Da Venezia all`Impero Da Venezia all`Impero

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Da Venezia all`Impero Da Venezia all`Impero
Città di
GRADO
Da Venezia
all’Impero
NELLE STAMPE
DELL’800
della Collezione
di Stelio e Tity Davia
GRADO (GO)
CASA DELLA MUSICA
PIAZZA BIAGIO MARIN
DAL 29 LUGLIO AL 18 AGOSTO 2016
dalle 18.00 alle 22.00
Da Venezia
all’Impero
NELLE STAMPE
DELL’800
della Collezione
di Stelio e Tity Davia
«Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare…»
L’
esposizione “Da Venezia all’Impero”, organizzata per volontà dell’assessore alla cultura Caterina Bellan del Comune di Grado,
nella bella sala dell’edificio civile recentemente restaurato, più caratteristico dell’Isola, “La Casa della
Musica”, è il risultato della profìcua e sinergica collaborazione tra l’Università Popolare di Trieste e la
Collezione di Stelio e Tity Davia.
Come avviene in ogni manifestazione, l’unità d’intenti, la collaborazione e la disponibilità di tutti rendono merito all’iniziale progetto e per questo sento il
dovere, oltre che il piacere, di ringraziare il professor Renzo Grigolon che ha collaborato attivamente
al progetto facendolo conoscere ed apprezzare alla
giovane amministrazione comunale, sensibile alla
Cultura e le Arti.
Questa mostra vuole presentare ed offrire al visitatore il territorio, ma soprattutto la rappresentazione,
seppur fugace, del mare, ricordando per immagini la
storia, ma anche la sua cultura marinara. Ed è automatico, naturale per me, sentire l’obbligo di ricordare
il merito di Stelio Davia, sportivo, uomo di mare, ma
anche noto collezionista ed antiquario triestino, amico e maestro di vita, al quale va e andrà sempre da
parte mia, il pensiero più affettuoso e sincero.
A Lui, per aver permesso attraverso la sua storica
raccolta, con la sensibilità e la disponibilità al prestito della moglie Tity, di poter rappresentare e confrontare l’IMAGO antica di Trieste, in particolare, tra le
opere litografiche e incisorie dal seicento all’ottocento con la città, il suo territorio e il suo mare sempre
presente.
Un piccolo omaggio a “tutto tondo” quindi, in un periodo affollato di ospiti che potranno godere il passato ed il presente, di un’isola al centro di questo golfo
all’estremo nord del nostro Adriatico.
Un’iniziativa nella quale abbiamo creduto, con modestia, con l’intenzione di far “vivere e conoscere”
un’immagine storica di questo territorio e del suo
mare, ai tanti visitatori italiani e stranieri.
Un territorio, un mare, che, ormai senza soluzione di
(Luis Sepulveda)
continuità o confini, può esprimere con i Paesi vicini, lo
spirito multiculturale di questa Regione Europea con il
nostro grande Mare Adriatico già Golfo di Venezia.
Nella prefazione al libro di Giacomo Scotti “I pirati
dell’Adriatico”, lo scrittore bosniaco-croato e cittadino
italiano, Predrag Matvejevic, autore del celebre “Diario
mediterraneo” ha definito il Mediterraneo “il mare comune dei popoli e civiltà” di tre continenti, dei loro popoli, il
mare delle vicinanze. Facendogli eco, Scotti, ha definito
l’Adriatico “il mare-golfo degli incontri fra le due sponde,
mare della storia comune dei popoli italici e balcanici”.
Questa comunione, aggiungo io, dev’essere il nostro futuro in tutti i campi, in ogni luogo in ogni elementare concetto di vita quotidiana.
Questa selezione di opere per l’esposizione “Da Venezia
all’Impero nelle stampe dell’800”, dopo tante esposizioni
in Italia e all’estero, ha raggiunto Grado, parte integrante
del golfo che grazie alla ricomposizione nel 1814, ha potuto emergere da un sonno secolare da povero villaggio di
pescatori a primaria stazione balneare e curativa dell’Impero austriaco.
Qui abbiamo anche la possibilità attraverso queste preziose carte di misurare, anche se in una minima parte rispetto
al repertorio disponibile, le misure di uno sviluppo e affermazione.
Ciò, vuole essere un nuovo omaggio della Collezione di
Stelio e Tity Davia da parte dell’Ente Morale Università
Popolare di Trieste a cui si unisce il Comune di Grado.
Un omaggio a questo territorio e al suo mare, nello stesso
spirito e con gli stessi intenti autentici ed appassionati, di
chi, tanti anni fa, ha iniziato a raccogliere, collezionare
con grande disponibilità e generosità d’animo, a rappresentare mai perdendo di vista l’orizzonte, chi con la sua
barca solcando il mare, con la gioia di vivere, ogni momento che ha potuto.
