Teatro refrattario

Transcription

Teatro refrattario
Enzo Cormann
Teatro refrattario
Cairn
Ancora la tempesta
La Rivolta degli angeli
a cura di
Franco Farina
Edizioni ETS
www.edizioniets.com
Cairn © 2003 Les Éditions de Minuit
Toujours l’orage © 1997 Les Éditions de Minuit
La Révolte des anges © 2004 Les Éditions de Minuit
© Copyright 2007 EDIZIONI ETS, I-56126 Pisa, Piazza Carrara 16-19
[email protected] – www.edizioniets.com
Distribuzione PDE, I-50019 Sesto Fiorentino [Firenze], Via Tevere 54
ISBN 978-884671859-4
Prefazione
Mappa Cormann
di Franco Farina
Un artista si presenta tramite le sue opere. Difficile, per
non dire imbarazzante, dire qualcosa di sensato, utile, indispensabile prima della lettura delle stesse. Il problema è che
Enzo Cormann è autore assai conosciuto nel suo ed in altri
paesi, mentre il libro che avete in questo momento tra le mani rappresenta, ed è strano a dirsi visto che il suo autore è già
tradotto in una dozzina di lingue (financo il cinese), il suo debutto editoriale in Italia. Ecco allora la necessità, diremmo
almeno l’utilità, di investire qualche riga per facilitare il suo
incontro con il lettore e l’uomo di teatro italiani. Potremmo
dire che queste parole formano il tappeto rosso che faciliterà
la sua entrata in scena nell’editoria e sulle scene teatrali nostrane1, ma forse è meglio definirle una piccola mappa, dato
che l’autore Cormann, poliedrico e multiverso, quanti non
mai, sarebbe forse riduttivo presentarlo solo attraverso le opere che seguiranno. Dirò quindi anche di quanto non leggerete, perché possiate odorare un poco anche quelle «spezie»
che di quel piatto sono parte, ma che gustereste senza riuscire, da soli, ad individuarne nome ed origine.
Enzo Cormann è autore teatrale. Si veda la nutrita lista
delle opere alla fine di questo mio intervento, ma è anche un
abile formatore. Il lavoro pensato, progettato, sperimentato,
1
In realtà le scene italiane hanno già sperimentato la sua drammaturgia:
il 12 febbraio di quest’anno è infatti andato in scena l’ultimo suo lavoro dal titolo L’Altro al teatro Eliseo di Roma.
8
Teatro refrattario
diretto e condotto nel dipartimento di drammaturgia dell’ENSATT di Lione, ha permesso alla scuola francese di avare al
suo attivo uno dei processi pedagogici più prestigiosi del nostro continente per quanto riguarda la drammaturgia, sperimentando formule e direzioni che non solo hanno condotto ad
un innalzamento qualitativo progressivo degli allievi, ma anche ad aumentare incredibilmente la spendibilità della loro
acquisita professionalità nel mondo del lavoro. È ovvio che
questo lavoro formativo si innesta su di un sistema teatrale
come quello francese, che parte da altri presupposti rispetto
a quello italiano, avendo altra tradizione ed altre risorse; ma
sapendo bene che «insegnando s’impara» è difficile pensare
di conoscere Enzo Cormann e la sua ricerca teatrale, senza
conoscere almeno un poco quest’aspetto della sua professionalità e la fiducia e le energie che egli ripone in questo impegno. È in questo cimento, nello stimolare e nutrire la formazione di nuovi talenti, che ho avuto il piacere di conoscerlo e
lavorare con lui, ed è stato sorprendente constatare l’enorme
eterogeneità, le differenze stilistiche ed il diverso gusto
drammaturgico che anima i suoi allievi, alla ricerca di una
scrittura che rappresenta la versione matura della loro voce
interiore, anche quando questa voce interiore appare molto
molto dissimile da quella del maestro. Nei tre anni in cui abbiamo co-diretto il laboratorio che andava sotto il titolo La
Playa, ci siamo permessi il lusso di sperimentare sia a livello
formativo che a livello di ricerca teatrale insieme e grazie agli allievi2, cercando modi di scrittura collettiva (una scrittura volutamente per frammenti, con la problematizzazione di
ciò che questo vuol dire) che incoraggiasse lo scambio nei
modi della complicità o del programmatico furto, fra allievi
2
Né va dimenticata la fondamentale collaborazione con Juan Mayorga e
Beth Escudè y Galles che ci hanno affiancato in quel processo.
Prefazione - Mappa Cormann
9
francesi spagnoli ed italiani in quel grembo utopico dei possibili che è il festival Prima del Teatro.
