Brochure - Istituto Di Cultura

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Brochure - Istituto Di Cultura
Roberto Cominati non è più una promessa ma
una certezza nell’arte pianistica italiana e
internazionale. Ha comunque accettato l’invito
dell’Istituto a partecpare come artista residente
del mese di maggio al programma Le Promesse
dell’arte e di questo gli siamo grati. Il suo soggiorno
sarà un’occasione per far meglio conoscere e
apprezzare, in particolare al pubblico francese,
il suo immenso talento.
Il progetto di residenza di Roberto Cominati
consiste dunque in tre concerti, due all’Istituto
italiano di cultura di Parigi e uno all’Istituto italiano
di cultura di Strasburgo.
Per il primo concerto a Parigi il 22 maggio, il maestro
ha scelto un repertorio barocco e contemporaneo.
Il programma comprende tre sonate di Domenico
Scarlatti (L 33 in si minore, L 104 in do maggiore,
L 335 in mi maggiore), tre partiture di Couperin
(Les barricades mystérieuses, Le Tic-toc-choc, e
Le Carillon de Cythère), e una suite per orchestra
di Maurice Ravel (Le tombeau de Couperin).
Nella seconda parte del concerto, il pianista
eseguirà la Suite per violoncello in re minore nella
trascrizione di Leopold Godowsky, la Toccata e Fuga
in re minore nella trascrizione di Ignaz Friedman, e
la Ciaccona nella trascrizione di Ferruccio Busoni.
Per il secondo concerto, che egli darà a Parigi
il 28 maggio, Cominati suonerà musiche di Robert
Schumann, Carnaval op. 9, di Albéniz, Granada,
Asturias dalla Suite Espanola, e poi Almeria, e
Triana dal Secondo libro di Iberia, infine i Quattro
pezzi spagnoli di Manuel De Falla, e l’Allegro
de concierto di Enrique Granados.
Roberto Cominati (Napoli 1969), panista et pilota
d’aereo, a soli otto anni è stato ammesso per
meriti speciali al Conservatorio di San Pietro a
Majella a Napoli. Dal 1984 ha studiato con Aldo
Ciccolini all’Accademia Superiore di Musica
Lorenzo Perosi di Biella, e dal 1989 è stato seguito
da Franco Scala all’Accademia pianistica di Imola.
Artista di immenso talento, Primo Premio al
concorso internazionale Alfredo Casella di Napoli
nel 1991, Primo Premio al concorso pianistico
internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano nel
1993, Prix Jacques Stehman nell’ambito del
Concours Reine Elisabeth di Bruxelles nel 1999.
Ha suonato nelle principali istituzioni
concertistiche italiane, come il Teatro alla Scala,
il Teatro San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia,
il Comunale di Bologna, l’Accademia Chigiana,
l’Accademia di Santa Cecilia, e internazionali,
come il Concertgebouw di Amsterdam, il Sydney
Opera House di Melbourne, il Festival di
Salisburgo, il Semperoper di Dresde. Ha
collaborato con celebri direttori d’orchestra,
fra i quali Simon Rattle, Daniel Harding, Andrey
Boreyko e Leon Fleischer. Nel 2011 ha inciso
l’integrale per pianoforte di Maurice Ravel.
Nel gennaio 2015 ha debuttato al Concertgebouw
di Amsterdam nella serie Meesterpianisten.
Roberto Cominati n’est plus un jeune pianiste
prometteur mais un interprète confirmé, autant en
Italie que sur la scène internationale. Il a néanmoins
accepté l’invitation de l’Institut culturel italien à
participer en tant qu’artiste résident du mois
de mai au programme Les Promesses de l’art,
et nous lui en sommes reconnaissants.
Son séjour sera l’occasion, de mieux le faire
connaître, du public français notamment, et
d’apprécier son immense talent.
Roberto Cominati is no longer a promising
performer but rather a certainty in the world of
the piano, both in Italy and internationally.
Nonetheless he accepted the Italian Cultural
Institute’s invitation as artist in residence as part
of their “Promises of Art” programme for the month
of May 2015 and for this we are grateful to him.
His stay here will be the opportunity to make
his immense talent better known and appreciated
in France.
Le projet de résidence de Roberto Cominati
consiste en trois concerts, dont deux auront lieu à
l’Institut culturel italien de Paris et un à l’Institut
culturel de Strasbourg.
