Castello di Rivalta a Gazzola

Il Castello di Rivalta è un imponente complesso fortificato che si trova a Rivalta, frazione del comune
di Gazzola, in provincia di Piacenza. Posto su una ripida scarpata (ripa alta) prospiciente la riva del
fiume Trebbia, ha una posizione di poco elevata ma che consente un'ampia panoramica sul greto, che in
questo punto è molto ampio, e la campagna circostante. Il castello di Rivalta e
quello di Statto coi castelli di Montechiaro e di Rivergaro, che sono sull'altra
sponda, sono collocati alle pendici dei primi rilievi, dove il fiume, a sud
incassato tra i monti, comincia a scorrere nella pianura; controllavano
l'accesso alla val Trebbia del caminus Genue, un tempo importante via di
comunicazione con il Genovesato e quindi il mare. La prima testimonianza
scritta sul castello è un atto di acquisto risalente al 1025. Nel 1048 l'imperatore Enrico II lo dona al
monastero di San Savino di Piacenza. Nel XII secolo era sotto giurisdizione dei Malaspina-Cybo, che
dominavano i territori dalla Lunigiana fino alla valle Staffora e nel 1255 Oberto Pallavicino, podestà di
Piacenza, ordinò la distruzione di questo e degli altri presidi dei Malaspina. Nel primo decennio del
XIV secolo i Ripalta lo cedettero a Obizzo Landi e da allora fino a oggi, tranne brevi interruzioni,
rimase possesso della famiglia Landi. Tra il XV e il XVIII secolo i Landi
trasformarono il castello in una sontuosa residenza.
Molti gli eventi bellici che coinvolsero il castello: nel 1636 l'assedio da parte
di 6000 soldati spagnoli guidati dal generale Gil De Has; nel 1746 il
saccheggio da parte dei soldati tedeschi del generale Berenklau; nel 1799 di
quelli francesi del generale MacDonald. Il borgo di Rivalta è un complesso
fortificato composto, oltre che edifici destinati a botteghe e abitazioni, da:
dongione d'ingresso, di pianta quadrata alto 36 metri, edificato in mattoni e
ciottoli, porta i segni dei colpi di artiglieria subiti nei molti assedi e
dall'ingresso con arco a sesto acuto, dalla torre sud, di forma semicircolare.
La cinta muraria comprende un'altra torretta nell'angolo nord-est e un alto
terrapieno che difende il complesso lungo il greto del fiume. Ha planimetria
quadrangolare, con un cortile interno circondato da un doppio ordine di logge.
In un angolo svetta una torre cilindrica sovrastata da un torrellino di fattura particolare, è l'elemento
caratteristico del complesso essendo totalmente dissimile dalle altre torri del piacentino. Nella seconda
metà del XV secolo l'architetto Guiniforte Solari di Milano modificò la struttura per adeguarla alle
esigenze della nascente artiglieria e trasformò la residenza aggiungendo la torre, il salone d'onore, lungo
25 m., e l'elegante cortile porticato. A rimaneggiamenti settecenteschi appartengono lo scalone e la
facciata che porta nel timpano triangolare la scritta Svevo Sanguine Laeta. I saloni sono stati affrescati
da Paolo Borroni di Voghera e da Filippo Comerio nel 1780. Al suo interno
ospita il Museo permanente del costume militare e il Museo parrocchiale.
Costruzione quattrocentesca con soffitto a capriate, decorazioni in cotto,
ospita tele del pittore seicentesco Ferrante di Bologna.
Di impianto settecentesco, con alberi secolari, circonda il castello isolandolo
dalle costruzioni annesse.
Come ogni castello degno di questo nome anche Rivalta ha il suo fantasma, anzi ne ha due. Uno è
quello di Pietro Zanardi Landi, assassinato per rivalità legate all'eredità, che sembra abbia perseguitato
gli eredi fraudolenti fino al 1890 e sia tornato quando un ignaro erede sbagliato si è fermato nel
castello. L'altro è il fantasma del cuoco Giuseppe, ucciso nel settecento per vendetta dal maggiordomo a
cui aveva insidiato la moglie, si manifesta spegnendo le luci e spostando gli oggetti.
