relazione economico statistica
Transcription
relazione economico statistica
Relazione Economico – Statistica al Bilancio di Previsione dello Stato 2011 Relazione Economico – Statistica RELAZIONE ECONOMICO STATISTICA NOVEMBRE 2015 Rev. 1.2 1 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica PRESENTAZIONE La Relazione Economico Statistica, da diversi anni, rappresenta un efficace supporto conoscitivo e di approfondimento e viene diffusa congiuntamente ai documenti di presentazione dei Bilanci di Previsione Annuali e Pluriennali dello Stato e degli Enti Pubblici. Questa esposizione documenta in modo scientificamente valido i diversi temi sociali ed economici che maggiormente interessano il nostro Paese. In questa pubblicazione viene offerto un ampio e significativo repertorio dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica: economia, evoluzione demografica, pubblica amministrazione, dinamiche sociali. I testi, spesso corredati di rappresentazioni grafiche, offrono una breve sintesi dei principali risultati e accompagnano l’utente nell’approfondimento dei fenomeni economici e sociali. La Relazione Economico Statistica rappresenta una sintesi conoscitiva preziosa e autorevole, che anno dopo anno viene implementata nei dati e nei temi per fornire costantemente un ritratto sintetico e aggiornato del Paese e della sua evoluzione più recente. I dati presentati abbracciano tutti i principali temi della vita pubblica, mettendo a fuoco l’immagine complessiva del Paese per fornire il necessario supporto alle decisioni non solo del Governo e del Consiglio Grande e Generale, in questa fase di approvazione del Bilancio di Previsione 2016 e del Bilancio Pluriennale 2016-2018, ma anche di tutti coloro che per motivi di lavoro o di studio necessitano di questi dati, che sono consultabili ed esportabili anche attraverso il sito: www.statistica.sm. IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO INFORMATICA,TECNOLOGIA, DATI E STATISTICA 3 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 4 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE 5 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 6 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE Un tempo si diceva che quando gli Stati Uniti starnutivano, l'economia mondiale si beccava il raffreddore. È ancora vero, ma adesso l'economia mondiale si prende il raffreddore anche quando starnutisce la Cina. Lo scenario economico internazionale ha perso il suo ultimo, grande motore di domanda alimentato dal credito. Il risultato sarà, quasi certamente, un ulteriore rafforzamento del sovraccumulo globale di risparmi e la tendenza a una domanda debole rispetto all'offerta potenziale. Tutto ciò ha gravi implicazioni sul piano dei rischi per l'economia globale, che risulta ulteriormente complicata dal pericolo del terrorismo islamico. Nell'ultimo World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) non prevede sventure, ma mette in guardia. La crescita globale è diminuita nel corso del primo semestre del 2015, riflettendo un ulteriore rallentamento nei mercati emergenti e una più debole ripresa nelle economie avanzate. Si prevede che l’attività globale acquisirà un po’di ritmo nel 2016. Nelle economie avanzate, una modesta ripresa iniziata nel 2014 è destinata a rafforzarsi ulteriormente. Nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, la prospettiva dovrebbe migliorare: in particolare, la crescita nei paesi in difficoltà economica nel 2015 (tra cui Brasile, Russia, e in alcuni paesi dell'America Latina e in Medio Oriente), pur restando debole o negativa, è proiettata in miglioramento per il prossimo anno, compensando il rallentamento graduale previsto in Cina. Per la maggior parte delle economie emergenti, le condizioni esterne si aggravano sempre più. La volatilità dei mercati finanziari è salita bruscamente durante l'estate, con calo dei prezzi delle materie prime e con una pressione al ribasso su molte valute dei mercati emergenti. La ripresa nella zona Euro è stata sostanzialmente in linea con le previsioni, con una crescita più forte del previsto in Italia e soprattutto in Irlanda e Spagna (sostenuta dalla ripresa della domanda interna) che ha compensato una crescita più debole del previsto in Germania. L'economia mondiale quest'anno crescerà, secondo le previsioni FMI, del 3,1 per cento a parità di potere d'acquisto e del 3,6 per cento nel 2016. Si attende una crescita delle economie ad alto reddito pari al 2 per cento per l’anno in corso, ed una crescita dell’1,5 per cento nell’Eurozona. Per le economie emergenti è prevista una crescita del 4 per cento, nettamente inferiore al 5 per cento del 2013 o al 4,6 per cento del 2015. 7 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Mentre per Cina e India è prevista una crescita rispettivamente del 6,8 e del 7,3 per cento, l'America Latina dovrebbe subire una contrazione dello 0,3 per cento, dovuta particolarmente alle difficoltà che sta attraversando l’economia brasiliana (-3%). Il Fmi elenca anche una serie di rischi più che sufficiente per suscitare preoccupazione. Tra questi vi sono: oscillazioni marcate dei prezzi delle attività e turbolenze sui mercati; una crescita del prodotto potenziale ancora più bassa, che indebolirebbe gli investimenti e la domanda aggregata; un calo più accentuato del previsto del Pil cinese; prezzi delle materie prime ancora più bassi; un rafforzamento del dollaro, che graverebbe ancora di più sui bilanci di chi si è indebitato in dollari, in particolare se si è indebitato per finanziare la produzione di materie prime; i rischi geopolitici; e infine un ulteriore indebolimento della domanda aggregata. Se il mondo fosse un'unica economia e se crescesse secondo le previsioni, questo significherebbe che si sta espandendo in linea con le sue potenzialità. Ma se alcuni degli avvenimenti negativi sopra elencati dovessero manifestarsi, l’economia mondiale si troverebbe alle prese con una sovracapitalizzazione in aumento e pressioni disinflazionistiche pericolose. Anche se non accadesse nulla di peggio (e non è l'ipotesi più probabile), sarebbe comunque un problema, perché lo spazio di manovra delle politiche economiche ormai è piuttosto limitato. I Paesi emergenti esportatori di materie prime e fortemente indebitati dovranno ora tagliare drasticamente la spesa, come hanno fatto alcuni anni fa i Paesi dell'Eurozona colpiti dalla crisi. Proprio com'è stato per l'Eurozona, queste economie puntano sulla domanda esterna per risollevarsi, ma con poche speranze. Nei Paesi ad alto reddito, i tassi di interesse a breve termine sono già a zero o poco sopra lo zero. La loro capacità, o quantomeno la loro volontà, di agire efficacemente in risposta a un grosso shock negativo della domanda è assai in dubbio. E lo stesso potrebbe valere per la Cina. Secondo le previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) si prospetta una ripresa appena al di sopra della “sufficienza”. L’OCSE sceglie una metafora scolastica per commentare l’andamento dell’economia globale. L’Organismo di rappresentanza dei Paesi avanzati ha dato una decisa sforbiciata alle previsioni di crescita: quest’anno l’espansione del Pil mondiale si fermerà al 3,1% per poi toccare, in quello successivo, il 3,8%. La ripresa globale continua ma è ancora segnata da alti livelli di disoccupazione, disuguaglianze sociali in aumento, bassi salari e deboli aumenti di produttività. 8 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La principale ragione di questo stato delle cose è la mancanza di vigore negli investimenti. Il peggioramento delle previsioni è dovuto soprattutto alla frenata degli Stati Uniti che fermerà la propria crescita al 2% quest’anno. Infatti il Pil Usa del terzo trimestre è salito dell'1,5% rispetto ai tre mesi precedenti, mostrando una frenata in confronto al periodo precedente. La lettura preliminare sull'andamento dell'economia è in linea con le attese degli analisti. Nel secondo trimestre, la crescita del Pil era stata più sostenuta (+3,9%). A pesare è anche il rallentamento della seconda economia mondiale, la Cina. Ma l’Ocse sottolinea come le condizioni per una ripresa vera ci siano: prezzi del petrolio in calo e politiche monetarie espansive, ad esempio, fanno dell’Eurozona un faro per le altre economie. Negli ultimi quindici anni, i tassi di interesse reali a lungo termine dei titoli di alta qualità sono stati bassi, indice di una debolezza cronica degli investimenti rispetto ai risparmi e di un'avversione al rischio. Fino al 2007, la domanda necessaria a livello mondiale era generata in gran parte dall'espansione del credito e del settore immobiliare, specialmente negli Stati Uniti e in Spagna. Questo motore di crescita è rimasto a secco con la crisi statunitense nel 20072009 e quella dell'Eurozona nel 2010-2013. Da qui nasce la congiuntura attuale con tassi di interesse nominali a breve termine e tassi reali a lungo termine pari a zero. Da allora, la domanda e la produzione potenziale ed effettiva sono rimaste fiacche in queste economie. Fortunatamente, a compensare la situazione ha provveduto il balzo in avanti degli investimenti in Cina nel 2009 (alimentato dal credito) che ha dato una notevole spinta agli esportatori di materie prime industriali e di beni di investimento; ma anche questo ora è in fase finale. Mentre le economie ad alto reddito si riprendono dai colpi ricevuti, non si vedono, sul mercato dei beni di consumo, segnali (o anche semplicemente indizi) di grossi incrementi della spesa rispetto alla produzione potenziale. Nell'Eurozona, un boom appare particolarmente improbabile. La Cina potrebbe riuscire a sorreggere la crescita della domanda reale al 7 per cento annuo. Ma per un'economia che investe molto di più del 40 per cento del prodotto interno lordo, anche questo significherebbe un aumento della sovracapitalizzazione. Ed è molto più facile immaginare un calo degli investimenti in Cina, rispetto ai risparmi, piuttosto che il contrario. In altre parole, la Cina quasi certamente nei prossimi anni dovrà fare i conti con un'insufficienza (in peggioramento) della domanda. Contestualmente, in molte economie emergenti la capacità produttiva è sicuramente destinata ad espandersi. Nel complesso è quasi certo che il sovraccumulo di offerta potenziale si aggraverà (come sta già accadendo in Germania), poiché è altamente probabile una crescita 9 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica delle pressioni disinflazionistiche a livello mondiale. La Banca Centrale Europea (Bce) afferma che la ripresa economica c’è, ma è ancora acerba e ci sono rischi di instabilità soprattutto di natura internazionale. Nel caso questa instabilità si materializzi, la BCE è pronta a rafforzare la sua regola di politica monetaria, accentuandone l’orientamento espansivo, perché se cresce l’incertezza sui mercati, il primo compito di una banca centrale è offrire una bussola. La Bce ha confermato l’orientamento espansivo della politica monetaria: i tassi resteranno vicini allo zero e continueranno le operazioni di iniezione di liquidità sui mercati. L’incognita più importante è legata all’andamento dell’inflazione, letta insieme a quello della crescita economica. Il principale obiettivo della Bce resta quello della stabilità monetaria, che è stato definito dalla stessa banca centrale come un andamento della crescita dei prezzi intorno al 2%, anche se i dati ci dicono che sono 33 mesi che tale obiettivo non è raggiunto: con quattro mesi a cavallo tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 di deflazione vera e propria. Dal 1999, anno in cui nasce la politica monetaria europea, questo è il più lungo periodo di mancato raggiungimento dell’obiettivo. Dunque al momento viene confermato il target di inflazione al 2%, nonché l’articolazione degli interventi. Quindi i tassi rimangono allo zero, ma non si escludono esplorazioni nel territorio negativo. Le operazioni in titoli pubblici continueranno nei modi e nei tempi definiti, ma la Bce è pronta a modificarne perimetro e tecniche, ove necessario. La BCE è chiara: la regola di politica monetaria viene confermata; se necessario, verrà irrobustita. La conferma della regola monetaria può essere giudicata una scelta conservativa, a conferma del fatto che le banche centrali sono caratterizzate da una bassa propensione al rischio, in ragione della necessità di stabilizzare il proprio patrimonio di reputazione. Allo stesso tempo però, la sola esistenza di una regola monetaria dà un contributo alla stabilità sistemica, europea e mondiale, molto maggiore rispetto a quello oggi offerto dall’altra grande banca centrale, la Federal Reserve (Fed). Per la Bce le incognite sulla solidità della ripresa economica nascono soprattutto fuori dall’area domestica e il tasso di cambio rimane un canale di trasmissione cruciale e sensibile. Nella propria analisi il presidente della Bce, Mario Draghi, riafferma la necessità di univocità all’interno dell’area Euro, sottolineando che una valuta unica può esistere soltanto laddove c'è anche un sistema bancario unico. Perché la valuta sia veramente una, deve essere anche veramente utilizzabile a prescindere dalla sua forma e dal luogo. In particolare i depositi 10 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica bancari, che sono la forma più diffusa di denaro, devono ispirare lo stesso livello di fiducia dovunque si trovino. Quando si arriva in situazioni estreme i depositi devono avere lo stesso tipo di tutela dovunque siano nell'area dell'euro. Per garantire che i depositi siano veramente sicuri in tutta l'area dell'euro, la possibilità del fallimento bancario deve essere aperta a prescindere dalla giurisdizione alla quale è sottoposta la banca e, in caso estremo, anche le tutele per i risparmiatori devono essere le stesse. Tornando alle previsioni internazionali, gli analisti dichiarano che non sarà semplice gestire l’ economia mondiale nell’attuale situazione. Nel mondo non esistono più grandi economie disposte a lasciare briglia sciolta a prestiti e investimenti esteri. Questo significa che la domanda globale nei prossimi anni probabilmente resterà fiacca. Il modo di pensare e le politiche economiche devono adattarsi a questa realtà. TAVOLA 1 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL Previ s i oni 2014 2015 2016 2020 2,4 2,6 2,8 2,0 Area Euro 0,9 1,5 1,6 1,6 Italia -0,4 0,8 1,3 1,0 Germania 1,6 1,5 1,6 1,3 Francia 0,2 1,2 1,5 1,9 Spagna 1,4 3,1 2,5 1,8 Gran Bretagna 3,0 2,5 2,2 2,1 Giappone -0,1 0,6 1,0 0,7 Israele 2,6 2,5 3,3 2,9 Stati Uniti Taiwan 3,8 2,2 2,6 3,2 Singapore 2,9 2,2 2,9 3,2 Australia 2,7 2,4 2,9 2,8 Fonte FMI - World Economic Outlook 10/2015 11 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 1 - ANDAMENTO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO NEI MAGGIORI PAESI 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 -0,5 -1,0 2014 2015 2016 Fonte FMI- World Economic Outlook 10/2015 TAVOLA 2 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL SECONDO L'INDICE OCSE Previ s i oni 2014 2015 2016 Stati Uniti 2,4 2,0 2,8 Cina 7,4 6,8 6,7 Area Euro 0,9 1,4 2,1 Italia -0,4 0,6 1,5 Germania 1,6 1,6 2,3 Francia 0,2 1,1 1,7 Gran Bretagna 2,8 2,4 2,3 Spagna 1,4 2,9 2,8 Giappone -0,1 0,7 1,4 India 7,2 6,9 7,6 Brasile 0,2 -0,8 1,1 Russia 0,6 -3,1 0,8 OECD Economic Outlook 2015 12 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La tavola che precede rappresenta le previsioni a giugno 2015, a novembre l'Ocse ha alzato le stime di crescita dell'Italia, ma resta prudente: nella sua 'valutazione intermedia' - il rapporto di aggiornamento tra i due Outlook semestrali - gli economisti dell'Organizzazione parigina indicano allo 0,8% l'aumento del Pil previsto per il 2015, con un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime dello scorso giugno, ma abbassano di 0,1 punti all'1,4% la previsione per il 2016. La Commissione Ue a maggio aveva indicato a +0,6% la previsione per quest'anno e a +1,4% per il prossimo. A livello mondiale, l'Ocse afferma che le prospettive di crescita globali sono diventate più deboli e meno chiare. La ripresa sta facendo progressi nelle econome avanzate, ma lo scenario è peggiorato per molte econome emergenti e questo pesa sulla crescita globale che nel 2015 resterà sotto la media. Ci sarà un qualche rafforzamento nel 2016, ma salgono i dubbi sul potenziale di crescita futura. Le stime di crescita globale sono state riviste al ribasso al 3% per il 2015 (-0,1 punti rispetto a giugno) e al 3,6% per il 2016 (-0,2 punti). Bene gli Usa, migliora l'Eurozona (+1,6% nel 2015, +0,1 punti rispetto a giugno e +1,9% nel 2016 -0,2 punti). La dinamica in Cina è "difficile da valutare", ma la crescita viene comunque rivista al ribasso (+6,7% quest'anno, -0,1 punti e +6,5% il prossimo -0,2 punti). Rivista al ribasso anche la stima per l'India, che resta comunque la prima della classe con +7,2% quest'anno (-0,1 punti da giugno) e +7,3% il prossimo (-0,2). Brasile (-2,8% nel 2015 e 0,7% nel 2016) e Russia sono "in profonda recessione". In termini pro-capite, rileva l'Ocse, il 2015 segnerà il quinto anno consecutivo di rallentamento del ritmo globale di crescita. Il rischio maggiore per lo scenario internazionale è un rallentamento superiore del previsto in Cina che, se associato a turbolenze sui mercati finanziari (potenzialmente ampliate dal primo aumento dei tassi USA), potrebbe avere gravi ripercussioni sull'economia globale. Per l'America si prevede un Pil a +2,4% nel 2015 (+0,4 punti da giugno) e +2,6% (-0,2 punti). Parigi riconosce che la Fed "ha necessità di iniziare ad alzare i tassi presto" considerando la solida crescita dell'economia, l'attuale bassissimo livello dei tassi e le preoccupazioni per i prezzi degli asset. Tuttavia, ammonisce l'OCSE, i tassi devono aumentare solo a un ritmo "molto graduale", visto che non ci sono segnali di forti pressioni sui prezzi e che persistono debolezze nell'attività domestica e globale. Il nodo dei crediti deteriorati (non performing loans, NPL) frena la crescita dell'area della moneta unica, che pur avanzando, si sta rivelando inferiore alle attese. 13 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica L'Ocse sottolinea la necessità di un ulteriore rafforzamento del sistema finanziario della zona euro, con progressi verso l'unione bancaria e un'azione di supervisione per migliorare la qualità degli asset delle banche. "La mancanza di progressi nel ridurre il debito del settore privato" dall'inizio della crisi è una delle ragioni per cui il ritmo di crescita è "deludente", indica il rapporto. L'Ocse da un lato riconosce che il miglioramento della zona euro quest'anno è "incoraggiante", ma dall'altro rileva che è inferiore a quanto si potesse sperare considerando il calo di prezzi del petrolio, euro e tassi d'interesse. La stima del 2016 scende così rispetto a giugno di 0,2 punti a +1,9%. Le simulazioni dell'organizzazione "suggeriscono che l'impulso della crescita è stato di circa un punto percentuale inferiore a quanto era atteso sulla base delle passate esperienze". La disoccupazione resta alta e le pressioni sui prezzi sono deboli. L'Ocse punta i riflettori sul credito ("crescita sotto zero" nella maggior parte dei paesi dell'area) e sulle banche. Sono stati fatti significativi progressi nel riparare il settore bancario, ma il riassetto è "incompleto" e ci vorrà comunque tempo prima di vederne gli effetti in termini di maggiori prestiti, indica il rapporto. Nella zona euro sono stati fatti meno passi avanti nella riduzione della leva rispetto agli USA, dove i “bad loans” sono stati riconosciuti in bilancio e cancellati in modo assai maggiore. Morale: finché il peso del debito (privato) non sarà alleggerito, il credito disponibile non riuscirà a stimolare nuova spesa e quindi la crescita. 14 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 1.2 - PREVISIONE MACROECONOMICA ITALIANA Per quanto riguarda le previsioni sull’economia italiana, l’osservatorio sulla congiuntura di Prometeia, che effettua previsioni a lunga scadenza , afferma che il prodotto interno lordo italiano crescerà quest'anno al ritmo di 0,8%, forte di una domanda interna per consumi più dinamica del previsto, in grado di compensare la vistosa battuta d'arresto delle economie emergenti. Prometeia per il 2016 prevede addirittura che Roma “agganci” Berlino - su cui non potrà non pesare la ricaduta negativa sugli indici di fiducia dello scandalo Volkswagen - con un'espansione pari a 1,2%. La stima di 0,8% per quest'anno è identica a quella del Fondo Monetario Internazionale contro lo 0,9% della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF), il rapporto Prometeia pubblicato a luglio indicava 0,7% per il 2015 e 1,3% per il 2016, su cui la stima ancora precedente era di 1,6%, per il biennio 2017/2018 la scommessa è di un tasso di crescita tra 1% e 1,5%, che riporterebbe la congiuntura a ritmi mai visti dagli anni novanta . L'ufficio studi si dichiara tuttavia meno fiducioso rispetto al governo italiano sulla possibilità che la politica fiscale espansiva riesca a compensare il rallentamento della domanda da parte dei paesi emergenti. Il sostegno alla crescita viene dalle condizioni del mercato del lavoro in via di miglioramento e dall'approccio espansivo della finanza pubblica. Gli effetti di Expo e del deprezzamento dell'euro si tradurranno in un aumento dei flussi turistici in entrata ancora per il 2015, mentre nel 2016 il Giubileo, che si presenta molto diverso da quello precedente del 2000 e pertanto di più difficile valutazione in termini di impatto economico, dovrebbe consentire un ulteriore incremento della spesa turistica sui livelli già elevati del 2015. Quanto alle prospettive per il mercato del lavoro, le previsioni di Prometeia ipotizzano che l'effetto combinato di crescita e sgravi fiscali potrebbe determinare un aumento degli occupati nell'ordine di 110.000 quest'anno e circa 180.000 il prossimo. L'immigrazione peserà sui conti pubblici [italiani ed europei] nel breve periodo ma, nel lungo termine, l'integrazione e l'assorbimento dei migranti potrebbe aumentare la crescita potenziale dell'Europa. L'aumento della spesa legato all'emergenza migranti, si avverte, può stimolare la domanda interna e quindi la crescita del Pil. Nel medio - lungo periodo, in una società che sta invecchiando come quella europea, un aumento demografico concentrato nella classe di età produttiva tra 15 e 64 anni, servirebbe a stimolare la crescita potenziale. 15 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Secondo le proiezioni Istat, nel 2015 si prevede un aumento del prodotto interno lordo italiano pari allo 0,7% in termini reali, cui seguirà una crescita dell'1,2% nel 2016 e dell'1,3% nel 2017. Nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017. Nel 2015 la spesa delle famiglie segnerà una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento dell'occupazione. Gli investimenti torneranno a crescere nell'anno in corso (+1,2%), stimolati dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%). All'aumento dell'occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) si accompagnerà una moderata riduzione del tasso di disoccupazione che, nel 2015, si attesterà al 12,5%. Nel 2016, il tasso di disoccupazione diminuirà al 12,0% e le unità di lavoro registreranno un aumento significativo (+0,9%). Tale evoluzione proseguirà con maggiore intensità nel 2017, con una discesa del tasso di disoccupazione all'11,4% e una crescita delle unità di lavoro dell'1,0%. Per gli analisti di Banca d’Italia, i principali indicatori domestici confermano la ripresa, in Italia l’attività economica ha ricominciato a crescere dall’inizio del 2015, a ritmi intorno all’1,5 per cento in ragione d’anno. I segnali congiunturali più recenti – tra i quali l’andamento della produzione industriale, il rafforzamento della fiducia di famiglie e imprese e le inchieste condotte presso i responsabili degli acquisti – indicano la prosecuzione della crescita nel terzo trimestre a tassi analoghi a quelli della prima metà dell’anno. All’espansione del prodotto sta contribuendo, dopo anni di flessione della domanda interna, il consolidamento della ripresa dei consumi privati e il graduale riavvio degli investimenti in capitale produttivo. Sulla base delle recenti indagini, la maggior parte delle imprese valuta che gli effetti diretti del rallentamento dell’economia cinese sulla propria attività siano finora contenuti; sarebbero più marcati solo per alcune grandi aziende 16 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica esportatrici. Si segnalano anche sviluppi favorevoli sul mercato del lavoro, infatti, nel corso del 2015 l’occupazione è aumentata a ritmi significativi (0,8 per cento nella media dei primi otto mesi sull’anno precedente); l’evidenza finora disponibile indica che l’incremento dell’occupazione dipendente, ha beneficiato dei recenti provvedimenti adottati dal governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro. Durante l’estate è proseguita la lieve riduzione del tasso di disoccupazione, quasi raddoppiato tra il 2008 e il 2014. Le imprese sono moderatamente ottimiste sulle prospettive dell’occupazione. La dinamica dei prezzi al consumo, che ha risentito del nuovo calo delle quotazioni del petrolio, rimane ancora molto bassa (0,2 per cento sui dodici mesi terminanti in settembre); prosegue invece il lento recupero dell’inflazione di fondo, tuttora sostenuta dall’accelerazione dei prezzi dei servizi. Famiglie e imprese si aspettano nei prossimi mesi un’inflazione molto contenuta, ma in graduale ripresa; si è ridotta la quota di consumatori che si attende prezzi in diminuzione. Prosegue il miglioramento del mercato del credito, favorito dalla ripresa ciclica e dalle misure adottate dal Consiglio direttivo della BCE. Dopo un prolungato periodo di flessione, nell’estate i finanziamenti al settore privato non finanziario si sono stabilizzati. Il miglioramento del quadro macroeconomico ha inciso favorevolmente sul flusso di nuovi prestiti deteriorati (NPL), diminuito nel secondo trimestre. Informazioni preliminari relative ai mesi di luglio e agosto indicano che l’esposizione complessiva delle banche nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza avrebbe registrato una diminuzione rispetto al bimestre precedente. La consistenza dei crediti in sofferenza ereditati dalla lunga crisi resta elevata: alla fine di giugno le sofferenze complessive erano pari al 10,3 per cento del totale dei prestiti in essere. Il Parlamento italiano ha approvato misure per aumentare la rapidità e l’efficienza delle procedure fallimentari ed esecutive e rendere immediatamente deducibili ai fini fiscali svalutazioni e perdite su crediti, con l’obiettivo di rimuovere alcune cause dell’ingente stock di crediti deteriorati e stimolare la creazione di un mercato secondario per queste attività. È tuttora in corso il dialogo tra le autorità italiane e la Commissione europea sull’opportunità di costituire una società specializzata nell’acquisto di sofferenze (Bad Bank), con l’obiettivo ultimo di ripristinare un adeguato flusso di credito all’economia. 17 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Per il 2016 il governo italiano programma di ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese, disattivando gli inasprimenti previsti dalle clausole di salvaguardia e introducendo misure di sgravio sulla fiscalità immobiliare. L’avvio di una graduale riduzione delle imposte è coerente con l’esigenza di diminuire l’elevata pressione fiscale che costituisce un freno alla crescita. In questa prospettiva gli interventi più direttamente efficaci ai fini di un incremento del potenziale dell’economia sono quelli di riduzione del carico gravante sui fattori della produzione; l’abolizione della tassazione sull’abitazione principale potrebbe avere effetti circoscritti sui consumi. Nel contempo resta importante che il profilo temporale di riequilibrio dei conti pubblici sia tale da assicurare una chiara e progressiva riduzione del debito e che a questo scopo sia sfruttata appieno l’occasione offerta dalle condizioni finanziarie e monetarie eccezionalmente favorevoli e dal progressivo rafforzamento della ripresa. 18 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica II - L’ECONOMIA SAMMARINESE 19 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 20 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE Nel corso degli ultimi sei anni l’economia sammarinese ha cercato di resistere alla crisi globale, all’implosione della propria “piazza finanziaria” e all’inserimento nella blacklist fiscale italiana. Questi gravi attacchi al sistema economico interno hanno determinato: una drastica riduzione del PIL nominale, che da 1.878 milioni di euro del 2008 è passato a 1.390 milioni di euro nel 2014, una lievitazione dei crediti dubbi del sistema bancario ed un notevole incremento del debito pubblico. Il modello di crescita degli anni ’90 non si ripresenterà più ed anche i valori elevati del PIL pre-crisi non saranno riproponibili a breve. Il sistema bancario e finanziario è quello che ha maggiormente sofferto ed ha visto contrarre notevolmente il proprio volume d’affari, in 7 anni si è passati da una raccolta totale di 14.400 milioni di Euro a giugno 2008 ad una raccolta totale di 7.100 milioni a giugno 2015; nello stesso periodo, il patrimonio netto delle banche è passato da 1.200 milioni di euro a 436 milioni. Un ulteriore elemento che sta determinando gravi difficoltà alle banche è il deteriorarsi della qualità del credito, infatti, si è passati da un rapporto sofferenze/impieghi pari al 2,1% nel 2008 ad un valore di giugno 2015 pari al 18,9% con un trend in costante aumento a causa del perdurare della crisi anche nel comparto produttivo e commerciale. I settori produttivi stentano a ripartire, l’occupazione nel settore privato non presenta segnali di una significativa ripresa, a settembre 2015 il ramo “Costruzioni” rispetto a settembre 2014 registra una riduzione dell’occupazione di 104 unità compensata da una maggiore occupazione (+106 unità) del settore “Manifatturiero” e dei settori afferenti al ramo servizi che complessivamente riportano una crescita occupazionale del settore privato di +60 unità. La ripresa in Italia incomincia a manifestarsi concretamente, il tasso di occupazione totale a settembre 2015 è salito al 56,5%, un punto in più rispetto a un anno fa e le prospettive sono decisamente buone, con un incremento dell’1,4% previsto per il 2016. A San Marino il tasso di occupazione totale ( pari al 91,26% a settembre 2015), pur attestandosi su livelli molto più alti rispetto all’Italia, non aumenta rispetto a settembre 2014 ma segna una leggera riduzione pari al -0,2%. 21 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica mostra un andamento lievemente positivo che, al 30 settembre 2015, è pari a 5.204 unità, registrando, rispetto al 30 settembre 2014, un incremento di 10 aziende (+0,2%). Da inizio anno le nuove imprese sono state pari a 124 unità (+2,4%); valutando gli ultimi dodici mesi, il picco di incremento si raggiunge nel settore “Attività manifatturiere”, con una variazione di +30 unità pari al +6,8% del settore, seguito dal “Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento”, con una variazione di +20 unità, pari al +12,1% del settore. In forte diminuzione sono invece i settori “Commercio all'ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (-29 imprese pari al -2,4% del settore) e “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (-12 imprese pari al -6,3% del settore). Anche per il 2014 il prodotto interno lordo (PIL) nominale, aggregato che misura la creazione di nuova ricchezza prodotta all’interno del Paese valutata a prezzi correnti, si è contratto, anche se in forma più lieve rispetto al quinquennio appena trascorso, attestandosi ad un valore di 1.390 milioni di euro. Se raffrontato con il valore registrato per l’anno precedente, 1.404 milioni di euro, si deduce che la variazione percentuale è stata del -1%: valore in linea con le previsioni elaborate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) per San Marino. Nell’intento di voler analizzare la variazione della sola produzione di nuovi beni e servizi finali all’interno del Paese, depurata cioè dalla variazione dei prezzi, è stata prodotta una stima del PIL a prezzi costanti. La tabella seguente mostra i valori di tale variabile negli ultimi cinque anni. PIL a prezzi costanti per San Marino 2010 PIL reale, in volume Var. % rispetto all'anno precedente 2011 2012 2013 2014 1.536.386.370 1.390.945.772 1.286.386.352 1.247.471.809 1.235.227.223 -4,65% -9,47% -7,52% -3,03% -0,98% Come si può dedurre dalla tavola, la variazione percentuale del PIL reale anche nel 2014 ha avuto segno negativo, pari ad un -0,98%. Il decremento ha avuto però incidenza minore rispetto al quadriennio precedente. La minor decrescita lascia sperare in una inversione di tendenza per il prossimo anno, grazie anche all’introduzione di nuovi incentivi fiscali per chi investe e crea occupazione in San Marino e a un maggiore consumo interno. 22 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Anche le previsioni del FMI sostengono questa tesi, con proiezioni del PIL per il 2015 pari ad un aumento di un punto percentuale. Di notevole rilievo è l’aumento dei consumi delle famiglie sammarinesi in territorio, infatti, rispetto al valore 2013, si passa da una stima di 366,5 milioni ad una di 389,9 milioni di euro: un aumento sostanziale di oltre 20 milioni di euro, che però viene compensato da una minor spesa delle famiglie sammarinesi al di fuori del territorio, diminuita da 124 milioni di euro nel 2013 a 107 milioni di euro nel 2014. La maggior propensione al consumo interno è riconducibile ad una maggiore convenienza nell’acquistare in Repubblica, grazie soprattutto all’introduzione della Smac come strumento fiscale e di scoutistica. La Tavola 3 mostra le variazioni percentuali annuali del PIL e del PIL pro capite per le maggiori economie avanzate, oltre che per San Marino. TAVOLA 3 - PIL A PREZZI COSTANTI E PIL PRO-CAPITE (VARIAZIONI %) PIL a prezzi costanti San Marino PIL pro capite 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 -4,6 -9,5 -7,5 -3,0 -1,0 -5,6 -9,1 -5,7 -3,1 -1,6 Zona Euro 2,0 1,6 -0,8 -0,3 0,9 1,8 1,4 -0,6 -0,5 0,4 Germania 3,9 3,7 0,6 0,4 1,6 4,0 5,6 0,4 0,1 1,2 Spagna 0,0 -0,6 -2,1 -1,2 1,4 -0,4 -1,0 -2,2 -0,9 1,7 Francia 2,0 2,1 0,2 0,7 0,2 1,5 1,6 -0,3 0,2 -0,2 Italia 1,7 0,6 -2,8 -1,7 -0,4 1,4 0,3 -2,8 -2,2 -2,2 Regno Unito 1,9 1,6 0,7 1,7 3,0 1,1 0,0 0,0 1,1 2,3 Stati Uniti 2,5 1,6 2,2 1,5 2,4 1,7 0,8 1,5 0,7 1,7 Canada 3,4 3,0 1,9 2,0 2,4 2,2 1,9 0,8 0,8 1,3 Giappone 4,7 -0,5 1,7 1,6 -0,1 4,7 -0,3 2,0 1,8 0,1 Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2015 23 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 2 - INDICE PIL PRO CAPITE SAN MARINO (2010=100) 120,00 100,00 100,00 90,89 87,31 85,73 83,07 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2010 2011 2012 2013 2014 Indice Prodotto Interno Lordo pro capite La tabella seguente mostra il valore aggiunto che ogni singolo settore economico ha apportato nella creazione del PIL. I dati sono in euro, deflazionati e calcolati a prezzi base. Prodotto interno lordo reale, suddiviso per settori, a prezzi base . Periodo 2007-2014, in unità di euro 2010 Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività Manifatturiere Costruzioni 2011 € 857.150,96 € 743.809,47 2012 € 698.693,80 2013 € 588.049,82 2014 € 793.639,75 € 417.139.180,63 € 374.147.621,77 € 347.807.127,14 € 340.294.709,12 € 324.171.060,59 € 86.743.295,16 € 75.445.494,84 € 66.500.720,26 € 57.506.343,00 € 50.600.761,05 Commercio all'ingrosso e al dettaglio - Riparazione di € 223.226.740,65 € 199.732.091,05 € 188.890.326,73 € 178.979.140,73 € 187.944.164,88 Autoveocoli e Motocicli Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione € 8.326.360,99 € 8.760.564,38 € 8.560.303,32 € 7.965.824,04 € 8.469.300,77 Trasporto e Magazzinaggio € 44.935.649,18 € 36.817.987,91 € 33.755.586,27 € 31.221.550,00 € 35.651.961,85 Attività finanziarie e assicurative € 66.300.608,94 € 67.300.249,51 € 47.867.855,44 € 63.851.837,48 € 60.198.136,04 Attività Immobiliari € 290.310.706,85 € 254.886.761,50 € 232.554.245,65 € 226.366.014,18 € 222.125.664,94 Amministrazione Pubblica e Difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria € 192.442.300,79 € 185.784.259,99 € 180.528.397,35 € 172.137.452,04 € 168.096.900,46 Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche Istruzione Sanità e Assistenza Sociale Altre Attività di Servizi € 24.250.705,32 € 26.006.252,08 € 24.601.868,42 € 21.474.075,44 € 28.827.920,86 € 721.949,92 € 327.521,58 € 9.727.286,74 € 10.891.564,14 € 258.924,00 € 633.367,60 € 9.906.970,47 € 10.267.721,44 € 502.906,56 € 9.019.916,62 € 51.461.882,65 € 47.907.063,39 € 45.049.475,99 € 38.882.802,90 € 41.927.201,24 Per poter meglio analizzare i fenomeni macroeconomici, viene utilizzato l’Indicatore delle Attività Economiche (EAI) che ha, tra le sue prerogative, quella di misurare l’andamento dell’economia e di suggerire delle previsioni a breve termine. L’EAI compie una valutazione complessiva del sistema economico e comprende gli indicatori di alta frequenza relativi ai servizi manifatturieri, finanziari, delle attività commerciali (compreso il turismo), delle costruzioni e dei servizi alle imprese. 