Sintesi orale della sessione di Courmayeur
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Sintesi orale della sessione di Courmayeur
ssessorat des Ouvrages publics, e la Protection des sols t du Logement public ssessorato Opere pubbliche, ifesa del suolo Edilizia residenziale pubblica Assessorat des Ouvrages publics, de la Protection des sols et du Logement public Assessorato Opere pubbliche, Difesa del suolo e Edilizia residenziale pubblica Atelier transfrontaliero italo-franco-svizzero RISCHI DERIVANTI DALL’EVOLUZIONE DELL’AMBIENTE DI ALTA MONTAGNA MONTAGNA RISCHIO E RESPONSABILITÀ N. 22 PUBBLICAZIONI DELLA FONDAZIONE COURMAYEUR PUBLICATIONS DE LA FONDATION COURMAYEUR ANNALI __________________________________________________________________ 1. annali della fondazione courmayeur anno 1992 2. annali della fondazione courmayeur anno 1993 3. annali della fondazione courmayeur anno 1994 4. annali della fondazione courmayeur anno 1995 5. annali della fondazione courmayeur anno 1996 6. annali della fondazione courmayeur anno 1997 7. annali della fondazione courmayeur anno 1998 8. annali della fondazione courmayeur anno 1999 9. annali della fondazione courmayeur anno 2000 10. annali della fondazione courmayeur anno 2001 11. annali della fondazione courmayeur anno 2002 12. annali della fondazione courmayeur anno 2003 13. annali della fondazione courmayeur anno 2004 14. annali della fondazione courmayeur anno 2005 15. annali della fondazione courmayeur anno 2006 16. annali della fondazione courmayeur anno 2007 17. annali della fondazione courmayeur anno 2008 18. annali della fondazione courmayeur anno 2009 19. annali della fondazione courmayeur anno 2010 20. annali della fondazione courmayeur anno 2011 COLLANA “MONTAGNA RISCHIO E RESPONSABILITÀ” __________________________________________________________________ 1. una ricognizione generale dei problemi 2. le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina 3. i limiti della responsabilità del maestro di sci e della guida 4. la responsabilità dell’ente pubblico 5. la responsabilità dell’alpinista, dello sciatore e del soccorso alpino 6. la via assicurativa 7. codice della montagna – le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina 8. code de la montagne – le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina francese 9. codigo de los pirineos – le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina spagnola 10. codice della montagna – 1994–2004 il punto sulla legislazione, la giurisprudenza, la dottrina 11. il punto sulla legislazione, la giurisprudenza e la dottrina 1994 – 2004 (Atti del Convegno) 12. giornate della prevenzione e del soccorso in montagna 13. codice svizzero della montagna. le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina svizzera 14. giornate della prevenzione e del soccorso in montagna su “comunicazione e montagna” 15. codice austriaco della montagna. le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina austriaca 16. giornate della prevenzione e del soccorso in montagna su “educare e rieducare alla montagna” 17. cd – codici della montagna – le indicazioni della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina italiana, francese, spagnola, svizzera e austriaca 18. giornate della prevenzione e del soccorso in montagna su “domaines skiables e sci fuori pista” 19. la responsabilità dell’ente pubblico e degli amministratori nella gestione del territorio e dei rischi naturali in montagna 20. du piolet à internet. applicazioni transfrontaliere di telemedicina in montagna 21. du piolet à internet. applications transfrontalières de télémédicine en montagne 22. rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di alta montagna QUADERNI __________________________________________________________________ 1. minoranze, culturalismo cultura della mondialità 2. il target famiglia 3. les alpages: hier, aujourd’hui, demain – l’entretien du paysage montagnard: une approche transfrontalière 4. memorie e identità: prospettive nei percorsi del mutamento 5. l’inafferrabile élite 6. sistema scolastico: pluralismo culturale e processi di globalizzazione economica e tecnologica 7. le nuove tecnologie dell’informazione 8. architettura nel paesaggio risorsa per il turismo? – 1° 9. architettura nel paesaggio risorsa per il turismo? – 2° 10. locale e globale. differenze culturali e contesti educativi nella complessità dei mondi contemporanei 11. i ghiacciai quali evidenziatori delle variazioni climatiche 12. droit international et protection des regions de montagne/ international law and protection of mountain areas – 1° 13. developpement durable des regions de montagne – les perspectives juridiques à partir de rio et johannesburg/sustainable development of mountain areas – legal perspectives beyond rio and johannesburg – 2° 14. culture e conflitto 15. costruire a cervinia… e altrove/construire à cervinia…. et ailleurs 16. la residenza e le politiche urbanistiche in area alpina 17. architettura moderna alpina: i rifugi/architecture moderne alpine: les refuges – 1° 18. ricordando laurent ferretti 19. architettura moderna alpina: i campi di golf 20. architettura moderna alpina: i rifugi/architecture moderne alpine: les refuges – 2° 21. i servizi socio-sanitari nelle aree di montagna: il caso della comunità montana valdigne-mont blanc – ricerca su “sistemi regionali e sistemi locali di welfare: un’analisi di scenario nella comunità montana valdigne-mont blanc” 22. il turismo diffuso in montagna, quali prospettive? 23. architettura dei servizi in montagna – 1° 24. agricoltura e turismo: quali le possibili integrazioni? ricerca su “integrazione tra agricoltura e gli altri settori dell’economia di montagna nella comunità montana valdigne-mont blanc” 25. il turismo accessibile nelle località di montagna – 1° 26. la specificità dell’architettura in montagna (in preparazione) 27. la sicurezza economica nell’età anziana: strumenti, attori, rischi e possibili garanzie 28. l’architettura dei servizi in montagna – 2° 29. un turismo per tutti – 2° 30. architettura e sviluppo alpino 31. turismo accessibile in montagna – 3° 32. economia di montagna: collaborazione tra agricoltura e altri settori / économie de montagne: coopérations entre agricolture et autres secteurs 33. architettura e turismo. strutture ricettive e servizi 34. forti e castelli. Architettura, patrimonio, cultura e sviluppo (in preparazione) 35. turismo accessibile in montagna ORGANI DELLA FONDAZIONE LES ORGANES DE LA FONDATION CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Giuseppe DE RITA, presidente; Enrico FILIPPI, vice presidente; Camilla BERIA di ARGENTINE; Corrado BINEL; Alex FOUDON; Vincenzo GOLIA; Giuseppe NEBBIA; Emilio RICCI; Giuseppe ROMA; Roberto RUFFIER; Alberto VARALLO COMITATO SCIENTIFICO Lodovico PASSERIN d’ENTRÈVES, presidente; Alberto ALESSANDRI; Marco BALDI; Stefania BARIATTI; Guido BRIGNONE; Ludovico COLOMBATI; Mario DEAGLIO; Pierluigi DELLA VALLE; Stefano DISTILLI; Gianluca FERRERO; Waldemaro FLICK; Franzo GRANDE STEVENS; Andrea LUCÀ; Jean-Claude MOCHET; Federico MOLINO; Paolo MONTALENTI; Guido NEPPI MODONA; Lukas PLATTNER; Livia POMODORO; Ezio ROPPOLO; Giuseppe SENA; Camillo VENESIO; Adriana VIÉRIN COMITATO di REVISIONE Ludovico COLOMBATI, Pierluigi DELLA VALLE, Giuseppe PIAGGIO Jean-Claude FAVRE, supplente Elise CHAMPVILLAIR, segretario generale Barbara SCARPARI, assistente del Presidente Assessorat des Ouvrages publics, de la Protection des sols et du Logement public Assessorato Opere pubbliche, Difesa del suolo e Edilizia residenziale pubblica Atelier transfrontaliero italo-franco-svizzero RISCHI DERIVANTI DALL’EVOLUZIONE DELL’AMBIENTE DI ALTA MONTAGNA MONTAGNA RISCHIO E RESPONSABILITÀ N. 22 Cura redazionale di Camilla Beria di Argentine Si ringrazia per la collaborazione la dott.ssa Elise Champvillair INDICE SEDUTA DI APERTURA Lodovico Passerin d’entrèves ....................................................................pag. Marco viérin ..............................................................................................pag. Giovanni Maria FLick ...................................................................................pag. 11 13 17 Panoramica sul progetto RiskNat e sulle attività di Fondazione Montagna sicura ad esso correlate Federica cortese .......................................................................................pag. 21 Introduzione sulle difficoltà tecniche della previsione dei rischi naturali in alta montagna a cura della Fondazione Montagna sicura iris voyat ...................................................................................................pag. 24 Casi reali di gestione di crisi: intervento del sindaco (gestione della crisi) seguito da un intervento tecnico ( spiegazione del fenomeno) Moderatori Waldemaro Flick e Iris Voyat • Saint-Gervais-les-Bains (tête Rousse), Jean-Marc PeiLLex .................................................................................pag. christian vincent ..................................................................................pag. • Martigny(colatadetriticadelDurnand), Frédéric héritier ..................................................................................pag. Jean-danieL rouiLLer .............................................................................pag. • ChiusadiPesio(Cuneo-frana/valangasustrada), andreino Ponzo .....................................................................................pag. Franco BaLLesio ....................................................................................pag. • IllagoEffimerodiMacugnaga teresio vaLsesia ....................................................................................pag. MassiMo di Bari .....................................................................................pag. • Chamonix(Taconnaz), Jean-Luis verdier ..................................................................................pag. christian vincent ..................................................................................pag. • Courmayeur(GrandesJorasses), Marco vaGLiasindi..................................................................................pag. FaBrizia derriard ............................................................................pag. 29 34 37 39 41 42 45 45 47 50 53 57 3 Introduzione tecnica alla Tavola rotonda e presentazione di un caso ipotetico di studio che non abbia alcun riferimento a casi reali Analisi e valutazione dei rischi, gestione della crisi, conseguenze sulla popolazione e responsabilità delle amministrazioni regionali e comunali sulla base di situazione storiche ed ipotetiche raFFaeLe rocco ..........................................................................................pag. 62 TAVOLA ROTONDA DI CONFRONTO TRA GIURISTI-AVVOCATI ED ESAME DEL CASO IPOTETICO Introduzione giuridica alla tavola rotonda WaLdeMaro FLick ........................................................................................pag. 71 heinz WaLter Mathys ..................................................................................pag. Jean-christoPhe videLin..............................................................................pag. Francesco cozzi .........................................................................................pag. andré Morand ............................................................................................pag. Giovanni BorMioLi........................................................................................pag. 72 82 87 92 96 CONCLUSIONI Rischi della montagna e responsabilità degli amministratori locali : alla ricerca di un nuovo equilibrio nelle risposte del sistema giuridico cLaudio viazzi .............................................................................................pag. 103 Intervento conclusivo auGusto roLLandin .....................................................................................pag. 111 4 5 6 7 8 SEDUTADIAPERTURA Giovedì8settembre2011 Lodovico Passerin d’entrèves presidente del Comitato scientifico della Fondazione Courmayeur Autorità,SignoreeSignori,sonolietodidareilbenvenuto,anomedellaFondazioneCourmayeur,aipartecipantiall’AteliertransfrontalierosuRischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di alta montagna. Desideroringraziarel’Assessoratooperepubbliche,difesadelsuoloeedilizia residenziale pubblica della Regione autonoma Valle d’Aosta e la FondazioneMontagnaSicuraconcuiorganizziamocongiuntamentequestoappuntamento.LaproficuacollaborazioneconlaFondazioneMontagnaSicurasuitemi attinentiilrischioelaresponsabilitàinmontagnaègiunta,ormai,alsestoanno consecutivo. Vorrei sottolineare la crescente importanza che sta assumendo la collaborazioneinValletraglientiche,avariotitolo,sioccupanodimontagnaelaFondazioneCourmayeur.OltreallaFondazioneMontagnaSicura,concuisviluppiamoil programma pluriennale di ricerca Montagna rischio e responsabilità,collaboriamo conl’InstitutAgricoleRégional,pertematicherelativeall’agricoltura,conl’Ordine degliarchitettidellaValled’Aosta,perquantoconcerneilprogrammapluriennale di ricerca Architettura moderna alpina,conilCSV-CoordinamentoSolidarietàValle d’AostaedilConsorzioTraitd’Union,peraspettilegatialturismoaccessibile,econ ilCELVAperquantoattieneiservizisocialidimontagna. RingrazioilpresidenteGerardinperaverfattoconoscerel’iniziativapressogli aderentialCELVA. Segnalo,inoltre,chenumeroseiniziativepromossedallaFondazioneCourmayeursonoaccreditatedagliordiniprofessionaliaifinidellaformazioneprofessionalecontinua,l’Atelierodiernoèstatoaccreditatodall’Ordinedegliavvocatieda quellodeigeologi. L’iniziativadioggisiinseriscenelfortunatoprogrammapluriennalediricerca dellaFondazioneMontagna Rischio e Responsabilità avviato nel 1993 con una primaricognizionegeneraledeiproblemi.Ringrazioilpresidenteemeritodella CorteCostituzionaleGianmariaFlickperlasuapresenzaeperaverpromosso allora la riflessione su questi temi. Nel 1994 si è affrontato il problema delle responsabilitàdelmaestrodisciedellaguidaalpina,nel1995cisièoccupati della responsabilità dell’ente pubblico, nel 1996 di alpinismo, sci e soccorso alpinoenel1997siètrattatoiltemadellaviaassicurativa.Aquestociclosièaffiancata,annodopoanno,unaraccoltadidottrina,legislazioneegiurisprudenzaalivellodisingolanazione.Alcodiceitaliano,francese,spagnoloesvizzero eaustriacosièaggiuntonel2008l’aggiornamentomultimedialedeiCodici della montagna raccolti in unico CD. Nel 2010 si è svolto, in collaborazione con la FondazioneMontagnaSicurael’AziendaUSLdellaValled’Aosta,ilSeminario internazionaleDu piolet à internet - Applicazioni transfrontaliere di telemedicina in montagna,sonostatipubblicatigliattidelSeminarioconunduplicevolume (versioneinlinguaitalianaedinlinguafrancese). 11 Waldemaro Flick ha svolto un lavoro straordinario e se oggi la Fondazione Courmayeurhauncorpus completodiraccoltaleggiedigiurisprudenzasull’argomento,èveramentefruttodelsuoimpegno.GrazieWaldemaro! Venendo al tema di questa giornata, l’Incontro vede amministratori regionali, sindaci, esperti e giuristi confrontarsi e discutere sul tema dei rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di alta montagna, in un contesto di contrazione di risorsedisponibili,dicambiamentoclimatico,diaccrescimentodiincombenzeedi conseguentiaccresciuteresponsabilitàacaricodegliamministratori. L’Atelierpermetteràunconfrontosull’analisielevalutazionideirischi,lagestionedisituazionidicrisieleconseguenzesullapopolazione.Ladimensionetransfrontalieradell’iniziativa,oltreafavorirelacooperazionetrazonealpinecontigue, consentiràunvalidoraffrontosutalitematiche. Nella speranza che l’iniziativa possa costituire un contributo utile e concreto aglioperatoridellamontagna,vorreipassarelaparolaaMarcoViérin,assessore alleoperepubbliche,difesadelsuoloeediliziaresidenzialepubblicadellaRegione AutonomaValled’Aosta. 12 Marco viérin assessore alle Opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica della Regione autonoma Valle d’Aosta Uncordialesalutoatutti,alleAutoritàeagliaddettiailavori,soprattuttoaiprocuratori,aitecnicieagliamministratoripresenti.Dicoamministratoripresentiperché comeRegioneValled’Aostaorganizziamosoventeincontricomequellodioggie cipreoccupailfattochecisianopochiamministratori.Questaèunacriticacheabbiamogiàesternatoparecchievolte,siacomeAssessorato,siacomeuffici,perché poi alla fine l’intento è creare degli appuntamenti che, sì, servono ai tecnici, ma soprattuttoservonoagliamministratori.Daquellochemisidice,però,misembra cheoggilapercentualedegliamministratoripresentisiaaumentataequindiLiringrazioperesserequi. Ècongrandepiacerecheintervengo,dopol’aperturadelpresidentedelComitatoScientificodellaFondazioneCourmayeurLodovicoPasserind’Entrevès,per portare, oltre al saluto dell’Amministrazione regionale, quindi di tutto il Consiglio regionale,dellaGiuntaedelPresidente,qualcheriflessioneditipopoliticoepersonale. QuestoAteliertransfrontalierodaltitolopiùcheattuale(Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di alta montagna),cheierisièsvoltoconuntagliopiùtecnico nellaVallediRhêmes,rientranell’ambitodelprogettostrategico“Alcotra RiskNat, Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri”,chesiconcluderà piùomenoametàdel2012. Il progetto RiskNatèunprogettoeuropeocorposoedarticolatocheimpegna direttamentelaRegioneValled’Aostaqualecapofilaechehaloscopodiconsolidarel’esperienzadicooperazioneacquisitadaipartnernell’ambitodellagestione deirischinaturaliinmontagnaattraversolastrutturazionediunveroepropriopolo dicompetenzatransfrontalierodestinatoaiterritoridelleAlpiOccidentali. Il progetto RiskNat(perilqualel’impegnoeconomicototaleammontaaoltre12 milionidieuro)prevedeilcoinvolgimentosiadeitecnicichedeiresponsabilipolitici deipartner.Infatti,unComitatodipilotaggiopoliticosiriunisceogniannopervalutarelelineeguidaestabilirelepiùampiesinergieconglialtriprogettiincorsoin materiadirischinaturali. Il Comitato di pilotaggio politico del progetto strategico RiskNatsiriuniràlunedì 10ottobre2011aSaint-VincentpressoilGrandHotelBilliaequellasaràl’occasione pervalutareevalidarealcunenuoveideeprogettualispendibilidal2012,incentrate inparticolaresutematichequali:lacomunicazionedelrischio,lasensibilizzazione dellapopolazionearischio,lagestionedelrischioresiduo,lavalutazioneeconomicadeirischi;quattrotematichefondamentali(chesarannooggettoditrattazionea finemattinataanchedapartedeldottorRocco,dirigenteecoordinatoredelnostro Assessorato)sucuisibasaancheladiscussionechedovremoaffrontareoggi. Il Comitato politico sarà preceduto da una sessione di restituzione con spazi multimedialidedicatiairisultatideiprogettisuirischinaturali. Sieteinvitatiaparteciparesind’oratutti. L’atelierdioggi,dicevo,rientranell’ambitodegliatelierdiconfrontotransfron13 taliero previsti nelle diverse Regioni partecipanti al progetto. La peculiarità degli atelier RiskNat,chenedeterminaancheilsuccesso,èquelladiriunireiresponsabilidellagestionedeirischinaturalidelleRegionitransfrontalierediFrancia,Italia eSvizzerae,attraversol’esamedicasirealieconcreti(realieconcreti,questaè laparticolaritàimportante),arrivareadesaminareproblematichespecificheconla presenzasiadegliamministratorilocalichedeitecniciregionalielocalicoinvolti. Nelpomeriggiodioggi,inparticolare,verràaffrontatalaquestionecardine,osereidireimprocrastinabile:laresponsabilitàdegliamministratorilocali,manonsolo, anchedeitecnici,nellagestionedeirischinaturalinelproprioterritorio,ossiaditutti coloroiqualisonochiamatiadagirespessoincondizionidiestremaemergenzae senzaavereiltempoperscelteapprofondite,poichéèovvioatutticheun’azione rapida non permette studi troppo puntuali. Conl’apportodiFondazioneMontagnaSicuraeFondazioneCourmayeur,noi avevamo già affrontato in una chiave di lettura tutta valdostana il tema della responsabilitàdell’entepubblico,degliamministratoriedeitecnicinellagestionedei territori e dei rischi naturali in montagna. Mi riferisco in particolare al convegno organizzato,sempreinquestasala,il4apriledel2009.Allalucedelletematiche lanciateedell’elevatointeressedeisindacivaldostani,cieravamodati,nel2009, l’obiettivodiaprireilconfrontoalmenoconleRegioniconfinanticonl’Italia,Francia eSvizzera,perattivareunfondamentalescambiodiesperienzeatrecentosessantagradiconrealtàsimiliallenostrechevivonoimedesimiproblemidimontagna. Quelladioggi,quindi,èl’occasioneperavviareunpercorsochesarebbebene sediventasseunmomentofisso,acadenzamagariannuale,perl’esamedianno inannoditematichespecifiche,tipo:neveevalanghe,frane,colatedidetritiealtri rischinaturalichepossonoaffacciarsinell’attivitàamministrativatecnicaeanche giuridica.Infatti,irischiinmontagnapurtroppononsifermanomai,sonoincontinuaevoluzione. TraiprincipaliproblemicheiohodovutoaffrontarecomeAssessoreregionale, peresempio,vièquellodell’impossibilitàpraticadiconiugarelenormedileggecon lepossibilitàtecnichedell’interventoperrisponderealleaspettativedellagente,sia sottoilprofilosociale,siasottoilprofiloeconomico. Quiaprounaltrocapitolo.Cioè,iocredocheilconcettodirispostachelagente si attende debba essere messo un po’ più a punto, perché oggi noi abbiamo un’informazione che non è più informazione, non pretendo che sopperisca alla formazione, come penso dovrebbe essere, in quanto l’informazione attraverso i mass media, quindi giornali e televisioni, che raggiungono quasi la totalità della popolazione,potrebberodiventareunmezzoperfareformazioneinmeritoaldiscorsorischiequindisicurezza,maalmenosiattenganoariportarenotiziesenza titolidi“scoop”.Oggi,purtroppo,bastaprenderealcuniarticolidovesienfatizzano discorsitipo“sonotutticattivi,tecnicieamministratori,perchénonsilascianopassarelepersoneincerteoredelgiorno...”.Addiritturaabbiamoavutodegliesempi diinterventoperquattroorealgiorno...Manonèchecisialabacchettamagica percuisirifàunpezzodistradaeintantosicontinuaautilizzaretuttalastrada comesenientefosse.Ioognitantofacciounesempio:quandosiristrutturacasa propria, non ci si va a dormire e a mangiare tutti i giorni, il pomeriggio e la mattina... Sidevefarequalchesacrificio.Èchiarochepoi,seattraversol’informazionenonsi trasmettel’impossibilitàpraticadirealizzareintresecondideterminatiinterventi,la 14 popolazionevivemaggiormentequellocheèundisagioperchépensachesipossa faretuttoesubito. Nella nostra riflessione, quindi, noi dobbiamo riprendere temi quali l’auto-responsabilitàdellepersoneeanchel’auto-responsabilitàdichiprendeledecisioni, quindi la responsabilità diretta di tecnici, amministratori e quant’altro. Secondo il mio pensiero, però, il panorama di chi dovrebbe cercare di migliorare le cose è moltopiùampiodiquantononsipensidisolito,cioènoncomprendesoloitecnici, gliamministratoriequant’altro,èunpanoramaculturale.Suquestobisognerebbe veramentelavoraretanto,cioèsullanecessitàdicreareformazionetramiteimass medianeiconfrontidellepopolazionichevivonointerritoridimontagnaoinaltri territoriarischio.Perchéletipologiedirischio,purtroppo,sononumerose:frane, valanghe,inondazioni,colatedidetriti,ecc.;fenomenisemprepiùfrequenti,ormai, ancherispettoaquellichesonoifattoriclimatici. Alcunidati,perquantoriguardalaValled’Aosta,possonoaiutarciacomprenderelavastitàdeifenomeniconiqualicisiconfronta,manondaoggi,dasempre:l’82%delterritoriovaldostanoèarischiodifrane,il44%dell’interoterritorio regionaleèclassificatocomeaelevatorischioeil38%amediorischio.Possiamo anche dire che questi dati sono preoccupanti, ma comunque dimostrano che la Valled’Aostahaprovvedutoamappareilproprioterritoriopertuttiivaririschi(frane,valanghe,colateequant’altro)equestoèunpassoavantiimportante,chepoi obbligaperòaesserepiùattentieanchepiùprecisisuquellechesonoleattività daesercitaresianellanormalitàsianeimomentidiemergenza.Conquestidati, comunque,capitecomenonsiapossibilecontrollaretuttoeprevenireognitipodi dissesto,amenodinonchiuderelenostrevallate.Risulta,pertantodifficileconciliarel’esigenzadituteladairischiidrogeologiciconlapossibilitàdiunanormalevita socialeedeconomicapercoloroiqualivivononellanostravalle. Iocredochelapoliticadebbariappropriarsidelproprioruolodipianificazione dellosvilupposocialedelterritorio,partendodagliobblighi–troppospessopoco applicabili–dell’attualelegislazioneinmateria,sianazionalecheeuropea,improntata alla massima cautela. Quiaproun’altraparentesi:nonsolonoiabbiamounanormativanazionaleche poièmoltodifficiledaapplicarenellapratica,maabbiamounanormativaeuropea cheèassente.Noiabbiamodeicittadinicheormaivengonochiamati“europei”e chesispostanoneivaristatieuropei,machenonriesconoacapireperchécisono principi e metodi nell’affrontare i dissesti (la chiusura delle strade, l’evacuazione dellecase)diversiinognistato,instatianchevicini,madovecisonocomunque regolediverse.PernonparlaredellaSvizzera.Equiringrazioicolleghiprocuratori dellaSvizzeraperchécipotrannoportareillorocontributosuquellocheèil“non Europa”.Ioperòmisentocittadinoeuropeoemisentocittadinoeuropeononsolo perchél’Europadevestabilireladimensionedellapizza,maancheperchél’Europa devefarequalcos’altro,cioèdefinireunapoliticaeuropea.Inquestosenso,lamia èun’autocriticaalruolocheesercitooggi. Come Valle d’Aosta, noi abbiamo iniziato un percorso per definire un rischio che sia accettabile e quindi essere pratici sia negli interventi che nel mantenere invitalenostrevalli;praticamente,abbiamosviluppatoeadeguatolineediazione chetengonoindovutaconsiderazioneleesigenzedellepopolazionichevivonoin montagna.Questoobiettivoèconseguibilesesipuntaadefiniredeilivellidirischio 15 idrogeologicoaccettabilieamigliorareprogressivamente,perquantotecnicamentepossibile,ilivellidisicurezza. In due parole, noi dobbiamo superare la logica della massima cautela e del rischiozero–chenonpuòesistere,soprattuttoinmontagna–eintrodurreilconcettodirischioaccettabileequindidisicurezzapossibile,iltuttoabbinatoadun altroconcettochelenuovenormativedovrebberocontenere:ilconcettodiautoresponsabilitàdapartedituttiisoggettichevivonolamontagna,chevivonoilterritorio.Infatti,ilconcettodiauto-responsabilitàèpraticamentescomparsodatuttele nuovenormativecheabbiamodefinitosiaalivelloeuropeochealivellonazionale. Il19agostodiquest’annolaGiuntaregionalehaapprovatounprimopianopluriennale di interventi che, oltre a finanziare opere di protezione, definisce alcune lineediazioneperlagestionedisituazionidifranaecrollo.Talilinee,partendoda unavalutazionedellecondizionidirischiodell’areainteressatadalcrollo,prevedono lapossibilitàdirealizzarenelminortempopossibilealcuniprimiinterventiperconseguireunasensibileriduzionedelrischio,omeglio,perriportareilrischioridotto rispetto a prima dell’evento, ammettendo dunque la presenza di un certo rischio residuo.Adesempio,unastradapotrebbeessereriapertaaltrafficoperlimitareal minimoindispensabilel’interruzionedeicollegamentiel’isolamentoquindidifrazioni,paesievallate,soprattuttoquandogliinterventinecessariperconseguirelamassima tutela tecnicamente possibile risultassero particolarmente onerosi e lunghi. Bastipensareallacostruzionediunagalleriapermettereinsicurezzaunastrada: traprogettazione,affidamentoerealizzazionedell’opera,civoglionoalcunianni,anchesesivainurgenza,manonèchesipossaisolareunpaeseperdueotreanni. Concludo ringraziando tutti per l’attenzione. Un ringraziamento particolare lo rivolgoall’avvocatoWaldemaroFlickperl’impegnoprofusonellacostruzionedei temigiuridicidasottoporreallariflessionedellaTavolarotondapomeridiana,che saràmoltointeressante(iohovolutoprovocareproprioperchépoisidiscutaanche inmanierapratica,comesièabituatiafareconlaFondazione).Ringrazioaltresìla FondazioneMontagnaSicuraperavereorganizzatol’incontrodioggiepertuttigli incontrichesiorganizzanoeilmaterialechenederiva,checipermettediaffrontare itemilegislativi,vistochecomeRegioneabbiamoanchepotestàlegislativa. Sonocertocheilavoridioggisarannointeressantieproficuipertuttiechela montagnasapràunirci,comesidicevaierinellaCerimoniadellaFestadellaValle d’Aosta,perrisponderetuttiinsiemealmeglioalledelicatequestionichesipongono. Grazie. Lodovico Passerin d’entrèves Grazie,Assessore, soprattutto per le proposte. Lei ci ha indicato anche una nuovastradadilavoroche,seconiugataadalcuniaspettiditipoambientale,potrà portareadunosviluppodelprogrammapluriennalediricerca“Rischioeresponsabilità”. Comehodettonellamiabreveintroduzione,cifal’onorediessereconnoiGiovanniMariaFlick,alqualepassolaparolaconmoltopiacere. 16 Giovanni Maria FLick presidente emerito della Corte Costituzionale Grazie.Ioquisonounabusivo.Lamiapresenzaègiustificatasolodalfattoche ierieroanch’ioadAostaconl’Assessoreperun’occasionepermemoltobella:la Valled’Aostamihaattribuito(enonsoquantolomeriti)iltitolodiAmi de la Vallée. Dunque,sonoquiacercaredidimostrarecheconsideroqueltitolononsoloonorifico,maunimpegnoacontribuirealdibattitosuitemichesitratterannoinquesto Convegno,aiqualisonoestremamenteinteressato. L’Assessore ricordava uno dei principi fondamentali dell’identità della Valle d’Aosta, espresso da un suo grande protagonista, Emile Chanoux. Protagonista comeuomodiideeed’azioneinValled’Aosta,Chanoux–eroedellaResistenza– morìsottoletorturenazifascistenelmaggio1944. Il 18 dicembre 1943 – in uno dei momenti più difficili della nostra storia – a coronamentodiunavitadedicataallostudiodelfederalismoealladifesadell’identitàvaldostana,conlealtàalloStatounitario,macontroleprevaricazionidelcentralismo, nella splendida Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine Chanouxaffermòchelemontagneeleloropopolazioniuniscono,nondividono. RipensoaquestaaffermazionequandopercorroilsentieroversoilrifugioFlorioe ilMontDolent:unpuntoincuiValled’Aosta,SavoiaeValleseconfluisconoeincui lefrontieresidissolvono.Èun’affermazionefondamentalesoprattuttooggi,inuna dimensioneeuropeanellaquale–siasottoilprofilodeldiscorsotransfrontaliero, siasottoilprofilodell’armonizzazionedegliordinamenti–diventaessenzialeusare glistessilinguaggiestrumentigiuridici;ancheperché,conl’ultimamodificadella Costituzionenel2001,leconvenzioniinternazionali–nelnostrocasol’ordinamentoeuropeo–hannounprimatosugliordinamentinazionalielivincolano. IlpresidentePasserind’Entrèveshaavutolabontàdiricordarechemoltotempo faiomisonooccupatodelletematicheoggiindiscussioneehocercatodicontribuirealdibattito,maturandolaconsapevolezzachel’evoluzionedell’ambientedi altamontagnaèancheesoprattuttolegataecondizionataaunosfruttamentodella montagnamoltofortesottoilprofiloquantitativo(ilnumerodeifrequentatori)esotto ilprofiloqualitativo(iltipoditrasformazioni,diimpieghiediapplicazionipersvilupparenuoveutilizzazionidellamontagna).Èunosfruttamentocertamenteagevolato dallerisorsetecnologiche,cheperòrischianodiessereusateinmodospregiudicatoperlarealizzazionedicomplessiimmani,perildisboscamentoesasperatoal finedifavorirelosfruttamento...eviadiscorrendo. Letecnologiehannoun’ambivalenzamoltoimportante.Daunlato–innegativo–possonoconsentireunosfruttamentoesasperatodell’ambientedimontagna. Dall’altro–inpositivo–possonoconsentireunaverifica,un’analisi,quindilaricerca diunaprevenzionedeirischi:propriodiqueirischichederivano,fral’altro,anche daunosfruttamentoesasperatodellamontagna. Ilpocochehocercatodifareinquestamateria,all’iniziodellavorodellaFondazione Courmayeur, è sempre stato accompagnato da un dubbio, che poi si è concretizzatoinun’esperienzaprofessionale:ilprocessopenale(unodeiprimi,in questamateria)perlavalangadelToulaelacontestazionealsindacodiCourmayeur per non avere chiuso quel difficile percorso, fuori pista, dove una valanga 17 provocò la morte di alcuni sciatori. Penso, poi, al tema ricorrente della chiusura dellastradainValFerret,difronteadunaminacciadivalanga.Ilricordodiqueste esperienze–chehovissutoasuotempo–mistimolaadunadupliceriflessione sulprincipiodiprecauzione. Achecosaagganciamoquelprincipio?Allaprova,impossibile,chenonvisono rischi,oallamancanzadiprovachevisonorischi?