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CDS 572/1-2 D D D DIGITAL LIVE RECORDING RICHARD STRAUSS (Munich, 1864 - Garmisch-Partenkirchen, 1949) SALOMÉ Drame musical in one act - Libretto by Oscar Wilde Edition: W. Adolph Fürstner, Berlin - Schott Music, Mainz Italian agent: Casa Musicale Sonzogno, Milan - Original French version Salomé Iokanaan Hérode Hérodias Narraboth La page d’Hérodias Un Cappadocien Premier Soldat Second Soldat Les cinq Juifs Les deux Nazaréens Un esclave Sofia Soloviy Costantino Finucci Leonardo Gramegna Francesca Scaini Vincenzo Maria Sarinelli Francesca De Giorgi Michele Aurelio Bruno Giuseppe Ranoia Marcello Rosiello Nicola Amodio, Massimiliano Silvestri Domingo Stasi, Giovanni Coletta Michele Aurelio Bruno Emanuele Genovese Giuseppe Ranoia Nicola Amodio ORCHESTRA INTERNAZIONALE D’ITALIA Conductor: Massimiliano Caldi Director: Alexander Edtbauer CD 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 - Comme la princesse Salomé (Jeune Syrien) - Je ne resterai pas (Salomé) - Comme il fait noir là-dedans! (Salomé) - Où est celui (Iokanaan) - Iokanaan ! Je suis amoureuse (Salomé) - Instrumental (Molto più lento ma sempre molto mosso) - Où est Salomé ? (Hérode) - Salomé, venez boire (Hérode) - Le jour est venu (Iokanaan) - Salomé, dansez pour moi (Hérode) CD 2 1 2 3 4 5 - La Danse de Salomé - Ah ! c'est magnifique ! (Hérode) - Qu'on lui donne ce qu'elle demande ! (Hérode) - Ah ! tu n'as pas voulu (Salomé) - Elle est monstrueuse, ta fille (Hérode) 56:01 05:03 04:22 03:53 08:32 12:12 04:08 03:38 05:52 04:38 03:39 38:57 09:13 09:23 03:39 11:11 05:28 S ul finire del diciannovesimo secolo, Richard Strauss si era guadagnato la fama di più importante compositore tedesco dopo Brahms e Wagner, soprattutto grazie ai suoi poemi sinfonici, la cui popolarità aveva rapidamente varcato i confini della Germania. Il successo ottenuto in campo strumentale convinse Strauss ad affrontare finalmente anche l’opera lirica. La Germania attendeva da tempo un musicista che potesse rinverdire la fama di Wagner, e Strauss riuscì ad affermarsi anche in questo nuovo settore della sua attività. Le prime due opere, Guntram (1894) e Feuersnot (1901) possono essere considerate come studi preparatori o poco più, e passarono quasi inosservate. Il successo, davvero clamoroso, arrivò però con Salome (1905) e con la successiva Elektra (1909). Grazie a questi due lavori, in cui la modernità di un linguaggio armonicamente assai avanzato si fondeva con una solidissima e smaliziata cognizione dello “specifico” teatrale, Strauss fu salutato come il legittimo erede di Wagner. dovrà ad esso adattarsi». Pensando già ad una eventuale prima parigina, appunto in francese, Strauss scrive ancora: «Credo che Salomé andrebbe molto bene all’Opéra Comique, ragione per la quale desidero lavorare per raggiungere un’armonia perfetta fra la musica e lo scritto di Wilde. Salomé deve diventare un’autentica opera francese e non la traduzione di un testo tedesco». Richard Strauss terminò la versione in francese il 13 settembre 1905. Romain Rolland ricevette un’ultima copia dello spartito in modo da correggere gli eventuali errori. Fu proprio l’amico Rolland a compilare una lista molto precisa di correzioni che Strauss accettò di buon grado. La versione definitiva in francese fu spedita a Fürstner nel novembre 1905 e pubblicata l’anno seguente mentre, in Italia, Toscanini chiese agli editori di realizzarne una in lingua italiana, tradotta però dall’originale francese. La prima della nuova Salomé avvenne nel marzo 1907 a Parigi, in forma privata e in un piccolissimo teatro, sotto la guida del direttore Walter Staram, con cantanti di lingua francese. Nello stesso mese l’opera ebbe la sua prima esecuzione ufficiale pubblica al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles. Circa due mesi dopo, però, Salome fu eseguita per la prima volta a Parigi, al Théâtre du Chatelet, ma nella versione tedesca, diretta da Richard Strauss in persona. Presto, l’edizione francese originale di Wilde sparì dalle scene mentre circolarono altre edizioni francesi, ricavate però da una traduzione del testo tedesco. Questo ultimo adattamento era già noto nel 1909 quando fu pubblicata l’ennesima edizione in francese firmata da Jean de Marliave e fortemente voluta da André Messager, responsabile dell’Opéra di Parigi. Questa Salomé, una nuova traduzione del primo testo tedesco (portato in scena nel 1905), rimase a lungo in repertorio. Negli anni Sessanta l’edizione francese di WildeStrauss era stata ormai completamente dimenticata, Il 5 luglio 1905, poco dopo aver terminato la Salome e prima ancora di metterla in scena, Richard Strauss scrive al suo editore Adolph Fürstner che avrebbe realizzato lui stesso una versione in francese. Avrebbe cioè rispettato la partitura esistente ma avrebbe anche rettificato la linea vocale in funzione del testo originale in francese della Salomé di Oscar Wilde. Il giorno stesso Strauss si rivolge, per lettera, al suo amico Romain Rolland per avere un aiuto, esprimendosi in questi termini: «Lei sa che io ho appena terminato una Salome tedesca ispirata da Oscar Wilde. Wilde l’ha scritta in francese ed è di questo testo originale che voglio servirmi per la mia nuova versione. Non intendo affidare questo lavoro ad un traduttore perché voglio mantenere, parola per parola, il testo originale di Wilde; per questa ragione la musica 3 al punto che gli stessi editori musicali ne ignoravano l’esistenza. In seguito a ricerche approfondite, effettuate dall’Istituto Richard Strauss di Monaco di Baviera, è stato finalmente ripescato il manoscritto originale. L’operazione condotta da Richard Strauss con la sua Salomé conferma ancora una volta il grandissimo interesse che il compositore aveva sempre avuto per il libretto e le sue forme. Basti pensare all’interessante e determinante rapporto intessuto con il geniale Hugo von Hofmannsthal e con Stefan Zweig, autore de La donna silenziosa. Per Strauss il lavoro sul testo francese di Oscar Wilde è stato immane e, senza l’aiuto di Romain Rolland, non sarebbe mai arrivato ad una conclusione. Ma la sua prepotente volontà di servire la straripante bellezza del testo dello scrittore irlandese fa quasi pensare che se avesse avuto più dimestichezza con la lingua francese, forse Richard Strauss non avrebbe mai scritto Salome in tedesco, vista adesso, ad esperimento compiuto, come un tradimento dell’universo di Wilde e della sua letteratura. Per ricreare l’atmosfera del libretto e rispettare l’estetica francese, Strauss si ispirava in primo luogo al Pelléas et Mélisande di Debussy, compositore del quale ritroviamo referenze precise nella nuova stesura di Salome. Affascinato anche dall’aspetto discorsivo del capolavoro di Debussy che coincideva con tanti momenti della sua visione di un’estetica, soprattutto nella seconda parte della sua carriera artistica (Capriccio, Ariadne auf Naxos, molte pagine del Rosenkavalier), Strauss intuì l’assoluta necessità di ridurre le fracassanti sonorità care al pompier tedesco postwagneriano, lasciando spazio anche ai silenzi, nel desiderio non avverato di farne quasi un discorso cameristico. Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stato possibile il paragone con il Pelléas et Mélisande di Debussy, immaginando Salomé come una sorella di Mélisande! Sono questi i confronti che sostentano la forza di un progetto culturale: E che ci permettono di conoscere, più a fondo, le opere che noi, ingenuamente, pensavamo di conoscere a memoria. Sergio Segalini Direttore Artistico del Festival di Martina Franca 4 T owards the end of the nineteenth century, Richard Strauss had acquired the fame of being the most important German composer after Brahms and Wagner, mostly through his symphonic poems whose popularity had quickly spread beyond Germany. His success in the field of instrumental music convinced Strauss that he should finally take on opera. Germany had long been waiting for an artist who would revive Wagner’s fame, and again Strauss managed to make a name for himself in this new sector of his activity. His first two operas, Guntram (1894) and Feuersnot (1901) may be considered little more than preparatory studies and went almost unnoticed. Success, indeed triumph, came with Salome (1905) and the following Elektra (1909). Thanks to these two works, in which the modernity of a quite advanced harmonic language blended with a solid, eminently practical knowledge of theatrical “specifics”, Strauss was hailed at the legitimate heir to Wagner. achieve a perfect harmony between the music and Wilde’s writing. Salomé must become a genuine French opera and not the translation of a German text.” Richard Strauss completed the French version on 13th September 1905. Romain Rolland received a final copy of the score so that he could correct any mistakes it might contain. Indeed Strauss’ friend Rolland drew up a very precise list of corrections which the composer was happy to accept. The definitive French version was sent to Fürstner in November 1905 and published the following year; in Italy, meanwhile, Toscanini asked the publishers to realise an Italian-language version translated from the original French text. The first performance of the new Salomé was given in March 1907 in Paris, in private form in a very small theatre under the guidance of the conductor Walter Staram, with French singers. In the same month the opera had its first official public performance in Brussels at the Théâtre de la Monnaie. Two months later Salome was given its first performance in Paris, at the Théâtre du Chatelet, but in the German version conducted by Richard Strauss himself. Wilde’s original French edition soon disappeared from the stage while other French editions, based on translations of the German text, circulated. This last adaptation was already known in 1909 when the umpteenth French edition was published, signed by Jean de Marliave and strongly desired by André Messager, manager of the Paris Opéra. This Salomé, a new translation of the first German text (staged in 1905) remained in repertoire for a long time. In the 1960s the Wilde-Strauss French edition had been completely forgotten, indeed music publishers did not even know that it existed. Thorough research carried out by the Richard Strauss Institute in Munich finally brought the original manuscript back to light. The work done by Richard Strauss with his Salomé once again confirms the great interest the composer had always On 5th July 1905, shortly after completing Salome but before staging it, Richard Strauss wrote to his publisher Adolph Fürstner, who was to realise the French version. This meant that Fürstner would respect the existing score but would adjust the vocal line for use with Oscar Wilde’s original French text of Salomé. On the same day Strauss also wrote a letter to his friend Romain Rolland, asking for help in these terms: “You know that I have just finished a German Salome inspired by Oscar Wilde. Wilde wrote it in French and I want to use this original text for my new version. I do not intend to give this task to a translator for I want to maintain Wilde’s original text, word for word; this is why the music will have to be adapted to it.” Strauss was already thinking about a possible première in Paris, in French of course, and wrote: “I think that Salomé would do very well at the Opéra Comique, and this is why I want to work to 5 G egen Ende des 19. Jahrhunderts hatte Richard Strauss den Ruf des bedeutendsten deutschen Komponisten nach Brahms und Wagner errungen, was vor allem seinen symphonischen Dichtungen zu verdanken war, deren Popularität bald die Grenzen Deutschlands überschritten hatte. Der auf instrumentalem Gebiet errungene Erfolg überzeugte Strauss davon, sich endlich auch der Oper zu widmen. Deutschland wartete schon länger auf einen Musiker, der den Ruhm Wagners zu erneuern vermochte, und Strauss gelang es, sich auch in diesem neuen Bereich seiner Tätigkeit durchzusetzen. Seine ersten beiden Opern Guntram (1894) und Feuersnot (1901) können als vorbereitende Studien oder wenig mehr betrachtet werden und gingen fast unbeachtet vorüber. Ein wirklich sensationeller Erfolg kam aber mit Salome (1905) und dann Elektra (1909). Mit diesen beiden Werken, in denen die Modernität einer harmonisch sehr fortschrittlichen Ausdrucksweise mit einer festen, gewitzten Kenntnis des „Bühnenspezifikums“ verschmolz, wurde Strauss als legitimer Erbe Wagners gepriesen. had in librettos and their forms. We need only think of the interesting and decisive relationships that he forged with the brilliant Hugo von Hofmannsthal and with Stefan Zweig, author of The Silent Woman. For Strauss the work on Oscar Wilde’s French text was immense and without Romain Rolland’s help would never have been concluded. But his fierce desire to serve the profuse beauty of the text by the Irish writer almost makes us suppose that if Strauss had been more familiar with the French language he would perhaps never have written Salome in German, seen now, with the experiment concluded, as a betrayal of the universe of Wilde and his literature. To recreate the atmosphere of the libretto and respect French aesthetics, Strauss drew inspiration first and foremost from Pelléas et Mélisande by Debussy, a composer to whom we find precise references during the writing of Salome. Fascinated likewise by the discursive aspect of Debussy’s masterpiece which coincided with so many moments of his vision of aesthetics, especially in the second part of his artistic career (Capriccio, Ariadne auf Naxos, many pages of Rosenkavalier), Strauss understood that it was absolutely necessary to reduce the crashing sound qualities so beloved of the German post-Wagnerian pompier, making room for silences, in a never-realised desire to create an almost chamber-music discourse. Who would ever have thought it possible to compare this work with Debussy’s Pelléas et Mélisande, imagining Salomé as a sister to Mélisande? These are comparisons which sustain the strength of a cultural project, and which lead us to a deeper knowledge of works which we, ingenuously, thought we already knew by heart. Am 5. Juli 1905 schreibt Strauss, kurz nachdem er Salome beendet hatte, und noch bevor die Oper über die Bühne ging, an seinen französischen Verleger Adolph Fürstner, daß er eine französische Fassung erstellen würde. Das bedeutete, daß er die bestehende Partitur respektieren, aber auch die vokale Linie in Funktion des französischen Originaltextes der Salomé von Oscar Wilde verändern würde. Am selben Tag wendet sich der Komponist schriftlich an seinen Freund Romain Rolland um Hilfe, wobei er sich folgendermaßen