piano dell`offerta formativa anno scolastico 2011/2012
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piano dell`offerta formativa anno scolastico 2011/2012
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Ufficio scolastico Ambasciata d’Italia Bruxelles INDICE p. 2 p. 3 p. 4 p. 5 p. 6 p. 7 p. 9 p. 10 p. 11 p. 12 p. 13 p. 14 Finalità dei corsi di lingua e cultura italiana Informazioni geografiche Aspetti linguistici culturali del territorio Lettura del territorio Tipologia utenti e loro bisogni Tipologia corsi Strutture disponibili Risorse umane e professionali Risorse finanziarie Materiali didattici e dotazioni multimediali Articolazione didattica e curricolare Verifica e valutazione Rapporti con le famiglie Proposte e ipotesi progettuali Il piano delle attività formative Coordinamento didattico-organizzativo del territorio Progetto di formazione dei docenti Charte de Partenariat 2009-2012 1 FINALITA’ DEI CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA L’Ufficio Scolastico del Consolato d’Italia a Bruxelles, nel rispetto del quadro normativo nazionale di riferimento, realizza corsi destinati ad utenti di origine italiana e non solo, per la scoperta o la riscoperta della lingua e della cultura italiana, in un’ottica interculturale, finalizzati alla promozione del senso di appartenenza alla comunità europea, ad orientare i cittadini di domani alla convivenza pacifica, nel segno della solidarietà e della tolleranza. Così come viene indicato nei documenti del Ministero degli Affari Esteri, l'italiano, pur essendo al diciannovesimo posto tra le lingue più parlate nel mondo, si colloca al quarto/quinto posto per il numero di studenti stranieri che aspirano ad apprenderlo. La richiesta infatti risulta in costante aumento per varie ragioni: mantenimento della propria cultura di origine, studio delle discipline artistiche o musicali, sviluppo di rapporti economici dell’Italia con altri paesi, incremento dei flussi turistici, opportunità di lavoro con il nostro paese. Nella regione delle Fiandre e nella provincia del Limburgo, soprattutto nell’area di Genk, la comunità straniera più diffusa è quella italiana o, più precisamente, di origine italiana, di seconda e terza generazione. Per quanto riguarda i corsi per adulti, si registra da molti anni ormai la richiesta d’iscrizione e la partecipazione anche di molti cittadini di origine belga ed olandese, sia nella provincia del Limburgo sia delle Fiandre (province di lingua e tradizione culturale fiamminga). Ciò è dovuto anche alla forte diffusione, soprattutto nel Limburgo, dell’uso della lingua italiana, non solo all’interno della comunità, ma anche in molti settori imprenditoriali e in attività commerciali, gestiti sia da cittadini di nazionalità italiana, che da discendenti di seconda o terza generazione con cittadinanza belga. 2 INFORMAZIONI GEOGRAFICHE Il territorio del Belgio è suddiviso in tre regioni: Fiandre che comprende le seguenti province: • Anversa (Antwerpen) • Limburgo (Limburg) • Fiandre Orientali (Oost-Vlaanderen) • Fiandre Occidentali (West-Vlaanderen) • Brabante Fiammingo (Vlaams-Brabant) Vallonia che comprende le seguenti province: • Brabante Vallone (Brabant Wallon) • Namur • Liegi (Liège) 3 • Hainaut • Lussemburgo (Luxembourg) Bruxelles-Capitale che comprende il territorio bilingue della capitale ed è suddiviso in 19 municipalità. ASPETTI LINGUISTICO CULTURALI DEL TERRITORIO Il Belgio è suddiviso in quattro regioni linguistiche: Vallonia di lingua francese, Fiandre di lingua neerlandese Bruxelles capitale bilingue Zona di confine tra Vallonia e Germania di lingua tedesca 4 LETTURA DEL TERRITORIO La comunità italiana in Belgio è prevalente nelle zone del paese un tempo poli industriali o sedi di attività estrattive. Le prime comunità di emigrati di origine italiana si sono formate nel Limburgo, intorno alla seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, per la forte richiesta di manodopera da impiegare nelle numerose miniere di carbone diffuse nel territorio. Attualmente nel Limburgo sono presenti etnie diverse, ma con scarsi reciproci rapporti, in quartieri privi spesso di strutture ricreative sportive e culturali. Per quel che concerne la comunità italiana, l’esigenza delle ricongiunzioni dei nuclei familiari, l’arrivo delle mogli e la nascita dei figli, hanno determinato la formazione di alcune organizzazioni sociali, che hanno contribuito allo sviluppo della consapevolezza, delle rivendicazioni sociali, dell’autodeterminazione, ed incentivato la capacità organizzativa e di gestione di servizi primari tra cui l’alfabetizzazione, l’insegnamento della lingua e cultura, la scuola. La domanda e le esigenze sociali sono oggi completamente diverse, i membri della comunità di origine italiana appartengono, infatti, alla seconda, terza generazione, sono all’80 % di nazionalità belga e generalmente ben inseriti nel tessuto economico e sociale anche se non perfettamente integrati nelle istituzioni culturali. Le nuove generazioni hanno frequentato e frequentano le scuole fiamminghe, usano la lingua del luogo come lingua madre e non sentono forti motivazioni al mantenimento della lingua e cultura italiana, essendo venuti meno i legami affettivi e culturali con la terra d’origine dei loro nonni