Cominati's residency project consists of three
concerts, two at the Italian Cultural Institute of
Paris and one at the Italian Cultural Institute of
Strasbourg.
Pour le premier concert à Paris le 22 mai, le maestro
a choisi un répertoire moderne. Le programme
comprend trois sonates de Domenico Scarlatti
(L 33 en si mineur, L 104 en do majeur, L 335 en mi
majeur), trois partitions de François Couperin,
(Les barricades mystérieuses, Le Tic-toc-choc,
Le Carillon de Cythère) et une suite pour orchestre
de Maurice Ravel (Le tombeau de Couperin).
Au cours de la seconde partie du concert, le pianiste
interprètera trois œuvres de Jean-Sébastien Bach :
la Suite pour violoncelle en ré mineur dans
la transcription de Leopold Godowsky, La Toccata
et la Fugue en ré mineur dans la transcription
d’Ignaz Friedman et enfin la Chaconne dans
la transcription de Ferrucio Busoni.
For the first Parisian concert on May the 22nd
the maestro has chosen modern repertoire.
The programme will consist of three Sonatas by
Scarlatti (L 33 in B minor, L 104 in C major, L 335 in
E major), three pieces by Couperin (Les Barricades
Mystérieuses, Le Tic-Toc-Choc, Le Carillon
de Cithère, and Maurice Ravel’s Le Tombeau
de Couperin. In the second half of the concert
the pianist will perform pieces by Johannes
Sebastian Bach: Leopold Godowsky’s transcription
of the Cello Suite in D minor, Ignaz Friedman’s
transcription of the Toccata and Fugue in D minor,
and the Ferruccio Busoni transcription of the
Chaconne.
Pour le second concert qu’il donnera à Paris
le 28 mai, Cominati a choisi d’interpréter Carnaval
op. 9 de Robert Schumann ainsi que des œuvres
d’Isaac Albéniz, Granada, Asturias de la Suite
española, puis Almeria et Triana du second livre
d’Iberia. Le concert se terminera par Quatre
Pièces espagnoles de Manuel de Falla et Allegro
de Concierto d’Enrique Granados.
Roberto Cominati né à Naples en 1969, est l’un
des meilleurs pianistes italiens, et fut aussi pilote
d’avion. Il fut admis, dès l’âge de 8 ans grâce
à une dérogation spéciale, au Conservatoire de
San Pietro a Majella de Naples. En 1984, il a
commencé à étudier avec Aldo Ciccolini à
l’Accademia superiore di musica Lorenzo Perosi
de Biella, et à partir de 1989 Franco Scala l’a suivi
à l’Accademia pianistica de Imola. Cet artiste
de grand talent a reçu le premier prix au concours
international Alfredo Casella de Naples en 1991,
le premier prix au concours international de piano
Ferruccio Busoni de Bolzano en 1993, et le prix
Jacques Stehman dans le cadre du concours
Reine Elisabeth de Bruxelles en 1999. Il a donné
des concerts dans les plus prestigieuses salles
italiennes, comme La Scala de Milan, le Teatro
San Carlo de Naples, La Fenice à Venise, le Teatro
Comunale de Bologne, l’Accademia Chigiana à
Sienne et l’Accademia di Santa Cecilia à Rome.
Il s’est également produit à l’étranger, notamment
au Concertgebouw d’Amsterdam, au Sydney Opera
House de Melbourne, au festival de Salzbourg, et
au Semperoper de Dresde. Il a collaboré avec de
célèbres chefs d’orchestre, parmi lesquels Simon
Rattle, Daniel Harding, Andrey Boreyko et Leon
Fleischer. En 2011, il a enregistré l’intégrale pour
piano de Maurice Ravel. En janvier 2015, il a fait
ses débuts au Concertgebouw d’Amsterdam dans
le cadre du cycle Meesterpianisten.
For the second concert which will take place in
Paris on the 28th of May, Cominati will play Robert
Schumann’s Carnaval op. 9, Granada and Asturias
from the Suite Espagnola by Albéniz, and then
Albeniz’s Almeria and Triana from his second book
of Iberia, followed by the four Spanish pieces
by Manuel De Falla, and the Allegro from the
Enrique Granados piano concerto.
