Corso col Francese - Liceo Scientifico A. Roiti

Transcription

Corso col Francese - Liceo Scientifico A. Roiti
Corso ordinamentale
con potenziamento linguistico
francese - inglese
Perché sceglierlo?

Perché offre una formazione ad ampio raggio, che

affianca
a
solide
basi
tecnico-scientifiche
un’articolata preparazione in ambito umanistico e
internazionale.
Perché gli studenti che hanno frequentato il Liceo
“Roiti” conseguono risultati migliori ai test
d’ingresso universitari e durante il primo anno di
corso (indagine UNIFE).
Perché studiare due lingue straniere?


Perché ogni studente d’Europa deve conoscere
almeno due lingue straniere (risoluzione Consiglio
d’Europa, 1991).
Perché l’inglese fa ormai parte della formazione di
base: la conoscenza di una seconda lingua straniera è
pertanto un patrimonio culturale distintivo e
qualificante.
« Chaque langue est une fenêtre ouverte sur le monde »
Georges Steiner Critico letterario, saggista, filosofo, scrittore (Paris , 1929)
(Introduzione al convegno: Apprendre les langues. Apprendre le monde (Gennaio 2012)
La scelta della scuola superiore è sempre ardua: è assai raro a 13/14 anni avere già chiaro che
cosa si vorrà fare nel (proprio) futuro. Per questo motivo è importante scegliere un corso di
studi che offra una preparazione completa: la settorialità, già di per sé, implica una scelta che
esclude in partenza una vasta gamma di opportunità. Il Liceo Scientifico "A. Roiti" offre ai
suoi studenti una formazione tecnico-scientifica unita a una solida preparazione di carattere
umanistico - letterario.
In ambito universitario e lavorativo, sono peculiarità dell'Italia di oggi la carenza degli
investimenti destinati alla ricerca, nonché la difficoltà di giovani laureati a trovare
un'occupazione nel settore in cui hanno studiato.
Negli anni a venire la decisione di andare all'estero sarà sempre più non tanto una scelta
dettata dall'ambizione personale, quanto una NECESSITA'.
La conoscenza dell'inglese, facendo ormai parte della formazione di base comune a tutti, non
può più essere ritenuta una competenza distintiva.
Comprendere e parlare correntemente una seconda lingua straniera, pertanto sarà l'elemento
caratterizzante che qualificherà gli attuali studenti (e futuri lavoratori) rispetto ai colleghi con
cui si troveranno a dover concorrere: nella competizione si avvarranno di maggiori strumenti:
la possibilità d'inserimento nel mondo produttivo sarà, quindi, direttamente proporzionale
alla versatilità e alle competenze culturali effettivamente possedute. Si ponga, ad esempio, il
caso di uno studente universitario che voglia svolgere parte del proprio percorso di studi
all'estero: con la sola conoscenza dell'inglese sarà sostanzialmente costretto a fare richiesta
solo in università di paesi anglosassoni, dove la domanda è molto alta. E' evidente, quindi,
che l'aver studiato una seconda lingua straniera allarga notevolmente l'orizzonte delle
opportunità. L'utilità di una seconda lingua straniera non è, pertanto, importante solo per gli
immediati risvolti pratici (cioè la facilitazione nello studio di altre materie, quali storia,
filosofia, letteratura, arte) ma ha una valenza di più ampio respiro per le scelte future.
Le lingue straniere aprono molte porte: ad altre culture e civiltà, a lavori interessanti
e ai cuori delle persone che parlano un'altra lingua.
« La culture, notre seule identité »
(U. Eco – Le Monde supplément Europa – 26 janvier 2012)
‹‹ Les journaux économiques évoquent peu le programme d’échanges interuniversitaires
Erasmus, mais Erasmus a créé la première génération de jeunes Européens. Pour moi, c’est une
révolution sexuelle: un jeune Catalan rencontre une jeune Flamande, ils tombent amoureux, se
marient, et deviennent européens, comme leurs enfants. Ce programme devrait être obligatoire,
pas seulement pour les étudiants mais aussi pour les taxis, les plombiers, les ouvriers. Ils
passeraient ainsi un certain temps dans les pays de l’Union européenne, pour s’intégrer. »
Extrait de la Déclaration universelle de l’UNESCO sur la diversité culturelle –
2 Novembre 2001 (testo in versione originale)
5. Sauvegarder le patrimoine linguistique de l’humanité et soutenir l’expression, la création, et la diffusion dans le plus
grand nombre possible de langues ;
6. Encourager la diversité linguistique – dans le respect de la langue maternelle – à tous les niveaux de l’éducation,
partout où c’est possible, et stimuler l’apprentissage du plurilinguisme dès le plus jeune âge ;
7. Susciter, à travers l’éducation, une prise de con science de la valeur positive de la diversité culturelle et améliorer à
cet effet tant la formulation des programmes scolaires que la formation des enseignants .

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