Consegna dei diplomi alla scuola della Santa Famiglia a Gaza

Transcription

Consegna dei diplomi alla scuola della Santa Famiglia a Gaza
Consegna dei diplomi alla scuola della Santa Famiglia a Gaza
S.E. Mons. Marcuzzo, accompagnato da Don Hijazin, Direttore Generale delle scuole del
Patriarcato latino in Palestina e Israele, ha partecipato alla consegna dei diplomi agli allievi
della scuola della Santa Famiglia, la migliore scuola di Gaza. Zoom su questa cerimonia
tradizionale e solenne.
GAZA, lunedì 22 aprile 2013
Nella scuola della Santa Famiglia di Gaza,
diretta dal Patriarcato latino di Gerusalemme,
ha avuto luogo lunedì 22 aprile la tradizionale
consegna dei diplomi agli studenti della classe
finale, la dodicesima, in quest’occasione è
stata inaugurata la nuova grande sala. Questa
consegna dei diplomi «Haflat Takhrij», come
la si chiama con simpatia, conserva sempre
un’aria di magia per le scuole di Terra Santa e
del Patriarcato. Questa cerimonia è preparata con molto impegno. Il Patriarca o i suoi
Vicari non mancano mai a questo appuntamento solenne e pastorale, importante sia dal
punto di vista culturale che civile.
Quest’anno è stato S.E. Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vicario patriarcale per Israele,
a recarsi a Gaza, poiché il Patriarca Fouad Twal aveva altri impegni urgenti ed anche il
Vicario per la Palestina, S.E. Mons. William Shomali. Era accompagnato da Don Faysal
Hejazin, Direttore generale delle scuole del Patriarcato in Palestina e Israele, da Don
Humam Khzouz, economo generale del Patriarcato e da una coppia di volontari di Terra
Santa, il principe spagnolo Jaime Mendez de Vigo e la principessa tedesca Monika Zu
Lowestein. Al passaggio Erez sono stati accolti da P. Jorge Hernandez, ive, parroco e
direttore della scuola e dai collaboratori della parrocchia e dell’istituto scolastico. La vicedirettrice ed organizzatrice della festa, Nevine Ghattas Hakurah, e tutto il corpo insegnante
hanno accolto la delegazione patriarcale con le fanfare scouts e la musica presso la
scuola, che si trova nel quartiere Al-Rimal. La situazione generale era calma e niente ha
ostacolato il passaggio e l’arrivo, salvo, naturalmente, le interminabili attese ed i numerosi
controlli, malgrado la coordinazione precedentemente preparata.
Tra gli invitati c’erano naturalmente i genitori e gli amici dei diplomati, il personale della
scuola al gran completo, le Religiose del Verbo Incarnato, le Suore del Rosario, le Suore
Missionarie della Carità, l’équipe dei progetti del Patriarcato, i responsabili locali della
Missione Pontificia e la signora Mouna Walid Shekheiber, vice-direttrice della scuola Deir
al-Latin. I responsabili del Ministero dell’Educazione erano anche invitati.
L’assemblea, tenutasi nella nuova sala della scuola che è stata costruita recentemente al
quarto piano con il generoso contributo della Fondazione Giovanni Paolo II, si è svolta
come di tradizione con gli inni nazionali palestinese e vaticano, la lettura di qualche
versetto della Bibbia e del Corano (letti da alcuni ragazzi della scuola), dei discorsi dei
responsabili, le immancabili e sempre belle dabkat e, naturalmente, la consegna dei
diplomi diretta dal Prof. Abdallah Joudeh. Un dettaglio interessante che generalmente non
si vede nelle altre scuole: ogni studente è venuto a ritirare il suo diploma accompagnato
dal padre e dalla madre.
Perseveranza ed eccellenza malgrado le difficoltà locali
Gli studenti che hanno terminato la dodicesima classe e che dunque faranno il tawjihi
‘elmi (scientifico) erano 17. Questo numero sembra piccolo a confronto delle altre scuole,
ma, come ha precisato Mons. Marcuzzo stesso, “quando si pensa che la scuola è stata
costruita solo 10 anni fa e quando si ricordano le circostanze drammatiche che Gaza ha
attraversato in questi tempi incredibilmente difficili (intifadha, instabilità, guerre e divisioni)
allora questo numero diventa fonte di gioia e di profonda riconoscenza al Signore e ai
responsabili”. Il Vescovo aggiunge poi: “la qualità inoltre compensa la quantità. È una
scuola eccellente, perché la scuola della Santa Famiglia è, risultati ufficiali del Tawjihi alla
mano, la miglior scuola di Gaza”.
Gli studenti di questa scuola sono 650 e 370 ce ne sono nell’altra scuola del Patriarcato a
Gaza. La grande maggioranza degli studenti è musulmana. Tra i 17 diplomati di
quest’anno 4 sono cristiani. Questa percentuale è leggermente in ribasso rispetto agli anni
precedenti. Ma, come ripetono i responsabili patriarcali “la Chiesa è sempre contenta di
rendere questo servizio culturale, scolastico, pedagogico ed educativo anche ai non
cristiani. È un valore sociale, interreligioso e civile di grande importanza per la presenza e
l’avvenire della Chiesa”.
Dei discorsi di circostanza sono stati fatti da Mons. G. Boulos Marcuzzo, a nome di S.B. il
Patriarca. Quindi da Don F. Hejazin, da P. Jorge e dal rappresentante dei giovani
diplomati. Tutti hanno ricordato P. Manuel Mussallam, fondatore della scuola e per molti
anni figura spirituale carismatica di Gaza. P. Faysal ha ricordato i diritti dell’uomo e lo
slogan delle scuole del Patriarcato per quest’anno “Per la giustizia e la pace”. Non ha
mancato di fare allusione ad alcune difficoltà che le nostre scuole a Gaza incontrano. Si
sa, ad esempio, che a partire dal prossimo anno il Ministero vorrebbe separare
completamente i ragazzi dalle ragazze nelle scuole, il che pone molti problemi di spazio e
di organizzazione per gli insegnanti e l’educazione.
Mons. Marcuzzo si è da parte sua congratulato con i giovani ed ha ringraziato lo staff ed i
benefattori della scuola, i Cavalieri del S. Sepolcro, ed i benefattori del nuovo piano, la
Fondazione Giovanni Paolo II, ha quindi ricordato l’identità e la missione della scuola
cattolica, soprattutto nella situazione particolare di Gaza. Egli ha trasmesso “il saluto di
amore e di pace” del nuovo Papa Francesco che aveva incontrato a Roma qualche giorno
prima. La sola menzione del nome di Papa Francesco ha suscitato un lungo e spontaneo
applauso.
