Febbraio 2011 - Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
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Febbraio 2011 - Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
Libri – Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC XXIV (01/03/2011): febbraio A cura del prof. Emiro Cepeda I seguenti sono nuovi acquisti già catalogati nel settore comunicazione sociale della Biblioteca centrale dell’UPS: http://biblioteca.unisal.it/ Gli abstract sono stati pubblicati originalmente nei siti web delle diverse case editrici o in quelli d’alcune librerie on-line. L’obiettivo di queste pagine è quello di far conoscere le novità bibliografiche del settore comunicazione sociale della nostra biblioteca e promuovere la loro consultazione. AGOSTINI ANGELO, e MARTA ZANICHELLI, Studiare il giornalismo. Bologna, Archetipo Libri, 2010. UPS 32-B-2105 Studiare il giornalismo non è facile. Non lo è per due buone e solide ragioni. La prima è ovvia: il giornalismo è una macchina complessa. Lo era duecento anni fa, quando c'erano soltanto i giornali, a maggior ragione lo è oggi con la moltiplicazione delle piattaforme di produzione e diffusione. Studiare il giornalismo è poi tutt'altro che facile perché i giovani (e quindi gli studenti) non leggono i giornali, guardano poca tv, alla radio ascoltano musica, sul web raccolgono le notizie in modo casuale. Lo studente dei Corsi di laurea in Scienze della comunicazione (non solo lui, magari) non può, tuttavia, non sapere che cos'è, come funziona, come si articola, come si diffonde, come viene usato e consumato il giornalismo. Non può permetterselo, perché non comprenderebbe altrimenti come funziona il sistema dei media. BARKHO LEON, News from the BBC, CNN, and Al-Jazeera: how the three broadcasters cover the Middle East. Cresskill, N.J., Hampton Press, 2010. UPS 32-C-3298 The three gigantic media corporations, the BBC, CNN and Al-Jazeera, are largely responsible for refining and shaping our views of events in the world. Their informational and communicative arm is unprecedented in the history of human communication. This book deals with their Middle East coverage, particularly the Israeli-Palestinian struggle and the war in Iraq. The picture it paints may not be a happy one for readers who have long taken the neutrality and objectivity of the three medai behemoths for granted. The book helps readers to become conscious of how the more powerful in the society work to control our lives through discourse. CARDINI DANIELA, La lunga serialità televisiva: origini e modelli. Roma, Carocci, 2004. UPS 33-C-280(467) Adorata dal pubblico e svalutata dai critici, la soap opera mette in questione la relazione fra un genere popolare - e in quanto tale ideologicamente connotato - e le resistenze culturali nei confronti della serialità, percepita come prodotto deteriore di importazione. Il percorso del volume si snoda dalle origini della serialità nell'industria culturale alla sua affermazione come cifra distintiva del linguaggio televisivo, dalla ricognizione della genesi della soap opera statunitense e del serial dramma britannico alla resistenza culturale della televisione italiana verso la produzione di lunga serialità, per chiudersi con l'osservazione ravvicinata di tre programmi attuali e con il riconoscimento dell'esistenza di una solida "via italiana" alla serialità. CARINI STEFANIA, Il testo espanso: il telefilm nell'età della convergenza. Milano, Vita e Pensiero, 2009. UPS 32-C-3166 La Tv si è espansa. Di fronte alle nuove sfide dell'epoca della convergenza, sovrabbondante di media, testi, possibilità, il piccolo schermo non si è tirato indietro. Ha saputo adattare se stesso al nuovo mondo, attraverso cambiamenti tecnologici, istituzionali, economici, culturali. E non di meno, ha modificato il modo di costruire i propri testi, dando vita a una nuova estetica. La Tv espande se stessa e si espande al di fuori di se stessa, creando universi testuali e narrativi capaci di viaggiare tra media e farsi esperienza quotidiana, oggetto di design, immaginario condiviso e maneggevole. 