Andrea Capezzuoli e Compagnia_recensioni

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Andrea Capezzuoli e Compagnia_recensioni
RECENSIONI/REVEWS
BlogFoolk – Aprile 2013
www.blogfoolk.com
Andrea Capezzuoli e Compagnia – Leandra (FolkClub /Ethnosuoni)
Da molti anni Andrea Capezzuoli (voce, melodeon, organetti, scacciapensieri, piedi)
anima la scena folk milanese con un mélange squisitamente variegato di ingredienti
danzerecci: tradizione popolare franco-canadese, folk irlandese, danze e canti della
tradizione norditaliana e spruzzatine di improvvisazione jazz. Musica schietta ed
effervescente, molto fruibile, interpretata da musicisti che dimostrano di divertirsi
davvero tanto suonando. Nel corso degli anni Capezzuoli e sodali hanno allietato
numerosi festival, tra i quali ricordiamo Rudolstadt, Nuit du folk, Etétrad, Folkermesse,
Capodanze, Zingaria. Pubblicato per l’etichetta monferrina Ethnosuoni, questo terzo
album giunge dopo due CD (Suonato con i piedi e Tutto per Amore) che hanno ottenuto
lusinghieri riscontri di pubblico e riconoscimenti dalla critica trad soprattutto in Francia. A
completare il quartetto sono Luca Rampinini (sax soprano, piano, cori), Mattia Ghion
(voce, chitarra, mandolino) e Marco Ghezzo (violino, cori), con l’ospitata dell’istrionico ed
irruente Nando Citarella, eccellente prima voce in una versione di Donna Lombarda in
salsa quebecchese. Ottima capacità nel tenere la scena, solida preparazione strumentale,
accorto senso d’insieme, voci che ben si amalgamano, in Leandra la Compagnia presenta
un programma di tredici brani – tradizionali e d’autore – rivolti sia al ballo sia all’ascolto,
con una maggiore predilezione per il secondo, ma si proietta anche nella direttrice
compositiva con canzoni che tengono insieme tempi da ballo e liriche sagaci, come “Il
demonio” che riecheggiando i toni di una ballata popolare racconta del diavolo che se ne
va in giro sulla terra a lusingare generali, banchieri, razzisti e benpensanti. Il resto del
menu comprende la leggenda popolare di “Al bigoun”, proveniente dal modenese ma
combinata con parti strumentali ispirate a due canzoni del Québec e con passaggi in Irish
style. Ancora c’è una polca jazzata che ossequia un oste folkettaro all’ombra della
Madunina, una tenera mazurca e giù fino ai balli dell’Appennino bolognese, senza
dimenticare il repertorio contemporaneo franco-canadese di reel e rondeau, né farsi
mancare una galope, che portata tra i piedi dei ballerini diventa una perfetta scottish.
Ciro De Rosa
Folkworld – Marzo 2013
www.folkworld.eu
LEANDRA – Andrea Capezzuoli e Compagnia – FolkClub Ethnosuoni, 2012
Yet another surprise - it does not take long listening to this CD that one wonders: Is this
a French-Canadian band who decided to sing in Italian - or an Italian band playing
French-Canadian style music?
It is the latter, an Italian band with a very Quebecois sounding music style. The band has
the full French-Canadian folk works - music with strong accordion and fiddle presence,
the typical foot percussion, and plenty of counter-singing - just that it's all in Italian
language. Some Italian traditional music elements are brought into the mix, for example,
the band take some Italian folk songs and reinterpret them with Quebec style music, but
there is also some Quebec music in its original form, and some newly written material.
This is unusual, but wonderful stuff indeed. I love this album.
© Michael Moll
Trad Magazine N° 143 – Maggio-Giugno 2012
www.tradmagazine.com
TTT Sorti en février, ce troisième album d’Andrea Capezzuoli e Compagnia fait encore une
belle place au si agréable et rare métissage italiano-québécois, jéjà entendus en 2009
avec « Suonato coi piedi » (Trad Magazine n° 123). Mais cette fois (et tant mieux), on est
plus dans l’inspiration et la composition que dans la copie… Dans se nouvelle composition
– Andrea Capezzuoli (voix, mélodéons, guimbardes, podorythmies), Luca Rampinini (sax,
piano, voix), Mattia Ghion (voix, guitare, mandoline), Marco Ghezzo (violon, voix) – le
groupe se livre à un bel exercice d’interprétation de tounes classiques (Galope à JeanLouis de Gabriel Labbé ou suites de reels acadiens). Il y a également de jolies
compositions d’Andrea (Polca per Gianni, Il Demonio), de Marco Mainini (Al Bigoun) et
Mattia Ghion (Drangonflies). De bien belles collaborations pour nous offrir au final un
album original, d’une très grande qualité musicale.
Les treize titres réjouiront aussi bien les amateurs de danses que les amoureux des belles
complaintes (Al Bigoun, Il Demonio, Leandra). Rien que pour La Piccola Pi (magnifique
mazurka) et le somptueux Dragonflies, ce CD vaut son pesant d’émotion. Et il mérite une
chaude recommandation dans nos colonnes.