Nel corso della cerimonia sono stati distribuiti dei segni di riconoscimento al maestro
Sharhabil Zaeem per i suoi servizi legali e giuridici; all’insegnante Zuheyrah Muhareb per i
suoi 25 anni di insegnamento e a Muhib Haddad per i suoi 25 anni di servizio alla
parrocchia e alla scuola come autista e guardiano.
Ricordiamo che il Patriarcato ha, oltre a questa scuola, un’altra istituzione scolastica a
Gaza, a fianco della chiesa parrocchiale, l’antica “Madrasat Deir al-Latin” che va dalla
scuola materna fino alla decima classe. La Chiesa ha inoltre un’altra scuola con tutte le
classi, quella delle Suore del Rosario.
Holy Family School graduation in Gaza
Bishop Marcuzzo accompanied by Father Hijazin, General Director of the Latin
Patriarchate Schools in Palestine and Israel, and Father Humam Khzouz, General
Administrator of the Latin Patriarchate, attended the 12th grade students’ graduation from
Holy Family School, the best school in Gaza.
GAZA – On Monday, April 22, 2013
The Holy Family School in Gaza, supervised
by the Latin Patriarchate of Jerusalem, held its
graduation ceremony of the grade 12
graduating students on April 22. It was also an
occasion for the inauguration of the new hall.
The granting of the diploma, “Haflat Takhrij”
(graduation prom), as it is favorably called, still
maintains an air of glamor for schools in the
Holy Land and the Patriarchate. Much
preparation is made for this ceremony. The Patriarch or his Vicars never fail to visit this
formal and pastoral event of cultural and civic importance.
Patriarch Fouad Twal was unable to attend this year’s graduation ceremony, however,
Bishop William Shomali, Patriarchal Vicar for Palestine and Bishop Giacinto-Boulos
Marcuzzo, Patriarchal Vicar for Israel came to Gaza with Father Faysal Hijazin and Father
Humam Khzouz, some volunteers from the Holy Land, the Spanish Prince Jaime Mendez
de Vigo and German Princess Monika Zu Löwenstein. They were greeted at the Erez
crossing by Father Jorge Hernandez, IVE, Parish Priest and Principal of the school, and by
employees of the parish and school. Mrs. Nevine Hakurah Ghattas, Vice-Principal and
organizer of the celebration, together with all the teaching staff, welcomed the Patriarchal
delegation with familiar and lively music played by the scouts’ band. The overall situation
was calm and nothing hindered the passage at arrival, except, of course, for the endless
waiting and numerous checkpoint controls, despite previous and advance coordination
request.
Among the guests were the parents and friends of the graduates, the entire school staff,
the Sisters of the Incarnate Word, the Rosary Sisters, the Missionary Sisters of Charity,
the Patriarchate project team, local Caritas and Pontifical Mission officials, and Mrs.
Mouna Walid Shekheiber, Deputy Director of Deir al-Latin School. Officials from the
Ministry of Education were invited.
The gathering was held in recently built school hall on the fourth floor, made possible with
the generous support of the John Paul II Foundation. The Palestinian and Pontifical
anthems are played, followed by the reading of some verses of the Bible and the Koran
(recited by boys of the school), speeches of officials, and as always the beautiful dabkat,
and finally, the presentation of diplomas by Prof. Abdallah Joudeh. An interesting detail
not usually observed in other schools is that each student came forward to receive the
diploma accompanied by parents.
Perseverance and excellence despite local difficulties
Seventeen students completed the twelfth grade and will take tawjihi ‘elmi (national
sciences exam). This number seems low compared to other schools, but as Bishop
Marcuzzo stated, “when you consider that the school was built just ten years ago, and
when we remember the tragic circumstances in Gaza which arose during this incredibly
difficult time (Intifada, instability, wars and divisions), then that number becomes a source
of joy and deep gratitude to the Lord and school managers.” He added: “besides, quality
compensates for the quantity. This is an excellent school and the official Tawjihi results
show that the Holy Family School is the best school in Gaza.”
Holy Family School has 650 students, and 370 in another school of the Latin Patriarchate
in Gaza. Majority of students are Muslim, of the 17 graduates this year, four are Christians.
This percentage is slightly lower than previous years. But as the Patriarchal leaders have
repeated, “the Church is always happy to provide this cultural and educational service
even to non-Christians. There are social, inter-religious and civil values of great
importance for the present and for the future of the Church.”
Impromptu speeches were given by Bishop Marcuzzo, on behalf of Patriarch Twal,
followed by Father F. Hijazin, Fr. Jorge Hernandez and a representative of the graduates.
All recalled Father Manuel Mussallam, the school founder and a spiritual charismatic figure
in Gaza for many years. Father Faysal spoke of human rights and the slogan of the
Patriarchate Schools this year: “For justice and peace.” He also referred to some problems
facing our Gaza schools, as an example: from the beginning of the next school year the
Ministry of Education wants separate boys and girls schools completely, which causes
several problems of space and organization for teachers and education.
Bishop Marcuzzo, after congratulating the youth, thanked the school staff and the school’s
benefactors, the Knights of the Holy Sepulcher, and the John Paul II Foundation for the
construction of the new floor. He spoke again of the identity and mission of Catholic
schools, in the particular situation in Gaza. He conveyed the “greeting of love and peace”
from the Pope Francis whom he met in Rome a few days before. Just the very mention of
Pope Francis’ name sparked a long spontaneous applause.
Due recognition was given to the Mr. Sharhabil Zaeem for his legal services; to Mr.
Zuheyrah Muhareb for 25 years of teaching; and to Mr. Haddad Muhib for 25 years service
to the parish and school as driver and security guard.
The Latin Patriarchate has another school in Gaza, near the Parish Church, the “Madrasat
Deir al-Latin”, from kindergarten to the tenth grade., and another full school run by the
Sisters of the Rosary.
Distribution des diplômes à l’école de la Sainte Famille à Gaza
Mgr Marcuzzo accompagné du Père Hizajin, directeur général des écoles du Patriarcat en
Palestine et Israël, a participé à la remise des diplômes des étudiants de l’école de la
Sainte Famille, la meilleure école de Gaza. Zoom sur cette cérémonie traditionnelle et
solennelle.
GAZA – Lundi 22 avril 2013
L’école de la Sainte Famille de Gaza, dirigée
par le Patriarcat latin de Jérusalem, a procédé
lundi 22 avril à la traditionnelle distribution des
diplômes aux étudiants de la classe terminale
de la douzième, inaugurant à cette occasion
leur nouvelle grande salle. Cette remise de
diplôme : «Haflat Takhrij», comme on l’appelle
avec sympathie, garde toujours un air de
magie pour les écoles de Terre Sainte et du
Patriarcat. Beaucoup d’efforts sont dépensés pour préparer cette cérémonie. Le
Patriarche ou ses vicaires ne manquent jamais à ce rendez-vous solennel et pastoral,
culturellement comme civilement important.