Il castello fa parte del circuito dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza ed è visitabile da febbraio a
novembre nei giorni festivi e in altre date su prenotazione. Il borgo ospita abitazioni private, ristoranti e
taverne.
The Rivalta Castle is an imposing fortified complex which is located in Rivalta, in the municipality of
Gazzola, in the province of Piacenza. Set on a steep escarpment (high bank) in front of the bank of the
River Trebbia, it has a slightly elevated position but allowing a broad overview on the banks, which at
this point is very large, and the surrounding countryside. Castle Rivalta and to Statto with castles of
Lichtenberg and Rivergaro, which are on the other side, are located on the slopes of the first hills,
where the river, south cashed in the mountains begins to flow into the plain; controlled access to the
Trebbia caminus Genue, once an important way of communicating with the Genoese and then the sea.
The first written record of the castle is a purchase agreement dating back to 1025. In 1048 the Emperor
Henry II donated it to the monastery of San Savino in Piacenza. In the twelfth century it was under the
jurisdiction of the Cybo-Malaspina, who dominated the territory from Lunigiana to the valley in 1255
and Staffora Oberto Pallavicino, mayor of Piacenza, ordered the destruction of this and other
principals of the Malaspina. In the first decade of the fourteenth century the Ripalta ceded to Obizzo
Landi and since then until today, except for brief interruptions, was owned by the family Landi.
Between the fifteenth and eighteenth century, the Landi transformed the castle into a sumptuous
residence.
Many war that involved the castle: in 1636 the siege of 6000 Spanish soldiers led by General Gil De
Has; in 1746 the looting by soldiers of the German general Berenklau; in 1799 those of French
General MacDonald. The village of Rivalta is a fortified compound, as well as buildings for shops and
homes, by: the dungeon entrance, the square 36 meters high, built of brick and cobblestone, bears the
marks of artillery fire suffered in many sieges and entrance with pointed arch, the south tower,
semicircular. The wall includes another tower in the northeast corner and a high embankment that
protects the complex along the riverbed. It has a quadrangular floor plan, with a courtyard surrounded
by a double row of loggias. In one corner stands a cylindrical tower topped by a torrellino invoice
particular, is the hallmark of the whole being totally unlike the other towers of Piacenza. In the second
half of the fifteenth century the architect Guiniforte Solari Milan modified the structure to adapt it to
the needs of the growing artillery and became the residence of adding the tower, the hall of honor,
along 25 m., And the elegant colonnaded courtyard. In eighteenth-century alterations they belong the
staircase and the facade that leads into the triangular pediment written Svevo Sanguine Laeta. The
halls were painted by Paolo Borroni from Voghera and Filippo Comerio in 1780. Inside it houses the
Museum's permanent military costume and the Parish Museum. Century construction with a beamed
ceiling, terracotta decorations, hosts paintings by seventeenth Ferrante of Bologna.
An eighteenth century, with mature trees surrounding the castle isolating it from the outbuildings.
Like every castle worthy of the name also Rivalta has its ghost, indeed he has two. One is Peter Zanardi
Landi, who was assassinated by rivalry related to inheritance, which seems to have persecuted the
fraudulent heirs until 1890 and is returned when an unsuspecting heir wrong stopped in the castle. The
other is the ghost of Joseph Cook, seven hundred killed in revenge by the butler who had threatened his
wife, manifests itself by turning off the lights and moving objects.
The castle is part of the circuit of the Castles of the Duchy of Parma and Piacenza and is open from
February to November on holidays and on other days by appointment. The village is home to private
houses, restaurants and taverns.