24 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Il Grafico 3 mostra l’andamento dell’Indicatore delle Attività Economiche, dal 2005 in poi, con il picco di espansione dell’economia sammarinese nel 2008 e successivamente, con l’innescarsi della crisi, la progressiva perdita di consistenza del sistema economico. Le linee grafiche della parte finale, da giugno 2015 in poi, segnano l’intervallo confidenziale, ossia il limite entro il quale si prevede che possa (in base a modelli statistici) fluttuare il trend economico. GRAFICO 3 - INDICATORE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE 110,0000 Jan 2007 - Jun 2015 100,0000 90,0000 80,0000 70,0000 60,0000 50,0000 Jan-07 Mar-07 May-07 Jul-07 Sep-07 Nov-07 Jan-08 Mar-08 May-08 Jul-08 Sep-08 Nov-08 Jan-09 Mar-09 May-09 Jul-09 Sep-09 Nov-09 Jan-10 Mar-10 May-10 Jul-10 Sep-10 Nov-10 Jan-11 Mar-11 May-11 Jul-11 Sep-11 Nov-11 Jan-12 Mar-12 May-12 Jul-12 Sep-12 Nov-12 Jan-13 Mar-13 May-13 Jul-13 Sep-13 Nov-13 Jan-14 Mar-14 May-14 Jul-14 Sep-14 Nov-14 Jan-15 Mar-15 May-15 Jul-15 Sep-15 Nov-15 Jan-16 Mar-16 May-16 40,0000 EAI forecast 95% lower limit 95% upper limit Annual Change (% ) Economic Activity Indicator 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2,5 -9,1 -7,2 -3,0 -9,4 -3,5 1,9 -4,5 3,55 95% upper limit -12,64 95% lower limit Su queste basi l'EAI è in grado di offrire una guida in corso d’anno degli sviluppi economici così come una base operativa in grado di aiutare le decisioni governative. Il Purchasing managers’ index (PMI) manifatturiero (grafico 4), è un indicatore che anticipa le tendenze del mondo industriale, testandone la salute economica attraverso la combinazione pesata di vari fattori come i nuovi acquisti per la produzione, il livello delle scorte, il livello di produzione e la dinamica del mercato del lavoro. 25 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Il valore per il primo trimestre è salito a 52,58 punti contro i 50,95 della rilevazione nel 4° trimestre 2014, per poi calare in maniera marcata nel secondo trimestre e terzo trimestre, raggiungendo rispettivamente 48,79 e 45,00 punti. L’interscambio commerciale, ovvero la somma delle esportazioni e importazioni a livello nazionale, dopo una lunga contrazione perdurata dal 2008, nel 2014 si assesta ai livelli del 2013, con una variazione pressoché nulla nei valori. TAVOLA 4 - ANDAMENTO TRIMESTRALE DEI PREZZI (TASSO DI VARIAZIONE TRIMESTRALE) 2014 Indice dei prezzi al consumo I II III IV I 2015 II III 107,35 107,76 107,67 107,73 107,47 107,88 107,94 . 0,38% -0,08% 0,06% -0,24% 0,38% 0,06% Variazione trimestre precedente L’Italia rappresenta il paese con cui avviene la maggior parte dell’interscambio, in particolare l’81,1% delle importazioni totali e l’84,7% delle esportazioni. La restante parte riguarda l’interscambio con tutti gli altri paesi europei ed extra europei, dove risaltano Cina (3,10%), Paesi Bassi (2,34%) e Germania (2,33%) per le importazioni e Stati Uniti (2,28%) e Russia (1,80%) per le esportazioni. L’indice dei prezzi al consumo sammarinese, calcolato trimestralmente e riportato nella Tavola 4 si mantiene in un area stabile con valori che variano da un minimo di 107,35 ad un massimo di 107,94, per il periodo che va dal primo trimestre 2014 al terzo trimestre 2015. Questa stazionarietà dell’indice è giustificata nella realtà da una situazione di inflazione molto vicina allo zero: in Italia, ad esempio, per il 2014 l’inflazione è stata valutata con un +0,2%. 26 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 4 - INDICE PMI MANIFATTURIERO TRIMESTRALE GRAFICO 5 - VARIAZIONI VOLUMI INTERSCAMBIO € 4.000.000.000,00 € 3.500.000.000,00 € 3.000.000.000,00 € 2.500.000.000,00 € 2.000.000.000,00 € 1.500.000.000,00 € 1.000.000.000,00 € 500.000.000,00 € 0,00 2005 2006 2007 2008 Import 2009 2010 2011 Vidimato 27 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 6 - ANDAMENTO DELL'IMPORT-EXPORT € 2.500.000.000,00 € 2.000.000.000,00 € 1.500.000.000,00 € 1.000.000.000,00 € 500.000.000,00 € 0,00 2013 2014 import export GRAFICO 7 - IMPORT-EXPORT 2013 - 2014 (ITALIA E PAESI TERZI) 2013 2014 Import Import 18,8% 18,9% 81,2% 81,1% Italia Italia Paesi Terzi Paesi Terzi Export Export 13,1% 15,3% 86,9% Italia Paesi Terzi 84,7% Italia Paesi Terzi 28 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 8 - IMPORT-EXPORT CON PAESI TERZI 2014 Import 3,50% 3,10% 3,00% 2,34% 2,33% 2,50% 2,00% 1,50% 1,13% 1,00% 0,50% 0,00% Cina Paesi Bassi Germania Francia Export 2,28% 2,50% 1,80% 2,00% 1,50% 1,04% 0,97% 1,00% 0,50% 0,00% Stati Uniti Russia Svizzera Francia TAVOLA 5 - CRESCITA DELL'OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE: CONFRONTI Occupazione Tasso di disoccupazione 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 San Marino -0,8 -2,2 -2,4 -1,4 -1,6 4,9 5,5 6,9 8,1 8,7 Area Euro -0,6 0,1 -0,5 -0,7 0,6 10,2 10,2 11,4 12,0 11,6 Germania 0,8 2,4 1,0 1,0 0,9 7,0 5,9 5,4 5,2 5,0 Spagna -2,0 -1,6 -4,3 -2,8 1,2 19,9 21,4 24,8 26,1 24,5 Francia 0,0 -0,3 0,4 0,3 0,2 9,3 9,1 9,7 10,3 10,3 Italia -0,8 0,3 -0,1 -1,7 0,4 8,4 8,4 10,6 12,2 12,7 Regno Unito 0,2 0,5 1,1 1,2 2,3 7,9 8,1 8,0 7,6 6,2 Stati Uniti -0,6 0,6 1,8 1,0 1,6 9,6 8,9 8,1 7,4 6,2 Giappone -0,3 -0,1 -0,3 0,7 0,6 5,1 4,6 4,3 4,0 3,6 Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2015 29 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La Tavola 5 mostra la crescita dell’occupazione e del tasso di disoccupazione totale. A San Marino, il 2014 vede confermata la contrazione occupazionale con un decremento pari al -1,6%, che, di conseguenza, vede aumentare il tasso di disoccupazione medio annuale all’8,7%. Al 31 Dicembre 2014, i dati percentuali relativi all’andamento dell’occupazione vedono ridursi le unità di lavoro del -2,1%, (Graf.9). Oltre alla crisi occupazionale, i prossimi anni potrebbero essere interessati da un altro fattore sistemico: l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa. Lo dimostra il rapporto tra forza lavoro e tasso di partecipazione (Graf.10) dove quest’ultimo, nel corso del 2015, segue abbastanza parallelamente la linea della forza lavoro. Ciò dimostra che se il tasso non si innalza, l’offerta di lavoro, già in crisi, potrebbe contrarsi maggiormente. Si ritiene comunque che, se non saranno creati nuovi posti di lavoro, il tasso di disoccupazione continuerà a crescere, come pure continuerà a crescere l’onere dello Stato a sostegno dei lavoratori che a causa di vecchie e nuove crisi aziendali faranno ricorso agli ammortizzatori sociali. GRAFICO 9 - ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO (VALORI DI DICEMBRE) 12,0 9,8 10,0 9,1 8,1 8,8 6,8 8,0 6,0 6,0 4,0 2,0 0,3 0,0 2010 -2,0 -4,0 2011 2012 2013 -1,3 -1,1 -2,2 2014 -2,1 -2,1 Tasso di disoccupazione totale Crescita dell'occupazione 30 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-15 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 10 - FORZA LAVORO E TASSO DI PARTECIPAZIONE 22.000 98 21.900 97,5 21.800 97 21.700 21.600 96,5 21.500 96 21.400 21.300 95,5 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 Forza Lavoro giu-15 lug-15 Tasso di partecipazione GRAFICO 11 - PROSPETTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO 31 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-15 set-15 Relazione Economico – Statistica 2.1.3 - La Produzione Industriale L’indice della produzione industriale calcolato sul settore manifatturiero, registra per il 2014 un leggero aumento del +2,0% ed a settembre 2015 fa segnare un incremento tendenziale del +7,7%, su settembre 2014. I dati complessivi sono leggermente meno negativi rispetto agli anni precedenti ma resta comunque evidente il fatto che, pur in misura diversa, non vi è macrosettore che non sia stato investito dalla crisi. Durante il 2015, nel confronto dei trimestri rispetto all’anno precedente, sia la componente dei beni di consumo durevoli che la componente dei beni di consumo semidurevoli registra una variazione percentuale positiva, dove soprattutto il primo trimestre dimostra di essere il più virtuoso (Tav. 6). Dal confronto dei trimestri rispetto al trimestre precedente, invece, per entrambe le componenti di beni di consumo si evince che il trimestre più virtuoso è il secondo; nel primo e terzo trimestre, al contrario, le variazioni percentuali sono negative. GRAFICO 12 - ANDAMENTO INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 Media mobile 3 periodi Indice grezzo 32 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-15 ago-15 lug-15 giu-15 mag-15 apr-15 mar-15 feb-15 gen-15 dic-14 nov-14 ott-14 set-14 ago-14 lug-14 giu-14 mag-14 apr-14 mar-14 feb-14 gen-14 0 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 6 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO INDICIZZATO) PER RAGGRUPPAMENTO DI INDUSTRIE 2010 2011 2012 2013 2014 Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce 93,1 51,2 47,0 44,8 43,2 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero 72,3 69,4 71,6 56,7 62,8 Fabbricazione della pasta - carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta 176,2 177,4 183,5 196,6 198,7 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati 84,1 70,9 58,0 53,1 59,5 Fabbricazione dei prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 87,6 87,4 87,6 91,7 92,0 Fabbricazione di articoli in gomma e materia plastiche 273,0 288,5 284,2 303,5 329,2 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali 81,2 93,9 90,9 70,9 72,4 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 102,6 104,6 101,0 97,5 96,7 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 78,0 80,3 79,6 78,9 77,8 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca 108,1 100,4 96,7 98,8 95,3 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 154,8 181,0 178,7 155,9 171,7 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 403,1 412,0 374,0 380,8 396,6 Indice generale 144,5 146,3 144,7 146,7 149,7 7,6 1,3 -1,1 1,4 2,0 Variazione generale Beni di Consumo Var. % anno precedente* Var. % trimestre precedente* 1° Trim 2015 2° Trim 2015 3° Trim 2015 1° Trim 2015 2° Trim 2015 3° Trim 2015 Durevoli -0,6 3,6 5,5 -3,7 9,4 -1,2 Semidurevoli 4,1 2,7 1,1 -0,7 4,1 -4,7 * variazione della media mobile Nel confronto tra il terzo trimestre 2015 e il periodo corrispondente 2014 (Tav.7), gli aumenti maggiori hanno riguardato: la Stampa e riproduzione di supporti registrati (+42,36%), la Fabbricazione di prodotti farmaceutici (+32,07%), la Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+17,03%), la Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+11,10%) e la Fabbricazione di mobili (+7,73%). Seguono poi con variazioni percentuali positive ma più contenute: la Fabbricazione di apparecchiature elettriche (+4,62%), la Confezione di articoli di abbigliamento (+4,60%), la Fabbricazione di altri prodotti per la lavorazione di minerali (+2,34%), la Fabbricazione di carta (+0,53%), la Fabbricazione di articoli in gomma (+0,22%) e la Fabbricazione di prodotti in metallo (+0,18%). Di contro si sono avute performance negative nei settori: dell’Industria del legno e dei prodotti in legno (-13,59%), nella Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca (-11,93%) e nella Fabbricazione di prodotti chimici (-3,64%). 33 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 7 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO MENSILE) – VAR. % DELLA MEDIA MOBILE Settembre 2015 Settembre 2015 Settembre 2014 Agosto 2015 Confezione di articoli di abbigliamento 4,6% 1,8% Industria del Legno e dei prodotti in legno -13,6% -2,3% Fabbricazione di carta 0,5% 1,1% Stampa e riproduzione di supporti registrati 42,4% -2,7% Fabbricazione di prodotti chimici -3,6% -5,4% Fabbricazione di prodotti farmaceutici 32,1% 1,7% Fabbricazione di articoli in gomma 0,2% -1,3% Fabbricazione di altri prodotti per la lavorazione di minerali 2,3% 6,8% Fabbricazione di prodotti in metallo 0,2% 0,8% Fabbricazione di apparecchiature elettriche 4,6% -0,2% Fabbricazione di macchinari e apparecchiature nca -11,9% 2,8% Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 17,0% -5,7% Fabbricazione di mobili 7,7% -2,0% Riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiture 11,1% -3,3% Totale 1,7% 0,3% 34 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.2 – LA POPOLAZIONE Nel primo semestre 2015 la popolazione residente a San Marino si attesta su 32.831 unità, di cui 5.086 forensi (cioè con cittadinanza diversa da quella sammarinese) con un incremento del +0,46% sul 1° semestre 2014. Al 31 dicembre 2014 la popolazione residente è pari a 32.789 individui e rapportato al dato dell’anno precedente, si registra un aumento di 217 unità. Per quel che riguarda il bilancio demografico, il numero delle nascite si presenta in diminuzione (296 contro le 320 del 2013); aumenta, invece, il numero dei decessi, 252 nel 2014 rispetto ai 247 nel 2013; il saldo del movimento naturale diventa di 44 unità, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Il movimento migratorio, formato dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche in conseguenza di trasferimenti di residenza, risulta essere in aumento con un saldo positivo di 173 unità rispetto alle 28 dell’anno precedente. Il notevole gap tra i due saldi migratori è giustificato dal fatto che durante il 2013 sono stati attuati i provvedimenti di cancellazione conseguenti al VI° Censimento Generale della Popolazione. Provvedimenti che hanno generato numeri anomali rispetto agli anni precedenti, infatti, dei 433 emigrati (+207,1% rispetto al 2012), ben 275 erano stati generati dall’irreperibilità al Censimento. TAVOLA 8 - BILANCIO DEMOGRAFICO Popolazione residente ad inizio periodo M F T Movimento naturale Movimento migratorio Incremento Popolazione a Incremento di cui Netto fine periodo % forensi Nati Vivi Morti Saldo Immigrati Emigrati Saldo 2004 14.338 14.903 29.241 306 185 121 378 67 311 432 29.673 1,48 3.497 2005 14.546 15.127 29.673 284 219 65 360 99 261 326 29.999 1,09 3.714 2006 14.703 15.296 29.999 302 225 77 398 107 291 368 30.368 1,76 3.936 2007 14.924 15.444 30.368 292 225 67 429 76 353 420 30.792 1,40 4.237 2008 15.122 15.670 30.792 349 190 159 390 72 318 477 31.269 1,55 4.496 2009 15.515 16.088 31.603 306 233 73 405 117 288 361 31.632 1,16 4.747 2010 15.635 16.227 31.632 334 222 112 314 170 144 256 31.888 0,81 4.881 2011 15.653 16.235 31.888 325 222 103 348 146 202 305 32.193 0,95 4.946 2012 15.808 16.385 32.193 292 237 55 364 141 223 278 32.471 0,86 5.021 2013 15.965 16.506 32.471 320 247 73 461 433 28 101 32.572 0,31 4.867 2014 16.022 16.550 32.572 296 252 44 372 199 173 217 32.789 0,67 5.017 35 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 9 - POPOLAZIONE RESIDENTE Maschi Femmine Var. % Var. sul 2004 Totale Var. % Var. sul 2004 Var. % Var. sul 2004 2004 14.546 . . 15.127 . . 29.673 . . 2005 14.703 1,1% 1,1% 15.296 1,1% 1,1% 29.999 1,1% 1,1% 2006 14.924 1,5% 2,6% 15.444 1,0% 2,1% 30.368 1,2% 2,3% 2007 15.122 1,3% 4,0% 15.670 1,5% 3,6% 30.792 1,4% 3,8% 2008 15.343 1,5% 5,5% 15.926 1,6% 5,3% 31.269 1,5% 5,4% 2009 15.532 1,2% 6,8% 16.100 1,1% 6,4% 31.632 1,2% 6,6% 2010 15.653 0,8% 7,6% 16.235 0,8% 7,3% 31.888 0,8% 7,5% 2011 15.808 1,0% 8,7% 16.385 0,9% 8,3% 32.193 1,0% 8,5% 2012 15.965 1,0% 9,8% 16.506 0,7% 9,1% 32.471 0,9% 9,4% 2013 16.022 0,4% 10,1% 16.550 0,3% 9,4% 32.572 0,3% 9,8% 2014 16.133 0,7% 10,9% 16.656 0,6% 10,1% 32.789 0,7% 10,5% TAVOLA 10 - POPOLAZIONE SOGGIORNANTE Maschi Femmine Var. % Var. sul 2004 Totale Var. % Var. sul 2004 Var. % Var. sul 2004 2004 406 . . 643 . . 1.049 . . 2005 461 13,5% 13,5% 643 0,0% 0,0% 1.104 5,2% 5,2% 2006 529 14,8% 30,3% 717 11,5% 11,5% 1.246 12,9% 18,8% 2007 528 -0,2% 30,0% 734 2,4% 14,2% 1.262 1,3% 20,3% 2008 536 1,5% 32,0% 773 5,3% 20,2% 1.309 3,7% 24,8% 2009 520 -3,0% 28,1% 817 5,7% 27,1% 1.337 2,1% 27,5% 2010 471 -9,4% 16,0% 804 -1,6% 25,0% 1.275 -4,6% 21,5% 2011 409 -13,2% 0,7% 774 -3,7% 20,4% 1.183 -7,2% 12,8% 2012 363 -11,2% -10,6% 728 -5,9% 13,2% 1.091 -7,8% 4,0% 2013 294 -19,0% -27,6% 674 -7,4% 4,8% 968 -11,3% -7,7% 2014 292 -0,7% -28,1% 657 -2,5% 2,2% 949 -2,0% -9,5% TAVOLA 11 - POPOLAZIONE PRESENTE TOTALE Maschi Femmine Var. % Var. sul 2004 Totale Var. % Var. sul 2004 Var. % Var. sul 2004 2004 14.952 . . 15.770 . . 30.722 . . 2005 15.164 1,4% 1,4% 15.939 1,1% 1,1% 31.103 1,2% 1,2% 2006 15.453 1,9% 3,4% 16.161 1,4% 2,5% 31.614 1,6% 2,9% 2007 15.650 1,3% 4,7% 16.404 1,5% 4,0% 32.054 1,4% 4,3% 2008 15.879 1,5% 6,2% 16.699 1,8% 5,9% 32.578 1,6% 6,0% 2009 16.052 1,1% 7,4% 16.917 1,3% 7,3% 32.969 1,2% 7,3% 2010 16.124 0,4% 7,8% 17.039 0,7% 8,0% 33.163 0,6% 7,9% 2011 16.217 0,6% 8,5% 17.159 0,7% 8,8% 33.376 0,6% 8,6% 2012 16.328 0,7% 9,2% 17.234 0,4% 9,3% 33.562 0,6% 9,2% 2013 16.316 -0,1% 9,1% 17.224 -0,1% 9,2% 33.540 -0,1% 9,2% 2014 16.425 0,7% 9,9% 17.313 0,5% 9,8% 33.738 0,6% 9,8% 36 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 13 – PERCENTUALE POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 35,0% 32,7% 30,0% 25,0% 20,5% 20,0% 12,7% 15,0% 10,2% 7,6% 10,0% 6,4% 3,5% 5,0% 3,4% 2,8% 0,0% Popolazione presente GRAFICO 14 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CASTELLO 2014 Chiesanuova; 1.113 Acquaviva; 2.123 Montegiardino; 917 Faetano; 1.172 Serravalle; 10.724 Fiorentino; 2.522 Domagnano; 3.383 Borgo Maggiore; 6.738 San Marino; 4.097 37 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 15 - ETÀ MEDIA DELLA POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 2014 47,00 46,20 46,00 45,00 44,00 43,00 42,00 42,90 42,42 42,14 41,91 41,80 40,89 41,00 40,76 40,38 40,00 39,00 38,00 37,00 La popolazione residente suddivisa per Castello (Graf.14), nel 2014 vede 10.724 abitanti a Serravalle (32,7%), 6.738 a Borgo Maggiore (20,6%), 4.097 a San Marino (12,5%), 3.383 a Domagnano (10,3%), 2.522 a Fiorentino (7,7%), 2.123 ad Acquaviva (6,5%), 1.172 a Faetano (3,6%), 1.113 a Chiesanuova (3,4%) ed infine 917 a Montegiardino (2,8%). La Tavola 9, che mostra la popolazione residente, mette in evidenza come nel 2014 ci sia stato un incremento nel numero di residenti del +0,7% (+0,3% nel 2013), seppure nella popolazione soggiornante (Tavola 10) s i rilevi una diminuzione percentuale, rispetto al 2013, del -2,0%. Anche nel 2014 si registra un numero di soggiornanti sotto la soglia dei mille individui, infatti sono pari a 949 unità, di cui 292 maschi e 657 femmine. La variazione annuale della popolazione presente (Tav.11), intesa come la sommatoria di residenti e soggiornanti in territorio, si presenta con segno positivo, infatti è pari al +0,6%. L’età media della popolazione per Castello, illustrata dal Grafico 15, anche per quest’anno, mostra che il Castello più anziano è il Castello di San Marino Città, con un’età media di 46,20 anni, mentre il più giovane è il Castello di Acquaviva con un’età media di 40,38 anni. 38 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 16 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE POPOLAZION PRESENTE – ANNO 2004 39 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 17 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE POPOLAZION PRESENTE – ANNO 2014 40 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La piramide demografica (Grafico 16 e Grafico 17), è una rappresentazione grafica della popolazione per classe d’età che descrive l’andamento demografico, generalmente distinguendo tra maschi e femmine. Sull’asse verticale vengono raffigurate le classi di età, mentre in ascissa – l’asse orizzontale – viene rappresentata la numerosità della popolazione della classe di età in questione. Una piramide larga alla base e stretta sulla cima rappresenta una popolazione in crescita, con un elevato potenziale di forza lavoro per il futuro. Viceversa una piramide più corposa nella parte superiore è la raffigurazione di un paese in declino demografico e con probabili problemi di spesa previdenziale. Più la concentrazione si sposta verso l’alto più il tema delle pensioni diventa attuale, se non urgente. Questa rappresentazione, quindi, oltre a essere utile ad analizzare le correlazioni tra l’andamento demografico e quello economico di un paese, è un efficace supporto grafico per ipotizzarne lo scenario del futuro prossimo. La piramide demografica del 2004 mostra come la fascia di età con la frequenza più alta era quella tra i 35-39 anni, mentre nel 2014 la maggior frequenza si è spostata nella fascia 45-49 anni. Possiamo quindi notare come a San Marino appaia evidente un assottigliamento della base della piramide e ciò può essere causato o da un calo delle nascite o da un minore tasso di mortalità nell’ultima generazione. Oltre alla piramide della popolazione, anche gli indicatori demografici e di struttura offrono lo spunto per considerazioni analoghe (Tav.12 e 13). Il tasso di natalità, pari al 9,7 per mille nel periodo 2010-2014, presenta una variazione negativa rispetto al periodo TAVOLA 12 - INDICATORI DEMOGRAFICI Movimento Naturale Speranza di vita Natalità* Nuzialità* Mortalità* M F 2000 - 2004 10,6 7,0 6,9 2001 - 2005 10,4 7,1 7,0 2004 78,57 84,95 2005 79,00 85,06 2002 - 2006 10,1 7,2 7,1 2006 79,44 85,07 2003 - 2007 10,0 7,1 7,2 2007 79,56 85,25 2004 - 2008 2005 - 2009 10,2 7,1 6,9 2008 80,11 85,67 9,7 7,5 7,4 2009 80,34 85,89 2006 - 2010 10,2 7,0 7,1 2010 80,87 86,04 2007 - 2011 10,2 6,8 7,0 2011 81,02 86,07 2008 - 2012 10,1 6,7 6,9 2012 81,55 86,12 2009 - 2013 9,9 6,7 7,3 2013 81,72 86,38 2010 - 2014 9,7 6,4 7,3 2014 81,89 86,41 * per mille abitanti 41 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 13 - INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE Popolazione per classi d'età anni 0-14 anni 15-64 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 4.519 4.559 4.618 4.703 4.819 4.886 4.957 4.979 4.986 4.998 4.981 20.265 20.462 20.666 20.912 21.085 21.256 21.358 21.448 21.562 21.577 21.652 anni 65 e oltre 4.889 4.978 5.084 5.177 5.365 5.490 5.572 5.766 5.923 5.997 Indice di vecchiaia Indice di dipendenza strutturale Indice di dipendenza strutturale degli anziani Indice di dipendenza giovanile 2004 108,19 46,42 24,13 22,30 2005 109,19 46,61 24,33 22,28 2006 110,09 46,95 24,60 22,35 2007 110,08 47,25 24,76 22,49 2008 111,33 48,30 25,44 22,86 2009 112,36 48,81 25,83 22,99 2010 112,41 49,30 26,09 23,21 2011 115,81 50,10 26,88 23,21 2012 118,79 50,59 27,47 23,12 2013 119,99 50,96 27,79 23,16 2014 123,59 51,44 28,43 23,00 6.156 2009-2013 come pure il tasso di nuzialità (6,4), rimane, invece, costante il tasso di mortalità (7,3). L’indice di vecchiaia stima il grado di invecchiamento della popolazione ed in modo particolare, valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. A San Marino, il valore per il 2014 è pari a 123,59 e nell’ultimo decennio è sempre andato crescendo, ciò conferma la tendenza all’invecchiamento della popolazione, dovuto ad un aumento del numero di anziani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei soggetti più giovani. L’invecchiamento della popolazione è confermato anche dall’aspettativa di vita, che per coloro che sono nati nel 2014, è di 81,89 anni per gli uomini e 86,41 per le donne. Questa maggiore aspettativa di vita, unitamente all’aumento della popolazione straniera residente, che tende a divenire un segmento sempre più significativo della popolazione complessiva anche in considerazione delle esigue dimensioni territoriali, impone una maggiore attenzione al monitoraggio della popolazione, per poter garantire adeguate politiche sociali e previdenziali. 42 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 14 - IMMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ 2010 2011 2012 2013 2014 M 28 35 28 33 45 F 31 26 28 45 33 Totale 59 61 56 78 78 Da 0 a 20 anni M 74 76 88 104 86 F 90 99 109 101 81 Totale 164 175 197 205 167 Da 21 a 40 anni M 33 50 47 66 55 F 41 43 34 53 43 Totale 74 93 81 119 98 M 9 13 14 31 23 F 8 6 16 28 6 17 19 30 59 29 Da 41 a 60 anni Da 61 e oltre Totale M 144 174 177 234 209 F 170 174 187 227 163 Totale 314 348 364 461 372 Totale Generale 250 200 150 100 50 0 Da 0 a 20 anni Da 21 a 40 anni 2010 2011 Da 41 a 60 anni 2012 2013 2014 43 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Da 61 e oltre Relazione Economico – Statistica TAVOLA 15 - EMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ Da 0 a 20 anni Da 21 a 40 anni Da 41 a 60 anni Da 61 e oltre Totale Generale 2010 2011 2012 2013 2014 M 14 12 12 31 27 F 10 18 10 25 9 Totale 24 30 22 56 36 M 32 20 19 45 32 F 26 25 36 57 32 Totale 58 45 55 102 64 M 28 22 17 68 38 F 23 19 20 55 27 Totale 52 41 37 123 65 M 22 14 8 83 19 F 15 16 19 69 15 Totale 37 30 27 152 34 M 96 68 56 227 116 F 74 78 85 206 83 Totale 171 146 141 433 199 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Da 0 a 20 anni Da 21 a 40 anni 2010 2011 Da 41 a 60 anni 2012 2013 44 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 Da 61 e oltre Relazione Economico – Statistica 2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera Al 31 dicembre 2014 gli stranieri residenti (cioè coloro che possiedono cittadinanza diversa da quella sammarinese) sono 5.017, di cui 2.774 maschi e 2.243 femmine. In termini percentuali, di questi 5.017 soggetti, il 44,7% sono donne ed il 55,3% uomini. Rispetto all'anno precedente gli stranieri iscritti all'anagrafe aumentano di 150 unità (+3,08%). TAVOLA 16 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CITTADINANZA (2014) SAN MARINO EUROPA San Marino 27.772 Italiana Rumena Totale ASIA AFRICA 4.313 Cinese 131 Iraniana AMERICHE 12 Marocchina 16 Argentina 64 6 Congolese 5 Brasiliana 37 63 Turca 4 Egiziana 5 Cubana 25 44 Indiana 2 Tunisina 5 Statunitense 17 Russa 40 Giapponese 3 Eritrea 4 Dominicana 8 Polacca 34 Kirghiza 2 Nigeriana 4 Messicana 4 Francese 27.772 Ucraina Albanese 24 Israeliana 2 Senegalese 3 Ecuadoregna 6 Moldava 17 Filippina 2 Camerunese 1 Colombiana 7 Croata 15 Thailandese 1 Etiope 1 Peruviana 3 Ruandese 1 Cilena 5 34 Malgascia 1 Barbadiana 2 Bielorussa 11 Slovacca 10 Tedesca 5 Angola 1 Panamense 1 Belga 5 Ganbia 1 Guatemalteca 1 Britannica 5 Canadese 1 Austriaca 5 Jugoslava 3 Bulgara 4 Macedone 4 Ungherese 3 Spagnola 2 Ceca 1 Svedese 2 Finlandese 2 Portoghese 2 Bosniaca 2 Norvegese 1 Lettone 1 Irlandese 1 Greca 1 Serba 1 Olandese 2 Totale Totale Totale 48 Totale 4.754 45 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 181 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 18 - INCIDENZA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 2014 84,7% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 13,2% 20,0% 2,1% 10,0% 0,0% Sammarinese Italiana Resto del mondo Complessivamente gli stranieri residenti costituiscono il 15,3% (14,9 9% nel 2013 e 15,6% nel 2012) della popolazione residente, di cui il 13,2% con cittadinanza italiana (12,9% nel 2013) e il 2,1% (2,1% nel 2013) con cittadinanze provenienti dal resto del mondo (Tav.16 (Tav. e Graf.18). I residenti con cittadinanza italiana (4.313 (4. individui) compongono la maggior parte della popolazione straniera. Vi sono poi 131 individui con cittadinanza rumena, na, 64 con cittadinanza argentina e 63 con cittadinanza ucraina, i rimanenti possiedono cittadinanze di ogni parte del mondo, anche se maggiormente rientrano nella zona dell’Europa dell’Est. L’insediamento della popolazione straniera nel nostro Paese (Tav.17 17 e Graf.19) interessa principalmente i Castelli di Serravalle Serrava (36,6%), Borgo Maggiore (19,9%) %) e San Marino Città (10,3%). 46 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 17 - TOTALE POPOLAZIONE STRANIERA ST RESIDENTE PER CASTELLO 2010 2011 2012 2013 2014 Acquaviva 403 411 415 401 400 Borgo Maggiore 936 978 1.002 965 997 Chiesanuova 168 164 169 166 179 Domagnano 437 447 447 450 461 Faetano 153 154 151 147 144 Fiorentino 370 366 377 361 365 Montegiardino 114 118 125 121 119 San Marino 503 508 527 495 515 Serravalle 1.797 1.800 1.808 1.761 1.837 Totale 4.881 4.946 5.021 4.867 5.017 GRAFICO 19 - DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO (ANNO 2014 4) Acquaviva; 8,0% Borgo Maggiore; 19,9% Serravalle; 36,6% Chiesanuova; 3,6% San Marino; 10,3% Domagnano; 9,2% Montegiardino; 2,4% Fiorentino; 7,3% Faetano; 2,9% 47 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.2.2 ‐ La Famiglia Al 31 dicembre 2014 la popolazione sammarinese è suddivisa in 13.939 nuclei che risultano così distribuiti nei Castelli: 32,8% a Serravalle, il 21,0% a Borgo Maggiore, il 13,2% a San Marino Città, il 9,9% a Domagnano, il 7,4% a Fiorentino, il 6,3% ad Acquaviva, il 3,4% a Faetano, il 3,3% a Chiesanuova ed infine il 2,7% a Montegiardino (Graf.20). Il grafico, che rapporta le suddivisioni degli ultimi cinque anni, evidenzia come il Castello di Città abbia subito la diminuzione percentuale maggiore, infatti, nel periodo compreso tra il 2010-2014, è passato dal 14,2% al 13,2%, mentre il Castello con il maggior aumento percentuale rapportato sempre allo stesso periodo, è quello di Domagnano con un aumento dello 0,5%. Le caratteristiche dei capifamiglia, per stato civile, vedono una netta prevalenza dei coniugati, 8.924 (64,0%) nel 2014, collocati principalmente nella fascia di età che va dai 45 ai 49 anni (Tav.18) e per l’87,8% sono maschi. I capi famiglia celibi e nubili che sono 2.218 (15,9%), si collocano maggiormente nella fascia di età che va dai 35 ai 39 anni e sono per il 59,4% maschi. GRAFICO 20 - FAMIGLIE PER CASTELLO DI RESIDENZA 35,0% 32,5%32,8% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 20,7% 21,0% 14,2% 13,2% 9,4% 9,9% 7,5% 7,4% 6,2% 6,3% 3,5% 3,4% 3,3% 3,3% 2,6% 2,7% 0,0% 2010 2014 48 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 18 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER GRUPPI DI ETÀ, STATO CIVILE E SESSO (ANNO 2014) Cel i bi e nubil i Coni ugati Di vorzi ati Vedovi M F T M F T M F T M F T Da 15 a 19 2 1 3 . . . . . . . . . da 20 a 24 38 35 73 13 2 . . . . . . . da 25 a 29 163 120 283 95 14 109 1 3 4 . . . da 30 a 34 232 157 389 375 43 418 3 16 19 . . . da 35 a 39 246 168 414 652 99 751 2 da 40 a 44 195 140 335 948 da 45 a 49 120 91 da 50 a 54 85 da 55 a 59 50 da 60 a 64 31 43 74 2 . 130 1078 60 102 162 3 5 8 211 1.106 154 1260 89 130 219 5 17 22 60 145 1046 120 1166 104 150 254 8 20 28 47 97 880 97 977 64 95 159 15 47 62 48 39 87 745 73 818 59 61 120 14 78 92 da 65 a 69 43 21 64 709 61 770 32 51 83 30 125 155 da 70 a 74 27 14 41 561 29 590 16 19 35 39 166 205 da 75 a 79 24 12 36 447 15 462 9 7 16 46 227 273 da 80 a 84 8 7 15 317 14 331 7 6 13 46 273 319 11 14 25 178 1 179 . 1 1 69 403 472 ol tre 85 anni Totale 1.292 926 2.218 8.072 852 8.924 475 684 1.159 277 1.361 1.638 GRAFICO 21 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER STATO CIVILE (ANNO 2014) 64,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 15,9% 20,0% 11,8% 8,3% 10,0% 0,0% Coniugati Celibi e nubili Vedovi Divorziati TAVOLA 19 - NUCLEI FAMIGLIARI PER NUMERO DI COMPONENTI 2010 2011 2012 2013 2014 1 componente 4.481 4.520 4.446 4.294 4.389 2 componenti 3.876 3.913 3.905 3.950 3.954 3 componenti 2.717 2.727 2.757 2.746 2.766 4 componenti 2.142 2.178 2.195 2.232 2.237 539 532 567 574 583 6 . 10 18 10 2,31 2,31 2,33 2,35 2,34 13.761 13.870 13.880 13.814 13.939 5 o più componenti n° componenti non specificato Media del n° dei componenti Totale famiglie 49 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 22 - QUOZIENTE DI FECONDITÀ PER ANNO 44,00 43,44 43,00 42,44 42,26 42,00 41,00 40,00 39,50 39,00 38,11 38,00 37,00 36,00 35,00 2010 2011 2012 2013 2014 I capifamiglia vedovi sono 1.638 (11,8%), si collocano principalmente nella fascia d’età degli oltre 85 anni e per l’85,4% sono femmine; i capifamiglia divorziati sono 1.159 (8,3%), in lieve aumento rispetto al 2013 (+0,6%), si collocano in prevalenza nella fascia di età che va dai 50 ai 5 4 anni e sono per il 59,1% femmine. La tavola 19 suddivide i nuclei famigliari per numero di componenti. Come si può notare dalla tabella, la maggior parte delle famiglie è costituita da 1 componente, mentre le famiglie con 5 o più componenti hanno un numero esiguo. Interessante osservare come il trend della media del numero di componenti sia pressoché invariato nel corso degli ultimi cinque anni. Il quoziente di fecondità, illustrato nel grafico 22, è utilizzato per determinare la capacità riproduttiva della popolazione. Si ottiene rapportando il numero totale dei nati vivi in un anno, alla popolazione femminile in età feconda (convenzionalmente stabilita tra i 15 e 49 anni) nello stesso periodo. Nel 2014 si riscontra una diminuzione, infatti il quoziente è pari al 39,50 per mille, rispetto all’anno precedente che era pari al 42,44 per mille. TAVOLA 20 - NATI PER ORDINE DI NASCITA ED ETÀ DELLA MADRE (ANNO 2014) Ordine di nascita Da 16 a 20 Da 21 a 25 Da 26 a 30 Da 31 a 35 Da 36 a 40 Da 41 a 45 Da 46 a 50 anni anni anni anni anni anni anni Totale % 1 2 20 53 47 26 3 . 151 51,01 2 . 4 17 40 32 2 . 95 32,09 3 . 2 2 4 6 3 . 17 5,74 4 . . . 1 1 1 . 3 1,01 n.d. . 3 8 11 5 2 1 30 10,14 Totale 2 29 80 103 70 11 1 296 100,00 50 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 21 - MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Matrimoni 207 223 216 216 202 238 213 205 203 221 187 Separazioni 63 64 56 73 69 80 67 71 64 64 58 Divorzi 62 61 85 66 71 63 61 82 49 54 51 TAVOLA 22 - MATRIMONI PER RITO 2010 2011 2012 2013 2014 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale Religioso 78 81 80 68 . 1 . . 5 9 Civile 124 119 114 138 5 10 7 10 5 9 Non specificato 11 5 9 15 . 1 . 2 . 1 Totale 213 205 203 221 5 12 7 12 10 8 6 17 14 . . 60 12 11 19 15 3 12 118 . 2 9 3 14 187 . 3 . . 19 20 20 36 29 GRAFICO 23 - ANDAMENTO MATRIMONI PER RITO 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2005 2006 2007 2008 Religioso 2009 2010 Civile 2011 2012 Non specificato 51 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2013 2014 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 23 - DURATA DELLA CONVIVENZA SEPARAZIONI 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Meno di 1 anno 1 2 2 2 4 . . 1 1 1 1-3 anni 16 8 10 9 14 7 8 2 2 3 4-6 anni 11 9 15 6 15 6 11 11 10 10 7-9 anni 4 4 12 9 4 10 13 6 7 6 10-19 anni 20 23 24 23 23 26 20 25 28 22 20-29 anni 8 4 8 10 16 15 16 15 9 11 30 anni e oltre 4 6 2 10 4 3 3 4 7 5 Totale 64 56 73 69 80 67 71 64 64 58 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 1-3 anni 13 16 13 13 10 10 11 9 5 9 4-6 anni 10 16 11 18 13 14 23 10 6 9 7-9 anni 12 12 7 8 6 7 8 3 8 7 10-19 anni 15 27 24 18 18 20 19 14 20 15 20-29 anni 9 9 6 12 12 4 12 9 11 5 30 anni e oltre . 4 3 2 2 2 6 4 4 5 Altri 2 1 2 . 2 4 3 . . 