Fabrizio Somma
Presidente dell’Università Popolare di Trieste
„„Wenn man durch den Torbogen des Tempels der Träume tritt, dort, genau dort, ist
das Meer…“ dort, genau dort, ist das Meer…“ (Luis Sepulveda)
D
ie Ausstellung „Da Venezia all‘Impero“, welche dank der Kulturreferentin der Gemeinde
Grado Caterina Bellan im schönen Saal des
kürzlich renovierten „Hauses der Musik“, das für die
Insel charakteristisch ist, organisiert wurde, ist das Ergebnis des erfolgreichen Zusammenwirkens zwischen
der Università Popolare di Trieste (Volksuniversität
Triest) und der Sammlung Stelio und Tity Davias.
Wie bei jeder Veranstaltung tragen die gemeinsamen
Ziele, die Zusammenarbeit und die Bereitschaft zum
ursprünglichen Projekt bei und daher fühle ich mich
an dieser Stelle verpflichtet, Herrn Professor Renzo
Grigolon, der aktiv an dem Projekt mitgearbeitet und
die junge kultur- und kunstinteressierten Stadtverwaltung mit dem Projekt vertraut gemacht, ja diese sogar
davon überzeugt hat, mit großer Freude meinen Dank
auszusprechen
Das Ziel dieser Ausstellung ist es, den Besuchern und
Besucherinnen das Gebiet zu präsentieren und ihnen
eine, wenngleich auch nur flüchtige, Darstellung des
Meeres zu bieten und durch Bilder die Geschichte und
die maritime Kultur der Region in Erinnerung zu bringen. Es ist für mich daher durchaus selbstverständlich,
die Bedeutung des Sportlers, des Freundes des Meeres, aber auch bekannten Sammlers und Antiquitätenhändlers Stelio Davia aus Triest zu erwähnen. Er war
für mich ein Freund und Lebenslehrer, an den ich mit
aufrichtiger und großer Zuneigung zurückdenke.
Wir bedanken uns dafür, dass er uns mit seiner historischen Sammlung aber auch dank dem Einfühlungsvermögen und der Bereitschaft seiner Frau Tity, die
Möglichkeit gegeben hat, das Bild des alten Triests
der Lithografien und Radierungen aus dem 17. bis
zum 19. Jahrhundert der heutigen Stadt, ihrer Umgebung und ihrem Meer gegenüberzustellen.
Hiermit möchte man dieser kleinen Insel im Herzen
des Golfs, im äußersten Norden der Adria, wo die
Gäste die Vergangenheit und die Gegenwart gleichzeitig genießen können, eine besondere Ehre erweisen.
Eine Initiative, an die wir von Anfang an in aller Bescheidenheit geglaubt haben und die den italienischen
und ausländischen Besuchern und Besucherinnen das historische Bild dieses Landes und seines Meeres vor Augen
führen soll,
Ein Gebiet und ein Meer, das gemeinsam mit den Nachbarländern den multikulturellen Geist dieser europäischen Region, unserer Adria, und dem Golf von Venedig, fließend
zum Ausdruck bringen kann
Im Vorwort zu Giacomo Scottis Buch „Die Piraten der Adria“ hat italienische Staatsbürger, der Schriftsteller Predrag
Matvejevic mit bosnisch-kroatischen Wurzeln und Autor
des berühmten „Mittelmeertagebuches“, das Mittelmeer
als „gemeinsames Meer der Völker und Kulturen“ dreier
Kontinenten und ihrer Völker bezeichnet.
Dadurch inspiriert, hat Scotti die Adria als „Golf der Begegnung zwischen den beiden Meeresküsten, ein Meer der
gemeinsamen Geschichte der italienischen und balkanischen Völker“ bezeichnet.
Es ist hinzuzufügen, dass genau diese Gemeinsamkeit unsere Zukunft in allen Bereichen und in jedem elementaren
Konzept des Alltagslebens prägen soll.
Nachdem bereits viele ähnliche Ausstellungen in Italien und im Ausland stattgefunden haben, sind die Werke
für diese Ausstellung „Von Venedig bis zum Kaisertum“
endlich in Grado, ebenfalls Bestandteil des Golfs, angekommen. Nach der Umbildung im Jahre 1814, ist es Grado
gelungen, sich aus einem jahrhundertelangen Schlaf als armes Fischerdörflein, in den wichtigsten Bade- und Kurort
des österreichischen Kaisertums zu verwandeln.
Dank dieser wertvollen Dokumente, die in eingeschränkter
Form präsentiert werden, haben wir nun die Möglichkeit,
diese Entwicklung und Anerkennung zu betonen
Dies soll eine weitere Würdigung der Sammlung von Stelio und Tity Davias seitens der Università popolare von
Triest und der Gemeinde Grado sein. Dieselbe Anerkennung gilt dem Territorium und dem Meer, im Geiste der
leidenschaftlichen Hingabe alle jener, die vor vielen Jahren
mit größter Bereitschaft und Großzügigkeit angefangen haben zu sammeln, ohne jemals, als begeisterte und suchende
Seeleute, den Horizont der Lebensfreunde zu verlieren.
(Fabrizio Somma,
Präsident der Università Popolare di Trieste)

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