relazione economico statistica

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relazione economico statistica
Relazione Economico – Statistica
al Bilancio di Previsione dello Stato 2011
Relazione Economico – Statistica
RELAZIONE
ECONOMICO STATISTICA
NOVEMBRE 2015
Rev. 1.2
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PRESENTAZIONE
La Relazione Economico Statistica, da diversi anni, rappresenta un efficace supporto
conoscitivo e di approfondimento e viene diffusa congiuntamente ai documenti di
presentazione dei Bilanci di Previsione Annuali e Pluriennali dello Stato e degli Enti Pubblici.
Questa esposizione documenta in modo scientificamente valido i diversi temi sociali
ed economici che maggiormente interessano il nostro Paese.
In questa pubblicazione viene offerto un ampio e significativo repertorio
dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica:
economia, evoluzione demografica, pubblica amministrazione, dinamiche sociali. I testi,
spesso corredati di rappresentazioni grafiche, offrono una breve sintesi dei principali risultati
e accompagnano l’utente nell’approfondimento dei fenomeni economici e sociali.
La Relazione Economico Statistica rappresenta una sintesi conoscitiva preziosa e
autorevole, che anno dopo anno viene implementata nei dati e nei temi per fornire
costantemente un ritratto sintetico e aggiornato del Paese e della sua evoluzione più
recente.
I dati presentati abbracciano tutti i principali temi della vita pubblica, mettendo a
fuoco l’immagine complessiva del Paese per fornire il necessario supporto alle decisioni non
solo del Governo e del Consiglio Grande e Generale, in questa fase di approvazione del
Bilancio di Previsione 2016 e del Bilancio Pluriennale 2016-2018, ma anche di tutti coloro che
per motivi di lavoro o di studio necessitano di questi dati, che sono consultabili ed esportabili
anche attraverso il sito: www.statistica.sm.
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO INFORMATICA,TECNOLOGIA, DATI E STATISTICA
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I ‐ L’ECONOMIA
INTERNAZIONALE
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1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE
Un tempo si diceva che quando gli Stati Uniti starnutivano, l'economia mondiale si
beccava il raffreddore. È ancora vero, ma adesso l'economia mondiale si prende il raffreddore
anche quando starnutisce la Cina. Lo scenario economico internazionale ha perso il suo ultimo,
grande motore di domanda alimentato dal credito. Il risultato sarà, quasi certamente, un
ulteriore rafforzamento del sovraccumulo globale di risparmi e la tendenza a una domanda
debole rispetto all'offerta potenziale. Tutto ciò ha gravi implicazioni sul piano dei rischi per
l'economia globale, che risulta ulteriormente complicata dal pericolo del terrorismo islamico.
Nell'ultimo World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) non
prevede sventure, ma mette in guardia. La crescita globale è diminuita nel corso del primo
semestre del 2015, riflettendo un ulteriore rallentamento nei mercati emergenti e una più
debole ripresa nelle economie avanzate. Si prevede che l’attività globale acquisirà un po’di
ritmo nel 2016. Nelle economie avanzate, una modesta ripresa iniziata nel 2014 è destinata a
rafforzarsi ulteriormente. Nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, la
prospettiva dovrebbe migliorare: in particolare, la crescita nei paesi in difficoltà economica nel
2015 (tra cui Brasile, Russia, e in alcuni paesi dell'America Latina e in Medio Oriente), pur
restando debole o negativa, è proiettata in miglioramento per il prossimo anno, compensando
il rallentamento graduale previsto in Cina. Per la maggior parte delle economie emergenti, le
condizioni esterne si aggravano sempre più. La volatilità dei mercati finanziari è salita
bruscamente durante l'estate, con calo dei prezzi delle materie prime e con una pressione al
ribasso su molte valute dei mercati emergenti.
La ripresa nella zona Euro è stata sostanzialmente in linea con le previsioni, con una
crescita più forte del previsto in Italia e soprattutto in Irlanda e Spagna (sostenuta dalla ripresa
della domanda interna) che ha compensato una crescita più debole del previsto in Germania.
L'economia mondiale quest'anno crescerà, secondo le previsioni FMI, del 3,1 per cento a
parità di potere d'acquisto e del 3,6 per cento nel 2016. Si attende una crescita delle economie
ad alto reddito pari al 2 per cento per l’anno in corso, ed una crescita dell’1,5 per cento
nell’Eurozona.
Per le economie emergenti è prevista una crescita del 4 per cento, nettamente inferiore
al 5 per cento del 2013 o al 4,6 per cento del 2015.
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Mentre per Cina e India è prevista una crescita rispettivamente del 6,8 e del 7,3 per
cento, l'America Latina dovrebbe subire una contrazione dello 0,3 per cento, dovuta
particolarmente alle difficoltà che sta attraversando l’economia brasiliana (-3%).
Il Fmi elenca anche una serie di rischi più che sufficiente per suscitare preoccupazione.
Tra questi vi sono: oscillazioni marcate dei prezzi delle attività e turbolenze sui mercati; una
crescita del prodotto potenziale ancora più bassa, che indebolirebbe gli investimenti e la
domanda aggregata; un calo più accentuato del previsto del Pil cinese; prezzi delle materie
prime ancora più bassi; un rafforzamento del dollaro, che graverebbe ancora di più sui bilanci
di chi si è indebitato in dollari, in particolare se si è indebitato per finanziare la produzione di
materie prime; i rischi geopolitici; e infine un ulteriore indebolimento della domanda
aggregata. Se il mondo fosse un'unica economia e se crescesse secondo le previsioni, questo
significherebbe che si sta espandendo in linea con le sue potenzialità. Ma se alcuni degli
avvenimenti negativi sopra elencati dovessero manifestarsi, l’economia mondiale si troverebbe
alle prese con una sovracapitalizzazione in aumento e pressioni disinflazionistiche pericolose.
Anche se non accadesse nulla di peggio (e non è l'ipotesi più probabile), sarebbe comunque un
problema, perché lo spazio di manovra delle politiche economiche ormai è piuttosto limitato.
I Paesi emergenti esportatori di materie prime e fortemente indebitati dovranno ora
tagliare drasticamente la spesa, come hanno fatto alcuni anni fa i Paesi dell'Eurozona colpiti
dalla crisi. Proprio com'è stato per l'Eurozona, queste economie puntano sulla domanda
esterna per risollevarsi, ma con poche speranze. Nei Paesi ad alto reddito, i tassi di interesse a
breve termine sono già a zero o poco sopra lo zero. La loro capacità, o quantomeno la loro
volontà, di agire efficacemente in risposta a un grosso shock negativo della domanda è assai in
dubbio. E lo stesso potrebbe valere per la Cina.
Secondo le previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
(OCSE) si prospetta una ripresa appena al di sopra della “sufficienza”. L’OCSE sceglie una
metafora scolastica per commentare l’andamento dell’economia globale. L’Organismo di
rappresentanza dei Paesi avanzati ha dato una decisa sforbiciata alle previsioni di crescita:
quest’anno l’espansione del Pil mondiale si fermerà al 3,1% per poi toccare, in quello
successivo, il 3,8%. La ripresa globale continua ma è ancora segnata da alti livelli di
disoccupazione, disuguaglianze sociali in aumento, bassi salari e deboli aumenti di produttività.
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La principale ragione di questo stato delle cose è la mancanza di vigore negli
investimenti. Il peggioramento delle previsioni è dovuto soprattutto alla frenata degli Stati
Uniti che fermerà la propria crescita al 2% quest’anno. Infatti il Pil Usa del terzo trimestre è
salito dell'1,5% rispetto ai tre mesi precedenti, mostrando una frenata in confronto al periodo
precedente. La lettura preliminare sull'andamento dell'economia è in linea con le attese degli
analisti. Nel secondo trimestre, la crescita del Pil era stata più sostenuta (+3,9%). A pesare è
anche il rallentamento della seconda economia mondiale, la Cina. Ma l’Ocse sottolinea come le
condizioni per una ripresa vera ci siano: prezzi del petrolio in calo e politiche monetarie
espansive, ad esempio, fanno dell’Eurozona un faro per le altre economie.
Negli ultimi quindici anni, i tassi di interesse reali a lungo termine dei titoli di alta qualità
sono stati bassi, indice di una debolezza cronica degli investimenti rispetto ai risparmi e di
un'avversione al rischio. Fino al 2007, la domanda necessaria a livello mondiale era generata in
gran parte dall'espansione del credito e del settore immobiliare, specialmente negli Stati Uniti
e in Spagna. Questo motore di crescita è rimasto a secco con la crisi statunitense nel 20072009 e quella dell'Eurozona nel 2010-2013. Da qui nasce la congiuntura attuale con tassi di
interesse nominali a breve termine e tassi reali a lungo termine pari a zero. Da allora, la
domanda e la produzione potenziale ed effettiva sono rimaste fiacche in queste economie.
Fortunatamente, a compensare la situazione ha provveduto il balzo in avanti degli investimenti
in Cina nel 2009 (alimentato dal credito) che ha dato una notevole spinta agli esportatori di
materie prime industriali e di beni di investimento; ma anche questo ora è in fase finale.
Mentre le economie ad alto reddito si riprendono dai colpi ricevuti, non si vedono, sul
mercato dei beni di consumo, segnali (o anche semplicemente indizi) di grossi incrementi della
spesa rispetto alla produzione potenziale. Nell'Eurozona, un boom appare particolarmente
improbabile. La Cina potrebbe riuscire a sorreggere la crescita della domanda reale al 7 per
cento annuo. Ma per un'economia che investe molto di più del 40 per cento del prodotto
interno lordo, anche questo significherebbe un aumento della sovracapitalizzazione. Ed è
molto più facile immaginare un calo degli investimenti in Cina, rispetto ai risparmi, piuttosto
che il contrario. In altre parole, la Cina quasi certamente nei prossimi anni dovrà fare i conti
con un'insufficienza (in peggioramento) della domanda.
Contestualmente, in molte economie emergenti la capacità produttiva è sicuramente
destinata ad espandersi. Nel complesso è quasi certo che il sovraccumulo di offerta potenziale
si aggraverà (come sta già accadendo in Germania), poiché è altamente probabile una crescita
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delle pressioni disinflazionistiche a livello mondiale.
La Banca Centrale Europea (Bce) afferma che la ripresa economica c’è, ma è ancora
acerba e ci sono rischi di instabilità soprattutto di natura internazionale. Nel caso questa
instabilità si materializzi, la BCE è pronta a rafforzare la sua regola di politica monetaria,
accentuandone l’orientamento espansivo, perché se cresce l’incertezza sui mercati, il primo
compito di una banca centrale è offrire una bussola.
La Bce ha confermato l’orientamento espansivo della politica monetaria: i tassi
resteranno vicini allo zero e continueranno le operazioni di iniezione di liquidità sui mercati.
L’incognita più importante è legata all’andamento dell’inflazione, letta insieme a quello della
crescita economica. Il principale obiettivo della Bce resta quello della stabilità monetaria, che è
stato definito dalla stessa banca centrale come un andamento della crescita dei prezzi intorno
al 2%, anche se i dati ci dicono che sono 33 mesi che tale obiettivo non è raggiunto: con
quattro mesi a cavallo tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 di deflazione vera e propria. Dal
1999, anno in cui nasce la politica monetaria europea, questo è il più lungo periodo di mancato
raggiungimento dell’obiettivo. Dunque al momento viene confermato il target di inflazione al
2%, nonché l’articolazione degli interventi. Quindi i tassi rimangono allo zero, ma non si
escludono esplorazioni nel territorio negativo. Le operazioni in titoli pubblici continueranno nei
modi e nei tempi definiti, ma la Bce è pronta a modificarne perimetro e tecniche, ove
necessario.
La BCE è chiara: la regola di politica monetaria viene confermata; se necessario, verrà
irrobustita. La conferma della regola monetaria può essere giudicata una scelta conservativa, a
conferma del fatto che le banche centrali sono caratterizzate da una bassa propensione al
rischio, in ragione della necessità di stabilizzare il proprio patrimonio di reputazione. Allo stesso
tempo però, la sola esistenza di una regola monetaria dà un contributo alla stabilità sistemica,
europea e mondiale, molto maggiore rispetto a quello oggi offerto dall’altra grande banca
centrale, la Federal Reserve (Fed). Per la Bce le incognite sulla solidità della ripresa economica
nascono soprattutto fuori dall’area domestica e il tasso di cambio rimane un canale di
trasmissione cruciale e sensibile.
Nella propria analisi il presidente della Bce, Mario Draghi, riafferma la necessità di
univocità all’interno dell’area Euro, sottolineando che una valuta unica può esistere soltanto
laddove c'è anche un sistema bancario unico. Perché la valuta sia veramente una, deve essere
anche veramente utilizzabile a prescindere dalla sua forma e dal luogo. In particolare i depositi
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bancari, che sono la forma più diffusa di denaro, devono ispirare lo stesso livello di fiducia
dovunque si trovino. Quando si arriva in situazioni estreme i depositi devono avere lo stesso
tipo di tutela dovunque siano nell'area dell'euro. Per garantire che i depositi siano veramente
sicuri in tutta l'area dell'euro, la possibilità del fallimento bancario deve essere aperta a
prescindere dalla giurisdizione alla quale è sottoposta la banca e, in caso estremo, anche le
tutele per i risparmiatori devono essere le stesse.
Tornando alle previsioni internazionali, gli analisti dichiarano che non sarà semplice
gestire l’ economia mondiale nell’attuale situazione.
Nel mondo non esistono più grandi economie disposte a lasciare briglia sciolta a prestiti e
investimenti esteri. Questo significa che la domanda globale nei prossimi anni probabilmente
resterà fiacca. Il modo di pensare e le politiche economiche devono adattarsi a questa realtà.
TAVOLA 1 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL
Previ s i oni
2014
2015
2016
2020
2,4
2,6
2,8
2,0
Area Euro
0,9
1,5
1,6
1,6
Italia
-0,4
0,8
1,3
1,0
Germania
1,6
1,5
1,6
1,3
Francia
0,2
1,2
1,5
1,9
Spagna
1,4
3,1
2,5
1,8
Gran Bretagna
3,0
2,5
2,2
2,1
Giappone
-0,1
0,6
1,0
0,7
Israele
2,6
2,5
3,3
2,9
Stati Uniti
Taiwan
3,8
2,2
2,6
3,2
Singapore
2,9
2,2
2,9
3,2
Australia
2,7
2,4
2,9
2,8
Fonte FMI - World Economic Outlook 10/2015
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GRAFICO 1 - ANDAMENTO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO NEI MAGGIORI PAESI
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0,0
-0,5
-1,0
2014
2015
2016
Fonte FMI- World Economic Outlook 10/2015
TAVOLA 2 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL SECONDO L'INDICE OCSE
Previ s i oni
2014
2015
2016
Stati Uniti
2,4
2,0
2,8
Cina
7,4
6,8
6,7
Area Euro
0,9
1,4
2,1
Italia
-0,4
0,6
1,5
Germania
1,6
1,6
2,3
Francia
0,2
1,1
1,7
Gran Bretagna
2,8
2,4
2,3
Spagna
1,4
2,9
2,8
Giappone
-0,1
0,7
1,4
India
7,2
6,9
7,6
Brasile
0,2
-0,8
1,1
Russia
0,6
-3,1
0,8
OECD Economic Outlook 2015
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La tavola che precede rappresenta le previsioni a giugno 2015, a novembre l'Ocse ha
alzato le stime di crescita dell'Italia, ma resta prudente: nella sua 'valutazione intermedia' - il
rapporto di aggiornamento tra i due Outlook semestrali - gli economisti dell'Organizzazione
parigina indicano allo 0,8% l'aumento del Pil previsto per il 2015, con un incremento di 0,2
punti percentuali rispetto alle stime dello scorso giugno, ma abbassano di 0,1 punti all'1,4% la
previsione per il 2016. La Commissione Ue a maggio aveva indicato a +0,6% la previsione per
quest'anno e a +1,4% per il prossimo. A livello mondiale, l'Ocse afferma che le prospettive di
crescita globali sono diventate più deboli e meno chiare. La ripresa sta facendo progressi nelle
econome avanzate, ma lo scenario è peggiorato per molte econome emergenti e questo pesa
sulla crescita globale che nel 2015 resterà sotto la media. Ci sarà un qualche rafforzamento nel
2016, ma salgono i dubbi sul potenziale di crescita futura. Le stime di crescita globale sono
state riviste al ribasso al 3% per il 2015 (-0,1 punti rispetto a giugno) e al 3,6% per il 2016 (-0,2
punti). Bene gli Usa, migliora l'Eurozona (+1,6% nel 2015, +0,1 punti rispetto a giugno e +1,9%
nel 2016 -0,2 punti). La dinamica in Cina è "difficile da valutare", ma la crescita viene
comunque rivista al ribasso (+6,7% quest'anno, -0,1 punti e +6,5% il prossimo -0,2 punti).
Rivista al ribasso anche la stima per l'India, che resta comunque la prima della classe con
+7,2% quest'anno (-0,1 punti da giugno) e +7,3% il prossimo (-0,2). Brasile (-2,8% nel 2015 e 0,7% nel 2016) e Russia sono "in profonda recessione". In termini pro-capite, rileva l'Ocse, il
2015 segnerà il quinto anno consecutivo di rallentamento del ritmo globale di crescita. Il rischio
maggiore per lo scenario internazionale è un rallentamento superiore del previsto in Cina che,
se associato a turbolenze sui mercati finanziari (potenzialmente ampliate dal primo aumento
dei tassi USA), potrebbe avere gravi ripercussioni sull'economia globale.
Per l'America si prevede un Pil a +2,4% nel 2015 (+0,4 punti da giugno) e +2,6% (-0,2
punti). Parigi riconosce che la Fed "ha necessità di iniziare ad alzare i tassi presto"
considerando la solida crescita dell'economia, l'attuale bassissimo livello dei tassi e le
preoccupazioni per i prezzi degli asset. Tuttavia, ammonisce l'OCSE, i tassi devono aumentare
solo a un ritmo "molto graduale", visto che non ci sono segnali di forti pressioni sui prezzi e che
persistono debolezze nell'attività domestica e globale.
Il nodo dei crediti deteriorati (non performing loans, NPL) frena la crescita dell'area
della moneta unica, che pur avanzando, si sta rivelando inferiore alle attese.
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L'Ocse sottolinea la necessità di un ulteriore rafforzamento del sistema finanziario della
zona euro, con progressi verso l'unione bancaria e un'azione di supervisione per migliorare la
qualità degli asset delle banche. "La mancanza di progressi nel ridurre il debito del settore
privato" dall'inizio della crisi è una delle ragioni per cui il ritmo di crescita è "deludente", indica
il rapporto. L'Ocse da un lato riconosce che il miglioramento della zona euro quest'anno è
"incoraggiante", ma dall'altro rileva che è inferiore a quanto si potesse sperare considerando il
calo di prezzi del petrolio, euro e tassi d'interesse. La stima del 2016 scende così rispetto a
giugno di 0,2 punti a +1,9%. Le simulazioni dell'organizzazione "suggeriscono che l'impulso
della crescita è stato di circa un punto percentuale inferiore a quanto era atteso sulla base
delle passate esperienze". La disoccupazione resta alta e le pressioni sui prezzi sono deboli.
L'Ocse punta i riflettori sul credito ("crescita sotto zero" nella maggior parte dei paesi
dell'area) e sulle banche. Sono stati fatti significativi progressi nel riparare il settore bancario,
ma il riassetto è "incompleto" e ci vorrà comunque tempo prima di vederne gli effetti in
termini di maggiori prestiti, indica il rapporto. Nella zona euro sono stati fatti meno passi avanti
nella riduzione della leva rispetto agli USA, dove i “bad loans” sono stati riconosciuti in bilancio
e cancellati in modo assai maggiore. Morale: finché il peso del debito (privato) non sarà
alleggerito, il credito disponibile non riuscirà a stimolare nuova spesa e quindi la crescita.
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1.2 - PREVISIONE MACROECONOMICA ITALIANA
Per quanto riguarda le previsioni sull’economia italiana, l’osservatorio sulla congiuntura
di Prometeia, che effettua previsioni a lunga scadenza , afferma che il prodotto interno lordo
italiano crescerà quest'anno al ritmo di 0,8%, forte di una domanda interna per consumi più
dinamica del previsto, in grado di compensare la vistosa battuta d'arresto delle economie
emergenti. Prometeia per il 2016 prevede addirittura che Roma “agganci” Berlino - su cui non
potrà non pesare la ricaduta negativa sugli indici di fiducia dello scandalo Volkswagen - con
un'espansione pari a 1,2%. La stima di 0,8% per quest'anno è identica a quella del Fondo
Monetario Internazionale contro lo 0,9% della nota di aggiornamento al Documento di
economia e finanza (DEF), il rapporto Prometeia pubblicato a luglio indicava 0,7% per il 2015 e
1,3% per il 2016, su cui la stima ancora precedente era di 1,6%, per il biennio 2017/2018 la
scommessa è di un tasso di crescita tra 1% e 1,5%, che riporterebbe la congiuntura a ritmi mai
visti dagli anni novanta .
L'ufficio studi si dichiara tuttavia meno fiducioso rispetto al governo italiano sulla
possibilità che la politica fiscale espansiva riesca a compensare il rallentamento della domanda
da parte dei paesi emergenti. Il sostegno alla crescita viene dalle condizioni del mercato del
lavoro in via di miglioramento e dall'approccio espansivo della finanza pubblica.
Gli effetti di Expo e del deprezzamento dell'euro si tradurranno in un aumento dei flussi
turistici in entrata ancora per il 2015, mentre nel 2016 il Giubileo, che si presenta molto diverso
da quello precedente del 2000 e pertanto di più difficile valutazione in termini di impatto
economico, dovrebbe consentire un ulteriore incremento della spesa turistica sui livelli già
elevati del 2015. Quanto alle prospettive per il mercato del lavoro, le previsioni di Prometeia
ipotizzano che l'effetto combinato di crescita e sgravi fiscali potrebbe determinare un aumento
degli occupati nell'ordine di 110.000 quest'anno e circa 180.000 il prossimo.
L'immigrazione peserà sui conti pubblici [italiani ed europei] nel breve periodo ma, nel
lungo termine, l'integrazione e l'assorbimento dei migranti potrebbe aumentare la crescita
potenziale dell'Europa. L'aumento della spesa legato all'emergenza migranti, si avverte, può
stimolare la domanda interna e quindi la crescita del Pil. Nel medio - lungo periodo, in una
società che sta invecchiando come quella europea, un aumento demografico concentrato nella
classe di età produttiva tra 15 e 64 anni, servirebbe a stimolare la crescita potenziale.
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Secondo le proiezioni Istat, nel 2015 si prevede un aumento del prodotto interno lordo
italiano pari allo 0,7% in termini reali, cui seguirà una crescita dell'1,2% nel 2016 e dell'1,3% nel
2017. Nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente alla crescita
del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali.
Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della
domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle
importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017. Nel
2015 la spesa delle famiglie segnerà una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a
seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un
rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento
dell'occupazione.
Gli investimenti torneranno a crescere nell'anno in corso (+1,2%), stimolati dal
miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa
della dinamica produttiva. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a
ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%). All'aumento
dell'occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) si accompagnerà una moderata riduzione
del tasso di disoccupazione che, nel 2015, si attesterà al 12,5%. Nel 2016, il tasso di
disoccupazione diminuirà al 12,0% e le unità di lavoro registreranno un aumento significativo
(+0,9%).
Tale evoluzione proseguirà con maggiore intensità nel 2017, con una discesa del tasso di
disoccupazione all'11,4% e una crescita delle unità di lavoro dell'1,0%.
Per gli analisti di Banca d’Italia, i principali indicatori domestici confermano la ripresa, in
Italia l’attività economica ha ricominciato a crescere dall’inizio del 2015, a ritmi intorno all’1,5
per cento in ragione d’anno. I segnali congiunturali più recenti – tra i quali l’andamento della
produzione industriale, il rafforzamento della fiducia di famiglie e imprese e le inchieste
condotte presso i responsabili degli acquisti – indicano la prosecuzione della crescita nel terzo
trimestre a tassi analoghi a quelli della prima metà dell’anno.
All’espansione del prodotto sta contribuendo, dopo anni di flessione della domanda
interna, il consolidamento della ripresa dei consumi privati e il graduale riavvio degli
investimenti in capitale produttivo. Sulla base delle recenti indagini, la maggior parte delle
imprese valuta che gli effetti diretti del rallentamento dell’economia cinese sulla propria
attività siano finora contenuti; sarebbero più marcati solo per alcune grandi aziende
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esportatrici.
Si segnalano anche sviluppi favorevoli sul mercato del lavoro, infatti, nel corso del 2015
l’occupazione è aumentata a ritmi significativi (0,8 per cento nella media dei primi otto mesi
sull’anno precedente); l’evidenza finora disponibile indica che l’incremento dell’occupazione
dipendente, ha beneficiato dei recenti provvedimenti adottati dal governo in tema di
decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro.
Durante l’estate è proseguita la lieve riduzione del tasso di disoccupazione, quasi
raddoppiato tra il 2008 e il 2014. Le imprese sono moderatamente ottimiste sulle prospettive
dell’occupazione. La dinamica dei prezzi al consumo, che ha risentito del nuovo calo delle
quotazioni del petrolio, rimane ancora molto bassa (0,2 per cento sui dodici mesi terminanti in
settembre); prosegue invece il lento recupero dell’inflazione di fondo, tuttora sostenuta
dall’accelerazione dei prezzi dei servizi. Famiglie e imprese si aspettano nei prossimi mesi
un’inflazione molto contenuta, ma in graduale ripresa; si è ridotta la quota di consumatori che
si attende prezzi in diminuzione. Prosegue il miglioramento del mercato del credito, favorito
dalla ripresa ciclica e dalle misure adottate dal Consiglio direttivo della BCE.
Dopo un prolungato periodo di flessione, nell’estate i finanziamenti al settore privato
non finanziario si sono stabilizzati. Il miglioramento del quadro macroeconomico ha inciso
favorevolmente sul flusso di nuovi prestiti deteriorati (NPL), diminuito nel secondo trimestre.
Informazioni preliminari relative ai mesi di luglio e agosto indicano che l’esposizione
complessiva delle banche nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza
avrebbe registrato una diminuzione rispetto al bimestre precedente. La consistenza dei crediti
in sofferenza ereditati dalla lunga crisi resta elevata: alla fine di giugno le sofferenze
complessive erano pari al 10,3 per cento del totale dei prestiti in essere.
Il Parlamento italiano ha approvato misure per aumentare la rapidità e l’efficienza delle
procedure fallimentari ed esecutive e rendere immediatamente deducibili ai fini fiscali
svalutazioni e perdite su crediti, con l’obiettivo di rimuovere alcune cause dell’ingente stock di
crediti deteriorati e stimolare la creazione di un mercato secondario per queste attività.
È tuttora in corso il dialogo tra le autorità italiane e la Commissione europea
sull’opportunità di costituire una società specializzata nell’acquisto di sofferenze (Bad Bank),
con l’obiettivo ultimo di ripristinare un adeguato flusso di credito all’economia.
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Per il 2016 il governo italiano programma di ridurre il carico fiscale su famiglie e
imprese, disattivando gli inasprimenti previsti dalle clausole di salvaguardia e introducendo
misure di sgravio sulla fiscalità immobiliare.
L’avvio di una graduale riduzione delle imposte è coerente con l’esigenza di diminuire
l’elevata pressione fiscale che costituisce un freno alla crescita. In questa prospettiva gli
interventi più direttamente efficaci ai fini di un incremento del potenziale dell’economia sono
quelli di riduzione del carico gravante sui fattori della produzione; l’abolizione della tassazione
sull’abitazione principale potrebbe avere effetti circoscritti sui consumi.
Nel contempo resta importante che il profilo temporale di riequilibrio dei conti pubblici
sia tale da assicurare una chiara e progressiva riduzione del debito e che a questo scopo sia
sfruttata appieno l’occasione offerta dalle condizioni finanziarie e monetarie eccezionalmente
favorevoli e dal progressivo rafforzamento della ripresa.
18
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
II - L’ECONOMIA
SAMMARINESE
19
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
20
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA
SAMMARINESE
Nel corso degli ultimi sei anni l’economia sammarinese ha cercato di resistere alla crisi
globale, all’implosione della propria “piazza finanziaria” e all’inserimento nella blacklist fiscale
italiana. Questi gravi attacchi al sistema economico interno hanno determinato: una drastica
riduzione del PIL nominale, che da 1.878 milioni di euro del 2008 è passato a 1.390 milioni di
euro nel 2014, una lievitazione dei crediti dubbi del sistema bancario ed un notevole
incremento del debito pubblico.
Il modello di crescita degli anni ’90 non si ripresenterà più ed anche i valori elevati del PIL
pre-crisi non saranno riproponibili a breve. Il sistema bancario e finanziario è quello che ha
maggiormente sofferto ed ha visto contrarre notevolmente il proprio volume d’affari, in 7 anni
si è passati da una raccolta totale di 14.400 milioni di Euro a giugno 2008 ad una raccolta
totale di 7.100 milioni a giugno 2015; nello stesso periodo, il patrimonio netto delle banche è
passato da 1.200 milioni di euro a 436 milioni. Un ulteriore elemento che sta determinando
gravi difficoltà alle banche è il deteriorarsi della qualità del credito, infatti, si è passati da un
rapporto sofferenze/impieghi pari al 2,1% nel 2008 ad un valore di giugno 2015 pari al 18,9%
con un trend in costante aumento a causa del perdurare della crisi anche nel comparto
produttivo e commerciale.
I settori produttivi stentano a ripartire, l’occupazione nel settore privato non presenta
segnali di una significativa ripresa, a settembre 2015 il ramo “Costruzioni”
rispetto a
settembre 2014 registra una riduzione dell’occupazione di 104 unità compensata da una
maggiore occupazione (+106 unità) del settore “Manifatturiero” e dei settori afferenti al ramo
servizi che complessivamente riportano una crescita occupazionale del settore privato di +60
unità. La ripresa in Italia incomincia a manifestarsi concretamente, il tasso di occupazione
totale a settembre 2015 è salito al 56,5%, un punto in più rispetto a un anno fa e le prospettive
sono decisamente buone, con un incremento dell’1,4% previsto per il 2016. A San Marino il
tasso di occupazione totale ( pari al 91,26% a settembre 2015), pur attestandosi su livelli molto
più alti rispetto all’Italia, non aumenta rispetto a settembre 2014 ma segna una leggera
riduzione pari al -0,2%.
21
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica mostra un andamento
lievemente positivo che, al 30 settembre 2015, è pari a 5.204 unità, registrando, rispetto al 30
settembre 2014, un incremento di 10 aziende (+0,2%). Da inizio anno le nuove imprese sono
state pari a 124 unità (+2,4%); valutando gli ultimi dodici mesi, il picco di incremento si
raggiunge nel settore “Attività manifatturiere”, con una variazione di +30 unità pari al +6,8%
del settore, seguito dal “Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento”, con
una variazione di +20 unità, pari al +12,1% del settore. In forte diminuzione sono invece i
settori “Commercio all'ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (-29
imprese pari al -2,4% del settore) e “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (-12
imprese pari al -6,3% del settore).
Anche per il 2014 il prodotto interno lordo (PIL) nominale, aggregato che misura la
creazione di nuova ricchezza prodotta all’interno del Paese valutata a prezzi correnti, si è
contratto, anche se in forma più lieve rispetto al quinquennio appena trascorso, attestandosi
ad un valore di 1.390 milioni di euro. Se raffrontato con il valore registrato per l’anno
precedente, 1.404 milioni di euro, si deduce che la variazione percentuale è stata del -1%:
valore in linea con le previsioni elaborate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) per San
Marino.
Nell’intento di voler analizzare la variazione della sola produzione di nuovi beni e servizi
finali all’interno del Paese, depurata cioè dalla variazione dei prezzi, è stata prodotta una stima
del PIL a prezzi costanti. La tabella seguente mostra i valori di tale variabile negli ultimi cinque
anni.
PIL a prezzi costanti per San Marino
2010
PIL reale, in volume
Var. % rispetto all'anno precedente
2011
2012
2013
2014
1.536.386.370 1.390.945.772 1.286.386.352 1.247.471.809 1.235.227.223
-4,65%
-9,47%
-7,52%
-3,03%
-0,98%
Come si può dedurre dalla tavola, la variazione percentuale del PIL reale anche nel 2014
ha avuto segno negativo, pari ad un -0,98%. Il decremento ha avuto però incidenza minore
rispetto al quadriennio precedente. La minor decrescita lascia sperare in una inversione di
tendenza per il prossimo anno, grazie anche all’introduzione di nuovi incentivi fiscali per chi
investe e crea occupazione in San Marino e a un maggiore consumo interno.
22
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Anche le previsioni del FMI sostengono questa tesi, con proiezioni del PIL per il 2015 pari
ad un aumento di un punto percentuale.
Di notevole rilievo è l’aumento dei consumi delle famiglie sammarinesi in territorio,
infatti, rispetto al valore 2013, si passa da una stima di 366,5 milioni ad una di 389,9 milioni di
euro: un aumento sostanziale di oltre 20 milioni di euro, che però viene compensato da una
minor spesa delle famiglie sammarinesi al di fuori del territorio, diminuita da 124 milioni di
euro nel 2013 a 107 milioni di euro nel 2014. La maggior propensione al consumo interno è
riconducibile ad una maggiore convenienza nell’acquistare in Repubblica, grazie soprattutto
all’introduzione della Smac come strumento fiscale e di scoutistica.
La Tavola 3 mostra le variazioni percentuali annuali del PIL e del PIL pro capite per le
maggiori economie avanzate, oltre che per San Marino.
TAVOLA 3 - PIL A PREZZI COSTANTI E PIL PRO-CAPITE (VARIAZIONI %)
PIL a prezzi costanti
San Marino
PIL pro capite
2010
2011
2012
2013
2014
2010
2011
2012
2013
2014
-4,6
-9,5
-7,5
-3,0
-1,0
-5,6
-9,1
-5,7
-3,1
-1,6
Zona Euro
2,0
1,6
-0,8
-0,3
0,9
1,8
1,4
-0,6
-0,5
0,4
Germania
3,9
3,7
0,6
0,4
1,6
4,0
5,6
0,4
0,1
1,2
Spagna
0,0
-0,6
-2,1
-1,2
1,4
-0,4
-1,0
-2,2
-0,9
1,7
Francia
2,0
2,1
0,2
0,7
0,2
1,5
1,6
-0,3
0,2
-0,2
Italia
1,7
0,6
-2,8
-1,7
-0,4
1,4
0,3
-2,8
-2,2
-2,2
Regno Unito
1,9
1,6
0,7
1,7
3,0
1,1
0,0
0,0
1,1
2,3
Stati Uniti
2,5
1,6
2,2
1,5
2,4
1,7
0,8
1,5
0,7
1,7
Canada
3,4
3,0
1,9
2,0
2,4
2,2
1,9
0,8
0,8
1,3
Giappone
4,7
-0,5
1,7
1,6
-0,1
4,7
-0,3
2,0
1,8
0,1
Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2015
23
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 2 - INDICE PIL PRO CAPITE SAN MARINO (2010=100)
120,00
100,00
100,00
90,89
87,31
85,73
83,07
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2010
2011
2012
2013
2014
Indice Prodotto Interno Lordo pro capite
La tabella seguente mostra il valore aggiunto che ogni singolo settore economico ha
apportato nella creazione del PIL. I dati sono in euro, deflazionati e calcolati a prezzi base.
Prodotto interno lordo reale, suddiviso per settori, a prezzi base . Periodo 2007-2014, in unità di euro
2010
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Attività Manifatturiere
Costruzioni
2011
€ 857.150,96
€ 743.809,47
2012
€ 698.693,80
2013
€ 588.049,82
2014
€ 793.639,75
€ 417.139.180,63 € 374.147.621,77 € 347.807.127,14 € 340.294.709,12 € 324.171.060,59
€ 86.743.295,16 € 75.445.494,84 € 66.500.720,26 € 57.506.343,00 € 50.600.761,05
Commercio all'ingrosso e al dettaglio - Riparazione di
€ 223.226.740,65 € 199.732.091,05 € 188.890.326,73 € 178.979.140,73 € 187.944.164,88
Autoveocoli e Motocicli
Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione
€ 8.326.360,99 € 8.760.564,38 € 8.560.303,32 € 7.965.824,04 € 8.469.300,77
Trasporto e Magazzinaggio
€ 44.935.649,18 € 36.817.987,91 € 33.755.586,27 € 31.221.550,00 € 35.651.961,85
Attività finanziarie e assicurative
€ 66.300.608,94 € 67.300.249,51 € 47.867.855,44 € 63.851.837,48 € 60.198.136,04
Attività Immobiliari
€ 290.310.706,85 € 254.886.761,50 € 232.554.245,65 € 226.366.014,18 € 222.125.664,94
Amministrazione Pubblica e Difesa; Assicurazione
Sociale Obbligatoria
€ 192.442.300,79 € 185.784.259,99 € 180.528.397,35 € 172.137.452,04 € 168.096.900,46
Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche
Istruzione
Sanità e Assistenza Sociale
Altre Attività di Servizi
€ 24.250.705,32 € 26.006.252,08 € 24.601.868,42 € 21.474.075,44 € 28.827.920,86
€ 721.949,92
€ 327.521,58
€ 9.727.286,74 € 10.891.564,14
€ 258.924,00
€ 633.367,60
€ 9.906.970,47 € 10.267.721,44
€ 502.906,56
€ 9.019.916,62
€ 51.461.882,65 € 47.907.063,39 € 45.049.475,99 € 38.882.802,90 € 41.927.201,24
Per poter meglio analizzare i fenomeni macroeconomici, viene utilizzato l’Indicatore
delle Attività Economiche (EAI) che ha, tra le sue prerogative, quella di misurare l’andamento
dell’economia e di suggerire delle previsioni a breve termine.
L’EAI compie una valutazione complessiva del sistema economico e comprende gli
indicatori di alta frequenza relativi ai servizi manifatturieri, finanziari, delle attività
commerciali (compreso il turismo), delle costruzioni e dei servizi alle imprese.
24
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Il Grafico 3 mostra l’andamento dell’Indicatore delle Attività Economiche, dal 2005 in poi,
con il picco di espansione dell’economia sammarinese nel 2008 e successivamente, con
l’innescarsi della crisi, la progressiva perdita di consistenza del sistema economico.
Le linee grafiche della parte finale, da giugno 2015 in poi, segnano l’intervallo
confidenziale, ossia il limite entro il quale si prevede che possa (in base a modelli statistici)
fluttuare il trend economico.
GRAFICO 3 - INDICATORE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
110,0000
Jan 2007 - Jun 2015
100,0000
90,0000
80,0000
70,0000
60,0000
50,0000
Jan-07
Mar-07
May-07
Jul-07
Sep-07
Nov-07
Jan-08
Mar-08
May-08
Jul-08
Sep-08
Nov-08
Jan-09
Mar-09
May-09
Jul-09
Sep-09
Nov-09
Jan-10
Mar-10
May-10
Jul-10
Sep-10
Nov-10
Jan-11
Mar-11
May-11
Jul-11
Sep-11
Nov-11
Jan-12
Mar-12
May-12
Jul-12
Sep-12
Nov-12
Jan-13
Mar-13
May-13
Jul-13
Sep-13
Nov-13
Jan-14
Mar-14
May-14
Jul-14
Sep-14
Nov-14
Jan-15
Mar-15
May-15
Jul-15
Sep-15
Nov-15
Jan-16
Mar-16
May-16
40,0000
EAI
forecast
95% lower limit
95% upper limit
Annual Change (% )
Economic Activity Indicator
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2,5
-9,1
-7,2
-3,0
-9,4
-3,5
1,9
-4,5
3,55 95% upper limit
-12,64 95% lower limit
Su queste basi l'EAI è in grado di offrire una guida in corso d’anno degli sviluppi
economici così come una base operativa in grado di aiutare le decisioni governative.
Il Purchasing managers’ index (PMI) manifatturiero (grafico 4), è un indicatore che
anticipa le tendenze del mondo industriale, testandone la salute economica attraverso la
combinazione pesata di vari fattori come i nuovi acquisti per la produzione, il livello delle
scorte, il livello di produzione e la dinamica del mercato del lavoro.
25
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Il valore per il primo trimestre è salito a 52,58 punti contro i 50,95 della rilevazione nel 4°
trimestre 2014, per poi calare in maniera marcata nel secondo trimestre e terzo trimestre,
raggiungendo rispettivamente 48,79 e 45,00 punti.
L’interscambio commerciale, ovvero la somma delle esportazioni e importazioni a livello
nazionale, dopo una lunga contrazione perdurata dal 2008, nel 2014 si assesta ai livelli del
2013, con una variazione pressoché nulla nei valori.
TAVOLA 4 - ANDAMENTO TRIMESTRALE DEI PREZZI (TASSO DI VARIAZIONE TRIMESTRALE)
2014
Indice dei prezzi al consumo
I
II
III
IV
I
2015
II
III
107,35
107,76
107,67
107,73
107,47
107,88
107,94
.
0,38%
-0,08%
0,06%
-0,24%
0,38%
0,06%
Variazione trimestre precedente
L’Italia rappresenta il paese con cui avviene la maggior parte dell’interscambio, in
particolare l’81,1% delle importazioni totali e l’84,7% delle esportazioni. La restante parte
riguarda l’interscambio con tutti gli altri paesi europei ed extra europei, dove risaltano Cina
(3,10%), Paesi Bassi (2,34%) e Germania (2,33%) per le importazioni e Stati Uniti (2,28%) e
Russia (1,80%) per le esportazioni.