ausdrückt: «Sie wissen, daß ich soeben eine von Oscar Wilde inspirierte deutsche Salome beendet habe. Wilde hat auf Französisch geschrieben, und ich will mich für meine neue Fassung dieses Sergio Segalini Artistic Director of the Martina Franca Festival (Translated by Timothy Alan Shaw) 6 Originaltextes bedienen. Ich beabsichtige nicht, diese Arbeit einem Übersetzer anzuvertrauen, weil ich Wildes Originaltext Wort für Wort beibehalten will; aus diesem Grund muß sich die Musik an diesen anpassen». Bereits im Gedanken an eine eventuelle Pariser Premiere auf Französisch schreibt Strauss weiter: «Ich glaube, daß Salomé sehr gut in die Opéra Comique passen würde, weshalb ich daran arbeiten will, eine vollkommene Harmonie zwischen der Musik und Wildes Text zu erzielen. Salomé muß eine echte französische Oper werden und nicht die Übersetzung eines deutschen Textes». Er beendete die französische Fassung am 13. September 1905. Romain Rolland erhielt eine letzte Kopie der Partitur, um eventuelle Fehler zu korrigieren und erstellte eine sehr genaue Liste von Korrekturen, die Strauss gerne akzeptierte. Im November 1905 wurde die endgültige französische Fassung an Fürstner gesandt und im Jahr darauf veröffentlicht, während Toscanini in Italien vom Verleger eine in italienischer Sprache verlangte, die aber aus dem französischen Original übersetzt werden sollte. Die Premiere dieser Salomé erfolgte im März 1907 in Paris in privater Form und in einem sehr kleinen Theater unter der Leitung von Walter Staram und mit französischsprachigen Sängern. Im selben Monat erlebte die Oper ihre erste offizielle öffentliche Wiedergabe im Brüsseler Théâtre de la Monnaie. Rund zwei Monate später wurde das Werk im Pariser Théâtre du Châtelet uraufgeführt, allerdings in der deutschen Fassung und mit Richard Strauss selbst am Pult. Wildes französische Originalfassung verschwand bald von den Bühnen, während es weitere französische Fassungen gab, die aber auf die Übersetzung des deutschen Textes zurückgingen. Diese letzte Fassung war bereits 1909 bekannt, als eine weitere französische Fassung herauskam, die von Jean de Marliave stammte und von André Messager, dem Verantwortlichen der Pariser Oper, gewünscht worden war. Diese Salomé, eine neue Übersetzung des ersten deutschen Textes, wie er 1905 gegeben worden war, blieb lange im Repertoire. In den Sechzigerjahren war die französische Fassung von Wilde-Strauss schon völlig und so sehr vergessen, daß selbst die Musikverlage nichts von ihr wußten. Infolge gründlicher Forschungen seitens des Münchener Richard Strauss-Instituts wurde endlich das Originalmanuskript wiedergefunden. Was Richard Strauss mit Salomé machte, bestätigt neuerlich das so große Interesse, das der Komponist immer für das Textbuch und seine Formen gehabt hatte. Es genügt, an die interessante, bestimmende Beziehung zu denken, die er mit dem genialen Hugo von Hofmannsthal und mit Stefan Zweig einging, dem Autor der Schweigsamen Frau. Die Arbeit am französischen Text von Oscar Wilde war für Strauss enorm, und ohne die Hilfe von Romain Rolland wäre er nie zu einem Ende gekommen. Sein dringender Wunsch, der überbordenden Schönheit des Textes des irischen Schriftstellers zu dienen, läßt aber fast annehmen, daß Richard Strauss, wäre er mit der französischen Sprache vertrauter gewesen, Salome vielleicht nie auf Deutsch geschrieben hätte, die nun nach vollzogenem Experiment wie ein Verrat am Universum Wildes und an seiner Literatur gesehen wird. Um die Atmosphäre des Textbuchs zu schaffen und die französische Ästhetik zu respektieren inspirierte sich Strauss in erster Linie an Pelléas et Mélisande von Debussy, einem Komponisten, auf den wir in der Neufassung von Salome präzise Hinweise finden. Auch vom diskursiven Aspekt von Debussys Meisterwerk fasziniert, das mit so vielen Momenten seiner Vision einer Ästhetik zusammenfiel, vor allem im zweiten Teil seiner künstlerischen Laufbahn (Capriccio, Ariadne auf Naxos, viele Stellen des 7 A la fin du dix-neuvième siècle, Richard Strauss était désormais considéré comme le compositeur allemand le plus important après Brahms et Wagner, notamment grâce à ses poèmes symphoniques dont la popularité avait rapidement franchi les frontières allemandes. Le succès que lui avait apporté sa musique instrumentale avait convaincu Strauss à affronter enfin la musique lyrique. L’Allemagne attendait depuis longtemps un compositeur capable de renouveler la renommée de Wagner, et Strauss parvint à consolider la sienne dans ce secteur nouveau pour lui. Ses deux premiers opéras, Guntram (1894) et Feuersnot (1901), peuvent être considérés comme des études préparatoires, sans plus, et furent à peine remarqués. Le véritable succès arriva avec Salome (1905) puis avec Elektra (1909). Grâce à ces deux ouvrages, où la modernité d’un langage harmoniquement assez avancé se mêlait avec une profonde et vive connaissance du théâtre lyrique, Strauss fut salué comme l’héritier légitime de Wagner. Rosenkavalier), erfaßte Strauss die absolute Notwendigkeit, die der deutschen nachwagner’schen Emphase liebe lärmende Klangfülle zu reduzieren und auch dem Schweigen Platz zu geben, im nicht bewahrheiteten Wunsch, fast ein Kammerspiel daraus zu machen. Wer hätte je gedacht, daß ein Vergleich mit Debussys Pelléas et Mélisande möglich wäre, bei dem man sich Salomé wie eine Schwester Mélisandes vorstellt! Es sind diese Vergleiche, welche die Kraft eines kulturellen Projekts tragen und die uns erlauben, Werke, die wir naiverweise auswendig zu kennen glaubten, gründlicher kennenzulernen. Sergio Segalini Künstlerischer Leiter des Festivals von Martina Franca (Übersetzung: Eva Pleus) Le 5 juillet 1905, peu après avoir achevé sa Salome et avant de la mettre en scène, Richard Strauss écrivit à son éditeur Adolph Fürstner qu’il allait réaliser luimême une version française de son ouvrage. Il allait donc conserver la partition originale, mais en modifier la ligne vocale en fonction du texte original en français de la Salomé d’Oscar Wilde. Le même jour, Strauss s’exprimait en ces termes dans une lettre adressée à son ami Romain Rolland à qui il demandait son aide : «Vous savez que je viens d’achever une Salome allemande inspirée d’Oscar Wilde. Wilde l’a écrite en français et je veux me servir de ce texte original pour ma nouvelle version. Je ne veux pas confier ce travail à un traducteur car je souhaite conserver mot pour mot le texte original de Wilde ; voilà pourquoi la musique devra s’adapter au texte ». Evoquant 8 déjà une éventuelle première parisienne en français, Strauss poursuit : «Je pense que Salomé irait très bien à l’Opéra Comique, raison pour laquelle je souhaite travailler pour atteindre une harmonie parfaite entre ma musique et le texte de Wilde. Salomé doit devenir un véritable opéra français, et non pas la traduction d’un texte allemand». Richard Strauss acheva la version française le 13 septembre 1905. Romain Rolland reçut un dernier exemplaire de la partition pour corriger les erreurs éventuelles. C’est lui qui dressa une liste de corrections très détaillée que Strauss accepta de bon gré. La version française définitive fut envoyée à Fürstner en novembre 1905 et publiée l’année suivante, alors qu’en Italie Toscanini demandait aux éditeurs d’en réaliser une version italienne traduite de l’original en français. La première parisienne de la nouvelle Salomé eut lieu en mars 1907 en privé, dans un tout petit théâtre ; l’ouvrage était interprété par des chanteurs français sous la direction du chef d’orchestre Walter Staram. La première représentation publique officielle eut lieu quelques jours plus tard au Théâtre de la Monnaie de Bruxelles. Environ deux mois plus tard, Salome fut donné pour la première fois au Théâtre du Châtelet à Paris, mais dans sa version allemande dirigée par Richard Strauss en personne. Bien vite, l’édition française originale de Wilde disparut de la scène tandis que circulaient d’autres éditions françaises traduites à partir du texte allemand. Cette dernière adaptation était déjà connue en 1909 quand fut publiée une ultérieure version française de Jean de Marliave, fortement voulue par André Messager, responsable de l’Opéra de Paris. Cette Salomé, une nouvelle traduction du premier texte allemand (mis en scène en 1905), fut inscrite au répertoire pendant longtemps. Dans les années soixante, l’édition française de WildeStrauss avait été désormais complètement oubliée, au Richard Strauss 9 point que les éditeurs ignoraient jusqu’à son existence. Le manuscrit original fut finalement retrouvé grâce à des recherches approfondies effectuées par l’Institut Richard Strauss de Munich. L’opération menée par Richard Strauss avec sa Salomé confirme encore une fois le très grand intérêt du compositeur pour le livret et ses formes. Pour s’en convaincre, il suffit de penser aux relations intéressantes et déterminantes nouées avec le génial Hugo von Hofmannsthal et avec Stefan Zweig, l’auteur de La femme silencieuse. Strauss effectua un travail immense sur le texte français d’Oscar Wilde et il ne serait jamais parvenu à ses fins sans l’aide de Romain Rolland. Mais son irrésistible volonté de servir l’extraordinaire beauté du texte de l’écrivain irlandais nous laisserait presque penser que s’il avait mieux maîtrisé la langue française, Richard Strauss n’aurait sans doute jamais écrit Salome en allemand ; Avec le recul, cette version est aujourd’hui considérée comme une trahison de l’univers de Wilde et de son œuvre. Pour recréer l’atmosphère du livret et respecter l’esthétique française, Strauss s’est inspiré en premier lieu du Pelléas et Mélisande de Debussy, et de fait nous trouvons des références précises au compositeur français dans la nouvelle version de Salome. Fasciné également par l’aspect discursif du chef-d’œuvre de Debussy, qui coïncidait avec bien des points de sa propre vision d’une esthétique, notamment dans la seconde partie de sa carrière artistique (Capriccio, Ariane à Naxos, nombre de pages du Chevalier à la rose), Strauss comprit qu’il lui fallait impérativement réduire les sonorités fracassantes chères au style pompier allemand post-wagnérien et laisser une plus grande place aux silences, dans l’idée – qu’il ne parvint pas à réaliser – de se rapprocher de la musique de chambre. Qui eut pensé qu’il serait un jour possible de faire une comparaison avec le Pelléas et Mélisande de Debussy, et d’imaginer Salomé comme une sœur de Mélisande ! Mais ce sont là des comparaisons qui entretiennent la force d’un projet culturel et qui nous permettent d’approfondir notre connaissance d’œuvres qu’ingénument nous pensions connaître par cœur. Sergio Segalini Directeur artistique du Festival de Martina Franca (Traduit par Cécile Viars) Massimiliano Caldi 11 fiore verde per lui, qualora faccia uscire dalla cisterna Jokanaan. Alla fine l’innamorato cede. Jokanaan, uscendo dalla cisterna, lancia una nuova profezia e cerca colui o colei che morirà con vesti d’argento davanti a tutto il popolo. Salomé chiede a Narraboth di cosa stia parlando il Profeta ed è convinta che stia insultando sua madre, Erodiade. Effettivamente Jokanaan biasima il comportamento di Erodiade che si è abbandonata agli Assiri e agli Egizi e la invita a pentirsi dei suoi peccati per evitare la punizione divina. Salomé rimane colpita dalla magrezza del Profeta, dai suoi occhi neri come caverne dove scompaiono i draghi, dalla sua carne bianca come l’avorio. Anche se Jokanaan non vuole che la donna, causa di tutti i mali del mondo, lo guardi, la giovane vuole assolutamente avvicinarlo. Si presenta: è Salomé, figlia d’Erodiade, principessa di Giudea. Lui la respinge, dicendole di allontanarsi dall’eletto del Signore, e le ricorda di essere figlia di una peccatrice. Ma la sua voce incanta Salomé, la quale vuole che continui a parlare. Narraboth cerca di distrarre la principessa, mentre il Profeta le dice di coprirsi il viso con un velo, mettersi della cenere nera in testa, e di andare a cercare il figlio dell’uomo nel deserto e, dinanzi a lui, pentirsi. Salomé, invece, è ormai innamorata: vuole toccarlo, baciarlo, ma il Profeta la respinge. Narraboth la supplica di non guardare il Profeta; tra poco, schiacciato dalla gelosia e dal dolore, il Capitano si ucciderà. Salomé, determinata, si ostina a voler baciare la bocca di Jokanaan, che allora la maledice. Erode cerca adesso Salomé e si lamenta del fatto che non sia ancora tornata al banchetto, come egli aveva ordinato. Anche Erode guarda la luna e la paragona ad una donna isterica in cerca di amanti, ma Erodiade, fredda, gli dice che la luna sembra solo la luna e lo invita a rientrare nel palazzo. Erode vuole invece rimanere, ordina di stendere dei tappeti, di accendere le torce perché vuole continuare a bere del buon vino TRAMA Nella reggia del Tetrarca Erode, secondo marito di Erodiade, madre di Salomé, principessa di Giudea, è in corso un banchetto con molti ospiti, tra i quali Ebrei, Nazareni, Egizi e Romani. Inizia a vedersi la luna e un giovane Capitano siriano di nome Narraboth, innamorato di Salomé, elogia con il paggio di Erodiade la bellezza della principessa amata. Il paggio lo implora di non guardarla oltre, perché potrebbe accadere una disgrazia. Il Tetrarca sembra turbato e, dopo poco, il Profeta Jokanaan, che è stato rinchiuso in una cisterna, fa la sua prima profezia annunciando miracoli: quando verrà il suo successore i ciechi torneranno a vedere e i sordi sentiranno. Un soldato ordina di farlo tacere, un altro dice invece che è un sant’uomo, mentre un cappadociano vuole sapere chi sia, da dove provenga, come si chiami, di cosa parli, se lo si possa vedere: ma il Tetrarca ha proibito di aprire la cisterna e di far uscire Jokanaan. All’improvviso Narraboth si accorge che la principessa si è allontanata inquieta dal banchetto e si dirige verso la terrazza. La principessa si è voluta sottrarre agli sguardi maliziosi del marito di sua madre. Anche Salomé ora ammira la luna, paragonandola ad un piccolo fiore d’argento e ad una bella vergine. Jokanaan, dalla cisterna, fa la seconda profezia. Salomé vuole sapere se si tratti del Profeta che incute paura al Tetrarca e intuisce che stia dicendo cose mostruose su sua madre. Sebbene Narraboth la inviti ad andare in giardino con lui, Salomé si ostina a mostrare il suo unico interesse per Jokanaan: vuole sapere, adesso, se sia giovane, vuole vederlo. Ordina di farlo uscire ma il secondo soldato si rifiuta di disobbedire agli ordini del Tetrarca. La principessa implora allora Narraboth, approfittando dei suoi sentimenti, promettendogli di sorridergli l’indomani dalla sua lettiga e di lasciar cadere un piccolo 12 che gli è stato regalato da Cesare in persona. All’improvviso inciampa nel cadavere di Narraboth. Il Tetrarca chiede chi sia e perché l’abbiano ucciso. Quando scopre che si è suicidato, rimane sorpreso. Poi Erode crede di sentire soffiare un gran vento e avverte un grande battito d’ali. Erodiade è convinta che il Tetrarca stia male e lo invita di nuovo a rientrare, ma Erode si rifiuta e intanto nota il pallore di Salomé che è finalmente arrivata. La moglie gli ordina di non guardarla. Il Tetrarca ordina del vino e invita Salomé a berlo con lui, le offre dei frutti, le dice di morderli con i suoi piccoli denti, per poterli poi finire lui stesso. La principessa risponde di non aver fame. Invita adesso Salomé a sedersi sul trono della madre, ma la risposta è sempre negativa. Erode non sa più cosa ordinare per ingraziarsi la principessa. Si sente la voce di Jokanaan: quel che ha predetto si sta avverando. Erodiade prega il marito di farlo tacere, perché ancora la insulta. Accusa Erode di vigliaccheria, mentre Ebrei e Nazareni hanno dato inizio ad una disputa religiosa. Erode desidera adesso che Salomé danzi per lui contro il volere di Erodiade; la principessa accetta solo quando il Tetrarca giura di darle qualsiasi cosa voglia come ricompensa. Balla, Salomé, e alla fine chiede in cambio la testa di Jokanaan su un vassoio d’argento: Erode cerca di convincerla a cambiare idea offrendole in cambio smeraldi, pietre preziose, la metà del suo regno, pavoni bianchi; cerca di farla ragionare, ma la principessa ormai ha deciso e gli ricorda di aver giurato davanti a tutti. Erodiade è fiera del comportamento di sua figlia, ma pensa si comporti così solo per vendicarsi degli insulti del Profeta a lei diretti. Salomé dice, invece, di volere quella testa solo per soddisfare il suo desiderio personale. Erode cede, mentre Erodiade gli ruba l’anello della morte per darlo al boia affinché uccida Jokanaan e metta la sua testa sul piatto d’argento, come Salomé voleva. Erode inizia ad avere paura, vuole rientrare nel palazzo ed ordina di spegnere le fiaccole, nascondere la luna e le stelle perché accadrà una disgrazia. Dopo che Salomé ha finalmente baciato la bocca di Jokanaan, Erode ordina ai soldati di ucciderla. 