Superficie con vista dal Dente del Gigante al Gran Paradiso
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Superficie con vista dal Dente del Gigante al Gran Paradiso
Liconi Superficie con vista dal Dente del Gigante al Gran Paradiso chio d’acqua è così il piano d’appoggio scibili e irraggiungibili come quelli noti e la catena montuosa circostante de- e abituali. E quella realtà tangibile che linea i bordi frammentati dell’oggetto. abbiamo sempre chiamato natura su- Il rilievo tridimensionale del territorio è pera allora i confini storici delle espe- un’oggetto astratto che rappresenta, rienze dell’individuo e delle società. Pierfrancesco Cravel in un preciso istante, il punto di massimo equilibrio raggiunto dalle forze che Nonostante Nicolas Negroponte aves- incessantemente modellano la crosta se sostenuto il processo contrario nel Liconi è un vassoio, un centrotavola e terrestre: una forma apparentemente suo saggio “Being Digital”, il vassoio in un portaoggetti in acciaio, tratto dal ri- eterna, ma in realtà fragilissima, desti- acciaio è una forma digitale che è tor- lievo altimetrico dell’omonimo lago gla- nata a cambiare l’istante successivo. nata ad essere analogica e reale, un ciale valdostano che si affaccia sul Gran Così è infatti il profilo del Monte Bianco insieme di bit che sono ritornati atomi. Paradiso e sulla catena del Bianco. che si innalza o si rimpicciolisce all’a- Tuttavia Liconi conserva memoria an- Rappresenta il risultato di un percorso zione dei venti, della neve, del sole: che del suo passato digitale e una sua progettuale simile a quello dell’uomo trasformazioni impercettibili all’occhio parte continua a vivere nel web: un QR primitivo che, senza far dipendere la ma di vaste misure; sono forze, que- code e un URL sono incisi sulla super- propria scelta da criteri estetici, intimi ste, che più immediatamente si vedono ficie dell’oggetto e consentono l’acces- o poetici, nella natura aveva cercato all’opera nei vulcani o nelle maree. so alla parte non analogica, progetto quelle forme che gli potessero essere realizzato con il sostegno della Regio- utili, limitandosi a scheggiarle appena Questo progetto esplora un nuovo e ne Valle d’Aosta. Queste tracce, che per trasformarle in oggetti quotidia- contemporaneo rapporto tra oggetto fondono insieme atomi e bit, entrambi ni comefrecce, asce o altri utensili. A e luogo, indagando come la tecnologia componenti l’oggetto, rinviano al sito differenza delle forme naturali raccolte stia mutando la percezione del terri- www.alessi.com/liconi dove si trovano direttamente e trasformate in oggetti torio, quanto l’utilizzo di quest’ultimo il cortometrggio “Mermald’s Night” di dal nostro progenitore di Neanderthal, influisca sul nostro modo di guardare Virgilio Villoresi e il lavoro documentario Liconi è una forma naturale ritagliata il paesaggio o come il cambiamento di Armin Linke, già autore del film “Alpi” digitalmente dal proprio contesto, una climatico possa essere anche una ri- e Francesco Mattuzzi, che descrivono pura superficie, ricavata elaborando sorsa. e raccontano il lago. del lago, situato a 2555 metri sul livello Oggi conosciamo la natura attraverso Nove Vassoi, con numero progressivo del mare, e distante circa 4 ore di cam- la sua copia elettronica, dalle mappe da 1 a 9 e integrati da un progetto di mino da Courmayeur o Morgex. tridimensionali alla realtà aumentata, allestimento e da alcune immagini di come gli umanisti conobbero i classici Linke, saranno destinati a musei e col- È una forma complessa, stampata e attraverso le loro copie medioevali, cu- lezioni, trasformando, dopo Duchamp, coniata grazie all’abilità e competenza stodite nei conventi. Grazie ad un’enor- un oggetto prodotto in serie, e non un dei tecnici Alessi, a partire dalla lastra me massa di dati in continuo aumento, objet trouvé, in scultura industriale. piana di acciaio 18/10. Essa riproduce abbiamo la possibilità di conoscere con fedelmente un frammento di territorio, la stessa precisione, il nostro quartiere, *Source: Dati matriciali del Modello in scala 1:2193, e lo trasforma in un il lago di montagna, il cratere marziano Altimetrico digitale della Regione Valle centrotavola. La superficie