L’indice dei prezzi al consumo sammarinese, calcolato trimestralmente e riportato nella
Tavola 4 si mantiene in un area stabile con valori che variano da un minimo di 107,35 ad un
massimo di 107,94, per il periodo che va dal primo trimestre 2014 al terzo trimestre 2015.
Questa stazionarietà dell’indice è giustificata nella realtà da una situazione di inflazione molto
vicina allo zero: in Italia, ad esempio, per il 2014 l’inflazione è stata valutata con un +0,2%.
26
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 4 - INDICE PMI MANIFATTURIERO TRIMESTRALE
GRAFICO 5 - VARIAZIONI VOLUMI INTERSCAMBIO
€ 4.000.000.000,00
€ 3.500.000.000,00
€ 3.000.000.000,00
€ 2.500.000.000,00
€ 2.000.000.000,00
€ 1.500.000.000,00
€ 1.000.000.000,00
€ 500.000.000,00
€ 0,00
2005
2006
2007
2008
Import
2009
2010
2011
Vidimato
27
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 6 - ANDAMENTO DELL'IMPORT-EXPORT
€ 2.500.000.000,00
€ 2.000.000.000,00
€ 1.500.000.000,00
€ 1.000.000.000,00
€ 500.000.000,00
€ 0,00
2013
2014
import
export
GRAFICO 7 - IMPORT-EXPORT 2013 - 2014 (ITALIA E PAESI TERZI)
2013
2014
Import
Import
18,8%
18,9%
81,2%
81,1%
Italia
Italia
Paesi Terzi
Paesi Terzi
Export
Export
13,1%
15,3%
86,9%
Italia
Paesi Terzi
84,7%
Italia
Paesi Terzi
28
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 8 - IMPORT-EXPORT CON PAESI TERZI 2014
Import
3,50%
3,10%
3,00%
2,34%
2,33%
2,50%
2,00%
1,50%
1,13%
1,00%
0,50%
0,00%
Cina
Paesi Bassi
Germania
Francia
Export
2,28%
2,50%
1,80%
2,00%
1,50%
1,04%
0,97%
1,00%
0,50%
0,00%
Stati Uniti
Russia
Svizzera
Francia
TAVOLA 5 - CRESCITA DELL'OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE: CONFRONTI
Occupazione
Tasso di disoccupazione
2010
2011
2012
2013
2014
2010
2011
2012
2013
2014
San Marino
-0,8
-2,2
-2,4
-1,4
-1,6
4,9
5,5
6,9
8,1
8,7
Area Euro
-0,6
0,1
-0,5
-0,7
0,6
10,2
10,2
11,4
12,0
11,6
Germania
0,8
2,4
1,0
1,0
0,9
7,0
5,9
5,4
5,2
5,0
Spagna
-2,0
-1,6
-4,3
-2,8
1,2
19,9
21,4
24,8
26,1
24,5
Francia
0,0
-0,3
0,4
0,3
0,2
9,3
9,1
9,7
10,3
10,3
Italia
-0,8
0,3
-0,1
-1,7
0,4
8,4
8,4
10,6
12,2
12,7
Regno Unito
0,2
0,5
1,1
1,2
2,3
7,9
8,1
8,0
7,6
6,2
Stati Uniti
-0,6
0,6
1,8
1,0
1,6
9,6
8,9
8,1
7,4
6,2
Giappone
-0,3
-0,1
-0,3
0,7
0,6
5,1
4,6
4,3
4,0
3,6
Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2015
29
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La Tavola 5 mostra la crescita dell’occupazione e del tasso di disoccupazione totale.
A San Marino, il 2014 vede confermata la contrazione occupazionale con un decremento
pari al -1,6%, che, di conseguenza, vede aumentare il tasso di disoccupazione medio annuale
all’8,7%.
Al 31 Dicembre 2014, i dati percentuali relativi all’andamento dell’occupazione vedono
ridursi le unità di lavoro del -2,1%, (Graf.9).
Oltre alla crisi occupazionale, i prossimi anni potrebbero essere interessati da un altro
fattore sistemico: l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa.
Lo dimostra il rapporto tra forza lavoro e tasso di partecipazione (Graf.10) dove
quest’ultimo, nel corso del 2015, segue abbastanza parallelamente la linea della forza lavoro.
Ciò dimostra che se il tasso non si innalza, l’offerta di lavoro, già in crisi, potrebbe contrarsi
maggiormente.
Si ritiene comunque che, se non saranno creati nuovi posti di lavoro, il tasso di
disoccupazione continuerà a crescere, come pure continuerà a crescere l’onere dello Stato a
sostegno dei lavoratori che a causa di vecchie e nuove crisi aziendali faranno ricorso agli
ammortizzatori sociali.
GRAFICO 9 - ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO (VALORI DI DICEMBRE)
12,0
9,8
10,0
9,1
8,1
8,8
6,8
8,0
6,0
6,0
4,0
2,0
0,3
0,0
2010
-2,0
-4,0
2011
2012
2013
-1,3
-1,1
-2,2
2014
-2,1
-2,1
Tasso di disoccupazione totale
Crescita dell'occupazione
30
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-15
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 10 - FORZA LAVORO E TASSO DI PARTECIPAZIONE
22.000
98
21.900
97,5
21.800
97
21.700
21.600
96,5
21.500
96
21.400
21.300
95,5
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
Forza Lavoro
giu-15
lug-15
Tasso di partecipazione
GRAFICO 11 - PROSPETTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO
31
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-15
set-15
Relazione Economico – Statistica
2.1.3 - La Produzione Industriale
L’indice della produzione industriale calcolato sul settore manifatturiero, registra per il
2014 un leggero aumento del +2,0% ed a settembre 2015 fa segnare un incremento tendenziale
del +7,7%, su settembre 2014.
I dati complessivi sono leggermente meno negativi rispetto agli anni precedenti ma resta
comunque evidente il fatto che, pur in misura diversa, non vi è macrosettore che non sia stato
investito dalla crisi.
Durante il 2015, nel confronto dei trimestri rispetto all’anno precedente, sia la componente
dei beni di consumo durevoli che la componente dei beni di consumo semidurevoli registra una
variazione percentuale positiva, dove soprattutto il primo trimestre dimostra di essere il più
virtuoso (Tav. 6). Dal confronto dei trimestri rispetto al trimestre precedente, invece, per
entrambe le componenti di beni di consumo si evince che il trimestre più virtuoso è il secondo;
nel primo e terzo trimestre, al contrario, le variazioni percentuali sono negative.
GRAFICO 12 - ANDAMENTO INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
Media mobile 3 periodi
Indice grezzo
32
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-15
ago-15
lug-15
giu-15
mag-15
apr-15
mar-15
feb-15
gen-15
dic-14
nov-14
ott-14
set-14
ago-14
lug-14
giu-14
mag-14
apr-14
mar-14
feb-14
gen-14
0
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 6 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO INDICIZZATO) PER RAGGRUPPAMENTO DI INDUSTRIE
2010
2011
2012
2013
2014
Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce
93,1
51,2
47,0
44,8
43,2
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero
72,3
69,4
71,6
56,7
62,8
Fabbricazione della pasta - carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta
176,2
177,4
183,5
196,6
198,7
Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
84,1
70,9
58,0
53,1
59,5
Fabbricazione dei prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali
87,6
87,4
87,6
91,7
92,0
Fabbricazione di articoli in gomma e materia plastiche
273,0
288,5
284,2
303,5
329,2
Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali
81,2
93,9
90,9
70,9
72,4
Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti
102,6
104,6
101,0
97,5
96,7
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
78,0
80,3
79,6
78,9
77,8
Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca
108,1
100,4
96,7
98,8
95,3
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
154,8
181,0
178,7
155,9
171,7
Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere
403,1
412,0
374,0
380,8
396,6
Indice generale
144,5
146,3
144,7
146,7
149,7
7,6
1,3
-1,1
1,4
2,0
Variazione generale
Beni di Consumo
Var. % anno precedente*
Var. % trimestre precedente*
1° Trim 2015 2° Trim 2015 3° Trim 2015 1° Trim 2015 2° Trim 2015 3° Trim 2015
Durevoli
-0,6
3,6
5,5
-3,7
9,4
-1,2
Semidurevoli
4,1
2,7
1,1
-0,7
4,1
-4,7
* variazione della media mobile
Nel confronto tra il terzo trimestre 2015 e il periodo corrispondente 2014 (Tav.7), gli
aumenti maggiori hanno riguardato: la Stampa e riproduzione di supporti registrati (+42,36%), la
Fabbricazione di prodotti farmaceutici (+32,07%), la Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi (+17,03%), la Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed
apparecchiature (+11,10%) e la Fabbricazione di mobili (+7,73%).
Seguono poi con variazioni percentuali positive ma più contenute: la Fabbricazione di
apparecchiature elettriche (+4,62%), la Confezione di articoli di abbigliamento (+4,60%), la
Fabbricazione di altri prodotti per la lavorazione di minerali (+2,34%), la Fabbricazione di carta
(+0,53%), la Fabbricazione di articoli in gomma (+0,22%) e la Fabbricazione di prodotti in metallo
(+0,18%).
Di contro si sono avute performance negative nei settori: dell’Industria del legno e dei
prodotti in legno (-13,59%), nella Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca (-11,93%)
e nella Fabbricazione di prodotti chimici (-3,64%).
33
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 7 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO MENSILE) – VAR. % DELLA MEDIA MOBILE
Settembre 2015 Settembre 2015
Settembre 2014
Agosto 2015
Confezione di articoli di abbigliamento
4,6%
1,8%
Industria del Legno e dei prodotti in legno
-13,6%
-2,3%
Fabbricazione di carta
0,5%
1,1%
Stampa e riproduzione di supporti registrati
42,4%
-2,7%
Fabbricazione di prodotti chimici
-3,6%
-5,4%
Fabbricazione di prodotti farmaceutici
32,1%
1,7%
Fabbricazione di articoli in gomma
0,2%
-1,3%
Fabbricazione di altri prodotti per la lavorazione di minerali
2,3%
6,8%
Fabbricazione di prodotti in metallo
0,2%
0,8%
Fabbricazione di apparecchiature elettriche
4,6%
-0,2%
Fabbricazione di macchinari e apparecchiature nca
-11,9%
2,8%
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
17,0%
-5,7%
Fabbricazione di mobili
7,7%
-2,0%
Riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiture
11,1%
-3,3%
Totale
1,7%
0,3%
34
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Relazione Economico – Statistica
2.2 – LA POPOLAZIONE
Nel primo semestre 2015 la popolazione residente a San Marino si attesta su 32.831
unità, di cui 5.086 forensi (cioè con cittadinanza diversa da quella sammarinese) con un
incremento del +0,46% sul 1° semestre 2014.
Al 31 dicembre 2014 la popolazione residente è pari a 32.789 individui e rapportato al
dato dell’anno precedente, si registra un aumento di 217 unità. Per quel che riguarda il
bilancio demografico, il numero delle nascite si presenta in diminuzione (296 contro le 320
del 2013); aumenta, invece, il numero dei decessi, 252 nel 2014 rispetto ai 247 nel 2013; il
saldo del movimento naturale diventa di 44 unità, in diminuzione rispetto all’anno precedente.
Il movimento migratorio, formato dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni
anagrafiche in conseguenza di trasferimenti di residenza, risulta essere in aumento con un
saldo positivo di 173 unità rispetto alle 28 dell’anno precedente. Il notevole gap tra i due saldi
migratori è giustificato dal fatto che durante il 2013 sono stati attuati i provvedimenti di
cancellazione conseguenti al VI° Censimento Generale della Popolazione. Provvedimenti che
hanno generato numeri anomali rispetto agli anni precedenti, infatti, dei 433 emigrati (+207,1%
rispetto al 2012), ben 275 erano stati generati dall’irreperibilità al Censimento.
TAVOLA 8 - BILANCIO DEMOGRAFICO
Popolazione residente ad
inizio periodo
M
F
T
Movimento naturale
Movimento migratorio
Incremento Popolazione a Incremento di cui
Netto
fine periodo
%
forensi
Nati Vivi Morti Saldo Immigrati Emigrati Saldo
2004 14.338 14.903 29.241
306
185
121
378
67
311
432
29.673
1,48
3.497
2005 14.546 15.127 29.673
284
219
65
360
99
261
326
29.999
1,09
3.714
2006 14.703 15.296 29.999
302
225
77
398
107
291
368
30.368
1,76
3.936
2007 14.924 15.444 30.368
292
225
67
429
76
353
420
30.792
1,40
4.237
2008 15.122 15.670 30.792
349
190
159
390
72
318
477
31.269
1,55
4.496
2009 15.515 16.088 31.603
306
233
73
405
117
288
361
31.632
1,16
4.747
2010 15.635 16.227 31.632
334
222
112
314
170
144
256
31.888
0,81
4.881
2011 15.653 16.235 31.888
325
222
103
348
146
202
305
32.193
0,95
4.946
2012 15.808 16.385 32.193
292
237
55
364
141
223
278
32.471
0,86
5.021
2013 15.965 16.506 32.471
320
247
73
461
433
28
101
32.572
0,31
4.867
2014 16.022 16.550 32.572
296
252
44
372
199
173
217
32.789
0,67
5.017
35
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 9 - POPOLAZIONE RESIDENTE
Maschi
Femmine
Var. %
Var. sul 2004
Totale
Var. %
Var. sul 2004
Var. %
Var. sul 2004
2004
14.546
.
.
15.127
.
.
29.673
.
.
2005
14.703
1,1%
1,1%
15.296
1,1%
1,1%
29.999
1,1%
1,1%
2006
14.924
1,5%
2,6%
15.444
1,0%
2,1%
30.368
1,2%
2,3%
2007
15.122
1,3%
4,0%
15.670
1,5%
3,6%
30.792
1,4%
3,8%
2008
15.343
1,5%
5,5%
15.926
1,6%
5,3%
31.269
1,5%
5,4%
2009
15.532
1,2%
6,8%
16.100
1,1%
6,4%
31.632
1,2%
6,6%
2010
15.653
0,8%
7,6%
16.235
0,8%
7,3%
31.888
0,8%
7,5%
2011
15.808
1,0%
8,7%
16.385
0,9%
8,3%
32.193
1,0%
8,5%
2012
15.965
1,0%
9,8%
16.506
0,7%
9,1%
32.471
0,9%
9,4%
2013
16.022
0,4%
10,1%
16.550
0,3%
9,4%
32.572
0,3%
9,8%
2014
16.133
0,7%
10,9%
16.656
0,6%
10,1%
32.789
0,7%
10,5%
TAVOLA 10 - POPOLAZIONE SOGGIORNANTE
Maschi
Femmine
Var. % Var. sul 2004
Totale
Var. % Var. sul 2004
Var. % Var. sul 2004
2004
406
.
.
643
.
.
1.049
.
.
2005
461
13,5%
13,5%
643
0,0%
0,0%
1.104
5,2%
5,2%
2006
529
14,8%
30,3%
717
11,5%
11,5%
1.246
12,9%
18,8%
2007
528
-0,2%
30,0%
734
2,4%
14,2%
1.262
1,3%
20,3%
2008
536
1,5%
32,0%
773
5,3%
20,2%
1.309
3,7%
24,8%
2009
520
-3,0%
28,1%
817
5,7%
27,1%
1.337
2,1%
27,5%
2010
471
-9,4%
16,0%
804
-1,6%
25,0%
1.275
-4,6%
21,5%
2011
409
-13,2%
0,7%
774
-3,7%
20,4%
1.183
-7,2%
12,8%
2012
363
-11,2%
-10,6%
728
-5,9%
13,2%
1.091
-7,8%
4,0%
2013
294
-19,0%
-27,6%
674
-7,4%
4,8%
968
-11,3%
-7,7%
2014
292
-0,7%
-28,1%
657
-2,5%
2,2%
949
-2,0%
-9,5%
TAVOLA 11 - POPOLAZIONE PRESENTE TOTALE
Maschi
Femmine
Var. %
Var. sul 2004
Totale
Var. %
Var. sul 2004
Var. %
Var. sul 2004
2004
14.952
.
.
15.770
.
.
30.722
.
.
2005
15.164
1,4%
1,4%
15.939
1,1%
1,1%
31.103
1,2%
1,2%
2006
15.453
1,9%
3,4%
16.161
1,4%
2,5%
31.614
1,6%
2,9%
2007
15.650
1,3%
4,7%
16.404
1,5%
4,0%
32.054
1,4%
4,3%
2008
15.879
1,5%
6,2%
16.699
1,8%
5,9%
32.578
1,6%
6,0%
2009
16.052
1,1%
7,4%
16.917
1,3%
7,3%
32.969
1,2%
7,3%
2010
16.124
0,4%
7,8%
17.039
0,7%
8,0%
33.163
0,6%
7,9%
2011
16.217
0,6%
8,5%
17.159
0,7%
8,8%
33.376
0,6%
8,6%
2012
16.328
0,7%
9,2%
17.234
0,4%
9,3%
33.562
0,6%
9,2%
2013
16.316
-0,1%
9,1%
17.224
-0,1%
9,2%
33.540
-0,1%
9,2%
2014
16.425
0,7%
9,9%
17.313
0,5%
9,8%
33.738
0,6%
9,8%
36
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 13 – PERCENTUALE POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO
35,0%
32,7%
30,0%
25,0%
20,5%
20,0%
12,7%
15,0%
10,2%
7,6%
10,0%
6,4%
3,5%
5,0%
3,4%
2,8%
0,0%
Popolazione presente
GRAFICO 14 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CASTELLO 2014
Chiesanuova; 1.113
Acquaviva; 2.123
Montegiardino; 917
Faetano; 1.172
Serravalle; 10.724
Fiorentino; 2.522
Domagnano; 3.383
Borgo Maggiore; 6.738
San Marino; 4.097
37
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 15 - ETÀ MEDIA DELLA POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 2014
47,00
46,20
46,00
45,00
44,00
43,00
42,00
42,90
42,42
42,14
41,91
41,80
40,89
41,00
40,76
40,38
40,00
39,00
38,00
37,00
La popolazione residente suddivisa per Castello (Graf.14), nel 2014 vede 10.724 abitanti
a Serravalle (32,7%), 6.738 a Borgo Maggiore (20,6%), 4.097 a San Marino (12,5%), 3.383 a
Domagnano (10,3%), 2.522 a Fiorentino (7,7%), 2.123 ad Acquaviva (6,5%), 1.172 a Faetano
(3,6%), 1.113 a Chiesanuova (3,4%) ed infine 917 a Montegiardino (2,8%).
La Tavola 9, che mostra la popolazione residente, mette in evidenza come nel 2014 ci sia
stato un incremento nel numero di residenti del +0,7% (+0,3% nel 2013), seppure nella
popolazione soggiornante (Tavola 10) s i rilevi una diminuzione percentuale, rispetto al 2013,
del -2,0%. Anche nel 2014 si registra un numero di soggiornanti sotto la soglia dei mille individui,
infatti sono pari a 949 unità, di cui 292 maschi e 657 femmine.
La variazione annuale della popolazione presente (Tav.11), intesa come la sommatoria di
residenti e soggiornanti in territorio, si presenta con segno positivo, infatti è pari al +0,6%.
L’età media della popolazione per Castello, illustrata dal Grafico 15, anche per quest’anno,
mostra che il Castello più anziano è il Castello di San Marino Città, con un’età media di 46,20
anni, mentre il più giovane è il Castello di Acquaviva con un’età media di 40,38 anni.
38
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 16 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE
POPOLAZION PRESENTE – ANNO 2004
39
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 17 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE
POPOLAZION PRESENTE – ANNO 2014
40
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Relazione Economico – Statistica
La piramide demografica (Grafico 16 e Grafico 17), è una rappresentazione grafica della
popolazione per classe d’età che descrive l’andamento demografico, generalmente
distinguendo tra maschi e femmine.
Sull’asse verticale vengono raffigurate le classi di età, mentre in ascissa – l’asse orizzontale
– viene rappresentata la numerosità della popolazione della classe di età in questione. Una
piramide larga alla base e stretta sulla cima rappresenta una popolazione in crescita, con un
elevato potenziale di forza lavoro per il futuro. Viceversa una piramide più corposa nella parte
superiore è la raffigurazione di un paese in declino demografico e con probabili problemi di
spesa previdenziale. Più la concentrazione si sposta verso l’alto più il tema delle pensioni
diventa attuale, se non urgente. Questa rappresentazione, quindi, oltre a essere utile ad
analizzare le correlazioni tra l’andamento demografico e quello economico di un paese, è un
efficace supporto grafico per ipotizzarne lo scenario del futuro prossimo.
La piramide demografica del 2004 mostra come la fascia di età con la frequenza più alta era
quella tra i 35-39 anni, mentre nel 2014 la maggior frequenza si è spostata nella fascia 45-49
anni. Possiamo quindi notare come a San Marino appaia evidente un assottigliamento della
base della piramide e ciò può essere causato o da un calo delle nascite o da un minore tasso di
mortalità nell’ultima generazione.
Oltre alla piramide della popolazione, anche gli indicatori demografici e di struttura
offrono lo spunto per considerazioni analoghe (Tav.12 e 13). Il tasso di natalità, pari al 9,7 per
mille nel periodo 2010-2014, presenta una variazione negativa rispetto al periodo
TAVOLA 12 - INDICATORI DEMOGRAFICI
Movimento Naturale
Speranza di vita
Natalità*
Nuzialità*
Mortalità*
M
F
2000 - 2004
10,6
7,0
6,9
2001 - 2005
10,4
7,1
7,0
2004
78,57
84,95
2005
79,00
85,06
2002 - 2006
10,1
7,2
7,1
2006
79,44
85,07
2003 - 2007
10,0
7,1
7,2
2007
79,56
85,25
2004 - 2008
2005 - 2009
10,2
7,1
6,9
2008
80,11
85,67
9,7
7,5
7,4
2009
80,34
85,89
2006 - 2010
10,2
7,0
7,1
2010
80,87
86,04
2007 - 2011
10,2
6,8
7,0
2011
81,02
86,07
2008 - 2012
10,1
6,7
6,9
2012
81,55
86,12
2009 - 2013
9,9
6,7
7,3
2013
81,72
86,38
2010 - 2014
9,7
6,4
7,3
2014
81,89
86,41
* per mille abitanti
41
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 13 - INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
Popolazione per classi d'età
anni 0-14
anni 15-64
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
4.519
4.559
4.618
4.703
4.819
4.886
4.957
4.979
4.986
4.998
4.981
20.265 20.462 20.666 20.912 21.085 21.256 21.358 21.448 21.562 21.577 21.652
anni 65 e oltre
4.889
4.978
5.084
5.177
5.365
5.490
5.572
5.766
5.923
5.997
Indice di
vecchiaia
Indice di
dipendenza
strutturale
Indice di dipendenza
strutturale degli
anziani
Indice di
dipendenza
giovanile
2004
108,19
46,42
24,13
22,30
2005
109,19
46,61
24,33
22,28
2006
110,09
46,95
24,60
22,35
2007
110,08
47,25
24,76
22,49
2008
111,33
48,30
25,44
22,86
2009
112,36
48,81
25,83
22,99
2010
112,41
49,30
26,09
23,21
2011
115,81
50,10
26,88
23,21
2012
118,79
50,59
27,47
23,12
2013
119,99
50,96
27,79
23,16
2014
123,59
51,44
28,43
23,00
6.156
2009-2013 come pure il tasso di nuzialità (6,4), rimane, invece, costante il tasso di mortalità
(7,3).
L’indice di vecchiaia stima il grado di invecchiamento della popolazione ed in modo
particolare, valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai
giovanissimi. A San Marino, il valore per il 2014 è pari a 123,59 e nell’ultimo decennio è sempre
andato crescendo, ciò conferma la tendenza all’invecchiamento della popolazione, dovuto ad un
aumento del numero di anziani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei
soggetti più giovani.
L’invecchiamento della popolazione è confermato anche dall’aspettativa di vita, che per
coloro che sono nati nel 2014, è di 81,89 anni per gli uomini e 86,41 per le donne. Questa
maggiore aspettativa di vita, unitamente all’aumento della popolazione straniera residente,
che tende a divenire un segmento sempre più significativo della popolazione complessiva
anche in considerazione delle esigue dimensioni territoriali, impone una maggiore attenzione al
monitoraggio della popolazione, per poter garantire adeguate politiche sociali e previdenziali.
42
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 14 - IMMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ
2010
2011
2012
2013
2014
M
28
35
28
33
45
F
31
26
28
45
33
Totale
59
61
56
78
78
Da 0 a 20 anni
M
74
76
88
104
86
F
90
99
109
101
81
Totale
164
175
197
205
167
Da 21 a 40 anni
M
33
50
47
66
55
F
41
43
34
53
43
Totale
74
93
81
119
98
M
9
13
14
31
23
F
8
6
16
28
6
17
19
30
59
29
Da 41 a 60 anni
Da 61 e oltre
Totale
M
144
174
177
234
209
F
170
174
187
227
163
Totale
314
348
364
461
372
Totale Generale
250
200
150
100
50
0
Da 0 a 20 anni
Da 21 a 40 anni
2010
2011
Da 41 a 60 anni
2012
2013
2014
43
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Da 61 e oltre
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 15 - EMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ
Da 0 a 20 anni
Da 21 a 40 anni
Da 41 a 60 anni
Da 61 e oltre
Totale Generale
2010
2011
2012
2013
2014
M
14
12
12
31
27
F
10
18
10
25
9
Totale
24
30
22
56
36
M
32
20
19
45
32
F
26
25
36
57
32
Totale
58
45
55
102
64
M
28
22
17
68
38
F
23
19
20
55
27
Totale
52
41
37
123
65
M
22
14
8
83
19
F
15
16
19
69
15
Totale
37
30
27
152
34
M
96
68
56
227
116
F
74
78
85
206
83
Totale
171
146
141
433
199
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Da 0 a 20 anni
Da 21 a 40 anni
2010
2011
Da 41 a 60 anni
2012
2013
44
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
Da 61 e oltre
Relazione Economico – Statistica
2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera
Al 31 dicembre 2014 gli stranieri residenti (cioè coloro che possiedono cittadinanza
diversa da quella sammarinese) sono 5.017, di cui 2.774 maschi e 2.243 femmine. In termini
percentuali, di questi 5.017 soggetti, il 44,7% sono donne ed il 55,3% uomini. Rispetto all'anno
precedente gli stranieri iscritti all'anagrafe aumentano di 150 unità (+3,08%).
TAVOLA 16 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CITTADINANZA (2014)
SAN MARINO
EUROPA
San Marino 27.772 Italiana
Rumena
Totale
ASIA
AFRICA
4.313 Cinese
131 Iraniana
AMERICHE
12
Marocchina
16
Argentina
64
6
Congolese
5
Brasiliana
37
63
Turca
4
Egiziana
5
Cubana
25
44
Indiana
2
Tunisina
5
Statunitense
17
Russa
40
Giapponese
3
Eritrea
4
Dominicana
8
Polacca
34
Kirghiza
2
Nigeriana
4
Messicana
4
Francese
27.772 Ucraina
Albanese
24
Israeliana
2
Senegalese
3
Ecuadoregna
6
Moldava
17
Filippina
2
Camerunese
1
Colombiana
7
Croata
15
Thailandese
1
Etiope
1
Peruviana
3
Ruandese
1
Cilena
5
34
Malgascia
1
Barbadiana
2
Bielorussa
11
Slovacca
10
Tedesca
5
Angola
1
Panamense
1
Belga
5
Ganbia
1
Guatemalteca
1
Britannica
5
Canadese
1
Austriaca
5
Jugoslava
3
Bulgara
4
Macedone
4
Ungherese
3
Spagnola
2
Ceca
1
Svedese
2
Finlandese
2
Portoghese
2
Bosniaca
2
Norvegese
1
Lettone
1
Irlandese
1
Greca
1
Serba
1
Olandese
2
Totale
Totale
Totale
48
Totale
4.754
45
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
181
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 18 - INCIDENZA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 2014
84,7%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
13,2%
20,0%
2,1%
10,0%
0,0%
Sammarinese
Italiana
Resto del mondo
Complessivamente gli stranieri residenti costituiscono il 15,3% (14,9
9% nel 2013 e 15,6%
nel 2012) della popolazione residente, di cui il 13,2% con cittadinanza italiana (12,9% nel 2013) e
il 2,1% (2,1% nel 2013) con cittadinanze provenienti dal resto del mondo (Tav.16
(Tav. e Graf.18).
I residenti con cittadinanza italiana (4.313
(4.
individui) compongono la maggior parte della
popolazione straniera. Vi sono poi 131 individui con cittadinanza rumena,
na, 64 con cittadinanza
argentina e 63 con cittadinanza ucraina, i rimanenti possiedono cittadinanze di ogni parte del
mondo, anche se maggiormente rientrano nella zona dell’Europa dell’Est.
L’insediamento della popolazione straniera nel nostro Paese (Tav.17
17 e Graf.19) interessa
principalmente i Castelli di Serravalle
Serrava (36,6%), Borgo Maggiore (19,9%)
%) e San Marino Città
(10,3%).
46
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 17 - TOTALE POPOLAZIONE STRANIERA
ST
RESIDENTE PER CASTELLO
2010
2011
2012
2013
2014
Acquaviva
403
411
415
401
400
Borgo Maggiore
936
978
1.002
965
997
Chiesanuova
168
164
169
166
179
Domagnano
437
447
447
450
461
Faetano
153
154
151
147
144
Fiorentino
370
366
377
361
365
Montegiardino
114
118
125
121
119
San Marino
503
508
527
495
515
Serravalle
1.797
1.800
1.808
1.761
1.837
Totale
4.881
4.946
5.021
4.867
5.017
GRAFICO 19 - DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO (ANNO 2014
4)
Acquaviva; 8,0%
Borgo Maggiore;
19,9%
Serravalle; 36,6%
Chiesanuova; 3,6%
San Marino; 10,3%
Domagnano; 9,2%
Montegiardino;
2,4%
Fiorentino; 7,3%
Faetano; 2,9%
47
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.2.2 ‐ La Famiglia
Al 31 dicembre 2014 la popolazione sammarinese è suddivisa in 13.939 nuclei che
risultano così distribuiti nei Castelli: 32,8% a Serravalle, il 21,0% a Borgo Maggiore, il 13,2% a San
Marino Città, il 9,9% a Domagnano, il 7,4% a Fiorentino, il 6,3% ad Acquaviva, il 3,4% a Faetano,
il 3,3% a Chiesanuova ed infine il 2,7% a Montegiardino (Graf.20).
Il grafico, che rapporta le suddivisioni degli ultimi cinque anni, evidenzia come il
Castello di Città abbia subito la diminuzione percentuale maggiore, infatti, nel periodo compreso
tra il 2010-2014, è passato dal 14,2% al 13,2%, mentre il Castello con il maggior aumento
percentuale rapportato sempre allo stesso periodo, è quello di Domagnano con un aumento
dello 0,5%.
Le caratteristiche dei capifamiglia, per stato civile, vedono una netta prevalenza dei
coniugati, 8.924 (64,0%) nel 2014, collocati principalmente nella fascia di età che va dai 45 ai 49
anni (Tav.18) e per l’87,8% sono maschi.
I capi famiglia celibi e nubili che sono 2.218 (15,9%), si collocano maggiormente nella
fascia di età che va dai 35 ai 39 anni e sono per il 59,4% maschi.
GRAFICO 20 - FAMIGLIE PER CASTELLO DI RESIDENZA
35,0%
32,5%32,8%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
20,7% 21,0%
14,2%
13,2%
9,4% 9,9%
7,5% 7,4% 6,2% 6,3%
3,5% 3,4% 3,3%
3,3% 2,6% 2,7%
0,0%
2010
2014
48
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 18 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER GRUPPI DI ETÀ, STATO CIVILE E SESSO (ANNO 2014)
Cel i bi e nubil i
Coni ugati
Di vorzi ati
Vedovi
M
F
T
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Da 15 a 19
2
1
3
.
.
.
.
.
.
.
.
.
da 20 a 24
38
35
73
13
2
.
.
.
.
.
.
.
da 25 a 29
163
120
283
95
14
109
1
3
4
.
.
.
da 30 a 34
232
157
389
375
43
418
3
16
19
.
.
.
da 35 a 39
246
168
414
652
99
751
2
da 40 a 44
195
140
335
948
da 45 a 49
120
91
da 50 a 54
85
da 55 a 59
50
da 60 a 64
31
43
74
2
.
130 1078
60
102
162
3
5
8
211
1.106 154 1260
89
130
219
5
17
22
60
145
1046 120 1166 104 150
254
8
20
28
47
97
880
97
977
64
95
159
15
47
62
48
39
87
745
73
818
59
61
120
14
78
92
da 65 a 69
43
21
64
709
61
770
32
51
83
30
125
155
da 70 a 74
27
14
41
561
29
590
16
19
35
39
166
205
da 75 a 79
24
12
36
447
15
462
9
7
16
46
227
273
da 80 a 84
8
7
15
317
14
331
7
6
13
46
273
319
11
14
25
178
1
179
.
1
1
69
403
472
ol tre 85 anni
Totale 1.292 926 2.218 8.072 852 8.924 475 684 1.159 277 1.361 1.638
GRAFICO 21 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER STATO CIVILE (ANNO 2014)
64,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
15,9%
20,0%
11,8%
8,3%
10,0%
0,0%
Coniugati
Celibi e nubili
Vedovi
Divorziati
TAVOLA 19 - NUCLEI FAMIGLIARI PER NUMERO DI COMPONENTI
2010
2011
2012
2013
2014
1 componente
4.481
4.520
4.446
4.294
4.389
2 componenti
3.876
3.913
3.905
3.950
3.954
3 componenti
2.717
2.727
2.757
2.746
2.766
4 componenti
2.142
2.178
2.195
2.232
2.237
539
532
567
574
583
6
.
10
18
10
2,31
2,31
2,33
2,35
2,34
13.761
13.870
13.880
13.814
13.939
5 o più componenti
n° componenti non specificato
Media del n° dei componenti
Totale famiglie
49
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 22 - QUOZIENTE DI FECONDITÀ PER ANNO
44,00
43,44
43,00
42,44
42,26
42,00
41,00
40,00
39,50
39,00
38,11
38,00
37,00
36,00
35,00
2010
2011
2012
2013
2014
I capifamiglia vedovi sono 1.638 (11,8%), si collocano principalmente nella fascia d’età
degli oltre 85 anni e per l’85,4% sono femmine; i capifamiglia divorziati sono 1.159 (8,3%), in
lieve aumento rispetto al 2013 (+0,6%), si collocano in prevalenza nella fascia di età che va
dai 50 ai 5 4 anni e sono per il 59,1% femmine.
La tavola 19 suddivide i nuclei famigliari per numero di componenti. Come si può notare
dalla tabella, la maggior parte delle famiglie è costituita da 1 componente, mentre le famiglie
con 5 o più componenti hanno un numero esiguo.
Interessante osservare come il trend della media del numero di componenti sia pressoché
invariato nel corso degli ultimi cinque anni.
Il quoziente di fecondità, illustrato nel grafico 22, è utilizzato per determinare la capacità
riproduttiva della popolazione. Si ottiene rapportando il numero totale dei nati vivi in un anno,
alla popolazione femminile in età feconda (convenzionalmente stabilita tra i 15 e 49 anni) nello
stesso periodo. Nel 2014 si riscontra una diminuzione, infatti il quoziente è pari al 39,50 per
mille, rispetto all’anno precedente che era pari al 42,44 per mille.
TAVOLA 20 - NATI PER ORDINE DI NASCITA ED ETÀ DELLA MADRE (ANNO 2014)
Ordine di
nascita
Da 16 a 20 Da 21 a 25 Da 26 a 30 Da 31 a 35 Da 36 a 40 Da 41 a 45 Da 46 a 50
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
Totale
%
1
2
20
53
47
26
3
.
151
51,01
2
.
4
17
40
32
2
.
95
32,09
3
.
2
2
4
6
3
.
17
5,74
4
.
.
.
1
1
1
.
3
1,01
n.d.
.
3
8
11
5
2
1
30
10,14
Totale
2
29
80
103
70
11
1
296
100,00
50
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 21 - MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Matrimoni
207
223
216
216
202
238
213
205
203
221
187
Separazioni
63
64
56
73
69
80
67
71
64
64
58
Divorzi
62
61
85
66
71
63
61
82
49
54
51
TAVOLA 22 - MATRIMONI PER RITO
2010 2011 2012 2013
2014
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale
Religioso
78
81
80
68
.
1
.
.
5
9
Civile
124
119
114
138
5
10
7
10
5
9
Non specificato
11
5
9
15
.
1
.
2
.
1
Totale
213
205
203
221
5
12
7
12
10
8
6
17 14
.
.
60
12 11 19 15
3
12
118
.
2
9
3
14
187
.
3
.
.
19 20 20 36 29
GRAFICO 23 - ANDAMENTO MATRIMONI PER RITO
160
140
120
100
80
60
40
20
0
2005
2006
2007
2008
Religioso
2009
2010
Civile
2011
2012
Non specificato
51
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 23 - DURATA DELLA CONVIVENZA
SEPARAZIONI
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Meno di 1 anno
1
2
2
2
4
.
.
1
1
1
1-3 anni
16
8
10
9
14
7
8
2
2
3
4-6 anni
11
9
15
6
15
6
11
11
10
10
7-9 anni
4
4
12
9
4
10
13
6
7
6
10-19 anni
20
23
24
23
23
26
20
25
28
22
20-29 anni
8
4
8
10
16
15
16
15
9
11
30 anni e oltre
4
6
2
10
4
3
3
4
7
5
Totale
64
56
73
69
80
67
71
64
64
58
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
1-3 anni
13
16
13
13
10
10
11
9
5
9
4-6 anni
10
16
11
18
13
14
23
10
6
9
7-9 anni
12
12
7
8
6
7
8
3
8
7
10-19 anni
15
27
24
18
18
20
19
14
20
15
20-29 anni
9
9
6
12
12
4
12
9
11
5
30 anni e oltre
.
4
3
2
2
2
6
4
4
5
Altri
2
1
2
.
2
4
3
.
.
1
Totale
61
85
66
71
63
61
82
49
54
51
DIVORZI
La Tavola 20 mostra l’età della madre per ordine di filiazione. Le fasce d’età interessate
sono quelle che vanno dai 26 ai 35 anni per il primo figlio e dai 31 ai 40 anni per il secondo. I
primi figli sono il 51,01% del totale delle nascite avvenute nel 2014, mentre i secondi figli sono il
32,09%. La fascia d’età della madre in cui si sono registrate più nascite è quella che va dai 31 ai
35 anni (34,8%).
Riguardo ai matrimoni, nel 2014 ne sono stati celebrati 187 (34 in meno rispetto al 2013)
e per la prima volta nell’ultimo decennio, i matrimoni sono stati inferiori ai 200 all’anno (Tav.21,
22 e Graf. 23).
Scendendo nello specifico, la Tavola 22 mostra l’andamento delle forme celebrative: nella
fattispecie, il 2014 ha visto celebrati con rito civile 118 matrimoni e con rito religioso 60. Per i
rimanenti 9 riti non è pervenuta la tipologia.
52
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
I mesi di maggior concentrazione per i riti religiosi sono Settembre e Ottobre, per i riti
civili, invece, non vi sono particolari preferenze e il numero si mantiene abbastanza constante
tra le stagioni.
Nel 2014 diminuisce il numero delle separazioni (58 contro le 64 del 2013), diminuzione
che si verifica anche nel numero dei divorzi, (51 contro i 54 del 2013).
Per quanto riguarda la durata della convivenza il maggior numero di separazioni e
divorzi avviene dopo un periodo di tempo che va dai 10 ai 19 anni (Tav. 23).
53
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
54
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.3 - LE ABITAZIONI
Il settore delle costruzioni è un indicatore economico particolarmente importante.
Il dato a disposizione quantifica annualmente il numero di abitazioni, siano esse
residenziali o di altro tipo, per le quali la costruzione è già autorizzata (Tav.24).
L’elevata percentuale delle famiglie sammarinesi proprietarie di abitazione, ha fatto si
che la questione abitativa, che rappresenta da sempre un problema sociale ed economico, non
abbia mai creato disagi tali da creare conflitti, eccetto alcune criticità emerse negli ultimi anni a
causa della crisi economica.
Negli ultimi decenni, il costo dei mutui ed il buon rendimento degli investimenti in
immobili, avevano sostenuto la domanda immobiliare generando però alcune tensioni dovute
ad una rigidità eccessiva nell'incontro tra domanda ed offerta.
Il settore immobiliare infatti, ha immesso sul mercato un’offerta abitativa superiore alle
TAVOLA 24 - TIPOLOGIE DI COSTRUZIONI – PROGETTI APPROVATI
2010
2011
2012
2013
2014
2015*
Abitazioni urbane
36
42
25
11
21
6
Abitazioni rurali
3
5
4
2
1
0
Altre costruzioni
130
77
55
33
43
11
Totale
169
124
84
46
65
17
Abitazioni urbane
45
54
59
44
36
21
Abitazioni rurali
.
1
1
2
2
1
Altre costruzioni
22
36
32
38
38
14
Totale
67
91
92
84
76
36
Totale Generale
236
215
176
130
141
53
Nuove costruzioni
Ampliamenti e
sopraelevazioni
* Giugno 2015
55
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 24 - MOVIMENTO EDILIZIO – PROGETTI APPROVATI
180
169
160
140
124
120
91
100
80
84
92
84
76
67
65
60
46
40
20
0
2010
2011
Nuove Costruzioni
2012
2013
2014
Ampliamenti e sopraelevazioni
necessità delle famiglie e questo ha generato non pochi problemi al settore.