Èunpo’comeiltema,peri tecnicideldiritto,dell’assoluzione:assoluzioneperchéc’èlaprovacheilfattonon sussiste,oppure(531,2°commac.p.p.)assoluzioneperchénonc’èlaprovacheil fattosussista?Questoèperme,infondo,ilprimodilemmasulprincipiodiprecauzione;edèundilemmacaricodiimplicazionianchepraticheeconcrete. Ilsecondodilemmadelprincipiodiprecauzionesilegaalrapportotraivarisettorideldirittoetralevariecompetenzedeldirittopenale,deldirittoamministrativo, deldirittocivile.C’èilrischiochenell’insufficienzadell’interventodialtrisettori(ad es.quellodeldirittoamministrativo)tuttosiscarichisullasupplenzadeldirittopenale;checioèilproblemadelrischiofiniscasempreesoloperesseredemandato allavalutazionedelmagistratopenale,nell’ambitodelprocessopenale,intermini disupplenzaallecarenzedialtriinterventi. Vorreiproporrealdibattitouncontributodiesperienzachederivadalmiopercorsoprofessionale,dopoaverlasciatoconrammaricoilmioruolonellaFondazionepersvolgerel’attivitàistituzionalediministrodellaGiustizia,prima,edigiudice costituzionale, poi. Faccio riferimento all’art. 9 della Costituzione, che definisce l’ambiente–siapureimpropriamente–interminidituteladelpaesaggio.Lavalutazionedelrischioinmontagnamisembradebbafarpartediunavalutazionedella dimensioneedelproblemaglobaledell’ambiente,lacuitutelaproponedueindicazionimoltoprecise,allalucedellepremessecontenutenellanostraCostituzione. Laprimaindicazioneègiàstatarichiamatadall’Assessore,mavorreiricordarla anch’io:lacollaborazioneinformenuovetrapubblicoeprivato,attraversol’applicazionedelprincipiodisussidiarietà.Lariformadel2001dellaCostituzione–oltre adimporcidiuniformarelenostreleggialleconvenzioniinternazionali,primafra tutteilTrattatodiRoma,conilriconoscimentoesplicitochesiamovincolatialprimatodell’ordinamentoeuropeo–haancheintrodottounprincipiomoltoimportante nell’art.118,dovesiaffermaesplicitamentelanecessitàdiriconoscereevalorizzarelasussidiarietàorizzontale. Il primo comma dell’art. 118 ricorda e conferma che nel nostro Paese l’ordinamentoèlegatoadunasussidiarietàverticale,cioèadunaripartizionedicompetenze istituzionali tra Stato, Regioni, enti locali. L’ultimo comma, quello sulla sussidiarietàorizzontale,affermacheèdoveredelloStato,delleRegioniedegli entilocalivalorizzarealmassimol’autonomainiziativadeisingoliedelleassociazioni,perlosvolgimentodiattivitàdiinteressegenerale,sullabasedelprincipio disussidiarietà. Ciòsignificasuperarequellacheeralatradizionalecontrapposizione,cuieravamo abituati, tra privato e pubblico: un pubblico che non funziona, un privato del profitto; un pubblico che perde, un privato che guadagna. Ora, accanto ad essi,irrompeilcosiddettoterzosettore:ilsettoredellasocialità,dellefondazioni, delvolontariato,dell’impresasocialechedevepoteragirecomeespressionedella solidarietà.Perlamontagnaeperlaprevenzionedeirischièfondamentaleuna prospettivacheguardaconestremaattenzioneallasussidiarietà,almomentodel 18 privatocomeespressionenondelprofittoedell’egoismo,madellasolidarietà,qualeprincipiofondamentaledellanostraCostituzione. Un’altra notazione da non sottovalutare riguarda l’art. 117 della Costituzione, che–quandoèstatoriformatonel2001–haintrodottonuoviediversicriteridi ripartizionedellecompetenzetraStatoeRegione.Senzavolerentrareneltema tecnico,rilevoche,aisensidell’art.117dellaCostituzione,latuteladell’ambienteè riservataallacompetenzaesclusivadelloStato;latutelaedilgovernodelterritorio appartengonoinveceparteallacompetenza–esclusivaoresiduale–dellaRegione.LaCorteCostituzionaleharicordatochel’ambienteèunamateriatrasversale epuòaddiritturadiventareungrimaldelloconcuiloStatopotrebbecercarediappropriarsidellecompetenzericonosciutealleRegioni;manonsarebbecorretto.Se latuteladell’ambientefapartedellacompetenzaesclusivadelloStato,v’èperòla necessitàditrovareunequilibrioconilgovernodelterritorio,dicompetenzaregionale;edinonperdersinellelitisuiconflittidicompetenza. Nellaprospettivadell’equilibriofrainterventidituteladell’ambienteesulgovernodelterritorio,misembramoltointeressanteilprogettointerregionaleriguardante iboschi(dicuiparlerà,credo,ilpresidentedellaFondazione).Lasecondaindicazione che vorrei offrire al dibattito – alla luce della esperienza maturata nel mio impegnoallaCorteCostituzionale–èlegatainfattialtemadelbosco:èuntema estremamenteimportante,comequellodellamontagna,peraffrontareirischiderivantidaldegradodell’ambiente;eloèinmodoparticolareperlaValled’Aosta,per questasplendidaregione. Èstatodettocheilnostroèunpaesericcodiboschipoveri;maèancheun paesenelqualevièstatoundisboscamentopazzesco.Penso,adesempio,alle traversineperl’impiantodellareteferroviariadelRegnod’Italia,realizzateaspese del disboscamento della Sardegna. Nella gestione dei boschi si intrecciano e si contrappongonointeressidiversissimil’unodall’altro,quandononconfiggentifradi loro:daquelligeneralidisalvaguardiadelterritorio,delclima,dell’ambienteedel paesaggio, agli interessi privati nello sfruttamento del bosco, fino al parossismo delsuoabbruciamentoedincendio(chefinisceperessereparadossalmenteeper assurdo una delle forme più “interessanti” di sfruttamento del bosco: costruisco condominialpostodellasuperficiesboscataehounaredditivitàmaggiore);eda tuttaun’altraseriediutilizziproblematici. Credoche,ancheinunadimensionetransfrontaliera,iltemadellamultifunzionalitàdelboscosiaessenziale.Ilboscoèlavita.Ilboscosignificaillegno,una materia prima rinnovabile e insostituibile per qualsiasi attività umana, che dalla cullaallabarasegnal’esperienzadiogniuomo.Ilboscoènonsolounluogocarico distoriaedimitologia,maunarealtàeconomicamenteimportante;gliaddettialla filierabosco/legno/arredoinItaliasonocirca400.000;ledifficoltàdisfruttamento deiboschilocalifannosìchenoisiamoimportatoridilegno(siparlavaiericonil presidentedellaRegionedellalegnachenonsiriescearaccogliereeasfruttare neiboschidellaValle,chepureèprivilegiataperlaretedistradeinterpoderaliesistenti,rispettoadaltrerealtàdelnostroPaese);mentreforsedovremmoverificare quali siano le effettive possibilità di utilizzo di una materia prima che anche noi produciamo. Miavvioaconcludere,chiedendoscusasehoparlatotroppoperunsemplice salutointroduttivo.Citengoperòaricordarechelamultifunzionalitàelacomples19 sitàdellerealtàdelboscosonostatefinalmentesottolineateinunasentenzaimportantedellaCorteCostituzionale.Essanel2008(quandonefacevoancoraparte) hariconosciutoilvaloreprimarioassolutodelboscocomebeneambientaleela suamultifunzionalità,risolvendounconflittodicompetenzetraStatoeRegioni– cioèachispettilegiferareinmateriadibosco–ericordandochelavitadelbosco èunpo’comelavitadellamontagna. LavitagiuridicadelboscoinItaliasièarticolataintrefasi.Laprimafasesiè avuta dopo l’Unità d’Italia con la cosiddetta legge Serpieri del 1923, nella quale si sottolineava il valore del bosco come momento di tutela del terreno. Quindi: vincoloidrogeologicoelimitazioniall’usoprivatodelbosco,legatealleprescrizioni dimassimaealledirettiveforestali,perchéildisboscamentohaeffettidrammatici suldilavamentodelterreno,sullefrane,suldeflussodelleacque.Neoffrepurtroppo ampia e circostanziata testimonianza tutta quella serie di sciagure che hannoaccompagnatoeaccompagnanosemprepiùfrequentementelavitadelnostro Paese, quando la natura si ribella agli atteggiamenti insensati dell’uomo ed alle violenzeche–perragionidisfruttamentoediprofitto–essoimponeall’ambiente. Lasecondafaseèstatacaratterizzata–versoglianni‘70inparticolaredelsecoloscorso–dallaleggeQuadrifoglio,chehariscopertoehacercatodiincentivare edidisciplinarel’usoeconomicoeproduttivodelbosco,inunoconlaripartizione dicompetenzefraStato,Regioniedentilocali. Infine,nellaterzafase–lacosiddettafaseambientale–siècominciatoacogliere appieno l’importanza della multifunzionalità del bosco con la legge Galasso, quando si è capito che il bosco è un elemento essenziale dell’ambiente, del paesaggio.Aciòsisonoaggiunti,viavia,laconsapevolezzadell’utilitàdelbosco equindiglistudieleapplicazioniinmateriadiCO2,dibiomasse,diproduzione dell’energia,aprendocosìlaviaaquellacheiochiamolaquartafase:quellaincui sidevepensareall’economiaeallavitadelboscointerminidisvilupposostenibile. Miparechequestotemasicolleghichiaramenteconilpercorsoeconleprospettive – analizzate nell’incontro odierno – sul futuro e sull’evoluzione dell’ambientedimontagna,inparticolaredialtamontagna,esullarisoluzionedeiproblemi cuifacevocennoprima.Cioè:comeindividuarelasogliadelrischiopossibile,del rischioaccettabile?Comedefinireilimitidell’interventodeldirittoneisuoivarirami perdisciplinarelamateria? Quindi, veramente con sincero interesse e con profonda attenzione (chiedo scusasedovròassentarmienonpotròseguireilavorisoprattuttodelpomeriggio, chemiavrebberoattrattoinmodoparticolare,perl’approfondimentodiunaseriedi profiligiuridici)augurobuonlavoroesicurosuccessoall’incontroodierno. Lodovico Passerin d’entrèves RingrazioilpresidenteFlickperl’intervento.PassolaparolaaFedericaCortese,presidentedellaFondazioneMontagnaSicura. 20 PANORAMICASULPROGETTORISKNATESULLEATTIVITÀ DIFONDAZIONEMONTAGNASICURAADESSOCORRELATE Federica cortese presidente Fondazione Montagna sicura GrazieatuttiebenvenutiaCourmayeur. Ringraziochimihapreceduto,inparticolareilpresidentedelCELVAGerandin, ilqualeeffettivamentehafattounbattagepubblicitarionotevole,quasidimarketing,neiconfrontidegliamministratori,chesicuramentesarannomoltointeressati allasessionedelpomeriggio,vistelepossibiliimplicazioni. Mifamoltopiacerevederequestasalagremita.Questosignificachegliargomentioggiindiscussioneinteressanosempredipiùnonsoltantochiècoinvoltoin primapersona,maanche,esoprattutto,itecnicicheinqualchemodopoidevono aiutaregliamministratorinelgestiresituazionidirischio. Ribadisco,ringrazioveramentetuttiperchéaquestoateliernoiteniamoparticolarmente. IlmiointerventosaràrivoltoalprogettostrategicoRiskNat,perquestaragione chiamoaltavoloIrisVoyat. IlprogettostrategicosuirischinaturaliRiskNat,comegiàdettodaiprecedenti relatori,uniscelevarierealtàchesicollocanointornoall’arcoalpino,partendodalla zonadelMediterraneofinoadarrivareallaSvizzera. Diciamoesattamentechecos’èunprogettostrategico.Unprogettostrategico èunprogetto,aregiapubblica,incentratosudiuninteresseparticolaredigrande rilevanza,cherichiedecompetenzeditipoistituzionaleepoliticheehadegliimpatti,siasocioeconomici,siatecnici,suquellacheèl’areatransfrontalieraogran parte di essa. Unprogettostrategicodeveapprofondiredelleproblematichediinteressecomuneevalorizzarelepotenzialitàdisviluppodiparticolariambitiesettorieconomici,attraversol’attuazionediazioniedinterventicondivisi.RiskNatètuttociòe, infatti, ha come sottotitolo: “Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri”. Che cosa significa? Tutti gli attori coinvolti nel progetto (e vedremo anchequalisonoiprogettiiniziali,adesempioPRINAT)sottolineano,dasempre, l’esigenzael’importanzasempremaggiorediaveredeglistrumentiedeiconfronti, siadalpuntodivistatecnico,siadalpuntodivistagiuridico,sullapossibilitàdigestireiterritoridimontagna,ancheafrontediunaumentodicasisemprepiùestremi dirischinaturalichesisonopresentati. Amepiace,anche,definirmil’assessoreaidisastridiquestoComune.Ultimamentesiamoparticolarmenteimpegnati,perchéilnostroterritoriopresentanumerosesituazionidirischio.Comeamministratore,sento,quindi,l’esigenzadiriuscire adaveredellerisposteocomunquedegliaiuti,ilchenonvuoldirepreoccuparsi solodellaparteeconomica,ma,anche,dellapartetecnicaegiuridica,percapire comecidobbiamomuovere. Gliattoriinteressatialprogettointeressanol’areadalVallesefinoalmare.Inparticolare,soffermandociall’arcoalpino,visono:laRegioneautonomaValled’Aosta, 21 leRegioniRhône-Alpes,PACA,LiguriaePiemonte,ilCantonedelVallese,oltrea numeroseProvince(Imperia,Cuneo)eleDirezioniperlagestionedell’ambientee delterritoriodiRhône-AlpesePACA.Nontuttiglienticoinvoltisonointeressatidallestesseesigenze,mavisonospessoproblemicomuni,soprattuttonellagestione e nella comunicazione del rischio. Quest’ultimo argomento, in particolare, credo saràlaprossimafrontiera. Ilbudgetènotevole:12milionidieuro;soldi,nesonocerta,chesonobenspesi echedarannodeigrandirisultati.Noiabbiamoveramentetanteaspettative. Vediamoletipologiedirischio.PrimailpresidenteGiovanniMariaFlickhafatto unappuntosuunatelierINTERREGesuqualipossonoessereglistrumentiper poterfarfronteairischi,cioèiboschidiprotezione.AChamonixil4-5ottobreci saràunateliersull’argomento. VediamoqualisonoletipologiedirischiocheilprogettoRiskNathatrattato.Ci sonoanchedeiprogettisempliciequestosignificachec’èstatounoscambiobiunivocotraprogettisemplici,iniziatimagarisutemispecificirilevantiinquelmomento epoiconfluitiall’internodelprogettostrategicoRiskNat.Questaèladimostrazione chefaretantiprogettivuoldire,poi,riuscireadarrivareaunprogettounico.Quelli indicaticredosianosoloalcunideiprogettichefannopartedellafamigliaRiskNat. Itemisono:l’evoluzionedell’ambientedialtamontagna,ilrischioidrogeologico,le valanghe,lepieneneglialveitorrentizi,lepieneneibacinialpini,ilrischiosismico, chesemprepiùstadiventandofondamentaleedècomunqueoggettodiinteresse sia da parte degli amministratori, sia per quanto riguarda la sicurezza dei nostri cittadini. Lo studio multirischio è importante perché, di fronte al sovrapporsi di diversi rischi,èfondamentalechecisialapossibilitàdiaveredeglioutil per riuscire a dare dellerisposte,ocomunqueadaveredelladocumentazione. Perultimo,manonultimoperimportanza:ilprogettointegratotransfrontaliero Expace Mont-Blanc. Il progetto strategico RiskNat si divide su tre volet. Un primo voletèpiùgenerico:unapiattaformatransfrontalieradicooperazione suirischinaturali.Quindiabbiamo:coordinamentoepilotaggioseguitidaFondazioneMontagnaSicura;creazionedelsitoweb(cheviinvitoadandareavisitare perchéèveramentericcodicontenutiedispuntidiriflessione);attivazioneegestionedellaretetransfrontalieradiamministratoripubblici,tecnici,funzionari.C’è poi una parte fondamentale che deve diventare sempre più rilevante relativa ai progettiINTERREG,perchénonpossiamopensaredicontinuareaparlarcitradi noi,dobbiamocercarediaprirci,dispiegarequellochefacciamo.Infatti,vengono utilizzatideisoldipubblici,e,sevogliamocheiprogettiINTERREGcontinuino,è necessarioinformaresuciòchevienefatto. Gli altri due volet sono collegati l’uno all’altro, nel senso che da una parte si èvolutosvilupparealcunimetodi,alcuneconoscenzeealcunistrumentiutilialla gestionedeiterritoritransfrontalierineiconfrontideirischinaturali.Inrealtà,ilvolet Cèl’applicazionediquestimetodiecomunque,partendodacasireali,dall’altra parte si vuole riuscire ad ottenere ed a sviluppare queste metodologie e queste conoscenze. UnpiccolofocussulleattivitàsvoltedallaFondazionesututtietreivolet. In particolare,perquantoriguardailtemadelpermafrost,abbiamouningegneremolto 22 giovaneemoltoingamba,MichèleCurtaz,chesistaspecializzandonellamateria. Abbiamopoilapartevalangheconl’UfficioNeveeValanghedellaValled’Aosta, i cui dipendenti, a seguito di una convenzione tra Regione e Fondazione, sono confluitinellaFondazione.Lasceltacompiutaèfinalizzataariunire,all’internodellastessastruttura,tuttiitecnicichelavoranosultemadellacriosfera.Credoche questacollaborazionerappresentiun’esperienzanotevole,chehapermessoatutti dicrescereediotteneredegliottimirisultati.Sochecisonodellenovità,quindinoi speriamo di riuscire ad andare avanti e, soprattutto, di ottenere ulteriori risultati. Viringrazioperl’attenzioneelasciolaparolaaIrisVoyat. 23 INTRODUZIONESULLEDIFFICOLTÀTECNICHE DELLAPREVISIONEDEIRISCHINATURALIINALTAMONTAGNA ACURADELLAFONDAZIONEMONTAGNASICURA iris voyat responsabile tecnico della Fondazione Montagna sicura Buongiornoatutti.IosonoIrisVoyatelavoropressolaFondazioneMontagna Sicura.Prenderòsoltantopochiminutiperun’introduzionesulledifficoltàtecniche diprevisionedeirischinaturaliinmontagna,quelledifficoltàallequalihaaccennato giustamenteancheilnostroAssessore. Horitenutologicoorganizzareilmioragionamentosuquelliche,secondome, sonoitrelivellididifficoltàcheincontrauntecniconegliinterventisuirischinaturali,apartiredalpiùsemplice,quandoabbiamouncasolocalizzato,unfenomeno chebeneomaleconosciamo,macisonocomunquedellefortiincertezzeedelle assunzioniimportantiallabasedicuiviparleròtrapoco.Lamontagna,poi,inparticolarel’altamontagna,ècaratterizzatadacasimoltocomplessi,quindidifficilida schematizzareemodellare(eanchediquestiviparleròbrevemente).Ladifficoltà piùgrande,forse(vihaaccennatoancorailnostroAssessoreconinumericheci hadato),èladifficoltàdilocalizzazionedialcunifenomenimoltodiffusisulterritorio. È atuttinotalaproblematicadellacadutamassi,cheinteressaunagranparte delleparetirocciosedelterritoriodimontagna,chesonoquasituttepotenzialmente sedediinstabilità;inoltre,essendofrequentileparetichilometriche,èchiaroche c’èun’impossibilitàtecnica,economica,ambientaleepaesaggisticaadintervenire sottoogniparetedirocciasututtoilterritorio,comericordaval’Assessore. Iovogliosolamentemettervialcunepulcinell’orecchio. Uncasotipico,nonsoloperitecniciitaliani,perchénoiciconfrontiamoconi tecnici svizzeri e francesi quotidianamente, è la mancanza di dati.Ad esempio, quandoiodevoprogettareun’operadiprotezione,uninterventoperlapienadiun torrente,hoadisposizione,sevabene,almenoinValled’Aosta,delleseriestoriche divent’annidimisuredelleportate,maiodevoprevederequalesaràlaportatache midevoaspettareragionevolmentedaquiaduecentoanni,oalmenocent’anni,ma normalmenteduecentoanni.Conunaseriestoricadivent’anni,quindi,qualsiasi matematico vi dirà che quella di prevedere un evento da qui a duecento anni è unaforzatura.Manonèchesipossafarediversamente.Cisonodeimetodicheci aiutano,peròquellocheiovivogliodireèchecisonocomunquedelleincertezze dibaseallequalinonsipuòovviare,bisognafaredelleassunzioni. Quandoparliamodiunafrana,comefacciamoasapereesattamentechecosa c’èall’internodiunversante?Èchiarochefacciamodeifori,delleindaginigeofisiche,madobbiamofareunoschema.Unmodelloèessenzialmenteunasemplificazionedellarealtà,unoschema.Allorabisognafareattenzioneaglistrumentidi modellazione,chespesso,afrontediun’elevataraffinatezzamatematica,contrappongonograndissimeincertezzeneiparametriiniziali,chepossonocambiarecompletamenteirisultatidellamodellazione.Moltostaall’esperienzadeitecnici.Non 24 stodicendochelamodellazionesiadabuttarevia,tutt’altro:infasediprevisionedà indicazionimoltoimportantiedegliscenariplausibili,cioèdàungrossoaiuto,però vapresaperquellocheè,cioècomeunostrumentocheforniscescenariplausibili macongrosseincertezze.Questisonoilimitidelletecnologie,delletecnicheche possiamoutilizzareadoggi.Lamodellazione,invece,èfondamentalenellaback analysis,ma“doposiamocapacitutti”.Conquestononstodicendochenonèimportantefarelaback analysis,anzi. Dabravoingegnere,quindi,permelacosasiriassumeinunaequazionelineare:seabbiamoallabasedelleincertezzeedelleapprossimazionididefault, vuol dire che abbiamo una pericolosità residua, sempre. E qui mi allineo di nuovo al discorso dell’Assessore su rischio residuo e rischio accettabile. Che cosa voglio dire?Cheperqualsiasioperadidifesa,perqualsiasiinterventocheiopossoprogettare,cisaràlaprobabilità–sempre–chesiverifichiuneventopiùgrandeo diversodaquellocheiohoritenutoessere,sullabasedeglistrumentiedeidatiche avevo,l’eventodiriferimento. Inmontagnavoisapetechecisonodeglieventichepossonoripetersi,adesempiolevalanghe:seunavalangaostruisceunagalleriaparavalanghe,unponteoun vallo,puòpresentarsiun’altravalangaesaràmoltodifficileprevederedacheparte cadràecomesicomporteràinpresenzadiunamassanevosagiàinloco.Oppure, complessitàpereccellenza:lerotteglaciali.Unarottaglacialeèunamassad’acquaall’internooallabasediunghiacciaiocheinmodorepentino,perdiversimotivi, entrainpressioneerilasciaimprovvisamenteunamassad’acquachepuòcreare dei debris flow,inestateoininverno,senzaprecipitazioni,quindidavverodifficili da prevedere.Ancora, possiamo avere delle masse di ghiaccio o di roccia che, cadendosuunpendioinnevato,provocanodellevalangheche,proprioperchéle condizioni iniziali sono diverse, sono molto più difficili da prevedere rispetto alle valanghechesiinnescanosenzacrollisulmantonevoso. Perconcludere,venendoallivellodidifficoltàforsepiùgrande,horubatoall’Assessoreesattamenteidatielecifrechevihapropostoquestamattina.Altracifra interessante:sulterritoriovaldostanocisono1.784valangheconosciute,censite. Tuttosommato,però,perifenomenisopracitatiabbiamo degli strumentieun livellodiconoscenzaabbastanzaelevato,purcontutteledifficoltàdelcaso.Manel casodeirischiglaciali?Esoprattuttonelcasodelladegradazionedelpermafrost?Ricordocheilpermafrostèsoltantounostatotermicoequindiqualsiasiterrenochesi troviaunatemperaturainferioreazerogradiperpiùdidueannipuòessereconsideratopermafrost;almomento,però,allostatodelleconoscenzeattuali,stiamoancora cercandodicapiredoveessosiaesattamente,comeevolvaequalisianoglieffetti sullastabilitàdeipendii,quindisiamobenlontanidallapossibilitàdifareprevisioni. Hoconcluso. Lodovico Passerin d’entrèves RingrazioFedericaeIris.PregoFedericadifermarsialtavoloechiedoaWaldemaro di presiedere i lavori. 25 CASIREALIDIGESTIONEDICRISI: INTERVENTODELSINDACO(GESTIONEDELLACRISI) SEGUITODAUNINTERVENTOTECNICO (SPIEGAZIONEDELFENOMENO) Moderatori WaLdeMaro FLick avvocato; componente Comitato Scientifico Fondazione Courmayeur e iris voyat responsabile tecnico Fondazione Montagna Sicura SAINT-GERVAIS-LES-BAINS(TÊTEROUSSE) Jean-Marc PeiLLex sindaco Bonjouràtoutesetàtous.Mercidem’avoirinvitépourvousfairepartdel’expérienceduglacierdeTête-RousseàSaint-Gervaisdontvousavezprobablement tousentenduparlerl’annéedernière.Jesuistrèscontentdevouspouvoirprésenter cedossierencompagniedeChristianVincentquivaassurerlapartiescientifique etaveclequellacommunedeSaint-GervaisetlapréfecturedelaHaute-Savoie onttravailléparfaitement.Cettehistoireestunpeuparticulière.Vousconnaissez tous,jepense,l’autrecôtédelamontagneparrapportàCourmayeur.L’imagedu massifduMont-Blanc,quel’ontvoitdepuisSaint-Gervais,secomposepardeux glaciers : l’immense glacier de Bionnassay, qui prend sa source au sommet du DômeduGoûter,quedansl’imageriepopulaireonimagineêtreunglacieravec desséracsquicoulent,etquiestmajestueux;àcôté,surlagauche,lepetitglacier deTête-Rousse,quiressembleunpeuàunepoêleàfrireavecsaqueuequidonne l’impressionqu’ilaunexutoirenaturelquipermetàsoneaudes’évacuer.C’est unpetitglacierquifaitàpeuprès8hectaresetquin’ariend’unglaciermaisquia plutôtl’aspectd’unnévé.Ceglacierrecèlebeaucoupdesecretsensonintérieuret arévélébeaucoupderisques. C’estunehistoirebanaleparcequequandonaparlédeglaciersetdepoches d’eauonafaitsouriredesélusetdesscientifiques.«Qu’est-cequ’ilsontencore inventé ? Une poche d’eau dans un glacier ? ». Mais bien sûr, nous avons des glaciers et des poches d’eau dans les glaciers. Celle-ci est une banalité et une réalité:danstouslesglaciersilyadel’eauliquidequis’évacue.Laparticularité duglacierdeTête-Roussec’estquec’estunecuvetteetqu’iln’yapasd’évacuationàl’eauquis’infiltreetquifond.Donccetteeau,quandelleestsouspression, devientundanger.Ladeuxièmeparticularitéc’estqueceglacieraunehistoire.Si, entantqu’éludeSaint-Gervais,onm’avaitracontél’histoired’unemassed’eaude 65.000 m3quipouvaitcréerunproblèmepourlapopulationdeSaint-Gervais,ilest bienévidentquejen’auraispasbeaucoupprêtéattention.65.000m3 d’eauc’est unequantiténégligeable.Jen’auraissûrementpaseulamêmeattentions’iln’y avaitpaseulacatastrophede1892.Cettecatastropheamarquélesespritsparce 29 qu’elleaétaitviolente,violenteparsonphénomène(80.000m3 d’eau,quiamènent 120.000 m3deglace,quiamènent800.000m3dematériauxsolidesentre3.200m et580m)etquiafait175victimessursonpassage.En1892ladifficultén’étaitpas dutoutl’évacuationdel’eaumaisplutôtquepoursortirduglacierdeTête-Rousse ilyadesgorgesàpasseretquel’eau,quandellenepeutpass’étendre,s’élève pourcréerladésolation.Danslepremieramont,quiestàenviron10minutesdu glacier,lacouléedelaveacausé,àpeuprès,unetrentainedevictimes.Lesvictimeslesplusimportantesétaientàunendroitplusbas,auprèsdesthermesde Saint-Gervais,stationthermaledepuis1806,unpeumoinsdecentansàl’époque. Acetteépoque-là,ondormaitauxthermes,onvenaitauxbainsetonhabitaitdans debeauxhôtelsthermaux.Cesgens-làontétésurprisdanslanuitetçaaétéle reste des victimes. Cettehistoirenousafaitréagird’unemanièretrèsdifférentequesionn’avait pas eu cette connaissance mais l’autre particularité – et c’est la leçon qu’il faut retenir–c’estquelamémoirehumaineaseslimitesetcen’estpasunelimitepar rapportàaujourd’huien2011,c’estunelimiteparrapportàquelquesannéesaprès lacatastrophe.Quandcettecatastrophes’estproduite,surlaplaineduFayetiln’y avaitaucunehabitation.Onesten1892,c’étaientcequ’onappelleles«champs d’enbas»,c’est-à-direquelespaysansavaientleschampsd’enbas,leschamps dumilieu,lesalpages,etc.Letrainn’arrivaitpasàl’époque,c’est-à-direque6ans aprèsl’hommeàétécapabledeconstruireletrain,lagareetlesmaisonssurles cadavres de la catastrophe. La folie et l’inflation immobilière d’aujourd’hui existaientdéjà,avecd’autresintérêts,àl’époque.Doncladifficultédansundomaine derisquenaturel,c’estqu’onn’assoitpaslesraisonnementssurlamémoirehumaineparcequelamémoirehumaineaaussid’autresintérêtsettrèsrapidement onvaprobablementfairedesbêtises.Laparticularitédecedossiern’étaitpasde vidangerunepoched’eau.S’iln’yavaitpaseuleshabitationsetunrisquepour lapopulationonn’auraitrienfaitparcequejecroisquelasagessededemainest certainementd’arrêterdeconquérirlanatureetdevouloirymettrel’hommeàtout prixn’importeoùmaisdelaisserlanaturefairecequ’elledoitfaireet,aucontraire, d’utiliserl’argentpublicpouressayerdeprotégercequ’onamalfaitauparavantet onestdanscecas-là.Onestdansuncasdeprotectiondelapopulation.Ilfaut, biensûr,qu’ontrouveunesolutionpouréradiquercerisquemaisl’ambitionqu’on avaitavecM.lePréfetlorsqu’onnousaditquelerisqueétaitmajeuretqu’ilfallait agirimmédiatement,c’étaitdeprotégerlapopulation.Enmars2010,imaginezun préfet, qui représente l’Etat, et un maire, qui représente la Commune, avec nos propresincompétences,c’est-à-direquenousnesommesabsolumentpasformés pour parler de risque naturel et pour savoir quels sont les moyens à mettre en œuvre.Cequenousavonsenchargec’estdeprotégerlapopulation.Lapremière réactiondumaireetdupréfetfinmars,quandChristianVincentestvenunousdire qu’ilyavaitunepoched’eauquiétaitd’unvolumeéquivalentàcellede1892avec probablementlesmêmesconséquencesenmatièrederisquenaturelmaisavec desconséquencesbienplusimportantesenmatièrederisquedepopulation,aété dedire:«Onévacuetoutelapopulation».Evacuertoutelapopulationestpossible quandils’agitd’unejournée,troisjournées,unesemaine,quinzejours.Evacuer lapopulationquandonaunchantierquidoitdurerpendanttroisouquatremois oupeut-êtreplus,cen’estpasuniquementévacuerlapopulationdeSaint-Gervais 30 maisaussicoupertoutel’activitééconomiqueduPaysduMont-Blancpuisqu’en faitcettevaguevajusqu’àl’autorouteetrisquaitdemettreencausetoutel’activité économiqueaussibiendeChamonixquedeMegève,deSaint-Gervaisettoutce qu’ilyadel’autrecôtédutunnelduMont-Blanc.Donccettepremièreréaction,qui aétélaréaction«facile»,n’estpascellequ’onaretenue.Onaretenuuneautre solution,celledepouvoirenleverlerisque,c’est-à-diredepomperlapocheetc’est cequiadoncétaitfaitàl’automnedel’annéedernière. Ladifficultédansundossiercommeça,c’estqu’ilfautessayerd’allierlacrédibilitéparcequepourvotrepopulation,quin’apasforcementconnuetquin’apas laconnaissancedel’histoiredelacatastrophede1892etquivitaveclefeuilletondes«experts»enpermanencemaisquin’estpasforcementsensibleaufait qu’ellepeutperdrelavie,ilesttrèsdifficiledefairepasserlemessage.Ladeuxièmedifficulté,c’estqu’onestdansunmondedecommunicationextrêmeoùla réactiondescommunicantsetdelapresseestdevouloirfaireuncoupmédiatique, d’avoirlapremièrepaged’uneédition,d’ouvrirunjournalendisantqu’onmenace la vie de trois ou quatre mille personnes. L’enjeu humain est de trois ou quatre millepersonnesàpeuprès,c’estàpeuprèslenombredepersonnesdontl’Etat, lesscientifiquesettousceuxquisontimpliquésdanscedossierpeuventavoirla fiertéd’avoirsauvélavie.Leprogrammequ’ilnousafallumonterentrelemoisde marsetlafindumoisdejuilletaétéunprogrammequ’onadûmonteravecun «secretdéfenseabsolu»,alorsmêmequ’ilnousfallait–etcesontlesrèglesde l’Europequinousl’imposent–engageretrespecterdesprocédurespourtrouver desfinancements.Cedossier,c’est500.000eurospourlaprotectiondelapopulation.Laprotectiondelapopulationaconsistéàmettreenplaceunsystèmede détectiond’unerupturebrutale,dessirènespouravertirlapopulation,despoints deregroupementquisonttoujoursefficientsencemoment.Toutceciesttoujours en fonctionnement. Puis l’opération de pompage : 3.200 m, pas de routes, pas d’électricité, pas d’énergie. Donc il faut évacuer l’eau avec des moyens qui ne sontpasforcementaussifacilesquedefaireunerouteoudepurgerunefalaise quandonestdansunmilieuurbainousemi-urbain.Cetteopérationacoûté2millionsd’euros.Vousimaginezbienqu’unecommunecommeSaint-Gervais,quiaun budgetdefonctionnementde20millions,n’apaslesmoyens,surtoutquandelle vientdevotersonbudgetaumoisdefévrieretqu’onluiannoncefinmarsqu’ilfaut faire2millionsetdemidetravaux.Onn’estpascommel’Etatfrançaisetd’autres Etatseuropéens,onvotedesbudgetsenéquilibrepasendéficitcheznous.Donc iln’étaitabsolumentpasquestiondevoterundéficitbudgétairede2millionsd’euros,bienqu’onauraitpuprendreexempleailleurs.Ilafalludoncqu’ontrouveces 2millionsetdemimaissanspouvoirledireauxgens.Quandj’aifaitvoteràmon conseilmunicipall’inscriptionbudgétairedes2millionsetdemiendépenseetla recettede80%,ilfalluquejefassevoterçaàdesélussansleurdirepourquoi. C’estquand-mêmeunexerciceunpeudélicatetilfaut,dansdesdossierscomme ça,avoirdeséquipessolides,qu’ellessoientdeséquipesd’élus,deresponsables, defonctionnairesetdescientifiques,poursavoirmonterdesdossiers,respecter les règles et puis avancer. Ça nous a permis de monter ce dossier rapidement etdemaîtriserdeuxchoses:l’informationàlapopulation,quiestessentielle,et qu’avecM.lePréfetonaréussiàfaireenprévenantlapopulationuniquementfin juilletdurisque;rienn’avaitfiltré.Onaprévenucettepopulationdurisque,onlui 31 aindiquélesbonnesgestes,onafaittouslesexercicesd’alertequidevaientêtre faits.Lepland’évacuationaétécalquésurcequel’onsavaitdepuis1892.Laduréedel’évacuationdupremiervillagequiaétédétruit,étaitde10minutes.Donc lesservicesdesecoursdudépartementontimaginédespointspourpréserverla populationàmoinsde10minutesdel’endroitoùpasseraitlacoulée.Puis,pour leFayet,leniveaudel’autoroutec’està30minutesdonconaimaginélamême choseavecleservicedespompiers.C’estceplan-làqu’onaprésentéfinjuillet.On a,ensuite,souhaitéavecM.lePréfetmaîtrisercomplètementlacommunicationet, pourcela,onatravailléuniquementavecsixmédias(deuxécrits,deuxaudioet deuxtélévisés)quinousontpermisderelayerunevéritableinformationetnonpas d’avoirdesjournalistesquiviennentpourfaireunscoopetpouressayerdetrouver uneimageunpeumorbideàmettresurleurune.Çaaétéunexerciceréussiet queondoitauprofessionnalismedetoutlemondeetçaaétéunexerciceréussi parcequemédiatiquement,etvousl’avezvu,nousn’avonspasétéunsujetd’actualitéetunscoopmaisonaétéunsujetquiaétésuivipendanttoutl’étéetquiest encoresuivipartouslesmédiasnationauxetinternationaux.C’estdirelesérieux dusujetmaisaussilacapacitédesmédiasàtraiterdessujetsquisontsérieuxet nonseulementdessujetsquipeuventfairevendredesimages.Doncc’estunsujet quiaintéressélemondeentieretjecroisqu’onpeuts’enenorgueillirlesunsetles autres dans ce dossier. J’aiunepetiteanecdotequiesttriste:àl’automne2010,onétaitsuiviparune chaînejaponaisequiestlaNHK.Lejournalistejaponaisdisait:«Cequenousintéresse,c’estdesuivrevotredossierparcequecenosdirigeantsjaponaiss’ilssont parfaitspourlesmesuresdepréventionconcernantlesbâtiments,iln’enestpas demême,loindelàpourlapréservationetlaprotectiondelapopulation.»Malheureusement,quelquesmoisaprès,letsunamiamontréques’ilyavaiteuunplan unpeuplussérieuxauJapon,ilyauraitpeut-êtreeubeaucoupmoinsdevictimes. LedossierdeTête-Roussen’estpasencoreterminéparcequequandonparle d’unecuvettequiseremplie,quandonlavide,vousimaginezbienqu’ellecontinueàseremplir.Ensuite,ilestclair–etc’estlamissionqueM.lePréfetetmoimêmeavonsconfiéeauxscientifiquescetteannée,qu’ilfauttrouverunesolution pérenne.Ilyadeuxjurisprudencessurcedossier.Lapremièrec’estqu’ondoitêtre capablesdemobiliserlesfonds,qu’ilssoienteuropéens,nationauxourégionaux, nonpaspourpanserdesplaiesetréparerdesdommagesmaispourprévenirdes catastrophesetsauverdespopulationsmêmesinospopulationsaujourd’huin’ont pascetteconscience-là.Ladeuxièmejurisprudence,etjel’aidittoutàl’heure,il fautarrêterdevouloirtoutconquérir,devouloirfairedesroutesn’importeoù,de vouloirallerdanslamontagnen’importequandetn’importecommentetdevouloir urbanisernotreunivers. J’ai un autre dossier qui est juste à côté à gérer : c’est l’accès principal au sommetduMont-Blancpuisqu’ilesttotalementsaint-gervolainettotalementsous maresponsabilité.Ils’agitdela«VoieRoyale»ouvoienormaled’accèsauMontBlanc par le Nid d’Aigle, Tête-Rousse, le Goûter, Vallot et le sommet du MontBlanc.Encemomentnousavonsdesproblématiquesàgérer:leréchauffementet lavariationclimatiqueentrainentdeschutesdepierresplusimportantesqu’auparavantdanslecouloirduGoûter.Lefaitquecettecoursesoitattractivemaissurtout qu’ilyaunevéritableéconomieduMont-Blancempêchedetraiterobjectivement 32 lesproblèmesliésàlasurfréquentation.Certainsmêmevoudraitfairedecetitinéraireunitinéraireencoreplussécurisé.Ilyamêmedesfondations,parexemplela FondationPetzl,quiveulentfinancerdesétudespour,parexemple,faireuntunnel pourprotégerlecouloirduGoûter.Acerythme,jepensequ’effectivementbientôt on pourra monter en tongs jusqu’au Refuge du Goûter. C’est peut-être quelque chosequiseraitintéressantéconomiquementmaisceseraitvraimentladernière bêtiseàfaire.Laissonslamontagnefairecequ’elleaàfaireetlanaturefairece qu’elleaàfaire,n’augmentonspaslesrisquespourlespopulationsetpuisrespectons la montagne et la nature comme on leur demande de nous laisser un peu deplacedanscetunivers.Jecroisquec’estcetteorientationqu’ilfautqu’onait demainetnospopulations,mêmesiellesnesontpasreconnaissantesaujourd’hui, leserontdemain.Mercibeaucoup. WaLdeMaro FLick RingrazioilsindacoPeillexperl’estremaprecisioneeperprofonditàconcuiha trattato il tema. Ringrazio altresì il presidente Passerin per le parole gentili che ha avuto nei mieiconfronti,cosìcomeringraziol’assessoreViérineassumolapresidenzadella sessione. Pernonrubaretempoallaprossimaillustrazione,dolaparolaaChristianVincentdelLaboratoriodiGlaciologiadiGrenoble. 33 christian vincent LGGE Grenoble Bonjour.JesuisChristianVincentduLaboratoiredeglaciologiedeGrenoble. J’aicordonnéetjecordonnetoujoursleprogrammescientifiqueliéauglacierde Tête-Rousse.Jevoudraissoulignerqu’ilyaquatreéquipesderecherchequitravaillentsurcetteétudepuisqu’onabesoind’uneapprochemultidisciplinaireetde beaucoupdecompétencesscientifiques.M.leMaireadéjàrappelélecontexte, c’est-à-direlacatastrophedu11juillet1892quiainondélavalléedeSaint-Gervais, donc je n’y reviens pas. Les ingénieurs des Eaux et Forêts à l’époque ont rapidementidentifiél’originedelacatastrophe,c’est-à-direunepoched’eaudans leglacierdeTête-Rousse.Surleterrainduglacier,ilsontretrouvédeuxcavités:il yavaitunecavitéaumilieuduglacier,qu’onaappelélacavitésupérieure,etune cavitéaufondduglacier,lacavitéinférieure,etentrecesdeuxcavités,unconduit intra-glaciaire. Ces deux cavités étaient remplies d’eau avant la catastrophe et l’eauaétévidangéenaturellementetbrutalement.Commevousl’aditM.leMaire, ilyavaitunvolumed’environ200.000m3d’unmélanged’eauetdeglace.Aprèsla catastrophede1892,ilyaeubeaucoupdetravauxquiontétéfaitsenparticulier parlesEauxetForêts,beaucoupdemesureset,notamment,deuxgallériesqui ontétéconstruites,l’uneen1899etl’autreen1904.Jen’aipasletempsd’entrer danslesdétailsmaisgrossomodoc’étaientdesgallériespourprévenirlaformationd’unenouvellepoched’eau.Lagallériede1899adisparusousleséboulements, on n’en a plus trace ; par contre, celle de 1904 a été maintenue jusqu’à aujourd’hui. Nous avons commencé à intervenir sur ce glacier en 2007 et deux questionsnousétaientposées.Premièrement,est-cequelagallériede1904est encoreutileaujourd’hui?Elleaétémaintenuedepuisplusdecentans,ilfallaitla dégagerdeglace,etc.Deuxièmement,leglacierdeTête-Roussepourrait-ilprésenterunrisqueencoreaujourd’hui?LeLaboratoiredeglaciologieacommencé uneétudeen2007et2008pourtâcherderépondreàcesquestions.Ilyaeudes mesurestopographiques,desmesuresradar,desmesuresdetempératuredansla glace,desmesuresdebilandemasse.Lebutétaitdesavoircommentfonctionnait ceglacierpuisqueceglaciern’étaitpassuivi.Lesmesuresradarnousontmontré uneanomaliedansceglacier.En2009,onautiliséuneautreméthodedegéophysique que l’on appelle une technique de résonance magnétique des protons (RMP)quiestutiliséeparleshydrologuespourchercherdel’eaudanslesous-sol. Englaciologie,cetteméthoden’apassouventétéutiliséeet,entouscas,c’étaitla premièrefoisqu’onutilisaitcetteméthodeavecsuccèspourdétecterdel’eaudans leglacier.