Observatoire européen du plurilinguisme

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Observatoire européen du plurilinguisme
Observatoire européen du plurilinguisme
Lettera d'informazione N°43 (novembre-dicembre 2011)
http://www.observatoireplurilinguisme.eu/
L'OEP vi augura buone feste di fine anno
e di felice 2012
Traduzioni in francese, greco, inglese, polacco, portoghese, rumeno,spagnolo e tedesco accessibili
on line
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L'OEP in lutto
Ritornare alle basi fondamentali dell’Istruzione
Gli ultimi aggiornamenti del sito
Rispondete alla campagna d'adesione all'OEP
Ritorno sulla parola "barbecue"
Polo Ricerca dell'OEP : Seminario di ricerca sul plurilinguismo
Annunci e pubblicazioni
Rileggere le lettere precedenti
1) L'OEP in lutto
L'OEP ha perso Marina Dumitriu, sua segretaria generale, che si è spenta il 13 novembre al termine
di un secondo intervento chirurgico.
Marina, dell'università di Craiova (Roumanie), lettrice di rumeno all'università Paris-SorbonneNouvelle-Paris 3, era una presenza quotidiana, animatrice, ispiratrice e organizzatrice. Le dobbiamo
molto e ci manca. Le rendiamo omaggio. Continuiamo senza di lei. Tale era la sua volontà.
2) Ritornare alle basi fondamentali dell’Istruzione
Il Consiglio europeo dei ministri "Istruzione, cultura e giovani" nei giorni 28-29 novembre 2011 ha
nuovamente esaminato il problema delle competenze linguistiche come condizione per la ricerca di
un impiego e per la crescita, in base all’imperativo che almeno due lingue siano insegnate sin dalla
tenera età. Le conclusioni adottate ricordano che "una scelta più vasta di lingue, tra le quali le lingue
meno diffuse e le lingue dei paesi limitrofi, devrebbe, per quanto possibile e se del caso, essere
proposta a tutti livelli d’insegnamento in una prospettiva di istruzione e formazione lungo tutto il
corso della vita". Bisogna capire che è imperativo di elevare e migliorare il livello in lingue, e che
non è auspicabile che una sola lingua sia insegnata alla scuola elementare, e neppure che la
sensibilizzaazione alle lingu alla scuola materna si faccia unicamente attraverso l'inglese.
Questa risoluzione non è la prima, e non sarà l’ultima. La grande caratteristica delle risoluzioni
europee, che siano del Consiglio d'Europa o dell'Unione europea, è al tempo stesso il loro carattere
ripetitivo, cumulativo e la loro relativa inefficacità. La più importante ai nostri occhi resta quella del
comitato dei ministri del Consiglio d'Europe del 17 marzo 1998, che proponeva un programma di
sviluppo del plurilinguismo su grande scala. Ogni nuouva risoluzione si riferisce alle precedenti
sotto le più varie denominazioni corrispondenti alle differenti istanze. Ma, l'istruzione essendo
esclusivamente di competenza degli Stati, i ministri nazionali non si ritengono legati dalla loro
firma e fanno sovente il contrario nei loro propri paesi.
Ricordiamo qualche brillante esempio.
Si ricorderà, cf. la nostra lettera N°19, che il governo Berlusconi, portato dalla voga neoliberale,
aveva messo in evidenza le sue tre priorità nazionali : informatica, impresa e inglese. Il risultato è
stato di invitare le famiglie, attraverso una disposizione dell'articolo 25 di in decreto del 17 ottobre
2005, a bloccare a profitto dell'inglese le ore d'insegnamento della prima e della seconda lingua.
Speriamo che il nuovo governo italiano ritorni su questa disposizione scellerata e ridia un peu di
ossigeno all'insegnamento delle lingue i Italia
Portato dalla medesima voga anticipatrice, il governo britannico, prevedendo senza dubbio
l’avvento dell'inlese quale "ligua unica", (cf. il discorso di Georges Brown a New Delhi il 17
gennaio 2008), decideva nel 2004 di rendere l'insegnamento delle lingue straniere facoltativo a
partire dai 14 anni, su pretesto di lottare contro l'assenteism, perchè, dicevas il ministro
dell’istruzione britannico, "le lingue affaticano i piccoli Inglesi". Questa decisione è stata male
accolta dalle imprese britanniche che, non trovando le competenze linguistiche necessarie presso gli
inglesi, hanno cominciato a reclutare persone che parlassero le lingue straniere.