Dal 2006, in media, sono stati più di 200 all’anno il numero dei soggetti che hanno
usufruito del finanziamento “prima casa” e di questi soggetti la maggior parte sono persone
fisiche e in misura minore le cooperative d’abitazione.
Il numero massimo di domande che hanno usufruito del finanziamento agevolato si è
riscontrato nel 2009 con un picco di 300 richieste evase, negli anni successivi si è poi assistito ad
una diminuzione, fino a raggiungere le 139 richieste di finanziamento del 2013 (Tavola 25): 7
sono state accolte in favore dell’edilizia cooperativa e 132 a favore delle persone fisiche.
Il numero è significativamente più alto rispetto al 2012 (con sole 56 istanze evase), ma
occorre fare una precisazione. Infatti, delle 139 istanze del 2013, 34 erano state presentate nel
2012 (2 derivano da cooperative e 32 da persone fisiche), ma a causa dello scioglimento del
Consiglio Grande e Generale, con conseguenti elezioni, tali richieste sono state evase solo nel
2013 in seguito alla nomina della nuova Commissione.
Premesso ciò, calcolando la percentuale di variazione sul 2012, vediamo come i
finanziamenti siano aumentati nel 2013 dell’+148,41%.
Anche se l’abbassamento dei tassi di sconto effettuati dalla Banca Centrale Europea a
partire dalla fine del 2008 ha di fatto reso più accessibili i mutui per l’acquisto della casa, il
56
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 25 - STANZIAMENTI E FINANZIAMENTI PER LA PRIMA CASA
Numero di domande che hanno usufruito del finanziamento
Stanziamenti
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
Variazione %
2004 € 17.000.000,00
76
73
5
154
-21,83%
2005 € 18.000.000,00
58
91
18
167
8,44%
2006 € 25.000.000,00
57
162
14
233
39,52%
2007 € 29.000.000,00
45
204
18
267
14,59%
2008 € 29.000.000,00
33
225
12
270
1,12%
2009 € 40.000.000,00
36
259
5
300
11,11%
2010 € 25.000.000,00
22
183
2
207
-31,00%
2011 € 25.000.000,00
10
119
8
137
-33,82%
2012 € 25.000.000,00
8
46
2
56
-59,12%
2013 € 25.000.000,00
7
132
0
139
148,21%
2014 € 15.000.000,00
5
116
0
Suddivisione del finanzimento
121
-12,95%
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
Variazione %
2004
€ 8.600.000,00
€ 7.743.000,00
€ 446.000,00
€ 16.789.000,00
-17,26%
2005
€ 6.178.000,00
€ 9.791.000,00
€ 1.928.000,00
€ 17.897.000,00
6,60%
2006
€ 6.045.000,00 € 17.335.000,00
€ 778.000,00
€ 24.158.000,00
34,98%
2007
€ 4.782.000,00 € 21.901.000,00
€ 2.034.000,00
€ 28.717.000,00
18,87%
2008
€ 3.429.000,00 € 23.677.000,00
€ 1.236.000,00
€ 28.342.000,00
-1,31%
2009
€ 3.948.000,00 € 27.434.000,00
€ 515.000,00
€ 31.897.000,00
12,54%
2010
€ 2.328.000,00 € 19.408.900,00
€ 206.000,00
€ 21.942.900,00
-31,21%
2011
€ 1.060.000,00 € 12.544.000,00
€ 824.000,00
€ 14.428.000,00
-34,25%
2012
€ 884.000,00
€ 4.816.000,00
€ 206.000,00
€ 5.906.000,00
-59,07%
2013
€ 751.000,00
€ 13.920.000,00
€ 0,00
€ 14.671.000,00
148,41%
2014
€ 522.000,00
€ 12.574.000,00
€ 0,00
Contributo a carico dello Stato
€ 13.096.000,00
-10,74%
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
Variazione %
2004
€ 1.265.559,91
€ 1.169.960,60
.
€ 2.435.520,51
9,81%
2005
€ 1.451.709,63
€ 1.375.797,01
€ 7.015,85
€ 2.834.522,49
16,38%
2006
€ 2.008.943,21
€ 2.060.627,44
€ 8.646,17
€ 4.078.216,82
43,88%
2007
€ 2.320.688,74
€ 3.186.902,78
€ 40.866,30
€ 5.548.457,82
36,05%
2008
€ 2.865.598,64
€ 4.173.545,67
€ 87.879,46
€ 7.127.023,77
28,45%
2009
€ 1.560.429,75
€ 2.331.995,94
€ 51.514,20
€ 3.943.939,89
-44,66%
2010
€ 1.208.563,10
€ 2.218.411,94
€ 46.256,86
€ 3.473.231,90
-11,93%
2011
€ 1.306.000,00
€ 2.895.000,00
€ 77.000,00
€ 4.278.000,00
23,17%
2012
€ 1.080.000,00
€ 2.465.000,00
€ 69.300,00
€ 3.614.300,00
-15,51%
2013 *
2014 *
* Per il 2013 e il 2014 non è stato possibile ricavare il dato
GRAFICO 25 - ANDAMENTO DELLA DOMANDA
350
300
250
200
150
100
50
0
2004
2005
2006
Cooperative
2007
2008
Persone fisiche
2009
2010
2011
2012
Società finanziarie
57
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2013
Totale
2014
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 26 - TIPOLOGIE ABITATIVE PER FAMIGLIA E PER PROPRIETÀ
n.d.; 3,3%
Comproprietà;
7,0%
Famiglie in
affitto; 15,5%
n.d.; 6,5%
Piena Proprietà;
45,6%
di cui
Mutuo o
Leasing; 41,0%
Famiglie con
case di
proprietà; 81,2%
persistere della crisi finanziaria, unitamente al perdurare dell’incertezza che ha colpito il
mercato del lavoro con una crisi occupazionale dilagante, hanno creato oggettive difficoltà di
accesso al mercato delle abitazioni, soprattutto per le giovani famiglie sammarinesi.
Nel Grafico 24, che analizza il movimento edilizio relativo ai progetti approvati, si può
notare come dal 2012 cambia sostanzialmente il trend, mostrando come vi sia una maggiore
richiesta di modifica degli edifici già esistenti, rispetto alla realizzazione di nuove strutture.
Questa tendenza è più marcata nel 2013, dove i progetti approvati che hanno ad oggetto
ampliamenti e sopraelevazioni, superano quasi del doppio il numero di progetti approvati per
nuove costruzioni (rispettivamente 84 e 46 progetti approvati).
Le famiglie sammarinesi, così come viene mostrato dal Grafico 26, vivono nella
maggior parte dei casi in abitazioni di loro proprietà.
Nello specifico, le famiglie con casa di proprietà sono l’82,53%, mentre il 15,27% è
in locazione; di questo 82,53%, il 46,70% gode della piena proprietà, il 39,30% usufruisce del
mutuo, mentre il 7,50% è in comproprietà, come emerge dai dati dell’”Indagine sui consumi e
lo stile di vita delle famiglie sammarinesi” effettuata su un campione di 1.300 famiglie.
58
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.3.1 - Furti e rapine
Per il 2014 i furti e le rapine denunciati dalla popolazione al Corpo della Gendarmeria,
continuano a diminuire rispetto al 2013, infatti le denunce diminuiscono del -31,3% (in
termini numerici sono 123 in meno).
Delle 270 denunce raccolte, 89 riguardano furti in attività commerciali, industriali e
uffici (33,0%) e 32 l’appropriazione indebita (11,9%). I furti su automotoveicoli sono stati 77
(28,5%), mentre i furti di automotoveicoli sono stati 18 (6,7%).
TAVOLA 26 - FURTI E RAPINE DENUNCIATI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Rapine
7
7
5
9
1
1
1
0
0
Furti su automotoveicoli
23
47
70
91
74
75
93
81
77
Furti di automotoveicoli
16
28
35
18
15
21
17
17
18
Furti in appartamenti
56
67
53
66
39
32
34
81
54
Furti in attività commerciali, industriali e uffici pubblici
61
141
140
60
78
114
120
111
89
Altri vari/appropriazione indebita
Totale
24
60
67
49
59
104
164
103
32
187
350
370
293
266
347
429
393
270
Fonte dati: Corpo della Gendarmeria
Nel 2014 sono diminuiti anche i furti in appartamento, che si attestano a 54 episodi
(20,0%); considerevole è, invece, il numero dei tentativi di furto in abitazione, che è pari a 56
episodi.
Complessivamente nel 2014 sono diminuite tutte le categorie di episodi criminosi.
GRAFICO 27 - FURTI E RAPINE (ANNO 2014)
Altri
vari/appropriazione
indebita; 11,9%
Rapine; 0,0%
Furti su
automotoveicoli;
28,5%
Furti di
automotoveicoli;
6,7%
Furti in attività
commerciali, indust
riali e uffici pubblici;
33,0%
Furti in
appartamenti;
20,0%
59
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
60
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.4 - I TRASPORTI
Le immatricolazioni dei veicoli vengono utilizzate anche come indicatore economico in
quanto sono considerate il principale elemento per rilevare in maniera certa i consumi di beni
durevoli e i consumi di servizi.
Nel 2014 il movimento totale dei veicoli subisce una frenata nella diminuzione assestandosi
ad un -3%, dopo il -4% del 2013 e il -10% del 2012. L’unica nota positiva riguarda il settore dei
rimorchi e il settore delle macchine agricole dove si registra un lieve aumento rispettivamente di
+13 e +3 immatricolazioni.
Nel primo trimestre del 2015 si registra un aumento del +8,0% sul numero complessivo dei
veicoli; l’aumento maggiore si registra nel mese di marzo dove sono stati immatricolati 374
veicoli, con un’espansione del +27,6% rispetto allo stesso mese del 2014 quando i veicoli
immatricolati erano stati 293. Peggiora, invece, il dato nel secondo trimestre 2015 (-8,9%) ed in
modo particolare, il calo più sostanzioso si registra ad aprile con i veicoli immatricolati a 238
unità contro le 344 dello stesso periodo dell’anno precedente (-30,8%).
Migliora, invece, il terzo trimestre del 2015 che vede un aumento del +15,2% del numero
complessivo di veicoli sul periodo corrispondente; aumento che è dovuto principalmente
all’incremento delle immatricolazioni nel mese di Luglio, che ha sfiorato la soglia del +29%.
TAVOLA 27 - MOVIMENTO TOTALE DEI VEICOLI (NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
2010
2011
2012
2013
Ciclomotori
168
205
152
121
95
Motoveicoli
680
569
555
473
474
Autoveicoli
3.184
2.968
2.642
2.661
2.581
5
4
4
7
4
Autobus
2014
Motocarri
2
2
2
1
1
Autocarri
249
200
201
152
147
Rimorchi
56
57
45
43
56
Macchine agricole
42
29
38
37
40
Altri
1
3
8
7
2
4.387
4.037
3.647
3.502
3.400
Totale
61
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Complessivamente, il movimento totale dei veicoli nel I°, II° e III° trimestre del 2015 ha
registrato un aumento del +2% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Il risultato di settembre 2015 lascia ben sperare sul consolidamento di una conclusione
positiva alla fine dell’anno, in sintonia con quanto avvenuto in Italia dove si è registrato un
notevole incremento delle immatricolazioni nel mese di Ottobre dell’8,56% rispetto all’anno
precedente.
GRAFICO 28 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE 2014 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
300
250
200
150
100
50
0
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Ciclomotori
Giu
Lug
Ago
Motoveicoli
Set
Ott
Nov
Dic
Autoveicoli
GRAFICO 29 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE - I°, II°, III° TRIMESTRE 2015
(NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
300
250
200
150
100
50
0
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15 mag-15
Ciclomotori
Motoveicoli
giu-15
lug-15
Autoveicoli
62
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-15
set-15
Relazione Economico – Statistica
2.4.1 - Incidentalità stradale
Grazie ad una forte collaborazione tra Authority Sanitaria, Ufficio Statistica, Forze di Polizia
e Istituto per la Sicurezza Sociale, la Repubblica di San Marino può disporre di statistiche
sull’incidentalità stradale sul proprio territorio. L’elaborazione è stata possibile grazie ad una
meticolosa raccolta presso i corpi di Polizia (Polizia Civile e Gendarmeria) dei dati sui sinistri,
avvenuti sulle strade della Repubblica che hanno provocato morti e/o feriti a partire dal 1°
Gennaio 2008.
Nel periodo temporale 2010-2014, come si può dedurre dalla Tavola 30, si sono verificati
sull’intero territorio complessivamente 724 incidenti, in cui si sono registrati 4 decessi e 933 feriti
totali. Il dato confortante è che nel 2011 c’è stato un forte decremento rispetto al 2010
dell’incidentalità stradale (-24,6% di incidenti) e di feriti totali (-31,5%). Il 2012 ha confermato gli
stessi dati e nel 2013 c’è stata un’ulteriore contrazione (-3,0%). Purtroppo, gli interventi
riguardanti la sicurezza stradale attuati soprattutto sulla “Superstrada”, che con i suoi cinque
segmenti rappresenta la strada in assoluto più pericolosa del Titano, non sono stati sufficienti per
confermare il trend di contrazione. Infatti nel 2014 i sinistri sono tornati a crescere attestandosi a
153 (+17,7% rispetto all’anno precedente).
TAVOLA 28 - INCIDENTALITÀ STRADALE
TOTALE TERRITORIO
ANNO
Incidenti
SUPERSTRADA DI SAN MARINO
Morti
Feriti
ANNO
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
2010
175
.
0
.
235
.
2011
132
-24,6%
1
100,0%
161
2012
134
1,5%
1
0,0%
2013
130
-3,0%
1
2014
153
17,7%
1
Totale periodo
ANNO
724
Morti
Feriti
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
2010
44
.
0
.
62
.
-31,5%
2011
28
-36,4%
0
0,0%
34
-45,2%
178
10,6%
2012
33
17,9%
1
100,0%
46
35,3%
0,0%
161
-9,6%
2013
37
12,1%
1
100,0%
47
2,2%
0,0%
198
23,0%
2014
36
-2,7%
0
-100,0%
45
-4,3%
4
Inc/KM
Incidenti
933
Totale periodo
Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività
ANNO
178
2
Inc/KM
234
Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività
2010
0,5
0,0
0,7
134,29
2010
4,5
0,0
6,3
140,91
2011
0,4
0,0
0,5
121,97
2011
2,9
0,0
3,5
121,43
2012
0,4
0,0
0,5
132,84
2012
3,4
0,1
4,7
139,39
2013
0,4
0,0
0,5
123,85
2013
3,8
0,1
4,8
127,03
2014
0,4
0,0
0,6
129,41
2014
3,7
0,0
4,6
125,00
0,4
0,0
0,5
3,6
0,0
4,8
130,75
Media ultimi 5 anni
128,5 Media ultimi 5 anni
63
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Dal 2010 al 2014, il 24,6% degli incidenti totali si sono verificati proprio sulla principale
arteria della Repubblica provocando 2 morti e 234 feriti. Sempre nel quinquennio in oggetto,
sull’intero territorio si sono verificati in media 0,4 incidenti e 0,5 feriti per chilometro: solo sulla
“Superstrada” gli incidenti per chilometro sono stati 3,6 e i feriti per chilometro ben 4,8.
Osservando il numero degli incidenti stradali suddiviso per Castello (Grafico 30), possiamo
notare come la maggior parte degli incidenti si siano verificati a Serravalle (31%) e Borgo
Maggiore (26%) a riprova del fatto che la concentrazione di traffico veicolare della Repubblica
sulla principale arteria stradale comporta un numero più elevato di incidenti. Seguono poi il
Castello di San Marino (14%), Domagnano (10%), Acquaviva (6%), Fiorentino (6%), Faetano (3%),
Chiesanuova (2%) e Montegiardino (1%).
GRAFICO 30 – INCIDENTI STRADALI SUDDIVISI PER CASTELLO (QUINQUENNIO 2010-2014)
Acquaviva; 6%
Borgo Maggiore;
26%
Serravalle; 31%
Chiesanuova; 2%
San Marino; 14%
Domagnano ;
10%
Montegiardino;
1%
Fiorentino; 6%
Faetano; 3%
Escludendo la “Superstrada”, le strade più pericolose della Repubblica nel quinquennio
2010-2014 sono risultate:
•
via del Serrone, con 31 incidenti, 38 feriti e 1 morto,
•
via Ca’ dei Lunghi con 17 incidenti e 27 feriti,
•
via Consiglio dei Sessanta e via Ranco, con 17 incidenti e 18 feriti
64
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
In merito alle dinamiche degli incidenti (Grafico 31), il 21,8% è avvenuto per “scontro
laterale”, il 17,1% per “fuoriuscita, sbandamento” e il 16,6% per”scontro frontale-laterale”. La
fascia oraria con la maggior frequenza di sinistri è stata quella mattutina dalle 7 alle 13, con un
picco che si verifica tra le 12 e le 13. Il giorno della settimana in cui si sono registrati più incidenti
è stato Lunedì, mentre il mese è stato Luglio.
GRAFICO 31 – CARATTERISTICHE DEGLI INCIDENTI (QUINQUENNIO 2010-2014)
Dinamica degli incidenti
Scontro laterale
21,8%
Fuoriuscita, sbandamento
17,1%
Scontro frontale-laterale
16,6%
Tamponamento
14,6%
Urto con ostacolo
11,3%
Investimento pedoni
5,9%
Scontro frontale
4,0%
Urto con veicolo in sosta
3,2%
Infortunio per caduta da veicolo
2,8%
Urto con veicolo in arresto
1,8%
Infortunio per frenata improvvisa
0,8%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
Punti critici
60,0%
50,0%
50,0%
40,0%
30,0%
29,4%
31,1%
25,0%
28,2%
27,9%
25,0%
27,6%
27,1%
20,0%
10,0%
0,0%
0,1%
0,1%
0,0%
4,4%
4,0%
0,0%
Incidenti
2,8%
2,6%
0,0%
Morti
1,0%
0,9%
0,0%
0,3%
0,2%
0,0%
Feriti
65
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
6,2%
6,2%
0,0%
Relazione Economico – Statistica
Statistiche temporali - Giorni
Lunedì
140
120
100
80
60
40
20
0
Domenica
Martedì
Sabato
Mercoladì
Venerdì
Giovedì
Andamento del numero di incidenti per orario
70
60
50
40
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Andamento del numero di incidenti per orario
Il punto critico dove avviene la maggior parte degli incidenti è il “Rettilineo” con un valore
del 29,4%. Un numero notevole di incidenti avviene in “Curva” (27,6%) e in corrispondenza degli
“Incroci” (28,2%), più basse le percentuali di incidenti che avvengono in “Rotatoria” (6,2%),
all’altezza di un’”Intersezione non segnalata” (4,4%) e di un’”Intersezione segnalata” (2,8%).
Bassissime le percentuali degli incidenti che avvengono nei “Parcheggi” (1,0%), in “Pendenza”
(0,3%) e in “Galleria illuminata” (0,1%).
Sempre per il quinquennio 2010-2014, le principali caratteristiche dei feriti (Grafico 32)
mostrano come il 61,0% delle persone coinvolte siano maschi, mentre il 39,0% femmine.
Il 77,9% dei feriti è il “Conducente”, a seguire troviamo la figura del “Passeggero” con un
66
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
valore pari a 16,7%, il “Pedone” (4,7%) e infine, “Altre tipologie di utente” (0,6%).
Le persone coinvolte negli incidenti hanno prevalentemente nazionalità sammarinese
(64,2%) e italiana (26,0%).
GRAFICO 32 – CARATTERISTICHE DEI FERITI (QUINQUENNIO 2010-2014)
Tipologia di feriti
90,0%
80,0%
77,9%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
16,7%
10,0%
4,7%
0,6%
0,0%
Conducente
Passeggero
Pedone
Nazionalità dei feriti
Resto del mondo;
9,8%
Italia; 26,0%
San Marino; 64,2%
67
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Altro
Relazione Economico – Statistica
68
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA
Anche nel corso del 2014 la spesa pubblica per l’istruzione scolastica ha rappresentato una
voce importante ed ha assorbito una quota ingente delle risorse del bilancio dello Stato.
La spesa corrente per i vari ordini di scuola presenti in territorio nel 2014 è stata pari a
39.241.254,53 Euro contro i 40.330.652,05 Euro del 2013 (-2,70%).
Ad assorbire la maggiore quota di risorse è la scuola elementare (Graf. 33), che
rappresenta il 39,55% della spesa complessiva per l’istruzione in territorio (39,09% nel 2013), a
seguire possiamo osservare la Scuola dell’Infanzia che incide per il 25,02%, la Scuola Media
Inferiore per il 21,60% e la Scuola Secondaria Superiore per il 13,83%.
Nel raffrontare i dati con quelli relativi al 2010, l’unico ordine di scuola che ha visto un
lieve incremento di risorse, è stata la Scuola Elementare (+0,17%), tutti gli altri ordini scolastici
hanno, invece, subito notevoli decrementi, sempre in rapporto ai dati del 2010.
La Tavola 30 mostra la struttura della spesa pubblica per l’istruzione secondo le
categorie delle risorse, dove prevale di gran lunga la spesa per il personale con il 91,64%.
Tale predominanza è connaturata alla stessa attività educativa, la quale richiede un’ingente
impiego di risorse umane. Le altre spese correnti costituiscono l’8,36% della spesa totale.
Il maggior numero di studenti lo si riscontra nella Scuola Elementare con 1.610 studenti, in
aumento rispetto al 2013 del +3,54%. Focalizzando l’attenzione alle variazioni nel quinquennio, si
osserva come il numero di studenti sia aumentato in tutti gli ordini scolastici (Tav.31).
Il peso della spesa a favore del settore scolastico può essere meglio apprezzato
valutando quanto viene speso per ogni singolo studente.
Nel 2014 la spesa pro-capite per l’istruzione in territorio diminuisce in tutti gli ordini
scolastici presi in considerazione.
In particolare, il costo pro-capite più alto è quello che riguarda uno studente che
frequenta la Scuola Elementare con € 9.639,62, con una diminuzione del -4,92% rispetto
all’anno precedente.
Subiscono variazioni in diminuzione, rispetto al 2013, anche i costi per gli alunni della
Scuola Secondaria Superiore (-6,85%), della Scuola Media Inferiore (-1,92%) e della Scuola
dell’Infanzia (-1,78%).
69
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Nel raffronto con l’anno 2010, tutti gli ordini scolastici subiscono una contrazione nella
spesa pro-capite degli studenti in territorio, la maggiore delle quali riguarda la Scuola Secondaria
Superiore con una riduzione pari al -21,38%.
TAVOLA 29 - SPESA CORRENTE PER I VARI ORDINI DI SCUOLA IN TERRITORIO
2010
2011
2012
2013
Var. % Var. % sul
2014/2013 2010
2014
Scuola Infanzia
€ 9.922.517,89 € 10.009.755,84 € 9.313.209,49 € 10.145.019,62 € 9.818.079,31
-3,22%
-1,05%
Scuola Elementare
€ 15.494.186,93 € 15.567.718,81 € 15.700.852,55 € 15.766.015,24 € 15.519.793,05
-1,56%
0,17%
Scuola Media Inferiore
€ 9.808.041,70 € 8.933.660,34 € 9.000.635,77 € 8.649.108,57 € 8.474.390,64
-2,02%
-13,60%
Scuola Secondaria Superiore
€ 6.671.667,54 € 6.131.673,52 € 5.973.900,13 € 5.770.508,62 € 5.428.991,53
-5,92%
-18,63%
Costi Totali
€ 41.896.414,06 € 40.642.808,51 € 39.988.597,94 € 40.330.652,05 € 39.241.254,53
-2,70%
-6,34%
.
.
Variazione a prezzi correnti in %
.
-2,99%
-1,61%
0,86%
-2,70%
GRAFICO 33 - INCIDENZA DELLA SPESA SCOLASTICA (2014)
Scuola Infanzia
25,02%
Scuola Elementare
39,55%
Scuola Media Inferiore
21,60%
Scuola Secondaria Superiore
0,00%
13,83%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
70
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 30 - SPESA PUBBLICA PER L'ISTRUZIONE SECONDO LA CATEGORIA DELLE RISORSE
Spesa personale
Altre spese correnti
Totale
2010
89,75%
10,25%
100,00%
2011
92,40%
7,60%
100,00%
2012
93,53%
6,47%
100,00%
2013
92,08%
7,92%
100,00%
2014
91,64%
8,36%
100,00%
TAVOLA 31 - NUMERO DI STUDENTI PRESENTI NELLE SCUOLE IN TERRITORIO
2010
2011
2012
2013
2014
Var. %
Var % sul
2010
Scuola Infanzia
1.055
1.102
1.121
1.156
1.139
-1,47%
7,96%
Scuola Elementare
1.565
1.574
1.536
1.555
1.610
3,54%
2,88%
Scuola Media Inferiore
956
949
990
974
973
-0,10%
1,78%
Scuola Secondaria Superiore e
Formazione Professionale
685
687
696
702
709
1,00%
3,50%
Totale
4.261
4.312
4.343
4.387
4.431
1,00%
3,99%
Incremento %
0,64%
1,20%
0,72%
1,01%
1,00%
.
.
TAVOLA 32 - SPESA PRO-CAPITE PER STUDENTE IN TERRITORIO
Var. % Var. % sul
2014/2013 2010
2010
2011
2012
2013
2014
Scuola Infanzia
€ 9.405,23
€ 9.083,26
€ 8.307,95
€ 8.775,97
€ 8.619,91
-1,78%
-8,35%
Scuola Elementare
€ 9.900,44
€ 9.890,55
€ 10.221,91
€ 10.138,92
€ 9.639,62
-4,92%
-2,63%
Scuola Media Inferiore
€ 10.259,46
€ 9.413,76
€ 9.091,55
€ 8.879,99
€ 8.709,55
-1,92%
-15,11%
Scuola Secondaria Superiore
€ 9.739,66
€ 8.925,29
€ 8.583,19
€ 8.220,10
€ 7.657,25
-6,85%
-21,38%
71
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 33 - CONTRIBUTO LIBRI E ASSEGNI DI MERITO, STUDENTI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE FUORI TERRITORIO
2004-2005
2005
N. studenti aventi
diritto
662
2005-2006
2006
712
€ 183.590,48
2006-2007
2007
704
€ 173.149,27
2007-2008
2008
724
€ 201.681,30
2008-2009
2009
752
€ 222.946,80
2009-2010
2010
585
€ 175.477,10
2010-2011
2011
622
€ 155.582,09
2011-2012
2012
663
€ 210.034,40
2012-2013
2013
786
€ 217.654,74
2013-2014
2014
802
€ 182.370,00
2014-2015
2015
836
€ 213.885,00
Anno Scolastico Anno pagamento
Importo erogato
€ 178.616,69
Fonte: Ufficio diritto allo Studio
La Tavola 33 ed il Grafico 34 evidenziano l’andamento della spesa che riguarda il
contributo libri per gli studenti che frequentano istituti fuori territorio. Nell’anno scolastico
2014-2015, gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie Superiori fuori territorio e che
hanno diritto ai contributi libri e assegni di merito, sono 836 contro gli 802 studenti dell’anno
scolastico 2013-2014 e di conseguenza aumenta la spesa per i contributi del +17,3%.
GRAFICO 34 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL CONTRIBUTO LIBRI FUORI TERRITORIO (2006=100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2006
2007
2008
2009
2010
Numero Studenti
2011
2012
2013
Importo erogato
72
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
2015
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 34 - SPESA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO
N. studenti aventi
Importo erogato
diritto
552
€ 523.901,23
Anno Scolastico
Anno pagamento
2004-2005
2005
2005-2006
2006
610
€ 585.557,75
2006-2007
2007
613
€ 599.170,05
2007-2008
2008
628
€ 595.515,59
2008-2009
2009
601
€ 619.413,40
2009-2010
2010
533
€ 501.801,22
2010-2011
2011
573
€ 582.376,27
2011-2012
2012
663
€ 605.136,24
2012-2013
2013
767
€ 752.407,64
2013-2014
2014
770
€ 778.357,25
2014-2015
2015
784
€ 730.872,37
Fonte: Ufficio diritto allo studio
Per quanto riguarda invece la spesa per i trasporti fuori territorio (Tav.34 e Graf. 35), a
partire dal 2004-2005, relativamente agli importi erogati, si nota un costante aumento dei costi e
del numero di studenti aventi diritto.
GRAFICO 35 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO (2006=100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2006
2007
2008
2009
2010
Numero studenti
2011
2012
2013
Importo erogato
73
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
2015
Relazione Economico – Statistica
74
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6 - IL LAVORO
La dinamica negativa, avviata già da qualche anno in tutta l’economia del territorio, è
andata riflettendosi in questa fase recessiva con effetti di persistente difficoltà nel mercato del
lavoro.
I tassi occupazionali in termini di media annuale illustrati dalla Tavola 35, non consentono
analisi e previsioni ottimistiche, per quanto riguarda l’incontro tra domanda ed offerta
lavorativa. Infatti il tasso di disoccupazione totale medio nel 2014 è pari all’8,74%.
Nel primo semestre 2015, il tasso di occupazione totale si attesta al 91,99% rispetto al
92,44% del primo semestre 2014 e il dato dimostra che gli occupati continuano a diminuire
rispetto alla popolazione attiva presente. La dinamica del tasso di disoccupazione è
altrettanto scoraggiante, infatti, nel primo semestre 2015, il tasso di disoccupazione totale è
pari al 8,65%, in aumento rispetto al valore di giugno 2014 quando si attestava intorno al
7,99%.
TAVOLA 35 - TASSI
Tasso di disoccupazione M
F
totale
Totale
Tasso di disoccupazione M
F
in senso stretto
Tasso di occupazione
interno
Tasso di partecipazione
2012
2013
2014
media
media
media
annuale
annuale
annuale
annuale
annuale
3,44%
3,78%
5,04%
5,86%
6,30%
6,45%
7,14%
8,83%
10,24%
11,11%
4,94%
5,47%
6,95%
8,08%
8,74%
2,82%
3,17%
4,38%
5,29%
5,85%
4,36%
6,06%
7,46%
8,41%
3,16%
3,77%
5,23%
6,39%
7,15%
M
116,57%
112,95%
109,55%
107,50%
105,61%
F
82,14%
81,29%
79,90%
79,59%
78,35%
Totale
98,96%
96,73%
94,36%
93,24%
91,69%
M
73,10%
72,52%
71,75%
70,97%
70,18%
F
67,32%
67,32%
66,63%
66,48%
65,56%
Totale
70,15%
69,86%
69,13%
68,68%
67,82%
M
118,71%
115,34%
112,86%
111,49%
109,99%
F
84,65%
84,45%
84,33%
85,12%
84,55%
101,29%
99,51%
98,24%
98,02%
97,00%
M
75,24%
74,91%
75,06%
74,97%
74,56%
F
69,84%
70,49%
71,06%
72,01%
71,76%
Totale
72,48%
72,64%
73,01%
73,46%
73,13%
Totale
Tasso di partecipazione
interno
2011
media
3,49%
Totale
Tasso di occupazione
totale
2010
media
75
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.1 - L’Occupazione
Il 2014 vede ridursi la forza lavoro di 329 unità rispetto al 2013.
Al 31 dicembre 2014 (Tavola 36 e Grafico 36), i lavoratori dipendenti sono 17.998 (-394
unità rispetto al 2013 con un decremento percentuale del -2,1%).
A settembre 2015 i lavoratori dipendenti sono 18.422 e confrontando il dato rispetto a
settembre 2014, si può notare un aumento delle unità lavorative del +0,3%, pari a +57 unità.
TAVOLA 36 - FORZE DI LAVORO
Lavoratori
Indipendenti
Var. %
Lavoratori
Var. %
Dipendenti
Totale
Lavoratori
Var. %
1990
2.607
.
9.527
.
12.134
.
625
.
12.759
.
1991
2.650
1,6%
10.189
6,9%
12.839
5,8%
493
-21,1%
13.332
4,5%
1992
2.662
1993
2.652
0,5%
10.948
7,4%
13.610
6,0%
503
2,0%
14.113
5,9%
-0,4%
11.606
6,0%
14.258
4,8%
616
22,5%
14.874
5,4%
1994
2.592
-2,3%
12.347
6,4%
14.939
4,8%
580
-5,8%
15.519
4,3%
1995
2.627
1,4%
12.951
4,9%
15.578
4,3%
495
-14,7%
16.073
3,6%
1996
1997
2.638
0,4%
13.347
3,1%
15.985
2,6%
653
31,9%
16.638
3,5%
2.626
-0,5%
13.884
4,0%
16.510
3,3%
568
-13,0%
17.078
2,6%
1998
2.589
-1,4%
14.639
5,4%
17.228
4,3%
553
-2,6%
17.781
4,1%
1999
2.580
-0,3%
15.430
5,4%
18.010
4,5%
454
-17,9%
18.464
3,8%
2000
2.250
-12,8%
15.874
2,9%
18.124
0,6%
391
-13,9%
18.515
0,3%
2001
2.228
-1,0%
16.884
6,4%
19.112
5,5%
514
31,5%
19.626
6,0%
2002
2.257
1,3%
16.992
0,6%
19.249
0,7%
710
38,1%
19.959
1,7%
2003
2.230
-1,2%
17.118
0,7%
19.348
0,5%
628
-11,5%
19.976
0,1%
2004
2.204
-1,2%
17.686
3,3%
19.890
2,8%
577
-8,1%
20.467
2,5%
2005
2.179
-1,1%
17.945
1,5%
20.124
1,2%
671
16,3%
20.795
1,6%
2006
2.081
-4,5%
18.614
3,7%
20.695
2,8%
595
-11,3%
21.290
2,4%
2007
2.056
-1,2%
19.427
4,4%
21.483
3,8%
573
-3,7%
22.056
3,6%
2008
2.030
-1,3%
19.965
2,8%
21.995
2,4%
713
24,4%
22.708
3,0%
2009
1.978
-2,6%
19.731
-1,2%
21.709
-1,3%
910
27,6%
22.619
-0,4%
2010
1.937
-2,1%
19.472
-1,3%
21.409
-1,4%
978
7,5%
22.387
-1,0%
2011
1.932
-0,3%
19.003
-2,4%
20.935
-2,2%
1.115
14,0%
22.050
-1,5%
2012
1.886
-2,4%
18.612
-2,1%
20.498
-2,1%
1.332
19,5%
21.830
-1,0%
2013
1.887
0,1%
18.392
-1,2%
20.279
-1,1%
1.493
12,1%
21.772
-0,3%
2014
1.849
-2,0%
17.998
-2,1%
19.847
-2,1%
1.596
6,9%
21.443
-1,5%
s et-14
1.892
.
18.365
.
20.257
.
1.447
.
21.704
.
s et-15
1.872
-1,1%
18.422
0,3%
20.294
0,2%
1.438
-0,6%
21.732
0,1%
Disoccupati Var. %
76
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Totale forze
Var. %
di lavoro
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 36 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLE FORZE DI LAVORO (2004=100)
300,0
250,0
200,0
150,0
100,0
50,0
0,0
2004
2005
2006
2007
2008
Lavoratori Indipendenti
2009
2010
2011
2012
Lavoratori dipendenti
2013
2014
Disoccupati
Aumenta il numero dei disoccupati al 31 dicembre 2014 erano 1.596 contro i 1.493 del
2013. A settembre 2015 si riscontrano 1.438 disoccupati totali, 9 unità in meno rispetto a
settembre 2014, che in percentuale si traducono in un -0,6%.
Cala il numero dei lavoratori indipendenti; se alla fine del 2013 erano 1.887, nel 2014
sono 1.849 (-38 unità e -2,0%), diminuzione che si riscontra anche a settembre 2015.
Il totale dei lavoratori al 30 settembre 2015 si attesta quindi a 20.294, con una
variazione numerica di +37unità lavorative ed una variazione percentuale del +0,2% rispetto
al dato di settembre 2014. Di questi 20.294, il 91% sono lavoratori dipendenti e il 9%
lavoratori
indipendenti (Graf.38). Sempre a settembre 2015, gli occupati per settore
economico sono per il 45,6% nel distretto dei servizi, per il 2 8 ,9% nel distretto dell’industria,
per il 20,4% nel settore pubblico allargato, per il 4,9% nel distretto delle costruzioni e per lo
0,2% nel distretto dell’agricoltura (Graf. 39).
GRAFICO 37 - IMPRESE PER FASCIA DI DIPENDENTI – DIFFERENZA TRA 2014 E 2010
100
0
1
0
0
1-9
-100
10-19
20-49
-19
50-74
-200
-210
-300
-400
-500
-600
-625
-700
77
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
75-99
-3
100
-1
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 38 - OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE (SETTEMBRE 2015)
Indipendenti; 9%
Dipendenti; 91%
GRAFICO 39 – LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2015)
Agricoltura; 0,2%
Settore Pubblico
Allargato; 20,4%
Industria; 28,9%
Servizi; 45,6%
Costruzioni; 4,9%
78
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Con riferimento a settembre 2015, la variazione numerica dei lavoratori dipendenti nei vari
settori di attività, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, viene evidenziata dalla
Tavola 37.
Tenendo conto dell’influenza della stagione estiva, l’aumento più significativo, rispetto
allo stesso mese dell’anno precedente, si riscontra nel settore delle “Attività manifatturiere”
(+106 unità), ulteriori aumenti, seppure più contenuti, li troviamo nel settore “Noleggio, agenzie
di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (+65) e a pari merito “Altre attività di servizi” e
“Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro” (+22).
Si riscontrano, invece, notevoli variazioni negative nel settore delle “Costruzioni” con una
perdita di 104 unità, segue poi il settore del “Commercio al dettaglio e all’ingrosso” con -39 unità
lavorative e il settore dei “Servizi di informazione e comunicazione” con -25 unità.
Minore è la riduzione di personale del “Settore pubblico allargato”, infatti, da settembre
2014 a settembre 2015 si registra un calo di sole 3 unità lavorative. Il contenimento
dell’occupazione nel settore pubblico risulta ancora più evidente se si confronta il dato del
massimo impiego nell’anno 2001, con 4.360 dipendenti, con il dato di settembre 2015, con
3.3763 lavoratori con una riduzione di 597 posizioni lavorative.
Sempre a settembre 2015, e sempre per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il Grafico
40 chiarisce la loro incidenza percentuale per settore di attività.
Con il 28,9%, il comparto dell’industria manifatturiera conferma comunque il proprio ruolo
trainante dell’occupazione sammarinese, seguono il settore del commercio con il 14,2% e il
settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche con il 6,2%.
Osservando l’evoluzione del lavoro dipendente nel settore pubblico e privato e la relativa
distribuzione (Tav.38, Grafici 41 e 42), si può dedurre come le assunzioni aumentassero
costantemente in entrambi i settori fino all’anno 2008, anno in cui la crisi economica
coinvolgendo anche la nostra economia, ha generato un’inversione di tendenza che tutt’ora
perdura, anche se in termini più contenuti, soprattutto per quanto riguarda il settore privato, che
nell’anno 2014 registra un calo del -1,2% rispetto al -0,8% del 2013.
Di contro, nel settore pubblico si registra una diminuzione del -4,5% per l’anno 2014, la
maggior diminuzione registrata rispetto agli anni precedenti.
79
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 37 - VARIAZIONE ANNUA DI POSTI DI LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Agricoltura, silvicoltura e pesca
2010
15
2011
20
2012
23
2013
29
2014
33
set-14
33
set-15
38
Attività manifatturiere
5.604
5.326
5.120
5.170
5.147
5.211
5.317
6
6
6
8
13
13
14
1.312
1.171
1.113
1.065
978
1.013
909
2.541
2.563
2.602
2.564
2.497
2.656
2.617
Fornitura di acqua, reti fognarie
Costruzioni
Commercio all'ingrosso e al dettaglio,
riparazione di autovetture
Trasporto e magazzinaggio
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese
Amministrazione pubblica e difesa,
assicurazione sociale obbligatoria
333
312
293
284
328
273
277
624
648
662
699
703
815
831
668
672
720
721
694
702
677
1.055
1.010
937
880
873
877
865
70
68
76
64
82
68
66
1.367
1.240
1.176
1.140
1.154
1.124
1.140
552
629
600
530
530
525
590
8
9
8
8
8
8
8
Istruzione
48
49
50
51
48
50
43
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento
218
230
234
253
255
254
263
249
247
241
268
253
249
232
Altre attività di servizi
Attività di famiglie e convivenze come datori di
lavoro
357
368
355
362
370
377
399
419
435
435
435
392
349
371
Organizzazioni e organismi Extraterritoriali
Settore pubblico allargato
Totale
3
3
2
2
2
2
2
4.023
3.997
3.959
3.859
3.638
3.766
3.763
19.472
19.003
18.612
18.392
17.998
18.365
18.422
Variazione numerica
.
-469
-391
-220
-394
.
57
Variazione percentuale
.
-2,4%
-2,1%
-1,2%
-2,1%
.
0,3%
GRAFICO 40 - INCIDENZA LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2015)
Attività manifatturiere
Settore pubblico allargato
Commercio all'ingrosso e al dettaglio
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Costruzioni
Attività finanziarie e assicurative
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Altre attività di servizi
Servizi di informazione e comunicazione
Noleggio, agenzie di viaggio e servizi per le…
Trasporto e magazzinaggio
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento…
Attività immobiliari
Istruzione
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Fornitura di acqua, reti fognarie e gestione rifiuti
Amministrazione pubblica e difesa; …
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
28,9%
20,4%
14,2%
6,2%
4,9%
4,7%
4,5%
4,2%
3,7%
3,2%
1,5%
1,4%
1,3%
0,4%
0,2%
0,2%
0,1%
0,0%
0,0%
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0%
80
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 38 - EVOLUZIONE DEL LAVORO DIPENDENTE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO
Settore Pubblico Allargato
M
Var.%
F
Var.%
Totale
Settore Privato
Var.%
M
Var.%
F
Var.%
Totale
Var.%
1990
1.669
.
