il monastero di rivalta - Comune di Rivalta di Torino
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il monastero di rivalta - Comune di Rivalta di Torino
Ì Reti d’acqua, architettura e paesaggio in bassa val Sangone Comune di Rivalta di Torino, Beinasco, Bruino ed Orbassano IL MONASTERO DI RIVALTA SDF SEMPLIFICATO (id. intervento CS. 1.1.2) Ottobre 2006 Relazione descrittiva del Programma Integrato MONASTERO (CS. 1.1.2) Indice 1. QUADRO CONOSCITIVO..................................................................................................... 2 1.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi ........................................................................... 2 1.2 Eventuali alternative progettuali ....................................................................................... 8 1.2.1 L’alternativa preferibile ............................................................................................ 9 1.3 Modalità di gestione dell’opera .......................................................................................... 12 1.4 Best Practices.................................................................................................................... 13 2. FATTIBILITÀ TECNICA ...................................................................................................... 16 2.1 Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni pre-progettuali ....................................... 16 2.2 Stima parametrica del costo di costruzione....................................................................... 26 2.3 Eventuali nodi progettuali .................................................................................................. 30 3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE ............................................................... 31 4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA............................................................................................ 32 4.1 Bacino di utenza dell’opera e descrizione della domanda potenziale............................... 32 4.2 La definizione degli utenti potenziali.................................................................................. 45 4.3 Stima eventuali entrate e costi di gestione........................................................................ 51 4.3.1 Le funzioni ed il modello gestionale............................................................................ 51 4.3.2 I costi di investimento.................................................................................................. 52 4.3.3 I costi (e le entrate) di gestione................................................................................... 53 4.4 Sostenibilità dei costi ......................................................................................................... 55 5. CONVENIENZA ECONOMICA-SOCIALE ............................................................................. 56 5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all’opera ................................ 56 6. PROCEDURE ......................................................................................................................... 57 6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera ............................................ 57 6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi .............................................................................. 57 6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali ..................................................................... 59 ALLEGATO Schema Urb (compatibilità urbanistica) 1 1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi La struttura del Monastero è quella di un vasto edificio a due corti. La sua localizzazione in tutta prossimità all’accesso da Torino al Centro storico del comune ma anche sulla via verso Orbassano, Beinasco e in uscita da Rivalta costituisce un elemento importante di strategicità per l’opera. la lettura del centro storico Come si può osservare dalla planimetria i due edifici simbolo dei poteri locali furono eretti in stretta prossimità ma separati da un corso d’acqua ora per un buon tratto interrato e che corrisponde alla bealera di Rivalta. Questi due blocchi sono anche gli edifici più grandi in termini di superficie del centro cittadino ed hanno entrambi una consistente estensione a parco di pertinenza ed è proprio per queste ragioni che la loro rifunzionalizzazione occupa una posizione prioritaria all’interno delle azioni Pisl per l’asse arte, architettura e archeologia. 2 Il complesso del Monastero, nato per ospitare i canonici regolari di Sant'Agostino, risale al secolo XI quando era costituito da una semplice aggregazione di celle dormitorio dei monaci (domus). Per i primi 200 anni di vita il Monastero gode di buona sorte anche grazie alla protezione papale. Verso il 1200 inizia però la sua decadenza, causata da dissesti economici e morali. Nel 1254 vi si insedia l’Ordine Cistercense, che rimarrà fino alla soppressione della destinazione monastica nel 1792. Nel 1731 il monastero viene chiuso per regio decreto e quindi i beni e le rendite passano al Regio Economato. Nel 1971 i Fratelli delle scuole cristiane De La Salle cedettero al Comune di Rivalta il complesso edilizio che da allora è destinato a sede della scuola media Don Milani. Il complesso edilizio è costituito da un corpo di fabbrica a due piani fuori terra ed un corrispondente piano interrato. La struttura è in muratura portante con tetto a falda. La facciata è in mattoni pieni e l’ala che si trova nel lato sud caratterizzata da mattoni a vista e cotto con chiare forme barocche. Alcuni la ritengono opera di Filippo Juvarra, che frequentava la corte in quel periodo ed era impegnato in altri lavori in zona. Ns. elab. AA.VV, Rivalta di Torino. Guida ritratto della città, Editris, Torino, 2002 La via L. Einaudi rappresenta una sorta di separazione tra l’agglomerato urbano centrale propriamente detto e l’area del Monastero e dato il carico di traffico veicolare, risulta essere una vera cesura. Attraverso alcuni interventi di piano regolatore si è dotata questa infrastruttura di due rotatorie sufficientemente ravvicinate da rallentare i flussi automobilistici e permettere ai pedoni di ripercorrere l’antica allea alberata che giungeva al Monastero verso il chiostro centrale. La presenza della destinazione scolastica (scuola media) in tutto il fabbricato che si affaccia sul cortile est del Monastero e, di contro, lo scarso impiego della porzione ovest (dedicata parzialmente ad alcune associazioni locali), hanno determinato un progressivo svuotamento di significato rispetto all’allea e valorizzato punti di accesso diversi ma non aderenti ai percorsi propri disegnati dalla struttura stessa degli edifici. Il complesso edilizio del Monastero è stato già oggetto di alcuni significativi interventi di restauro che hanno soprattutto premiato la porzione est collegata con la sala oggetto di ritrovamenti archeologici molto importanti per l’epoca medievale ed oggi messi in mostra in sito. La tabella che segue elenca sinteticamente gli interventi principali attuati fino ad oggi volti all’adeguamento a funzioni specifiche e comunque alla conservazione del bene. 3 Localizzazione Cappella lato ovest Azione Finanziamento Tempi Recupero archeologico della preesistenza e progetto di Cofinanziamento restauro Comune-Compagnia di Realizzazione di sala per S. Paolo Conluso in ottobre 2004 incontri 70 posti Chiostro archeologico Recupero archeologico della preesistenza esterna all’edificio attuale Manica “juvarriana” Richiesta di cofinanziamento Concluso primavera Comune-Compagnia di 2004 S. Paolo Restauro edilizio e realizzazione di servizi igienici funzionali alla sala Fondi comunali Concluso primavera 2005 incontri e al teatro all’aperto Come si evince lo stato di fatto anche manutentivo del complesso è a vari stadi di restauro non tutti adeguati. Gli usi attuali della struttura sono rappresentati nella tavola che segue che mostra come vi sia una eterogeneità nelle attività presenti sia nelle finalità sia nell’impiego degli spazi. L’area a parco è uno spazio verde con una piantumazione a tratti fitta e comunque molto diffusa; parzialmente è occupato dal teatro all’aperto, luogo non più adeguato normativamente e quindi non in grado di ospitare manifestazioni e spettacoli in sicurezza. E’ presente verso sud un tracciato di corsa campestre utilizzato saltuariamente per la pratica amatoriale di questo sport. 4 Il Monastero oggi si identifica nella percezione collettiva come scuola. La ex- cappella recuperata si comincia a riconoscere come sala incontri. Le identità del Monastero sono quindi due distinte destinazioni che non vengono colte come appartenenti al medesimo complesso. Dall’area verde si usufruisce per una limitata porzione a giardino. SALA INCONTRI SCUOLA PERCEZIONE ATTUALE DEL MONASTERO GIARDINO Lo spazio intermedio del chiostro non viene percepito perché rimane uno spazio neutro non identificabile né architettonicamente né funzionalmente. Scopo principale dell’operazione complessiva è dunque quello di restituire una dignità unitaria e un ruolo riconoscibile all’edificio nel suo complesso. L’azione principale che si intende attuare per il Monastero è quella di “riordinare” le attività in esso presenti per rendere il complesso finalizzato per la cultura. L’obiettivo prioritario è pertanto di completare l’identità del luogo per indirizzarla verso una connotazione originale possibile grazie ai ritrovamenti archeologici che ne faccia >> un polo culturale archeologico di riferimento dell’intero ambito considerato. La percezione/obiettivo riconduce in due ambiti funzionali intersecanti i valori del monastero grazie a un utilizzo più coerente di tutti gli ambienti. 6 ambito didattico culturale unitario ambito culturale ricreativo PERCEZIONE/OBIETTIVO DEL MONASTERO La connotazione archeologica deve essere prevalente tanto da rendere il Monastero in nodo di partenza di una rete di passeggiate archeologiche che coinvolga varie località piemontesi e segnatamente della Valle di Susa, ma che trovino lì il proprio punto di caduta e convergenza scientifica. Il processo che porta alla definizione/conseguimento dell’obiettivo è graduale ed è rappresentato dallo schema seguente. RIORDINO DELLE FUNZIONI FINALIZZAZIONE ALLA CULTURA-ARCHEOLOGIA IL MONASTERO TORNA AD ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO A SCALA SOVRACOMUNALE COME POLO CULTURALE-ARCHEOLOGICO 7 Si prevede dunque un ampliamento delle funzioni non più solo didattiche ma anche, museali, espositive e genericamente culturali. E’ importante che l'area non resti “un'isola nel deserto”, come spesso accade a molti spazi archeologici "ritagliati" nei centri urbani, ma che riesca a divenire un punto di riferimento nella vita culturale dell’area metropolitana. Questo sarà possibile solo con una attento studio delle funzioni da collocare, del potenziale target di fruitori e del contenuto scientifico delle attività mussali e di laboratorio archeologico. 1.2 Eventuali alternative progettuali La grande scommessa che si sarebbe potuta giocare per il complesso del Monastero sarebbe stata quella di svuotarlo completamente dalla funzione scolastica che ad oggi risulta l’attività prevalente e ripensarlo completamente come polo culturale autonomo. L’equilibrio generale degli interventi previsti su questo asse dal Pisl prevede però la priorità strategica per il Castello, edificio su cui si sono pure concentrati i maggiori sforzi economici dell’Amministrazione comunale. Questa alternativa di progetto avrebbe di conseguenza comportato una riorganizzazione totale delle strutture presenti per la cultura a Rivalta e probabilmente in tutto l’ambito del Pisl, le associazioni e gli edifici scolastici rivaltesi coinvolgendo dunque un numero amplissimo di variabili e, sicuramente, date le dimensioni del complesso, un ingente sforzo economico. Inoltre il servizio scolastico andrebbe comunque garantito in altra sede propria e adeguata che al momento non pare essere nelle disponibilità immobiliari dell’Amministrazione. Si è quindi rinunciato a questa proposta radicale orientandosi verso azioni di rilocalizzazione mirata delle attività ora improprie rispetto all’obiettivo complessivo fissato. ALTERNATIVA 1Æ RIDESTINAZIONE TOTALE DEL COMPLESSO DEL MONASTERO A POLO Punti di forza Punti di debolezza º necessità di rilocalizzazzione della scuola media ¸ realizzazione di una destinazione unitaria ¸ rispondenza piena all’obiettivo di creazione di identità forte del complesso º necessità di riorganizzazione complessiva dei servizi culturali rivaltesi º impegno economico troppo oneroso 8 1.2.1 L’alternativa preferibile Analizzando in modo approfondito il complesso del Monastero di Rivalta appare evidente, come detto, la mancanza di convergenza nelle finalità delle attività presenti. È possibile elencare tutte le funzioni ora presenti che afferiscono all’attività didattica, al mondo delle associazioni più varie, allo sport, come riassunto nella seguente tabella: Funzione esistente Æ Scuola elementare Don Milani Æ Laboratorio informatica suor Ivana Æ UNI 3 ÆCircolo anziani ÆAssociazione ciclistica giovanile ÆSpazio di distribuzione ÆGiovani scout ÆBanda musicale ÆRassegne culturali estive ÆAttività sportive scolastiche e campestri In questo quadro il grado di integrazione tra le varie attività delle aree funzionali è molto basso e manca totalmente la finalizzazione complessiva della struttura, in particolare rispetto alle attività associative. Lo spazio dedicato alle associazioni rappresenta il cuore dell’edificio, sviluppandosi nei locali che si affacciano sul chiostro e nei locali della Manica juvarriana: resta così vincolato uno degli accessi principali al complesso e pregiudicato di fatto l’utilizzo esclusivo del chiostro stesso. Questo spazio infatti è confinato attualmente ad un ruolo marginale e utilizzato occasionalmente dalle associazioni scout che si riuniscono con cadenza settimanale. Un