Cette année, le Patriarche Fouad Twal étant pris par d’autres engagements urgents, ainsi
que le vicaire patriarcal pour la Palestine, Mgr William Shomali, c’est Mgr Giacinto-Boulos
Marcuzzo, vicaire patriarcal pour Israël, qui s’est rendu à Gaza. Il était accompagné du
Père Faysal Hijazin, directeur général des écoles du Patriarcat en Palestine et Israël, du
Père Humam Khzouz, l’économe général du Patriarcat, et d’un couple de volontaires de
Terre Sainte, le prince espagnol Jaime Mendez de Vigo et la princesse allemande Monika
Zu Lowestein. Ils ont été accueillis au passage Erez par le Père Jorge Hernandez (IVE),
curé et directeur de l’école, et par des collaborateurs de la paroisse et de l’établissement
scolaire. A l’école elle-même, située dans le quartier Al-Rimal, c’est la vice-directrice et
organisatrice de la fête, Mme Nevine Ghattas Hakurah, et tout le staff enseignant qui ont
accueilli la délégation patriarcale, avec les fanfares scouts et la musique. La situation
générale était calme et rien n’a entravé le passage à l’arrivée sauf, bien sûr, les
interminables attentes et les nombreux contrôles, malgré la coordination précédemment
préparée.
Parmi les invités il y avait, naturellement, les parents et les amis des diplômés, le
personnel de l’école au grand complet, les Religieuses du Verbe Incarné, les Sœurs du
Rosaire, les Sœurs Missionnaires de la Charité, l’équipe des projets du Patriarcat, les
responsables locaux de la Caritas, les responsables de la Mission Pontificale et Mme
Mouna Walid Shekheiber, vice-directrice de l’école Deir al-Latin. Les responsables du
Ministère de l’Education avaient été invités.
La séance, tenue dans la nouvelle salle de l’école, construite tout récemment au
quatrième étage avec la contribution généreuse de la Fondation Jean-Paul II, s’est
déroulée traditionnellement avec les hymnes nationaux palestinien et pontifical, la lecture
de quelques versets de la Bible et du Coran (récités par des garçons de l’école), des
paroles des responsables, des immanquables et toujours belles dabkat et, bien sûr, la
distribution des diplômes ordonnée par le Prof. Abdallah Joudeh. Un détail intéressant
qu’on ne voit pas généralement dans les autres écoles : chaque étudiant venait retirer son
diplôme accompagné du père et de la mère.
Persévérance et excellence malgré les difficultés locales
Les étudiants qui ont terminé la douzième et qui vont donc faire le tawjihi ‘elmi
(scientifique) étaient au nombre de 17. Ce chiffre semble bas par rapport à d’autres écoles
mais, comme l’a précisé Mgr Marcuzzo lui-même, «quand on pense que l’école a été
construite il y a peine dix ans, et quand on se rappelle des circonstances dramatiques par
lesquelles Gaza est passée pendant ce temps incroyablement difficile (Intifadha,
instabilité, guerres et divisions), alors ce nombre devient source de joie et de profonde
reconnaissance au Seigneur et aux responsables.» Et l’évêque de rajouter : « la qualité,
d’ailleurs, compense la quantité. C’est une école excellente, puisque l’école de la Sainte
Famille est, résultats officiels du Tawjihi à la main, la meilleure école de Gaza».
Les étudiants de cette école sont 650, et ils sont 370 dans l’autre école du Patriarcat à
Gaza. La grande majorité des étudiants est musulmane. Parmi les 17 diplômés de cette
année, 4 sont chrétiens. Ce pourcentage est légèrement en baisse par rapport aux années
passées. Mais, comme le répètent les responsables patriarcaux, «l’Eglise est toujours
contente de rendre ce service culturel, scolaire, pédagogique et éducatif même aux non
chrétiens. Il y a là une valeur sociale, interreligieuse et civile de grande importance pour la
présence et l’avenir de l’Eglise.»
Des discours de circonstance ont été tenus par Mgr G. Boulos Marcuzzo, au nom de S.B.
le Patriarche. Puis par le Père F. Hijazin, par le P. Jorge et le représentant des jeunes
diplômés. Tous ont rappelé la personne de Père Manuel Mussallam, fondateur de l’école
et figure spirituelle charismatique de Gaza pendant de longues années. Le Père Faysal a
rappelé les droits de l’homme et le slogan des écoles du Patriarcat cette année: «Pour la
justice et la paix». Il n’a pas manqué de faire allusion à quelques difficultés que
rencontrent nos écoles à Gaza. L’on sait, par exemple, qu’à partir de l’année prochaine le
Ministère voudrait dans les écoles complètement séparer garçons et filles, ce qui pose
beaucoup de problèmes de place, d’organisation pour les instituteurs et l’éducation.
Mgr Marcuzzo, de son côté, après avoir félicité les jeunes et remercié le staff de l’école et
les bienfaiteurs de l’école, les Chevaliers du Saint-Sépulcre, et ceux de la construction du
nouvel étage, la Fondation Jean-Paul II, a rappelé l’identité et la mission de l’école
catholique, surtout dans la situation particulière de Gaza. Il a transmis la «salutation
d’amour et de paix» du nouveau pape François qu’il avait rencontré à Rome quelques
jours avant. Le seul rappel du nom du pape François a suscité un long applaudissement
spontané.
Au cours de la cérémonie, des signes de reconnaissance ont été distribués au Maître
Sharhabil Zaeem, pour ses services légaux et juridiques; à l’institutrice Zuheyrah Muhareb
pour ses 25 ans d’enseignement ; et à M. Muhib Haddad pour ses 25 ans de service à la
paroisse et à l’école, comme chauffeur et gardien.
L’on se rappelle que le Patriarcat a, outre cette école, un autre établissement scolaire à
Gaza, à côté de l’Eglise paroissiale, l’ancienne «Madrasat Deir al-Latin» qui va du jardin
d’enfants jusqu’à la dixième. Et l’Eglise a également une autre école complète, celle des
Sœurs du Rosaire.
