Spiegazioni sul retro del documento.

Documents pareils