altro spazio che costituisce parte integrante del complesso del Monastero, ma che funzionalmente ne risulta isolato, corrisponde all’area della ex-Cappella. Questa porzione e l’area antistante sono stati oggetto di restauro nel corso del 2003, grazie al quale è stato possibile restituire alla collettività una struttura per incontri, con il recupero di un’area archeologica, rinvenuta nel corso dei lavori e con essi valorizzata, a testimonianza della stratificazione storico-architettonica di questo edificio. La riflessione sul possibile riutilizzo dei locali della Manica juvarriana, del chiostro e del teatro all’aperto nell’ottica del PISL, non può prescindere da una attenta valutazione dello stato di fatto del Monastero nel suo insieme ed in particolare dei locali occupati dalle funzioni associative. È opportuno riconsiderare l’intero complesso unitariamente fissando alcuni principi guida: 9 9 esiste un problema di accessibilità e di coerenza funzionale, per cui le attività che ospiterà il chiostro dovranno essere strettamente connesse alle attività che si svolgeranno nei locali che su di esso si affacciano, non creando limitazioni reciproche di fruibilità o usi impropri delle strutture; 9 un ruolo importante ai fini della valorizzazione dell’investimento finora sostenuto, dovrà rivestire l’attività legata all’archeologia e soprattutto alla didattica connessa che deve godere di un supporto scientifico forte; 9 il riutilizzo dei locali della manica juvarriana dovrà prevedere l’inserimento di attività correlate e complementari alle attività che si prevede si svolgeranno nei locali della Cappella; 9 il parco del Monastero di cui il teatro è parte integrante, ma che attualmente risulta essere scarsamente utilizzato ponendo seri problemi di manutenzione, dovrà essere sede di attività con importanti rimandi a quelle localizzate nell’edificio per garantire un utilizzo duraturo e continuativo, anche dell’area a parco o di alcune zone di esso. All’interno del complesso del Monastero è auspicabile dunque avviare una trasformazione che sia in grado di garantire una coerenza tra le funzioni insediate, quali sono le vocazioni e gli indirizzi che si intendono privilegiare e che si possono legare in un’ottica di insieme. È sicuramente importante mantenere la connotazione di luogo di formazione e studio che rappresenta la centralità della destinazione. Allargando questa funzione ad altri destini culturali, ma mantenendo il carattere “concluso” che il concetto stesso di Monastero si porta dentro, si arriva alle attività musicali e concertistiche ed a particolari esperienze artistiche di teatro. Approfondendo invece il recupero delle radici, il percorso storico, si giunge alla declinazione della destinazione verso le attività didattico/archeologiche e la loro diffusione nel percorso museale. Lo schema seguente sintetizza questa trasformazione: 10 >> RICONOSCIBILITÀ COMPLESSIVA DEL PRODOTTO MONASTERO: POLO DIDATTICO-CULTURALE E ARCHEOLOGICO ATTIVITA’ MUSEALE E CONCERTISTICA APPROFONDIMENTO ARCHEOLOGICO CON LABORATORI ARCHEOLOGICI ATTIVITA’ AGGREGATIVA GIOVANILE FORMAZIONE E STUDIO ESPERIENZE TEATRALI PERCORSI ARCHEOLOGICI Le attività del complesso così riorganizzato soddisfano varie tipologie di utenti come evidenziato dallo schema che segue: MONDO DELL’INFANZIA - archeologia/gioco - parco MONDO GIOVANILE - formazione - aggregazione - musica/parco - archeologia/studio 11 MONDO ADULTO - musica-chiostro/parco - archeologia/incontri seminari MONDO ANZIANI - musica chiostro/parco - aggregazione - archeologia incontri 1.3 Modalità di gestione dell’opera Il modello gestionale terrà in ogni caso separate le attività didattiche da quelle che si inseriscono ex novo nel Monastero. La gestione del plesso scolastico rimane autonoma e non interferisce all’interno del modello complessivo. Le funzioni localizzate nel complesso saranno tendenzialmente a gestione diretta del comune di Rivalta. E’ ipotizzabile comunque l’affidamento delle attività di: - laboratorio didattico archeologico, - realizzazione manifestazioni musicali all’aperto nel chiostro e nel teatro all’aperto, ad associazioni onlus che abbiano nelle proprie finalità statutarie gli obiettivi previsti per la rifunzionalizzazione del complesso. Questo sistema potrà garantire all’Amministrazione al più il pareggiamento dei costi impiegati per la manutenzione straordinaria dei luoghi e per le spese vive di funzionamento. Tale modello gestionale sarà verificato in fase di redazione del business plan per le attività pubbliche inserite. 12 1.4 Best Practices Esperienze di attività dei Laboratori didattici e archeologici in Provincia di Torino. Enti proponenti Obiettivi MEDIARES (www.mediares.to.it) Via Gioberti 80/d Torino- Tel. 011.580.63.63 - Fax 011.580.85.61 I docenti Mediares collaborano con le scuole di ogni ordine e grado per trasmettere conoscenze e passioni alle fasce di età notoriamente più ricettive. La nostra scelta parte dalla profonda convinzione che una capillare diffusione dell'amore per la cultura nelle sue diverse manifestazioni debba essere affrontata innanzitutto presso i giovani e in particolare nelle scuole. Occorre però investire nella cultura in maniera consapevole e soprattutto piacevole. Per fare questo abbiamo organizzato e strutturato le lezioni in modo da fare frequente ricorso all'attività pratica e da utilizzare strumenti didattici di vario tipo (diapositive, calchi, riproduzioni sperimentali, modellini, cartelloni esplicativi) finalizzati a fissare maggiormente i concetti esposti. Attività Luoghi in cui si svolge l’attività 01 – Viaggio nell’antico Egitto Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo Egizio 02 – Viaggio nella storia: La vita nella preistoria Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antropologia dell’Università di Torino e al Museo di Antichità 03 - Viaggio nella storia: La vita al tempo dei Romani Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antichità e ai luoghi della Torino Romana 04 – Viaggio nella storia: La vita nel Medioevo Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antichità, al Borgo medievale e ai luoghi della Torino Medievale 05 – L’evoluzione dell’uomo Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antropologia dell’Università di Torino e al Museo di Antichità 06 – La storia sotterranea: il mestiere dell’archeologo Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo Egizio di Torino e al Museo di Antichità 07 – 4 passi e un dado Attività didattica presso gli istituti scolastici, 08 – Torino nel tempo: Torino Romana Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antichità 09 – Torino nel tempo: Torino Medievale Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata presso il Borgo e Rocca medievale e al Museo di Antichità 10 – Torino nel tempo: Torino Barocca Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata alla scoperta degli edifici della Torino Barocca 11 – Torino nel tempo: Torino neoclassica Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata per conoscere gli ampliamenti neoclassici della città di Torino tra Settecento e Ottocento 12 – Torino nel tempo: Torino Liberty Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata alla scoperta degli edifici Liberty della città 13 – Sindone: Storia, Arte, Archeologia Attività didattica presso gli istituti scolastici 14 – La scrittura in gioco Attività didattica presso gli istituti scolastici (necessaria la disponibilità di una sala di dimensioni minime di metri 20 x 10) 15 – Dalla pietra all’inchiostro Attività didattica presso gli istituti scolastici Fonte:nostre elaborazioni 13 Enti proponenti Il CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica – (www.cesmap.it). Via Giolitti 1 10064, Pinerolo Obiettivi Il CeSMAP è un’istituzione che svolge ricerche e studi archeologici e antropologici nelle Alpi Occidentali, nel Pinerolese e in campo internazionale per l’Arte Rupestre. E’ museo civico di Archeologia e Antropologia della città di Pinerolo. A partire dal 1974 organizza attività didattiche per le scuole elementari, medie e superiori. Favorire la conoscenza e valorizzare la ricchezza culturale presente nei tre musei civici di Pinerolo. Incentivarne la fruizione a favore di un numero sempre più consistente di alunni e di insegnanti di ogni ordine e grado. Creare un'interazione programmata tra il mondo dei Beni Culturali e il mondo della Scuola, con l'apporto indispensabile degli insegnanti che sono i primi e i migliori conoscitori dei propri alunni. Queste iniziative, guidate da educatori museali, in collaborazione con gli insegnanti, hanno visto una partecipazione media di più di 2500 alunni l’anno. Le attività prevedono il coinvolgimento degli alunni in laboratori culturali, storici e antropologici che si sviluppano tra la città e i musei, alternati ad attività ludico/didattiche e in laboratorio, allo scopo di favorire un approccio attivo e creativo all’apprendimento. Attività 01 – Laboratorio Preistorico 02 – Laboratorio Medievale 03 – Laboratorio etnografico 04 – Laboratorio scienze naturali 05 – Laboratorio Seicentesco 06 – Laboratorio Ottocentesco I progetti mirano a fornire stimoli, affinché i ragazzi possano imparare dalla storia – e non semplicemente studiare la storia – attraverso un contatto diretto e guidato, con reperti, opere, edifici del nostro passato. Luoghi in cui si svolge l’attività Sale del Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo e laboratorio annesso Itinerario archeologico-architettonico nel Centro Storico di Pinerolo, suddiviso in tappe corrispondenti ai principali edifici medievali esistenti Visita ad alcune sale del Museo allestite nei sotterranei di Palazzo Vittone di Pinerolo Attività didattiche in alcune sale e nel laboratorio del Museo di scienze naturali di Pinerolo Strade, chiese e palazzi del centro storico di Pinerolo, con riferimento alla Chiesa di S. Agostino, sede del civico museo Itinerario archeologico-architettonico che, partendo dal Quadrilatero della Scuola militare con la visita al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria e alla Cavallerizza Caprilli, si svolge nella Città di Pinerolo attraverso le strade, i palazzi, gli edifici dell’epoca. Tutto ciò diventa possibile, poichè i laboratori didattici, oltre ad essere preparati con la massima attenzione, vengono modulati di volta in volta, sulla base delle specifiche esigenze avanzate dagli insegnanti. Fonte:nostre elaborazioni Enti proponenti Obiettivi Associazione culturale Archeodidattica ha come obiettivo la “Archeodidattica” (www.archeodidattica.it) valorizzazione e la tutela del patrimonio archeologico e artistico ed è formata da archeologi, storici e storici dell’arte operanti in 011 643176, fax. progetti di ricerca in Italia e all’estero. 0116476371, indirizzo: via Cavour 19/4 – 10024 – Moncalieri (TO), email: [email protected] Dal 1993 vengono attivate delle speciali attività didattiche per gli studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori: esse prevedono la partecipazione interattiva degli studenti e presentano contributi scientificamente correttiIl Il progetto "Archeodidattica 2002-2003" attivato nelle scuole elementari e nelle scuole medie inferiori e superiori vede l'approfondimento di quanto appreso a scuola tradursi in uscita didattica e gita, non solo momento di svago e distensione, ma modo per arricchirsi di nuovi stimoli e prospettive. Questo progetto ha visto la partecipazione nel corso dell’ anno scolastico 2001-2002 di più di 25.000 studenti nell’attività didattica organizzata. Collaborazione con provincia di Torino: “Progetto Attività Luoghi in cui si svolge l’attività Elementari 01 – Una giornata con Indiana Jones Laboratorio di scavo archeologico simulato: la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio 02 – Vita da preistorico Attività didattica presso gli istituti scolastici, valli calcaree del finalese (grotta delle Mànie, grotta Marina preso Berteggi), Museo Archeologico Finalese 03 – un tuffo nel medioevo Attività didattica presso gli istituti scolastici, castello di Serralunga d’Alba e chiesa gotica di San Domenico di Alba 04 – Il barocco di Orta “Pellegrinaggio” al Sacro Monte di Orta e passeggiata nelle “viuzze” dell’isola d’Orta 05 – Missione segreta al Museo Egizio Museo Egizio 06 – Torino Romana e Museo di Antichità Museo di Antichità e luoghi della Torino Romana 07 – Torino Medievale Edifici della Torino Medievale 14 cultura materiale” 08 – Torino Barocca Edifici della Torino Barocca 09 – Torino Risorgimentale Museo del Risorgimento, edifici della Torino capitale Medie e superiori 01 – ARCHEOKIDS: laboratorio di scavo archeologico simulato Laboratorio di scavo archeologico simulato: la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio 02 – La nuova preistoria in 15 anni: dal Neolitico all’età del Ferro nel bacino della Dora Riparia Attività didattica presso gli istituti scolastici, Museo della Preistoria della Valle di Susa di Chomonte e insediamento preistorico presso Borgone 03 – La via delle Gallie Valle D’Aosta Attività didattica presso gli istituti scolastici, Aosta e Pont St. Martin 04 – Il medioevo in Langa Attività didattica presso gli istituti scolastici, l'esame di uno scavo archeologico urbano (Asti), di un tessuto urbanistico intatto (Alba), di una chiesa con cicli affrescati (Alba) e di una struttura incastellata a controllo del territorio (Serralunga). 05 – San Giulio d’Orta e Ricetto di Candelo Attività didattica presso gli istituti scolastici e Borgo medievale di Orta e ricetto di Candelo sull’Isola di San Giulio 06 – Exilles e Briancon nell’Ancient Regime Attività didattica presso gli istituti scolastici e visita presso Forte di Exilles e Briancon 07 – Roma e l’Etruria Meridionale Roma e Tarquinia (tre giorni) 08 – La rosa Camuna Valle Canonica (tre giorni) 09 – Al Museo Egitto con l’egittologo Museo Egizio 10 - Torino Romana e Museo di Antichità Museo di Antichità e luoghi della Torino Romana 11 – Torino Medievale Edifici della Torino Medievale 12 – Torino Barocca Edifici della Torino Barocca 13 – Torino Risorgimentale Museo del Risorgimento, edifici della Torino capitale 15 2. FATTIBILITÀ TECNICA 2.1 Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni preprogettuali La tavola che segue individua puntualmente l’utilizzo degli ambienti del Monastero con le nuove funzioni allocate. 