Le château de Rivalta est un imposant complexe fortifié qui est situé à Rivalta, dans la municipalité de
Gazzola, dans la province de Piacenza. Situé sur un escarpement abrupt (haute banque) en face de la
rive de la rivière Trebbia, il a une position légèrement surélevée, mais permettant un large aperçu sur
les banques, qui à ce stade est très grande, et la campagne environnante. Château de Rivalta et de
Statto avec des châteaux de Lichtenberg et Rivergaro, qui sont de l'autre côté, sont situés sur les pentes
des premières collines, où la rivière, au sud encaissé dans les montagnes se met à couler dans la
plaine; un accès contrôlé à la Trebbia Caminus Genue, une fois un moyen important de communiquer
avec les Génois, puis la mer. La première trace écrite du château est une convention d'achat datant de
1025. En 1048 l'empereur Henri II en fit don au monastère de San Savino à Piacenza. Au XIIe siècle, il
était sous la juridiction de la Cybo-Malaspina, qui a dominé le territoire de la Lunigiana dans la vallée
en 1255 et Staffora Oberto Pallavicino, maire de Piacenza, a ordonné la destruction de cela et d'autres
principes de la Malaspina. Dans la première décennie du XIVe siècle, la Ripalta cédée à Obizzo Landi
et depuis lors jusqu'à aujourd'hui, sauf pour de brèves interruptions, a été détenu par la famille Landi.
Entre le quinzième et le dix-huitième siècle, la Landi transformé le château en une somptueuse
résidence.
Beaucoup guerre qui a impliqué le château: en 1636 le siège de 6000 soldats espagnols menés par le
général Gil De A; en 1746 le pillage par les soldats de la Berenklau général allemand; en 1799 ceux de
français général MacDonald. Le village de Rivalta est un composé fortifiée, ainsi que des bâtiments
pour les magasins et les maisons, par: l'entrée du donjon, le carré de 36 mètres de haut, construit en
briques et pavés, porte les marques de tirs d'artillerie subies dans de nombreux sièges et entrée avec
arc brisé, la tour sud, semi-circulaire. Le mur comprend un autre tour dans le coin nord-est et un haut
remblai qui protège le complexe le long du lit de la rivière. Il a un plan quadrangulaire, avec une cour
entourée d'une double rangée de loggias. Dans un coin se trouve une tour cylindrique surmontée d'une
facture de torrellino particulier, est la marque de l'ensemble étant totalement contrairement aux autres
tours de Piacenza. Dans la seconde moitié du XVe siècle, l'architecte Guiniforte Solari Milan modifié la
structure de l'adapter aux besoins de l'artillerie de plus en plus et est devenu la résidence de l'ajout de
la tour, la salle d'honneur, le long de 25 m., Et l'élégante cour à colonnades. Dans altérations du
XVIIIe siècle ils appartiennent l'escalier et la façade qui mène au fronton triangulaire écrite Svevo
Sanguine Laeta. Les salles ont été peintes par Paolo Borroni de Voghera et Filippo Comerio en 1780.
À l'intérieur, il abrite costume militaire permanente du Musée et le Musée paroisse. La construction de
siècle avec un plafond à poutres apparentes, décorations en terre cuite, abrite les oeuvres du XVIIe
Ferrante de Bologne.
Un dix-huitième siècle, avec des arbres matures qui entourent le château isolant des dépendances.
Comme chaque château digne de ce nom également Rivalta a son fantôme, en effet, il en a deux. On est
Peter Zanardi Landi, qui a été assassiné par des rivalités liées à l'héritage, qui semble avoir persécuté
les héritiers frauduleuses jusqu'en 1890 et est retournée quand un héritier mauvais méfiance arrêté
dans le château. L'autre est le fantôme de Joseph Cook, sept cent tués en représailles par le maître
d'hôtel qui avait menacé sa femme, se manifeste en éteignant les lumières et les objets en mouvement.
Le château fait partie du circuit des châteaux du duché de Parme et de Plaisance et est ouvert de
Février à Novembre en vacances et autres jours sur rendez-vous. Le village abrite des maisons privées,
restaurants et tavernes.