1 Questo libro si propone di mappare i cambiamenti attuali del testo televisivo, esemplificati attraverso l'analisi di due telefilm americani di enorme popolarità, come Lost e 24. Attraverso un approccio umanista, legato all'analisi storico-estetica e testuale (senza disdegnare anche altri approcci), l'autrice mette in luce le nuove strategie del piccolo schermo, che coinvolgono circolarmente tanto i produttori quanto il pubblico. CASTELLI LUCA, La musica liberata. Roma, Arcana, 2009. UPS 32-B-2106 "Estate 1999: Shawn Fanning distribuisce ai suoi amici la prima versione di Napster. Autunno 2001: Steve Jobs presenta l'iPod. Autunno 2007: i Radiohead pubblicano su Internet il nuovo album In Rainbows. E chiedono al pubblico di deciderne il prezzo. Bastassero questi tre episodi a raccontare ciò che è successo alla musica negli ultimi dieci anni, sarebbe tutto più semplice. Ma non è così. Dal giorno in cui a quel ragazzino americano venne in mente che forse esisteva un modo per condividere gli MP3 su Internet, è accaduto molto altro. E i protagonisti siete stati proprio voi. Siamo stati noi. Noi che esprimiamo le nostre passioni su un blog, che le condividiamo via P2P, che non riusciamo a resistere di fronte a quel vecchio video su YouTube o a quella giovane band su MySpace, che per innamorarci spediamo una canzone via Skype e per divertirci ci scateniamo su Guitar Hero. Noi che siamo saltati sul network, imparando a partecipare e a condividere ogni piccola emozione. Noi che abbiamo contribuito al più grande cambiamento di tutti i tempi: in appena dieci anni, abbiamo aiutato la musica a liberarsi dalle gabbie fisiche in cui era rinchiusa. A scappare. A sciogliersi in un unico grande oceano di suoni e contaminazioni. Una distesa d'acqua immensa, globale, in continua espansione, sulla quale sfrecciano con disinvoltura gli artisti e gli ascoltatori del terzo millennio, creature mutanti in bilico tra analogico e digitale, tra vinile e MP3, tra concerti e social network." CAVALLO TIZIANA, Radio education: case history di una web radio universitaria: l'esperienza di Fuori Aula Network. Bologna, Logo Fausto Lupetti editore, 2009. UPS 32-C3509 È il racconto di un sogno diventato realtà, di un progetto radiofonico: "Fuori Aula Network", la web radio dell'Università di Verona. Dalla nascita ed evoluzione del progetto, dalle prime trasmissioni su una radio locale fino all'ideazione e realizzazione di una vera e propria web radio universitaria. "Radio Education" è un libro per chi desidera realizzare una web radio di tipo universitario o scolastico partendo dai valori della Media Education e valorizzando passioni e competenze. Da sogno a impresa, FAN oggi non è solo una radio. Cosa serve, come fare, quanto costa e come promuoverla in un'ottica pienamente web 2.0. I segreti di un'esperienza che si inserisce in un panorama in continuo movimento. Non mancano una fotografia della radiofonia universitaria italiana oggi e una nutrita sitografia. Un libro per studenti, esperti di multimedialità, media educator, giornalisti, docenti e studiosi di comunicazione, nonché operatori di associazioni e cooperative che lavorano nel mondo giovanile. La prefazione è di Claudio Baccarani ordinario di economia aziendale all'Università di Verona. La postfazione è di Alessio Bertallot, musicista e conduttore radiofonico su Radio Dee Jay. CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA. UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI., e CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA. SERVIZIO INFORMATICO., Chiesa in rete 2.0: atti del Convegno nazionale (Roma, 19-20 gennaio 2009). Cinisello Balsamo, San Paolo, 2010. UPS 32-B-2108 "Il Convegno nazionale "Chiesa in rete 2.0", promosso dall'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Cei, si è svolto a Roma il 19 e 20 gennaio 2009, e si colloca in una fase di accresciuta consapevolezza di partecipazione a un fenomeno ampio che offre nuove e diffuse possibilità di supportare l'azione pastorale e culturale delle diocesi. Il fenomeno identificato come World Wide Web sta attraversando la sua "seconda fase" di vita defnita dagli esperti "Web 2.0". Davanti a questo ambiente telematico si registrano approcci differenti spesso oscillanti tra l'esaltazione e la diffidenza. All'interno di questo quadro i credenti sono chiamati a vivere il Web: da una parte, la sua forza ci condiziona e non possiamo tirarci fuori; dall'altra, siamo stimolati a interpretare questo mondo con discernimento e con la consapevolezza che nella Rete ogni pericolo può "nascondere" anche nuove opportunità." (Dalla Prefazione di Mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Cei). 