16 La tabella seguente mostra la disponibilità attuale di spazi delle aree di intervento. Aree di intervento Manica iuvarriana Totale Manica juvarriana Teatro all’aperto Mq. Sup. calpestabile Locale 1 41 Locale 2 42 Locale 3 43 Locale 4 40 corridoio 87 Totale 254 Parco del Monastero (escluso teatro) Chiostro 2.352 5.370 761 100 Locali che si affacciano sul chiostro 214 111 La soluzione proposta si fa carico di una visione più ampia e flessibile del Monastero nel suo complesso articolando gli spazi di questo edificio, di cui la manica juvarriana è parte integrante, in compartimenti funzionali perfettamente integrati dal punto di vista del loro utilizzo. 18 Mq. Sup. calpestabile Funzione proposta Aree già ristrutturate Locali 167 Attività laboratorio archeologico NO Distribuzione 148 Spazio di distribuzione Locali lato sx Locali lato dx Atrio e distribuz. 120 Locali 235 Banda musicale Centro giovani Spazio di distribuzione Ambienti di servizio alla attività concertistica/dep Sala per le feste Scout grandi Manifestazioni Area di aggregazione Aree di intervento Manica juvarriana Manica Ovest Manica Nord 200 150 Locali lato sx Manica Est Locali lato dx Teatro all’aperto 2.352 Parco del Monastero (escluso teatro) 5.370 100 140 SI (61 mq.) NO NO NO NO NO NO NO NO Esercitazioni laboratorio archeologico Chiostro 761 Attività musicali concertistiche NO Area Archeologica 409 Laboratorio archeologico all’aperto SI Cappella 128 Sale espositive/incontri SI Spogliatoi e servizi igienici 131 Spazio di servizio alle attività insediate SI La collocazione delle funzioni è stata verificata sotto più punti di vista utili anche a valutare successivamente i costi di intervento. Manica juvarriana/Cappella e parco: il lato archeologico Con il contributo Cantieri d’arte 2004 da parte della Compagnia di San Paolo, il Comune di Rivalta ha completato i lavori relativi al recupero del tracciato archeologico della basilica sottostante il Monastero. Sono stati inoltre recuperati i locali della Cappella e realizzati in una porzione della manica juvarrina locali di servizio, comprendenti spogliatoi e servizi igienici. I locali liberati dalle associazioni della manica juvarriana trovano una logica collocazione: dunque aule destinate ad ospitare le attività legate al progetto “Laboratori archeologici” e all’itinerario “Passi archeologici”. Gli spazi già disponibili nell’area della cappella ben si prestano ad ospitare attività espositive legate all’esperienza del laboratorio, o allestimenti temporanei di mostre fotografiche esplicative della memoria storica dei luoghi dell’abitato di Rivalta e dei comuni dell’ambito e del percorso dell’itinerario. 19 Il luogo del Monastero di Rivalta rappresenterà in questo senso, il punto di partenza dell’itinerario “Passi archeologici”, mettendo a disposizione le sale per l’esposizione, per l’incontro/dibattiti e per il ristoro con la possibilità di usufruire del teatro all’aperto. L’itinerario che il Pisl propone di “costruire” nelle azioni immateriali si pone come obiettivo la riscoperta delle testimonianze storico-archeologiche minori del territorio, offrendo la disponibilità di locali e costruendo una forte attività di promozione. Il nucleo storico del Monastero potrà diventare: sede di ritrovo per la partenza di visite guidate nella vicina Valdi Susa e Val Sangone; crocevia di itinerari che partendo dalla città di Torino si sviluppano nelle valli piemontesi; sede di riferimento per l’organizzazione di visite guidate dell’ambito, sulla base degli itinerari già individuati nelle varie guide turistiche Il laboratorio Il laboratorio archeologico vuole essere un percorso didattico sull’archeologia, diretto per lo più ad un pubblico in età scolare, cui raccontare la storia del mondo antico attraverso l’esposizione dei reperti, l’attivazione di attività pratiche e giochi educativi. Il percorso inizia nel corridoio che funge da collegamento tra le sale principali. Il laboratorio archeologico si sviluppa nei 4 locali della manica juvarriana che vengono destinati a specifiche attività: Locale 1. I monasteri: la nascita e lo sviluppo, la vita quotidiana al loro interno, il recupero del monastero di Rivalta e della sua area Archelogica. Locale 2. Il mestiere dell'archeologo: lo scavo e lo studio dei reperti. Locale 3. L'Uomo e l'utilizzo di materia prime: la produzione di oggetti in ceramica. Locale 4. La bottega del pittore: analisi e realizzazione di un affresco. Nell’area del Parco del Monastero è prevista la realizzazione di un laboratorio archeologico simulato. Nel cantiere di scavo, ricostruito in tutti i particolari, (quadrettatura di base, strumenti di scavo e di documentazione) gli studenti possono sperimentare direttamente, con la guida di un archeologo, le diverse fasi della scoperta, della classificazione e dell’interpretazione dei reperti, utilizzando gli strumenti del mestiere e cimentandosi nella ricostruzione del contesto ambientale e abitativo sulla base dei dati rilevati. Manica Ovest Si conservano le funzioni già presenti nella manica Ovest e cioè nella porzione sinistra la sede della Banda musicale comunale e sulla destra il Centro giovani che sono comunque funzionali alla destinazione complessiva. 20 Manica Nord e chiostro Il chiostro è oggi un giardino fortemente rimaneggiato con piantumazioni improprie che ne impediscono l’utilizzo. La presenza della banda musicale e del teatro dedicato ad eventi per un pubblico più ampio, il chiostro realizzerebbe un collegamento tematico ospitando attività concertistiche di musica da camera. I locali immediatamente collegati nella manica Nord fungerebbero così da ambienti di servizio a questa funzione. Manica Est e parco In questi locali che presentano l’affaccio diretto sul parco ed anche la possibilità di accesso separato si insedierebbero i boy-scout che verrebbero rilocalizzati per svincolare il chiostro da un utilizzo condizionato ad altre attività. I due locali restanti su destra rimarrebbero ad uso feste secondo quanto desiderato dal mondo giovanile rivaltese. I parametri che sono stati utilizzati per misurare la fattibilità tecnica sono: 1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva; 2. Adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica. 1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva – questo parametro valuta la coerenza tra gli spazi necessari allo svolgimento della funzione prevista e gli spazi offerti dal contenitore e valuta inoltre se le caratteristiche funzionali degli ambienti sono adeguate per per ospitare quella specifica attività. 21 2. adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica – questo parametro valuta la possibilità di trasformazione architettonica del contenitore anche in relazione alla necessità/dotazione di impianti tecnici adeguati (elettrico, idrico-sanitario, termico, trattamento area, antincendio, collegamenti verticali…). Questi parametri saranno applicati di seguito in maniera analitica per le funzioni nuove o rilocalizzate; le funzioni preesistenti è chiaro che soddisfino già i requisiti di fattibilità tecnica. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività laboratorio archeologico Per la realizzazione delle aule del laboratorio archeologico si hanno a disposizione circa 180 mq. Sarà possibile realizzare quattro aule servite da un corridoio di distribuzione. Tre aule verranno utilizzate per l’esercizio dell’attività prevista ma servirà invece da supporto alle attività espositive previste nell’area della cappella. La capienza delle aule viene calcolata applicando lo standard in mq previsto dal DM 18/12/75 che indica uno standard minimo di 1,80 mq/alunno: è una dimensione generosa che tiene più conto della particolarità dell’attività di “aula” proposta. Si avranno a disposizione dunque circa 23 posti per aula, con una capienza complessiva di circa 70 posti. Aree di intervento Locale 1 Locale 2 Manica Locale 3 juvarriana Locale 4 Corridoio Funzione proposta Mq. Sup. calpestabile Capienza aule Il mestiere dell’archeologo 41 23 La produzione di oggetti in ceramica 42 23 La bottega del pintore 43 23 Spazio di servizio attività espositiva 40 Spazio di distribuzione 87 Dal punto di vista distributivo l’organizzazione spaziale del laboratorio archeologico sfrutta il corridoio della Manica Juvarriana come spazio di distribuzione utilizzato sia per accedere alle aule dove vengono realizzate le attività specifiche del laboratorio, sia per accedere all’area della cappella. Si garantisce in questo modo la possibilità di svolgere contemporaneamente differenti attività. L’area della cappella accessibile dal corridoio di distribuzione viene pensata come uno spazio flessibile dove, a seconda del tema delle esposizioni sarà possibile impostare un differente allestimento (che può essere, mostra fotografica, mostra di lavori, mostra di prodotti…). L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della collettività uno spazio da visitare più e più volte cercando di legarne i contenuti all’attività del laboratorio archeologico e alle manifestazioni cittadine. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività teatrali culturali – archeologia all’aperto 22 Il teatro è inserito nel Parco del Monastero ed è organizzato in modo da ospitare un pubblico seduto pari circa a 300 spettatori1, con un’area destinata ad ospitare il palco pari a 350 mq. Inoltre è possibile usufruire anche dell’area a parco situata alle spalle dell’anfiteatro che ha una superficie pari a circa mq. 25002 in grado di contenere un pubblico in piedi caso di manifestazioni di grande portata. All’interno del Parco del Monastero possono essere individuate anche due aree destinate alle esercitazioni del laboratorio archeologico per una superficie pari a circa 250 mq. e 450 mq. Aree di intervento Funzione proposta Teatro all’aperto Parco del Monastero (escluso teatro) Parco del Monastero (area pubblica per manifestazioni) Manifestazioni culturali Area di aggregazione Esercitazioni laboratorio archeologico Area di aggregazione Mq. Sup. calpestabile 2352 Capienza 300 posti a sedere 5370 2500 1000 posti in piedi nell’area alle spalle dell’anfiteatro L’accesso all’area dell’Anfitetro può avvenire direttamente dall’esterno senza interferire con le altre attività del laboratorio archeologico e dell’area espositiva, garantendo in questo modo la possibilità di avere spazi indipendenti dove poter svolgere più funzioni contemporaneamente. Viene inoltre prevista una separazione di percorsi per il pubblico, che accede direttamente ai posti a sedere, e per gli attori che accedono nell’area riservata provvista di servizi e camerino. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività concertistica L’area del Chiostro con una superficie pari a circa 760 mq. è organizzata in modo da ospitare un pubblico seduto pari a 150 spettatori, con un’area per il palco pari a 50 mq. La musica da camera è un genere musicale le cui composizioni, scritte per un ristretto numero di esecutori (strumentali e vocali), sono concepite per essere eseguito in piccoli ambienti di dimensioni contenute. L’atmosfera raccolta e riservata che suscita l’ambiente del chiostro ben si presta ad ospitare questo genere musicale Aree di intervento Funzione proposta Chiostro Manica Nord Attività musicali concertistiche Locali di servizio Mq. Sup. calpestabile 761 Capienza 150 posti a sedere 1 La superficie occupata dalle gradinate è di circa 160 mq. Considerando i posti distribuiti su gradini di lunghezza pari a 82 cm, larghi 50 cm, con un passaggio di 120 cm ogni 10 posti, si ottengono circa 300 posti a sedere. 2 Si valuta 2,5 mq/spettatore, uno standard molto elevato che considera la presenza di alberi nell’area. 23 Occorre inoltre considerare gli ambienti prospicienti il chiostro che vengono messi a disposizione sulla base dell’esigenza dell’attività concertistica. L’area del Chiostro può essere raggiunta dall’ingresso principale del Monastero, oppure lateralmente sfruttando l’accesso ai locali della Manica Juvarriana. Sarà quindi possibile organizzare le attività musicali utilizzando l’ingresso principale per l’accesso del pubblico e l’ingresso laterale per l’accesso dei musicisti, che avranno a disposizione un’area riservata provvista di servizi e camerino. Adeguabilità/Trasformabilità e dotazioni impiantistica In questa sezione si è inteso proporre un elenco di lavori che si renderanno necessari per portare al recupero degli edifici del complesso in relazione alle funzioni previste, considerando ovviamente già gli interventi di ristrutturazione realizzati con precedenti interventi. Elenco opere per realizzazione attività laboratorio archeologico: adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza vigenti, demolizioni varie per adeguamento funzionale ed eliminazione superfetazioni incoerenti, eventuali pavimentazioni, rifacimenti intonaci, rifacimenti tinteggiature, allestimenti e arredi, realizzazione area esercitazioni pratiche nel parco del monastero. Elenco opere per realizzazione attività teatrali culturali: realizzazione platea dell’Anfiteatro, installazione corpi illuminanti, sistemazioni superficiali esterne, creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi. Elenco opere per realizzazione attività musicali: restauro conservativo delle facciate del Chiostro, installazione corpi illuminanti, sistemazioni superficiali esterne di supporto alle attività, creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi. Situazione impiantistica Ad un primo esame qualitativo dell’edificio non paiono ravvisabili le condizioni per un intervento strutturale. La valutazione per un determinato ambiente della situazione impiantistica riassume 24 la facilità di installazione di quelle dotazioni che ne permettono la fruizione in condizioni di comfort e