Çac’estunetechniquedéveloppéeparleLaboratoired’hydrologiede Grenoblequiaétéutiliséeavecsuccès,aumilieuduglacierlaméthodeduRMPa permisdedétecterunequantitétrèssignificatived’eau.Laméthodemontrait,avec largecertitude,qu’ilyavait65.000m3d’eaudansceglacier.Laquantitéaétéun peusurestiméemaisl’ordredegrandeurétaitlargementbon.Laméthodenedisait pasexactementcommentl’eauétaitrepartiedansceglacier,s’ilyavaitplusieurs cavitésouuneseuleetdelaréponseàcettequestiondépendaitcomplètementle risque.Acemoment-là,onaquand-mêmeavertilesautoritéspubliques,comme vousl’aditM.leMaire,enmars2010,pourdirequ’onétaitsûrqu’ilyavaitdel’eau 34 dans ce glacier en grande quantité et on a proposé un programme pour affiner notreconnaissanceetdéterminers’ilyavaitunrisqueliéàcetteeaudansleglacier.Onaproposé,enparticulier,defairedesforagesdansleglacierpourallervoir exactementcequisepassaitdedans.Onaforéunevingtainedeforagesentrele 29juinetle8juillet2010etonestarrivéjusqu’à70md’épaisseurparcequec’est àpeuprèsl’épaisseurduglacieretlesforagesontdébouchésurlacavité.Dans cesforagesonainstallédedifférentsinstrumentspourmesurerlapressiond’eau etlatempératuredanslaglace.Onadétectélacavitéàpartirdenosforageset onapulavoirgrâceàdescamérasqu’onadescenduesdanslestrousdeforage. Onadétectécettecavitéàsixforagesetdansdeuxdecesforagesl’eaurefoulait mêmeensurfaceetçavoulaitdirequelacavitéétaitenpression.Acemoment-là, onn’avaitplusaucundoute.Onsavaitqu’ilyavaitunrisquedevidangebrutale puisquelapressionhydrostatiquedépassaitlapressionliéeaupoidsdelaglace donconaavertilesautoritéspubliquesle13juillet2010,justeaprèslacampagne deforagequic’estterminéele8juillet.Ladécisionaétépriseimmédiatementpar M.leMaireetM.lePréfetpourvidangerartificiellementlacavitéetcesopérations sesontpasséesentrele25aoûtetle8octobre2010.JenerevienspasàlavidangedelacavitéparcequeM.leMairevousenaparlé. Lavidangeartificiellec’estterminéemi-octobreetsuiteàcesopérationsquiont permisd’éviterlacatastrophe,évidemmentilyabeaucoupdequestionsquisurgissent.Quelleestlacausedel’accumulationdel’eaudansceglacier?Etàquelle vitesselacavitévaseremplirdanslefutur?Onn’estpascapablederépondreà touteslesquestionsmaisonpeuttâcherderépondreàlapremière.L’eaudefonte quiprovientdelasurfaceestcapabledes’infiltrerdanslehautduglacier.Puisqu’on estpresquedansunglacierqu’ondit«tempéré»,àzérodegrés,elles’infiltrepar desmicrofissuresetelleatteintlefondduglacier,lelitrocheux.Ellecirculelelong du lit rocheux et lorsqu’elle rencontre la zone froide au milieu du glacier, elle est piégéeparcequelaglacefroidealapropriétéd’êtreétancheàl’eau.Grâceànos mesuresdetempérature,onexpliquetrèsbienlarétentiondel’eaudansceglacier. Ceprogrammescientifiquen’estpasfiniparcequ’ilperdureen2011.Onafaitune propositionen2011pouressayerdecomprendrelesmécanismesdeformationde cettepoched’eau.Cequ’onaproposéen2011aumairedeSaint-Gervaisetau préfet,c’estlesuividuremplissagedelacavitéetonpeutlefaireàpartirdescapteursdepressionquinousindiquentlamontédel’eaudanslacavité.Onafaitdéjà desmesuresderésonancemagnétiquedesprotonsenjuin2011pourdéterminer levolumedelacavité,onvarefairecetteopérationaumoisdeseptembre.Çanous donneuneidéedel’évolutionduvolumed’eaudanslacavitédansl’année.Onfait, évidemment,desmesuredefrontensurfacepourvoirs’ilyaunerelationentrele frontdelasurfaceetlevolumed’eaudanslacavité,desmesuresradarpourdétecterleschangementsdegéométriedelacavité,uneétudesurlerisqued’effondrement.Pourfairecetteétude,onmesurel’affaissementduglacierparcequelacavité aétévidéedesoneauenoctobre2010etlasurfaceduglaciers’estaffaisséede l’ordredequelquesmillimètresparjourdoncontâchedemesurerçaafind’évaluer lerisqued’effondrement.Puis,biensûr,oncontinued’analyserl’évolutiondurégime thermiquedeceglacierpoursavoirsiontendversunglacierquiestdeplusenplus froidoudeplusenpluschaud.Jevousremerciedevotreattention. 35 WaLdeMaro FLick Grazie,M.Vincent,perl’interventoprecisissimoedestremamentechiaro,che giàrisolveunproblemachecistavamoponendotragiuristi,cioè:nonèunrischio andareaconoscerescientificamentelecose?Perché,comediceval’Assessore,si rischiailparadossopercui,sesiconoscetroppo,undomanisipuòesserechiamati inquantosieraaconoscenzadiqualieranoirischi. ChiamoaltavolodeirelatoriM.HéritierdellaProtezioneCivilediMartignyedil responsabileamministrativoJean-DanielRoullierdelCantonedelVallese,checi parleranno della colata detritica del Durnand. 36 MARTIGNY(COLATADETRITICADELDURNAND) Frédéric héritier Organisation de Protection civile de la Région de Martigny Bonjour à tous. Je vais commencer par me présenter. Je m’appelle Frédéric Heritier et je suis le remplaçant du commandant de l’Organisation de Protection civiledelarégiondeMartigny.Jevaisvousparlerdel’évacuationpréventivequ’on adûfairesuiteàlalavetorrentielleduDurnand.C’estuneprésentationasseztechnique.JevaisvousparlerdelasituationgéographiquedeMartigny,decommenta fonctionnél’alarmecheznous,del’organisationqu’onamiseenplace,del’analyse del’interventionqu’onafaiteet,parlasuite,lesconclusions. Lasituationgéographique.LavilledeMartignyestsituéeaucœurdel’Europe danslesAlpesvalaisannesàunealtituded’environ475m.Elleestsituéesurl’axe duGrand-Saint-Bernardetaenviron16.800habitants.Lasituationestarrivéele 25juillet2006autourde20heuresou20heures30.Auniveaudelamétéo,c’était fortepluieenmontagnetandisqu’enplainec’étaitsecetilavaitfaittrèschauddurantlajournée.Cequic’estpassé,c’estqueletorrentduDurnandadébordé,puis desgravatsonttrouélarueduGrand-Saint-Bernard.Lamasseaensuiteprovoqué ledéraillementdutrainetlesvoiesontétéarrachées.Onavait34passagersetle conducteurquiontréussiàquitterleconvoietquin’ontpasétéblessés.Iln’yavait aucun véhicule sur la route du Grand-Saint-Bernard à ce moment. Le problème c’étaitquetouscesgravatsquisesontaccumulésaufondontcrééunpetitlac. Auniveaudel’alarme,leshabitantsduvillagedeBovernier,quiestjusteàcôté deMartigny,ontétéalarmésà20heures30ainsiquelecomandantdel’Organisation deprotectioncivile,quifonctionneaussicommecomandantpourleServicedufeu.A 20heures30,notrecomandantétaitengagépourl’aideàlaconduitedanslevillage (c’estunsystèmequiestenplacecheznousdanslecanton).Surplace,ilaconstaté lasituationquejevousaiexpliquéeavantet,àcemoment-là,ilademandédefaire unealarmerougesurlavilledeMartignyauxenvironsde20heures50pourpouvoir anticiper la situation. Le village en dessous, Martigny-Combe, a également mis en place les pompiers et son état major de crise. Pour Martigny, le système d’alarme qu’onutiliseamalfonctionnécesoir-là.Parchance,touslesmembresdel’étatmajor cesontprésentésd’eux-mêmesmaisonaeuunproblèmedefonctionnementàce niveau-là.Suiteàl’alarme,ilyaeuledéroulementsuccessif:l’arrivéedessamaritains (c’est-à-dire les sanitaires), des groupes d’intervention de la protection civile, de la police municipale et des différents détachements, que je vais détailler maintenant, dansl’organisation.Dèsl’arrivédespompiersetduServicedufeu,onaenvoyé11 hommesdirectementauxpostesdecommandementquiavaientétémissurplacetout desuiteàBovernierpourgérerlasituationetpourpouvoiraideretprendreencharge lespersonnesquiontétébloquéesdansletrain.NousàMartigny,onaimmédiatementmisenplaceunpostedecommandementet,environ10à15minutesplustard, leprésidentdelavilles’estprésentéaupostedecommandement.L’hôpital,quise trouveunpeubasdelazonequ’onpensaitinondable,aégalementétéavertidema37 nièreàpouvoirprendredesmesures.A21heures45,leprésidentnousademandé depréparerunpland’évacuationetdeprendretouteslesmesuresnécessairespour pouvoir préparer une évacuation préventive d’environ 1.500 personnes. Suite à la demandeduprésident,onarelancéunealarmepourtouslespompiersdeMartigny etonaalarmépourlapremièrefoistouslesélémentsdelaprotectioncivile.A22 heures15,leprésidentdelavilleadonnéofficiellementl’ordred’effectuerl’évacuation préventivedesgens.Environ15minutesplustard,à22heures30,lechefdelacellule descatastrophesainformélaradiolocaledelasituationetdel’ordred’évacuationqui avaitétémisenplace.Apartirdecemoment-là,onamisenplaceunpostecollecteur parcequetouslesgensquiétaientévacuésontétérassemblésdansunegrandehalle oùtravaillaientencoopérationlespompiers,laprotectioncivileetlessamaritains.Aux environsdeminuitetdemi,onapudonnerlapremièreinformationauxgensévacués, quisetrouvaientdanscetteenceinte,surlasituation.Aminuit,ilyaeuunpremierrapportentretouslesdifférentspartenairessurlasituationetsurl’évolutionpossibledela situation.A1heure40dumatin,ladécisionétaitprisedepouvoirannulerl’évacuation etlesgensonpurentrerchezeuxsansproblèmes.Dès2heure15,leseffectifsont commencéàdiminueretnousavonsmaintenudessécuritésjusqu’àlafin. L’analysequ’onpeutfairedel’interventionc’estqu’onaeudelachanced’avoir deseffectifsd’interventionquiétaientimportantsmalgréqu’onétaitenpleinepériode devacances.Onavaitunbonsystèmedecontrôledesaccèsoùtouslesintervenants venaient.Onamisenplaceunebonnegestiondesvéhiculesd’intervention,cequi nousapermisdebienlesrépartir.Surtoutlesdéviationsdetraficpourmaintenirdes voiesd’urgencepourlesvéhiculesdepremièreinterventiononttrèsbienfonctionné. Lespointsquenousdevonsaméliorer:ons’estrenducomptequ’onn’apasmis assezvitesurpiedlahotlinepourlepubliquedontondispose.Onaanalyséque lacentraled’alarmecantonaleagéré900appels,dont600appelsn’étaientque pourlarégiondeMartigny.Unedesdifficultésaétéaussil’inscriptiondesgensqui venaientseprésenteraupostederassemblement.Environ1.200personnessont venuesetonn’avaitque4personnespourfaireça.Là,ons’estrenducompteque lespersonnesquisontévacuéespeuventêtreutiliséespourcegenredetravail. Unedesdernièreschosesqu’onarelevées,c’estqu’ilesttrèsimportantd’informer régulièrementlespersonnesquiontétédéplacées.Mêmesionn’arienàleurdire, ilfautquand-mêmelesinformerqu’iln’yapasdenouvellessurl’évolution. Laconclusionqu’onpeutentirer,c’estquel’engagementqu’onaeuauniveau desmissionsetdesmoyensàtrèsbienfonctionnéetpuisquec’étaitunengagementbeaucouppluspetitparrapportauxintempériesdel’année2000.Lacollaborationentrelespartenairesatrèsbienfonctionnéetl’ensembledel’interventiona étébienmaîtrisé.Jevousremerciedevotreattention. WaLdeMaro FLick Grazie.AdessolaparolapassaaJean-DanielRoullier,cheègeologocantonale del Vallese e quindi sulle colate detritiche penso che ci potrà dare un quadro di interessantiefondamentaliinformazioni 38 Jean-danieL rouiLLer Canton du Valais Jeprofitedel’occasionquim’estdonnéed’intervenirdanslecadredecetatelier RiskNatdeCourmayeurpourparlerdudangerdelavetorrentiellegénéréeparla fontedupermafrostpériglaciaire.Toutrécemment,unelavequiasuiviletracédu torrentPercheacoupél’accèsauportailnorddutunnelduGd-St-Bernard.Ellea combléensédimentslagaleriedeprotectiondelaroutesurunecinquantainede mètres.Lasurvenancedecegenredephénomènenepeutêtrenégligédansl’arc alpinetced’autantplusqu’ilpourraitêtreappeléàsemultipliersilepronosticde réchauffementclimatiquedevaitseconfirmer. Unelavetorrentiellesedécritcommeunécoulementtorrentielquisousl’effet defortesprécipitationsestivalesdevientvisqueuxensechargeantdesédiments arrachésausol.Lafrangedepermafrostpériglaciairesoumiseaudégelsaisonnier estunesourceprivilégiéedematériaupourcetypedephénomène.Lalavesuitle réseauhydrographiquedestorrentsettendàaugmentersaviscositéparérosion desbergesetdulitdeceux-ci. Lesconditionssinequanonpourqueseformeunelavetorrentiellesontune forte pente (tout au moins dans la partie sommitale), des sédiments disponibles (débrisdepente,matériaumorainique)–commeparexemplelatranchesuperficielledepermafrostquidégèleenété–etunepériodedechaleurcumuléede3-4 semainessuivied’unimportantévénementdeprécipitations. LalavequiasuiviletracédutorrentDurnandenjuillet2006ettouchéletrain duMartigny-Orsièresquicirculaitaufonddelavalléeaprissasourceà2700m d’altitude au lieu-dit Lapieys de Grône. L’étude de l’événement a démontré que nousétionsenprésenced’unpetitglacier couvert(résidudeglacierrecouvertpar desdébrisrocheuxgelés).Lesecondcasdefigureestdénommécommunément glacier rocheux,àsavoirunsandwichfaitdematériaugeléetdelentilledeglace. Danslepremiercas,lematériaudecouvertureprovientdirectementducirquede falaisesquidominelesLapieysdeGrône.Unedescaractéristiquesdecesiteest lechaostopographiquecauséparlesblocsdegraniteprovenantdudémantèlementdesfalaisesenvironnantes,cequiad’ailleursfortementperturbélerythmede réalisationdesmesuressismiques.L’enchevêtrementdesblocsaobligédeficher les géophones directement sur le granite, le sol meuble étant inaccessible. Les imagesduPowerPointdécriventbienlecontextemorphologiquedusiteetl’effet cuvettequipermetdeconcentrerl’eaudefonteetainsidemieuxsaturerlematériaudégelé.Ilestimportantdereleverquepluslalaveestvisqueusepluselleala capacitéd’embarquerdesblocsdegrandetaille.Lapré-auto-dislocationdumatériaugelésousl’effetdelachaleurestivaleestunfacteuressentielpourgénérerune laved’altitude.L’événementduDurnands’estproduitàlafind’unepériodedetrois semainesaveclezérodegréoscillantauxalentoursde4500md’altitude.Alors que l’orage n’avait débuté qu’en fin d’une journée de forte chaleur, des témoins oculairesontrapportéqu’unelaveétaitdéjàactiveàmidi;ellelesavaitempêchés defranchirletorrentàl’endroitoùilcroiselechemin(2200malt.). EnValais,deuxsituationsmétéosonttrèspropicespourdéclencherdeslaves torrentielles d’altitude : un gros orage estival ou une situation de barrage (front 39 sud) en provenance du golfe de Gênes qui se manifeste typiquement en début d’automne.Notonsquequellequesoitlasituationmétéodéclenchante,sil’étéa étéfroidilyapeudechancequedeslavestorrentiellesseproduisentàpartirdu permafrostpériglaciaire. Ilvadesoiqueplusgrandeestlavulnérabilitéàl’aval(village,routeprincipale, etc.)plusleszonesdepermafrostpériglaciairedoiventêtreétudiéesavecminutie.C’estlaraisonpourlaquelleleCREALPaconcentrélaplusgrandepartiedes moyens financiers du projet stratégique RiskNat sur le glacier rocheux Bonnard dontleslavesmenacentdirectementlastationdeZinal.L’étudedesitesàrisque telsqueceuxdel’entréedutunnelroutierduGd-St-Bernard,delavoiedechemin de fer Martigny - Orsières ou de la station de Zinal doit permettre d’évaluer les scénariosdedangergénérésparleslavestorrentiellesimpliquées,demettreen placedessystèmesd’alerte-alarmeadhocet,sinécessaire,dedimensionnerles ouvragesdeprotection(dépotoir,digue,etc.). WaLdeMaro FLick Grazie,M.Rouiller.DooralaparolaaIris,che,essendoingegneredialtamontagna,èingradodicoglierealcuniaspettitecnicicheamepossonoesseresfuggiti. iris voyat Innanzituttograzie.Iosonomoltosoddisfattaperchéabbiamoavutodeibegli esempidicomplessitàdifenomenidialtamontagna,quindididifficoltàdiprevisione di determinati tipi di evento. ÈstatoricordatoanchedalsindacoPeillexcomelamemoriadelrischiosiacortaeadessosappiamochedeterminatieventi,oltrealfattochevengonodimenticati rapidamente, sono provocati da determinati fenomeni, ma, come abbiamo visto dallapresentazionedelgeologocantonaleRouiller,giàsoloaccedereadeterminati luoghicomeilghiacciaiodelDurnandnonèpernientefacileenonèfacilefare degli studi in sito. WaLdeMaro FLick LaparolaoraalvicesindacodiChiusadiPesioAndreinoPonzo,checiparleràdellafamosavalangadiCuneo. 40 CHIUSADI(CUNEO-FRANA/VALANGASUSTRADA) andreino Ponzo vice sindaco Chiusa di Pesio Ringrazio gli organizzatori per l’invito che ci è stato rivolto. È chiaro che noi comeComunediChiusadiPesiosiamounpo’lontani,percertiversi,daquelloche èiltemadiquestagiornata,cioèirischiderivantidall’evoluzionedell’ambientein altamontagna.AChiusadiPesiononpossiamoparlaredialtamontagna;seperò parliamo,inunambitopiùvasto,dirischiinambientealpino,alloradentrocisiamo tutti,cisiamosoprattuttopersituazionichesonofrequentiinzonaalpina,situazioni incuiconvergonoinunospaziolimitatotuttiquestielementi:case,torrenti,strade, unacollina...Questoèunpo’ilnocciolodellaquestione,chepurtroppociperseguitainmoltipuntidell’arcoalpino. Unanotazionesoloperchiariredovesiamo,dadovearriviamo. IlrelatorechemihaprecedutohacitatolaquestionediGenova:comeChiusa diPesio,noisiamoesattamentesulparallelodiGenova,cioèsiamomoltoasudrispettoalleAlpi;cionondimeno,iproblemicisonougualmente,anzi,cisonoancora dipiùproprioperlavicinanzaalmare. Allora,siamoquiperparlarediunafranainlocalitàCastelloMirabellocheha interessatol’areadelMonteCavanero,difronteall’abitatodiChiusadiPesio,sulla destraorograficadeltorrente.Quindiabbiamo,comedicevoprima:torrente,strada,abitazioni,collina.Inquestasituazione,ovviamente,qualcosacihamessola naturaemoltocihamessol’uomo,perchéilavoridisbancamentoeffettuatinel corsodeglianniperl’allargamentodellastradaprovincialehannoaggravatolecondizionidipericolositàdellependicidelMonteCavanero. IlterritoriodiChiusadiPesiovadai530metridialtitudineai2.600metri.Ilcomune,concentrico,èa560metrisullivellodelmare. Ovviamentelasituazioneattualenoncambiamoltorispettoaquelladiuntempo,semplicementelepersonesonostatesostituitedallemacchine(maquiforse entriamoinundiscorsodiversocheciporterebbetroppolontano).Lasituazione peròèsimileperquantoriguardal’abitatodiChiusadiPesio. Aquestopuntopossiamopassareallaquestioneveraepropriadellafrana,visto cheitempisonostrettiesonostatosollecitatoadessereveloce. 41 Franco BaLLesio assessore all’Ambiente Comune di Chiusa di Pesio ComehaaccennatoilcollegaPonzo,lazonafranosaègiàstatasoggettain passatoadiversieventi.Quellochesiricordaperprimoèl’eventodel1897,però anche nel 1953 si verificò una frana del tutto analoga a quella del 2009. Quindi l’areaèdecisamentearischio,sottoquestopuntodivista. L’ultimafranasièverificatanelfebbraiodel2009.C’eranostatedelleprimeavvisaglieconcadutadipietregiàindicembreepoiil7febbraioungrossomassoècrollato ehacolpitol’abitazionesottostante.Inseguitoallacadutadiquestomasso,ilComune haprovvedutoadevacuarelepersoneresidentiinquestaabitazione.Il9febbraio,soltantoduegiornidopo,sièstaccatalafranaveraepropria,unafranadicirca800metri cubidivolume,chehacolpitolacasaedhariempitoilgiardinoelastradasottostanti. Noinonfacciamoconsiderazioniditipotecnicoperchénonsiamodeitecnici, vogliamosoltantodareun’ideadegliinterventichesonostatiportatiavantidalComuneincollaborazioneconlaProvinciaelaRegionepercercarediporrerimedio alproblema. LaProvinciahatempestivamenterimossoilmaterialefranosocheècrollatoe nelgirodipochigiorni,inseguitoaverifichefattedaitecnicidellaProvincia,lacircolazioneèstataristabilita.Nellostessotempo,laProvinciahacomunicatoalComunechelecaratteristichegeomorfologichedellacollinapotevanocreareulteriori distacchidiblocchiatergodegliedifici;ilComune,pertanto,comeprimointervento haincaricatoungeologo,ilprofessorAnsaldi,dipredisporreunostudiodimassima sull’areapercapirequaliinterventifare.Fortunatamente,dallostudiodelprofessor Ansaldièemersochelasituazioneèarischio,maèunasituazioneacuisipuò metteremano,cioèbisognacercaredipremunirsiincasodieventifranosi,peròsi puòinterveniremettendoinsicurezzalazona. Lostudiohaevidenziatounasituazionedipotenzialeinstabilitàdovutaacinematismidiscivolamentosuunlatoeunrischiodidistaccodimassiincorrispondenzadelleabitazioni.Iltuttoperunvolumedicirca3.700metricubiinstabili. Lostudioha,altresì,individuatotrezonedifferenti:lazonacheèstatasoggetta allafrana,chenecessitavadiinterventiurgentiperchédecisamentearischio;una zonapiùasinistrasovrastanteleabitazioni,dove,all’internodelbosco,sonopresentimoltimassiinstabili(inparticolare,vièunmassodi110metricubidivolume postoacirca50-60metrisopral’abitazionechenecessitadiinterventidistabilizzazioneperchéèestremamentepericoloso);unaterzazona,sulladestradelponte, dovevièunosperonerocciosocheèproprioarischiodiscivolamentoechevaa costituirequasiinteramentei3.500metricubichepotrebbefranareneltorrente, occludendoiltorrenteefacendosìchequestosiriversiall’internodelpaese,che sitrovapropriodifronte. Checosaèstatofatto?Comune,ProvinciaeRegionesisonoconfrontatie,in seguitoallostudiodelprofessorAnsaldi,sonostatefattedellevalutazioni. Gliinterventi,inpratica,vedonoduecompetenzediverse:quelladelComune, chehailcompitodimettereinsicurezzalecaseabitate,equelladellaProvincia, chehailcompitodimettereinsicurezzalastrada. 42 Lazonacheèfranataeraunazonaunpo’intermedia,perchéinteressava sialeabitazionichelastrada.Fortunatamente,abbiamotrovatounaccordocon laProvincia,laquale,avendounadisponibilitàdi150.000euro,hapredisposto subitouninterventodimessainsicurezzadellazona.Inoltre,abbiamofattouna richiesta di contributo alla Regione per poter fare i necessari interventi nelle altre aree. Larealizzazionedegliinterventirichiededeltempo,ovviamente,macomeComune noi avevamo il problema della sicurezza delle abitazioni e la necessità di doverleevacuareincasodicondizionimeteorologicheavverse.Perfarequesto, per avere un’indicazione sulla necessità di evacuazione, abbiamo installato una centralinameteoclimaticadifrontealpuntoincuièscesalafrana.Sono,quindi, statistabiliticonlaRegioneeconilnostroconsulentegeologodeivalorisoglia. È stata fissata una serie di valori soglia per dare delle indicazioni. Se questi valorivengonosuperati,ilComuneprovvedeadevacuareleabitazioni.Ovviamentelecosenonsonocosìprecise,quindibisognafareattenzione,peròpossiamo averedelleindicazioni. Ivaloridipiovositàpossonoesseredi28millimetriinun’ora,piuttostochedi105 millimetri in 24 ore. Cisonoanchealtrifenomeni:l’alternarsidigeloedisgeloperperiodiprolungati, chepuòcomportareinstabilitàdelpendio,oppurel’innalzamentodelletemperature,chepuòportarealdisgelodelsuolointempimoltorapidi.Ovviamente,essendo lazonanonmoltoaltamadovenevicaabbastanza,unaltroaspettodatenerein considerazionesonoleprecipitazionipiovosecheappesantiscanomoltoilmanto nevoso,cosìcomeleprecipitazioninevoseconsistenti. Abbiamo,quindi,utilizzatoicitaticriteriperlanecessariaevacuazione,inattesa dieffettuaregliinterventinecessari.Anzitutto,abbiamodovutoevacuarelecase nel periodo immediatamente successivo alla frana e poi per quasi tutto l’inverno 2009/2010, con un prolungamento per tutta la primavera, quando la Provinciahaeseguitogliinterventidimessainsicurezza.Fortunatamente,nell’inverno 2010/2011lecondizionisonostatemoltomigliori,conprecipitazionidecisamente inferiori,percuinonsisonoverificatesituazionichehannocomportatolanecessità dievacuareleabitazioni.Tuttoquesto,ovviamente,condeicostiperl’Amministrazione,cheperònonsonopoicosìelevati. Comedicevo,nellaprimaveradel2010laProvinciahaeffettuatolamessain sicurezza dell’area franosa. Il costo dell’intervento è stato di 150.000 euro e ha comportato la posa di reti lungo la parete rocciosa. Questo intervento dovrebbe daresufficientigaranzieinrelazioneadulteriorismottamenti. InaccordoconlaProvincia,èstatainoltrataunarichiestadicontributoallaRegione.Questo,fortunatamente,haportatoadunaccordodiprogrammasottoscritto nelnovembredel2010trailMinisterodell’AmbienteelaRegionePiemonteconcui sonostatistanziati800.000euroafavoredellaProvinciaperinterveniresullazona amontedelpontee550.000euroafavoredelComuneperrealizzaregliinterventi dimessainsicurezzadelleabitazioni. IlComunediChiusadiPesio,quindi,hafattopredisporreunprogettodefinitivo cheprevedel’ancoraggiodeimassidicuidicevoprimaelaposadiunareteaprotezionedelleabitazionisottostanti.Siamoinattesadell’erogazionedelcontributo, chenondovrebbetardare,tant’èverocheilCommissariostraordinarionominato 43 dalMinisteroproprioinagostohaconfermatocheisoldisonodisponibiliechenon dovrebberotardareadarrivare. LaProvincia,dalcantosuo,stapredisponendounprogettoperl’interventoa monte riguardante il ponte. Congliinterventiprevisti,sialastradacheleabitazionidovrebberotrovarsiin unasituazioneabbastanzasicura,perchépoi,comeèstatodetto,lacertezzanon c’èmaisunulla. WaLdeMaro FLick Grazie,dottorBallesio.Nonavendolointrodottoprima,ricordocheildottorBallesioèassessoreall’AmbientenelComunediChiusadiPesio. Vorreiavereuncommentotecnicorapidissimodall’ingegnerIrisVoyat. iris voyat Dalpuntodivistaprettamentetecnico,sièparlatodidiversecondizionicheinfluisconosull’eventoinquestione,dicuiunaèl’alternarsidigeloedisgelo.Questo èunodiqueglielementiperilquale,allostatoattualedelleconoscenze,èmolto difficilecapireinchemisurainfluiscasullastabilitàdeipendii.L’unicacertezzache abbiamoèchel’aumentoditemperaturainfluisce,mastiamocercandoancoradi capirecome.Unavoltacapitoilmeccanismoperònonavremoancorarispostoalla questioneprincipale:quando siverificanotalieffetti?Questaèunadomanda,dal puntodivistadell’amministratore,fondamentale. WaLdeMaro FLick Adessoabbiamouncasomoltointeressante,quellodelLagoEffimerodiMacugnaga.HovistocheèindistribuzioneunlibromoltopregevoleeditodallaRegione Piemonte. ChiamooraaparlareMassimoDiBaridellaRegionePiemonte. 44 ILLAGOEFFIMERODIMACUGNAGA teresio vaLsesia sindaco all’epoca della crisi MassiMo di Bari Regione Piemonte Ilghiacciaio,delBelvedere,unodeimaggioridell’arcoalpinoitaliano,prende origineallabasedell’imponentepareteorientaledelMonteRosaespingelasua bifidalinguad’ablazionequasialleportediMacugnaga,centrodigranderichiamo turistico.Nell’ultimodecenniolapareteestdelMonteRosahasubitorilevantitrasformazionimorfologiche,caratterizzatedalripetersidicrollidirocciaedighiaccio. L’apporto anomalo di ghiaccio al ghiacciaio ha innescato a partire dal 2001 un fenomenodisurge,inconseguenzadelqualesièformataunamarcatadepressionedellasuperficieglacialeaipiedidellaparete.Questaparticolareevoluzione morfologica,associataalleelevatetemperaturedelgiugno2002,hadeterminato laformazionediunlagoepiglacialecheharaggiuntotralafinedigiugnoel’inizio diluglio2002un’estensionedicirca150.000m2 con un volume di circa 3 milioni di m3.Lacomparsadiunlagoall’internodel“sistemaghiacciaio”èsempremotivodi attenzioneperlapossibilitàdiimprovvisiedingentirilascid’acquadalcatinoglaciale,dalleconseguenzesoventecatastrofiche,comeun’ampiacasisticadocumenta anche,eripetutamente,proprioperilversanteossolanodelMonteRosa.Almeno settesonoinfattilerotteglacialinoteperilGhiacciaiodelBelvedere:ancoraben vivinelricordosonogliepisodidel1970,1978e1979inconseguenzadeglisvuotamentidellagoproglacialedelleLocce,chemiseroseriamentearepentagliola sicurezza dell’abitato di Macugnaga. Giustificata ed apprezzata è stata quindi la sollecitudine con cui leAutorità hanno affrontato l’emergenza venutasi a creare nell’estate 2002 al profilarsi del rischio di svuotamento dell’ormai famoso “Lago Effimero”.IltempestivointerventodellaProtezioneCivileNazionale,insinergiacon laRegionePiemonte,hainnanzituttoattivatounaseriedistudiedindaginivoltia definirelecaratteristichegeometrichedellagoedelghiacciaioelemodalitàevolutivediquest’ultimo,alfinedidefiniregliinterventidaattuareperlamitigazione dell’emergenza.Traquestilarealizzazionediunimpiantodipompaggio,attivato nellaprimadecadediluglio,chehacontribuito,unitamentealdrenaggionaturale ed alla riduzione degli apporti per diminuzione delle temperature, ad un deciso abbassamento del livello del lago, il cui volume, alla fine del mese di ottobre, si eraridottoanonpiùdi150.000metricubi.Irilievieseguitiinfasediemergenza hannoconsentitoinparticolaredideterminareilvolumedellagoelamorfologiadel fondale,laprofonditàdellettoglacialenelsettoredighiacciaiocircostanteillago ed infine ad acquisire dati utili per ricostruire le modalità di deflusso subglaciale delleacquedellago.Tuttequesteattivitàsonostatesvolteutilizzandotecnologie d’avanguardia,chehannoconsentitodifornireleprincipaliinformazionirichieste intempo“quasireale”.Leindaginieseguitedurantelafasediemergenzadelgiugno2002sonostateintegratenell’annosuccessivoinoccasionediunnuovori45 empimentodellagoverificatosinelmesedigiugno2003,durantel’eccezionalee prolungatoperiododiinnalzamentotermico.Nellasecondametàdelmeseillago sièsvuotatonuovamente,equestavoltapiùrapidamenteedinmododefinitivo, fortunatamentesenzaconseguenzepergliabitatiavalle.Lostudiodelladinamica delGhiacciaiodelBelvedereèproseguitonegliannisuccessiviedhaconsentitodi integrareleconoscenzedisponibilisulghiacciaioesullasuastraordinariaevoluzionedell’ultimodecennio.Gliinterventieffettuatiedirisultatideglistudieseguiti,che sarannopresentatinelcorsodell’intervento,sonodescrittiinmaggiordettaglionel volume‘IlGhiacciaiodelBelvedereel’emergenzadelLagoEffimero’,(curatoda GiovanniMortaraeAndreaTamburini)editodallaSocietàMeteorologicaSubalpina incollaborazioneconlaRegionePiemonte. iris voyat Ciòchemihacolpitodipiùèquantoèstatodettoall’inizio,cioèchegliscenari eranomoltoincerti.Inquesticasi,chiaramente,gliunicielementicertisonodelle indicazionistorichedieventipregressi,ilchenonvuoldire,tral’altro,cheglieventi non possano andare oltre... Poi ci sono delle ipotesi di evoluzione.Arrivare alla definizionediscenarièmoltocomplesso.Lasceltadiattuareunmonitoraggioè dovuta alla necessità di avere più elementi. Dopo diversi anni, adesso abbiamo tutteleinformazionichenonsolopossonoessereutilinelcasospecifico,sequesto dovesseripresentarsi,machepossonoesseretrasferiteadaltricasi. WaLdeMaro FLick Grazie.Adesso abbiamo l’intervento del vice sindaco di Chamonix, quindi ci accostiamo ai nostri vicini, Jean-Louis Verdier e il tecnico Vincent, che abbiamo giàapprezzatoquandociharelazionatosulcasodiSaint-Gervaiseche,ripeto,è tecniconelLaboratorioGlaciologicodiGrenoble. 46 CHAMONIX(TACONNAZ) Jean-Louis verdier adjoint maire de Chamonix Bonjouràtous. Tout d’abord, je voudrais excuser Eric Fournier, maire de Chamonix. Je suis pourmapartmaireadjointdeChamonix,EricFournierm’ayantdemandéhiersoir depouvoirleremplaceraujourd’hui.C’estbienvolontiersquejesuisvenu,d’autant plus que nous travaillons sur les risques naturels depuis plusieurs années avec MontagneSûreavecJean-PierreFosson,avecquinousentretenonsdetrèsbons rapports.NoussommestrèsliésavecCourmayeursurlessujetsdelaconnaissance des risques naturels car la gestion d’une vallée comme la nôtre et d’une valléecommecelledeCourmayeuradessimilitudes.Doncc’estbienvolontiers quejesuislàavecvousetquejevaisessayeravecmesconnaissancespersonnelles,devousendirelepluspossiblesurlesrisquesnaturelsaffectantlavallée deChamonix. Toutd’abord,rappelonsquelesrisquesnaturelsfontpartieintégrantedenotre histoireetdenotreculture.DanslavalléedeChamonix,nousavonsàprendreen compte120couloirsd’avalancheetlaplupartpeuventmettreendangerlespersonnes,leshabitationsetlesvoiesdecirculation,donc,depuislongtemps,nous avonsprisconsciencedetoutcequ’onavaitledevoirdefaireenmatièrederisque naturel. Malheureusement, avec le réchauffement climatique, nous avons aussi depuisquelquesannéesd’autrestypesderisquesquisedéveloppent,telsquedes éboulementstrèsimportants,souventenhautemontagnemaisquipeuventaussi toucherdeshabitations,desphénomènesdelavestorrentielles.Lacommunede Chamonix,comptetenudececontexteenévolution,amisenplacedesoutilspour pouvoirréagiretpermettreàlapopulationdevivredanscettevallée. Un focus un peu plus particulier sur le pare-avalanches de Taconnaz parce que,sinousavonsautantdecouloirsd’avalancheàgérer,nousenavonsunbien particulierquiestlecouloirdeTaconnaz.C’estuneavalancheunpeuspécifiqueet unpeuspécialeparcequ’ellepourraitsedéclencherà3.800m,cequiestquandmêmeassezrare,pouratteindrelavalléedeChamonixà1.000m.En1984,s’est produitunévénementmajeursurcesitequienavaitconnud’autresparlepassé. En effet en 1984, une avalanche importante emportait plusieurs maisons et les éluscommençaientalorsàprendreconsciencedudangerdecesecteur.Jen’ai pasd’avisàdonnersurlesdiscussionsdel’époqueetjenecritiqueraispaslesdécisionsquiontétéprisesàl’époque.Certainement,j’auraisprislesmêmesàcette époque-là. La décision était prise de réaliser une protection passive du secteur plutôtqued’exproprierlesgensquil’habitaient,laprocédured’expropriationétant assezcompliquéeparcequ’àl’époquenousn’avionspaslaloiBarnier,quin’était adoptée qu’en 1995, donc nous n’avions pas d’outils juridiques pour exproprier lesgens.L’enjeufinancierétaiténormedanslamesureilconvenaitd’exproprier quelques15chaletsetdeuxgrandshôtels;danscecontexteetcomptetenudes 47 risquesavérés,lechoixaétéfaitderéaliseruneprotectionpassive.En1984,ena étéamorcéelaconstructionetinitiéeuneréflexionsurunprojetdeparavalanches beaucoupplusimportantquiarrêteraitdesavalanchesplusimportantesquecelle de1984.En1988,uneautreavalanchearrivedanslesecteur,etdémolitencore desmaisons.Acetteépoquelesétudescomplémentairesétaientachevéesetles travauxcomplémentairesétaientlancés.En1991,étaitachevéleparavalanches telqu’ilaétéjusqu’àaujourd’huiavecdestasfreineurs,desblocsdéflecteurset puisunezonedanslaquelleonpeutstocker800.000m3 deneigeoud’autresmatériauxemportésparl’avalanche(blocs,séracs).Ceparavalanchesafonctionné jusqu’en1999,l’annéedesavalanches,dontlagrandeavalanchequiaprovoqué ledramedeMontrocavec12mortsetpuis,encemêmemoisdefévrier1999l’avalanchesurTaconnazquiadétruitunepartieduparavalanche.Desblocsénormes sontpartisdepuistrèshautetontdétruitlestasfreineursetleslamesdéflectrices. Cesouvragesétaientconçuspoursupporteruncertainniveaudepression,malheureusementlargementdépasséparcephénomène. Enconséquence,àpartirde1999,unenouvelleétudeétaitlancéepouraméliorerceparavalanche.Lestravauxontcommencédepuismaisen2006,uneautre avalancheimportanteseproduisaitquidétruisaitànouveauunegrandepartiede ce qui restait de l’ancien paravalanche. Compte tenu de ce nouvel évènement, noussommesdansl’obligationd’envisagerlaréalisationdetravauxdeconstruction d’un paravalanches avec une capacité de stockage doublée soit 1,8 million de m3 qui doivent pouvoir être stockés dans l’ouvrage; de plus les tas freineurs sontaugmentésetdoublésetlesdigueslatérales,pourempêcherquel’avalanche puisse passer sur les côtés,sont élargies.Aujourd’hui, a été réalisé un ouvrage immense, non complètement achevé, qui est certainement l’un des plus grands d’Europe.Telleestlasituationàcejour. Concernantlefinancementdecetteopération:ils’agitdequelques10millions d’eurosfinancésà30%parlescommunesdelavalléedeChamonixeta70%par des fonds européens, par des moyens de l’ Etat et aussi par la Région RhôneAlpes. Malgrétoutcestravaux,etChristianVincentnousenparleratoutàl’heure,subsisteunrisqueénormeet,comptetenuduréchauffement,existentdetrèsgrosses inquiétudespourlapartiesupérieure,leglaciersuspenduduDômeduGoûterqui nousposedegrosproblèmes.Eneffet,lepermafrostestentraindefondreeton abesoindescientifiquesetd’échangescommeceluid’aujourd’huipourconnaître quelleseral’évolutiondusite,quelsserontlesproblèmesquel’onrisquederencontrerdanslesannées.Ainsi,lerisqueestdepasserd’unglacierfroid,commeil existeaujourd’hui,àunglacierquiseréchauffe,voireunglacierchaud.M.Vincent nousexpliqueraqu’est-cequ’ilentendparcecela. Cerisqueexistant,lavilledeChamonixs’estdonnéedesmoyenspourpouvoir réagirensachantqu’uneavalancheesttoujoursaléatoireetquecetteavalanche-là estd’autantplusaléatoirequ’elleestdéclenchéenonseulementparlaneigemais par des matériaux d’origine glaciaire qui peuvent se décrocher à tout moment. Donc l’aspect aléatoire est amplifié. Quand on pense au délai après lequel on peutautoriserlespersonnesévacuéesàréintégrerleurshabitations,ilestexclu que4ou5joursaprèsunechutedeneige,puisseêtreprisesdetellesdécisions. GrâceauPlanCommunaldeSauvegarde,quetoutecommunesoumiseàrisques 48 naturelsdonnantlieuàPlandePréventiondesRisques,al’obligationdemettre enplace,lacommuneamisenplacedesoutilsd’informationdupublic(toutesles personnesquihabitentlesecteursontinforméesdesrisquesqu’ellescourent)et unpland’évacuation(lesgensdoiventsavoir,encasdedanger,cequ’ilsdoivent faireetcommentilsdoiventlefaire). Telleestàcejourlasituationavecd’unepartdesmoyensconsidérablesmobiliséspourprotégerlespersonnesetlesbiens,etd’autrepartdesmoyensimportantsmisenœuvrepourgérerdessituationsdecrise.Voilà,cequejepouvais expliquer.M.Vincentvacomplétermoninformationavecsaconnaissancescientifiquesurl’évolutiondeceglacier.Jesuispersuadéquecequel’onpeutconstater sur ce glacier, d’autres glaciers peuvent également être concernés parce qu’aujourd’huionestvraimentdanscontextederéchauffementimportantavecdesévolutions importantes des glaciers, et notamment le retrait des langues terminales, tousphénomènesdontChristianVincentpourraexpliquerlesincidences,etl’état d’avancementdesétudes.Jevousremercie. 