‫ﺣﻔﻝ ﺍﻟﺗﺧﺭﻳﺞ ﻓﻲ ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ ﺍﻟﻣﻘﺩﺳﺔ ﻓﻲ ﻏﺯﺓ‬
‫ﻏﺯﺓ – ﻳﻭﻡ ﺍﻻﺛﻧﻳﻥ ‪ 22‬ﻧﻳﺳﺎﻥ ‪ ،2013‬ﺷﺎﺭﻙ ﺳﻳﺎﺩﺓ ﺍﻟﻣﻁﺭﺍﻥ ﻣﺎﺭﻛﻭﺗﺳﻭ ﺑﺭﻓﻘﺔ ﺍﻷﺏ ﺣﺟﺎﺯﻳﻥ‪،‬‬
‫ﻣﺩﻳﺭ ﻋﺎﻡ ﻣﺩﺍﺭﺱ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻓﻲ ﻓﻠﺳﻁﻳﻥ ﻭﻓﻲ ﺇﺳﺭﺍﺋﻳﻝ‪ ،‬ﻓﻲ ﺣﻔﻝ ﺗﺧﺭﻳﺞ ﻁﻼﺏ ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ‬
‫ﺍﻟﻣﻘﺩﺳﺔ‪ ،‬ﺃﻓﺿﻝ ﻣﺩﺍﺭﺱ ﻏﺯﺓ‪ .‬ﺇﻟﻳﻛﻡ ﺗﻔﺎﺻﻳﻝ ﻋﻥ ﻫﺫﺍ ﺍﻟﺣﻔﻝ‪.‬‬
‫ﺃﻗﺎﻣﺕ ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ ﺍﻟﻣﻘﺩﺳﺔ ﺑﺈﺩﺍﺭﺓ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ‬
‫ﺍﻟﻼﺗﻳﻧﻳﺔ ﻓﻲ ﺍﻟﻘﺩﺱ ﻳﻭﻡ ﺍﻻﺛﻧﻳﻥ ‪ 22‬ﻧﻳﺳﺎﻥ ﺍﻟﺣﻔﻝ‬
‫ﺍﻟﺗﻘﻠﻳﺩﻱ ﻟﺗﺧﺭﻳﺞ ﻁﻼﺏ ﺍﻟﺻﻑ ﺍﻟﺛﺎﻧﻲ ﻋﺷﺭ ﻭﺑﻬﺫﻩ‬
‫ﺍﻟﻣﻧﺎﺳﺑﺔ ﺃﻳﺿﺎ ﺟﺭﻯ ﺍﻓﺗﺗﺎﺡ ﻗﺎﻋﺔ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﺍﻟﺟﺩﻳﺩﺓ‬
‫ﺍﻟﺗﻲ ﺷﻳﺩﺕ ﻣﺅﺧﺭﺍ ﺑﻔﺿﻝ ﻛﺭﻡ ﻣﺅﺳﺳﺔ ﻳﻭﺣﻧﺎ‪-‬‬
‫ﺑﻭﻟﺱ ﺍﻟﺛﺎﻧﻲ‪.‬‬
‫ﻭﺑﻣﺎ ﺃﻥ ﻛﺎﻥ ﻏﺑﻁﺔ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻙ ﻭﻧﺎﺋﺑﻪ ﺳﻳﺎﺩﺓ‬
‫ﺍﻟﻣﻁﺭﺍﻥ ﻭﻟﻳﻡ ﺷﻭﻣﻠﻲ ﻗﺩ ﺍﻧﺷﻐﻼ ﺑﺎﻟﺗﺯﺍﻣﺎﺕ ﻫﺎﻣﺔ‬
‫ﺃﺧﺭﻯ‪ ،‬ﺃﻧﺎﺏ ﻋﻧﻪ ﺳﻳﺎﺩﺓ ﺍﻟﻣﻁﺭﺍﻥ ﺟﻳﺎﺷﻳﻧﺗﻭ‪-‬ﺑﻭﻟﺱ ﻣﺎﺭﻛﻭﺗﺳﻭ‪ ،‬ﺍﻟﻧﺎﺋﺏ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻲ ﻓﻲ ﺇﺳﺭﺍﺋﻳﻝ‬
‫ﻟﺣﺿﻭﺭ ﺍﻟﺣﻔﻝ ﻓﻲ ﻏﺯﺓ‪ .‬ﻭﻗﺩ ﺭﺍﻓﻘﻪ ﺍﻷﺏ ﻓﻳﺻﻝ ﺣﺟﺎﺯﻳﻥ‪ ،‬ﻣﺩﻳﺭ ﻋﺎﻡ ﻣﺩﺍﺭﺱ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻓﻲ‬
‫ﻓﻠﺳﻁﻳﻥ ﻭﻓﻲ ﺇﺳﺭﺍﺋﻳﻝ‪ ،‬ﻭﺍﻷﺏ ﻫﻣﺎﻡ ﺧﺯﻭﺯ‪ ،‬ﻣﺩﻳﺭ ﺍﻟﻣﺎﻟﻳﺔ ﺍﻟﻌﺎﻡ ﻓﻲ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻭﻣﺗﻁﻭﻋﻳﻥ ﻓﻲ‬
‫ﺍﻷﺭﺽ ﺍﻟﻣﻘﺩﺳﺔ‪ ،‬ﺍﻷﻣﻳﺭ ﺍﻹﺳﺑﺎﻧﻲ ﺧﺎﻳﻣﻲ ﻣﻧﺩﺯ ﺩﻩ ﻓﻳﻐﻭ ﻭﺍﻷﻣﻳﺭﺓ ﺍﻷﻟﻣﺎﻧﻳﺔ ﻣﻭﻧﻳﻛﺎ ﺯﻭ ﻟﻭﻭﻧﺷﺗﺎﻳﻥ‪.‬‬
‫ﻗﻭﺑﻝ ﺍﻟﻭﻓﺩ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻲ ﺑﻛﻝ ﺣﻔﺎﻭﺓ ﺃﻭﻻ ﻋﻠﻰ ﻣﻌﺑﺭ ﺇﻳﺭﺯ ﺛﻡ ﻓﻲ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﻓﻲ ﺣﻲ ﺍﻟﺭﻣﺎﻝ ﻋﻠﻰ ﺃﻧﻐﺎﻡ‬
‫ﻣﻭﺳﻳﻘﻰ ﻭﻁﺑﻭﻝ ﺍﻟﻔﺭﻗﺔ ﺍﻟﻛﺷﻔﻳﺔ‪.‬‬