2 COZZOLINO GIUSEPPE, Planet serial: i telefilm che hanno fatto la storia della TV. Roma, Aracne, 2004. UPS 32-B-2112 Il volume di Giuseppe Cozzolino e Carmine Treanni sull’universo dei telefilm. Il volume può considerarsi l’ideale prosecuzione di un precedente lavoro, incentrato sulla rievocazione storico/divulgativa di produzioni, temi e personaggi seriali che avevano letteralmente fondato l’industria dell’Entertainment sul piccolo schermo. In Cult TV, il loro libro precedente, i due autori si erano occupati soltanto di quelle serie a sfondo fantastico/fantascientifico (da Ai Confini della Realtà a Star Trek, da Agente Speciale ad X-Files,). Ma fin da allora si erano ripromessi di tornare sull’argomento con una nuova pubblicazione che completasse un così vasto e interessante panorama produttivo. Il lavoro si articola in tre distinte sezioni: la prima è interamente dedicata alla definizione del concetto di telefilm e serialità, alla produzione di Hollywood, nonché alla suddivisione di generi e modelli delle serie tv. La seconda ospita un dizionario dedicato a quei serial/serie che, a nostro avviso, hanno fatto la storia della televisione con l’aggiunta di sezioni dedicate a registi, attori, produttori, sceneggiatori del settore (un aspetto finora poco approfondito altrove). Le schede — che comprendono titoli celebrati come E.R., CSI-Scena del Crimine, Buffy l’Ammazzavampiri, Friends — sono state realizzate con la collaborazione degli studenti del Corso di Storia delle Comunicazioni di Massa presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, tenuto dal prof. Valerio Caprara. Non mancano i titoli che hanno fatto la storia del serial televisivo thriller e poliziesco: Miami Vice, L'ispettore Derrick, NYPD, CSI scena del Crimine, Law & Order, Homicide, La Squadra. Un’ulteriore sezione di interventi (da parte di addetti ai lavori e giovani critici emergenti) che approfondisce gli innumerevoli altri aspetti dell’Universo seriale, dal doppiaggio alle colonne sonore. Un volume, quindi, completo sotto tutti i punti di vista e pieno di interessanti diramazioni. COZZOLINO GIUSEPPE, e CARMINE TREANNI, Cult Tv: l'universo dei telefilm. Alessandria, Falsopiano, 2000. UPS 32-B-2113 FRANCIA. DIRECTION DE L'ENSEIGNEMENT SCOLAIRE., e CENTRE DE LIAISON DE L'ENSEIGNEMENT ET DES MOYENS D'INFORMATION., L'éducation aux médias de la maternelle au lycée. Paris, Centre National de Documentation Pédagogique, 2005. UPS 6-C9393 L'éducation aux médias est un puissant moteur d'enthousiasme et de motivation pour les élèves et leurs professeurs. Les actions très diverses présentées dans cet ouvrage mettent l'accent sur les apports bénéfiques de cette éducation, tant dans les apprentissages scolaires que dans les échanges entre les différents acteurs de l'Ecole et ses partenaires. Souvent simples supports pédagogiques, les médias sont aussi parfois objets d'études, dès lors que les élèves s'en emparent en analysant ou en réalisant euxmêmes des journaux, des émissions de radio et de télévision. Ces activités permettent de conférer aux apprentissages scolaires un sens plus clair grâce à leur dimension concrète, tout en formant les élèves à devenir des citoyens avertis. Cette éducation génère également des pratiques pédagogiques différentes dans l'organisation du travail scolaire. GENDRIN BERNARD, Eglise et société: communication impossible? Paris, Desclée de Brouwer, 1995. UPS 13-B-4375 Révocation brutale de Mgr Gaillot, maladresse du discours ecclésial en morale, relations tendues avec les médias...: l'Eglise catholique rencontre à l'évidence une vraie difficulté pour communiquer