49 christian vincent LGEE Grenoble Jevaisvousparlerdesétudesquel’onmènesurleglacierdeTaconnaz.Actuellement,cesétudessontmenéesdanslecadred’unprogrammequis’appelle GlaRiskAlp,dontvousaparléIristoutàl’heure.IlestunprogrammeInterregentre l’ItalieetlaFrance.CetteétudeestmenéeaussiparleLaboratoiredeglaciologieet parleCemagrefdeGrenoble.LeglacierdeTaconnazs’écouleduDômeduGoûter,situéà4.300md’altitude,etaumilieudeceglacier,doncà3.300md’altitude, ilestlittéralementcoupéendeuxàcaused’unerupturedepentequiesttrèsforte etdoncilnepeutpasyavoirunécoulementfacilepourleglacier.Doncilyaune rupturequicréelachutedeséracs.Cettechutes’étendsurplusieurscentainesde mètresdelongetunecentainedemètresd’épaisseur.Régulièrement,ilyades blocsdeglacequitombentdecettechutedeséracs.Aucoursdelasaisonestivale,cettechutedeblocsdeglaceneposepasdeproblèmespuisqu’ilsviennent s’écraser sur la langue du glacier de Taconnaz et ne dépassent pas les limites duglacier.Commeiln’yapasd’itinérairesd’hautemontagne,saufalpinistesen perdition,çaneposepasdeproblèmesparticuliers.Enrevanche,aucoursdela saisonhivernale,lorsquelemanteauneigeuxestépaisetinstable,cesruptures sontsusceptiblesdeprovoqueruneavalanche,unmélangedeneigeetdeglace quipeutallerjusquedanslavalléecommeças’estproduitplusieursfoisdansle passé.Commevousl’aditM.Verdier,ilyadesdiguespare-avalanchesquiont été construites à partir de 1988-1989. En 1999, comme vous l’a dit M. Verdier, l’avalanche est arrivée jusqu’à la digue pare-avalanches et a même débordé le systèmedediguepare-avalanchesenrivedroite.Heureusement,ças’estpassé lanuitdonciln’yapaseudevictimes.Le5avril2006,l’avalancheestvenuenous faireunepetitepiqûrederappelpournousdirequ’ilyavaittoujoursunemenace etchaquefois,1999comme2006,onretrouveuneproportiondeglaceimportante danslesdépôts.En2003,unepremièreétudeaétéfaitesurlachutedeséracs dans le cadre d’un programme européen qui s’appelait Glaciorisk et dont le but c’étaitd’estimerlesdébitsdeglacequipassentàtraverscettechutedeséracs.On avaitmisenplace,enamontdelachutedeséracs,unsystèmepourmesurerl’accumulation,lesvitessesd’écoulementetlesépaisseursdelaglace.Parexemple, encequiconcernel’écoulementdelaglaceensurface:à200màl’amontdela chutedeséracs,onadesvitessesde80mparansetpuis,lorsquelaglacearriveà proximitédelachutedeséracs,delarupture,ças’accélèrejusqu’à120mparans, voireunpeuplus.Maintenant,onconnaîtlesfluxdeglacequipassentàtravers cettechutedeséracs,c’estgrossomodo1,3à1,7billionsdem3parans.Jen’ai pasletempsdevousdonnerlesdétailsdel’étudemaisonavaitmisenévidence aussiunpseudo-cycle–jedispseudo-cycleparcequecen’estpasuncycletrès régulier–maissurlesgrosévénementsilyadegrosseschutesdeséracs,àpeu prèstousles180jours,tousles6mois.L’étudeaétéarrêtéeensuite. En2005,onaeuuneautreinquiétude.Depuislongtemps,onfaitdesforagesau colduDômeduGoûter(4.300md’altitude).Onfaitdesforagesjusqu’à130mde profondeur,c’estl’épaisseurdelaglaceaucolduDômeduGoûter.Onainstallédes capteursdetempératuredanslaglaceàdedifférentsprofondeurs,unpeucomme 50 je vous l’ai montré tout à l’heure sur le glacier de Tête-Rousse. Les capteurs de températureontmisenévidenceque,àcontactedulitrocheux,onalaglaceàune températurede-11degrésetpuisçaseréchauffelégèrementverslasurface.Ence quiconcernel’âgedelaglace,aufondilyadelaglacequiaplusde100ans;on arriveàladaterjusqu’à100ansmaisau-delàonnesaitplusladater.Initialement, cesforagesavaientétéfaitspouranalyserlacompositionchimiquedelaneigequi estunbonindicateurdelapollutionatmosphériqueàcesaltitudes-là.J’avaisinstallé descapteursdetempératureàcetteépoque-làetonarefaitlesmêmesopérations deforageen2005etpuisen2009.Lescourbesdetempératuresonttrèsdifférentes puisque,entre1994et2009,à50mdeprofondeur,onaunréchauffementdeprêtde 1,5degré.Doncc’estévidentquelaglaceseréchauffeàcesaltitudes-là. PourquoilerapportavecTaconnaz?Lachutedeséracsestsituéeà3.300m d’altitudesurlemêmeglacierettoutlaissepenserqueçadoitseréchaufferaussi. En2005-2006,onn’avaitaucuneidéedelatempératuredelapartieglaciairequi estsituéeverslachutedeséracsdeTaconnaz,doncpremièrequestion:est-ce queleglacierestfroid,c’est-à-direàtempératurenégative?Unglaciertempéré, c’est à zéro degrés et un glacier froid c’est à température négative. Je fais une parenthèse:lecomportementd’unglacierfroidetd’unglaciertempéréestcomplètementdifférentparcequ’unglacierfroidestcollécontrelelitrocheuxetdonciln’y apasdeglissementsàlabase;aucontraire,unglaciertempéré,àzérodegrés, glissesurlelitrocheuxetdoncsastabilitéestcomplètementdifférente. Deuxième question : si le glacier est froid, quand est-ce que la glace basale pourraitatteindrelepointdefusion?Ets’ilatteintlepointdefusion,qu’est-cequ’il pourraitsepasserauniveaudelastabilitédecettezonedeséracs?Enjuillet2008, suiteàcesinterrogations,nousavonsdécidédefairedesforagesenprofondeurà différentesaltitudes.Toutça,sefaitavecdesmoyensassezlourdsparcequ’ilfaut mettreenœuvredesforagesetcen’estpastoujourstrèscommoded’allerforer au-dessusdeschutesdeséracs.Nousavonsaussiinstallédescapteursdetempératuredanscesforages.A70m,àlabaseduglacierencontactedulitrocheux, onaunetempératured’environ-2,5°C.Onest,finalement,dansunesituationqui n’estpastrèsfavorable,c’est-à-direqu’onaunglacierfroidet,parailleurs,ona uneinformationindirectequilaissepenserqueçaseréchauffe. Onalancéunautreprogrammed’étudedanslecadredeceprogrammeInterregGlaRiskAlpdanslequelonfaitdeuxchosesessentiellement:onessayede caractériserlachutedeséracsàtraverslamesuredesvolumesetlafréquence deschutesetonmesurel’évolutiondesvitessesd’écoulementetdelafracturation. Ça se fait par des techniques photogrammétriques avec deux appareils photographiquescalibrésquipermettentdedéterminerlagéométrie;onestà4kmde distancedonccen’estpassimplemaisonarriveàmesurerlevolumedesséracs. Onessayededéterminerlagéométrieduséracpourcalculerlevolumeetonarriveàfairedesmesuresavecuneprécisioninférieureaumètre.Çanouspermet d’améliorerlaconnaissancesurcettechutedeséracsetdevoir,éventuellement, l’évolution dans le temps. La deuxième chose que l’on essaye de faire dans ce programme c’est observer l’évolution des températures de ce glacier et simuler cestempératuresdanslefuturàpartitd’outilsdemodélisationnumérique.Voilàce qu’onessayeactuellementdefairepourcettechutedeséracs.Jevousremercie de votre attention. 51 WaLdeMaro FLick Ringrazioitecnici,masoprattuttoJean-LouisVerdierperleparolegentiliche hausatoneiconfrontidiChamonixedellaFondazioneMontagnaSicura.Perchi non è del posto posso testimoniare che il rapporto tra Chamonix e Courmayeur èstrettissimo;l’annoscorsol’abbiamoverificatonellavorocheabbiamofattoinsieme sulla telemedicina di montagna. In quell’occasione, i medici di Chamonix ediCourmayeurmiraccontavanocome,quandoilColledelGiganteeraancora sgombrodineveesipassavaapiedi,imedicidiunaparteedell’altra–dopo,prima ancoraglisciamani,quellicheavevanoisecret–siscambiasserolericetteele erbepercurarsi.Questoèabbastanzasintomatico. Allorarinviamoilcommentotecnicoadopo,perchéadessoparliamofinalmente diCourmayeuredell’amore-odiocheabbiamoperilnostroghiacciaiocheèliche pende... IntroducoilsindacodiCourmayeurarchitettoFabriziaDerriardeiltecnicodella FondazioneCourmayeurMarcoVagliasindi. 52 COURMAYEUR(GRANDESJORASSES) Marco vaGLiasindi Fondazione Montagna sicura Buongiornoatutti.VeniamofinalmentealcasodelComunecheciospita,cioèil monitoraggiodelghiacciaiosospesodelleGrandesJorasses.Invertiamoglischemi,nelsensochestavoltaparloprimaiochesonoiltecnico,giustoperinquadrareil fenomeno,elasciarepiùspazioalSindaco,chesiconcentreràsulleproblematiche digestionedelrischio. Ringrazio i nostri amici di Chamonix, che hanno già anticipato diversi aspetti riguardantiilmonitoraggioelostudiodiunghiacciaiosospeso,cosìpossiamoprocedererapidamentesuquestaparteeconcentrarcisualtriaspetti. Abbiamogiàvistoconchetipodioggettoabbiamoachefare:abbiamoache fareconunoggettocheiglaciologichiamano“ghiacciaiosospeso”.Siintuiscefacilmentechecos’èunghiacciaiosospeso:èunghiacciaiochesitrovasuunpendio moltoripido,taledanonpermetterel’accumulodimaterialeavalleecheinpiùha ancheilbruttoviziodinonesserebilanciato.Perché?Perchéa4.000-4.200metri c’èpochissimafusione,quasituttalanevechecaderimaneesitrasformainghiaccio;diconseguenza,ilghiacciaiosospesocontinuaaingrandirsi,mavistochenon puòingrandirsiall’infinitoeinpiùèanchesuunpendiopiuttostoripido,ognitanto lascia cadere una parte o tutto. Cisonoduetipidiversidifenomeno,comehagiàanticipatol’amicoVincent:il distaccoparzialeoildistaccototaledelvolumedighiaccio. NelleAlpi enelle montagne dituttoilmondo cisonomigliaia dighiacciai sospesi;laparticolaritàdelghiacciaiosospesodelleGrandesJorassesècheessosi trovasopralaValFerretetuttivoisapetecom’èfrequentatalaValFerret.Abbiamo, quindiunaspettodipericolositàchepuòportareadeventidicrollo,conelementi vulnerabiliavalle:lastrada,gliedifici,lagentechefrequentalazona.C’è,pertanto, unasituazionedirischio,unarischiochehaancheunapropriastoricità. Visegnaloglieventistoricipiùnoti,quellipiùtragicinonhannointeressatoil fondovalle,mahannoprovocatovittimetraglialpinisti. Ilprimoeventorisaleal1952.Cichiediamo:eprima?Quic’èunariflessioneda fare,nelsensocheprimalaValFerretnonerafrequentatad’inverno,nonc’eraturismoinvernale.Altraeconomia,altritempi.AlloralaValFerretininvernoerasemplicementechiusa,quindimancavasemplicementeunodeidueelementi–cioèla vulnerabilitàelapericolosità–chefannoilrischio.Quelliperòeranoaltritempi, conl’economiaelecondizionidiogginonèpossibileaverelastessasituazionee quindidobbiamogestireilrischioinuncertomodo. Gliultimieventiregistratinel‘97/’98hannoportatoainiziareunaveraepropria azionedimonitoraggio,cioèsièravvisata,dapartedeitecniciregionalidiallora, unasituazionedipericolositàedèstatomessoinpiediunmonitoraggioaffidatoa unofraimaggioriespertimondialidirischioglaciale,ilprofessorFunkdelPolitecnicodiZurigo.Intaleoccasioneèstatomessoinsitounsistemadimonitoraggio. Il fatto di avere questo precedente e quindi già una serie di indagini realizzate, 53 cihapermessodipartireavvantaggiatiedievitaretuttequelleindaginidescritte dall’amicoVincentchesifannoinunafaseprecedentepercapireseilghiacciaioè unghiacciaiofreddootemperatoeperavereunaseriedialtremisure,perchénoi disponevamogiàdidatipregressiequindièstatopossibilemettereinattosubito un sistema di monitoraggio. Il fenomeno del ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses è ciclico, cioè si ripete.Analizzandoidatirisalential1997conquelliodiernisievincechelasituazioneèdeltuttoanaloga,anzi,c’ègiàstatalacadutadiunapiccolaparteinferiore, malafratturasistariformando. Questociconsenteanchediparlarediquellichepossonoessereglieffetti,già anticipatiprima...Checosapuòverificarsi?Puòverificarsiildistaccodiunaparte delghiacciaiooildistaccodituttoilghiacciaiosospeso,quindidivolumiimportanti, nellastagioneinvernale.Quandoc’èunaccumulonevosoallabase,sipuòinnescareunavalangaditipomisto(ghiaccio-neve)chepuòraggiungeredelleproporzionimaggioridiquellediunavalanganormale. llmonitoraggioattualmenteincorsoèiniziatonelgennaio2009,aseguitodiun eventochesièverificato,sièinnescataunasituazionedicriticitàcheèstatapoi gestita dal Comune. Veniamobrevementealsistemadimonitoraggio. Suchecosaèbasatoilsistemadimonitoraggio?Deglistudiormaiabbastanza consolidatienoticidiconocheilghiacciaiosimuovesempre,ma,nelmomentoin cuiunaparteotuttoilghiacciaiosiavvicinaallacaduta,lasuavelocitàaumenta, quindi,senoisiamoingradodimisurarelavelocitàdiunaparteodituttoilseracco, possiamoosservarequandoaumentalavelocitàe,tramiteunaleggeesponenziale basatasuunmodellomatematico,essereingradodiprevedereconunabuona approssimazioneilmomentodeldistacco. Perquantoriguardailnostrosistemadimonitoraggio,abbiamounastazionea Planpincieux,avalle,cheleggeunaseriedipuntiposizionatisulseracco.Abbiamo unostrumentotecnologicamentemoltoavanzato,robotizzato,chequindifapiùo menotuttoinautomatico.Ipuntidimisura,comepoteteimmaginare,bisognasostituirlispessoefaremanutenzione. I vantaggi del sistema adottato sono: il sistema è abbastanza consolidato, si haunabuonaconoscenzadicomeapplicarloesoprattuttodicometrattareildato. Problemielimiti:ilsistemaèconsolidato,mahadeilimitiperchéinnanzitutto occorreunavisibilitàottica,cioèlostrumentoeiprismidevonovedersireciprocamente.Viassicuroche,quandosututtalaValled’Aostafabelloec’èunanuvola, quella nuvola è lì. Questo vuol dire che ci sono dei periodi in cui abbiamo una mancanzadidati,ilcheèunlimite,perunsistemadimonitoraggiocheèstatoappositamenteconcepito,inaccordoconilServizioGeologico,anzi,sottoledirettive delServizioGeologico,perfornireaidecisori,all’Amministrazionecomunale,degli elementichiariedinequivocabiliperpoterdire:lasituazioneèquesta,ladecisione cheneconsegueèquesta.Ilsistemaquindièbenconcepito,peròcisonodelle incognite,dicuiunaèlapossibilemancanzadidati. Altroproblema:ladifficoltàlogisticachesiincontranelposizionaredeiprismi, deipalipiantatinelghiaccioincondizioniche...Iononsonounaguidaalpina,ma leguidealpinechelavoranoconnoiciassicuranochenonsonosempreottimali. Moltospessoc’èunrischioperglioperatorieinalcunecondizioninonèproprio 54 possibileposaredeiprismi,quindiancheinquestocasoabbiamounproblemadi mancanzadidati. Il movimento che noi possiamo registrare è relativo a delle paline piantate in unpuntodelghiacciaio,manontuttiipuntieisingoliblocchidicuiècompostala massadighiacciosonomonitorabiliconlalorovelocità,quinditecnicamentenonè possibileprevedereildistaccodivolumimoltopiccoli,chesonostativalutatiincirca 10.000metricubi.Questovuoldirecheigrossivolumichepossonoarrivaresul fondovallelipossiamoprevedere,quindiilsistemadimonitoraggioèconcepitoper lasicurezzadelfondovalle;ipiccolivolumi,icuieffettirimangonoconfinatinella partesuperioredelversante,nonsonoprevedibiliequestoèunpuntofocaleper gliaspettidigestionecheciillustreràpoiilSindaco. Ilsistemadimonitoraggiosuglispostamentisegnalachelevelocitàallostato attualesonomoltocostanti,sononell’ordinedei4-5centimetrialgiorno,quindial momentosiamoinunasituazioneabbastanzastazionaria. Perovviareatuttiiproblemidicuihoparlatofinora,sistannosperimentando, soprattuttonell’ambitodelprogettoGlaRiskAlp, degli altri sistemi di monitoraggio destinatiadaffiancareoinfuturoasostituirel’attuale.Sitrattadisistemitramite GPSetramitemisureditiposismico,sistemisperimentali,chemagariinfuturopotrannoconsentircidiavereunamaggioreaffidabilitàdellemisure,maalmomento ilsistemasucuipuòesserebasatoundiscorsodiprotezionecivileocomunquedi sicurezzaèquellotopograficodicuihodettoprima. Quimipermettodifareun’osservazione,cioè:comeabbiamovisto,ilsistema adottatohadeilimiti,maèilsistemapiùaffidabilecheabbiamoadisposizionee quindi noi ci basiamo su di esso anche per prendere delle misure di protezione civile.C’èpoiildiscorsodeirilievifotogrammetrici,checiservonoperdareunavalutazionesuivolumidipossibiledistacco,altroelementofondamentalenellemisure diprotezionecivile. Veniamovelocementeallosviluppodelsistemadisicurezza. Abbiamodettocheilfenomenoèilseguente:distaccodelseracco,possibilevalangadineveosolodighiaccio,oppuredighiacciopiùneve.Talefenomenosiva adinserireinunazonadoveperòilrischiovalanghivoèqualcosadigiànoto,nonè completamentenuovo.Alloraglielementichedobbiamoprendereinconsiderazioneperdefiniredegliscenaridirischioeadottaretuttelemisureconseguentisono due:1)laprevisionediquantoseraccosistaccaequando;2)ilrischiovalanghivo presenteavalle.Peraffrontareilproblemacisiamorivoltiall’Istitutoperlostudio dellaneveedellevalanghediDavos,massimaautoritàinmateria,almenoinEuropa,chehaformulatounaseriediscenarichetengonocontodeidueparametri sopra citati. Quindiidueelementicheciservonoperentrareinunaprevisionediscenario sono:1)ilpossibilevolumedidistaccochenoivalutiamotramitelafotogrammetria etramiteilnostromonitoraggioeilquando(cioè:attenzione,siamoinunasituazionedicriticità,quindiabreveèpossibileunacaduta...);2)lastabilitàdelmanto nevosoavalle,cheinvecevienevalutatanonattraversoilsistemadimonitoraggio, maparallelamentenellanormalegestionedelrischiovalanghivodellaValFerret. Anchequi,però,c’èunpuntocritico,nelsensochequestavalutazionedeveessere assolutamentesuscalalocaleedeveessereoggettiva,perchégliscenariprevisti dall’IstitutodiDavoscifornisconounatabellapercui,entrandoconilgradodiperi55 colositàdellevalangheeilpotenzialevolumedidistaccoprevisto,abbiamounacasisticadiprovvedimentidaattuareequindiunaseriedizoneincuidevonoessere attuatedellemisuredisicurezza,chevannodallachiusuradellagentenegliedifici (cioèsconsigliarel’uscita)allaveraepropriaevacuazione.Sitrattadiunsistema pensobenconcepito,cheperònoneliminatuttiiproblemi. AquestopuntolasciolaparolaalSindacoDerriard,checidaràulterioriindicazioni. 56 FaBrizia derriard sindaco di Courmayeur CredocheilmiocontributoaquestoConvegno,comesindaco,possapartire dalsottolinearealcuniaspettispecificiinmateriadiprevisioneeprevenzionedei rischi,proprioprendendocomeriferimentolavicendadelseraccodelleGrandes Jorasses. Fortunatamente,oggicomeoggi,gliaspettidellaprevisioneedellaprevenzione stannodiventandoprioritari,vistochesistapassandodaanniincui,beneomale, si affrontavano le criticità quando ormai gli eventi erano accaduti, ad una nuova fase,incui–grazieallatecnologia,allatecnicaeaglistudi–èpossibileaveredei parametriedegliindicatorichepermettono,almenoteoricamente,dimettereinatto delleazionipreventivesulterritorio,finalizzateagarantirelasicurezzadellepersoneedellepopolazionicheabitanolezonesoggettaarischiderivantidadeterminati fenomeninaturali. Quantofinquidettoètuttomoltolineare,edinparticolareritengocheunaparte rilevantel’abbial’aspettodelleincertezze. Infatti,nonostantelatecnicaelascienzaciforniscanoungrannumerodistrumentiperteneresottocontrollodeterminatifenomeni,equindidareindicazioniper ledecisioniegliinterventiconseguenti,inprimoluogoesistelaquestionedeifinanziamenti,perchénondobbiamodimenticarechequestisistemidimonitoraggio hannouncostosocialenonirrilevanteedègiàmoltochesiapossibilefinanziare questipercorsi. Poiènecessariotenerepresentechesitrattadisistemibasatisumodelliprevisionali,statisticioscenariali,chenonpossonodarerispostecertealcentoper centosull’evoluzionedelfenomeno,nonsonoingradodidirci,peresempio,che ilnostroseraccocadràquelgiorno,aquell’oraeinquelmodo.Anzi,nelgestirela situazione,noisiamoconsapevolichenellarealtà,potràaccadereche“ilseracco faràquellochevuole,quandovorràlui”! Maquestaincertezzanonminimizzaoescludelaresponsabilitàcheèincapo agli amministratori, anche quando si tratta di gestire, come nel nostro caso, un seraccocheèposizionatoaoltre4.000metridiquotamache,però,incertecondizioni,puòaveredelleripercussionisulterritoriodivallesottostante. Comeamministratore,dunque,ilcompitoèquellodiinterveniresuunterritorio inparteurbanizzato,chesignificalapresenzadipersoneediattività,einparte non urbanizzato ma comunque frequentato da chi percorre le vie alpinistiche: e vistochefraqueste,c’èanchelacosiddetta“normaledalversanteitalianoperle GrandesJorasses”,stiamoparlandodiunpercorso,comunque,abbastanzafrequentato. Inunoscenarioqualequestoappenadelineatoqualèillimitedell’agiredell’amministratore? Comegestireleinformazionichecivengonoforniteperprendereledecisioni necessarieagarantirelasicurezzadellepersone? Peresempio,glistudieimonitoraggiinattosonoingradodidirciconunacertaprecisionequalicomportamentipotrannoaverelegrossemasse,macidicono anchechenonsonodaescluderepiccolicrolli,che,purnonavendoconseguenze 57 sulfondovalle,potrebberocomunqueinteressareleviealpinistiche:quellochepuò nonesserepericolosoperl’abitatopuòesserlo,invece,inmodorilevanteperchi frequentalamontagna. Ilcheciportaachiederci:qualèillimitedell’agiredell’amministratore? Quando,nell’estatedel2009,ciful’allertamentoperilpossibilecrollodimassi didimensionidiunacertaimportanza,comeamministratorefuichiamataaprenderedelledecisioni,soprattuttoinrelazioneallepossibiliconseguenzesulfondo valle,checomprendevaperòancheilsentierodiaccessoalrifugioBoccalatteeda quiallaviacheportaallacimadelleGrandesJorasses. Incasicomequesti,perunamministratoresiponeinevitabilmenteilproblema diqualesiaillimitedellapropriacompetenzacheseèchiaraeovviaperciòche concerneiterritoriurbanizzati,nonloèaltrettantoperquantoriguardaaltreparti del territorio. Nelconcretoilmonitoraggiocidicevachequelsentieroequellaviaeranosovrastati da un seracco che poteva avere dei piccoli crolli che avrebbero potuto interessare l’alpinista in transito, ma questa situazione era effettivamente molto diversadatantealtre?Sappiamobenecheesistonoaltremigliaiadiseracchinon monitoraticheinrealtàpongonoglistessirischiperchifrequentalamontagna. Inaltriterminipossiamodirechec’èun“rischiodibase”semprepresenteper chifrequentadeterminatiluoghichenonènémonitorabilenécontrollabiledauna pubblicaamministrazione. Intuttacoscienzacredochequestodebbaesserericonosciutoperché,sedovessimo andare a verificare tutte le varie valanghe e i seracchi che esistono in territoricomeilnostro,nonavremmopiùlimitinell’emissionediordinanze. Lanostrasceltaèstataquelladiagireedintervenireponendocicomeriferimentoeparametrolatuteladell’incolumitàpubblicainzoneurbanizzate. All’epoca,visteledimensionidelleporzionidelseraccoarischiocrollo,puressendoestateepuravendodelleproiezioniscenarialichenonevidenziavanorischi perl’abitatodelfondovalle,maessendocideisentieridibassaquotachepotevano essereinteressatidalfenomeno,decidemmodiemetterel’ordinanzadiinterdizione dell’areasottostantealghiacciaiodelleGrandesJorasses.Equestoperchéidatiin nostropossessociavevanoresoconsapevolichenellazona,perglialpinisti,oltre aquellochepotremmodefinireun“pericolonormale”,laparticolareevoluzionedel movimentodelseraccoavevageneratoun“pericoloaggiuntivo”,straordinario. Emettemmo,quindi,un’ordinanzadichiusuradell’areasottostantealghiacciaio pensile,cheeraancheun’informazione,unavvertimentoimplicitoperglialpinistiai qualidicevamo:“Stateattenticheinquestomomentoilvostrorischioèaumentato notevolmente,percuievitate...,anzi,tenetecontocheesisteundivietodifrequentareilsentierocheportaaquellaviaalpinistica”. Incasicomequesti,infattinasceilproblemadicomefareper“chiudere”levie diaccessoaquestotipodiareeecomedarepubblicitàall’ordinanzaealleinformazioni,oltrealfattocheèessenzialeindividuarechidevefarrispettarel’ordinanza. LeAmministrazioni,infatti,sarebberochiamateamettereinattotutteleazioni possibiliaffinchévengaimpedito,anchefisicamente,l’accessoadunazonapericolosa,maancheinquestocasononèneppuretantochiarocosasiintendaper “fisicamente”; basta una transenna, che comunque chiunque può spostare, o si deveprevederealtro? 58 All’epocanoimettemmodellesegnalazionisulsentiero,manonarrivammofino invettaalleGrandesJorasses(checartograficamenterientranelterritoriocomunale!)permetteredeicartelli,perchéobiettivamentecisembravaassurdo;attraverso le funivie del Monte Bianco, il trenino di Chamonix e i rifugi dove generalmente fannosostaglialpinistiprimadisalireinaltaquota,facemmo,però,unacampagna didiffusionedell’ordinanza,evidenziandol’areadipericolo. Unasituazionechesièpoiprotrattainquestiterminifinoallaprimaverasuccessiva,perchécomunqueconl’innevamentosottostanteildiscorsodiventavapiù pericoloso,conilcambiodeivolumiedegliscenari. L’estatesuccessivasiè,quindi,postoilproblemadicomegestirelanuovasituazione,ovverocomerevocarel’ordinanzaemessa.Nelfrattempo,infatti,siera verificatoilcrollocheavevadatoorigineall’allertamento,peraltro(eperfortuna) senzacreareparticolariconseguenze,mapernoirestavalaquestionedicomeandarea“riaprire”unazonaditerritoriodovecomunqueesistevaunrischioresiduo, seppurnonlegatoall’emergenzaspecifica,maallacondizionenaturaledell’area. Credocheisindacisappianomoltobenecosaintendoquandoparlodirischio inquestitermini,perchénoioperiamosempreallimitequandodobbiamocapire quanteequaliresponsabilitàabbiamonelmomentoincuichiudiamounpercorso, seèsufficienteunatransenna,osedobbiamoprevedereinterventipiùradicali… magariarrivandoadoverimmaginare,permettetemil’iperbole,dibloccarefisicamentelapersonachevuolepassareochescavalcailbloccoepassacomunque! NelgestirelavicendacomplessivadelSeraccodelleGrandesJorassesnoici siamodovutiancheconfrontareconlecritichedeglialpinisti:moltidiquesti,infatti, hannogiudicatounafollial’ideacheavessimosceltodi“regolamentare” unavia alpinistica, sostenendo che non era accettabile, che non erano affari nostri, che la montagna è montagna, ovvero un “territorio libero”, dove non si vede perché un’Amministrazionedebbapoterandareafareordinanze. Èunfilonedipensierobennoto,perilqualeilprincipioèche“ilterritorioèlibero”ecompetesoloachilopercorredecidereseequanto“èdisponibilearischiare”, anchesesappiamobenechequestogenerediragionamentihannobenpocovalore“dopo”,nelcasofossesuccessoqualcosaecifossestataqualchevittimasenza chenoiavessimoemessol’ordinanza. La nostra scelta è sempre stata quella di metterci in una logica di massima prudenza,e,svoltoancheilnostrocompitodimassimainformazioneemassima diffusione,auspichiamocosìdinonesseremaichiamatiarispondereanchedelle conseguenzedellesceltedichistaccailcervelloecomunqueoltrepassalabarriera,dichinonlegge...,odichicomunqueagiscedichiarandodiaccettareunrischio personale;cheèpoi,intemadiresponsabilità,unadelleincertezzepiùdifficilida gestireperunAmministratore. TornandoalcasodelleGrandesJorasses,l’ordinanzaèstatapoirevocatacon la motivazione che, comunque, le condizioni generali di rischio erano ritornate quelleantecedentiallafasediallarmeedunqueall’emissionedell’atto. Èunodiqueicasiincuièevidentechesidebbariconoscerel’esistenzadiun “rischioresiduonaturale”,chec’èoggi,cisaràdomaniecisaràsempreedelquale chiunquefrequentiquellezoneèconsapevoleecosciente;edinquestosensodiventaaltrettantoevidentechelaresponsabilitàdiquestorischionaturalenonpuò ricadere su un sindaco. 59 Tuttociò,però,ritenendofondamentaleedimportanteche,laddoveimonitoraggi,glistudioquant’altro,permettonodivenireaconoscenzadiunaumentodel rischio,questovadaquantomenosegnalato,enevengadatadiffusaepuntuale informazione. Sitrattadiimmaginareunrapportosanofral’amministratoreeilfruitoredelterritorio,incuiilprimocomunicaalsecondo:“Guardachequellapercentualediunosu millecheavevidipassaresottoevederecrollareunpezzodighiaccioèaumentata inmodoesponenziale,percuitiavverto:faiun’altrascalata,inquestomomento”. Oggi come oggi, infatti, un amministratore si trova a vivere una situazione diincertezzaproprioperilfattochedaunlatohaadisposizionemoltidatiche glivengonofornitidallatecnica,latecnologiaeglistudi,madall’altroèdeltutto evidentecomesisiadecisamentescopertisulfrontedeiriferimentinormativie legislativi,vistochequesti,generalmente,vengodefinitisoloaeventiavvenuti, eraramentesihannodegliscenarichiarinellafasedell’assunzionedelledeliberazionipreventive. Inaltritermini,oggicomeoggi,noiamministratoriabbiamoadisposizionetantissimidatitecnicieindicazionisullabasedeiqualifarelenostrevalutazioni,ma abbiamopochistrumentieriferimentiperpoteragireconunaprocedurachevenga perlomeno preventivamente riconosciuta come tale. Ognuno di noi, davanti ad uno studio, si ritrova a dover usare soprattutto il buonsensoperemettereordinanze,chiuderezone,abitati,sentieri(l’anticaefamosa“diligenzadelbuonpadredifamiglia”),mainunarealtàcosìprofondamente cambiatasulpianosiatecnicochegiuridico,nonabbiamoallespallenessuntipo di indicazione o di supporto rispetto agli atti amministrativi con cui poi la nostra responsabilitàciimponediagire. Noicisentiamosempremoltoinbilico,perchésappiamochecomunque,qualsiasicosapossiamoumanamentefare,rimaneassolutamenteunaltolivellodiincertezzacheprescindedallanostravolontà,machepotrebbeesserefattorientrare nellenostrecompetenzeeresponsabilità. E,d’altrocanto,sappiamobeneche,soprattuttoinalcunepartiditerritoriquali inostri,èimpossibilearrivareagarantireun“rischiozero”,equestononostantegli studiolarealizzazionedioperediprotezione,chesonometodiestrumentiimportantieirrinunciabili,machenoncidevonofardimenticarecheesistonodeilimiti echenonpossiamopensaredigovernareciòcheèlanatura,néconimezzi,né con gli studi. Glistudielericerchesonofondamentaliperchéincrementanolaconoscenza econsentonodimettereafuocointerventieoperediprotezionecorrettirispettoai fenomeniinquestione,peròèdituttaevidenzacheinquestopercorsoèassolutamentenecessariochetuttisianoconsapevolidelfattochesitrattadistudibasati sumodellimatematicistatisticiedunquescenarialieprevisionali,nondiequazioni chedannorisposteesoluzionicerte. Ancheinmateriadi“messainsicurezzadelterritorio”èbenechetuttiprendano coscienzachecisonodeilimiti;e,tral’altrononpensosoloaquellitecnici,ma, comehogiàavutomododiaccennareall’inizio,anchefinanziari,perchéun’Amministrazionepotrebbeanchetrovarsinellasituazionediaveredeglistudiedelle indicazionisucomeagire,manonavereifinanziamentiperpotermetteremano allasituazione. 60 È,quindi,estremamenteimportanteche,inquellacheiocredosiaunafasedi grandeevoluzione–proprioperchésistapassandodallafilosofiadell’intervento inemergenzapost-eventoaquelladellaprevisioneedellaprevenzione–cisiano i supporti e i quadri normativi che supportino gli amministratori non soltanto nell’agireresponsabilesecondocoscienzanellalogicadellamassimatuteladella popolazione,maanchenelcapireemettereafuocoqualisonoilimitidell'azione umana–chevannoriconosciuti–edeimarginidiincertezzaimplicitisianeglistudi, sianella“naturale”evoluzionedeifenomeni. Nonètuttoprevedibileedefinibile:rimaniamomortaliecometaliconinostrilimitidiuominiancherispettoallatecnica,ecredochesiaestremamenteimportante checisiaun'evoluzioneancheinquestosenso. Forsepotreiconcluderequasiconunabattuta,dicendocheavremmobisogno diqualchenormaunpo'più“montanara”edicominciareseriamenteaparlareun po'diauto-responsabilitàdellepersone,che,comesabenechimiconosce,èuno deimiei“chiodifissi”,comesindacomaanchecomecittadina. WaLdeMaro FLick Tu hai posto sul tappeto una serie di questioni, però ti voglio tranquillizzare: sietesempreuominiedonnedimontagna,avetelespallegrosse,sieteinbilico (comedanoiaGenova,dovesicamminabarcollando),maavetesempreilsenso delrischio.Indubbiamenteperòtuponidelleproblematicheimportanti.Neparlavamoproprioieriseraacenaconimagistratiediprocuratori.Ogginondicoche cercheremodidartiunarisposta,masicuramentecifacciamocaricodelpesoche tistaisobbarcando. L’ingegnerRoccoconcludelamattinataconilcasoipoteticodiunsitochenon auguroanessunodifrequentare,perchéèunsitodovesuccededitutto:cadono lepietreintestaaiciclisti,lecanoenaufragano,scendonolevalanghe...Masolamenteperspersonalizzareunattimoicasi,dicuicomunqueoggipomeriggioridiscuteremo,evederequellochesistematicamenteavvieneneiluoghidimontagna. L’ingegnerRoccoèilresponsabileperlaRegionedell’areaDipartimentodifesa delsuoloerisorseidricheedèunnostrovecchioamicoperchéciassisteormaida piùdidieciannineinostriconvegni. 