‫ﺣﺿﺭ ﺑﻳﻥ ﺍﻟﻣﺩﻋﻭﻳﻥ ﺃﻭﻟﻳﺎء ﺃﻣﻭﺭ ﺍﻟﻁﻼﺏ ﺍﻟﻣﺗﺧﺭﺟﻳﻥ ﻭﻣﻭﻅﻔﻭ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﻭﺭﺍﻫﺑﺎﺕ ﺍﻟﻛﻠﻣﺔ ﺍﻟﻣﺗﺟﺳﺩﺓ‬
‫ﻭﺭﺍﻫﺑﺎﺕ ﺍﻟﻭﺭﺩﻳﺔ ﻭﺭﺍﻫﺑﺎﺕ ﺍﻟﻣﺣﺑﺔ ﻭﻁﺎﻗﻡ ﻣﺷﺎﺭﻳﻊ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻭﻣﺳﺅﻭﻟﻭ ﻛﺎﺭﻳﺗﺎﺱ ﻭﺍﻟﺑﻌﺛﺔ ﺍﻟﺑﺎﺑﻭﻳﺔ‬
‫ﺍﻟﻣﺣﻠﻳﺔ ﻭﺍﻟﺳﻳﺩﺓ ﻣﻧﻰ ﻭﻟﻳﺩ ﺷﺣﻳﺑﺭ‪ ،‬ﻧﺎﺋﺑﺔ ﺭﺋﻳﺱ ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺩﻳﺭ ﺍﻟﻼﺗﻳﻥ‪ .‬ﻛﻣﺎ ﺩﻋﻲ ﻟﻠﺣﻔﻝ ﻣﺳﺅﻭﻟﻭ‬
‫ﻭﺯﺍﺭﺓ ﺍﻟﺗﺭﺑﻳﺔ ﻭﺍﻟﺗﻌﻠﻳﻡ‪.‬‬
‫ﺟﺭﻯ ﺍﻟﺣﻔﻝ ﺑﺗﺭﺩﻳﺩ ﺍﻷﻧﺎﺷﻳﺩ ﺍﻟﻭﻁﻧﻳﺔ ﺍﻟﻔﻠﺳﻁﻳﻧﻳﺔ ﻭﺍﻟﺣﺑﺭﻳﺔ ﻭﻗﺭﺍءﺍﺕ ﻣﻥ ﺍﻟﻛﺗﺎﺏ ﺍﻟﻣﻘﺩﺱ ﻭﺍﻟﻘﺭﺁﻥ‬
‫ﺍﻟﻛﺭﻳﻡ ﻭﺇﻟﻘﺎء ﻛﻠﻣﺎﺕ ﺍﻟﻣﺳﺅﻭﻟﻳﻥ ﻭﺇﺩﺍء ﺍﻟﺩﺑﻛﺔ ﻭﺑﺎﻟﻁﺑﻊ ﺗﻭﺯﻳﻊ ﺍﻟﺷﻬﺎﺩﺍﺕ‪.‬‬
‫ﻣﻭﺍﻅﺑﺔ ﻭﺗﻔﻭﻕ ﺭﻏﻡ ﺍﻟﺻﻌﻭﺑﺎﺕ ﺍﻟﻣﺣﻠﻳﺔ‬
‫ﺑﻠﻎ ﻋﺩﺩ ﺍﻟﺧﺭﻳﺟﻳﻥ ﺍﻟﺫﻳﻥ ﺃﺗﻣﻭﺍ ﺍﻟﺻﻑ ﺍﻟﺛﺎﻧﻲ ﻋﺷﺭ ‪ 17‬ﻁﺎﻟﺑﺎ ﻭﻫﻡ ﺳﻳﺗﻘﺩﻣﻭﻥ ﻟﻠﺗﻭﺟﻳﻬﻲ ﺍﻟﻔﺭﻉ‬
‫ﺍﻟﻌﻠﻣﻲ‪ .‬ﺇﻥ ﻫﺫﺍ ﺍﻟﻌﺩﺩ ﻟﻳﺱ ﻣﺭﺗﻔﻌﺎ ﺑﺎﻟﻧﺳﺑﺔ ﻟﻠﻣﺩﺍﺭﺱ ﺍﻷﺧﺭﻯ‪ ،‬ﻟﻛﻥ ﻛﻣﺎ ﺃﺷﺎﺭ ﺍﻟﻣﻭﻧﺳﻧﻳﻭﺭ‬
‫ﻣﺎﺭﻛﻭﺗﺳﻭ ”ﺣﻳﻥ ﻧﺫﻛﺭ ﺑﺄﻥ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﺑﻧﻳﺕ ﻗﺑﻝ ﺃﻗﻝ ﻣﻥ ﻋﺷﺭ ﺳﻧﻭﺍﺕ ﻭﻧﻌﻳﺩ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﺫﺍﻛﺭﺓ ﺍﻟﺣﻭﺍﺩﺙ‬
‫ﺍﻟﻣﺄﺳﺎﻭﻳﺔ ﺍﻟﺗﻲ ﻣﺭ ﺑﻬﺎ ﻗﻁﺎﻉ ﻏﺯﺓ ﻳﺻﺑﺢ ﻋﺩﺩﺍ ﻛﻬﺫﺍ ﻣﺻﺩﺭ ﻓﺭﺡ ﻭﻋﺭﻓﺎﻥ ﻟﻠﺭﺏ ﻭﻟﻠﻣﺳﺅﻭﻟﻳﻥ‪“.‬‬
‫ﻋﺩﺩ ﻁﻼﺏ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﻳﺑﻠﻎ ‪ 650‬ﻁﺎﻟﺑﺎ ﻭﻓﻲ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﺍﻷﺧﺭﻯ ﻓﻲ ﻏﺯﺓ ‪ 370‬ﻁﺎﻟﺑﺎ‪.‬‬
‫ﺃﺭﺑﻌﺔ ﻣﻥ ﺍﻟﺧﺭﻳﺟﻳﻥ ﺍﻝ‪ 17‬ﻫﻡ ﻣﺳﻳﺣﻳﻭﻥ‪ .‬ﺇﻥ ﻫﺫﻩ ﺍﻟﻧﺳﺑﺔ ﻣﻧﺧﻔﺿﺔ ﻧﻭﻋﺎ ﻣﺎ ﻟﻬﺫﻩ ﺍﻟﺳﻧﺔ‪ ،‬ﻟﻛﻥ ﻛﻣﺎ‬
‫ﺃﺷﺎﺭ ﺍﻟﻣﺳﺅﻭﻟﻭﻥ ﻓﻲ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ”ﻳﺳﺭ ﺍﻟﻛﻧﻳﺳﺔ ﺩﻭﻣﺎ ﺃﻥ ﺗﻘﺩﻡ ﺍﻟﺧﺩﻣﺎﺕ ﺍﻟﺛﻘﺎﻓﻳﺔ ﻭﺍﻟﻣﺩﺭﺳﻳﺔ‬
‫ﻭﺍﻟﺗﻌﻠﻳﻣﻳﺔ ﺣﺗﻰ ﺇﻟﻰ ﻣﻥ ﻟﻳﺳﻭﺍ ﻣﻥ ﺍﻟﻣﺳﻳﺣﻳﻳﻥ‪ .‬ﺫﻟﻙ ﻳﻧﻁﻭﻱ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻘﻳﻣﺔ ﺍﻻﺟﺗﻣﺎﻋﻳﺔ ﻭﺍﻟﻣﺩﻧﻳﺔ‬