sicurezza. Attività laboratorio archeologico: interventi strutturali: NO adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI Attività teatrali culturali: interventi strutturali: si adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI Attività musicali: interventi strutturali: NO adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI 25 2.2 Stima parametrica del costo di costruzione Il costo di costruzione è da intendersi in questo intervento come costo di ristrutturazione. Molte opere di restauro e ristrutturazione anche degli spazi comuni, come detto, sono già state attuate per il Monastero, queste cifre dunque riguardano i locali da riprogettare ex novo e le aree esterne. Si è tenuto conto in questa proposta di costi di analoghe esperienze attuate su edifici con le medesime caratteristiche costruttive e del fatto che generalmente l’edificio versa in buone condizioni manutentive e senza particolari problemi da un punto di vista strutturale. L’importo più elevato è quello dovuto al rinnovo delle sale per i laboratori archeologici, ma sarà una cifra da dedicarsi in particolare alla dotazione impiantistica soprattutto in considerazione del fatto che le sale avranno un significativo impiego di tecniche multimediali. E’ evidente che se si immaginerà un allestimento particolare del percorso didattico e “museale” si renderà necessario un progetto ad hoc che al momento non è stato previsto, ma che potrebbe rientrare il un ragionamento di medio termine avvalorato dai riscontri ed eventuali necessità di sviluppo della attività. LABORATORIO ARCHEOLOGICO Superficie (mq) €/mq. 168 800 Costo € 134.352,00 SALE STUDIO MANIFESTAZIONI - TEATRO struttura palco MANIFESTAZIONI - PARCO sistemazione parco MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO giardino MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO facciate Superficie (mq) €/mq. 1400 200 Superficie (mq) €/mq. 902 12 Superficie (mq) €/mq. 761 40 Superficie (mq) €/mq. 554 300 Costo € 280.000,00 Costo € 10.825,68 Costo € 30.455,20 € 166.155,00 Costo Il costo di realizzazione lo si deduce dai Quadri Tecnici Economici, anch’essi fatti per intervento. 26 LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) a1) a2) a3) a4) a5) b) b1) b1bis) b2) b3) b4) b5) b6) b6bis) b7) b7bis) b8) b9-10) b11) b12) Lavori a base d'asta lavori ed opere oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso oneri per la sicurezza aggiuntivi totale lavori a base d'asta totale importo appalto Somme a disposizione della stazione appaltante lavori in economia arredi rilievi, accertamenti e indagini allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. imprevisti acquisizione aree o immobili accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 spese tecniche per progettazione e D.LL. fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. spese per attività di consulenza, ecc spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. collaudo IVA su a4 IVA su b4 IVA su b1bis IVA su b2 IVA su b7 IVA su b7bis IVA su b8 IVA su b9-10 IVA su b11 10,0% 10,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% Totale costo realizzazione € € € € € 134.352,00 2.687,04 4.030,56 138.382,56 141.069,60 € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € parziale € € 10.000,00 7.053,48 1.410,70 4.232,09 14.106,96 2.116,04 2.116,04 13.838,26 705,35 2.000,00 2.821,39 423,21 423,21 61.246,73 202.316,33 MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) a1) a2) a3) a4) a5) b) b1) b1bis) b2) b3) b4) b5) b6) b6bis) b7) b7bis) b8) b9-10) b11) b12) Lavori a base d'asta lavori ed opere oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso oneri per la sicurezza aggiuntivi totale lavori a base d'asta totale importo appalto Somme a disposizione della stazione appaltante lavori in economia arredi rilievi, accertamenti e indagini allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. imprevisti acquisizione aree o immobili accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 spese tecniche per progettazione e D.LL. fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. spese per attività di consulenza, ecc spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. collaudo IVA su a4 IVA su b4 IVA su b1bis IVA su b2 IVA su b7 IVA su b7bis IVA su b8 IVA su b9-10 IVA su b11 Totale costo realizzazione 10,0% 10,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% € € € € € 280.000,00 5.600,00 8.400,00 288.400,00 294.000,00 € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € parziale € € 20.000,00 14.700,00 2.940,00 8.820,00 29.400,00 4.410,00 4.410,00 28.840,00 1.470,00 4.000,00 5.880,00 882,00 882,00 126.634,00 420.634,00 27 MANIFESTAZIONI - PARCO (sistemazione parco) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) a1) a2) a3) a4) a5) b) b1) b1bis) b2) b3) b4) b5) b6) b6bis) b7) b7bis) b8) b9-10) b11) b12) Lavori a base d'asta lavori ed opere oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso oneri per la sicurezza aggiuntivi totale lavori a base d'asta totale importo appalto Somme a disposizione della stazione appaltante lavori in economia arredi rilievi, accertamenti e indagini allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. imprevisti acquisizione aree o immobili accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 spese tecniche per progettazione e D.LL. fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. spese per attività di consulenza, ecc spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. collaudo IVA su a4 IVA su b4 IVA su b1bis IVA su b2 IVA su b7 IVA su b7bis IVA su b8 IVA su b9-10 IVA su b11 10,0% 10,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% Totale costo realizzazione € € € € € 10.825,68 216,51 324,77 11.150,45 11.366,96 € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € parziale € € 568,35 113,67 341,01 1.136,70 170,50 170,50 1.115,05 56,83 227,34 34,10 34,10 3.968,15 15.335,12 € € € € € 30.455,20 609,10 913,66 31.368,86 31.977,96 € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € parziale € € 15.000,00 1.598,90 319,78 959,34 3.197,80 479,67 479,67 3.136,89 159,89 3.000,00 639,56 95,93 95,93 29.163,35 61.141,31 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) a1) a2) a3) a4) a5) b) b1) b1bis) b2) b3) b4) b5) b6) b6bis) b7) b7bis) b8) b9-10) b11) b12) Lavori a base d'asta lavori ed opere oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso oneri per la sicurezza aggiuntivi totale lavori a base d'asta totale importo appalto Somme a disposizione della stazione appaltante lavori in economia arredi rilievi, accertamenti e indagini allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. imprevisti acquisizione aree o immobili accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 spese tecniche per progettazione e D.LL. fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. spese per attività di consulenza, ecc spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. collaudo IVA su a4 IVA su b4 IVA su b1bis IVA su b2 IVA su b7 IVA su b7bis IVA su b8 IVA su b9-10 IVA su b11 Totale costo realizzazione 10,0% 10,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 28 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) a1) a2) a3) a4) a5) b) b1) b1bis) b2) b3) b4) b5) b6) b6bis) b7) b7bis) b8) b9-10) b11) b12) Lavori a base d'asta lavori ed opere oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso oneri per la sicurezza aggiuntivi totale lavori a base d'asta totale importo appalto Somme a disposizione della stazione appaltante lavori in economia arredi rilievi, accertamenti e indagini allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. imprevisti acquisizione aree o immobili accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 spese tecniche per progettazione e D.LL. fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. spese per attività di consulenza, ecc spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. collaudo IVA su a4 IVA su b4 IVA su b1bis IVA su b2 IVA su b7 IVA su b7bis IVA su b8 IVA su b9-10 IVA su b11 10,0% 10,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% 20,0% Totale costo realizzazione € € € € € 166.155,00 3.323,10 4.984,65 171.139,65 174.462,75 € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € parziale € € 3.489,26 1.744,63 5.233,88 17.446,28 2.616,94 2.616,94 17.113,97 348,93 3.489,26 523,39 523,39 55.146,84 229.609,59 Il prospetto seguente riassume il costo di realizzazione totale suddiviso per intervento. LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO € 202.316,33 MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco) € 420.634,00 MANIFESTAZIONI - PARCO (struttura palco+sistemazione € 15.335,12 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino) € 61.141,31 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate) € 229.609,59 TOTALE € 929.036,35 29 2.3 Eventuali nodi progettuali I principali nodi progettuali per l’edificio riguardano: Ì Ì il tema degli accessi/percorsi che riveste un ambito metaprogettuale; il tema della partizione degli spazi che attiene ad un campo più strettamente architettonico delle soluzioni tecniche. Da un punto di vista metaprogettuale è importante per il Monastero tenere conto della accurata gestione dei percorsi. La struttura diviene unitaria nelle finalità ma rimane comunque un insieme articolato di funzioni sarà pertanto necessario porre attenzione anche progettualmente a riorientare il complesso verso la sua nuova centralità del chiostro pur mantenendo vivo l’ingrasso dalla manica juvarriana che distribuisce all’area esterna e alla sala incontri; le funzioni infatti convivono pure se in fasce orarie differenti della giornata e della sera. Sotto un profilo architettonico propriamente detto è invece essenziale tenere conto, sempre sul tema degli accessi e percorsi, della necessità di “compartimentale” e contenere alcune funzioni per evitare: - azioni di disturbo reciproco, - situazioni di assenza di controllo degli ambienti. Dati i caratteri storici dell’edificio, la presenza caratterizzante di lunghi corridoi a volta di distribuzione, diventa importante risolvere la partizione verticale dello spazio in maniera efficace ma anche in sintonia con la tipologia costruttiva e lo spirito conservativo che sicuramente informerà gli interventi di restauro. 30 3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE Vedi schema URB allegato. 31 4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA 4.1 Bacino di utenza dell’opera e descrizione della domanda potenziale La soluzione proposta per il complesso del Monastero di Rivalta, come detto prevede l’individuazione di due nuclei funzionali con le seguenti attività: Nucleo funzionale attività didattiche: o Scuola elementare Don Milani o Attività di didattiche all’aperto del laboratorio archeologico; Nucleo funzionale attività ludico – culturali: o Laboratorio archeologico (locali Manica juvarriana) o Attività taetarali – culturali (area dell’anfiteatro) o Attività musicali (area chiostro) L’area del parco del Monastero adibita all’attività di corsa campestre, rappresenta uno spazio comune a disposizione delle utenze dei due nuclei funzionali. Le attività già presenti e che si decide di mantenere al momento della definizione dello Studio di fattibilità sono: o Scuola elementare Don Milani o Attività di corsa campestre. Le nuove attività che si vogliono inserire sono: o Attività del laboratorio archeologico o Attività teatrali-culturali o Attività musicali L’analisi della domanda potenziale sarà pertanto riferita all’individuazione del bacino di utenza di queste nuove attività. Attività Del Laboratorio Archeologico Il percorso didattico sull’archeologia, in cui raccontare la storia del mondo antico attraverso l’esposizione dei reperti, l’attivazione di laboratori didattici e attività ludiche a vari livelli, è diretto per lo più ad un pubblico in età scolare. Per la definizione degli utenti potenziali è stata quindi considerata la fascia di popolazione con una età compresa tra i 5 e i 19 anni, appartenente ai Comuni compresi all’interno del bacino di utenza, sulla base dei dati forniti: dal Comune di Torino (http://www.comune.torino.it/statistica/ (dati aggiornati all’anno 2004). dalla provincia di Torino www.provincia.torino.it/servizi/cifre/ (dati aggiornati all’anno 2004). UTENTI POTENZIALI Comune Rivalta di Torino Orbassano Totale 5-14 1806 1890 Totale 15-19 852 1108 Totale 5-19 2658 2998 32 Rivoli Beinasco Piossasco Bruino Alpignano Villarbasse Collegno Grugliasco Volvera Torino Circ. 10 Sangano La Loggia Torino Circ. 2 Pianezza Candiolo Venaria Rosta Trana Reano Nichelino Torino Circ. 9 None Airasca Borgaro Torinese Avigliana Piobesi Torinese Torino Circ. 3 Almese Caselette Cumiana Buttigliera Alta Scalenghe Vinovo Sant'Ambrogio Carignano Torino Circ. 5 Piscina Moncalieri Santena San Gillio Givoletto Caselle Torinese Druento Frossasco Torino Circ. 1 Torino Circ. 8 Caprie Cambiano Castagnole Torinese Condove Valle della Torre Giaveno Volpiano La Cassa Torino Circ. 4 Chiusa di San Michele Cercenasco Virle Piemonte Settimo Torinese Torino Circ. 6 Torino Circ. 7 San Maurizio Canavese Rubiana Roletto Leinì Vigone Chieri Cantalupa Pinerolo Buriasco Macello Fiano Sant'Antonino di Susa Osasio Carmagnola Trofarello Ciriè Coazze Poirino Robassomero Villastellone Pecetto Torinese San Mauro Torinese Valgioie Pino Torinese Totale 1539 4205 1556 746 1466 250 4074 3175 788 3106 309 593 7230 1074 540 3361 314 310 113 4267 5335 750 342 1298 1032 307 9105 551 233 620 622 304 1264 411 700 9282 317 4257 988 228 225 1575 736 241 5379 4244 148 567 170 374 316 1311 1241 144 6692 142 168 89 4249 8236 6375 688 185 187 1104 441 3051 180 2594 125 111 195 345 73 2423 996 1605 242 889 295 485 768 2268 739 316 802 107 2017 1864 333 1617 176 336 3544 499 284 1691 145 147 48 2175 2732 407 206 682 510 163 4534 227 112 283 298 162 638 214 358 4801 143 2335 508 138 108 793 414 125 2644 2090 72 292 95 166 177 638 684 52 3532 54 79 52 2120 4275 3262 259 83 93 580 205 1472 88 1395 50 57 108 198 34 1177 483 814 105 440 138 2307 6473 2295 1062 2268 357 6091 5039 