61 INTRODUZIONETECNICAALLATAVOLAROTONDA EPRESENTAZIONEDIUNCASOIPOTETICODISTUDIO CHENONABBIAALCUNRIFERIMENTOACASIREALI. ANALISIEVALUTAZIONEDEIRISCHI,GESTIONEDELLACRISI, CONSEGUENZESULLAPOPOLAZIONEERESPONSABILITÀ DELLEAMMINISTRAZIONIREGIONALIECOMUNALISULLABASE DISITUAZIONISTORICHEEDIPOTETICHE raFFaeLe rocco Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d’Aosta La Tavola rotonda alla quale devo presentare un caso ipotetico di studio ha come oggetto “La responsabilità degli amministratori nella gestione dei rischi in alta montagna.” Comerecitailsottotitolo,questatematicahaacquisitosemprepiùimportanza in conseguenza dell’aumento dei casi di fenomeni di dissesti che hanno dato luogoaprocedimentigiudiziarineiconfrontidelleAmministrazioni,ponendomolti interrogativisuquellicheeranodefiniti,forsetropposemplicisticamente,“eventi eccezionali”eche,cometali,nonpotevanoessereattribuitiallaresponsabilitàdi qualcuno. Oggiormaigliorganidiinformazionetendonoadetichettaremoltieventicome “eccezionali”,comeadesempioilcaldoestivo,iltrafficodelfinesettimana,lapioggiaautunnaleolanevicataadicembreoafebbraio. Gli stessi organi di informazione costituiscono una formidabile cassa di risonanzaalledenunceedallecontestazionidialcunitracoloroche,inqualchemodo, sonocolpitidaquestieventi,conlascontataconclusionechebisognacercareun responsabiledeidanni.Larichiestadisicurezzadivienealloraprioritariaeimprocrastinabileegliinterventidevonoiniziareimmediatamente. Se comunicare il rischio non è un’attività semplice, come gestirlo si presenta ancorapiùarduoallalucedellecontrastantirichiestecheprovengonodaicittadini, della normativa che non definisce un comportamento esemplare da seguire, dei vincolifinanziariesistenti. L’attività del singolo, amministratore o tecnico, si sviluppa all’interno di un sistema complesso costituito da organi e apparati diversi, ciascuno con una parte di compitiediresponsabilità,chedovrebberotrovareilpuntodicoordinamentoedi raccordoinalcunespecifichefiguretecnico-amministrative,einviaprevalentenel Sindaco. L’attualesistemadidifesadairischiidrogeologici,epiùingeneralediprotezionecivile,èunaorganizzazionenoncentralizzata,madiffusa,acarattere “policentrico”e“reticolare”,permanenteeprecostituitarispettoall’emergenza, conloscopononsolodelsoccorso,maanchedellaprevisioneeprevenzione deglieventiavversi,voltasiaall’individuazioneeallostudiodeipossibilirischi siaallapredisposizionedegliinterventisiaprimachealverificarsidell’evento calamitoso. 62 Leazionichedevonoessererealizzatedatalesistemaperridurreillivellodi rischio sono essenzialmente volte a identificare, valutare e monitorare i rischi, a predisporresistemidisorveglianzaediallerta.Lapreparazioneallesituazionidi emergenzaconesercitazionieverifichepratiche,lapromozionedellaconoscenza e dell’educazione sono tutti elementi fondamentali per costruire una “cultura del rischio”,cheattribuiscaallasocietàquellaresilienzanecessariaadaffrontareatutti ilivellilecalamità. Programmazione,pianificazione,soccorsosonoglistrumenticoniqualiaffrontare le emergenze. La programmazione è conoscenza e ricognizione delle varie ipotesi di rischio che insistono su un determinato territorio, con previsione delle possibilisoluzioni,tenutocontodeitempi,della“vulnerabilità”delterritorio,delle risorsedisponibiliefinanziarie.Lapianificazioneèlosviluppodellaprogrammazioneconriferimentoadundeterminatoeventoinprocedureoperativediintervento chiareeflessibili.Lagestionedell’emergenza,chelanormativaitalianastabilisce “ageometriavariabile”infunzionedeltipodi“evento”,consistenell’attuazionedei pianidiemergenza,nelsoccorsoallepopolazionienelsuperamentodellastessa. Ancheunapuntualeattuazionediquantosopraespostostafacendoemergere diversiquesitiinrelazioneatemiqualiquellidella“colpa”,comeprevedibilitàed evitabilità,edel“nessocausale”,tralacondottael’evento. I rischi naturali per loro natura sono determinati da cause che nulla hanno a che vedere con l’uomo. Non sempre è però possibile determinare la catena di causalitàcheoriginauneventoinmodotalechequestaconoscenzapossaessere trasformatainunaproceduraprevisionaledell’eventostesso.Laconoscibilitàdei meccanismidiinnescoedisviluppodeifenomeninonèuniformeperlediverse tipologie di dissesti che possono accadere e le difficoltà conoscitive aumentano anchenotevolmentequandosiconsideranolepossibiliinterazionitratipidiversidi eventi(qualiadesempiolerotteglacialichepossonodeterminarecolatedidetrito e/ovalanghe). L’insieme delle decisioni delicate e complesse, che devono essere prese secondola“migliorscienzaedesperienza”delmomentostorico,proprioperchéle risposte “scientifiche” non sono sempre univoche e gli strumenti tecnici a disposizioneconsiderano,ciascuno,unsoloaspettodelproblema,dacompletarsicon datirilevatidaaltritipidianalisiedaulterioricomplessiveriflessioni,sembrache debbanorichiamarsiaduna“rigorosa”applicazionedelprincipiodiprecauzioneed essereimprontatequindiallamassimacautela. Questoapprocciononèperòsostenibilenéeconomicamentenésocialmente. Le cartografie delle aree a diversa pericolosità idrogeologica rappresentano visivamente l’estrema fragilità del territorio di montagna e l’estesa diffusione sul territoriodellecriticità.Essesonolostrumentofondamentaleperl’imposizionedi limitazionialleattivitàedilizie,inrelazioneallivellodipericolosità,eperpianificare gli interventi secondo criteri oggettivi di priorità, ma testimoniano anche dell’esistenzaedellaconoscenzadapartedelleistituzionidellecriticità. Nonèancorabenchiarocomequestaconoscenza,generaleeagrandescala, possainfluiresullavalutazionedelleresponsabilitàdeisingolidifronteallospecificoevento.Essacostituisceperòilpuntodipartenzafondamentaleperchéisoggetticompetentipossanoprogrammareleloroazioni.Azionicherichiedonotempo e investimenti economici per essere realizzati, con la conseguenza che bisogna 63 necessariamenteindividuareazionisostenibilidaporreinattoperfarecomunque fronteallesituazionidicriticitàchelecartografieattestano. Perquantoconcerneidissestivalanghivi,alcunetipologiedifraneeleinondazioni,compreselecolatedidetrito,seppureconunaminoreprecisionetemporale espaziale,isistemidiprevisioneediallertamentoconsentonodiipotizzarescenari dieventoascaladiareadiallertamentoinrelazionealprefigurarsidiuninsieme di “precursori d’evento” di tipo meteorologico (tipicamente precipitazioni intense, piuttostochealtriparametri,qualeventooforteinnalzamentodelletemperaturein casodieventivalanghivi),ovverodiipotizzarecheinunaporzionerelativamente ampiadelterritorioregionalesipossanoverificareinundeterminatointervallodi tempo dissesti di una certa tipologia con certe caratteristiche in relazione a determinatecondizionimeteoprevistee/oosservate,senzaperòessereingradodi fornirealcunriferimentoasituazionispecifichedidissestogiànote.Taliinformazionipossonopoiessereinpartegestitealivellolocale,condeterminatemisure preventive, sulla base del quadro individuato dalle cartografie della pericolosità edastudispecifici.AlivellolocalecompetequindialSindacoverificarechenon insorganosituazionipuntualidicriticità.Idiversiprogrammidiinterventostrutturale permettonopoidiintervenire,compatibilmenteconledisponibilitàdibilancio,sulle situazionimaggiormentecritiche. Non altrettanto prevedibili nell’ambito di un sistema di allertamento possono essereinveceidissesticorrelatiadaltriprecursori(perditediimpiantidiirrigazione, valangheinnescatedacrollidirocciasulmantonevoso,etc.etc.).Nelcasodelle frane di crollo, vista la loro diffusione sul territorio e vista l’estrema variabilità o talvoltaassenzadiunarelazionecon“precursoridievento”(tipicamentepossono verificarsiomenoconpioggia,console,contemperaturealteocontemperature basse),nonèpossibileoperareinviapreventivainmodogeneralizzatoe,ingenere, si interviene ad evento avvenuto, approfondendo la situazione di dissesto presentenell’area.Pericrollidirocciaolerotteglacialinonèpossibiledeterminare quantitativamenteunaprobabilitàdiaccadimentodeifenomeni,potendosolorilevarel’esistenzaomenodisituazionichepotenzialmentepossonoevolvereincrolli, masenzapoterassegnarelorotempieprioritàdiaccadimento. Isistemidiallertamentorisolvonoinpartelepossibiliquestionilegatealleresponsabilitàconseguentiadunaconoscenzadellecriticità,mahannoevidenziato latematicaconnessaconlasostenibilitàdellagestionedeicosiddetti“falsiallarmi” e, più in generale, di un sistema che richiede un profondo coinvolgimento e responsabilizzazionedelsingolocittadino,chiamatoaparteciparedirettamentealla gestionedelrischio. Pertuttiifenomeniperiqualiinvecenonèpossibileattivareunefficacesistema diallertamentoesistequindilanecessitàdigestirel’intervalloditempotrailmomentodellaconoscenzael’interventodiprotezione.Questointervallotemporale appareesserequellomaggiormentecriticoquandolesituazionidaaffrontaresono numerose(comeaccadeinterritoriodimontagna)equandolosviluppodelleconoscenzescientificheampliasempresialepossibilitàdigestionedeifenomenisiala capacitàdiindividuazionedimeccanismididissesto. Questafasetemporale,inassenzadiprecursoridievento,ègestitasoloconla pianificazionedellarealizzazionedelleoperediprotezione.Uneventocalamitoso determinaunrepentinoscattonellalistadelleprioritàdiinterventoperchésirealiz64 zasubitolaprotezionedelcentroabitatoodellaviabilitàinteressatadaldissesto. Aseguitodiunevento,perquantodilimitatedimensioni,siprocede,infatti,con verificheesopralluoghicherilevanosempresituazionidiestremacriticitàeperle qualisiattivaimmediatamentelarealizzazionedioperediprotezione.Così,però, nonsempre,inquestomodo,siintervienesullesituazionimaggiormenteprioritarie. Perrealizzaretaliinterventisiutilizzanospessoifondidestinatiall’attivitàordinaria,quelladegliinterventiprogrammatisecondoicriteridiprioritàstabiliti.Inun momentodiristrettezzefinanziariecomequelloattuale,nonsonoperòdisponibili risorsesufficientiperfarefronteadentrambiiprogrammi,quellidiemergenzae quelliordinari,conlaconseguenzadioperareesclusivamentesecondounalogica emergenziale. Inquesticasi,leoperediprotezionerealizzatesonodimensionateperresistere almassimoeventorilevabile,nonpotendodefinireprobabilitàdiaccadimentodifferenziatetraidiversipuntidioriginedeidissesti.Ilrischioresiduoinquesticasi diventapariallivellodiincertezzaderivantedallametodologiaadottatadivalutazionedeldissestoedaltipodioperadarealizzare.Ilsistemaperònonèingrado disostenereunnumeroeccessivodiemergenze,specieseperfarvifrontesono necessarieingentirisorsefinanziarieperrealizzaregliinterventi. Altroaspettocriticoinquesticasièconnessoconlatempisticadiesecuzione deilavoriquandosonointeressatelestradee,inparticolare,leviedicomunicazioniperlequalinonesistonoalternativeditracciato,conlaconseguenzadipoter isolareporzioniancheampiedelterritorio,qualiinterevallate. Inquesticasilereazionideicittadini“isolati”sonosemprenegative,speciein relazioneallatipologiadidissestorispettoallaqualesistannorealizzandoleopere diprotezione.Inquesticasil’amministrazioneèspessoaccusatadieccessivacautelaperchénontienecontodellascontataevidenzache“inmontagnaènaturale checadanolepietreochecisianolevalanghe”.Lapercezionedelrischiodella singolapersonaassumelivellidiversisevienelimitatalasferadiazionesocialeed economicaoppuresecoinvolgedirettamentelasicurezzapersonale.Sirichiede, anzi, si esige l’intervento se anche ipoteticamente si teme di rimanere coinvolti nel dissesto, si sminuisce la gravità della situazione se le azioni necessarie alla protezionepossonodeterminareconseguenzeeconomichedirette.Laquestioneè aggravatadalfattocheitecnici,almenopericrollidiroccia,nonriesconoafornire unavalutazioneoggettivaecalcolatadelrischio,madevonoinvocareunastratto principio di cautela. Esistequindilapossibilitàgiuridicadiintrodurreunadefinizionedirischioche sia operativamente gestibile per tenere conto delle esigenze sociali, culturali ed economichedellecomunitàlocali? Taledefinizionedirischiosidovrebbesvilupparesecondoduecomponenti:un processodivalutazioneedeilimiti. Perquantoconcerneilprocessodivalutazione,quandononètecnicamenteo economicamente immediatamente fattibile e temporalmente funzionale un unico interventorisolutivo,bisognapuntareaconseguireunmiglioramentoprogressivo dellecondizionidisicurezza.Taleprocessorichiedeche,ancheperfasisuccessive,sianomiglioratelecondizionidisicurezza,realizzandoquantopiùpossibile etecnicamentefattibileperconseguirelamaggioreriduzionepossibiledelrischio, sullabasedelleconoscenzetecnichedisponibili,nelminortempopossibile.Inque65 stomodo,adesempio,sarebbepossibilerisolverelequestionilegateachiusure prolungatedellestrade:lalororiaperturasarebbepossibilesubitodopoaverrealizzatoalcuniinterventi,senzaaverperòdeltuttoeliminatoirischi.Attraversounavalutazionedellecondizionididissestonell’areadelcrollooinquelleadiacentiedalle qualipossonoessereinteressaticentridirischio(abitatioinfrastrutture)etenendo conto dei livelli di disagio che il prolungamento della chiusura della strada può comportare,sitrattadiindividuareleazionidarealizzare,letempisticheeirelativi costi.Tali interventi devono determinare una sensibile riduzione del rischio, ammettendoche,purinpresenzadiuncertorischioresiduo,lastradapossaessere riapertaaltraffico.Devonopoiessereprogrammatiisuccessiviinterventifinalizzati agarantirelamaggioreriduzionepossibiledelrischiosullabasedelleconoscenze tecnichedisponibili. Perquantoconcerneilimiti,sitratterebbediintrodurreunlivellorischioaccettabile,notoecondivisodallastessacomunità,qualeunodeglistrumentidaapplicare pervalutareillivellodisicurezzadelleareeurbanizzate.Lesituazionididissesto sarebbero quindi confrontate rispetto a tale livello di rischio accettabile e gli interventiconseguenticonsideratisostenibiliinrelazioneadesso.Nell’ambitodella pianificazionedelleespansioniurbanisticheedelleinfrastrutturetaleconcettonon deveessereutilizzatoperchéfuorvianterispettoalprimarioobiettivodell’escludere leareearischiodaquelleantropizzabili. Illivellodirischioaccettabilesarebbedifferenziatoo,meglio,graduatoinrelazioneallivellodiantropizzazionedelterritorio. Il territorio di montagna non presenta, infatti, uniformi livelli di antropizzazioneeillivellodiconsapevolezzadeirischidapartedellepersoneèdiverso:l’alta montagna è frequentata da appassionati spesso tecnicamente molto preparati e consapevolidell’ambientenelqualesitrovano,visonoareeadelevatafrequentazionespecieturistica,mainprossimitàdell’altamontagna,visonoleviedicomunicazione,amaggioreominorecapacitàditraffico,oicentriabitati,digrandio piccole dimensioni. Inaltamontagnaèimpensabileanchesoloipotizzareinterventidiprotezione, per cui il livello di rischio accettabile sarebbe pari a quello esistente. Nelle aree limitrofe intensamente frequentate gli interventi di protezione dovrebbero essere limitati.Daunpuntodivistadeirischilestradesonodiversedaicentriabitatidove lepersonepermangonoperlungotempo,cosìcomelesecondecase,usatesolo in alcuni periodi dell’anno, presentano un’esposizione diversa dalle prime case. Inquesticasidovrebbeavereunruolofondamentalel’informazionesullepossibili condizionidirischiochepossonointeressarel’area. Incasodidissesticheinteressanouncentroabitato,segliinterventisonotecnicamenterealizzabilisiprocedeconleoperediprotezionepreviste.Nonèinfatti ipotizzabileaccettarelivellidisicurezzaridottiinquesticasi.Vipossonoesserecasi incuigliinterventidiprotezioneprevistirisultanotecnicamentenonrealizzabiliper garantirelamassimaprotezione,mapermettonodiconseguiresolounariduzione delrischioconsistente.Inquesticasisarebbedaporreinesserealmenol’insieme delleseguentiazioni: 1. realizzareleoperediprotezioneprevistedallostudiodivalutazionedelrischio; 2. informareinmodopuntualeespecificasullostatodidissestodellapareteesul livellodirischioesistenteesuquelloresiduoconseguibileconl’intervento; 66 3. proporreladelocalizzazionesullabasedellanormativaregionalevigente; 4. acquisiredapartedeiproprietaridellecasesiaunadichiarazionediaccettazionedelrischioesistenteediquelloresiduodopolarealizzazionedelleopere,sia delformalerifiutodellapropostadidelocalizzazione; 5. ilComunedeveadottare: a. unaproceduradimonitoraggioeverificaperiodicadellapareterocciosa; b. unaproceduraspecificadiprotezionecivileperl’area; c. vincolidiusodell’areaqualezonaadelevatapericolositàconl’obbligoche siadichiaratainogniprovvedimentoediliziocheriguardataleareailvincolo esistente,laconservazioneinpienaefficienzadelleoperediprotezionerealizzateechesonostatieffettuatiproceduredimonitoraggioeverificadella parete; nei certificati di destinazione urbanistica deve essere dichiarato il vincolo esistente. Inognicasoènecessariopromuoverelineediazionefinalizzateallosviluppodi unaculturadellaconsapevolezzaindividualedelrischioedell’autoresponsabilizzazione.Soloinquestomodosaràpossibileperilcittadinoconseguirelaconsapevolezzanecessariaperunavitapiùsicurainambientemontano. WaLdeMaro FLick Grazie, si conclude anche questa sessione. Grazie ai relatori ed al pubblico tanto attento e numeroso in sala. 67 TAVOLAROTONDADICONFRONTO TRAGIURISTI-AVVOCATI EDESAMEDELCASOIPOTETICO INTRODUZIONEGIURIDICAALLATAVOLAROTONDA WaLdeMaro FLick avvocato; componente del Comitato scientifico della Fondazione Courmayeur Stamattinaabbiamoavutodellerelazioniestremamenteinteressanti.Mihacolpitoparticolarmentequantoèstatodettostamattina:cheicittadininoncapisconole problematichechenoiquistiamoaffrontando.Questoèvero.Questinostriincontri servono soprattutto ad informare, ma direi anche a trovare dei rimedi concreti, perchéindubbiamenteoggilafunzionedell’amministratorepubblicoedelsindaco èunafunzioneestremamentecomplessa,sottopostaadeilaccielaccioliassolutamenteinvolontariedestremamentedifficilidasciogliere.Oggifareilsindacodiun comunemontano,qualunqueessosia,èunacosaestremamentecomplessa,io credochedobbiamoancheusciredallafaseteoricadeidiscorsipertrovarequalcosa di concreto da proporre. Ioqualcosadaproporrecel’hoeloproporròallafinealpresidenteRollandin, malopropongogiàall’AssessoreealSenatore:sipotrebbeincominciareaipotizzareunaseriediprotocolli,comeavevamovistol’annoscorsonelconvegnosulla telemedicina,chepossanoalleggerirelaresponsabilità.Stamattinatuttelerelazionideitecnici,infondo,cihannoportatosuquestastrada,perchénonèpossibile intervenireepoisoloaposteriorisentirsidireseabbiamofattobeneoseabbiamo fattomale. OggiabbiamoanchelafortunadiconfrontarciconlaFranciaelaSvizzera,due Paesimoltodiversi;dellaSvizzeraricordochel’amicoMathysmidicesempreche interraelveticavigemoltodipiùchedanoiilconcettodiauto-responsabilità.La Svizzera, così come anche l’Austria, è un paese di territori totalmente montani, quindi questo fatto dell’auto-responsabilità è nel DNA del cittadino svizzero, che nonèsempreallaricercadelcolpevoleodelresponsabile,macheindubbiamente è molto educato, è molto autoformato su come andare sulle piste di sci o in montagna.Maieriseral’amicoMathysmiaccennavaadunaproblematicachein questimesistaaffannandolaSvizzera:laresponsabilitàdelloStato,temamolto interessante. Mathys,tipregherei,nonpermotividianzianità,maperchéseiilnostrodecano, diaprireilavoriraccontandociqualèlostatodellanormativaedellaproblematica inSvizzera. 71 heinz WaLter Mathys avocat; procureur; président SKUS Chersconfrèresetcollègues,MesdamesetMessieurs! Depuisl’âgedetreizeansj’aiétésensibiliséetconfrontéàl’échelle1à1aux dangersnaturelsetnotammentauxcatastrophesnaturellesquipeuventoccasionnerd’énormesdommagesauxpersonnesetauxbiens. 1. Depuis 1974, en ma qualité de membre de la Commission des questions juridiquesrelativesauxdescentespoursportsdeneigedeRMSetrédacteurdes directives relatives aux descentes de sports de neige, je me préoccupe des aspectspratiquesetjuridiquesdesavalanches,delaformationdebaseetcontinue deschefsdepistesetdesauvetageetnotammentdesdispositifs de sécurité des servicesdepistesetdesauvetage.Cesdispositifsdesécuritésontdepuisunarrêt rendu le 1erdécembre1998(ATF125IV9)undespiliersdelajurisprudenceduTF enmatièredelaresponsabilitécivileetpénale. D’une manière générale, les personnes responsables de la sécurité sont tenues,danslecadredeleurdevoirdeprudence,demettreenplaceundispositif desécuritéadéquatquisoitpropreàexclureàl’avanceunrésultatdommageable. Ceci dit, le responsable d’une entreprise de remontées mécaniques est tenu de mettreenplaceundispositifdesécuritépropre à éviter quedesavalanchespuissent causer des accidents sur les pistes. Il va de même pour les responsables cantonaux,régionauxetcommunauxpourlasécuritédeshabitationsetdesroutes. Hieraprès-midi,enmontant,lentementmaissûrement,depuisChamonixauTunnelduMont-Blanc,j’aidûpenserauxdispositifsdesécuriténécessairepropresà sécuriserlaroute. Grace à la recherche scientifique dans le domaine de la neige et des avalanches,ledangernaturel‘avalanche’estprévisibleavecunehauteprobabilité.En Suisse,larechercheestfaiteparl’InstitutfédéralderecherchesSLF-WSLquivient defêterles75ansdesonexistence.CesontlespronostiqueursdeSLF-WSLqui élaborentlebulletind’avalanchesnationaletlesseptbulletinsrégionauxauxquels lesautoritésjudiciairesseréfèrentencasd’accident. 2.Jereviensàtroisconfrontationsquim’ontmarqué. A l’âge de treize ans mon professeur de sciences naturelles a organisé une coursed’écolededeuxjoursenSuissecentrale.Undesbutsduvoyageétaitle CantondeSchwyzetnotammentlarégiondeGoldau. Le thème : L’éboulementdeGoldaudu2septembre1806,l’éboulementleplusdévastateur demémoirehistorique.L’éboulementduRossbergfaitfigurede«casd’école». Aprèslesannéeshumidesde1804etde1805etlesfortesaversesdejuilletet d’août1806,prèsde35à40millionsdem3depierresdemolassesubalpineont glissédansleszoneshabitéesdelavalléedeGoldau. 72 Dommages causés: Les villages de Goldau, Röthen et Busingen ont été ensevelis, une partie de lamasserocheusetombéedansleLauerzerseeaprovoquéunraz-de-maréedévastateurdeplusieursmètresdehaut.Cetéboulementafait953victimes,tué393 têtesdebétailetrayédelacarte183foyers,126maisons,85grangesetautres bâtiments.Lepaysageaétémodifiéetlesbasesdel’existencedelapopulation survivanteontétédétruitespourdesannées. Audébutetpendantmesétudesdedroit,d’autrescatastrophes naturelles m’onttouché. En1963,le9octobre,c’étaitLongaronedanslaprovincedeBellunoavecle barragedeVajont. DepuislesfêtesdePâquesdel’année1963,j’avaisconnaissancedecebarrageparl’intermédiairedupèred’unamid’études,architectededescendanceitaliennetravaillantenSuisse,enItalieetenAllemagne.Eneffet,lorsd’uneréunion defamillecomptantplusieursingénieurs,techniciensetéconomistesenItaliedu Nord,ilavaitétédécidédevisiterl’impressionnantouvragedeVajont.Quelques cinqmoisplustard,lorsquejemetrouvaisenvacanceschezmesamisitaliens, c’étaitlacatastrophe.Le9octobreà22h39,unglissementdeterrainafaitécrouler260millionsdemètrescubesdeterresetderochesdansl’eauretenueparle barrage, à plus de 110 km/h.Au passage, l’éboulement emportait les systèmes d’alimentationélectrique,plongeantainsiLongaronedanslenoir.Deuxvaguesde 25millionsdemètres-cubesd’eauchacunesepropageaientenavaletenamont dulacderetenue.L’eaudébordaitalorsenavaldubarragesurplusde150mètres dehaut.Uneminuteaprèsl’éboulement,unlégerventcommençaitàsouffler,puis s’intensifiaitdefaçonconsidérable,celui-cirépandaitsurLongaroneunefortehumidité.Lesoltremblait,leshabitantscomprenaientalorscequiétaitentraindese produire.Lavalléeétanttrèsétroiteetplusletempspassait,plusl’énormemasse d’eauarrivaitàunevitesseconsidérable.L’airseul,propulséviolemmentparl’eau commençaitàfairedesravages.Lamassed’eaudétruisaitquatrevillagesettouchaitd’autresnombreuxpetitsvillagesauxalentours.Onestimeàenviron1900le nombredepersonnestuéesparlemégatsunami.Lebarrage,lui,n’apratiquement pasétéendommagé. Lacatastropheavaitdessuiteslégales.En1977,l’ingénieurenchefduprojet aétécondamnéà5ansd’emprisonnement.Ilaétégrâciéunanplustard. En1965,c’étaitlacatastrophedeMattmark.Uneavalanchedeglaceestdescendue du Glacier de l’Allalin. Le barrage de Mattmark est un barrage situé en Suisse,toutauhautdelavalléedeSaas,danslecantonduValais.Lelundi30août 1965,à17h15,unpanduGlacierdel’Allalin,ensurplombsurunefalaisedominant Mattmark,s’effondraitsurlechantierd’excavationdubarrage-digueenconstruction.Plusieursbaraquements,cantines,ateliers,magasins,bureauxethangarsde réparationontétéensevelissousdeuxàtroiscentmillem³deglace,derochers etdeterre.Lacatastropheafait88morts,56italiens,23suisses,4espagnols,2 autrichiens,2allemandset1apatride. LeJuged’instructiondudistrictdeViègeétaitsaisidel’affaire.Aprèsuneinvestigationpolicière,l’instructionaétéouvertele17septembre1965.Parordonnance du 22 septembre 1965, le Juge d’instruction a nommé trois experts judiciaires. 73 Pour des raisons évidentes, les experts n’étaient pas de nationalité suisse. Ont éténommésunglaciologuefrançais,docteurL.,ledirecteurdes‘Laboratoiresde Glaciologiealpine’del’UniversitédeGrenoble,leprofesseurB.,directeurdel’Institutdegéophysiquedel’UniversitédeMünster/WestfalenetleprofesseurM.,de SalzburgetKarlsruhe,consultanteningénieuriedeconstruction.L’expertiseprincipaleaétérendueenjuin1967,laréponseauxquestionscomplémentairesaété déposéeendécembre1967.L’ordonnancederenvoiconcernant18prévenusdate du 1ermars1971.LejugementdepremièreinstanceaétérenduparleTribunaldu districtdeViègele29février1972.Lesprévenusontétéacquittés.L’avalanche de glace descendue du Glacier de l’Allalin n’était pas prévisible, ni aux moments des faits (ex ante, 1965), ni au moment des jugements (ex post, 1972).Permettez-moi derappelerquelaresponsabilitédequiconquedoits’examinerenfonctiondela situationrégnantaumomentdéterminant,enparticuliersurleplandesconnaissances scientifiques,soitlorsquelesactionsouomissionsreprochéesontétécommises.Commetoutexamenrétrospectif,cetexerciceestdifficileetdélicat,caril impliquedefaire abstractiondecequel’onsaitaujourd’huietdesereplacerdans lecontextedel’époque. L’affairedeMattmarkaétéjugéeendernièreinstanceparleTribunalCantonal duValaisendatedes2et3octobre1972.Lesacquittementsontétéconfirmés. Vul’importancedel’affaire,l’arrêtduTribunalCantonalaétépubliédanssonensembledanslaRevuevalaisannedejurisprudence(RVJ1972,pag.157à231).Il estévidentquelacatastrophedeMattmarkaouvertdenouvelles références. La science,notammentlaglaciologie,afaitd’importantsprogrèsdepuis1965. 3.Aprèslerappeldecestroiscatastropheshistoriques,jeconstate,quede nos jours, les risques naturels menacent davantage les êtres humains et les biens.Enlieuetplacedesimplesmesuresdeprotectiondesobjetsetdelutte contre les dommages, il s’impose de mettre en place une prévention au plein sens du terme. En Suisse, les instruments de l’aménagement du territoire que sont les plans directeurs et les plans d’affectations’avèrentêtredesmoyensappropriéspourlapréventiondesrisques.Toutefoisondoitconstaterquelamise à jour des événements naturels dans les cadastres et des cartes de dangers naturelsresteraincomplètesilesmesuresdeplanificationetlesrestrictions,nécessairespourprotégerlesêtreshumainsetlesbiens,neseconcrétisentpas pardesinstrumentscontraignantsenmatièred’aménagementduterritoire.Les plansdirecteursetlesplansd’affectationsontdesinstrumentsquiontfaitleurs preuvess’agissantdelamaîtriseglobale,etàunniveauadéquat,detâchescomplexes. Dès lors, il s’agit d’affecter activement ces instruments à la prévention des dangers naturels. A mon avis, on ne doit pas parler seulement des dangers naturels hydrologiques, météorologiques et géologiques.Denotretempsonsedoitégalementde parler des dangers naturels biologiques (organismesnuisibles,espècesvégétales envahissantes,etc.).Laquestiondelaresponsabilitéd’étatsepose.J’yreviendrai avecunarrêtduTribunalfédéralquiconcernel’encéphalopathiespongiformebovine(ESB). 4.Unmoyenfondamentaldepréventionsontlesmessages d’alerte en cas de dangersnaturels.Silapopulationestprévenueàtemps,lesénormes dommages 74 auxpersonnesetauxbienspeuventêtreévitésoupourlemoinsréduits.Jevous donnedeuxchiffresconcernantlaSuisse:Lesintempériesdesannées1999 et 2000ontcoûtélavieà24personnes.Lesdommagess’élevaientàenviron1milliardd’Euros. Les inondationsdumoisd’août2005ontcausédesdommagespourenviron2 milliardsdefrancs(Oberlandbernois,Grindelwald,Brienz,Meiringen,etc.) Depuis l’année en cours, la Confédération suisse et les médias tirent à la mêmecorde.LaConfédérationetlesmédiasontsensiblementrenforcéleurcollaboration.L’ordonnanceréviséesurl’alarmeestentréeenvigueurdébut2011. Desmessagesd’avertissementofficielsdelaConfédérationencasd’important dangernaturelserontdésormaisdiffusésrapidementetdemanièrecibléeparla radioetlatélévision.Ladiffusionestdevenueobligatoire.Ladiffusionrapideet coordonnéedesmessagesd’alerteestgarantiegrâceàuneprocéduresimpleet biendéfinie. Pourleurs alertesauxdangersnaturels,lesservicesspécialisésdelaConfédérationutilisentuneéchelleàcinqdegrés. Degré1:dangerinexistantoufaible Degré2:dangermodéré Degré3:dangermarqué Degré4:fortdanger Degré5:trèsfortdanger Les alertes de degrés 4 et 5 sont soumises à une obligation de diffusion et doivent être émises par les diffuseurs de programmes de radio et de télévision concessionnaires.Cesalertessontégalementpubliéessurleportaildangers-naturels.ch.Lesalertesdetouslesdegrés(1à5)ainsiquedesinformationsdétaillées sur la situation actuelle en matière de dangers naturels sont disponibles auprès desservicesspécialisésdelaConfédération. La premièrealertenationaleauxoragesetventsviolents,mettantabruptement finàdixjoursdecanicule,aétélancéevendredi26août2011.Onserappellequ’à lamêmepériode(du20au29août)l’ouraganIreneainfligéd’énormesdégâts(estimésàplusde10milliardsdedollars)danslesCaraïbesavantd’atteindrelacôte estdesEtats-UnisetduCanada. LedegrédedangerannoncéselonMétéoSuisseétaitde4sur5quasiment dans toute la Suisse. Des orages très violents, accompagnés localement de grêle, étaient attendus dès la fin de l’après-midi. En raison des bourrasques prévues,lemessaged’alertepréconisaitd’éviterlesforêts,lesfortespenteset les crêtes. Il était recommandé en particulier aux organisateurs d’événements en plein air de prendre toutes les mesures nécessaires. En raison de l’alerte plusieursmanifestationsétaientannulées,notammentleshowaérienprévuvendredi soir à Lausanne afin d’assurer la sécurité des pilotes. Les intempéries, ayant été heureusement moins fortes qu’annoncées, la première alerte nationaleaétécritiquée.Lescritiquesparlaientd’unebombe médiatiquequ’onauraitdûdésamorcerparunelevéedel’alerte.Difficilemétier:pronostiqueurou clairvoyant? 75 5.LaConfédérationsuisse,avecunesuperficiede41’285km²,dont74,5%de solproductif,et7,8millionsd’habitants,dont–finaoût2011–1,75millionsd’étrangers(22,3%),estunpetitpays.Avecquatre langues nationales(allemand63,7 %,français20,4%,italien6,5%,romanche0,5%)etquatre cultures, la Suisse estmulticulturelle.Cetaspectestaccentuéd’unepartparlaproportionde22,3% d’étrangersetd’autrepartparlefaitque9%delapopulationneparlentpasde langue nationale. 6.Danslalégislationetlesystèmejudiciairesuisseleprincipedelaresponsabilité individuelleaunegrandeimportance.Onnepeutpassocialiserlesdégâts sousl’étiquettede‘solidarité’.Uneresponsabilitédelacollectivitén’existepas.La juridictionsuisseenmatièrederesponsabilitécivilenevadeloinpasdansladirectiond’uneAméricanisationavecnotammentdesmontantsfaramineuxallouésà titredetortmoral.Parcontreilestreconnuquelesystèmedesassurances,privées etsociales,atteintuntrèshautniveauenSuisse. Cecidit,leprincipedelaresponsabilitéindividuellen’équivautpasàunenégation du principe de la solidarité nationale et internationaleencasdecatastrophes. En1946laChaîneduBonheur(CatenadellaSolidarietà,SwissSolidarity,Glückskette) a été lancée. La Chaîne du Bonheur, depuis 1983, est une fondation qui lancedescollectesdefondspourfinancerdesprojetsd’aideciblés.Lescollectes sontorganiséespourvenirenaideauxvictimesdecatastrophesnaturellesetde conflitsarmés,quecesoitenSuisseouàl’étranger.Deuxexemples:Lacollecte enfaveurdesvictimesdutsunamidu26décembre2004enAsie,quiaatteint227 millionsdefrancs,estdeloinlaplusimportantejusqu’àcejour.Aprèsunviolent tremblementdeterrequiafrappéHaitile12janvier2010,laChaîneduBonheur amenéle21janvierunejournéenationaledesolidarité.Ellearécoltéplusde66 millionsdefrancs. 7.Vusatraditionlibérale,enSuissel’étude et la recherche dans le domaine des risquesainsiquelagouvernancedescatastrophesnesontpasréservéesaux pouvoirspubliques.Vulenombrecroissantdescatastrophesetlavulnérabilitéde notremondeglobalisé,l’économieprivéeetlepouvoirétatiquecollaborentétroitement. Afin de mieux comprendre et d’étudier le phénomène et la concentration de risques, l’Ecole Polytechnique de Zurich / Federal Institute ofTechnology Zurich (ETHZ)vientdecréér,avecl’aidedel’économieprivée,leETH Risk Center(www. riskcenter.ethz.ch).LesassureursSwissReinsuranceCompanyetZurichFinancialServices,avec5millionsdefrancschacun,financentdeschairespourlagestionintégréedesrisquesainsiquepourl’économiedurisqueetdesassurances. Banking,unetroisièmechairedontlefinancementdebaseestdéjàgarantie,sera créée.Larecherchedansledomainedesrisquesestuntravailinterdisciplinaire. LaconcentrationdusavoirdeEcolePolytechniquedeZurichgarantitdesdiscussionsinteractivesetledéveloppementdemodèles(tools).LeprofesseurWolfgang Kröger, membre et recteur fondateur du International Risk Governance Center (www.irgc.org), est Executive Director ETH RC. Il est garant pour la dimension internationalevoireglobaledesactivitésduETHRiskCenter. 