13 she will smile at him on the next day from her litter and will drop a little green flower for him if he has Iokanaan released from the cistern. In the end the enamoured Syrian cedes to her request. Coming out of the cistern Iokanaan makes another prophecy and seeks him or her who will die dressed in silver garments before the whole population. Salome asks Narraboth what the prophet is talking about and is convinced that he is insulting her mother, Herodias. In reality Iokanaan criticises Herodias’s behaviour accusing her of having given herself to the Assyrians and the Egyptians, and he invites her to repent her sins in order to escape from divine retribution. Salome is struck by the prophet’s thinness, by his eyes that are as black as caverns where dragons disappear and by his skin as white as ivory. Although Iokanaan, who sees woman as the source of all evil in the world, does not want her to look at him, Salome insists on approaching him. She introduces herself: Salome, daughter of Herodias, princess of Judea. Iokanaan rejects her, telling her to step back from the Lord’s chosen one and reminds her that she is the daughter of a sinner. But his voice enchants Salome who wants him to continue talking. Narraboth tries to distract the princess, while the prophet tells her to cover her eyes with a veil, to scatter black ashes on her head and to go and seek the son of man in the wilderness and repent to him. Salome however has fallen in love with him; she wants to touch him and kiss him, but the prophet pushes her away. Narraboth implores her not to look at the prophet; soon afterwards, oppressed by jealousy and pain, the captain takes his own life. Salome is determined to kiss Iokanaan’s mouth, and the prophet curses her. Herod now comes out to look for Salome, complaining that she has not returned to the banquet as he had ordered. Herod, too, looks at the moon and compares it to a hysterical woman seeking lovers, but Herodias coldly retorts that the moon looks only like THE PLOT In the palace of the Tetrarch Herod, second husband of Herodias, mother of Salome, the Princess of Judea, a banquet is being held with many guests, including Jews, Nazarenes, Egyptians and Romans. The moon starts to appear, and a young Syrian captain called Narraboth, who is in love with Salome, praises the beauty of the beloved princess to Herodias’s page. The page implores him not to look at her any more for a misfortune might occur. The Tetrarch appears to be troubled, and shortly afterwards the prophet Iokanaan, who has been shut away in a cistern, makes his first prophecy announcing miracles: when his successor comes the blind will see again and the deaf will hear. A soldier orders him to be silent, another says that he is a holy man, whilst a Cappadocian wants to know where he comes from, what his name is, what he is talking about and if he may see him: the Tetrarch, however, has forbidden that the cistern be opened and that Iokanaan be let out. Suddenly Narraboth realises that the princess has abandoned the banquet in a state of agitation and is moving towards the terrace. The princess wanted to get away from the lustful gaze of her mother’s husband. Salome too admires the moon, comparing it to a little white flower and to a beautiful virgin. From the cistern Iokanaan makes his second prophecy. Salome wants to know if he is the prophet of whom the Tetrarch is afraid and understands that he is saying terrible things about her mother. Narraboth invites her to go into the garden with him, but Salome insistently shows interest only in Iokanaan: she now wants to know if he is young and wants to see him. She orders that he be brought out but the second soldier refuses to disobey the Tetrarch’s orders. The princess now implores Narraboth, playing on his feelings and promising that 14 the moon and invites him to go back into the palace. Herod wants to stay outside and orders his slaves to lay out carpets and light torches as he wants to continue drinking the good wine that Caesar himself has sent him. Suddenly he stumbles over the dead body of Narraboth. The Tetrarch asks who he is and why he has been killed. He is surprised to learn that he committed suicide. Then Herod thinks he can feel a strong wind and hear a great beating of wings. Herodias is convinced that the Tetrarch is ill and invites him to go back inside, but Herod refuses and notices the pallor of Salome who has just arrived. His wife orders him not to look at her daughter. The Tetrarch orders wine and invites Salome to drink with him, he offers her fruit telling her to bite it with her little teeth so that he can finish it himself. The princess replies that she is not hungry. He now asks Salome to sit on her mother’s throne, but again she refuses. Herod does not know what to order to ingratiate himself with Salome. The voice of Iokanaan is heard: what he had prophesied is coming true. Herodias asks her husband to make the prophet be silent, because he has insulted her. She accuses Herod of cowardice, while the Jews and Nazarenes start a religious dispute. Herod now wants Salome to dance for him, against the wishes of Herodias; the princess accepts only when the Tetrarch swears that he will give her anything she asks for. Salome dances and at the end of her dance asks for Iokanaan’s head on a silver platter: Herod tries to convince her to change her mind, offering her emeralds, precious stones, half of his realm, white peacocks; he tries to make her think again, but the princess is determined and reminds Herod that he swore an oath in the presence of everybody. Herodias is proud of her daughter’s behaviour, but she thinks that Salome is behaving like this only to avenge the insults that the prophet has hurled against her. Salome, however, says that she wants the head only to satisfy her own desire. Herod yields, while Herodias steals his ring of death and hands it over to the executioner so that he may kill Iokanaan and place his head on a silver platter, as Salome wanted. Herod is starting to feel afraid, he wants to go back into the palace and orders his men to extinguish the torches and to hide the moon and the stars for something terrible is about to happen. After Salome has finally kissed Iokanaan’s mouth Herod orders his soldiers to kill her. 15 ihn aus der Zisterne zu holen, aber der Zweite Soldat weigert sich, gegen die Befehle des Tetrarchen zu handeln. Also fleht die Prinzessin Narraboth an, dessen Gefühle sie für sich nutzt, indem sie ihm verspricht, ihm am nächsten Tag von ihrer Sänfte aus zuzulächeln und eine kleine grüne Blume für ihn fallen zu lassen, wenn er Jokanaan herausholt. Schließlich gibt der Verliebte nach. Jokanaan erscheint und macht eine neue Prophezeiung; er sucht jenen oder jene, die in silberner Kleidung vor dem gesamten Volk sterben wird. Salome fragt Narraboth, wovon der Prophet spricht und ist überzeugt davon, daß er ihre Mutter Herodias beschimpft. Jokanaan mißbilligt in der Tat das Verhalten von Herodias, die sich den Assyrern und Ägyptern überließ und fordert sie auf, ihre Sünden zu bereuen, um der göttlichen Strafe zu entgehen. Salome ist beeindruckt von der Hagerkeit des Propheten, von seinen Augen, die schwarz sind wie die Höhlen, in denen die Drachen verschwinden, von seinem Fleisch, das weiß ist wie Elfenbein. Obwohl Jokanaan nicht will, daß ihn die Frau, der Grund allen Übels in der Welt, ansieht, möchte die junge Frau sich ihm um jeden Preis nähern. Sie stellt sich vor: Salome, Tochter der Herodias, Prinzessin von Judäa. Er weist sie zurück und sagt ihr, sich vom Auserwählten des Herrn zu entfernen und erinnert sie daran, daß sie die Tochter einer Sünderin ist. Seine Stimme verzaubert aber Salome, die will, daß er weiterspricht. Narraboth versucht, die Prinzessin abzulenken, während der Prophet sie auffordert, sich das Antlitz mit einem Schleier zu verhüllen, ihr Haupt mit schwarzer Asche zu bestreuen, den Menschensohn in der Wüste zu suchen und vor ihm zu bereuen. Salome hingegen ist inzwischen verliebt, sie will den Propheten berühren, küssen, aber er weist sie zurück. Narraboth fleht sie an, Jokanaan nicht anzusehen, dann tötet er sich unter der Last von Eifersucht und Schmerz. Salome besteht darauf, daß sie Jokanaans Mund küssen will, DIE HANDLUNG Im Palast des Tetrarchen Herodes, des zweiten Gemahls der Herodias, Mutter der Prinzessin Salome von Judäa, findet ein Bankett mit vielen Gästen statt, unter denen sich Juden, Nazarener, Ägypter und Römer befinden. Der Mond beginnt aufzugehen, und ein junger syrischer Hauptmann namens Narraboth, der in Salome verliebt ist, preist mit dem Pagen der Herodias die Schönheit der geliebten Prinzessin. Der Page fleht ihn an, sie nicht weiter anzusehen, weil ein Unglück geschehen könnte. Der Tetrarch scheint beunruhigt, und kurz danach macht der in einer Zisterne eingesperrte Prophet Jokanaan seine erste Prophezeiung. Er kündigt Wunder an: sobald sein Nachfolger erscheinen wird, werden die Blinden wieder sehen und die Tauben hören. Ein Soldat befiehlt, ihn zum Schweigen zu bringen, doch ein anderer sagt, daß es sich um einen heiligen Mann handelt, während ein Kappadozier wissen will, wer das ist, woher er kommt, wie er heißt, wovon er spricht, ob man ihn sehen kann, doch der Tetrarch hat verboten, die Zisterne zu öffnen und Jokanaan herauskommen zu lassen. Plötzlich bemerkt Narraboth, daß die Prinzessin sich unruhig von der Festtafel entfernt hat und auf die Terrasse kommt. Sie wollte sich den lüsternen Blicken des Gatten ihrer Mutter entziehen und bewundert nun auch den Mond, den sie mit einer kleinen silbernen Blume und einer schönen Jungfrau vergleicht. Aus der Zisterne verkündet Jokanaan die zweite Prophezeiung. Salome will wissen, ob es sich um den Propheten handelt, der dem Tetrarchen Angst macht und ahnt, daß er schreckliche Dinge über ihre Mutter sagt. Obwohl Narraboth sie auffordert, mit ihm in den Garten zu gehen, besteht Salome darauf, nur für den Propheten Interesse aufzubringen; sie will nun wissen, ob er jung ist, sie will ihn sehen. Sie befiehlt, 16 der sie daraufhin verflucht. Nun sucht Herodes nach Salome und beklagt sich darüber, daß sie noch nicht zur Festtafel zurückgekehrt ist, wie er befohlen hatte. Auch Herodes sieht den Mond an und vergleicht ihn mit einer hysterischen Frau auf der Suche nach Liebhabern, aber Herodias sagt ihm kalt, daß der Mond nur der Mond ist, und fordert ihn zur Rückkehr in den Palast auf. Herodes will aber bleiben, befiehlt, Teppiche aufzulegen und die Fackeln zu entzünden, weil er weiter guten Wein trinken möchte, der ihm von Cäsar persönlich geschenkt wurde. Plötzlich stolpert er über Narraboths Leichnam. Der Tetrarch fragt, um wen es sich handelt und warum er getötet wurde. Als er entdeckt, daß es Selbstmord war, ist er überrascht. Dann glaubt Herodes starken Wind und ebensolchen Flügelschlag zu hören. Herodias ist überzeugt davon, daß es dem Tetrarchen schlecht geht und fordert ihn neuerlich zur Rückkehr in den Palast auf, aber Herodes weigert sich und sieht auch die Blässe Salome, die nun erscheint. Seine Frau befiehlt ihm, die Prinzessin nicht anzusehen. Der Tetrarch bestellt Wein und fordert Salome auf, ihn mit ihr zu trinken, er bietet ihr Obst an, in das sie mit ihren kleinen Zähnen beißen soll, damit er es dann zu Ende esse. Die Prinzessin antwortet, daß sie keinen Hunger habe. Jetzt fordert er sie auf, sich auf den Thron ihrer Mutter zu setzen, aber die Antwort ist neuerlich ablehnend. Herodes weiß nicht mehr, was er befehlen soll, um sich bei der Prinzessin einzuschmeicheln. Nun ist Jokanaans Stimme zu hören, die sagt, daß eintritt, was er vorhergesagt hat. Herodias bittet ihren Gatten, ihn zum Schweigen zu bringen, weil er sie wieder beschimpft. Sie wirft Herodes Feigheit vor, während Juden und Nazarener einen religiösen Wortstreit beginnen. Gegen den Willen der Herodias wünscht Herodes nun, daß Salome für ihn tanzt. Die Prinzessin stimmt erst zu, als der Tetrarch schwört, ihr jegliche Sache zu geben, die sie zur Belohnung will. Salome tanzt und verlangt danach dafür in einer Silberschüssel den Kopf des Jochanaan. Herodes versucht, sie umzustimmen und bietet ihr dafür Smaragde, Edelsteine, die Hälfte seines Reichs, weiße Pfauen. Er versucht, sie zur Vernunft zu bringen, aber die Prinzessin hat schon entschieden und erinnert ihn daran, daß er vor allen geschworen hat. Herodias ist stolz auf das Verhalten ihrer Tochter, doch glaubt sie, dieses sei nur darauf zurückzuführen, daß sie sich für die an die Mutter gerichteten Beleidigungen rächen will. Salome sagt hingegen, daß sie diesen Kopf nur zur Befriedigung ihres persönlichen Wunsches will. Herodes gibt nach, während ihm Herodias den Todesring entwendet, um ihn dem Henker zu geben, damit er Jokanaan tötet und seinen Kopf in eine Silberschüssel legt, so wie Salome es wollte. Herodes beginnt Angst zu haben; er will in den Palast zurükkkehren und befiehlt die Fackeln zu löschen, den Mond und die Sterne zu verbergen, weil ein Unglück geschehen wird. Nachdem Salome endlich den Mund des Jokanaan geküßt hat, befiehlt Herodes den Soldaten, sie zu töten. 