‫ﻭﺍﻟﺗﻭﺍﺻﻝ ﺑﻳﻥ ﺍﻷﺩﻳﺎﻥ‪ ،‬ﻣﻣﺎ ﻳﺷﻛﻝ ﺃﻣﺭﺍ ﻫﺎﻣﺎ ﺟﺩﺍ ﺑﺎﻟﻧﺳﺑﺔ ﻟﻭﺟﻭﺩ ﻭﻣﺳﺗﻘﺑﻝ ﺍﻟﻛﻧﻳﺳﺔ‪“.‬‬
‫ﺃﻟﻘﻰ ﺍﻟﻣﻭﻧﺳﻧﻳﻭﺭ ﺑﻭﻟﺱ ﻣﺎﺭﻛﻭﺗﺳﻭ ﻛﻠﻣﺔ ﺑﺎﺳﻡ ﻏﺑﻁﺔ ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻙ ﻭﺗﻼﻩ ﺑﻛﻠﻣﺔ ﺃﻟﻘﺎﻫﺎ ﺍﻷﺏ ﺣﺟﺎﺯﻳﻥ‬
‫ﻭﺗﺑﻊ ﺫﻟﻙ ﻛﻠﻣﺔ ﺍﻷﺏ ﺧﻭﺭﺧﻲ ﺑﺎﻟﻧﻳﺎﺑﺔ ﻋﻥ ﺍﻟﺧﺭﻳﺟﻳﻥ‪ .‬ﺟﻣﻳﻊ ﺍﻟﻣﺗﻛﻠﻣﻳﻥ ﺍﺳﺗﺫﻛﺭﻭﺍ ﺍﻷﺏ ﻣﺎﻧﻭﻳﻝ ﻣﺳﻠﻡ‬
‫ﺍﻟﺫﻱ ﺃﺳﺱ ﺍﻟﻣﺩﺭﺳﺔ‪ .‬ﺃﺷﺎﺭ ﺍﻷﺏ ﻓﻳﺻﻝ ﺣﺟﺎﺯﻳﻥ ﺇﻟﻰ ﺣﻘﻭﻕ ﺍﻹﻧﺳﺎﻥ ﻭﺇﻟﻰ ﺷﻌﺎﺭ ﻣﺩﺍﺭﺱ‬
‫ﺍﻟﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻟﻬﺫﻩ ﺍﻟﺳﻧﺔ ”ﻣﻥ ﺃﺟﻝ ﺍﻟﻌﺩﺍﻟﺔ ﻭﺍﻟﺳﻼﻡ“‪ .‬ﻭﻟﻡ ﻳﻐﻔﻝ ﻋﻥ ﺫﻛﺭ ﺍﻟﺻﻌﻭﺑﺎﺕ ﺍﻟﺗﻲ ﺗﻭﺍﺟﻬﻬﺎ‬
‫ﻣﺩﺍﺭﺳﻧﺎ ﻓﻲ ﻏﺯﺓ‪ .‬ﺃﻧﻪ ﻟﻣﻥ ﺍﻟﻣﻌﺭﻭﻑ ﺃﻥ ﺍﻟﻭﺯﺍﺭﺓ ﺗﺭﻳﺩ‪ ،‬ﺍﻋﺗﺑﺎﺭﺍ ﻣﻥ ﺍﻟﺳﻧﺔ ﺍﻟﻘﺎﺩﻣﺔ‪ ،‬ﻓﺻﻝ ﺍﻟﺻﺑﻳﺎﻥ‬
‫ﻋﻥ ﺍﻟﺑﻧﺎﺕ ﻛﻠﻳﺎ ﻣﻣﺎ ﻳﺷﻛﻝ ﻣﻌﺿﻠﺔ ﻓﻲ ﺃﻳﺟﺎﺩ ﺍﻟﻣﻛﺎﻥ ﻭﺗﻧﻅﻳﻡ ﺍﻟﺷﺅﻭﻥ ﺍﻹﺩﺍﺭﻳﺔ ﺍﻷﺧﺭﻯ‪.‬‬
‫ﻫﻧﺄ ﺍﻟﻣﻭﻧﺳﻧﻳﻭﺭ ﻣﺎﺭﻛﻭﺗﺳﻭ ﻣﻥ ﺟﺎﻧﺑﻪ ﺍﻟﺧﺭﻳﺟﻳﻥ ﻭﺷﻛﺭ ﺍﻟﻛﺎﺩﺭ ﻭﺍﻟﻌﺎﻣﻠﻳﻥ ﻭﺍﻟﻣﺣﺳﻧﻳﻥ ﻟﻠﻣﺩﺭﺳﺔ‪،‬‬
‫ﻭﻓﺭﺳﺎﻥ ﺍﻟﻘﺑﺭ ﺍﻟﻣﻘﺩﺱ ﻭﺑُﻧﺎﺓ ﺍﻟﻁﺎﺑﻕ ﺍﻟﺟﺩﻳﺩ ﻭﻣﺅﺳﺳﺔ ﻳﻭﺣﻧﺎ‪-‬ﺑﻭﻟﺱ ﺍﻟﺛﺎﻧﻲ‪ .‬ﻭﻧﻘﻝ ”ﺗﺣﻳﺎﺕ ﺍﻟﻣﺣﺑﺔ‬
‫ﻭﺍﻟﺳﻼﻡ“ ﻟﻠﺑﺎﺑﺎ ﺍﻟﺟﺩﻳﺩ‪ ،‬ﻓﺭﻧﺳﻳﺱ‪ ،‬ﺍﻟﺫﻱ ﻛﺎﻥ ﻓﻲ ﻟﻘﺎء ﻣﻌﻪ ﻗﺑﻝ ﺃﻳﺎﻡ ﻣﻌﺩﻭﺩﺓ ﻓﻲ ﺭﻭﻣﺎ ﻭﺳﻁ ﺗﺻﻔﻳﻕ‬
‫ﺣﺎﺩ‪.‬‬
‫ﻭﺍﻟﺟﺩﻳﺭ ﺑﺎﻟﺫﻛﺭ ﺃﻥ ﻟﻠﺑﻁﺭﻳﺭﻛﻳﺔ ﻣﺅﺳﺳﺔ ﻣﺩﺭﺳﻳﺔ ﺃﺧﺭﻯ ﺑﻣﺣﺎﺫﺍﺓ ﺍﻟﻛﻧﻳﺳﺔ ﺍﻟﺭﺍﻋﻭﻳﺔ‪ ،‬ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺩﻳﺭ‬
‫ﺍﻟﻼﺗﻳﻥ ﺍﻟﻘﺩﻳﻣﺔ ﺍﻟﺗﻲ ﺗﺿﻡ ﻣﻥ ﺍﻟﺣﺿﺎﻧﺔ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﺻﻑ ﺍﻟﺳﺎﺩﺱ‪ .‬ﻭﻟﻠﻛﻧﻳﺳﺔ ﻣﺩﺭﺳﺔ ﺇﺿﺎﻓﻳﺔ ﻣﻛﺗﻣﻠﺔ ﺗﺎﺑﻌﺔ‬
‫ﻟﺭﺍﻫﺑﺎﺕ ﺍﻟﻭﺭﺩﻳﺔ‪.‬‬
Entrega de diplomas en la escuela de la Sagrada Familia de Gaza
Mons Marcuzzo, acompañado del padre Hizajin, director general de las Escuelas del
Patriarcado de Palestina e Israel, asistió a la entrega de diplomas a los alumnos del
colegio de la Sagrada Familia, la mejor escuela de Gaza. Noticia de este acto tradicional y
solemne.