1121 4723 485 929 10774 1573 824 5052 459 457 161 6442 8067 1157 548 1980 1542 470 13639 778 345 903 920 466 1902 625 1058 14083 460 6592 1496 366 333 2368 1150 366 8023 6334 220 859 265 540 493 1949 1925 196 10224 196 247 141 6369 12511 9637 947 268 280 1684 646 4523 268 3989 175 168 303 543 107 3600 1479 2419 347 1329 433 212 697 367 1659 68 756 142344 165 759 38 363 72327 532 2418 106 1119 214671 33 Sulla base delle analisi effettuate dal Centro studi turismo di Firenze3, durante l’anno scolastico 2002/2003 la domanda del turismo scolastico subisce, più degli altri segmenti turistici, gli effetti della particolare combinazione di fattori negativi dovuti all’attentato dell’11 settembre 2001. Questi avvenimenti comportano cambiamenti strutturali rilevanti in questo segmento: x diminuzione del numero dei viaggi di istruzione e il numero complessivo dei partecipanti (13,4%); x le sistemazioni ricettive alternative guadagnano quote di mercato a danno degli alberghi, così come aumenta la domanda di trasporto a mezzo bus e treno a danno dell’aereo; x diminuisce sia la durata media dei viaggi di istruzione sia le presenze dei partecipanti presso le strutture ricettive (-22% in Italia, -47% all’estero); x la spesa media dei viaggi di istruzione in Italia diminuisce del 21%, mentre aumenta dello 0,4% la spesa all’estero; x il fatturato delle aziende turistiche registra una diminuzione del 29% per effetto della flessione produttiva. Solo a partire dall’anno scolastico 2004-2005 si registrano segnali di ripresa per questo settore con un aumento del numero di partecipanti pari al 16,3% rispetto al 2003. La quota di mercato delle destinazioni italiane è del 76%, mentre i viaggi all’estero hanno raggiunto il 24% del movimento complessivo. Risulta difficile reperire dati inerenti le mete turistiche, le tipologie, i tempi e i modi scelti dalle scuole italiane per la programmazione di viaggi di istruzione, in quanto non esistono ricerche e analisi complete a riguardo. La pubblicazione del Touring Club Italiano4 (“Indagine sul turismo scolastico in Italia e in Lombardia") che analizza i flussi gestito dai tour operator e dalle agenzie di viaggi interpellati nel 1999, cerca di ovviare a questa carenza fornendo dei dati relativi alle tipologie le tipologie di viaggio di istruzione. Si osserva che il 32% dei viaggi di istruzione è costituito da itinerari culturali, costituiti dalla visita a più luoghi, mentre la visita alle singole città d'arte è scelta nel 13% dei casi. In notevole crescita sono tutti i prodotti turistici che hanno come matrice il rapporto con la natura, da sola (17%) o in rapporto con l'arte (11%), soprattutto dalle scuole medie. Una novità è costituita dall'interesse per la cultura tecnico-scientifica, interesse non sempre soddisfatto a causa della inadeguata offerta di musei interattivi e laboratori con sperimentazione didattica. Ipotizzando che gli utenti potenziali compresi nel bacino di utenza rappresentano il totale della popolazione che compie viaggi di istruzione (presupponendo che il viaggio di istruzione sia inserito nel programma scolastico di ogni classe) nel corso dell’anno, calcoliamo il 76% che prevede come destinazione l’Italia. Inoltre dal risultato ottenuto calcoliamo ancora la percentuale di studenti che optano per una destinazione d’arte (11%). Anche in questo caso 3 4 http://www.cstfirenze.it/htdocs/index.htm CeSTIT e Università di Bergamo, “Guida al turismo scolastico in Lombardia. Itinerari per la scuola di base” , 2001. 34 siccome non è presente la percentuale di studenti che scelgono come destinazione luoghi della cultura tecnico-scientifica, viene utilizzata la percentuale relativa alla destinazione dei luoghi d’arte, considerando quindi in questa destinazione anche le attività dei laboratori didattici. Tale percentuale viene però ridimensionata e ridotta di due terzi in via cautelativa,perché si tiene conto della specificità della destinazione. Utenti potenziali Totale 5-14 Totale 15-19 Totale 5-19 Totale studenti nei viaggi di istruzione 142344 72327 214671 Totale destinazione Italia 108181 54969 163150 Totale destinazione arte 11900 6047 17946 3967 2016 5982 Totale destinazione laboratorio-archeologico Sulla base delle analisi delle esperienze di riferimento ormai consolidate in ambito metropolitano viene valutata la possibilità di insediare nel Monastero non una nuova struttura indipendente in grado di proporre formazione sull’archeologia a livello scolastico, entrando quindi in competizione con quelle presenti sul mercato. Si vuole invece istituire un punto di riferimento per le realtà che già operano sul territorio, che trovano nel laboratorio archeologico un luogo dove poter mettere in pratica quello che è stato spiegato agli studenti nelle lezioni teoriche in classe. Infatti le strutture analizzate operano nel seguente modo: x lezioni teoriche nelle classi degli istituti scolastici che ne fanno richiesta (Mediares, Archeodidattica); x approfondimenti in luoghi differenti in relazione al tema trattato, attraverso l’organizzazione di gite solitamente giornaliere o veri e propri viaggi. Il Monastero di Rivalta e il suo laboratorio archeologico si propone come meta per le gite di approfondimento, dando la possibilità di sperimentare l’esperienza dell’archeologo in un luogo prossimo alla città e quindi a costi contenuti, rispetto alle tradizionali mete dell’Astigiano, della Toscana e di Roma. Considerando che questa destinazione entrerà in diretta competizione con realtà simili come il CeSMAP di Pinerolo che opera in collaborazione con i due musei cittadini, si decide in via cautelativa di dimezzare il totale degli utenti potenziali. Utenti potenziali Totale destinazione laboratorioarcheologico Totale destinazione museo Laboratorio archeologico di Rivalta Totale 5-14 Totale 15-19 Totale 5-19 3967 2016 5982 1983 1008 2991 Ipotesi gestionale laboratorio archeologico Vengono ipotizzati sette mesi di apertura all’anno considerando anche il mese di luglio per soddisfare e esigenze delle attività estive come “estate ragazzi”. Durante il periodo di apertura è 35 previsto l’utilizzo delle tre aule del laboratorio anche contemporaneamente in quanto si ha la possibilità di svolgere attività indipendenti tra loro. L’area esterna per le simulazioni di scavo viene utilizzata a seconda delle attività previste per il laboratorio. Non viene preso in considerazione il periodo invernale in quanto le condizioni climatiche non consentirebbero l’utilizzo dell’area esterna per le esercitazioni. Per quanto riguarda la gestione del servizio del laboratorio archeologico vengono previsti due modelli gestionali: 1. affidamento dell’incarico ad associazioni locali che si occupano di arte e architettura (un esempio potrebbe essere il “Gruppo Spazio Arte”, associazione rivaltese con sede a Orbassano) in modo da contenere le spese di gestione, con apertura dei locali su prenotazione; 2. affidamento dell’incarico a tecnici specializzati nel campo dell’archeologia, (laureati presso l’università degli studi, sul modello del CeSMAP) in grado di fornire un servizio altamente qualificato e soprattutto adeguato dal punto di vista scientifico agli standard del settore. Prima ipotesi gestionale Mesi Settimane Giorni potenziali di apertura settimanale Giorni di apertura totale capienza aule 1 capienza aule 2 capienza aule 3 Totale mensile aprile maggio giugno luglio settembre ottobre novembre Totale 4 4 4 4 4 4 4 28 5 5 5 5 5 5 5 35 20 20 20 20 20 20 20 140 23 23 23 23 23 23 23 161 23 23 23 23 23 23 23 161 23 23 23 23 23 23 23 161 1380 1380 1380 1380 1380 1380 1380 9660 Considerando una piena occupazione, ovvero 69 persone (corrispondente circa alla capienza di un bus privato) per ogni giorno di apertura alla settimana, il numero massimo di utenti è pari a 9660 persone. Confrontando il dato con gli utenti potenziali calcolati si otterrebbe quindi una occupazione dei locali pari al 30% circa. È comunque opportuno segnalare che difficilmente si riuscirà a aggiungere la piena occupazione e il dato ha natura puramente teorica, volto a verificare la capacità della struttura di assorbire interamente il potenziale utenti individuato. Seconda ipotesi gestionale Mesi Settimane Giorni potenziali di apertura settimanale Giorni di apertura totale capienza aule 1 capienza aule 2 capienza aule 3 Totale mensile aprile maggio giugno luglio settembre ottobre novembre Totale 4 4 4 4 4 4 4 28 2 2 2 2 2 2 2 2 8 8 8 8 8 8 8 56 23 23 23 23 23 23 23 161 23 23 23 23 23 23 23 161 23 23 23 23 23 23 23 161 552 552 552 552 552 552 552 3864 36 Il secondo modello gestionale potrebbe essere attuato sottoscrivendo una convenzione tra Comune di Rivalta e Università degli Studi. Una possibile forma di collaborazione vedrebbe il Comune impegnato nella ristrutturazione dei locali e nella creazione del laboratorio archeologico, mentre l’Università metterebbe a disposizione personale qualificato (professori, ricercatori, dottorandi nell’area dell’arte medievale) a supporto dell’attività del laboratorio nei periodi di apertura. In questo modo anche le ipotesi di funzionamento verrebbero modificate in quanto, al posto di un servizio da fornire tramite prenotazione, si garantirebbe una apertura settimanale su giorni prestabiliti, indipendentemente dall’affluenza del pubblico. Si ipotizzano due giorni di apertura settimanale, ampiamente sufficienti ad assorbire il bacino di utenza calcolato. Definizione del Bacino di utenza Per la definizione del bacino di utenza è stata calcolata un’area corrispondente al percorso massimo di un bus privato pari a sessanta minuti, per arrivare al Monastero. Per l’individuazione dei tempi di percorrenza ci si è serviti del servizio messo a disposizione dal Gruppo Torinese Trasporti in via telematica (sito http://www.5t.torino.it/5t/it/percorsi)5. Ciò ha consentito di effettuare una suddivisone dei tempi di percorrenza per le seguenti categorie di mezzi: o Mezzi pubblici, o Auto, o Bus privato (in questo caso il tempo di percorrenza viene calcolato moltiplicando per 1,5 il tempo di percorrenza dell’auto, tenendo conto della minore velocità di viaggio). Sono state calcolate anche le distanze minime tra il luogo di partenza e il luogo di arrivo e analizzando i dati raccolti ci si è resi conto che molto spesso a distanze maggiori a volte corrispondono tempi di percorrenza minori, in quanto per le auto e bus privati si ha la possibilità di percorrere strade a scorrimento veloce come la tangenziale. Inoltre osservando i dati relativi ai mezzi pubblici occorre evidenziare i seguenti elementi: o Il tempo di percorrenza viene calcolato come somma dei tempi necessari a percorrere il tragitto dei mezzi pubblici che collegano il punto di partenza e il punto di arrivo. o Considerando che il comune di Rivalta è collegato a Torino dalla linea 43, il percorso che da quest’ultimo e dai comuni della cintura ovest, nord ed est porta al Monastero è vincolato a questa linea localizzata nella parte sud della città. 5 Per i Comuni di La Loggia, Cumiana, None, Sant’Ambrogio , Carignano, Piscina, Frossasco, Val della Torre, Chiusa di San Michele, Cercenasco, Vigone, Buriasco, Sant’Antonino di Susa, Osasio, Robassomero, Valgioie, il percorso è stato calcolato utilizzando il programma AutoRuote, in quanto il servizio Gtt non è attivo in questi Comuni. 37 Sulla base di queste osservazioni si è deciso di considerare per la definizione del bacino di utenza ristretto e allargato il bus privato, calcolando un tempo di percorrenza pari a 60 minuti per raggiungere il Monastero. Dall’analisi dei tempi dei percorrenza emerge che il bacino di utenza è composto da macroaree qui di seguito riportate: Valle del Sangone Comune di Torino articolato nelle sue circoscrizioni Area metropolitana di Torino suddivisa in: o Comuni della cintura Ovest o Comuni della cintura Sud o Comuni della cintura Est o Comuni della cintura Nord Sulla base dei tempi di percorrenza il bacino di utenza ristretto ed allargato risulta così composto: 38 BUS 0 4 5 7 0 38 90 23 0 7 7 8 0 10,5 10,5 12 Piossasco Bruino Alpignano Villarbasse Collegno Grugliasco Volvera Torino Circ. 10 Sangano La Loggia Torino Circ. 2 Pianezza Candiolo Venaria Rosta Trana Reano Nichelino Torino Circ. 9 None 8,1 7 7 8,1 9 8 9 10 9,1 17,7 10 10 14 17 10 12 12 14 12 15 41* 55* 100 101* 60 55 Non disp. 45 55* Non disp. 50 88 Non disp. 100 100* 120* 120* 60 45 Non disp. 11 11 11 11 12 13 13 13 13 14 14 15 15 15 16 16 15 16 16 16 16,5 16,5 16,5 16,5 18 19,5 19,5 19,5 19,5 21 21 22,5 22,5 22,5 24 24 22,5 24 24 24 Airasca Borgaro Torinese Avigliana Piobesi Torinese Torino Circ. 3 Almese Caselette Cumiana Buttigliera Alta Scalenghe Vinovo Sant'Ambrogio Carignano Torino Circ. 5 Piscina Moncalieri Santena San Gillio Givoletto Caselle Torinese Druento Frossasco Torino Circ. 1 Torino Circ. 8 Caprie Cambiano Castagnole Torinese Condove Valle della Torre 15 21 17 15 13 18 11,5 17,9 12,7 19,5 17 25,1 22,8 18 19,1 16 27 15 16 24 16 21,4 15,4 15 23,4 28 18 24 16,2 Non disp. 110 120* Non disp. 53 128 107 60* 100* Non disp. Non disp. Non disp. Non disp. 85 Non disp. 60 83 Non disp. Non disp. 110 95 Non disp. 55 70 159* 95 Non disp. 135* Non disp. 17 17 18 18 18 18 18 19 19 19 20 20 20 20 20 21 21 21 21 21 22 22 22 22 22 23 23 23 23 25,5 25,5 27 27 27 27 27 28,5 28,5 28,5 30 30 30 30 30 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 33 33 33 33 33 34,5 34,5 34,5 34,5 Giaveno Volpiano La Cassa Torino Circ. 4 Chiusa di San Michele Cercenasco Virle Piemonte Settimo Torinese Torino Circ. 6 Torino Circ. 7 San Maurizio Canavese Rubiana Roletto Leinì Vigone Chieri Cantalupa Pinerolo Buriasco Macello Fiano Sant'Antonino di Susa Osasio Carmagnola Trofarello Ciriè 18 33 19 14 27,8 23,3 22 29 23 18 28 23,1 24,1 29 27,1 34 22,5 27 27,3 28 25 32 26,3 29 21 31 120* 115* Non disp. 60 Non disp. Non disp. Non disp. 115 90 75 120* 116* 129* 110 Non disp. 125 102* 71* Non disp. Non disp. Non disp. Non disp. Non disp. Non disp. 90 130* 24 24 24 24 24 24 25 25 25 25 25 26 26 27 28 28 28 29 29 29 29 29 29 30 30 30 36 36 36 36 36 36 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 39 39 40,5 42 42 42 43,5 43,5 43,5 43,5 43,5 43,5 45 45 45 35 - 45 MINUTI 23 32 32 27 25 25 25 26 Non disp. Non disp. Non disp. Non disp. 90 105 Non disp. 105 31 32 32 34 34 36 37 40 46,5 48 48 51 51 54 55,5 60 45 - 60 MINUTI Coazze Poirino Robassomero Villastellone Pecetto Torinese San Mauro Torinese Valgioie Pino Torinese BACINO ALLARGATO 25 - 35 MINUTI 15 - 25 MINUTI 0 - 15 MINU Bacino d'utenza BACINO RISTRETTO TEMPO DI PERCOR.