17 citerne en lui promettant de lui sourire le lendemain de sa litière et de laisser tomber une fleur verte pour lui. Le jeune homme finit par céder. En sortant de la citerne, Jokanaan lance une autre prophétie et cherche celui ou celle qui mourra dans un vêtement d’argent devant le peuple réuni. Salomé demande à Narraboth de quoi parle le Prophète, convaincue qu’il est en train d’insulter sa mère, Hérodiade. En effet, Jokanaan blâme le comportement d’Hérodiade qui s’est abandonnée aux Assyriens et aux Egyptiens, et l’invite à expier ses péchés pour éviter la punition divine. Salomé est frappée par la maigreur du Prophète, par ses yeux sombres comme des cavernes au fond desquelles disparaissent des dragons, de sa peau aussi blanche que l’ivoire. Jokanaan ne veut pas que cette femme, cause de tous les malheurs du monde, le regarde, mais la jeune fille tient absolument à s’approcher de lui. Elle lui déclare qu’elle est Salomé, fille d’Hérodiade, princesse de Judée. Il la repousse et lui dit de s’éloigner de l’Elu du Seigneur, lui rappelant qu’elle est la fille d’une pécheresse. Mais Salomé est charmée par sa voix et veut qu’il continue à parler. Narraboth tente de distraire la princesse tandis que le Prophète lui dit de se couvrir le visage d’un voile, de répandre de la cendre noire sur sa tête, puis de partir dans le désert à la recherche du fils de l’homme et de faire pénitence devant lui. Cependant, Salomé est tombée amoureuse de lui ; elle veut le toucher et l’embrasser, mais il la repousse. Narraboth la supplie de ne pas regarder le Prophète, puis il se tue, fou de jalousie et de douleur. Salomé veut absolument embrasser la bouche de Jokanaan, qui finit par la maudire. Hérode est à la recherche de Salomé et se plaint du fait qu’elle ne soit pas encore revenue au banquet, comme il le lui avait ordonné. Lui aussi regarde la lune et la compare à une femme hystérique en quête d’amants, mais Hérodiade lui répond froidement que la lune ne ressemble qu’à la lune et l’invite INTRIGUE Dans le palais du Tétrarque Hérode, second mari d’Hérodiade, mère de la princesse de Judée Salomé, a lieu un banquet auquel assistent un grand nombre d’invités, parmi lesquels des Juifs, des Nazaréens, des Egyptiens et des Romains. La lune apparaît dans le ciel et Narraboth, un jeune capitaine syrien épris de Salomé, fait l’éloge de la beauté de la princesse devant un page. Celui-ci le met en garde car il pourrait arriver un malheur. Le Tétrarque semble soucieux et peu après, le prophète Jokanaan, qui est enfermé dans une citerne, lance sa première prophétie en annonçant une série de miracles : quand viendra son successeur, les aveugles retrouveront la vue et les sourds entendront à nouveau. Un soldat ordonne de le faire taire tandis qu’un autre déclare que cet homme est un saint. Un cappadocien veut savoir qui il est, d’où il vient, comment il se nomme, de quoi il parle et s’il est possible de le voir. Mais le Tétrarque a interdit d’ouvrir la citerne et de laisser sortir Jokanaan. Soudain, Narraboth s’aperçoit que la princesse, inquiète, s’est éloignée du banquet et se dirige vers la terrasse. La jeune fille voulait se dérober aux regards narquois de l’époux de sa mère. Salomé admire la lune et la compare à une fleurette d’argent et à une belle vierge. Du fond de sa citerne, Jokanaan lance sa seconde prophétie. Salomé veut savoir s’il s’agit du Prophète qui fait si peur au Tétrarque, et elle devine qu’il dit des choses monstrueuses sur sa mère. Narraboth l’invite à l’accompagner dans les jardins, mais Salomé s’obstine à ne s’intéresser qu’à Jokanaan : elle veut savoir s’il est jeune et désire le voir. Elle donne l’ordre de le faire sortir, mais le second soldat refuse de désobéir aux ordres du Tétrarque. Profitant des sentiments que Narraboth nourrit pour elle, elle le supplie de laisser Jokanaan sortir de la 18 à rentrer dans le palais. Désireux en revanche de rester dehors, Hérode demande qu’on apporte des tapis et qu’on allume des torches car il veut continuer à boire du bon vin qui lui a été offert par César en personne. Soudain, il butte sur le cadavre de Narraboth. Le Tétrarque demande quel est son nom et pourquoi il est mort. Il est surpris quand il découvre qu’il s’est suicidé. Puis il lui semble qu’un grand vent se met à souffler et croit entendre un battement d’ailes. Hérodiade est convaincue que le Tétrarque se sent mal et l’invite à nouveau à rentrer, mais Hérode refuse ; pendant ce temps, Salomé est revenue et il a remarqué sa pâleur. Son épouse lui ordonne de ne pas la regarder. Le Tétrarque demande qu’on apporte du vin et invite Salomé à le boire avec lui, puis il lui offre des fruits et lui demande de les mordre de ses petites dents pour pouvoir les finir lui-même. La princesse répond qu’elle n’a pas faim. Hérode invite maintenant Salomé à s’asseoir sur le trône de sa mère, mais la jeune fille refuse encore une fois. Le Tétrarque ne sait plus quoi inventer pour faire plaisir à la princesse. L’on entend la voix de Jokanaan : ce qu’il avait prédit est en train de se réaliser. Hérodiade prie son époux de le faire taire car il est encore en train de l’insulter. Elle accuse Hérode de lâcheté tandis que Juifs et Nazaréens entament une dispute religieuse. Hérode veut maintenant que Salomé danse pour lui, contre l’avis d’Hérodiade ; la princesse accepte à condition que le Tétrarque lui jure de lui donner tout ce qu’elle voudra en guise de récompense. Quand Salomé a fini de danser, elle demande qu’on lui apporte la tête de Jokanaan sur un plateau d’argent. Hérode tente de la faire changer d’avis en lui offrant en échange des émeraudes, des pierres précieuses, la moitié de son royaume, ses paons blancs. Il essaie de la convaincre, mais la princesse refuse tout et lui rappelle qu’il a juré devant tout le monde. Hérodiade est fière du comportement de sa fille, mais elle pense qu’elle ne se comporte ainsi que pour se venger des insultes que le Prophète lui a adressées. De son côté, Salomé déclare ne vouloir la tête du Prophète que pour satisfaire son propre désir. Hérode finit par céder ; Hérodiade lui prend l’anneau de la mort pour le donner au bourreau, afin qu’il tue Jokanaan et présente sa tête sur un plat d’argent, comme Salomé l’a demandé. Hérode prend peur, rentre dans le palais et ordonne qu’on éteigne les torches, qu’on cache la lune et les étoiles car un malheur est sur le point d’arriver. Salomé embrasse les lèvres de Jokanaan mort, et Hérode ordonne à ses soldats de la tuer. 19 Francesca Scaini (Hérodias), Leonardo Gramegna (Hérode) 20 Francesca De Giorgi (the page of Herodias), Sofia Soloviy (Salomé), Vincenzo Maria Sarinelli (the Captain of the guard) 21 Costantino Finucci (Iokanaan) 22 Richard Strauss SALOMÉ Drame musical in one act Libretto by Oscar Wilde LIBRETTO Oscar Wilde “en travesti” as Salomé CD 1 CD 1 Scène Une grande terrasse dans le palais d’Hérode donnant sur la salle de festin. Des soldats sont accoudés sur le balcon. A droite il y a un énorme escalier. A gauche, au fond, une ancienne citerne entourée d’un mur de bronze vert. Clair de lune. Scene A great terrace in the Palace of Herod, overlooking the banqueting-hall. Some soldiers are leaning over the balcony. To the right there is a gigantic staircase, to the left at the back an old cistern surrounded by a wall of green bronze. The moon is shining very brightly. 1 Le jeune Syrien - Comme la princesse Salomé est belle ce soir ! Le page d’Hérodias - Regardez la lune. La lune a l’air très étrange. On dirait une femme qui sort d’un tombeau. Le jeune Syrien - Elle a l’air très étrange. Elle ressemble à une princesse qui a des pieds comme des petites colombes blanches… On dirait qu’elle danse. Le page d’Hérodias - Elle est comme une femme morte. Elle va très lentement. Bruit dans la salle de festin. Premier Soldat - Quel vacarme ! Qui sont ces bêtes fauves qui hurlent ? Second Soldat - Les Juifs. Ils sont toujours ainsi. C’est sur leur religion qu’ils discutent. Premier Soldat - Je trouve que c’est ridicule de discuter sur de telles choses. Le jeune Syrien - Quelle est belle la princesse Salomé ce soir ! Le page d’Hérodias - Vous la regardez toujours. Vous la regardez trop. Il ne faut pas regarder les gens de cette façon… Il peut arriver un malheur. Le jeune Syrien - Elle est très belle ce soir. Premier Soldat - Le tétrarque a l’air très sombre. Second Soldat - Oui, il a l’air sombre. Premier Soldat - Qui regarde-t-il ? Second Soldat - Je ne sais pas. Le jeune Syrien - Comme la princesse est pâle ! Jamais je ne l’ai vue si pâle. Elle ressemble au reflet 1 The young Syrian - How beautiful Salome is tonight! The Page of Herodias - Look at the moon. How strange the moon seems! It is like a woman rising from a tomb. The young Syrian - She has a strange look. She is like a princess who has little white doves for feet... She seems to be dancing. The Page of Herodias - She is like a dead woman. She moves very slowly. Noises from the banqueting-hall. First soldier – What a din! Who are those wild beasts that are howling? Second soldier - The Jews. They are always like that. They are discussing their religion. First soldier - I think it is ridiculous to discuss such things. The young Syrian - How beautiful Princess Salome is tonight! The Page of Herodias - You are always looking at her. You look at her too much. It is dangerous to look at people like that. Something terrible could happen. The young Syrian - She is very beautiful tonight. First soldier - The Tetrarch looks very grim.. Second soldier - Yes, he looks very grim. First soldier - What is he looking at? Second soldier - I do not know. The young Syrian - How pale the Princess is! I have never seen her so pale. She is like the shadow of a 24 d’une rose blanche dans un miroir d’argent. Le page d’Hérodias - Il ne faut pas la regarder. Vous la regardez trop ! Je vous prie de ne pas la regarder. La voix d’Iokanaan - Après moi viendra un autre encore plus puissant que moi. Je ne suis pas digne même de délier la courroie de ses sandales. Quand il viendra la terre déserte se réjouira. Les yeux des aveugles verront le jour, et les oreilles des sourds seront ouvertes… Second Soldat - Faites-le taire. Il dit toujours des choses absurdes. Premier Soldat - Mais non ; c’est un saint homme. Il est très doux. Chaque jour je lui donne à manger. Il me remercie toujours. Le Cappadocien - Qui est-ce ? Premier Soldat - C’est un prophète. Le Cappadocien - Quel est son nom ? Premier Soldat - Iokanaan. Le Cappadocien - D’où vient-il ? Premier Soldat - Du désert. Une grande foule de disciples le suivait. Il avait même de disciples. Le Cappadocien - De quoi parle-t-il ? Premier Soldat - Il est impossible de le comprendre. Le Cappadocien - Peut-on le voir ? Premier Soldat - Non. Le tétrarque ne le permet pas. Le jeune Syrien - Mais la princesse se lève ! Elle quitte la table ! Elle a l’air très ennuyée. Ah ! elle vient par ici. Le page d’Hérodias - Ne la regardez pas. Le jeune Syrien - Elle est comme une colombe qui s’est égarée. Entre Salomé. 2 Salomé - Je ne resterai pas. Je ne peux pas rester. Pourquoi le tétrarque me regarde-t-il toujours avec ses yeux de taupe sous ses paupières tremblantes ?... C’est étrange que le mari de ma mère me regarde comme cela. Comme l’air est frais ici ! Enfin, ici on respire ! Là-dedans il y a des Juifs de Jérusalem qui se déchirent à cause de leurs ridicules cérémonies, des Égyptiens, subtils, white rose in a silver mirror. The Page of Herodias - You must not look at her. You look at her too much. I beg you not to look at her. The voice of Iokanaan - After me there will come one who is mightier than I. I am not worthy even to untie the laces of his sandals. When he comes the desert places will rejoice. The eyes of the blind will see the light, and the ears of the deaf will be opened... First soldier - Make him be silent. He is always saying absurd things. First soldier - No, he is a holy man. He is very gentle. Every day I give him something to eat. He always thanks me. The Cappadocian - Who is he? First soldier - He is a prophet. The Cappadocian - What is his name? First soldier - Iokanaan. The Cappadocian - Where does he come from? First soldier - From the desert. A great host of disciples followed him. He even had disciples The Cappadocian - What is he talking about? First soldier - It is impossible to understand him. The Cappadocian - May one see him ? First soldier - No. The Tetrarch has forbidden it. The young Syrian - The princess is standing up! She is leaving the table! She looks very annoyed. Ah! She is coming this way. The Page of Herodias - Do not look at her. The young Syrian - She is like a dove that has lost its way. Salome enters. 