GAZA - El lunes, 22 de abril de 2013
La Escuela de la Sagrada Familia de Gaza,
del Patriarcado Latino de Jerusalén, llevó a
cabo el lunes, 22 de abril, la tradicional
entrega de diplomas a los alumnos de último
curso de secundaria y la inauguración de su
nueva gran sala de actos. Este acto de
graduación (“Haflat Takhrij”, como se le llama
con simpatía) aún conserva un aire mágico en
las escuelas de Tierra Santa y del
Patriarcado. Muchos esfuerzos se dedican a la preparación de esta ceremonia. El
patriarca o alguno de sus vicarios jamás faltan a este encuentro solemne y pastoral, de
importancia civil y cultural.
Este año, ni el patriarca Twal, ni el vicario patriarcal para Palestina, Mons. Shomali,
pudieron asistir debido a otros compromisos urgentes; así que fue Mons. Marcuzzo,
vicario patriarcal para Israel, quien se desplazó a Gaza. Lo acompañaba el padre Faysal
Hijazin, director general de las Escuelas del Patriarcado en Palestina e Israel; el padre
Humam Khzouz, ecónomo general del Patriarcado; y una pareja de voluntarios de Tierra
Santa, el español don Jaime Méndez de Vigo y la princesa alemana Monika zu Löwestein.
Fueron recibidos en el cruce de Erez por el padre Jorge Hernández, I.V.E., párroco y
director de la escuela, y por sus colaboradores de la parroquia y el colegio. Ya, en la
escuela, situada en el barrio de Al-Rimal, la subdirectora y organizadora de la fiesta,
Nevine Hakurah Ghattas, y todo el personal docente recibieron a la delegación patriarcal,
con músicas y fanfarrias de los exploradores. La situación general era tranquila y nada
entorpeció la llegada, excepto, por supuesto, las esperas interminables y los muchos
controles, pese a la coordinación previamente preparada.
Entre los invitados se encontraban, por supuesto, los padres y amigos de los graduados,
el personal de la escuela al completo, las religiosas del Verbo Encarnado, las hermanas
del Rosario, las hermanas misioneras de la Caridad, el equipo de proyectos del
Patriarcado, los responsables locales de Cáritas, los responsables de la misión pontificia y
Muna Walid Shekheiber, subdirectora de la escuela Deir al-Latin. Se invitó a los
funcionarios del Ministerio de Educación.
La reunión, que tuvo lugar en el nuevo salón de la escuela, construido recientemente en el
cuarto piso, con el generoso apoyo de la Fundación Juan Pablo II, se desarrolla de
forma tradicional con los himnos nacional palestino y pontificio, la lectura de unos versos
de la Biblia y el Corán (recitados por niños del colegio), las palabras de los responsables,
las inevitables y siempre hermosas dabkat y, por supuesto, la entrega de diplomas,
ordenada por el profesor Abdalá Judeh. Un detalle interesante que no se ve normalmente
en las otras escuelas es que cada estudiante venía a recoger su título junto con sus
padres.
Perseverancia y excelencia pese a las dificultades
Los estudiantes que han terminado la secundaria y quieren hacer el
tawjihi ‘elmi (bachillerato jordano de ciencias) son 17. Esta cifra parece baja en
comparación con otras escuelas, pero, como indica el mismo Mons. Marcuzzo, “cuando
se piensa que la escuela ha sido construida hace tan sólo diez años, y se recuerdan las
trágicas circunstancias por las que Gaza ha pasado durante este tiempo muy difícil
(Intifada, inestabilidad, guerras y divisiones), entonces, ese número se convierte en una
fuente de alegría y profunda gratitud al Señor y a los responsables”. Y el obispo añade: “la
calidad, por otra parte, compensa la cantidad. Es una escuela excelente; porque la
escuela de la Sagrada Familia es, con los resultados oficiales deltawjihi en la mano, la
mejor escuela en Gaza“.
Los estudiantes de esta escuela son 650 (hay 370 más en la otra escuela del Patriarcado
en Gaza). La gran mayoría de los estudiantes es musulmana. De los 17 graduados de
este año, cuatro son cristianos. Este porcentaje es ligeramente inferior al de años
anteriores. Pero, como repiten los responsables del Patriarcado, “la Iglesia está siempre
contenta por dar este servicio cultural, escolar, pedagógico y educativo, incluso a los no
cristianos. Tiene un valor social, interreligioso y civil de gran importancia para el presente
y el futuro de la Iglesia”.
Mons. Marcuzzo, en nombre de S. B. el patriarca, pronunció unas palabras. Luego,
hablaron los padres Hijazin y Hernández, y el representante de los jóvenes graduados.
Todos recordaron al padre Manuel Mussallam, fundador de la escuela y figura carismática
y espiritual de Gaza desde hace muchos años. El padre Hijazin recordó los derechos
humanos y el lema de las escuelas del Patriarcado de este año: “Por la justicia y la paz“.
No dejó de referirse a algunos de los problemas con los que se enfrentan nuestras
escuelas en Gaza. Se sabe, por ejemplo, que, a partir del próximo año, el ministerio
quiere separar completamente en las escuelas a los chicos de las chicas, lo que provoca
muchos problemas de espacio, de organización para los docentes y la educación.
Mons. Marcuzzo, por su parte, después de felicitar a los jóvenes y dar las gracias al
personal de la escuela y a sus benefactores, los caballeros y damas del Santo Sepulcro,
y a la Fundación Juan Pablo II por la construcción de la nueva planta, recordó la identidad
y la misión de la escuela católica, sobre todo, en la particular situación de Gaza.
Transmitió el “saludo de amor y de paz” del nuevo papa Francisco, con quien se reunió en
Roma unos días antes. El solo nombre del papa Francisco provocó un espontáneo y largo
aplauso.
En la ceremonia, se entregaron también distinciones al abogado Sharhabil Zaeem, por
sus servicios legales y jurídicos; a la profesora Zuheyrah Muhareb por sus 25 años de
enseñanza, y a Muhib Haddad por sus 25 años servicio a la parroquia y a la escuela,
como conductor y guardián.
El Patriarcado Latino cuenta, además de esta escuela, con otra en Gaza, junto a la iglesia
parroquial, la vieja “Madrasat Deir al-Latin”, que va desde preescolar a primaria. Y la
Iglesia tiene también otra escuela completa, la de las Hermanas del Rosario.