(min.) AUTO PRIVATA BUS PRIVATO DISTANZA (Km) LOCALITA' Rivalta di Torino Orbassano Rivoli Beinasco * Tratta coperta parzialmente da bus di linea 39 Attività Teatrali/Culturali E Attività Musicali Il parco dl Monastero e l’area del Chiostro vengono pensate in modo unitario in quanto, nella proposta ipotizzata è previsto lo svolgimento di attività tra loro complementari. L’area del Parco del Monastero nella quale è inserito l’anfiteatro viene confermata come punto di aggregazione giovanile soprattutto in riferimento alle serate estive nei mesi di giugno e luglio. L’area del Chiostro destinata ad attività legate alla musica classica, completerebbe l’offerta dando la possibilità di inserire in calendario eventi ad essa collegati . Le esperienze di riferimento riguardano le manifestazioni estive organizzate in altre aree della provincia di Torino come Chicobum Festival, Colonia Sonora, Traffic Torino Free Festival, Ritmika e Ridi Torino. Manifestazione Luogo Periodo di svolgimento Chicobum Festival Borgaro Torinese (Parco Chico Mendes) 1 giugno – 29 luglio Colonia sonora Collegno (Parco Certosa Reale) 1 giugno – 29 luglio (27 agosto) Traffic Torino Free Festival Torino (Parco della Pellerina, Murazzi del Po, Giardini Reali, Spina 3) 12-13-14-15 luglio Ritmika Moncalieri (Fonderie Teatrali Limone) 8-9-10 giugno Ridi Torino Torino (Piazza d’armi) Nichelino (Piazza del Municipio) Chivasso (ex Foro Boario) Sant’Ambrogio di Torino (Piazza della Repubblica) Settimo Torinese (La suoneria Via Partigiani) Collegno (Colonia Sonora) Rivalta di Torino (Parco del Monastero) Sestriere (Cinema Fratèive) 16 giugno – 4 agosto 40 Benchmark delle attività di confronto Il documento “Indagine sul pubblico dei festival dell’estate Torinese: Chicobum Festival, Colonia Sonora, Traffic Torino Free Festival”6 pubblicato a cura dell’Osservatorio culturale del Piemonte nel 2005 definisce la tipologia e la provenienza del pubblico partecipante alle principali manifestazioni culturali estive torinesi. La ricerca utilizza dal punto di vista metodologico un approccio prevalentemente quantitativo attraverso lo strumento del questionario autocompilato, distribuito all’ingresso degli spettacoli. L’attività di analisi dei casi di best practice permette di trarre alcune conclusioni utili (indicatori) alla progettazione dell’attività rivaltese. - L’età media dei fruitori delle manifestazioni oggetto dell’indagine à di 29 anni; si conferma quindi come il consumo di musica dal vivo di musica cosiddetta extracolta (pop, rock, dance, elettronica, etno-word, cross-over, ecc….) sia fortemente influenzato dalla componente generazionale; Il pubblico dei festival per fasce di età 15-18 anni 19-22 anni 23-30 anni 31-40 anni 41-50 anni > 50 anni 5,3% 16% 42,6% 24,3% 9,1% 2,6% Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005. - emerge una prevalenza di pubblico maschile pari al 58 % contro il 42 % di pubblico femminile - in tutte e tre le manifestazioni il pubblico degli over 40 incide per il 10%-12% segno che le proposte si rivolgono ad un pubblico piuttosto definitivo dal punto di vista anagrafico, con caratterizzazione verso i più giovani o più adulti a seconda della programmazione prevista ma anche di altri fattori logistici legati alla localizzazione e qualità dei siti; - il bacino principale di provenienza corrisponde a Torino (45,3%) e alla provincia (36,6%), mentre per quanto riguarda l’ambito regionale un discorso a parte deve essere fatto per la provincia di Cuneo. Se si analizzano solo gli spettatori provenienti dal Piemonte (esclusa la provincia di Torino) emerge in modo molto significativo la presenza di coloro che provengono dalla provincia di Cuneo (più della metà di tutti coloro che provengono dalle altre province del Piemonte). Il dato è molto simile a quello rilevato sul pubblico di Torino Settembre Musica (la provincia di Cuneo raggiungeva il 58%) e mette in evidenza la capacità dell’offerta torinese di attrarre con più facilità pubblico proveniente dal basso piemonte rispetto all’area nord-orientale, che probabilmente gravita maggiormente intorno alla Lombardia e a Milano; 6 Reperibile sul sito www.ocp.piemonte.it 41 La provenienza del pubblico per provincia Alessandria Asti 4,1% 15,6% Biella Cuneo Novara Verbania Vercelli 9,8% 53,3% 4,9% 0,0% 12,3% Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005. - Complessivamente si tratta di un pubblico piuttosto composito per quanto riguarda il livello di fidelizzazione e di assiduità con le manifestazioni. Se è vero che quasi il 30% degli spettatori sono al loro primo anno di partecipazione, uno su quattro frequenta i festival da 4-6 anni. L’incidenza maggiore è quella relativa a coloro che lo frequentano da 2-3 anni; Il pubblico per anni di partecipazione Chicobum e Colonia Sonora 1 anno da 2 a 3 da 4 a 6 oltre 7 28,4% 35,1% 26,1% 10,4% Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005. - Il rapporto di assiduità con le manifestazioni, mette in evidenzia una situazione di maggiore selezione degli spettacoli, che se, da un lato, rivela un coinvolgimento più debole con il festival, dall’altro, implica un maggiore turn over e la presenza di pubblici differenziati all’interno dei festival; Il pubblico per numero di spettacoli visti 1 da 2 a 3 da 4 a 6 da 7 a 10 oltre 10 23,9% 40,2% 23,4% 8,2% 3,3% Fonte: Osservatorio culturale del Piemonte, anno 2005. La manifestazione “Sere d’Estate” di Rivalta di Torino La manifestazione che si vuole organizzare utilizzando le aree messe a disposizione dal Parco del Monastero è improntata sul modello delle collaudate esperienze pluriennali dell’area metropolitana torinese e del comune di Torino. L’articolazione temporale del programma può prevedere diverse soluzioni: x durata temporale dal primo giugno a fine luglio, con l’organizzazione di sei eventi settimanali e un giorno di riposo, entrando in diretta concorrenza con le altre manifestazioni metropolitane; 42 x durata temporale dal primo giugno al 31 agosto, con organizzazione di quattro eventi a settimana, ma estendendo l’orizzonte temporale anche al mese di agosto quando le principali manifestazioni metropolitane sono concluse; x durata temporale dal primo giugno al 30 settembre, con organizzazione di tre eventi a settimana, inserendo in calendario anche manifestazioni cittadine e avvenimenti legati all’edizione di “settembre musica” da svolgersi nell’area del Chiostro. DURATA TEMPORALE FREQUENZA NUMERO GIORNI 1 giugno-31luglio 6 giorni settimanali 54 giorni 1 giugno-31 agosto 3 giorni settimanali 52 giorni 1 giugno-30 settembre 3 giorni settimanali 53 giorni 43 La definizione del bacino di utenza 11 11 11 11 12 13 13 13 13 14 14 15 15 15 16 16 15 16 16 16 Airasca Borgaro Torinese Avigliana Piobesi Torinese Torino Circ. 3 Almese Caselette Cumiana Buttigliera Alta Scalenghe Vinovo Sant'Ambrogio Carignano Torino Circ. 5 Piscina 15 21 17 15 13 18 11,5 18,7 12,7 19,5 17 25,1 22,8 18 19,1 17 17 18 18 18 18 18 19 19 19 20 20 20 20 20 Moncalieri Santena San Gillio Givoletto Caselle Torinese Druento Frossasco Torino Circ. 1 Torino Circ. 8 Caprie Cambiano Castagnole Torinese Condove Valle della Torre 16 27 15 16 24 16 21,4 15,4 15 23,4 28 18 24 16,2 21 21 21 21 21 22 22 22 22 22 23 23 23 23 Giaveno Volpiano La Cassa Torino Circ. 4 Chiusa di San Michele Cercenasco Virle Piemonte Settimo Torinese Torino Circ. 6 Torino Circ. 7 San Maurizio Canavese Rubiana Roletto Leinì Vigone Chieri Cantalupa Pinerolo Buriasco Macello Fiano Sant'Antonino di Susa Osasio Carmagnola Trofarello Ciriè 18 33 19 14 27,8 23,3 22 29 23 18 28 23,1 24,1 29 27,1 34 22,5 27 27,3 28 25 32 26,3 29 21 31 24 24 24 24 24 24 25 25 25 25 25 26 26 27 28 28 28 29 29 29 29 29 29 30 30 30 23 32 32 27 25 25 25 26 31 32 32 34 34 36 37 40 Coazze Poirino Robassomero Villastellone Pecetto Torinese San Mauro Torinese Valgioie Pino Torinese BACINO RISTRETTO 8,1 7 7 8,1 9 8 9 10 9,1 17,7 10 10 14 17 10 12 12 14 12 15 BACINO ALLARGATO Piossasco Bruino Alpignano Villarbasse Collegno Grugliasco Volvera Torino Circ. 10 Sangano La Loggia Torino Circ. 2 Pianezza Candiolo Venaria Rosta Trana Reano Nichelino Torino Circ. 9 None Bacino d'utenza 0 - 10 MINU 0 7 7 8 11 - 20 MINUTI 0 4 5 7 21 - 30 MINUTI DISTANZA TEMPO DI PERCOR.(min.) AUTO PRIVATA (Km) 31 - 40 MINUTI Località Rivalta di Torino Orbassano Rivoli Beinasco 44 Per la definizione del bacino di utenza è stata calcolata un’area corrispondente al percorso massimo di un’auto privata pari a sessanta minuti, per arrivare al Monastero. Per l’individuazione dei tempi di percorrenza ci si è serviti del servizio messo a disposizione dal Gruppo Torinese Trasporti in via telematica (sito http://www.5t.torino.it/5t/it/percorsi)7. È stato individuato un bacino di utenza ristretto considerando un tempo di percorrenza pari a 20 minuti, ed un bacino allargato considerando un tempo di percorrenza massimo di 40 minuti, adottando come limite il raggiungimento del Monastero da parte di tutti i Comuni della Valle del Sangone. Sulla base dei tempi di percorrenza il bacino di utenza ristretto ed allargato risulta composta come riportato al paragrafo seguente. 4.2 La definizione degli utenti potenziali Per la definizione degli utenti potenziali, sono state seguite due strade: una volta definito il bacino di utenza è stata calcolata la popolazione dei Comuni per fasce di età, servendosi della Banca Dati Demografica Evolutiva della Regione Piemonte8. Le fasce di età sono state individuate sulla base delle aggregazioni utilizzate nell’indagine dell’Osservatorio Culturale del Piemonte. una volta definito il bacino di utenza, è stata calcolata la popolazione dei Comuni considerando una aggregazione delle fasce di età analoga a quella utilizzata dall’ISTAT per definire le indagini campionarie. Precisamente si è fatto riferimento all’indice percentuale relativo alla voce “altri concerti di musica” per la Regione Piemonte, dell’indagine pubblicata dall’ISTAT9. Tale indice percentuale è riferito ad un’indagine condotta sulla popolazione di età superiore a sei anni è pari a 16,9%. 7 Per i Comuni di La Loggia, Cumiana, Sant’Ambrogio , Carignano, Frossasco, Val della Torre, Vigone, Buriasco, Valgioie, il percorso è stato calcolato utilizzando il programma AutoRuote, in quanto il servizio Gtt non è attivo in questi Comuni. 8 BDDE (Banca Dati Demografica Evolutiva), www.regione.piemonte.it/stat/bdde/index.htm 9 Tavola 3.2 - Persone di 6 anni e più che hanno fruito nell'ultimo anno dei vari tipi di intrattenimento per regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Anno 2001 (per 100 persone della stessa zona) Territorio Teatro Cinema Musei, mostre Piemonte 17,8% 51,3% 32,8% Concerti di musica classica 9,4% Altri concerti di musica Spettacoli sportivi discoteche, balere, ecc… siti archeologici e monumenti 16,9% 25,2% 28,3% 24,9% tratto da: Indagine Multiscopo sulle famiglie, “Aspetti della vita quotidiana”, Dicembre 2001- Marzo 2002, ISTAT, 2003 e monumenti Siti archeologici balere, ecc. Discoteche, sportivi Spettacoli musica concerti di Altri classica di musica Concerti mostre Musei, Cinema 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Teatro Persone di 6 anni e più che hanno fruito nell'ultimo anno dei vari tipi di intrattenimento (regione Piemonte) - Anno 2001 45 Questa percentuale non comprende i concerti di musica classica, che si presuppone di ospitare nella sede del Chiostro. I risultati ottenuti sono riassunti nella seguente tabella: Totale utenti potenziali Popolazione bacino d'utenza (dato ISTAT) Maschi 6-90 Femmine 6-90 Totale Totale popolazione 814120 876892 1691012 Utenti potenziali per altri concerti di musica 137586 148195 285781 Considerando anche i competitori, che per il tipo di manifestazione scelta sono il pubblico di Colonia Sonora e di Chicobum Festival, il totale degli utenti potenziali viene ridotto di 2/3. Utenti potenziali per manifestazioni all’aperto (dato ISTAT) Utenti potenziali per la prima edizione della manifestazione all'aperto 285781 95260 Il risultato è stato poi confrontato con quello ottenuto, calcolando dal totale della popolazione per ogni fascia di età, le percentuali risultanti dalle indagine dell’Osservatorio Culturale del Piemonte. Questo perché il dato fornito dall’indagine ISTAT, elaborato su un campione rappresentativo dell’intera popolazione garantisce una maggiore robustezza, ma non presenta una articolazione suddivisa per fasce di età e inoltre non è riferito solo alla provincia di Torino, area in cui gravita il bacino d’utenza calcolato, ma è calcolato su base regionale. I risultati ottenuti utilizzando le percentuali dell’Osservatorio sono riassunti nella seguente tabella: Totale utenti potenziali Utenti potenziali per manifestazioni all'aperto Fasce di età Maschi Femmine Totale Totale 15-18 29.919 27.897 57.816 3.064 Totale 19-22 32.182 30.771 62.953 10.072 Totale 23-30 89.262 86.281 175.543 74.781 Totale 31-40 150.748 145.528 296.276 71.995 Totale 41-50 127.199 129.362 256.561 23.347 Totale 15-50 429.310 419.839 849.149 183.260 46 Non è stata considerata la fascia di età superiore ai 50 anni, contribuendo a ridimensionare il bacino di utenza, perché si è ritenuta poco significativa la sua incidenza percentuale. Inoltre è stato supposto che questa fascia di età non sia interessata a partecipare a manifestazioni confezionate principalmente per un pubblico giovane. Dal confronto dei risultati con le elaborazioni su fonti ISTAT emerge una sostanziale differenza tra le definizioni degli utenti potenziali, ma in via cautelativa si ritiene opportuno considerare il totale del pubblico