e bisnonni. La frequenza ai corsi diviene sempre più apprendimento dell’italiano come lingua straniera, vissuta come bisogno indotto dalle famiglie per fruire di ulteriori servizi extrascolastici. Gli italiani residenti nel Limburgo sono in massima parte occupati nell’industria, nelle costruzioni o gestiscono attività commerciali legate alla ristorazione e alla distribuzione, sono pochi gli occupati nel settore terziario, pubblico e privato. Le forme associative hanno ancora una certa capacità di aggregazione, ma con scarsa prospettiva in campo culturale e dal punto di vista interculturale, limitandosi generalmente ad una conservazione folcloristica delle tradizioni regionali, anche per mancanza di mezzi finanziari. Accanto a queste forme associative di stampo regionalistico, operano alcune associazioni a carattere nazionale che cercano di promuovere anche attività culturali con il coinvolgimento delle istituzioni locali nelle quali le nuove generazioni non sempre si riconoscono. 5 Da recenti indagini e studi statistici emerge inoltre che circa il 50% dei giovani studenti di origine italiana, le cui famiglie appartengono al flusso migratorio dell’ultimo decennio, abbandonano gli studi a livello della scuola secondaria, probabilmente per le difficoltà di adattamento ai diversi modelli culturali e linguistici. Le zone limitrofe alla capitale vedono una ragguardevole presenza di italiani. A Bruxelles i nostri connazionali appartengono a tipologie socio-culturali molto variegate, alcune vedono nell’alfabetizzazione linguistica in italiano un riscatto culturale rispetto al dialetto parlato dai loro genitori e da loro stessi; altri con un livello economico, sociale e culturale medio alto, credono fortemente nella nostra offerta formativa. La presenza degli italiani in Belgio non può più comunque essere definita un fenomeno migratorio, essendo oggi caratterizzata da “italiani” di terza generazione Molti sono inseriti nel tessuto sociale, hanno seguito un percorso formativo regolare, sono in possesso di strumenti culturali e professionali che li hanno portati ad integrarsi pienamente, mentre altri non parlano ancora in modo corretto la lingua del paese che li ospita. TIPOLOGIA DEGLI UTENTI E LORO BISOGNI L’utenza dei corsi di lingua e cultura italiana è molto diversificata: figli di nostri connazionali che frequentano la scuola francese o fiamminga, le cui famiglie desiderano per loro un recupero della lingua italiana come elemento di riappropriazione dell’identità culturale e linguistica; figli di italiani residenti all’estero (funzionari, dirigenti) che frequentano le scuole belghe, europee, o internazionali, o altre scuole prestigiose presenti sul territorio e che parlano già correntemente l’italiano. Sono alunni che frequentano i corsi per consolidare ed approfondire le loro competenze, specialmente nella lingua scritta; una rappresentanza minore è costituita da bambini belgi, i cui genitori vedono nella frequenza del corso di lingua italiana un’opportunità di arricchimento del percorso formativo dei propri figli; 6 bambini e bambine di scuola materna, le cui famiglie ritengono importante l’acquisizione di un’altra lingua in età precoce; alunni e alunne che scelgono i corsi di italiano fra le opportunità di arricchimento extra-scolastico offerte dalla scuola belga. L’utenza dei corsi di lingua e cultura italiana per adulti si differenzia per livello culturale, d’istruzione e occupazione, accogliendo corsisti di età diverse, occupati, disoccupati, liberi professionisti e pensionati. Nell’area di Genk, vi è ancora una cospicua presenza di Italiani di seconda e terza generazione che esternano il bisogno di rialfabetizzarsi e riappropriarsi della cultura d’origine perché ancora legati all’Italia e perché risultano legalmente cittadini italiani all’estero. Gli adulti richiedono i corsi di lingua e cultura italiana per molteplici motivi: affettivi (presenza di coniuge, genitori, nonni o amici di origine italiana) culturali (interesse per l’arte, la musica, il design, la moda, il cinema) turistici (per apprezzare al meglio il nostro patrimonio artistico, paesaggistico, gastronomico) Per queste ragioni la presenza di un docente madre lingua nei corsi per gli adulti rappresenta un contatto diretto in grado di trasmettere conoscenze autentiche e di raccontare le realtà molteplici che costituiscono la ricchezza del nostro paese. TIPOLOGIA DEI CORSI L’Ufficio Scolastico nel territorio della Circoscrizione, sia nell’area francofona sia in quella neerlandofona, organizza corsi che si configurano nelle seguenti tipologie: Corsi integrati corsi facenti formalmente parte del curricolo come disciplina scolastica e svolti all’interno dell’orario scolastico ordinario. I corsi integrati sono formalizzati attraverso protocolli, convenzioni o accordi di collaborazione con le Istituzioni e le autorità scolastiche dei paesi ospitanti. La Charte de partenariat italo-belga, pluriennale, è rinnovata periodicamente. E’ in vigore il protocollo valido per il triennio 2008-2011 e prevede percorsi didattici di LCO (Langue et culture d’origine) con l’attivazione di moduli di lingua italiana e/o moduli di intercultura centrati sulla cultura 7 italiana in tutte le sue forme: storia della