2 Salome - I will not stay. I cannot stay. Why does the Tetrarch always look at me with his mole’s eyes under his trembling eyelids? It is strange that my mother’s husband should look at me like that. How fresh the air is here! At last I can breathe here! Inside there are Jews from Jerusalem who are tearing one another apart over their foolish ceremonies, silent 25 silencieux, des Romains avec leur brutalité, leur lourdeur, leurs gros mots. Ah ! que je déteste les Romains ! Le page d’Hérodias - Oh ! il va arriver un malheur. Pourquoi la regarder ?... Salomé - Que c’est bon de voir la lune ! On dirait une toute petite fleur d’argent. Froide et chaste. Elle a la beauté d’une vierge. Je suis sûre qu’elle est vierge. La voix d’Iokanaan - Il est venu, le Seigneur ! Il est venu, le fils de l’Homme. Salomé - Qui a crié cela ? Second Soldat - C’est le prophète, princesse. Salomé - Ah ! le prophète. Celui dont le tétrarque a peur ? Second Soldat - Nous ne savons rien de cela, princesse. C’est le prophète Iokanaan. Le jeune Syrien - Voulez-vous que je commande votre litière, princesse ? Il fait très beau dans le jardin. Salomé - Il dit des choses monstrueuses, à propos de ma mère, n’est-ce pas ? Second Soldat - Nous ne comprenons jamais ce qu’il dit, princesse. Salomé - Oui, il dit des choses monstrueuses d’elle. Un Esclave - Princesse, le tétrarque vous prie de retourner au festin. Salomé - Je n’y retournerai pas. Est-ce un vieillard, le prophète ? Le jeune Syrien - Princesse, il vaudrait mieux retourner. Permettez-moi de vous reconduire. Salomé - Le prophète… est-ce un vieillard ? Premier Soldat - Non, princesse, c’est un tout jeune homme. La voix d’Iokanaan - Ne te réjouis point, terre de Palestine, parce que la verge de celui qui te frappait a été brisée. Car de la race du serpent il sortira un basilic, et ce qui en naîtra dévorera les oiseaux. Salomé - Quelle étrange voix ! Je voudrais bien lui parler. Premier Soldat - Princesse, le tétrarque ne veut pas qu’on lui parle. Il a même défendu au grand prêtre de lui parler. and subtle Egyptians with their brutality, their coarseness and their vulgarity. Ah! How I detest the Romans! The Page of Herodias - Oh! Something terrible will happen. Why do you look at her?... Salome - How nice it is to see the moon! She is like a little silver flower. Cold and chaste. She has the beauty of a virgin. I am sure she is a virgin. The voice of Iokanaan - He has come. The Lord has come! The Son of Man has come. Salome - Who shouted out? Second Soldier - The prophet, princess. Salome - Ah! The prophet. The man the Tetrarch fears? Second Soldier - We know nothing of that, princess. It is the prophet Iokanaan. The young Syrian - Shall I have them bring your litter, princess? It is a fine night in the garden. Salome - He says terrible things about my mother, does he not? Second Soldier - We never understand what he says, princess. Salome - Yes, he says terrible things about her. A slave - Princess, the Tetrarch asks you to return to the feast. Salome - I will not return. Is this prophet an old man? The young Syrian - Princess, it would be better if you returned. Allow me to lead you in. Salome - The prophet… is he an old man? Premier Soldier - No, princess, he is quite a young man. The voice of Iokanaan - Do not rejoice, Palestine, that the rod of him that smote you is broken. For from the seed of the serpent shall come a basilisk, and that which is born of it will devour the birds. Salome - That strange voice! I would like to speak to him. First Soldier - Princess, the Tetrarch wants nobody to speak to him. He has even forbidden the high priest to speak to him. 26 Salomé - Je veux lui parler. Premier Soldat - C’est impossible, princesse. Salomé - Je le veux. Faites sortir le prophète. Premier Soldat - Nous n’osons pas, princesse. 3 Salomé - s’approchant de la citerne et y regardant Comme il fait noir là-dedans ! Cela doit être terrible d’être dans un trou si noir ! Cela ressemble à une tombe… aux soldats Vous ne m’avez pas entendue ? Faites-le sortir. Je veux le voir. Second Soldat - Je vous prie, princesse, de ne pas nous demander cela. Salomé - regardant le jeune Syrien Ah ! Le page d’Hérodias - Oh ! qu’est-ce qu’il va arriver ? Je suis sûr qu’il va arriver un malheur. Salomé - s’approchant du jeune Syrien Vous ferez cela pour moi, n’est-ce pas, Narraboth ? Pour vous j’ai toujours été très douce . Vous ferez cela pour moi ? Je veux seulement le regarder, cet étrange prophète. On a tant parlé de lui. Je pense qu’il a peur de lui, le tétrarque. Le jeune Syrien - Le tétrarque a formellement défendu qu’on lève le couvercle de ce puits. Salomé - Vous ferez cela pour moi, Narraboth, et demain quand je passerai dans ma litière sous la porte des vendeurs d’idoles, je laisserai tomber pour vous une petite fleur, une petite fleur verte. Le jeune Syrien - Princesse, je ne peux pas, je ne peux pas. Salomé - souriant Vous ferez cela pour moi, Narraboth. Vous savez bien que vous ferez cela pour moi. Et demain je vous regarderai à travers les voiles de mousseline, Narraboth, je vous regarderai, je vous sourirai, peut-être. Narraboth. Regardez-moi. Ah ! vous savez bien que vous allez faire ce que je vous demande. Vous le savez bien. Moi, je sais bien. Le jeune Syrien - faisant un signe au troisième soldat Faites sortir le prophète… La princesse Salomé veut le voir. Salomé - Ah ! Le prophète sort de la citerne. Salomé le regarde et recule. Salome - I wish to speak to him. First Soldier - It is impossible, princess. Salome - I will. Bring the prophet out. First Soldier - We dare not, princess. 3 Salome - approaching the cistern and looking into it How dark it is in there! It must be terrible to be in such a black hole! It is like a tomb… to the soldiers Did you not hear me? Bring him out. I wish to see him. Second Soldier - I beg you, princess, do not bid us do this. Salome - looking at the young Syrian Ah! The Page of Herodias - Oh! What will happen? I am sure something terrible will happen. Salome - approaching the young Syrian You will do this for me, won’t you, Narraboth? I have always been kind to you. Will you do this for me? I only want to look at him, this strange prophet. I have heard so much about him. I think the Tetrarch is afraid of him. The young Syrian - The Tetrarch has formally forbidden that any man raise the cover of this well. Salome - You will do this for me, Narraboth, and tomorrow, when I pass in my litter beneath the gate of the idol-sellers I will drop a little flower for you, a little green flower. The young Syrian - Princess, I cannot, I cannot. Salome - smiling You will do this for me, Narraboth. You know well that you will do this for me. And tomorrow I will look at you through muslin veils, Narraboth, I will look at you, and perhaps I will smile. Narraboth, look at me. Ah, you know well that you will do what I ask of you. You know this well. I know you will. The young Syrian - with a sign to the third soldier Let the prophet out… Princess Salome wishes to see him. Salome - Ah! The prophet comes out of the cistern. Salome looks at him and steps back. 27 4 Iokanaan - Où est celui dont la coupe d’abominations est déjà pleine ? Où est celui qui en robe d’argent mourra un jour devant tout le peuple ? Dites-lui de venir afin qu’il puisse entendre la voix de celui qui a crié dans les déserts et dans les palais des rois. Salomé - De qui parle-t-il ? Le jeune Syrien - On ne sait jamais, princesse. Iokanaan - Où est celle qui ayant vu des hommes peints sur la muraille, s’est laissée emporter à la concupiscence de ses yeux, et a envoyé des ambassadeurs en Chaldée ? Salomé - C’est de ma mère qu’il parle. Le jeune Syrien - Mais non, princesse. Salomé - Si, c’est de ma mère. Iokanaan - Où est celle qui s’est abandonnée aux capitaines des Assyriens ? Où est celle qui s’est abandonnée aux jeunes hommes d’Égypte qui sont vêtus de lin et d’hyacinthe, et portent des boucliers d’or et des casques d’argent, et qui ont de grand corps ? Dites-lui de se lever de la couche de son impudicité, de sa couche incestueuse, afin qu’elle puisse entendre les paroles de celui qui prépare la voie du Seigneur ; afin qu’elle se repente de ses péchés. Quoiqu’elle ne se repentira jamais, dites-lui de venir, car le Seigneur a son fléau dans la main. Salomé - Mais il est terrible, il est terrible. Le jeune Syrien - Ne restez pas ici, princesse, je vous en prie. Salomé - Ce sont les yeux surtout qui sont terribles. On dirait des cavernes noires où demeurent des dragons. On dirait des lacs noirs troublés par des lunes fantastiques… Pensez-vous qu’il parlera encore ? Le jeune Syrien - Ne restez pas ici, princesse ! Je vous prie de ne pas rester ici. Salomé - Comme il est maigre aussi ! il ressemble à une mince image d’ivoire. Je suis sûre qu’il est chaste, autant que la lune. Sa chair doit être très froide, comme de l’ivoire… Je veux le regarder de près. Le jeune Syrien - Non, non, princesse ! 4 Iokanaan - Where is he whose cup of abominations is already full? Where is he who will die one day in a robe of silver before the people? Tell him to come that he may hear the voice of him who cried in the wilderness and in the palaces of kings. Salome - Of whom is he talking? The young Syrian - We never know, Princess. Iokanaan - Where is she who having seen the images of men painted on the walls, gave herself up unto the lust of her eyes, and sent ambassadors into the land of Chaldea? Salome - He is talking of my mother. The young Syrian - Oh no, Princess. Salome - Yes, he is talking of my mother. Iokanaan - Where is she who gave herself unto the captains of Assyria? Where is she who gave herself to the young men of Egypt, who are clothed in fine linen and hyacinth, who bear shields of gold and helmets of silver, whose bodies are mighty? Go, bid her rise up from the bed of her abominations, from the bed of her incestuousness, that she may hear the words of him who prepares the way of the Lord, that she may repent her of her iniquities. Though she will not repent, tell her to come, for the scourge of the Lord is in His hand. Salome - But he is terrible, he is terrible. The young Syrian - Do no stay here, Princess, I beg you. Salome - It is his eyes above all that are terrible. They are like the black caverns where dragons live. They are like black lakes troubled by fantastic moons . . . . Do you think he will speak again? The young Syrian - Do not stay here, Princess. I beg you not to stay here. Salome - How thin he is too ! He is like a thin ivory image. I am sure that he is chaste, like the moon. His flesh must be very cold, like ivory... I want to look closer at him.. The young Syrian - No, no, princess! 28 Salomé - Il faut que je le regarde de près. Le jeune Syrien - Princesse ! Princesse ! Iokanaan - Qui est cette femme qui me regarde ? Je ne veux pas qu’elle me regarde. Pourquoi me regarde-t-elle avec ses yeux d’or sous ses paupières dorées ? Je ne sais pas qui c’est. Je ne veux pas le savoir. Dites-lui de s’en aller. Ce n’est pas à elle que je veux parler. Salomé - Je suis Salomé, fille d’Hérodias, princesse de Judée. Iokanaan - Arrière ! Fille de Babylone ! N’approchez pas de l’élu du Seigneur. Ta mère a rempli la terre du vin de ses iniquités, et le cri de ses péchés est arrivé aux oreilles de Dieu. Salomé - Parle encore, Iokanaan. Ta voix m’enivre. Le jeune Syrien - Princesse ! Princesse ! Princesse ! Salomé - Mais parle encore. Parle encore, Iokanaan, et dis-moi ce qu’il faut que je fasse. Iokanaan - Fille de Sodome, ne m’approchez pas, mais couvrez votre visage avec un voile, et mettez des cendres sur votre tête, et allez dans le désert chercher le fils de l’Homme. Salomé - Qui est-ce, le fils de l’Homme ? Est-il aussi beau que toi, Iokanaan ? Iokanaan - Arrière ! Arrière ! J’entends dans le palais le battement des ailes de l’ange de la mort. Le jeune Syrien - Princesse, je vous supplie de rentrer ! 5 Salomé - Iokanaan ! Je suis amoureuse de ton corps. Ton corps est blanc comme le lis d’un pré que le faucheur n’a jamais fauché. Ton corps est blanc comme les neiges sur les montagnes de Judée. Les roses du jardin de la reine d’Arabie ne sont pas aussi blanches que ton corps. Ni les roses de la reine d’Arabie, ni les pieds de l’aurore sur les feuilles, ni le sein de la lune quand elle couche sur le sein de la mer… Il n’y a rien au monde d’aussi blanc que ton corps. Laisse moi toucher ton corps ! Iokanaan - Arrière, fille de Babylone ! C’est par la femme que le mal est entré dans le monde. Ne me parlez pas. Je ne veux pas t’écouter. Je n’écoute que les paroles du Salome - I must look at him closer. The young Syrian - Princess! Princess! Iokanaan - Who is the woman who is looking at me ? I do not want her to look at me. Why does she look at me with her golden eyes under her gilded eyelids? I do not know who she is. I do not wish to know. Tell her to go away. It is not with her that I wish to speak. Salome - I am Salome, daughter of Herodias, princess of Judea. Iokanaan - Back ! Daughter of Babylon ! Do not approach the Lord’s chosen one. Your mother has filled the earth with the wine of her iniquities and the cry of her sins has reached the ears of God. Salome - Speak again, Iokanaan. Your voice enchants me. The young Syrian - Princess! Princess! Princess! Salome - Speak again. Speak again, Iokanaan, and tell me what I must do. Iokanaan - Daughter of Sodom, do not come near me, but cover your face with a veil and put ashes upon your head and go into the desert to seek the Son of Man. Salome - Who is the Son of Man? Is he is beautiful as you, Iokanaan? Iokanaan - Get back! Get back! In the palace I hear the angel of death beating his wings. The young Syrian - Princess, I beg you to go back inside! 5 Salome - Iokanaan! I am in love with your body. Your body is as white as the lily of the field that the mower has never mowed. Your body is as white as the snow on the mountains of Judea. The roses in the garden of the queen of Arabia are not so white as your body. Neither the roses of the queen of Arabia nor the feet of the dawn on the leaves, nor the breast of the moon when she lies on the breast of the sea... There is nothing in the world that is so white as your body. Let me touch your body! Iokanaan - Back, daughter of Babylon ! By woman evil came into the world. Do not speak to me. I will not listen to you. I listen only to the words of the 29 Seigneur Dieu. Salomé - Ton corps est hideux. Il est comme le corps d’un lépreux. Il est comme un mur de plâtre où les vipères sont passées, comme un mur de plâtre où les scorpions ont fait leur nid. Il est comme un sépulcre blanchi, et qui est plein de choses dégoûtantes. Il est horrible, il est horrible ton corps ! C’est de tes cheveux que je suis amoureuse, Iokanaan. Tes cheveux ressemblent à des grappes de raisins, des raisins noirs qui pendent des vignes d’Edom dans le pays des Edomites. Tes cheveux sont comme les cèdres, les grands cèdres du Liban ; les cèdres qui donnent de l’ombre aux lions et aux voleurs. Les longues nuits noires, les nuits où la lune ne se montre pas, où les étoiles ont peur, ne sont pas aussi noires. Le silence dans les forêts. Il n’y a rien au monde d’aussi noir que tes cheveux. Laisse-moi toucher tes cheveux. Iokanaan - Arrière, fille de Sodome ! Ne me touchez pas. Il ne faut pas profaner le temple du Seigneur Dieu. Salomé - Tes cheveux sont horribles. Ils sont couverts de boue et de poussière. On dirait une couronne d’épines qu’on a placée sur ton front. On dirait un nœud de serpents noirs qui se tortillent autour de ton cou. Je n’aime pas tes cheveux… C’est de ta bouche que je suis amoureuse, Iokanaan. Ta bouche est comme une bande d’écarlate sur une tour d’ivoire. Elle est comme une pomme de grenade coupée par un couteau d’ivoire. Les fleurs de grenade qui fleurissent dans les jardins de Tyr et sont plus rouges que les roses, ne sont pas aussi rouges. Les cris rouges des trompettes qui annoncent l’arrivée des rois, et font peur à l’ennemi ne sont pas aussi rouges. Ta bouche est plus rouge que les