Enzo Cormann è musicista e questo non deve smarrire,
quanto offrire un’altra sfaccettatura del declinarsi della sua
arte, assolutamente consustanziale alla sua scrittura per il
teatro. Una volta, durante una lezione, affermai, ad un gruppo di studenti universitari perplessi, che un testo teatrale aveva più a che fare con un partitura musicale che con un’opera letteraria; Enzo ne è la prova vivente. La sua masticazione di testi in compagnia di abilissimi jazzisti (Padovani
prima di tutti) rimanda a quella musicalità necessaria a determinare ritmo e sonorità delle drammaturgie. Il giocare in
prima persona la musicalità dei versi di Kerouac, in un concerto in cui la voce sa farsi puro strumento, in grado di affiancarsi agli altri strumenti, o suonare come possibile solista, rimanda a quella maggiore sensibilità al ritmo e alla sonorità che sono alla base dello scrittore della scena e nutre
questa sensibilità e ne è nutrita.
Enzo Cormann è romanziere solo dal 2006. Le Testament
de Vénus è il suo primo romanzo edito l’anno scorso da Gallimard; sta per pubblicare il secondo; l’ultima volta che ci siamo visti mi parlava già del tema e della costruzione del terzo.
Enzo Cormann è un teorico del teatro e lo è per motivi etici
(o estetici?). Diciamo che l’etica nel centauro della sua concezione teatrale fa la parte dell’uomo, l’estetica quella dell’equino e che quindi l’etica non può che battere l’animale, di
un’incollatura; ma entrambi gli aspetti non possono che costituire un unico essere. È evidente l’urgenza del suo riflettere.
La raccolta dei suoi saggi, dedicata a Felix Guattari, va sotto
l’esplicito e provocatorio titolo A cosa serve il teatro? perché
da questa semplice, sconcertante domanda deriva la necessità
o meno di continuare a farlo vivere ed anche «come» portarlo
10
Teatro refrattario
avanti. La domanda è sempre al centro del suo riflettere e teorizzare e quindi la troverete, sottointesa, anche al centro del
saggio finale, inedito, che chiude il presente volume. Enzo
Cormann crede fortemente ad una funzione sociale del teatro
con il drammaturgo inventore di singolari invenzioni per uno
spettatore collettivo; ritiene in questo senso più interessante il
termine di «messa in assemblea» piuttosto che quello più largamente usato di messa in scena; «messa in assemblea» è un
termine che eliminerebbe o quanto meno ridurrebbe la deresponsabilizzazione del pubblico di fronte allo spettacolo teatrale. Questo termine comporta ovviamente ripercussioni sul
«come» della messa in scena, del rapporto spaziale tra il pubblico e lo spettatore, nell’illuminazione con cui viene portato
avanti questo rapporto, nell’esigenza, sempre più pressante,
di togliere il pubblico dal suo voyeristico buio e di metterlo in
luce, accomunandolo allo spettacolo di cui ha deciso di essere
complice, quanto meno uscendo di casa e pagando un biglietto. Spettacolo di vivi fatto in diretta per vivi, che non possono
non condizionarlo ed esserne condizionati, lo spettacolo teatrale deve rivendicare questa sua unicità, esaltandone peculiarità e preziosità sin dall’atto dello scrivere.
«La poesia in generale e quella drammaturgica in particolare sono i necessari antidoti alla reificazione generale dei
rapporti sociali, all’oppressione mass-mediatica, al consenso
appiattente, che costituiscono la base della globalizzazione
mercantile. Il processo di scrittura e di messa in teatro del
mondo mi interessa infinitamente di più dell’ego prematuramente fossilizzato dello scrittore o del regista. Mi sono sempre considerato come uno degli artigiani di questo processo –
comprenda chi voglia»3.
3
2003.
Enzo Cormann, À quoi sert le théatre?, Les Solitaires Intempestifs,
Bibliografia
Libri editi da Editions de Minuit
Credo, suivi de Le Rôdeur, 1982; Sang et Eau, 1986; Sade, concert d’enfers, 1989; Takiya! Tokaya! suivi de Ames soeurs, 1992;
La Plaie et le couteau suivi de L’Apothéose secrète, Tombeau de Gilles de Rais, 1993; Diktat, 1995; Toujours l’orage, 1997; Cairn,
2003; La révolte des anges, 2004; L’Autre, 2006.
Da altri editori
Exils Avant-Scène n° 755; Rêves de Kafka Avant-Scène n° 755;
Corps perdus Avant-Scène n° 770; Ké Voï? Avant-Scène n° 777;
Noises éditions Théâtre Ouvert, 1984 (épuisé); Berlin, ton danseur
est la mort Editions Théâtrales, 1994 (reédition du texte paru en
1981 aux mêmes éditions, entièrement revu et corrigé); Palais
Mascotte in Cinq Auteurs, éditions Autrement, Paris 1987 (épuisé);
Le Roman Prométhée, éditions Papiers - Actes Sud, Paris 1986 (épuisé); Mingus, Cuernavaca, Editions Rouge Profond, 2003; Le dit
de Jésus-Marie-Joseph, Editions Théâtrales (petites pièces d’auteurs), 1998; Ils sont deux désormais sur cette terre immense, Amnesty - Actes Sud 1998; Angelus Novus, livret, in Lexi/texte, revue
du Théâtre National de la Colline, 2006, 2007.