1.470
.
3.139
.
4.008
.
2.380
.
6.388
.
1991
1.703
2,0%
1.560
6,1%
3.263
4,0%
4.332
8,1%
2.594
9,0%
6.926
8,4%
1992
1.772
4,1%
1.703
9,2%
3.475
6,5%
4.746
9,6%
2.727
5,1%
7.473
7,9%
1993
1.819
2,7%
1.805
6,0%
3.624
4,3%
5.114
7,8%
2.868
5,2%
7.982
6,8%
1994
1.879
3,3%
1.900
5,3%
3.779
4,3%
5.505
7,6%
3.063
6,8%
8.568
7,3%
1995
1.867
-0,6%
1.965
3,4%
3.832
1,4%
5.926
7,6%
3.193
4,2%
9.119
6,4%
1996
1.874
0,4%
2.029
3,3%
3.903
1,9%
6.151
3,8%
3.293
3,1%
9.444
3,6%
1997
1.935
3,3%
2.141
5,5%
4.076
4,4%
6.327
2,9%
3.481
5,7%
9.808
3,9%
1998
2.012
4,0%
2.208
3,1%
4.220
3,5%
6.722
6,2%
3.697
6,2%
10.419
6,2%
1999
1.969
-2,1%
2.277
3,1%
4.246
0,6%
7.112
5,8%
4.072
10,1% 11.184
7,3%
2000
1.954
-0,8%
2.353
3,3%
4.307
1,4%
7.325
3,0%
4.242
4,2%
3,4%
2001
1.957
0,2%
2.403
2,1%
4.360
1,2%
7.926
8,2%
4.598
8,4%
12.524
8,3%
2002
1.869
-4,5%
2.317
-3,6%
4.186
-4,0%
8.046
1,5%
4.760
3,5%
12.806
2,3%
2003
1.776
-5,0%
2.259
-2,5%
4.035
-3,6%
8.165
1,5%
4.918
3,3%
13.083
2,2%
2004
1.771
-0,3%
2.289
1,3%
4.060
0,6%
8.455
3,6%
5.171
5,1%
13.626
4,2%
2005
1.727
-2,5%
2.274
-0,7%
4.001
-1,5%
8.664
2,5%
5.280
2,1%
13.944
2,3%
2006
1.728
0,1%
2.287
0,6%
4.015
0,3%
9.063
4,6%
5.563
5,4%
14.599
4,7%
2007
1.702
-1,5%
2.318
1,4%
4.020
0,1%
9.539
5,3%
5.868
5,5%
15.407
5,5%
2008
1.708
0,4%
2.322
0,2%
4.030
0,2%
9.842
3,2%
6.093
3,8%
15.935
3,4%
2009
1.713
0,3%
2.341
0,8%
4.054
0,6%
9.549
-3,0%
6.128
0,6%
15.677
-1,6%
2010
1.692
-1,2%
2.331
-0,4%
4.023
-0,8%
9.343
-2,2%
6.106
-0,4%
15.449
-1,5%
2011
1.654
-2,2%
2.343
0,5%
3.997
-0,6%
8.956
-4,1%
6.050
-0,9%
15.006
-2,9%
2012
1.630
-1,5%
2.329
-0,6%
3.959
-1,0%
8.730
-2,5%
5.923
-2,1%
14.653
-2,4%
2013
1.574
-3,4%
2.285
-1,9%
3.859
-2,5%
8.604
-1,4%
5.929
0,1%
14.533
-0,8%
2014
1.456
-7,5%
2.182
-4,5%
3.638
-5,7%
8.515
-1,0%
5.845
-1,4%
14.360
-1,2%
11.567
Sempre riguardo ai lavoratori dipendenti, assume grande importanza il tema legato al
contratto di lavoro (Tav.40).
Al 31 dicembre 2014 i lavoratori dipendenti, con durata del contratto di lavoro a tempo
indeterminato, sono complessivamente 12.590 contro i 12.876 del dicembre 2013, in
diminuzione di 286 unità.
Di questi, 9.568 sono occupati nel settore privato (-137 rispetto a dicembre 2013) e
3.022 nel settore pubblico, in diminuzione di 149 unità lavorative; i lavoratori a tempo
determinato sono invece complessivamente 5.408, in diminuzione di 108 unità, di cui 4.792 nel
settore privato e 616 nel settore pubblico.
81
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 41 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE (2004 = 100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Settore Pubblico
2010
Settore Privato
2011
2012
2013
2014
Totale
GRAFICO 42 – ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SESSO (2004 = 100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2004
2005
2006
Settore Privato - M
2007
2008
Settore Privato - F
2009
2010
2011
Settore Pubblico - M
2012
2013
2014
Settore Pubblico - F
L’incidenza percentuale espressa dal Grafico 46, mostra che a dicembre 2014 nel settore
privato i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono il 66,63%, mentre quelli con il
contratto a tempo determinato sono il 33,37%. Analogamente nel settore pubblico sono per
l’83,07% a tempo indeterminato e per il 16,93% a tempo determinato.
A settembre 2015, i lavoratori part-time sono globalmente 2.243, in aumento di 97
unità rispetto allo scorso anno, per la stragrande maggioranza collocati nel settore privato, dove
la rappresentanza femminile si attesta attorno al 79%.
82
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Le richieste relative al part-time trovano attuazione principalmente nei settori del
Commercio (604 lavoratori) e nelle attività manifatturiere (298), mentre sono concentrate
maggiormente nelle qualifiche di Operai generici e commessi (676) ed Impiegati specializzati e
tecnici (517) (Tavole 41 e 42).
GRAFICO 43 - DIPENDENTI PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2015)
Amministrazione
pubblica e difesa; 0,1%
Servizi di supporto
alle imprese; 4,0%
Attività
Sanità e assistenza
artistiche, sportive, di
sociale; 1,8%
intrattenimento; 1,6%
Istruzione;
Altre attività di
0,3%
servizi; 2,7%
Attività di famiglie e
convivenze come
datori di lavoro; 2,5%
Agricoltura; 0,3%
Attività professionali;
7,8%
Attività manifatturiere;
36,3%
Attività immobiliari;
0,5%
Attività finanziarie e
assicurative; 5,9%
Servizi di informazione
e comunicazione; 4,6%
Fornitura di acqua, reti
fognarie, attività di
gestione dei rifiuti;
0,1%
Attività dei servizi di
alloggio e di
ristorazione; 5,7%
Trasporto e
magazzinaggio; 1,9%
Commercio
all'ingrosso e al
dettaglio; 17,9%
Costruzioni; 6,2%
GRAFICO 44 - LAVORO DIPENDENTE PER GENERE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO (SETTEMBRE 2015)
70,00%
61,04%
59,12%
60,00%
50,00%
40,88%
38,96%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
Settore pubblico
Settore privato
Femmine
Maschi
83
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 39 - DIPENDENTI PUBBLICI PER ENTE E PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2015)
Settore Pubblico
Settore Privato
Enti Pubblici
N° dipendenti
Ramo di attività
N° dipendenti
P.A.
2.210
Agricoltura, silvicoltura e pesca
38
I.S.S.
993
Attività manifatturiere
5.317
A.A.S.P.
313
Costruzioni
909
A.A.S.S.
192
Commercio
2.617
Università degli studi
31
Servizi di alloggio e ristorazione
831
Centrale del latte
15
Attività finanziarie e assicurative
865
C.O.N.S.
9
Trasporti e magazzinaggio
277
Totale
3.763
Servizi
3.805
Totale
14.659
GRAFICO 45 - DIPENDENTI PER ENTE PUBBLICO (SETTEMBRE 2015)
60,0%
58,7%
50,0%
40,0%
30,0%
26,4%
20,0%
8,3%
10,0%
5,1%
0,8%
0,4%
0,2%
0,0%
P.A.
I.S.S.
A.A.S.P.
A.A.S.S.
Università
degli studi
Centrale
del latte
84
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
C.O.N.S.
Relazione Economico – Statistica
La Tavola 43 ed il Grafico 47 ci forniscono la ripartizione dei lavoratori dipendenti per
grado di qualifica, genere e settore di appartenenza nel mese di settembre 2015.
Questi rappresentano un totale di 3.763 soggetti nel settore Pubblico Allargato, dove, tra
le varie funzioni, la maggiore incidenza percentuale sul totale spetta agli impiegati specializzati
e tecnici con il 29,2%. Anche nel settore privato, dove i lavoratori sono 14.659, risultano
predominanti gli impiegati specializzati e tecnici con un’incidenza sul totale del 21,0%.
Nel settore pubblico le donne si concentrano principalmente nella qualifica di impiegati
specializzati e tecnici; nel settore privato, invece, si concentrano nella qualifica di operai
generici e commessi.
TAVOLA 40 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2014)
Lavoratori residenti,
soggiornanti e Aire
Frontalieri
Totale lavoratori
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Tempo Indeterminato
di cui:
5.462
5.364
10.826
1.407
357
1.764
6.869
5.721
12.590
Settore Privato
4.232
3.576
7.808
1.403
357
1.760
5.635
3.933
9.568
Settore Pubblico
1.230
1.788
3.018
4
0
4
1.234
1.788
3.022
Tempo determinato
di cui:
729
1.271
2.000
2.373
1.035
3.408
3.102
2.306
5.408
Settore Privato
536
895
1.431
2.344
1.017
3.361
2.880
1.912
4.792
Settore Pubblico
193
376
569
29
18
47
222
394
616
6.191
6.635
12.826
3.780
1.392
5.172
9.971
8.027
17.998
Totale
GRAFICO 46 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2014)
90,00%
80,00%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
Tempo indeterminato
Tempo determinato
Settore privato
66,63%
33,37%
Settore pubblico
83,07%
16,93%
85
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
F o r n itu r a d i ac q u a, r eti fo g n ar ie,
attiv ità d i g estio n e d ei r ifiu ti
C o str u zio n i
C o m m er c io all'in g r o sso e al
d ettag lio ; r ip ar azio n e d i au to v eic o li
e m o to c ic li
Tr asp o r to e m ag azzin ag g io
4
47
5
16
133
16
Di rigenti e assi mi l ati
Responsabi l i ed esperti di settore
Impi egati s peci al izzati e tecni ci
Impi egati operati vi
Operai caporeparto
Operai speci al i zzati e tecnici
Operai quali fi cati
Operai generi ci e commessi
Al tri
Totale generale
56
8
1
57
40
A ttiv ità ar tistic h e, sp o r tiv e, d i
in tr atten im en to e d iv er tim en to
A ltr e attiv ità d i ser v izi
0
17
21
13
TAVOLA 42 - LAVORATORI DIPENDENTI PRIVATI “PART-TIME” PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015)
Settore privato
Totale
M
5
5
F
4
4
Totale
9
9
M
24
24
F
55
55
Totale
79
79
M
100
100
F
417
417
Totale
517
517
M
83
83
F
426
426
Totale
509
509
M
2
2
F
1
1
Totale
3
3
M
34
34
F
66
69
Totale
100
103
M
64
64
F
248
248
Totale
312
312
M
151
151
F
525
525
Totale
676
676
M
8
8
29
F
29
Totale
37
37
M
471
471
F
1.771
1.673
Totale
2.242
2.144
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
86
A ttiv ità d i fam ig lie e c o n v iv en ze c o m e
d ato r i d i lav o r o
O r g an izzazio n i ed o r g an ism i
ex tr ater r ito r iali
S an ità e assisten za so c iale
1
Istr u zio n e
A ttiv ità p r o fessio n ali, sc ien tific h e e
tec n ic h e
N o leg g io , agen zie d i v iag g io , ser v izi
d i su p p o r to alle im p r ese
A m m in istr azio n e p u b b lic a e d ifesa;
A ssic u r azio n e S o c iale O b b lig ato r ia
A ttiv ità im m o b iliar i
36
A ttiv ità fin an ziar ie e assic u r ativ e
A ttiv ità d ei ser v izi d i allo g g io e d i
r isto r azio n e
S er v izi d i in fo r m azio n e e
c o m u n ic azio n e
A ttiv ità m an ifattu r ier e
Maschi
A g r ic o ltu r a, c ilv ic o ltu r a e p esc a
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 41 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI “PART-TIME” PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015)
1
0
Totale
472
Femmine
8
251
0
58
471
20
219
50
28
15
222 149
0
7
79
50
123
20
1
1.771
Totale
12
298
5
74
604
36
275
86
36
16
279 189
1
7
96
71
136
21
1
2.243
Relazione Economico – Statistica
Per gli uomini la maggior concentrazione nel settore pubblico allargato si trova nella
qualifica di impiegati specializzati e tecnici, mentre nel settore privato il numero più alto si
trova nella qualifica di operai specializzati e tecnici.
Per quanto attiene le fasce di età dei lavoratori dipendenti, illustrate dalla Tavola 44 e
dal Grafico 48, è possibile notare come nel settore pubblico la fascia dominante di età modale
sia rappresentata da quella che va dai 50 anni in poi (30,6% sul totale), diversa, invece, la
rappresentanza nel settore privato, dove la maggior parte dei lavoratori si trova nella fascia che
va dai 41 ai 50 anni (36,0% sul totale).
Per quanto riguarda la collocazione dei lavoratori per titolo di studio, la Tavola 45
evidenzia come nel settore pubblico sia i maschi che le femmine, che sono in possesso di
licenza media o titolo inferiore, sono collocati in larga parte tra gli operai specializzati e tecnici
con un’incidenza pari a 386 unità; mentre nel settore privato, i maschi con licenza media o
titolo inferiore sono collocati in prevalenza tra gli operai specializzati e tecnici (incidenza pari a
1.455 unità), mentre le donne per la maggior parte sono occupate tra gli operai
generici e commessi (incidenza pari a 1.030 unità).
I lavoratori in possesso di diploma di qualifica o di maturità, sia nel pubblico che nel
privato, sono collocati in misura maggiore nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici per
entrambi i sessi. Coloro che sono in possesso di laurea, nel settore pubblico ricoprono ruoli di
responsabili ed esperti tecnici, con una netta maggioranza per il sesso femminile (si tratta in
prevalenza di insegnanti); nel privato, invece, si collocano principalmente nella qualifica di
impiegati specializzati e tecnici, con una predominanza del sesso maschile.
Come si potrà notare, soprattutto nel settore privato, a parità di titolo di studio, è
evidente la differenza di qualifica tra maschi e femmine.
La composizione dei lavoratori dipendenti totali per titolo di studio, mostrata dalla Tav.
45 e dai Grafici 49, 50 e 51, mette in evidenza il fatto che la maggioranza dei lavoratori
87
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 43 - LAVORATORI DIPENDENTI PER QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2015)
Settore pubblico allargato
Settore privato
M
F
T
M
F
T
Dirigenti e assimilati
41
30
71
Dirigenti e assimilati
233
48
281
Responsabili ed esperti di settore
298
633
931
Responsabili ed esperti di settore 628
280
908
Impiegati specializzati e tecnici
350
751 1.101
Impiegati operativi
196
396
592
Impiegati operativi
958 1.457 2.415
Operai caporeparto
29
.
29
Operai caporeparto
69
Operai specializzati e tecnici
329
202
531
Operai specializzati e tecnici
2.181 291
2.472
Operai qualificati
92
127
219
Operai qualificati
1.587 822
2.409
1.359 1.573 2.932
Impiegati specializzati e tecnici
Operai generici e commessi
76
85
161
Operai generici e commessi
Altri
55
73
128
Altri
1.612 1.474 3.086
39
Totale 1.466 2.297 3.763
6
75
42
81
Totale 8.666 5.993 14.659
GRAFICO 47 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015)
Impiegati specializzati e tecnici
22,7%
Operai generici e commessi
16,8%
Operai specializzati e tecnici
16,3%
Impiegati operativi
16,3%
Operai qualificati
14,3%
Responsabili ed esperti di settore
10,0%
Dirigenti e assimilati
Operai caporeparto
1,9%
0,6%
Altri
1,1%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
88
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
20,0%
25,0%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 44 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2015)
Settore pubblico
Fasce di età
Settore privato
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
16 - 18
.
.
.
24
11
35
19 - 25
17
29
46
474
352
826
26 - 30
45
83
128
693
553
1.246
31 - 40
224
423
647
2.312
1.762
4.074
41 - 50
536
856
1.392
3.263
2.014
5.277
Oltre 50
644
906
1.550
1.900
1.301
3.201
Totale
1.466
2.297
3.763
8.666
5.993
14.659
GRAFICO 48 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2015)
45,00%
40,00%
35,00%
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
Settore pubblico
Settore privato
16-18
0,00%
0,24%
19-25
1,22%
5,63%
26-30
3,40%
8,50%
31-40
17,19%
27,79%
89
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
41-50
36,99%
36,00%
Oltre 50
41,19%
21,84%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 45 - LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE PUBBLICO E PRIVATO PER TITOLO DI STUDIO, QUALIFICA E GENERE
(SETTEMBRE 2015)
Privato
Licenza media o
titolo inferiore
M
F
Qualifica
Dirigenti e assimilati
32
Diplomi
Lauree
Non specificato
M
F
M
F
M
F
4
113
27
73
12
15
5
Responsabili ed esperti di settore
105
34
332
172
162
69
29
5
Impiegati specializzati e tecnici
307
199
877
968
313
242
115
65
Impiegati operativi
130
222
574
851
171
316
83
68
Operai caporeparto
47
3
20
3
.
.
2
.
1.455
201
622
73
13
5
91
12
Operai specializzati e tecnici
Operai qualificati
946
538
501
220
13
20
127
44
Operai generici e commessi
761
1.030
459
356
17
44
122
143
Apprendisti e corsisti
.
.
1
2
.
.
.
.
Altri
8
16
16
7
8
3
6
14
2.247
3.515
2.679
770
711
590
351
Totale 3.791
Pubblico
Licenza media o
titolo inferiore
Qualifica
Dirigenti e assimilati
Diplomi
Lauree
Non specificato
M
F
M
F
M
F
M
F
.
.
3
1
29
24
9
5
Responsabili ed esperti di settore
4
1
58
152
221
466
15
14
Impiegati specializzati e tecnici
72
27
224
481
47
230
7
13
Impiegati operativi
70
151
117
231
9
13
.
1
Operai caporeparto
24
.
5
0
.
.
.
.
234
152
88
44
1
5
6
1
Operai qualificati
64
81
25
43
1
2
2
1
Operai generici e commessi
54
59
18
24
2
1
2
1
.
.
.
.
.
.
.
.
13
35
12
11
15
21
15
6
535
506
550
987
325
762
56
42
Operai specializzati e tecnici
Apprendisti e corsisti
Altri
Totale
GRAFICO 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PUBBLICO (SETTEMBRE 2015)
Non specificato
2,60%
Laurea
20,36%
Diploma universitario
8,53%
Diploma di maturità
23,28%
Diploma di qualifica
17,57%
Licenza media inferiore
Licenza elementare
0,00%
26,36%
1,30%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
90
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
25,00%
30,00%
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 50 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PRIVATO (SETTEMBRE 2015)
Non specificato
6,45%
Laurea
7,27%
Diploma universitario
2,84%
Diploma di maturità
33,09%
Diploma di qualifica
9,17%
Licenza media inferiore
34,71%
Licenza elementare
6,48%
0,00%
5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% 40,00%
GRAFICO 51 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2015)
41,97%
45,00%
38,43%
40,00%
35,00%
30,00%
25,00%
20,00%
13,94%
15,00%
5,67%
10,00%
5,00%
0,00%
Licenza media e
titolo inferiore
Diploma di
qualifica e di
maturità
Laurea e diploma
universitario
91
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Titolo estero o non
specificato
Relazione Economico – Statistica
dipendenti, sia nel settore pubblico che nel settore privato, possiede il titolo di licenza media e
che questa ha un’incidenza rispettivamente del 26,36% e del 34,71%.
Nel settore pubblico chi possiede il diploma di maturità e di qualifica incide
rispettivamente per il 23,28% e per il 17,57%, mentre nel settore privato incide per il 33,09%
e per il 9,17%, infine chi è in possesso di laurea rappresenta il 20,36% nel pubblico ed il 7,27%
nel privato.
In conclusione, i lavoratori in possesso del diploma di maturità o della laurea ricoprono,
prevalentemente, ruoli di responsabilità, mentre i lavoratori che possiedono la licenza media o
un titolo inferiore, ricoprono ruoli impiegatizi e/o di manodopera.
Le Tavole 46 e 47 mostrano il dato relativo alle assenze per inabilità temporanea
nell’ambito del settore pubblico e di alcune categorie di attività economiche del settore privato.
Il dato riportato esprime la percentuale di assenze dovute a Malattia, Infortuni e
Gravidanze sul totale generale, comprendente anche Congedi e Permessi.
TAVOLA 46 - ASSENTEISMO NEL SETTORE PUBBLICO – (DATO IN %)
2010
2011
2012
2013
2014
Pubblica Amministrazione
4,75
5,10
4,67
4,39
4,04
Istituto Sicurezza Sociale
5,16
5,59
6,01
5,70
5,49
Azienda di Stato di Produzione (stipendiati)
3,51
3,17
5,12
4,04
3,90
Azienda di Stato dei Servizi
4,83
4,54
4,31
3,39
4,42
Università degli Studi
3,94
4,08
5,73
3,96
2,80
C.O.N.S.
3,86
2,41
4,06
1,98
1,18
11,26
10,74
10,88
11,13
10,54
.
.
.
.
5,91
Salariati A.A.S.P.
Poste
TAVOLA 47 - ASSENTEISMO IN ALCUNE CATEGORIE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DEL SETTORE PRIVATO – (DATO IN %)
2010
2011
2012
2013
2014
Meccanica generale e di precisione
3,92
3,50
3,34
3,66
3,52
Chimico-farmaceutico
3,91
4,49
3,87
3,97
3,61
Abbigliamento-tessili-pelli
3,35
3,55
2,60
2,87
2,75
Carta e legno
3,70
3,68
3,04
2,81
2,84
92
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.2 ‐ I frontalieri
A settembre 2015, San Marino conta 5.292 lavoratori frontalieri, in diminuzione (-40
unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Anche se la crisi internazionale continua a far sentire i propri effetti, l’economia
sammarinese continua ad assorbire un elevato numero di lavoratori frontalieri, che
rappresentano una componente importante del mercato del lavoro e una risorsa per lo
sviluppo.
Attraverso un’analisi dei dati statistici a disposizione, è possibile quantificare il fenomeno
transfrontaliero ed è anche possibile riscontrare come per l’economia sammarinese l’effetto
di questo tipo di lavoratori, oltre a rivestire un’indiscutibile importanza economica, incida in
maniera significativa anche nel tessuto sociale.
TAVOLA 48 - LAVORATORI FRONTALIERI
Maschi
Femmine
Var.% Var. sul 1996
Totale
Var.% Var. sul 1996
Var.% Var. sul 1996
1996
2.596
.
.
571
.
.
3.167
.
.
1997
2.781
7,1
7,1
627
9,8
9,8
3.408
7,6
7,6
1998
3.108
11,8
19,7
720
14,8
26,1
3.828
12,3
20,9
1999
3.363
8,2
29,5
881
22,4
54,3
4.244
10,9
34,0
2000
3.574
6,3
37,7
980
11,2
71,6
4.554
7,3
43,8
2001
3.595
0,6
38,5
1.135
15,8
98,8
5.090
11,8
60,7
2002
4.005
11,4
54,3
1.186
4,5
107,7
5.191
2,0
63,9
2003
3.929
-1,9
51,3
1.161
-2,1
103,3
5.090
-1,9
60,7
2004
4.074
3,7
56,9
1.194
2,8
109,1
5.268
3,5
66,3
2005
4.255
4,4
63,9
1.389
16,3
143,3
5.644
7,1
78,2
2006
4.411
3,7
69,9
1.274
-8,3
123,1
5.685
0,7
79,5
2007
4.758
7,9
83,3
1.472
15,5
157,8
6.230
9,6
96,7
2008
5.032
5,8
93,8
1.621
10,1
183,9
6.653
6,8
110,1
2009
4.774
-5,1
83,9
1.625
0,2
184,6
6.399
-3,8
102,1
2010
4.557
-4,5
75,5
1.602
-1,4
180,6
6.159
-3,8
94,5
2011
4.207
-7,7
62,1
1.506
-6,0
163,7
5.713
-7,2
80,4
2012
4.008
-4,7
54,4
1.452
-3,6
154,3
5.460
-4,4
72,4
2013
3.911
-2,4
50,7
1.449
-0,2
153,8
5.360
-1,8
69,2
2014
3.780
-3,3
45,6
1.392
-3,9
143,8
5.172
-3,5
63,3
set-14
3.854
.
48,5
1.478
.
158,8
5.332
.
68,4
set-15
3.788
-1,7%
45,9
1.504
1,8%
163,4
5.292
-0,8%
67,1
93
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 52 - SERIE STORICA LAVORATORI FRONTALIERI
Frontalieri totali 2004-2014
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Se si considera che l'insieme dei lavoratori totali, alla fine di settembre 2015, è di
20.294 unità si può facilmente intuire come sia eloquente la cifra di 5.292 frontalieri che
rappresenta il 26,1% del totale (Tav.48).
L’aspetto quantitativo dei flussi transfrontalieri basterebbe da solo a giustificare
l'attenzione che deve essere prestata a questo fenomeno, tuttavia, vista la sua strutturazione,
occorrerà valutare attentamente anche l’impatto futuro che potrà generare sia in ambito
sanitario, sia, in prospettiva, in quello previdenziale.
La costante che ha determinato, negli anni precedenti alla crisi, l’innalzamento della
domanda di lavoro, per cui l’offerta di forza lavoro sammarinese non era più sufficiente, è
stata l’espansione del sistema economico sammarinese, caratterizzata dalla crescita del
numero delle attività produttive.
L’apporto del lavoro transfrontaliero, infatti, ha visto negli anni l'aumento più
consistente nei rami delle attività manifatturiere e del commercio.
Da un raffronto statistico più generale possiamo vedere che, a partire dall’anno 1996, il
numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto in maniera esponenziale passando da 3.167 a
6.399 nel 2009, con un incremento del 102,1%, per poi calare in modo repentino fino al 2014,
dove si registra una variazione sul 1996 del 63,3%.
94
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Tralasciando l’analisi della collocazione dei frontalieri nel settore pubblico, dove le figure
professionali sono presenti esclusivamente in campo sanitario, si rileva come nel settore
privato i lavoratori frontalieri abbiano un’incidenza maggiore nelle qualifiche di manodopera
specializzata, dove il valore più consistente lo si riscontra tra gli operai specializzati e tecnici
(22,8% Tav.49).
Il totale di coloro che ricoprono qualifiche impiegatizie è pari a 1.593 unità, con un
incidenza sul totale del 30,4%, mentre l’incidenza di coloro che sono inquadrati nella categoria
degli operai è del 60,3% per un totale di 3.156 unità lavorative.
TAVOLA 49 - RAFFRONTO TOTALE DEI LAVORATORI/FRONTALIERI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2015)
Settore Privato
Settore Pubblico
Totale
M
F
T
M
F
T
M
F
T
233
48
281
41
30
71
274
78
352
Responsabili ed esperti di settore 628
280
908
298
633
931
926
913
1.839
1.612
1.474
3.086
350
751
1.101
1.962
2.225
4.187
Impiegati operativi
958
1.457
2.415
196
396
592
1.154
1.853
3.007
Operai caporeparto
69
6
75
29
0
29
98
6
104
2.181
291
2.472
329
202
531
2.510
493
3.003
Dirigenti e assimilati
Impiegati specializzati e tecnici
Operai specializzati e tecnici
Operai qualificati
1.587
822
2.409
92
127
219
1.679
949
2.628
Operai generici e commessi
1.359
1.573
2.932
76
85
161
1.435
1.658
3.093
39
42
81
55
73
128
94
115
209
Altri
Totale Generale 8.666
5.993 14.659 1.466
2.297
3.763 10.132 8.290 18.422
di cui frontalieri
Settore Privato
Settore Pubblico
Totale
M
F
T
M
F
T
M
F
T
86
14
100
2
0
2
88
14
102
Responsabili ed esperti di settore 280
79
359
11
14
25
291
93
384
Impiegati specializzati e tecnici
717
372
1.089
2
9
11
719
381
1.100
Impiegati operativi
269
235
504
0
0
0
269
235
504
Operai caporeparto
24
3
27
0
0
0
24
3
27
1.124
71
1.195
0
0
0
1.124
71
1.195
Operai qualificati
820
278
1.098
0
0
0
820
278
1.098
Operai generici e commessi
431
405
836
0
0
0
431
405
836
Altri
10
19
29
12
5
17
22
24
46
1.476
5.237
27
28
55
3.788
1.504
5.292
Dirigenti e assimilati
Operai specializzati e tecnici
Totale Generale 3.761
95
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 53 - INCIDENZA PERCENTUALE PER RAMO SUL TOTALE DEI FRONTALIERI (SETTEMBRE 2015)
Attività
artistiche, sportive, di
intrattenimento; 1,1%
Servizi di supporto alle
Sanità e assistenza
imprese; 4,6%
Altre attività
sociale; 1,5%
di servizi;
Attività professionali;
3,1%
Istruzione; 0,2%
7,5%
Attività immobiliari;
0,2%
Attività di famiglie e
convivenze come
datori di lavoro; 0,8%
Agricoltura; 0,1%
Attività manifatturiere;
41,6%
Attività finanziarie e
assicurative; 1,2%
Servizi di informazione
e comunicazione ;
5,3%
Servizi di alloggio e di
ristorazione; 6,1%
Trasporto e
magazzinaggio; 2,6%
Fornitura di acqua; reti
fognarie; 0,0%
Commercio; 16,0%
Costruzioni; 8,2%
Il Grafico 53 mostra l’incidenza sul totale del personale transfrontaliero, dove con il
41,6% si colloca prevalentemente nel ramo dell’attività manifatturiera, seguito dal
commercio con il 16,0%.
I Grafici 54 e 55 mostrano invece i dati relativi al titolo di studio, alla qualifica e all’età. Qui
è possibile osservare come il titolo di studio prevalente per i frontalieri sia quello della
licenza media, quindi un titolo di studio basso, seguito dal diploma.
Rispetto al totale degli occupati, la struttura per età dei frontalieri si caratterizza per
una sovrarappresentazione della classe di età che va dai 41 ai 50 anni.
Infine, la Tavola 50 ed il Grafico 56 analizzano la forza di lavoro transfrontaliera riguardo
al genere. Da uno sguardo d’insieme, possiamo notare che, a settembre 2015, la maggioranza
dei frontalieri è di sesso maschile ed è occupata nelle attività manifatturiere.
96
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 54 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER POSIZIONE ANAGRAFICA E TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2015)
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
Licenza media e titolo inferiore
Diploma di maturità e di
qualifica
Laurea o diploma universitario
Non specificato
Lavoratori frontalieri
Lavoratori residenti
e soggiornanti
Sammarinesi
residenti all'estero
2492
4531
56
1653
6017
61
463
684
2088
351
17
9
GRAFICO 55 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI/FRONTALIERI PER FASCE D'ETÀ (SETTEMBRE 2015)
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
Dipendenti totali
di cui frontalieri
16-18
19-25
26-30
31-40
41-50
Oltre 51
0,2%
0,0%
4,7%
0,5%
7,5%
1,8%
25,6%
7,9%
36,2%
12,1%
25,8%
6,5%
97
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 50 - LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER RAMO E GENERE
2014
set-15
M
F
T
M
F
T
3
1
4
4
2
6
1.798
319
2.117
1.848
333
2.181
1
0
1
2
0
2
Costruzioni
467
11
478
418
11
429
Commercio all'ingrosso e al dettaglio
476
292
768
509
328
837
Trasporto e magazzinaggio
133
24
157
113
22
135
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
131
133
264
201
84
285
156
202
161
76
317
278
Attività finanziarie e assicurative
43
23
66
42
22
64
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Attività manifatturiere
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti
Attività immobiliari
5
2
7
5
3
8
Attività professionali, scientifiche e tecniche
300
98
398
294
100
394
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
76
141
217
87
154
241
Istruzione
8
3
11
6
3
9
Sanità e assistenza sociale
13
68
81
12
68
80
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
62
23
85
30
26
56
Altre attività di servizi
29
117
146
32
128
160
Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro
1
35
36
1
39
40
Totale settore privato
3.747
1.374
5.121
3.761
1.476
5.237
33
18
51
27
28
55
Totale dipendenti frontalieri
3.780
1.392
5.172
3.788
1.504
5.292
Settore pubblico allargato
GRAFICO 56 - INCIDENZA LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER GENERE (SETTEMBRE 2015)
80,0%
71,8%
70,0%
60,0%
49,1%
50,0%
50,9%
40,0%
30,0%
28,2%
20,0%
10,0%
0,0%
Settore privato
Settore pubblico
Maschi
Femmine
98
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.3 ‐ La Disoccupazione
Su base annua, a settembre 2015 rispetto a settembre 2014, il tasso di disoccupazione
totale è in lieve diminuzione con un valore pari all’8,75% contro l’8,84% dell’anno precedente.
Rimane sostanzialmente invariato il tasso di disoccupazione in senso stretto pari al 7,34%
contro il 7,33%. Il dato continua a mostrare che la disoccupazione a San Marino, così come in
tutti gli Stati europei, risulta un problema pressante e in continuo incremento.
Le percentuali relative alla disoccupazione, nell’arco temporale 2004-2014, risultano
comunque contenute e molto inferiori rispetto alla media italiana.
La Tavola 51, unitamente al Grafico 57, dimostrano come nel terzo trimestre 2015 gli
effetti della disoccupazione siano decisamente incisivi e come la crescita della disoccupazione
a partire dal 2008, potrebbe, in assenza di efficaci politiche del lavoro, diventare strutturale.
Nel 2014 il numero totale dei disoccupati, ovverosia le persone in età lavorativa iscritte
nelle pubbliche graduatorie (comprese le graduatorie per l’insegnamento), che sono in cerca
TAVOLA 51 - LA DISOCCUPAZIONE
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 set-14 set-15
Disoccupati totali
577 671
595 573 713
910 978 1.115 1.332 1.493 1.596 1.447 1.438
Disoccupati in senso stretto
249 325
254 259 364
522 601
787 1.022 1.199 1.319 1.200 1.206
Tasso di disoccupazione totale 3,36 3,57 3,81 3,62 4,44 5,61 6,03 6,82 8,14 9,10 9,81
8,84
8,75
Tasso di disoccupazione in
senso stretto
7,33
7,34
1,70 1,78 1,63 1,64 2,27 3,22
3,7
4,82 6,24 7,31 8,11
GRAFICO 57 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE
1.800
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
2004
2005
2006
2007
2008
Disoccupati totali
2009
2010
2011
2012
Disoccupati in senso stretto
99
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
di impiego, comprese quelle che interpongono vincoli all’ingresso nel mondo lavorativo,
raggiunge le 1.596 unità, 103 in più rispetto al 2013. Se però consideriamo l a disoccupazione
in senso stretto, quella cioè che considera le persone subito disponibili, ossia che non
frappongono ostacoli o condizioni ad entrare nel mondo del lavoro, il numero si attesta a 1.319
disoccupati. Anche in questo caso i valori sono ai massimi livelli dal 2004.
Nel terzo trimestre 2015, invece, il numero dei disoccupati totali si attesta a 1.438 unità e
rispetto al dato del 3° trimestre 2014 aumenta la disoccupazione femminile (925 disoccupate
contro le 918 del periodo corrispondente), mentre diminuisce quella maschile (513 contro 529).
Le donne disoccupate rappresentano il 64,3% del totale, mentre gli uomini il 35,7%.
Analizzando il tasso di disoccupazione in senso stretto, si possono trarre conclusioni
analoghe a quanto espresso poc’anzi, e cioè di come a San Marino, in assenza di politiche che
favoriscano l’occupazione, visto il perdurare di condizioni economiche sfavorevoli, le forme di
disoccupazione potrebbero diventare strutturali.
TAVOLA 52 - DISOCCUPAZIONE PER GENERE, FASCE D'ETÀ E GRADO D'ISTRUZIONE
2012
Per sesso
Incidenza percentuale
2013
2014
M
F
T
M
F
T
462
870
1.332
520
973
1.493
549 1.047 1.596
34,8% 65,2% 100,0%
34,4% 65,6% 100,0%
34,7% 65,3% 100,0%
M
F
set-15
T
M
F
T
513
925
1.438
35,7% 64,3% 100,0%
Per fasce d'età
Fino ai 19 anni
30
28
58
30
29
59
37
19
56
44
35
79
20-29 anni
157
255
412
190
286
476
193
285
478
174
251
425
30-39 anni
120
257
377
124
283
407
128
309
437
113
267
380
40-49 anni
81
230
311
98
242
340
95
289
384
102
243
345
50-59 anni
64
81
145
68
118
186
87
135
222
68
122
190
9
10
19
60 anni e oltre
10
19
29
10
15
25
462
870
1.332
520
973
1.493
Licenza media e inferiore
156
269
425
168
290
458
192
310
502
177
235
412
Diploma maturità e qualifica
209
379
588
249
454
703
239
465
704
220
407
627
Laurea e diploma universitario
88
215
303
87
214
301
101
253
354
102
255
357
Non specificato
9
7
16
16
15
31
17
19
36
14
28
42
462
870
1.332
520
973
1.493
513
925
1.438
Totale
549 1.047 1.596
12
7
19
513
925
1.438
Per grado di istruzione
Totale
549 1.047 1.596
100
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 58 - PERCENTUALE DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015)
Maschi
35,7%
Femmine
64,3%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
GRAFICO 59 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER FASCE D'ETÀ SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015)
Fino 19 anni
5,5%
20-29 anni
29,6%
30-39 anni
26,4%
40-49 anni
24,0%
50-59 anni
13,2%
60 anni e oltre
1,3%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
GRAFICO 60 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GRADO DI ISTRUZIONE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2015)
Licenza media e inferiore
28,7%
Diplomi di qualifica e maturità
43,6%
Lauree e diplomi universitari
Non specificato
24,8%
2,9%
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% 50,0%
101
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Osservando la Tavola 52, è possibile notare come a condizionare la disoccupazione
siano i seguenti fattori: il sesso, l’età e il grado di istruzione.
Più delicato si presenta l’argomento che riguarda le fasce d’età.
A settembre 2015, su un totale di 1.438 disoccupati, ben 425 (251 donne e 174 uomini)
sono compresi nella fascia d’età che va dai 20 ai 29 anni, mentre 380 disoccupati (267 donne e
113 uomini) vengono ricompresi nella fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni.
Ciò conferma, principalmente, che i giovani incontrano alcune difficoltà nell’inserimento
nel mondo del lavoro, mentre per le altre fasce d’età, il cambiamento nel corso degli anni dei
contenuti del mondo del lavoro nel suo complesso sta rendendo più difficile il ricollocarsi in
ambiti lavorativi diversi, pertanto in futuro giocherà un ruolo fondamentale la formazione,
soprattutto dopo un periodo di crisi come quello attuale.
Infine, risultano sempre superiori per le donne i numeri della disoccupazione
relativamente al grado d’istruzione. Oltre ad esserci differenze nei numeri rispetto al titolo di
studio, resta il fatto che sono comunque troppo alte le cifre dei disoccupati in possesso di
diploma universitario e laurea.
Osservando invece i grafici che riportano l’incidenza percentuale della disoccupazione
vediamo che, in ordine all’età, la fascia 20-29 anni occupa il 29,6% e la fascia 30-39 anni il
26,4% (Graf.59), mentre, per ciò che riguarda il grado di istruzione, sono i diplomati ad avere
l’incidenza più elevata (43,6% Graf.60).
GRAFICO 61 - INCREMENTO DISOCCUPATI IN SENSO STRETTO PER FASCIA DI ETÀ (SETTEMBRE 2010 – SETTEMBRE 2015)
120
101
100
82
78
80
103
86
80
60
44
40
32
20
da 60 a 64 anni
da 55 a 59 anni
da 50 a 54 anni
da 45 a 49 anni
da 40 a 44 anni
da 35 a 39 anni
da 25 a 29 anni
da 30 a 34 anni
102
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
oltre 64 anni
2
da 20 a 24 anni
-20
Fino a 19 anni
0
12
-5
Relazione Economico – Statistica
2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro
A partire dal 2009, l’ampio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) ha consentito
al mercato del lavoro sammarinese di contenere, almeno in parte, l’impatto della crisi
produttiva. Rispetto al 2008, le ore complessivamente autorizzate di CIG sono quasi triplicate,
superando, negli importi erogati, i 10 milioni nel 2009 (rispetto ai circa 4 milioni dell’anno
precedente) e mostrando così una crescita di proporzioni ben superiori rispetto ad
antecedenti fasi cicliche negative.
I dati relativi al 2014 si presentano meno elevati rispetto a quelli del 2013 e più contenuti
se rapportati ai picchi registrati negli anni precedenti. La tendenza è quindi in diminuzione per
l’utilizzo della CIG (Grafici 62 e 63).
La particolarità della CIG è quella di consentire l’integrazione della retribuzione dei
lavoratori, a fronte di eventi temporanei che possono determinare la sospensione o la
contrazione della normale attività lavorativa, in attesa della ripresa operativa.
L’ente a cui compete l’erogazione della Cassa Integrazione è l'Istituto di Sicurezza Sociale.
GRAFICO 62 - ANDAMENTO ORE DI C.I.G.
1.000.000
900.000
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
2010
2011
2012
2013
2014
giu-15
GRAFICO 63 - ANDAMENTO IMPORTI C.I.G.
