1507 V 3 Discorso del Console generale per il ricevimento del 14

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1507 V 3 Discorso del Console generale per il ricevimento del 14
Discorso del Console generale per il ricevimento del 14 luglio 2015
Monsieur le Président du Sénat
Mesdames et messieurs les Sénateurs, Messieurs les Députés
Signor Prefetto,
Signore e Signori Sindaci,
Autorità civili e militari,
Cari colleghi del corpo consolare,
Cari amici italiani,
Mes chers compatriotes
È per me un grande piacere augurarvi per la prima volta il benvenuto per il nostro
ricevimento del 14 luglio. Voglio ringraziare calorosamente tutte le autorità italiane e
francesi che ci onorano della loro presenza questa sera. Voglio salutare in particolare il
Signor Gérard Larcher, Presidente del Senato, e i membri della sua delegazione che si
trovano a Milano oggi e domani per visitare l’Esposizione Universale.
Il Signor Larcher interverrà tra qualche istante. Permettetemi solamente di
ripercorrere brevemente questo primo anno particolarmente denso che ho avuto il piacere
di condividere con voi. Ne ho tratto due importanti lezioni.
La prima è la forza dell’amicizia che unisce i nostri paesi e i nostri popoli. La avverto
continuamente in tutti i contatti che ho potuto stabilire a Milano e nel Nord Italia, con i
responsabili italiani e francesi. L’ho avvertita nelle calorose commemorazioni degli eventi del
Risorgimento alle quali ho preso parte nelle ultime settimane. E soprattutto, noi, Francesi
d’Italia, siamo stati profondamente toccati dalle innumerevoli testimonianze di amicizia e
solidarietà che sono giunte da ogni parte d’Italia, dalle autorità come dai cittadini, dopo i
tragici fatti del mese di gennaio a Parigi.
Il 14 luglio, celebrazione del due-cento-ventisei-esimo anniversario della presa della
Bastiglia, simbolo della nostra lotta per la libertà, deve essere l’occazzione di ricordare il
nostro attaccamento comune ai valori fondamentali della libertà, dell’uguaglianza e della
fraternità.
E vorei anche ringraziare qui le forze di sicurezza, poliziotti, carabinieri e soldati che
assicuranno ogni giorno la nostra sicurezza.
Signore e signori,
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La seconda lezione è quella del volontarismo e del dinamismo dell’Italia che sta
uscendo dalla crisi. Sono impressionato dagli incontri che faccio con gli imprenditori, i
responsabili politici, gli studenti che lottano con successo per il futuro del paese.
Avete anche dimostrato una capacità di mobilitazione collettiva eccezionale per
organizzare con grande successo due eventi importantissimi in meno d’un anno.
Innanzitutto, la Presidenza dell’Unione Europea lo scorso autunno, è stata
l’occasione per i nostri paesi di lavorare insieme ad un diverso orientamento delle politiche
europee in favore di una crescita sostenibile.
Poi, la straordinaria Esposizione Universale di Milano, dove l’Italia accoglie tutto il
mondo in maniera eccezionale.
Vorrei qui complimentarmi con gli organizatori italiani di Expo e ringraziare il
commissario generale, Alain Berger, tutta la sua squadra e gli ideatori del padiglione
francese che sta riscontrando un grande sucesso. Più di sei cento mila persone hanno
visitato il nostro padiglione che fa parte del trio dei padiglioni piu visitati.
Le visite delle più alte autorità francesi dal primo giorno, e quella del Presidente del
Senato oggi, testimoniano il vivo interesse che suscitano in Francia l’Expo ma anche Milano,
la Lombardia e l’Italia. Sarà nostro dovere far fruttare questo interesse rinnovato perché in
tutti i settori i nostri due paesi, già il secondo partner economico l’una per l’altra, diano un
nuovo impulso a una relazione già intensa.
Con l’insieme dei servizi francesi presenti a Milano – che voglio ringraziare qui per il
loro ottimo lavoro : la Camera francese di Commercio e dell’industria in Italia, Business
France, Atout France, l’Istituto francese di Milano senza dimenticare i licei francesi Stendhal
e Giono di Milano e Torino -, siamo tutti a vostra disposizione per facilitare i contatti e la
cooperazione.
Signore e Signori,
Permettetemi ora di rivolgermi un istante ai miei compatrioti in francese.
Mes chers compatriotes,
Je veux vous remercier pour l’accueil que vous m’avez réservé depuis mon arrivée à
Milan. Je suis particulièrement fier de vous représenter dans ce pays qui nous accueille si
bien. Votre dynamisme, la qualité de votre travail et votre bonne intégration donnent une
image magnifique de notre pays.
Il nous revient à nous, services de l’Etat, de vous aider, de faciliter vos démarches.
Vous le savez, cela se fait dans un contexte de réorganisation de nos moyens pour apporter
notre contribution aux efforts budgétaires de l’Etat et pour faire face dans le même temps
aux besoins de nos compatriotes dans d’autres régions du monde plus difficiles. Depuis le
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21 avril dernier, ce consulat général est donc également compétent pour les régions du
Piémont, de la Ligurie et du Val d’Aoste. Et à compter du 1er septembre prochain, le service
de l’Etat-civil sera centralisé à Rome.
Dans ce contexte de réformes, je veux saluer ici le professionnalisme et l’engagement
des agents du consulat général qui font un travail remarquable. Je veux aussi remercier nos
10 consuls honoraires, tous bénévoles, qui, de Ventimille à Trieste, de Bolzano à Bologne,
sont des relais indispensables de notre action.
Merci à vos cinq conseillers consulaires avec lesquels nous travaillons
quotidiennement dans une belle entente, ainsi qu’à tous les membres des associations
françaises qui favorisent l’intégration de nos compatriotes ou viennent en aide à ceux qui
sont dans la difficulté.
Je veux enfin remercier les responsables des 17 Alliances françaises du Nord de
l’Italie qui font vivre notre langue et notre culture avec un dynamisme remarquable.
Signori e Signore,
Prima di lasciare la parola al Signor Presidente, permettetemi infine di esprimere la
nostra profonda gratitudine ai venti tre sponsor del nostro ricevimento. Senza il loro
contributo non avremmo potuto organizzare il nostro evento in così ottime condizioni.
Grazie mille.
Vi auguro una bella serrata a tutti.
Vive la République ! Vive la France ! Viva l’amicizia franco-italiana !
Lascio ora la parola al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che io ringrazio della sua
presenza con noi, e poi al Presidente Larcher, pregandolo di scusarmi per la lunghezza del
mio intervento. Vi ringrazio.
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