dello spec- e di frequentare, così, mondi incono- d’Aosta Art N. 1386 del 04.01.2010 una ripresa satellitare* stereoscopica Liconi A geographical surface with views of Dente del Gigante and Gran Paradiso and transforms it into a table centre- inaccessible worlds, with the same piece. The stretch of water, the planes accuracy as the world we know and and the jagged edges of the mountain live in. This tangible reality that we call range are reflected in the design of the nature will eventually exceed the his- object. torical boundaries of experience of the individual and society as a whole. The three dimensional formation of the Although Nicholas Negroponte would landscape is an abstract object that have argued the reverse process in represents , in an instant, the maxi- his book “Being Digital”, the steel tray mum point of equilibrium reached by is a digital form that has returned to Liconi is a tray, table centrepiece and the forces that constantly shape the being analog and real, a collection of bowl made from stainless steel mined earth’s crust: a seemingly eternal particles that have returned to atoms. from the area around its namesake, shape but in reality very fragile and Liconi preserves its past and part of it high altitude glacial lake facing Gran destined to change at any moment. will continue to live on the web: a QR Paradiso in the Mont Blanc Mountain This is indeed the profile of Mont Blanc code and a URL are engraved on the Range. rising and shrinking due to the ever surface of the object providing ac- changing winds, snow and sunshine. cess to the non-analogical - a project It represents the results of a design These changes are undetectable to realised in conjunction with the Valle process similar to that of primitive the eye but are no more less significant d’Aosta region. These traces that man who, not having to depend on than those that can be seen immedi- fuse together atoms and particlesboth his choice of aesthetic criteria, looked ately from a volcano or a tidal wave. components of the object, refer back for items that could be useful to him in to the website www.alessi.com/lico- nature and turned them into everyday These project trays explore a new and ni where you can also see a short film objects such as arrows and axes. Un- contemporary relationship between “Mermaid’s Night” by Virgilio Villoresi like natural materials gathered by our object and place, investigating how and documentaries by Armin Linke, Neanderthal ancestors, Liconi is a nat- technology is changing the perception writer of the film “Alpi” and Francesc- ural shape, digitally cut from its con- of the landscape as the use of the lat- so Mattuzzi who describes and tells us text. It is therefore a pure geographical ter can influence the way of looking at about the lake. surface derived from a stereoscopic it similar to how or if climate change satellite shot of the lake * that is situ- can also be a resource. Nine items progressively numbered 1 ated 2555 metres above sea level ap- Today we know nature in an elec- to 9 together with information on the proximately 4 hours walk from Cour- tronic format; from three-dimensional design project and images by Linke mayeur or Morgex. maps enhancing reality like Humanists will be sent to Museums and Art Col- knew their classics through the medi- lections after Duchamp turning a A sophisticated geographical surface, eval copies kept in their monasteries. mass-produced object (and not an ob- pressed and forged from a flat steel Through an ever increasing mass of jet trouvé) into an industrial sculpture. sheet 18/10 with the skill and compe- digital data , we now have the oppor- tence of the Alessi technicians who tunity to know our neighbourhood, the *Source: Dati matriciali del Modello accurately reproduce a piece of the lake in the mountain and craters on Altimetrico digitale della Regione Val- Liconi landscape on scale 1:2193 Mars, and hence live in unknown and le d’Aosta Art N. 1386 del 04.01.2010. Pierfrancesco Cravel Liconi Une surface qui a pour écrin le Grand-Paradis et le Mont-Blanc Pierfrancesco Cravel Liconi est donc un plateau, un milieu de table ou un vide-poche en acier, issu du relevé altimétrique