10.000.000
9.000.000
8.000.000
7.000.000
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
0
2010
2011
2012
2013
103
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
giu-15
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 53 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA SUDDIVISA PER CAUSA
2007
Ore
Causa di forza maggiore
1 114.023
Situazioni temporanee di mercato 2
Crisi economiche
3
Subtotale (cause 2 + 3)
98.017
2009
Ore
Importo
Ore
Importo
€ 1.134.508,00
132.060
€ 1.338.059,00
136.944
€ 1.432.965,00
€ 895.389,00
194.758
€ 1.826.332,00
881.687
€ 8.539.446,00
48.552
€ 459.135,00
113.947
€ 1.128.085,00
86.271
€ 815.698,00
146.569
€ 1.354.524,00
308.705
€ 2.954.417,00
967.958
€ 9.972.411,00
.
.
.
€ 12.365,00
.
-€ 40.058,00
€ 2.459.201,00
440.765
Arretrati
Totale generale
2008
Importo
261.921
2010
Ore
€ 4.304.841,00 1.104.902 € 10.748.051,00
2011
2012
Importo
Ore
Importo
Ore
Importo
1 236.339
€ 2.344.420,00
112.950
€ 1.124.065,00
208.729
€ 2.025.344,00
Situazioni temporanee di mercato 2 562.323
Causa di forza maggiore
€ 5.322.965,00
446.880
€ 4.144.615,00
566.437
€ 5.123.253,00
87.831
€ 846.158,00
126.820
€ 1.207.733,00
85.116
€ 800.212,00
Subtotale (cause 2 + 3)
650.154
€ 7.756.385,00
573.700
€ 5.352.348,00
651.553
€ 5.923.465,00
.
-€ 15.661,00
.
-€ 9.604,00
.
€ 26.720,00
Totale generale
886.493
€ 8.589.882,00
686.650
€ 6.466.809,00
860.282
€ 7.975.529,00
Crisi economiche
3
Arretrati
2013
Ore
Causa di forza maggiore
2014
Importo
Ore
Importo
giu-15
Ore
Importo
1 136.379
€ 1.367.024,00
95.426
€ 957.923,00
53.289
€ 541.854,00
Situazioni temporanee di mercato 2 584.007
€ 5.435.896,00
425.000
€ 4.019.330,00
225.461
€ 2.134.589,00
Crisi economiche
3
Subtotale (cause 2 + 3)
91.344
€ 857.672,00
67.835
€ 644.940,00
3.632
€ 31.508,00
675.351
€ 6.293.568,00
492.835
€ 4.664.270,00
229.093
2.166.097
.
-€ 4.455,00
811.730
€ 7.656.137,00
Arretrati
Totale generale
-€ 7.940,00
588.261
€ 5.614.253,00
-€ 7.708,00
282.382
€ 2.700.243,00
GRAFICO 64 - C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2014)
80,00%
71,59%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
17,06%
11,49%
20,00%
10,00%
-0,14%
0,00%
-10,00%
Situazione
economica
temporanea di
mercato
Causa di forza
maggiore
Crisi economiche
104
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Arretrati
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 54 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER ATTIVITÀ ECONOMICA
2012
2013
Ore
Importi
Ore
Importi
Atti vi tà ma ni fa tturi e re
Forni tura di a cqua , re ti fogna ri e, a tti vi tà di ge s ti one dei
ri fi uti e ri s a na mento
445.883
€ 4.184.927,00
426.769
€ 4.089.972,00
324
€ 3.063,00
615
€ 7.347,00
Cos truzi oni
Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o, ri pa ra zi one di
a utovei col i e motoci cl i
190.996
€ 1.875.915,00
160.220
€ 1.605.002,00
58.682
€ 515.345,00
76.158
€ 688.133,00
Tra s porto e ma ga zzi na ggi o
12.980
€ 112.760,00
10.479
€ 95.925,00
Atti vi tà dei s e rvi zi di a l l oggi o e di ri s tora zi one
16.298
€ 125.848,00
13.494
€ 103.578,00
Servi zi di i nforma zi one e comuni ca zi one
15.951
€ 148.610,00
18.233
€ 170.215,00
Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve
14.927
€ 153.985,00
9.976
€ 97.355,00
922
€ 8.212,00
2.002
€ 18.964,00
Atti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e tecni che
66.282
€ 553.718,00
61.578
€ 519.655,00
Nol e ggi o, Age nzi e di vi a ggi o, s ervi zi di s upporto a l l e i mpre s e
30.728
€ 240.567,00
23.918
€ 191.203,00
344
€ 3.042,00
.
.
1.444
€ 12.263,00
1.483
€ 12.794,00
376
€ 3.297,00
1.766
€ 16.135,00
4.146
€ 33.976,00
5.041
€ 39.860,00
860.283
€ 7.975.528,00
811.732
€ 7.656.138,00
Atti vi tà i mmobi l i a ri
Is truzi one
Sa ni tà e a s s i s tenza s oci a l e
Atti vi tà a rti s ti che , s porti ve , di i ntra tteni mento e di verti me nto
Al tre a tti vi tà di s e rvi zi
Totale generale
2014
giu-15
Ore
Importi
Ore
Importi
Atti vi tà ma ni fa tturi e re
Forni tura di a cqua , re ti fogna ri e, a tti vi tà di ge s ti one dei
ri fi uti e ri s a na mento
255.358
€ 2.473.669,00
112.692
€ 1.092.245,00
337
€ 3.227,00
132
€ 1.328,00
Cos truzi oni
Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o, ri pa ra zi one di
a utovei col i e motoci cl i
151.549
€ 1.522.452,00
86.210
€ 872.424,00
86.596
€ 794.711,00
36.922
€ 330.476,00
Tra s porto e ma ga zzi na ggi o
4.485
€ 43.028,00
5.337
€ 49.150,00
Atti vi tà dei s e rvi zi di a l l oggi o e di ri s tora zi one
9.127
€ 70.626,00
9.459
€ 68.474,00
Servi zi di i nforma zi one e comuni ca zi one
13.846
€ 128.849,00
5.553
€ 50.953,00
Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve
2.051
€ 20.439,00
1.184
€ 12.181,00
Atti vi tà i mmobi l i a ri
1.192
€ 11.100,00
1.259
€ 11.729,00
Atti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e tecni che
47.269
€ 409.889,00
15.828
€ 144.591,00
Nol e ggi o, Age nzi e di vi a ggi o, s ervi zi di s upporto a l l e i mpre s e
€ 38.983,00
9.410
€ 76.428,00
4.530
Is truzi one
586
€ 6.331,00
.
.
Sa ni tà e a s s i s tenza s oci a l e
700
€ 6.352,00
133
€ 1.188,00
Atti vi tà a rti s ti che , s porti ve , di i ntra tteni mento e di verti me nto
1.008
€ 8.846,00
233
€ 2.192,00
Al tre a tti vi tà di s e rvi zi
4.747
€ 38.309,00
2.910
€ 24.329,00
588.261
€ 5.614.256,00
282.382
€ 2.700.243,00
Totale generale
La Cassa Integrazione Guadagni ordinaria viene autorizzata a seguito di eventi
temporanei non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori, oppure per situazioni temporanee
di mercato. L’intervento tutela il lavoratore in caso di perdita della retribuzione e sostiene le
imprese, che, seppure in condizioni di difficoltà, cercano di mantenere il livello occupazionale.
Diversi, invece, gli ambiti di intervento della cassa integrazione straordinaria che
possono essere ricercati per finalità diverse da quelle previste per l'ordinaria.
105
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Possono ritrovarsi nel caso di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, nel caso di
particolari crisi settoriali, in casi di dichiarazione di fallimento, di emanazione del
provvedimento di liquidazione coatta amministrativa e di sottoposizione all'amministrazione
straordinaria.
GRAFICO 65 - C.I.G. LIQUIDATA PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (2014)
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
44,1%
27,1%
14,2%
7,3%
2,3% 1,4% 1,3% 0,8% 0,7%
0,4% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1%
La causa principale di richiesta di Cassa Integrazione Guadagni è stata per il 2014, così
come per il 2013, la “Situazione economica temporanea di mercato” dovuta alla crisi ecnomica
iniziata nel 2008 e perdurata, seppur con minor rilievo, anche durante il 2014. La percentuale sul
totale degli importi evasi per CIG per “Situazione temporanee di mercato” si attesta al 71,59%,
seguita da “Causa di forza maggiore” con 17,06% e da “Crisi economiche” con 11,49% .
La Tavola 53 mostra nel dettaglio gli importi totali liquidati suddivisi per causa
registrando, in particolare, per la causa “situazioni temporanee di mercato”, importi consistenti
anche se inferiori al 2013.
Per l’anno 2014, la causa di “forza maggiore” assorbe la cifra di € 957.923, a fronte di
95.426 ore, la causa “situazioni temporanee di mercato” € 4.019.330 a fronte di 425.000 ore,
infine la causa che riguarda “crisi economica, ristrutturazioni e riconversioni aziendali”
€644.940, per complessive 67.835 ore.
106
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Analizzando il numero di ore richieste per il 2014, rispetto all’anno precedente,
assistiamo ad una diminuzione del ricorso alla cassa integrazione pari al -27,53%. Se si valutano,
invece, gli importi erogati, tale diminuzione si attesta al -26,67%.
Nel dettaglio, gli importi liquidati per la causa legata alle situazioni temporanee di
mercato diminuiscono del -26,1%; diminuiscono anche gli importi riferiti alla causa che riguarda
le crisi economiche (-24,8%) e quelli legati alla causa di forza maggiore (-30,0%).
La Tavola 54 ed il Grafico 65, riferiti alla Cassa Integrazione liquidata per ramo di attività
economica, mettono in evidenza che i settori che hanno percepito gli importi maggiori sono
stati quelli del settore Manifatturiero e del settore delle Costruzioni.
In totale, nel 2014, l’Industria Manifatturiera beneficia del 44,1% (53,6% nel 2013) del
totale liquidato, mentre il ramo Costruzioni del 27,1% (21,0% nel 2013).
In particolare, per quanto riguarda gli importi liquidati, per il settore Costruzioni è
prevalente la causa di forza maggiore che costituisce il 53,6% del totale, mentre per il settore
Manifatturiero prevale la causa delle situazioni temporanee di mercato con il 79,6% del totale
degli importi (Tav.55 e Graf.66).
107
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 55 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER RAMO E CAUSA (2014)
Causa di
forza
maggiore
Atti vi tà ma ni ftturi ere
Situazioni
temporanee di
mercato
Cos truzi oni
13
115
9
.
137
Ore l i qui da te
7.553
202.795
45.010
.
255.358
€ 1.968.315
€ 434.051
Tra s porto e ma ga zzi na ggi o
1
.
.
.
1
Ore l i qui da te
337
.
.
.
337
Importo l i qui da to
€ 3.227
.
.
€0
3.227
Tota l e a zi ende
112
71
.
.
183
Ore l i qui da te
80.392
71.158
.
.
151.550
€ 706.423
.
-€ 591
1.522.452
Tota l e a zi ende
3
92
2
.
97
Ore l i qui da te
485
65.512
20.600
.
86.597
Importo l i qui da to
€ 4.955
€ 603.583
€ 191.382
-€ 5.210
794.710
Tota l e a zi ende
2
9
.
.
11
Ore l i qui da te
1.027
3.459
.
.
4.486
43.028
Importo l i qui da to € 10.553
Atti vi tà dei s ervi zi di a l l oggi o e di
ri s tora zi one
Servi zi di i nforma zi one e
comuni ca zi one
Atti vi tà fi na nzi a ri e e a s s i cura ti ve
Atti vi tà i mmobi l i a ri
Atti vi tà profes s i ona l i , s ci enti fi che e
tecni che
€ 32.475
.
€0
Tota l e a zi ende
.
17
.
.
17
Ore l i qui da te
.
9.127
.
.
9.127
Importo l i qui da to
.
€ 70.626
.
€0
70.626
Tota l e a zi ende
.
13
.
.
13
Ore l i qui da te
.
13.846
.
.
13.846
Importo l i qui da to
.
€ 128.784
.
€ 65
128.849
Tota l e a zi ende
.
4
.
.
4
Ore l i qui da te
.
2.051
.
.
2.051
Importo l i qui da to
.
€ 20.439
.
€0
20.439
Tota l e a zi ende
.
6
.
.
6
Ore l i qui da te
.
1.192
.
.
1.192
Importo l i qui da to
.
€ 11.100
.
€0
11.100
Tota l e a zi ende
6
44
1
.
51
Ore l i qui da te
3.501
41.544
2.225
.
47.270
409.889
Importo l i qui da to € 32.751
Nol eggi o, a genzi e di vi a ggi o, s ervi zi
di s upporto a l l e i mpres e
€ 356.781
€ 19.507
€ 850
Tota l e a zi ende
7
16
.
.
23
Ore l i qui da te
2.109
7.301
.
.
9.410
€ 61.502
.
-€ 658
216.428
Importo l i qui da to € 155.584
Is truzi one
Sa ni tà e a ss i tenza s oci a l e
Atti vi tà a rti s ti che, s porti ve, di
i ntra tteni mento e di verti mneto
Al tre a tti vi tà di servi zi
Tota l e genera l e
-€ 2.721 2.473.669
Tota l e a zi ende
Importo l i qui da to € 816.620
Commerci o a l l 'i ngros s o e a l
detta gl i o, ri pa ra zi one di a utovei col i
e motoci cl i
Totale
Tota l e a zi ende
Importo l i qui da to € 74.024
Forni tura di a cqua , reti fogna ri e,
a tti vi tà di ges ti one dei ri fi uti e
ri s a na mento
Crisi economica,
ristrutturazioni e
Arretrati
riconversioni
aziendali
Tota l e a zi ende
.
1
.
.
1
Ore l i qui da te
.
586
.
.
586
Importo l i qui da to
.
€ 6.124
.
€ 207
6.331
Tota l e a zi ende
.
3
.
.
3
Ore l i qui da te
.
700
.
.
700
Importo l i qui da to
.
€ 6.352
.
€0
6.352
Tota l e a zi ende
.
3
.
.
3
Ore l i qui da te
.
1.008
.
.
1.008
Importo l i qui da to
.
€ 8.846
.
€0
8.846
Tota l e a zi ende
1
13
.
.
14
Ore l i qui da te
24
4.723
.
.
4.747
Importo l i qui da to
€ 209
€ 37.981
.
€ 118
38.308
Tota l e a zi ende
145
407
12
.
564
Ore l i qui da te
95.426
425.000
67.835
.
588.261
€ 4.019.330
€ 644.940
Importo l i qui da to € 957.923
108
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
-€ 7.940 5.614.253
Relazione Economico – Statistica
Nei primi sei mesi del 2015 si sono registrate 411 aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa
Integrazione Guadagni, con un decremento del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 (486
aziende). Tale riduzione viene confermata anche in termini di importo liquidato: nel periodo
gennaio-giugno 2015 sono stati erogati € 2.700.243, cifra sensibilmente inferiore rispetto allo
stesso periodo del 2014 (€ 3.207.187, -15,8%).
Anche nei primi sei mesi del 2015, il motivo preponderante di ricorso alla CIG è stato
“Situazioni temporanee di mercato” (79,0% dell’importo totale), seguito da “Causa di forza
maggiore” (20,0% dell’importo totale) e “crisi economiche” (1,0% dell’importo totale).
67,3%
Causa di forza maggiore
0,0%
0,2%
0,0%
0,0%
0,2%
0,0%
0,0%
0,2%
0,0%
0,0%
0,9%
0,0%
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, sportive, di
intrattenimento e divertimento
Altre attività di servizi
0,0%
0,3%
0,0%
Attività immobiliari
Situazioni temporanee di mercato
Istruzione
0,0%
0,5%
0,0%
Attività finanziarie e assicurative
1,6%
Noleggio, Agenzie di
1,5%
viaggio, servizi di supporto alle… 0,0%
0,0%
3,2%
0,0%
Servizi di informazione e
comunicazione
Attività professionali, scientifiche
e tecniche
0,0%
1,8%
0,0%
Attività dei servizi di alloggio e di
ristorazione
1,1%
0,8%
0,0%
Trasporto e magazzinaggio
3,4%
8,9%
3,0%
29,7%
15,0%
0,5%
Commercio all'ingrosso e al
dettaglio, riparazione di…
0,0%
Costruzioni
0,3%
Fornitura di acqua, reti
0,0%
fognarie, attività di gestione dei… 0,0%
17,6%
49,0%
7,7%
Attività manifatturiere
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
85,2%
GRAFICO 66 - ANDAMENTO C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2014)
Crisi economica
Il ricorso all’Indennità Economica Speciale, che viene erogata sempre dall’Istituto Sicurezza
Sociale (Tav.56) e che viene corrisposta ai lavoratori in regime di mobilità, ha visto, a partire dal
2003, un progressivo aumento degli importi liquidati toccando le cifre massime nel 2011 con
5.185 casi per un totale di 656.641 ore ed un importo pari a € 5.656.643, per poi ridursi negli
anni a seguire.
I valori riportati per il 2014 mostrano una tendenziale diminuzione all’utilizzo di tale
indennità economica, attestandosi ad un valore di importi liquidati pari a €3.857.894, contro un
valore di €4.001.210 registratosi nel 2013, con una conseguente contrazione del -3,58%.
109
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 56 - INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE LIQUIDATA
Totale casi
Totale ore
Importo liquidato
2004
1.221
157.872
1.249.849,00
2005
1.024
126.027
1.006.001,00
2006
868
108.369
885.594,00
2007
932
119.272
981.997,00
2008
1.099
137.998
1.177.082,00
2009
2.929
368.185
3.122.392,00
2010
3.656
468.040
4.031.419,00
2011
5.185
656.641
5.656.643,00
2012
4.705
541.272
4.772.565,00
2013
3.982
456.391
4.001.210,00
2014
3.615
423.805
3.857.894,00
GRAFICO 67 - ANDAMENTO IMPORTI LIQUIDATI INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE
6.000.000,00
5.000.000,00
4.000.000,00
3.000.000,00
2.000.000,00
1.000.000,00
0,00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Importo liquidato
110
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro
Lo sviluppo dell’economia se da un lato ha migliorato le condizioni economiche
dall’altro ha contribuito ad aumentare il numero degli infortuni sul lavoro.
Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro sono diventati termini di attualità. Nel 2014,
comunque, si è verificata una diminuzione degli infortuni sul lavoro rispetto al 2013 del -5,8% (9,8% sul 2012), aumentano, invece, gli infortuni in itinere.
E’ quanto emerge dai dati a disposizione che, per gli infortuni totali avvenuti nel corso
del 2014, fanno registrare 589 casi legati ad infortunio sul lavoro e 60 casi di “infortuni in
itinere”, ossia l’infortunio che accade al lavoratore per recarsi sul luogo di lavoro, oppure
durante il percorso che collega due posti di lavoro e tra il luogo di lavoro e quello di
consumazione abituale dei pasti (Tav.57 e Graf. 68).
TAVOLA 57 - TIPOLOGIE DI INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO
2010
2011
2012
2013
2014
Infortunio sul lavoro
728
733
653
625
589
Infortunio in itinere
86
51
67
31
60
814
784
720
656
649
Totale
Fonte Pronto Soccorso
GRAFICO 68 - ANDAMENTO INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO
800
700
600
500
400
300
200
100
0
2010
2011
2012
Infortunio sul lavoro
2013
Infortunio in itinere
111
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
Relazione Economico – Statistica
2.6.6 - La Previdenza
La questione previdenziale assume oggi un’importanza maggiore rispetto al passato in
quanto il sistema a ripartizione che governa la previdenza sammarinese paga pensioni per un
periodo mediamente più lungo, visti gli aumenti degli indici di anzianità della popolazione.
Attualmente le pensioni sono garantite da una proporzione elevata di lavoratori che non
deve mai superare una soglia critica.
Monitorare il funzionamento del sistema pensionistico diventa uno degli obiettivi
principali del nostro sistema, poiché la massa di lavoratori che dovrà usufruire della pensione
nei prossimi anni sarà molto alta, per questo la legge sulla previdenza complementare, tenendo
conto di tutti i dati e degli indicatori a disposizione, con riguardo all’età di pensionamento ed al
prolungamento della vita lavorativa, cerca di limitare e contenere il depauperamento dei fondi
pensionistici ed il mantenimento di un adeguato tenore di vita per i pensionati delle nuove
generazioni.
Analizzando i dati della gestione del sistema pensionistico ordinario, si può notare che
aumenta costantemente sia la spesa per le pensioni ordinarie (Tav.58), sia il numero delle
pensioni ordinarie erogate che passano dalle 7.892 del 2013, alle 8 .255 del 2014 (+4,60%), sia
l’importo medio per pensionato che passa da €17.015,90 del 2013 a €17.375,61 del 2014 con un
incremento del +2,11%.
TAVOLA 58 - SISTEMA PENSIONISTICO ORDINARIO
2011
Var. %
2012
Var. %
2013
Var. %
2014
Var. %
Spesa complessiva pensioni ord. € 118.173.160,51
4,32%
€ 126.046.623,58
6,66%
€ 134.289.471,08
6,54%
€ 143.435.682,11
6,81%
Numero di pensioni ordinarie
7.442
3,40%
7.802
4,84%
7.892
1,15%
8.255
4,60%
Importo medio per pensionato
€ 15.879,22
0,89%
€ 16.155,68
1,74%
€ 17.015,90
5,32%
€ 17.375,61
2,11%
Retribuzioni lorde
€ 513.877.766,96
-3,74%
€ 507.608.853,30
-1,22%
€ 506.612.561,10
-0,20%
€ 505.645.852,60
-0,19%
Numero di occupati
20.935
-2,21%
20.498
-2,09%
20.279
-1,07%
19.847
-2,13%
€ 24.546,35
-1,56%
€ 24.763,82
0,89%
€ 24.982,13
0,88%
€ 25.477,19
1,98%
2,81
-5,43%
2,63
-6,61%
2,57
-2,20%
2,40
-6,43%
Importo retribuzione media
Rapporto occupati/pensionati
112
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Passando, invece, all’analisi dell’andamento indicizzato di pensioni e occupati e del rapporto tra
occupati e pensionati (Grafici 69 e 70), si evidenzia come sia costante l’aumento del divario tra
l’entità del numero dei pensionati rispetto all’incremento degli occupati; infatti, il rapporto
occupati/pensionati nel 2014 è pari a 2,40 ed è costantemente in diminuzione.
GRAFICO 69 - ANDAMENTO INDICIZZATO DI PENSIONI E OCCUPATI (2010=100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2010
2011
2012
Pensioni ordinarie
2013
2014
Occupati
Tra gli indicatori sociali (Tav.59 e Graf. 71), l’indice di ricambio (114,70 nel 2014), che stima
il rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione potenzialmente lavorativa,
(fascia d’età 60-64 anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro,
(fascia d’età 15-19 anni), si presenta in diminuzione, mentre aumenta sia l’indice di dipendenza
che risente della struttura sociale ed economica della popolazione (51,44), sia l’indice di
dipendenza degli anziani (28,43). Riguardo all’indice di ricambio, un valore pari a 100
costituisce la soglia d’equilibrio, mentre valori superiori indicano che le uscite dal mondo del
lavoro sono superiori alle entrate. Allo stesso modo, valori superiori a 50 per l’indice di
dipendenza, indicano una situazione di squilibrio generazionale.
TAVOLA 59 - INDICI SOCIALI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Indice di ricambio
120,44 119,57 122,29 126,16 126,37 128,44 132,27 126,03 123,71 120,62 114,70
Indice di dipendenza
46,42
46,61
46,95
47,25
48,30
48,81
49,30
50,10
50,59
50,96
51,44
Indice di dipendenza
degli anziani
24,13
24,33
24,60
24,76
25,44
25,83
26,09
26,88
27,47
27,79
28,43
113
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 70 - RAPPORTO TRA OCCUPATI E PENSIONATI
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
Valore Reale
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
3,48
3,40
3,27
3,29
3,26
3,12
2,97
2,81
2,63
2,57
2,40
GRAFICO 71 - ANDAMENTO DEGLI INDICI SOCIALI
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2004
2005
2006
Indice di ricambio
2007
2008
2009
Indice di dipendenza
2010
2011
2012
2013
2014
Indice di dipendenza degli anziani
Alla Tavola 60 è riportato il numero delle pensioni totali suddiviso per tipologia.
Analizzando i dati è possibile osservare come negli anni il numero delle pensioni erogate sia
costantemente aumentato, passando da un totale di 7.756 del 2005 a 10.041 pensioni erogate
nel 2014 (+29,5%).
Il grafico 72 mostra il flusso dei nuovi pensionati nei primi tre trimestri dell’anno 2014 e
2015. Da gennaio a settembre 2014 si registrano complessivamente 432 nuovi pensionati,
numero che nel 2015 è andato a diminuire (-15,3%), infatti nei primi nove mesi si registrano 366
pensionamenti.
114
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 60 - PENSIONI TOTALI PER TIPOLOGIA
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Pensioni di invalidità e di
anzianità
5.073
5.308
5.560
5.790
5.938
6.179
6.394
6.507
6.732
7.014
Pensioni sociali e
superstiti
1.369
1.387
1.448
1.462
1.511
1.496
1.515
1.528
1.599
1.658
Pensioni privilegiate
(infortuni, malattie prof. e
di reversibilità)
1.314
1.324
1.331
1.342
1.344
1.337
1.451
1.409
1.403
1.365
.
.
.
1
1
105
.
.
.
4
8.019
8.339
8.595
8.794
9.117
9.360
9.444
9.734
10.041
Altri
Totale 7.756
GRAFICO 72 – FLUSSO NUOVI PENSIONATI
120
105
100
77
80
58
60
20
38
37
40
52
50
45
30
16
33
48
44
43
49
34
24
15
0
2014
2015
Infine, analizzando l’andamento dei Fondi pensionistici (Tav.61), si rileva che per il 2014 la
gestione ordinaria presenta saldi negativi per il fondo dei Lavoratori subordinati, Commercianti,
Artigiani, Imprenditori, Agricoltori, Agenti/Rappresentanti. I fondi con saldo positivo sono quelli
dei lavoratori professionisti e autonomi. Da segnalare i nuovi fondi: Autonomi e Gestione
Residuale, istituiti con la legge n.158 del 2011 che al momento presentano saldi positivi.
115
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 61 - ANDAMENTO DEI FONDI PENSIONISTICI
2010
2011
2012
2013
2014
116.329.631,43
112.588.957,29
111.914.259,27
112.845.695,39
116.083.353,54
105.849.407,68
102.459.681,26
101.782.419,38
102.633.502,56
104.212.836,27
Lavoratori Subordinati
Entrate
di cui contrib uti
10.480.223,75
10.129.279,03
10.131.839,89
10.212.192,83
11.870.517,27
Us cite
contr. Stato
90.030.726,64
96.690.944,36
103.340.394,19
110.989.887,28
119.312.146,27
Saldo (+/-)
26.298.904,79
15.898.012,93
8.573.865,08
1.855.808,11
-3.228.792,73
Commercianti
Entrate
10.550.129,02
10.913.728,25
2.733.629,30
3.147.236,39
2.612.957,72
di cui contrib uti
2.838.945,50
2.722.226,24
2.733.629,30
3.147.236,39
2.612.957,72
contr. Stato
7.711.179,52
8.191.502,01
-
0,00
0,00
10.254.428,36
10.553.985,88
4.084.721,59
4.403.501,69
5.022.114,90
295.700,66
359.742,37
-1.351.092,29
-1.256.265,30
-2.409.157,18
Us cite
Saldo (+/-)
Artigiani
Entrate
9.215.750,70
9.652.117,96
3.095.881,56
3.605.493,20
2.761.674,37
di cui contrib uti
3.248.843,77
3.082.012,44
3.095.881,56
3.605.493,20
2.761.674,37
contr. Stato
5.966.906,93
6.570.105,52
-
0,00
0,00
9.010.773,47
9.459.401,80
4.070.694,25
4.391.963,83
4.956.406,39
204.977,23
192.716,16
-974.812,69
-786.470,63
-2.194.732,02
Us cite
Saldo (+/-)
Liberi Professionisti
Entrate
2.323.550,81
2.419.702,01
1.999.775,61
3.179.426,87
2.904.117,76
di cui contrib uti
1.942.143,01
1.973.613,58
1.999.775,61
3.179.426,87
2.904.117,76
contr. Stato
194.214,30
197.361,36
-
0,00
0,00
Us cite
1.200.354,74
1.383.293,37
1.425.488,97
1.461.869,05
1.623.024,54
Saldo (+/-)
1.123.196,07
1.036.408,64
574.286,64
1.717.557,82
1.281.093,22
Imprenditori
Entrate
519.802,41
562.934,98
455.523,11
610.442,91
547.816,21
di cui contrib uti
415.841,93
450.147,98
455.523,11
610.442,91
547.816,21
contr. Stato
103.960,48
112.787,00
-
0,00
0,00
525.794,91
578.085,67
596.260,42
638.991,65
668.822,53
-5.992,50
-15.150,69
-140.737,31
-28.548,74
-121.006,32
1.415.752,35
Us cite
Saldo (+/-)
Agricoltori
Entrate
1.705.263,34
1.685.314,00
1.565.400,52
1.471.543,91
di cui contrib uti
93.042,77
82.371,29
104.523,62
113.845,06
78.903,19
contr. Stato
1.612.220,57
1.602.942,71
1.460.876,90
1.357.698,85
1.336.849,16
2.063.178,67
2.035.612,67
1.884.620,89
1.776.022,38
1.703.706,09
-357.915,33
-350.298,67
-319.220,37
-304.478,47
-366.856,93
Us cite
Saldo (+/-)
Agenti-Rappresentanti
Entrate
498.470,35
459.298,72
420.081,33
563.609,55
477.798,95
di cui contrib uti
453.154,86
417.544,29
420.081,33
563.609,55
477.798,95
contr. Stato
45.315,49
41.754,43
-
0,00
0,00
445.567,15
451.220,18
500.841,36
573.417,31
645.125,34
52.903,20
8.078,54
-80.760,03
-9.807,76
-167.326,39
Us cite
Saldo (+/-)
Autonomi *
Entrate
12.505.111,72
16.392.939,52
15.205.293,77
di cui contrib uti
11.381.890,91
14.913.744,37
13.838.208,05
contr. Stato
1.123.220,81
1.479.195,15
1.367.085,72
10.678.006,59
11.469.743,53
12.915.493,70
1.827.105,13
4.923.195,99
2.289.800,07
Us cite
Saldo (+/-)
Gestione separata
Entrate
4.533.843,04
di cui contrib uti
4.533.843,04
contr. Stato
-
Us cite
-
Saldo (+/-)
4.533.843,04
Gestione Residuale **
Entrate
Us cite
13.039.888,86
13.071.196,12
di cui contrib uti
24.920,79
26.783,33
37.920,58
contr. Stato
13.014.968,07
13.044.412,79
12.311.014,81
12.747.134,09
12.849.147,36
12.084.096,75
292.754,77
222.048,76
226.918,06
Saldo (+/-)
12.348.935,39
*Co n la Legge n. 158/2011è stata creat a la macro catego ria A u t o n o m i nella quale co nfluisco no le prest azio ni vitalizie delle catego rie: A rtigiani,
C o mm ercianti, Liberi P ro f esiso nisti, Imprendit o ri e A genti rappresentnati di Co mmercio
** C o n la Legge n. 158/ 2011è stata istituit a la Gestio ne Residuale nella quale co nfluisco no tutt e le pensio ni di art igiani e co mm ercianti deco rrent i
antecedent em ent e l'anno 2005. Il finanziament o di queste pensio ni, per il 2012, è garantito da un prelievo dal F o ndo Co mune R iserva di R ischio per €
8.975.855.81e della Cassa C o mpensazio ne P rest azio ni Eco no miche Tempo ranee per €4.039.112,26
116
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.7 - LE IMPRESE
La classificazione delle attività economiche ATECO è la classificazione utilizzata
dall’ISTAT per la rilevazioni statistiche di carattere economico ed è la traduzione italiana della
NACE creata da Eurostat. La classificazione si basa su cinque livelli, che rappresentano
altrettanti gradi di dettaglio. La versione più recente di questa classificazione è l’ATECO 2007
che fa riferimento alla NACE Rev.2. Dal mese di giugno 2015, anche tutte le statistiche
economiche prodotte dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica utilizzano l’ATECO
2007. Il processo di conversione dalla precedente classificazione, è stato svolto di pari passo al
cambio della normativa vigente sul rilascio delle licenze; di seguito ne sono descritti i passaggi
salienti.
Nel mese di giugno 2014 è entrata in vigore la nuova procedura OPEC e,
contemporaneamente a questa, anche la nuova metodologia di assegnazione di codici
statistici alle licenze. Secondo la legge n.40 del 31/03/2014 spetta agli stessi intestatari di
licenza attribuirsi il codice statistico ATECO, prevalente e non, sulla base dell’attività
effettivamente svolta. Dal 1 luglio 2014, in caso di richiesta di nuova licenza o di modifica alla
licenza già esistente, l’intestatario deve attribuirsi uno o più codici statistici seguendo la
classificazione ATECO 2007 (così come descritto nella carta dei Servizi dell’Ufficio Industria,
menzionata nella legge di cui sopra), mentre tutte le licenze esistenti che non richiedono una
modifica, rimangono classificate con l’ATECO 2002 utilizzato dalle banche dati della Pubblica
Amministrazione fino a quel momento. Per rendere omogeneo il dato, l’Ufficio Informatica,
Tecnologia, Dati e Statistica ha effettuato la conversione di tutti i codici statistici all’ATECO
2007. Per poter confrontare il dato nel tempo è stato necessario riconvertire tutto lo storico,
partendo dal 2001 fino al giorno d’oggi, per un totale di 17.000 codici convertiti.
Analizzando i dati, si osserva che perdura anche nel 2014 la situazione di crisi per il
mondo imprenditoriale sammarinese iniziata nel 2008. La crisi finanziaria e quella immobiliare
hanno condizionato e penalizzato l’attività delle imprese sammarinesi. Il grafico 73 indica il
percorso del declino del numero delle imprese dal 2008 al 2014, con una lieve ripresa nel
2015.
117
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
I nuovi standard internazionali, che indicano la via della trasparenza e della
collaborazione, hanno determinato una reimpostazione delle politiche imprenditoriali.
Cambiano anche le tipologie d’impresa, diminuiscono le imprese individuali artigianali e
commerciali mentre le nuove start-up sono piccole attività con grande componente
tecnologica ed alta professionalità.
La recessione ha inciso notevolmente sulle performance economiche delle imprese,
determinando differenze significative nella competitività e nella dinamica ciclica dei singoli
settori produttivi, nei quali sono in corso profondi processi di ristrutturazione.
GRAFICO 73 - ANDAMENTO DELLE IMPRESE DAL 2004 A SETTEMBRE 2015
7.000
6.355
6.067
6.000
5.608
6.464
5.337
5.204
5.184
5.938
5.604
5.000
5.307
5.084
5.080
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
set-15
La struttura organizzativa e le strategie delle imprese stanno mutando, con ricadute sulla
flessibilità produttiva, sull’orientamento degli investimenti, sul posizionamento delle singole
unità all’interno delle “catene del valore” e sui mercati più dinamici. Peraltro, la crisi sembra
stia determinando cambiamenti sostanziali anche nelle imprese più competitive, ovvero quelle
esposte sui mercati esteri, le quali hanno risentito, come quelle operanti sul mercato interno,
dei problemi di liquidità legati alla difficoltà di accesso al credito e hanno dovuto fronteggiare,
nel corso del 2013 il rallentamento della domanda internazionale e, in particolare, quella dei
mercati europei, principale area di sbocco delle merci nazionali.
118
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
A livello numerico, l’economia sammarinese si avvale principalmente di imprese che
operano nel settore dei servizi, mentre le attività manifatturiere rappresentano appena l’9,1%
del totale delle imprese.
GRAFICO 74 - ANDAMENTO IMPRESE PER RAMO
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Attività manifatturiere
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione…
Costruzioni
Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di…
Trasporto e magazzinaggio
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle…
Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione…
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e…
Altre attività di servizi
Organizzazioni ed Organismi Extraterritoriali
0
2010
2011
200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
2012
2013
2014
A settembre 2015 le imprese attive operano principalmente nei settori del Commercio
all’ingrosso e al dettaglio e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche.
C’è da sottolineare però, che le piccole e medie imprese presenti nel comparto
dell’industria manifatturiera forniscono il 36,3% dei posti di lavoro di tutto il settore privato.
La Tavola 62 che illustra la media degli addetti nelle attività economiche, mostra che a
settembre 2015 le attività manifatturiere hanno in media 11,6 addetti per impresa, il settore
del commercio ha una media di 2,6 addetti, il settore delle attività finanziarie presenta una
media di 12,9 addetti, il settore costruzioni una media di 2,7 addetti ed, infine, il settore alberghi
e ristoranti una media di 5,1 addetti.
119
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Il terzo trimestre 2015, si presenta con 124 imprese in più rispetto a dicembre 2014.
TAVOLA 62 - MEDIA ADDETTI PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA
2014
set-15
Imprese Media addetti Imprese Media addetti
Agri col tura, si l vi col tura e pesca
73
1,0
77
1,0
445
11,8
472
11,6
7
2,6
6
3,3
415
2,9
424
2,7
1.188
2,5
1.204
2,6
93
4,0
101
3,2
Atti vi tà dei servi zi di al loggi o e di ri storazi one
178
4,2
179
5,1
Servi zi di i nformazi one e comuni cazi one
208
3,5
221
3,3
72
12,1
67
12,9
263
0,4
257
0,3
1.071
1,6
1.081
1,6
187
3,1
195
3,4
2
4,0
2
4,0
13
4,3
20
2,7
Sani tà e assi tenza soci al e
130
2,6
127
2,8
Atti vi tà arti sti che, sporti ve, di i ntratteni mento
e di verti mento
167
1,8
185
1,6
Al tre atti vi tà di servi zi
564
0,8
581
0,9
4
0,8
5
0,8
Atti vi tà mani fatturi ere
Forni tura di acqua, reti fognari e, atti vi tà di
gesti one dei ri fi uti e ri sanamento
Costruzi oni
Commerci o al l 'i ngrosso e al dettagl i o,
ri parazi one di autovei col i e motocicl i
Trasporto e magazzi naggi o
Atti vi tà fi nanzi ari e e assi curati ve
Atti vi tà i mmobi l i ari
Atti vi tà professi onal i , sci entifi che e tecni che
Nol eggi o, agenzi e di vi aggi o, servi zi di
supporto al l e i mprese
Ammi ni strazi one pubbl i ca e di fesa,
assi curazi one soci al e obbl i gatori a
Istruzi one
Organi zzazi oni ed organi smi extraterri tori al i
Totale
5.080
120
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
5.204
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 63 - NUMERO DI IMPRESE PER FORMA GIURIDICA
2010
2011
2012
2013
2014
set-15
3.555
3.208
2.919
2.756
2.643
2.703
38
36
35
33
32
34
Imprese individuali industriali
176
173
162
158
151
137
Imprese individuali artigianali
524
505
502
494
466
467
Imprese individuali commerciali
449
447
430
432
398
394
Attività libero professionali
715
738
736
745
761
791
Cooperative
74
74
73
75
82
80
Consorzi
8
8
7
7
6
6
Enti vari
378
398
418
450
496
518
21
21
25
34
45
50
.
.
.
.
.
24
5.938
5.608
5.307
5.184
5.080
5.204
Società
Imprese individuali agricole
Altre
Imprese individuali di servizi
Totale
TAVOLA 64 - IMPRESE PER RAMO E FASCE DI DIPENDENTI (SETTEMBRE 2015)
0
1-9
10-19
20-49
50-74
75-99
Oltre 100
56
21
.
.
.
.
.
133
236
49
33
7
7
7
2
4
.
.
.
.
.
Costruzioni
232
167
18
7
.
.
.
Commercio all 'i ngrosso e al dettaglio,
riparazi one di autoveicoli e motoci cl i
482
682
28
7
5
.
.
Trasporto e magazzinaggi o
47
48
3
2
1
.
.
Attivi tà dei servizi di alloggio e di
ristorazione
29
128
18
3
.
.
1
129
80
6
3
2
1
.
24
33
3
1
1
3
2
216
41
.
.
.
.
.
725
343
6
6
.
.
1
95
85
10
4
.
.
1
1
1
.
.
.
.
.
Istruzione
15
4
.
1
.
.
.
Sani tà e assi tenza sociale
Agri col tura, sil vi col tura e pesca
Attivi tà manifatturiere
Forni tura di acqua, reti fognarie, attività di
gestione dei rifiuti e risanamento
Servi zi di informazione e comuni cazione
Attivi tà fi nanziari e e assi curative
Attivi tà immobi liari
Attivi tà professionali, scientifiche e
tecni che
Noleggi o, agenzie di viaggi o, servizi di
supporto all e imprese
Amministrazi one pubbl ica e difesa,
assicurazione social e obbli gatoria
81
39
6
1
.
.
.
Attivi tà arti stiche, sporti ve, di
intrattenimento e di vertimento
141
40
3
.
.
.
1
Altre attivi tà di servizi
454
125
1
1
.
.
.
4
1
.
.
.
.
.