avec la société. En dépit des efforts de certains, son message passe mal et l'annonce de l'Evangile apparaît bien souvent comme une exigence impossible. Comment expliquer ce décalage, cet écart avec le monde de la communication, réalité si importante de la modernité contemporaine ? Professionnel des médias chrétiens, Bernard Gendrin est confronté au quotidien à cette question. Il en parle ici avec passion et expérience en introduisant des réflexions suggestives. L'Eglise a-t-elle vraiment toute sa place aujourd'hui sur le marché des médias et du religieux ? Fait-elle preuve de la compétence nécessaire pour aborder un univers qui lui échappe ? Peut-elle mettre en valeur son originalité dans un contexte qui a partie liée avec l'argent, l'image, le pouvoir ? Car au cœur de la " cathédrale médiatique ", l'Eglise se doit, elle aussi, d'âtre audible et crédible. 3 GIUSTI SERGIO, e MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA., La caverna chiara: fotografia e campo immaginario ai tempi della tecnologia digitale. Milano, Lupetti, 2005. UPS 32-C-3342(4) Il saggio si addentra nella questione del virtuale impiegando il concetto di campo immaginario, a partire da Jacques Lacan; analizza lo statuto di indice della fotografia; studia differenze e analogie tra l'atto fotografico tout court e l'atto fotografico digitale; giunge a riflettere sul fatto che la realtà, virtualmente defenestrata dalle nuove tecnologie, torna a bussare alla porta in veste nuova come realtà perduta e oggetto di nostalgia. INNOCENTI VERONICA, e GUGLIELMO PESCATORE, Le nuove forme della serialità televisiva: storia, linguaggio e temi. Bologna, Archetipo Libri, 2008. UPS 32-C-3295 Questo lavoro nasce dalla curiosità e dall'interesse nei confronti delle forme seriali televisive, in particolare serie e serial, e si focalizza sulla configurazione delle forme della serialità contemporanea, alla luce dell'influenza esercitata dai format e dai generi televisivi. Questi prodotti televisivi, in gran parte, ripetono se stessi ogni settimana, secondo uno schema che tende a fissare nella memoria dello spettatore storie, personaggi, schemi narrativi. L'uso della ripetizione rappresenta però qualcosa di diverso da una semplice auto-riflessività; la ripetizione, assieme alla cornice intertestuale/intermediale, si fa elemento essenziale, sfondo necessario alla comprensione dei meccanismi su cui i prodotti di fiction seriale si basano. JOWET LORNA, Sex and the slayer: a gender studies primer for the Buffy fan. Middletown, CN, Wesleyan University Press, 2005. UPS 32-C-3297 "Ultimately, Jowett's analysis of the genres and gendered negotiations of Buffy provide both a useful introduction to gender analysis of popular culture artifacts and a commentary on femininities and masculinities in post-feminist society. Because Jowett includes an introduction to the terminology of gender studies and grounds her analysis in the specific events and characters of the show, her book would make a good resource for undergraduate courses in gender studies or pop culture analysis, provided the book is paired with clips from the television show KNAUSS STEFANIE, e ALEXANDER D. ORNELLA, Reconfigurations: interdisciplinary perspectives on religion in a post-secular society. Wien ; Berlin, Lit, 2007. UPS 6-C-9414 "From once upon a time in the west to moulin rouge, from Ghanaian video-movies to Japanese Manga, from Christian symbolism in advertising to the mythic significance of female messiah figures, from the relationship of the arts and theology to the role of the audience in the meaning making process, the book provides a feast for anyone wanting to explore the interconnectivity of religion, media and society." - Robert Johnston, Fuller Theological Seminary. LAVERY DAVID, The essential cult TV reader. Lexington, Kentucky, The University Press of Kentucky, 2010. UPS 32-C-3296 The Essential Cult TV Reader is a collection of insightful essays that examine television shows that amass engaged, active fan bases by employing an imaginative approach to programming. Once defined by limited viewership, cult TV has developed its own