IL GLADIO ROMANO
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IL GLADIO ROMANO
IL GLADIO ROMANO Gladio è la parola latina genericamente utilizzata per ''spada'', mentre nei primi periodi dell'antica Roma la spada utilizzata era simili a quella utilizzata dai greci generalmente chiamata ''Xiphos'', a partire dal terzo secolo prima di Cristo i romani adottarono spade di derivazione Celto-Iberica. Queste spade, conosciute anche come ''Gladius Hispaniensis'' erano relativamente più lunghe e strette di quelle poi conosciute come il tipo di Mainz ed erano già considerate efficaci sia per colpi di taglio che per colpi di punta. Successivi tipi di gladio sono poi riconosciuti come il ''Gladio di Mainz'', il ''Gladio di Fulham'' ed il ''Gladio di pompei''. Successivamente poi, nel periodo tardo romanico, Publius Flavius Vegetius Renatus cita spade chiamate ''Semispathae'' e ''Spatae'' per entrambe delle quali sembra comunque appropriato continuare ad utilizzare il termine Gladio. A quei tempi l'armamento tipico di un soldato di Roma era costituito da uno scudo (scutum), diversi giavellotti (pila), una spada (gladius), un pugnale (pugio) e probabilmente delle frecce (plumbatae). Normalmente i giavellotti venivano lanciati prima di entrare in contatto con il nemico passando poi al combattimento corpo a corpo con il gladio e lo scudo. Il gladio, generalmente considerato idoneo per colpire un nemico da dietro la protezione di uno scudo, era comunque di forma idonea a portare colpi sia di tagli che di punta. Al tempo della repubblica, che fiorì durante l'età del ferro, il mondo classico padroneggiava l'arte della produzione di oggetti in acciao, il ferro puro difatti è relativamente duttile e non si trova in natura senza inclusioni di impurità che lo rendono più duro; nelle regioni caucasiche si era scoperto che un aumentato tenore di carbonio produceva acciai più resistenti ed nella penisola europea si erano creati fornaci capaci di indurire il ferro in pezzi idonei per essere forgiati nella forma desiderata il Gladio di Mainz Riprendendo tecnologie già di origine etrusca le spade romane vennero quindi in origine forgiate come risultato composito di singoli pezzi in un unico assieme. La parola gladio generalmente assunse il significato generale di spada, l'utilizzo del termine appare già dal I secolo a.C. nella bibliografia di Alessandro il Grande di Quintus Curtius Rufus; tuttavia l'autore repubblicano menziona un tipo di spada che, da ricerche archeologiche, risulta aver avuto diverse varianti. Il gladio era una spada affilata su entrambi i lati per i colpi di taglio e presentava un restringimento IL GLADIO ROMANO - PAOLO LETI - PAG. 1 DI 3 IL GLADIO ROMANO utile per i colpi inferti di punta, la presa veniva facilitata da un'elsa con pomolo e dal manico in osso o legno corrugato per la presa delle dita. La forza della lama era ottenuta dalla saldatura di diverse strisce di acciaio nelle quali la spada presentava un canale centrale di acciaio ad alto tenore di carbonio di forma a sezione romboidale, spesso il nome del proprietario veniva marcato o punzonato sulla lama. Le ferite di punta della lama erano una tecnica di combattimento molto efficiente dal momento che le ferite procurate, sopratutto nell'area dell'addome erano quasi sempre mortali; comunque il Dettaglio del rinforzo di un fodero di un Gladio di Mainz gladio poteve anche essere usato come arma da taglio. La fanteria in battaglia contava essenzialmente nel colpire l'avversario allo stomaco ma era anche addestrata a colpire di taglio nella zona della testa, sugli elmi e alle ginocchia sfruttando la zona libera sotto il muro di scudi. Il gladio era tenuto sulla destra in un fodero di cuoio o legno montato su di una cintura o su di una cinghia da portare alla spalla, in posizione idonea per essere estratto mantenendo in posizione lo scudo con il braccio sinistro. Solitamente i centurioni lo portavano dalla parte opposta dei militari della truppa come segno di distinzione. Verso la fine del II secolo d.C. la ''Spatha'' prese il posto del gladio nelle legioni romane. Diverse tipologie di gladio sono riconosciute ai tempi nostri, i tre tipi primari sono i seguenti : il ''Gladio di Mainz'', il ''Gladio di Fulham'', il ''Gladio di Pompei''. I nomi riflettono i luogi dove furono ritrovati degli esempi poi presi a campione. Ritrovamenti recenti hanno poi rivelato un differente tipo di gladio, detto ''Gladius hispaniensis'' che si ritiene sia stato adottato da Scipione durante le guerre contro Cartagine. le diversità tra le diverse tipologie sono comunque minime: La Dettaglio fodero Gladio di Mainz spada ispanica originale presentava una leggera curvatura a foglia della lama, era usata al tempo della repubblica. Il tipo di Mainz entrò in uso invece alla frontiera nel periodo del primo impero ma era accorciato e più largo con la punta triangolare. All'interno dei domini era in uso invece la versione di Pompei, meno efficiente in battaglia, senza curvatura, con la lama IL GLADIO ROMANO - PAOLO LETI - PAG. 2 DI 3 IL GLADIO ROMANO allungata ed una punta ridotta. La tipologia di Fulhalm era invece un compromesso con bordi diritti ed una punta lunga. In particolare le varie tipologie si possono descrivere come segue : GLADIUS HISPANIENSIS Il Gladius Hispaniensis fu usato non prima del 200 a.C. fino a circa il 20 a.C. La lama era lunga 60/68cm e la spada 75/78cm, l'ampiezza era di circa 5cm. Fu il gladio più grande e pesante utilizzato raggiungendo i 900g / 1Kg IL GLADIO DI MAINZ Il gladio di Mainz fu ritrovato in Germania presso Mogontiacum (Magonza) e fu usato ampiamente nel nord dei territori romani, si caratterizzava da un restringimento lungo la lama ed una punta allungata. La lama era di 50/55cm e la lunghezza della spada di circa 65/70cm, l'ampiezza era di circa 7cm. Il peso si aggirava attorno agli 800g. IL GLADIO DI FULHAM Il gladio di Fulham fu ritrovato nel Tamigi vicino alla città di Fulham e deve quindi datare almeno successivamente all'occupazione romana della Britannia ossia dopo l'invasione di Aulus Paulus nel 43 d.C. Fu usato fino alla fine del secolo stesso ed è considerato il punto di congiunzione tra il gladio di Mainz e quello di Pompei, oppure comunque un'evoluzione del gladio di Mainz. la lama è leggermente più stretta e la punta triangolare, la lama era lunga circa 50/55cm, la lunghezza della spada 65/70cm e la larghezza circa 6cm. Il peso si aggirava attorno ai 700g. IL GLADIO DI POMPEI Il gladio di Pompei - la città fu distrutta da un eruzione del vesuvio nel 79 d.C. - ha invece lati taglienti paralleli e punta più corta di forma triangolare; normalmente era portato con foderi di legno e cuioi con rinforzi in bronzo. La lunghezza della lama era di circa 45/50cm, la spada 60/65cm, la larghezza della lama 5cm. Il peso attorno ai 700g. Quattro diversi gladi sono stati ritrovati a Pompei più altri in luoghi differenti; questo tipo di gladio è spesso confuso con la ''spatha'' che però era più lunga e destinata ad attacchi di taglio utilizzata anche dai cavalieri. IL GLADIO ROMANO - PAOLO LETI - PAG. 3 DI 3