le valanghe di venaus

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le valanghe di venaus
LE VALANGHE DI VENAUS
LA NEVE
LA NEIGE
L'Organizzazione Mondiale della Meteorologia ha individuato 10 forme
principali: piastre, stelle, colonne, aghi, dendriti spaziali, “gemelli di
camicia”, particelle irregolari, neve pallottolare, sferette di ghiaccio,
grandine.
Ingrossandosi, i cristalli di neve si appesantiscono e cadono verso il suolo,
Durante la loro caduta subiscono già delle trasformazioni per effetto della
temperatura e del vento.
Depositandosi al suolo formano degli strati. Nel corso del tempo questi
ultimi si accumulano e costituiscono il manto nevoso. Ognuno di essi
subisce un'evoluzione propria legata alle condizioni meteorologiche. Non
appena depositato, il cristallo (che ormai si chiama grano) subisce ulteriori
trasformazioni dette metamorfismi. Essi proseguiranno fino alla fusione
primaverile, a meno che non diventino "neve perenne" (ad altitudini elevate).
A seconda dell'umidità del manto nevoso e delle temperature, possono
prodursi due tipi di trasformazioni.
La neve può essere classificata come segue:
•
A larghe falde: è la più comune e consiste in fiocchi di neve di medie e grandi dimensioni e si verifica
con temperature dagli 0 °C in su e con livelli medio-alti di umidità. La velocità di caduta, in assenza di
moti convettivi verticali, risente delle dimensioni dei fiocchi.
•
A piccole falde: è una forma di precipitazione nevosa sotto forma di piccoli fiocchi che avviene con
basse temperature (qualche grado sotto zero) e bassi livelli di umidità. La velocità di caduta è maggiore
rispetto alla neve a larghe falde e dà spesso luogo a fitte nevicate. Spesso dà luogo al suolo ad accumuli
di neve secca e farinosa.
•
Gragnola: neve finissima e leggera, che è formata da cristalli di neve circondati, individualmente, da
uno strato trasparente di ghiaccio simile per molti versi alla grandine; cade generalmente a temperature
di qualche grado sopra lo zero e con forte instabilità atmosferica cioè con aria fredda in quota e marcate
correnti convettive.
•
Neve tonda: fiocchi di neve che, attraversando uno strato caldo dell'atmosfera, vanno ad arrotolarsi su
se stessi o i cristalli a perdere le punte arrotondando i loro bordi e prendendo così una forma più sferica.
•
Nevischio: debole caduta di fiocchi di piccole dimensioni.
•
Acquaneve: caduta di fiocchi parzialmente fusi in pioggia.
LA VALANGA CHE COS’E’
La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o
ghiaccio improvvisamente si mette in moto su un pendio, precipitando verso
valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente all'interno
del manto nevoso, per effetto di uno stress interno che porta al
raggiungimento del carico di rottura, ovvero quando la forza di gravità che
agisce sul pendio innevato supera le forze di coesione del manto nevoso che
agiscono in senso opposto.
BOZZA
L’AVALANCHE
L'Avalanche est un phénomène qui se produit quand une masse de
neige ou de glace commence soudainement déplaçant sur une pente,
plongeant dans la vallée de la raison de la rupture de l'équilibre à
l'intérieur du manteau neigeux, à la suite d'une contrainte interne que
conduit à la réalisation de la charge ultime, c'est à dire lorsque la force
de gravité agissant sur la pente enneigée au-delà des forces de
cohésion de la neige, qui agissent dans des directions opposées.
Durante la discesa può coinvolgere altra massa nevosa assumendo così dimensioni via via maggiori e raggiungere
velocità anche superiori ai 300 km/h. Il distacco della massa di neve può essere provocato da varie cause: naturali, umane
(sciatori), azione del vento, ecc.
Le cause fisiche e la dinamica sono dunque simili per certi versi a quella di una frana con il manto nevoso che sostituisce
il terreno.
In ogni valanga è in genere possibile riconoscere:
una zona di distacco: è il luogo dove si origina il fenomeno;
una zona di scorrimento: è l’area compresa tra la zona di distacco e quella di arresto;
una zona di accumulo o arresto: è il luogo dove la massa nevosa rallenta fino a fermarsi.
Pendant la descente, la neige peut impliquer d'autres dimensions, assumant ainsi des vitesses progressivement plus et atteindre
ainsi plus de 300 km / h. La séparation de la masse de neige peut être causée par différentes causes: naturelles, humaines
(skieurs), l'action du vent, etc. Les causes physiques et la dynamique sont donc semblables à certains égards à celle d'un
glissement de terrain à la couverture de neige qui remplace le terrain.