Entrega de diplomas na escola da Sagrada Família na Terra Santa em
Gaza
Mons. Marcuzzo acompanhado pelo Padre Hiazjin, director geral das escolas do
Patriarcado na Palestina e Israel, participou na entrega de diplomas aos estudantes da
escola da Sagrada Família, a melhor escola de Gaza. Zoom sobre esta cerimónia
tradicional e solene.
GAZA – Segunda-feira, 22 de Abril de 2013
A escola da Sagrada Família de Gaza,
dirigida pelo Patriarcado latino de Jerusalém,
procedeu na segunda-feira à tradicional
entrega de diplomas aos alunos do 12º e 11º
ano, inaugurando, nesta ocasião, o grande
salão. Esta entrega de diplomas “Haflat
Takhrij”, como familiarmente lhe chamam, tem
sempre um ar de magia para as escolas da
Terra Santa e do Patriarcado. Muitos esforços
foram despendidos na preparação desta cerimónia. O Patriarca ou os seus Vigários
nunca faltam a este encontro a este encontro solene e pastoral, cultural como civilmente
importante.
Este ano, o Patriarca Fuad Twal estando comprometido com outros compromissos, assim
como o Vigário patriarcal para a Palestina, Mons. William Shomali, foi Mons. GiacintoBoulos Marcuzzo, Vigário patriarcal para a Palestina, que se deslocou a Gaza. Estava
acompanhado pelo Padre Fayçal Hijazin, director geral das escolas do Patriarcado na
Palestina e Israel, do Padre Human Khouz, ecónomo geral do Patriarcado e de dois
voluntários da Terra Santa, o príncipe espanhol Jaime Mendez del Vigo e da princesa
alemã Monica Zu Lowestein. Foram acolhidos na passagem Erez pelo Padre Jorge
Hernandez (IVE) pároco e director da escola e por colaboradores da paróquia e da
escola. Na escola, situado no bairro de Al-Imal, foi a subdirectora e organizadora da festa,
Sra. D. Nevine Gattas Harurah, e todo o corpo docente que acolheram a delegação
patriarcal, com as fanfaras dos escuteiros e música. A situação geral estava calma e nada
impediu a passagem até ao seu destino, a não ser, como é evidente as intermináveis
esperas e os inúmeros controlos, apesar da coordenação ter sido previamente preparada.
Entre os convidados, naturalmente os pais e amigos dos diplomados, todo o pessoal da
escola, As Religiosas do Verbo Incarnado, as Irmãs do Rosário Missionárias da Caridade,
a equipa de projectos do Patriarcado, os responsáveis locais da Caritas, os responsáveis
da Missão Pontifícia e a Sra. D. Mouna Walick Shekheiber, subdirectora da Escola Deir alLatin, Os responsáveis do Ministério da Educação foram também convidados.
A sessão, que teve lugar no novo salão da escola, recentemente construído no quarto
andar com a generosa colaboração da Fundação João Paulo II, decorreu normalmente
com os hinos nacionais da Palestina e da Santa Sé, a leitura de alguns versículos da
Bíblia e do Corão (ditos por alunos da escola) por algumas palavras dos responsáveis e
as belas dabktat e, como é evidente, a distribuição dos diplomas pelo Prof. Adallah
Joudeh. Um pormenor interessante que se não vê geralmente nas outras escolas: os
alunos vinham, um a um, receber o seu diploma acompanhados pelo pai ou a mãe.
Perseverança e excelência apesar das dificuldades locais.
Os estudantes que terminaram o 12º ano e que vai fazer o tawjihi’emi (científico) eram no
número de 17. Este número parece baixo em relação a outras escolas, mas como
precisou o próprio Mons. Marcuzzo “quando se pensa que a escola foi construída há
somente 10 anos e quando nos lembramos das circunstâncias que gaza passou durante
este tempo incrivelmente difícil (Intifada, instabilidade, guerras e divisões), então entre
número transforma-se numa fonte de alegria profunda e de reconhecimento ao Senhor e
aos responsáveis. E o Bispo acrescentou “a qualidade compensa a quantidade. É uma
escola excelente uma vez que a escola da Sagrada Família é, nos resultados oficiais do
Tawjihi, a melhor escola de Gaza”
Os estudantes desta escola são 650, 350 de uma outra escola do Patriarcado em Gaza. A
grande maioria dos estudantes é muçulmana. Entre os 17 diplomados deste ano 4 são
cristãos. Esta percentagem está ligeiramente em baixa emelação aos anos anteriores.
Mas como o repetem os responsáveis patriarcais “a Igreja fica sempre contente por
prestar um serviço cultural, escolar, pedagógico e educativo mesmo aos não cristãos. Há
nisso um enorme valor social inter-religioso e civil de grande importância para a presença
e o futuro da Igreja”.
Discursos de circunstância foram proferidos por Mons. G. Boulos Marcuzzo, em nome do
Patriarca. De seguida pelo Padre F. Hijazine. pelo Padre Jorge Hernandez e o
representante dos diplomados. Todos lembraram a figura do padre Manuel Mussulam,
fundador da escola e figura espiritual carismática em Gaza durante muitos anos. O Padre
Faysal lembrou os direitos do homem e o slogan das escolas do Patriarcado este ano:
Pela justiça e pela paz”. Não deixou de fazer alusão a algumas dificuldades encontradas
nas escolas de Gaza sabe-se por exemplo que a partir do próximo ano as escolas querem
separar, nas escolas, completamente os rapazes das raparigas. O que põe muitos
problemas de lugar, de organização para os professores e para a educação.
Mons. Marcuzzo, por seu lado, depois de ter felicitado os jovens e agradecido ao corpo
docente, e aos benfeitores da escola, os Cavaleiros do Santo Sepulcro, de e os da
construção do novo andar, a Fundação João Paulo II, lembrou que a identidade e a
missão da escola católica sobretudo na situação particular Gaza. Transmitiu as
saudações de amor e de paz do novo Papa Francisco que tinha encontrado há pouco em
Roma. À simples escuta do nome do Papa Francisco seguiu-se uma grande ovação
espontânea.
Durante a cerimónia, sinais de reconhecimento foram dirigidos ao Dr. Sharhahil Zaeem,
pelos serviços jurídicos, à professora primária Zuheyrah Muhared, pelos 25 de ensino; e
ao Sr. Muhib Haddad pelos seus 25 anos ao serviço da paróquia e da escola, como
motorista e vigilante.
É de lembrar que o patriarcado tem, além desta, uma outra escola em Gaza, ao lado da
Igreja paroquial, a antiga “Madrasat deir al-Latin” que vai di jardim infantil até ao 10º ano.
E a Igreja tem ainda uma outra escola que cobre toda a escolaridade, a das Irmãs do
Rosário.