Roberto Cominati, Pianist and Pilot was born in
Naples in 1969 and the young age of eight was
admitted to the San Pietro a Majella conservatory
in Naples for his special merits. In 1984 he began
studying with Aldo Cicciolini at the Accademia
Superiore di Musica Lorenzo Perosi in Biella, and
from 1989 studied with Franco Scala at the Piano
Academy in Imola. An artist of immense talent, he
was awarded first prize in the Alfredo Casella
International Piano competition in Naples in 1991,
first prize in the international Ferruccio Busoni
competition in Bolzano, the Prix Jacques Stehman
in Brussels at the Reine Elisabeth competition in
1999. He has played in all the main Italian concert
halls such as La Scala in Milan, Teatro San Carlo in
Naples, La Fenice in Venice, Comunale in Bologna,
l'Accademia Chigiana, l'Accademia di Santa
Cecilia, and international halls such as the
Amsterdam’s Concertgebouw, Sydney Opera
House in Melbourne, Salzburg Festival, and the
Dresden Staatsoper. He has collaborated with
celebrated conductors such as Simon Rattle,
Daniel Harding, Andrey Boreyko and Leon
Fleischer. In 2011 he recorded Ravel's complete
piano works. In January 2015 he made his debut at
the Amsterdam Concertgebouw in the
Meesterpianisten series.
“I miei genitori sono da sempre appassionati
di musica. Mi hanno regalato da bambino dei
giocattoli musicali e poi una pianolina che ho
imparato a suonare a orecchio ma è stata decisiva.
A cinque anni ho preso le prime lezioni di
pianoforte, due anni dopo ho suonato in pubblico,
a otto anni ho ottenuto l’iscrizione ‘speciale’ al
Conservatorio di San Pietro a Majella.. e via così”.
Si diceva del personaggio: il pianista è nello stesso
tempo pilota di aerei e in città va in giro in
bicicletta. Non si pensi ai gingilli da aeroclub: è
copilota degli aerei civili di Air One. Pianoforte e
aerei non hanno nulla in comune. Lo ammette: “La
musica richiede la follia che c’è in ognuno di noi.
L’aereo – specie quelli grandi che io amo – impone
una serie di regole e di procedure ineludibili. E per
quanto mi riguarda, soddisfa la mia passione per i
mezzi mobili”. Ma due cose tanto diverse possono
coesistere? “Sì, basta curare gli spazi e i tempi”.
Torniamo alla musica.Gli pongo la domanda sui
compositori preferiti. “Non ne ho perché vado a
periodi. Ho avuto fasi di particolare simpatia per
Johann Sebastian Bach e altre per la musica
francese. Adesso non saprei. Suono molto
volentieri il Concerto K488 perché era nella colonna
sonora di un vecchio film di Luigi Comencini,
Incompreso, che mi ha commosso assai. Al di là
della musica classica apprezzo varie colonne
sonore (penso alle musiche di Ennio Morricone per
C’era una volta in America, e Nuovo cinema
Paradiso), ricordo le canzoni quando ero ragazzo,
non mi dispiace certo il jazz e stimo Stefano
Bollani, un grande pianista”.
[Franco Fayenz, Il Foglio Quotidiano,
Anno XV, numero 105, 5 maggio 2010]
« Mes parents ont toujours été passionnés
de musique. Lorsque j’étais enfant, ils m’offraient
des jouets musicaux et puis un jour j’ai reçu un
petit piano mécanique sur lequel j’ai appris à jouer
à l’oreille, ce qui fut décisif. À 5 ans, j’ai pris mes
premières leçons de piano, deux ans plus tard je
jouais en public, à 8 ans j’ai obtenu une dérogation
spéciale pour mon inscription au conservatoire de
San Pietro a Majella… et ainsi de suite ».
On disait de lui qu’il est pianiste et pilote d’avions
mais qu’en ville il circule à vélo. N’allez pas croire
qu’il ne fait que s’amuser avec des petits coucous
d’aéroclub : il est copilote de ligne dans l’aviation
civile chez Air-One. Le piano et les avions n’ont
rien en commun. Il l’admet : « la musique sollicite
la folie qui est en chacun de nous. Les avions – en
particulier les grands que j’affectionne – imposent
un ensemble de règles et de procédures incontournables. Et en ce qui me concerne, ils satisfont ma
passion pour les moyens de déplacement ».
Mais deux passions si différentes peuvent-elles
coexister ? « Oui, il suffit de savoir aménager
l’espace et le temps ». Revenons à la musique.