Gli studiosi hanno sempre cercato di classificare le valanghe, ma date le variabili che entrano in gioco l’unico modo per
caratterizzare un evento valanghivo è definire una serie di criteri: tipo di distacco, posizione della superficie di
slittamento, umidità della neve, forma del percorso, tipo di movimento, causa innescante. In base a tali caratteristiche si
distinguono: valanghe di neve a debole coesione, valanghe di neve a lastroni, valanghe di neve umida, valanghe di neve
asciutta e valanghe miste
Les savants ont toujours essayé de classer les avalanches, mais étant donné les variables qui entrent en jeu, la seule façon de
caractériser un événement d'avalanche est de définir un ensemble de critères: le type de détachement, l'emplacement de la
surface de glissement, l'humidité de la neige, la forme de la emplacement, le type de mouvement, en raison de l'amorçage. Basé
sur ces caractéristiques se détachent: les avalanches de neige poudreuse, avalanches de plaques, des avalanches de neige
humide, sec avalanches et des glissements de terrain mixte.
En tout avalanche est généralement possible de reconnaître:
• une zone de détachement est où le problème se pose;
• Une zone de défilement: c'est la région située entre la zone de libération et l'arrêt;
• une zone d'accumulation ou de l'arrestation: c'est l'endroit où la couche de neige ralentit jusqu'à l'arrêt.
LE OPERE DI PROTEZIONE
La protezione delle valanghe può essere attuata con misure temporanee o
permanenti:
Temporanee: evacuazione di edifici e chiusura di strade tramite
provvedimenti straordinari presi dal sindaco.
Permanente:la difesa permanente ha un duplice obbiettivo:
1 ridurre le condizioni per lo sviluppo di valanghe agendo sulla
stabilizzazione del manto nevoso nella zona di distacco.(difesa attiva).
2 limitare o annullare i danni dovuti al passaggio di un’eventuale valanga
deviandone il percorso e proteggendo le infrastrutture (difesa passiva).
LE VALANGHE DI VENAUS
Le valanghe di Venaus si distribuiscono nei seguenti Rii: Supita, Tiglieretto, Martinello e della
Croce. Il Rio Supita e della Croce, dopo aver attraversato la Strada Statale 25 proseguono il loro corso nel paese di
Venaus per questo motivo il rischio di danni anche gravi nel comune di Venaus è molto elevato. L’ultima valanga di
significativa importanza si è verificata tra il 14 e il 17 dicembre 2008 nell’arco alpino che è interessato da intense
nevicate con conseguenti fenomeni. Nel comune di Venaus il 15 dicembre 2008 una valanga di medie dimensioni ha
distrutto un’estesa area di bosco (oltre venti ettari di ampiezza) e interrotto parte della strada statale. La valanga che ha
causato maggiori danni come: la distruzione di varie abitazioni, il seppellimento di 23 persone e il decesso di 6 di queste,
avvenne il 18 gennaio 1885.
TESTO IN FRANCESE
IL PIANO DI EMERGENZA
LE PLAN D’URGENCE AVALANCHE
Il Piano di Emergenza Valanghe (PEV) è stato predisposto dal Servizio
Protezione Civile della Provincia di Torino in collaborazione con il Comune
di Venaus, l’ ARPA Piemonte e il Consorzio Forestale Alta Val di Susa. Lo
scopo del PEV è quello di prevenire l’eventuale coinvolgimento di persone
negli effetti derivanti da valanghe che si verificano nei comuni di Giaglione
e Venaus e che possono interessare tratti di viabilità sul versante e porzioni
del centro abitato al piede del versante.
Il PEV individua le soglie critiche di innevamento che prefigurano
determinati scenari d’evento e definisce le modalità con cui attivare le
relative procedure di protezione civile, arrivando fino all’evacuazione delle
abitazioni che il piano individua come a rischio in caso di valanga
Le Plan d’urgence avalanche (PEV) a été préparé par le Service de
Protection Civile de la Province de Turin, en collaboration avec la
Ville de Venaus, le 'ARPA Piemonte et le Val di Susa forestier
Consortium. L'objectif de la PEV est de prévenir l'éventuelle
implication des gens dans les effets d'avalanches qui se produisent en
commun de Venaus et Giaglione et qui peuvent affecter si les routes et
les parties latérales de la ville au pied de la pente.
La PEV d'identifier les seuils critiques des épisodes de neige qui
préfigurent certains scénarios et définit les moyens d'activer les
procédures de protection civile, venir de l'évacuation des maisons que
ce plan identifie comme étant à risque en cas d'avalanche.