76 8. J’ai pris connaissance avec beaucoup d’intérêt des exposés présentés à l’occasiondecetateliertransfrontalier.J’ainotammentvouémonattentionaudocument « Introduction technique à la table ronde »remisparl’ingénieurRaffaele Rocco. J’aiétéétonnécematinqu’ilaétéautantquestiond’absencedelégislations, denormesspéciales,dedéfinitionderisque,deniveauxderisque,durisquezéro etmêmedeDieusurterre.Acesexpressionsdelapassion,ilfautrépondrepar celledelaraison.Chacunlesait:Lerisquezéron’existepas.Uneviesansrisques n’estpasviable! J’ai une compréhension certaine que des techniciens, ingénieurs et autres personnes responsables pour la sécurité d’autrui demandent des législations et normesspéciales.Eneffet,ilsdésirentconnaîtreleursdevoirs de diligence. Cependant il est une grande illusion de croire qu’avec des dispositions légales ou réglementaireslesgarantsdelasécuritésontàl’abrid’uneresponsabilité.Onne connaîtpasledroitquandonneconnaîtpaslesfaits!Eneffet,quandlesautorités judiciairessontappeléesàjugerlaresponsabilitépénaleoucivileencasd’unecatastropheoud’unaccident,ellesdoiventinstruireetanalyser,souvent avec l’assistance d’experts judiciaires,scrupuleusementlesfaits,tantsurleplanobjectifque subjectif.Lesquestionssont:Y a-t-il violation des devoirs de diligence et existe-t-il une négligence imputable aux personnes responsables pour la sécurité ? Il y a négligencelorsqueleresponsabledelasécurité,sansvouloirouaccepterlerésultat,nefaitpasleseffortsquel’onpeutattendredeluipourqu’ilnese produisepas.Cemanqued’effortpeuttoucherl’intelligenceoulavolontévoireles deux. Les expertsauxquelslesautoritésjudiciairesfontrégulièrementappelencas d’accidents sont des aides permettant aux représentants du ministère public et aux juges de prendre leurs décisions. Les experts sont tenus de répondre aux questionsdefondquileurssontposées.Ils ne disent pas le droit.L’évaluationde lavaleurprobantedesindicesetdesconstatationsd’expertiseainsiquelesdiscussionsconcernantlesquestionsdedroitrestentl’apanagedutribunal.Leprincipe fondamentaldelalibre appréciation des preuvesditquelejugeestseulàdécider, selon son intime conviction et après examen consciencieux des preuves qui lui sontprésentées,s’ilestimequ’unfaitestprouvéounon.Laforcedepersuasion d’unedépositiondépenddesasubstance. Selon la jurisprudence constante suisse un comportement viole le devoir de diligence lorsque l’auteur, au moment des faits, aurait pu, compte tenu de ses connaissances et de ses capacités, se rendre compte de la mise en danger d’autrui et qu’il a simultanément dépassé les limites du risque socialement admissible.Jemepermetsderenvoyeràcequej’aiexposéausujetdelacatastrophe deMattmark. J’ajoutequ’enSuissel’absencedelégislationspécifiquecorrespondàlaculture qui,dansbeaucoupdedomaines,donnelaprioritéàl’autorégulation,lalibertéet laconfiance.SelonlajurisprudenceduTribunalfédéral,pour déterminer concrètement les devoirs de diligence,onpeutseréféreràdesnormesédictéesparl’ordre juridiquepourassurerlasécuritéetéviterdesaccidents.Adéfautdedispositions légales ou réglementaires, il est également possible de se référer à des règles analoguesquiémanentd’associationsprivéesousemi-publiques,lorsqu’ellessont 77 généralementreconnues.Siaucunenormedesécuritéimposantouinterdisantun comportementn’aététransgressée,ilfautencoresedemandersil’auteurarespectélesprincipesgénérauxdelaprudence. Pourdiresileresponsabledelasécuritépouvaitserendrecomptedudanger, il faut se demander s’il pouvait prévoir dans les grandes lignes le déroulement concretdesévénements. Celuiqui,parsesactes,créeundangern’estpastenudeprendretoutes les mesures de précaution possibles pour empêcher qu’il n’en résulte un dommage pourautrui.Ilpeutselimiteràcequel’onpeutsocialement et économiquement attendre de lui. Les critères de ce qu’on appelle en allemand « Zumutbarkeit » sont le genre et la gravité du danger, la probabilité qu’un danger se réalise, les moyens techniques de maîtriser le danger et les coûts qui en résultent tout en tenant compte des capacités économiques et financières.Unminimumdesécurité doittoujoursêtregaranti. 9. « Existe-t-il la possibilité juridique d’introduire une définition de risque qui soit utilisable pour tenir compte des besoins sociaux, culturels et économiques des communautés locales », telleestlaquestionposéedansladocumentationremise parl’ing.Rocco. Jeréponds:Unedéfinitiongénéralequifaitabstractiondefaitsspécifiquesn’est paspossible.Uneévaluationaucasparcasdoitêtrefaiteselonlescritèresélaborésparlesautoritésjudiciairesquejeviensd’énumérer. 10.L’ing.Roccopropose« soutenir des actions finalisées au développement d’une culture de la conscience individuelle du risque et de l’auto-responsabilité ». Jenepeuxqu’adhéreràcettepropositiondanslesensquel’individu ne doit en aucun cas être déresponsabilisé sous l’étiquette de la solidarité en cas de dégâts subi. J’aidéjàexposéqu’endroitsuisseleprincipedelaresponsabilité individuelle jouitd’unegrandimportance.L’individu,parexemplelesportifresponsabledesoi même, doit se préparer, s’instruire, s’équiper, se protéger, s’informer et notamment respecter les signalisations et les consignes données par les responsables de la sécurité. Je me suis fait remettre ce matin la « Cartografia Excursionistica Comunità MontanaValdigneMont-Blanc,Aosta2009,2aedizione,aggiornataecorretta». Cette carte est exemplaire pour la responsabilisation des individusadeptesd’excursionsvoiredeviaferrata.Auversodelacarte,sous«Classificazione»,ilest ditd’entrée: « Prima di mettersi in cammino è buona regola studiare il percorso sulla carta scegliendo gli itinerari più adatti alle proprie capacità. I sentieri sono catalogati con differenti livelli di difficoltà ». Sonténumérésetexpliquésquatretypesdesentiers: T=Itinerarioescursionistico-turistico E=Escursionistico EE=EscursionisticoEsperti EEA=EscursionisticoEsperticonAttrezzatura. Sontégalementclassifiéslessentiersmenantauxrefugesetbivouacs. Vu ces directives et informations claires, la responsabilité d’un accident in78 combeenprincipeàl’usagerlui-mêmeaccidentéaucoursd’unerandonnée.Ce n’estquedansdescas exceptionnelsqueletouristepeuts’enprendreàd’autres personnespourlesconséquencesd’unaccident.Lesraisonsd’unetelleresponsabilitépourraientconsisterdansuneinsuffisancedansl’entretienoulasurveillance dusentierbalisé. Le fait qu’en droit suisse le principe de la responsabilité individuelle a une grande importance ne veut pas dire que les responsables de la sécurité sont à l’abrid’unverdictdeculpabilitéetd’unesanction.MoncollègueprocureurAndré Morandexposeralessuitespénalesdonnéesàl’accidentd’avalanched’Evolène du21février1999quiacoûtélavieàdouzepersonnes.Cematinilaétéquestion del’avalanchemeurtrièredeMontroc,communedeChamonix,du9février1999 quiatouchéunevingtainedechaletsetfaisait12victimes. 11.Jeterminemonexposéaveclesdangersnaturelsbiologiques(organismes nuisibles,espècesvégétalesenvahissantes,etc.)dont,denotretemps,onsedoit deparler.L’affaire,jugéele11avril2006endernièreinstanceparleTribunalfédéral(ATF132II305ss)concernel’encéphalopathiespongiformebovine(ESB), communémentappelée«maladiedelavachefolle». Par écritures des 19 mars / 7 avril 1997 2’206 agriculteurs suisses ont saisi de Département fédéral des finances (DFF) de deux demandes en dommagesintérêtscontrelaConfédérationsuisse.Pourl’essentiel,ilsreprochaientàl’Office vétérinairefédérale(OVF)etàl’Officefédéraldel’agriculture(OFAG)den’avoir pas adopté en temps utile les mesures propres à empêcher la propagation de l’ESBenSuisseet,parvoiedeconséquence,d’êtreresponsablesdespertesqu’ils avaientsubiesenraisondelachutedesprixdubétaildeboucherieetd’élevage. Ilsfondaientleursprétentionssurlaloifédéraledu14mars1958surlaresponsabilitédelaConfédération,desmembresdesesautoritésetdesesfonctionnaires en relation avec différentes législations, notamment la loi du 1er juillet 1966 sur les épizooties. Ils imputaient aux offices fédéraux mis en cause toute une série d’omissions.Pardécisiondu22octobre2002,leDépartementfédéraldesfinances arejetélademande,enestimantquelesofficesincriminésavaientprisentemps utilelesmesurescommandéesparl’étatdelascienceetdesconnaissancespour empêcherl’apparitionpuislapropagationdel’ESBenSuisse.Enparticulier,ila considérécommesuffisantetproportionnéauxcirconstanceslerégimed’interdictiondefaitd’importerdesfarinesanimalesbritanniquesmisenplacedès1988et l’interdiction d’affourager les ruminants avec des farines animales décrétée dès novembre1990. LeTribunalfédéraldit(ATF132II321ss,cons.4.4): « Comme l’ont retenu les premiers juges, la responsabilité de la Confédération doit s’examiner en fonction de la situation régnant au moment déterminant – en particulier sur le plan des connaissances scientifiques -, soit lorsque les omissions prétendument illicites ont été commises (….). Comme tout examen rétrospectif, cet exercice est difficile et délicat, car il implique de faire abstraction de ce que l’on sait aujourd’hui à propos de l’ESB et de ses conséquences et de se replacer dans le contexte de l’époque. Il y a également lieu, dans cet examen, de tenir compte des difficultés propres à la gestion d’une crise aussi délicate que l’ESB : les offices mis en cause devaient en effet suivre l’évolution de la maladie non seulement en Suisse, mais aussi 79 à l’étranger, ainsi que, dans la mesure du possible, s’informer des actions qui y étaient menées, tout en se tenant au courant des nouvelles connaissances scientifiques et des recommandations émises par certains organismes internationaux, comme l’OIE ; en outre, ces offices se trouvaient aux prises avec de nombreux acteurs aux intérêts parfois contradictoires (….) ; enfin et surtout, ils devaient souvent agir rapidement, sous la pression des événements, et sans toujours disposer de toutes les connaissances scientifiques nécessaires à une bonne et saine appréciation des choses (….). Il découle de ces contingences qu’on ne saurait exiger de la Confédération qu’elle prit, pour faire face à la crise de la vache folle, en toute circonstance et en toute occasion, les meilleures décisions au meilleur moment, car cela reviendrait à la placer dans une situation quasi impossible puisque, quoi qu’elle eût pu faire ou s’abstenir de faire, elle se fût exposée au risque d’être toujours responsable, soit d’avoir agi trop tard ou trop mollement, comme il lui a été fait grief dans une autre situation de crise en relation avec les mesures édictées par l’Office fédéral de la santé publique (OFSP) pour empêcher la propagation en Suisse du syndrome respiratoire aigu sévère (connu sous l’acronyme de SRAS) apparu en Asie (….). Il s’impose dès lors d’admettre que les offices fédéraux mis en cause disposaient, à l’époque des faits litigieux, d’une certaine liberté d’action pour faire face à la crise, soit d’une marge d’appréciation relativement importante dans le choix aussi bien des mesures à prendre que de leur moment. Les mesures qui, au vu de l’ensemble des circonstances, en particulier de l’état des connaissances au moment déterminant, se situent à l’intérieur de cette marge, n’engagent dès lors pas la responsabilité de la Confédération et ne donnant lieu à aucune indemnisation, même si, rétrospectivement, elles ne s’avèrent pas optimales voire même se révèlent insuffisantes. Il faut aussi avoir à l’esprit qu’avant toute mesure, la Confédération était tenu de veiller à ce que son action recueillit une certaine adhésion, sinon de l’opinion publique, du moins des personnes directement touchées par les mesures envisagées soit, en particulier, les milieux paysans, les filières de conditionnement et de distribution de la viande ou encore des fabricants et les distributeurs de farines pour animaux. A cette fin, les autorités devaient notamment informer les uns et les autres de la situation et de son évolution ainsi que les consulter aussi régulièrement que possible au fur et à mesure des nouveaux développements, en leur soumettant leurs plans d’action voire en s’enquérant de leur avis sur les mesures à prendre. A défaut, les mesures décidées risquaient de ne pas être correctement appliquées voire d’être purement et simplement éludées et, finalement, de rester sans effet ou de n’avoir qu’un effet limité. C’est là une autre restriction importante à la marge de manœuvre des autorités concernées dont il faut tenir compte dans l’examen du cas, car cette restriction est potentiellement de nature à expliquer, du moins pour partie, le temps pris pour arrêter et appliquer certaines décisions, notamment celles portant sur les mesures les plus incisives. L’implication le plus tôt et la plus large possible des milieux concernés dans le processus d’analyse et de gestion des risques est d’ailleurs reconnue comme un élément primordial pour garantir une certaine efficience et efficacité à la mise en place de mesures de précaution (….). D’une manière générale, on peut partir de l’idée que plus les mesures envisagées étaient de nature à porter gravement atteinte à des libertés fondamentales 80 ou des intérêts importants, plus elles étaient susceptibles de requérir un temps de préparation et d’adaptation important pour être comprise et acceptées et finalement mises en œuvre. Inversement, plus les risques redoutés apparaissaient potentiellement graves et imminents, moins il était possible de tergiverser et plus des mesures s’imposaient à bref délai qui pouvaient, si nécessaire, être incisives, la gravité des risques envisagés devant notamment s’apprécier en fonction de la probabilité de leur réalisation et de la nature des biens juridiques menacés. En définitive, seule une soigneuse pesée des intérêts en présence effectué dans le cadre du principe de proportionnalité permet de déterminer a posteriori à quel moment des mesures devaient être prises et quelles elles devaient être. Conformément au principe de précaution conçu dans uns perspective de développement durable (….), cette pesée d’intérêts doit être la plus large possible et ne pas se limiter aux seuls aspects écologiques, mais également intégrer des considérations économiques voire sociales ». 12.Danslecontextedecatastrophesetd’accidentsonparlerégulièrementdes limitesdela,voiredeslibertés.Ceslimitesobéissentàdeuxcritères:le respect d’autrui et le respect des lois.Pourimposerlasauvegardedecesvaleurs,iln’est nonseulementpasinterditd’interdiremaisilpeuts’avérernécessairedelefaire. Poserdeslimitesn’estdoncpasuneatteinteàlaliberté. WaLdeMaro FLick Grazie,Mathys.Comesempre,seistatoprecisoepuntualeesoprattuttononmi haismentito,quandonellepremessedicevocheinSvizzeravigeilprincipiodell’auto-responsabilità,mavigeanche,sehocapitobenequellochehaidetto,unaltro principio:checomunqueèlacollettivitàchesifacaricodieventualidanni,cioèlo Stato,quindiilpubblicoamministratorenonvienemessopiùditantosottoaccusa, diciamocosì,laddovesisiaverificatol’evento,tutt’alpiùilpubblicoamministratore haildoverediinformarsiprofessionalmenteeditenersiaggiornato. Lastessasituazionevaleancheperl’Austria,doveforseancoradipiùcisimuovepensandochechivainmontagnacivaapropriorischioepericolo. Sarà quindi interessante capire dal collega Jean-Christophe Videlin dell’UniversitàdiGrenoble,amministrativista,qualèlasituazionefrancese,ancheperché quicispostiamodagliaspettiprettamentecivilistici(chepoi,lasciatemelodire,ci interessano relativamente, perché le assicurazioni coprono il rischio del civile) e passiamoallaresponsabilitàdell’amministrazione,cheinFranciaèmoltoattenta, ancheperchéifrancesihannounareteprefettiziadigovernocentralizzatochedà una particolare immagine al loro sistema. 81 Jean-christoPhe videLin maître de Conférence en droit public, Université Pierre Mendes France, Grenoble; conseiller juridique M.lePrésident,jevousremercieainsiquelaFondationdem’avoirconviéàce colloquesiimportantauregarddessituations,parfoisdramatiquesavecdesaccidentsmortels,quepeuventrencontrerlescollectivitésterritoriales. Biennaturellement,jenesuispasprésententantquereprésentantdelaFrance; maisjeveux,aumoins,tenterdereprésenterquelquesidéesquisontcellesdu droitadministratiffrançaisenmatièrederesponsabilitéadministrative.J’iraimême au-delàenévoquantquelquesquestionsd’ordrepénalet,notamment,deresponsabilitépénaledesélusparcequecesont,pournotresujetd’aujourd’hui,desélémentsquasimentindissociablesdelaresponsabilitéadministrative. Ilmesembleindispensable,pourévoquercettequestion,decommencerpar quatrepréalables: Premierpréalable:LadécentralisationenFranceestparticulièrementaccentué etdéveloppé.Dèslors,ilyaunevéritabledissociationderesponsabilitéentrel’Etat –etlà,laquestiondelaresponsabilitédel’Etat,quiaétéévoquéeenSuisse,peut êtreclairementdistinguée–etlesadministrationslocales.L’Etatestenretrait,il essaied’êtrelemoinsresponsabledenombreuxproblèmes.Deplus,enFrance, on parle de « millefeuille administratif » parce qu’il y a beaucoup de catégories de collectivités territoriales qui ne sont pas subordonnées les unes aux autres. Pour ce qui nous intéresse, le département est responsable du développement touristiquemais,danslemêmetemps,lacommunel’estégalementetlemaireest l’autoritédepoliceadministrative.Lemaireestquasiment«Dieusurterresursa commune».Ildoitêtreresponsabledetout,ildoitdéciderdetout,ildoittoutprévoir.Donc,end’autrestermes,ladifficultédeladécentralisationéclateetaffaibli lesresponsabilités. Deuxièmepréalable:Lasocialisations’intensifieenraisondel’idéequelasociétédoitcouvrirl’ensembledesrisques.Désormais,ilfautquelasociétérésolve toutproblème;lasociétérefusel’idéedurisque.Aveclesrisquesgénérésparles activitésdehautemontagne,ilyaainsiunvéritableproblème.Faireduhors-piste semblenormal;toutcommesileskieuraunproblème,d’utilisersontéléphone portable et d’appeler pour qu’on vienne le chercher. Il y aura un hélicoptère qui viendra chercher et, s’il n’est pas à l’heure, vous allez dire que les services de secourssonttrèsmauvais.Ilya15ou20ans,vousfaisiezduhors-piste,vous n’aviezpersonnepourvoussauver.Maintenant,onexigequelesservicesdesecours soient disponibles et que les informations sur le terrain soient complètes, clairesetpermanentes.Doncladifficulté,c’estquelasociétérefuselerisqueet ellerefusedésormaisledommage. Troisièmephénomène:Lapénalisationestconstante.Ilfauttoujoursunresponsablemaiscen’estjamaislavictime.Lavictimerefused’êtrevictimeetdonc ellerecherchetoujoursunresponsable.Cephénomènedepénalisationc’estévidemmentmanifestéauprèsdesélus;ledroitpénalestentrédanslaviepublique. Ilya20ans,ilétaitdifficiled’imaginerunetelleoption.Désormais,lavictimeva 82 chercherlaresponsabilisation,lapénalisation,lacondamnationmaiségalementle remboursement.Sousl’aspectdelasanction,c’estl’éluquidécouvrequ’ilpeutêtre pénalementresponsable.Celuiquiestvictimehors-pistequasiments’attendàce quelemaireinterviennes’ilaunproblème.Lepauvremairedécouvrequ’ilyavait quelqu’unquifaisaitduskiunjouretqu’ilenauraitdûêtreinforméetque,s’ilaeu unproblème,ilauraitdûintervenir.C’estévidemmentintenable. Quatrième phénomène : la « commercialisation » de l’espace montagne au sujetdelaquellelescollectivitésterritorialesontunepartderesponsabilité.Lescollectivitésterritorialesquisontdansleszonesmontagnardesrecherchentàvendre enpartieleurmagnifiqueenvironnementetcephénomènedecommercialisation entraîneunedoubleconséquence.Lapremièreestuneaugmentationdesusagers delamontagne.Ilya20ans,lamontagneétaitréservéesoitàdesspécialistes, soitàdespersonnesquiavaientlesmoyensfinanciersd’allerfairedelamontagne. End’autrestermes,ilyavaitunnombrerelativementlimitéde«consommateurs» delamontagne.Désormais,ças’estbanalisé,popularisé.Entermessociales,c’est trèsbienquetoutlemondepuissebénéficierdelamontagneetdesonairpurmais ilyauninconvénient:vousmultipliezlesrisques,cequientraîneévidemmentdes conséquences pour les collectivités territoriales qui doivent assumer l’ensemble des conséquences de cette présence beaucoup plus importante de consommateurs. Le deuxième élément lié à la commercialisation porte sur l’extension des zonesd’utilisationenmontagne.Lesdomainesskiabless’étendent,semultiplient, cequigénèrelacréationd’infrastructuresmaiscequientraîneégalementl’augmentation,entermesd’altitude,deszonesdeski.Ilyaaussilamultiplicationdes activitéssportivesdites«àrisque»etcelaaugmentenécessairementlerisque. Lescollectivitésdoiventl’assumer.Ilfautsoulignerqueledroitadministratificise heurteàunedifficulté:trèsrécemment,depuis2ou3ans,lejugeadministratifet lejugejudiciaireontunevisioncommune,c’estdefairepassercequirelèvedela gestiondudomaineskiabledusecteuradministratifausecteurindustrieletcommercial.Maintenant,c’estdonclaresponsabilitéjudiciairequiestappliquéeenmatièred’accidentsdanslecadredudomaineskiable.Cen’estpasneutreparceque ledroitadministratifaaucœurl’intérêtgénéraltandisqueledroitprivéignorecette dimensiondel’intérêtgénéral.End’autrestermes,ilyastatistiquementuneaugmentationdelaresponsabilitédescollectivitésterritorialespuisqu’ellesnepourront passedéfendresurlefondementdel’intérêtgénéral. Aveccespréalables,laprésentationdelaresponsabilitédescollectivitésterritorialesjustified’unepartuneanalysededroitadministratif(1)etd’autrepartde droitprivé(2). 1. Responsabilité administrative Ilyaprincipalementlaresponsabilitédelacommune(a). Les autres responsabilitésadministrativessontannexes(b). a)Enpremierlieu,laresponsabilitédelacommunesetraduitnotammentpar laresponsabilitédumaireentantqu’autoritédepolice.Ilestchargéd’éviterl’existence de troubles, d’accidents, de problèmes. Il le fait par la réglementation. En termesderisquenaturel,entermesd’accidentsenmatièredehautemontagne, 83 laquestionestdesavoirsiunaccidentpouvaitêtreévité.Toutd’abord,ilfautque l’autoritémunicipaleaitétéinforméedurisque.C’estundébatd’experts:pouvaitonidentifierlerisquetrèsclairement?Sic’estlecas,lemairedoitprendretoutes lesmesuresmaisilnesuffitpasd’agir,ilfautagircorrectement,prendrelesbonnes mesures.Ilyaunequinzained’années,ilyaeul’avalanchedeMontroc,prèsde Chamonix.Lemaire,a-t-onjugé,n’apasprislesbonnesmesures;ilaprisdes mesuresmaspaslesbonnes. Ensuite, il faut déterminer si cette carence, c’est-à-dire le fait d’avoir mal fait oudenepasavoirfait,aentraînéunpréjudice.Parfois,lescollectivitésn’agissent pas car elles craignent d’être condamnées pour atteinte aux libertés publiques. Un skieur hors-piste prend connaissance d’un arrêté municipal qui interdit le ski hors-piste.Leskieurpeutréclamerdevantlejugelepouvoird’allerfaireduhorspiste.Lejugeasuévoluerenestimantquel’autoritéadministrativenepouvaitêtre condamnée pour une mesure finalement inutile au regard des faits a posteriori maispriseauregardd’informationssérieusesapriori. Enfin,l’autoritédepolicedoitavoircommiseunefaute.Cettefauteestparfois constituéeparl’insuffisancedemoyenshumainsettechniques.Descollectivités n’ontparfoispastouslesmoyenspouragir.Lejugeadministratifaprisencompte cet élément si la collectivité démontre qu’elle n’avait pas les moyens suffisants. Toutefois,lorsqu’unecollectivitéveutdévelopperetcommercialisersonespacede montagne,ilfautfaireattentionàpenserqueledéveloppementéconomiquedoit s’accompagner de tout un ensemble de processus de protection. Il ne faut pas commercialiseràtouscrinsaveclesrisquesd’utilisationqu’onpeutimaginer.Ilfaut unéquilibre,ilnefautpaspenserqu’àlarentabilité,ilfautpenseràl’intérêtgénéral. Vousvoyeziciqueledroitadministratifpenseàça. Letempspressedoncjen’évoqueraipasd’autresélémentsmais,enmatière d’urbanisme,lejugeadministratifarécemmentreconnuquelemairepouvaitinterdirelaconstructiond’unchaletenappuid’unplandepréventiondesrisquesnaturels,dispositifquiaétémisenplacepourrépondreàdessituationsvécuesdans de différentes collectivités (inondations, avalanches). Ce plan de prévention des risquesnaturelsestmisenplaceparlepréfetenconcertationaveclescollectivités etdonnedesindicationstrèsclairessurlesrisques.Lemairepeuts’appuyerpour interdire une construction. Endehorsdelafonctiondepolice,enmatièred’ouvrageslemairepeutégalementintervenir.Eneffet,ilal’obligationd’entretenirlesouvragesqu’ilamisen placeaveclacommune.Unenouvellefois,ilnesuffitpasdecréerdesouvrages,il fautbienlescréeretlesentretenir.End’autrestermes,placerunpare-avalanches aubonendroit,avecunerésistancesuffisantepourempêcherl’avalanche.Là,il yatoujoursl’idéedel’intérêtgénéral.Leprincipeestque,s’ilyaunpréjudice,la collectivité est considérée comme fautive. En d’autres termes, ce n’est pas à la victimededémontrerqu’ilyaeufaute,c’estàlacollectivitédedémontrerqu’elle n’apascommisdefautes.Ilyadoncl’inversiondelachargedelapreuve.Onest trèsloindel’idéedel’auto-responsabilitédelavictime...Onpeutmêmeallerplus loin.Jenesaispassicelaexisteendroitsuisse.Endroitfrançaisilyalesystème delaresponsabilitésansfaute.Iln’yapasdefautesdelapartdelacollectivité mais c’est quand-même la collectivité qui va réparer le préjudice. C’est notammentl’hypothèseoùunepersonnetierceàunouvrageestvictimedecelui-ci.Par 84 exemple,unpassantestvictimed’uneavalanchequin’apasétéarrêtéeparun pare-avalanche. La victime va demander réparation du préjudice à la commune quiafaitédifiercetouvrage.Laréparationseradécidéecarlejugeestimequela communeavaitl’obligationdegarderl’ouvrage.Cetteidéedegarderl’ouvrageest uneconceptionciviliste,uneconceptiondedroitprivéquiestappliquéeaudroit administratif.Cedispositifestvéritablementtournéverslaréparationdupréjudice delavictime.Enmatièred’activitésàrisquedehautemontagne,celaaugmente trèsfortementlaresponsabilitédelacollectivitéet,parfois,àl’excès. En deuxième lieu, l’Etat peut être également responsable dans deux hypothèses:danslamiseenplaceduplandepréventiondesrisquesnaturelscar,s’il acommisdeserreursdansl’élaborationdeceplan,ilpeutêtrepoursuivi.Ondémontreraqu’ilauraitdûdirequetellezoneestrougeetnonpasbleue.Deuxième élément,c’estlafautecommiseparl’Etatànepass’êtresubstituéàlacollectivité territoriale.Lacollectivitén’apasagit,l’Etatauraitdûremplacerlacollectivité. Endernierlieu,leConseilGénéralenFranceestresponsabledelaroute(sauf routescommunalesetgrandsaxesroutiers).Siunrisqued’avalancheestidentifier suruneroutedépartementale,leprésidentduConseilGénéralnepeutpasdéciderdemettreunbarragesurcetterouteeninterdisanttousvéhiculesdepasser. Seullemairepeutprendrecettedécision.Pouréviterl’avalanche,leprésidentdu ConseilGénéralpeutréaliserdestravaux(Tunnel)surlavoiriemais,endehorsde lavoirie,iln’enapaslepouvoir.Ildoitsaisirlemaireenluidemandantdefaireles travauxparcequ’iln’estcompétantquepourlavoirieetdoncilnepeutpasinterveniràcôtédelavoirie. 2. La responsabilité pénale LecasdumairedeChamonixesttoutàfaitspécifique;ilaétécondamnéen estimantqu’ilavaitcommisundélit,certesnonintentionnelmaisill’avaitquandmêmecommis.Ledroitfrançaisaévoluéavecuneloidel’année2000,destinéeà allégerlaresponsabilitédel’éluenconsidérantqu’ilnepouvaitêtrepoursuivipour délitsnonintentionnelsques’iln’avaitpasprisauregardlesmesuresquiétaient danssonpouvoir.End’autrestermes,ildoitêtreinformédurisquedudommageet il a le pouvoir pour prendre des mesures. Ce qui présente un effet très important en matière de responsabilité pénale, c’est de limiter fortement les hypothèses où il pourra être condamné. Donc, en matièrepénale,laresponsabilitéestfortementatténuéetandisqu’enmatièreadministrativec’estquasimenttoutlecontrairecarcetteresponsabilitéesttrèsétendue. MesdamesetMessieurs,M.lePrésident,jevousremercie. 85 WaLdeMaro FLick Haifattoundiscorsomoltointeressantechemihafattovenireinmentecome infondovoicuginifrancesivistiateavvicinandopericolosamenteanoi.Saràforse perilproblemadelladecentralizzazione,inbuonasostanza,osaràperilfattoche, puressendotuttiequattro,Austria,Svizzera,ItaliaeFrancia,paesidinaturaromanistica(perchénoiveniamotuttidaldirittoromanoedalcodicenapoleonico),in realtàinSvizzeraeinAustriahaprevalsolapandettisticatedesca,quindiun’altra filosofiarispettoalrisarcimentodeldanno,mentrequimisembracheanchevoi, come noi, vi stiate avvicinando al discorso portato avanti dal common law.Perché ènegliU.S.A.chegliavvocatigiranonegliospedaliconibigliettidavisitapervederesepossonofarecausaalmedico,alsindaco,all’amministratore.Ilpuntoche tuhaisottolineato,però,èmoltoimportante,l’alleggerimento...QuindiloStato,che unavoltaeraprettamentecentralista,adessopianpianorifiutalaresponsabilità.Mi sembradicapirecheunanormapositiva(eimportante,secondome)siaquellache alleggeriscel’aspettopenaleperl’amministratore,sel’amministratoreèinformatoe seagiscenell’ambitodeipropripoteri. PassooralaparolaaldottorFrancoCozzi,procuratorecapodellaRepubblica aChiavari(ildottorCozzièunanostraconoscenzaperchécihaseguitoneglianni inmolticonvegni),pregandolodiillustrarciilquadronormativo. 86 Francesco cozzi procuratore della Repubblica, Procura di Chiavari Pernonessereritenutoresponsabilediriversareunavalangadialtriconcetti oltrequellichegiàsonostatiintrodotti,vorreiriallacciarmianzituttoall’intervento delcollegadioltralpechemihaprecedutoedireche,avutoriguardoalquadrodi premessacheluihafornito,lasituazioneitaliananonèmoltodiversa,nelsenso che,seguardiamoilquadronormativoeilsistemagiuridicodellaprotezionecivile comesièsviluppatoinItaliadaglianni‘70inpoi,ritroviamoalcunideiprofilicheil collega indicava. Partiamodallaleggedel‘70,cheperprimasièoccupatadelleattivitàdisoccorsoediassistenzaehaindividuatonelprefettoenelsindacoititolaridiposizionidi garanziarispettoaquesteattività.Questaleggehaunmodellomoltoaccentrato, nel senso che ha preso avvio da una ricostruzione gerarchica dei poteri e delle responsabilità,acominciaredalpresidentedelConsiglio,scendendopoiinmisura decrescenterispettoallafiguradelsindaco. C’èpoistatalalegge225del24febbraio1992chehaistituitoilServizionazionalediprotezionecivile,creandounmodellocosiddettopolicentrico,diffuso,di responsabilità.Questaleggehaindividuatoititolaridell’obbligodiprotezionedella sicurezzarispettoadeterminatieventinellefigureinparticolaredelsindacoedel prefetto,perònonpiùqualiorganiperifericidelloStato(ilsindacoqualeufficialedi governoeilprefettoqualeorganoperifericodelloStato),maqualititolari,loro,di unpotereedoverediprotezionecivile.L’unitàlocaledellaprotezionecivile,cioè,è ilsindaco.Inquestosenso,ilfenomenoèmoltosimileaquellofrancese.Sidiceva “èDiosulterritorio...”