À la question de savoir quels sont ses compositeurs
préférés : « Je n’en ai aucun, ce sont plutôt
des époques. J’ai eu en particulier des phases de
sympathie pour la musique de Jean-Sébastien
Bach et pour la musique française. Maintenant, je
ne saurais dire. Je joue très volontiers le concerto
K. 488 car il est dans la bande-son d’un vieux film
de Luigi Comencini, L’incompris, qui m’a beaucoup
ému. En plus du classique, j’apprécie différentes
musiques de films (je pense aux compositions
d’Ennio Morricone dans Il était une fois en Amérique
et dans Cinema Paradiso), je me souviens des
chansons de ma jeunesse, le jazz ne me déplaît
certainement pas et j’estime que Stefano Bollani
est un grand pianiste ».
[Franco Fayenz, Il Foglio Quotidiano,
Année XV, numéro 105, le 5 mai 2010]
“My parents were always passionate about music.
As a child they gave me musical toys and then a
melodica that I learnt to play by ear, but it was a
decisive moment. At 5 years old I had my first piano
lesson, two years later I played in public, and at 8
I obtained ‘special’ admission to the conservatory
of San Pietro a Majella... And then it went on like
that”. The pianist is also a pilot and goes around
the city on his bike. But you shouldn't be thinking of
aeroclub trinkets. He is copilot on civil flights for
AirOne. Aircrafts and pianos have nothing in
common. He admits it – “music requires the
madness that we all have inside us. Airplanes,
especially the big ones that I love, impose a series
of procedures rules and regulations that you can’t
sidestep. And as far as I’m concerned, it satisfies
my passion for mobile vehicles”. But can such
opposites coexist? “Yes, you simply have to take
care of time and space”. We get back to music –
I ask him about his favourite composers.“I don’t
have any because I go through phases. I have
had periods of particular fondness for Johann
Sebastian Bach, and then at other points for French
music. Right now I don't know. I’m very happy to
play this concerto, K. 488, because it was on the
soundtrack to an old film by Luigi Comencini called
Incompreso (Misunderstood) which was shown on
TV again and moved me a lot. Apart from classical
music I appreciate several soundtracks for film
(I’m thinking in particular of Ennio Morricone’s
music for Once Upon a Time in America and Cinema
Paradiso) – I remember the songs from when
I was a kid. I love jazz and admire Stefano Bollani,
a great pianist”.
[Franco Fayenz, Il Foglio quotidiano,
XV Year, n. 105, 5th may 2010]
Le promesse dell’arte è un programma che
mira a far conoscere in Francia i giovani
talenti italiani, nel campo dell’arte figurativa,
dell’architettura, della musica, della fotografia,
del cinema, della letteratura. Ogni mese
l’Istituto Italiano di Cultura ospita un artista
nel complesso storico dell’Hôtel de Galliffet,
mettendogli a disposizione spazi e impegnandosi a presentare il progetto che l’artista avrà
realizzato durante la sua residenza.
Les promesses de l’art est un programme qui
vise à promouvoir en France les jeunes talents
italiens, dans le domaine de l’art figuratif, de
l’architecture, de la musique, de la photographie, du cinéma et de la littérature. Tous les
mois l’Institut culturel italien accueille un
artiste dans les locaux historiques de l’Hôtel
de Galliffet, mettant à sa disposition des
espaces et s’engageant à présenter le projet que
l’artiste aura réalisé au cours de sa résidence.
Le promesse dell’arte is a program that
aims to promote the acquaintance of young
italian talents in France in the areas of art,
architecture, music, photography, cinema and
literature. Every month the Italian Cultural
Institute will host an artist in the historic
Hôtel de Galliffet, providing a studio. The
residency will end with a presentation.
Les promesses de l’art
Istituto Italiano di Cultura
Paris
per
mai 2015
piano
solo
Roberto
Cominati
présentation
22/5/2015
Istituto Italiano di Cultura
direction Marina Valensise
› 73, rue de Grenelle – 75007 Paris
renseignements ›
www.iicparigi.esteri.it › 01 44 39 49 39
horaires pendant la journée
lundi-vendredi, de 10h à 13h et de 15h à 18h
réservation obligatoire pour toutes
les manifestations uniquement sur
› www.iicparigi.esteri.it
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