2.866
2.078
151
69
16
11
13
Organizzazioni ed organismi
extraterritoriali
Totale
121
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 65 - IMPRESE: VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE
2010
2011
2012
2013
2014
set-15
n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese
Var.%
Agricoltura, silvicoltura e pesca
72
-2,7%
70
-2,8%
67
-4,3%
72
7,5%
73
1,4%
77
5,5%
Attività manifatturiere
555
-5,6%
498
-10,3%
454
-8,8%
443
-2,4%
445
0,5%
472
6,1%
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di
gestione dei rifiuti e risanamento
12
-14,3%
8
-33,3%
7
-12,5%
7
0,0%
7
0,0%
6
-14,3%
Costruzioni
467
-3,1%
446
-4,5%
439
-1,6%
431
-1,8%
415
-3,7%
424
2,2%
Commercio all'ingrosso e al dettaglio,
riparazione di autoveicoli e motocicli
1.344
-8,3%
1.287
-4,2%
1.236
-4,0%
1.227
-0,7%
1.188
-3,2%
1.204
1,3%
Trasporto e magazzinaggio
127
-3,8%
120
-5,5%
113
-5,8%
103
-8,8%
93
-9,7%
101
8,6%
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
210
-1,9%
212
1,0%
207
-2,4%
204
-1,4%
178
-12,7%
179
0,6%
Servizi di informazione e comunicazione
319
-14,5%
279
-12,5%
242
-13,3%
234
-3,3%
208
-11,1%
221
6,3%
Attività finanziarie e assicurative
111
-6,7%
97
-12,6%
78
-19,6%
74
-5,1%
72
-2,7%
67
-6,9%
Attività immobiliari
306
-1,6%
303
-1,0%
288
-5,0%
273
-5,2%
263
-3,7%
257
-2,3%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
1.347 -10,0%
1.244
-7,6%
1.145
-8,0%
1.075
-6,1%
1.071
-0,4%
1.081
0,9%
290
-8,5%
256
-11,7%
227
-11,3%
208
-8,4%
187
-10,1%
195
4,3%
2
0,0%
2
0,0%
2
0,0%
2
0,0%
2
0,0%
2
0,0%
Istruzione
15
0,0%
15
0,0%
15
0,0%
14
-6,7%
13
-7,1%
20
53,8%
Sanità e assitenza sociale
115
-1,7%
117
1,7%
122
4,3%
128
4,9%
130
1,6%
127
-2,3%
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento
193
-7,7%
183
-5,2%
173
-5,5%
164
-5,2%
167
1,8%
185
10,8%
Altre attività di servizi
449
6,7%
467
4,0%
488
4,5%
521
6,8%
564
8,3%
581
3,0%
4
0,0%
4
0,0%
4
0,0%
4
0,0%
4
0,0%
5
25,0%
-6,6%
5.608
-5,6%
5.307
-5,4%
5.184
-2,3%
5.080
-2,0%
5.204
2,4%
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese
Amministrazione pubblica e difesa,
assicurazione sociale obbligatoria
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
Totale 5.938
La Tavola 63 mostra che, negli anni di riferimento, la forma giuridica maggiormente
rappresentata rimane quella societaria, mentre aumentano le attività libero professionali e
quelle classificate sotto la voce “Enti vari”.
A settembre 2015, le società rappresentano comunque il 51,9% del totale delle imprese,
seguite dalle attività libero-professionali con il 15,2%, dagli enti vari con il 9,9%, dalle imprese
individuali artigianali con il 9,0% e dalle imprese individuali commerciali con il 7,6%.
La natura dimensionale delle imprese sammarinesi è tale per cui solo 13 imprese hanno
più di cento dipendenti, di queste, 7 sono presenti nel comparto manifatturiero.
Dal 2010 non si registrano incrementi percentuali annui ma solo riduzioni, tuttavia, come
si può notare dalla Tavola 65, a settembre 2015 il totale delle imprese attive è risultato pari
a 5.204 contro le 5 .080 di dicembre 2014, con un incremento del +2,4%.
122
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Il Grafico 75 mostra la distribuzione territoriale annua delle imprese per Castello.
Come si potrà notare, per l’anno 2014 la maggior concentrazione di imprese, seppur in
diminuzione di 104 attività rispetto all’anno precedente, si trova nel Castello di Serravalle con
2.342 attività imprenditoriali (2.618 nel 2011).
La scelta dell’insediamento, soprattutto per la tipologia d’impresa manifatturiera, tiene
conto principalmente del fattore logistico in quanto il Castello di Serravalle è il più vicino alla
principale arteria stradale che collega San Marino al circondario.
A seguire, le maggiori concentrazioni si trovano nei Castelli di Borgo Maggiore e di San
Marino Città.
Per quanto riguarda l’incidenza in termini quantitativi di ciascun settore sul totale delle
imprese (Graf.76), a settembre 2015 il ramo che incide maggiormente è quello del Commercio
all’ingrosso e al dettaglio con il 23,1%, seguono poi i rami delle Attività professionali, scientifiche
e tecniche con il 20,8%, delle Altre attività di servizi con l’11,2%, delle Attività Manifatturiere
con il 9,1% e delle Costruzioni con l’8,1%.
Per ciò che riguarda invece il numero di dipendenti relativo al ramo di attività economica,
riassunto nel Grafico 77, a settembre 2015 è il ramo Attività Manifatturiera che rappresenta
con il 36,3% (in aumento rispetto al 35,8% del periodo corrispondente) la maggior percentuale
di occupazione. Segue il Commercio con il 17,9%, il ramo Attività professionali, scientifiche e
tecniche con il 7,8%, il ramo Costruzioni con il 6,2% e il ramo Attività finanziarie e assicurative
con il 5,9%.
Infine per il settore del Commercio, il Grafico 78 rappresenta la distribuzione delle imprese
della categoria sempre a settembre 2015, in particolare il Commercio al dettaglio presenta
un’incidenza del 59,2%, mentre il Commercio all’ingrosso incide per il 42,7%.
123
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
3.000
2.500
2.618
2.447
2.368
2.342
GRAFICO 75 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER CASTELLO
2.000
0
2011
2012
2013
1
2
0
0
57
57
60
58
106
105
104
94
117
110
115
121
233
228
225
216
366
351
328
310
500
531
482
461
451
749
706
691
670
1.000
830
819
832
818
1.500
2014
20,8%
25,0%
23,1%
GRAFICO 76 - IMPRESE PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015)
0,0%
124
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
0,0%
0,1%
0,1%
0,4%
1,3%
1,5%
1,9%
2,4%
3,4%
3,6%
3,7%
4,2%
4,9%
5,0%
8,1%
10,0%
9,1%
15,0%
11,2%
20,0%
Relazione Economico – Statistica
40,0%
36,3%
GRAFICO 77 - DIPENDENTI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2015)
35,0%
0,0%
GRAFICO 78 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE NEL SETTORE DEL COMMERCIO (SETTEMBRE 2015)
49,2%
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
42,7%
8,1%
Commercio all'ingrosso e Commercio all'ingrosso
al detteglio e riparazione
di autoveicoli e motocicli
Commercio al dettaglio
125
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
0,0%
0,1%
0,1%
0,3%
0,3%
0,5%
1,6%
1,8%
1,9%
2,5%
2,7%
4,0%
4,6%
5,0%
5,7%
10,0%
5,9%
15,0%
6,2%
20,0%
7,8%
25,0%
17,9%
30,0%
Relazione Economico – Statistica
2.7.1 ‐ Il Turismo
Il numero di arrivi di turisti internazionali è cresciuto del 4% nel primo semestre del 2015
secondo l'ultimo Barometro UNWTO World Tourism. Destinazioni in tutto il mondo hanno
ricevuto circa 538 milioni di turisti internazionali tra gennaio e giugno 2015, con un incremento
di 21 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014.
Europa, Asia/Pacifico e Medio Oriente hanno registrato una crescita del 5% negli arrivi
internazionali e le Americhe del 4% mentre, i dati limitati disponibili per l’Africa hanno stimato
un calo del 6%. A livello subregionale, Caraibi e Oceania (entrambi +7%) sono stati i migliori
performer, insieme con l'Europa centrale e orientale e l'America centrale (entrambi +6%).
"Questi risultati dimostrano che, nonostante un aumento della volatilità, il turismo
continua a consolidare l'andamento positivo che ha avuto nel corso degli ultimi cinque anni e a
fornire sviluppo e opportunità economiche in tutto il mondo", ha detto il segretario generale
UNWTO, Taleb Rifai. Secondo le previsioni UNWTO, emesse all'inizio del 2015, per gli arrivi di
turisti internazionali è previsto un aumento dal 3% al 4% a livello mondiale per l'intero anno, in
linea con le previsioni a lungo termine di una crescita media del 3,8% all'anno per il periodo
2010-2020.
In Europa, la crescita è stata trainata dall’Europa orientale (+6%) e centrale.
In Asia e Pacifico le destinazioni turistiche hanno riportato risultati piuttosto contrastanti
guidati dal Giappone (+47% a luglio) e dalla Thailandia (+30% a luglio), mentre in Asia del Sud si
è registrato un relativamente modesto aumento del 4% negli arrivi dopo due anni di crescita a
due cifre.
Nelle Americhe tutte e quattro le aree hanno registrato una crescita positiva, anche se
con variazioni tra le destinazioni. I Caraibi (+7%) e l’America centrale (+6%) hanno guidato la
crescita. In Nord America (+3%), i numeri di arrivo erano forti in Canada e in Messico, mentre
per gli Stati Uniti indizi indicano una crescita più modesta. La maggior parte delle destinazioni in
Sud America (+4%) hanno riportato risultati notevoli.
I limitati dati disponibili per l'Africa indicano che il numero dei turisti internazionali è
diminuito del 6%, con un calo del 10% negli arrivi verso il Nord Africa e il 4% in Africa subsahariana. Accanto gli effetti degli attacchi terroristici, le destinazioni africane sono state
influenzate dalle conseguenze dell’epidemia di ebola che ha colpito alcuni paesi dell'Africa
occidentale.
126
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Arrivi turistici internazionali in Medio Oriente sono cresciute del 5% consolidando la
ripresa avviata nel 2014.
Per quanto riguarda San Marino, il 2014 vede un aumento del +5,2% nell’afflusso turistico
rispetto all’anno precedente, infatti il numero di visitatori totali supera i 2 milioni a fronte di
1.905.021 visitatori del 2013. Prendendo in esame i primi nove mesi del 2015, il trend positivo
dell’afflusso turistico non viene confermato: vi è infatti un calo del -6,9% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente (Tavola 66). Il Grafico 79, invece, individua l’arco temporale di
maggior afflusso turistico dove è possibile notare come sia sempre il periodo dei mesi estivi più
caldi il momento in cui si manifestano le maggiori affluenze di visitatori.
TAVOLA 66 - AFFLUSSO TOTALE TURISTI
Numero visitatori
Variazione %
2005
2.107.092
.
2006
2.135.589
1,4%
2007
2.163.858
1,3%
2008
2.111.736
-2,4%
2009
2.055.705
-2,7%
2010
1.976.481
-3,9%
2011
2.038.359
3,1%
2012
1.869.393
-8,3%
2013
1.905.021
1,9%
2014
2.003.739
5,2%
set-14
1.693.983
.
set-15
1.577.226
-6,9%
GRAFICO 79 - AFFLUSSO TURISTICO MENSILE
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Gen Feb Mar Apr Mag Giu
2014
2015
127
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Lug
Ago
Set
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 67 - ESERCIZI RICETTIVI
Alberghi
Strutture ricettive extralberghiere
posti letto
totali
2011
2012
2013
2014
2015
1.282
28
28
24
25
21
258
12
18
18
16
14
Come si evince dalla tavola 67, gli esercizi ricettivi presenti nel territorio della Repubblica
sono per la maggior parte strutture alberghiere e il numero negli anni ha registrato un trend
negativo. Infatti, la crisi economica, che continua a perdurare in territorio, ha colpito anche il
settore del turismo, da sempre trainante per l’economia, producendo una costante diminuzione
delle strutture ricettive.
In termini di pernottamenti, dal mese di Luglio 2011 è stato attivato il sistema
informatico denominato “Web Alloggiati”, che consente di rilevare quotidianamente
attraverso Internet i dati delle presenze alberghiere nelle strutture ricettive sammarinesi.
Questo strumento ha permesso di ottenere dati certi sui flussi turistici di sosta che in
precedenza venivano stimati e, per la verità, in eccesso rispetto alla realtà oggi riscontrata. La
banca dati ottenuta dal Web Alloggiati permette, inoltre, di effettuare statistiche distinguendo
i soggetti per paese di provenienza e per giornate medie di permanenza in Repubblica.
TAVOLA 68 - ARRIVI DI TURISTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI
Turisti nazionalità italiana
Turisti nazionalità straniere
Totale
2010
2011
2012
2013
2014
set-15
Arrivi
37.401
48.758
42.075
40.918
44.912
25.130
Presenze
63.951
87.714
64.058
62.405
76.428
46.187
Arrivi
22.482
29.247
27.443
29.665
30.146
17.016
Presenze
49.462
70.448
54.302
54.559
57.876
41.053
Arrivi
59.883
78.005
69.518
70.583
75.058
42.146
Presenze
113.413
158.162
118.360
116.964
134.304
87.240
In modo particolare, nel 2014 si registra un totale di 75.058 arrivi, di cui 44.912 sono arrivi
italiani e 30.146 sono arrivi stranieri (Tavola 68). Le principali nazioni di provenienza degli arrivi
stranieri sono Russia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Francia. Vi è poi un modesto numero di
turisti che arriva dagli Stati Uniti d’America.
128
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La media dei giorni di permanenza è pari a 1,45 per le strutture alberghiere, mentre è pari
a 2,42 per le strutture extralberghiere.
TAVOLA 69 – ARRIVI PER ANNO E STRUTTURA (PERIODO DI RIFERIMENTO GEN-SET)
2012
Arrivi
2013
Var. %
Arrivi
2014
Var. %
Arrivi
2015
Var. %
Arrivi
Var. %
Affittacamere
195
.
279
43,1%
261
-6,5%
262
0,4%
B&B
197
.
487
147,2%
325
-33,3%
706
117,2%
Centro Vacanze
8.293
.
9.077
9,5%
9.632
6,1%
9.497
-1,4%
Hotel
44.802
.
44.243
-1,2%
47.574
7,5%
30.167
-36,6%
Ist. Religiosi
240
.
294
22,5%
950
223,1%
873
-8,1%
Ostello
975
.
698
-28,4%
548
-21,5%
639
16,6%
Residence
143
.
248
73,4%
2.822
1037,9%
2
-99,9%
54.845
.
55.326
0,9%
62.112
12,3%
42.146
-32,1%
Totale
La tavola 69 mostra, per il periodo di riferimento Gennaio-Settembre di ogni anno, il
numero di arrivi suddiviso nelle varie tipologie di esercizi ricettivi. Il 2014 ha registrato un
aumento del +12,3% degli arrivi totali, allocati principalmente negli hotel del territorio. Lo stesso
trend positivo non si è verificato nel 2015, dove nello stesso periodo di riferimento si registra
una diminuzione del -32,1% degli arrivi totali, con un notevole calo soprattutto nelle strutture
degli hotel e dei residence. La notevole diminuzione è imputabile alla chiusura di alcuni esercizi
ricettivi avvenuta durante l’arco dell’anno.
TAVOLA 70 – ARRIVI PER GIORNO DI ARRIVO E PARTENZA (GEN-SET 2015)
Giorno di arrivo
Giorno di partenza
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giorvedì
Venerdì
Sabato
Domenica
387
2.851
694
439
109
165
147
Lunedì
139
354
3.146
952
376
267
113
Martedì
161
49
161
2.744
778
355
105
Mercoledì
158
100
44
356
2.711
1.120
251
Giovedì
538
203
43
43
284
3.406
986
Venerdì
2.644
514
132
134
23
462
4.242
Sabato
6.495
1.111
293
345
41
112
863
La tavola 70 che suddivide gli arrivi per giorno di arrivo e giorno di partenza, conferma un
turismo di sosta breve per San Marino.
129
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Infatti, alla maggior parte degli arrivi che si verificano il Venerdì e il Sabato corrispondono
il Sabato e la Domenica come giorni di partenza.
Anche nei giorni infrasettimanali la maggior parte dei pernottamenti dura una sola notte e
questo si può capire osservando la diagonale che attraversa la tabella, dimostrando come al
giorno di arrivo corrisponde il giorno seguente di partenza.
GRAFICO 80 - ANDAMENTO DEI CONSUMI DEI TURISTI ALL'INTERNO DI SAN MARINO
€ 185.000.000
€ 180.000.000
€ 175.000.000
€ 170.000.000
€ 165.000.000
€ 160.000.000
€ 155.000.000
€ 150.000.000
€ 145.000.000
€ 140.000.000
€ 135.000.000
2010
2011
2012
2013
2014
I consumi dei turisti all’interno del territorio possono essere stimati dal calcolo del PIL e
negli anni si osserva come il trend sia abbastanza altalenante con un andamento in aumento nel
2013 ed una leggera diminuzione nel 2014 (Graf. 80).
Il bilancio consuntivo dello Stato per il 2014 ha destinato alla spesa per la promozione
turistica 1.632.874,80 Euro rispetto ai precedenti 1.607.688,27 Euro del 2013 e ai
2.552.285,70 Euro del 2012. La spesa negli anni di riferimento 2010-2013 è diminuita
costantemente, mentre nel 2014 si nota un leggero aumento. Seppure il comparto turistico
rivesta sempre una grande importanza, il perdurare dell’incertezza economica unita alla
politica di contenimento della spesa pubblica, hanno generato un progressivo calo nella spesa
per la promozione turistica (Graf. 81).
130
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 81 - ANDAMENTO DELLA SPESA PER LA PROMOZIONE TURISTICA
€ 3.500.000,00
€ 3.000.000,00
€ 2.500.000,00
€ 2.000.000,00
€ 1.500.000,00
€ 1.000.000,00
€ 500.000,00
€ 0,00
2010
2011
2012
131
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
2.7.2 - I Contributi alla produzione
Nel 2014 la produzione agricola migliora il proprio rendimento rispetto al 2013 per
quanto riguarda i raccolti di foraggio, favino, sorgo e piselli, mentre diminuisce la produzione di
uva, grano tenero, erba medica, mais e olive.
La tavola 71 ed il Grafico 82, mostrano una descrizione delle quantità prodotte
relativamente alle principali voci dell’agricoltura.
Per quanto riguarda l’andamento della produzione negli allevamenti, aumenta la
produzione di latte, rimane costante la produzione di carne suina e ovina, cala la produzione di
carne bovina.
I contributi a fondo perduto (Tav.72), erogati dallo Stato a favore delle imprese agricole,
ammontano nel 2014 a € 927.347,69 contro € 1.036.084,49 erogati nel 2013.
TAVOLA 71 - LA PRODUZIONE AGRICOLA
Uva
(1)
Grano tenero
Foraggio
(1)
(1)
(produzione stimata)
Erba medica - seme
Orzo
(1)
(1)
Favino
Avena
(1)
Sorgo
(1)
Piselli
(1)
Mais
(1)
Olive
(1) *
Olive
(1)
(produzione stimata)
Cipolle da seme
Latte
(1)
(2)
Corne bovina
(3)
Carne suina
(3)
Carne ovina
(3)
(1)
2010
2011
2012
2013
2014
10.246
8.958
8.014
9.435
8.924
9.615
12.452
14.898
12.120
8.671
71.600
39.000
62.160
63.360
69.600
32
73
150
158
14
10.787
9.609
14.260
9.987
7.624
517
651
509
633
898
133
.
50
20
0
385
810
950
670
870
20
.
70
.
30
280
300
200
790
250
3.800
2.267
1.162
2.026
1.243
6.191
4.335
3.385
4.500
5.000
250
247
250
200
170
1.048.839
1.082.542
193.564
200.692
101.483
199.685
165.807
2.320
4.760
10.270
11.000
11.000
1.780
1.200
2.220
2.300
2.300
1.023.436 1.085.303 1.098.462
(1) = dati espressi in quintali - (2) = dati espressi in litri - (3) = dati espressi in chilogrammi
* produzione reale degli oliveti che hanno diritto al premio produzione (oliveti specializzati di superficie uguale o
superiore a 2.000 mq e/o oliveti promiscui con un minimo di 70 piante)
132
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 82 - ANDAMENTO PRODUZIONE AGRICOLA
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
Uva
Grano
tenero
Orzo
Favino
2010
2011
Avena
2012
Sorgo
2013
Mais
Olive
Cipolle da
seme
2014
Per quel che riguarda invece i mutui e prestiti erogati, sempre a favore delle imprese
agricole, gli stessi ammontano complessivamente a € 1.271.993,51, mentre nel 2013 erano
stati pari a € 825.315,24.
TAVOLA 72 - CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E MUTUI E PRESTITI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE (LEGGE 11
MARZO 1981 N.22 E LEGGE 20 SETTEMBRE 1989 N.96)
Contributi Autorizzati Contributi Erogati
Mutui Approvati
Mutui Erogati
2004
€ 1.232.006,62
€ 1.046.582,55
€ 1.177.717,00
€ 783.399,70
2005
€ 1.231.572,48
€ 705.021,80
€ 1.175.368,83
€ 1.093.150,50
2006
€ 1.365.988,98
€ 1.106.573,55
€ 1.188.597,75
€ 861.412,78
2007
€ 1.398.105,23
€ 1.164.881,29
€ 1.563.732,33
€ 1.211.614,29
2008
€ 1.305.939,90
€ 1.392.406,32
€ 1.813.969,13
€ 1.844.435,61
2009
€ 1.279.430,91
€ 1.165.060,00
€ 1.008.610,01
€ 1.046.782,95
2010
€ 1.456.235,23
€ 1.053.247,47
€ 1.170.739,18
€ 816.362,90
2011
€ 1.405.662,56
€ 546.481,33
€ 1.397.148,43
€ 1.024.723,61
2012
€ 1.481.705,38
€ 1.091.977,90
€ 1.457.090,24
€ 1.158.853,98
2013
€ 1.366.759,84
€ 1.036.084,49
€ 1.485.716,65
€ 825.315,24
2014
€ 1.128.653,47
€ 927.347,69
€ 1.906.626,13
€ 1.271.993,51
133
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 83 - ANDAMENTO CONTRIBUTI E MUTUI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE
€ 2.500.000,00
€ 2.000.000,00
€ 1.500.000,00
€ 1.000.000,00
€ 500.000,00
€ 0,00
2004
2005
Contributi Autorizzati
2006
2007
2008
Contributi Erogati
2009
2010
2011
Mutui Approvati
2012
2013
2014
Mutui Erogati
Dalla Tavola 73, che tratta del credito agevolato alle imprese, possiamo vedere che
l’andamento dei finanziamenti autorizzati ha avuto un forte picco in corrispondenza dell’anno
2001 e poi negli anni successivi le somme accordate si presentano in progressiva e netta
diminuzione. Allo stesso modo, anche i finanziamenti erogati rispetto a quelli autorizzati, nel
corso degli ultimi anni si sono molto ridotti.
L’anno 2014 rappresenta un’eccezione, infatti sia il finanziamento autorizzato che il
finanziamento erogato hanno avuto un notevole aumento rispetto al trend degli anni
precedenti.
Più precisamente, a fronte di finanziamenti autorizzati pari a € 6.197.573,76, sono stati
erogati solo € 2.597.184,44, mentre nel 2013 su € 1.482.398,00 autorizzati, ne sono stati erogati
solo € 245.609,04.
Infine, il Grafico 85 mostra l’andamento delle agevolazioni fiscali usufruite dalle società
all’interno della dichiarazione.
134
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 73 - CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE : SERIE STORICA
Finanziamenti
autorizzati
Finanziamenti
erogati
Finanziamenti
autorizzati
Finanziamenti
erogati
2001
€ 24.061.556,00
€ 23.999.855,55
2008
€ 3.887.250,00
€ 1.208.661,00
2002
€ 8.672.108,00
€ 7.559.106,00
2009
€ 1.656.820,45
€ 1.100.947,48
2003
2004
€ 11.337.944,00
€ 11.170.500,00
2010
€ 1.433.563,00
€ 629.063,00
€ 10.911.807,00
€ 8.880.000,00
2011
€ 1.097.573,00
€ 158.943,47
2005
€ 2.280.434,00
€ 1.873.000,00
2012
€ 1.321.323,00
€ 390.291,02
2006
€ 2.878.066,00
€ 1.441.000,00
2013
€ 1.482.398,00
€ 245.609,04
2007
€ 3.887.250,00
€ 2.592.916,00
2014
€ 6.197.573,76
€ 2.597.184,44
GRAFICO 84 - ANDAMENTO DEL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE
€ 12.000.000,00
€ 10.000.000,00
€ 8.000.000,00
€ 6.000.000,00
€ 4.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 0,00
2004
2005
2006
2007
2008
Finanziamenti autorizzati
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Finanziamenti erogati
GRAFICO 85 – AGEVOLAZIONI FISCALI USUFRUITE DALLE SOCIETÀ NELLA DICHIARAZIONE (ANNO 2014)
Abbattimento d'mposta per esenzioni
imprese start up
Perdite settore finanziario
Perdite fiscali dei primi tre anni di
attività
Accantonamenti reinvestiti
Abbattimenti fiscali per imprenditoria
giovanile
Abbattimenti fiscali per avvio nuove
attività
Abbattimenti fiscali per incremento
occupazionale
Abbattimenti fiscali per incentivi nuove
imprese (D.L. 172/2010 art.12)
Legge 44/1993 art.5
0
10
20
30
40
50
135
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.7.3 ‐ Il costo del lavoro
L’indice del costo del lavoro (2011=100) misura le variazioni delle retribuzioni, dei
contributi sociali obbligatori ed ogni altro onere a carico del datore di lavoro, sia nell’industria
privata che nella pubblica amministrazione allargata.
Il livello e la struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro rappresentano importanti
indicatori macroeconomici che sono utilizzati dai decisori politici, dai datori di lavoro e dai
sindacati per monitorare le condizioni di domanda e offerta nel mercato del lavoro.
Gli investitori esteri riservano molta attenzione al tema dei costi produttivi e all’aumento
o alla diminuzione della competitività internazionale in relazione alla struttura dei costi con cui
le imprese operano sui mercati e quindi, un costo del lavoro troppo alto può indebolirne la
competitività; di conseguenza conoscere gli elementi che compongono la retribuzione ed il
costo del lavoro, diventa di fondamentale importanza per lo sviluppo stesso delle imprese
ed è altrettanto fondamentale poter contare su informazioni adeguate, per poter valutare
correttamente il grado di competitività dei concorrenti, le dinamiche e i livelli di produttività.
Riferito al contesto in cui operano le imprese sammarinesi, ancora oggi la caratteristica
tipica è rappresentata da una minore incidenza degli oneri sociali sul fattore lavoro e
complessivamente da minori elementi costituenti il costo.
Nel 2015 l’indice del costo del lavoro, dopo una diminuzione nel 2014, si presenta in
aumento per la Pubblica Amministrazione (Graf.86) mentre per il settore privato resta stabile
perpetuando, anche se in maniera più lieve, un sistema che si presenta con una forbice a
favore del settore privato.
I dati della Tavola 74 e del Grafico 86, mettono a confronto il costo del lavoro indicizzato
ed il suo andamento, facendo riferimento alla figura di un impiegato di 6° livello, relativo sia al
settore pubblico che al settore privato.
Per seguire l’evoluzione nel tempo del costo del lavoro, viene effettuato un calcolo dato
dall’elaborazione analitica del costo del lavoro sammarinese, sia pubblico che privato, che
evidenzia le variazioni dovute sia ai rinnovi contrattuali che alle modifiche legislative,
comprendendo i valori dei settori più rilevanti.
Le componenti standard per la determinazione del costo del lavoro sono: la retribuzione
diretta, gli oneri contrattuali e gli oneri sociali.
La retribuzione diretta è quella che viene mensilmente corrisposta al lavoratore ed è
136
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
composta dal minimo contrattuale, dagli scatti di anzianità e dall’eventuale lavoro
straordinario.
Gli oneri contrattuali comprendono invece: la tredicesima, la quattordicesima (ove
prevista), il trattamento di fine rapporto e le eventuali indennità considerate nel contratto. Gli
oneri sociali, infine, comprendono i contributi a carico dei datori di lavoro.
Nello specifico, nel settore pubblico sono stati sviluppati tutti i livelli retributivi del
personale amministrativo; le principali e più diffuse qualifiche per l’Istituto Sicurezza Sociale e
per l’Azienda Autonoma di Produzione (salariati); alcune qualifiche del Contratto Privatistico
ed infine le qualifiche del personale docente.
Per quanto riguarda il Settore Privato, sono stati considerati i contratti di lavoro del
settore Industria, del settore Artigianato e del settore Commercio.
TAVOLA 74 - COSTO DEL LAVORO NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO INDICIZZATO (2011=100)
2011
Pubblica amministrazione
6° livello
Industria - Chimica
a
6 Categoria
2012
2013
2014
2015
€ 2.256,63 € 2.231,15 € 2.231,15 € 2.197,68 € 2.231,15
€ 2.437,28 € 2.465,61 € 2.508,07 € 2.545,68 € 2.545,68
2011
2012
2013
2014
2015
Pubblica amministrazione
100,00
98,87
98,87
97,39
98,87
Industria - Chimica
100,00
101,16
102,90
104,45
104,45
137
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 86 - ANDAMENTO DELL’INDICE DEL COSTO DEL LAVORO.
SETTORE PUBBLICO E PRIVATO (IMPIEGATI 6° LIVELLO) 2011=100
106,00
104,45
104,00
102,00
100,00
98,00
98,87
96,00
94,00
92,00
2011
2012
2013
Pubblica amministrazione
2014
2015
Industria - Chimica
TAVOLA 75 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO (DICEMBRE 2014)
Lavoratori
dipendenti
P.A.
I.S.S.
A.A.S.P.
A.A.S.S.
Maschi
679
296
291
173
2
Femmine
1.401
687
29
27
2.080
983
320
200
Totale
Università
Centrale del latte
degli Studi
CONS
Totale
Dicembre 2014
12
3
1.456
30
3
5
2.182
32
15
8
3.638
138
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 76 - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – RETRIBUZIONE LORDA
livello 4°
livello 5°
livello 6°
livello 7°
livello 8°
livello 9°
livello 10° livello 11°
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 1.750,51 € 1.889,48 € 2.042,30 € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.868,17 € 3.139,34
Scatti di anzianità biennali
€ 142,05
€ 176,05
€ 188,85
€ 201,60
€ 230,10
€ 249,45
€ 287,00
€ 321,20
Indennità fissa
.
.
.
.
.
.
€ 381,75
€ 381,75
Indennità progressiva
.
.
.
.
.
.
€ 381,74
€ 381,74
Totale paga mensile € 1.892,56 € 2.065,53 € 2.231,15 € 2.407,72 € 2.616,48 € 2.842,30 € 3.918,66 € 4.224,03
€ 12,13
€ 13,24
€ 14,30
€ 15,43
€ 16,77
€ 18,22
€ 25,12
€ 27,08
Ferie
€ 1,55
€ 1,69
€ 1,82
€ 1,97
€ 2,14
€ 2,32
€ 3,20
€ 3,45
Festività infrasettimanali
€ 0,95
€ 1,04
€ 1,12
€ 1,21
€ 1,32
€ 1,43
€ 1,97
€ 2,12
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,10
€ 0,11
€ 0,12
€ 0,13
€ 0,14
€ 0,15
€ 0,21
€ 0,22
Permessi retribuiti
€ 0,30
€ 0,32
€ 0,35
€ 0,38
€ 0,41
€ 0,45
€ 0,62
€ 0,66
Costo orario diretto
2-Retribuzione indiretta
Gratifica natalizia
€ 1,29
€ 1,41
€ 1,52
€ 1,64
€ 1,78
€ 1,93
€ 2,67
€ 2,88
Costo orario indiretto
€ 4,18
€ 4,56
€ 4,93
€ 5,32
€ 5,78
€ 6,28
€ 8,66
€ 9,33
Totale costi orari diretti e indiretti
€ 16,31
€ 17,80
€ 19,23
€ 20,75
€ 22,55
€ 24,50
€ 33,78
€ 36,41
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 4,06
€ 4,43
€ 4,79
€ 5,17
€ 5,62
€ 6,10
€ 8,41
€ 9,07
4-Fondiss
€ 0,16
€ 0,18
€ 0,19
€ 0,21
€ 0,23
€ 0,25
€ 0,34
€ 0,36
5-Trattamento di fine rapporto
€ 0,25
€ 1,37
€ 1,48
€ 1,59
€ 1,73
€ 1,88
€ 2,09
€ 2,29
€ 20,79
€ 23,78
€ 25,69
€ 27,72
€ 30,13
€ 32,73
€ 44,61
€ 48,13
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
TAVOLA 77 – SCUOLA – RETRIBUZIONE LORDA
Insegnante scuola
infanzia
Insegnante scuola
elementare
Insegnante scuola
media inferiore
Insegnante scuola
secondaria superiore
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 2.206,12
€ 2.386,38
€ 2.592,85
€ 2.592,85
Scatti di anzianità biennali
€ 201,60
€ 230,10
€ 249,45
€ 249,45
Indennità funzione docente
€ 135,90
€ 169,88
€ 224,24
€ 224,24
Differenza livello
.
.
.
€ 275,32
Totale paga mensile
€ 2.543,62
€ 2.786,36
€ 3.066,54
€ 3.341,86
Costo orario diretto
€ 19,77
€ 25,03
€ 32,62
€ 34,81
Sospensione del servizio
€ 8,76
€ 12,74
€ 16,65
€ 17,75
Festività infrasettimanali
€ 1,97
€ 2,60
€ 3,40
€ 3,63
2-Retribuzione indiretta
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,25
€ 0,38
€ 0,59
€ 0,61
Permessi retribuiti
€ 0,61
€ 0,81
€ 1,06
€ 1,13
Gratifica natalizia
€ 2,66
€ 3,52
€ 4,60
€ 4,91
Totale costo indiretto
€ 14,25
€ 20,05
€ 26,31
€ 28,04
Totale costi diretti e indiretti
€ 34,02
€ 45,08
€ 58,93
€ 62,85
3-Contributi assicurativi eprevidenziali
€ 8,47
€ 11,22
€ 14,67
€ 15,65
4-Fondiss
€ 0,34
€ 0,45
€ 0,59
€ 0,63
5-Trattamento fine rapporto
€ 2,47
€ 3,25
€ 4,19
€ 4,10
€ 45,30
€ 60,01
€ 78,39
€ 83,23
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
139
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 78 - CONTRATTO PRIVATISTICO – RETRIBUZIONE LORDA
Addetto qualificato 3° grado
Addetto specializzato 3° grado
€ 1.567,95
€ 1.789,97
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
Scatti di anzianità biennali
€ 149,45
€ 199,25
Totale paga mensile
€ 1.717,40
€ 1.989,22
Costo orario diretto
€ 11,01
€ 12,75
Ferie
€ 1,34
€ 1,56
Festività infrasettimanali
€ 0,86
€ 1,00
2-Retribuzione indiretta
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,09
€ 0,10
Permessi retribuiti
€ 0,27
€ 0,31
Gratifica natalizia
€ 1,16
€ 1,35
Totale costo indiretto
€ 3,72
€ 4,31
Totale costi diretti e indiretti
€ 14,73
€ 17,06
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,95
€ 4,57
4-Fondiss
€ 0,15
€ 0,17
5- Trattamento fine rapporto
€ 1,13
€ 1,31
€ 19,96
€ 23,12
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
TAVOLA 79 - AZIENDA AUTONOMA DI PRODUZIONE – RETRIBUZIONE LORDA
Operaio qualificato
Capo squadra 5 A
Coordinatore squadre 6°
€ 1.555,12
€ 1.845,75
€ 1.902,20
€ 128,30
€ 166,75
€ 188,15
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
Scatti di anzianità biennali
Indennità di squadra
€ 126,05
€ 174,24
€ 189,43
Totale paga mensile
€ 1.809,47
€ 2.186,74
€ 2.279,78
Costo orario diretto
€ 11,60
€ 14,02
€ 14,61
Ferie
€ 1,57
€ 1,90
€ 1,98
Festività infrasettimanali
€ 0,97
€ 1,17
€ 1,22
2-Retribuzione indiretta
Assemblee e permessi Sindacali/studio
€ 0,10
€ 0,12
€ 0,13
Permessi retribuiti
€ 0,30
€ 0,37
€ 0,38
Gratifica natalizia
€ 1,31
€ 1,58
€ 1,65
Totale costo indiretto
€ 4,25
€ 5,14
€ 5,36
Totale costi diretti e indiretti
€ 15,85
€ 19,16
€ 19,97
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 4,50
€ 5,44
€ 5,67
4-Fondiss
€ 0,16
€ 0,19
€ 0,20
5-Trattamento fine rapporto
€ 1,32
€ 1,60
€ 1,66
€ 21,83
€ 26,39
€ 27,51
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
140
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 80 - ISTITUTO PER LA SICUREZZA SOCIALE – RETRIBUZIONE LORDA
Medico di base
Infermiere
professionale
Operatore Tecnico
assistenziale
Assistente medico
Paga base mensile
€ 2.592,85
€ 2.206,12
€ 1.889,48
€ 2.386,38
Scatti di anzianità biennali
€ 249,15
€ 201,60
€ 176,05
€ 230,10
Indennità fissa
€ 814,09
.
.
€ 893,03
1-Retribuzione diretta
Indennità progressiva
€ 609,81
.
.
€ 441,21
Maggiorazione
€ 142,39
.
.
€ 133,43
Incentivo assistiti
€ 929,62
.
.
.
Indennità di funzione
.
€ 104,81
€ 95,27
€ 131,23
Differenza di livello
.
.
.
€ 225,82
Indennità integrativa
.
.
.
€ 175,50
Totale paga mensile
€ 5.337,91
€ 2.512,53
€ 2.160,80
€ 4.616,70
Costo orario diretto
€ 32,42
€ 16,11
€ 13,85
€ 28,04
Ferie
€ 4,18
€ 2,08
€ 1,79
€ 3,62
Festività infrasettimanali
€ 2,74
€ 1,36
€ 1,17
€ 2,37
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,25
€ 0,13
€ 0,11
€ 0,22
2-Retribuzione indiretta
Permessi retribuiti
€ 0,80
€ 0,40
€ 0,34
€ 0,70
Gratifica natalizia
€ 2,88
€ 1,73
€ 1,49
€ 3,02
Totale costo indiretto
€ 10,86
€ 5,71
€ 4,91
€ 9,92
Totale costi diretti e indiretti
€ 43,28
€ 21,81
€ 18,76
€ 37,95
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 10,78
€ 5,43
€ 4,67
€ 9,45
4-Fondiss
€ 0,43
€ 0,22
€ 0,19
€ 0,38
5-Trattamento fine rapporto
€ 1,79
€ 1,60
€ 1,38
€ 1,65
€ 56,28
€ 29,07
€ 24,99
€ 49,43
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
141
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 81- LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO (DICEMBRE 2014)
Maschi
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Attività manifatturiere
Femmine
21
12
3.766
1.381
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
11
2
Costruzioni
883
95
1.267
1.230
Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto e magazzinaggio
253
75
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
296
407
Servizi di informazione e comunicazione
436
258
Attività finanziarie e assicurative
458
415
Attività immobiliari
39
43
Attività professionali, scientifiche e tecniche
596
558
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
170
360
Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria
Istruzione
5
3
26
22
Sanità e assitenza sociale
50
205
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
152
101
Altre attività di servizi
82
288
Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro
4
388
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
0
2
8.515
5.845
Totale
TAVOLA 82 - INDUSTRIA (ABBIGLIAMENTO) – RETRIBUZIONE LORDA
1° CAT.
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
Scatti di anzianità n.4
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT. 2° 4° CAT. 1° 5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
6° CAT.
livello
livello
livello
livello
7° CAT.
8° CAT.
€ 1.589,07 € 1.665,73 € 1.757,40 € 1.858,05 € 1.870,40 € 1.967,35 € 2.057,72 € 2.272,90 € 2.555,35 € 3.178,16
€ 172,76 € 175,84 € 180,12 € 187,00 € 188,52 € 201,04 € 207,52 € 226,96 € 256,24 € 345,48
Totale paga mensile € 1.761,83 € 1.841,57 € 1.937,52 € 2.045,05 € 2.058,92 € 2.168,39 € 2.265,24 € 2.499,86 € 2.811,59 € 3.523,64
Costo orario diretto € 10,84 € 11,33 € 11,92 € 12,58 € 12,67 € 13,34 € 13,94 € 15,38 € 17,30 € 21,68
2 - Retribuzione indiretta:
Ferie
€ 1,34
Permessi retribuiti
€ 0,05
Exfestività
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,00
Festività infrasettimanali
€ 0,72
Assemblee, permessi sindacali/studio
€ 0,08
Gratifica natalizia
€ 1,11
Costo orario indiretto € 3,30
Totale costi orari diretti e indiretti € 14,14
€ 1,40
€ 0,05
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,75
€ 0,09
€ 1,16
€ 3,45
€ 14,78
€ 1,47
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,79
€ 0,09
€ 1,22
€ 3,63
€ 15,55
€ 1,55
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,83
€ 0,10
€ 1,29
€ 3,83
€ 16,42
€ 1,56
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,84
€ 0,10
€ 1,30
€ 3,86
€ 16,53
€ 1,64
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,88
€ 0,10
€ 1,37
€ 4,06
€ 17,41
€ 1,72
€ 0,07
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,92
€ 0,11
€ 1,43
€ 4,24
€ 18,18
€ 1,90
€ 0,07
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,02
€ 0,12
€ 1,58
€ 4,68
€ 20,07
€ 2,13
€ 0,08
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,15
€ 0,13
€ 1,78
€ 5,27
€ 22,57
€ 2,67
€ 0,10
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,44
€ 0,16
€ 2,23
€ 6,60
€ 28,29
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,76
€ 3,93
€ 4,14
€ 4,37
€ 4,40
€ 4,63
€ 4,84
€ 5,34
€ 6,00
€ 7,52
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,18
€ 1,23
€ 1,30
€ 1,37
€ 1,38
€ 1,45
€ 1,51
€ 1,67
€ 1,88
€ 2,36
TOTALE COSTO ORARIO € 19,08
€ 19,95
€ 20,99
€ 22,15
€ 22,30
€ 23,49
€ 24,54
€ 27,08
€ 30,45
€ 38,17
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'i ncidenza.