.UnDio,comedicevastamattinailsindacodiCourmayeur, senzamezzi,moltevolteschiacciatodaunlatodallaresponsabilitàpoliticaediimmagineversoicittadiniegliutenti,dall’altrodaltimorediincorrereinresponsabilità soprattutto di tipo penale. Questo, come si diceva prima (ed è verissimo anche per l’Italia, perché il fenomeno è ormai trasversale, globale), in una società che rifiutailrischioecercacomunqueunresponsabile.Maquestononèverosoltanto nelsettoredellaresponsabilitàperidisastri,glieventicalamitosiogliincidentiin montagna,siachesianodifonteumana,comenelcasodelfreeriderchetagliala slavina,siachesianofruttodeldestino,delcasoodeimutatiscenarimeteorologici (l’innalzamentodelletemperature,loscioglimentodeighiacciaiequant’altro),questoèveroinqualsiasisettore.Citosoltantoduecasibanali. Sentivol’altrogiornoallaradiochealleprovediammissioneperilnumerochiusoall’universitàsiprevedechediminuiràmolto(equestoècomuneallaFrancia)il numerodeimedicichevorrannofareilchirurgooilginecologo.Perché?Nonperchécisiamenointeresseperquestespecializzazioni,masemplicementeperché èpiùfacileincorrereinresponsabilità.Quindiloscenariochesiavràtraseiosette annisaràunoscenarioincuicisarannomoltimenochirurghiemoltimenoginecologi.Voidite:èunabanalità.Vedremo. Altraconsiderazioneperdirvidell’estremizzazionedellaricercadelresponsabileatuttiicostinelpubblicoamministratore.Nelmaggioogiugnodiquest’anno èmortotragicamenteunciclistanelterritorioincuiiosonoprocuratore,unciclista 87 moltobravoche,scendendodaunadiscesasulpassodelBoccosopraChiavari haurtatoconlabiciclettacontrounmurettosucuiinsistevaunaringhiera;questo perchépareche,girandosiall’indietropervedereseicomponentidelgruppoprincipalelostesseroraggiungendo,abbiapersoilcontrollodellabicicletta.Bene,c’è statoqualcunochehapresentatounespostoritenendoresponsabileilsindacodel luogoperchéquelmurettosporgevarispettoallatraiettoriadellaringhiera,manon inmanieraanomala,ditantoquantobastavaalmanubriodellabiciclettaperurtare controilmurettoequindideterminarelaperditadicontrollodellabicicletta.Questo perarrivareaconfermarecheèverochec’èquestaesasperazionedelconcettodi responsabilità. Perònoidobbiamocercarediaverechiaraalmenoinlineageneraleunaserie diprincipichevalgono,soprattuttoinmateriadiresponsabilitàpenale,aguidarela rotta del giudice. Lo dico amabilmente: né il sindaco, né il funzionario amministrativo, né il cittadino, possono pretendere che il giudice abbia la bacchetta magica preventiva edica“guardache,sefaraicosì,incorreraiinquesto,sefaraicosàincorreraiin quello”.Noipossiamodirequalisonoiprincipidettatisiadallenormefondamentali dell’ordinamentocheregolanolanostravitasia,soprattutto,dallagiurisprudenza che si è formata su casi analoghi importanti, quali sono i principi a cui ci si può uniformareperavereunatranquillità,unaserenitàsufficientenell’operare.Inparticolare,nellaspecificamateriaèsignificativochelagiurisprudenza,adesempioin materiadiomicidiocolposoconnessoallaresponsabilitàneldannooingravidanni conseguentialloscatenarsidieventinaturali,abbiaelaboratodeiprincipiincasi riguardantinonlavalutazionedeirischiel’attivitàdiprevenzionemalemodalità dell’intervento dopo che l’evento si era scatenato. Per essere più chiaro faccio l’esempiodiSarno. Il 5 maggio del 1998 a Sarno morirono 137 persone a causa di un dilavamento delterrenosullemontagnecircostanti,che(perunaconcausadifenomeninaturali che è inutile adesso approfondire) terminò a valle e provocò nell’ambito del comunediSarnolamortedi137persone,moltedellequalipresentiall’internodiun ospedale.Bene,inquelcaso(siamogiànel‘98,quindiseiannidopolaleggedel ‘92)nonsidiscusseneanchedelproblemadelpianodeirischiedegliinterventi diprevenzionerispettoalfenomeno,sidiscussedellacondottaomissivaecommissivadelsindacoedelconcorreredellasuaattivitàedellasuaresponsabilità rispettoaquelladelprefetto.Tral’altro,ilprocessoèancoraincorsoperchéilsindacodell’epocael’assessore,assoltiinprimogradodalTribunalediSalernoepoi dallaCorted’AppellodiSalerno,insedediCassazionesividerorinviareallaCorte d’AppellodiNapolinelmaggiodel2010(quindilasentenzaèrecentissimaene consigliolaletturaperchéèscrittainmodomoltochiaro),perchévennechiestoalla Cortedianalizzaremeglio,secondoalcuniprincipididirittostabilitidallaCassazione,senonsipotesseravvisareomenolaresponsabilitàdelsindaco.Suqualipunti in particolare si erano concentrate le contestazioni?Alcune contestazioni erano di natura omissiva, altre addirittura di natura commissiva e se ve le dico, vedete comesiamolontaninelpianetaValled’Aostadaaltrerealtà.Perché?Perchévenne contestatoalsindacodinonavereordinatol’evacuazionenell’ambitodelleseiore incuisidispiegòilgravissimofenomeno,dalletreodallequattrodelpomeriggio finoallediecidisera,dinonavereordinatol’evacuazione,dinonavereinsediatoil 88 comitatoperilsoccorsolocale,diessersilimitatoadallertareilprefettodellasituazioneeaddirittura(dicoaddiritturaperchéquiintervienelacondottacommissiva) di non avere informato la popolazione di quello che stava succedendo e anzi di averedatoun’informazionedisensocontrario,nelsensodiavereassicuratolapopolazionecheeramegliorestareincasapiuttostocheandarsene,percui,senon fossestatoperl’interventodiciamoarbitrariotravirgolettediforzedeicarabinierie dellaGuardiadiFinanza,cheabusivamentefeceroevacuaremoltiabitantilocali, anziché137vittime,probabilmentecenesarebberostatemoltealtre. Inquelprocessosidiscussediunproblema:se,difronteauneventochesi eraverificatonell’ambitocomunale,malacuigestionetravalicavalepossibilitàdi governodapartedelsindaco,gliobblighieleresponsabilitàdelsindacosifermasseronelmomentoincuiilsindacoavevaavvisatoilprefetto,ossiaserimanesse soltantounaresponsabilitàresidualesua,perchéindefinitivailsindacoavevaallertatoilprefetto,cheavrebbedovutoattivarsiattraversolapropriastruttura,ovveroselaresponsabilitàeildoveredelsindacorestasserounitamenteaquellidel prefetto.LaCortediCassazione,èbenericordarlo,inunasentenzacheioreputo fondamentale(IVSezione,maggio2010,estensoreunostimatissimocollegagenovese,ildottorBrusco)stabilìl’importantissimoprincipiosecondocui,unavolta individuatochel’eventoètaledadeterminare,travirgolette,ilpassaggiodellapalla alprefetto,noncessanogliobblighidell’autoritàsindacalecomunale,ma,anzi,il prefettodiventaunicamenteiltitolaredell’obbligodicoordinamentodegliinterventi del sindaco o degli altri sindaci coinvolti a livello provinciale, oppure dell’unico sindaco,sel’eventoètale,comenelcasospecifico,dasuperareperdimensioni egravitàlecapacitàdigestioneeimezzichehaadisposizioneilsindacolocale. Dettoquesto,laCorteaffermòdeiprincipimoltoimportanti(tralascioglialtri)sul versantedell’interventoex post. Iostamattinasonostatosollecitatoaoccuparmi,intellettualmenteeanchecome interventore,diunaltroproblemacheconmoltachiarezzahannopostogliultimi relatori.Scusate,sonoglistessidubbipostinelconvegnodelmaggiodel2009,un po’attualizzati,quellipostisiadalsindacodiCourmayeurchedaldottorRocco,ma ancheallalucedeiprobleminuovichepurtropposonoemersi.Ladomandaprincipale,persemplificare,èquesta:vistochelaleggedel‘92esoprattuttolalegge59 suldecentramentodel‘98,congliartt.107e108,letteraC,haattribuitoalsindaco, alpresidentedellaGiuntaregionale(inValled’AostaperchéinValled’Aostanon c’èilprefetto),lefunzionidiresponsabiledellasicurezzafinoachepuntoilsindaco deve spingersi, tra virgolette, nell’attività di valutazione del rischio, come stiamo facendoqui?Nonsiamodegliasini,scusateiltermine,noncidiamolazappasui piedi,sefacciamoquesto?Nelsensochepoicivienerimproveratodinonavere fatto quello che il piano prevedeva? Se non sbaglio, la domanda principale era questa.Nonsolo,masepoipercasol’eventosiverificaperchéilpianononera sufficientementeprecauzionalerispettoaquell’evento,iodevorisponderneugualmenteperchémagaric’èlaclausoladisalvaguardiadiresponsabilitàulteriore?Se nonsbaglio,dott.Rocco,ledomandeeranoqueste. Ho poi sentito il sindaco di Saint-Gervais... Ma se in Italia io i due milioni di eurodicuiparlavailsindacodiSaint-Gervaisnelsuochiarissimointervento,non li ho? Come devo fare? E ancora: i modelli monitori o predittori, che non sono nient’altro che modelli attuativi dei poteri/doveri di cui alle normative che citavo, 89 possono anche non funzionare, possono non essere sufficienti.Allora che cosa devofare,rispettoaunpericolodiquestotipo?Beh,quidobbiamoesserenettie chiari,altrimentiviaggiamoveramentenellanebbiaenellabufera.Cioè:qualeèla responsabilità(parlodiresponsabilitàpenale)diunsoggetto,inquestocasodiun pubblicoamministratoresoprattuttodelsindaco,perchépoièluil’unitàdicrisi,l’organolocalechedevefronteggiarel’interventoprimaancoradelprefetto,primaancoradialtri,soprattuttoneglieventichehannounadimensionelocale?Ilpubblico amministratore,ilpubblicoufficialechehaquestafunzionehal’obbligogiuridicodi impedirel’evento,perchénonimpedirel’eventocheilpubblicoufficialehal’obbligo giuridicodiimpedireequivaleacagionarlo.Questoèunprincipiofondamentaledel nostroordinamentopenalestabilitodall’art.40,cheritrovereteintuttiiprocessiper omicidiocolposochehannoriguardatoeventisimili.Maandiamoavivisezionare brevementequestoprincipio. Quando si parla dell’obbligo giuridico di impedire l’evento, evidentemente si devefareriferimentoaqualcosaditassativo,perchélaresponsabilitàpenalenel nostro ordinamento è personale, non può essere affidata a giudizi generici del giudice Pinco o del giudice Caio, che la riempiono a seconda di come possono pensarlasulcasospecifico;occorreunobbligogiuridicochediscendedaunafontenormativa.L’obbligogiuridico,secondolaCassazione(sentenzaCatalanoche citavo prima), si riempie – oltre all’obbligo generale che fa riferimento alla legge del‘92,allaleggedel‘98ealtre,cheaffidanoalsindacoilcompitodiproteggere lasicurezzadeicittadiniedegliutenti–diregolecosiddettecautelari.Cioè,non viene punito il sindaco disattento, negligente, distratto, ecc., viene ritenuto eventualmenteresponsabileilsindacochehaviolatodelleregolecautelari.Leregole cautelari,nellamateriadicuicistiamooccupando,sonoriferite,adesempioperi casipassati,aquelleattivitàmonitoriechesonogiàstateattuate.Inpocheparole, sesultalghiacciaioisistemidirilevamentotopograficoindicanochecisaràabreve unafortissimavalanga,èchiaroche,sel’ufficialelocale,ilsindaco,conoscequesto datocheglivienemostratoinmodocorrettoeadottaiprovvedimenticonseguenti, nonpotràcomunqueessereritenutoresponsabiledieventichevannoaldilàdella prevedibilità.Cioè,sirisponde,oltrecheperlaviolazionedellaregolacautelare,in questocasodelpianodivalutazionedeirischi.Perché,sel’haiviolato,seigiàin colpa,aprescinderechetusiaunabravaounacattivapersonaounapersonaattentissima.Tuhaiviolatounpianodisicurezzachesieraconcretizzatonell’evidenziarequelrischioeturispondidiquell’evento(seinvecelorispetti,nonnerispondi), marispondianchediquell’eventoinquantol’eventosiaprevedibileeprevenibile. Laprevedibilità,sevogliamo,puòcoincidereconilfattocheilrischioerainsitonelpianodeirischi,malaprevedibilità(edèquestaladomandaprincipaledi stamattina)attieneall’esigibilitàdiuncertocomportamentodapartedelsindaco? Ossia,seilsindacoconosceuncertorischioeuncertoeventoperchéglielodiconoiltecnicoeilpianodivalutazionedeirischiehaunapossibilitàdiintervento cherichiededeimezzistraordinarialuinondisponibili,unavoltachehaallertato l’organodiintervento(quelloindicatoperglieventidicuiall’art.2dellaleggedel ‘92,letteraC,cioèlecalamitànaturali,lecatastrofiealtrieventichedevonoessere fronteggiaticonmezziepoteristraordinari,ovveroquellidicuiallaletteraB,eventi naturalichesuperanoperdimensioniegravitàlapossibilitàdiaffrontarlialivello comunale),unavoltachehafattoquesto,nonpuòessereritenutoresponsabiledi 90 alcunaomissione.Anchenell’ambitolocale,neiconfrontidiunsindacoche,non disponendodimezzistraordinari,hautilizzatotuttelesuepossibilitàmateriali,tutte lerisorsechehaadisposizione(perchélaleggedice“contuttiimezziadisposizione”),unavoltachelostessosindacohaallertatoglialtriorganiconcorrenticon lapropriafiguraehaattivatoimezziadisposizioneohacercatodiattivarli,nonsi puòesigereuncomportamentodiverso.Inquestocaso,ilcomportamentononè prevenibile,perchéèunprincipiogeneralequellosecondocuinonsipuòesigere qualcosacheèaldisopradellepropriepossibilità. WaLdeMaro FLick SalutoinnanzituttoilpresidenteRollandin,cheèentratoadessoinsalaecheci onoraconlasuapresenza.Comunquesonobencontentochetusiapresente,così sentiraituttaunaseriediillustrazionichepotrannoessereutili. Torniamo in Svizzera, pregoAndré Morand, primo procuratore del Vallese, di parlarci di un caso concreto. 91 andré Morand premier procureur au Bas-Valais MerciM.lePrésident. Je suis premier procureur dans le Bas-Valais. Je suis une autorité pénale et c’estàcetitrequej’aiétéinvité,jepenseunpeudanslerôleduméchant.J’en profitederemercierlaFondationdesoninvitationetdel’hospitalitétrèsamicale quim’aétéofferte.Jevaisparlerenfrançaispourentretenirunpeulebilinguisme duVald’Aoste. Pourréfléchirauxthèmesduséminaire,j’aipensévousprésentereffectivement uncasconcretd’avalanchesurvenueenValaisdanslequelleprésidentdelacommuneaétécondamné,pourfairecomprendreconcrètementcequiaétéreproché àcetélu.Ils’agitd’uneavalanchedumoisdefévrier1999àEvolène.Elleafait 12morts:5dansunchaletsituéenzonededangerbleue,4prisessuruneroute classéeenzonededangerrouge,laplusimportante,et3surprisessurunsentier pédestre.J’aiunsouvenirpersonnelliéàcetteaffaire.J’étaisàl’époqueleprésidentdel’AutoritéderecoursauTribunalcantonal,àSion,etj’aiétésaisidurecours d’unmédecinfrançaisquiavaiteulemalheurdeperdresafemmeetsapetitefille danslechalet.Cemonsieurrecouraitcontreladécisiondujuged’instructionde nepasouvriruneenquêtepénaleaumotifquel’avalancherelevaitdelafatalité. L’argumentprincipaldujuged’instruction,reprisdecequeluiavaitditleguidede montagneresponsabledelasécuritépourlacommuned’Evolène,consistaitàdire qu’unchaletvieuxde300ansavaitétéemportéparl’avalanche.Celle-ciconstituait doncunévénementhorsnorme,extraordinaire,imprévisible,puisqu’aucunedes avalanches,àcetendroit,depuisplusde300ans,n’avaitemportélechalet.Iln’y avaitdoncpasmatièreàrechercherdesresponsabilités. Jepensequel’autoritéderecoursaprisunebonnedécisionenexigeantdujuge d’instructionqu’ilouvreuneenquêteplussérieuse.Lajusticepénaleaaussipour fonctionderépondreàlaquestionqueseposelavictime.Cemédecinfrançais, quiavaitperdudesmembresdesafamilleetdesamisdanssonchaletavaitdroit àuneenquête.Celle-ciaétémenéecontreleguidedemontagneassezconnu,le responsabledelasécuritépourlevillage,etcontreleprésidentdelacommune. Lesdeuxpersonnesontfinalementétécondamnées,aprèsavoircontestélejugementdepremièreinstanceetlejugementd’appeldevantnotreinstancesuprême, leTribunalfédéralàLausanne. L’ affaire est intéressante parce qu’elle a donné lieu à des discussions. Tant leguidequeleprésidentn’ontjamaisacceptéleurcondamnation.Ilsontcritiqué la justice et livré des déclarations assez sévères dans la presse, disant que les reproches qu’on leur faisait étaient des reproches théoriques, émanant de personnesquineconnaissaientqueleslivres,quineskiaientjamaisenmontagne. C’étaitl’oppositiondelavilleetdelamontagne.Onadéjàentenducematinfaire desallusionsàcetteoppositionentrelesgensdelamontagnequivivent,connaissentetacceptentlesrisquesdecetenvironnementetlesgensdelavillequine connaissent rien. Essentiellement, leTribunal fédéral suisse a confirmé au guide qu’il avait eu 92 dans ses mains les informations nécessaires pour reconnaître le risque d’une grandeavalanche.Leguidemêmeavaitprocédéàuneestimationdurisquelejour del’avalancheetétaitparvenuàlaconclusionqu’ilétaitmaximal.Ill’avaitévalué à5surl’Echelleeuropéennedesdangersd’avalanche.Ceguidedevait,ensuite, selonletribunal,mettrecetteprévisionderisqueenrelationaveclacartedesdangerssurlacommuneetfaireévacuernonseulementleshabitantsquirésidaient danslazonerouge,celledudangerleplusgrand,maisaussiceuxquisetrouvaientdansleschaletssituésenzonebleue,oùledangerestconsidéréundegré moinsfort.C’estdansunchaletsituéenzonebleue,maisà10mseulementdela zonerouge,queles5personnessontdécédées.Lajusticeafinalementreproché auguided’avoirfaitconfianceàsonexpérience,àsonappréciationpersonnelle durisquesanspenseràconsulterlacartedesdangersetsansappliquerceque cettecarteluidisait.Ilnedevaitpasoubliercesdocumentsmaisillesaoubliés oulesanégligéscarprobablement,pourlui,c’étaitdelapaperasseetiln’afait confiancequ’àsesconnaissancesetobservations.Làaétésonerreur,cequ’on luiareproché. Sionaunesituationexceptionnelle,commeonl’avaitàl’époque(deschutesde neigedepuisplusieursjours,uneavalanchequiavaitplusieursmortsenFrance, quelquesjoursplustôt,undanger5annoncé,deszonesdedangerétablies,onne peutplusdire:«Amonavis,laneigen’arriverapasjusqu’àcechaletoun’arrivera pasjusqu’àlaroute».Onn’apasd’argumentpourdireçaet,sil’accidentarrive, oncourtnaturellementlerisqued’êtrecondamnés. Lasituationduprésidentdelacommuneestencoreplusintéressantepourles questionsquenousnousposonsdansceséminaire.Leprésidentdecommune, cuisinierdeformation,tenantunhôteldanslevillaged’Evolène,devait-ilrecevoir unreprochepersonnels’ils’étaitrangéderrièrel’avisduguidedemontagne,un personnageréputéetdotéd’unefortepersonnalité?Devait-ilêtrejugécoupable denepasavoircontreditcequeleguideproposait?LestribunauxetleTribunal fédéralontfinalementditàceprésident:«Oui,onpeutvousfaireunreproche. Cen’estpasparcequevousnommezlemeilleurspécialiste,unepersonnebeaucouppluscapablequevousdansledomaineprécispourvousconseillerquevous n’avezplusrienàfaire».Jepensequec’estintéressantdesavoir,etjecroisque ças’appliqueaussienFranceetenItalie,queleprésidentdecommune,oun’importequiaunepositionderesponsabilité,aledroitdedéléguerunetâcheàun auxiliaire,maisildoit,selonlajurisprudence,fairetroischoses:désignerquelqu’un dequalifié,donnerdesinstructionsàcettepersonneetsurveillercequ’ellefait. Danslecasd’Evolène,onn’apasreprochéauprésidentd’avoirfaitconfiance au guide sur l’appréciation du risque – le guide est souverain, c’est lui qui a la connaissance,sonappréciationprévautetsuffit–maisonluiareprochédenepas avoirvérifiélarigueuretlalogiquedesesdécisions. Lesdeuxsesontrencontrésaprèslamesse,quelquesheuresavantquel’avalanchetombe.Leprésidentavaitconvoquéleguidepourluidire:«J’aidessoucis. Qu’est-cequ’onfait?».Leguideavaitrépondu:«Oui,onaledangermaximal d’avalanche.Ilfautfairececietcela».Leprésidentaccepte,iln’estpascritique: c’estçaqu’onluireprochefinalement. Si le guide spécialiste me dit que le danger est maximal – et c’est le cas – entantqueprésident,jedoismerappeleretvérifiercequecetteinformationim93 plique.Leguideproposeauprésidentd’évacuerleschaletssituésenzonerouge. Etlaroute,quiestaussienzonerouge,pourquoinepropose-t-ilpasdelafermer aussi?Ilyaunmanquedeconséquencechezleguideetleprésident,avecses connaissances,peuts’enrendrecompte. Danslejugement,onreprocheaussiauprésidentdenepasavoirpersonnellementexaminélescartesdedanger.S’illefait,ilvoitlui-mêmequ’ilyaunchaletà 10mdelazonerougeetpeutsedire:«Leguidemeditd’évacuerleschaletsen zonerouge.Celui-ciestà10mdecettezone,peut-êtrequ’ilseraitbondel’évacueraussi».Onluireprochedenepascomprendrecequeleszonesdedanger, rougesetbleues,impliquaient,dansunesituationoùlaprévisiondurisqueétait maximale,denepasagirenconséquence,c’est-à-diredefaireévacuerunchalet etfermerlaroute.Ceprésidentdevaitsemontrercritiquevis-à-visd’unepersonne quiensavaitplusquelui,vérifierparlui-mêmeetprendreunedécisiondifférente decellequ’onluiproposait.Çan’estévidemmentpasfacileetassezexigentpour uncuisiner-président. Puisqu’on ne parle pas que d’avalanches mais aussi d’éboulements, de torrentsettoutça,jevoulaisdireaussiquesilerisqued’êtrecondamnépénalement, lorsqu’onauneautrecatastrophenaturellequel’avalanche,estmoinsgrandprobablement à cause du bulletin d’avalanche en Suisse. Ce bulletin en hiver sort touslesjours,mêmedeuxfoisparjourdanslessituationscritiques,ilestfacilementaccessibleetdétaillelerisquedefaçonpréciseetilaunequalitéréputée. Lebulletind’avalanchedevientdonc,encasdeproblèmes,lapièceessentielle, souventmaîtresse,d’uneaccusationpénale.Enmatièredecrues,d’éboulements, de glissements de terrain, on n’a pas cette pièce-là. Que doit-on faire dans ces domaines?Identifierledanger.CetteobligationécouleenSuissedenombreuses dispositions légales, tant fédérales que cantonales, sur l’aménagement du territoire,lesroutes,lesforêtsetc.Lescollectivitéspubliquesdoiventétablirdescartes dedanger,interdirelesconstructionsdansceszones,prévoirdessystèmesd’observation,d’alerte,etc.,voiremêmeédifierdesouvragesdeprotection.Sionrépertorieassezbienledangernaturel,onsaitbeaucoupmoinsbien,enrevanche, dans ces domaines que dans le domaine des avalanches, quand le danger est imminent.Ainsilejouroùl’événementsurvient,onpourraplusfacilementadmettre qu’ilestdûàunecertainefatalité. Je fais deux réserves. Principalement, c’est l’expérience qu’on peut acquérir. Si on constate, comme responsable de sécurité, que des cailloux tombent à un certainendroit,qu’untorrentdébordeencasdefortespluies,qu’unglacierestdéjà casséàuncertainendroitetqu’onneprendpaslesmesuresdisponibles,raisonnables,àdispositionpourprévenirunerécidive,oncourtlerisqued’êtreaccusé. Cettecomparaisonentreavalancheetautrescatastrophesmeconduitàune autre observation. Si on développe des outils performants de prévision, ce qui restelebutdetouslesresponsablesdesécurité,cecivapermettredemieuxprotégerlespopulationsmaisdonneraussiàlajusticelapossibilitédesemontrerplus curieuse.Onvademanderauxresponsablesquelusageilsontfaitdecesoutils. L’amélioration des instruments de dépistage risque donc de provoquer un plus grandnombredeprocéduresetc’estundommagecollatéral. Est-cequej’aitroisminutes?Non?Alors,jevousremercie. 94 WaLdeMaro FLick Grazie,percertiaspettilaprossimitàall’ItaliadellaFranciaedelValleseviavvicinaanoi...Iofrancamentepensochetuttoquellocheèstatodettosiagiusto,però credocheunasanaeconomiadeldirittopenalerispettoallaprevenzionesiamolto importante.Inquestosenso,lapresenzadelpresidenteRollandinegliinterventi dell’avvocatoBormioliedelpresidenteViazzi,diestrazioneamministrativisticae civilistica, sono necessari per guardare avanti e immaginare prospettive solide per il futuro. L’anno scorso avevamo parlato della possibile legge sulla telemedicina e prima stavamo pensando a dei protocolli applicativi, geologici, in modo tale da poter dare spazio a buone pratiche da far seguire agli amministratori diligenti e virtuosi.MidicevanocheinRegionestannogiàlavorandoaquesto,mabisogna dargliancheuncontenutometagiuridico. Laparolaoraall’avvocatoBormioli. 95 Giovanni BorMioLi avvocato amministrativo Miscusereteperlasommarietà. Iohomoltoapprezzatolerelazionichehouditoquestamattina,siaperilgrande interessetecnicochehannorivestito,siaancheperlacorrettaimpostazionedeipiù importantiproblemigiuridici. Sepossofareunappuntoallerelazionieaidiscorsideimieiconnazionali,possodirechetalvoltaquestipeccanodipessimismoeallarmismodalpuntodivista deldirittoamministrativo,perquellichesonoiprincipiamenoti.Ioquindivorrei cercaredicorreggere,sepossibile,certeimpostazionitroppopreoccupate. Ora,quellocheameunpo’dispiaceèchequivisiaungrandeassente:l’Amministrazionecentrale,loStato. Percarità,possiamocrederechel’Amministrazionecentraleèassenteperché quisiamomoltoavantisullastradadell’autonomiaedell’auto-responsabilità:ioho moltoapprezzatoilmodoconcuivengonoaffrontatidapartedeiComuniedalla Regionequestigraviproblemi,laconcretezza,l’efficaciadelledecisioni. Perònoitrattiamountemachevaadinteressarevalorifondamentalidell’ordinamentocostituzionale,valoridivertice(tantevoltecenedimentichiamo,macelo ricordalaCorteCostituzionale)ecioèlatuteladell’ambienteelatuteladellasalute. Questivaloridiverticesiattuanosolosecisononelcomplessodell’ordinamentolerisorsedisponibili,quindièdecisivoperl’Amministrazionecentrale–oltrea daredelledirettive,predisporredeipianigeneralieintervenire,ovviamente,quandovisonoeventidigrandissimarilevanza–cheessasiaresponsabilizzataproprio sulpianodellamessaadisposizionediadeguaterisorse. Quellocheoravadoadesporresembraincontraddizioneconquantoappena dettomainrealtànonloè:c’èunprincipioinscienzadell’amministrazionepercui l’efficaciadell’azioneamministrativaèinversamenteproporzionaleallacomplicazionedegliapparatiedelleprocedure. Nonpossononrilevare,conqualchepreoccupazione,chelaleggediprotezionecivileconfiguratantissimilivelliorganizzativiedipianificazione…unintrecciarsi dicompetenzedidiversientipubblici,degliorganistatualiedegliorganidellediverseautonomieterritoriali,unprogrammanazionale,unprogrammaregionale,un programmaprovinciale,parallelamenteunpianoprefettizio,ilpianodelComune... Beh,direicheinValled’Aostadaquestopuntodivistapossiamostarepiùtranquilli,perchéfortunatamentenellafiguradelPresidentedellaRegionesisommano lefunzionianchedelPrefettoenellaRegioneanchelefunzionidellaProvincia. IlComune.IlComuneèinposizionefrontalerispettoallaprotezionecivile,ha assuntoicompitidelPrefettodiinformazionedellapopolazione.IlSindaco,comeè statodetto,èufficialedigovernoperquantoattieneallafunzionediautoritàlocale diprotezionecivileeilComunedeveformareilpianodeirischieilpianodiemergenza,chepoièquellocheconcretamenteinteressa,nellamaggioranzadeicasi. Questoinlineaconl’art.118dellaCostituzione,conilprincipiodisussidiarietà daessoaffermato:tuttelefunzionisonoattribuiteaiComuni,salvocheragionidi adeguatezzaedifferenziazioneoesigenzeunitarienonrichiedanol’interventodi altriorganidilivellosuperiore.Dalpuntodivistadell’adeguatezza,cisonodeirischi 96 dieventinaturalicheeffettivamentevannoaldilàdellimitediazionedelComune (pensiamoaigrandidisastrioairischicheriguardanobenidiinteressegenerale alivelloterritoriale,viedicomunicazione,ecc.),manormalmenteèilComunela dimensione giusta. Ilproblemaèquesto:ilComunehalerisorse?IlComunehalafacoltàdicrearsi una struttura di protezione civile, e fa bene, molto bene a farlo anche se non è obbligato,mailproblema,soprattutto,èchenonglivengonogarantitelerisorse. Cioè,semancanolerisorse,ilComunenonèingradonemmenodifareuna previsionedirischio,oppure,peggioancora,puòfareunaprevisioneattendibilema poinonèingradodiintervenireeilsistemaentraincrisi. QuindiènecessarioaquelpuntocheilComuneinvochiillivelloistituzionale superiore. Questanonèunasuafacoltà,èunsuoprecisoobbligo.IlComunedeveacquisirelagaranziadirisorseadeguateall’eserciziodellepropriefunzionioppuredeve responsabilizzareillivelloistituzionalesuperiore.SeilComunenonlofa,allora,sì, incorreinresponsabilità:nonsolopolitica,anchegiuridica. Come si attua la protezione dal rischio di eventi naturali? Eventi naturali che talvoltalosonofinoauncertopunto,nelsensochemoltospessosonoinnescatio aggravatidadissennateiniziativedell’uomo,comesappiamo. Beh,intantovisonoglistrumentiamministrativigenerali,adesempiolapianificazione territoriale.Èchiarochelapianificazione territoriale deveessereinarmoniaconlemappedirischio,conipianidiprotezionecivile,ecc.;sequestonon avviene,alloral’Amministrazioneincorreinresponsabilità. Vi sono poi i piani stralcio di assetto idrogeologico, per i quali vale lo stesso principio. Visono,infine,ancheleproceduredivalutazionedisostenibilitàambientaleedi valutazionediimpattoambientale;procedurechehannounafinalitàdiversadalla protezionedaidisastrinaturali;peròconessenecessariamentesivalutasel’opera oilpianochesivuolerealizzareècompatibileconillivellodirischiocircostante. Vi sono, poi, i mezzi specifici previsti dalla legge 225 del 1992 di protezione civile:mezzidiprevisioneeprevenzione,pianidiemergenza,provvedimentiprescrittivi. Vièperòancheunaltrostrumentogiuridicomoltoimportante,chenonconsiste nell’eserciziodicompetenzeepotestàamministrativeimmediatamenteriferibilialla legge225del1992,mache,siapureconcepitodall’ordinamentoperaltrifini,può costituireindirettamenteunincentivo,un’occasione,unostimoloperesercitarele funzionidiprotezionecivile:laresponsabilitàperidannicausatidabeniincustodia exart.2051c.c..;beni,chepossonoesserebenipubblici,demanialiobenipatrimonialiindisponibili;possonoesserebenipatrimonialidicaratteredisponibile. Pensate alla responsabilità che ha l’ente pubblico per i danni causati da una stradaodaunversantedisuaproprietà.Odaicosiddetticorpiidrici:inValled’Aosta leacquepubblichesonostatetrasferiteodateinconcessioneall’Amministrazione regionale;quindiancheighiacciaisonodell’Amministrazioneregionale,secondo l’interpretazionecheladottrina,conbuoneragioni,sembraavereindividuatocome piùattendibile. Ebbene, a questo punto bisogna che gli enti che sono proprietari – e quindi necessariamentecustodi–dibenipotenzialmenteproduttividieventicalamitosisi 97 rendanoresponsabili,nelsensochedevonoevitarechequestibenicausinodanni achivieneacontattoconibenistessi.Questaèunaresponsabilitàdicarattere civilemoltoseria,esclusasoltantodall’eventoobiettivamenteimprevedibile.Ilprecedentedell’automobilistacolpitodalsassocadutodaunversante,peresempio,è statorisoltoattraversol’art.2051delcodicecivileeunasentenzariguardaproprio laValled’Aosta(Cass.Civ.,Sez.III,n.8157/2009). Nellastessaprospettivavieneinrilievounaresponsabilitàdicaratterepenale. Viè,peraltro,unapiùampiaresponsabilitàdell’Amministrazionepubblica–ed essaharilievononsolocivilemaanchepenale-peridannichepossonoessere causatidaeventinaturaliequestodiscendepropriodallatitolaritàdeipoteri–che sitraduconoindoveri–diprotezionecivile. Ora,nonc'èdubbiochedallalegge225del1992deriviunobbligodiprotezione, insensogiuridico,perglientipubblicichehannocompetenzainmateria,appunto, diprotezionecivile(obbligocheèstatoapplicatochiaramentenellasentenzacitata daldottorCozziriguardanteilSindacodiSarno).Ancheinmateriadiresponsabilità civilesiapplica,infatti,ilprincipiopostodall'art.40delcodicepenale,percuinon impedireuneventochesihal'obbligodiimpedireequivaleacagionarlo.C'èsolo un limite a tale responsabilità che non dobbiamo dimenticare: l'evento dannoso deveessereprevedibileecontrollabile,perché,senoncisonolaprevedibilitàela controllabilità,èchiarochesiamonell'ambitodelfortuitooaddiritturalacolpapotrebbeesserediunterzo,addiritturadellostessodanneggiato:peresserviresponsabilitàdeveesserepossibilesostenerecheesisteuncomportamentoalternativo all'omissionediinterventocheavrebbepermessodiimpedirel'eventodannoso. ComehadettoildottorCozzi,quandoilComunesadidoverintervenireesa comeinterveniremanonhaimezzimaterialiperfarlo,laresponsabilitànonpuò ricaderesulSindaco:maallacondizionecheilComuneinvochil'istanzasuperiore peravereimezzidiinterventooccorrenti. Cisièchiesti:datochelaresponsabilitàsiconfiguraecresceproprioinconseguenzadell'attivitàdiprevisione(seioprevedounevento,vuoldirechesoche quell'eventosipuòverificareequindisenonintervengoincorroinresponsabilitàse quell'eventosiverifica),nonsarebbemegliononsapere? No.Unodegliobblighideglientiprepostiallaprotezionecivileèproprioquello diesercitareunafunzioneobbligatoriadianalisi,diaccertamentoediprevisione delle situazioni di rischio. Se questo comportamento non viene posto in essere, siincorreinunaomissione,inunanegligenzache,aisensidell'art.40delcodice penale, può essere considerata sufficiente per dichiarare la responsabilità di chi questaprevisionenonhafatto. Sièdettaun'altracosa:spessoèimpossibileunaprevisionecerta,inbasea prove scientifiche, del verificarsi di un evento. Molto spesso, in realtà questo è possibile,nelsensoche,attraversounarigorosaanalisiscientifica,sipuòritenere concertezzache,datideterminatipresupposti,senonsicompieunacertacosaci saràundeterminatoevento. Peròilsistemadelleresponsabilitànonèlegatoallapresenzaobbligatoriadi provescientifichedelverificarsidell'eventoodellapossibilitàdieliminarel'evento, incostanzadideterminatipresuppostidifatto. Ilgiudicedeveaccertarelaresponsabilitàprimadituttofacendoricorsoavalutazioniscientifiche,matalvoltaquestevalutazioninonconsentonodigiungerea 98 conclusioniassolutamentenecessitateeincontestabiliealloracisidevearrendere allaconstatazioneche,sesiaspettasseadapplicarelesanzioniprevistedallaleggeoadecidereseinterveniresolosullabasedirigoroseprovescientifiche,nonsi farebbemainulla,perchéiprocessicausalisonotalmentecomplessidarisultare nonverificabili...;o,perlomeno,moltospessononsifarebbenullasesipretendevi siaun’assolutagaranziascientificachesiverificheràuncertoevento. L’obbligo di provvedere sarebbe, quindi, vanificato e l’omissione risulterebbe nonsanzionabile. Questeconsiderazionisonoallabasedeiprincipicheregolanolaresponsabilità civileperdanni,cherichiedeovviamentel’imputabilitàdell’eventodannoso:matale imputabilitàsicostruisceinbasealriconoscimentodiunnessodicasualitànondi carattereesclusivamentescientifico,bensìfondatoanchesudiunarelazioneprobabilisticatracomportamentoedeventodannososecondoilcriteriodellanormalità causale,del“più probabile che non”. Questeconsiderazioni,invece,hannoun’influenzabenpiùridotta,anchesenon deltuttoassente,sullaresponsabilitàpenale,perlaqualevaleilcriteriodell’elevato gradodicredibilitàrazionaleprossimoallacertezza,“al di là di ogni ragionevole dubbio”. Per cui si può osservare, da questo punto di vista, che la sanzione costruita sullaresponsabilitàcivile–oamministrativa–ènormalmentepiùincisivadiquella costruitasullaresponsabilitàpenale. Vienedunque,necessariamente,inrilievoilprincipiodiprecauzione. È giusto. Ilprincipiodiprecauzioneconsisteinquesto:sipercepisceunrischioeglistrumentiscientificinonciconsentonodiaffermarechequestorischioèassente,per cui se non c'è la prova che il rischio è assente, bisogna provvedere in qualche manieraperevitarel’eventodannoso. Sidice:maquestoèunprincipioinsostenibile,chenonrientranelsistema... Ciò non è assolutamente vero, perché il principio di precauzione – che trova agevole collocazione nel principio costituzionale di buon andamento dell’azione amministrativa–nonimponequalunquetipodicomportamentoeaqualunquecosto, non impone di adottare tutti i possibili comportamenti che rendano fattibile qualunqueusodelbenedacuipuòprovenireildannooqualunquecontattoconil benechepuòprovocareildanno. Ilprincipiodiprecauzioneimponesemplicementecomportamentiproporzionali eragionevoliinrelazionealrischiodagestire. Cosìcomesideveevitareilpericolodeifalsiallarmichenonsonogliallarmi imposti dalla prudenza, ancorché felicemente contraddetti dalla sequenza degli eventi – non si deve assoggettare la collettività a qualunque onere per rendere possibileognitipodirelazioneconilbeneproduttivodelrischio. Facciamol’esempiodelseraccodelleGrandesJorasses.Ilprincipiodiprecauzioneteoricamentepotrebbeimporcidirealizzareunadigadicalcestruzzoarmato altacentrometriperproteggereilterritoriosottostante,maquestocomportamento nonèproporzionale,perchépurnonsapendoquandoilseraccocadrà,possiamo prevedereconuncertoanticipolacadutaepossiamoconfigurareprocedurediprotezione–preavvisodipericolo,ordinedisgombero,divietodiinsediamento–più proporzionateall’effettivaincidenzadelrischio,cheriguardaunnumeroristrettodi 99 persone. Comunque, per dare un'idea riassuntiva, sono imposti solo comportamentiproporzionalieragionevoli:quindi,quandoc'èunproblemacomequellotestédescritto,siassumonolemisure,correlatealbisogno,rientrantinellepossibilità diinterventodell'ente. Infine,cisichiedesevisial'obbligodapartedell'Amministrazionecomunaledi impedirefisicamentel'esposizionealrischiodeisoggettichesiavvicinanoaibeni chepossonoprodurreildanno. Iodireidino,nonc'èinsensoassoluto.Sepercepisceilrischio,l'Amministrazionedevesicuramentesegnalarlo.Seilbene,chepuòcausarel’eventodisastroso–adesempiounponte–èelementoessenzialediunusocollettivodapartedi chiunque,dapartediunageneralitàdisoggettichepossonoessereconsapevoli o non consapevoli del rischio, allora sì, bisogna impedire che se – nell’esempio scelto–ilpontestapercrollare,lepersoneviaccedano.Maseinipotesic'èuna zonapericolosadialtamontagna,comeèstatogiustamentedettosidevesegnalareilrischioe,poi,quelladicorrereilrischioaccedendoatalezonasaràunascelta responsabiledeisoggettichepraticanoglisportalpinistici;èesclusalapossibilità dicondannadiunsindacoperchénonharecintatolazonasegnalatacomepericolosa,perchéquilacolpadell’eventodannososarebbedeldanneggiato. Diciamo,quindi,chetuttovaricondottoacriteridiragionevolezzaediproporzionalità. Ilproblemaècheapriorièmoltodifficileindividuareprincipielimitidiunivoca applicazione. Ciòcostituiscecertamenteunproblemapergliamministratoripubblici,macredochenoncisiaaltrasoluzionechetentare,casopercaso,diindividuarelesoluzionipiùappropriateeragionevoliinrelazioneaimezzidisponibili,tenendopresentel’obbligodiprotezioneeilprincipiodiprecauzionedeiqualiabbiamotrattato. WaLdeMaro FLick Aisindacipresentivorreidareunconsiglio:quandogliavvocatividiconochei cartellinonservono,rispondetecheèverocheicartellinonservonoperlamanleva,maservonocomunquemoltissimo.C’èstatounmomentoincuieradimoda dire“ah,icartellinonservonoaniente”.Icartelliinveceservonomoltissimo,quanto menosonoelementididiligenza. DiamooralaparolaaClaudioViazzi,presidentedelTribunalediGenova.IlpresidenteViazzièspecializzatoproprioinresponsabilitànell’ambitodeldirittocivile. Daluisperiamodisentire,ancheperchécomponentedellamagistraturagiudicante enoninquirente,unaparoladisperanza. 