Patrick Plouchart
Folk Bulletin – Aprile 2012
www.folkbulletin.com
LEANDRA – Andrea Capezzuoli e Compagnia – FolkClub Ethnosuoni ES5393, 2012
Dopo un peregrinare artistico che lo ha portato a misurarsi con mille formazioni e mille
repertori, da qualche anno Andrea Capezzuoli –organettista milanese- pare aver trovato
la dimensione ideale per esprimere le proprie ambizioni musicali: un solido quartetto
(composto, oltre che dal titolare, anche da Mattia Ghion, Luca Rampinini, Marco Ghezzo)
che nel tempo ha maturato un proprio sound riconoscibile ma sempre in grado di regalarti
qualche sorpresa.
Il mix delle voci, delle ance (libere o meno), delle corde pizzicate o strofinate forma un
insieme compatto e trascinante che in questo “Leandra” si esprime ancor meglio che nei
precedenti “Suonato con i piedi” e “Tutto per Amore” (che pure ottennero grande
successo di pubblico e critica in Italia e all’estero, soprattutto in Francia dove hanno
meritato il massimo dei voti di “Trad-Magazine”).
Questo, probabilmente, è dovuto al fatto che a furia di suonare insieme il gruppo guidato
da Capezzuoli ha acquisito tutti quegli automatismi tecnici che arricchiscono l’esecuzione
di spontaneità e buonumore, fattori che facilitano la presa sul pubblico e rendono più
convinto e convincente il prodotto finale.
Un cenno anche al repertorio, costituito in gran parte da classici della tradizione dell’Italia
settentrionale opportunamente miscelati, come nel costume del gruppo, con melodie,
sonorità e ritmi franco-canadesi.
Interessante anche la strada della composizione, che raggiunge il suo apice ne “Il
Demonio”, firmata Andrea Capezzuoli, una sorta di ballata iterativa adeguata alla
sensibilità di oggi. Curiosa e divertente la versione della “Donna Lombarda”, stupefacente
cameo di un ospite di riguardo come Nando Citarella.
Anche se perfettamente adattabile a una funzione di ballo, “Leandra” è un disco che si fa
notare per la piacevolezza della dimensione d’ascolto, per l’immediatezza del messaggio,
per saper trasmettere in tutta la sua pienezza il divertimento che sicuramente hanno
provato i musicisti progettandolo e suonandolo.
Roberto G. Sacchi
TRAD Magazine (Francia) N° 128 - Novembre-Dicemmbre 2009
www.tradmagazine.com
TTT
Dans son précédent album, “Suonato coi piedi” (lire Trad Mag’ n° 123, NDLR), Andréa
Capezzuoli (mélodéon, voix, pieds) nous entraînait fort agréablement sur les routes du
Québec via l’Italie. Son nouveau CD nous fait de nouveau voyager. Mais ici “e
Compagnia” avec Luca Rampinini (sax soprano, piano, voix) ainsi que Mattia Ghion
(guitare et voix), il nous fait traverser allègrement les océans et continents, en n’oubliant
pas quelques escales influencées par le jazz. Tantôt généreux, tantôt intimistes, les trois
musiciens, accompagnés pour l’occasion par Simone Bonizzi (trompette) et Claudio Guida
(sax ténor), creusent des pistes trad’ jazz certes cent fois revisitées. Mais ici, point de
syncopes ni d’impros gratuites redondantes. La
musique est fluide, cohérente. En un mot, elle est très agréable à écouter et, ce qui n’est
pas un luxe, dansable. Treize titres donc, aussi pour le plaisir de vos pieds.
Patrick Plouchart
Folk Bulletin - Settembre-Ottobre 2009
www.folkbulletin.com
A poco più di un anno dall’uscita di “Suonato con i piedi”, progetto discografico
interamente dedicato all’interpretazione di musica e danze del Québec, l’orizzonte sonoro
di Andrea Capezzuoli e della sua piccola Compagnia si ampia e caratterizza questa nuova
produzione che si presenta, come il precedente disco, come un omaggio affettuoso al
repertorio da ballo: non solo Québec, questa volta, ma anche l’amata Francia, la
Bretagna e un po’ d’Italia, che si esprime soprattutto attraverso alcune interessanti
composizioni. La soluzione timbrica adottata dal trio (organetti, sax soprano, chitarra) si
enfatizza in una vera e propria sezione di fiati con l’aggiunta in alcuni brani di sax tenore
e tromba, e qualche cameo pianistico arricchisce ulteriormente l’insieme. Il tutto,
apparentemente, gioca a favore solo dell’ascolto, ma chi ha più pratica di ballo mi
assicura che anche l’uso funzionale della musica ne risente in termini positivi, conferendo
una verve particolare al supporto per la danza, per un piacere ancor più completo dei
ballerini. Operazione curiosa, un autentico gioiellino del genere, il trapianto del testo della
canzone popolare piemontese “Re Arduin” sulla melodia di “Je suis encore bien resolu”,
un classico del canto corale quebecchese reso famoso dagli Hommage aux Aines; ma non
è l’unica chicca nascosta fra le tracce di un disco che a una prima lettura parrebbe solo
d’evasione pura. Le improvvisazioni di sax sul tema di una bourrée dei Brayauds, l’uso
maturo delle voci, la divertita rilettura metrica di un classico della tradizione bretone che
così diviene ballabile sono altri segnali di una produzione matura e consapevole: dopo
innumerevoli esperienze e ricerche di stabilità musicale, Andrea Capezzuoli sembra aver
trovato nella sua Compagnia la giusta dimensione. E noi non possiamo che esserne
contenti.
Giacomo Sereni
www.andreacapezzuoliecompagnia.it

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