142
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 83 - INDUSTRIA (MECCANICA DI PRECISIONE) – RETRIBUZIONE LORDA
1° CAT.
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
livello
livello
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
€ 1.630,66 € 1.727,91 € 1.829,62 € 1.929,52 € 2.009,23 € 2.092,70 € 2.331,42 € 2.639,64 € 3.261,28
Scatti di anzianità n.4
€ 177,12 € 181,88 € 187,40 € 194,16 € 204,52 € 210,64 € 232,68 € 264,76 € 354,12
Totale paga mensile € 1.807,78 € 1.909,79 € 2.017,02 € 2.123,68 € 2.213,75 € 2.303,34 € 2.564,10 € 2.904,40 € 3.615,40
Costo orario diretto € 11,12
€ 11,75
€ 12,41
€ 13,07
€ 13,26
€ 14,17
€ 15,78
€ 17,87
€ 22,25
2 - Retribuzione indiretta:
Ferie
€ 1,37
€ 1,45
€ 1,53
€ 1,61
€ 1,68
€ 1,75
€ 1,94
€ 2,20
€ 2,74
Permessi retribuiti
€ 0,05
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,07
€ 0,07
€ 0,08
€ 0,10
Exfestività
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Festività infrasettimanali
€ 0,74
€ 0,78
€ 0,82
€ 0,87
€ 0,90
€ 0,94
€ 1,05
€ 1,19
€ 1,48
Assemblee, permessi sindacali/studio
€ 0,08
€ 0,09
€ 0,09
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,11
€ 0,12
€ 0,14
€ 0,17
Gratifica natalizia
€ 1,14
€ 1,21
€ 1,27
€ 1,34
€ 1,40
€ 1,45
€ 1,62
€ 1,83
€ 2,28
Costo orario indiretto € 3,39
€ 3,58
€ 3,78
€ 3,98
€ 4,15
€ 4,32
€ 4,80
€ 5,44
€ 6,77
Totale costi diretti e indiretti € 14,51
€ 15,33
€ 16,19
€ 17,05
€ 17,77
€ 18,49
€ 20,58
€ 23,61
€ 29,02
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,86
€ 4,08
€ 4,31
€ 4,53
€ 4,73
€ 4,92
€ 5,48
€ 6,20
€ 7,72
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,21
€ 1,28
€ 1,35
€ 1,42
€ 1,48
€ 1,54
€ 1,71
€ 1,94
€ 2,42
TOTALE COSTO ORARIO € 19,58
€ 20,69
€ 21,85
€ 23,00
€ 23,98
€ 24,95
€ 27,77
€ 31,46
€ 39,16
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza.
TAVOLA 84 - INDUSTRIA (CHIMICA) – RETRIBUZIONE LORDA
1° CAT.
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
livello
livello
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
€ 1.620,08 € 1.707,97 € 1.813,54 € 1.921,51 € 2.009,35 € 2.087,81 € 2.315,04 € 2.618,54 € 3.240,18
Scatti di anzianità n.4
€ 175,84 € 179,52 € 185,48 € 193,04 € 204,52 € 210,08 € 230,64 € 262,40 € 351,68
Totale paga mensile € 1.795,92 € 1.887,49 € 1.999,02 € 2.114,55 € 2.213,87 € 2.297,89 € 2.545,68 € 2.880,94 € 3.591,86
Costo orario diretto € 11,05
€ 11,62
€ 12,30
€ 13,01
€ 13,62
€ 14,14
€ 15,67
€ 17,73
€ 22,10
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
€ 1,36
€ 1,43
€ 1,52
€ 1,60
€ 1,68
€ 1,74
€ 1,93
€ 2,18
€ 2,72
Permessi retribuiti
€ 0,05
€ 0,05
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,07
€ 0,07
€ 0,08
€ 0,10
Exfestività
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Festività infrasettimanali
€ 0,73
€ 0,77
€ 0,82
€ 0,86
€ 0,90
€ 0,94
€ 1,04
€ 1,18
€ 1,47
Assemblee, Permessi sindacali/studio
€ 0,08
€ 0,09
€ 0,09
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,11
€ 0,12
€ 0,13
€ 0,17
Gratifica natalizia
€ 1,13
€ 1,19
€ 1,26
€ 1,34
€ 1,40
€ 1,45
€ 1,61
€ 1,82
€ 2,27
Costo orario indiretto € 3,36
€ 3,54
€ 3,75
€ 3,96
€ 4,15
€ 4,31
€ 4,77
€ 5,40
€ 6,73
Totale costi diretti e indiretti € 14,42
€ 15,15
€ 16,05
€ 16,97
€ 17,77
€ 18,45
€ 20,44
€ 23,13
€ 28,83
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,83
€ 4,03
€ 4,27
€ 4,52
€ 4,73
€ 4,91
€ 5,44
€ 6,15
€ 7,67
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,20
€ 1,26
€ 1,34
€ 1,41
€ 1,48
€ 1,54
€ 1,70
€ 1,93
€ 2,40
TOTALE COSTO ORARIO € 19,45
€ 20,44
€ 21,65
€ 22,90
€ 23,98
€ 24,89
€ 27,57
€ 31,20
€ 38,90
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza.
143
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 85 - ARTIGIANATO (MECCANICA) – RETRIBUZIONE LORDA
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2°
livello
5° CAT. 1°
livello
6° CAT.
€ 1.727,91
€ 181,88
€ 1.909,79
€ 10,98
€ 1.829,62
€ 187,40
€ 2.017,02
€ 11,59
€ 1.929,52
€ 194,16
€ 2.123,68
€ 12,21
€ 2.009,23
€ 204,52
€ 2.213,75
€ 12,72
€ 2.092,70
€ 210,64
€ 2.303,34
€ 13,24
€ 2.331,42
€ 232,68
€ 2.564,10
€ 14,74
€ 1,44
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,83
€ 0,78
€ 0,08
€ 1,21
€ 4,34
€ 15,32
€ 1,52
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,88
€ 0,82
€ 0,09
€ 1,28
€ 4,59
€ 16,18
€ 1,60
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,93
€ 0,87
€ 0,09
€ 1,34
€ 4,83
€ 17,04
€ 1,67
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,97
€ 0,90
€ 0,10
€ 1,40
€ 5,04
€ 17,76
€ 1,74
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,00
€ 0,94
€ 0,10
€ 1,46
€ 5,24
€ 18,48
€ 1,94
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,12
€ 1,04
€ 0,11
€ 1,62
€ 5,83
€ 20,57
1° CAT.
1 - Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 1.630,66
Scatti di anzianità n.4
€ 177,12
Totale paga mensile € 1.807,78
Costo orario diretto € 10,39
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
€ 1,37
Permessi retribuiti
€ 0,00
Exfestività
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,79
Festività infrasettimanali
€ 0,74
Assemblee, permessi sindacali/studio
€ 0,08
Gratifica natalizia
€ 1,14
Costo orario indiretto
€ 4,11
Totale costi diretti e indiretti € 14,50
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,86
€ 4,08
€ 4,30
€ 4,53
€ 4,72
€ 4,92
€ 5,47
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,21
€ 1,28
€ 1,35
€ 1,42
€ 1,48
€ 1,54
€ 1,71
TOTALE COSTO ORARIO
€ 19,57
€ 20,67
€ 21,83
€ 22,99
€ 23,96
€ 24,93
€ 27,75
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevare l'incidenza.
TAVOLA 86 – COMMERCIO – RETRIBUZIONE LORDA
1° CAT.
2° CAT.
3° CAT.
Liv. B
3° CAT.
Liv. A
4° CAT.
Liv. B
4° CAT.
Liv. A
5° CAT.
Liv. B
5° CAT.
Liv. A
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
€ 1.609,82
€ 191,76
€ 1.801,58
€ 10,35
€ 1.695,74
€ 201,96
€ 1.897,70
€ 10,91
€ 1.756,69
€ 209,24
€ 1.965,93
€ 11,30
€ 1.818,50
€ 216,60
€ 2.035,10
€ 11,70
€ 1.872,07
€ 222,96
€ 2.095,03
€ 12,04
€ 1.926,59
€ 229,48
€ 2.156,07
€ 12,39
€ 2.017,31
€ 240,00
€ 2.257,31
€ 12,97
€ 2.097,94
€ 249,88
€ 2.347,82
€ 13,49
€ 2.203,53
€ 262,44
€ 2.465,97
€ 14,17
€ 2.385,44
€ 284,12
€ 2.669,56
€ 15,34
€ 2.597,63
€ 309,40
€ 2.907,03
€ 16,71
€ 1,10
€ 0,10
€ 0,09
€ 0,17
€ 0,80
€ 0,07
€ 1,09
€ 3,43
€ 13,78
€ 1,16
€ 0,11
€ 0,09
€ 0,18
€ 0,84
€ 0,08
€ 1,15
€ 3,61
€ 14,51
€ 1,20
€ 0,11
€ 0,10
€ 0,19
€ 0,87
€ 0,08
€ 1,19
€ 3,74
€ 15,04
€ 1,24
€ 0,11
€ 0,10
€ 0,20
€ 0,90
€ 0,08
€ 1,23
€ 3,87
€ 15,57
€ 1,28
€ 0,12
€ 0,10
€ 0,20
€ 0,93
€ 0,09
€ 1,26
€ 3,98
€ 16,02
€ 1,32
€ 0,12
€ 0,11
€ 0,21
€ 0,96
€ 0,09
€ 1,30
€ 4,10
€ 16,49
€ 1,38
€ 0,13
€ 0,11
€ 0,22
€ 1,00
€ 0,09
€ 1,36
€ 4,29
€ 17,27
€ 1,43
€ 0,13
€ 0,11
€ 0,23
€ 1,04
€ 0,10
€ 1,42
€ 4,46
€ 17,96
€ 1,51
€ 0,14
€ 0,12
€ 0,24
€ 1,10
€ 0,10
€ 1,49
€ 4,69
€ 18,86
€ 1,63
€ 0,15
€ 0,13
€ 0,26
€ 1,19
€ 0,11
€ 1,61
€ 5,08
€ 20,42
€ 1,77
€ 0,16
€ 0,14
€ 0,28
€ 1,29
€ 0,12
€ 1,75
€ 5,53
€ 22,23
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,64
€ 3,83
€ 3,97
€ 4,11
€ 4,23
€ 4,35
€ 4,56
€ 4,74
€ 4,98
€ 5,39
€ 5,87
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,15
€ 1,21
€ 1,25
€ 1,30
€ 1,33
€ 1,37
€ 1,44
€ 1,50
€ 1,57
€ 1,70
€ 1,85
TOTALE COSTO ORARIO
€ 18,56
€ 19,56
€ 20,26
€ 20,97
€ 21,59
€ 22,22
€ 23,26
€ 24,19
€ 25,41
€ 27,51
€ 29,96
1 - Retribuzione diretta
Paga base mensile
Scatti di anzianità n.4
Totale paga mensile
Costo Orario diretto
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
Permessi retribuiti
Exfestività
Riduzione orario di lavoro
Festività infrasettimanali
Assemblee, permessi sindacali/studio
Gratifica natalizia
Costo orario indiretto
Totali costi diretti e indiretti
144
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.8 - I REDDITI
I redditi rappresentano un flusso di ricchezza durante un periodo di tempo e
costituiscono la base imponibile per le principali imposte dello Stato. Misurare l’arricchimento
di un soggetto rappresenta il parametro più equo per commisurare il prelievo fiscale.
Aumentare il reddito significa aumentare anche la propensione al consumo delle
famiglie. Ciò è strettamente collegato con la crescita economica, con l’efficienza e con la
competitività del sistema produttivo.
TAVOLA 87 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI
Var.%
2014
€ 129.791.644,3 -1,6% € 128.728.649,1 -0,8% € 127.349.662,2
2011
-1,1%
€ 122.741.648,0
-3,6%
Stato
€ 73.711.635,6
-0,7%
€ 67.268.096,6
-6,9%
SETTORE PUBBLICO
Var.%
2012
-2,2%
€ 72.796.539,3
Var.%
2013
-1,2%
€ 72.272.936,5
Var.%
I.S.S.
€ 36.032.989,8
-0,7%
€ 36.080.409,2
0,1%
€ 36.075.831,7
0,0%
€ 35.683.761,7
-1,1%
A.A.S.S.
€ 6.624.190,7
-2,4%
€ 6.480.050,0
-2,2%
€ 6.475.174,3
-0,1%
€ 6.167.724,1
-4,7%
A.A.S.P.
€ 1.611.331,3
0,3%
€ 1.657.162,4
2,8%
€ 1.550.213,5
-6,5%
€ 1.412.178,2
-8,9%
A.A.S.F.N.
€ 1.103.114,1
1,1%
€ 1.090.128,6
-1,2%
€ 1.024.013,7
-6,1%
.
.
C.O.N.S.
€ 416.920,1
-1,9%
€ 380.129,2
-8,8%
€ 349.089,5
-8,2%
€ 319.714,5
-8,4%
€ 8.737.063,8
-2,5%
€ 8.547.546,0
-2,2%
€ 7.776.676,6
-9,0%
€ 6.839.761,8
-12,0%
€ 93.005,8
-3,1%
€ 88.015,0
-5,4%
€ 85.659,1
-2,7%
€ 88.407,2
3,2%
€ 1.461.393,3
7,7%
€ 1.608.669,3
10,1%
€ 1.740.067,3
8,2%
€ 1.488.005,4
-14,5%
.
.
.
.
.
.
€ 3.473.998,5
.
€ 384.086.122,7 -4,4% € 378.880.204,3 -1,4% € 379.262.898,9
€ 376.499,2
3,0%
€ 399.904,9
6,2%
€ 478.159,5
0,1%
19,6%
€ 382.904.204,6
€ 501.313,3
1,0%
4,8%
€ 142.646.095,5 -3,3% € 137.782.077,4 -3,4% € 142.926.300,1
3,7%
€ 148.932.472,4
4,2%
Cantieri di Stato
Autorità Aviazione Civile e Navale
Università
Poste
SETTORE PRIVATO
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Industrie Manifatturiere
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di
gestione dei rifiuti
€ 112.948,0
-25,7%
€ 127.982,0
13,3%
€ 151.491,3
18,4%
€ 277.414,7
83,1%
€ 30.521.253,7
Costruzioni
Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione
€ 57.627.605,5
autoveicoli
-8,6%
€ 27.549.178,3
-9,7%
€ 27.737.271,4
0,7%
€ 25.445.630,7
-8,3%
-3,2%
€ 60.058.344,8
4,2%
€ 59.520.112,3
-0,9%
€ 57.773.706,0
-2,9%
16,2%
Trasporto e magazzinaggio
€ 7.656.559,6
-11,7%
€ 7.490.865,3
-2,2%
€ 7.179.469,6
-4,2%
€ 8.342.087,0
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
€ 12.952.281,2
-1,3%
€ 12.837.232,2
-0,9%
€ 13.175.527,5
2,6%
€ 13.937.809,3
5,8%
Servizi di informazione e comunicazione
€ 18.670.954,9
4,2%
€ 20.795.889,3 11,4% € 20.831.734,6
0,2%
€ 21.144.288,0
1,5%
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
€ 47.468.656,5 -10,5% € 46.524.292,1
-2,0%
€ 43.077.658,7
-7,4%
€ 42.197.440,5
-2,0%
€ 1.697.376,0
-21,5%
€ 1.719.302,0
1,3%
€ 1.757.457,5
2,2%
€ 1.883.479,6
7,2%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
€ 29.978.249,3
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
€ 11.230.502,4
alle imprese
Amministrazione pubblica e difesa, Assicurazione
€ 232.477,5
Sociale Obbligatoria
-8,1%
€ 29.124.595,6
-2,8%
€ 28.058.872,6
-3,7%
€ 27.738.443,9
-1,1%
0,5%
€ 10.987.298,9
-2,2%
€ 10.403.323,6
-5,3%
€ 10.551.287,3
1,4%
9,7%
€ 233.600,9
0,5%
€ 233.016,4
-0,3%
€ 225.807,9
-3,1%
€ 909.615,2
-5,5%
€ 922.312,8
1,4%
€ 911.604,5
-1,2%
€ 896.024,2
-1,7%
€ 4.617.662,1
15,8%
€ 4.854.777,9
5,1%
€ 5.089.556,7
4,8%
€ 5.149.559,5
1,2%
€ 5.867.391,9
-3,2%
€ 6.042.664,8
3,0%
€ 6.320.469,4
4,6%
€ 6.530.238,9
3,3%
€ 7.575.710,5
3,6%
€ 7.454.718,9
-1,6%
€ 7.463.704,9
0,1%
€ 7.616.627,2
2,0%
Attività di famiglie e convivenze cpme datori di lavoro€ 3.816.744,8
€ 127.538,9
Organizzazioni ecd organismi extraterritoriali
6,5%
€ 3.853.669,6
1,0%
€ 3.826.179,9
-0,7%
€ 3.637.870,9
-4,9%
14,0%
€ 121.496,6
-4,7%
€ 120.988,2
-0,4%
€ 122.703,4
1,4%
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento
Altre attività di servizi
Totale Retribuzioni Lorde € 513.877.767,0 -3,7% € 507.608.853,3 -1,2% € 506.612.561,1
-0,2%
€ 505.645.852,6
-0,2%
Contributi Sociali a carico del datore di lavoro € 122.816.786,3 -3,7% € 121.318.515,9 -1,2% € 121.080.402,1
-0,2%
€ 120.849.358,8
-0,2%
Totale redditi da lavoro dipendente € 636.694.553,3 -3,7% € 628.927.369,3 -1,2% € 627.692.963,2
-0,2%
€ 626.495.211,4
-0,2%
145
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Nel 2014, come evidenziato dalla Tavola 87 e dai Grafici 87 e 88, il monte delle
retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti totali diminuisce complessivamente del -0,2%,
stessa variazione negativa dell’anno precedente.
Il settore pubblico nel 2014 fa registrare una riduzione percentuale del -3,6%, contro una
diminuzione del -1,1% nel 2013.
I redditi nel settore privato, invece, aumentano lievemente, dopo la variazione minima
nel 2013 del monte salari e stipendi pari al +0,1%, la flessione nel 2014 è positiva ed è pari al
+1,0%.
Per analizzare i valori delle retribuzioni pubbliche e private a prezzi 2014, la Tavola 88
mette in evidenza la dinamica delle rivalutazioni monetarie applicate al valore corrente.
Come evidenziato dai Grafici 87 e 88, la dinamica di crescita più sostenuta la si può
riscontrare in corrispondenza degli anni 2006-2008, sia nell’ammontare totale delle retribuzioni
lorde, così come nella crescita degli occupati, soprattutto nel settore privato; nel settore
pubblico, invece, seppure retribuzioni e occupati aumentassero, la crescita era molto più
contenuta. A partire dal 2009, con la diminuzione dell’occupazione dovuta da un lato alla crisi
economica e dall’altro, alla politica di contenimento della spesa pubblica, la crescita delle
retribuzioni è rallentata in entrambi i settori, fino a registrare una contrazione negli ultimi tre
anni.
La Tavola 89 mostra le retribuzioni lorde 2014 percepite nei settori pubblico e privato: le
stesse generano una retribuzione media per dipendente che nel pubblico è pari a €33.738,77
(+2,23% rispetto al 2013); mentre nel settore privato è pari a €26.664,64 (+2,17%
TAVOLA 88 - RETRIBUZIONI LAVORATORI DIPENDENTI (A PREZZI 2014)
Coefficienti di rivalutazione
monetaria
2010
2011
2012
2013
2014
1,072
1,044
1,013
1,002
1,000
SETTORE PUBBLICO
Valore corrente
131.962.840,37 129.791.644,28 128.728.649,06 127.349.662,17 122.741.647,97
A prezzi 2014
141.464.164,88 135.502.476,63 130.402.121,50 127.604.361,49 122.741.647,97
SETTORE PRIVATO
Valore corrente
401.868.497,82 384.086.122,68 378.880.204,28 379.262.898,92 382.904.204,60
A prezzi 2014
430.803.029,66 400.985.912,08 383.805.646,94 380.021.424,72 382.904.204,60
TOTALE RETRIBUZIONI
Valore corrente
533.831.338,19 513.877.766,96 507.608.853,34 506.612.561,09 505.645.852,57
A prezzi 2014
572.267.194,54 536.488.388,71 514.207.768,43 507.625.786,21 505.645.852,57
146
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 87 - VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE RETRIBUZIONI, SETTORI: PUBBLICO E PRIVATO
1,0%
2014
-3,6%
-1,1% 2013
0,1%
-1,4% 2012
-0,8%
-4,4%
2011
-1,6%
2010
2,1%
2,4%
-1,0%2009
2,4%
2008
7,2%
1,9%
2007
7,9%
3,4%
2006
2005
-6,0%
-4,0%
-2,0%
7,7%
4,8%
4,5%
1,7%
0,0%
2,0%
Settore Privato
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
Settore Pubblico
GRAFICO 88 - VARIAZIONE PERCENTUALE DEL TOTALE DELLE RETRIBUZIONI
8,0%
6,9%
6,7%
6,0%
4,0%
5,6%
3,7%
2,2%
2,0%
0,0%
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
-0,2%
-2,0%
-4,0%
-3,7%
-6,0%
147
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
-1,2%
-0,2%
-0,2%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 89 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI
Retribuzione
Pubblico
Privato
Numero Dipendenti
Totale
Pubblico
Privato
Totale
Retribuzione media per dipendente
Pubblico
Privato
Totale
2004
€ 111.974.706,16 € 305.571.167,08 € 417.545.873,24
4.060
13.626
17.686
€ 27.579,98 € 22.425,60 € 23.608,84
2005
€ 113.905.251,01 € 319.273.789,25 € 433.179.040,26
4.001
13.944
17.945
€ 28.469,20 € 22.896,86 € 24.139,26
2006
€ 119.348.597,07 € 343.765.012,20 € 463.113.609,27
4.015
14.599
18.614
€ 29.725,68 € 23.547,16 € 24.879,85
2007
€ 123.458.851,42 € 370.821.338,53 € 494.280.189,95
4.020
15.407
19.427
€ 30.711,16 € 24.068,37 € 25.442,95
2008
€ 125.828.893,75 € 397.651.757,77 € 523.480.651,52
4.030
15.935
19.965
€ 31.223,05 € 24.954,61 € 26.219,92
2009
€ 128.822.738,61 € 393.655.803,43 € 522.478.542,04
4.054
15.677
19.731
€ 31.776,70 € 25.110,40 € 26.480,08
2010
€ 131.962.840,37 € 401.868.497,82 € 533.831.338,19
4.023
15.449
19.472
€ 32.802,10 € 26.012,59 € 27.415,33
2011
€ 129.791.644,28 € 384.086.122,68 € 513.877.766,96
3.997
15.006
19.003
€ 32.472,27 € 25.595,50 € 27.041,93
2012
€ 128.728.649,06 € 378.880.204,28 € 507.608.853,34
3.959
14.653
18.612
€ 32.515,45 € 25.856,84 € 27.273,20
2013
€ 127.349.662,17 € 379.262.898,92 € 506.612.561,09
3.859
14.533
18.392
€ 33.000,69 € 26.096,67 € 27.545,27
2014
€ 122.741.647,97 € 382.904.204,60 € 505.645.852,57
3.638
14.360
17.998
€ 33.738,77 € 26.664,64 € 28.094,56
sempre rispetto al 2013).
Nel 2014 aumenta, rispetto all’anno precedente, la retribuzione media territoriale, che
ammonta a €1.941,24 (Tav.90) e che risulta dal calcolo medio di un paniere di retribuzioni del
settore privato, determinato annualmente con Decreto Reggenziale; si presenta, tra l’altro, al
di sotto della retribuzione media del settore privato che è pari a €2.051,13.
La dinamica di crescita della retribuzione media contrattuale, negli ultimi dieci anni, è
sempre stata minore di quella della retribuzione media del settore privato escluso l’anno 2003
dove i valori sono quasi allineati.
A partire dal 1997 e fino al 2000, gli incrementi della retribuzione media territoriale
sono aumentati mediamente del 4 o 5% annuo, mentre dal 2001 ad oggi la tendenza è in netta
diminuzione con una crescita retributiva più vicina al costo della vita.
Gli ultimi anni sono però caratterizzati da un andamento altalenante, infatti, come
mostrato dal grafico 92, l’incremento della retribuzione media territoriale e il costo della vita
difficilmente si allineano, anzi presentano una netta discrepanza.
148
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 90 - INCREMENTI PERCENTUALI DELLA RETRIBUZIONE MEDIA
Retribuzione media
territoriale
Incremento
Retribuzione media settore
Costo della vita
retribuzione media
privato
(*)
territoriale
1998
€ 1.302,50
€ 1.431,20
5,13
1,80
1999
€ 1.369,13
€ 1.482,81
5,12
1,60
2000
€ 1.437,82
€ 1.524,11
5,02
2,60
2001
€ 1.491,53
€ 1.538,19
3,74
2,70
2002
€ 1.530,00
€ 1.579,57
2,58
2,40
2003
€ 1.567,00
€ 1.574,01
2,42
2,50
2004
€ 1.599,00
€ 1.725,05
2,04
2,00
2005
€ 1.641,00
€ 1.761,00
2,63
1,70
2006
€ 1.684,00
€ 1.811,32
2,62
2,00
2007
€ 1.729,00
€ 1.851,41
2,67
1,70
2008
€ 1.773,00
€ 1.919,58
2,54
3,20
2009
€ 1.801,00
€ 1.931,56
1,58
0,70
2010
€ 1.839,00
€ 2.000,96
2,11
1,60
2011
€ 1.839,00
€ 1.968,88
0,00
2,70
2012
€ 1.875,00
€ 1.988,99
1,96
3,00
2013
€ 1.913,00
€ 2.007,43
2,03
1,10
2014
€ 1.941,24
€ 2.051,13
1,48
0,20
(*) medio Istat
GRAFICO 89 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA PER DIPENDENTE (2004=100)
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Pubblico
2010
2011
Privato
149
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 90 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA (2004=100)
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Retribuzione media territoriale
2010
2011
2012
2013
Retribuzione media settore privato
GRAFICO 91 - ANDAMENTO DELLA RETRIBUZIONE MEDIA
€ 2.500,00
€ 2.000,00
€ 1.500,00
€ 1.000,00
€ 500,00
€ 0,00
2004
2005
2006
2007
2008
Retribuzione media territoriale
2009
2010
2011
2012
2013
Retribuzione media settore privato
150
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2014
2014
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 92 - ANDAMENTO DEGLI INCREMENTI MEDI RETRIBUTIVI E DEL COSTO DELLA VISTA
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0,0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Incremento retribuzione media territoriale
151
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Costo della vita
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 91 - RETRIBUZIONI LORDE DEL SETTORE PRIVATO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA
2013
2014
€ 478.160
€ 501.313
Totale ramo Agricoltura, caccia e silvicoltura
€ 478.160
€ 501.313
10
I ndus tri e a l i me nta ri
€ 5.543.236
€ 5.382.737
11
I ndus tri a de l l e be va nde
€ 568.272
€ 256.689
13
I ndus tri e te s s i l i
€ 489.697
€ 514.706
14
Confe zi one di a rti col i di a bbi gl i a me nto; confe zi one di a rti col i i n pe l l e e pe l l i cci a
€ 3.637.896
€ 3.105.912
15
Fa bbri ca zi one di a rti col i i n pe l l e e s i mi l i
€ 2.381.756
€ 2.247.307
16
I ndus tri a de l l e gno e de i prodotti i n l e gno e s ughe ro, e s cl us i i mobi l i ; fa bbri ca zi one di a rti col i i n pa gl i a
€ 4.678.307
€ 5.052.789
17
Fa bbri ca zi one di ca rta e di prodotti di ca rta
€ 2.293.462
€ 2.458.957
18
Sta mpa e ri produzi one di s upporti re gi s tra ti
€ 3.263.407
€ 3.380.014
20
Fa bbri ca zi one di prodotti chi mi ci
€ 15.173.173
€ 16.690.815
21
Fa bbri ca zi one di prodotti fa rma ce uti ci di ba s e e di pre pa ra ti fa rma ce uti ci
€ 4.659.356
€ 5.225.705
22
Fa bbri ca zi one di a rti col i i n gomma e ma te ri e pl a s ti che
€ 13.989.591
€ 15.991.423
23
Fa bbri ca zi one di a l tri prodotti de l l a l a vora zi one di mi ne ra l i non me ta l l i fe ri
€ 5.164.731
€ 5.124.107
24
Me ta l l urgi a
€ 4.338.256
25
Fa bbri ca zi one di prodotti i n me ta l l o (Es cl us i ma cchi ne e i mpi a nti )
€ 15.198.794
€ 15.348.741
26
Fa bbri ca zi one di compute r e prodotti di e l e ttroni ca e otti ca ; a ppa re cchi e l e ttrome di ca l i , a ppa re cchi di mi s ura zi one
€ 2.560.900
€ 2.745.890
27
Fa bbri ca zi one di a ppa re cchi a ture e l e ttri che e d a ppa re cchi a ture pe r us o dome s ti co non e l e ttri che
€ 7.699.603
28
Fa bbri ca zi one di ma cchi na ri e d a ppa re cchi ture nca
€ 19.479.419
€ 19.447.086
29
Fa bbri ca zi one di a utove i col i , ri morchi e s e mi ri morchi
€ 1.096.328
€ 1.172.707
30
Fa bbri ca zi one di a l tri me zzi di tra s porto
€ 147.416
31
Fa bbri ca zi one di mobi l i
€ 18.289.863
€ 19.252.970
32
Al tre i ndus tri e ma ni fa tturi e re
€ 8.383.144
€ 8.373.029
33
Ri pa ra zi one , ma nute nzi one e d i ns ta l l a zi one di ma cchi ne e d a ppa re cchi a ture
01
Col ti va zi oni Agri col e e Produzi one di Prodotti Ani ma l i , Ca cci a e Se rvi zi Conne s s i
€ 4.533.052
€ 7.696.957
€ 189.320
€ 3.889.693
€ 4.741.561
Totale ramo Attività manifatturiere
€ 142.926.300
€ 148.932.472
37
Ge s ti one de l l e re ti fogna ri e
€ 57.731
€ 64.696
38
Atti vi tà di ra ccol ta , tra tta me nto e s ma l ti me nto de i ri fi uti , re cupe ro de i ma te ri a l i
€ 93.761
€ 212.719
Totale ramo Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di Gestione dei Rifiuti e Risanamento
€ 151.491
€ 277.415
41
Cos truzi one di e di fi ci
€ 9.984.740
€ 8.964.087
42
I nge gne ri a ci vi l e
€ 774.808
€ 804.550
43
La vori di cos truzi one s pe ci a l i zza ti
€ 16.977.724
€ 15.676.994
Totale ramo Costruzioni
€ 27.737.271
€ 25.445.631
45
Comme rci o a l l 'i ngros s o e a l de tta gl i o e ri pa ra zi one di a utove i col i e motoci cl i
€ 6.011.080
€ 6.062.232
46
Comme rci o a l l 'i nfros s o (e s cl us o que l l o di a utove i col i e di motoci cl i )
€ 23.711.234
€ 21.385.504
47
Comme rci o a l de tta gl i o (e s cl us o que l l o di a utove i col i e di motoci cl i )
€ 29.797.798
€ 30.325.970
Totale ramo Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
€ 59.520.112
€ 57.773.706
49
Tra s porto te rre s tre e tra s porto me di a nte condotte
€ 5.105.444
€ 6.511.811
52
Ma ga zzi na ggi o e a tti vi tà di s upporto a i tra s porti
€ 2.074.026
€ 1.830.276
Totale ramo Trasporto e magazzinaggio
€ 7.179.470
€ 8.342.087
61
Tra s porti ma ri tti mi e pe r vi e d'a cqua
.
55
Al l oggi o
€ 3.020.595
€ 3.087.296
56
Atti vi tà de i s e rvi zi di ri s tora zi one
€ 10.154.933
€ 10.850.513
Totale ramo Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
€ 13.175.528
€ 13.937.809
58
Atti vi tà e di tori a l i
€ 5.148.772
€ 5.062.826
59
Atti vi tà di produzi one ci ne ma togra fi ca , di vi de o e di progra mmi te l e vi s i vi , di re gi s tra zi oni mus i ca l i e s onore
€ 124.572
€ 203.582
60
Atti vi tà di progra mma zi one e tra s mi s s i one
€ 2.317.408
€ 2.248.024
61
Te l e comuni ca zi oni
€ 2.523.614
€ 2.608.285
62
Produzi one di s oftwa re , cons ul e nza i nforma ti ca e a tti vi tà conne s s e
€ 5.908.394
€ 5.159.116
63
Atti vi tà de i s e rvi zi d'i nforma zi one e a l tri s e rvi zi i nforma ti ci
€ 4.808.974
€ 5.862.455
Totale ramo Servizi di informazione e comunicazione
€ 20.831.735
€ 21.144.288
64
Atti vi tà di s e rvi zi fi na nzi a ri (e s cl us e l e a s s i cura zi oni e i fondi pe ns i one )
€ 40.756.592
€ 39.873.048
65
As s i cura zi oni , Ri a s s i cura zi oni e fondi pe ns i one (e s cl us e l e a s s i cura zi oni s oci a l i obbl i ga tori e )
€ 1.907.708
€ 1.873.703
66
Atti vi tà a us i l i a ri e de i s e rvi zi fi na nzi a ri e de l l e a tti vi tà a s s i cura ti ve
€ 413.359
€ 450.689
Totale ramo Attività finanziarie e assicurative
€ 43.077.659
€ 42.197.441
68
€ 1.757.458
€ 1.883.480
Totale ramo Attività immobiliari
Atti vi tà i mmobi l i a ri
€ 1.757.458
€ 1.883.480
69
Atti vi tà l e ga l i e conta bi l i tà
€ 4.564.932
€ 4.487.008
70
Atti vi tà di di re zi one a zi e nda l e e di conus l e nza ge s ti ona l e
€ 7.061.261
€ 7.060.811
71
Atti vi tà de gl i s tudi di a rchi te ttura e d'i nge gne ri a ; col l a udi e d a na l i s i te cni che
€ 5.405.241
€ 5.523.035
72
Ri ce rca s ci e nti fi ca e s vi l uppo
€ 1.205.831
€ 1.208.702
73
Pubbl i ci tà e ri ce rche di me rca to
€ 5.520.355
€ 5.109.869
74
Al tre a tti vi tà profe s s i ona l i , s ci e nti fi che e te cni che
€ 4.193.263
€ 4.238.030
75
Se rvi zi ve te ri na ri
€ 107.990
€ 110.988
Totale ramo Attività professionali, scientifiche e tecniche
€ 28.058.873
€ 27.738.444
77
Atti vi tà di nol e ggi o e l e a s i ng ope ra ti vo
€ 775.870
€ 747.059
78
Atti vi tà di ri ce rca , s e l e zi one , forni tura di pe rs ona l e
€ 28.087
€ 4.650
79
Atti vi tà de i s e rvi zi de l l e a ge nzi e di vi a ggi o, de i tour ope ra tor e s e rvi zi di pre nota zi one e a tti vi tà conne s s e
€ 3.823.640
€ 4.147.372
80
Se rvi zi di vi gi l a nza e i nve s ti ga zi one
€ 906.562
€ 898.317
81
Atti vi tà di s e rvi zi pe r e di fi ci e pa e s e ggi o
€ 3.041.538
€ 3.013.617
82
Atti vi tà di s upporto pe r l e funzi oni d'uffi ci o e a l tri s e rvi zi di s upporto a l l e i mpre s e
€ 1.827.627
€ 1.740.272
Totale ramo Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
€ 10.403.324
€ 10.551.287
84
€ 233.016
€ 225.808
Totale ramo Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria
€ 233.016
€ 225.808
85
€ 911.604
€ 896.024
Ammi ni s tra zi one pubbl i ca e di fe s a ; As s i cura zi one Soci a l e Obbl i ga tori a
I s truzi one
Totale ramo Istruzione
€ 911.604
€ 896.024
86
As s i s te nza s a ni ta ri a
€ 3.801.072
€ 3.761.217
87
Se rvi zi di a s s i s te nza s oci a l e re s i de nzi a l e
€ 987.179
€ 1.055.487
88
As s i s te nza s oci a l e non re s i de nzi a l e
€ 301.305
€ 332.855
Totale ramo Sanità e assistenza sociale
€ 5.089.557
€ 5.149.559
90
Atti vi tà cre a ti ve , a rti s ti che e di i ntra tte ni me nto
€ 198.917
91
Atti vi tà di bi bl i ote che , a rchi vi , mus e i e d a l tre a tti vi tà cul tura l i
€ 319.601
€ 281.001
92
Atti vi tà ri gua rda nti l e l otte ri e , l e s comme s s e , l e ca s e da gi oco
€ 3.136.546
€ 3.197.405
93
Atti vi tà s porti ve , di i ntra tte ni me nto e di di ve rti me nto
€ 2.665.406
€ 2.859.247
Totale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
€ 6.320.469
€ 6.530.239
94
Atti vi tà di orga ni zza zi oni a s s oci a ti ve
€ 2.706.012
€ 2.814.488
95
Ri pa ra zi one di compute r e di be ni pe r us o pe rs ona l e e pe r l a ca s a
€ 616.286
€ 481.752
96
Al tre a tti vi tà di s e rvi zi pe r l a pe rs ona
€ 4.141.408
€ 4.320.388
Totale ramo Altre attività di servizi
€ 7.463.705
€ 7.616.627
97
Atti vi tà di fa mi gl i e e convi ve nze come da tori di l a voro pe r pe rs ona l e dome s ti co
€ 192.585
€ 3.826.180
€ 3.637.871
Totale ramo Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
€ 3.826.180
€ 3.637.871
99
€ 120.988
€ 122.703
Orga ni zza zi oni e d orga ni s mi e xtra te rri tori a l i
Totale ramo Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
€ 120.988
€ 122.703
TOTALE SETTORE PRIVATO
€ 379.262.899
€ 382.904.205
152
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.9 – I CONSUMI
2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi
I risultati dell’Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, per l’anno
2014, rispecchiano la situazione economica che sta attraversando la Repubblica di San Marino.
In modo particolare, si evince che, dopo i trend negativi degli scorsi anni, i consumi delle
famiglie sono stazionari. Il periodo di sfiducia e di incertezza, soprattutto economica, che ha
caratterizzato gli ultimi anni non permette alle famiglie di aumentare gli acquisti.
I dati dell’indagine sono stati elaborati su un campione opportunamente selezionato
eliminando i questionari contenenti risposte palesemente incoerenti o mancanti e da ciò, è
emerso che il reddito medio annuale della famiglia sammarinese è di 40.038.55,79 Euro, in
aumento rispetto al reddito del 2013 del +1,6%.
Sempre nel 2014, la spesa media annuale delle famiglie è stata pari, in valori correnti, a €
29.363,82 e rispetto all’anno precedente è aumentata di €47,5 (Grafico 94).
La spesa media mensile della famiglia sammarinese (Tavola 98) nel 2014 è stata di
€2.446,98, registrando un aumento del +0,2% rispetto all’anno precedente. In termini di spesa,
hanno subito importanti aumenti alcune categorie, in particolare: “Generi alimentari e
bevande” (+5,5%), “Pasti e consumazioni fuori casa” (+4,4%), “Servizi sanitari e spese per la
salute” (+9,0%), “Ricreazione e spettacoli” (+4,4%) e “Vacanze” (+5,1%).
Le categorie di spesa che hanno fatto registrare una diminuzione dei consumi delle
famiglie rispetto al 2013 comprendono “Abbigliamento e calzature” (-4,8%), “Abitazione” (0,3%) e “Utenze domestiche (-1,1%), “Utenze telefoniche” (-11,6%), “Arredamento e
apparecchi per la casa” (-8,4%), “Trasporti” (-4,3%), “Attività sportive” (-6,4%), “Istruzione (8,2%) e “Beni e servizi” (-2,7%).
La suddivisione della spesa media mensile è avvenuta nel seguente modo:
•
il 20,7% viene speso per “generi alimentari e bevande” (506,30 Euro),
•
il 17,5% per “abitazione” (428,98 Euro),
•
il 10,5% è utilizzato per i “trasporti” (256,66 Euro),
•
il 9,7% riguarda i “pasti e consumazioni fuori casa” (237,56 Euro).
153
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Dopo l’aumento dei consumi in territorio nel 2013 (75,0%), nel 2014 si è registrata una
lieve diminuzione attestatasi al 73,8%. Le categorie di spesa con la percentuale maggiore in
territorio sono quelle per “Abitazione” (95,6%), “Trasporti” (87,3%), “Generi alimentari e
bevande” (87,3%).
Le categorie dove la spesa avviene prettamente fuori territorio sono “ricreazione e
spettacoli”, “Istruzione”, “pasti e consumazioni fuori casa”, “abbigliamento e calzature”.
La maggior parte delle famiglie sammarinesi (54,0%) dichiara di ritrovarsi in una
situazione economica “stazionaria” rispetto al 2013, diminuiscono le famiglie che dichiarano
una situazione “un po’ peggiorata” (26,3%) e “molto peggiorata” (12,8%). Il 5,7% dei nuclei
famigliari dichiarano che la situazione economica è leggermente migliorata rispetto al 2013
(Grafico 95).