identity, with some shows gaining large, mainstream audiences. By exploring the defining characteristics of cult TV, The Essential Cult TV Reader traces the development of this once obscure form and explains how cult TV achieved its current status as legitimate television. The essays explore a wide range of cult programs, from early shows such as Star Trek, The Avengers, Dark Shadows, and The Twilight Zone to popular contemporary shows such as Lost, Dexter, and 24, addressing the cultural context that allowed the development of the phenomenon. The contributors investigate the obligations of cult series to their fans, the relationship of camp and cult, the effects of DVD releases and the Internet, and the globalization of cult TV. The Essential Cult TV Reader answers many of the questions surrounding the form while revealing emerging debates on its future. LE BOHEC JACQUES, Dictionnaire du journalisme et des médias. Rennes, Presses Universitaires de Rennes, 2010. UPS 32-C-3294 Les discussions et les jugements habituels sur les journalistes supposent que l'on en sait bien assez 4 pour exprimer un jugement. Mais que penser de cette liste de mots et d'expressions bizarres ? Accord de zone, A-la, ampexage, Anastasie, anchorman, bible, blonde, bolo-bolo, boeuf-carotte, caviardé, chemin de fer, concuvi, couillard, débuller, DSNG, embargo, enrobé, filmer en bois, fixeur, flou net, gonzo journalism, grue de Latché, infotainment, JRI, louma, marronnier, ménage, moirage, nazeur, ours, palette, parachute journalism, pâté de têtes, pied, piétage, pleurage, polichinelle, pré-roll, re-croper, règle des 30°, repasse, retravail, saucisse, sérif, singe, stringer, tapis, tricard, vote de paille, voleurs de patates, vumètre, weekender, zoomite... Ce dictionnaire dévoile les définitions de ces termes, expressions et sigles (comme de multiples autres) dont les journalistes de l'aire francophone se servent dans l'exercice de leur profession. Il propose plus de 6700 entrées. Englobant les quatre grands médias, il n'a d'équivalent nulle part ailleurs... ; ni dans les dictionnaires usuels, ni dans les lexiques et glossaires précédents, ni même sur Internet. En outre, les définitions sont enrichies d'exemples, de citations, de renvois, de références, de traductions. Les jeunes tentés par le journalisme y glaneront des clés indispensables pour s'orienter dans ce milieu fascinant et méconnu, ce qui facilitera leurs cursus, stages, jobs d'été, réussite aux concours des écoles, insertion professionnelle et déroulement de carrière. En toute logique, ce dictionnaire sera leur viatique ; il les aidera à se familiariser avec la culture journalistique. Les différents publics des médias (lecteurs, auditeurs, téléspectateurs, internautes) y trouveront également de quoi assouvir leur soif de savoir. Qu'ils soient citoyens actifs, sources d'information, correspondants locaux de presse, communicants, attachés de presse, journalistes territoriaux ou d'entreprise, enseignants, chercheurs aguerris ou novices (mémoires, thèses), scolaires préparant un exposé, ils découvriront tout ce qu'ils ont toujours voulu savoir sur le journalisme sans jamais oser le demander... Bref, voici un guide indispensable pour s'orienter dans les contrées journalistiques et parler des médias en toute connaissance de cause. MARCHETTA VITTORIO, Passaggi di sound design: riflessioni, competenze, oggetti-eventi. Milano, F. Angeli, 2010. UPS 32-C-3506(2) Nel volume vengono esplorati campi di progettazione, contesti e possibili percorsi di formazione relativi al sound design. Il sound è presentato, analizzato, interpretato, attraverso strumenti teorici provenienti dall'acustica, dalla psicologia, dalla musicologia, mettendone a fuoco il sistema complesso di appartenenza, la sua costituzione multidimensionale. In una prospettiva inclusiva, tessendo ponti possibili tra i diversi approcci, emerge così la necessità di una trasversalità formativa che chiama in causa la figura del sound designer. In diversi ambiti - scuola, università, mondo del lavoro - il dibattito contemporaneo attorno agli argomenti trattati suggerisce, infatti, di