1 Totale 61 85 66 71 63 61 82 49 54 51 DIVORZI La Tavola 20 mostra l’età della madre per ordine di filiazione. Le fasce d’età interessate sono quelle che vanno dai 26 ai 35 anni per il primo figlio e dai 31 ai 40 anni per il secondo. I primi figli sono il 51,01% del totale delle nascite avvenute nel 2014, mentre i secondi figli sono il 32,09%. La fascia d’età della madre in cui si sono registrate più nascite è quella che va dai 31 ai 35 anni (34,8%). Riguardo ai matrimoni, nel 2014 ne sono stati celebrati 187 (34 in meno rispetto al 2013) e per la prima volta nell’ultimo decennio, i matrimoni sono stati inferiori ai 200 all’anno (Tav.21, 22 e Graf. 23). Scendendo nello specifico, la Tavola 22 mostra l’andamento delle forme celebrative: nella fattispecie, il 2014 ha visto celebrati con rito civile 118 matrimoni e con rito religioso 60. Per i rimanenti 9 riti non è pervenuta la tipologia. 52 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica I mesi di maggior concentrazione per i riti religiosi sono Settembre e Ottobre, per i riti civili, invece, non vi sono particolari preferenze e il numero si mantiene abbastanza constante tra le stagioni. Nel 2014 diminuisce il numero delle separazioni (58 contro le 64 del 2013), diminuzione che si verifica anche nel numero dei divorzi, (51 contro i 54 del 2013). Per quanto riguarda la durata della convivenza il maggior numero di separazioni e divorzi avviene dopo un periodo di tempo che va dai 10 ai 19 anni (Tav. 23). 53 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 54 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.3 - LE ABITAZIONI Il settore delle costruzioni è un indicatore economico particolarmente importante. Il dato a disposizione quantifica annualmente il numero di abitazioni, siano esse residenziali o di altro tipo, per le quali la costruzione è già autorizzata (Tav.24). L’elevata percentuale delle famiglie sammarinesi proprietarie di abitazione, ha fatto si che la questione abitativa, che rappresenta da sempre un problema sociale ed economico, non abbia mai creato disagi tali da creare conflitti, eccetto alcune criticità emerse negli ultimi anni a causa della crisi economica. Negli ultimi decenni, il costo dei mutui ed il buon rendimento degli investimenti in immobili, avevano sostenuto la domanda immobiliare generando però alcune tensioni dovute ad una rigidità eccessiva nell'incontro tra domanda ed offerta. Il settore immobiliare infatti, ha immesso sul mercato un’offerta abitativa superiore alle TAVOLA 24 - TIPOLOGIE DI COSTRUZIONI – PROGETTI APPROVATI 2010 2011 2012 2013 2014 2015* Abitazioni urbane 36 42 25 11 21 6 Abitazioni rurali 3 5 4 2 1 0 Altre costruzioni 130 77 55 33 43 11 Totale 169 124 84 46 65 17 Abitazioni urbane 45 54 59 44 36 21 Abitazioni rurali . 1 1 2 2 1 Altre costruzioni 22 36 32 38 38 14 Totale 67 91 92 84 76 36 Totale Generale 236 215 176 130 141 53 Nuove costruzioni Ampliamenti e sopraelevazioni * Giugno 2015 55 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 24 - MOVIMENTO EDILIZIO – PROGETTI APPROVATI 180 169 160 140 124 120 91 100 80 84 92 84 76 67 65 60 46 40 20 0 2010 2011 Nuove Costruzioni 2012 2013 2014 Ampliamenti e sopraelevazioni necessità delle famiglie e questo ha generato non pochi problemi al settore. Dal 2006, in media, sono stati più di 200 all’anno il numero dei soggetti che hanno usufruito del finanziamento “prima casa” e di questi soggetti la maggior parte sono persone fisiche e in misura minore le cooperative d’abitazione. Il numero massimo di domande che hanno usufruito del finanziamento agevolato si è riscontrato nel 2009 con un picco di 300 richieste evase, negli anni successivi si è poi assistito ad una diminuzione, fino a raggiungere le 139 richieste di finanziamento del 2013 (Tavola 25): 7 sono state accolte in favore dell’edilizia cooperativa e 132 a favore delle persone fisiche. Il numero è significativamente più alto rispetto al 2012 (con sole 56 istanze evase), ma occorre fare una precisazione. Infatti, delle 139 istanze del 2013, 34 erano state presentate nel 2012 (2 derivano da cooperative e 32 da persone fisiche), ma a causa dello scioglimento del Consiglio Grande e Generale, con conseguenti elezioni, tali richieste sono state evase solo nel 2013 in seguito alla nomina della nuova Commissione. Premesso ciò, calcolando la percentuale di variazione sul 2012, vediamo come i finanziamenti siano aumentati nel 2013 dell’+148,41%. Anche se l’abbassamento dei tassi di sconto effettuati dalla Banca Centrale Europea a partire dalla fine del 2008 ha di fatto reso più accessibili i mutui per l’acquisto della casa, il 56 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 25 - STANZIAMENTI E FINANZIAMENTI PER LA PRIMA CASA Numero di domande che hanno usufruito del finanziamento Stanziamenti Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale Variazione % 2004 € 17.000.000,00 76 73 5 154 -21,83% 2005 € 18.000.000,00 58 91 18 167 8,44% 2006 € 25.000.000,00 57 162 14 233 39,52% 2007 € 29.000.000,00 45 204 18 267 14,59% 2008 € 29.000.000,00 33 225 12 270 1,12% 2009 € 40.000.000,00 36 259 5 300 11,11% 2010 € 25.000.000,00 22 183 2 207 -31,00% 2011 € 25.000.000,00 10 119 8 137 -33,82% 2012 € 25.000.000,00 8 46 2 56 -59,12% 2013 € 25.000.000,00 7 132 0 139 148,21% 2014 € 15.000.000,00 5 116 0 Suddivisione del finanzimento 121 -12,95% Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale Variazione % 2004 € 8.600.000,00 € 7.743.000,00 € 446.000,00 € 16.789.000,00 -17,26% 2005 € 6.178.000,00 € 9.791.000,00 € 1.928.000,00 € 17.897.000,00 6,60% 2006 € 6.045.000,00 € 17.335.000,00 € 778.000,00 € 24.158.000,00 34,98% 2007 € 4.782.000,00 € 21.901.000,00 € 2.034.000,00 € 28.717.000,00 18,87% 2008 € 3.429.000,00 € 23.677.000,00 € 1.236.000,00 € 28.342.000,00 -1,31% 2009 € 3.948.000,00 € 27.434.000,00 € 515.000,00 € 31.897.000,00 12,54% 2010 € 2.328.000,00 € 19.408.900,00 € 206.000,00 € 21.942.900,00 -31,21% 2011 € 1.060.000,00 € 12.544.000,00 € 824.000,00 € 14.428.000,00 -34,25% 2012 € 884.000,00 € 4.816.000,00 € 206.000,00 € 5.906.000,00 -59,07% 2013 € 751.000,00 € 13.920.000,00 € 0,00 € 14.671.000,00 148,41% 2014 € 522.000,00 € 12.574.000,00 € 0,00 Contributo a carico dello Stato € 13.096.000,00 -10,74% Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale Variazione % 2004 € 1.265.559,91 € 1.169.960,60 . € 2.435.520,51 9,81% 2005 € 1.451.709,63 € 1.375.797,01 € 7.015,85 € 2.834.522,49 16,38% 2006 € 2.008.943,21 € 2.060.627,44 € 8.646,17 € 4.078.216,82 43,88% 2007 € 2.320.688,74 € 3.186.902,78 € 40.866,30 € 5.548.457,82 36,05% 2008 € 2.865.598,64 € 4.173.545,67 € 87.879,46 € 7.127.023,77 28,45% 2009 € 1.560.429,75 € 2.331.995,94 € 51.514,20 € 3.943.939,89 -44,66% 2010 € 1.208.563,10 € 2.218.411,94 € 46.256,86 € 3.473.231,90 -11,93% 2011 € 1.306.000,00 € 2.895.000,00 € 77.000,00 € 4.278.000,00 23,17% 2012 € 1.080.000,00 € 2.465.000,00 € 69.300,00 € 3.614.300,00 -15,51% 2013 * 2014 * * Per il 2013 e il 2014 non è stato possibile ricavare il dato GRAFICO 25 - ANDAMENTO DELLA DOMANDA 350 300 250 200 150 100 50 0 2004 2005 2006 Cooperative 2007 2008 Persone fisiche 2009 2010 2011 2012 Società finanziarie 57 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2013 Totale 2014 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 26 - TIPOLOGIE ABITATIVE PER FAMIGLIA E PER PROPRIETÀ n.d.; 3,3% Comproprietà; 7,0% Famiglie in affitto; 15,5% n.d.; 6,5% Piena Proprietà; 45,6% di cui Mutuo o Leasing; 41,0% Famiglie con case di proprietà; 81,2% persistere della crisi finanziaria, unitamente al perdurare dell’incertezza che ha colpito il mercato del lavoro con una crisi occupazionale dilagante, hanno creato oggettive difficoltà di accesso al mercato delle abitazioni, soprattutto per le giovani famiglie sammarinesi. Nel Grafico 24, che analizza il movimento edilizio relativo ai progetti approvati, si può notare come dal 2012 cambia sostanzialmente il trend, mostrando come vi sia una maggiore richiesta di modifica degli edifici già esistenti, rispetto alla realizzazione di nuove strutture. Questa tendenza è più marcata nel 2013, dove i progetti approvati che hanno ad oggetto ampliamenti e sopraelevazioni, superano quasi del doppio il numero di progetti approvati per nuove costruzioni (rispettivamente 84 e 46 progetti approvati). Le famiglie sammarinesi, così come viene mostrato dal Grafico 26, vivono nella maggior parte dei casi in abitazioni di loro proprietà. Nello specifico, le famiglie con casa di proprietà sono l’82,53%, mentre il 15,27% è in locazione; di questo 82,53%, il 46,70% gode della piena proprietà, il 39,30% usufruisce del mutuo, mentre il 7,50% è in comproprietà, come emerge dai dati dell’”Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi” effettuata su un campione di 1.300 famiglie. 58 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.3.1 - Furti e rapine Per il 2014 i furti e le rapine denunciati dalla popolazione al Corpo della Gendarmeria, continuano a diminuire rispetto al 2013, infatti le denunce diminuiscono del -31,3% (in termini numerici sono 123 in meno). Delle 270 denunce raccolte, 89 riguardano furti in attività commerciali, industriali e uffici (33,0%) e 32 l’appropriazione indebita (11,9%). I furti su automotoveicoli sono stati 77 (28,5%), mentre i furti di automotoveicoli sono stati 18 (6,7%). TAVOLA 26 - FURTI E RAPINE DENUNCIATI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Rapine 7 7 5 9 1 1 1 0 0 Furti su automotoveicoli 23 47 70 91 74 75 93 81 77 Furti di automotoveicoli 16 28 35 18 15 21 17 17 18 Furti in appartamenti 56 67 53 66 39 32 34 81 54 Furti in attività commerciali, industriali e uffici pubblici 61 141 140 60 78 114 120 111 89 Altri vari/appropriazione indebita Totale 24 60 67 49 59 104 164 103 32 187 350 370 293 266 347 429 393 270 Fonte dati: Corpo della Gendarmeria Nel 2014 sono diminuiti anche i furti in appartamento, che si attestano a 54 episodi (20,0%); considerevole è, invece, il numero dei tentativi di furto in abitazione, che è pari a 56 episodi. Complessivamente nel 2014 sono diminuite tutte le categorie di episodi criminosi. GRAFICO 27 - FURTI E RAPINE (ANNO 2014) Altri vari/appropriazione indebita; 11,9% Rapine; 0,0% Furti su automotoveicoli; 28,5% Furti di automotoveicoli; 6,7% Furti in attività commerciali, indust riali e uffici pubblici; 33,0% Furti in appartamenti; 20,0% 59 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 60 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.4 - I TRASPORTI Le immatricolazioni dei veicoli vengono utilizzate anche come indicatore economico in quanto sono considerate il principale elemento per rilevare in maniera certa i consumi di beni durevoli e i consumi di servizi. Nel 2014 il movimento totale dei veicoli subisce una frenata nella diminuzione assestandosi ad un -3%, dopo il -4% del 2013 e il -10% del 2012. L’unica nota positiva riguarda il settore dei rimorchi e il settore delle macchine agricole dove si registra un lieve aumento rispettivamente di +13 e +3 immatricolazioni. Nel primo trimestre del 2015 si registra un aumento del +8,0% sul numero complessivo dei veicoli; l’aumento maggiore si registra nel mese di marzo dove sono stati immatricolati 374 veicoli, con un’espansione del +27,6% rispetto allo stesso mese del 2014 quando i veicoli immatricolati erano stati 293. Peggiora, invece, il dato nel secondo trimestre 2015 (-8,9%) ed in modo particolare, il calo più sostanzioso si registra ad aprile con i veicoli immatricolati a 238 unità contro le 344 dello stesso periodo dell’anno precedente (-30,8%). Migliora, invece, il terzo trimestre del 2015 che vede un aumento del +15,2% del numero complessivo di veicoli sul periodo corrispondente; aumento che è dovuto principalmente all’incremento delle immatricolazioni nel mese di Luglio, che ha sfiorato la soglia del +29%. TAVOLA 27 - MOVIMENTO TOTALE DEI VEICOLI (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 2010 2011 2012 2013 Ciclomotori 168 205 152 121 95 Motoveicoli 680 569 555 473 474 Autoveicoli 3.184 2.968 2.642 2.661 2.581 5 4 4 7 4 Autobus 2014 Motocarri 2 2 2 1 1 Autocarri 249 200 201 152 147 Rimorchi 56 57 45 43 56 Macchine agricole 42 29 38 37 40 Altri 1 3 8 7 2 4.387 4.037 3.647 3.502 3.400 Totale 61 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Complessivamente, il movimento totale dei veicoli nel I°, II° e III° trimestre del 2015 ha registrato un aumento del +2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il risultato di settembre 2015 lascia ben sperare sul consolidamento di una conclusione positiva alla fine dell’anno, in sintonia con quanto avvenuto in Italia dove si è registrato un notevole incremento delle immatricolazioni nel mese di Ottobre dell’8,56% rispetto all’anno precedente. GRAFICO 28 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE 2014 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 300 250 200 150 100 50 0 Gen Feb Mar Apr Mag Ciclomotori Giu Lug Ago Motoveicoli Set Ott Nov Dic Autoveicoli GRAFICO 29 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE - I°, II°, III° TRIMESTRE 2015 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 300 250 200 150 100 50 0 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 Ciclomotori Motoveicoli giu-15 lug-15 Autoveicoli 62 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-15 set-15 Relazione Economico – Statistica 2.4.1 - Incidentalità stradale Grazie ad una forte collaborazione tra Authority Sanitaria, Ufficio Statistica, Forze di Polizia e Istituto per la Sicurezza Sociale, la Repubblica di San Marino può disporre di statistiche sull’incidentalità stradale sul proprio territorio. L’elaborazione è stata possibile grazie ad una meticolosa raccolta presso i corpi di Polizia (Polizia Civile e Gendarmeria) dei dati sui sinistri, avvenuti sulle strade della Repubblica che hanno provocato morti e/o feriti a partire dal 1° Gennaio 2008. Nel periodo temporale 2010-2014, come si può dedurre dalla Tavola 30, si sono verificati sull’intero territorio complessivamente 724 incidenti, in cui si sono registrati 4 decessi e 933 feriti totali. Il dato confortante è che nel 2011 c’è stato un forte decremento rispetto al 2010 dell’incidentalità stradale (-24,6% di incidenti) e di feriti totali (-31,5%). Il 2012 ha confermato gli stessi dati e nel 2013 c’è stata un’ulteriore contrazione (-3,0%). Purtroppo, gli interventi riguardanti la sicurezza stradale attuati soprattutto sulla “Superstrada”, che con i suoi cinque segmenti rappresenta la strada in assoluto più pericolosa del Titano, non sono stati sufficienti per confermare il trend di contrazione. Infatti nel 2014 i sinistri sono tornati a crescere attestandosi a 153 (+17,7% rispetto all’anno precedente). TAVOLA 28 - INCIDENTALITÀ STRADALE TOTALE TERRITORIO ANNO Incidenti SUPERSTRADA DI SAN MARINO Morti Feriti ANNO V.A. VAR. % V.A. VAR. % V.A. VAR. % 2010 175 . 0 . 235 . 2011 132 -24,6% 1 100,0% 161 2012 134 1,5% 1 0,0% 2013 130 -3,0% 1 2014 153 17,7% 1 Totale periodo ANNO 724 Morti Feriti V.A. VAR. % V.A. VAR. % V.A. VAR. % 2010 44 . 0 . 62 . -31,5% 2011 28 -36,4% 0 0,0% 34 -45,2% 178 10,6% 2012 33 17,9% 1 100,0% 46 35,3% 0,0% 161 -9,6% 2013 37 12,1% 1 100,0% 47 2,2% 0,0% 198 23,0% 2014 36 -2,7% 0 -100,0% 45 -4,3% 4 Inc/KM Incidenti 933 Totale periodo Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività ANNO 178 2 Inc/KM 234 Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività 2010 0,5 0,0 0,7 134,29 2010 4,5 0,0 6,3 140,91 2011 0,4 0,0 0,5 121,97 2011 2,9 0,0 3,5 121,43 2012 0,4 0,0 0,5 132,84 2012 3,4 0,1 4,7 139,39 2013 0,4 0,0 0,5 123,85 2013 3,8 0,1 4,8 127,03 2014 0,4 0,0 0,6 129,41 2014 3,7 0,0 4,6 125,00 0,4 0,0 0,5 3,6 0,0 4,8 130,75 Media ultimi 5 anni 128,5 Media ultimi 5 anni 63 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Dal 2010 al 2014, il 24,6% degli incidenti totali si sono verificati proprio sulla principale arteria della Repubblica provocando 2 morti e 234 feriti. Sempre nel quinquennio in oggetto, sull’intero territorio si sono verificati in media 0,4 incidenti e 0,5 feriti per chilometro: solo sulla “Superstrada” gli incidenti per chilometro sono stati 3,6 e i feriti per chilometro ben 4,8. Osservando il numero degli incidenti stradali suddiviso per Castello (Grafico 30), possiamo notare come la maggior parte degli incidenti si siano verificati a Serravalle (31%) e Borgo Maggiore (26%) a riprova del fatto che la concentrazione di traffico veicolare della Repubblica sulla principale arteria stradale comporta un numero più elevato di incidenti. Seguono poi il Castello di San Marino (14%), Domagnano (10%), Acquaviva (6%), Fiorentino (6%), Faetano (3%), Chiesanuova (2%) e Montegiardino (1%). GRAFICO 30 – INCIDENTI STRADALI SUDDIVISI PER CASTELLO (QUINQUENNIO 2010-2014) Acquaviva; 6% Borgo Maggiore; 26% Serravalle; 31% Chiesanuova; 2% San Marino; 14% Domagnano ; 10% Montegiardino; 1% Fiorentino; 6% Faetano; 3% Escludendo la “Superstrada”, le strade più pericolose della Repubblica nel quinquennio 2010-2014 sono risultate: • via del Serrone, con 31 incidenti, 38 feriti e 1 morto, • via Ca’ dei Lunghi con 17 incidenti e 27 feriti, • via Consiglio dei Sessanta e via Ranco, con 17 incidenti e 18 feriti 64 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica In merito alle dinamiche degli incidenti (Grafico 31), il 21,8% è avvenuto per “scontro laterale”, il 17,1% per “fuoriuscita, sbandamento” e il 16,6% per”scontro frontale-laterale”. La fascia oraria con la maggior frequenza di sinistri è stata quella mattutina dalle 7 alle 13, con un picco che si verifica tra le 12 e le 13. Il giorno della settimana in cui si sono registrati più incidenti è stato Lunedì, mentre il mese è stato Luglio. GRAFICO 31 – CARATTERISTICHE DEGLI INCIDENTI (QUINQUENNIO 2010-2014) Dinamica degli incidenti Scontro laterale 21,8% Fuoriuscita, sbandamento 17,1% Scontro frontale-laterale 16,6% Tamponamento 14,6% Urto con ostacolo 11,3% Investimento pedoni 5,9% Scontro frontale 4,0% Urto con veicolo in sosta 3,2% Infortunio per caduta da veicolo 2,8% Urto con veicolo in arresto 1,8% Infortunio per frenata improvvisa 0,8% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% Punti critici 60,0% 50,0% 50,0% 40,0% 30,0% 29,4% 31,1% 25,0% 28,2% 27,9% 25,0% 27,6% 27,1% 20,0% 10,0% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 4,4% 4,0% 0,0% Incidenti 2,8% 2,6% 0,0% Morti 1,0% 0,9% 0,0% 0,3% 0,2% 0,0% Feriti 65 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 6,2% 6,2% 0,0% Relazione Economico – Statistica Statistiche temporali - Giorni Lunedì 140 120 100 80 60 40 20 0 Domenica Martedì Sabato Mercoladì Venerdì Giovedì Andamento del numero di incidenti per orario 70 60 50 40 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Andamento del numero di incidenti per orario Il punto critico dove avviene la maggior parte degli incidenti è il “Rettilineo” con un valore del 29,4%. Un numero notevole di incidenti avviene in “Curva” (27,6%) e in corrispondenza degli “Incroci” (28,2%), più basse le percentuali di incidenti che avvengono in “Rotatoria” (6,2%), all’altezza di un’”Intersezione non segnalata” (4,4%) e di un’”Intersezione segnalata” (2,8%). Bassissime le percentuali degli incidenti che avvengono nei “Parcheggi” (1,0%), in “Pendenza” (0,3%) e in “Galleria illuminata” (0,1%). Sempre per il quinquennio 2010-2014, le principali caratteristiche dei feriti (Grafico 32) mostrano come il 61,0% delle persone coinvolte siano maschi, mentre il 39,0% femmine. Il 77,9% dei feriti è il “Conducente”, a seguire troviamo la figura del “Passeggero” con un 66 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica valore pari a 16,7%, il “Pedone” (4,7%) e infine, “Altre tipologie di utente” (0,6%). Le persone coinvolte negli incidenti hanno prevalentemente nazionalità sammarinese (64,2%) e italiana (26,0%). GRAFICO 32 – CARATTERISTICHE DEI FERITI (QUINQUENNIO 2010-2014) Tipologia di feriti 90,0% 80,0% 77,9% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 16,7% 10,0% 4,7% 0,6% 0,0% Conducente Passeggero Pedone Nazionalità dei feriti Resto del mondo; 9,8% Italia; 26,0% San Marino; 64,2% 67 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Altro Relazione Economico – Statistica 68 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA Anche nel corso del 2014 la spesa pubblica per l’istruzione scolastica ha rappresentato una voce importante ed ha assorbito una quota ingente delle risorse del bilancio dello Stato. La spesa corrente per i vari ordini di scuola presenti in territorio nel 2014 è stata pari a 39.241.254,53 Euro contro i 40.330.652,05 Euro del 2013 (-2,70%). Ad assorbire la maggiore quota di risorse è la scuola elementare (Graf. 33), che rappresenta il 39,55% della spesa complessiva per l’istruzione in territorio (39,09% nel 2013), a seguire possiamo osservare la Scuola dell’Infanzia che incide per il 25,02%, la Scuola Media Inferiore per il 21,60% e la Scuola Secondaria Superiore per il 13,83%. Nel raffrontare i dati con quelli relativi al 2010, l’unico ordine di scuola che ha visto un lieve incremento di risorse, è stata la Scuola Elementare (+0,17%), tutti gli altri ordini scolastici hanno, invece, subito notevoli decrementi, sempre in rapporto ai dati del 2010. La Tavola 30 mostra la struttura della spesa pubblica per l’istruzione secondo le categorie delle risorse, dove prevale di gran lunga la spesa per il personale con il 91,64%. Tale predominanza è connaturata alla stessa attività educativa, la quale richiede un’ingente impiego di risorse umane. Le altre spese correnti costituiscono l’8,36% della spesa totale. Il maggior numero di studenti lo si riscontra nella Scuola Elementare con 1.610 studenti, in aumento rispetto al 2013 del +3,54%. Focalizzando l’attenzione alle variazioni nel quinquennio, si osserva come il numero di studenti sia aumentato in tutti gli ordini scolastici (Tav.31). Il peso della spesa a favore del settore scolastico può essere meglio apprezzato valutando quanto viene speso per ogni singolo studente. Nel 2014 la spesa pro-capite per l’istruzione in territorio diminuisce in tutti gli ordini scolastici presi in considerazione. In particolare, il costo pro-capite più alto è quello che riguarda uno studente che frequenta la Scuola Elementare con € 9.639,62, con una diminuzione del -4,92% rispetto all’anno precedente. Subiscono variazioni in diminuzione, rispetto al 2013, anche i costi per gli alunni della Scuola Secondaria Superiore (-6,85%), della Scuola Media Inferiore (-1,92%) e della Scuola dell’Infanzia (-1,78%). 69 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Nel raffronto con l’anno 2010, tutti gli ordini scolastici subiscono una contrazione nella spesa pro-capite degli studenti in territorio, la maggiore delle quali riguarda la Scuola Secondaria Superiore con una riduzione pari al -21,38%. TAVOLA 29 - SPESA CORRENTE PER I VARI ORDINI DI SCUOLA IN TERRITORIO 2010 2011 2012 2013 Var. % Var. % sul 2014/2013 2010 2014 Scuola Infanzia € 9.922.517,89 € 10.009.755,84 € 9.313.209,49 € 10.145.019,62 € 9.818.079,31 -3,22% -1,05% Scuola Elementare € 15.494.186,93 € 15.567.718,81 € 15.700.852,55 € 15.766.015,24 € 15.519.793,05 -1,56% 0,17% Scuola Media Inferiore € 9.808.041,70 € 8.933.660,34 € 9.000.635,77 € 8.649.108,57 € 8.474.390,64 -2,02% -13,60% Scuola Secondaria Superiore € 6.671.667,54 € 6.131.673,52 € 5.973.900,13 € 5.770.508,62 € 5.428.991,53 -5,92% -18,63% Costi Totali € 41.896.414,06 € 40.642.808,51 € 39.988.597,94 € 40.330.652,05 € 39.241.254,53 -2,70% -6,34% . . Variazione a prezzi correnti in % . -2,99% -1,61% 0,86% -2,70% GRAFICO 33 - INCIDENZA DELLA SPESA SCOLASTICA (2014) Scuola Infanzia 25,02% Scuola Elementare 39,55% Scuola Media Inferiore 21,60% Scuola Secondaria Superiore 0,00% 13,83% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 70 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 30,00% 35,00% 40,00% 45,00% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 30 - SPESA PUBBLICA PER L'ISTRUZIONE SECONDO LA CATEGORIA DELLE RISORSE Spesa personale Altre spese correnti Totale 2010 89,75% 10,25% 100,00% 2011 92,40% 7,60% 100,00% 2012 93,53% 6,47% 100,00% 2013 92,08% 7,92% 100,00% 2014 91,64% 8,36% 100,00% TAVOLA 31 - NUMERO DI STUDENTI PRESENTI NELLE SCUOLE IN TERRITORIO 2010 2011 2012 2013 2014 Var. % Var % sul 2010 Scuola Infanzia 1.055 1.102 1.121 1.156 1.139 -1,47% 7,96% Scuola Elementare 1.565 1.574 1.536 1.555 1.610 3,54% 2,88% Scuola Media Inferiore 956 949 990 974 973 -0,10% 1,78% Scuola Secondaria Superiore e Formazione Professionale 685 687 696 702 709 1,00% 3,50% Totale 4.261 4.312 4.343 4.387 4.431 1,00% 3,99% Incremento % 0,64% 1,20% 0,72% 1,01% 1,00% . . TAVOLA 32 - SPESA PRO-CAPITE PER STUDENTE IN TERRITORIO Var. % Var. % sul 2014/2013 2010 2010 2011 2012 2013 2014 Scuola Infanzia € 9.405,23 € 9.083,26 € 8.307,95 € 8.775,97 € 8.619,91 -1,78% -8,35% Scuola Elementare € 9.900,44 € 9.890,55 € 10.221,91 € 10.138,92 € 9.639,62 -4,92% -2,63% Scuola Media Inferiore € 10.259,46 € 9.413,76 € 9.091,55 € 8.879,99 € 8.709,55 -1,92% -15,11% Scuola Secondaria Superiore € 9.739,66 € 8.925,29 € 8.583,19 € 8.220,10 € 7.657,25 -6,85% -21,38% 71 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 33 - CONTRIBUTO LIBRI E ASSEGNI DI MERITO, STUDENTI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE FUORI TERRITORIO 2004-2005 2005 N. studenti aventi diritto 662 2005-2006 2006 712 € 183.590,48 2006-2007 2007 704 € 173.149,27 2007-2008 2008 724 € 201.681,30 2008-2009 2009 752 € 222.946,80 2009-2010 2010 585 € 175.477,10 2010-2011 2011 622 € 155.582,09 2011-2012 2012 663 € 210.034,40 2012-2013 2013 786 € 217.654,74 2013-2014 2014 802 € 182.370,00 2014-2015 2015 836 € 213.885,00 Anno Scolastico Anno pagamento Importo erogato € 178.616,69 Fonte: Ufficio diritto allo Studio La Tavola 33 ed il Grafico 34 evidenziano l’andamento della spesa che riguarda il contributo libri per gli studenti che frequentano istituti fuori territorio. Nell’anno scolastico 2014-2015, gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie Superiori fuori territorio e che hanno diritto ai contributi libri e assegni di merito, sono 836 contro gli 802 studenti dell’anno scolastico 2013-2014 e di conseguenza aumenta la spesa per i contributi del +17,3%. GRAFICO 34 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL CONTRIBUTO LIBRI FUORI TERRITORIO (2006=100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2006 2007 2008 2009 2010 Numero Studenti 2011 2012 2013 Importo erogato 72 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 2015 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 34 - SPESA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO N. studenti aventi Importo erogato diritto 552 € 523.901,23 Anno Scolastico Anno pagamento 2004-2005 2005 2005-2006 2006 610 € 585.557,75 2006-2007 2007 613 € 599.170,05 2007-2008 2008 628 € 595.515,59 2008-2009 2009 601 € 619.413,40 2009-2010 2010 533 € 501.801,22 2010-2011 2011 573 € 582.376,27 2011-2012 2012 663 € 605.136,24 2012-2013 2013 767 € 752.407,64 2013-2014 2014 770 € 778.357,25 2014-2015 2015 784 € 730.872,37 Fonte: Ufficio diritto allo studio Per quanto riguarda invece la spesa per i trasporti fuori territorio (Tav.34 e Graf. 35), a partire dal 2004-2005, relativamente agli importi erogati, si nota un costante aumento dei costi e del numero di studenti aventi diritto. GRAFICO 35 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO (2006=100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2006 2007 2008 2009 2010 Numero studenti 2011 2012 2013 Importo erogato 73 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 2015 Relazione Economico – Statistica 74 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6 - IL LAVORO La dinamica negativa, avviata già da qualche anno in tutta l’economia del territorio, è andata riflettendosi in questa fase recessiva con effetti di persistente difficoltà nel mercato del lavoro. I tassi occupazionali in termini di media annuale illustrati dalla Tavola 35, non consentono analisi e previsioni ottimistiche, per quanto riguarda l’incontro tra domanda ed offerta lavorativa. Infatti il tasso di disoccupazione totale medio nel 2014 è pari all’8,74%. Nel primo semestre 2015, il tasso di occupazione totale si attesta al 91,99% rispetto al 92,44% del primo semestre 2014 e il dato dimostra che gli occupati continuano a diminuire rispetto alla popolazione attiva presente. La dinamica del tasso di disoccupazione è altrettanto scoraggiante, infatti, nel primo semestre 2015, il tasso di disoccupazione totale è pari al 8,65%, in aumento rispetto al valore di giugno 2014 quando si attestava intorno al 7,99%. TAVOLA 35 - TASSI Tasso di disoccupazione M F totale Totale Tasso di disoccupazione M F in senso stretto Tasso di occupazione interno Tasso di partecipazione 2012 2013 2014 media media media annuale annuale annuale annuale annuale 3,44% 3,78% 5,04% 5,86% 6,30% 6,45% 7,14% 8,83% 10,24% 11,11% 4,94% 5,47% 6,95% 8,08% 8,74% 2,82% 3,17% 4,38% 5,29% 5,85% 4,36% 6,06% 7,46% 8,41% 3,16% 3,77% 5,23% 6,39% 7,15% M 116,57% 112,95% 109,55% 107,50% 105,61% F 82,14% 81,29% 79,90% 79,59% 78,35% Totale 98,96% 96,73% 94,36% 93,24% 91,69% M 73,10% 72,52% 71,75% 70,97% 70,18% F 67,32% 67,32% 66,63% 66,48% 65,56% Totale 70,15% 69,86% 69,13% 68,68% 67,82% M 118,71% 115,34% 112,86% 111,49% 109,99% F 84,65% 84,45% 84,33% 85,12% 84,55% 101,29% 99,51% 98,24% 98,02% 97,00% M 75,24% 74,91% 75,06% 74,97% 74,56% F 69,84% 70,49% 71,06% 72,01% 71,76% Totale 72,48% 72,64% 73,01% 73,46% 73,13% Totale Tasso di partecipazione interno 2011 media 3,49% Totale Tasso di occupazione totale 2010 media 75 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.1 - L’Occupazione Il 2014 vede ridursi la forza lavoro di 329 unità rispetto al 2013. Al 31 dicembre 2014 (Tavola 36 e Grafico 36), i lavoratori dipendenti sono 17.998 (-394 unità rispetto al 2013 con un decremento percentuale del -2,1%). A settembre 2015 i lavoratori dipendenti sono 18.422 e confrontando il dato rispetto a settembre 2014, si può notare un aumento delle unità lavorative del +0,3%, pari a +57 unità. TAVOLA 36 - FORZE DI LAVORO Lavoratori Indipendenti Var. % Lavoratori Var. % Dipendenti Totale Lavoratori Var. % 1990 2.607 . 9.527 . 12.134 . 625 . 12.759 . 1991 2.650 1,6% 10.189 6,9% 12.839 5,8% 493 -21,1% 13.332 4,5% 1992 2.662 1993 2.652 0,5% 10.948 7,4% 13.610 6,0% 503 2,0% 14.113 5,9% -0,4% 11.606 6,0% 14.258 4,8% 616 22,5% 14.874 5,4% 1994 2.592 -2,3% 12.347 6,4% 14.939 4,8% 580 -5,8% 15.519 4,3% 1995 2.627 1,4% 12.951 4,9% 15.578 4,3% 495 -14,7% 16.073 3,6% 1996 1997 2.638 0,4% 13.347 3,1% 15.985 2,6% 653 31,9% 16.638 3,5% 2.626 -0,5% 13.884 4,0% 16.510 3,3% 568 -13,0% 17.078 2,6% 1998 2.589 -1,4% 14.639 5,4% 17.228 4,3% 553 -2,6% 17.781 4,1% 1999 2.580 -0,3% 15.430 5,4% 18.010 4,5% 454 -17,9% 18.464 3,8% 2000 2.250 -12,8% 15.874 2,9% 18.124 0,6% 391 -13,9% 18.515 0,3% 2001 2.228 -1,0% 16.884 6,4% 19.112 5,5% 514 31,5% 19.626 6,0% 2002 2.257 1,3% 16.992 0,6% 19.249 0,7% 710 38,1% 19.959 1,7% 2003 2.230 -1,2% 17.118 0,7% 19.348 0,5% 628 -11,5% 19.976 0,1% 2004 2.204 -1,2% 17.686 3,3% 19.890 2,8% 577 -8,1% 20.467 2,5% 2005 2.179 -1,1% 17.945 1,5% 20.124 1,2% 671 16,3% 20.795 1,6% 2006 2.081 -4,5% 18.614 3,7% 20.695 2,8% 595 -11,3% 21.290 2,4% 2007 2.056 -1,2% 19.427 4,4% 21.483 3,8% 573 -3,7% 22.056 3,6% 2008 2.030 -1,3% 19.965 2,8% 21.995 2,4% 713 24,4% 22.708 3,0% 2009 1.978 -2,6% 19.731 -1,2% 21.709 -1,3% 910 27,6% 22.619 -0,4% 2010 1.937 -2,1% 19.472 -1,3% 21.409 -1,4% 978 7,5% 22.387 -1,0% 2011 1.932 -0,3% 19.003 -2,4% 20.935 -2,2% 1.115 14,0% 22.050 -1,5% 2012 1.886 -2,4% 18.612 -2,1% 20.498 -2,1% 1.332 19,5% 21.830 -1,0% 2013 1.887 0,1% 18.392 -1,2% 20.279 -1,1% 1.493 12,1% 21.772 -0,3% 2014 1.849 -2,0% 17.998 -2,1% 19.847 -2,1% 1.596 6,9% 21.443 -1,5% s et-14 1.892 . 18.365 . 20.257 . 1.447 . 21.704 . s et-15 1.872 -1,1% 18.422 0,3% 20.294 0,2% 1.438 -0,6% 21.732 0,1% Disoccupati Var. % 76 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Totale forze Var. % di lavoro Relazione Economico – Statistica GRAFICO 36 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLE FORZE DI LAVORO (2004=100) 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 Lavoratori Indipendenti 2009 2010 2011 2012 Lavoratori dipendenti 2013 2014 Disoccupati Aumenta il numero dei disoccupati al 31 dicembre 2014 erano 1.596 contro i 1.493 del 2013. A settembre 2015 si riscontrano 1.438 disoccupati totali, 9 unità in meno rispetto a settembre 2014, che in percentuale si traducono in un -0,6%. Cala il numero dei lavoratori indipendenti; se alla fine del 2013 erano 1.887, nel 2014 sono 1.849 (-38 unità e -2,0%), diminuzione che si riscontra anche a settembre 2015. Il totale dei lavoratori al 30 settembre 2015 si attesta quindi a 20.294, con una variazione numerica di +37unità lavorative ed una variazione percentuale del +0,2% rispetto al dato di settembre 2014. Di questi 20.294, il 91% sono lavoratori dipendenti e il 9% lavoratori indipendenti (Graf.38). Sempre a settembre 2015, gli occupati per settore economico sono per il 45,6% nel distretto dei servizi, per il 2 8 ,9% nel distretto dell’industria, per il 20,4% nel settore pubblico allargato, per il 4,9% nel distretto delle costruzioni e per lo 0,2% nel distretto dell’agricoltura (Graf. 39). GRAFICO 37 - IMPRESE PER FASCIA DI DIPENDENTI – DIFFERENZA TRA 2014 E 2010 100 0 1 0 0 1-9 -100 10-19 20-49 -19 50-74 -200 -210 -300 -400 -500 -600 -625 -700 77 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 75-99 -3 100 -1 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 38 - OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE (SETTEMBRE 2015) Indipendenti; 9% Dipendenti; 91% GRAFICO 39 – LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2015) Agricoltura; 0,2% Settore Pubblico Allargato; 20,4% Industria; 28,9% Servizi; 45,6% Costruzioni; 4,9% 78 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Con riferimento a settembre 2015, la variazione numerica dei lavoratori dipendenti nei vari settori di attività, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, viene evidenziata dalla Tavola 37. Tenendo conto dell’influenza della stagione estiva, l’aumento più significativo, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si riscontra nel settore delle “Attività manifatturiere” (+106 unità), ulteriori aumenti, seppure più contenuti, li troviamo nel settore “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (+65) e a pari merito “Altre attività di servizi” e “Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro” (+22). Si riscontrano, invece, notevoli variazioni negative nel settore delle “Costruzioni” con una perdita di 104 unità, segue poi il settore del “Commercio al dettaglio e all’ingrosso” con -39 unità lavorative e il settore dei “Servizi di informazione e comunicazione” con -25 unità. Minore è la riduzione di personale del “Settore pubblico allargato”, infatti, da settembre 2014 a settembre 2015 si registra un calo di sole 3 unità lavorative. Il contenimento dell’occupazione nel settore pubblico risulta ancora più evidente se si confronta il dato del massimo impiego nell’anno 2001, con 4.360 dipendenti, con il dato di settembre 2015, con 3.3763 lavoratori con una riduzione di 597 posizioni lavorative. Sempre a settembre 2015, e sempre per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il Grafico 40 chiarisce la loro incidenza percentuale per settore di attività. Con il 28,9%, il comparto dell’industria manifatturiera conferma comunque il proprio ruolo trainante dell’occupazione sammarinese, seguono il settore del commercio con il 14,2% e il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche con il 6,2%. Osservando l’evoluzione del lavoro dipendente nel settore pubblico e privato e la relativa distribuzione (Tav.38, Grafici 41 e 42), si può dedurre come le assunzioni aumentassero costantemente in entrambi i settori fino all’anno 2008, anno in cui la crisi economica coinvolgendo anche la nostra economia, ha generato un’inversione di tendenza che tutt’ora perdura, anche se in termini più contenuti, soprattutto per quanto riguarda il settore privato, che nell’anno 2014 registra un calo del -1,2% rispetto al -0,8% del 2013. Di contro, nel settore pubblico si registra una diminuzione del -4,5% per l’anno 2014, la maggior diminuzione registrata rispetto agli anni precedenti. 