Quanto alla Francia, gli effetti delle dichiarazioni si sono susseguiti. M. Darcos, ministro
dell’istruzione, ha visto un futuro francese "bilingue", ed ha organizzato per i giovani "in difficoltà",
la difficoltà essendo innanzittutto in francese, dei corsi accellerati durante le vacanze in inglese.
Impressionato dai risultati dei piccoli Cingalesi nell’apprendimento precoce dell'inglese, e su
pressione dei genitori dei quartieri chic di Parigi, Luc Chatel ha completato, all’ultimo inizio d’anno
scolastico, lo smantellamento di cio’ che cominciava ad esistere in classe materna in materia di
sensibilizzazione alle lingue, per rimpiazzarlo con una sensibilizzazione all'inglese.
Fortunatamente, a fianco di questo facezie mediatiche ministeriali, il ministero dell'istruzione
nazionale annuncia nei documenti ufficiali di proporre otto lingue alla scuola elementare, passando
sotto silenzio che 90,1 % degli effettivi va all'inglese, 8,6 % al tedesco (dipartimento della Mosella
e dell'Alsazia), cio’ che lascia 1,3% per lo spagnolo, l'italiano, il portoghese, il russo, il cinese e
l'arabo. Bell’ esempio di diversità sulla carta ma non nei fatti.
Riconosciamo tuttavia che, continuando la messa in opera di un ambizioso piano di rinnovamento
dell'insegnamento delle lingue lanciato nel 2005, due lingue sono ormai obbligatorie
nell’insegnamento generale e tecnologico e nelle sezioni "servizi" dell'insegnamento professionale.
E’ un progresso, nove anni dopo il Vertice di Barcellona, e 13 anni dopo la risoluzione citata
sopraccitata. Il ministro ha instaurato nell’ aprile scorso un "comitato strategico delle lingue"
composto da personalità incontestabili. Le conclusioni che ne saranno tratte e soprattutto le
conseguenze che ne deriveranno sono attese con il più grande interesse.
Ma, dopo tanti sforzi dei nostri governanti per imporre la predominanza dell'inglese dalla scuola
materna all'insegnamento superiore, si sarebbe potuto sperare che i risultati fossero provanti.
Purtroppo, no!
Secondo uno studio effettuato dal dipartemento dell'inglese lingua straniera dell'università di
Cambridge (ESOL), autorità di certificazione internazionalmente riconosciuta per l'inglaise, i cui
risultati sono stati presentati all'Alliance française di Parigi il 23 marzo 2011, se il livello in inglese
è migliorato nell’insegnamento superiore a partire dal master, nell’insegnamento pre-universitario
invece, i risultati sono in calo. Cio’ si verifica in quattro dei cinque paesi presi in esame, in
Germania, in Spagna, in Francia e in Italia, il Portogallo ssendo ie solo paese in cui sono stati
registrati progressi a tutti i livelli tra il 2004 e il 2009.
Questo risultato è del tutto inatteso, ma come non metterlo in relazione con il calo quasi generale
del livello in lettura, fenomeno analizzato in uno studio della rete Eurydice pubblicato nel maggio
2011, primo studio paneuropeo sull’argomento. Questo studio offre un’immagine completa
dell’apprendimento della lettura e identifica certuni dei principali fattori che influenzano
l'acquisizione di competenze in lettura presso i giovani tra dai 3 ai 15 anni. Nel 2009, circa il 20 %
dei giovani di 15 anni provavano difficoltà in lettura con variazioni importanti a seconda dei paesi.
Poichè è un’immagine, questo studio manca tuttavia di qualunque prospettiva dinamica cio’ che gli
consente di celebrare il miglioramento dei sistemi d'insegnamento e dei metodi pedagogici, allorchè
il calo del livello in lettura da 10 anni è accertato (cf. in particolare le statistiche del ministero
francese dell'istruzione evocate nella nostra Lettera N°40). Cio’ non di meno la ricchezza degli
elementi forniti e particolarmente i paragoni internazionali permettono di dire che se la volontà
politica esiste, è possibile di lottare efficacemente contro le difficoltà in lettura e contro l'insuccesso
scolastico. Cosi’, su invito della Commissione europea, i paesi europei hanno accettato di ridurre
questa proporzione sotto la barra del 15 % entro il 2020. E’ uno dei grandi obbiettivi del programma
2020 dell'Unione europea.