pieds de ceux qui foulent le vin dans les pressoirs. Elle est plus rouge que les pieds des colombes qui demeurent dans les temples. Ta bouche est comme une branche de corail dans le crépuscule de la mer, le vermillon que les Moabites trouvent dans les mines de Moab. Il n’y a rien d’aussi rouge que ta bouche… laisse-moi baiser ta bouche. Iokanaan - Jamais ! fille de Babylone ! Fille de Sodome ! jamais. Lord God. Salome - Your body is hideous. It is like a leper’s body. It is like a plastered wall where vipers have passed, like a plastered wall where scorpions have made their nests. It is like a whited sepulchre, full of disgusting things. It is horrible, your body is horrible! It is your hair that I am enamoured of, Iokanaan. Your hair is like bunches of grapes, black grapes hanging from the vines of Edom in the land of the Edomites. Your hair is like the cedars, the great cedars of Lebanon; the cedars that give shade to lions and robbers. The long black nights, the nights when the moon does not appear, when the stars are afraid, are not so black. The silence in the forests. There is nothing in the world so black as your hair. Let me touch your hair. Iokanaan - Back, daughter of Sodom ! Do not touch me. You must not profane the temple of the Lord God. Salome - Your hair is horrible. It is covered with mud and dust. It is like a crown of thorns placed on your head. It is like a knot of black serpents coiled round your neck. I do not love your hair...It is of your mouth that I am enamoured, Iokanaan. Your mouth is like a band of scarlet on an ivory tower. It is like a pomegranate cut by an ivory knife. The pomegranate flowers that blossom in the gardens of Tyre and are redder than roses are not so red. The red blasts of trumpets that herald the arrival of kings and fill the enemy with fear are not so red. Your mouth is redder than the feet of those who tread the wine in the winepress. It is redder than the feet of the doves that inhabit the temples. Your mouth is like a branch of coral in the twilight of the sea, the vermilion that the Moabites find in the mines of Moab. There is nothing so red as your mouth... let me kiss your mouth. Iokanaan - Never! Daughter of Sodom ! Daughter of Sodom ! Never. 30 Salomé - Je baiserai ta bouche, Iokanaan. Je baiserai ta bouche. Le jeune Syrien - Princesse, princesse, toi qui es comme un bouquet de myrrhe, toi qui es la colombe des colombes, ne regarde pas cet homme ! Ne lui dis pas de telles choses. Je ne peux pas les souffrir… Salomé - Je baiserai ta bouche, Iokanaan. Le jeune Syrien - Ah ! Il se tue et tombe entre Salomé et Iokanaan Salomé - Laisse-moi baiser ta bouche, Iokanaan. Iokanaan - N’avez-vous pas peur, fille d’Hérodias ? Salomé - Laisse-moi baiser ta bouche, Iokanaan. Iokanaan - Fille d’adultère, il n’y a qu’un homme qui puisse te sauver. Allez le chercher. C’est celui dont je t’ai parlé. Il est dans un bateau sur la mer de Galilée, et il parle à ses disciples. Agenouillez-vous au bord de la mer, et appelez-le par son nom. Quand il viendra vers vous, et il vient vers tous ceux qui l’appellent, prosternez-vous à ses pieds et demandez-lui la rémission de vos péchés. Salomé - Je baiserai ta bouche, Iokanaan. Iokanaan - Soyez maudite, fille d’une mère incestueuse, soyez maudite. Salomé - Je baiserai ta bouche, Iokanaan. Iokanaan - Je ne te regarderai pas. Tu es maudite, Salomé, tu es maudite. Il descend dans la citerne. Entrée d’Hérode, d’Hérodias et de toute la cour. Salome - I will kiss your mouth, Iokanaan. I will kiss your mouth. The Young Syrian - Princess, Princess, you who are like a bouquet of myrrh, who are the dove of doves, do not look at this man! Do not say such things to him. I cannot endure it... Salome - I will kiss your mouth, Iokanaan. The young Syrian - Ah! He kills himself and falls between Salome and Iokanaan Salome - Let me kiss your mouth, Iokanaan. Iokanaan - Are you not afraid, daughter of Herodias? Salome - Let me kiss your mouth, Iokanaan. Iokanaan - Daughter of adultery, there is only one who can save you. Go and seek him. It is of him that I spoke. He is on a boat on the sea of Galilee, and he is speaking to his disciples. Kneel at the side of the sea and call his name. When he comes towards you, and he comes to all who call upon him, prostrate yourself at his feet and ask him to forgive your sins. Salome - I will kiss your mouth, Iokanaan. Iokanaan - A curse be upon you, daughter of an incestuous mother, a curse upon you. Salome - I will kiss your mouth, Iokanaan. Iokanaan - I will not look at you. You are accursed, Salome, you are accursed. He goes down into the cistern. Enter Herod, Herodias and all the court. 6 Interlude instrumental Molto più lento ma sempre molto mosso 6 Instrumental interlude Molto più lento ma sempre molto mosso 7 Hérode - Où est Salomé ? Où est la princesse ? Pourquoi n’est-elle pas retournée au festin comme je le lui avais commandé ? ah ! la voilà ! Hérodias - Il ne faut pas la regarder. Vous la regardez toujours ! Hérode - La lune a l’air très étrange ce soir. 7 Herod - Where is Salome? Where is the Princess? Why did she not return to the banquet as I commanded her? Ah! There she is! Herodias - You must not look at her. You are always looking at her! Herod - The moon has a very strange look tonight. 31 N’est-ce pas très étrange ? On dirait une femme hystérique qui va cherchant des amants partout. N’est-ce pas qu’elle chancelle comme une femme ivre ? Hérodias - Non. La lune ressemble à la lune, c’est tout… Rentrons. Hérode - Je resterai ! Manassé, mettez des tapis là. Allumez des flambeaux. Je boirai encore du vin avec mes hôtes. Ah ! j’ai glissé ! j’ai glissé dans le sang ! C’est d’un mauvais présage. Pourquoi y a-t-il du sang ici ?... Et ce cadavre ? Que fait ici ce cadavre ? Enfin, qui est-ce ? Je ne veux pas le regarder. Premier Soldat - C’est notre capitaine, Seigneur. Hérode - Je n’ai donné aucun ordre de le tuer. Second Soldat - Il s’est tué lui-même, Seigneur. Hérode - Cela me semble étrange. Le jeune Syrien... Il était beau. Je me rappelle que je l’ai vu regardant Salomé d’une façon langoureuse. Emportez-le… Il fait froid ici. Il y a du vent ici. N’est-ce pas qu’il y a du vent ? Hérodias - Mais non. Il n’y a pas de vent. Hérode - Mais si, il y a du vent… Et j’entends dans l’air quelque chose comme un battement d’ailes, d’ailes gigantesques. Ne l’entendez-vous pas ? Hérodias - Je n’entends rien. Hérode - Je ne l’entends plus moi-même. Mais je l’ai entendu. C’était le vent sans doute. C’est passé. Mais non, je l’entends encore. Ne l’entendez-vous pas ? C’est tout à fait comme un battement d’ailes. Hérodias - Vous êtes malade. Rentrons. Hérode - Je ne suis pas malade. C’est votre fille qui a l’air très malade. Jamais je ne l’ai vue si pâle. Hérodias - Je vous ai dit de ne pas la regarder. Hérode - Versez du vin. On apporte du vin. 8 Salomé, venez boire un peu de vin avec moi, un vin très exquis. C’est César lui-même qui me l’a envoyé. Trempez là-dedans vos petites lèvres rouges et ensuite je viderai la coupe. Salomé - Je n’ai pas soif, tétrarque. Isn’t she strange? She is like a hysterical woman looking everywhere for lovers. Does she not reel like a drunken woman? Herodias - No. The moon looks like the moon, that is all… Let us go back in. Herod - I will stay ! Manasseh, lay carpets there. Light torches. I will drink some more wine with my guests. Ah! I slipped! I slipped on blood! This is an evil omen. Why is there blood here? … and this corpse? Why is there a corpse here? Who is it? I will not look at it. First Soldier - It is our captain, my lord. Herod - I gave no order that he be killed. Second Soldier - He killed himself, my lord. Herod - That seems strange to me. The young Syrian... He was beautiful… I remember him looking languidly at Salome. Bring him away. It is cold here. It is windy here. Is it not windy? Herodias - No. There is no wind. Herod - Oh yes, it is windy… And in the air I can hear something like the beating of wings, gigantic wings. Do you not hear it? Herodias - I hear nothing. Herod - I no longer hear it. But I did hear it. There was a wind, no doubt. It has passed. No, I hear it again. Do you not hear it? It is just like the beating of wings. Herodias - You are ill. Let us go back inside. Herod - I am not ill. It is your daughter who looks very ill. I have never seen her so pale. Herodias - I told you not to look at her. Herod - Pour some wine. Wine is brought. 8 Salome, come and drink some wine with me, an exquisite wine. Caesar himself sent it to me. Bathe your little red lips in it and then I will empty the cup. Salome - I am not thirsty, Tetrarch. 32 Hérode - Vous entendez comme elle me répond, votre fille. Hérodias - Je trouve qu’elle a bien raison. Pourquoi la regardez-vous toujours ? Hérode - Apportez des fruits. Salomé, venez manger des fruits avec moi. J’aime beaucoup voir dans un fruit la morsure de tes petites dents. Mordez un tout petit morceau de ce fruit, et ensuite je mangerai ce qui reste. Salomé - Je n’ai pas faim, tétrarque. Hérode - à Hérodias Voilà comme vous l’avez élevée, votre fille. Hérodias - Ma fille et moi, nous descendons d’une race royale. Quant à toi, ton grand-père gardait des chameaux ! Aussi, c’était un voleur ! Hérode - Salomé, viens t’asseoir près de moi. Je te donnerai le trône de ta mère. Salomé - Je ne suis pas fatiguée, tétrarque. Hérodias - Vous voyez bien ce qu’elle pense de vous. Hérode - Apportez… Qu’est-ce que je veux ? Je ne sais pas. Ah ! Ah ! je m’en souviens… La voix d’Iokanaan - Ce que j’ai prédit est arrivé. Voici le jour dont j’avais parlé. Hérodias - Faites-le taire. Cet homme vomit toujours des injures contre moi. Hérode - Il n’a rien dit contre vous. Aussi, c’est un très grand prophète. Hérodias - Je ne crois pas aux prophètes. Je sais bien que vous avez peur de lui. Hérode - Moi, je n’ai peur de personne. Hérodias - Si, vous avez peur de lui. Pourquoi ne pas le livrer aux Juifs qui depuis six mois vous le demandent ? Un Juif - En effet, Seigneur, il serait mieux de nous le livrer. Hérode - Assez sur ce point. Je ne veux pas vous le livrer. C’est un saint homme, c’est un homme qui a vu Dieu. Un Juif - C’est impossible. Personne n’a vu Dieu depuis Herod - You hear how your daughter replies to me. Herodias - I think she does right. Why do you always look at her? Herod - Bring some fruit. Salome, come and eat some fruit with me. I love to see the mark of your little teeth in the fruit. Take a little bite of this fruit, and I will eat the rest. Salome - I am not hungry, Tetrarch. Herod - to Herodias You see how you have brought her up, this daughter of yours. Herodias - My daughter and I come of a royal race. As for you, your grandfather was a camel driver! He was a thief, too! Herod - Salome, come and sit beside me. I will give you your mother’s throne. Salome - I am not weary, Tetrarch. Herodias - You see clearly what she thinks of you. Herod - Bring… What do I want? I do not know. Ah! Ah! I remember… The voice of Iokanaan - What I foretold has come to pass. This is the day that I spoke to you about. Herodias - Silence him. This man is always hurling insults at me. Herod - He said nothing against you. Indeed, he is a very great prophet. Herodias - I do not believe in prophets. I know well that you are afraid of him. Herod - I am afraid of no man. Herodias - Yes, you are afraid of him? Why do you not deliver him up to the Jews who have been asking for him for six months. A Jew - Truly, my lord, it would be better if you delivered him into our hands. Herod - Enough of this. I will not deliver him to you. He is a holy man, a man who has seen God. A Jew - This is impossible. Nobody has seen God since 33 le prophète Élie. Lui c’est le dernier qui ait vu Dieu. En ce temps-ci, Dieu ne se montre pas. Il se cache. Et par conséquent il y a de grands malheurs dans le pays. Un autre Juif - Enfin, on ne sait pas si le prophète Élie a réellement vu Dieu. C’était plutôt l’ombre de Dieu qu’il a vue. Un troisième Juif - Dieu ne se cache jamais. Il se montre toujours et dans toute chose. Dieu est dans le mal comme dans le bien. Un quatrième Juif - Il ne faut pas dire cela. C’est une idée très dangereuse d’Alexandrie et les Grecs sont des gentils. Un cinquième Juif - On ne peut pas savoir comment Dieu agit, ses voies sont très mystérieuses. Le nécessaire c’est de se soumettre à tout. Dieu est très fort. Le premier Juif - C’est vrai cela. Dieu est terrible. Mais cet homme n’a jamais vu Dieu. Personne n’a vu Dieu depuis le prophète Élie. Hérodias - Faites-les taire. Ils m’ennuient Hérode - Mais j’ai entendu dire qu’Iokanaan lui-même est votre prophète Élie. Un Juif - Cela ne se peut pas. Depuis le temps du prophète Élie il y a plus de trois cents ans. Un Nazaréen - Moi, je suis sûr que c’est le prophète Élie. Un Juif - Mais non, ce n’est pas le prophète Élie. Hérodias - Faites les taire ! 9 La voix d’Iokanaan - Le jour est venu, le jour du Seigneur, et j’entends sur les montagnes les pieds de celui qui sera le Sauveur du monde. Hérode - Qu’est ce que cela veut dire ? Le Sauveur du monde ? Le premier Nazaréen - Le Messie est venu. Un Juif - Le Messie n’est pas venu. Le premier Nazaréen - Il est venu, et il fait des miracles partout. À l’occasion d’un mariage qui a eu lieu dans une ville de Galilée, il a changé de l’eau en vin. Il a guéri des aveugles. On l’a vu sur une montagne the prophet Elias. He is the last man to have seen God. In these days God does not show himself. He hides himself. Therefore great evils have befallen this land. Another Jew - In truth, no man knows if the prophet Elias really saw God. It was perhaps the shadow of God that he saw. A third Jew - God never hides himself. He reveals himself always and in all things. God is in evil and in good. A fourth Jew - You must not say that. It is a very dangerous idea from Alexandria and the Greeks are gentiles. A fifth Jew - One cannot know how God acts, his ways are very mysterious. What is necessary is that we submit to everything. God is very mighty. The first Jew - That is true. God is terrible. But this man has never seen God. Nobody has seen God since the prophet Elias. Herodias - Make them be silent. They are wearying me. Herod - But I have heard it said that Iokanaan himself is your prophet Elias. A Jew - That cannot be. More than three hundred years have passed since the time of the prophet Elias. A Nazarene - I am sure that he is the prophet Elias. A Jew - No, he is not the prophet Elias. Herodias - Make them be silent! 