79 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 37 - VARIAZIONE ANNUA DI POSTI DI LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE DI ATTIVITÀ Agricoltura, silvicoltura e pesca 2010 15 2011 20 2012 23 2013 29 2014 33 set-14 33 set-15 38 Attività manifatturiere 5.604 5.326 5.120 5.170 5.147 5.211 5.317 6 6 6 8 13 13 14 1.312 1.171 1.113 1.065 978 1.013 909 2.541 2.563 2.602 2.564 2.497 2.656 2.617 Fornitura di acqua, reti fognarie Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autovetture Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria 333 312 293 284 328 273 277 624 648 662 699 703 815 831 668 672 720 721 694 702 677 1.055 1.010 937 880 873 877 865 70 68 76 64 82 68 66 1.367 1.240 1.176 1.140 1.154 1.124 1.140 552 629 600 530 530 525 590 8 9 8 8 8 8 8 Istruzione 48 49 50 51 48 50 43 Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 218 230 234 253 255 254 263 249 247 241 268 253 249 232 Altre attività di servizi Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro 357 368 355 362 370 377 399 419 435 435 435 392 349 371 Organizzazioni e organismi Extraterritoriali Settore pubblico allargato Totale 3 3 2 2 2 2 2 4.023 3.997 3.959 3.859 3.638 3.766 3.763 19.472 19.003 18.612 18.392 17.998 18.365 18.422 Variazione numerica . -469 -391 -220 -394 . 57 Variazione percentuale . -2,4% -2,1% -1,2% -2,1% . 0,3% GRAFICO 40 - INCIDENZA LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2015) Attività manifatturiere Settore pubblico allargato Commercio all'ingrosso e al dettaglio Attività professionali, scientifiche e tecniche Costruzioni Attività finanziarie e assicurative Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Altre attività di servizi Servizi di informazione e comunicazione Noleggio, agenzie di viaggio e servizi per le… Trasporto e magazzinaggio Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento… Attività immobiliari Istruzione Agricoltura, silvicoltura e pesca Fornitura di acqua, reti fognarie e gestione rifiuti Amministrazione pubblica e difesa; … Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 28,9% 20,4% 14,2% 6,2% 4,9% 4,7% 4,5% 4,2% 3,7% 3,2% 1,5% 1,4% 1,3% 0,4% 0,2% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 80 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 38 - EVOLUZIONE DEL LAVORO DIPENDENTE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO Settore Pubblico Allargato M Var.% F Var.% Totale Settore Privato Var.% M Var.% F Var.% Totale Var.% 1990 1.669 . 1.470 . 3.139 . 4.008 . 2.380 . 6.388 . 1991 1.703 2,0% 1.560 6,1% 3.263 4,0% 4.332 8,1% 2.594 9,0% 6.926 8,4% 1992 1.772 4,1% 1.703 9,2% 3.475 6,5% 4.746 9,6% 2.727 5,1% 7.473 7,9% 1993 1.819 2,7% 1.805 6,0% 3.624 4,3% 5.114 7,8% 2.868 5,2% 7.982 6,8% 1994 1.879 3,3% 1.900 5,3% 3.779 4,3% 5.505 7,6% 3.063 6,8% 8.568 7,3% 1995 1.867 -0,6% 1.965 3,4% 3.832 1,4% 5.926 7,6% 3.193 4,2% 9.119 6,4% 1996 1.874 0,4% 2.029 3,3% 3.903 1,9% 6.151 3,8% 3.293 3,1% 9.444 3,6% 1997 1.935 3,3% 2.141 5,5% 4.076 4,4% 6.327 2,9% 3.481 5,7% 9.808 3,9% 1998 2.012 4,0% 2.208 3,1% 4.220 3,5% 6.722 6,2% 3.697 6,2% 10.419 6,2% 1999 1.969 -2,1% 2.277 3,1% 4.246 0,6% 7.112 5,8% 4.072 10,1% 11.184 7,3% 2000 1.954 -0,8% 2.353 3,3% 4.307 1,4% 7.325 3,0% 4.242 4,2% 3,4% 2001 1.957 0,2% 2.403 2,1% 4.360 1,2% 7.926 8,2% 4.598 8,4% 12.524 8,3% 2002 1.869 -4,5% 2.317 -3,6% 4.186 -4,0% 8.046 1,5% 4.760 3,5% 12.806 2,3% 2003 1.776 -5,0% 2.259 -2,5% 4.035 -3,6% 8.165 1,5% 4.918 3,3% 13.083 2,2% 2004 1.771 -0,3% 2.289 1,3% 4.060 0,6% 8.455 3,6% 5.171 5,1% 13.626 4,2% 2005 1.727 -2,5% 2.274 -0,7% 4.001 -1,5% 8.664 2,5% 5.280 2,1% 13.944 2,3% 2006 1.728 0,1% 2.287 0,6% 4.015 0,3% 9.063 4,6% 5.563 5,4% 14.599 4,7% 2007 1.702 -1,5% 2.318 1,4% 4.020 0,1% 9.539 5,3% 5.868 5,5% 15.407 5,5% 2008 1.708 0,4% 2.322 0,2% 4.030 0,2% 9.842 3,2% 6.093 3,8% 15.935 3,4% 2009 1.713 0,3% 2.341 0,8% 4.054 0,6% 9.549 -3,0% 6.128 0,6% 15.677 -1,6% 2010 1.692 -1,2% 2.331 -0,4% 4.023 -0,8% 9.343 -2,2% 6.106 -0,4% 15.449 -1,5% 2011 1.654 -2,2% 2.343 0,5% 3.997 -0,6% 8.956 -4,1% 6.050 -0,9% 15.006 -2,9% 2012 1.630 -1,5% 2.329 -0,6% 3.959 -1,0% 8.730 -2,5% 5.923 -2,1% 14.653 -2,4% 2013 1.574 -3,4% 2.285 -1,9% 3.859 -2,5% 8.604 -1,4% 5.929 0,1% 14.533 -0,8% 2014 1.456 -7,5% 2.182 -4,5% 3.638 -5,7% 8.515 -1,0% 5.845 -1,4% 14.360 -1,2% 11.567 Sempre riguardo ai lavoratori dipendenti, assume grande importanza il tema legato al contratto di lavoro (Tav.40). Al 31 dicembre 2014 i lavoratori dipendenti, con durata del contratto di lavoro a tempo indeterminato, sono complessivamente 12.590 contro i 12.876 del dicembre 2013, in diminuzione di 286 unità. Di questi, 9.568 sono occupati nel settore privato (-137 rispetto a dicembre 2013) e 3.022 nel settore pubblico, in diminuzione di 149 unità lavorative; i lavoratori a tempo determinato sono invece complessivamente 5.408, in diminuzione di 108 unità, di cui 4.792 nel settore privato e 616 nel settore pubblico. 81 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 41 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE (2004 = 100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Settore Pubblico 2010 Settore Privato 2011 2012 2013 2014 Totale GRAFICO 42 – ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SESSO (2004 = 100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2004 2005 2006 Settore Privato - M 2007 2008 Settore Privato - F 2009 2010 2011 Settore Pubblico - M 2012 2013 2014 Settore Pubblico - F L’incidenza percentuale espressa dal Grafico 46, mostra che a dicembre 2014 nel settore privato i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono il 66,63%, mentre quelli con il contratto a tempo determinato sono il 33,37%. Analogamente nel settore pubblico sono per l’83,07% a tempo indeterminato e per il 16,93% a tempo determinato. A settembre 2015, i lavoratori part-time sono globalmente 2.243, in aumento di 97 unità rispetto allo scorso anno, per la stragrande maggioranza collocati nel settore privato, dove la rappresentanza femminile si attesta attorno al 79%. 82 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Le richieste relative al part-time trovano attuazione principalmente nei settori del Commercio (604 lavoratori) e nelle attività manifatturiere (298), mentre sono concentrate maggiormente nelle qualifiche di Operai generici e commessi (676) ed Impiegati specializzati e tecnici (517) (Tavole 41 e 42). GRAFICO 43 - DIPENDENTI PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2015) Amministrazione pubblica e difesa; 0,1% Servizi di supporto alle imprese; 4,0% Attività Sanità e assistenza artistiche, sportive, di sociale; 1,8% intrattenimento; 1,6% Istruzione; Altre attività di 0,3% servizi; 2,7% Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro; 2,5% Agricoltura; 0,3% Attività professionali; 7,8% Attività manifatturiere; 36,3% Attività immobiliari; 0,5% Attività finanziarie e assicurative; 5,9% Servizi di informazione e comunicazione; 4,6% Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti; 0,1% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione; 5,7% Trasporto e magazzinaggio; 1,9% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; 17,9% Costruzioni; 6,2% GRAFICO 44 - LAVORO DIPENDENTE PER GENERE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO (SETTEMBRE 2015) 70,00% 61,04% 59,12% 60,00% 50,00% 40,88% 38,96% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Settore pubblico Settore privato Femmine Maschi 83 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 39 - DIPENDENTI PUBBLICI PER ENTE E PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2015) Settore Pubblico Settore Privato Enti Pubblici N° dipendenti Ramo di attività N° dipendenti P.A. 2.210 Agricoltura, silvicoltura e pesca 38 I.S.S. 993 Attività manifatturiere 5.317 A.A.S.P. 313 Costruzioni 909 A.A.S.S. 192 Commercio 2.617 Università degli studi 31 Servizi di alloggio e ristorazione 831 Centrale del latte 15 Attività finanziarie e assicurative 865 C.O.N.S. 9 Trasporti e magazzinaggio 277 Totale 3.763 Servizi 3.805 Totale 14.659 GRAFICO 45 - DIPENDENTI PER ENTE PUBBLICO (SETTEMBRE 2015) 60,0% 58,7% 50,0% 40,0% 30,0% 26,4% 20,0% 8,3% 10,0% 5,1% 0,8% 0,4% 0,2% 0,0% P.A. I.S.S. A.A.S.P. A.A.S.S. Università degli studi Centrale del latte 84 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica C.O.N.S. Relazione Economico – Statistica La Tavola 43 ed il Grafico 47 ci forniscono la ripartizione dei lavoratori dipendenti per grado di qualifica, genere e settore di appartenenza nel mese di settembre 2015. Questi rappresentano un totale di 3.763 soggetti nel settore Pubblico Allargato, dove, tra le varie funzioni, la maggiore incidenza percentuale sul totale spetta agli impiegati specializzati e tecnici con il 29,2%. Anche nel settore privato, dove i lavoratori sono 14.659, risultano predominanti gli impiegati specializzati e tecnici con un’incidenza sul totale del 21,0%. Nel settore pubblico le donne si concentrano principalmente nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici; nel settore privato, invece, si concentrano nella qualifica di operai generici e commessi. TAVOLA 40 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2014) Lavoratori residenti, soggiornanti e Aire Frontalieri Totale lavoratori M F T M F T M F T Tempo Indeterminato di cui: 5.462 5.364 10.826 1.407 357 1.764 6.869 5.721 12.590 Settore Privato 4.232 3.576 7.808 1.403 357 1.760 5.635 3.933 9.568 Settore Pubblico 1.230 1.788 3.018 4 0 4 1.234 1.788 3.022 Tempo determinato di cui: 729 1.271 2.000 2.373 1.035 3.408 3.102 2.306 5.408 Settore Privato 536 895 1.431 2.344 1.017 3.361 2.880 1.912 4.792 Settore Pubblico 193 376 569 29 18 47 222 394 616 6.191 6.635 12.826 3.780 1.392 5.172 9.971 8.027 17.998 Totale GRAFICO 46 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2014) 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Tempo indeterminato Tempo determinato Settore privato 66,63% 33,37% Settore pubblico 83,07% 16,93% 85 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica F o r n itu r a d i ac q u a, r eti fo g n ar ie, attiv ità d i g estio n e d ei r ifiu ti C o str u zio n i C o m m er c io all'in g r o sso e al d ettag lio ; r ip ar azio n e d i au to v eic o li e m o to c ic li Tr asp o r to e m ag azzin ag g io 4 47 5 16 133 16 Di rigenti e assi mi l ati Responsabi l i ed esperti di settore Impi egati s peci al izzati e tecni ci Impi egati operati vi Operai caporeparto Operai speci al i zzati e tecnici Operai quali fi cati Operai generi ci e commessi Al tri Totale generale 56 8 1 57 40 A ttiv ità ar tistic h e, sp o r tiv e, d i in tr atten im en to e d iv er tim en to A ltr e attiv ità d i ser v izi 0 17 21 13 TAVOLA 42 - LAVORATORI DIPENDENTI PRIVATI “PART-TIME” PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015) Settore privato Totale M 5 5 F 4 4 Totale 9 9 M 24 24 F 55 55 Totale 79 79 M 100 100 F 417 417 Totale 517 517 M 83 83 F 426 426 Totale 509 509 M 2 2 F 1 1 Totale 3 3 M 34 34 F 66 69 Totale 100 103 M 64 64 F 248 248 Totale 312 312 M 151 151 F 525 525 Totale 676 676 M 8 8 29 F 29 Totale 37 37 M 471 471 F 1.771 1.673 Totale 2.242 2.144 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 86 A ttiv ità d i fam ig lie e c o n v iv en ze c o m e d ato r i d i lav o r o O r g an izzazio n i ed o r g an ism i ex tr ater r ito r iali S an ità e assisten za so c iale 1 Istr u zio n e A ttiv ità p r o fessio n ali, sc ien tific h e e tec n ic h e N o leg g io , agen zie d i v iag g io , ser v izi d i su p p o r to alle im p r ese A m m in istr azio n e p u b b lic a e d ifesa; A ssic u r azio n e S o c iale O b b lig ato r ia A ttiv ità im m o b iliar i 36 A ttiv ità fin an ziar ie e assic u r ativ e A ttiv ità d ei ser v izi d i allo g g io e d i r isto r azio n e S er v izi d i in fo r m azio n e e c o m u n ic azio n e A ttiv ità m an ifattu r ier e Maschi A g r ic o ltu r a, c ilv ic o ltu r a e p esc a Relazione Economico – Statistica TAVOLA 41 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI “PART-TIME” PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015) 1 0 Totale 472 Femmine 8 251 0 58 471 20 219 50 28 15 222 149 0 7 79 50 123 20 1 1.771 Totale 12 298 5 74 604 36 275 86 36 16 279 189 1 7 96 71 136 21 1 2.243 Relazione Economico – Statistica Per gli uomini la maggior concentrazione nel settore pubblico allargato si trova nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici, mentre nel settore privato il numero più alto si trova nella qualifica di operai specializzati e tecnici. Per quanto attiene le fasce di età dei lavoratori dipendenti, illustrate dalla Tavola 44 e dal Grafico 48, è possibile notare come nel settore pubblico la fascia dominante di età modale sia rappresentata da quella che va dai 50 anni in poi (30,6% sul totale), diversa, invece, la rappresentanza nel settore privato, dove la maggior parte dei lavoratori si trova nella fascia che va dai 41 ai 50 anni (36,0% sul totale). Per quanto riguarda la collocazione dei lavoratori per titolo di studio, la Tavola 45 evidenzia come nel settore pubblico sia i maschi che le femmine, che sono in possesso di licenza media o titolo inferiore, sono collocati in larga parte tra gli operai specializzati e tecnici con un’incidenza pari a 386 unità; mentre nel settore privato, i maschi con licenza media o titolo inferiore sono collocati in prevalenza tra gli operai specializzati e tecnici (incidenza pari a 1.455 unità), mentre le donne per la maggior parte sono occupate tra gli operai generici e commessi (incidenza pari a 1.030 unità). I lavoratori in possesso di diploma di qualifica o di maturità, sia nel pubblico che nel privato, sono collocati in misura maggiore nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici per entrambi i sessi. Coloro che sono in possesso di laurea, nel settore pubblico ricoprono ruoli di responsabili ed esperti tecnici, con una netta maggioranza per il sesso femminile (si tratta in prevalenza di insegnanti); nel privato, invece, si collocano principalmente nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici, con una predominanza del sesso maschile. Come si potrà notare, soprattutto nel settore privato, a parità di titolo di studio, è evidente la differenza di qualifica tra maschi e femmine. La composizione dei lavoratori dipendenti totali per titolo di studio, mostrata dalla Tav. 45 e dai Grafici 49, 50 e 51, mette in evidenza il fatto che la maggioranza dei lavoratori 87 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 43 - LAVORATORI DIPENDENTI PER QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2015) Settore pubblico allargato Settore privato M F T M F T Dirigenti e assimilati 41 30 71 Dirigenti e assimilati 233 48 281 Responsabili ed esperti di settore 298 633 931 Responsabili ed esperti di settore 628 280 908 Impiegati specializzati e tecnici 350 751 1.101 Impiegati operativi 196 396 592 Impiegati operativi 958 1.457 2.415 Operai caporeparto 29 . 29 Operai caporeparto 69 Operai specializzati e tecnici 329 202 531 Operai specializzati e tecnici 2.181 291 2.472 Operai qualificati 92 127 219 Operai qualificati 1.587 822 2.409 1.359 1.573 2.932 Impiegati specializzati e tecnici Operai generici e commessi 76 85 161 Operai generici e commessi Altri 55 73 128 Altri 1.612 1.474 3.086 39 Totale 1.466 2.297 3.763 6 75 42 81 Totale 8.666 5.993 14.659 GRAFICO 47 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015) Impiegati specializzati e tecnici 22,7% Operai generici e commessi 16,8% Operai specializzati e tecnici 16,3% Impiegati operativi 16,3% Operai qualificati 14,3% Responsabili ed esperti di settore 10,0% Dirigenti e assimilati Operai caporeparto 1,9% 0,6% Altri 1,1% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 88 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 20,0% 25,0% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 44 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2015) Settore pubblico Fasce di età Settore privato Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 16 - 18 . . . 24 11 35 19 - 25 17 29 46 474 352 826 26 - 30 45 83 128 693 553 1.246 31 - 40 224 423 647 2.312 1.762 4.074 41 - 50 536 856 1.392 3.263 2.014 5.277 Oltre 50 644 906 1.550 1.900 1.301 3.201 Totale 1.466 2.297 3.763 8.666 5.993 14.659 GRAFICO 48 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2015) 45,00% 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% Settore pubblico Settore privato 16-18 0,00% 0,24% 19-25 1,22% 5,63% 26-30 3,40% 8,50% 31-40 17,19% 27,79% 89 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 41-50 36,99% 36,00% Oltre 50 41,19% 21,84% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 45 - LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE PUBBLICO E PRIVATO PER TITOLO DI STUDIO, QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2015) Privato Licenza media o titolo inferiore M F Qualifica Dirigenti e assimilati 32 Diplomi Lauree Non specificato M F M F M F 4 113 27 73 12 15 5 Responsabili ed esperti di settore 105 34 332 172 162 69 29 5 Impiegati specializzati e tecnici 307 199 877 968 313 242 115 65 Impiegati operativi 130 222 574 851 171 316 83 68 Operai caporeparto 47 3 20 3 . . 2 . 1.455 201 622 73 13 5 91 12 Operai specializzati e tecnici Operai qualificati 946 538 501 220 13 20 127 44 Operai generici e commessi 761 1.030 459 356 17 44 122 143 Apprendisti e corsisti . . 1 2 . . . . Altri 8 16 16 7 8 3 6 14 2.247 3.515 2.679 770 711 590 351 Totale 3.791 Pubblico Licenza media o titolo inferiore Qualifica Dirigenti e assimilati Diplomi Lauree Non specificato M F M F M F M F . . 3 1 29 24 9 5 Responsabili ed esperti di settore 4 1 58 152 221 466 15 14 Impiegati specializzati e tecnici 72 27 224 481 47 230 7 13 Impiegati operativi 70 151 117 231 9 13 . 1 Operai caporeparto 24 . 5 0 . . . . 234 152 88 44 1 5 6 1 Operai qualificati 64 81 25 43 1 2 2 1 Operai generici e commessi 54 59 18 24 2 1 2 1 . . . . . . . . 13 35 12 11 15 21 15 6 535 506 550 987 325 762 56 42 Operai specializzati e tecnici Apprendisti e corsisti Altri Totale GRAFICO 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PUBBLICO (SETTEMBRE 2015) Non specificato 2,60% Laurea 20,36% Diploma universitario 8,53% Diploma di maturità 23,28% Diploma di qualifica 17,57% Licenza media inferiore Licenza elementare 0,00% 26,36% 1,30% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 90 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 25,00% 30,00% Relazione Economico – Statistica GRAFICO 50 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PRIVATO (SETTEMBRE 2015) Non specificato 6,45% Laurea 7,27% Diploma universitario 2,84% Diploma di maturità 33,09% Diploma di qualifica 9,17% Licenza media inferiore 34,71% Licenza elementare 6,48% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% 40,00% GRAFICO 51 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2015) 41,97% 45,00% 38,43% 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 13,94% 15,00% 5,67% 10,00% 5,00% 0,00% Licenza media e titolo inferiore Diploma di qualifica e di maturità Laurea e diploma universitario 91 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Titolo estero o non specificato Relazione Economico – Statistica dipendenti, sia nel settore pubblico che nel settore privato, possiede il titolo di licenza media e che questa ha un’incidenza rispettivamente del 26,36% e del 34,71%. Nel settore pubblico chi possiede il diploma di maturità e di qualifica incide rispettivamente per il 23,28% e per il 17,57%, mentre nel settore privato incide per il 33,09% e per il 9,17%, infine chi è in possesso di laurea rappresenta il 20,36% nel pubblico ed il 7,27% nel privato. In conclusione, i lavoratori in possesso del diploma di maturità o della laurea ricoprono, prevalentemente, ruoli di responsabilità, mentre i lavoratori che possiedono la licenza media o un titolo inferiore, ricoprono ruoli impiegatizi e/o di manodopera. Le Tavole 46 e 47 mostrano il dato relativo alle assenze per inabilità temporanea nell’ambito del settore pubblico e di alcune categorie di attività economiche del settore privato. Il dato riportato esprime la percentuale di assenze dovute a Malattia, Infortuni e Gravidanze sul totale generale, comprendente anche Congedi e Permessi. TAVOLA 46 - ASSENTEISMO NEL SETTORE PUBBLICO – (DATO IN %) 2010 2011 2012 2013 2014 Pubblica Amministrazione 4,75 5,10 4,67 4,39 4,04 Istituto Sicurezza Sociale 5,16 5,59 6,01 5,70 5,49 Azienda di Stato di Produzione (stipendiati) 3,51 3,17 5,12 4,04 3,90 Azienda di Stato dei Servizi 4,83 4,54 4,31 3,39 4,42 Università degli Studi 3,94 4,08 5,73 3,96 2,80 C.O.N.S. 3,86 2,41 4,06 1,98 1,18 11,26 10,74 10,88 11,13 10,54 . . . . 5,91 Salariati A.A.S.P. Poste TAVOLA 47 - ASSENTEISMO IN ALCUNE CATEGORIE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DEL SETTORE PRIVATO – (DATO IN %) 2010 2011 2012 2013 2014 Meccanica generale e di precisione 3,92 3,50 3,34 3,66 3,52 Chimico-farmaceutico 3,91 4,49 3,87 3,97 3,61 Abbigliamento-tessili-pelli 3,35 3,55 2,60 2,87 2,75 Carta e legno 3,70 3,68 3,04 2,81 2,84 92 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.2 ‐ I frontalieri A settembre 2015, San Marino conta 5.292 lavoratori frontalieri, in diminuzione (-40 unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Anche se la crisi internazionale continua a far sentire i propri effetti, l’economia sammarinese continua ad assorbire un elevato numero di lavoratori frontalieri, che rappresentano una componente importante del mercato del lavoro e una risorsa per lo sviluppo. Attraverso un’analisi dei dati statistici a disposizione, è possibile quantificare il fenomeno transfrontaliero ed è anche possibile riscontrare come per l’economia sammarinese l’effetto di questo tipo di lavoratori, oltre a rivestire un’indiscutibile importanza economica, incida in maniera significativa anche nel tessuto sociale. TAVOLA 48 - LAVORATORI FRONTALIERI Maschi Femmine Var.% Var. sul 1996 Totale Var.% Var. sul 1996 Var.% Var. sul 1996 1996 2.596 . . 571 . . 3.167 . . 1997 2.781 7,1 7,1 627 9,8 9,8 3.408 7,6 7,6 1998 3.108 11,8 19,7 720 14,8 26,1 3.828 12,3 20,9 1999 3.363 8,2 29,5 881 22,4 54,3 4.244 10,9 34,0 2000 3.574 6,3 37,7 980 11,2 71,6 4.554 7,3 43,8 2001 3.595 0,6 38,5 1.135 15,8 98,8 5.090 11,8 60,7 2002 4.005 11,4 54,3 1.186 4,5 107,7 5.191 2,0 63,9 2003 3.929 -1,9 51,3 1.161 -2,1 103,3 5.090 -1,9 60,7 2004 4.074 3,7 56,9 1.194 2,8 109,1 5.268 3,5 66,3 2005 4.255 4,4 63,9 1.389 16,3 143,3 5.644 7,1 78,2 2006 4.411 3,7 69,9 1.274 -8,3 123,1 5.685 0,7 79,5 2007 4.758 7,9 83,3 1.472 15,5 157,8 6.230 9,6 96,7 2008 5.032 5,8 93,8 1.621 10,1 183,9 6.653 6,8 110,1 2009 4.774 -5,1 83,9 1.625 0,2 184,6 6.399 -3,8 102,1 2010 4.557 -4,5 75,5 1.602 -1,4 180,6 6.159 -3,8 94,5 2011 4.207 -7,7 62,1 1.506 -6,0 163,7 5.713 -7,2 80,4 2012 4.008 -4,7 54,4 1.452 -3,6 154,3 5.460 -4,4 72,4 2013 3.911 -2,4 50,7 1.449 -0,2 153,8 5.360 -1,8 69,2 2014 3.780 -3,3 45,6 1.392 -3,9 143,8 5.172 -3,5 63,3 set-14 3.854 . 48,5 1.478 . 158,8 5.332 . 68,4 set-15 3.788 -1,7% 45,9 1.504 1,8% 163,4 5.292 -0,8% 67,1 93 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 52 - SERIE STORICA LAVORATORI FRONTALIERI Frontalieri totali 2004-2014 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Se si considera che l'insieme dei lavoratori totali, alla fine di settembre 2015, è di 20.294 unità si può facilmente intuire come sia eloquente la cifra di 5.292 frontalieri che rappresenta il 26,1% del totale (Tav.48). L’aspetto quantitativo dei flussi transfrontalieri basterebbe da solo a giustificare l'attenzione che deve essere prestata a questo fenomeno, tuttavia, vista la sua strutturazione, occorrerà valutare attentamente anche l’impatto futuro che potrà generare sia in ambito sanitario, sia, in prospettiva, in quello previdenziale. La costante che ha determinato, negli anni precedenti alla crisi, l’innalzamento della domanda di lavoro, per cui l’offerta di forza lavoro sammarinese non era più sufficiente, è stata l’espansione del sistema economico sammarinese, caratterizzata dalla crescita del numero delle attività produttive. L’apporto del lavoro transfrontaliero, infatti, ha visto negli anni l'aumento più consistente nei rami delle attività manifatturiere e del commercio. Da un raffronto statistico più generale possiamo vedere che, a partire dall’anno 1996, il numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto in maniera esponenziale passando da 3.167 a 6.399 nel 2009, con un incremento del 102,1%, per poi calare in modo repentino fino al 2014, dove si registra una variazione sul 1996 del 63,3%. 94 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Tralasciando l’analisi della collocazione dei frontalieri nel settore pubblico, dove le figure professionali sono presenti esclusivamente in campo sanitario, si rileva come nel settore privato i lavoratori frontalieri abbiano un’incidenza maggiore nelle qualifiche di manodopera specializzata, dove il valore più consistente lo si riscontra tra gli operai specializzati e tecnici (22,8% Tav.49). Il totale di coloro che ricoprono qualifiche impiegatizie è pari a 1.593 unità, con un incidenza sul totale del 30,4%, mentre l’incidenza di coloro che sono inquadrati nella categoria degli operai è del 60,3% per un totale di 3.156 unità lavorative. TAVOLA 49 - RAFFRONTO TOTALE DEI LAVORATORI/FRONTALIERI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015) Settore Privato Settore Pubblico Totale M F T M F T M F T 233 48 281 41 30 71 274 78 352 Responsabili ed esperti di settore 628 280 908 298 633 931 926 913 1.839 1.612 1.474 3.086 350 751 1.101 1.962 2.225 4.187 Impiegati operativi 958 1.457 2.415 196 396 592 1.154 1.853 3.007 Operai caporeparto 69 6 75 29 0 29 98 6 104 2.181 291 2.472 329 202 531 2.510 493 3.003 Dirigenti e assimilati Impiegati specializzati e tecnici Operai specializzati e tecnici Operai qualificati 1.587 822 2.409 92 127 219 1.679 949 2.628 Operai generici e commessi 1.359 1.573 2.932 76 85 161 1.435 1.658 3.093 39 42 81 55 73 128 94 115 209 Altri Totale Generale 8.666 5.993 14.659 1.466 2.297 3.763 10.132 8.290 18.422 di cui frontalieri Settore Privato Settore Pubblico Totale M F T M F T M F T 86 14 100 2 0 2 88 14 102 Responsabili ed esperti di settore 280 79 359 11 14 25 291 93 384 Impiegati specializzati e tecnici 717 372 1.089 2 9 11 719 381 1.100 Impiegati operativi 269 235 504 0 0 0 269 235 504 Operai caporeparto 24 3 27 0 0 0 24 3 27 1.124 71 1.195 0 0 0 1.124 71 1.195 Operai qualificati 820 278 1.098 0 0 0 820 278 1.098 Operai generici e commessi 431 405 836 0 0 0 431 405 836 Altri 10 19 29 12 5 17 22 24 46 1.476 5.237 27 28 55 3.788 1.504 5.292 Dirigenti e assimilati Operai specializzati e tecnici Totale Generale 3.761 95 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 53 - INCIDENZA PERCENTUALE PER RAMO SUL TOTALE DEI FRONTALIERI (SETTEMBRE 2015) Attività artistiche, sportive, di intrattenimento; 1,1% Servizi di supporto alle Sanità e assistenza imprese; 4,6% Altre attività sociale; 1,5% di servizi; Attività professionali; 3,1% Istruzione; 0,2% 7,5% Attività immobiliari; 0,2% Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro; 0,8% Agricoltura; 0,1% Attività manifatturiere; 41,6% Attività finanziarie e assicurative; 1,2% Servizi di informazione e comunicazione ; 5,3% Servizi di alloggio e di ristorazione; 6,1% Trasporto e magazzinaggio; 2,6% Fornitura di acqua; reti fognarie; 0,0% Commercio; 16,0% Costruzioni; 8,2% Il Grafico 53 mostra l’incidenza sul totale del personale transfrontaliero, dove con il 41,6% si colloca prevalentemente nel ramo dell’attività manifatturiera, seguito dal commercio con il 16,0%. I Grafici 54 e 55 mostrano invece i dati relativi al titolo di studio, alla qualifica e all’età. Qui è possibile osservare come il titolo di studio prevalente per i frontalieri sia quello della licenza media, quindi un titolo di studio basso, seguito dal diploma. Rispetto al totale degli occupati, la struttura per età dei frontalieri si caratterizza per una sovrarappresentazione della classe di età che va dai 41 ai 50 anni. Infine, la Tavola 50 ed il Grafico 56 analizzano la forza di lavoro transfrontaliera riguardo al genere. Da uno sguardo d’insieme, possiamo notare che, a settembre 2015, la maggioranza dei frontalieri è di sesso maschile ed è occupata nelle attività manifatturiere. 96 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 54 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER POSIZIONE ANAGRAFICA E TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2015) 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Licenza media e titolo inferiore Diploma di maturità e di qualifica Laurea o diploma universitario Non specificato Lavoratori frontalieri Lavoratori residenti e soggiornanti Sammarinesi residenti all'estero 2492 4531 56 1653 6017 61 463 684 2088 351 17 9 GRAFICO 55 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI/FRONTALIERI PER FASCE D'ETÀ (SETTEMBRE 2015) 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Dipendenti totali di cui frontalieri 16-18 19-25 26-30 31-40 41-50 Oltre 51 0,2% 0,0% 4,7% 0,5% 7,5% 1,8% 25,6% 7,9% 36,2% 12,1% 25,8% 6,5% 97 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 50 - LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER RAMO E GENERE 2014 set-15 M F T M F T 3 1 4 4 2 6 1.798 319 2.117 1.848 333 2.181 1 0 1 2 0 2 Costruzioni 467 11 478 418 11 429 Commercio all'ingrosso e al dettaglio 476 292 768 509 328 837 Trasporto e magazzinaggio 133 24 157 113 22 135 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione 131 133 264 201 84 285 156 202 161 76 317 278 Attività finanziarie e assicurative 43 23 66 42 22 64 Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti Attività immobiliari 5 2 7 5 3 8 Attività professionali, scientifiche e tecniche 300 98 398 294 100 394 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 76 141 217 87 154 241 Istruzione 8 3 11 6 3 9 Sanità e assistenza sociale 13 68 81 12 68 80 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 62 23 85 30 26 56 Altre attività di servizi 29 117 146 32 128 160 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro 1 35 36 1 39 40 Totale settore privato 3.747 1.374 5.121 3.761 1.476 5.237 33 18 51 27 28 55 Totale dipendenti frontalieri 3.780 1.392 5.172 3.788 1.504 5.292 Settore pubblico allargato GRAFICO 56 - INCIDENZA LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER GENERE (SETTEMBRE 2015) 80,0% 71,8% 70,0% 60,0% 49,1% 50,0% 50,9% 40,0% 30,0% 28,2% 20,0% 10,0% 0,0% Settore privato Settore pubblico Maschi Femmine 98 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.3 ‐ La Disoccupazione Su base annua, a settembre 2015 rispetto a settembre 2014, il tasso di disoccupazione totale è in lieve diminuzione con un valore pari all’8,75% contro l’8,84% dell’anno precedente. Rimane sostanzialmente invariato il tasso di disoccupazione in senso stretto pari al 7,34% contro il 7,33%. Il dato continua a mostrare che la disoccupazione a San Marino, così come in tutti gli Stati europei, risulta un problema pressante e in continuo incremento. Le percentuali relative alla disoccupazione, nell’arco temporale 2004-2014, risultano comunque contenute e molto inferiori rispetto alla media italiana. La Tavola 51, unitamente al Grafico 57, dimostrano come nel terzo trimestre 2015 gli effetti della disoccupazione siano decisamente incisivi e come la crescita della disoccupazione a partire dal 2008, potrebbe, in assenza di efficaci politiche del lavoro, diventare strutturale. Nel 2014 il numero totale dei disoccupati, ovverosia le persone in età lavorativa iscritte nelle pubbliche graduatorie (comprese le graduatorie per l’insegnamento), che sono in cerca TAVOLA 51 - LA DISOCCUPAZIONE 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 set-14 set-15 Disoccupati totali 577 671 595 573 713 910 978 1.115 1.332 1.493 1.596 1.447 1.438 Disoccupati in senso stretto 249 325 254 259 364 522 601 787 1.022 1.199 1.319 1.200 1.206 Tasso di disoccupazione totale 3,36 3,57 3,81 3,62 4,44 5,61 6,03 6,82 8,14 9,10 9,81 8,84 8,75 Tasso di disoccupazione in senso stretto 7,33 7,34 1,70 1,78 1,63 1,64 2,27 3,22 3,7 4,82 6,24 7,31 8,11 GRAFICO 57 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 2004 2005 2006 2007 2008 Disoccupati totali 2009 2010 2011 2012 Disoccupati in senso stretto 99 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2013 2014 Relazione Economico – Statistica di impiego, comprese quelle che interpongono vincoli all’ingresso nel mondo lavorativo, raggiunge le 1.596 unità, 103 in più rispetto al 2013. Se però consideriamo l a disoccupazione in senso stretto, quella cioè che considera le persone subito disponibili, ossia che non frappongono ostacoli o condizioni ad entrare nel mondo del lavoro, il numero si attesta a 1.319 disoccupati. Anche in questo caso i valori sono ai massimi livelli dal 2004. Nel terzo trimestre 2015, invece, il numero dei disoccupati totali si attesta a 1.438 unità e rispetto al dato del 3° trimestre 2014 aumenta la disoccupazione femminile (925 disoccupate contro le 918 del periodo corrispondente), mentre diminuisce quella maschile (513 contro 529). Le donne disoccupate rappresentano il 64,3% del totale, mentre gli uomini il 35,7%. Analizzando il tasso di disoccupazione in senso stretto, si possono trarre conclusioni analoghe a quanto espresso poc’anzi, e cioè di come a San Marino, in assenza di politiche che favoriscano l’occupazione, visto il perdurare di condizioni economiche sfavorevoli, le forme di disoccupazione potrebbero diventare strutturali. TAVOLA 52 - DISOCCUPAZIONE PER GENERE, FASCE D'ETÀ E GRADO D'ISTRUZIONE 2012 Per sesso Incidenza percentuale 2013 2014 M F T M F T 462 870 1.332 520 973 1.493 549 1.047 1.596 34,8% 65,2% 100,0% 34,4% 65,6% 100,0% 34,7% 65,3% 100,0% M F set-15 T M F T 513 925 1.438 35,7% 64,3% 100,0% Per fasce d'età Fino ai 19 anni 30 28 58 30 29 59 37 19 56 44 35 79 20-29 anni 157 255 412 190 286 476 193 285 478 174 251 425 30-39 anni 120 257 377 124 283 407 128 309 437 113 267 380 40-49 anni 81 230 311 98 242 340 95 289 384 102 243 345 50-59 anni 64 81 145 68 118 186 87 135 222 68 122 190 9 10 19 60 anni e oltre 10 19 29 10 15 25 462 870 1.332 520 973 1.493 Licenza media e inferiore 156 269 425 168 290 458 192 310 502 177 235 412 Diploma maturità e qualifica 209 379 588 249 454 703 239 465 704 220 407 627 Laurea e diploma universitario 88 215 303 87 214 301 101 253 354 102 255 357 Non specificato 9 7 16 16 15 31 17 19 36 14 28 42 462 870 1.332 520 973 1.493 513 925 1.438 Totale 549 1.047 1.596 12 7 19 513 925 1.438 Per grado di istruzione Totale 549 1.047 1.596 100 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 58 - PERCENTUALE DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015) Maschi 35,7% Femmine 64,3% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% GRAFICO 59 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER FASCE D'ETÀ SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015) Fino 19 anni 5,5% 20-29 anni 29,6% 30-39 anni 26,4% 40-49 anni 24,0% 50-59 anni 13,2% 60 anni e oltre 1,3% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% GRAFICO 60 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GRADO DI ISTRUZIONE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015) Licenza media e inferiore 28,7% Diplomi di qualifica e maturità 43,6% Lauree e diplomi universitari Non specificato 24,8% 2,9% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% 50,0% 101 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Osservando la Tavola 52, è possibile notare come a condizionare la disoccupazione siano i seguenti fattori: il sesso, l’età e il grado di istruzione. Più delicato si presenta l’argomento che riguarda le fasce d’età. A settembre 2015, su un totale di 1.438 disoccupati, ben 425 (251 donne e 174 uomini) sono compresi nella fascia d’età che va dai 20 ai 29 anni, mentre 380 disoccupati (267 donne e 113 uomini) vengono ricompresi nella fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni. Ciò conferma, principalmente, che i giovani incontrano alcune difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro, mentre per le altre fasce d’età, il cambiamento nel corso degli anni dei contenuti del mondo del lavoro nel suo complesso sta rendendo più difficile il ricollocarsi in ambiti lavorativi diversi, pertanto in futuro giocherà un ruolo fondamentale la formazione, soprattutto