Ottima cosa, ma se si misura il posto riservato a questo problema nei programmi politici e nelle
campagne elettorali, in Francia per esempio (ringraziamo i nostri lettori e corrispondenti di
trasmetterci informazioni sull’argomento da tutti i paesi europei!), si è costretti a dedurne che il
problema non è considerato pertinente o come una sfida, e dunque che la situazione non è prossima
a mutare.Prendiamo atto dunque che il fatto di mandare allo sbaraglio 20% delle generazioni di
giovani, parchè non possiedono la lingua, non è considerato dalla maggior parte dei partiti politici
come una questione importante ! L'opinione pubblica non ne è più consapevole, pensando forse che
si tratti di una fatalità di fronte alla quale non si puo’ far nulla. Allorchè cio’ dovrebbe essere una
grande sfida nazionale ed europea, presa in carico da ogni paese .
3) Fra i più recenti aggiornamenti del sito
"La culture peut-elle donner un sens à l'Europe ?" (U. Eco et F. Mitterrand - forum
Libération)
• ONU : le multilinguisme peut contribuer à la réalisation des Obj. du millénaire
• Das innere Leben einer Sprache (Süddeutsche.de)
• Switzerland: Language key to new foreigner integration law
• Dans quelle langue traduire son site pour optimiser ses ventes ?
• L'importanza della traduzione specializzata in ambito giuridico
• Vidéos : "Plurilinguismes individuels et communautés multilingues...
• Nederlands na Arabisch en Spaans snelst groeiende taal op Twitter
• Educação Bilíngue no Brasil (Blog)
• Foreign languages ‘essential for our children’s future’ (The Financial)
• Agonia dell'italiano: il Ticino corre ai ripari
• Le Web et la version originale des documents
• "Interculturalitatea prin prisma lingvisticii, literaturii si a traducerii"
• Meertaligheid: wetenschap en praktijk
• Competence Requirements in Early Childhood Education and Care
• “Europa aboga por el plurilingüismo, no podemos cerrar los ojos...
• Conf. de L. J. Calvet : Le poids des langues dans la mondialisation (Ecouter)
• Experte: Erste Fremdsprache Englisch nicht immer sinnvoll
• Belgique : Les tribunaux et l’emploi des langues
• Association for Language Awareness 11th Conference
• Classi plurilingui: pronti per la lezione! Presentazione dei risultati...
• Conferentie over het discours van de eetcultuur (Le Manger et le Dire)
• Ireland: Modern Languages in Primary Schools Initiative Abolished
• Werkzeug Sprache: Mehrsprachige Autoren sind selten
• Emerging Languages, Emergent Knowledge (K.David Harrison)
• Meertaligheid in het onderwijs en op de Nederlandse arbeidsmarkt:...
• What Is Plurilingualism? (WiseGEEK)
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Politiques et usages de la langue en Europe hier et aujourd'hui (vidéo)
Diskussionsrunde zu Sprache und Bildung (6. Dez 2011)
Petição "Respeitar o compromisso de duas línguas estrangeiras...
Meertaligheid: geen uitzondering, maar regel
La Déclaration de Varsovie sur le rôle des langues
British Council publica prima colectie de eseuri privind multilingvismul,...
Vidéos du colloque : « Le français, langue de l’innovation »
Council adopts conclusions on language competences to enhance mobility
Internet, une bouée de sauvetage pour les langues en danger ? (Euractiv)
4) Rispondete alla campagna d’adesione all'OEP
Dal 2005, è stato in contatto con l’Osservatorio europeo del plurilinguismo attraverso circostanze
diverse, sia firmando la Carta europea del plurilinguismo, oppure attraverso l’iscrizione sul sito,
oppure ancora la richiesta di ricevere la Lettera d’informazione.
Forse Lei stesso (a) contribuisce già, nella Sua cerchia e attraverso i Suoi canali, alla diffusione
delle idee del plurilinguismo e della diversità culturale.