9 The voice of Iokanaan - The day has come, the day of the Lord, and in the mountains I hear the feet of him who will be the Saviour of the world. Herod - What does that mean? The Saviour of the world? The first Nazarene - The Messiah has come. A Jew - The Messiah has not come. The first Nazarene - He has come, and he has worked miracles everywhere. At a wedding that took place in a town in Galilee he changed water into wine. He has healed the blind. He has been seen talking to 34 parlant avec des anges. La fille de Jaïre était morte. Il l’a ressuscitée. Le second Nazaréen - Aussi il a guéri deux lépreux seulement en les touchant. Hérodias - Oh ! Oh ! Je ne crois pas aux miracles. J’en ai vu trop. Au page. Hérode - Il ressuscite les morts ? Le premier Nazaréen - Oui, Seigneur. Il ressuscite les morts. Hérode - Je ne veux pas qu’il fasse cela. Ce serait terrible, si les morts revenaient. Où est-il à présent, cet homme ? Le second Nazaréen - Il est partout, Seigneur, mais il est très difficile de le trouver. Hérode - Mais il faut le trouver. Le premier Nazaréen - On dit qu’il est en Samarie à présent. Le second Nazaréen - Il a quitté la Samarie il y a quelques jours. Moi, je crois qu’en ce moment il est dans les environs de Jérusalem. Hérode - Enfin je ne permets pas qu’il ressuscite les morts… Ce serait terrible, si les morts revenaient. La voix d’Iokanaan - Ah ! l’impudique ! la prostituée ! Ah ! la fille de Babylone ! Voici ce que dit le Seigneur Dieu. Hérodias - Faites-le taire ! La voix d’Iokanaan - Faites venir contre elle une multitude d’hommes. Que le peuple prenne des pierres et la lapide… Hérodias - C’est infâme ! La voix d’Iokanaan - Que les capitaines de guerre la percent de leurs épées, qu’ils l’écrasent sous leurs boucliers. Hérodias - Faites-le taire ! La voix d’Iokanaan - C’est ainsi que j’abolirai les crimes de dessus la terre, et que toutes les femmes apprendront à ne pas imiter les abominations de celle-là. Hérodias - Vous entendez ce qu’il dit contre moi ? Vous le laissez insulter votre épouse ? Hérode - Mais il n’a pas dit votre nom. La voix d’Iokanaan - En ce jour-là le soleil deviendra noir angels on the mountain. The daughter of Jairus was dead. He brought her back to life. The second Nazarene - He has also healed two lepers merely by touching them. Herodias - Ho! Ho! I do not believe in miracles. I have seen too many. To the page.. Herod - He raises the dead? The first Nazarene - Yes, my lord. He raises the dead. Herod - I do not want him to do this. It would be terrible if the dead came back to life. Where is this man now? The second Nazarene - He is everywhere, my lord, but he is very difficult to find. Herod - But he must be found. The first Nazarene - They say that he is in Samaria now. The second Nazarene - He left Samaria a few days ago. But I think he is now in the neighbourhood of Jerusalem. Herod - I will not permit him to raise the dead… It would be a terrible thing if the dead came back to life. The voice of Iokanaan - Ah! The impure one! The whore! Ah! The daughter of Babylon! This is what the Lord God says. Herodias - Make him be silent! The voice of Iokanaan - Let a host of men come against her. Let the people take stones and stone her… Herodias - This is infamous! The voice of Iokanaan - Let the captains of war pierce her with their swords, let them crush her beneath their shields. Herodias - Make him be silent! The voice of Iokanaan - This is how I shall abolish all crimes on the earth and how women will learn not to imitate her abominations. Herodias - Do you hear what he says against me? Do you allow him to insult your wife? Herod - But he did not speak your name. The voice of Iokanaan - On that day the sun will become 35 comme un sac de poil, et la lune deviendra comme du sang, et les étoiles du ciel tomberont sur la terre comme les figues vertes tombent d’un figuier, en ce jour-là les rois de la terre auront peur. Hérodias - Ah ! Ah ! Ce prophète parle comme un homme ivre… Mais je ne peux pas souffrir le son de sa voix. Je déteste sa voix. Ordonnez qu’il se taise. 10 Hérode - Salomé, dansez pour moi. Hérodias - Je ne veux pas qu’elle danse. Salomé - Je n’ai aucune envie de danser, tétrarque. Hérode - Salomé, fille d’Hérodias, dansez pour moi. Salomé - Je ne danserai pas, tétrarque. Hérodias - Voilà comme elle vous obéit ! La voix d’Iokanaan - Il sera assis sur son trône. Il sera vêtu de pourpre et d’écarlate. Et l’ange du Seigneur Dieu le frappera. Il sera mangé des vers. Hérode - Salomé, Salomé, dansez pour moi. Je suis triste ce soir. Ainsi dansez pour moi. Salomé, je vous supplie. Si vous dansez pour moi vous pourrez me demander tout ce que vous voudrez et je vous le donnerai. Salomé - Vous me donnerez tout ce que je demanderai, tétrarque ? Hérodias - Ne dansez pas, ma fille. Hérode - Tout, tout ce que vous voudrez je vous donnerai, fût-ce la moitié de mon royaume. Salomé - Vous le jurez, tétrarque ? Hérode - Je le jure, Salomé. Salomé - Sur quoi jurez-vous, tétrarque ? Hérode - Sur ma vie, sur ma couronne, sur mes dieux. Hérodias - Ne dansez pas, ma fille. Hérode - Oh ! Salomé, Salomé, dansez pour moi. Salomé - Vous avez juré, tétrarque... Hérode - J’ai juré, Salomé. Hérodias - Ne dansez pas, ma fille. Hérode - Fût-ce la moitié de mon royaume. Comme reine, tu serais très belle. black like sackcloth of hair, and the moon will be like blood, and the stars of heaven will fall on the earth like green figs falling from the fig tree, and on that day the kings of the earth will be afraid. Herodias - Ah! Ah! This prophet speaks like a drunken man… But I cannot suffer the sound of his voice. I detest his voice. Command him to be silent. 10 Herod - Salome, dance for me. Herodias - I do not want her to dance. Salome - I have no desire to dance, Tetrarch. Herod - Salome, daughter of Herodias, dance for me. Salome - I will not dance, Tetrarch. Herodias - You see how she obeys you! The voice of Iokanaan - He will be seated on his throne. He will be clothed in purple and scarlet. And the angel of the Lord God will strike him down. He will be eaten by worms. Herod - Salome, Salome, dance for me. I am sad this evening. Dance for me, Salome. I beseech you. If you dance for me you may ask whatever you want of me and I shall give it to you. Salome - Will you give me anything I ask for, Tetrarch? Herodias - Do not dance, my daughter. Herod - Everything, everything you desire I will give you, were it half of my realm. Salome - Do you swear to this, Tetrarch? Herod - I swear to it, Salome. Salome - On what do you swear, Tetrarch? Herod - On my life, on my crown, on my gods. Herodias - Do not dance, my daughter. Herod - Oh! Salome, Salome, dance for me. Salome - You have sworn, Tetrarch... Herod - I have sworn, Salome. Herodias - Do not dance, my daughter. Herod - Were it half of my realm. As a queen you would be most fair. 36 Ah ! il fait froid ici ! il y a un vent très froid, et j’entends… pourquoi est-ce que j’entends dans l’air ce battement d’ailes ? Oh ! on dirait qu’il y a un oiseau, un grand oiseau noir, qui plane sur la terrasse. Pourquoi est-ce que je ne peux pas le voir, cet oiseau ? Le battement de ses ailes est terrible. C’est un vent froid… Mais non, il ne fait pas froid du tout, il fait très chaud. Versez-moi de l’eau sur les mains. Donnezmoi de la neige à manger. Dégrafez mon manteau. Vite, vite. Non. Laissez-le. C’est ma couronne qui me fait mal, ma couronne de roses. Ces fleurs sont faites de feu. Il arrache de sa tête la couronne, et la jette sur la table. Ah ! enfin, je respire. Maintenant je suis heureux. N’est-ce pas que vous allez danser pour moi, Salomé ? Hérodias - Je ne veux pas qu’elle danse. Salomé - Je danserai pour vous, tétrarque. La voix d’Iokanaan - Qui est celui qui vient d’Edom, qui est celui qui vient de Bosra avec sa robe teinte de pourpre ; qui éclate dans la beauté de ses vêtements, et qui marche avec une force toute puissante ? Pourquoi vos vêtements sont-ils teints d’écarlate ? Hérodias - Rentrons. La voix de cet homme m’exaspère. Je ne veux pas que ma fille danse pendant qu’il crie comme cela. Je ne veux pas qu’elle danse pendant que vous la regardez comme cela. Enfin, je ne veux pas qu’elle danse. Hérode - Ne te lève pas, mon épouse, ma reine, c’est inutile. Je ne rentrerai pas avant qu’elle n’ait dansé. Dansez, Salomé, dansez pour moi. Hérodias - Ne dansez pas, ma fille. Salomé - Je suis prête, tétrarque. Salomé danse la danse des sept voiles. Ah! It is cold here! There is a very cold wind, and I can hear… why do I hear this beating of wings in the air? Oh! It is as though there were a bird, a big black bird hovering over my terrace. Why can I not see this bird? The beating of its wings is terrible. It is a cold wind... But no, it is not cold at all, it is very hot. Pour some water onto my hands. Give me snow to eat. Loosen my mantle. Quick, quick. No, leave it. It is my garland that hurts me, my garland of roses. The flowers are made of fire. He tears the garland from his head and throws it onto the table. Ah! At last, I can breathe. I am happy now. Will you not dance for me, Salome ? Herodias - I do not want her to dance. Salome - I shall dance for you, Tetrarch. The voice of Iokanaan - Who is this who comes from Edom, who is this who comes from Bosra with his clothes dyed in purple; who shines in the beauty of his garments and walks with a mighty power? Why are your garments stained with scarlet? Herodias - Let us go inside. The voice of that man maddens me. I will not have my daughter dance while he is continually crying out. I will not have her dance while you look at her in this fashion. In a word, I will not have her dance. Herod - Do not rise, my wife, my queen, it is vain. I will not go inside until she has danced. Dance, Salome, dance for me. Herodias - Do not dance, my daughter. Salome - I am ready, Tetrarch. Salome dances the dance of the seven veils. 37 CD 2 1 CD 2 La Danse de Salomé 1 2 Hérode - Ah ! c’est magnifique, c’est magnifique ! Vous voyez qu’elle a dansé pour moi, votre fille. Approchez, Salomé ! Approchez, afin que je puisse vous donner votre salaire. Toi, je te paierai bien. Je te donnerai tout ce que tu voudras. Que veux-tu, dis ? Salomé - s’agenouillant Présentement dans un bassin d’argent… Hérode - riant Dans un bassin d’argent ? mais oui, dans un bassin d’argent, certainement. Elle est charmante, n’est-ce pas ? Qu’est-ce que vous voulez qu’on vous apporte dans un bassin d’argent, ma chère et belle Salomé, vous qui êtes la plus belle de toutes les filles de Judée ? Qu’est-ce que vous voulez qu’on vous apporte dans un bassin d’argent ? Dites moi. Quoi que cela puisse être on vous le donnera. Mes trésors vous appartiennent. Qu’est-ce que c’est, Salomé ? Salomé - se levant La tête d’Iokanaan. Hérodias - Ah ! c’est bien dit, ma fille. Hérode - Non, non. Hérodias - C’est bien dit, ma fille. Hérode - Non, non, Salomé. Vous ne me demandez pas cela. N’écoutez pas votre mère. Elle vous donne toujours de mauvais conseils. Il ne faut pas l’écouter. Salomé - Je n’écoute pas ma mère. C’est pour mon propre plaisir que je demande la tête d’Iokanaan dans un bassin d’argent. Vous avez juré, Hérode. N’oubliez pas que vous avez juré. Hérode - Je le sais. Je le sais bien. J’ai juré par mes dieux. Mais je vous supplie, Salomé, de me demander autre chose. Demandez-moi la moitié de mon royaume, et je vous la donnerai. Mais ne me demandez pas ce que vous m’avez demandé. Salomé - Je vous demande la tête d’Iokanaan. The Dance of Salome 2 Herod - Ah! It is magnificent, it is magnificent! You see that your daughter has danced for me. Come near, Salome! Come near so that I may give you your fee. I shall pay you well. I shall give you whatever you want. Tell me, what do you want? Salome - kneeling Presently on a silver platter… Herod - laughing On a silver platter? Of course, on a silver platter, certainly. Is she not charming? What would you have them bring you on a silver platter, my dear, my fair Salome, you who are the fairest of all the daughters of Judea? What would you have them bring you on a silver platter? Tell me. Whatever it might be it will be given to you. My treasures belong to you. What is it, Salome? Salome - rising The head of Iokanaan. Herodias - Ah! Well said, my daughter. Herod - No, no. Herodias - Well said, my daughter. Herod - No, no, Salome. Do not ask this of me. Do not heed your mother. She always gives you evil counsel. You must not listen to her. Salome - I do not listen to my mother. It is for my own delight that I ask you for the head of Iokanaan on a silver platter. You gave me your oath, Herod. Do not forget that you swore. Herod - I know. I know this full well. I have sworn by my gods. But I implore you, Salome, to ask something else of me. Ask for half of my realm and I will give it to you. But do not ask what you have asked. Salome - I ask for the head of Iokanaan. 38 Hérode - Non, non, je ne veux pas. Salomé - Si, vous avez juré, Hérode. Hérodias - Oui, vous avez juré. Tout le monde vous a entendu. Vous avez juré devant tout le monde. Hérode - Taisez-vous. Ce n’est pas à vous que je parle. Hérodias - Ma fille a bien raison de demander la tête de cet homme. Il a vomi des insultes contre moi. On voit qu’elle aime beaucoup sa mère. Ne cédez pas, ma fille. Il a juré, il a juré. Hérode - Taisez-vous. Ne me parlez pas… Voyons, Salomé, il faut être raisonnable, n’est-ce pas ? vous ai toujours aimée… Peut-être, je vous ai trop aimée. Ainsi, ne me demandez pas cela. La tête d’un homme décapitée, n’est-ce pas, c’est une chose laide ? Écoutezmoi un instant. J’ai une émeraude. C’est la plus grande émeraude du monde. N’est-ce pas que vous la voulez ? Demandez-moi cela et je vous le donnerai, la plus grande émeraude. Salomé - Je demande la tête d’Iokanaan. Hérode - Vous ne m’écoutez pas, vous ne m’écoutez pas. Enfin, laissez-moi parler, Salomé. Salomé - La tête d’Iokanaan. Hérode - Vous me dites cela seulement pour me faire de la peine, parce que je vous ai regardée pendant toute la soirée. Votre beauté m’a terriblement troublé. Oh ! Oh ! du vin ! j’ai soif. Salomé, Salomé, soyons amis. Enfin ! Voyez... Ah ! Qu’est-ce que je voulais dire ? Qu’est-ce que c’était ? Ah ! je m’en souviens ! Salomé vous connaissez mes paons blancs, mes beaux paons blancs, qui se promènent dans le jardin entre les myrtes. Il n’y a pas dans le monde d’oiseaux si merveilleux. Il n’y a aucun roi du monde qui possède des oiseaux aussi merveilleux. Je n’en ai que cent, je vous les donnerai tous. Salomé - Donnez-moi la tête d’Iokanaan. Hérodias - C’est bien dit, ma fille ! Vous, vous êtes ridicule avec vos paons. Herod - No, no, I will not. Salome - Yes, you have sworn to me, Herod. Herodias - Yes, you have sworn. Everybody has heard you. You have sworn before everybody. Herod - Be silent. I am not talking to you. Herodias - My daughter has done well to ask for the head of this man. He has heaped insults upon me. You can see that she loves her mother dearly. Do not yield, my daughter. He has sworn, he has sworn. Herod - Be silent. Do not talk to me… Let us see, Salome, we must be reasonable, must we not? I have always loved you… Perhaps I have loved you too fondly. Then do not ask this of me. The head of a beheaded man is an ugly thing, is it not? Listen to me an instant. I have an emerald. It is the biggest emerald in the world. Do you not want it? Ask it of me and I will give you the biggest emerald. Salome - I ask for the head of Iokanaan. Herod - You are not listening, you are not listening to me, Salome. Let me speak. Salome - The head of Iokanaan. Herod - You say this only to trouble me, because I have been looking at you all evening. Your beauty has troubled me greatly. Oh! Oh! Some wine! I am thirsty. Salome, Salome, let us be friends. Come now! Let us see… Ah, what was I about to say? Ah! I remember. Salome, you know my white peacocks, my beautiful white peacocks that walk in the garden among the myrtles. There are no fairer birds in all the world. No king in the world possesses such beautiful birds. I have a hundred such birds and I will give them all to you. Salome - Give me the head of Iokanaan. Herodias - Well spoken, my daughter! You are ridiculous with your peacocks. 