G_Giordano. Aspetti e momenti_ ARACNE_2005

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G_Giordano. Aspetti e momenti_ ARACNE_2005
Giancarlo Giordano. Aspetti e momenti di storia diplomatica
dell’Italia contemporanea. ARACNE,2005.
Recensione di Rosaria Di Girolamo
Nuove indagini storiche sulla diplomatica
dell’Italia contemporanea.
Giancarlo Giordano racconta la storia italiana a partire
dal 1891 al 1951 con una serie di saggi incentrati su alcuni
momenti essenziali della nostra vita politica e diplomatica.
La sua ricerca definisce alcune figure diplomatiche
della storia del governo italiano sulle quali poco si è scritto:
Antonio Di Rudinì Starabba 1 (Palermo,1839-Roma,1908) che
resse tre legislature la XVIIa : dal 1891-1892; la XIXa : il 1896 e
il 1897 e la XXa : 1897-1898.
In questo caso, quanto posto dallo storico all’attenzione del
lettore è un approfondimento degli accordi italo-spagnoli
supportato da una ricerca documentaria che risale alla XVIIa
Leg. del Di Rudinì. I documenti presentati dallo studioso - tra i
quali un carteggio tra lo statista italiano e il marchese C.
Alberto Maffei di Boglio e lo stesso Maffei-Teuran, riguardanti
gli accordi italo-spagnoli del 4 maggio 1891 2 sono successivi
1.Di Rudinì Starrabba, Antonio ad vocem marchese e deputato presidente
del Consiglio De Gubernatis 3, Sarti 1 I 367,432-435 in Italian Biographical
Index 4th cumulated and enlarged edition K.G. Saur München a cura di
Compiled by Bearbeitet von Tommaso Nappo 2007.
[Ricerca doc. di Rosaria Di Girolamo Cfr. T. Sarti. Il Parlamento Italiano nel
cinquantennio dello Statuto,p.252.1898.
«Caduto il Ministero Crispi nel febbraio 1891, fu chiamato il Di Rudinì a
formare il nuovo Gabinetto e tenne per sé la presidenza del Consiglio e il
portafoglio degli affari esteri non senza aver retto per qualche tempo anche
l’iterim della marina e dell’agricoltura. Cadde nel maggio 1892 ma risalì al
Governo all’indomani alla catastrofe d’Adua nel marzo del 1896 avendo gli
on. Ricotti ch’era stato incaricato dal Re di costituire il Nuovo Ministero,
caduto il bastone di maresciallo. Da allora egli si regge ancora, dopo due
rimpasti che desidero al Gabinetto un’orientazione diversa.»]
2.G.Giordano. Cap. I. Di Rudinì e gli accordi italo-spagnoli del 4 maggio
1891 in Aspetti e momenti di storia diplomatica dell’Italia contemporanea.
ARACNE,2005.
Giancarlo Giordano. Aspetti e momenti di storia diplomatica
dell’Italia contemporanea. ARACNE,2005.
Recensione di Rosaria Di Girolamo
ai due protocolli d’intesa - del 24 marzo 3 e del 15 aprile:
«relativi entrambi alla delimitazione delle zone d’influenza tra
l’Italia e l’Inghilterra nelle regioni che stanno a Sud, a Ovest, e
a Nord dell’Etiopia e dell’Eritrea.» 4 , presentati dal Ministro al
Parlamento, il 16 aprile 1891.
3.Ricerca doc. di Rosaria Di Girolamo Cfr. ATTI PARLAMENTARI XVII
- PRIMA SESSIONE 1890-91-CAMERA DEI DEPUTATI N. XVIII
(Documenti) - PROTOCOLLI 24 MARZO E 15 APRILE 1891RELATIVI ALLA
DELIMITAZIONE DELLE ZONE D’INFLUENZA TRA L’ITALIA E L’INGHILTERRA nelle
regioni a Sud, a Ovest,e a Nord dell’Etiopia e dell’Eritrea PRESENTATI DAL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MINISTRO AFFARI ESTERI DI RUDINÍ-seduta del 16
aprile.