Forse anche Lei constata che, lentamente ma sicuramente, queste idee tracciano la loro strada e che
la “lingua unica”, cosi’ come “il pensiero unico”, è percepita più come un pericolo che come un
progresso.
Si riscopre, nel contesto della crisi, che non è solo finanziaria, il posto della cultura, perchè le nostre
scelte economiche sono anche scelte culturali.
Difendere le lingue europee, favorire l’apprendimento di tutte le lingue, sensibilizzare alla diversità
linguistica e culturale, far emergere una coscienza europea che non cerchi un modello esterno, ma
crei il suo, faccia della sua diversità culturale e linguistica, la sua vera ricchezza, è un progetto di
lungo respiro et una lotta quotidiana.
Speriamo che in quanto scrive l'OEP, in particolare nella sua lettera, e in cio’ che pubblica sul suo
sito Internet, Lei trovi lo spirito di questa lotta di civilizzazione.
Percio’, in un modo o in un altro, se non lo ha già fatto, La invitiamo ad associarsi alla nostra azione
per costituire questa catena di partners individuali e collettivi a livello europeo e mondiale.
La invitiamo a diventare Membro dell’OEP.
Lei sa certamente che le prossime Assise europee del plurilinguismo si terranno a Roma
dal 10 al 12 ottobre 2012
La invitiamo a seguire sul sito le informazioni relative a questo evento per parlarne, assistervi o
parteciparvi.
In attesa di questo evento, La invitiamo ad aderire all'OEP, cliccando QUI, avremo il piacere di
inviarle di ritorno la nostra agenda 2012.
Se è già aderente, la ringraziamo della sua fedeltà.
5) Ritorno sulla parola vocabolo "barbecue"
Si puo’ immaginare un mondo con un solo piatto e un solo vino?
In reazione al nostro articolo della Lettera N°42 sul vocabolo "barbecue", Paul Balta ci fa osservare
che nel suo libro "Bere e mangiare nel Mediterraneo (Actes Sud), egli scrive :
"Coi bei giorni, anche nel Nord Europa, il barbecue è diventato di moda, sotto l’influenza, si pensa,
degli Stati Uniti. Ironia dei vai e vieni, la parola deriva dal francese medioevale “barbequeue” e
significa arrostire un animale intero “dalla barba alla coda”.
Dunque l'origine amerindiana (della lingua taïno di Haïti), come spiega il DHLF (Dictionnaire
Historique de la Langue Française), non sarebbe provata , a meno che le due ipotesi siano
egualmente accettabili e allora saremmo di fronte ad una coincidenza fonetica e semantique molto
intéressante.
Paul Balta ci conferma che secondo lui le due ipotesi sono valide. Misteri delle lingue e ironia dei
vai-e-vieni.
In ogni caso, non vi è niente di più culturale e di meno traducibile della cucina e transmettere i
sapori attraverso lo scritto e l’immagine, è un’ arte rara che Paul Balta possiede e che illustra a
meraviglia il suo libro già citato. Un vero viaggio appassionato nel tempo e nello spazio della
cucina mediterranea.
Il mistero e la magia sono Dans le bois de la langue, titolo dell'opera di Henri Meschonnic, un
voiaggio nelle profondità della lingua e della diversità linguistica e culturale. Un trattato di
traductologia ed anche un trattato sulla lingua. Da consumare a piccoli sorsi mas senza
moderazione.
6) Polo Ricerca dell'OEP : Seminari di ricerca sul plurilinguismo
In partenariato con l'UFR Études Interculturelles de Langues Appliquées, École doctorale
132 : Séminaire de recherche Université Paris 7 – Denis Diderot/OEP
Politiques linguistiques et plurilinguisme
Prossime sedute :
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3 février 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme aux Etats-Unis - Christophe
Réthoré (Observatoire européen du plurilinguisme)
• 10 février 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme en Afrique : le cas de la
République démocratique du Congo - Julien Kilanga Musinde (Université d'Angers)
• 17 février 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme au Mexique - Denis Costaouec
(Université Paris V)
• 23 mars 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme en Grèce, Albanie, République de
Macédoine et Roumanie : le cas de l'aroumain - Stamatis Béis (Académie d'Athènes)
• 6 avril 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme en Israël - Aviv Amit (Université de
Tel Aviv)
• 4 mai 2012 : Politiques linguistiques et plurilinguisme en France : le cas de l'alsacien - Eric
Weider, chercheur
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7) Annunci e pubblicazioni
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Rapport au Parlement sur l’emploi de la langue française 2011
Les apartés de l'économie mauve: Trois matinées avec Gilles Lipovetsky
Mardi 17 janvier 2012 - « Culture, économie et mondialisation »
Mardi
14
février
2012
«
Les
nouveaux
défis
du
luxe
»
Mardi 13 mars 2012 - « La mode, moteur de l’innovation et des industries de consommation
» Télécharger en PDF - ou rendez-vous sur http://formation.economie-mauve.org.