dopo un periodo di crisi come quello attuale. Infine, risultano sempre superiori per le donne i numeri della disoccupazione relativamente al grado d’istruzione. Oltre ad esserci differenze nei numeri rispetto al titolo di studio, resta il fatto che sono comunque troppo alte le cifre dei disoccupati in possesso di diploma universitario e laurea. Osservando invece i grafici che riportano l’incidenza percentuale della disoccupazione vediamo che, in ordine all’età, la fascia 20-29 anni occupa il 29,6% e la fascia 30-39 anni il 26,4% (Graf.59), mentre, per ciò che riguarda il grado di istruzione, sono i diplomati ad avere l’incidenza più elevata (43,6% Graf.60). GRAFICO 61 - INCREMENTO DISOCCUPATI IN SENSO STRETTO PER FASCIA DI ETÀ (SETTEMBRE 2010 – SETTEMBRE 2015) 120 101 100 82 78 80 103 86 80 60 44 40 32 20 da 60 a 64 anni da 55 a 59 anni da 50 a 54 anni da 45 a 49 anni da 40 a 44 anni da 35 a 39 anni da 25 a 29 anni da 30 a 34 anni 102 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica oltre 64 anni 2 da 20 a 24 anni -20 Fino a 19 anni 0 12 -5 Relazione Economico – Statistica 2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro A partire dal 2009, l’ampio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) ha consentito al mercato del lavoro sammarinese di contenere, almeno in parte, l’impatto della crisi produttiva. Rispetto al 2008, le ore complessivamente autorizzate di CIG sono quasi triplicate, superando, negli importi erogati, i 10 milioni nel 2009 (rispetto ai circa 4 milioni dell’anno precedente) e mostrando così una crescita di proporzioni ben superiori rispetto ad antecedenti fasi cicliche negative. I dati relativi al 2014 si presentano meno elevati rispetto a quelli del 2013 e più contenuti se rapportati ai picchi registrati negli anni precedenti. La tendenza è quindi in diminuzione per l’utilizzo della CIG (Grafici 62 e 63). La particolarità della CIG è quella di consentire l’integrazione della retribuzione dei lavoratori, a fronte di eventi temporanei che possono determinare la sospensione o la contrazione della normale attività lavorativa, in attesa della ripresa operativa. L’ente a cui compete l’erogazione della Cassa Integrazione è l'Istituto di Sicurezza Sociale. GRAFICO 62 - ANDAMENTO ORE DI C.I.G. 1.000.000 900.000 800.000 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 2010 2011 2012 2013 2014 giu-15 GRAFICO 63 - ANDAMENTO IMPORTI C.I.G. 10.000.000 9.000.000 8.000.000 7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 0 2010 2011 2012 2013 103 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 giu-15 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 53 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA SUDDIVISA PER CAUSA 2007 Ore Causa di forza maggiore 1 114.023 Situazioni temporanee di mercato 2 Crisi economiche 3 Subtotale (cause 2 + 3) 98.017 2009 Ore Importo Ore Importo € 1.134.508,00 132.060 € 1.338.059,00 136.944 € 1.432.965,00 € 895.389,00 194.758 € 1.826.332,00 881.687 € 8.539.446,00 48.552 € 459.135,00 113.947 € 1.128.085,00 86.271 € 815.698,00 146.569 € 1.354.524,00 308.705 € 2.954.417,00 967.958 € 9.972.411,00 . . . € 12.365,00 . -€ 40.058,00 € 2.459.201,00 440.765 Arretrati Totale generale 2008 Importo 261.921 2010 Ore € 4.304.841,00 1.104.902 € 10.748.051,00 2011 2012 Importo Ore Importo Ore Importo 1 236.339 € 2.344.420,00 112.950 € 1.124.065,00 208.729 € 2.025.344,00 Situazioni temporanee di mercato 2 562.323 Causa di forza maggiore € 5.322.965,00 446.880 € 4.144.615,00 566.437 € 5.123.253,00 87.831 € 846.158,00 126.820 € 1.207.733,00 85.116 € 800.212,00 Subtotale (cause 2 + 3) 650.154 € 7.756.385,00 573.700 € 5.352.348,00 651.553 € 5.923.465,00 . -€ 15.661,00 . -€ 9.604,00 . € 26.720,00 Totale generale 886.493 € 8.589.882,00 686.650 € 6.466.809,00 860.282 € 7.975.529,00 Crisi economiche 3 Arretrati 2013 Ore Causa di forza maggiore 2014 Importo Ore Importo giu-15 Ore Importo 1 136.379 € 1.367.024,00 95.426 € 957.923,00 53.289 € 541.854,00 Situazioni temporanee di mercato 2 584.007 € 5.435.896,00 425.000 € 4.019.330,00 225.461 € 2.134.589,00 Crisi economiche 3 Subtotale (cause 2 + 3) 91.344 € 857.672,00 67.835 € 644.940,00 3.632 € 31.508,00 675.351 € 6.293.568,00 492.835 € 4.664.270,00 229.093 2.166.097 . -€ 4.455,00 811.730 € 7.656.137,00 Arretrati Totale generale -€ 7.940,00 588.261 € 5.614.253,00 -€ 7.708,00 282.382 € 2.700.243,00 GRAFICO 64 - C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2014) 80,00% 71,59% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 17,06% 11,49% 20,00% 10,00% -0,14% 0,00% -10,00% Situazione economica temporanea di mercato Causa di forza maggiore Crisi economiche 104 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Arretrati Relazione Economico – Statistica TAVOLA 54 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER ATTIVITÀ ECONOMICA 2012 2013 Ore Importi Ore Importi Atti vi tà ma ni fa tturi e re Forni tura di a cqua , re ti fogna ri e, a tti vi tà di ge s ti one dei ri fi uti e ri s a na mento 445.883 € 4.184.927,00 426.769 € 4.089.972,00 324 € 3.063,00 615 € 7.347,00 Cos truzi oni Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o, ri pa ra zi one di a utovei col i e motoci cl i 190.996 € 1.875.915,00 160.220 € 1.605.002,00 58.682 € 515.345,00 76.158 € 688.133,00 Tra s porto e ma ga zzi na ggi o 12.980 € 112.760,00 10.479 € 95.925,00 Atti vi tà dei s e rvi zi di a l l oggi o e di ri s tora zi one 16.298 € 125.848,00 13.494 € 103.578,00 Servi zi di i nforma zi one e comuni ca zi one 15.951 € 148.610,00 18.233 € 170.215,00 Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve 14.927 € 153.985,00 9.976 € 97.355,00 922 € 8.212,00 2.002 € 18.964,00 Atti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e tecni che 66.282 € 553.718,00 61.578 € 519.655,00 Nol e ggi o, Age nzi e di vi a ggi o, s ervi zi di s upporto a l l e i mpre s e 30.728 € 240.567,00 23.918 € 191.203,00 344 € 3.042,00 . . 1.444 € 12.263,00 1.483 € 12.794,00 376 € 3.297,00 1.766 € 16.135,00 4.146 € 33.976,00 5.041 € 39.860,00 860.283 € 7.975.528,00 811.732 € 7.656.138,00 Atti vi tà i mmobi l i a ri Is truzi one Sa ni tà e a s s i s tenza s oci a l e Atti vi tà a rti s ti che , s porti ve , di i ntra tteni mento e di verti me nto Al tre a tti vi tà di s e rvi zi Totale generale 2014 giu-15 Ore Importi Ore Importi Atti vi tà ma ni fa tturi e re Forni tura di a cqua , re ti fogna ri e, a tti vi tà di ge s ti one dei ri fi uti e ri s a na mento 255.358 € 2.473.669,00 112.692 € 1.092.245,00 337 € 3.227,00 132 € 1.328,00 Cos truzi oni Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o, ri pa ra zi one di a utovei col i e motoci cl i 151.549 € 1.522.452,00 86.210 € 872.424,00 86.596 € 794.711,00 36.922 € 330.476,00 Tra s porto e ma ga zzi na ggi o 4.485 € 43.028,00 5.337 € 49.150,00 Atti vi tà dei s e rvi zi di a l l oggi o e di ri s tora zi one 9.127 € 70.626,00 9.459 € 68.474,00 Servi zi di i nforma zi one e comuni ca zi one 13.846 € 128.849,00 5.553 € 50.953,00 Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve 2.051 € 20.439,00 1.184 € 12.181,00 Atti vi tà i mmobi l i a ri 1.192 € 11.100,00 1.259 € 11.729,00 Atti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e tecni che 47.269 € 409.889,00 15.828 € 144.591,00 Nol e ggi o, Age nzi e di vi a ggi o, s ervi zi di s upporto a l l e i mpre s e € 38.983,00 9.410 € 76.428,00 4.530 Is truzi one 586 € 6.331,00 . . Sa ni tà e a s s i s tenza s oci a l e 700 € 6.352,00 133 € 1.188,00 Atti vi tà a rti s ti che , s porti ve , di i ntra tteni mento e di verti me nto 1.008 € 8.846,00 233 € 2.192,00 Al tre a tti vi tà di s e rvi zi 4.747 € 38.309,00 2.910 € 24.329,00 588.261 € 5.614.256,00 282.382 € 2.700.243,00 Totale generale La Cassa Integrazione Guadagni ordinaria viene autorizzata a seguito di eventi temporanei non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori, oppure per situazioni temporanee di mercato. L’intervento tutela il lavoratore in caso di perdita della retribuzione e sostiene le imprese, che, seppure in condizioni di difficoltà, cercano di mantenere il livello occupazionale. Diversi, invece, gli ambiti di intervento della cassa integrazione straordinaria che possono essere ricercati per finalità diverse da quelle previste per l'ordinaria. 105 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Possono ritrovarsi nel caso di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, nel caso di particolari crisi settoriali, in casi di dichiarazione di fallimento, di emanazione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa e di sottoposizione all'amministrazione straordinaria. GRAFICO 65 - C.I.G. LIQUIDATA PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (2014) 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 44,1% 27,1% 14,2% 7,3% 2,3% 1,4% 1,3% 0,8% 0,7% 0,4% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% La causa principale di richiesta di Cassa Integrazione Guadagni è stata per il 2014, così come per il 2013, la “Situazione economica temporanea di mercato” dovuta alla crisi ecnomica iniziata nel 2008 e perdurata, seppur con minor rilievo, anche durante il 2014. La percentuale sul totale degli importi evasi per CIG per “Situazione temporanee di mercato” si attesta al 71,59%, seguita da “Causa di forza maggiore” con 17,06% e da “Crisi economiche” con 11,49% . La Tavola 53 mostra nel dettaglio gli importi totali liquidati suddivisi per causa registrando, in particolare, per la causa “situazioni temporanee di mercato”, importi consistenti anche se inferiori al 2013. Per l’anno 2014, la causa di “forza maggiore” assorbe la cifra di € 957.923, a fronte di 95.426 ore, la causa “situazioni temporanee di mercato” € 4.019.330 a fronte di 425.000 ore, infine la causa che riguarda “crisi economica, ristrutturazioni e riconversioni aziendali” €644.940, per complessive 67.835 ore. 106 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Analizzando il numero di ore richieste per il 2014, rispetto all’anno precedente, assistiamo ad una diminuzione del ricorso alla cassa integrazione pari al -27,53%. Se si valutano, invece, gli importi erogati, tale diminuzione si attesta al -26,67%. Nel dettaglio, gli importi liquidati per la causa legata alle situazioni temporanee di mercato diminuiscono del -26,1%; diminuiscono anche gli importi riferiti alla causa che riguarda le crisi economiche (-24,8%) e quelli legati alla causa di forza maggiore (-30,0%). La Tavola 54 ed il Grafico 65, riferiti alla Cassa Integrazione liquidata per ramo di attività economica, mettono in evidenza che i settori che hanno percepito gli importi maggiori sono stati quelli del settore Manifatturiero e del settore delle Costruzioni. In totale, nel 2014, l’Industria Manifatturiera beneficia del 44,1% (53,6% nel 2013) del totale liquidato, mentre il ramo Costruzioni del 27,1% (21,0% nel 2013). In particolare, per quanto riguarda gli importi liquidati, per il settore Costruzioni è prevalente la causa di forza maggiore che costituisce il 53,6% del totale, mentre per il settore Manifatturiero prevale la causa delle situazioni temporanee di mercato con il 79,6% del totale degli importi (Tav.55 e Graf.66). 107 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 55 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER RAMO E CAUSA (2014) Causa di forza maggiore Atti vi tà ma ni ftturi ere Situazioni temporanee di mercato Cos truzi oni 13 115 9 . 137 Ore l i qui da te 7.553 202.795 45.010 . 255.358 € 1.968.315 € 434.051 Tra s porto e ma ga zzi na ggi o 1 . . . 1 Ore l i qui da te 337 . . . 337 Importo l i qui da to € 3.227 . . €0 3.227 Tota l e a zi ende 112 71 . . 183 Ore l i qui da te 80.392 71.158 . . 151.550 € 706.423 . -€ 591 1.522.452 Tota l e a zi ende 3 92 2 . 97 Ore l i qui da te 485 65.512 20.600 . 86.597 Importo l i qui da to € 4.955 € 603.583 € 191.382 -€ 5.210 794.710 Tota l e a zi ende 2 9 . . 11 Ore l i qui da te 1.027 3.459 . . 4.486 43.028 Importo l i qui da to € 10.553 Atti vi tà dei s ervi zi di a l l oggi o e di ri s tora zi one Servi zi di i nforma zi one e comuni ca zi one Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve Atti vi tà i mmobi l i a ri Atti vi tà profes s i ona l i , s ci enti fi che e tecni che € 32.475 . €0 Tota l e a zi ende . 17 . . 17 Ore l i qui da te . 9.127 . . 9.127 Importo l i qui da to . € 70.626 . €0 70.626 Tota l e a zi ende . 13 . . 13 Ore l i qui da te . 13.846 . . 13.846 Importo l i qui da to . € 128.784 . € 65 128.849 Tota l e a zi ende . 4 . . 4 Ore l i qui da te . 2.051 . . 2.051 Importo l i qui da to . € 20.439 . €0 20.439 Tota l e a zi ende . 6 . . 6 Ore l i qui da te . 1.192 . . 1.192 Importo l i qui da to . € 11.100 . €0 11.100 Tota l e a zi ende 6 44 1 . 51 Ore l i qui da te 3.501 41.544 2.225 . 47.270 409.889 Importo l i qui da to € 32.751 Nol eggi o, a genzi e di vi a ggi o, s ervi zi di s upporto a l l e i mpres e € 356.781 € 19.507 € 850 Tota l e a zi ende 7 16 . . 23 Ore l i qui da te 2.109 7.301 . . 9.410 € 61.502 . -€ 658 216.428 Importo l i qui da to € 155.584 Is truzi one Sa ni tà e a ss i tenza s oci a l e Atti vi tà a rti s ti che, s porti ve, di i ntra tteni mento e di verti mneto Al tre a tti vi tà di servi zi Tota l e genera l e -€ 2.721 2.473.669 Tota l e a zi ende Importo l i qui da to € 816.620 Commerci o a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o, ri pa ra zi one di a utovei col i e motoci cl i Totale Tota l e a zi ende Importo l i qui da to € 74.024 Forni tura di a cqua , reti fogna ri e, a tti vi tà di ges ti one dei ri fi uti e ri s a na mento Crisi economica, ristrutturazioni e Arretrati riconversioni aziendali Tota l e a zi ende . 1 . . 1 Ore l i qui da te . 586 . . 586 Importo l i qui da to . € 6.124 . € 207 6.331 Tota l e a zi ende . 3 . . 3 Ore l i qui da te . 700 . . 700 Importo l i qui da to . € 6.352 . €0 6.352 Tota l e a zi ende . 3 . . 3 Ore l i qui da te . 1.008 . . 1.008 Importo l i qui da to . € 8.846 . €0 8.846 Tota l e a zi ende 1 13 . . 14 Ore l i qui da te 24 4.723 . . 4.747 Importo l i qui da to € 209 € 37.981 . € 118 38.308 Tota l e a zi ende 145 407 12 . 564 Ore l i qui da te 95.426 425.000 67.835 . 588.261 € 4.019.330 € 644.940 Importo l i qui da to € 957.923 108 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica -€ 7.940 5.614.253 Relazione Economico – Statistica Nei primi sei mesi del 2015 si sono registrate 411 aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, con un decremento del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 (486 aziende). Tale riduzione viene confermata anche in termini di importo liquidato: nel periodo gennaio-giugno 2015 sono stati erogati € 2.700.243, cifra sensibilmente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2014 (€ 3.207.187, -15,8%). Anche nei primi sei mesi del 2015, il motivo preponderante di ricorso alla CIG è stato “Situazioni temporanee di mercato” (79,0% dell’importo totale), seguito da “Causa di forza maggiore” (20,0% dell’importo totale) e “crisi economiche” (1,0% dell’importo totale). 67,3% Causa di forza maggiore 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,9% 0,0% Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi 0,0% 0,3% 0,0% Attività immobiliari Situazioni temporanee di mercato Istruzione 0,0% 0,5% 0,0% Attività finanziarie e assicurative 1,6% Noleggio, Agenzie di 1,5% viaggio, servizi di supporto alle… 0,0% 0,0% 3,2% 0,0% Servizi di informazione e comunicazione Attività professionali, scientifiche e tecniche 0,0% 1,8% 0,0% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 1,1% 0,8% 0,0% Trasporto e magazzinaggio 3,4% 8,9% 3,0% 29,7% 15,0% 0,5% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di… 0,0% Costruzioni 0,3% Fornitura di acqua, reti 0,0% fognarie, attività di gestione dei… 0,0% 17,6% 49,0% 7,7% Attività manifatturiere 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 85,2% GRAFICO 66 - ANDAMENTO C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2014) Crisi economica Il ricorso all’Indennità Economica Speciale, che viene erogata sempre dall’Istituto Sicurezza Sociale (Tav.56) e che viene corrisposta ai lavoratori in regime di mobilità, ha visto, a partire dal 2003, un progressivo aumento degli importi liquidati toccando le cifre massime nel 2011 con 5.185 casi per un totale di 656.641 ore ed un importo pari a € 5.656.643, per poi ridursi negli anni a seguire. I valori riportati per il 2014 mostrano una tendenziale diminuzione all’utilizzo di tale indennità economica, attestandosi ad un valore di importi liquidati pari a €3.857.894, contro un valore di €4.001.210 registratosi nel 2013, con una conseguente contrazione del -3,58%. 109 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 56 - INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE LIQUIDATA Totale casi Totale ore Importo liquidato 2004 1.221 157.872 1.249.849,00 2005 1.024 126.027 1.006.001,00 2006 868 108.369 885.594,00 2007 932 119.272 981.997,00 2008 1.099 137.998 1.177.082,00 2009 2.929 368.185 3.122.392,00 2010 3.656 468.040 4.031.419,00 2011 5.185 656.641 5.656.643,00 2012 4.705 541.272 4.772.565,00 2013 3.982 456.391 4.001.210,00 2014 3.615 423.805 3.857.894,00 GRAFICO 67 - ANDAMENTO IMPORTI LIQUIDATI INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE 6.000.000,00 5.000.000,00 4.000.000,00 3.000.000,00 2.000.000,00 1.000.000,00 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Importo liquidato 110 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 Relazione Economico – Statistica 2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro Lo sviluppo dell’economia se da un lato ha migliorato le condizioni economiche dall’altro ha contribuito ad aumentare il numero degli infortuni sul lavoro. Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro sono diventati termini di attualità. Nel 2014, comunque, si è verificata una diminuzione degli infortuni sul lavoro rispetto al 2013 del -5,8% (9,8% sul 2012), aumentano, invece, gli infortuni in itinere. E’ quanto emerge dai dati a disposizione che, per gli infortuni totali avvenuti nel corso del 2014, fanno registrare 589 casi legati ad infortunio sul lavoro e 60 casi di “infortuni in itinere”, ossia l’infortunio che accade al lavoratore per recarsi sul luogo di lavoro, oppure durante il percorso che collega due posti di lavoro e tra il luogo di lavoro e quello di consumazione abituale dei pasti (Tav.57 e Graf. 68). TAVOLA 57 - TIPOLOGIE DI INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO 2010 2011 2012 2013 2014 Infortunio sul lavoro 728 733 653 625 589 Infortunio in itinere 86 51 67 31 60 814 784 720 656 649 Totale Fonte Pronto Soccorso GRAFICO 68 - ANDAMENTO INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO 800 700 600 500 400 300 200 100 0 2010 2011 2012 Infortunio sul lavoro 2013 Infortunio in itinere 111 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 Relazione Economico – Statistica 2.6.6 - La Previdenza La questione previdenziale assume oggi un’importanza maggiore rispetto al passato in quanto il sistema a ripartizione che governa la previdenza sammarinese paga pensioni per un periodo mediamente più lungo, visti gli aumenti degli indici di anzianità della popolazione. Attualmente le pensioni sono garantite da una proporzione elevata di lavoratori che non deve mai superare una soglia critica. Monitorare il funzionamento del sistema pensionistico diventa uno degli obiettivi principali del nostro sistema, poiché la massa di lavoratori che dovrà usufruire della pensione nei prossimi anni sarà molto alta, per questo la legge sulla previdenza complementare, tenendo conto di tutti i dati e degli indicatori a disposizione, con riguardo all’età di pensionamento ed al prolungamento della vita lavorativa, cerca di limitare e contenere il depauperamento dei fondi pensionistici ed il mantenimento di un adeguato tenore di vita per i pensionati delle nuove generazioni. Analizzando i dati della gestione del sistema pensionistico ordinario, si può notare che aumenta costantemente sia la spesa per le pensioni ordinarie (Tav.58), sia il numero delle pensioni ordinarie erogate che passano dalle 7.892 del 2013, alle 8 .255 del 2014 (+4,60%), sia l’importo medio per pensionato che passa da €17.015,90 del 2013 a €17.375,61 del 2014 con un incremento del +2,11%. TAVOLA 58 - SISTEMA PENSIONISTICO ORDINARIO 2011 Var. % 2012 Var. % 2013 Var. % 2014 Var. % Spesa complessiva pensioni ord. € 118.173.160,51 4,32% € 126.046.623,58 6,66% € 134.289.471,08 6,54% € 143.435.682,11 6,81% Numero di pensioni ordinarie 7.442 3,40% 7.802 4,84% 7.892 1,15% 8.255 4,60% Importo medio per pensionato € 15.879,22 0,89% € 16.155,68 1,74% € 17.015,90 5,32% € 17.375,61 2,11% Retribuzioni lorde € 513.877.766,96 -3,74% € 507.608.853,30 -1,22% € 506.612.561,10 -0,20% € 505.645.852,60 -0,19% Numero di occupati 20.935 -2,21% 20.498 -2,09% 20.279 -1,07% 19.847 -2,13% € 24.546,35 -1,56% € 24.763,82 0,89% € 24.982,13 0,88% € 25.477,19 1,98% 2,81 -5,43% 2,63 -6,61% 2,57 -2,20% 2,40 -6,43% Importo retribuzione media Rapporto occupati/pensionati 112 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Passando, invece, all’analisi dell’andamento indicizzato di pensioni e occupati e del rapporto tra occupati e pensionati (Grafici 69 e 70), si evidenzia come sia costante l’aumento del divario tra l’entità del numero dei pensionati rispetto all’incremento degli occupati; infatti, il rapporto occupati/pensionati nel 2014 è pari a 2,40 ed è costantemente in diminuzione. GRAFICO 69 - ANDAMENTO INDICIZZATO DI PENSIONI E OCCUPATI (2010=100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2010 2011 2012 Pensioni ordinarie 2013 2014 Occupati Tra gli indicatori sociali (Tav.59 e Graf. 71), l’indice di ricambio (114,70 nel 2014), che stima il rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione potenzialmente lavorativa, (fascia d’età 60-64 anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro, (fascia d’età 15-19 anni), si presenta in diminuzione, mentre aumenta sia l’indice di dipendenza che risente della struttura sociale ed economica della popolazione (51,44), sia l’indice di dipendenza degli anziani (28,43). Riguardo all’indice di ricambio, un valore pari a 100 costituisce la soglia d’equilibrio, mentre valori superiori indicano che le uscite dal mondo del lavoro sono superiori alle entrate. Allo stesso modo, valori superiori a 50 per l’indice di dipendenza, indicano una situazione di squilibrio generazionale. TAVOLA 59 - INDICI SOCIALI 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Indice di ricambio 120,44 119,57 122,29 126,16 126,37 128,44 132,27 126,03 123,71 120,62 114,70 Indice di dipendenza 46,42 46,61 46,95 47,25 48,30 48,81 49,30 50,10 50,59 50,96 51,44 Indice di dipendenza degli anziani 24,13 24,33 24,60 24,76 25,44 25,83 26,09 26,88 27,47 27,79 28,43 113 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 70 - RAPPORTO TRA OCCUPATI E PENSIONATI 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Valore Reale 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 3,48 3,40 3,27 3,29 3,26 3,12 2,97 2,81 2,63 2,57 2,40 GRAFICO 71 - ANDAMENTO DEGLI INDICI SOCIALI 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2004 2005 2006 Indice di ricambio 2007 2008 2009 Indice di dipendenza 2010 2011 2012 2013 2014 Indice di dipendenza degli anziani Alla Tavola 60 è riportato il numero delle pensioni totali suddiviso per tipologia. Analizzando i dati è possibile osservare come negli anni il numero delle pensioni erogate sia costantemente aumentato, passando da un totale di 7.756 del 2005 a 10.041 pensioni erogate nel 2014 (+29,5%). Il grafico 72 mostra il flusso dei nuovi pensionati nei primi tre trimestri dell’anno 2014 e 2015. Da gennaio a settembre 2014 si registrano complessivamente 432 nuovi pensionati, numero che nel 2015 è andato a diminuire (-15,3%), infatti nei primi nove mesi si registrano 366 pensionamenti. 114 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 60 - PENSIONI TOTALI PER TIPOLOGIA 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Pensioni di invalidità e di anzianità 5.073 5.308 5.560 5.790 5.938 6.179 6.394 6.507 6.732 7.014 Pensioni sociali e superstiti 1.369 1.387 1.448 1.462 1.511 1.496 1.515 1.528 1.599 1.658 Pensioni privilegiate (infortuni, malattie prof. e di reversibilità) 1.314 1.324 1.331 1.342 1.344 1.337 1.451 1.409 1.403 1.365 . . . 1 1 105 . . . 4 8.019 8.339 8.595 8.794 9.117 9.360 9.444 9.734 10.041 Altri Totale 7.756 GRAFICO 72 – FLUSSO NUOVI PENSIONATI 120 105 100 77 80 58 60 20 38 37 40 52 50 45 30 16 33 48 44 43 49 34 24 15 0 2014 2015 Infine, analizzando l’andamento dei Fondi pensionistici (Tav.61), si rileva che per il 2014 la gestione ordinaria presenta saldi negativi per il fondo dei Lavoratori subordinati, Commercianti, Artigiani, Imprenditori, Agricoltori, Agenti/Rappresentanti. I fondi con saldo positivo sono quelli dei lavoratori professionisti e autonomi. Da segnalare i nuovi fondi: Autonomi e Gestione Residuale, istituiti con la legge n.158 del 2011 che al momento presentano saldi positivi. 115 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 61 - ANDAMENTO DEI FONDI PENSIONISTICI 2010 2011 2012 2013 2014 116.329.631,43 112.588.957,29 111.914.259,27 112.845.695,39 116.083.353,54 105.849.407,68 102.459.681,26 101.782.419,38 102.633.502,56 104.212.836,27 Lavoratori Subordinati Entrate di cui contrib uti 10.480.223,75 10.129.279,03 10.131.839,89 10.212.192,83 11.870.517,27 Us cite contr. Stato 90.030.726,64 96.690.944,36 103.340.394,19 110.989.887,28 119.312.146,27 Saldo (+/-) 26.298.904,79 15.898.012,93 8.573.865,08 1.855.808,11 -3.228.792,73 Commercianti Entrate 10.550.129,02 10.913.728,25 2.733.629,30 3.147.236,39 2.612.957,72 di cui contrib uti 2.838.945,50 2.722.226,24 2.733.629,30 3.147.236,39 2.612.957,72 contr. Stato 7.711.179,52 8.191.502,01 - 0,00 0,00 10.254.428,36 10.553.985,88 4.084.721,59 4.403.501,69 5.022.114,90 295.700,66 359.742,37 -1.351.092,29 -1.256.265,30 -2.409.157,18 Us cite Saldo (+/-) Artigiani Entrate 9.215.750,70 9.652.117,96 3.095.881,56 3.605.493,20 2.761.674,37 di cui contrib uti 3.248.843,77 3.082.012,44 3.095.881,56 3.605.493,20 2.761.674,37 contr. Stato 5.966.906,93 6.570.105,52 - 0,00 0,00 9.010.773,47 9.459.401,80 4.070.694,25 4.391.963,83 4.956.406,39 204.977,23 192.716,16 -974.812,69 -786.470,63 -2.194.732,02 Us cite Saldo (+/-) Liberi Professionisti Entrate 2.323.550,81 2.419.702,01 1.999.775,61 3.179.426,87 2.904.117,76 di cui contrib uti 1.942.143,01 1.973.613,58 1.999.775,61 3.179.426,87 2.904.117,76 contr. Stato 194.214,30 197.361,36 - 0,00 0,00 Us cite 1.200.354,74 1.383.293,37 1.425.488,97 1.461.869,05 1.623.024,54 Saldo (+/-) 1.123.196,07 1.036.408,64 574.286,64 1.717.557,82 1.281.093,22 Imprenditori Entrate 519.802,41 562.934,98 455.523,11 610.442,91 547.816,21 di cui contrib uti 415.841,93 450.147,98 455.523,11 610.442,91 547.816,21 contr. Stato 103.960,48 112.787,00 - 0,00 0,00 525.794,91 578.085,67 596.260,42 638.991,65 668.822,53 -5.992,50 -15.150,69 -140.737,31 -28.548,74 -121.006,32 1.415.752,35 Us cite Saldo (+/-) Agricoltori Entrate 1.705.263,34 1.685.314,00 1.565.400,52 1.471.543,91 di cui contrib uti 93.042,77 82.371,29 104.523,62 113.845,06 78.903,19 contr. Stato 1.612.220,57 1.602.942,71 1.460.876,90 1.357.698,85 1.336.849,16 2.063.178,67 2.035.612,67 1.884.620,89 1.776.022,38 1.703.706,09 -357.915,33 -350.298,67 -319.220,37 -304.478,47 -366.856,93 Us cite Saldo (+/-) Agenti-Rappresentanti Entrate 498.470,35 459.298,72 420.081,33 563.609,55 477.798,95 di cui contrib uti 453.154,86 417.544,29 420.081,33 563.609,55 477.798,95 contr. Stato 45.315,49 41.754,43 - 0,00 0,00 445.567,15 451.220,18 500.841,36 573.417,31 645.125,34 52.903,20 8.078,54 -80.760,03 -9.807,76 -167.326,39 Us cite Saldo (+/-) Autonomi * Entrate 12.505.111,72 16.392.939,52 15.205.293,77 di cui contrib uti 11.381.890,91 14.913.744,37 13.838.208,05 contr. Stato 1.123.220,81 1.479.195,15 1.367.085,72 10.678.006,59 11.469.743,53 12.915.493,70 1.827.105,13 4.923.195,99 2.289.800,07 Us cite Saldo (+/-) Gestione separata Entrate 4.533.843,04 di cui contrib uti 4.533.843,04 contr. Stato - Us cite - Saldo (+/-) 4.533.843,04 Gestione Residuale ** Entrate Us cite 13.039.888,86 13.071.196,12 di cui contrib uti 24.920,79 26.783,33 37.920,58 contr. Stato 13.014.968,07 13.044.412,79 12.311.014,81 12.747.134,09 12.849.147,36 12.084.096,75 292.754,77 222.048,76 226.918,06 Saldo (+/-) 12.348.935,39 *Co n la Legge n. 158/2011è stata creat a la macro catego ria A u t o n o m i nella quale co nfluisco no le prest azio ni vitalizie delle catego rie: A rtigiani, C o mm ercianti, Liberi P ro f esiso nisti, Imprendit o ri e A genti rappresentnati di Co mmercio ** C o n la Legge n. 158/ 2011è stata istituit a la Gestio ne Residuale nella quale co nfluisco no tutt e le pensio ni di art igiani e co mm ercianti deco rrent i antecedent em ent e l'anno 2005. Il finanziament o di queste pensio ni, per il 2012, è garantito da un prelievo dal F o ndo Co mune R iserva di R ischio per € 8.975.855.81e della Cassa C o mpensazio ne P rest azio ni Eco no miche Tempo ranee per €4.039.112,26 116 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.7 - LE IMPRESE La classificazione delle attività economiche ATECO è la classificazione utilizzata dall’ISTAT per la rilevazioni statistiche di carattere economico ed è la traduzione italiana della NACE creata da Eurostat. La classificazione si basa su cinque livelli, che rappresentano altrettanti gradi di dettaglio. La versione più recente di questa classificazione è l’ATECO 2007 che fa riferimento alla NACE Rev.2. Dal mese di giugno 2015, anche tutte le statistiche economiche prodotte dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica utilizzano l’ATECO 2007. Il processo di conversione dalla precedente classificazione, è stato svolto di pari passo al cambio della normativa vigente sul rilascio delle licenze; di seguito ne sono descritti i passaggi salienti. Nel mese di giugno 2014 è entrata in vigore la nuova procedura OPEC e, contemporaneamente a questa, anche la nuova metodologia di assegnazione di codici statistici alle licenze. Secondo la legge n.40 del 31/03/2014 spetta agli stessi intestatari di licenza attribuirsi il codice statistico ATECO, prevalente e non, sulla base dell’attività effettivamente svolta. Dal 1 luglio 2014, in caso di richiesta di nuova licenza o di modifica alla licenza già esistente, l’intestatario deve attribuirsi uno o più codici statistici seguendo la classificazione ATECO 2007 (così come descritto nella carta dei Servizi dell’Ufficio Industria, menzionata nella legge di cui sopra), mentre tutte le licenze esistenti che non richiedono una modifica, rimangono classificate con l’ATECO 2002 utilizzato dalle banche dati della Pubblica Amministrazione fino a quel momento. Per rendere omogeneo il dato, l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ha effettuato la conversione di tutti i codici statistici all’ATECO 2007. Per poter confrontare il dato nel tempo è stato necessario riconvertire tutto lo storico, partendo dal 2001 fino al giorno d’oggi, per un totale di 17.000 codici convertiti. Analizzando i dati, si osserva che perdura anche nel 2014 la situazione di crisi per il mondo imprenditoriale sammarinese iniziata nel 2008. La crisi finanziaria e quella immobiliare hanno condizionato e penalizzato l’attività delle imprese sammarinesi. Il grafico 73 indica il percorso del declino del numero delle imprese dal 2008 al 2014, con una lieve ripresa nel 2015. 117 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica I nuovi standard internazionali, che indicano la via della trasparenza e della collaborazione, hanno determinato una reimpostazione delle politiche imprenditoriali. Cambiano anche le tipologie d’impresa, diminuiscono le imprese individuali artigianali e commerciali mentre le nuove start-up sono piccole attività con grande componente tecnologica ed alta professionalità. La recessione ha inciso notevolmente sulle performance economiche delle imprese, determinando differenze significative nella competitività e nella dinamica ciclica dei singoli settori produttivi, nei quali sono in corso profondi processi di ristrutturazione. GRAFICO 73 - ANDAMENTO DELLE IMPRESE DAL 2004 A SETTEMBRE 2015 7.000 6.355 6.067 6.000 5.608 6.464 5.337 5.204 5.184 5.938 5.604 5.000 5.307 5.084 5.080 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 set-15 La struttura organizzativa e le strategie delle imprese stanno mutando, con ricadute sulla flessibilità produttiva, sull’orientamento degli investimenti, sul posizionamento delle singole unità all’interno delle “catene del valore” e sui mercati più dinamici. Peraltro, la crisi sembra stia determinando cambiamenti sostanziali anche nelle imprese più competitive, ovvero quelle esposte sui mercati esteri, le quali hanno risentito, come quelle operanti sul mercato interno, dei problemi di liquidità legati alla difficoltà di accesso al credito e hanno dovuto fronteggiare, nel corso del 2013 il rallentamento della domanda internazionale e, in particolare, quella dei mercati europei, principale area di sbocco delle merci nazionali. 118 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica A livello numerico, l’economia sammarinese si avvale principalmente di imprese che operano nel settore dei servizi, mentre le attività manifatturiere rappresentano appena l’9,1% del totale delle imprese. GRAFICO 74 - ANDAMENTO IMPRESE PER RAMO Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività manifatturiere Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione… Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di… Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle… Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione… Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e… Altre attività di servizi Organizzazioni ed Organismi Extraterritoriali 0 2010 2011 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 2012 2013 2014 A settembre 2015 le imprese attive operano principalmente nei settori del Commercio all’ingrosso e al dettaglio e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche. C’è da sottolineare però, che le piccole e medie imprese presenti nel comparto dell’industria manifatturiera forniscono il 36,3% dei posti di lavoro di tutto il settore privato. La Tavola 62 che illustra la media degli addetti nelle attività economiche, mostra che a settembre 2015 le attività manifatturiere hanno in media 11,6 addetti per impresa, il settore del commercio ha una media di 2,6 addetti, il settore delle attività finanziarie presenta una media di 12,9 addetti, il settore costruzioni una media di 2,7 addetti ed, infine, il settore alberghi e ristoranti una media di 5,1 addetti. 119 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Il terzo trimestre 2015, si presenta con 124 imprese in più rispetto a dicembre 2014. TAVOLA 62 - MEDIA ADDETTI PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA 2014 set-15 Imprese Media addetti Imprese Media addetti Agri col tura, si l vi col tura e pesca 73 1,0 77 1,0 445 11,8 472 11,6 7 2,6 6 3,3 415 2,9 424 2,7 1.188 2,5 1.204 2,6 93 4,0 101 3,2 Atti vi tà dei servi zi di al loggi o e di ri storazi one 178 4,2 179 5,1 Servi zi di i nformazi one e comuni cazi one 208 3,5 221 3,3 72 12,1 67 12,9 263 0,4 257 0,3 1.071 1,6 1.081 1,6 187 3,1 195 3,4 2 4,0 2 4,0 13 4,3 20 2,7 Sani tà e assi tenza soci al e 130 2,6 127 2,8 Atti vi tà arti sti che, sporti ve, di i ntratteni mento e di verti mento 167 1,8 185 1,6 Al tre atti vi tà di servi zi 564 0,8 581 0,9 4 0,8 5 0,8 Atti vi tà mani fatturi ere Forni tura di acqua, reti fognari e, atti vi tà di gesti one dei ri fi uti e ri sanamento Costruzi oni Commerci o al l 'i ngrosso e al dettagl i o, ri parazi one di autovei col i e motocicl i Trasporto e magazzi naggi o Atti vi tà fi nanzi ari e e assi curati ve Atti vi tà i mmobi l i ari Atti vi tà professi onal i , sci entifi che e tecni che Nol eggi o, agenzi e di vi aggi o, servi zi di supporto al l e i mprese Ammi ni strazi one pubbl i ca e di fesa, assi curazi one soci al e obbl i gatori a Istruzi one Organi zzazi oni ed organi smi extraterri tori al i Totale 5.080 120 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 5.204 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 63 - NUMERO DI IMPRESE PER FORMA GIURIDICA 2010 2011 2012 2013 2014 set-15 3.555 3.208 2.919 2.756 2.643 2.703 38 36 35 33 32 34 Imprese individuali industriali 176 173 162 158 151 137 Imprese individuali artigianali 524 505 502 494 466 467 Imprese individuali commerciali 449 447 430 432 398 394 Attività libero professionali 715 738 736 745 761 791 Cooperative 74 74 73 75 82 80 Consorzi 8 8 7 7 6 6 Enti vari 378 398 418 450 496 518 21 21 25 34 45 50 . . . . . 