selezionato utilizzando i dati dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, perché maggiormente selettivi. Si è tuttavia consapevoli che non si è fatto riferimento ad una campione rappresentativo dell’intera popolazione, in quanto le percentuali di pubblico risultanti dall’indagine fanno riferimento al solo pubblico che partecipa alle manifestazioni selezionate. Questo perché il questionario era stato posto soltanto agli utenti dei concerti e non a una selezione casuale d utenti per ogni fascia di età. È stata quindi adoperata una “forzatura” dei dati statistici estendendo all’intera popolazione compresa tra i 15 e i 50 anni, la validità dei risultati emersi dall’Osservatorio. Il risultato ottenuto dalle precedenti valutazioni è stato ancora ridimensionato considerando la percentuale di pubblico emersa dal rapporto dell’Osservatorio che assisteva alla manifestazione per la prima volta (28.4%). Quindi rispetto al caso precedente si tiene conto dei competitori non riducendo il totale, ma selezionando gli spettatori alla prima manifestazione, cercando di ridurre la componente discrezionale dell’analisi. In questo modo sono stati definiti gli utenti potenziali che potrebbero partecipare alla prima edizione della manifestazione rivaltese. Utenti potenziali per manifestazioni all'aperto (dato OSSERVATORIO) Utenti potenziali per la prima edizione della manifestazione all'aperto 183.260 52.046 Questo dato può essere considerato con buona approssimazione il numero di utenti potenziali che sarebbe in gradi di attrarre la manifestazione alla sua prima edizione. Per raggiungere questo risultato ogni singola manifestazione dovrebbe attrarre un pubblico pari a circa 1000 spettatori, di 300 alloggiati nell’anfiteatro e 700 in piedi nel parco retrostante. Considerando che l’area a parco è in grado di ospitare un pubblico in piedi pari a 2700 persone Una ulteriore analisi viene fatta ipotizzando di inserire nella programmazione delle serate rivaltesi un “evento di richiamo” alla settimana, adottando invece una programmazione tipica dei “punti verdi” nelle rimanenti serate. Viene quindi ipotizzato, vista la difficoltà di programmare eventi di richiamo tutti i giorni della manifestazione, di utilizzare l’area del Parco del Monastero come punto di aggregazione estiva, sulla base delle esperienze che ogni anno caratterizzano la programmazione delle circoscrizioni torinesi. Si tratterebbe in pratica di attrezzare il parco con strutture temporanee, (chioschi e tavoli) per intrattenere gli avventori quotidiani, mentre si avrebbe a disposizione l’area dell’anfiteatro da sfruttare in caso di manifestazioni. Ovviamente in questo caso la capacità di richiamo della manifestazione estiva ne riuscirebbe molto ridimensionata. 47 Durata temporale 1 giugno-31luglio 1 giugno-31 agosto 1 giugno-30 settembre Durata temporale Frequenza 6 giorni settimanali 3 giorni settimanali 3 giorni settimanali Capienza anfiteatro 1 giugno-31luglio 1 giugno-31 agosto 1 giugno-30 settem 300 300 300 Eventi di richiamo 8 giorni 12 giorni 16 giorni Capienza parco monastero 2700 2700 2700 Animazione locale 46 giorni 40 giorni 47 giorni Giorni totali Capienza totale 54 52 53 162000 156000 159000 Il calcolo degli utenti potenziali viene effettuato considerando le 1000 presenze a sera supposte precedentemente, per gli eventi di richiamo, mentre per l’animazione locale si decide di considerare come bacino d’utenza quello composto dai comuni strettamente confinanti con Rivalta, al quale viene applicato il dato ISTAT, sulle persone che assistono a spettacoli in discoteche e balere,…. Popolazione Bacino ristretto e allargato Bacino ristretto e allargato Bacino ristretto e allargato Utenti potenziali ad evento Eventi di richiamo Totale utenti potenziali 1000 8 8000 1 giugno-31luglio 1000 12 12000 1 giugno-31 agosto 1000 16 16000 1 giugno-30 settem Totale utenti potenziali Rivalta Orbassano Bruino Beinasco Rivoli Piossasco Totale Totale Totale Totale 9130 10774 3930 8702 24148 8399 65083 Durata temporale Persone presenti in discoteche/balere, ecc… 28,30% 28,30% 28,30% 28,30% 28,30% 28,30% 28,30% 2584 3049 1112 2463 6834 2377 18.418 26.418 30.418 34.418 1 giugno-31luglio 1 giugno-31 agosto 1 giugno-30 settem Il dato ottenuto senza considerare gli eventi di richiamo evidenzia un pubblico a serata pari a circa 400 persone. Tenendo conto che comunque nelle serate estive anche nei comuni limitrofi all’abitato di Rivalta siano in programma serate di intrattenimento si decide in via cautelativa di dimezzare i probabili ingressi a serata, individuando quindi un pubblico pari a 200 persone a serata. Utenti potenziali serate estive rivaltesi Utenti potenziali a serata Totale utenti potenziali a serata manifestazioni all’aperto 400 Totale utenti potenziali a serata sere estive rivaltesi 200 48 Comune UTENTI POTENZIALI Elaborazione ISTAT Totale 6-90 Maschi Femmine Rivalta di Torino Orbassano Rivoli Beinasco Piossasco Bruino Alpignano Villarbasse Collegno Grugliasco Volvera Sangano La Loggia Pianezza Candiolo Venaria Rosta Trana Reano Nichelino None Airasca Borgaro Torinese Avigliana Piobesi Torinese Almese Caselette Cumiana Buttigliera Alta Scalenghe Vinovo Sant'Ambrogio Carignano Piscina Moncalieri Santena San Gillio Givoletto Caselle Torinese Druento Frossasco Caprie Cambiano Castagnole Piemonte Condove Val della Torre Giaveno Volpiano La Cassa Chiusa di San Michele Cercenasco Virle Piemonte Settimo Torinese Torino San Maurizio Canavese Rubiana Roletto Leinì Vigone Chieri Cantalupa Pinerolo Buriasco Macello Fiano Sant'Antonino di Susa Osasio Carmagnola Trofarello Ciriè Coazze Poirino Robassomero Villastellone Pecetto Torinese San Mauro Torinese Valgioie Pino Torinese Totale utenti potenziali 8573 10006 23400 8437 7873 3679 7911 1338 22573 17666 3622 1733 3188 5422 2522 16301 1755 1660 701 22323 3682 1729 6209 5474 1567 2718 1281 3375 3059 1494 6360 2069 4032 1474 25285 4872 1190 1168 7779 3810 1306 911 2779 895 2101 1787 6912 6243 692 734 861 545 21888 407454 3463 1032 940 5827 2402 15549 1038 15368 627 533 1204 1853 380 11890 5069 8474 1510 4453 1404 2249 1748 8457 396 3836 814120 8651 10515 24864 8928 7985 3735 8320 1406 24238 18850 3680 1856 3263 5722 2566 16921 1820 1683 723 22970 3707 1681 6300 5676 1637 2891 1261 3553 3164 1499 6476 2085 4303 1535 27000 4908 1287 1131 8000 4006 1382 934 2916 925 2162 1689 7503 6574 678 773 867 517 22921 450454 3723 1043 971 5930 2508 16754 1070 17207 640 557 1293 2052 362 12277 5311 9104 1421 4403 1455 2308 1798 8957 359 4298 876892 Totale 17224 20521 48264 17365 15858 7414 16231 2744 46811 36516 7302 3589 6451 11144 5088 33222 3575 3343 1424 45293 7389 3410 12509 11150 3204 5609 2542 6928 6223 2993 12836 4154 8335 3009 52285 9780 2477 2299 15779 7816 2688 1845 5695 1820 4263 3476 14415 12817 1370 1507 1728 1062 44809 857908 7186 2075 1911 11757 4910 32303 2108 32575 1267 1090 2497 3905 742 24167 10380 17578 2931 8856 2859 4557 3546 17414 755 8134 1691012 49 Comune Rivalta di Torino Orbassano Rivoli Beinasco Piossasco Bruino Alpignano Villarbasse Collegno Grugliasco Volvera Sangano La Loggia Pianezza Candiolo Venaria Rosta Trana Reano Nichelino None Airasca Borgaro Torinese Avigliana Piobesi Torinese Almese Caselette Cumiana Buttigliera Alta Scalenghe Vinovo Sant'Ambrogio Carignano Piscina Moncalieri Santena San Gillio Givoletto Caselle Torinese Druento Frossasco Caprie Cambiano Castagnole Piemonte Condove Val della Torre Giaveno Volpiano La Cassa Chiusa di San Michele Cercenasco Virle Piemonte Settimo Torinese Torino San Maurizio Canavese Rubiana Roletto Leinì Vigone Chieri Cantalupa Pinerolo Buriasco Macello Fiano Sant'Antonino di Susa Osasio Carmagnola Trofarello Ciriè Coazze Poirino Robassomero Villastellone Pecetto Torinese San Mauro Torinese Valgioie Pino Torinese Totale utenti potenziali Totale per fasce di età Totale 15-18 Maschi Femmine 365 418 910 312 307 129 348 43 840 724 151 66 133 204 108 716 50 61 21 843 160 80 249 210 55 91 53 113 155 68 270 74 150 55 940 210 55 50 305 152 41 32 118 35 80 91 241 269 27 23 40 20 820 13943 120 33 39 236 79 633 28 549 20 30 41 83 13 489 200 337 47 208 54 86 70 337 18 145 29919 57816 313 402 886 308 280 136 278 47 750 662 151 72 127 189 115 653 65 53 23 835 156 80 231 196 64 87 34 114 102 53 240 83 142 55 855 175 58 36 309 169 48 31 109 40 70 60 280 258 23 25 24 19 800 12878 111 36 38 232 81 574 29 559 23 25 43 80 12 444 185 307 32 173 60 80 57 291 9 167 27897 UTENTI POTENZIALI Elaborazione osservatorio Totale 19-22 Totale 23-30 Maschi Femmine Maschi Femmine 376 489 984 319 326 135 354 46 886 833 145 58 171 241 121 750 69 75 20 956 153 117 324 197 68 94 50 130 131 78 286 87 165 63 1009 227 55 49 310 199 68 32 115 51 84 66 285 290 22 28 42 25 977 15038 100 37 40 229 100 612 42 594 16 18 44 64 15 509 203 335 57 182 60 105 59 320 10 162 32182 62953 347 503 967 316 307 135 334 40 869 777 152 83 161 211 119 722 59 69 22 909 186 77 272 243 77 104 53 117 98 54 246 100 140 55 956 234 55 35 357 158 70 34 125 31 75 65 264 273 20 27 30 13 910 14265 120 31 28 242 71 599 36 596 25 25 49 95 17 492 214 350 41 162 56 75 71 311 20 124 30771 964 1114 2588 925 868 392 893 140 2407 2093 468 176 362 583 280 1826 188 175 83 2635 469 208 790 621 183 258 130 337 305 142 694 223 371 173 2890 580 132 91 903 428 133 102 276 89 174 188 769 688 68 85 92 84 2395 44342 366 101 91 703 242 1657 88 1703 62 53 123 212 39 1343 539 970 166 482 138 217 159 875 37 323 89262 175543 934 1149 2450 884 855 371 861 120 2401 1965 467 167 335 580 263 1644 174 186 72 2608 406 241 741 569 197 266 132 341 345 164 678 211 378 164 2755 540 121 111 889 389 120 109 251 105 201 151 658 726 65 75 91 59 2383 42643 354 110 107 678 288 1638 100 1605 62 49 129 199 41 1345 527 928 151 466 149 239 153 810 36 356 86281 Totale 31-40 Maschi Femmine 1512 1776 3918 1589 1583 754 1263 233 4286 2894 722 295 613 937 423 2870 350 302 139 4537 681 345 1203 980 278 474 231 572 519 241 1114 412 710 250 4543 854 223 219 1464 691 211 153 503 177 346 319 1146 1159 137 159 138 87 3909 77267 718 221 147 1033 422 2967 194 2692 126 91 218 354 73 2202 971 1591 269 821 243 396 295 1357 101 535 150748 296276 1512 1674 3818 1502 1553 727 1287 224 4239 2976 692 294 601 964 437 2915 325 291 123 4407 609 303 1150 932 280 525 212 562 529 253 1101 364 679 251 4384 822 241 211 1496 706 204 145 481 158 295 293 1116 1151 133 133 147 78 4047 73162 700 199 149 1037 367 2962 196 2594 130 89 192 340 57 2134 976 1525 219 777 243 406 298 1497 66 661 145528 Totale 41-50 Maschi Femmine 1400 1552 3687 1219 1178 579 1284 184 3553 2710 538 257 508 851 444 2590 245 256 116 3293 586 278 1040 903 250 461 198 562 499 268 964 348 696 236 3696 754 184 197 1285 581 193 159 436 166 354 287 1102 1024 120 109 129 107 3579 62915 513 187 174 922 381 2492 169 2368 91 80 186 296 62 1917 859 1346 252 744 255 378 279 1434 60 644 127199 256561 1407 1697 3940 1328 1142 572 1412 215 3665 3056 569 297 538 865 475 2764 239 289 107 3329 603 295 1087 934 249 479 187 567 516 243 1038 323 643 221 3984 731 206 193 1261 654 235 139 499 149 324 298 1109 1064 119 108 129 97 3667 62922 537 157 172 919 372 2554 144 2458 66 82 193 299 58 1852 861 1437 232 712 241 375 274 1458 56 674 129362 50 4.3 Stima eventuali entrate e costi di gestione 4.3.1 Le funzioni ed il modello gestionale Nell’ipotesi di distribuzione dei locali oggetto dell’intervento, si è configurata una destinazione prevalentemente “istituzionale”, fortemente caratterizzata dall’uso “pubblico”; infatti l’alternativa proposta come preferibile, a seguito delle valutazioni svolte nello studio, prevede sostanzialmente la presenza di tre macro-aree funzionali: - l’area che resta destinata alla scuola elementare; l’area destinata a diverse associazioni giovanili e gruppi culturali (fra i quali il laboratorio archeologico); - l’area destinata allo svolgimento di eventi e manifestazioni (nel chiostro e nel teatro all’aperto). Gestione a privati Sulla base dei presupposti esistenti e delle esperienze di situazioni analoghe, si ritiene che per un periodo di tempo significativo la presenza di attività legate all’organizzazione di eventi debba acquisire quasi unicamente una funzione di “stimolo” alla fruizione dell’area da parte degli utenti, potenziandone l’attrattività; in questo senso si ipotizza l’opportunità di concedere a terzi (privati) l’uso della struttura (per la parte all’aperto) durante il periodo estivo per: a) l’organizzazione di eventi musicali e di spettacoli, con un livello di utilizzo intermedio rispetto a quelli prospettati nel paragrafo 4.1, quindi: - apertura : dal 1 giugno al 31 agosto frequenza : 4 eventi a settimana, di cui almeno 1 di richiamo, che consenta un’affluenza sostanzialmente significativa - affluenza : 1 sera alla settimana 300 persone / le restanti 150-200 persone b) l’attivazione di un servizio bar continuativo negli orari preservali e serali, che permetta di consolidare le presenze nel periodo in questione anche se non sono programmate manifestazioni od eventi. Si assume che la concessione sia assegnata ad un Ente di tipo associativo, al quale venga demandata anche la gestione del bar, con gli opportuni vincoli legati a : - l’organizzazione di una quota “minima” di eventi, specificandone la “qualità” ed eventualmente lo sviluppo di tematiche particolari in ambito culturale; 51 - la garanzia di orari di apertura che consentano l’utilizzo da parte dell’Utenza conformemente agli obiettivi dell’Amministrazione; - la “qualità” e la fruibilità del servizio bar in modo da rendere la massima gradevolezza nella fruizione dell’area. In base a tali considerazioni si ritiene che tale concessione debba essere gratuita, tenuto conto degli obiettivi circa la connotazione del sito, della necessità di avviare un’iniziativa non a carattere prevalentemente “commerciale” e soprattutto per la valutazione dei benefici indotti che, ancorché non tangibili, sussistono in termini di servizio reso alla cittadinanza. Gestione diretta o associazioni Il laboratorio archeologico si rivolge prevalentemente ad un “target” di utenti in età scolare e in quanto attività con finalità culturali – istituzionali può essere gestita, come già prima indicato, da Enti o Associazioni oppure direttamente, avvalendosi di specialisti nel settore. In ogni caso si può ipotizzare l’affluenza valutata nel paragrafo 4.1 (circa 4.000 presenze/anno) con una previsione di incasso da biglietteria ad una tariffa contenuta (3 €). Anche in questo caso si configura una situazione analoga alla precedente; si può immaginare che i proventi della biglietteria siano possano contribuire alla copertura delle spese “vive” degli Enti associati. 