riattraversare i campi di ricerca e di azione, musicali e sonori, relativi a questa figura, per delinearne e individuarne alcune competenze in una prospettiva più allargata. Seguendo queste indicazioni vengono sottolineati passaggi, attraversamenti, trasformazioni; si ricompongono forme, oggetti, aspetti fondamentali del sound design che intendono avvicinare il lettore, non necessariamente addetto ai lavori, alla progettazione e alla comunicazione sonora. Al lettore si propone infatti una lettura attiva e produttiva, come un ascolto, come se avesse fra le mani una sorta di audio-libro personale. Una lettura dalla quale scaturisce una dimensione attuale dell'ascolto, presente nella musica, nelle colonne sonore, nel paesaggio sonoro: il design dell'ascolto. MORMORIO DIEGO, Meditazione e fotografia: vedendo e ascoltando passare l'attimo. Roma, Contrasto Due, 2008. UPS 32-B-2109 La fotografia è diventata per noi una presenza costante: segna le nostre vacanze, le nostre passeggiate, i momenti particolari. È naturale, dunque, che chi s'incammina sulla strada della meditazione possa ricorrere al linguaggio della fotografia, così come consiglia il monaco zen Thich Nhat Hanh quando dice: "I meditanti sanno da sempre di dover usare i loro occhi e il linguaggio del tempo a cui appartengono per esprimere la loro profonda comprensione". NGOUNOU INGRID ALICE, Internet et la presse en ligne au Cameroun: naissance, évolution et usages. Paris, L'Harmattan, 2010. UPS 32-B-2110 L'intégration d'Internet dans le processus de production de l'information a un impact dans la 5 collecte, le traitement et la diffusion de cette information. Au niveau de la diffusion, on assiste à une vraie différence entre les journaux imprimés et en ligne. La base étant cette possibilité qu'ont les journaux en ligne de pouvoir publier de manière délocalisée et toucher de ce fait un public qui n'émane pas du périmètre géographique de diffusion des versions imprimées. Cette nouvelle forme de diffusion soulève ainsi de nouvelles problématiques quant à la notion de public et d'usage. Nous avons choisi de traiter d'une problématique relevant de l'usage et concernant deux publics biens spécifiques. Le livre revient aussi sur la naissance et l'évolution du réseau des réseaux au Cameroun, notamment son appropriation progressive par la presse. Appropriation professionnelle qui a fait se développer de nouveaux métiers parmi lesquels, celui que l'on peut considérer comme l'avenir du journalisme: le cyberjournalisme. PAOLINI LUCA, Nuovi media e web 2.0: come utilizzarli a scuola e nei gruppi. Bologna, EDB, 2010. UPS 32-B-2111 I nostri ragazzi comunicano tra loro con Messenger, guardano i video su Youtube, aprono uno spazio su Myspace e aggiornano il proprio profilo su Facebook, cominciano fin da bambini a scrivere nei blog, a elaborare immagini e scaricare musica, giocano con la Wii o la Playstation e lo fanno simultaneamente, tanto che si parla di generazione multitasking. I giovani parlano questi linguaggi, che noi lo vogliamo o no. Da qualche anno anche Internet è cambiato: non è più soltanto una grande banca dati con materiali generati da webmaster, ma uno spazio in cui ogni utente può essere protagonista, alimentandolo con contenuti propri da condividere con il resto del mondo: è il web 2.0. Siamo così di fronte a una rivoluzione epocale, che non può essere semplicisticamente demonizzata. La scuola e la Chiesa hanno già iniziato a coglierla come un'opportunità da valorizzare. E la sfida è ora lanciata soprattutto al mondo degli adulti, agli insegnanti e agli operatori pastorali che hanno più che mai bisogno di essere introdotti a questi nuovi percorsi per veicolare contenuti. Il volume, nato dall'esperienza sul campo, si propone come strumento concreto di accompagnamento per chi non vuole restare tagliato fuori dall'era digitale e così perdere il contatto con le nuove generazioni. PINNA PAMELA MARIA, Televisione digitale terrestre: storia, tecnologie e sviluppi della nuova televisione. Roma, Gremese, 2008. UPS 32-B-2107 Il volume tratteggia le frontiere della televisione digitale terrestre, tecnologia