L`Airbus A321 - fabriziobonomo.it

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AIRBUS A 321
MEZZI
L’AIRBUS A 321 ALITALIA
La consegna nei mesi corsi alla compagnia di bandiera italiana dei primi dei 40 velivoli
della serie A321 da lei ordinati, è l’occasione per mettere a fuoco il recente sviluppo
tecnologico del settore, oltre che le politiche commerciali e d’immagine che lo governano e
rendono determinanti anche singoli interventi di finitura, come la larghezza dei sedili o la
definizione cromatica degli spazi, affidata in questo caso alla Giugiaro Design
Uno degli ultimi nati della flotta Airbus e l’ultimo velivolo acquistato dalla compagnia di bandiera italiana l’A321 - può essere a pieno titolo indicato come esempio significativo dell’evoluzione tecnologica del settore aereo, oltre che dell’adattamento che ogni singola
compagnia attua sui propri mezzi a seguito di specifiche analisi di mercato e di sviluppo commerciale.
L’A321 è una versione allungata del più noto A320,
rispetto al quale presenta alcune modifiche strutturali, tali da rendere questo modello più duttile e in
grado di servire con maggiore economicità le rotte
europee e quelle del nord Africa e del Medio Oriente,
in particolare, per Alitalia, da Milano e Roma per
Parigi, MOsca e Tel Aviv. Rispetto al modello precedente offre infatti il 24 per cento in più di posti a
sedere - ora 187, con una Business Class estendibile
fino a 110 posti - e il 40 per cento in più di volume per
le merci, per un totale di 52,16 metri cubi, appunto
per una fusoliera più lunga di quasi sette metri.
Il suo successo deriva proprio dalla maggiore capacità,
che permette di aumentare l’offerta di posti verso
aeroporti congestionati (come Milano Linate o
Heathrow) non consentono aumenti di frequenze.
Ideato e costruito dal consorzio europeo Airbus, questo aereo è oggi fra i più evoluti dal punto di vista tecnologico, sia per quanto riguarda la strumentazione,
che nei materiali (compositi e leghe avanzate), che
nelle prestazioni.
Una caratteristica molto importante è l’appartenenza
del velivolo ad un’unica famiglia di modelli, diversi
per capacità unitaria e raggio d’azione, ma sostanzialmente analoghi per quanto riguarda l’impiego dei
piloti, data la similitudine tra i vari tipi di aereo, con
notevole vantaggio economico per quanto concerne
l’intercambiabilità dei piloti stessi.
La vera innovazione consiste principalmente nella
progettazione delle nuove cabine di pilotaggio che
utilizzano il sistema “Fly-By-Wire”, sistema in cui il
comando di tutti gli strumenti avviene elettricamente,
attraverso uno specifico canale elettrico controllato da
un computer, e non per mezzo di comandi meccanici,
come negli aerei della precedente generazione.
Uno degli Airbus A 321
recentemente acquistati
dall’Alitalia.
KINEO 6 1995
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AIRBUS A 321
MEZZI
COMMITTENZA
REALIZZAZIONE
Alitalia.
Airbus Industrie. Poltrone:
“Shuttle-390” Avio Interiors.
PROGETTO
Airbus Industrie. Interni
cabina passeggeri: Alitalia.
Poltrone: Avio Interiors.
Progetto cromatico:
Giugiaro Design.
TEMPI
Progetto: 1991 (colori).
Consegne: 5 nel 1994, 3 nel
1995, 5 nel 1996.
Complessivamente, alla gestione e al controllo del
sistema provvedono cinque computer separati, ciascuno capace di supplire alle eventuali avarie dell’altro.
Concretamente, la rimozione del sistema meccanico
di controllo delle superfici mobili ha di fatto trasformato l’impostazione tradizionale impostazione della
cabina di pilotaggio, che non ha più i due volantini
(uno per pilota) con colonna centrale dei comandi di
volo ma due “Side-Stick Controller” (simili a Joy
stick), posti sui lati esterni della cabina, a lato dei sedili, direttamente collegati ai computer di bordo.