4.3.2 I costi di investimento In base alle stime dei Quadri tecnico – economici si possono riepilogare le previsioni di investimento nella tabella seguente, divise per aree d’intervento. TOTALE INVESTIMENTI DA QUADRI TECNICI ECONOMICI DEL MONASTERO LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO € 202.316,33 TEATRO (struttura palco) € 420.634,00 PARCO (struttura palco+sistemazione parco) € 15.335,12 CHIOSTRO (giardino) € 61.141,31 CHIOSTRO (facciate) € 229.609,59 TOTALE € 929.036,35 52 4.3.3 I costi (e le entrate) di gestione Ricavi, costi specifici e margini di contribuzione Nelle ipotesi sopra formulate, i singoli conti economici delle gestioni si possono configurare come segue: LABORATORIO ARCHEOLOGICO Presenze stimate / anno 4.000 Costo biglietto d'ingresso € 3,00 Totale Ricavi biglietteria € 12.000 Altri ricavi (contributi, sponsor) € 10.000 Totale Ricavi della Gestione € 22.000 € 22.000 Costi vivi di gestione attività Margine di contribuzione zero BAR Nr. giornate / anno di apertura Incasso medio giornaliero giugno Incasso medio giornaliero luglio Incasso medio giornaliero agosto 92 € € € 250 350 350 Totale Ricavi stimati € 30.000 Costi diretti beni per consumi Costi di gestione n.3 persone per 3 mesi € 10.000 € 12.000 Altri costi e spese € 8.000 € 30.000 Totale costi di gestione Margine di contribuzione zero 53 Costi generali di gestione del complesso Avendo ipotizzato che almeno i costi diretti di gestione delle attività del sito (laboratorio e eventi) trovino copertura nelle entrate dirette, si espone nel seguito la tabella che riepiloga i costi Superfici (mq.) 254 2.352 5.370 761 425 2.500 1.200 3.500 2.000 4.000 500 15.000 7.500 3.000 3.000 1.500 6.000 Totale Spese Generali Locali Vari Chiostro Parco del Monastero Teatro all'aperto MONASTERO -Previsione costi della struttura Manica iuvarriana generali previsti per il funzionamento della struttura. 9.162 Voci di spesa Personale (guardiana) Manutenzioni straordinarie Manutenzioni ordinarie Pulizie locali (6h/g) x 12€ Utenze (telefoniche - connessioni) Illuminazione Riscaldamento (15€ / mq.) Acqua Promozioni e pubblicità Prestazioni di servizi vari Totale Costi Generali di Gestione 20.000 1.000 5.000 5.000 20.000 15.500 24.700 9.500 2.000 7.500 10.000 1.000 5.000 5.000 40.500 100.200 2.000 7.500 4.000 11.200 6.000 6.000 15.500 10.500 16.500 54 4.4 Sostenibilità dei costi Nella premessa alla relazione illustrativa dei dati economico – finanziari già si è evidenziato che nella destinazione della struttura l’intervento dell’Ente pubblico avrebbe comunque assunto una parte preponderante, tenendo conto di una serie di fattori: - la distribuzione ipotizzata non si configura con una destinazione unitaria, ma rappresenta una serie di utilizzi diversi dell’area in cui prevale ampiamente l’aspetto culturale – museale; - la fruibilità dell’area “teatro” all’interno del parco è per ovvie ragioni limitata alla sola stagione estiva; - per l’analisi svolta sul posizionamento di quest’ultima si ritiene che essa non possa, stante la situazione attuale, rappresentare un “business” significativo, ma che invece, come è avvenuto in molte esperienze similari, costituisca l’elemento di attrazione e aggregazione fondamentale per la valorizzazione dell’area nel suo insieme e di stimolo alla conoscenza delle altre attività lì presenti; - i benefici di operazioni di questo tipo sono spesso valutabili e valutati in termini di “ricaduta” sul territorio (con le tecniche del Bilancio Sociale); - è possibile (e consigliabile) individuare un soggetto privato che gestisca l’attività di animazione (spettacoli e teatro) con una specifica professionalità; comunque, come si è esplicitato nella stesura del Piano finanziario, si tratta di iniziative che possono garantire la copertura dei costi e delle spese vive di funzionamento, ma che non apportano alcuna contribuzione diretta ai costi di struttura. Di conseguenza resterebbero a carico del Comune di Rivalta le spese generali di funzionamento dell’area come indicate nei prospetti del Piano, in una misura sostenibile in funzione delle “capacità” della dotazione di Bilancio di parte corrente. 55 5. CONVENIENZA ECONOMICA-SOCIALE 5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all’opera COSTI - sovrautilizzo dei parcheggi pubblici gratuiti nelle vicinanze del Monastero - incremento dell’inquinamento acustico e atmosferico. BENEFICI INDIRETTI - aumento e razionalizzazione degli spazi a disposizione per le associazioni cittadine; aumento degli spazi verdi a disposizione in Rivalta con la sistemazione del parco del Monastero; - creazione di un punto di aggregazione e incontro per i giovani di Rivalta; - ampliamento dell’offerta culturale rivaltese (laboratorio archeologico, attività concertistiche). 56 6. PROCEDURE 6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera Il complesso del Monastero, congiuntamente alle aree di pertinenza, conserva un interesse storico/artistico ed è compreso negli elenchi di cui al D.lgs..42/04 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (Testo unico dei Beni Culturali). 6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi Il complesso del Monastero è rappresentato da un unico edificio (e da uno spazio esterno a parco) che ha visto vicende di intervento in momenti differenti. Gli ambienti interni inoltre presentano uno schema distributivo idoneo ad ospitare le funzioni previste dallo studio: è quindi meno forte l’esigenza e la possibilità di attuare un pensiero progettuale complessivo sulla struttura. La strategia di azione per il monastero è infatti di sistemazione progressiva ecco perché, anche sotto il profilo procedurale, si intendono proporre percorsi separati. Il più impegnativo concerne la funzione di laboratorio archeologico che vedrà la presentazione di un bando di progettazione per richiedere i tre gradi di progettazione previsti dalla legge. E’ essenziale prevedere come criterio selettivo dei professionisti la presenza nel gruppo di progettazione oppure la consulenza di un profilo di progettista/curatore di museo al fine di garantire una sistemazione attrattiva e funzionale degli spazi e delle piccole collezioni presenti. La parte di risistemazione del chiostro interno al primo cortile e delle facciate che lo delimitano potrebbe invece seguire un percorso di progettazione interna agli uffici dell’amministrazione: si tratta infatti sostanzialmente di lavori di manutenzione ordinaria. Per quanto concerne il giardino del chiostro, l’adeguamento alla funzione “hortus conclusus” oggi snaturato dalla presenza di essenze arboree improprie e senza disegno preciso. Si ritiene che la consulenza di operatori concertistici possa rappresentare un valido apporto per la definizione progettuale del tema. Il parco esterno al Monastero trova invece in un affidamento di incarico esterno di progettazione la soluzione del suo iter procedurale. E’ importante tenere conto che questo luogo funzionerà in particolare durante i mesi estivi, l’affidamento fiduciario nei termini delle soglie di legge 57 consente la realizzazione del progetto in tempi brevissimi e la possibilità di altrettanto rapido appalto delle opere. In sintesi si possono indicare i seguenti percorsi procedurali. 1. Laboratorio archeologico Æ bando di progettazione e affidamento dei tre gradi di progettazione a professionista/i esterno Æ appalto delle opere. 2. Chiostro e facciate Æ progettazione interna Amm. Comunale di Rivalta Æ licitazione privata per affidamento dei lavori. 3. Area esterna con teatro all’aperto Æ affidamento sfiduciale della progettazione Æ licitazione privata per affidamento dei lavori. Gli altri interventi del Monastero sono di adeguamento puntuale per lo spostamento/allestimento di spazi per funzioni già presenti nel monastero o da rilocalizzare, è chiaro dunque che saranno soggetti a progettazioni interne all’Amministrazione comunale anche perché gli interventi che coinvolgono questi ambienti sono assimilabili ad interventi di manutenzione ordinaria (adeguamento dei terminali di impianto, decorazione, allestimento). 58 6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali 2006 CRONOPROGRAMMA DI MASSIMA DEL PROGRAMMA INTEGRATO 10.1 10.1.1 10.1.1.1 INVESTIMENTI PUBBLICI OO. PP. CASTELLO -acquisizione e funzioni pubbliche-1 lotto CASTELLO - funzioni pubbliche 2 lotto 10.1.1.2 MONASTERO -facciata, chiostro- ID. INT. 2007 CS.1.1.1 CS.1.1.2 MONASTERO -parco10.1.1.3 10.1.1.4 10.1.1.5 10.1.1.6 10.1.1.7 10.1.1.8 10.1.1.9 10.1.1.10 10.1.1.11 10.1.1.12 10.1.2 10.1.2.1 10.1.2.2 10.2 10.2.2 10.2.2.1 10.2.2.2 10.3 10.3.1 10.3.1.1 10.3.1.2 10.3.1.3 10.3.1.4 10.3.1.5 10.3.1.6 EDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex Vigili del FuocoEDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex case popolari-p.primo EDIFICIO IN VIA ORSINI -GiornalaioCOPERTURA MERCATO FASCIA DI CONTINUITA' -interventi di riqualificazione RINATURALIZZAZIONE delle fasce di pertinenza BRUINO -passerella sul torrente Sangone RIVALTA -pista ciclabile sponda sinistra ORBASSANO -area di divagazione del Sangone CAVE SANGONE INTERVENTI DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO .1 realizzazione solo pubblica e gestione privata .1 realizzazione pubblico-privata e gestione privata CASTELLO -ristorante, ricettivitàEDIFICIO IN VIA ORSINI -Ex case popolari-p.terra EDIFICIO IN VIA ORSINI -Giornalaio-p.terra INVESTIMENTI PRIVATI ATTIVITA' ECONOMICHE E DI SERVIZIO PARROCCHIA SS.PIETRO E ANDREA -Oratorio, teatro, 3 saloniSMAT -rifacimento acquedotto e fognaturaAZIONI IMMATERIALI PUBBLICHE Avvio della rete 'PASSI ARCHEOLOGICI' Introduzione del tomino di Rivalta nel paniere della Provincia SIGNAGE -percorsi e punti di interesse (Centro storico e Sangone) Manifestazione legata al Cioccolato locale Programma paesaggio -Laboratorio ambientale per il Sangone Piano di manutenzione ordinaria del bacino (P.M.O) sdf progettazione preliminare progettazione definitiva e esecutiva approvazione del progetto 9 esecuzione lavori collaudo delle opere 2008 O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D CS.1.1.3 CS.1.1.4 CS.1.1.5 CS.1.1.6 BS.1.1.7 BS.1.1.8 BS.1.1.9 BS.1.1.10 BS.1.1.11 BS.1.1.12 CS.1.2.1 CS.1.2.2 CS.1.2.3 CS.2.1.1 CS.2.1.2 CS.3.1.1 CS.3.1.2 CS.BS.3.1.3 CS.3.1.4 BS.3.1.5 BS.3.1.6 indizione gara/asta valutazione offerte aggiudicazione e appalto individuazione fornitore/progettista selezione fornitore/progettista realizzazione attività immateriali 59 ALLEGATO Schema URB PISL: Reti d’acqua, architettura e paesaggio in bassa Val Sangone Intervento N.: CS 1.1.2 Comune: Rivalta di Torino COMPATIBILITÁ URBANISTICA L’intervento è assoggettato alle seguenti disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia: Piano Regolatore Generale o Variante (1): Vigente: PRGC del Comune di Rivalta di Torino, I Variante Generale, deliberazione di G.R. n. 54-388 del 1° agosto 1995. Adottato: PRGC del Comune di Rivalta di Torino, II Variante Generale, d progetto preliminare adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n° 79 del 15 Dicembre 2005. Area urbanistica in cui è compreso l'intervento (2): Centro Storico Allegati: Estratti cartografici del PRG con individuazione dell’area interessata dall’intervento Prescrizioni derivanti da altri piani o programmi (3): Prescrizioni derivanti da regolamenti comunali (4): Le NTA del PRGC individuano le tipologie edilizie degli edifici del Centro Storico. Il Castello è indicato come t.e. 9 (t.e. 7 per quanto riguarda il PRGC adottato) “Emergenze architettoniche storicamente consolidate” (Art.69.7). Per gli edifici appartenenti a tale categoria sono consentiti unicamente intervento di “Restauro e Risanamento conservativo”. ’area intorno al Monastero è classificata come area a servizi. Vincoli e altre prescrizioni normative (5): Il Monastero di Rivalta di Torino è vincolato ai sensi art. 10 D.lgs.42/04 (ex L.1089/39). L’intervento è (6): X CONFORME NON CONFORME alle disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia In caso di non conformità: Tipo di variante urbanistica necessaria (6): Art. 17, c. 7, L.R. 56/77 Art. 17, c. 8, L.R. 56/77 Altro Specificare (7): Tempi previsti NOTE (1) indicare la denominazione, gli estremi di approvazione o adozione; in caso di presenza di strumenti vigenti e adottati (operanti in salvaguardia), citarne gli estremi e condurre l’analisi di conformità rispetto ad entrambi; (2) indicare la denominazione di zona; in caso di più aree urbanistiche interessate descrivere le caratteristiche di ciascuna; (3) piani territoriali, piani di aree protette, piani di settore (Piano energetico ambientale regionale, strumenti di pianificazione di difesa del suolo, piani del traffico, etc.), che interagiscono (perché richiedono attuazione o perché immediatamente prevalenti) con il PRG; altri programmi integrati, “programmi complessi”, strumenti urbanistici esecutivi adottati o approvati; (4) eventuali prescrizioni specifiche del regolamento edilizio, d’igiene, etc.; (5) vincoli che interagiscono con le prescrizioni del PRG (reti infrastrutturali esistenti o previste, fasce di rispetto, etc.), che comportano specifiche autorizzazioni (ad es. in materia di paesaggio, ambiente, difesa del suolo), vincoli di inedificabilità, espropriativi, usi civici, eventuali convenzioni in atto, etc.; (6) barrare la casella interessata; (7) ad esempio: necessità di strumento urbanistico esecutivo in attuazione del PRG, altri tipi di variante (indicare gli estremi normativi), etc. 60 Estratto PRGC adottato 61