lingua, arte, cinema, danza, cucina, storia, geografia, tradizioni, letteratura, poesia, teatro. Corsi extracurricolari Per esclusione, tutti i corsi di libera elezione o a carattere opzionale che si svolgono in orari non coincidenti con le normali attività scolastiche. Corsi per adulti Frequentati da un’utenza desiderosa di approfondire la conoscenza del nostro Paese, soprattutto dal punto di vista culturale. Destinatari dei corsi: nei corsi integrati: - alunni italiani o di origine italiana - alunni di altra origine frequentanti le scuole locali corsi extracurricolari: - alunni di origine italiana - alunni di origine non italiana, ma che hanno già avuto un’esposizione linguistica all’italiano, o con un forte interesse all’apprendimento 8 STRUTTURE DISPONIBILI L’Ufficio Scolastico di Bruxelles si trova presso l’Ambasciata d’Italia, in rue Emile Claus, 28 – 1050 Ixelles Nel Limburgo, l’Ufficio Scolastico di Bruxelles, si avvale della sede dell’associazione Co.A.Sc.It. Vlaanderen V.Z.W., in Dieplaan 31, 3600 Genk. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI Per soddisfare la domanda di corsi di lingua e cultura italiana per i livelli primario e secondario, l’Ufficio Scolastico di Bruxelles dispone del seguente personale in organico: 1 dirigente scolastico 1 assistente amministrativo 12 docenti di scuola primaria 3 docenti di scuola secondaria RISORSE FINANZIARE Le risorse finanziarie per il funzionamento dei corsi sono gestite dagli Enti gestori, come individuati dalla Circolare della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie n. 13/2003. In particolare, dall’anno scolastico 2011/2012, sono attivi tre Enti gestori: l’Ente “Cittadinanza Migrante”, con sede a Bruxelles, l’Ente “Scuola Materna bilingue”, con sede a Maasmechelen e il CO.A.SC.IT Vlaanderen, con sede a Genk. Questi Enti si avvalgono del contributo del MAE per promuovere corsi d’italiano rivolti ai bambini tenuti da insegnanti di madrelingua a contratto locale. Il CO.A.SC.IT Vlaanderen di Genk sostiene inoltre anche il lavoro degli insegnanti di ruolo fornendo materiale di facile consumo. 9 MATERIALI DIDATTICI E DOTAZIONI MULTIMEDIALI I materiali didattici a disposizione dei docenti riguardano prevalentemente: - libri di testo di diverse case editrici per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, corredati generalmente da un libro per lo studente, dalla guida per l’insegnante, da audiocassette o CD; - libri operativi di grammatica usati anche nella scuola primaria italiana e che sono utilizzati con gli studenti italofoni; - antologie e libri di storia e geografia per la scuola media; - dizionari, videocassette ed audiocassette. ARTICOLAZIONE DIDATTICA E CURRICOLARE Negli anni il gruppo dei docenti ha elaborato un curricolo dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero a vari livelli (primario e secondario), che risponde alle esigenze e alla tipologia dei corsi. (cfr link ai documenti “Italiano curricolo 2011 2012” e “Obiettivi e contenuti linguistici scuola primaria e secondaria”) In alcune scuole, così come previsto dalla Charte de Partenariat, gli interventi didattici sono concordati con il gruppo docente belga. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione, come misurazione, ha bisogno di un criterio formale di riferimento da applicare alla situazione osservabile. La tipologia degli interventi formativi che riguarda i corsi di lingua e cultura italiana, la fluidità della loro utenza, i bisogni formativi in continua evoluzione impongono, anche sul piano valutativo, un percorso di flessibilità che dà alla maggior parte delle valutazioni una dimensione non formalizzata, ma comunque efficace. L’osservazione in itinere permette di operare e di adattare opportunamente il percorso didattico cercando di cogliere le opportunità del gruppo e del singolo. Al termine dell’anno scolastico, agli alunni che hanno frequentato almeno i due terzi del corso, viene rilasciato un Attestato di frequenza con profitto. 10 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE L’Ufficio Scolastico della Circoscrizione Consolare di Bruxelles attraverso i propri corsi propone un servizio che non può prescindere dall’identificare la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. Un’interazione corretta con le famiglie degli alunni dei vari corsi si rende necessaria anche per una condivisione delle responsabilità e degli impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. Sarà cura dei docenti: formulare le proposte educative e didattiche fornire in merito ad esse informazioni chiare e leggibili esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. In un quadro di scambio e di collaborazione reciproci, infatti, un atteggiamento di dialogo costruttivo con le famiglie è fondamentale. L’informazione ai genitori sui livelli di apprendimento raggiunto dagli alunni sarà garantita, quando possibile, anche mediante colloqui periodici. In alcune scuole, in cui la presenza si è radicata grazie ai corsi integrati e di intercultura, i rapporti sono facilitati grazie anche alle occasioni di incontro previste dalla scuola stessa. In altre situazioni, come nei corsi extrascolastici, l’organizzazione di incontri con i genitori risulta più difficoltosa, ed è affidata a momenti meno formali, quali ad esempio, al