che permette di ricevere sul televisore di casa trasmissioni televisive dello stesso livello qualitativo della tv satellitare, senza dover ricorrere all'installazione dell'antenna parabolica e utilizzando invece un apposito decoder. Gli autori tratteggiano un panorama ampio dell'attuale situazione italiana ed europea, approfondendo gli aspetti salienti dell'argomento. Un testo dedicato agli addetti ai lavori ma anche ai semplici curiosi. RONCHEY ALBERTO, e ALBERTO SINIGAGLIA, Giornalismo totale. Torino, N. Aragno, 2010. UPS 32-B-1853 Giornalismo totale, il libro al quale Alberto Ronchey ha lavorato fino all’ultimo, inaugura la collana «Classici del giornalismo» dedicata ai protagonisti di una grande stagione e ai loro maestri. Ogni volume, biografia professionale di un autore, con il meglio dei suoi articoli ne svela il laboratorio: il bagaglio culturale, gli strumenti, il metodo d’indagine e di ricerca, il lessico, il ritmo della scrittura, i vezzi e le idiosincrasie. La varietà degli argomenti e la qualità letteraria colpiranno qualsiasi lettore. Se le idee, gli ideali, il rigore professionale ed etico di queste pagine diventeranno termini di paragone per giornalisti in carica o aspiranti giornalisti, faranno del bene all’informazione, che attraversa una crisi profonda, tecnica e morale. VALTORTA ROBERTA, e MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA., E' contemporanea la fotografia? Milano, Lupetti, 2004. UPS 32-C-3342(2) I saggi del volume esaminano il mutamento di identità della fotografia nel momento contemporaneo, la sua collocazione fra le arti e le sue trasformazioni tecnologiche. Il libro raccoglie scritti e opinioni di: Luca Massimo Barbero, Gabriel Bauret, Pierre Devin, Bruno Di Bello, Ute Eskildsen, Vittorio Fagone, Christine Frisinghelli, Christian Gattinoni, Frits Gierstberg, Elio Grazioli, Mark Haworth Booth, Andrea Lissoni, Gilles Mora, Gianni Romano, Roberto Signorini, Tereza Siza, Urs Stahel, Francesco Tedeschi, Franco Vaccari, Hripsimè Visser, Hubertus von Amelunxen, Bas Vroege, Silvia Wolf. 6 VICO GIUSEPPE, Ottocento pedagogico cristiano. Brescia, La Scuola, 2005. UPS 6-B-10293 La pedagogia di ispirazione cristiana del XIX secolo si presenta con una propria peculiarità e con interessi variegati e strettamente connessi con le questioni culturali, religiose, politiche e sociali di un secolo che ha posto, nella continuità critica col passato, le basi di successivi, nuovi e radicali sviluppi. Ne emerge un Ottocento pedagogico cristiano più realistico e mano enfatico, maggiormente attento alle realizzazioni educative che alle teoria pedagogica. L'autore ne delinea gli aspetti caratterizzanti nell'orizzonte più vasto della temperie educativa e culturale del secolo. WETMORE KEVIN J., Catholic theatre and drama: critical essays. Jefferson, North Carolina; London, McFarland, 2010. UPS 32-C-3508 The relationship between the Catholic Church and theatre has a long and complicated history. This collection of fourteen critical essays seeks to demystify the ties--both practical and ideological--that have long bound Catholicism to theatrical production. This volume offers insights into medieval theatre, Jesuit drama, ballet and opera, modern stagings of medieval liturgical drama, Lorca and Lope de Vega as Catholic playwrights, Italian Catholic women's drama, Catholic play-wrighting and acting, and the unique challenges of teaching theatre in Catholic universities. WILCOX RHONDA, Fighting the forces: what's at stake in Buffy the Vampire Slayer? Lanham, Maryland, Rowman and Littlefield, 2002. UPS 32-C-3507 Fighting the Forces explores the struggle to create meaning in an impressive example of popular culture, the television series phenomenon _Buffy the Vampire Slayer._ In the essays collected here, contributors examine the series using a variety of techniques and viewpoints. They analyze the social and cultural issues implicit in the series and place it in its literary context, not only by examining its literary influences (from German liebestod to Huckleberry Finn) but also by exploring the series' purposeful literary allusions. 7