LEGISLATURA
PROTOCOLE
LES SOUSSIGNÉS,
Marquis de Rudinì, président du conseil et ministre des affaires étrangères
de S.M. le Roi d’Italie,
Marquis de Dufferin et Ava ambassadeur de S.M. le Reine d’Angleterre
Imperatrice des Indes,
après mûr examen des intérêst respectifs des deux pays dans l’Afrique
orientale, sont convenus de ce qui suit:
1o La ligne de dé marcation, dans l’Afrique orientale entre les sphères
d’influence respectivament réservées à l’Italie et à la Grande Bretagna suivra,
à partir de la mer, le thalweb du fleuve Juba jusqu’au 6o de latitude nord,
Kismayu avec son territoire à la droite du fleuve restant ainsi à l’Angleterre.
La ligne suivra en suite le parallèle 6 o nord jusqu’au méridien 35o est
Greenwich, qu’elle remontera jusqu’au Nil bleu.
2o Si les explorations ultérieures venaient, plus tard, en indiquer l’opportunité,
le tracé suivant le 6 o lat.. Nord et le 35 o long. est Greenwich pourra, dans ses
détails, être amendé d’un commun accord d’après les condition
hydrographiques et orographiques de la contrée.
3o Il y aura, dans la station de Kismayu et son territoire égalité de traitement
entre sujets et protégés des deux apys, soit pour leurs personnes, soit à l’égard
de leurs biens, soit enfin en ce qui concerne l’exercice de toute sorte de
commerce et industrie.
Fait à Rome, en double exemplaire, ce 24 mars 1891.
(L.S.) RUDINÌ
(L.S.) DUFFERIN AND AVA.
4.Op.cit. ATTI PARLAMENTARI XVII LEGISLATURA.
Giancarlo Giordano. Aspetti e momenti di storia diplomatica
dell’Italia contemporanea. ARACNE,2005.
Recensione di Rosaria Di Girolamo
Un’ampia parte del libro è dedicata alla storia che
comprende il decennio, poco più, 5 che va dall’impresa di
Fiume (1919) 6 , condotta da G. D’annunzio, al 1932.
Il capitolo dedicato all’impresa dannunziana di Fiume
indaga sulle conseguenze diplomatiche e strategiche dettate
dall’occupazione della città la ‘Reggenza di Carnaoʼ . La
principale figura storica delineata in queste pagine è il conte
Carlo Sforza (1872-1952), diplomatico di carriera Ministro
degli Esteri nel gabinetto Giolitti, firmatario, il 12 novembre
1920, del trattato di Rapallo con la Jugoslavia per definire i
confini con l’Italia.
L’opera diplomatica di Carlo Sforza 7 è, nuovamente,
ricordata dal Giordano - per la carica coperta dall’illustre
personaggio come Ministro degli Esteri tra il 1947 e il 1951, in
vista della ratifica dei trattati di pace post-bellici funzionali
all’adesione dell’Italia al patto atlantico - attraverso una
puntuale ricostruzione dell’incontro italo-francese del 1951
avvenuto a S. Margherita.
Altrettanto inedite si possono considerare le pagine
rivolte allo studio del periodo storico che intercorre tra le due
guerre e la crisi della repubblica socialista tedesca che aprono
una finestra anche sulla figura di statista di Benito Mussolini.
5.L’impresa di Fiume fu condotta da G. D’Annunzio che nel 1919 si pose
a capo di un gruppo di giovani militari su consiglio dei Granatieri di Sardegna
dopo essersi assicurato il sostegno di Benito Mussolini. La conquista di Fiume
si concluse in un primo momento nel 1920 col trattato di Rapallo con la
proclamazione un governo provvisorio al quale le truppe del gen. E. Caviglia
intimò lo scioglimento a seguito del quale se ne creò uno successivo nel 1924
con gli accordi di Roma in cui la città di Fiume fu resa dalla Iugoslavia
all’Italia, in cambio di Porto Barosa e del cd. Delta.
6.G.Giordano, op.cit. Cap. III - Cap. IV - Cap. V - Cap. VI - Cap. VII.
7. Ivi. Cap. X.