Paris, son architecture, ses monuments

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Paris, son architecture, ses monuments
Al ritorno dallo stage linguistico a Parigi, svoltosi nell’ambito del progetto PON C1”
En Français, s’il vous plaît” gli alunni che hanno partecipato ci raccontano….
Paris, son architecture, ses monuments
Questa esperienza ci ha cambiato in maniera incredibile: non soltanto dal
punto di vista culturale e conoscitivo, ma anche e soprattutto umano.
Infatti oltre alle visite alle bellezze paesaggistiche e culturali di Parigi
siamo cresciuti come “persone”. Abbiamo accresciuto notevolmente la
nostra responsabilità e il nostro senso del dovere con una rapidità che
soltanto questo tipo di esperienza può offrire. Una delle innumerevoli
visite fatte in questo lungo soggiorno che ci ha colpito particolarmente è
stata la visita dei Giardini di Lussemburgo. Un bellissimo paesaggio,
costellato dal verde dei prati e degli alberi e che sprigiona una calma
tipica del locus amoenus. Abbiamo appreso che anche in una grande
metropoli come Parigi è possibile trovare un luogo di evasione spaziotemporale; un idilliaco ambiente di vera e propria fusione con la natura.
In effetti, è fondamentale uscire dagli schemi e dalla monotonia della vita
quotidiana per ritrovare se stessi e per “se remettre en force”, come
direbbero i francesi. Dal punto di vista urbanistico ci ha colpito la Place
Charles de Gaulle, chiamata così in onore dell’illustre generale e
presidente francese degli anni Quaranta. In precedenza essa era chiamata
Place de l’Étoile proprio perché il suo centro è il punto d’intersezione di
sei viali che, dipartendosi dal centro della piazza, danno origine a dodici
strade, ricordando per l’appunto la forma di una stella. Una di queste
strade coincide con i celebri Champs-Elysées, e in corrispondenza del
centro di suddetta stella si erge l’Arco di Trionfo. Ci ha meravigliato,
inoltre, quest’armonica compresenza tra l’architettura classica e quella
moderna, accentuata dalla Grande Arche de la Défense. L’ approccio con
una realtà diversa e per certi aspetti opposta alla nostra ci ha permesso di
aprire ulteriormente i nostri orizzonti culturali.
Un altro momento particolarmente interessante è stato l’incontro con
degli studenti parigini in un liceo professionale. Conoscere il loro sistema
scolastico, i loro hobby, il loro modo di vivere, la loro grande apertura
mentale ci ha permesso di apprezzare quest’ulteriore esperienza ed
acquisire una certa elasticità, ormai fondamentale nella società odierna.
I ragazzi Ciro Borreano, Marco Torcivia e Piermauro Bucalo hanno detto la
loro riguardo a questa splendida avventura:
CIRO: « A’ mon avis, voyager aide l’homme à déployer les ailes vers de
nouveaux horizons. En fait, Paris a représenté pour moi l’ouverture de
l’esprit sur le monde. Je me sens comme un oiseau qui vole pour la
première fois et qui, tout de suite, réussit à voir tout, selon une nouvelle
perspective. »
MARCO: « Dans cette aventure j’ai éprouvé des sensations uniques et
inimaginables. Venir à Paris a toujours été un rêve que maintenant j’ai pu
réaliser. Si quelque temps avant on m’avait raconté qu’un jour j’y serais
resté pendant trois semaines, je ne l’aurais jamais cru possible! »
PIERMAURO: « Grâce à cette expérience j’ai grandi du point de vue
culturel et personnel, et je dois bien remercier l’Union Européenne pour
nous avoir donné la possibilité de faire ce voyage incroyable. »
On veut, enfin, bien remercier notre Lycée qui nous a permis un cours de
60 heures d’approfondissement de la langue française, qui est au cœur du
projet PON qui a rendu possible ce voyage… Merci à tous pour la
disponibilité, le travail, la patience!