Saggi
A quoi sert le théâtre?, articles et conférences sur le théâtre,
1987-2003; Les Solitaires Intempestifs, 2003.
12
Teatro refrattario
Musica
Le Rôdeur, Padovani, Marais, Micenmacher, Thélonious/Harmonia Mundi 91; Sud, production AFAA, K617, «AFAA sur mesures», mars 92; Mingus, Cuernavaca, Label Bleu, février 92; Kerouac’s Blues, Cormann/Padovani, Escotatz! ESCD 01001, 2001;
Mer, Cormann/Machado, Escotatz! ESCD 02 002, 2002; Le dit de
la chute, tombeau de Jack Kerouac, Cormann/Machado/Padovani,
Escotatz!
Romanzi
Le testament de Vénus, Gallimard, 2006.
2. Teatro (sono indicati solo i luoghi e le date delle Prime)
Credo, Théatre de l’Athénée, Paris 1983, mise en scène Emmanuel Ostrovski (Graz 87, Suttgart 88, Zurich 88, Genève 88,
Bruxelles 88, Rome 88, Lisbonne 89).
Le rôdeur, Théatre 13, Paris 1984, mise en scène Philippe Goyard
(New-York 85, Dortmund 86, Vienne 86, FR3 86, Edimbourg
87, Zurich 88, Graz 87, Rome 89, Constance 89, Lisbonne 90,
en version musicale au Festival de jazz de Marnes-la-Vallée 90).
Berlin, ton danseur est la mort, Sarrebrück 1989, mise en scène S.
Trautmann (France-Culture, 81. Radio Suisse Romande 85).
Noises, Théâtre Ouvert, Paris 1984, mise en scène Alain Françon.
Cabale, Stadtheater Cologne RFA, 87 (Berlin, 89. France Culture
85).
Exils, Théatre de la Bastille, Paris 1985, mise en scène Philippe
Delaigue (Edimbourg 88).
H.P. (pièce radiophonique), France Culture, 1985.
Bibliografia
13
Therese Desqueyroux, d’après François Mauriac, Théatre National
de Strasbourg, 1986, mise en scène Garance.
Corps perdus - Maison de la Culture du Havre, 1985, mise en scène Jean-Louis Martinelli (Dortmund RFA, 87).
Sang et eau, Théatre de l’Ouest Lyonnais, 1986, mise en scène
Philippe Delaigue.
W.F., d’après William Faulkner, Lyon, Théâtre des Ateliers 1987,
mise en scène de l’auteur.
Palais mascotte, Théâtre de la Ville / Théâtre de la Bastille, Paris
Mars 1988, mise en scène Alain Françon (Genève 1988, Aachen, RFA 1989).
Sade, concert d’enfers, Editions de Minuit, Théâtre de la Tempête,
Paris 1989, mise en scène Philippe Adrien (Dordtmund RFA
89).
Takiya! Tokaya! Editions de Minuit, 92.
Ames soeurs, Avignon 96, Paris, Espace Kiron, sept 96, mise en
scène Sophie
Duprez. Editions de Minuit, 92.
La plaie et le couteau, Tombeau de Gilles de Rais, Editions de
Minuit 93. Comédie de Caen - Théâtre de la Chamaille - Avignon 93.
Le dit de Jésus Marie Joseph, lectures publiques de l’auteur, 9295, Editions Théâtrales (Petites pièces d’auteurs).
Vortex, Alès 1995, mise en scène Christian Chessa, inédit.
Le dit de l’imparfaite, France Culture 95.
Diktat, Nantes 1995, Festival d’Avignon / France Culture 95. Mise
en scène Hervé Tougeron. Editions de Minuit 95.
Toujours l’orage, Toulouse 97. Paris, Théâtre de la Tempête 97.
Mise en scène Henri Bornstein. Editions de Minuit, 97.
Le bousier, 98 (tournées des prisons françaises et théâtres associés). Mise en scène Claudia Stavisky.
14
Teatro refrattario
Ils sont deux désormais sur cette terre immense, pour Amnesty International, première présentation publique Théâtre de l’Odéon,
Paris 98.
Je m’appelle, Grenoble 98. France Culture 99.
Répétition publique, impromptu pour 13 acteurs, mise en scène
Claudia Stavisky, Ensatt, Lyon 2000.
17, Grenoble 2001, mise en scène Michel Dibilio.
Cairn, Lyon mai 2003, Théâtre des Célestins. Mise en scène Claudia Stavisky, 2003/2004, Théâtre de la Commune, Aubervilliers.
Une porte à la maison de nos pères, théâtre pour mémoire (en deux
temps, quatre mouvements), INÉDIT.
La révolte des anges, Théâtre National de la Colline, novembre/décembre 2004, TNP, janvier 2005. Mise en scène de l’auteur.
L’autre, Théâtre National de la Colline, janvier/février 2007. Mise
en scène de l’auteur.
Enzo Cormann - Sito personale: www.cormann.net

Documents pareils