Il 67,6% delle famiglie ha effettuato almeno un acquisto su Internet nel 2014, una
percentuale in forte aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2013 era il 61,9% nel 2012 era il
57,1%). Gli oggetti più acquistati all’interno delle famiglie che hanno dichiarato di effettuare
acquisti sul web, sono apparecchi elettronici (48,9%), vacanze (45,6%), abbigliamento (39,8%),
libri (39,2%) e ticket per eventi (36,6%) (Grafico 96).
Per quanto riguarda i consumi collettivi, la Tav.92 evidenzia le variazioni rispetto al
2013: consumo di gas (+3,90%), raccolta di rifiuti urbani (-6,33%), consumo di energia elettrica
(-1,42%) e acqua (-6,54%).
Il Grafico 93 mette in evidenza come, nell’ultimo decennio, il consumo di energia
elettrica abbia avuto un trend sostanzialmente in crescita per poi assestarsi negli ultimi tre anni
della serie storica. La raccolta dei rifiuti urbani, il consumo di acqua ed il consumo di gas,
invece, hanno registrato in andamento altalenante nel corso degli anni.
Per il 2015 i valori delle tariffe dei servizi pubblici della Tavola 93 risultano invariati,
come risultano invariate le tariffe del gas ad uso civile, dell’energia elettrica per usi domestici,
dell’energia elettrica per usi diversi e della raccolta rifiuti per usi diversi (Tavola 94, 95, 96 e
97).
154
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 92 - CONSUMI COLLETTIVI
Energia Elettriva (inkWh)
Gas (in mc)
Acqua (in mc)
Rifiuti (in quintali)
87.529.787
27.233.402
2.294.248
92.834
1991
96.937.814
34.467.633
2.147.334
97.587
1992
103.992.273
34.003.954
2.232.622
102.446
1993
113.622.670
35.447.822
2.340.427
107.041
1994
121.245.935
36.141.445
2.449.194
112.583
1995
125.008.528
40.458.018
2.407.642
114.091
1996
136.863.857
43.339.387
2.500.934
112.716
1997
142.051.754
42.523.925
2.591.746
124.688
1998
155.177.728
45.578.459
2.878.960
126.049
1999
163.704.846
47.729.351
3.180.977
130.966
2000
184.446.116
46.739.114
2.940.498
128.373
2001
193.371.696
50.641.790
3.061.334
132.606
2002
197.044.601
48.299.987
2.986.757
136.052
2003
208.424.028
54.491.581
3.196.322
132.933
2004
211.781.884
55.606.175
3.107.956
142.483
2005
216.814.476
58.360.328
3.135.342
148.185
2006
230.070.249
54.888.172
3.304.834
151.582
2007
239.983.250
52.785.713
3.218.789
154.039
2008
249.713.051
55.133.255
3.516.957
156.949
2009
260.904.437
55.645.787
3.523.745
151.836
2010
267.358.463
59.978.795
3.056.567
158.460
2011
270.900.000
54.400.000
3.159.097
152.937
2012
263.895.688
45.582.449
3.065.107
146.603
2013
263.635.471
45.992.198
3.563.186
180.147
2014
259.895.934
47.786.143
3.330.240
168.740
Var. %
-1,42%
3,90%
-6,54%
-6,33%
1990
GRAFICO 93 - ANDAMENTO DEI CONSUMI COLLETTIVI (2004=100)
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2004
2005
2006
2007
2008
Energia Elettrica
2009
Gas
2010
Acqua
2011
Rifiuti
155
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 93 - EVOLUZIONE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Corsa solo Andata
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
Corsa Andata e Ritorno
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
Funivia
Abbonamento 12 Corse
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
Gruppi > 25 persone
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
Abbonamento mensile
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
Corsa semplice rivenditore
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
Corsa semplice in vettura
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
Tesserino 12 corse
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
Abbonamento mensile
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
fino a 6 mc/mese
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
da 6 a 12 mc/mese
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,97
€ 0,97
€ 0,97
da 12 a 18 mc/mese
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,49
€ 1,49
€ 1,49
da 18 a 30 mc/mese
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,17
€ 2,17
€ 2,17
oltre 30 mc/mese
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,73
€ 2,73
€ 2,73
fino a 10 mc/mese
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
da 10 a 25 mc/mese
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,71
€ 1,71
€ 1,71
oltre 25 mc/mese
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,95
€ 1,95
€ 1,95
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,48
€ 0,48
€ 0,57
€ 0,57
€ 0,57
primario oltre 200.000 m /anno
€ 0,43
€ 0,43
€ 0,44
€ 0,44
€ 0,51
€ 0,51
€ 0,51
secondario
€ 0,36
€ 0,36
€ 0,38
€ 0,38
€ 0,45
€ 0,45
€ 0,45
interrompibile
€ 0,33
€ 0,33
€ 0,30
.
.
.
.
fino a 4,5 kW
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
oltre 4,5 kW
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
Usi domestici e assimilati
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,55
€ 0,55
€ 0,55
Utenze diverse
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,72
€ 0,72
€ 0,72
Trasporto Pubblico
Acqua uso domestico
Acqua usi diversi
Gas uso tecnologico
3
primario fino a 200.000 m /anno
3
Raccolta rifiuti usi domestici
Tassa ambientale
Fonte AASS
156
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 94 - TARIFFE GAS USO CIVILE 2015
Scaglione
Min mc/anno
Max mc/anno
Tariffe
1
1
510
€ 0,470065
2
511
1.400
€ 0,479373
3
1.401
5.100
€ 0,488772
4
5.101
oltre
€ 0,503009
TAVOLA 95 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DOMESTICI
2011
2012
2013
2014
2015
Potenza impegnata 1,5 kW
fino a 160 kWh/mese
€ 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800
oltre 160 kWh/mese
€ 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180
Potenza impegnata da 3 a 4,5 kW
fino a 160 kWh/mese
€ 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450
oltre 160 kWh/mese
€ 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510
Potenza impegnata da 6 kW o superiore
€ 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510
TAVOLA 96 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DIVERSI 2015
Corrispettivo
potenza
Corrispettivo
energia
2,068649
0,16271
2,857250
0,14676
5,165908
0,11805
4,720177
0,09396
5,664212
0,11276
6,491672
0,08422
7,790006
0,10106
Utilizzazione bassa < 60 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 20 kW
Utilizzazione ridotta < 95 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 30 kW
Utilizzazione normale < 100 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 100 kW
Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in MT
Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in BT
Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in MT
Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in BT
157
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 97 - TARIFFE RACCOLTA RIFIUTI USI DIVERSI 2015
Attività
economica
fino a 3 kW
A
.
€ 320,00
€ 498,00
€ 748,00
€ 997,00
€ 2.138,00
B
.
€ 285,00
€ 403,00
€ 540,00
€ 611,00
€ 775,00
C
.
€ 273,00
€ 344,00
€ 469,00
€ 469,00
€ 755,00
D
.
€ 273,00
€ 344,00
€ 469,00
€ 469,00
€ 855,00
E
.
€ 249,00
€ 320,00
€ 356,00
€ 427,00
€ 735,00
F Uso Hobby
.
come uso
domestico
€ 235,00
.
.
.
G
€ 100,00
.
.
.
.
.
da 3 a 6 kW da 6 a 15 kW da 15 a 30 kW da 30 a 60 kW
oltre 60 kW
GRAFICO 94 - ANDAMENTO DELLA SPESA ANNUALE DELLE FAMIGLIE (CONSUMI PRIVATI)
Fonte “Indagine sui consumi e lo stile di vita della famiglie sammarinesi” 2014
€ 60.000,00
€ 29.825,02
€ 29.852,74
€ 28.292,63
€ 29.316,32
€ 29.363,82
€ 50.000,00
€ 40.000,00
€ 30.000,00
€ 22.208,03
€ 22.399,83
2010
2011
€ 21.985,19
€ 21.061,12
€ 21.663,35
€ 20.000,00
€ 10.000,00
€ 0,00
Spesa in territorio
2012
2013
Spesa media totale
158
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2014
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 98 - RIEPILOGO SPESE
Spese Medie
Annuale
Mensile
Generi al imentari e bevande
6.075,55 €
506,30 €
Pasti e cons umazioni fuori cas a
2.850,70 €
237,56 €
Abbigl iamento e calzature
1.338,02 €
111,50 €
Abitazione
5.147,76 €
Utenze domesti che
Variazione
Annuale in
% sul tot rispetto al
% in territorio
territorio
2012
5,5%
5.304,61 €
87,3%
9,7%
4,4%
1.537,07 €
53,9%
4,6%
-4,8%
773,07 €
57,8%
428,98 €
17,5%
-0,3%
4.922,03 €
95,6%
1.668,71 €
139,06 €
5,7%
-1,1%
1.615,08 €
96,8%
Utenze telefoniche
643,73 €
53,64 €
2,2%
-11,6%
464,20 €
72,1%
Arredamento e apparecchi per la casa
1.058,10 €
88,18 €
3,6%
-8,4%
743,46 €
70,3%
Servizi s anitari e spes e per l a s alute
898,68 €
74,89 €
3,1%
9,0%
674,28 €
75,0%
Tras porti
3.079,92 €
256,66 €
10,5%
-4,3%
2.690,24 €
87,3%
Ricreazione e s pettacoli
565,56 €
47,13 €
1,9%
4,4%
224,46 €
39,7%
Attivi tà sporti ve
629,36 €
52,45 €
2,1%
-6,4%
460,40 €
73,2%
Istruzione
990,09 €
82,51 €
3,4%
-8,2%
579,67 €
58,5%
Vacanze
2.394,62 €
199,55 €
8,2%
5,1%
487,37 €
20,4%
Beni e s ervizi
2.023,02 €
168,59 €
-2,7%
1.187,42 €
58,7%
Spesa media totale
29.363,82 € 2.447,00 €
0,2%
21.663,36 €
73,8%
20,7%
Beni e servizi; 6,9%
Vacanze; 8,2%
6,9%
Generi alimentari e
bevande; 20,7%
Istruzione; 3,4%
Pasti e
consumazioni
fuori casa; 9,7%
Attività
sportive; 2,1%
Ricreazione e
spettacoli; 1,9%
Trasporti; 10,5%
Servizi sanitari e
spese per la salute;
3,1%
Arredamento e
apparecchi per la
casa; 3,6%
Utenze telefoniche;
2,2%
Abbigliamento e
calzature; 4,6%
Utenze domestiche;
5,7%
Abitazione; 17,5%
Fonte "Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi" 2014
159
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 95 – SITUAZIONE ECONOMICA DELLE FAMIGLIE RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI
60,0%
54,0%
50,0%
46,5%
40,0%
32,4%
26,3%
30,0%
20,0%
15,3%
12,8%
10,0%
4,9% 5,7%
0,9% 1,1%
0,0%
Molto
migliorata
Un po’
migliorata
Rimasta più o
meno uguale
2013
Un po’
peggiorata
Molto
peggiorata
2014
GRAFICO 96 – PERCENTUALE FAMIGLIE CHE ACQUISTANO SU INTERNET – SERIE STORICA
80,0%
70,0%
67,6%
60,0%
61,9%
57,1%
50,0%
49,3%
40,0%
30,0%
30,7%
20,0%
38,3%
37,4%
2009
2010
32,5%
26,7%
10,0%
0,0%
2006
2007
2008
2011
160
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
2.10 - L’INDICE DEI PREZZI
2.10.1 ‐ I prezzi al consumo
A partire dai dati di gennaio 2011, viene pubblicata la nuova serie dell’indice dei
prezzi con base di riferimento 2010=100 (base di riferimento precedente 2002). Questa
operazione assicura una maggiore accuratezza nella misurazione dell’inflazione. Inoltre viene
adottata una nuova metodologia di rilevazione e di calcolo degli indici dei prezzi dei prodotti
stagionali, in applicazione del Regolamento (CE) n. 330/2009 del 22 aprile 2009.
Tale innovazione, è applicata ai gruppi e alle classi di prodotti relativi a: Frutta,
Vegetali, Abbigliamento e Calzature. Secondo il citato Regolamento si definisce prodotto
stagionale quello che, in alcuni periodi dell’anno (almeno un mese), può non essere
acquistabile oppure è acquistato in volumi modesti o irrilevanti dai consumatori.
Sulla base di un calendario mensile, si stabilisce quando ciascuno specifico prodotto,
appartenente alle suddette categorie o ai suddetti gruppi, deve essere considerato in
stagione oppure fuori stagione. L’adozione di un calendario della stagionalità comporta, a
partire da gennaio 2011, l’effettuazione della rilevazione dei prezzi al consumo solo nei mesi
in cui il prodotto in questione è definito in stagione e, di conseguenza, la stima degli indici dei
prezzi dei prodotti fuori stagione sulla base di una metodologia coerente con le indicazioni
contenute nel Regolamento europeo.
La rilevazione dei prezzi al consumo consiste nell’osservare le dinamiche legate
all’inflazione; conoscere queste dinamiche può aiutare i consumatori a tutelarsi
preventivamente.
L’obiettivo principale è quello di conoscere il livello dei prezzi di alcuni prodotti e
servizi, attraverso un puntuale monitoraggio del mercato, nella fase di passaggio dal settore
delle imprese a quello delle famiglie.
L’indicatore economico fissato per misurare le variazioni dei prezzi che le famiglie
pagano per beni e servizi, è l’indice dei prezzi al consumo che prevede l'aggiornamento
annuale sia della lista dei prodotti per i quali vengono rilevati i prezzi: il paniere, sia della
ponderazione con cui i prodotti partecipano al calcolo degli indici: i pesi.
161
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 99 - INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (BASE: DICEMBRE 2010=100)
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
giu-15
lug-15
ago-15
set-15
ott-15
Generale
107,13
107,52
107,47
107,91
107,97
107,88
107,65
107,63
107,94
107,96
1-Prodotti alimentari e bevande analcoliche
119,40
119,39
119,27
120,22
120,35
122,40
121,06
121,77
122,84
123,05
2-Bevande alcoliche e tabacchi
106,95
106,47
105,22
106,49
106,78
106,79
107,34
107,10
107,37
106,83
3-Abbigliamento e calzature
107,18
107,18
107,63
107,66
107,67
107,66
107,66
107,66
108,00
108,01
4-Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 110,28
110,64
110,64
110,66
110,66
110,66
110,66
110,66
110,66
110,55
5-Mobili, articoli e servizi per la casa
109,40
109,20
109,34
110,19
109,91
109,87
109,80
109,75
110,66
111,54
6-Servizi sanitari e spese per la salute
108,92
108,92
109,35
109,37
109,37
109,37
109,37
109,37
110,24
110,24
7-Trasporti
99,39
101,66
101,61
102,43
102,88
102,41
101,89
100,81
99,21
98,94
8-Comunicazioni
77,42
77,42
76,54
76,49
76,49
76,49
76,49
76,49
76,49
76,43
9-Ricreazione, spettacoli e cultura
104,38
104,85
104,26
104,84
104,81
104,48
104,98
105,33
104,30
104,31
10-Istruzione
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
102,07
11-Servizi ricettivi e di ristorazione
106,96
106,96
107,13
107,19
107,19
107,53
107,70
107,70
107,45
107,35
12-Altri beni e servizi
104,62
104,57
104,46
104,68
104,65
100,86
100,81
100,82
104,39
104,32
L’aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha lo
scopo di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei
comportamenti dei consumatori, e si basa sulla rappresentatività dei prodotti e della loro
evoluzione.
A San Marino viene utilizzato l’indice dei prezzi al consumo degli operai ed impiegati,
(FOI) il quale si riferisce ai consumi delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente
operaio o impiegato.
L’indagine sui prezzi si sviluppa analiticamente procedendo in maniera autonoma nella
rilevazione, al fine di controllarne la corrispondenza e l’attendibilità, e al fine anche di cercare
di evitare le difficoltà tipiche del consumatore, il quale molto spesso ha la percezione di un
aumento dei prezzi che si discosta in modo significativo da quello misurato statisticamente.
I prezzi rilevati per il 2015 sono riferiti a circa 1.752 rilevazioni effettuate mensilmente
dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica in collaborazione con la Polizia Civile
presso gli operatori economici sammarinesi e si riferiscono a beni e servizi rappresentativi dei
consumi delle famiglie sammarinesi.
162
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
I punti vendita coinvolti nella rilevazione sono circa 191.
Nel complesso, il Paniere a partire dal 2011 include oltre 1.100 prodotti, ciascuno con
una ponderazione corrispondente al proprio contributo alla spesa mensile delle famiglie e,
nello specifico, vengono selezionati articoli a cui corrispondono le maggiori quote di consumo.
Per fare un esempio, nel Paniere la carne bovina pesa più della carne suina, così
come l’olio d’oliva ha un peso maggiore dell’olio di semi.
Il Paniere adottato è quello ISTAT/EUROSTAT ed è articolato in 12 capitoli di spesa,
ognuno con un proprio peso: Prodotti alimentari e bevande analcoliche - Bevande alcoliche
e tabacchi - Abbigliamento e calzature - Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa - Servizi sanitari e spese per la salute - Trasporti Comunicazioni - Ricreazione, spettacoli e cultura - Istruzione - Servizi ricettivi e di ristorazione
- Altri beni e servizi.
Rispetto al 2014 entrano nel Paniere 2015 queste nuove posizioni: Biscotti e pasta senza
glutine, Birra analcolica, Bevande al distributore automatico, Caffè al ginseng al bar,
Assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull’abitazione. Escono le posizioni: Navigatore
satellitare, Impianto Hi-Fi, Registratore DVD e Corso di informatica.
L’aggiornamento del Paniere si basa sulla rappresentatività dei prodotti e sulla loro
evoluzione tecnologica, determinando l’inserimento di prodotti che hanno assunto
maggiore importanza nella spesa effettiva delle famiglie.
Conseguentemente se il consumo di un prodotto risulta in declino, viene escluso. Con
questa logica sono stati inseriti nuovi prodotti da rilevare, all’interno di posizioni già
esistenti.
Tra le posizioni, già contenute nell’indice precedente, che vengono arricchite per
effetto della nuova classificazione ci sono: Letto, Rasoio, Pizza e Noleggio.
Altre posizioni subiscono scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative
già presenti nel paniere, allo scopo di migliorare la copertura dell’insieme dei consumi
delle famiglie.
La struttura di ponderazione dell’indice, nel rapporto 2010-2011, vede aumentare il
peso relativo delle divisioni: trasporti, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi
sanitari e spese per la salute, istruzione e bevande alcoliche e tabacchi. Il calo più rilevante
in termini assoluti riguarda invece la divisione mobili, articoli e servizi per la casa.
163
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La diminuzione di peso più rilevante interessa invece, in termini assoluti, il capitolo dei
Trasporti. Lo scopo degli aggiornamenti che annualmente avvengono all’interno di ciascun
capitolo di spesa, è quello di avvicinare, in maniera significativa, la rilevazione dei prezzi
effettuata all'inflazione effettivamente sostenuta dai consumatori.
Dall’analisi dei dati presenti nella Tavola 99 e dal Grafico 97, si sottolinea come
l’andamento dell’indice sammarinese manifesti un andamento fortemente altalenante ma con
tendenza ad un leggero miglioramento, che sta comunque ad indicare come nel 2015 la
stagnazione dell’economia abbia determinato una riduzione dei consumi.
Dall’inizio dell’anno l’accelerazione dei processi inflattivi è guidata dai capitoli “Prodotti
alimentari e bevande analcoliche” e “Mobili, articoli e servizi per la casa” .
Oltre a questo, i capitoli che nel periodo, gennaio 2015 - ottobre 2015, hanno avuto gli
incrementi maggiori sono stati: il capitolo “Servizi sanitari e spese per la salute” e il capitolo
“Abbigliamento e calzature”.
Comparando l’indice Istat con quello sammarinese (Grafici 98 e 99), si può notare come
GRAFICO 97 - ANDAMENTO DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO
108,20
107,91
108,00
107,88
107,96
107,97
107,80
107,94
107,63
107,60
107,65
107,40
107,52
107,47
107,20
107,00
107,13
106,80
106,60
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
giu-15
lug-15
164
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-15
set-15
ott-15
Relazione Economico – Statistica
l’indice generale sammarinese abbia un andamento altalenante con variazioni comunque
minime che si aggirano tra il -0,1% e il +0,3%. L’indice ISTAT, invece, dopo un notevole calo a
gennaio 2015, si attesta per buona parte dell’anno al -0,1%.
GRAFICO 98 – VARIAZIONE % ANNUA DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) - SAN MARINO
0,3%
0,4%
0,3%
0,3%
0,3%
0,3%
0,3%
0,2%
0,1%
0,2%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,0%
0,0%
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
mag-15
giu-15
lug-15
-0,1%
-0,1%
ago-15
set-15
ott-15
-0,1%
-0,1%
-0,2%
GRAFICO 99 - VARIAZIONE % ANNUA DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) – ISTAT
0,0%
0,0%
gen-15
feb-15
mar-15
apr-15
-0,1%
-0,2%
mag-15
giu-15
lug-15
ago-15
-0,1%
-0,1%
-0,1%
-0,1%
-0,2%
-0,3%
-0,3%
-0,4%
-0,4%
-0,5%
-0,6%
-0,7%
-0,8%
-0,8%
-0,9%
165
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-15
-0,1%
ott-15
Relazione Economico – Statistica
2.11 – SMaC San Marino Card
Nell’estate del 2008 il Congresso di Stato ha varato il progetto SMaC S(an) Ma(rino)
C(ard), un ottimo strumento d’incentivazione che, nel corso degli ultimi 7 anni, nonostante la
grave crisi economica, ha consentito di mantenere elevato il livello dei consumi privati nel
Paese. Di fatto, SMaC è un progetto che dà diritto ai possessori della Card di ottenere sconti
sugli acquisti effettuati presso gli esercizi convenzionati e uno speciale sconto di 0,15 Euro al
litro sull'acquisto di carburante presso le stazioni di servizio affiliate al circuito. L'importo
equivalente allo sconto cui si ha diritto è applicato sulla spesa, nel caso si utilizzi il credito
SMaC per l’acquisto, o viene caricato dall'esercente sulla Card del titolare, come credito
spendibile in uno dei punti vendita affiliati al programma. È, inoltre, possibile ricaricare il
credito disponibile nella Card con un versamento di denaro presso gli sportelli delle banche
co-promotrici del programma e può essere utilizzata come borsellino elettronico presso gli
esercizi aderenti al circuito.
Nel 2014 è stata introdotta un’ulteriore novità: la registrazione degli acquisti di beni e/o
servizi sulla carta SMaC, attraverso il Pos degli esercenti convenzionati, equivale a documento
fiscale, come previsto dal Decreto Delegato 180/2014 ai fini del calcolo delle deducibilità.
La nostra analisi parte dal numero delle carte attive in circolazione e abbiamo scelto
come termine di raffronto il mese di giugno perché consente di avere una base dati più
aggiornata. Infatti, i dati sono migliorati rispetto agli anni precedenti perché grazie alla
gestione del datawarehouse da parte di questo Ufficio è stato possibile superare errori e
omissioni che, invece, derivavano da una diversa gestione.
TAVOLA 100 - NUMERO DI CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO – SERIE STORICA
(MESE DI RIFERIMENTO: GIUGNO)
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
San Marino
19.954
51,5%
20.933
48,7%
21.849
46,2%
22.731
53,4%
24.678
50,6%
25.370
48,9%
Italia
18.462
47,7%
21.833
50,8%
25.266
53,4%
19.761
46,4%
23.987
49,1%
26.308
50,7%
294
0,8%
218
0,5%
193
0,4%
98
0,2%
144
0,3%
203
0,4%
38.710
100,0%
42.984
100,0%
47.308
100,0%
42.590
100,0%
48.809
100,0%
51.881
100,0%
Altri Paesi
Totale
166
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La tavola 100 rappresenta il numero delle carte emesse e la suddivisione per paese di
provenienza dell’intestatario. Si nota come nel corso degli anni il numero dei possessori
domiciliati a San Marino sia costantemente aumentato, come è aumentato il numero di
possessori italiani che ha raggiunto il picco massimo nel 2015. Per quanto riguarda i possessori
di “Altri Paesi” gli ucraini sono in prima fila, seguiti da polacchi, rumeni e francesi.
TAVOLA 101 – SPESA ANNUALE PER ABITANTE
La tavola 101 mostra la spesa annuale per abitante effettuata con la SMaC suddivisa per
Comuni limitrofi al territorio sammarinese.
La legenda indica come con il colore più chiaro siano evidenziati i Comuni con una spesa
annuale per abitante minore di € 50 e più il colore si intensifica più la spesa annuale per
abitante effettuata con la SMaC aumenta.
167
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La suddivisione per sesso del Grafico 100 mostra una netta prevalenza del sesso
maschile tra i possessori di SmacCard con il 59%, rispetto al 41% delle femmine.
GRAFICO 100 - NUMERO DI CARTE ATTIVE SUDDIVISE PER SESSO (GIUNGO 2014)
n.d.
17
0%
Femmine
20.201
41%
Maschi
28.591
59%
La Tavola 102 mostra la suddivisione dei consumi in categorie macroeconomiche.
Inizialmente le categorie di spesa erano undici, poi a partire dal 2010 è stata aggiunta la
categoria “Estetisti e parrucchieri”, a partire dal 2012 la categoria “Fotovoltaico”, infine, dal 2015
è stata aggiunta la categoria “Ferramenta, casalinghi e articoli per l'agricoltura” ciò a
dimostrazione del fatto che le Autorità competenti sono comunque attente ai consumi della
popolazione e pronte a potenziare lo strumento della SMaC Card.
Negli anni il settore in cui si registrano le spese maggiori, sia in termini di numero di
transazioni che in termini di ammontare della spesa, rimane comunque quello alimentare,
seguito poi dal settore carburanti.
168
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI PER CATEGORIA
2012
Abbiglimento, calzature, pelletteria, valigeria
Alimentari
Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi
Carburanti
Elettronica e fotografia
Fotovoltaico
2013
Importi
Importo
Medio
70.289
€ 6.640.325,68
€ 94,47
2.139.514
€ 71.224.171,63
€ 33,29
Transazioni
2014
Importi
Importo
Medio
67.115
€ 6.313.209,76
€ 94,07
106.318
€ 9.710.565,22
€ 91,34
2.320.063
€ 73.229.682,52
€ 31,56
2.781.377
€ 82.543.078,07
€ 29,68
Transazioni
Transazioni
Importi
Importo
Medio
151.793
€ 3.173.186,93
€ 20,90
198.891
€ 3.634.132,88
€ 18,27
469.150
€ 6.764.783,11
€ 14,42
1.291.291
€ 62.917.701,52
€ 48,72
1.346.356
€ 66.099.155,95
€ 49,09
1.331.167
€ 63.780.818,46
€ 47,91
163.924
€ 14.815.164,45
€ 90,38
135.838
€ 11.893.289,20
€ 87,55
160.446
€ 13.173.717,45
€ 82,11
142
€ 1.009.036,55
€ 7.105,89
181
€ 973.204,00
€ 5.376,82
90
€ 383.842,00
€ 4.264,91
€ 2.360,54
Veicoli e motoveicoli
6.344
€ 19.842.642,73
€ 3.127,78
6.817
€ 21.598.245,83
€ 3.168,29
10.176
€ 24.020.874,28
Estetisti, parrucchieri
30.023
€ 1.573.778,00
€ 52,42
33.118
€ 1.783.118,67
€ 53,84
73.447
€ 3.777.307,83
€ 51,43
Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria
16.779
€ 452.359,92
€ 26,96
18.577
€ 486.688,93
€ 26,20
2.902
€ 146.119,30
€ 50,35
Arredamento e apparecchi per la casa
188
€ 30.473,71
€ 162,09
6.375
€ 516.816,43
€ 81,07
8.484
€ 2.534.770,34
€ 298,77
Gioiellerie
6.491
€ 689.067,95
€ 106,16
7.163
€ 715.276,59
€ 99,86
12.428
€ 1.294.976,60
€ 104,20
Profumerie
16.396
€ 973.901,39
€ 59,40
14.824
€ 890.419,92
€ 60,07
17.823
€ 1.185.953,16
€ 66,54
Altro
240.502
€ 10.244.261,39
€ 42,60
264.067
€ 11.086.610,16
€ 41,98
472.615
€ 18.919.689,90
€ 40,03
Totale 4.133.676
€ 193.586.071,85
€ 46,83
4.419.385
€ 199.219.850,84
€ 45,08
5.446.423
€ 228.236.495,72
€ 41,91
Importi
Importo
Medio
Transazioni
2014 - I° semestre
Transazioni
Abbiglimento, calzature, pelletteria, valigeria
2015 - I° semestre
Importi
Importo
Medio
€ 89,69
47.842
€ 4.528.776,65
€ 94,66
53.716
€ 4.817.936,95
1.361.213
€ 40.311.536,90
€ 29,61
1.539.988
€ 43.110.076,02
€ 27,99
Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi
211.335
€ 3.203.612,25
€ 15,16
368.028
€ 4.380.019,43
€ 11,90
Carburanti
675.687
€ 32.751.576,87
€ 48,47
599.590
€ 24.964.722,24
€ 41,64
Elettronica e fotografia
72.017
€ 6.004.972,13
€ 83,38
77.936
€ 5.700.523,42
€ 73,14
36
€ 154.385,00
€ 4.288,47
5
€ 21.066,00
€ 4.213,20
Veicoli e motoveicoli
5.226
€ 12.511.177,64
€ 2.394,03
6.781
€ 15.011.100,01
€ 2.213,70
Estetisti, parrucchieri
34.121
€ 1.775.557,73
€ 52,04
40.891
€ 1.912.384,35
€ 46,77
.
.
.
145.402
€ 3.889.193,30
€ 26,75
Alimentari
Fotovoltaico
Ferramenta, casalinghi e articoli per l'agricoltura
Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria
1.376
€ 67.362,71
€ 48,96
47.440
€ 1.328.921,51
€ 28,01
Arredamento e apparecchi per la casa
3.592
€ 790.931,98
€ 220,19
2.399
€ 1.716.083,75
€ 715,33
Gioiellerie
5.313
€ 568.823,38
€ 107,06
7.561
€ 629.963,90
€ 83,32
Profumerie
8.685
€ 569.604,80
€ 65,58
4.986
€ 372.922,83
€ 74,79
222.817
€ 8.686.770,80
€ 38,99
186.993
€ 7.149.180,48
€ 38,23
€ 111.925.088,84
€ 42,25
3.081.716
€ 115.004.094,19
€ 37,32
Altro
Totale 2.649.260
Nel corso degli anni il valore totale delle transazioni ed il numero delle stesse è andato
incrementandosi (Grafico 101), mentre continua a diminuire l’importo medio delle transazioni
che, come dimostrato nel Grafico 103, è passato da €45,08 nel 2013 a €41,91 nel 2014. Il forte
aumento delle transazioni e la parallela diminuzione dell’importo medio che si sono registrati
nel corso degli anni coincide con l’utilizzo sempre più quotidiano della SMaC, anche per
transazioni che prevedono un importo relativamente basso.
169
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 101 - IMPORTI E TRANSAZIONI – SERIE STORICA
€ 250.000.000,00
6.000.000
5.000.000
€ 200.000.000,00
4.000.000
€ 150.000.000,00
3.000.000
€ 100.000.000,00
2.000.000
€ 50.000.000,00
1.000.000
€ 0,00
0
2010
2011
2012
Importi
2013
2014
Transazioni
GRAFICO 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI (GIUGNO 2014 – GIUGNO 2015)
€ 25.000.000,00
600.000
500.000
€ 20.000.000,00
400.000
€ 15.000.000,00
300.000
€ 10.000.000,00
200.000
€ 5.000.000,00
100.000
€ 0,00
0
Importi
Transizioni
GRAFICO 103 - IMPORTO MEDIO – SERIE STORICA
€ 48,00
€ 47,00
€ 47,04
€ 46,83
€ 46,15
€ 46,00
€ 45,08
€ 45,00
€ 44,00
€ 43,00
€ 42,00
€ 41,91
€ 41,00
€ 40,00
€ 39,00
2010
2011
2012
Importo medio
170
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2013
2014
Relazione Economico – Statistica
2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI
Un elemento importante nella valutazione dell’impatto della crisi finanziaria internazionale
sul nostro sistema Paese è rappresentato dall’andamento delle transazioni immobiliari. Grazie
alla collaborazione dell’Ufficio Registro e Conservatoria, che si occupa della registrazione e della
trascrizione di atti aventi ad oggetto trasferimenti immobiliari effettuati a qualsiasi titolo
(oneroso, gratuito e mortis causa), nonché di atti relativi al leasing immobiliare ai sensi della
Legge n.115/2001, è possibile presentare questa elaborazione statistica.
La Tavola 103 mostra l’andamento delle negoziazioni immobiliari, desunto dall’ammontare
dell’imposta riscossa sui contratti di leasing. L’osservazione parte dall’anno 2010 con una
quantità di contratti registrati pari a 235 mentre nel 2013 il numero è sceso a 121 con una
riduzione pari al -48,5%; conseguentemente si registra una forte riduzione dell’imposta riscossa
che da €938.484,40 del 2010 scende a €489.676,77 nel 2013 con una variazione percentuale pari
al -47,8%.
Ancora una lieve variazione negativa per il 2014 nella quantità di contratti registrati che si
attesta a 117 (-3,3% rispetto all’anno precedente) ma al contrario aumenta l’imposta riscossa,
registrando un importo di €728.920,77 (+48,9% sempre rispetto all’anno precedente).
TAVOLA 103 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (LEASING)
2010
2011
2012
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Cessione di leasing immobiliare
102
€ 556.051,71
62
€ 340.631,54
62
€ 383.671,29
Cessione parziale leasing immobiliare
116
€ 379.767,69
108
€ 683.349,76
80
€ 217.447,81
Cessione leasing immob-ediliz. sovv.
17
€ 2.665,00
11
€ 1.833,00
3
€ 3.379,00
Sciss./Fuione società-trasfer. leasing
.
.
3
€ 6.470,16
7
€ 3.306,00
235
€ 938.484,40
184
€ 1.032.284,46
152
€ 607.804,10
Totale
2013
2014
giu-15
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Cessione di leasing immobiliare
55
€ 270.768,31
51
€ 400.621,92
32
€ 221.927,90
Cessione parziale leasing immobiliare
61
€ 203.333,46
61
€ 324.507,54
12
€ 102.143,86
Cessione leasing immob-ediliz. sovv.
2
€ 346,00
5
€ 3.791,31
2
€ 346,00
Sciss./Fuione società-trasfer. leasing
3
€ 15.229,00
.
.
1
€ 12.717,40
121
€ 489.676,77
117
€ 728.920,77
47
€ 337.135,16
Totale
171
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
In contrasto con il drastico calo che si riscontra nella quantità delle negoziazioni immobiliari
con contratto di Leasing, l’importo dell’imposta riscossa ha un andamento oscillante e ciò si
desume in modo inequivocabile con il Grafico 104.
I dati esposti dimostrano ancora una volta la grande crisi del settore bancario e finanziario,
infatti i contratti di finanziamento dell’acquisto immobiliare con contratto di leasing rispetto alle
transazioni non finanziate segnano una riduzione molto più marcata, sia in termini di numero di
contratti che in termini di imposta assolta.
GRAFICO 104 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (LEASING)
€ 1.200.000,00
250
€ 1.000.000,00
200
€ 800.000,00
150
€ 600.000,00
100
€ 400.000,00
50
€ 200.000,00
€ 0,00
0
2010
2011
2012
Importo
2013
2014
giu-15
Quantità
Per l’anno 2014 il numero totale delle negoziazioni immobiliari che non riguardano il
settore Leasing è lievemente aumentato rispetto all’anno precedente (647 negoziazioni nel 2014
rispetto alle 607 del 2013), aumento che si è riscontato anche nell’importo dell’imposta riscossa
+24,7% (2.565.543,86 Euro nel 2014 contro i 2.056.881,42 Euro del 2013).
Rispetto all’anno precedente, nel 2014 aumentano le voci “Compravendita beni immobili”
(+94) e “Donazione” (+22); nel contempo diminuiscono le voci “Compravendita benefici prima
casa” (-30), “Cessione a titolo di antiparte” (-28), “Dazione in soluto pagamento” (-5), “Permuta”
(-5), “Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione” (-4), “Acquisto immobili a favore di
coop. abitaz.” (-3) e “Cessione di quote ereditarie indivise” (-1).
I dati sopra esposti, e chiaramente riscontrabili nelle tavole 103 e 104, dimostrano ancora
una volta l’impatto negativo che la crisi economica ha avuto sul nostro Paese.
172
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 104 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (NO LEASING)
2010
2011
2012
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Compravendita beni immobili
216
€ 3.343.632,73
181
€ 1.040.348,62
205
€ 1.721.221,11
Dazione in soluto pagamento
1
€ 1.650,00
8
€ 3.143,65
.
.
Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione
30
€ 8.784,91
17
€ 5.534,53
24
€ 11.147,35
Donazione
17
€ 44.132,00
33
€ 50.804,25
60
€ 94.940,60
Permuta
14
€ 109.530,20
7
€ 25.728,00
14
€ 19.466,12
Cessione a titolo di antiparte
160
€ 486.960,46
151
€ 327.399,83
139
€ 417.356,28
8
€ 25.723,00
6
€ 24.429,41
10
€ 42.409,62
Compravendita benefici prima casa
249
€ 327.815,00
162
€ 190.050,20
143
€ 193.811,64
Acquisto immobili a favore coop. abitaz.
22
€ 20.560,00
11
€ 11.242,85
7
€ 9.414,00
Altro trasferimento a titolo oneroso
3
€ 11.902,00
1
€ 730,00
3
€ 12.310,00
Cessione di quote ereditarie indivise
Compravendita beni immobili zona A
Totale
.
.
.
.
1
€ 12.530,00
720
€ 4.380.690,30
577
€ 1.679.411,34
606
€ 2.534.606,72
2013
2014
giu-15
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Compravendita beni immobili
226
€ 1.332.974,79
320
€ 1.987.253,42
137
€ 750.865,60
Dazione in soluto pagamento
14
€ 34.528,39
9
€ 29.664,64
5
€ 14.956,71
Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione
9
€ 4.138,80
5
€ 1.500,80
4
€ 1.629,22
Donazione
47
€ 115.178,20
69
€ 164.153,86
27
€ 52.555,80
Permuta
23
€ 26.572,54
18
€ 27.544,20
8
€ 32.574,50
Cessione a titolo di antiparte
105
€ 293.012,83
77
€ 168.573,33
55
€ 173.822,20
6
€ 16.141,00
5
€ 8.514,75
.
.
Cessione di quote ereditarie indivise
Compravendita benefici prima casa
170
€ 226.835,37
140
€ 172.901,86
62
€ 74.965,47
Acquisto immobili a favore coop. abitaz.
6
€ 7.272,00
3
€ 2.930,00
3
€ 2.910,00
Altro trasferimento a titolo oneroso
1
€ 227,50
1
€ 2.507,00
1
€ 440,00
Compravendita beni immobili zona A
.
.
.
.
.
.
607
€ 2.056.881,42
647
€ 2.565.543,86
302
€ 1.104.719,50
Totale
GRAFICO 105- NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (NO LEASING)
€ 5.000.000,00
800
€ 4.500.000,00
700
€ 4.000.000,00
600
€ 3.500.000,00
500
€ 3.000.000,00
€ 2.500.000,00
400
€ 2.000.000,00
300
€ 1.500.000,00
200
€ 1.000.000,00
100
€ 500.000,00
€ 0,00
0
2010
2011
2012
Importo
2013
Quantità
173
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2014
giu-15
Relazione Economico – Statistica
174
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Relazione Economico – Statistica
Sommario
I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE .................................................................................................................... 5
1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE ....................................................................... 7
1.2 - PREVISIONE MACROECONOMICA ITALIANA ....................................................................................... 15
II - L’ECONOMIA SAMMARINESE ..................................................................................................................... 19
2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE.............................................. 21
2.1.3 - La Produzione Industriale .............................................................................................................. 32
2.2 – LA POPOLAZIONE ................................................................................................................................ 35
2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera............................................................................................................... 45
2.2.2 ‐ La Famiglia .................................................................................................................................... 48
2.3 - LE ABITAZIONI...................................................................................................................................... 55
2.3.1 - Furti e rapine ................................................................................................................................ 59
2.4 - I TRASPORTI ......................................................................................................................................... 61
2.4.1 - Incidentalità stradale .................................................................................................................... 63
2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA ........................................................................................... 69
2.6 - IL LAVORO ............................................................................................................................................ 75
2.6.1 - L’Occupazione ............................................................................................................................... 76
2.6.2 ‐ I frontalieri .................................................................................................................................... 93
2.6.3 ‐ La Disoccupazione......................................................................................................................... 99
2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro.......... 103
2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro................................................................................................................. 111
2.6.6 - La Previdenza ............................................................................................................................... 112
2.7 - LE IMPRESE ........................................................................................................................................ 117
2.7.1 ‐ Il Turismo .................................................................................................................................... 126
2.7.2 - I Contributi alla produzione ........................................................................................................ 132
2.7.3 ‐ Il costo del lavoro ........................................................................................................................ 136
2.8 - I REDDITI ............................................................................................................................................ 145
2.9 – I CONSUMI ........................................................................................................................................ 153
2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi .......................................................................................... 153
2.10 - L’INDICE DEI PREZZI ......................................................................................................................... 161
2.10.1 ‐ I prezzi al consumo ................................................................................................................... 161
2.11 – SMaC San Marino Card ................................................................................................................... 166
2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI.......................................................................................................... 171
175
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