Una ulteriore innovazione, che si va estendendo in
tutte la cabine di pilotaggio della nuova generazione,
consiste nei grandi visori elettronici a colori che sostituiscono molti dei numerosi strumenti analogici: la
cabina dell’A321 è dotata di 6 grandi visori elettronici
a colori a cristalli liquidi, ognuno dei quali raggruppa
al suo interno diverse funzioni (fino a sei).
Tornando alle dimensioni interne, la maggiore
ampiezza della fusoliera ha precise ricadute sulla configurazione degli spazi interni e sull’offerta di servizi,
sui quali si basa molta della politica commerciale di
ciascuna compagnia. La distribuzione interna è infatti
relativamente libera, a parte la cabina di pilotaggio, e
ciascuna compagnia ha la possibilità, ad esempio, di
offrire maggior confort diminuendo i posti a sedere, o
viceversa garantire una maggiore capienza penalizzando (e si gioca sui millimetri) gli spazi; oppure aumen-
Al centro, schema
dell’evoluzione
dimensionale degli Airbus
da breve/medio raggio.
Vista della cabina di
pilotaggio e particolare
della cabina passeggeri
dell’A321 Alitalia.
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Pianta della parte
anteriore dell’aereo.
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AIRBUS A 321
MEZZI
tare o ridurre al minimo i servizi a bordo, come
tipo di cucina o numero di servizi igienici.
Nel caso specifico, Alitalia ha scelto una configurazione a 187 posti, e una disposizione interna di
sei sedili per fila divisi (tre e tre) da un corridoio
centrale. Nelle due file poi, si è scelto di migliorare la qualità delle sedute, specie di quella centrale, che è leggermente più larga per garantire
un buon confort anche in questa posizione già
di per sé sacrificata; così i posti laterali - corridoio e oblò - hanno una larghezza di 17.25”
inches (circa 43 centimetri), mentre quello centrale è di 19.50” inches (circa 49 centimetri).
Questo mantenendo sufficientemente ampio il
corridoio centrale (19 inches, circa 48 centimetri).
Per quanto riguarda i servizi di bordo, sull’A321
Alitalia si è scelta una configurazione a due blocchi,
In alto, il blocco da tre
poltrone “Shuttle 390”
Avio Interiors.
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Sezione trasversale della
fusoliera e, in alto,
l’ abreast (disposizione dei
sedili) 3+3, della
configurazione Alitalia.
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Pianta della parte
centrale dell’aereo.
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MEZZI
l’uno anteriore e l’altro posteriore, così da garantire
una più veloce e pratica variazione dell’offerta: quindi
una scelta di capacità flessibile ad ogni esigenza commerciale.
Infine, l’aspetto cromatico degli spazi. Airbus offriva
due soluzioni base - vincolanti per le pareti laterali, i
soffitti, le cappelliere, le uscite di sicurezza, i blocchi
di servizio: versione “calda”, beige e marrone; versione “fredda”, cobalto e celeste.
La scelta di Alitalia è caduta sulla soluzione “fredda” e
da qui è stata impostata la definizione cromatica degli
arredi (poltrona, tappeti, tende, paratie frontali); il
progetto è stato affidato, in linea con la politica di
immagine intrapresa da alcuni anni, a una “griffe”
industriale di fama internazionale, in questo caso
la Giugiaro Design.
La soluzione adottata si articola su un insieme
cromatico che sviluppa il tema di base per
creare un ambiente capace di infondere sensazioni di freschezza, chiarezza, semplicità, come
esplicitamente richiesto dalla compagnia.
Il tessuto di rivestimento delle poltrone presenta un originale disegno ispirato a volute
spaziali appositamente disegnato dallo studio
torinese, che ha preso spunto dal disegno di un
planetario interpretato dal computer, di una tonalità grigio cobalto che si fonde con l’insieme delle
tonalità di tutta la cabina, progettata con tappetini blu
scuro screziato, telino in tinta, pareti grigio azzurre e
un soffitto molto chiaro e luminoso.
In alto, sezione del
sedile “Shuttle 390” e
particolare del sedile e
del rivestimento della
parete laterale.
Pianta della sezione
di coda dell’aereo.
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Cartella dei materiali e
dei colori definita da
Giugiaro Design per
l’allestimento interno
degli A321 Alitalia.
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