24 5.938 5.608 5.307 5.184 5.080 5.204 Società Imprese individuali agricole Altre Imprese individuali di servizi Totale TAVOLA 64 - IMPRESE PER RAMO E FASCE DI DIPENDENTI (SETTEMBRE 2015) 0 1-9 10-19 20-49 50-74 75-99 Oltre 100 56 21 . . . . . 133 236 49 33 7 7 7 2 4 . . . . . Costruzioni 232 167 18 7 . . . Commercio all 'i ngrosso e al dettaglio, riparazi one di autoveicoli e motoci cl i 482 682 28 7 5 . . Trasporto e magazzinaggi o 47 48 3 2 1 . . Attivi tà dei servizi di alloggio e di ristorazione 29 128 18 3 . . 1 129 80 6 3 2 1 . 24 33 3 1 1 3 2 216 41 . . . . . 725 343 6 6 . . 1 95 85 10 4 . . 1 1 1 . . . . . Istruzione 15 4 . 1 . . . Sani tà e assi tenza sociale Agri col tura, sil vi col tura e pesca Attivi tà manifatturiere Forni tura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento Servi zi di informazione e comuni cazione Attivi tà fi nanziari e e assi curative Attivi tà immobi liari Attivi tà professionali, scientifiche e tecni che Noleggi o, agenzie di viaggi o, servizi di supporto all e imprese Amministrazi one pubbl ica e difesa, assicurazione social e obbli gatoria 81 39 6 1 . . . Attivi tà arti stiche, sporti ve, di intrattenimento e di vertimento 141 40 3 . . . 1 Altre attivi tà di servizi 454 125 1 1 . . . 4 1 . . . . . 2.866 2.078 151 69 16 11 13 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Totale 121 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 65 - IMPRESE: VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE 2010 2011 2012 2013 2014 set-15 n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% Agricoltura, silvicoltura e pesca 72 -2,7% 70 -2,8% 67 -4,3% 72 7,5% 73 1,4% 77 5,5% Attività manifatturiere 555 -5,6% 498 -10,3% 454 -8,8% 443 -2,4% 445 0,5% 472 6,1% Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 12 -14,3% 8 -33,3% 7 -12,5% 7 0,0% 7 0,0% 6 -14,3% Costruzioni 467 -3,1% 446 -4,5% 439 -1,6% 431 -1,8% 415 -3,7% 424 2,2% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli 1.344 -8,3% 1.287 -4,2% 1.236 -4,0% 1.227 -0,7% 1.188 -3,2% 1.204 1,3% Trasporto e magazzinaggio 127 -3,8% 120 -5,5% 113 -5,8% 103 -8,8% 93 -9,7% 101 8,6% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 210 -1,9% 212 1,0% 207 -2,4% 204 -1,4% 178 -12,7% 179 0,6% Servizi di informazione e comunicazione 319 -14,5% 279 -12,5% 242 -13,3% 234 -3,3% 208 -11,1% 221 6,3% Attività finanziarie e assicurative 111 -6,7% 97 -12,6% 78 -19,6% 74 -5,1% 72 -2,7% 67 -6,9% Attività immobiliari 306 -1,6% 303 -1,0% 288 -5,0% 273 -5,2% 263 -3,7% 257 -2,3% Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.347 -10,0% 1.244 -7,6% 1.145 -8,0% 1.075 -6,1% 1.071 -0,4% 1.081 0,9% 290 -8,5% 256 -11,7% 227 -11,3% 208 -8,4% 187 -10,1% 195 4,3% 2 0,0% 2 0,0% 2 0,0% 2 0,0% 2 0,0% 2 0,0% Istruzione 15 0,0% 15 0,0% 15 0,0% 14 -6,7% 13 -7,1% 20 53,8% Sanità e assitenza sociale 115 -1,7% 117 1,7% 122 4,3% 128 4,9% 130 1,6% 127 -2,3% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 193 -7,7% 183 -5,2% 173 -5,5% 164 -5,2% 167 1,8% 185 10,8% Altre attività di servizi 449 6,7% 467 4,0% 488 4,5% 521 6,8% 564 8,3% 581 3,0% 4 0,0% 4 0,0% 4 0,0% 4 0,0% 4 0,0% 5 25,0% -6,6% 5.608 -5,6% 5.307 -5,4% 5.184 -2,3% 5.080 -2,0% 5.204 2,4% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Totale 5.938 La Tavola 63 mostra che, negli anni di riferimento, la forma giuridica maggiormente rappresentata rimane quella societaria, mentre aumentano le attività libero professionali e quelle classificate sotto la voce “Enti vari”. A settembre 2015, le società rappresentano comunque il 51,9% del totale delle imprese, seguite dalle attività libero-professionali con il 15,2%, dagli enti vari con il 9,9%, dalle imprese individuali artigianali con il 9,0% e dalle imprese individuali commerciali con il 7,6%. La natura dimensionale delle imprese sammarinesi è tale per cui solo 13 imprese hanno più di cento dipendenti, di queste, 7 sono presenti nel comparto manifatturiero. Dal 2010 non si registrano incrementi percentuali annui ma solo riduzioni, tuttavia, come si può notare dalla Tavola 65, a settembre 2015 il totale delle imprese attive è risultato pari a 5.204 contro le 5 .080 di dicembre 2014, con un incremento del +2,4%. 122 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Il Grafico 75 mostra la distribuzione territoriale annua delle imprese per Castello. Come si potrà notare, per l’anno 2014 la maggior concentrazione di imprese, seppur in diminuzione di 104 attività rispetto all’anno precedente, si trova nel Castello di Serravalle con 2.342 attività imprenditoriali (2.618 nel 2011). La scelta dell’insediamento, soprattutto per la tipologia d’impresa manifatturiera, tiene conto principalmente del fattore logistico in quanto il Castello di Serravalle è il più vicino alla principale arteria stradale che collega San Marino al circondario. A seguire, le maggiori concentrazioni si trovano nei Castelli di Borgo Maggiore e di San Marino Città. Per quanto riguarda l’incidenza in termini quantitativi di ciascun settore sul totale delle imprese (Graf.76), a settembre 2015 il ramo che incide maggiormente è quello del Commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 23,1%, seguono poi i rami delle Attività professionali, scientifiche e tecniche con il 20,8%, delle Altre attività di servizi con l’11,2%, delle Attività Manifatturiere con il 9,1% e delle Costruzioni con l’8,1%. Per ciò che riguarda invece il numero di dipendenti relativo al ramo di attività economica, riassunto nel Grafico 77, a settembre 2015 è il ramo Attività Manifatturiera che rappresenta con il 36,3% (in aumento rispetto al 35,8% del periodo corrispondente) la maggior percentuale di occupazione. Segue il Commercio con il 17,9%, il ramo Attività professionali, scientifiche e tecniche con il 7,8%, il ramo Costruzioni con il 6,2% e il ramo Attività finanziarie e assicurative con il 5,9%. Infine per il settore del Commercio, il Grafico 78 rappresenta la distribuzione delle imprese della categoria sempre a settembre 2015, in particolare il Commercio al dettaglio presenta un’incidenza del 59,2%, mentre il Commercio all’ingrosso incide per il 42,7%. 123 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 3.000 2.500 2.618 2.447 2.368 2.342 GRAFICO 75 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER CASTELLO 2.000 0 2011 2012 2013 1 2 0 0 57 57 60 58 106 105 104 94 117 110 115 121 233 228 225 216 366 351 328 310 500 531 482 461 451 749 706 691 670 1.000 830 819 832 818 1.500 2014 20,8% 25,0% 23,1% GRAFICO 76 - IMPRESE PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015) 0,0% 124 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 0,0% 0,1% 0,1% 0,4% 1,3% 1,5% 1,9% 2,4% 3,4% 3,6% 3,7% 4,2% 4,9% 5,0% 8,1% 10,0% 9,1% 15,0% 11,2% 20,0% Relazione Economico – Statistica 40,0% 36,3% GRAFICO 77 - DIPENDENTI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015) 35,0% 0,0% GRAFICO 78 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE NEL SETTORE DEL COMMERCIO (SETTEMBRE 2015) 49,2% 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 42,7% 8,1% Commercio all'ingrosso e Commercio all'ingrosso al detteglio e riparazione di autoveicoli e motocicli Commercio al dettaglio 125 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 0,0% 0,1% 0,1% 0,3% 0,3% 0,5% 1,6% 1,8% 1,9% 2,5% 2,7% 4,0% 4,6% 5,0% 5,7% 10,0% 5,9% 15,0% 6,2% 20,0% 7,8% 25,0% 17,9% 30,0% Relazione Economico – Statistica 2.7.1 ‐ Il Turismo Il numero di arrivi di turisti internazionali è cresciuto del 4% nel primo semestre del 2015 secondo l'ultimo Barometro UNWTO World Tourism. Destinazioni in tutto il mondo hanno ricevuto circa 538 milioni di turisti internazionali tra gennaio e giugno 2015, con un incremento di 21 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Europa, Asia/Pacifico e Medio Oriente hanno registrato una crescita del 5% negli arrivi internazionali e le Americhe del 4% mentre, i dati limitati disponibili per l’Africa hanno stimato un calo del 6%. A livello subregionale, Caraibi e Oceania (entrambi +7%) sono stati i migliori performer, insieme con l'Europa centrale e orientale e l'America centrale (entrambi +6%). "Questi risultati dimostrano che, nonostante un aumento della volatilità, il turismo continua a consolidare l'andamento positivo che ha avuto nel corso degli ultimi cinque anni e a fornire sviluppo e opportunità economiche in tutto il mondo", ha detto il segretario generale UNWTO, Taleb Rifai. Secondo le previsioni UNWTO, emesse all'inizio del 2015, per gli arrivi di turisti internazionali è previsto un aumento dal 3% al 4% a livello mondiale per l'intero anno, in linea con le previsioni a lungo termine di una crescita media del 3,8% all'anno per il periodo 2010-2020. In Europa, la crescita è stata trainata dall’Europa orientale (+6%) e centrale. In Asia e Pacifico le destinazioni turistiche hanno riportato risultati piuttosto contrastanti guidati dal Giappone (+47% a luglio) e dalla Thailandia (+30% a luglio), mentre in Asia del Sud si è registrato un relativamente modesto aumento del 4% negli arrivi dopo due anni di crescita a due cifre. Nelle Americhe tutte e quattro le aree hanno registrato una crescita positiva, anche se con variazioni tra le destinazioni. I Caraibi (+7%) e l’America centrale (+6%) hanno guidato la crescita. In Nord America (+3%), i numeri di arrivo erano forti in Canada e in Messico, mentre per gli Stati Uniti indizi indicano una crescita più modesta. La maggior parte delle destinazioni in Sud America (+4%) hanno riportato risultati notevoli. I limitati dati disponibili per l'Africa indicano che il numero dei turisti internazionali è diminuito del 6%, con un calo del 10% negli arrivi verso il Nord Africa e il 4% in Africa subsahariana. Accanto gli effetti degli attacchi terroristici, le destinazioni africane sono state influenzate dalle conseguenze dell’epidemia di ebola che ha colpito alcuni paesi dell'Africa occidentale. 126 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Arrivi turistici internazionali in Medio Oriente sono cresciute del 5% consolidando la ripresa avviata nel 2014. Per quanto riguarda San Marino, il 2014 vede un aumento del +5,2% nell’afflusso turistico rispetto all’anno precedente, infatti il numero di visitatori totali supera i 2 milioni a fronte di 1.905.021 visitatori del 2013. Prendendo in esame i primi nove mesi del 2015, il trend positivo dell’afflusso turistico non viene confermato: vi è infatti un calo del -6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Tavola 66). Il Grafico 79, invece, individua l’arco temporale di maggior afflusso turistico dove è possibile notare come sia sempre il periodo dei mesi estivi più caldi il momento in cui si manifestano le maggiori affluenze di visitatori. TAVOLA 66 - AFFLUSSO TOTALE TURISTI Numero visitatori Variazione % 2005 2.107.092 . 2006 2.135.589 1,4% 2007 2.163.858 1,3% 2008 2.111.736 -2,4% 2009 2.055.705 -2,7% 2010 1.976.481 -3,9% 2011 2.038.359 3,1% 2012 1.869.393 -8,3% 2013 1.905.021 1,9% 2014 2.003.739 5,2% set-14 1.693.983 . set-15 1.577.226 -6,9% GRAFICO 79 - AFFLUSSO TURISTICO MENSILE 450.000 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu 2014 2015 127 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Lug Ago Set Relazione Economico – Statistica TAVOLA 67 - ESERCIZI RICETTIVI Alberghi Strutture ricettive extralberghiere posti letto totali 2011 2012 2013 2014 2015 1.282 28 28 24 25 21 258 12 18 18 16 14 Come si evince dalla tavola 67, gli esercizi ricettivi presenti nel territorio della Repubblica sono per la maggior parte strutture alberghiere e il numero negli anni ha registrato un trend negativo. Infatti, la crisi economica, che continua a perdurare in territorio, ha colpito anche il settore del turismo, da sempre trainante per l’economia, producendo una costante diminuzione delle strutture ricettive. In termini di pernottamenti, dal mese di Luglio 2011 è stato attivato il sistema informatico denominato “Web Alloggiati”, che consente di rilevare quotidianamente attraverso Internet i dati delle presenze alberghiere nelle strutture ricettive sammarinesi. Questo strumento ha permesso di ottenere dati certi sui flussi turistici di sosta che in precedenza venivano stimati e, per la verità, in eccesso rispetto alla realtà oggi riscontrata. La banca dati ottenuta dal Web Alloggiati permette, inoltre, di effettuare statistiche distinguendo i soggetti per paese di provenienza e per giornate medie di permanenza in Repubblica. TAVOLA 68 - ARRIVI DI TURISTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Turisti nazionalità italiana Turisti nazionalità straniere Totale 2010 2011 2012 2013 2014 set-15 Arrivi 37.401 48.758 42.075 40.918 44.912 25.130 Presenze 63.951 87.714 64.058 62.405 76.428 46.187 Arrivi 22.482 29.247 27.443 29.665 30.146 17.016 Presenze 49.462 70.448 54.302 54.559 57.876 41.053 Arrivi 59.883 78.005 69.518 70.583 75.058 42.146 Presenze 113.413 158.162 118.360 116.964 134.304 87.240 In modo particolare, nel 2014 si registra un totale di 75.058 arrivi, di cui 44.912 sono arrivi italiani e 30.146 sono arrivi stranieri (Tavola 68). Le principali nazioni di provenienza degli arrivi stranieri sono Russia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Francia. Vi è poi un modesto numero di turisti che arriva dagli Stati Uniti d’America. 128 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La media dei giorni di permanenza è pari a 1,45 per le strutture alberghiere, mentre è pari a 2,42 per le strutture extralberghiere. TAVOLA 69 – ARRIVI PER ANNO E STRUTTURA (PERIODO DI RIFERIMENTO GEN-SET) 2012 Arrivi 2013 Var. % Arrivi 2014 Var. % Arrivi 2015 Var. % Arrivi Var. % Affittacamere 195 . 279 43,1% 261 -6,5% 262 0,4% B&B 197 . 487 147,2% 325 -33,3% 706 117,2% Centro Vacanze 8.293 . 9.077 9,5% 9.632 6,1% 9.497 -1,4% Hotel 44.802 . 44.243 -1,2% 47.574 7,5% 30.167 -36,6% Ist. Religiosi 240 . 294 22,5% 950 223,1% 873 -8,1% Ostello 975 . 698 -28,4% 548 -21,5% 639 16,6% Residence 143 . 248 73,4% 2.822 1037,9% 2 -99,9% 54.845 . 55.326 0,9% 62.112 12,3% 42.146 -32,1% Totale La tavola 69 mostra, per il periodo di riferimento Gennaio-Settembre di ogni anno, il numero di arrivi suddiviso nelle varie tipologie di esercizi ricettivi. Il 2014 ha registrato un aumento del +12,3% degli arrivi totali, allocati principalmente negli hotel del territorio. Lo stesso trend positivo non si è verificato nel 2015, dove nello stesso periodo di riferimento si registra una diminuzione del -32,1% degli arrivi totali, con un notevole calo soprattutto nelle strutture degli hotel e dei residence. La notevole diminuzione è imputabile alla chiusura di alcuni esercizi ricettivi avvenuta durante l’arco dell’anno. TAVOLA 70 – ARRIVI PER GIORNO DI ARRIVO E PARTENZA (GEN-SET 2015) Giorno di arrivo Giorno di partenza Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giorvedì Venerdì Sabato Domenica 387 2.851 694 439 109 165 147 Lunedì 139 354 3.146 952 376 267 113 Martedì 161 49 161 2.744 778 355 105 Mercoledì 158 100 44 356 2.711 1.120 251 Giovedì 538 203 43 43 284 3.406 986 Venerdì 2.644 514 132 134 23 462 4.242 Sabato 6.495 1.111 293 345 41 112 863 La tavola 70 che suddivide gli arrivi per giorno di arrivo e giorno di partenza, conferma un turismo di sosta breve per San Marino. 129 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Infatti, alla maggior parte degli arrivi che si verificano il Venerdì e il Sabato corrispondono il Sabato e la Domenica come giorni di partenza. Anche nei giorni infrasettimanali la maggior parte dei pernottamenti dura una sola notte e questo si può capire osservando la diagonale che attraversa la tabella, dimostrando come al giorno di arrivo corrisponde il giorno seguente di partenza. GRAFICO 80 - ANDAMENTO DEI CONSUMI DEI TURISTI ALL'INTERNO DI SAN MARINO € 185.000.000 € 180.000.000 € 175.000.000 € 170.000.000 € 165.000.000 € 160.000.000 € 155.000.000 € 150.000.000 € 145.000.000 € 140.000.000 € 135.000.000 2010 2011 2012 2013 2014 I consumi dei turisti all’interno del territorio possono essere stimati dal calcolo del PIL e negli anni si osserva come il trend sia abbastanza altalenante con un andamento in aumento nel 2013 ed una leggera diminuzione nel 2014 (Graf. 80). Il bilancio consuntivo dello Stato per il 2014 ha destinato alla spesa per la promozione turistica 1.632.874,80 Euro rispetto ai precedenti 1.607.688,27 Euro del 2013 e ai 2.552.285,70 Euro del 2012. La spesa negli anni di riferimento 2010-2013 è diminuita costantemente, mentre nel 2014 si nota un leggero aumento. Seppure il comparto turistico rivesta sempre una grande importanza, il perdurare dell’incertezza economica unita alla politica di contenimento della spesa pubblica, hanno generato un progressivo calo nella spesa per la promozione turistica (Graf. 81). 130 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 81 - ANDAMENTO DELLA SPESA PER LA PROMOZIONE TURISTICA € 3.500.000,00 € 3.000.000,00 € 2.500.000,00 € 2.000.000,00 € 1.500.000,00 € 1.000.000,00 € 500.000,00 € 0,00 2010 2011 2012 131 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2013 2014 Relazione Economico – Statistica 2.7.2 - I Contributi alla produzione Nel 2014 la produzione agricola migliora il proprio rendimento rispetto al 2013 per quanto riguarda i raccolti di foraggio, favino, sorgo e piselli, mentre diminuisce la produzione di uva, grano tenero, erba medica, mais e olive. La tavola 71 ed il Grafico 82, mostrano una descrizione delle quantità prodotte relativamente alle principali voci dell’agricoltura. Per quanto riguarda l’andamento della produzione negli allevamenti, aumenta la produzione di latte, rimane costante la produzione di carne suina e ovina, cala la produzione di carne bovina. I contributi a fondo perduto (Tav.72), erogati dallo Stato a favore delle imprese agricole, ammontano nel 2014 a € 927.347,69 contro € 1.036.084,49 erogati nel 2013. TAVOLA 71 - LA PRODUZIONE AGRICOLA Uva (1) Grano tenero Foraggio (1) (1) (produzione stimata) Erba medica - seme Orzo (1) (1) Favino Avena (1) Sorgo (1) Piselli (1) Mais (1) Olive (1) * Olive (1) (produzione stimata) Cipolle da seme Latte (1) (2) Corne bovina (3) Carne suina (3) Carne ovina (3) (1) 2010 2011 2012 2013 2014 10.246 8.958 8.014 9.435 8.924 9.615 12.452 14.898 12.120 8.671 71.600 39.000 62.160 63.360 69.600 32 73 150 158 14 10.787 9.609 14.260 9.987 7.624 517 651 509 633 898 133 . 50 20 0 385 810 950 670 870 20 . 70 . 30 280 300 200 790 250 3.800 2.267 1.162 2.026 1.243 6.191 4.335 3.385 4.500 5.000 250 247 250 200 170 1.048.839 1.082.542 193.564 200.692 101.483 199.685 165.807 2.320 4.760 10.270 11.000 11.000 1.780 1.200 2.220 2.300 2.300 1.023.436 1.085.303 1.098.462 (1) = dati espressi in quintali - (2) = dati espressi in litri - (3) = dati espressi in chilogrammi * produzione reale degli oliveti che hanno diritto al premio produzione (oliveti specializzati di superficie uguale o superiore a 2.000 mq e/o oliveti promiscui con un minimo di 70 piante) 132 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 82 - ANDAMENTO PRODUZIONE AGRICOLA 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Uva Grano tenero Orzo Favino 2010 2011 Avena 2012 Sorgo 2013 Mais Olive Cipolle da seme 2014 Per quel che riguarda invece i mutui e prestiti erogati, sempre a favore delle imprese agricole, gli stessi ammontano complessivamente a € 1.271.993,51, mentre nel 2013 erano stati pari a € 825.315,24. TAVOLA 72 - CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E MUTUI E PRESTITI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE (LEGGE 11 MARZO 1981 N.22 E LEGGE 20 SETTEMBRE 1989 N.96) Contributi Autorizzati Contributi Erogati Mutui Approvati Mutui Erogati 2004 € 1.232.006,62 € 1.046.582,55 € 1.177.717,00 € 783.399,70 2005 € 1.231.572,48 € 705.021,80 € 1.175.368,83 € 1.093.150,50 2006 € 1.365.988,98 € 1.106.573,55 € 1.188.597,75 € 861.412,78 2007 € 1.398.105,23 € 1.164.881,29 € 1.563.732,33 € 1.211.614,29 2008 € 1.305.939,90 € 1.392.406,32 € 1.813.969,13 € 1.844.435,61 2009 € 1.279.430,91 € 1.165.060,00 € 1.008.610,01 € 1.046.782,95 2010 € 1.456.235,23 € 1.053.247,47 € 1.170.739,18 € 816.362,90 2011 € 1.405.662,56 € 546.481,33 € 1.397.148,43 € 1.024.723,61 2012 € 1.481.705,38 € 1.091.977,90 € 1.457.090,24 € 1.158.853,98 2013 € 1.366.759,84 € 1.036.084,49 € 1.485.716,65 € 825.315,24 2014 € 1.128.653,47 € 927.347,69 € 1.906.626,13 € 1.271.993,51 133 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 83 - ANDAMENTO CONTRIBUTI E MUTUI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE € 2.500.000,00 € 2.000.000,00 € 1.500.000,00 € 1.000.000,00 € 500.000,00 € 0,00 2004 2005 Contributi Autorizzati 2006 2007 2008 Contributi Erogati 2009 2010 2011 Mutui Approvati 2012 2013 2014 Mutui Erogati Dalla Tavola 73, che tratta del credito agevolato alle imprese, possiamo vedere che l’andamento dei finanziamenti autorizzati ha avuto un forte picco in corrispondenza dell’anno 2001 e poi negli anni successivi le somme accordate si presentano in progressiva e netta diminuzione. Allo stesso modo, anche i finanziamenti erogati rispetto a quelli autorizzati, nel corso degli ultimi anni si sono molto ridotti. L’anno 2014 rappresenta un’eccezione, infatti sia il finanziamento autorizzato che il finanziamento erogato hanno avuto un notevole aumento rispetto al trend degli anni precedenti. Più precisamente, a fronte di finanziamenti autorizzati pari a € 6.197.573,76, sono stati erogati solo € 2.597.184,44, mentre nel 2013 su € 1.482.398,00 autorizzati, ne sono stati erogati solo € 245.609,04. Infine, il Grafico 85 mostra l’andamento delle agevolazioni fiscali usufruite dalle società all’interno della dichiarazione. 134 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 73 - CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE : SERIE STORICA Finanziamenti autorizzati Finanziamenti erogati Finanziamenti autorizzati Finanziamenti erogati 2001 € 24.061.556,00 € 23.999.855,55 2008 € 3.887.250,00 € 1.208.661,00 2002 € 8.672.108,00 € 7.559.106,00 2009 € 1.656.820,45 € 1.100.947,48 2003 2004 € 11.337.944,00 € 11.170.500,00 2010 € 1.433.563,00 € 629.063,00 € 10.911.807,00 € 8.880.000,00 2011 € 1.097.573,00 € 158.943,47 2005 € 2.280.434,00 € 1.873.000,00 2012 € 1.321.323,00 € 390.291,02 2006 € 2.878.066,00 € 1.441.000,00 2013 € 1.482.398,00 € 245.609,04 2007 € 3.887.250,00 € 2.592.916,00 2014 € 6.197.573,76 € 2.597.184,44 GRAFICO 84 - ANDAMENTO DEL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE € 12.000.000,00 € 10.000.000,00 € 8.000.000,00 € 6.000.000,00 € 4.000.000,00 € 2.000.000,00 € 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 Finanziamenti autorizzati 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Finanziamenti erogati GRAFICO 85 – AGEVOLAZIONI FISCALI USUFRUITE DALLE SOCIETÀ NELLA DICHIARAZIONE (ANNO 2014) Abbattimento d'mposta per esenzioni imprese start up Perdite settore finanziario Perdite fiscali dei primi tre anni di attività Accantonamenti reinvestiti Abbattimenti fiscali per imprenditoria giovanile Abbattimenti fiscali per avvio nuove attività Abbattimenti fiscali per incremento occupazionale Abbattimenti fiscali per incentivi nuove imprese (D.L. 172/2010 art.12) Legge 44/1993 art.5 0 10 20 30 40 50 135 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.7.3 ‐ Il costo del lavoro L’indice del costo del lavoro (2011=100) misura le variazioni delle retribuzioni, dei contributi sociali obbligatori ed ogni altro onere a carico del datore di lavoro, sia nell’industria privata che nella pubblica amministrazione allargata. Il livello e la struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro rappresentano importanti indicatori macroeconomici che sono utilizzati dai decisori politici, dai datori di lavoro e dai sindacati per monitorare le condizioni di domanda e offerta nel mercato del lavoro. Gli investitori esteri riservano molta attenzione al tema dei costi produttivi e all’aumento o alla diminuzione della competitività internazionale in relazione alla struttura dei costi con cui le imprese operano sui mercati e quindi, un costo del lavoro troppo alto può indebolirne la competitività; di conseguenza conoscere gli elementi che compongono la retribuzione ed il costo del lavoro, diventa di fondamentale importanza per lo sviluppo stesso delle imprese ed è altrettanto fondamentale poter contare su informazioni adeguate, per poter valutare correttamente il grado di competitività dei concorrenti, le dinamiche e i livelli di produttività. Riferito al contesto in cui operano le imprese sammarinesi, ancora oggi la caratteristica tipica è rappresentata da una minore incidenza degli oneri sociali sul fattore lavoro e complessivamente da minori elementi costituenti il costo. Nel 2015 l’indice del costo del lavoro, dopo una diminuzione nel 2014, si presenta in aumento per la Pubblica Amministrazione (Graf.86) mentre per il settore privato resta stabile perpetuando, anche se in maniera più lieve, un sistema che si presenta con una forbice a favore del settore privato. I dati della Tavola 74 e del Grafico 86, mettono a confronto il costo del lavoro indicizzato ed il suo andamento, facendo riferimento alla figura di un impiegato di 6° livello, relativo sia al settore pubblico che al settore privato. Per seguire l’evoluzione nel tempo del costo del lavoro, viene effettuato un calcolo dato dall’elaborazione analitica del costo del lavoro sammarinese, sia pubblico che privato, che evidenzia le variazioni dovute sia ai rinnovi contrattuali che alle modifiche legislative, comprendendo i valori dei settori più rilevanti. Le componenti standard per la determinazione del costo del lavoro sono: la retribuzione diretta, gli oneri contrattuali e gli oneri sociali. La retribuzione diretta è quella che viene mensilmente corrisposta al lavoratore ed è 136 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica composta dal minimo contrattuale, dagli scatti di anzianità e dall’eventuale lavoro straordinario. Gli oneri contrattuali comprendono invece: la tredicesima, la quattordicesima (ove prevista), il trattamento di fine rapporto e le eventuali indennità considerate nel contratto. Gli oneri sociali, infine, comprendono i contributi a carico dei datori di lavoro. Nello specifico, nel settore pubblico sono stati sviluppati tutti i livelli retributivi del personale amministrativo; le principali e più diffuse qualifiche per l’Istituto Sicurezza Sociale e per l’Azienda Autonoma di Produzione (salariati); alcune qualifiche del Contratto Privatistico ed infine le qualifiche del personale docente. Per quanto riguarda il Settore Privato, sono stati considerati i contratti di lavoro del settore Industria, del settore Artigianato e del settore Commercio. TAVOLA 74 - COSTO DEL LAVORO NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO INDICIZZATO (2011=100) 2011 Pubblica amministrazione 6° livello Industria - Chimica a 6 Categoria 2012 2013 2014 2015 € 2.256,63 € 2.231,15 € 2.231,15 € 2.197,68 € 2.231,15 € 2.437,28 € 2.465,61 € 2.508,07 € 2.545,68 € 2.545,68 2011 2012 2013 2014 2015 Pubblica amministrazione 100,00 98,87 98,87 97,39 98,87 Industria - Chimica 100,00 101,16 102,90 104,45 104,45 137 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 86 - ANDAMENTO DELL’INDICE DEL COSTO DEL LAVORO. SETTORE PUBBLICO E PRIVATO (IMPIEGATI 6° LIVELLO) 2011=100 106,00 104,45 104,00 102,00 100,00 98,00 98,87 96,00 94,00 92,00 2011 2012 2013 Pubblica amministrazione 2014 2015 Industria - Chimica TAVOLA 75 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO (DICEMBRE 2014) Lavoratori dipendenti P.A. I.S.S. A.A.S.P. A.A.S.S. Maschi 679 296 291 173 2 Femmine 1.401 687 29 27 2.080 983 320 200 Totale Università Centrale del latte degli Studi CONS Totale Dicembre 2014 12 3 1.456 30 3 5 2.182 32 15 8 3.638 138 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 76 - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – RETRIBUZIONE LORDA livello 4° livello 5° livello 6° livello 7° livello 8° livello 9° livello 10° livello 11° 1-Retribuzione diretta Paga base mensile € 1.750,51 € 1.889,48 € 2.042,30 € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.868,17 € 3.139,34 Scatti di anzianità biennali € 142,05 € 176,05 € 188,85 € 201,60 € 230,10 € 249,45 € 287,00 € 321,20 Indennità fissa . . . . . . € 381,75 € 381,75 Indennità progressiva . . . . . . € 381,74 € 381,74 Totale paga mensile € 1.892,56 € 2.065,53 € 2.231,15 € 2.407,72 € 2.616,48 € 2.842,30 € 3.918,66 € 4.224,03 € 12,13 € 13,24 € 14,30 € 15,43 € 16,77 € 18,22 € 25,12 € 27,08 Ferie € 1,55 € 1,69 € 1,82 € 1,97 € 2,14 € 2,32 € 3,20 € 3,45 Festività infrasettimanali € 0,95 € 1,04 € 1,12 € 1,21 € 1,32 € 1,43 € 1,97 € 2,12 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,10 € 0,11 € 0,12 € 0,13 € 0,14 € 0,15 € 0,21 € 0,22 Permessi retribuiti € 0,30 € 0,32 € 0,35 € 0,38 € 0,41 € 0,45 € 0,62 € 0,66 Costo orario diretto 2-Retribuzione indiretta Gratifica natalizia € 1,29 € 1,41 € 1,52 € 1,64 € 1,78 € 1,93 € 2,67 € 2,88 Costo orario indiretto € 4,18 € 4,56 € 4,93 € 5,32 € 5,78 € 6,28 € 8,66 € 9,33 Totale costi orari diretti e indiretti € 16,31 € 17,80 € 19,23 € 20,75 € 22,55 € 24,50 € 33,78 € 36,41 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 4,06 € 4,43 € 4,79 € 5,17 € 5,62 € 6,10 € 8,41 € 9,07 4-Fondiss € 0,16 € 0,18 € 0,19 € 0,21 € 0,23 € 0,25 € 0,34 € 0,36 5-Trattamento di fine rapporto € 0,25 € 1,37 € 1,48 € 1,59 € 1,73 € 1,88 € 2,09 € 2,29 € 20,79 € 23,78 € 25,69 € 27,72 € 30,13 € 32,73 € 44,61 € 48,13 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità TAVOLA 77 – SCUOLA – RETRIBUZIONE LORDA Insegnante scuola infanzia Insegnante scuola elementare Insegnante scuola media inferiore Insegnante scuola secondaria superiore 1-Retribuzione diretta Paga base mensile € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.592,85 Scatti di anzianità biennali € 201,60 € 230,10 € 249,45 € 249,45 Indennità funzione docente € 135,90 € 169,88 € 224,24 € 224,24 Differenza livello . . . € 275,32 Totale paga mensile € 2.543,62 € 2.786,36 € 3.066,54 € 3.341,86 Costo orario diretto € 19,77 € 25,03 € 32,62 € 34,81 Sospensione del servizio € 8,76 € 12,74 € 16,65 € 17,75 Festività infrasettimanali € 1,97 € 2,60 € 3,40 € 3,63 2-Retribuzione indiretta Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,25 € 0,38 € 0,59 € 0,61 Permessi retribuiti € 0,61 € 0,81 € 1,06 € 1,13 Gratifica natalizia € 2,66 € 3,52 € 4,60 € 4,91 Totale costo indiretto € 14,25 € 20,05 € 26,31 € 28,04 Totale costi diretti e indiretti € 34,02 € 45,08 € 58,93 € 62,85 3-Contributi assicurativi eprevidenziali € 8,47 € 11,22 € 14,67 € 15,65 4-Fondiss € 0,34 € 0,45 € 0,59 € 0,63 5-Trattamento fine rapporto € 2,47 € 3,25 € 4,19 € 4,10 € 45,30 € 60,01 € 78,39 € 83,23 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 139 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 78 - CONTRATTO PRIVATISTICO – RETRIBUZIONE LORDA Addetto qualificato 3° grado Addetto specializzato 3° grado € 1.567,95 € 1.789,97 1-Retribuzione diretta Paga base mensile Scatti di anzianità biennali € 149,45 € 199,25 Totale paga mensile € 1.717,40 € 1.989,22 Costo orario diretto € 11,01 € 12,75 Ferie € 1,34 € 1,56 Festività infrasettimanali € 0,86 € 1,00 2-Retribuzione indiretta Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,09 € 0,10 Permessi retribuiti € 0,27 € 0,31 Gratifica natalizia € 1,16 € 1,35 Totale costo indiretto € 3,72 € 4,31 Totale costi diretti e indiretti € 14,73 € 17,06 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 3,95 € 4,57 4-Fondiss € 0,15 € 0,17 5- Trattamento fine rapporto € 1,13 € 1,31 € 19,96 € 23,12 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità TAVOLA 79 - AZIENDA AUTONOMA DI PRODUZIONE – RETRIBUZIONE LORDA Operaio qualificato Capo squadra 5 A Coordinatore squadre 6° € 1.555,12 € 1.845,75 € 1.902,20 € 128,30 € 166,75 € 188,15 1-Retribuzione diretta Paga base mensile Scatti di anzianità biennali Indennità di squadra € 126,05 € 174,24 € 189,43 Totale paga mensile € 1.809,47 € 2.186,74 € 2.279,78 Costo orario diretto € 11,60 € 14,02 € 14,61 Ferie € 1,57 € 1,90 € 1,98 Festività infrasettimanali € 0,97 € 1,17 € 1,22 2-Retribuzione indiretta Assemblee e permessi Sindacali/studio € 0,10 € 0,12 € 0,13 Permessi retribuiti € 0,30 € 0,37 € 0,38 Gratifica natalizia € 1,31 € 1,58 € 1,65 Totale costo indiretto € 4,25 € 5,14 € 5,36 Totale costi diretti e indiretti € 15,85 € 19,16 € 19,97 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 4,50 € 5,44 € 5,67 4-Fondiss € 0,16 € 0,19 € 0,20 5-Trattamento fine rapporto € 1,32 € 1,60 € 1,66 € 21,83 € 26,39 € 27,51 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 140 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 80 - ISTITUTO PER LA SICUREZZA SOCIALE – RETRIBUZIONE LORDA Medico di base Infermiere professionale Operatore Tecnico assistenziale Assistente medico Paga base mensile € 2.592,85 € 2.206,12 € 1.889,48 € 2.386,38 Scatti di anzianità biennali € 249,15 € 201,60 € 176,05 € 230,10 Indennità fissa € 814,09 . . € 893,03 1-Retribuzione diretta Indennità progressiva € 609,81 . . € 441,21 Maggiorazione € 142,39 . . € 133,43 Incentivo assistiti € 929,62 . . . Indennità di funzione . € 104,81 € 95,27 € 131,23 Differenza di livello . . . € 225,82 Indennità integrativa . . . € 175,50 Totale paga mensile € 5.337,91 € 2.512,53 € 2.160,80 € 4.616,70 Costo orario diretto € 32,42 € 16,11 € 13,85 € 28,04 Ferie € 4,18 € 2,08 € 1,79 € 3,62 Festività infrasettimanali € 2,74 € 1,36 € 1,17 € 2,37 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,25 € 0,13 € 0,11 € 0,22 2-Retribuzione indiretta Permessi retribuiti € 0,80 € 0,40 € 0,34 € 0,70 Gratifica natalizia € 2,88 € 1,73 € 1,49 € 3,02 Totale costo indiretto € 10,86 € 5,71 € 4,91 € 9,92 Totale costi diretti e indiretti € 43,28 € 21,81 € 18,76 € 37,95 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 10,78 € 5,43 € 4,67 € 9,45 4-Fondiss € 0,43 € 0,22 € 0,19 € 0,38 5-Trattamento fine rapporto € 1,79 € 1,60 € 1,38 € 1,65 € 56,28 € 29,07 € 24,99 € 49,43 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 141 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 81- LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO (DICEMBRE 2014) Maschi Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività manifatturiere Femmine 21 12 3.766 1.381 Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 11 2 Costruzioni 883 95 1.267 1.230 Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio 253 75 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 296 407 Servizi di informazione e comunicazione 436 258 Attività finanziarie e assicurative 458 415 Attività immobiliari 39 43 Attività professionali, scientifiche e tecniche 596 558 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 170 360 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria Istruzione 5 3 26 22 Sanità e assitenza sociale 50 205 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 152 101 Altre attività di servizi 82 288 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro 4 388 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 2 8.515 5.845 Totale TAVOLA 82 - INDUSTRIA (ABBIGLIAMENTO) – RETRIBUZIONE LORDA 1° CAT. 