termine delle attività o le occasioni di festa all’interno della scuola. PROPOSTE E IPOTESI PROGETTUALI In un’ottica di promozione dell'offerta formativa, di valorizzazione e qualificazione della funzione docente, l’Ufficio Scolastico si propone di perseguire i seguenti obiettivi: individuare spazi idonei allo svolgimento dei corsi ; incrementare la collaborazione con le scuole per l’articolazione di interventi appropriati e significativi; intervenire in modo sempre più efficace attraverso scelte condivise che caratterizzino la nostra offerta; predisporre piani orari che razionalizzino il servizio dei docenti ai fini dell’efficienza ed efficacia; porre attenzione alla valorizzazione delle competenze e le professionalità presenti all’interno del Collegio Docenti per ottimizzarne le risorse; 11 procedere alla riorganizzazione e al rinnovamento dei materiali didattici. IL PIANO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE Il Collegio dei Docenti della Circoscrizione Consolare di Bruxelles ha elaborato un piano di interventi articolato, nella prospettiva di sviluppare efficacemente spazi progettuali e offrire agli utenti un servizio sempre più qualificato. Le crescenti e numerose richieste che i nostri connazionali formulano, per sé quando frequentano corsi di italiano o per i loro figli quando questi seguono corsi inseriti nel sistema scolastico locale, sono molto attente alla qualità del messaggio culturale ed educativo. L’Ufficio Scolastico, nella sua programmazione, tiene conto delle caratteristiche della domanda cercando di dare risposte adeguate. Le attività in atto muovono sostanzialmente da alcuni snodi centrali, qui di seguito illustrati, che si articolano di volta in volta, su base annuale, secondo la programmazione collegiale, in ambiti progettuali con le relative e specifiche applicazioni. COORDINAMENTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO DEL TERRITORIO Si intende far fronte nel migliore dei modi possibili alla specifica situazione in cui si trova ad operare l’Ufficio Scolastico della Circoscrizione Consolare di Bruxelles: estensione su un territorio vasto con, al suo interno, differenziazioni di carattere linguistico e culturale. La realtà dei Corsi sul territorio della Circoscrizione è assai articolata (corsi integrati, corsi postscolastici, corsi di “intercultura”, corsi per adulti) e si rivolge ad una fascia di utenza molto variegata (bambini dell’ultimo anno della scuola materna, bambini della scuola elementare, ragazzi di scuola secondaria, adulti), in regione francofona e in regione neerlandofona. Due docenti sono nominati ogni anno come funzioni strumentali nell’area “sostegno al lavoro dei docenti” con i seguenti compiti: • Assicurare l’organizzazione, il raccordo ed il supporto al monitoraggio delle attività didattiche, l’efficacia e la congruenza dell’offerta formativa linguistica/culturale e della comunicazione infra ed inter-istituzionale (tra i docenti, il Dirigente scolastico, le diverse scuole e le famiglie) . 12 • Organizzare idonee forme di accoglienza/orientamento e aggiornamento per i docenti nuovi arrivati e di raccordo tra e con i docenti titolari già in servizio, per assicurare forme di continuità didattico- organizzativa, sia ai fini della qualità dell’offerta formativa che delle esigenze dell’utenza e del territorio • Promuovere lo scambio interculturale e lo sviluppo ed il potenziamento dei Corsi , attraverso contatti ed incontri con i responsabili di alcune istituzioni scolastiche locali . • Coordinare la raccolta ed il monitoraggio di dati statistici relativi ai corsi attivati. • Coordinare la produzione di materiali didattici, la documentazione educativa e la valorizzazione delle buone pratiche. Individuare e coordinare le soluzioni didattico -organizzative in relazione alle specifiche esigenze dell’ufficio centrale e di servizio, dell’utenza e del territorio. • Pubblicare i risultati sul sito dell’Ufficio scolastico. • Analizzare e valutare le attività espletate, con il supporto del D.S. PROGETTO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI Per l’anno scolastico 2011/2012 è previsto il seguente progetto di formazione: IL LINGUAGGIO TEATRALE E GESTUALE NELLA DINAMICA DI GRUPPO, con trattazione dei seguenti argomenti: • • • • • • • • il concetto di animazione teatrale lo spazio scenico della classe movimenti per farsi conoscere dal gruppo mimica naturalistica mimica astratta improvvisazione teatrale individuale in italiano il gioco teatrale interattivo improvvisazione collettiva La formazione sarà curata dal direttore artistico e progettuale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventu’ di Torino, prof. Graziano Melano. 13 PROGRAMME LANGUE ET CULTURE D’ ORIGINE CHARTE DE PARTENARIAT entre la Communauté française de Belgique et la République italienne 2009-2010 2010-2011 2011-2012 14 Préambule La Communauté française de Belgique Wallonie-Bruxelles et la République italienne, décident de poursuivre et de développer le Programme Langue et Culture d’Origine, ci-après désigné «programme LCO » dans la perspective de renforcer la coopération entre les deux pays aux niveaux culturel et scolaire. 