39 Hérode - Taisez-vous. Vous criez toujours comme une bête de proie. Votre voix m’ennuie. Taisez-vous, je vous dis… Salomé, pensez à ce que vous faites. Cet homme vient peut-être de Dieu. Je suis sûr : c’est un saint homme. Le doigt de Dieu l’a touché. Eh bien ! Salomé, vous ne voulez pas qu’un malheur m’arrive ? Enfin, écoutez-moi. Salomé - Donnez-moi la tête d’Iokanaan. Hérode - Vous voyez, vous ne m’écoutez pas. Mais soyez calme. Moi, je suis très calme. Écoutez. J’ai des bijoux cachés ici que même votre mère n’a jamais vus, des bijoux tout à fait extraordinaires. J’ai un collier de perles à quatre rangs. J’ai des topazes jaunes comme les yeux des tigres, et des topazes roses comme les yeux des pigeons, et des topazes vertes comme les yeux des chats. J’ai des opales qui brûlent toujours avec une flamme qui est très froide. Je vous les donnerai tous, tous. Moi, j’ai des chrysolithes et des béryls, j’ai des chrysoprases et des rubis, j’ai des sardonyx et des hyacinthes, et des calcédoines et je vous les donnerai tous, mais tous, et j’ajouterai d’autres choses. J’ai un cristal qu’il n’est pas permis aux femmes de voir. Dans un coffret de nacre j’ai trois turquoises merveilleuses. Quand on les porte sur le front on peut imaginer des choses qui n’existent pas. Ce sont des trésors de grande valeur. Enfin, que veux-tu, Salomé ? Je te donnerai tout ce que tu demanderas, sauf une chose. Je te donnerai tout ce que je possède, sauf une vie. Je te donnerai le manteau du grand prêtre. Je te donnerai le voile du sanctuaire. Salomé - Donne-moi la tête d’Iokanaan. 3 Hérode - s’affaissant sur son siège Qu’on lui donne ce qu’elle demande ! C’est bien la fille de sa mère ! Le premier soldat s’approche. Hérodias prend de la main du tétrarque la bague de la mort et la donne au soldat qui l’apporte immédiatement au bourreau. Qui a pris ma bague ? Il y avait une bague à ma main droite. Qui a bu mon vin ! Il y avait du vin dans ma coupe. Elle était pleine de vin. Quelqu’un l’a bu ? Oh ! je suis sûr Herod - Be silent. You are always crying out like a bird of prey. Your voice wearies me. Be silent, I say… Salome, think of what you are doing. This man may come from God. I am sure: he is a holy man. The finger of God has touched him. Ah, Salome, you do not wish misfortune to befall me, do you? Come now, listen to me. Salome - Give me the head of Iokanaan. Herod - You see, you are not listening to me. But be calm. I myself am very calm. Listen. I have jewels hidden here that even your mother has never seen, jewels that are quite extraordinary. I have a necklace of pearls in four rows. I have yellow topazes like the eyes of tigers, and pink topazes like the eyes of pigeons, and green topazes like the eyes of cats. I have opals that always burn with a very cold flame. I will give all of them to you, all of them. I have chrysolites and beryls, I have chrisophrasies and rubies, sardonyx and hyacinth stones, and chalcedony and I will give them all to you, all of them, and I will add other things. I have a crystal that women are not allowed to see. In a coffer of nacre I have three wondrous turquoises. He who wears them on his forehead may imagine things that do not exist. These are treasures of great value. Salome, what do you wish for? I will give you everything you demand except for one thing. I will give you everything I possess, except a life.I will give you the mantle of the high priest. I will give you the veil of the sanctuary. Salome - Give me the head of Iokanaan. 3 Herod - sinking back in his chair Let her be given what she wants! She truly is her mother’s child. The first soldier approaches. Herodias takes the ring of death from the hand of the Tetrarch and gives it to the soldier who bears it immediately to the executioner. Who has taken my ring? There was a ring on my right hand. Who has drunk my wine? There was wine in my cup. It was full of wine. Someone has drunk it? Oh, I am sure 40 qu’il va arriver un malheur à quelqu’un. Le bourreau descend dans la citerne. Hérodias - Je trouve que ma fille a bien fait. Hérode - Je suis sûr qu’il va arriver un malheur. Salomé - Elle se penche sur la citerne et écoute. Il n’y a pas de bruit. Je n’entends rien. Pourquoi ne crie-til pas, cet homme ? Ah ! si quelqu’un cherchait à me tuer, je crierais, je me débattrais, je ne voudrais pas souffrir… Frappe, frappe, Naaman. Frappe, je te dis… Non. Je n’entends rien. Il y a un silence affreux. Ah ! quelque chose est tombé par terre. J’ai entendu quelque chose tomber. C’était l’épée du bourreau. Il a peur, cet esclave ! Il a laissé tomber son épée. Il n’ose pas le tuer. C’est un lâche, cet esclave ! Il faut envoyer des soldats. Elle voit le page d’Hérodias et s’adresse à lui. Viens ici. Tu as été l’ami de celui qui est mort, n’est-ce pas ? Eh bien, il n’y a pas eu assez de morts. Dites aux soldats qu’ils descendent et m’apportent ce que je demande, ce que le tétrarque m’a promis, ce qui m’appartient. Le page recule. Elle s’adresse aux soldats. Venez ici, soldats. Descendez dans cette citerne, et apportez-moi la tête de cet homme. Les soldats reculent. Tétrarque, tétrarque, commandez à vos soldats de m’apporter la tète d’Iokanaan. Un grand bras noir, le bras du bourreau, sort de la citerne apportant sur un bouclier d’argent la tête d’Iokanaan. Salomé la saisit. Hérode se cache le visage, avec son manteau. Hérodias sourit et s’évente. Les Nazaréens s’agenouillent et commencent à prier. 4 Ah ! tu n’as pas voulu me laisser baiser ta bouche, Iokanaan. Eh bien ! je la baiserai maintenant. Je la mordrai avec mes dents comme on mord un fruit mûr. Oui, je baiserai ta bouche, Iokanaan. Je te l’ai dit, n’est-ce pas ? je te l’ai dit. Ah ! je la baiserai maintenant… Mais pourquoi ne me regardes-tu pas, Iokanaan ? Tes yeux si terribles, si pleins de colère et de mépris, ils sont fermés maintenant. Pourquoi sont-ils fermés ? Ouvre tes yeux ! Soulève tes paupières, that some evil will befall someone. The executioner goes down into the cistern. Herodias - My daughter has done well. Herod - I am sure that some evil will happen. Salome - She leans over the cistern and listens. There is no sound. I hear nothing. Why does he not cry out, this man? Ah! If someone were trying to kill me I would cry out, I would struggle, I would not want to suffer… Strike, strike, Naaman. Strike, I tell you… No. I hear nothing. There is a dreadful silence. Ah! Something has fallen to the ground. I heard something fall. It was the sword of the executioner! He has dropped his sword. He dares not kill him. The slave is a coward! We must send soldiers. She sees the page of Herodias and speaks to him. Come here. You were the friend of the man who has died, were you not? Well, there are not enough dead men. Tell the soldiers to go down and bring me the thing I ask, the thing that the Tetrarch promised, the thing that belongs to me. The page recoils. She turns to the soldiers. Come here, soldiers. Go down into the cistern and bring me that man’s head. The soldiers recoil. Tetrarch, Tetrarch, command your soldiers to bring me the head of Iokanaan. A huge black arm, the arm of the executioner, comes out of the cistern bearing the head of Iokanaan on a silver platter. Salome seizes it. Herod hides his face in his mantel. Herodias smiles and fans herself. The Nazarenes fall on their knees and start to pray. 4 Ah! You would not allow me to kiss your mouth, Iokanaan. Well! I kiss it now. I will bite it with my teeth as one bites a ripe fruit. Yes, I will kiss your mouth, Iokanaan. I told you, did I not? I told you. Ah! I will kiss it now… But why do you not look at me, Iokanaan? Your eyes so terrible, so full of rage and scorn, are closed now. Why are they closed? Open your eyes! Raise your eyelids, Iokanaan. Why do you not look at me? Are you 41 Iokanaan. Pour quoi ne me regardes-tu pas ? As-tu peur de moi, Iokanaan, que tu ne veux pas me regarder ?... Et ta langue elle ne remue plus, Iokanaan, cette vipère rouge qui a vomi son venin sur moi. C’est étrange, n’est-ce pas ? Comment se fait-il que la vipère rouge ne remue plus ?... Tu m’as traitée comme une courtisane, moi, Salomé, fille d’Hérodias, Princesse de Judée ! Eh bien, moi je vis encore, mais toi tu es mort et ta tête m’appartient. Je puis en faire ce que je veux. Je puis la jeter aux chiens et aux oiseaux de l’air. Ce que laisseront les chiens, les oiseaux de l’air le mangeront… Ah ! Iokanaan, tu étais beau. Ton corps était une colonne d’ivoire sur un socle d’argent. C’était un jardin plein de colombes et de lis d’argent. Rien au monde d’aussi blanc que ton corps, rien au monde d’aussi noir que tes cheveux. Dans le monde tout entier il n’y avait rien d’aussi rouge que ta bouche. Ta voix était un encensoir qui répandait d’étranges parfums, et quand je te regardais j’entendais une musique étrange ! Ah ! pourquoi ne m’as-tu pas regardée, Iokanaan ? Tu as mis sur tes yeux le bandeau de celui qui veut voir son Dieu. Eh bien, tu l’as vu, ton Dieu, Iokanaan, mais moi, moi… tu ne m’as jamais vue. Si tu m’avais vue, tu m’aurais aimée. J’ai soif de ta beauté. J’ai faim de ton corps. Et ni le vin, ni les fruits ne peuvent apaiser mon désir. Que ferai-je, Iokanaan, maintenant ? Ni les fleuves ni les grandes eaux, ne pourraient éteindre ma passion. Ah ! Ah ! pourquoi ne m’as-tu pas regardée ? Si tu m’avais regardée tu m’aurais aimée. Je sais bien que tu m’aurais aimée, et le mystère de l’amour est plus grand que le mystére de la mort. 5 Hérode - Elle est monstrueuse, ta fille, elle est tout à fait monstrueuse. Hérodias - J’approuve ce que ma fille a fait, et je veux rester ici maintenant. Hérode - se levant Ah ! l’épouse incestueuse qui parle ! Viens ! ne veux pas rester ici. Viens, je te dis. Je suis sûr qu’il va arriver un malheur. Cachons-nous dans notre palais, Hérodias. afraid of me, Iokanaan, you who do not want to look at me?... And your tongue no longer moves, Iokanaan, that red viper that spat its venom on me. It is strange, is it not? Why is it that the red viper no longer moves?... You treated me like a harlot, me, Salome, daughter of Herodias, Princess of Judea! Well, now I am still alive, but you are dead and your head belongs to me. I can do with it as I please. I can throw it to the dogs and to the birds of the air. What the dogs leave, the birds of the air will devour... Ah! Iokanaan, Iokanaan, you were beautiful. Your body was a column of ivory set upon a silver plinth. It was a garden full of doves and silver lilies. There was nothing in the world so white as your body, nothing in the world so black as your hair. In the whole world there was nothing so red as your mouth. Your voice was a censer that spread strange perfumes, and when I looked at you I heard a strange music! Ah, why did you not look at me, Iokanaan? You placed on your eyes the cloth of him who would see his God. Well, you have seen him, seen your God, Iokanaan, but you have never seen me. If you had seen me, you would have loved me. I thirst for your beauty. I hunger for your body. And neither wine nor fruit can appease my desire. What shall I do now, Iokanaan? Neither rivers nor great floods can quench my passion. Ah! Ah! Why did you not look at me? If you had looked at me you would have loved me. I know that you would have loved me, and the mystery of love is far greater than the mystery of death. 5 Herod - Your daughter is monstrous, I tell you that she is monstrous. Herodias - I approve of what my daughter has done, and I will stay here now. Herod - rising Ah! There speaks the incestuous wife! Come! I will not stay here. Come, I tell you. I am sure that something bad will befall us. Let us hide in our palace, Herodias. 42 Je commence à avoir peur. Manasse, Issachar, Ozias, éteignez les flambeaux. Cachez la lune ! Cachez les étoiles ! Il va arriver un malheur. Un grand nuage noir passe à travers la lune et la cache complètement. La scène devient tout à fait sombre. Le tétrarque commence à monter l’escalier. Salomé - Ah ! j’ai baisé ta bouche, Iokanaan, j’ai baisé ta bouche. Il y avait une âcre saveur sur tes lèvres. Était-ce la saveur du sang ?... Mais, peut-être est-ce la saveur de l’amour. On dit que l’amour a une âcre saveur… Mais, qu’importe ? Qu’importe ? J’ai baisé ta bouche, Iokanaan. Un rayon de lune tombe sur Salomé et l’éclaire. Hérode - se retournant et voyant Salomé Tuez cette femme ! Les soldats s’élancent et écrasent sous leurs boucliers Salomé, fille d’Hérodias, Princesse de Judée. I am beginning to be afraid. Manasseh, Issachar, Ozias, put out the torches. Hide the moon! Hide the stars! Something bad is about to happen. A large black cloud crosses the moon and conceals it completely. The scene becomes quite dark. The Tetrarch begins to climb the staircase. Salome - Ah! I have kissed your mouth, Iokanaan, I have kissed your mouth. There was a bitter taste on your lips. Was it the taste of blood?... But perhaps it is the taste of love. They say that love has a bitter taste… But what does it matter? What does it matter? I have kissed your mouth, Iokanaan. A ray of moonlight falls on Salome and illumines her. Herod - Turning round and seeing Salome Kill that woman! The soldiers rush forward and crush beneath their shields Salome, daughter of Herodias, Princess of Judea.. 43 Oscar Wilde 44