100 concLusioni RISCHIDELLAMONTAGNAERESPONSABILITÀ DEGLIAMMINISTRATORILOCALI:ALLARICERCADIUNNUOVO EQUILIBRIONELLERISPOSTEDELSISTEMAGIURIDICO cLaudio viazzi presidente del Tribunale di Genova Ringrazioperl’invito,chehoaccettatomoltovolentieriecongrandeinteresse; interesse ampiamente soddisfatto da quello che ho potuto sentire e apprezzare nella giornata odierna. IononsosegliorganizzatoridiquestoConvegnohannovolutamentefattocaderequestoConvegnol’8disettembre!,mastadifattoche,parlandodicatastrofi annunciate,temute,avvenuteintempipiùomenovicini,nediscutiamodireiquasi simbolicamenteproprionell’anniversariodiunadellepiùgrandicatastrofivissute dalla nostra nazione, anche se collocato su un piano diverso rispetto all’oggetto delleodierneriflessioni. Purtropposiamounpaeseabbastanzaadusoallesciagure,maancheunpaese abituatoadoccuparsisempreex post e poco o sempre meno ex antediquelleproblematichechepoi,dopo,assumonotristementeitrattidellacatastrofeotragedia cosiddette“annunciate”. Oggiabbiamofinalmente,unavoltatanto,fattoilcontrario,parlandonecol“sennodiprima”eametoccailcompitoditirarelefiladiquestastimolantegiornata, soprattuttodellaTavolarotondadelpomeriggio:compitononcertofacile,perché siamoalcentrodiuntemageneralecheriguardanonsoloilnostropaesematutti ipaesioccidentaliindustrializzatiechepossiamoidentificarenelrapportosempre piùcomplessoearticolatotramodernità, i suoi rischi e il diritto.Checosahaapportatolosviluppoincredibiledellamodernitàaunasocietàcheèsemprepiùuna “società del rischio”? E che problemi si pongono al diritto, alla legge, ai giudici, agliamministratori,atutticolorocheinunqualsiasiordinamentodevonoapplicare principi e regole specie di cautela e soprattutto prevenire determinati fenomeni dannosi? Irischidellamodernitàproduconoincessantementenuovitemi,nuovedomandeditutelaebisognisemprepiùdiffusidisicurezza.Losvilupposcientificoetecnologicohaportatonuoveegrandiosecertezze,maalcontemponuoveincertezze. Lamodernitàproduceviavianuovetipologiedivittime(vediprodottitossici,inquinamenti,circolazioneveicolareterrestreenonsolo)enuovisquilibrineirapportitra soggetti,neirapportitrauomoenatura,neirapporti–avvicinandociainostritemi –tramontagnaecittà,neirapporti,infine,trachiviveinmontagnaolafrequentae chivivenegliagglomeratiurbanisottolamontagnastessa. Lamontagnaèdiventataancheunfenomenoditurismodimassa(celosiamo dettotantevolte)favoritodallosviluppodellatecnicaeditantiinteressichesono prevalentementepositivi,perchéportanobenessereeprogressoatantezonedel paese,macontemporaneamentesonostatifontecontinuadiproblematichenuove edidomandesunodiancorainparteirrisolti,causatidall’accessosemprepiùfacilitatoallamontagna;nodiderivantianchedallaperditanellacollettivitàdellaper103 cezione dei rischi stessi, che però contemporaneamente e contraddittoriamente, alimentadomandediprotezioneatuttocampo.Cioè,c’èsempredaunlatomeno percezionedeirischiepiùirresponsabilitàdapartedeisingoli,macontemporaneamentedall’altrolamassadeglisprovvedutieirresponsabili,quandopoisubisce undanno,invocaagranvoceprotezione,chiedetutelagiuridicacivileepenale, chiedeindennizzierisarcimenti,chiedechevengaindividuatoilcolpevolediquel fattoacuimagarilastessavittimaperprimahafortementeconcorso(siamoinfatti semprenell’areadelconcorso,ilchenonescludecomunquechequalcunaltronon abbiafattoquellochedovevafare). È cresciuta, in altri termini, in maniera esponenziale la convinzione che ad ognirischiodebbacorrispondereperforzalaresponsabilitàdiqualcuno(lodiceva beneprimailcollegaeamicoCozzi),cosìcomeèesplosalaculturabendefinita della“protezioneattesa”(lodicevaquiqualchetempofagiustamenteilprofessor Alessandri). PrimadidiventarepresidentediTribunale,misonooccupatoperannidiresponsabilitàcivileeinquestoambitohoavutoungrossoimpattoconunfenomenopreoccupante,quellodell’esplosionedellecauseperasseritaresponsabilitàmedica. Le analogie con certi eccessi e certe distorsioni del nostro comune modo di sentire rispettoairischidellamontagnaleritroviamopariparineimodidireagireaiproblemidellacosiddetta“malasanità”,dovesiinvocasemprepiùspessounfantomatico dirittoaguarire,teorizzandoaddiritturaildirittoallafelicitàedallavita,comeseci dimenticassimo(espessocisiamodimenticati)chenonsempre,quandosientrain unospedale,sideveperforzauscirneimmancabilmenteguariti,perchépurtroppo tantevoltedall’ospedalesiesceconlegambeinavanti,manonperchéc’èstata malasanità,nonperchéc’èstatacolpamedica,nonperchéc’èstataresponsabilità diqualcuno:semplicementeperchéègiuntalanostraorae,nonostantetuttoquello chehapotutofarelascienzamedica,nonsièpotutoevitarel’eventoineluttabile. Lasocietàsidevecosìoggimisurarecondinamichecontraddittorie,chepremonoechiedonosemprepiùtutela,sicurezza,protezione,senzachecisifaccia carico di far crescere sul piano individuale una cultura dell’auto-responsabilità e dellaconsapevolezzadeirischi.Equestoèunproblemacivico,èunproblemadi arretratezzaculturalediunpaesetendenteall’anarchiaedinsofferenteanchealle regolepiùelementaricomeèilnostro,chesitrovasemprepiùspessoespostoa pretese di protezione dopo che si sono poste in essere condotte assolutamente sprezzantidiqualsiasicautelaediqualsiasiregolacomportamentale,creandoper giunta(equestoèl’esitocheciportiamodietrodaidecennipassati)uncaricogiudiziarioinsopportabilechesièfinitoconloscaricaresulpenaleesullaresponsabilità penalecheèl’unicaaconcepirsieadinvocarsi.Perché?Perchéallafineèquesta la sede che tradizionalmente sembra più significativa ed efficace, più simbolica, mediaticamentepiùrilevante. Questohaprovocatotuttaviaunaseriedisquilibri sistemici enormi in grado di travolgereinmodoirragionevoleinprimoluogoilfrontedeipotenzialiresponsabili che,nelsettorespecifico,ècostituitodagliamministratoripubblici. Perché parlo di squilibrio? Perché noi siamo passati nel nostro ordinamento daunalungafase,durataoltreunsecolo–tuttol’800ebuonapartedel‘900–in cui dominava l’ideologia della fatalità.Ideologiachehaportato–l’abbiamosentito pocofa–quelgiudiceistruttorediSionadire:“no,nonsifanessunprocessoper 104 questasciaguraperchégliespertidimontagnamihannodettochequellaerauna fatalità”(mentrepoiilprocessoc’èstatoegualmenteedèfinito,sehobencompreso,conunagiustasanzioneneiconfrontidichiavevaomessolecautelepiù elementari).Eccoquindiildiscorsofuorviante(segeneralizzato)dellafatalità.Noi veniamodaepocheincuituttoerafatalitàenonc’eramainessunresponsabileper tantevittimedellamodernità;solochedauneccessosiamofinitiall’estremooppostonell’oscillazionedelpendolo,conlaricercaossessivaatuttiicostidiunresponsabile,chenelsettoredicuicioccupiamoèinprevalenzal’amministratorelocale, cheimmancabilmentevieneindividuatoconlesueazionio,piùspessoomissioni, lacausadiquelladeterminatasciaguraodiqueldeterminatoincidentedannoso. Ora, da quello che abbiamo capito dagli interventi dei nostri colleghi e amici svizzeriefrancesi,gliapproccineitrepaesiconfinanti,Svizzera,FranciaeItalia, non è che siano molto diversi tra loro, posto che le problematiche emergenti mi sembrachesistianounificando.Hoascoltato,adesempio,conmoltointeresseil discorsodelprofessorediGrenoble,ilqualecihadescrittocertedinamichesocialidioltralpechemisonoapparseesattamentesovrapponibiliallenostre.Stesse dinamiche, stesse spinte, stesse risposte. Così come si discute del limite della responsabilità anche in Svizzera, dove tradizionalmente il discorso si è sempre più orientato nell’accentuazione dell’auto-responsabilità di ogni frequentatore o fruitoredellamontagna;anchelìcomunquesistasemprepiùragionando,daun po’ditempoinqua,sull’utilizzazionedialtriserbatoi,acominciaredaquellodella responsabilità penale. Certo, i tre stati, anche se confinanti, hanno ognuno la propriastoria.Aldilàdellesomiglianzeedelledinamicheomologhesviluppatesi negli ultimi tempi, ci sono peculiarità che non si possono cancellare. La grande efficienza storica dell’Amministrazione francese, per fare un esempio, noi ce la sogniamo.Cosìcomenoisicuramentescontiamoaltrebennotearretratezze(parlo delPaeseingenerale,nondiquestaRegionecheècertamentesuquestoterreno all’avanguardia). Stamattinasentivoparlaredipianidievacuazioneepensavoconterrorecosa potrebbe succedere, per un problema analogo, un domani, Dio ce ne scampi, nell’area dei Comuni circumvesuviani.Anche là hanno fatto dei piani di evacuazione, ma contemporaneamente intorno al Vesuvio hanno costruito agglomerati urbanisemprepiùpopolosiecaotici.Malasciamoperdere.Sappiamobenissimo chel’Italiaètantovaria! Lediversitàdeitrepaesi,delresto,chequisonoemerseoggisicomprendono solosesicollocanoall’internodellerispettiverealtàstoriche,culturali,istituzionali: germinanodadiversetradizioni,daundiversosensocivicodellepopolazioni,dal funzionamento più o meno elevato degli apparati amministrativi, dall’evoluzione delleistituzionineilororapporti,dalruolocheoccupanoneitreStatiilgiudiziarioe lamagistraturainquantoistituzioneedorganizzazione.Noiabbiamo,adifferenza dellaFrancia,l’obbligatorietàdell’azionepenale,cheèunprincipiochesisomma adunPubblicoMinisteromoltoautonomoedaunsistemanormativoincuiesistonotrentacinquemilafiguredireatovigenti,nonostanteiripetutiinterventididepenalizzazionefattiinquestianni. LeggevoinunodeibellissimiquadernidellaFondazionecheciospitacomeancorapochiannifaesistesseundelicatoproblemaperimaestridiscicheusavano laradiolinapalmare,iqualisoventesubivanoifulminidell’immancabilesanzione 105 penaleperchéilcodicepostaleprevedevacomereatol’usoabusivodifrequenze radiononautorizzatedalMinisterodellePoste.Eccounesempiodieccessocui portavaecontinuaaportareunsistemacontroppefattispeciepenali! Sta di fatto che per troppo tempo, tra tutti i rimedi giuridici astrattamente utilizzabiliperaffrontareirischidellamontagnaeglialtririschidellamodernità,noi abbiamoprivilegiato,(ritornandoaldiscorsodelpendolo),ilmomentorepressivo dellasanzionepenale,emarginandoerendendointalmodoscarsamenteappetibili eutilizzabiliglialtridueserbatoioffertidallaresponsabilità civile e dalla variegata gammadeglistrumentioffertidaldiritto amministrativo.Questoèilproblemadifondo.Passaresempreiltestimonealprocessopenalecomeluogodisoluzionedei problemidimassa:maquestononèunbuonmododiprocedereperunasocietà democratica, in primo luogo perché si alimenta una visione “panpenalistica” dei problemisociali,facendoconfluiretuttonell’imbutodelpenaleconallabaseuna pericolosaillusione,cheèlatipicaillusionerepressivapercuisidice:privilegiamoil penaleperchécosìicittadinisannocherischianodellesanzionipenalienoncommetterannopiùcerteazioni.Lasanzionepenale,quindi,laprevisionedelreato,la minacciadelprocessopenalehannouneffettodiprevenzione,difortedeterrenza ediintimidazionegenerale.Cosìcidicevanoipenalistidiuntempo. Si è capito invece dal quel dì che l’evocazione di questa idea e funzione del penalenonfunzionapiùcomemomentodiprevenzionegenerale,occorrendoben altremisureadaltrilivelliistituzionalicheallentinolapressionediunafacciadello Stato tanto terribile quanto debolissima nella funzione di prevenzione, operando sempreavalledeifenomenicolpitiedinmodocasuale. Certo,comedicevastamattinailprofessorFlicknelsuosalutointroduttivo,trai trattioriginalidella“viaitaliana”allasoluzionedeiproblemidelterritorioedell’ambiente,troviamoancheilfenomenodella“supplenza”giudiziariamescolatoconla “delega”dapartedellapoliticaallaMagistraturadella“lotta”controtantiproblemi dellacollettivitànazionalechelaprimanonerastataingradodiaffrontareadeguatamente.Equestifenomenil’Italialihaavutosoprattuttoacominciaredaglianni ‘70, quando, non a caso, la magistratura penale iniziò a occuparsi di territorio e ambiente(perpoiproseguirecolterrorismo,lacorruzionenellaPA,larepressionedellacriminalitàorganizzata).Perché?Perchésicoprivaintalmodounbuco clamoroso a monte fatto di omissioni, sottovalutazioni, negligenze, disinteresse atavicodapartedellanostrapubblicaamministrazioneneiconfrontiditantibeni collettivi.Edovesifinivacoltutelarli?Dinuovoedesclusivamentenellasedepenale,comesupplenzaall’inattivitàedalvuotodeglialtripoteri,macreandointal modoquellocheèstatochiamatolo“sviluppoasimmetricodeipoteri”(Rodotà) che staallaradiceditantideinostriproblemiodierniecheimponeunaseriariflessione atuttigliaddettisuqualistradesidebbonoimboccare,conqualiforze,edaquali livelliistituzionali,perricostruireunindispensabilemaggioreequilibriotraipoteri dello Stato. Ilmodellopenalisticohagrossilimiti,chesulterrenopiùspecificodeireatiche solitamentesiimputanoagliamministratorilocaliperfatticollegatiall’ambiente,alla tuteladelterritorioedell’incolumitàdellepersone,nasconoprimadituttononsolo dallefrequentidifficoltàadindividuareunacolparilevantepenalmente,maanche daquella“gruviera”,comelachiamoio,cheèladisciplinasostanzialmenteinbiancodell’art.40delcodicepenale,cherecita,comesappiamotutti(l’abbiamocitato 106 piùvolteancheoggi),che“non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”.Questafamosanormaèunanormasostanzialmenteprivadicontenutoprecettivochiaro,perchénoncidiceinpraticanullasu chisonoesattamentei“garanti”cioèidestinataridellanorma,sulprecisoambito dellagaranzia,suilimitideldovered’interventopreventivo,suirapportitralanormael’art.43c.p.sullaresponsabilitàcolposaedinparticolaresulrequisitodella prevedibilitàdell’evento,suchecosaaccadenelcasoincuiigarantisisuccedano neltempo(es.piùamministrazionichehannocompromessounterritoriospecifico), sulladelegabilitàinfinedelpoteredisorveglianza. Infatti,setrasferiamoquestinodiirrisoltinellaconcretezzadiunaqualunque vicendadiquelledicuiabbiamosentitolanarrazioneoggi,sievidenzianotutti i limitidellostrumentopenale.Quandounambientemontanoèstatosconvoltoda insediamentiurbanisticicheoggidefiniamozonearischio,machesonodiventatetalimagari cinquant’anni dopo quegli insediamenti effettuati conaltreamministrazioni,conaltrenormativeurbanistiche,indiversicontestiambientali,setanto tempo dopo scoppia il problema e si incrimina qualcuno, si va a incriminare più facilmenteilsindacoditurno,l’ultimaamministrazione,quandomagaribuonaparte delleresponsabilitàpoliticheegiuridiche,dicertescelteurbanisticheinquelterritorio,èimputabileadamministrazioniprecedenti.Aquelpuntocomelamettiamo con l’art. 40 e l’obbligo giuridico? Chi aveva tale obbligo? Magari una pletora di generazionidiamministratoriedialtrisoggettichesisonoavvicendatineglianni. Mapoiqualèl’ambitodellagaranzia?Qualisonoilimitideldoverediintervento? Qualisonoirapportitragaranziaedelega?Finoachepuntosipossonodilatare gliobblighididiligenza?Peresempio,nelmomentoincuilavostraleggeregionale sugliimpiantisciisticiprevedeunadelegadicompetenzeinmateriadiprevenzione esorveglianzaaigestorieaidirettoridegliimpiantisciistici,ilsindacomantienecomunquepoteriedoveridisorveglianza?Esesi,incosaconsisteilresiduodovere dicontrolloedisorveglianzadapartedeldelegante? Comesivede,dunque,larigiditàeilimitidellostrumentopenalesitrascinano dietrogrossirischidiunaindiscriminatalogicarepressivaaccompagnataadun’idea di amministratore “ideale” che dovrebbe essere sempre più diligente, potente, e perfinoconoscitoresenonricercatoredinuovemetodologieeleggiscientifiche Difronteatuttoquesto,sipossonoinvocarediversirimedi,imboccarestrade che non sempre paiono la soluzione del problema.Ad esempio (di strade sbagliate)alcunihannodetto(edancoraoggimoltoapertamenteilcollegaMorand) cheforseèmeglio,intanticasi,perunamministratorelocale,non sapere,forseè megliononessereingrado,nonmettersiingrado,diprevedere.Tant’èveroche inSvizzera,dovecomincianoasapernedipiùinfattodirischidimontagnaeloro evoluzionefutura,parechesianoaumentatiiprocessi,quasicomesecifosseun nessoprecisotraaumentodelleconoscenzedicertifenomeniepossibilitàdiesserepoiincriminati.Ora,iosonoconvintochesitrattidiunnessodeltuttocasuale edartificioso,ocomunquenontaledaindurciafornireunarispostapositivaalla domanda:èmegliononsapere?Iocontinuoadiredino.L’hannogiàdettomolti altri oggi e lo ribadisco anch’io. Perché? Perché non posso accettare l’idea che siamegliononsapereinquanto,inquestomodo,èillusoriopensarechesievita qualcheresponsabilitàavalle,perchéintanto,immancabilmente,aumenterebbero leresponsabilitàpernonaveresaputo,perchéormainellasituazioneincuisono 107 pervenuteleconoscenzescientifiche,unasimiledomandanondovrebbeoggettivamentenemmenopiùporsi. Inoltre,sitrascuraunpo’troppofrettolosamenteancheunaltroimportanteprofilo,cheportaegualmentearitenereerrataoquantomenosemplicistical’equazione:piùconoscenza=piùresponsabilità. Quellochemipremesottolineare,invero,èchenondobbiamodimenticareche lanozionetradizionaledi“casofortuito”,(cheèsempreciòcheallafinepuòrendere,comeprevedeilnostrocodicepenale,nonpunibileunacondottaumana)poggia suduepresupposti:l’imprevedibilitàel’inevitabilità(ononprevedibilità)dell’evento. Alloraitantidiscorsicheabbiamofattooggi,lediversevicendeesaminate,glistessicasiteoricisegnalatidall’ingegnerRoccoquestamattina,checos’altrociportano adiresenonchesitrattavanodiipotesi,dicasiincuicertieventieranopiùomeno largamenteprevedibili?Solochepoiquestieventinoneranocertoprevedibiliriguardoalpuntoesattodiverificazione,algiornoeall’ora,all’esattaquantità,per esempio,divalangachesarebbecrollataecosìvia. Edalloratalieventi,sottoquestiprofili,noneranoevitabili,rimanevanoinevitabili,ancheperché,comecièstatospiegatodaitecnici,lepiccolevalangheperla lorodimensionesfuggonoaipursofisticatiapparecchidimonitoraggioinstallatinei luoghipiùarischiodellenostremontagne.Equi,inpienoaccordoconlecosedettedall’amicoprocuratoreCozzi,intervieneillimitedell’esigibilitànellavalutazione dellapunibilitàdicertecondottedegliamministratori. Quindidallecoseinteressantissimecheiohoimparatoarrivoadirechequesta tipologia di valanghe, per quanto prevedibile, continua a essere inevitabile, perchénonpuòessereevitataneancheconlanormalediligenza,nonpotendosicertoipotizzare(citroveremmonell’areainfattidell’inesigibilità)l’adozionedimisure sproporzionate,adesempio,diinterdizioneperpetuadiunazona,diunastrada,e così via; mentre l’attività doverosa da porre in essere dall’amministrazione localepotrebbesufficientementetradursinelsegnalareedinformareadeguatamente. Questa,misembra,lariflessionedasviluppareperriempiredicontenutilarisposta correttaalladomanda:èmegliononsapere?Eperchélarisposta“no,èmeglio sapereesaperesempredipiù”nonsiaapoditticaopuramenteretorica,occorre aggiungerequalchetasselloulteriore.Non è vero che un evento che prima era imprevedibile e adesso è prevedibile debba essere automaticamente, se si realizza, fonte di responsabilità e di colpa, quando continua a essere inevitabile. Nel caso fortuito c’è l’imprevedibilità e c’è l’inevitabilità. Occorrono tutti e due i requisiti, o meglio,occorrelamancanzadientrambiirequisitiperchénonsipossaparlaredi casofortuito:anchesevienemenol’imprevedibilità,serestal’inevitabilità,siamo semprenelcasofortuitoenonc’èresponsabilità.Èchiaro?Èd’accordoilprocuratorequipresente?Si?Benissimo.Quindinonhodettounacorbelleriadalpunto divistapenalistico!. Ultimaquestione.Scartatalastradadel“megliononsapere”èaltrettantovero cheneppurelostrumentopenaleapparelastradamigliorepergovernareifenomenidicuicioccupiamoperchépresentatuttaunaseriedilimitiancheinrelazione allapraticapossibilitàdiarrivareallafineallacondannadiunresponsabile.Nell’ultimodecennioc’èstatounradicalemutamentonellagiurisprudenzadellaCortedi Cassazione(seguitapoiinmassimapartedaigiudicidimerito)suquellocheèlo standard probatoriorichiestonelnostroordinamentopercondannarepenalmente 108 unapersona.Dal2002(famosasentenzaFranzesedelleSezionipenaliunitedella Cassazione),lanostragiurisprudenzaèattestatasulfattochenonsipuòcondannareinsedepenaleunsoggetto,selaprovadellasuacolpevolezzanonèemersa “oltre ogni ragionevole dubbio”.Questoapprododellanostragiurisprudenzaèstato favoritodallapartemiglioredelladottrinapenaleedelladottrinacivile,chedaanni, discutendopropriodiqualefosselasedeincuivannotutelatealmegliolevittime dellamodernità,avevaritenutocheinquellapenalesidovesseelevarelostandard probatoriorichiestoperlacondannaalivelliprossimiallacertezzaaccettando,a compensazionediciò,unparalleloallargamentodellostandardoccorrenteinsede civile, individuato nella regola del “più probabile che non” (principio accolto dalle SSUUCassazionecivilenel2008).ElaCassazioneseguedadiecianniquesto principio. Cioè, si è detto che la condanna penale deve avere una forte contrazione,essendoildirittopenaleincentratosulfavor reiversol’imputatoesulfatto che,quindi,èmoltomegliocheuncolpevolevengaassoltoononvenganeppure incriminato,piuttostocheuninnocentevengacondannato,mentreènelprocesso civile–improntatoalcontrarioalfavore per la vittima–chedeveaveremoltopiù spaziodiprimailrisarcimentodellevittime.Questoèilbilanciamento,osevogliamo il compromesso, che da dieci anni si è introdotto a livello giurisprudenziale, perlomeno a livello di giurisprudenza della Cassazione, ma che ogni giudice di meritoavrebbeildoveredirispettareediseguire,cioè:riduzionedell’areadiciò chedevefinirenelprocessopenaleperchévengaaumentataparallelamentel’area dellaresponsabilitàcivile. L’opinionepubblicaforsenonèancorapreparataacomprenderecomemaiil medicool’amministratoreassoltoinsedepenalepossaesserecondannatoperlo stessofattoinsedecivile.Sembraunacosaincredibile,cheinduceadire“eccola solitagiustiziaitalianachevaarotoli,cheèsfasciata”.No,nonèvero:siapplicano neidueprocessicritericompletamentediversi.Edègiustoche,senelprocesso penalenonsièraggiuntalaprovaoltreogniragionevoledubbiodellacolpevolezza siassolva,nelprocessocivile,dovemagariquell’amministratoresivedecitatoin giudizioaisensidell’art.2051delcodicecivile,sullaresponsabilitàdabeniincustodia, venga condannato. Unesempioconcreto:seilComuneèproprietariodiunastradachehauna bucaopresentaaltresituazionidipericoloeseunapersonasifamalecadendo nellabucastessaosubiscealtridanni,quellapersonaottienemoltofacilmenteil risarcimentoinsedecivile,mentreinsedepenalenonottienecerto(olaottiene incasiestremi)lacondannadelSindacoperreaticolposi,perchénelcivilelaresponsabilitàè,comenelcasodell’art.2051oggettivaocomunqueconl’oneredella provainvertito,mentrenelpenaleèsemprel’accusachedeveprovareoltreogni ragionevoledubbiolaresponsabilitàdell’imputato. Pensiamopoiaquantevolteciècapitatoilcasodelmedicoassoltoinsede penaledalreatodiomicidiocolposoechepoiinsedecivilevienecondannatoper nonaverdimostratodiaverfattotuttoilpossibileperevitarel’evento.. Quindi,esistonoaltriserbatoinelsistemagiuridicotroppoinutilizzatiechesono dasviluppare:ildirittocivile,comesièappenavisto,esoprattutto,peridiscorsi giustissimi che ho sentito ancora poco fa, il diritto amministrativo, cioè il luogo elettivodell’azione,speciepubblica,diprevenzione.Quellodi prevenire e programmareèilruolochedevonoavereglientilocali,chehannounagammadistrumenti 109 adisposizionemoltopiùampiaechepossonosvilupparetuttelecosechesono statericordatebenissimooggi,perultimodall’avvocatoBormioli.Quil’attivitàèpiù flessibile,èpiùvariegataedovrebbeportaresemprepiùaprevenirecertieventi dannosi, e quindi a rendere sempre più residuale l’uso dello strumento penale: piani di sviluppo, piani di bonifica, di programmazione delle attività economiche, contrattazioneconimolteplicisoggettioperantisulterritorio,sanzioniamministrativeincasodiviolazioni,ecosìvia. Misonoresocontoampiamente–esonoallafine–chequiinValled’Aostala stradaintrapresaèquellagiusta,perchéhovistomoltobene,inconcreto,quale circolo virtuoso si sia instaurato tra interventi preventivi soprattutto dell’Amministrazioneaidiversilivelli(ecertamentelafrantumazionedellecompetenzecheè maggioreinaltreRegioninonaiuta)edunasocietàcivilefortementesensibilizzata suitemidellamontagnaedeisuoirischi,perchéèunafortuna(checredoesista soloquioforseinpochialtriposti),cheèquelladiavereFondazioniincuitanti esponenti della società civile volontariamente si occupano da anni dei problemi dellamontagnaeinteragisconoconleAmministrazioniegliEntilocaliperfarcrescereunasensibilitàeconsapevolezzadiffusachediventapoiresponsabilità collettiva,perchél’auto-responsabilitàbisognacrearlaefarlacrescere.Seunonon cel’ha,nonselacreadasolo,mentrequalcosasipuòcreareseilsoggettovivein unacomunitàdovecollettivamentecisifacaricodeiproblemi:èunaquestionedi educazione,diformazione,disviluppodiconoscenzeediesperienze,checiporta allafineadaverebuoneguide,buonimaestridisci,buoniamministratoriefrequentatoridellamontagnapiùaccortiecomunquepiùinformati. Ecco,quindi,l’importanzafondamentalediquestocircolovirtuosoincuiall’Amministrazionepubblicasiaffiancanoancheicittadini. Pensandoatuttoquesto,aquellochesistafacendosemprepiùsignificativamentealivelloamministrativoedipoliticadelterritorio,credochesempremeno dovremoricorrereancoraall’armamentariodeldirittopenaleeforsepossiamousciretuttistaseradaquestoConvegnoconunpo’piùdisperanzaediottimismo:ilche diquestitempinonmisembraassolutamentepoco. Grazie. WaLdeMaro FLick RingrazioilpresidenteViazziperlarelazionetantocompletaquantoprofonda checihapermessodiavereunavisioneglobalesuitemidelConvegnoe,allostessotempo,hapostolefondamentaperunpercorsodaseguirenelprossimofuturo. PresidenteRollandin,lapregodiconcludereilavoridellagiornata. 110 INTERVENTOCONCLUSIVO auGusto roLLandin presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Buonpomeriggioatutti.ArrivodaunariunioneaRomaconicolleghiPresidenti, che avevano giustamente sottolineato l’esigenza di analizzare la situazione del momento(lemanovre...,ecc.).Unadelleconclusionièstatadirestituireledeleghe. Misembrachequestosiinquadriinquellodicuisistaparlandoqui,nelsensodi dire:scusate,noisoldinonneabbiamo,néperitrasporti,népertuttaunaseriedi servizi.Comefacciamoaportareavantiiservizi?Restituiamoledeleghe,leconvenzionileridiamoaiministeri. Chiedoscusadell’incipit.QuestoConvegno,daquantomihannodetto,èstato dialtoprofiloedigranderilievo.Diquestoringrazionaturalmentegliorganizzatori, laFondazioneCourmayeurelaFondazioneMontagnaSicura,checonlaRegione eiComunihannovolutofortementequestoappuntamentonell’ambitodelprogetto RiskNat. JeremercietouslesreprésentantsduValais,deHaute-SavoieetdeRhôneAlpesetsurtoutdesrégionsitaliennesquiontvouluêtreprésentsetparticiperaux différentslaboratoiresdecesjoursetsuivrelesthèmesquiontétéabordés.Les sixcasquiontétéexaminésontdonnéunpointderepèrepouranalysercequise passedanslamontagneetpourcomprendrecommentpeut-onjugerlesdifférents cas.Mêmes’ilyatoujourslesdeuxparties,cellequidéfendetcellequidoitaccuser,jecroisquec’estvraimentdifficiledecomprendreoùonpeutarriver.Jecrois quecetterencontre,danslecadreduprojetAlcotra,estimportantenonseulement pourleVald’Aostemaisaussipourtouteslesréalitésconcernées.C’estuneffort quel’administrationrégionale,aveclesfondations,veutfairepourmettreàlaune les changements qui sont en cours et surtout pour faire comprendre quelle est l’essencedel’approfondissementdesresponsabilités.J’aiécoutéavecplaisirles considérationsquiontétéfaitesetlessuggestionsquiontétéapportées,soitpour lesresponsablesdescollectivitéslocalessoitpourlesautresresponsables.Dans cecas,jeparleauniveaurégional,laresponsabilitédecequisepassedansnotre région incombe entièrement à la collectivité locale. Pour ce qui me concerne, je croisquevouspouvezcomprendreque,ayantdedifférentesfonctionendehors depréfet,aujourd’huij’aidesproblèmesàprésenterdessuggestionspositives.En toutcas,ilfautfairevraimentattentionauxsystèmes,telsqu’ilsseprésentent,et auxmoyensquisontàlabasedecequ’onpeutfaire.Ondisaitjustementauparavantquelescommunesarriventjusqu’àuncertainniveau.Après,ellesdoivent faireappelauxautoritéssupérieures,danslecasduVald’Aostec’estl’administrationrégionalequi,àsontour,àdeslimitesdanssespossibilitésd’engagementet dedépense.Siellen’arrivepasàfairecequiestprévu,àquidoit-elletransférer sonmandat?C’estunebonnequestioncarcen’estpasseulementlapossibilité d’avoirunebonnedisponibilitéd’argent.Aujourd’hui,soitauniveaunationalqu’au niveaurégional,nousdevonsrespecterlescontraintesduPactedeStabilitéqui 111 concernetantl’ItaliequelaFrance–laSuisseetleValaisnesontpasconcernés pourl’instantmaisjecroisqued’icipeuilseraappliquéaussiauValais.Ilyatoute uneséried’interventionsquiseraientnécessairesmaismaintenantonnepeutplus fairefaceàcesnécessitésavecdesemprunts.Alors,commentva-t-onfaire?On est propriétaires des glaciers mais comment peut-on intervenir préventivement? Là-haut,ilyadesrisquesqu’onconnaîtetdontonaentenduparlerdanslesrelations.Onnepeutpasfairedesbarrièrespartoutpournepasendommagerles personnesquifréquententlamontagnemaislaseuleinterventionqu’onpeutfaire c’estdemettredespanneauxquisignalentlerisque.Onnesaitpasqu’est-cequi sepasseraaprès.Cettematièreesttrèsdélicate.CommeaditlePrésident,ily auneévolution.Onestpassédelafatalitétotaleàl’engagementtotal.Jecrois qu’ilseraitintéressantd’approfondirultérieurementcesthèmespourvoirqu’est-ce quipeutsepasserlemomentoùonnepeutpasintervenir.Quoifaire?Toutesles routesdansnosvalléesontdesproblèmes.Quepeut-onfaireau-delàdecequ’on adéjàprévu?Jecroisqu’ilyaquand-mêmedeslimitesnaturellesetphysiques àcetteintervention.Enhautemontagne,onnepeutpastoutfaireautrementon changelanaturemêmedelamontagne.Lefaitdedirequ’onpourraitprévoiretlimiterlesrisquesestvraimentdifficileàaccepterenmontagne,toutencomprenant lesmotivationsquiontétéprésentées. Io credo che sicuramente, gli interventi e gli approfondimenti fatti sono stati moltopreziosiancheperquantoriguardaicasiemblematici,inparticolarequello svizzero...Equinondimentichiamochenoiciaffidiamoalleguideperchéchipiù diloroconosceilterritorio?Chimegliodelleguidesadarecontributiessenzialialla Commissione valanghe... Perché le guide ci dicono «ma quella strada si apre o nonsiapre,sec’èunrischiovalanga?».Èchiaroche,seilsindaco,cheforsepuò anchenonconoscerecosìbeneilterritorio,devevalutarequellochedicelaguida edeveapprofondire...Allora,francamente,quicivoglionogliansiolitici.Credoche inquestiincontridovremmoavereunosponsorpergliansioliticiegliantidepressivi. Scherziaparte,rendiamoledeleghe,ononcapiamopiùchecosabisognafare. Veramentec’èdapreoccuparsi,perché,aldilàditutto,chièsulterrenoèpressato daquellichedicono:guardachedeviaprireperchécisonoglihotel,perl’economia delterritorio,seiundelinquente,noncapisciiproblemi;dall’altrolato,però,cisono quellichedicono:sesuccedelaminimacosa,seituilprimochenerisponde.Con questeduealternative,ilsindacodimontagnasitrovaingrandedifficoltà.Adesso giustamentesidicenonsolocheisindacinondevonopiùesserepagati,mache bisognaridurreancheiConsiglicomunali.Dobbiamoammassare,riunire,accorpareisindaci...Iovogliovederecomefacciamoatrovarequestasoluzione.Perché adessoabbiamoanchequestopiccoloproblemino:conlacrisiisindacinonservonopiù.Quinoinondiciamocosì,perfortuna,però,setogliamoaisindacianche glistrumentidigovernocheavevano,vogliocapirecomenoiriusciamoagestirele situazioni.Obiettivamente,fuordipolemica,noiabbiamodifficoltàacapirecome siriusciràagestirelecoseinmanieradapoterdire:abbiamofattotuttoilpossibile perevitarecheaccadal’inevitabile. Io credo che approfondimenti su temi specifici ce ne saranno ancora. Il professore,contuttalasuaesperienza,anchedidirittointernazionale,cihaaiutatia capiremeglio.Questegiornatediconfrontotralevarielegislazionicifannocomprenderecomecisianosicuramentesiadeipuntiincomunesiadelledifformità. 112 Credocheladifferenzasostanzialesiasemprenell’elementooggettivocheviene esaminato di volta in volta, che purtroppo, dovendosi appellare ad articoli molto generici,devetenercontodituttaunaseriediattichepoivannoacompletareil quadrochedivoltainvoltasipropone,quandoc’èilcasoestremo. Noiabbiamounterritorioregionalegiàdipersédifficileepoiabbiamol’attraversamentodellestradenazionali;stradenazionaliperlequalicivienedetto«noi rispondiamosolopercinquemetridaunaparteedall’altra».Eilresto?«Ah,alrestocipensanooiproprietarioilComune».Capitechenonèfacilepoterdaredelle soluzioniatutto.AggiungiamopoiilfattochelaValled’Aostaètuttazonasismica. Primac’eranosolodueotrecomuni...Adessoc’èanchequestoproblemachesi aggiunge a tutti gli altri. Ringraziotutticolorochesonointervenutiperchéillorocontributoèstatoimportante per capire ancora una volta la complessità della materia e come siano indispensabiliconvegnicomequestoperriuscireamettereinsiemegliargomenti daportareall’attenzionedellerispettivecollettività,perriusciremagariadandare avantieadefiniremeglio,anchesemirendocontocheèdifficile,quellechesono lemodalitàdiintervento.Perchélacosapiùgraveènonsaperefinoadovesipuò arrivare.Aldilàdelladisponibilitàdimezzi,iochecosadevofareinmontagnaper riuscireadaverelasicurezzaalcentopercento...Inmolticasièquasiinimmaginabile.Alloraavròsemprel’ansiapersonaledidire:maavròfattoabbastanza?E secapitaqualcosa...Ocomunquerischiodiessereoggettodiuninterventocheva inunacertadirezione. Credochegiustamente,comeavetegiàdettovoi,cisiaancoramoltodafare. CondividoleultimeosservazionidelpresidenteViazzi,quandodiceche,ragionandoconlalogicachehaillustratoinchiusura,c’èlasperanzachecisiacomunque unequilibriotralapartepenaleelapartecivile…Voglioricordarechecertevoltela cosanonèindifferente.Noiabbiamocasidove,purcomprendendoildiscorsodella vittima,pergliamministratoriildiscorsosifapesante,perchéilcoinvolgimentodegliamministratoridiventadifficile,obiettivamente,perchéognunodevetutelarsiper contoproprio,deveassicurarsiperdifendersierischiasuiduefronti. Lepreoccupazionisonoveramentetanteedècondifficoltàchesiriesceacapire,inunaregionedimontagnacomelanostra,purcontuttalabuonavolontàdi operare,checosasipuòfaredipiùemeglioperesseretranquillisottotuttiiprofili diintervento.Inquestosenso,voiciaveteillustratomoltobenequestaseraalcuni temi, su cui sicuramente sarà necessario tornare per approfondirli e soprattutto perriuscireacapiresec’èlapossibilitàdiandareleggermenteoltrequelloacui siamooggichiamatiafare,altrimentirischiamoeffettivamentedimettereinforte imbarazzochiamministraalivellolocale...Perchénoiabbiamoanchedeipiccoli Comunidovechiamministrapuònonaverecompetenzaindeterminatemateriee quindinonpuòcheaffidarsiaqualcunocheglidice«ècosì’»o«nonècosì».Se questononbasta,nonsoincheterminiiopossotutelarmi,achipossochiedere... Chiedoauno,chiedoall’altro,poichiedoalterzo...Siamoperfettamented’accordo sulfattoche,piùconosciamo,meglioè,dobbiamoperòanchecapirequalèillimite diinterventonelqualepossiamomuoverci. Io credo, quindi, che i ringraziamenti che ho espresso all’inizio siano più che giustificati. L’Amministrazione regionale è organizzata come protezione civile con le sue 113 variediramazionielesueorganizzazioni,ilDipartimentodeilavoripubblicietutte lestrutturechelavoranoormaidaanniechestannocercandodiaffinareglistrumentiperattivarepreventivamentetuttociòcheèpossibileattivare.Ciononostante,ledifficoltàsipresentanoancora. Concludorinnovandoiringraziamentiavoituttiescusandomiperilritardocon cui sono arrivato. 114 Finito di stampare nelmesedimarzo2012 pressoMusumeciS.p.A. Quart(Valled’Aosta)