du lac glaciaire du même nom, qui a pour écrin le Grand-Paradis et le Mont-Blanc. Il est l’aboutissement d’un parcours de recherche semblable à celui de l’homme primitif qui, sans lier ses choix à ses critères esthétiques, intimes ou poétiques, avait cherché dans la nature ces formes qui pouvaient lui être utiles et s’était limité à les façonner légèrement, pour les transformer en objets quotidiens, comme des flèches, des haches ou d’autres instruments. A la différence des formes naturelles prélevées directement et transformées en objets par notre ancêtre de Néandertal, Liconi est une forme naturelle qui a été découpée numériquement et extraite de son contexte. C’est une surface précise et identifiée, grâce à une image stéréoscopique du lac obtenue depuis un satellite*, située à 2 555 mètres d’altitude et à 4 heures de marche environ de Courmayeur ou de Morgex. Liconi est aussi une forme complexe, reproduite et frappée grâce à l’habileté et à la compétence des techniciens de la société Alessi, sur une feuille d’acier 18/10. Cet objet, qui peut être un milieu de table ou un vide-poche, reproduit fidèlement une portion du territoire, à l’échelle 1:2193. Ainsi, le fond du plateau évoque-t-il la surface du lac, alors que les bords ciselés de l’objet dessinent la chaîne montagneuse qui l’entoure. Le relief tridimensionnel du territoire est un objet abstrait qui représente, en un instant donné, le point d’équilibre maximal atteint par les forces qui modèlent incessamment la croûte terrestre, c’est-à-dire une forme apparemment immuable mais en réalité très fragile et destinée à changer d’un instant à l’autre. Le profil du Mont-Blanc ne fait pas exception à la règle et s’élève ou diminue sous l’action des vents, de la neige et du soleil ; autant de transformations imperceptibles mais importantes, autant de forces dont les effets sont plus immédiatement visibles lorsqu’il s’agit de volcans ou de marées. Ce projet explore une relation inédite et contemporaine entre l’objet et le lieu, il révèle comment la technologie modifie la perception du territoire et combien l’utilisation de cette dernière influence notre façon d’observer le paysage, mais également de quelle façon les changements climatiques peuvent constituer une ressource. Aujourd’hui, nous découvrons la nature par le biais de sa reproduction électronique et des cartes tridimensionnelles, à la manière des humanistes qui découvrirent les œuvres classiques grâce aux copies médiévales conservées dans les couvents. L’énorme quantité de données, qui augmente continuellement, nous offre la possibilité d’observer avec la même précision notre quartier, un lac de montagne ou un cratère de Mars et de découvrir ainsi des mondes inconnus et lointains, autant que des lieux familiers. Cette réalité tangible que nous avons toujours appelée « nature » dépasse donc les frontières historiques des expériences individuelles ou collectives. Bien que Nicolas Negroponte ait soutenu la thèse contraire dans son essai Being Digital, notre plateau en acier représente une forme numérique redevenue analogique et réelle, un ensemble de bits qui sont redevenus des atomes. Cependant, Liconi conserve la mémoire de son passé numérique et continue de vivre en partie dans l’univers de la toile : son code QR et une adresse réticulaire (URL) y sont gravés et permettent d’accéder à la partie non analogique de l’objet. Dans ce projet réalisé avec le soutien de la Région autonome Vallée d’Aoste, ces traces qui mêlent les atomes et les bits – tous deux éléments de l’objet – renvoient au site www.alessi.com/ liconi, qui propose le court-métrage Mermaid’s Night de Virgilio Villoresi, ainsi que le documentaire d’Armin Linke – auteur du film « Alpes » – et de Francesco Mattuzzi, qui décrivent et racontent le lac. Neuf plateaux numérotés de 1 à 9, complétés par un projet d’aménagement et certaines images de Linke, seront destinés à des musées et des collections : c’est ainsi que, dans le sillon de Duchamp, un objet produit en série – et non pas un objet trouvé – sera transformé en sculpture industrielle. * Source: données matricielles du modèle altimétrique numérique de la Région autonome Vallée d’Aoste. Art n° 1386 du 4 janvier 2010.