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile Scatti di anzianità n.4 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 2° 4° CAT. 1° 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° 6° CAT. livello livello livello livello 7° CAT. 8° CAT. € 1.589,07 € 1.665,73 € 1.757,40 € 1.858,05 € 1.870,40 € 1.967,35 € 2.057,72 € 2.272,90 € 2.555,35 € 3.178,16 € 172,76 € 175,84 € 180,12 € 187,00 € 188,52 € 201,04 € 207,52 € 226,96 € 256,24 € 345,48 Totale paga mensile € 1.761,83 € 1.841,57 € 1.937,52 € 2.045,05 € 2.058,92 € 2.168,39 € 2.265,24 € 2.499,86 € 2.811,59 € 3.523,64 Costo orario diretto € 10,84 € 11,33 € 11,92 € 12,58 € 12,67 € 13,34 € 13,94 € 15,38 € 17,30 € 21,68 2 - Retribuzione indiretta: Ferie € 1,34 Permessi retribuiti € 0,05 Exfestività € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,00 Festività infrasettimanali € 0,72 Assemblee, permessi sindacali/studio € 0,08 Gratifica natalizia € 1,11 Costo orario indiretto € 3,30 Totale costi orari diretti e indiretti € 14,14 € 1,40 € 0,05 € 0,00 € 0,00 € 0,75 € 0,09 € 1,16 € 3,45 € 14,78 € 1,47 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,79 € 0,09 € 1,22 € 3,63 € 15,55 € 1,55 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,83 € 0,10 € 1,29 € 3,83 € 16,42 € 1,56 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,84 € 0,10 € 1,30 € 3,86 € 16,53 € 1,64 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,88 € 0,10 € 1,37 € 4,06 € 17,41 € 1,72 € 0,07 € 0,00 € 0,00 € 0,92 € 0,11 € 1,43 € 4,24 € 18,18 € 1,90 € 0,07 € 0,00 € 0,00 € 1,02 € 0,12 € 1,58 € 4,68 € 20,07 € 2,13 € 0,08 € 0,00 € 0,00 € 1,15 € 0,13 € 1,78 € 5,27 € 22,57 € 2,67 € 0,10 € 0,00 € 0,00 € 1,44 € 0,16 € 2,23 € 6,60 € 28,29 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,76 € 3,93 € 4,14 € 4,37 € 4,40 € 4,63 € 4,84 € 5,34 € 6,00 € 7,52 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,18 € 1,23 € 1,30 € 1,37 € 1,38 € 1,45 € 1,51 € 1,67 € 1,88 € 2,36 TOTALE COSTO ORARIO € 19,08 € 19,95 € 20,99 € 22,15 € 22,30 € 23,49 € 24,54 € 27,08 € 30,45 € 38,17 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'i ncidenza. 142 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 83 - INDUSTRIA (MECCANICA DI PRECISIONE) – RETRIBUZIONE LORDA 1° CAT. 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° livello livello 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile € 1.630,66 € 1.727,91 € 1.829,62 € 1.929,52 € 2.009,23 € 2.092,70 € 2.331,42 € 2.639,64 € 3.261,28 Scatti di anzianità n.4 € 177,12 € 181,88 € 187,40 € 194,16 € 204,52 € 210,64 € 232,68 € 264,76 € 354,12 Totale paga mensile € 1.807,78 € 1.909,79 € 2.017,02 € 2.123,68 € 2.213,75 € 2.303,34 € 2.564,10 € 2.904,40 € 3.615,40 Costo orario diretto € 11,12 € 11,75 € 12,41 € 13,07 € 13,26 € 14,17 € 15,78 € 17,87 € 22,25 2 - Retribuzione indiretta: Ferie € 1,37 € 1,45 € 1,53 € 1,61 € 1,68 € 1,75 € 1,94 € 2,20 € 2,74 Permessi retribuiti € 0,05 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,07 € 0,07 € 0,08 € 0,10 Exfestività € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Festività infrasettimanali € 0,74 € 0,78 € 0,82 € 0,87 € 0,90 € 0,94 € 1,05 € 1,19 € 1,48 Assemblee, permessi sindacali/studio € 0,08 € 0,09 € 0,09 € 0,10 € 0,10 € 0,11 € 0,12 € 0,14 € 0,17 Gratifica natalizia € 1,14 € 1,21 € 1,27 € 1,34 € 1,40 € 1,45 € 1,62 € 1,83 € 2,28 Costo orario indiretto € 3,39 € 3,58 € 3,78 € 3,98 € 4,15 € 4,32 € 4,80 € 5,44 € 6,77 Totale costi diretti e indiretti € 14,51 € 15,33 € 16,19 € 17,05 € 17,77 € 18,49 € 20,58 € 23,61 € 29,02 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,86 € 4,08 € 4,31 € 4,53 € 4,73 € 4,92 € 5,48 € 6,20 € 7,72 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,21 € 1,28 € 1,35 € 1,42 € 1,48 € 1,54 € 1,71 € 1,94 € 2,42 TOTALE COSTO ORARIO € 19,58 € 20,69 € 21,85 € 23,00 € 23,98 € 24,95 € 27,77 € 31,46 € 39,16 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza. TAVOLA 84 - INDUSTRIA (CHIMICA) – RETRIBUZIONE LORDA 1° CAT. 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° livello livello 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile € 1.620,08 € 1.707,97 € 1.813,54 € 1.921,51 € 2.009,35 € 2.087,81 € 2.315,04 € 2.618,54 € 3.240,18 Scatti di anzianità n.4 € 175,84 € 179,52 € 185,48 € 193,04 € 204,52 € 210,08 € 230,64 € 262,40 € 351,68 Totale paga mensile € 1.795,92 € 1.887,49 € 1.999,02 € 2.114,55 € 2.213,87 € 2.297,89 € 2.545,68 € 2.880,94 € 3.591,86 Costo orario diretto € 11,05 € 11,62 € 12,30 € 13,01 € 13,62 € 14,14 € 15,67 € 17,73 € 22,10 2 - Retribuzione indiretta Ferie € 1,36 € 1,43 € 1,52 € 1,60 € 1,68 € 1,74 € 1,93 € 2,18 € 2,72 Permessi retribuiti € 0,05 € 0,05 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,07 € 0,07 € 0,08 € 0,10 Exfestività € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Festività infrasettimanali € 0,73 € 0,77 € 0,82 € 0,86 € 0,90 € 0,94 € 1,04 € 1,18 € 1,47 Assemblee, Permessi sindacali/studio € 0,08 € 0,09 € 0,09 € 0,10 € 0,10 € 0,11 € 0,12 € 0,13 € 0,17 Gratifica natalizia € 1,13 € 1,19 € 1,26 € 1,34 € 1,40 € 1,45 € 1,61 € 1,82 € 2,27 Costo orario indiretto € 3,36 € 3,54 € 3,75 € 3,96 € 4,15 € 4,31 € 4,77 € 5,40 € 6,73 Totale costi diretti e indiretti € 14,42 € 15,15 € 16,05 € 16,97 € 17,77 € 18,45 € 20,44 € 23,13 € 28,83 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,83 € 4,03 € 4,27 € 4,52 € 4,73 € 4,91 € 5,44 € 6,15 € 7,67 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,20 € 1,26 € 1,34 € 1,41 € 1,48 € 1,54 € 1,70 € 1,93 € 2,40 TOTALE COSTO ORARIO € 19,45 € 20,44 € 21,65 € 22,90 € 23,98 € 24,89 € 27,57 € 31,20 € 38,90 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza. 143 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 85 - ARTIGIANATO (MECCANICA) – RETRIBUZIONE LORDA 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° livello 5° CAT. 1° livello 6° CAT. € 1.727,91 € 181,88 € 1.909,79 € 10,98 € 1.829,62 € 187,40 € 2.017,02 € 11,59 € 1.929,52 € 194,16 € 2.123,68 € 12,21 € 2.009,23 € 204,52 € 2.213,75 € 12,72 € 2.092,70 € 210,64 € 2.303,34 € 13,24 € 2.331,42 € 232,68 € 2.564,10 € 14,74 € 1,44 € 0,00 € 0,00 € 0,83 € 0,78 € 0,08 € 1,21 € 4,34 € 15,32 € 1,52 € 0,00 € 0,00 € 0,88 € 0,82 € 0,09 € 1,28 € 4,59 € 16,18 € 1,60 € 0,00 € 0,00 € 0,93 € 0,87 € 0,09 € 1,34 € 4,83 € 17,04 € 1,67 € 0,00 € 0,00 € 0,97 € 0,90 € 0,10 € 1,40 € 5,04 € 17,76 € 1,74 € 0,00 € 0,00 € 1,00 € 0,94 € 0,10 € 1,46 € 5,24 € 18,48 € 1,94 € 0,00 € 0,00 € 1,12 € 1,04 € 0,11 € 1,62 € 5,83 € 20,57 1° CAT. 1 - Retribuzione diretta Paga base mensile € 1.630,66 Scatti di anzianità n.4 € 177,12 Totale paga mensile € 1.807,78 Costo orario diretto € 10,39 2 - Retribuzione indiretta Ferie € 1,37 Permessi retribuiti € 0,00 Exfestività € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,79 Festività infrasettimanali € 0,74 Assemblee, permessi sindacali/studio € 0,08 Gratifica natalizia € 1,14 Costo orario indiretto € 4,11 Totale costi diretti e indiretti € 14,50 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,86 € 4,08 € 4,30 € 4,53 € 4,72 € 4,92 € 5,47 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,21 € 1,28 € 1,35 € 1,42 € 1,48 € 1,54 € 1,71 TOTALE COSTO ORARIO € 19,57 € 20,67 € 21,83 € 22,99 € 23,96 € 24,93 € 27,75 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevare l'incidenza. TAVOLA 86 – COMMERCIO – RETRIBUZIONE LORDA 1° CAT. 2° CAT. 3° CAT. Liv. B 3° CAT. Liv. A 4° CAT. Liv. B 4° CAT. Liv. A 5° CAT. Liv. B 5° CAT. Liv. A 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. € 1.609,82 € 191,76 € 1.801,58 € 10,35 € 1.695,74 € 201,96 € 1.897,70 € 10,91 € 1.756,69 € 209,24 € 1.965,93 € 11,30 € 1.818,50 € 216,60 € 2.035,10 € 11,70 € 1.872,07 € 222,96 € 2.095,03 € 12,04 € 1.926,59 € 229,48 € 2.156,07 € 12,39 € 2.017,31 € 240,00 € 2.257,31 € 12,97 € 2.097,94 € 249,88 € 2.347,82 € 13,49 € 2.203,53 € 262,44 € 2.465,97 € 14,17 € 2.385,44 € 284,12 € 2.669,56 € 15,34 € 2.597,63 € 309,40 € 2.907,03 € 16,71 € 1,10 € 0,10 € 0,09 € 0,17 € 0,80 € 0,07 € 1,09 € 3,43 € 13,78 € 1,16 € 0,11 € 0,09 € 0,18 € 0,84 € 0,08 € 1,15 € 3,61 € 14,51 € 1,20 € 0,11 € 0,10 € 0,19 € 0,87 € 0,08 € 1,19 € 3,74 € 15,04 € 1,24 € 0,11 € 0,10 € 0,20 € 0,90 € 0,08 € 1,23 € 3,87 € 15,57 € 1,28 € 0,12 € 0,10 € 0,20 € 0,93 € 0,09 € 1,26 € 3,98 € 16,02 € 1,32 € 0,12 € 0,11 € 0,21 € 0,96 € 0,09 € 1,30 € 4,10 € 16,49 € 1,38 € 0,13 € 0,11 € 0,22 € 1,00 € 0,09 € 1,36 € 4,29 € 17,27 € 1,43 € 0,13 € 0,11 € 0,23 € 1,04 € 0,10 € 1,42 € 4,46 € 17,96 € 1,51 € 0,14 € 0,12 € 0,24 € 1,10 € 0,10 € 1,49 € 4,69 € 18,86 € 1,63 € 0,15 € 0,13 € 0,26 € 1,19 € 0,11 € 1,61 € 5,08 € 20,42 € 1,77 € 0,16 € 0,14 € 0,28 € 1,29 € 0,12 € 1,75 € 5,53 € 22,23 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,64 € 3,83 € 3,97 € 4,11 € 4,23 € 4,35 € 4,56 € 4,74 € 4,98 € 5,39 € 5,87 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,15 € 1,21 € 1,25 € 1,30 € 1,33 € 1,37 € 1,44 € 1,50 € 1,57 € 1,70 € 1,85 TOTALE COSTO ORARIO € 18,56 € 19,56 € 20,26 € 20,97 € 21,59 € 22,22 € 23,26 € 24,19 € 25,41 € 27,51 € 29,96 1 - Retribuzione diretta Paga base mensile Scatti di anzianità n.4 Totale paga mensile Costo Orario diretto 2 - Retribuzione indiretta Ferie Permessi retribuiti Exfestività Riduzione orario di lavoro Festività infrasettimanali Assemblee, permessi sindacali/studio Gratifica natalizia Costo orario indiretto Totali costi diretti e indiretti 144 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.8 - I REDDITI I redditi rappresentano un flusso di ricchezza durante un periodo di tempo e costituiscono la base imponibile per le principali imposte dello Stato. Misurare l’arricchimento di un soggetto rappresenta il parametro più equo per commisurare il prelievo fiscale. Aumentare il reddito significa aumentare anche la propensione al consumo delle famiglie. Ciò è strettamente collegato con la crescita economica, con l’efficienza e con la competitività del sistema produttivo. TAVOLA 87 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI Var.% 2014 € 129.791.644,3 -1,6% € 128.728.649,1 -0,8% € 127.349.662,2 2011 -1,1% € 122.741.648,0 -3,6% Stato € 73.711.635,6 -0,7% € 67.268.096,6 -6,9% SETTORE PUBBLICO Var.% 2012 -2,2% € 72.796.539,3 Var.% 2013 -1,2% € 72.272.936,5 Var.% I.S.S. € 36.032.989,8 -0,7% € 36.080.409,2 0,1% € 36.075.831,7 0,0% € 35.683.761,7 -1,1% A.A.S.S. € 6.624.190,7 -2,4% € 6.480.050,0 -2,2% € 6.475.174,3 -0,1% € 6.167.724,1 -4,7% A.A.S.P. € 1.611.331,3 0,3% € 1.657.162,4 2,8% € 1.550.213,5 -6,5% € 1.412.178,2 -8,9% A.A.S.F.N. € 1.103.114,1 1,1% € 1.090.128,6 -1,2% € 1.024.013,7 -6,1% . . C.O.N.S. € 416.920,1 -1,9% € 380.129,2 -8,8% € 349.089,5 -8,2% € 319.714,5 -8,4% € 8.737.063,8 -2,5% € 8.547.546,0 -2,2% € 7.776.676,6 -9,0% € 6.839.761,8 -12,0% € 93.005,8 -3,1% € 88.015,0 -5,4% € 85.659,1 -2,7% € 88.407,2 3,2% € 1.461.393,3 7,7% € 1.608.669,3 10,1% € 1.740.067,3 8,2% € 1.488.005,4 -14,5% . . . . . . € 3.473.998,5 . € 384.086.122,7 -4,4% € 378.880.204,3 -1,4% € 379.262.898,9 € 376.499,2 3,0% € 399.904,9 6,2% € 478.159,5 0,1% 19,6% € 382.904.204,6 € 501.313,3 1,0% 4,8% € 142.646.095,5 -3,3% € 137.782.077,4 -3,4% € 142.926.300,1 3,7% € 148.932.472,4 4,2% Cantieri di Stato Autorità Aviazione Civile e Navale Università Poste SETTORE PRIVATO Agricoltura, silvicoltura e pesca Industrie Manifatturiere Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti € 112.948,0 -25,7% € 127.982,0 13,3% € 151.491,3 18,4% € 277.414,7 83,1% € 30.521.253,7 Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione € 57.627.605,5 autoveicoli -8,6% € 27.549.178,3 -9,7% € 27.737.271,4 0,7% € 25.445.630,7 -8,3% -3,2% € 60.058.344,8 4,2% € 59.520.112,3 -0,9% € 57.773.706,0 -2,9% 16,2% Trasporto e magazzinaggio € 7.656.559,6 -11,7% € 7.490.865,3 -2,2% € 7.179.469,6 -4,2% € 8.342.087,0 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione € 12.952.281,2 -1,3% € 12.837.232,2 -0,9% € 13.175.527,5 2,6% € 13.937.809,3 5,8% Servizi di informazione e comunicazione € 18.670.954,9 4,2% € 20.795.889,3 11,4% € 20.831.734,6 0,2% € 21.144.288,0 1,5% Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari € 47.468.656,5 -10,5% € 46.524.292,1 -2,0% € 43.077.658,7 -7,4% € 42.197.440,5 -2,0% € 1.697.376,0 -21,5% € 1.719.302,0 1,3% € 1.757.457,5 2,2% € 1.883.479,6 7,2% Attività professionali, scientifiche e tecniche € 29.978.249,3 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto € 11.230.502,4 alle imprese Amministrazione pubblica e difesa, Assicurazione € 232.477,5 Sociale Obbligatoria -8,1% € 29.124.595,6 -2,8% € 28.058.872,6 -3,7% € 27.738.443,9 -1,1% 0,5% € 10.987.298,9 -2,2% € 10.403.323,6 -5,3% € 10.551.287,3 1,4% 9,7% € 233.600,9 0,5% € 233.016,4 -0,3% € 225.807,9 -3,1% € 909.615,2 -5,5% € 922.312,8 1,4% € 911.604,5 -1,2% € 896.024,2 -1,7% € 4.617.662,1 15,8% € 4.854.777,9 5,1% € 5.089.556,7 4,8% € 5.149.559,5 1,2% € 5.867.391,9 -3,2% € 6.042.664,8 3,0% € 6.320.469,4 4,6% € 6.530.238,9 3,3% € 7.575.710,5 3,6% € 7.454.718,9 -1,6% € 7.463.704,9 0,1% € 7.616.627,2 2,0% Attività di famiglie e convivenze cpme datori di lavoro€ 3.816.744,8 € 127.538,9 Organizzazioni ecd organismi extraterritoriali 6,5% € 3.853.669,6 1,0% € 3.826.179,9 -0,7% € 3.637.870,9 -4,9% 14,0% € 121.496,6 -4,7% € 120.988,2 -0,4% € 122.703,4 1,4% Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Totale Retribuzioni Lorde € 513.877.767,0 -3,7% € 507.608.853,3 -1,2% € 506.612.561,1 -0,2% € 505.645.852,6 -0,2% Contributi Sociali a carico del datore di lavoro € 122.816.786,3 -3,7% € 121.318.515,9 -1,2% € 121.080.402,1 -0,2% € 120.849.358,8 -0,2% Totale redditi da lavoro dipendente € 636.694.553,3 -3,7% € 628.927.369,3 -1,2% € 627.692.963,2 -0,2% € 626.495.211,4 -0,2% 145 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Nel 2014, come evidenziato dalla Tavola 87 e dai Grafici 87 e 88, il monte delle retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti totali diminuisce complessivamente del -0,2%, stessa variazione negativa dell’anno precedente. Il settore pubblico nel 2014 fa registrare una riduzione percentuale del -3,6%, contro una diminuzione del -1,1% nel 2013. I redditi nel settore privato, invece, aumentano lievemente, dopo la variazione minima nel 2013 del monte salari e stipendi pari al +0,1%, la flessione nel 2014 è positiva ed è pari al +1,0%. Per analizzare i valori delle retribuzioni pubbliche e private a prezzi 2014, la Tavola 88 mette in evidenza la dinamica delle rivalutazioni monetarie applicate al valore corrente. Come evidenziato dai Grafici 87 e 88, la dinamica di crescita più sostenuta la si può riscontrare in corrispondenza degli anni 2006-2008, sia nell’ammontare totale delle retribuzioni lorde, così come nella crescita degli occupati, soprattutto nel settore privato; nel settore pubblico, invece, seppure retribuzioni e occupati aumentassero, la crescita era molto più contenuta. A partire dal 2009, con la diminuzione dell’occupazione dovuta da un lato alla crisi economica e dall’altro, alla politica di contenimento della spesa pubblica, la crescita delle retribuzioni è rallentata in entrambi i settori, fino a registrare una contrazione negli ultimi tre anni. La Tavola 89 mostra le retribuzioni lorde 2014 percepite nei settori pubblico e privato: le stesse generano una retribuzione media per dipendente che nel pubblico è pari a €33.738,77 (+2,23% rispetto al 2013); mentre nel settore privato è pari a €26.664,64 (+2,17% TAVOLA 88 - RETRIBUZIONI LAVORATORI DIPENDENTI (A PREZZI 2014) Coefficienti di rivalutazione monetaria 2010 2011 2012 2013 2014 1,072 1,044 1,013 1,002 1,000 SETTORE PUBBLICO Valore corrente 131.962.840,37 129.791.644,28 128.728.649,06 127.349.662,17 122.741.647,97 A prezzi 2014 141.464.164,88 135.502.476,63 130.402.121,50 127.604.361,49 122.741.647,97 SETTORE PRIVATO Valore corrente 401.868.497,82 384.086.122,68 378.880.204,28 379.262.898,92 382.904.204,60 A prezzi 2014 430.803.029,66 400.985.912,08 383.805.646,94 380.021.424,72 382.904.204,60 TOTALE RETRIBUZIONI Valore corrente 533.831.338,19 513.877.766,96 507.608.853,34 506.612.561,09 505.645.852,57 A prezzi 2014 572.267.194,54 536.488.388,71 514.207.768,43 507.625.786,21 505.645.852,57 146 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 87 - VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE RETRIBUZIONI, SETTORI: PUBBLICO E PRIVATO 1,0% 2014 -3,6% -1,1% 2013 0,1% -1,4% 2012 -0,8% -4,4% 2011 -1,6% 2010 2,1% 2,4% -1,0%2009 2,4% 2008 7,2% 1,9% 2007 7,9% 3,4% 2006 2005 -6,0% -4,0% -2,0% 7,7% 4,8% 4,5% 1,7% 0,0% 2,0% Settore Privato 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% Settore Pubblico GRAFICO 88 - VARIAZIONE PERCENTUALE DEL TOTALE DELLE RETRIBUZIONI 8,0% 6,9% 6,7% 6,0% 4,0% 5,6% 3,7% 2,2% 2,0% 0,0% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 -0,2% -2,0% -4,0% -3,7% -6,0% 147 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 -1,2% -0,2% -0,2% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 89 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI Retribuzione Pubblico Privato Numero Dipendenti Totale Pubblico Privato Totale Retribuzione media per dipendente Pubblico Privato Totale 2004 € 111.974.706,16 € 305.571.167,08 € 417.545.873,24 4.060 13.626 17.686 € 27.579,98 € 22.425,60 € 23.608,84 2005 € 113.905.251,01 € 319.273.789,25 € 433.179.040,26 4.001 13.944 17.945 € 28.469,20 € 22.896,86 € 24.139,26 2006 € 119.348.597,07 € 343.765.012,20 € 463.113.609,27 4.015 14.599 18.614 € 29.725,68 € 23.547,16 € 24.879,85 2007 € 123.458.851,42 € 370.821.338,53 € 494.280.189,95 4.020 15.407 19.427 € 30.711,16 € 24.068,37 € 25.442,95 2008 € 125.828.893,75 € 397.651.757,77 € 523.480.651,52 4.030 15.935 19.965 € 31.223,05 € 24.954,61 € 26.219,92 2009 € 128.822.738,61 € 393.655.803,43 € 522.478.542,04 4.054 15.677 19.731 € 31.776,70 € 25.110,40 € 26.480,08 2010 € 131.962.840,37 € 401.868.497,82 € 533.831.338,19 4.023 15.449 19.472 € 32.802,10 € 26.012,59 € 27.415,33 2011 € 129.791.644,28 € 384.086.122,68 € 513.877.766,96 3.997 15.006 19.003 € 32.472,27 € 25.595,50 € 27.041,93 2012 € 128.728.649,06 € 378.880.204,28 € 507.608.853,34 3.959 14.653 18.612 € 32.515,45 € 25.856,84 € 27.273,20 2013 € 127.349.662,17 € 379.262.898,92 € 506.612.561,09 3.859 14.533 18.392 € 33.000,69 € 26.096,67 € 27.545,27 2014 € 122.741.647,97 € 382.904.204,60 € 505.645.852,57 3.638 14.360 17.998 € 33.738,77 € 26.664,64 € 28.094,56 sempre rispetto al 2013). Nel 2014 aumenta, rispetto all’anno precedente, la retribuzione media territoriale, che ammonta a €1.941,24 (Tav.90) e che risulta dal calcolo medio di un paniere di retribuzioni del settore privato, determinato annualmente con Decreto Reggenziale; si presenta, tra l’altro, al di sotto della retribuzione media del settore privato che è pari a €2.051,13. La dinamica di crescita della retribuzione media contrattuale, negli ultimi dieci anni, è sempre stata minore di quella della retribuzione media del settore privato escluso l’anno 2003 dove i valori sono quasi allineati. A partire dal 1997 e fino al 2000, gli incrementi della retribuzione media territoriale sono aumentati mediamente del 4 o 5% annuo, mentre dal 2001 ad oggi la tendenza è in netta diminuzione con una crescita retributiva più vicina al costo della vita. Gli ultimi anni sono però caratterizzati da un andamento altalenante, infatti, come mostrato dal grafico 92, l’incremento della retribuzione media territoriale e il costo della vita difficilmente si allineano, anzi presentano una netta discrepanza. 148 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 90 - INCREMENTI PERCENTUALI DELLA RETRIBUZIONE MEDIA Retribuzione media territoriale Incremento Retribuzione media settore Costo della vita retribuzione media privato (*) territoriale 1998 € 1.302,50 € 1.431,20 5,13 1,80 1999 € 1.369,13 € 1.482,81 5,12 1,60 2000 € 1.437,82 € 1.524,11 5,02 2,60 2001 € 1.491,53 € 1.538,19 3,74 2,70 2002 € 1.530,00 € 1.579,57 2,58 2,40 2003 € 1.567,00 € 1.574,01 2,42 2,50 2004 € 1.599,00 € 1.725,05 2,04 2,00 2005 € 1.641,00 € 1.761,00 2,63 1,70 2006 € 1.684,00 € 1.811,32 2,62 2,00 2007 € 1.729,00 € 1.851,41 2,67 1,70 2008 € 1.773,00 € 1.919,58 2,54 3,20 2009 € 1.801,00 € 1.931,56 1,58 0,70 2010 € 1.839,00 € 2.000,96 2,11 1,60 2011 € 1.839,00 € 1.968,88 0,00 2,70 2012 € 1.875,00 € 1.988,99 1,96 3,00 2013 € 1.913,00 € 2.007,43 2,03 1,10 2014 € 1.941,24 € 2.051,13 1,48 0,20 (*) medio Istat GRAFICO 89 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA PER DIPENDENTE (2004=100) 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Pubblico 2010 2011 Privato 149 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 90 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA (2004=100) 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Retribuzione media territoriale 2010 2011 2012 2013 Retribuzione media settore privato GRAFICO 91 - ANDAMENTO DELLA RETRIBUZIONE MEDIA € 2.500,00 € 2.000,00 € 1.500,00 € 1.000,00 € 500,00 € 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 Retribuzione media territoriale 2009 2010 2011 2012 2013 Retribuzione media settore privato 150 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 2014 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 92 - ANDAMENTO DEGLI INCREMENTI MEDI RETRIBUTIVI E DEL COSTO DELLA VISTA 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Incremento retribuzione media territoriale 151 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Costo della vita 2013 2014 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 91 - RETRIBUZIONI LORDE DEL SETTORE PRIVATO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA 2013 2014 € 478.160 € 501.313 Totale ramo Agricoltura, caccia e silvicoltura € 478.160 € 501.313 10 I ndus tri e a l i me nta ri € 5.543.236 € 5.382.737 11 I ndus tri a de l l e be va nde € 568.272 € 256.689 13 I ndus tri e te s s i l i € 489.697 € 514.706 14 Confe zi one di a rti col i di a bbi gl i a me nto; confe zi one di a rti col i i n pe l l e e pe l l i cci a € 3.637.896 € 3.105.912 15 Fa bbri ca zi one di a rti col i i n pe l l e e s i mi l i € 2.381.756 € 2.247.307 16 I ndus tri a de l l e gno e de i prodotti i n l e gno e s ughe ro, e s cl us i i mobi l i ; fa bbri ca zi one di a rti col i i n pa gl i a € 4.678.307 € 5.052.789 17 Fa bbri ca zi one di ca rta e di prodotti di ca rta € 2.293.462 € 2.458.957 18 Sta mpa e ri produzi one di s upporti re gi s tra ti € 3.263.407 € 3.380.014 20 Fa bbri ca zi one di prodotti chi mi ci € 15.173.173 € 16.690.815 21 Fa bbri ca zi one di prodotti fa rma ce uti ci di ba s e e di pre pa ra ti fa rma ce uti ci € 4.659.356 € 5.225.705 22 Fa bbri ca zi one di a rti col i i n gomma e ma te ri e pl a s ti che € 13.989.591 € 15.991.423 23 Fa bbri ca zi one di a l tri prodotti de l l a l a vora zi one di mi ne ra l i non me ta l l i fe ri € 5.164.731 € 5.124.107 24 Me ta l l urgi a € 4.338.256 25 Fa bbri ca zi one di prodotti i n me ta l l o (Es cl us i ma cchi ne e i mpi a nti ) € 15.198.794 € 15.348.741 26 Fa bbri ca zi one di compute r e prodotti di e l e ttroni ca e otti ca ; a ppa re cchi e l e ttrome di ca l i , a ppa re cchi di mi s ura zi one € 2.560.900 € 2.745.890 27 Fa bbri ca zi one di a ppa re cchi a ture e l e ttri che e d a ppa re cchi a ture pe r us o dome s ti co non e l e ttri che € 7.699.603 28 Fa bbri ca zi one di ma cchi na ri e d a ppa re cchi ture nca € 19.479.419 € 19.447.086 29 Fa bbri ca zi one di a utove i col i , ri morchi e s e mi ri morchi € 1.096.328 € 1.172.707 30 Fa bbri ca zi one di a l tri me zzi di tra s porto € 147.416 31 Fa bbri ca zi one di mobi l i € 18.289.863 € 19.252.970 32 Al tre i ndus tri e ma ni fa tturi e re € 8.383.144 € 8.373.029 33 Ri pa ra zi one , ma nute nzi one e d i ns ta l l a zi one di ma cchi ne e d a ppa re cchi a ture 01 Col ti va zi oni Agri col e e Produzi one di Prodotti Ani ma l i , Ca cci a e Se rvi zi Conne s s i € 4.533.052 € 7.696.957 € 189.320 € 3.889.693 € 4.741.561 Totale ramo Attività manifatturiere € 142.926.300 € 148.932.472 37 Ge s ti one de l l e re ti fogna ri e € 57.731 € 64.696 38 Atti vi tà di ra ccol ta , tra tta me nto e s ma l ti me nto de i ri fi uti , re cupe ro de i ma te ri a l i € 93.761 € 212.719 Totale ramo Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di Gestione dei Rifiuti e Risanamento € 151.491 € 277.415 41 Cos truzi one di e di fi ci € 9.984.740 € 8.964.087 42 I nge gne ri a ci vi l e € 774.808 € 804.550 43 La vori di cos truzi one s pe ci a l i zza ti € 16.977.724 € 15.676.994 Totale ramo Costruzioni € 27.737.271 € 25.445.631 45 Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l de tta gl i o e ri pa ra zi one di a utove i col i e motoci cl i € 6.011.080 € 6.062.232 46 Comme rci o a l l 'i nfros s o (e s cl us o que l l o di a utove i col i e di motoci cl i ) € 23.711.234 € 21.385.504 47 Comme rci o a l de tta gl i o (e s cl us o que l l o di a utove i col i e di motoci cl i ) € 29.797.798 € 30.325.970 Totale ramo Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli € 59.520.112 € 57.773.706 49 Tra s porto te rre s tre e tra s porto me di a nte condotte € 5.105.444 € 6.511.811 52 Ma ga zzi na ggi o e a tti vi tà di s upporto a i tra s porti € 2.074.026 € 1.830.276 Totale ramo Trasporto e magazzinaggio € 7.179.470 € 8.342.087 61 Tra s porti ma ri tti mi e pe r vi e d'a cqua . 55 Al l oggi o € 3.020.595 € 3.087.296 56 Atti vi tà de i s e rvi zi di ri s tora zi one € 10.154.933 € 10.850.513 Totale ramo Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione € 13.175.528 € 13.937.809 58 Atti vi tà e di tori a l i € 5.148.772 € 5.062.826 59 Atti vi tà di produzi one ci ne ma togra fi ca , di vi de o e di progra mmi te l e vi s i vi , di re gi s tra zi oni mus i ca l i e s onore € 124.572 € 203.582 60 Atti vi tà di progra mma zi one e tra s mi s s i one € 2.317.408 € 2.248.024 61 Te l e comuni ca zi oni € 2.523.614 € 2.608.285 62 Produzi one di s oftwa re , cons ul e nza i nforma ti ca e a tti vi tà conne s s e € 5.908.394 € 5.159.116 63 Atti vi tà de i s e rvi zi d'i nforma zi one e a l tri s e rvi zi i nforma ti ci € 4.808.974 € 5.862.455 Totale ramo Servizi di informazione e comunicazione € 20.831.735 € 21.144.288 64 Atti vi tà di s e rvi zi fi na nzi a ri (e s cl us e l e a s s i cura zi oni e i fondi pe ns i one ) € 40.756.592 € 39.873.048 65 As s i cura zi oni , Ri a s s i cura zi oni e fondi pe ns i one (e s cl us e l e a s s i cura zi oni s oci a l i obbl i ga tori e ) € 1.907.708 € 1.873.703 66 Atti vi tà a us i l i a ri e de i s e rvi zi fi na nzi a ri e de l l e a tti vi tà a s s i cura ti ve € 413.359 € 450.689 Totale ramo Attività finanziarie e assicurative € 43.077.659 € 42.197.441 68 € 1.757.458 € 1.883.480 Totale ramo Attività immobiliari Atti vi tà i mmobi l i a ri € 1.757.458 € 1.883.480 69 Atti vi tà l e ga l i e conta bi l i tà € 4.564.932 € 4.487.008 70 Atti vi tà di di re zi one a zi e nda l e e di conus l e nza ge s ti ona l e € 7.061.261 € 7.060.811 71 Atti vi tà de gl i s tudi di a rchi te ttura e d'i nge gne ri a ; col l a udi e d a na l i s i te cni che € 5.405.241 € 5.523.035 72 Ri ce rca s ci e nti fi ca e s vi l uppo € 1.205.831 € 1.208.702 73 Pubbl i ci tà e ri ce rche di me rca to € 5.520.355 € 5.109.869 74 Al tre a tti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e te cni che € 4.193.263 € 4.238.030 75 Se rvi zi ve te ri na ri € 107.990 € 110.988 Totale ramo Attività professionali, scientifiche e tecniche € 28.058.873 € 27.738.444 77 Atti vi tà di nol e ggi o e l e a s i ng ope ra ti vo € 775.870 € 747.059 78 Atti vi tà di ri ce rca , s e l e zi one , forni tura di pe rs ona l e € 28.087 € 4.650 79 Atti vi tà de i s e rvi zi de l l e a ge nzi e di vi a ggi o, de i tour ope ra tor e s e rvi zi di pre nota zi one e a tti vi tà conne s s e € 3.823.640 € 4.147.372 80 Se rvi zi di vi gi l a nza e i nve s ti ga zi one € 906.562 € 898.317 81 Atti vi tà di s e rvi zi pe r e di fi ci e pa e s e ggi o € 3.041.538 € 3.013.617 82 Atti vi tà di s upporto pe r l e funzi oni d'uffi ci o e a l tri s e rvi zi di s upporto a l l e i mpre s e € 1.827.627 € 1.740.272 Totale ramo Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese € 10.403.324 € 10.551.287 84 € 233.016 € 225.808 Totale ramo Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria € 233.016 € 225.808 85 € 911.604 € 896.024 Ammi ni s tra zi one pubbl i ca e di fe s a ; As s i cura zi one Soci a l e Obbl i ga tori a I s truzi one Totale ramo Istruzione € 911.604 € 896.024 86 As s i s te nza s a ni ta ri a € 3.801.072 € 3.761.217 87 Se rvi zi di a s s i s te nza s oci a l e re s i de nzi a l e € 987.179 € 1.055.487 88 As s i s te nza s oci a l e non re s i de nzi a l e € 301.305 € 332.855 Totale ramo Sanità e assistenza sociale € 5.089.557 € 5.149.559 90 Atti vi tà cre a ti ve , a rti s ti che e di i ntra tte ni me nto € 198.917 91 Atti vi tà di bi bl i ote che , a rchi vi , mus e i e d a l tre a tti vi tà cul tura l i € 319.601 € 281.001 92 Atti vi tà ri gua rda nti l e l otte ri e , l e s comme s s e , l e ca s e da gi oco € 3.136.546 € 3.197.405 93 Atti vi tà s porti ve , di i ntra tte ni me nto e di di ve rti me nto € 2.665.406 € 2.859.247 Totale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento € 6.320.469 € 6.530.239 94 Atti vi tà di orga ni zza zi oni a s s oci a ti ve € 2.706.012 € 2.814.488 95 Ri pa ra zi one di compute r e di be ni pe r us o pe rs ona l e e pe r l a ca s a € 616.286 € 481.752 96 Al tre a tti vi tà di s e rvi zi pe r l a pe rs ona € 4.141.408 € 4.320.388 Totale ramo Altre attività di servizi € 7.463.705 € 7.616.627 97 Atti vi tà di fa mi gl i e e convi ve nze come da tori di l a voro pe r pe rs ona l e dome s ti co € 192.585 € 3.826.180 € 3.637.871 Totale ramo Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico € 3.826.180 € 3.637.871 99 € 120.988 € 122.703 Orga ni zza zi oni e d orga ni s mi e xtra te rri tori a l i Totale ramo Organizzazioni ed organismi extraterritoriali € 120.988 € 122.703 TOTALE SETTORE PRIVATO € 379.262.899 € 382.904.205 152 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.9 – I CONSUMI 2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi I risultati dell’Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, per l’anno 2014, rispecchiano la situazione economica che sta attraversando la Repubblica di San Marino. In modo particolare, si evince che, dopo i trend negativi degli scorsi anni, i consumi delle famiglie sono stazionari. Il periodo di sfiducia e di incertezza, soprattutto economica, che ha caratterizzato gli ultimi anni non permette alle famiglie di aumentare gli acquisti. I dati dell’indagine sono stati elaborati su un campione opportunamente selezionato eliminando i questionari contenenti risposte palesemente incoerenti o mancanti e da ciò, è emerso che il reddito medio annuale della famiglia sammarinese è di 40.038.55,79 Euro, in aumento rispetto al reddito del 2013 del +1,6%. Sempre nel 2014, la spesa media annuale delle famiglie è stata pari, in valori correnti, a € 29.363,82 e rispetto all’anno precedente è aumentata di €47,5 (Grafico 94). La spesa media mensile della famiglia sammarinese (Tavola 98) nel 2014 è stata di €2.446,98, registrando un aumento del +0,2% rispetto all’anno precedente. In termini di spesa, hanno subito importanti aumenti alcune categorie, in particolare: “Generi alimentari e bevande” (+5,5%), “Pasti e consumazioni fuori casa” (+4,4%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+9,0%), “Ricreazione e spettacoli” (+4,4%) e “Vacanze” (+5,1%). Le categorie di spesa che hanno fatto registrare una diminuzione dei consumi delle famiglie rispetto al 2013 comprendono “Abbigliamento e calzature” (-4,8%), “Abitazione” (0,3%) e “Utenze domestiche (-1,1%), “Utenze telefoniche” (-11,6%), “Arredamento e apparecchi per la casa” (-8,4%), “Trasporti” (-4,3%), “Attività sportive” (-6,4%), “Istruzione (8,2%) e “Beni e servizi” (-2,7%). La suddivisione della spesa media mensile è avvenuta nel seguente modo: • il 20,7% viene speso per “generi alimentari e bevande” (506,30 Euro), • il 17,5% per “abitazione” (428,98 Euro), • il 10,5% è utilizzato per i “trasporti” (256,66 Euro), • il 9,7% riguarda i “pasti e consumazioni fuori casa” (237,56 Euro). 153 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Dopo l’aumento dei consumi in territorio nel 2013 (75,0%), nel 2014 si è registrata una lieve diminuzione attestatasi al 73,8%. Le categorie di spesa con la percentuale maggiore in territorio sono quelle per “Abitazione” (95,6%), “Trasporti” (87,3%), “Generi alimentari e bevande” (87,3%). Le categorie dove la spesa avviene prettamente fuori territorio sono “ricreazione e spettacoli”, “Istruzione”, “pasti e consumazioni fuori casa”, “abbigliamento e calzature”. La maggior parte delle famiglie sammarinesi (54,0%) dichiara di ritrovarsi in una situazione economica “stazionaria” rispetto al 2013, diminuiscono le famiglie che dichiarano una situazione “un po’ peggiorata” (26,3%) e “molto peggiorata” (12,8%). Il 5,7% dei nuclei famigliari dichiarano che la situazione economica è leggermente migliorata rispetto al 2013 (Grafico 95). Il 67,6% delle famiglie ha effettuato almeno un acquisto su Internet nel 2014, una percentuale in forte aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2013 era il 61,9% nel 2012 era il 57,1%). Gli oggetti più acquistati all’interno delle famiglie che hanno dichiarato di effettuare acquisti sul web, sono apparecchi elettronici (48,9%), vacanze (45,6%), abbigliamento (39,8%), libri (39,2%) e ticket per eventi (36,6%) (Grafico 96). Per quanto riguarda i consumi collettivi, la Tav.92 evidenzia le variazioni rispetto al 2013: consumo di gas (+3,90%), raccolta di rifiuti urbani (-6,33%), consumo di energia elettrica (-1,42%) e acqua (-6,54%). Il Grafico 93 mette in evidenza come, nell’ultimo decennio, il consumo di energia elettrica abbia avuto un trend sostanzialmente in crescita per poi assestarsi negli ultimi tre anni della serie storica. La raccolta dei rifiuti urbani, il consumo di acqua ed il consumo di gas, invece, hanno registrato in andamento altalenante nel corso degli anni. Per il 2015 i valori delle tariffe dei servizi pubblici della Tavola 93 risultano invariati, come risultano invariate le tariffe del gas ad uso civile, dell’energia elettrica per usi domestici, dell’energia elettrica per usi diversi e della raccolta rifiuti per usi diversi (Tavola 94, 95, 96 e 97). 