La Clé des langues : Lettre d'information n°39 - décembre 2011
•
SCOLIA - Revue de linguistique (http://publications.unistra.fr/scolia), numéro 25 :
Traduction des normes et normes de traduction dans l’espace européen - Institutions et
entreprises
•
Cinq ans de Bologne – Progrès ou Recul du multilinguisme? Cinco anos de Bolonha –
progresso ou retrocesso no multilinguismo? L'Université du Minho, à Braga, Portugal, en
collaboration avec l'Association des Centres de Langues d'Enseignement Supérieur
Portugais (ReCLes.pt), a le plaisir de présenter le IVème Séminaire CercleS Cinq ans de
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Bologne – Progrès ou Recul du multilinguisme? du 26 au 28 avril 2012
Enseigner une discipline dans une autre langue : méthodologie et pratiques prof. , GeigerJaillet, Anemone / Schlemminger, Gérald / Le Pape Racine, Christine/ édité par le Centre
européen pour les langues vivantes (CELV)
Translators and Interpreters as Key Actors in Global Networking , Conférence Internationale
permanente d’Instituts Universitaires de Traducteurs et Interprètes 26-27 janvier 2012
Nations Unis, Genève
"Mehrsprachigkeit in Gesellschaft, Arbeitswelt und Politik. ... .. Neue Herausforderungen an
die universitäre Lehre", Internationale Konferenz : Sprachenpolitik und Sprachlehre,
SLI, Universität Freiburg i.Br., 18-20.04.2012
Coll. IC2012 - Intercompréhension : compétences plurielles, corpus, intégration , Université
Stendhal-Grenoble3 (France)
Le n° 125 de Culture et recherche rassemble des contributions de chercheurs, d'enseignants,
d'artistes, qui donnent leur point de vue sur les pratiques langagières émergeant en contexte
multilingue. Il est en ligne à: http://www.revue.culture-et-recherche.culture.gouv.fr
et
http://www.culturecommunication.gouv.fr/Politiques-ministerielles/Culture-et-recherche2
Recherche en didac. des langues et des cultures : Wiki des notions et concepts , appel à
participation
Didáctica de las lenguas modernas, competencia plurilingüe et intercultural , González
Piñeiro, Manuel. Guillén Díaz, Carmen. Vez, José Manuel ISBN: 9788497566858, ISBN
Digital: 9788499584249
Le français et les langues d’Europe (5èmes renc. de Liré) , PUR Editions, 2011, ISBN : 9782-7535-1728-8, Françoise Argod-Dutard (dir.)
Sensibilização à diversidade linguística e didáticas Investigação, ... 4º Congresso EDiLiC Aveiro - PORTUGAL - 16, 17 e 18 de julho 2012
Participez au développement de Clic images, Clic images est une banque de dessins libres
de droits à destination de la communauté éducative
Formation linguistique en contextes d'insertion, Bretegnier, Aude (dir.), Editions Peter Lang,
Collection: Transversales - volume 28
Langages – Cultures – Sociétés : interrogations didactiques, colloque international, 20, 21 et
22 juin 2012, Université Paris 3 – Sorbonne Nouvelle- DILTEC (EA 2288), appel à
communications
Appel à contribution : « Les langues dans le cinéma européen »
La Tribune Internationale des Langues Vivantes n°51
Language Forgetting (François Grosjean)
XLVI Congresso Inter. SLI 2012 "Plurilinguismo/Sintassi", si terrà presso l'Università per
Stranieri di Siena nei giorni 27-29 settembre 2012.
6) Rileggere le precedenti Lettere dell'OEP cliccando qui
Se non desiderate più ricevere questa lettera, rispondete a questo messaggio intitolandolo NON.
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