1. Présentation générale du programme 1.1 Pour l’application de la présente Charte de partenariat, on entend par : - la Communauté française, la Communauté française de Belgique Wallonie-Bruxelles, - les signataires, d’une part la Communauté française et d’autre part la République italienne, - la Direction générale de l’Enseignement obligatoire, le Directeur général de l’Enseignement obligatoire auprès de l’Administration générale de l’Enseignement et de la Recherche scientifique du Ministère de la Communauté française, - le chargé de mission, le chargé de mission pour l’éducation interculturelle auprès de la Direction générale de l’Enseignement obligatoire, - les autorités scolaires italiennes, la/les personne(s) désignée(s) par l’Ambassade d’Italie pour encadrer et coordonner l’action des enseignants LCO, - le décret missions, le décret adopté par le Parlement de la Communauté française le 24 juillet 1997 définissant les missions prioritaires de l’enseignement fondamental et de l’enseignement secondaire et organisant les structures propres à les atteindre. 1.2 L’emploi dans la présente Charte des noms masculins pour les différents titres et fonctions est épicène en vue d’assurer la lisibilité du texte nonobstant les dispositions du décret adopté le 21 juin 1993 adopté par le Parlement de la Communauté française et relatif à la féminisation des noms de métier. 1.3 La Communauté française considère comme une double chance d’être une composante de 15 l’espace francophone international et de pouvoir bénéficier de l’apport de la langue et de la culture italiennes en tant que langue européenne, langue de culture et langue de nombreux citoyens italiens et d’origine italienne qui résident en Belgique à la suite des flux migratoires présents et passés. 1.4 Ce programme LCO s’adresse aux pays ayant adhéré à la Charte de partenariat du Programme Langue et Culture d’Origine auparavant et à d’autres pays qui voudraient y adhérer à l’avenir. Le programme LCO se décline en Chartes de partenariat bilatérales spécifiques entre la Communauté française et chaque pays partenaire. 1.5 Le programme LCO se concrétise par l’organisation, au sein des établissements scolaires organisés ou subventionnés par la Communauté française qui en font la demande, d’une part d’un cours de la langue d’origine et d’autre part d’un cours d’ouverture aux cultures d’origine, l’un et l’autre désignés « cours LCO ». 1.6 Le programme LCO concerne les niveaux d’enseignement maternel, primaire et secondaire, selon les modalités définies ci-après. 2. Objectifs généraux 2.1 Dans le cadre du décret missions, le Parlement de la Communauté française a défini comme objectif général de l’éducation dans l’enseignement obligatoire de préparer tous les élèves à être des citoyens responsables, capables de contribuer au développement d'une société démocratique, solidaire, pluraliste et ouverte aux autres cultures. 2.2 Les signataires considèrent que les cours LCO sont un des moyens concrets les plus efficaces d’atteindre l’objectif général d’ouverture aux autres cultures. 2.3 Les signataires fixent comme objectifs au programme LCO de favoriser l’intégration des enfants d’origine italienne dans la société belge qui est la leur, tout en sauvegardant leur identité d’origine, facteur important en faveur du développement harmonieux de leur personnalité. 2.4 Les signataires considèrent qu'en plus de ce renforcement de l'identité personnelle, les cours LCO sont également de nature à faciliter le dialogue entre les générations, en donnant un sentiment 16 d’appartenance commune, à renforcer les liens de solidarité entre les peuples, à accroître la connaissance des autres cultures, source d'un enrichissement pour tous. 2.5 Les signataires, se rapportant aux principes sanctionnés par l’Union européenne en ce qui concerne l’intégration dans les pays de résidence et le maintien de la langue et de la culture d’origine et, se référant à l’accord culturel entre la République italienne et le Royaume fédéral de Belgique, en particulier au procès-verbal de la XXVIIe session de la Commission mixte permanente daté du 2 février 1999, conviennent que les objectifs généraux ci-dessus seront poursuivis en tenant compte, pour définir les méthodes et le caractère des cours LCO, des particularités de la Collectivité italienne résidant en Communauté française, notamment de son degré avancé d’intégration dans la société belge. 3. Équipes éducatives 3.1 Les établissements scolaires qui demandent à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire pour participer au programme LCO bénéficieront de l’affectation par l’Ambassade d’Italie à Bruxelles d’un enseignant désigné et rémunéré par la République italienne. 3.2 Ces enseignants, ci-après désignés « enseignants LCO », seront intégrés dans l’équipe éducative et collaboreront avec les titulaires de classe concernés et la direction pour que les cours LCO participent à la concrétisation du projet d’établissement. 3.3 Les enseignants LCO seront des personnes ressources privilégiées pour l’équipe éducative mais aussi pour les élèves des classes concernées et pour leurs parents. 4. Le cours de langue italienne 4.1 Le cours de langue italienne, ci-après désigné « cours de langue », concerne l’apprentissage de l’italien et les dimensions culturelles associées à celui-ci. 17 4.2 Le cours de langue est dispensé aux seuls élèves dont les parents en ont fait la demande. Outre les élèves d’origine italienne, ce cours de langue est accessible à tous les élèves quelles que soient leurs origines. 4.3 Le cours de langue peut rassembler des élèves venant d’établissements scolaires différents. 4.4 Le cours de langue comprend au moins deux périodes. Celles-ci s’ajoutent à la grille-horaire hebdomadaire pour les seuls élèves concernés et s’organisent en dehors des périodes normales de cours. 4.5 Le cours de langue fait partie du projet d’établissement et est partie intégrante de la présente charte. 4.6 Le cours de langue est assuré par l’enseignant LCO. 4.7 Le programme, les méthodes et les outils didactiques relatifs au cours de langue sont élaborés par la République italienne. 4.8 Dans chaque établissement scolaire concerné, le chef d’établissement ou le Pouvoir organisateur d’une part et les autorités scolaires italiennes d’autre part établiront les modalités les plus adéquates pour l’organisation du cours de langue italienne pour les élèves provenant d’établissements scolaires géographiquement proches. 4.9 Le cours de langue fera l’objet d’une évaluation spécifique qui pourra être jointe au bulletin de l’élève par un document annexé. 5. Le cours d’ouverture aux cultures d’origine 5.1 Le cours d’ouverture aux cultures d’origine, ci-après désigné « cours d’ouverture aux cultures », organise des activités d’éducation à la diversité culturelle dans l’optique d’une pédagogie interculturelle. Il participe à ce titre, parmi d’autres moyens déployés par la Communauté française, à la poursuite de l’objectif de développement d’une société ouverte aux autres cultures figurant à l’article 6 du décret missions. 5.2 Le cours d’ouverture aux cultures est organisé sur la base d’une demande de participation au programme LCO du chef d’établissement ou du Pouvoir organisateur. Il requiert la volonté des 18 instituteurs et professeurs concernés d’accueillir l’enseignant LCO dans leurs cours et plans d’année. 5.3 Le cours d’ouverture aux cultures s’appuie sur la collaboration étroite de l’enseignant LCO et du titulaire de la classe pour la préparation, l’organisation, l’animation et l’évaluation du cours. Utilisant le témoignage privilégié de l’enseignant LCO quant à la culture italienne, le cours d’ouverture aux cultures est assuré conjointement par l’enseignant LCO et l’instituteur ou le professeur et a pour objet de développer au bénéfice des élèves des classes concernées des activités d’éducation à la diversité culturelle. 5.4 Dans l’enseignement fondamental, le cours d’ouverture aux cultures est organisé dans une classe et il s’adresse à tous les élèves de cette classe. Il fait partie intégrante des activités et apprentissages organisés par l’instituteur dans le cadre de la grille horaire hebdomadaire. 5.5 Dans l’enseignement secondaire, le cours d’ouverture aux cultures est organisé dans le cadre d’un ou plusieurs cours de la grille horaire et il s’adresse à tous les élèves qui suivent ce(s) cours. Il fait alors partie intégrante des activités et apprentissages relevant du (des) cours concerné(s). 5.6 Dans le respect de la liberté des méthodes pédagogiques dont jouissent les Pouvoirs organisateurs pour le cours d’ouverture aux cultures, les signataires entendent favoriser le recours à des méthodes actives et une gestion souple du volume annuel de périodes mises à disposition de l’établissement scolaire par la République italienne. 5.7 La République italienne affecte, en fonction des demandes des établissements scolaires et des ressources dont elle dispose, un volume global de périodes par année scolaire par établissement scolaire. 5.8 Pour assurer une éducation à la diversité culturelle de qualité, les signataires conviennent que chaque classe concernée qui suivra le cours d’ouverture aux cultures bénéficiera d’un volume de périodes affectées à celui-ci qui sera compris entre quinze et trente périodes pendant l’année scolaire. 19 5.9 Le cours d’ouverture aux cultures est dispensé dans la langue d’enseignement, c’est-à-dire le français, mais ponctuellement, il peut être fait appel à la langue d’origine. 5.10 Faisant partie de la formation répondant aux objectifs généraux de l’enseignement obligatoire, le cours d’ouverture aux cultures sera intégré aux modalités d’évaluation de cette formation obligatoire. 6. Organisation et encadrement pédagogiques 6.1 Les enseignants LCO, qui doivent disposer d’une connaissance de la langue française et des compétences pédagogiques nécessaires, sont recrutés par l’Italie selon les dispositions qui lui sont propres. 6.2 La Communauté française assure la formation continue des enseignants LCO et des titulaires de classe concernés. À l’entrée en fonction de l’enseignant LCO, la Communauté française assure une information au contexte institutionnel et pédagogique en vigueur en Communauté française, aux principes majeurs du décret missions ainsi qu’au cadre de la Charte de partenariat. Cette information est garantie par les autorités scolaires italiennes pour tout nouvel enseignant LCO avant le début de ses cours. Dans le cadre du cours d’ouverture aux cultures, une formation relative à la démarche interculturelle sera organisée par la Communauté française. Cette formation est proposée pour tout enseignant chargé du cours en question. 6.3 Les enseignants LCO ont accès de plein droit aux formations proposées aux membres du personnel de l’enseignement en Communauté française dans le cadre des décrets relatifs à la formation en cours de carrière. 6.4 À l’entrée en fonction d’un nouvel enseignant LCO, les autorités scolaires italiennes assureront une visite afin de présenter celui-ci à la direction de l’établissement. À l’occasion de l’engagement d’une nouvelle école dans le partenariat LCO, le chargé de mission organisera une visite afin d’assurer la bonne compréhension des principes de la Charte. 6.5 Au cours de sa première année de fonction, l’enseignant LCO sera soumis à une visite pédagogique qui déterminera son agréation par la Communauté française. Cette visite visera à 20 vérifier, selon une grille établie au préalable, sa maîtrise de la langue française ainsi que du contexte institutionnel et pédagogique dans lequel il enseigne. En cas de difficultés constatées chez l’enseignant LCO dans sa nouvelle fonction, le chargé de mission contacte dans les meilleurs délais les services de l’Italie afin de déterminer ensemble des suites utiles à donner. 6.6 Dans le cadre du cours d’ouverture aux cultures, la concertation entre enseignants en dehors de la présence des élèves, prévue par le décret adopté par le Parlement de la Communauté française le 13 juillet 1998 et portant organisation de l’enseignement maternel et primaire ordinaire et modifiant la réglementation de l’enseignement, associe régulièrement, et à tout le moins pendant six périodes par an, les enseignants LCO. 6.7 Les signataires conviennent que la charge de travail de l’enseignant LCO dans un établissement scolaire, outre le temps de présence aux élèves, comprend le temps pour la concertation et la formation continue citées ci-dessus, selon les dispositions prévues par la législation italienne. 6.8 Dans le cadre du cours d’ouverture aux cultures, l’enseignant LCO est sous l’autorité pédagogique conjointe de la direction de l’établissement scolaire ou du Pouvoir organisateur, des autorités scolaires italiennes et des services de la Communauté française. Comme membre de l’équipe éducative, l’enseignant LCO veille à respecter le Règlement d’ordre intérieur et les règles administratives qui s’appliquent au personnel enseignant de l’établissement scolaire. Dans le cadre du cours d’ouverture aux cultures, la Communauté française assure un soutien pédagogique aux équipes éducatives par l’intermédiaire de son chargé de mission. 6.9 Dans le cadre du cours de langue, l’enseignant LCO est sous l’autorité pédagogique des autorités scolaires italiennes. Néanmoins, une convention (orale ou écrite) sera établie entre celles-ci et le chef d’établissement ou le Pouvoir organisateur pour déterminer les modalités en vue d’assurer le bon déroulement du cours dans le respect des règles de fonctionnement de l’établissement. 6.10 Dans le cadre du programme LCO, le chef d’établissement ou le Pouvoir organisateur s'engage à assurer à l’enseignant LCO de bonnes 21 conditions de travail en mettant gratuitement à sa disposition les locaux et équipements utiles au bon déroulement des cours LCO. 6.11 En cas de litige entre le chef d'établissement ou le Pouvoir organisateur et l’enseignant LCO, l'une ou l'autre partie prévient le chargé de mission qui se concerte dans les meilleurs délais avec les autorités scolaires italiennes concernées. En cas de manquement grave ou de perte de confiance durable entre le chef d'établissement ou le Pouvoir organisateur et l’enseignant LCO, après concertation entre le chargé de mission et les autorités scolaires italiennes concernées, l’affectation peut être modifiée ou la proposition peut être faite au Ministre de la Communauté française ayant compétence pour le programme LCO, par la Direction générale de l'Enseignement obligatoire, de retirer l'agréation au terme de l’année scolaire en cours. 7. Organisation administrative 7.1 L’enseignant LCO est sous l’autorité administrative conjointe des autorités scolaires italiennes et du chef d’établissement ou du Pouvoir organisateur. 7.2 Dans le cadre des cours LCO, l’enseignant LCO bénéficie des mêmes couvertures que les membres du personnel de l’enseignement en Communauté française en matière d’assurances couvrant d’une part les accidents de travail et d’autre part la responsabilité civile de l’enseignant LCO dans le cadre de ses fonctions souscrites par la Communauté française et par les Pouvoirs organisateurs. 7.3 Les autorités scolaires italiennes fournissent à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire, pour chaque enseignant LCO lors de son entrée en fonction, une fiche signalétique avec nom, prénom, date de naissance, état civil, date d’arrivée en Belgique, adresse personnelle en Belgique, téléphone et adresse mail. 7.4 Dans le cadre du cours d’ouverture aux cultures, les élèves se trouvent sous la responsabilité conjointe du titulaire de la classe et de l’enseignant LCO. Dans le cadre du cours de langue, les élèves se trouvent sous la seule responsabilité de l’enseignant LCO. 22 7.5 Dans le cadre du cours de langue, les parents inscrivent leur enfant pour une année scolaire et sont tenus de favoriser sa présence régulière et assidue pendant toute la durée de celle-ci. En cas d’absence, l’élève est tenu de remettre spontanément au cours suivant, à l’enseignant LCO, un document écrit signé par les parents ou la personne investie de l’autorité parentale justifiant l’absence dont question. En cas d’absence de longue durée, la direction de l’établissement scolaire sera concernée. 7.6 La Communauté française s’engage à fournir aux autorités scolaires italiennes début juin la liste précise et complète des demandes de participation au programme LCO introduites par les établissements scolaires. 7.7 Les autorités scolaires italiennes s’engagent à fournir à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire début octobre la liste précise et complète des affectations des enseignants LCO pour l’année scolaire en cours. 8. Promotion du programme LCO 8.1 La Communauté française assure l’information des chefs d’établissement et des Pouvoirs organisateurs ainsi que des associations de parents d’élèves reconnues de l’existence, des objectifs et des modalités du programme LCO. 8.2 Chaque année, par voie de circulaire, la Direction générale de l'Enseignement obligatoire invite les chefs d’établissement et les Pouvoirs organisateurs à s'inscrire dans le programme LCO. 8.3 Pour s’inscrire dans le programme LCO, une demande officielle doit être adressée à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire. Cette demande sera transmise à l’Ambassade d’Italie qui désignera et affectera, selon ses disponibilités, l’enseignant LCO à l’établissement scolaire concerné. Par cette voie, l’établissement scolaire s’inscrit officiellement dans le dispositif et dans le cadre de la charte de partenariat et bénéficiera dès lors du contrôle et du soutien de la Communauté française. La République italienne s’engage à favoriser l’intégration dans la présente Charte des cours de langue assurés par ses ressortissants dans les établissements scolaires situés en Communauté 23 française. La République italienne s’engage à fournir la liste de tous les établissements scolaires situés en Communauté française où un cours de langue est assuré par un de leurs ressortissants. 8.4 Les signataires conviennent de favoriser, dans l’enseignement fondamental, l’organisation d’au moins un cours d’ouverture aux cultures dans chaque établissement scolaire sollicitant le cours de langue et inversement. 9. Pilotage du programme LCO 9.1 Il est créé un Comité bilatéral chargé de prendre les dispositions utiles à l’application de la présente Charte de partenariat et d’en évaluer l’efficacité. Le Comité bilatéral relèvera, pour ce qui concerne la Communauté française, du programme général de coopération géré par Wallonie-Bruxelles International. Le Comité bilatéral est composé : - des délégués de la République italienne, - d’un délégué du Ministre de la Communauté française ayant compétence pour le programme LCO, - du fonctionnaire de niveau 1 en charge du programme LCO attaché à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire, - du chargé de mission, - d’un délégué de Wallonie-Bruxelles International. Le Comité bilatéral peut associer des experts à ses travaux. Le Comité bilatéral se réunit deux fois par an, à la mi-février pour préparer l’année scolaire suivante, et début novembre pour examiner l’organisation du programme LCO de l’année en cours. 9.2 Les signataires créent un Comité de concertation multilatéral composé : - des conseillers d’Ambassade des différents pays ayant signé avec la Communauté française une Charte de partenariat bilatérale pour le programme LCO, - d’un délégué du Ministre de la Communauté française ayant compétence pour le programme LCO, - du chargé de mission, - du fonctionnaire de niveau 1 attaché à la Direction générale de l’Enseignement obligatoire en charge du programme LCO. 24 Le Comité de concertation multilatéral peut associer d’autres experts à ses travaux. Le Comité de concertation multilatéral se réunit au minimum une fois par année en Communauté française. Le Comité de concertation multilatéral a pour mission de susciter et d’organiser le dialogue entre les conseillers d’Ambassade des pays partenaires sur les bonnes pratiques dans le fonctionnement du programme LCO. Ses travaux ne peuvent avoir pour effet de réduire les prérogatives du Comité bilatéral défini au point 9.1 ci-dessus qui reste seul habilité à négocier entre la Communauté française et la République italienne l’application des dispositions de la présente Charte de partenariat. 10. Évolution du programme LCO 10.1 La Charte de partenariat est conclue pour une durée de trois ans prenant cours le 1er septembre 2009 et se terminant le 30 juin 2012. Tout différend lié à l’application ou l’interprétation des stipulations de la présente Charte de partenariat sera résolu à l’amiable. 10.2 Sauf avis contraire d’un ou des signataires, la Charte de partenariat est reconduite pour une durée similaire à l’issue de la période de trois ans définie ci-dessus. 10.3 La présente Charte de partenariat pourra faire l’objet de modifications pendant la période de trois ans définie ci-dessus moyennant l’accord des parties signataires sur les modifications envisagées. 10.4 La présente Charte de partenariat entre en vigueur le 1er juillet 2009. 25