154 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 92 - CONSUMI COLLETTIVI Energia Elettriva (inkWh) Gas (in mc) Acqua (in mc) Rifiuti (in quintali) 87.529.787 27.233.402 2.294.248 92.834 1991 96.937.814 34.467.633 2.147.334 97.587 1992 103.992.273 34.003.954 2.232.622 102.446 1993 113.622.670 35.447.822 2.340.427 107.041 1994 121.245.935 36.141.445 2.449.194 112.583 1995 125.008.528 40.458.018 2.407.642 114.091 1996 136.863.857 43.339.387 2.500.934 112.716 1997 142.051.754 42.523.925 2.591.746 124.688 1998 155.177.728 45.578.459 2.878.960 126.049 1999 163.704.846 47.729.351 3.180.977 130.966 2000 184.446.116 46.739.114 2.940.498 128.373 2001 193.371.696 50.641.790 3.061.334 132.606 2002 197.044.601 48.299.987 2.986.757 136.052 2003 208.424.028 54.491.581 3.196.322 132.933 2004 211.781.884 55.606.175 3.107.956 142.483 2005 216.814.476 58.360.328 3.135.342 148.185 2006 230.070.249 54.888.172 3.304.834 151.582 2007 239.983.250 52.785.713 3.218.789 154.039 2008 249.713.051 55.133.255 3.516.957 156.949 2009 260.904.437 55.645.787 3.523.745 151.836 2010 267.358.463 59.978.795 3.056.567 158.460 2011 270.900.000 54.400.000 3.159.097 152.937 2012 263.895.688 45.582.449 3.065.107 146.603 2013 263.635.471 45.992.198 3.563.186 180.147 2014 259.895.934 47.786.143 3.330.240 168.740 Var. % -1,42% 3,90% -6,54% -6,33% 1990 GRAFICO 93 - ANDAMENTO DEI CONSUMI COLLETTIVI (2004=100) 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2004 2005 2006 2007 2008 Energia Elettrica 2009 Gas 2010 Acqua 2011 Rifiuti 155 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 93 - EVOLUZIONE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Corsa solo Andata € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 Corsa Andata e Ritorno € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 Funivia Abbonamento 12 Corse € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 Gruppi > 25 persone € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 Abbonamento mensile € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 Corsa semplice rivenditore € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 Corsa semplice in vettura € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 Tesserino 12 corse € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 Abbonamento mensile € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 fino a 6 mc/mese € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 da 6 a 12 mc/mese € 0,95 € 0,95 € 0,95 € 0,95 € 0,97 € 0,97 € 0,97 da 12 a 18 mc/mese € 1,44 € 1,44 € 1,44 € 1,44 € 1,49 € 1,49 € 1,49 da 18 a 30 mc/mese € 2,09 € 2,09 € 2,09 € 2,09 € 2,17 € 2,17 € 2,17 oltre 30 mc/mese € 2,63 € 2,63 € 2,63 € 2,63 € 2,73 € 2,73 € 2,73 fino a 10 mc/mese € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,44 € 1,44 € 1,44 da 10 a 25 mc/mese € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,71 € 1,71 € 1,71 oltre 25 mc/mese € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,95 € 1,95 € 1,95 € 0,47 € 0,47 € 0,48 € 0,48 € 0,57 € 0,57 € 0,57 primario oltre 200.000 m /anno € 0,43 € 0,43 € 0,44 € 0,44 € 0,51 € 0,51 € 0,51 secondario € 0,36 € 0,36 € 0,38 € 0,38 € 0,45 € 0,45 € 0,45 interrompibile € 0,33 € 0,33 € 0,30 . . . . fino a 4,5 kW € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 oltre 4,5 kW € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 Usi domestici e assimilati € 0,46 € 0,46 € 0,46 € 0,46 € 0,55 € 0,55 € 0,55 Utenze diverse € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,72 € 0,72 € 0,72 Trasporto Pubblico Acqua uso domestico Acqua usi diversi Gas uso tecnologico 3 primario fino a 200.000 m /anno 3 Raccolta rifiuti usi domestici Tassa ambientale Fonte AASS 156 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 94 - TARIFFE GAS USO CIVILE 2015 Scaglione Min mc/anno Max mc/anno Tariffe 1 1 510 € 0,470065 2 511 1.400 € 0,479373 3 1.401 5.100 € 0,488772 4 5.101 oltre € 0,503009 TAVOLA 95 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DOMESTICI 2011 2012 2013 2014 2015 Potenza impegnata 1,5 kW fino a 160 kWh/mese € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 oltre 160 kWh/mese € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 Potenza impegnata da 3 a 4,5 kW fino a 160 kWh/mese € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 oltre 160 kWh/mese € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 Potenza impegnata da 6 kW o superiore € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 TAVOLA 96 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DIVERSI 2015 Corrispettivo potenza Corrispettivo energia 2,068649 0,16271 2,857250 0,14676 5,165908 0,11805 4,720177 0,09396 5,664212 0,11276 6,491672 0,08422 7,790006 0,10106 Utilizzazione bassa < 60 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 20 kW Utilizzazione ridotta < 95 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 30 kW Utilizzazione normale < 100 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 100 kW Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in MT Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in BT Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in MT Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in BT 157 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 97 - TARIFFE RACCOLTA RIFIUTI USI DIVERSI 2015 Attività economica fino a 3 kW A . € 320,00 € 498,00 € 748,00 € 997,00 € 2.138,00 B . € 285,00 € 403,00 € 540,00 € 611,00 € 775,00 C . € 273,00 € 344,00 € 469,00 € 469,00 € 755,00 D . € 273,00 € 344,00 € 469,00 € 469,00 € 855,00 E . € 249,00 € 320,00 € 356,00 € 427,00 € 735,00 F Uso Hobby . come uso domestico € 235,00 . . . G € 100,00 . . . . . da 3 a 6 kW da 6 a 15 kW da 15 a 30 kW da 30 a 60 kW oltre 60 kW GRAFICO 94 - ANDAMENTO DELLA SPESA ANNUALE DELLE FAMIGLIE (CONSUMI PRIVATI) Fonte “Indagine sui consumi e lo stile di vita della famiglie sammarinesi” 2014 € 60.000,00 € 29.825,02 € 29.852,74 € 28.292,63 € 29.316,32 € 29.363,82 € 50.000,00 € 40.000,00 € 30.000,00 € 22.208,03 € 22.399,83 2010 2011 € 21.985,19 € 21.061,12 € 21.663,35 € 20.000,00 € 10.000,00 € 0,00 Spesa in territorio 2012 2013 Spesa media totale 158 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 98 - RIEPILOGO SPESE Spese Medie Annuale Mensile Generi al imentari e bevande 6.075,55 € 506,30 € Pasti e cons umazioni fuori cas a 2.850,70 € 237,56 € Abbigl iamento e calzature 1.338,02 € 111,50 € Abitazione 5.147,76 € Utenze domesti che Variazione Annuale in % sul tot rispetto al % in territorio territorio 2012 5,5% 5.304,61 € 87,3% 9,7% 4,4% 1.537,07 € 53,9% 4,6% -4,8% 773,07 € 57,8% 428,98 € 17,5% -0,3% 4.922,03 € 95,6% 1.668,71 € 139,06 € 5,7% -1,1% 1.615,08 € 96,8% Utenze telefoniche 643,73 € 53,64 € 2,2% -11,6% 464,20 € 72,1% Arredamento e apparecchi per la casa 1.058,10 € 88,18 € 3,6% -8,4% 743,46 € 70,3% Servizi s anitari e spes e per l a s alute 898,68 € 74,89 € 3,1% 9,0% 674,28 € 75,0% Tras porti 3.079,92 € 256,66 € 10,5% -4,3% 2.690,24 € 87,3% Ricreazione e s pettacoli 565,56 € 47,13 € 1,9% 4,4% 224,46 € 39,7% Attivi tà sporti ve 629,36 € 52,45 € 2,1% -6,4% 460,40 € 73,2% Istruzione 990,09 € 82,51 € 3,4% -8,2% 579,67 € 58,5% Vacanze 2.394,62 € 199,55 € 8,2% 5,1% 487,37 € 20,4% Beni e s ervizi 2.023,02 € 168,59 € -2,7% 1.187,42 € 58,7% Spesa media totale 29.363,82 € 2.447,00 € 0,2% 21.663,36 € 73,8% 20,7% Beni e servizi; 6,9% Vacanze; 8,2% 6,9% Generi alimentari e bevande; 20,7% Istruzione; 3,4% Pasti e consumazioni fuori casa; 9,7% Attività sportive; 2,1% Ricreazione e spettacoli; 1,9% Trasporti; 10,5% Servizi sanitari e spese per la salute; 3,1% Arredamento e apparecchi per la casa; 3,6% Utenze telefoniche; 2,2% Abbigliamento e calzature; 4,6% Utenze domestiche; 5,7% Abitazione; 17,5% Fonte "Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi" 2014 159 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 95 – SITUAZIONE ECONOMICA DELLE FAMIGLIE RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI 60,0% 54,0% 50,0% 46,5% 40,0% 32,4% 26,3% 30,0% 20,0% 15,3% 12,8% 10,0% 4,9% 5,7% 0,9% 1,1% 0,0% Molto migliorata Un po’ migliorata Rimasta più o meno uguale 2013 Un po’ peggiorata Molto peggiorata 2014 GRAFICO 96 – PERCENTUALE FAMIGLIE CHE ACQUISTANO SU INTERNET – SERIE STORICA 80,0% 70,0% 67,6% 60,0% 61,9% 57,1% 50,0% 49,3% 40,0% 30,0% 30,7% 20,0% 38,3% 37,4% 2009 2010 32,5% 26,7% 10,0% 0,0% 2006 2007 2008 2011 160 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 2014 Relazione Economico – Statistica 2.10 - L’INDICE DEI PREZZI 2.10.1 ‐ I prezzi al consumo A partire dai dati di gennaio 2011, viene pubblicata la nuova serie dell’indice dei prezzi con base di riferimento 2010=100 (base di riferimento precedente 2002). Questa operazione assicura una maggiore accuratezza nella misurazione dell’inflazione. Inoltre viene adottata una nuova metodologia di rilevazione e di calcolo degli indici dei prezzi dei prodotti stagionali, in applicazione del Regolamento (CE) n. 330/2009 del 22 aprile 2009. Tale innovazione, è applicata ai gruppi e alle classi di prodotti relativi a: Frutta, Vegetali, Abbigliamento e Calzature. Secondo il citato Regolamento si definisce prodotto stagionale quello che, in alcuni periodi dell’anno (almeno un mese), può non essere acquistabile oppure è acquistato in volumi modesti o irrilevanti dai consumatori. Sulla base di un calendario mensile, si stabilisce quando ciascuno specifico prodotto, appartenente alle suddette categorie o ai suddetti gruppi, deve essere considerato in stagione oppure fuori stagione. L’adozione di un calendario della stagionalità comporta, a partire da gennaio 2011, l’effettuazione della rilevazione dei prezzi al consumo solo nei mesi in cui il prodotto in questione è definito in stagione e, di conseguenza, la stima degli indici dei prezzi dei prodotti fuori stagione sulla base di una metodologia coerente con le indicazioni contenute nel Regolamento europeo. La rilevazione dei prezzi al consumo consiste nell’osservare le dinamiche legate all’inflazione; conoscere queste dinamiche può aiutare i consumatori a tutelarsi preventivamente. L’obiettivo principale è quello di conoscere il livello dei prezzi di alcuni prodotti e servizi, attraverso un puntuale monitoraggio del mercato, nella fase di passaggio dal settore delle imprese a quello delle famiglie. L’indicatore economico fissato per misurare le variazioni dei prezzi che le famiglie pagano per beni e servizi, è l’indice dei prezzi al consumo che prevede l'aggiornamento annuale sia della lista dei prodotti per i quali vengono rilevati i prezzi: il paniere, sia della ponderazione con cui i prodotti partecipano al calcolo degli indici: i pesi. 161 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 99 - INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (BASE: DICEMBRE 2010=100) gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 Generale 107,13 107,52 107,47 107,91 107,97 107,88 107,65 107,63 107,94 107,96 1-Prodotti alimentari e bevande analcoliche 119,40 119,39 119,27 120,22 120,35 122,40 121,06 121,77 122,84 123,05 2-Bevande alcoliche e tabacchi 106,95 106,47 105,22 106,49 106,78 106,79 107,34 107,10 107,37 106,83 3-Abbigliamento e calzature 107,18 107,18 107,63 107,66 107,67 107,66 107,66 107,66 108,00 108,01 4-Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 110,28 110,64 110,64 110,66 110,66 110,66 110,66 110,66 110,66 110,55 5-Mobili, articoli e servizi per la casa 109,40 109,20 109,34 110,19 109,91 109,87 109,80 109,75 110,66 111,54 6-Servizi sanitari e spese per la salute 108,92 108,92 109,35 109,37 109,37 109,37 109,37 109,37 110,24 110,24 7-Trasporti 99,39 101,66 101,61 102,43 102,88 102,41 101,89 100,81 99,21 98,94 8-Comunicazioni 77,42 77,42 76,54 76,49 76,49 76,49 76,49 76,49 76,49 76,43 9-Ricreazione, spettacoli e cultura 104,38 104,85 104,26 104,84 104,81 104,48 104,98 105,33 104,30 104,31 10-Istruzione 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 102,07 11-Servizi ricettivi e di ristorazione 106,96 106,96 107,13 107,19 107,19 107,53 107,70 107,70 107,45 107,35 12-Altri beni e servizi 104,62 104,57 104,46 104,68 104,65 100,86 100,81 100,82 104,39 104,32 L’aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha lo scopo di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, e si basa sulla rappresentatività dei prodotti e della loro evoluzione. A San Marino viene utilizzato l’indice dei prezzi al consumo degli operai ed impiegati, (FOI) il quale si riferisce ai consumi delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente operaio o impiegato. L’indagine sui prezzi si sviluppa analiticamente procedendo in maniera autonoma nella rilevazione, al fine di controllarne la corrispondenza e l’attendibilità, e al fine anche di cercare di evitare le difficoltà tipiche del consumatore, il quale molto spesso ha la percezione di un aumento dei prezzi che si discosta in modo significativo da quello misurato statisticamente. I prezzi rilevati per il 2015 sono riferiti a circa 1.752 rilevazioni effettuate mensilmente dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica in collaborazione con la Polizia Civile presso gli operatori economici sammarinesi e si riferiscono a beni e servizi rappresentativi dei consumi delle famiglie sammarinesi. 162 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica I punti vendita coinvolti nella rilevazione sono circa 191. Nel complesso, il Paniere a partire dal 2011 include oltre 1.100 prodotti, ciascuno con una ponderazione corrispondente al proprio contributo alla spesa mensile delle famiglie e, nello specifico, vengono selezionati articoli a cui corrispondono le maggiori quote di consumo. Per fare un esempio, nel Paniere la carne bovina pesa più della carne suina, così come l’olio d’oliva ha un peso maggiore dell’olio di semi. Il Paniere adottato è quello ISTAT/EUROSTAT ed è articolato in 12 capitoli di spesa, ognuno con un proprio peso: Prodotti alimentari e bevande analcoliche - Bevande alcoliche e tabacchi - Abbigliamento e calzature - Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa - Servizi sanitari e spese per la salute - Trasporti Comunicazioni - Ricreazione, spettacoli e cultura - Istruzione - Servizi ricettivi e di ristorazione - Altri beni e servizi. Rispetto al 2014 entrano nel Paniere 2015 queste nuove posizioni: Biscotti e pasta senza glutine, Birra analcolica, Bevande al distributore automatico, Caffè al ginseng al bar, Assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull’abitazione. Escono le posizioni: Navigatore satellitare, Impianto Hi-Fi, Registratore DVD e Corso di informatica. L’aggiornamento del Paniere si basa sulla rappresentatività dei prodotti e sulla loro evoluzione tecnologica, determinando l’inserimento di prodotti che hanno assunto maggiore importanza nella spesa effettiva delle famiglie. Conseguentemente se il consumo di un prodotto risulta in declino, viene escluso. Con questa logica sono stati inseriti nuovi prodotti da rilevare, all’interno di posizioni già esistenti. Tra le posizioni, già contenute nell’indice precedente, che vengono arricchite per effetto della nuova classificazione ci sono: Letto, Rasoio, Pizza e Noleggio. Altre posizioni subiscono scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative già presenti nel paniere, allo scopo di migliorare la copertura dell’insieme dei consumi delle famiglie. La struttura di ponderazione dell’indice, nel rapporto 2010-2011, vede aumentare il peso relativo delle divisioni: trasporti, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi sanitari e spese per la salute, istruzione e bevande alcoliche e tabacchi. Il calo più rilevante in termini assoluti riguarda invece la divisione mobili, articoli e servizi per la casa. 163 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La diminuzione di peso più rilevante interessa invece, in termini assoluti, il capitolo dei Trasporti. Lo scopo degli aggiornamenti che annualmente avvengono all’interno di ciascun capitolo di spesa, è quello di avvicinare, in maniera significativa, la rilevazione dei prezzi effettuata all'inflazione effettivamente sostenuta dai consumatori. Dall’analisi dei dati presenti nella Tavola 99 e dal Grafico 97, si sottolinea come l’andamento dell’indice sammarinese manifesti un andamento fortemente altalenante ma con tendenza ad un leggero miglioramento, che sta comunque ad indicare come nel 2015 la stagnazione dell’economia abbia determinato una riduzione dei consumi. Dall’inizio dell’anno l’accelerazione dei processi inflattivi è guidata dai capitoli “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” e “Mobili, articoli e servizi per la casa” . Oltre a questo, i capitoli che nel periodo, gennaio 2015 - ottobre 2015, hanno avuto gli incrementi maggiori sono stati: il capitolo “Servizi sanitari e spese per la salute” e il capitolo “Abbigliamento e calzature”. Comparando l’indice Istat con quello sammarinese (Grafici 98 e 99), si può notare come GRAFICO 97 - ANDAMENTO DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO 108,20 107,91 108,00 107,88 107,96 107,97 107,80 107,94 107,63 107,60 107,65 107,40 107,52 107,47 107,20 107,00 107,13 106,80 106,60 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 164 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-15 set-15 ott-15 Relazione Economico – Statistica l’indice generale sammarinese abbia un andamento altalenante con variazioni comunque minime che si aggirano tra il -0,1% e il +0,3%. L’indice ISTAT, invece, dopo un notevole calo a gennaio 2015, si attesta per buona parte dell’anno al -0,1%. GRAFICO 98 – VARIAZIONE % ANNUA DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) - SAN MARINO 0,3% 0,4% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,2% 0,1% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 -0,1% -0,1% ago-15 set-15 ott-15 -0,1% -0,1% -0,2% GRAFICO 99 - VARIAZIONE % ANNUA DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) – ISTAT 0,0% 0,0% gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 -0,1% -0,2% mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% -0,2% -0,3% -0,3% -0,4% -0,4% -0,5% -0,6% -0,7% -0,8% -0,8% -0,9% 165 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-15 -0,1% ott-15 Relazione Economico – Statistica 2.11 – SMaC San Marino Card Nell’estate del 2008 il Congresso di Stato ha varato il progetto SMaC S(an) Ma(rino) C(ard), un ottimo strumento d’incentivazione che, nel corso degli ultimi 7 anni, nonostante la grave crisi economica, ha consentito di mantenere elevato il livello dei consumi privati nel Paese. Di fatto, SMaC è un progetto che dà diritto ai possessori della Card di ottenere sconti sugli acquisti effettuati presso gli esercizi convenzionati e uno speciale sconto di 0,15 Euro al litro sull'acquisto di carburante presso le stazioni di servizio affiliate al circuito. L'importo equivalente allo sconto cui si ha diritto è applicato sulla spesa, nel caso si utilizzi il credito SMaC per l’acquisto, o viene caricato dall'esercente sulla Card del titolare, come credito spendibile in uno dei punti vendita affiliati al programma. È, inoltre, possibile ricaricare il credito disponibile nella Card con un versamento di denaro presso gli sportelli delle banche co-promotrici del programma e può essere utilizzata come borsellino elettronico presso gli esercizi aderenti al circuito. Nel 2014 è stata introdotta un’ulteriore novità: la registrazione degli acquisti di beni e/o servizi sulla carta SMaC, attraverso il Pos degli esercenti convenzionati, equivale a documento fiscale, come previsto dal Decreto Delegato 180/2014 ai fini del calcolo delle deducibilità. La nostra analisi parte dal numero delle carte attive in circolazione e abbiamo scelto come termine di raffronto il mese di giugno perché consente di avere una base dati più aggiornata. Infatti, i dati sono migliorati rispetto agli anni precedenti perché grazie alla gestione del datawarehouse da parte di questo Ufficio è stato possibile superare errori e omissioni che, invece, derivavano da una diversa gestione. TAVOLA 100 - NUMERO DI CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO – SERIE STORICA (MESE DI RIFERIMENTO: GIUGNO) 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Carte attive % Carte attive % Carte attive % Carte attive % Carte attive % Carte attive % San Marino 19.954 51,5% 20.933 48,7% 21.849 46,2% 22.731 53,4% 24.678 50,6% 25.370 48,9% Italia 18.462 47,7% 21.833 50,8% 25.266 53,4% 19.761 46,4% 23.987 49,1% 26.308 50,7% 294 0,8% 218 0,5% 193 0,4% 98 0,2% 144 0,3% 203 0,4% 38.710 100,0% 42.984 100,0% 47.308 100,0% 42.590 100,0% 48.809 100,0% 51.881 100,0% Altri Paesi Totale 166 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La tavola 100 rappresenta il numero delle carte emesse e la suddivisione per paese di provenienza dell’intestatario. Si nota come nel corso degli anni il numero dei possessori domiciliati a San Marino sia costantemente aumentato, come è aumentato il numero di possessori italiani che ha raggiunto il picco massimo nel 2015. Per quanto riguarda i possessori di “Altri Paesi” gli ucraini sono in prima fila, seguiti da polacchi, rumeni e francesi. TAVOLA 101 – SPESA ANNUALE PER ABITANTE La tavola 101 mostra la spesa annuale per abitante effettuata con la SMaC suddivisa per Comuni limitrofi al territorio sammarinese. La legenda indica come con il colore più chiaro siano evidenziati i Comuni con una spesa annuale per abitante minore di € 50 e più il colore si intensifica più la spesa annuale per abitante effettuata con la SMaC aumenta. 167 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La suddivisione per sesso del Grafico 100 mostra una netta prevalenza del sesso maschile tra i possessori di SmacCard con il 59%, rispetto al 41% delle femmine. GRAFICO 100 - NUMERO DI CARTE ATTIVE SUDDIVISE PER SESSO (GIUNGO 2014) n.d. 17 0% Femmine 20.201 41% Maschi 28.591 59% La Tavola 102 mostra la suddivisione dei consumi in categorie macroeconomiche. Inizialmente le categorie di spesa erano undici, poi a partire dal 2010 è stata aggiunta la categoria “Estetisti e parrucchieri”, a partire dal 2012 la categoria “Fotovoltaico”, infine, dal 2015 è stata aggiunta la categoria “Ferramenta, casalinghi e articoli per l'agricoltura” ciò a dimostrazione del fatto che le Autorità competenti sono comunque attente ai consumi della popolazione e pronte a potenziare lo strumento della SMaC Card. Negli anni il settore in cui si registrano le spese maggiori, sia in termini di numero di transazioni che in termini di ammontare della spesa, rimane comunque quello alimentare, seguito poi dal settore carburanti. 168 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI PER CATEGORIA 2012 Abbiglimento, calzature, pelletteria, valigeria Alimentari Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi Carburanti Elettronica e fotografia Fotovoltaico 2013 Importi Importo Medio 70.289 € 6.640.325,68 € 94,47 2.139.514 € 71.224.171,63 € 33,29 Transazioni 2014 Importi Importo Medio 67.115 € 6.313.209,76 € 94,07 106.318 € 9.710.565,22 € 91,34 2.320.063 € 73.229.682,52 € 31,56 2.781.377 € 82.543.078,07 € 29,68 Transazioni Transazioni Importi Importo Medio 151.793 € 3.173.186,93 € 20,90 198.891 € 3.634.132,88 € 18,27 469.150 € 6.764.783,11 € 14,42 1.291.291 € 62.917.701,52 € 48,72 1.346.356 € 66.099.155,95 € 49,09 1.331.167 € 63.780.818,46 € 47,91 163.924 € 14.815.164,45 € 90,38 135.838 € 11.893.289,20 € 87,55 160.446 € 13.173.717,45 € 82,11 142 € 1.009.036,55 € 7.105,89 181 € 973.204,00 € 5.376,82 90 € 383.842,00 € 4.264,91 € 2.360,54 Veicoli e motoveicoli 6.344 € 19.842.642,73 € 3.127,78 6.817 € 21.598.245,83 € 3.168,29 10.176 € 24.020.874,28 Estetisti, parrucchieri 30.023 € 1.573.778,00 € 52,42 33.118 € 1.783.118,67 € 53,84 73.447 € 3.777.307,83 € 51,43 Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria 16.779 € 452.359,92 € 26,96 18.577 € 486.688,93 € 26,20 2.902 € 146.119,30 € 50,35 Arredamento e apparecchi per la casa 188 € 30.473,71 € 162,09 6.375 € 516.816,43 € 81,07 8.484 € 2.534.770,34 € 298,77 Gioiellerie 6.491 € 689.067,95 € 106,16 7.163 € 715.276,59 € 99,86 12.428 € 1.294.976,60 € 104,20 Profumerie 16.396 € 973.901,39 € 59,40 14.824 € 890.419,92 € 60,07 17.823 € 1.185.953,16 € 66,54 Altro 240.502 € 10.244.261,39 € 42,60 264.067 € 11.086.610,16 € 41,98 472.615 € 18.919.689,90 € 40,03 Totale 4.133.676 € 193.586.071,85 € 46,83 4.419.385 € 199.219.850,84 € 45,08 5.446.423 € 228.236.495,72 € 41,91 Importi Importo Medio Transazioni 2014 - I° semestre Transazioni Abbiglimento, calzature, pelletteria, valigeria 2015 - I° semestre Importi Importo Medio € 89,69 47.842 € 4.528.776,65 € 94,66 53.716 € 4.817.936,95 1.361.213 € 40.311.536,90 € 29,61 1.539.988 € 43.110.076,02 € 27,99 Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi 211.335 € 3.203.612,25 € 15,16 368.028 € 4.380.019,43 € 11,90 Carburanti 675.687 € 32.751.576,87 € 48,47 599.590 € 24.964.722,24 € 41,64 Elettronica e fotografia 72.017 € 6.004.972,13 € 83,38 77.936 € 5.700.523,42 € 73,14 36 € 154.385,00 € 4.288,47 5 € 21.066,00 € 4.213,20 Veicoli e motoveicoli 5.226 € 12.511.177,64 € 2.394,03 6.781 € 15.011.100,01 € 2.213,70 Estetisti, parrucchieri 34.121 € 1.775.557,73 € 52,04 40.891 € 1.912.384,35 € 46,77 . . . 145.402 € 3.889.193,30 € 26,75 Alimentari Fotovoltaico Ferramenta, casalinghi e articoli per l'agricoltura Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria 1.376 € 67.362,71 € 48,96 47.440 € 1.328.921,51 € 28,01 Arredamento e apparecchi per la casa 3.592 € 790.931,98 € 220,19 2.399 € 1.716.083,75 € 715,33 Gioiellerie 5.313 € 568.823,38 € 107,06 7.561 € 629.963,90 € 83,32 Profumerie 8.685 € 569.604,80 € 65,58 4.986 € 372.922,83 € 74,79 222.817 € 8.686.770,80 € 38,99 186.993 € 7.149.180,48 € 38,23 € 111.925.088,84 € 42,25 3.081.716 € 115.004.094,19 € 37,32 Altro Totale 2.649.260 Nel corso degli anni il valore totale delle transazioni ed il numero delle stesse è andato incrementandosi (Grafico 101), mentre continua a diminuire l’importo medio delle transazioni che, come dimostrato nel Grafico 103, è passato da €45,08 nel 2013 a €41,91 nel 2014. Il forte aumento delle transazioni e la parallela diminuzione dell’importo medio che si sono registrati nel corso degli anni coincide con l’utilizzo sempre più quotidiano della SMaC, anche per transazioni che prevedono un importo relativamente basso. 169 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 101 - IMPORTI E TRANSAZIONI – SERIE STORICA € 250.000.000,00 6.000.000 5.000.000 € 200.000.000,00 4.000.000 € 150.000.000,00 3.000.000 € 100.000.000,00 2.000.000 € 50.000.000,00 1.000.000 € 0,00 0 2010 2011 2012 Importi 2013 2014 Transazioni GRAFICO 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI (GIUGNO 2014 – GIUGNO 2015) € 25.000.000,00 600.000 500.000 € 20.000.000,00 400.000 € 15.000.000,00 300.000 € 10.000.000,00 200.000 € 5.000.000,00 100.000 € 0,00 0 Importi Transizioni GRAFICO 103 - IMPORTO MEDIO – SERIE STORICA € 48,00 € 47,00 € 47,04 € 46,83 € 46,15 € 46,00 € 45,08 € 45,00 € 44,00 € 43,00 € 42,00 € 41,91 € 41,00 € 40,00 € 39,00 2010 2011 2012 Importo medio 170 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2013 2014 Relazione Economico – Statistica 2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI Un elemento importante nella valutazione dell’impatto della crisi finanziaria internazionale sul nostro sistema Paese è rappresentato dall’andamento delle transazioni immobiliari. Grazie alla collaborazione dell’Ufficio Registro e Conservatoria, che si occupa della registrazione e della trascrizione di atti aventi ad oggetto trasferimenti immobiliari effettuati a qualsiasi titolo (oneroso, gratuito e mortis causa), nonché di atti relativi al leasing immobiliare ai sensi della Legge n.115/2001, è possibile presentare questa elaborazione statistica. La Tavola 103 mostra l’andamento delle negoziazioni immobiliari, desunto dall’ammontare dell’imposta riscossa sui contratti di leasing. L’osservazione parte dall’anno 2010 con una quantità di contratti registrati pari a 235 mentre nel 2013 il numero è sceso a 121 con una riduzione pari al -48,5%; conseguentemente si registra una forte riduzione dell’imposta riscossa che da €938.484,40 del 2010 scende a €489.676,77 nel 2013 con una variazione percentuale pari al -47,8%. Ancora una lieve variazione negativa per il 2014 nella quantità di contratti registrati che si attesta a 117 (-3,3% rispetto all’anno precedente) ma al contrario aumenta l’imposta riscossa, registrando un importo di €728.920,77 (+48,9% sempre rispetto all’anno precedente). TAVOLA 103 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (LEASING) 2010 2011 2012 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Cessione di leasing immobiliare 102 € 556.051,71 62 € 340.631,54 62 € 383.671,29 Cessione parziale leasing immobiliare 116 € 379.767,69 108 € 683.349,76 80 € 217.447,81 Cessione leasing immob-ediliz. sovv. 17 € 2.665,00 11 € 1.833,00 3 € 3.379,00 Sciss./Fuione società-trasfer. leasing . . 3 € 6.470,16 7 € 3.306,00 235 € 938.484,40 184 € 1.032.284,46 152 € 607.804,10 Totale 2013 2014 giu-15 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Cessione di leasing immobiliare 55 € 270.768,31 51 € 400.621,92 32 € 221.927,90 Cessione parziale leasing immobiliare 61 € 203.333,46 61 € 324.507,54 12 € 102.143,86 Cessione leasing immob-ediliz. sovv. 2 € 346,00 5 € 3.791,31 2 € 346,00 Sciss./Fuione società-trasfer. leasing 3 € 15.229,00 . . 1 € 12.717,40 121 € 489.676,77 117 € 728.920,77 47 € 337.135,16 Totale 171 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica In contrasto con il drastico calo che si riscontra nella quantità delle negoziazioni immobiliari con contratto di Leasing, l’importo dell’imposta riscossa ha un andamento oscillante e ciò si desume in modo inequivocabile con il Grafico 104. I dati esposti dimostrano ancora una volta la grande crisi del settore bancario e finanziario, infatti i contratti di finanziamento dell’acquisto immobiliare con contratto di leasing rispetto alle transazioni non finanziate segnano una riduzione molto più marcata, sia in termini di numero di contratti che in termini di imposta assolta. GRAFICO 104 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (LEASING) € 1.200.000,00 250 € 1.000.000,00 200 € 800.000,00 150 € 600.000,00 100 € 400.000,00 50 € 200.000,00 € 0,00 0 2010 2011 2012 Importo 2013 2014 giu-15 Quantità Per l’anno 2014 il numero totale delle negoziazioni immobiliari che non riguardano il settore Leasing è lievemente aumentato rispetto all’anno precedente (647 negoziazioni nel 2014 rispetto alle 607 del 2013), aumento che si è riscontato anche nell’importo dell’imposta riscossa +24,7% (2.565.543,86 Euro nel 2014 contro i 2.056.881,42 Euro del 2013). Rispetto all’anno precedente, nel 2014 aumentano le voci “Compravendita beni immobili” (+94) e “Donazione” (+22); nel contempo diminuiscono le voci “Compravendita benefici prima casa” (-30), “Cessione a titolo di antiparte” (-28), “Dazione in soluto pagamento” (-5), “Permuta” (-5), “Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione” (-4), “Acquisto immobili a favore di coop. abitaz.” (-3) e “Cessione di quote ereditarie indivise” (-1). I dati sopra esposti, e chiaramente riscontrabili nelle tavole 103 e 104, dimostrano ancora una volta l’impatto negativo che la crisi economica ha avuto sul nostro Paese. 172 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 104 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (NO LEASING) 2010 2011 2012 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Compravendita beni immobili 216 € 3.343.632,73 181 € 1.040.348,62 205 € 1.721.221,11 Dazione in soluto pagamento 1 € 1.650,00 8 € 3.143,65 . . Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione 30 € 8.784,91 17 € 5.534,53 24 € 11.147,35 Donazione 17 € 44.132,00 33 € 50.804,25 60 € 94.940,60 Permuta 14 € 109.530,20 7 € 25.728,00 14 € 19.466,12 Cessione a titolo di antiparte 160 € 486.960,46 151 € 327.399,83 139 € 417.356,28 8 € 25.723,00 6 € 24.429,41 10 € 42.409,62 Compravendita benefici prima casa 249 € 327.815,00 162 € 190.050,20 143 € 193.811,64 Acquisto immobili a favore coop. abitaz. 22 € 20.560,00 11 € 11.242,85 7 € 9.414,00 Altro trasferimento a titolo oneroso 3 € 11.902,00 1 € 730,00 3 € 12.310,00 Cessione di quote ereditarie indivise Compravendita beni immobili zona A Totale . . . . 1 € 12.530,00 720 € 4.380.690,30 577 € 1.679.411,34 606 € 2.534.606,72 2013 2014 giu-15 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Compravendita beni immobili 226 € 1.332.974,79 320 € 1.987.253,42 137 € 750.865,60 Dazione in soluto pagamento 14 € 34.528,39 9 € 29.664,64 5 € 14.956,71 Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione 9 € 4.138,80 5 € 1.500,80 4 € 1.629,22 Donazione 47 € 115.178,20 69 € 164.153,86 27 € 52.555,80 Permuta 23 € 26.572,54 18 € 27.544,20 8 € 32.574,50 Cessione a titolo di antiparte 105 € 293.012,83 77 € 168.573,33 55 € 173.822,20 6 € 16.141,00 5 € 8.514,75 . . Cessione di quote ereditarie indivise Compravendita benefici prima casa 170 € 226.835,37 140 € 172.901,86 62 € 74.965,47 Acquisto immobili a favore coop. abitaz. 6 € 7.272,00 3 € 2.930,00 3 € 2.910,00 Altro trasferimento a titolo oneroso 1 € 227,50 1 € 2.507,00 1 € 440,00 Compravendita beni immobili zona A . . . . . . 607 € 2.056.881,42 647 € 2.565.543,86 302 € 1.104.719,50 Totale GRAFICO 105- NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (NO LEASING) € 5.000.000,00 800 € 4.500.000,00 700 € 4.000.000,00 600 € 3.500.000,00 500 € 3.000.000,00 € 2.500.000,00 400 € 2.000.000,00 300 € 1.500.000,00 200 € 1.000.000,00 100 € 500.000,00 € 0,00 0 2010 2011 2012 Importo 2013 Quantità 173 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2014 giu-15 Relazione Economico – Statistica 174 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Sommario I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE .................................................................................................................... 5 1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE ....................................................................... 7 1.2 - PREVISIONE MACROECONOMICA ITALIANA ....................................................................................... 15 II - L’ECONOMIA SAMMARINESE ..................................................................................................................... 19 2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE.............................................. 21 2.1.3 - La Produzione Industriale .............................................................................................................. 32 2.2 – LA POPOLAZIONE ................................................................................................................................ 35 2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera............................................................................................................... 45 2.2.2 ‐ La Famiglia .................................................................................................................................... 48 2.3 - LE ABITAZIONI...................................................................................................................................... 55 2.3.1 - Furti e rapine ................................................................................................................................ 59 2.4 - I TRASPORTI ......................................................................................................................................... 61 2.4.1 - Incidentalità stradale .................................................................................................................... 63 2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA ........................................................................................... 69 2.6 - IL LAVORO ............................................................................................................................................ 75 2.6.1 - L’Occupazione ............................................................................................................................... 76 2.6.2 ‐ I frontalieri .................................................................................................................................... 93 2.6.3 ‐ La Disoccupazione......................................................................................................................... 99 2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro.......... 103 2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro................................................................................................................. 111 2.6.6 - La Previdenza ............................................................................................................................... 112 2.7 - LE IMPRESE ........................................................................................................................................ 117 2.7.1 ‐ Il Turismo .................................................................................................................................... 126 2.7.2 - I Contributi alla produzione ........................................................................................................ 132 2.7.3 ‐ Il costo del lavoro ........................................................................................................................ 136 2.8 - I REDDITI ............................................................................................................................................ 145 2.9 – I CONSUMI ........................................................................................................................................ 153 2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi .......................................................................................... 153 2.10 - L’INDICE DEI PREZZI ......................................................................................................................... 161 2.10.1 ‐ I prezzi al consumo ................................................................................................................... 161 2.11 – SMaC San Marino Card ................................................................................................................... 166 2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI.......................................................................................................... 171 175 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 176 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica