Il Libretto di Imeneo

Transcription

Il Libretto di Imeneo
Personaggi
Rosmene - Soprano
Imeneo, amante di Rosmene – Tenore. Basso
Argenio - Basso
Tirinto, amante di Rosmene - Contralto
Clomiri, amante di Imeneo - Soprano
Ouverture
Atto Primo
Scena I
Tirinto, poi Argenio
Larghetto di Tirinto
La mia bella, perduta Rosmene,
Per pietà chi m’insegna
Dov’è? Per mercé chi mi dice?
Che fa?
Entra Argenio
Argenio
Tirinto!
Tirinto
Argenio!
Argenio
O barbara fortuna!
Non abbiam nuova alcuna
Delle rapite vergini d’Atene.
Tirinto
(E che farà Rosmene?)
Infelici donzelle!
Argenio
Sventurata Clomiri,
O diletta ia figlia!
Tirinto (1)
O barbari pirati! Tu Cerere
Eulisina, perché mai permettesti
Che l’innocenti al tuo gran culto
Intese fosser da stuol rapace
Nell’offrirti olocausti,
avvinte e prese?
Larghetto di Tirinto
La mia bella perduta Rosmene, etc
Tirinto
Dal dì ch’io la perdei
Quest’alma innamorata non mai
Non ebbe più bene un momento
Di pace aver non sa.
Aria di Tirinto
Se potessero i sospir’ miei
Far che l’onde a queste sponde,
Riportassero il legno infido,
io vorrei tutti sciogliere
là sul lido
i sospiri del mio cor.
Manon possono far dal mare
Ritornare a me Rosmene.
Deh! Su l’ale a queste arene
La conduca il Dio d’Amor!
Se potessero, etc.
Scena II (2)
Argenio, e poi Tirinto che torna, e poi Imeneo che sopraggiunge, e finalmente Rosmene e
Clomiri.
Argenio
Cerere onnipotente,
Vendica i tuoi oltraggi
E riconduca alle sacre
Tue are l’involate donzelle il tuo favore.
Cada sugli empi,
e vendicar il tuo onore!
Tirinto
Argenio, addio!
Argenio
Dove, Tirinto?
Tirinto
In traccia del perduto mio ben.
Né tornar mi vedrai senza
Rosmene. Andrò di riva in riva
Per salvezza di lei.
Per mio conforto vago
Di averne avviso.
Entra Imeneo, sorprendendolo
Imeneo
Io te lo porto!
Sotto femminee spoglie,
Andai con le donzelle al sacro rito
E qual vergine
Fui anch’io rapito!
Ma quella turba infame,
Stanca di remigare, e a terra scesa
Da un sonno a noi sì fausto ella fu presa.
Io allora de’ pirati prendo un brando.
Tutti li uccido,
E fu il mio brando al lampo,
E da me le donzelle ebber lo scampo!
Coro
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
E vien con esso Amor.
Viene Amor, godete, o cori!
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
Tirinto
Valoroso Imeneo!
Argenio
Prode garzone!
Tirinto
N’Attendi dalla patria
Il guiderdone.
Imeneo
Dalla Patria non chiedo
Che di stringer la mano
All’amata Rosmene.
Argenio
Sorpreso
E solo questa è la tua domanda?
Tirinto
(Ahi ciel! Per me funesto!)
Argenio
Perché ne sei ben degno
L’opra mia ti prometto.
Tirinto
(Ardito impegno!)
Imeneo
Olà! Venga Clomiri, entri Rosmene!
Entrano Clomiri e Rosmene
Argenio
Sospirata mia figlia!
Clomiri
O padre amato
Tirinto
Adorata Rosmene!
Il fato amnico mi concede…
Rosmene
Ah! Mia sorte…
Tirinto
Di riveder quel volto….
Rosmene
Di rimirar quei lumi….
Imeneo
Vedendo quanto accade
Ascoltami, Rosmene!
Rosmene
(O Stelle!)
Tirinto
(O Numi!)
Imeneo
Avvicinatosi a Rosmene
Pensa alla sorte andata
E scorgendo ove sei
Pensa dove eri.
E ti rendan più grata
I tuoi pensieri.
Clomiri
(Se un’altra adora,
(3)
E che sperar degg’io da Imeneo,
L’idol mio?)
Tirinto
Rivolto ad Argenio
Pensa, Argenio, al mio…
E che mi sia….
Argenio
Rivolto a Tirinto
So ben che regna in te
La gelosia!
Aria di Imeneo
Di cieca notte allor
Che l’ombra il monte ingombra.
Oscura il piano; ogni lontano
Acceso fuoco di loco in loco
Scoprir si fa.
Così all’ombre la gelosia
Scopre qual sia di core in core
L’acceso amore, ch’ardendo va.
Di cieca notte, etc.
Scena III
Imeneo
Avvicinatosi a Rosmene
Rosmene, alfin dovresti
Renderti ai miei voti.
Per me libera sei da tue ritorte.
Aria di Rosmene
A Imeneo
Ingrata mai non fui
Non ho di sasso il cor.
A Tirinto
Ma il cor non è per lui
Lo serbo per te
A Imeneo
D’aver pietà mi vanto:
Priva non son d’amore.
A Tirinto
Deh! Non ombrarti tanto!
Fidati pur di me.
A Imeneo
Ingrata mai, etc.
Scena IV (4)
Imeneo, Tirinto e Clomiri
Imeneo
Se non era il mio braccio,
Si troveria Rosmene in servitù
Di barbare catene;
Generoso sarai, se tu la cedi.
Nulla rispondi ancor?
Tirinto
Troppo mi chiedi
Aria di Tirinto (4)
Mi chiederesti meno
Se mi chiedessi il core.
L’idolo del mio seno
Cedere a te non so!
Abbandonar Rosmene
Colpa saria d’amore.
Privarsi dal suo bene?
L’anima mia non può.
Mi chiederesti meno, etc.
Scena V (5)
Clomiri e Imeneo
Clomiri
Se non era il tuo braccio
Mi troverai sovra lontane arene
In servitù delle barbare catene!
Imeneo
Basta, Gentil Clomiri. Lasciami
In compagnia de’ miei sospiri.
Aria di Clomiri
V’è un infelice
Che per te more.
E mesta dice:
“Ama chi t’ama!”
“Perch’il tuo core
Tutto si strugge
Per chi ti fugge
Folle chi t’ama”
V’è un infelice, etc.
Scena VI
Imeneo solo
Imeneo
Paventar non degg’io
Che non venga Rosmene
A me concessa.
Vano sospetto rio
A perturbarmi viene.
Sconoscente non è
La saggia Atene!
Aria di Imeneo (6)
Esser mia dovrà
La belal tortorella
Ch’io sottrassi
Dai perigli degl’artigli.
Ed uccisi in faccia a quella
Lo sparvier che la rapì.
Più non teme, più non geme
Ch’ella non è qual era
Prigioniera del crudel
Che già morì.
Esser mia, etc.
Coro
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
E vien con esso Amor.
Viene Amor, godete, o cori!
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
Fine Atto Primo
Atto Secondo
Scena I
Rosmene, poi Argenio
Largo di Rosmene
Deh, m’aiutate, o Dei!
Che degli affetti miei
Troppo è ‘l mio martoro!
Entra Argenio
Argenio
Vogliono i tuoi maggiori,
Il senato, la patria
E vuol ragion che tu
Sia d’Imeneo.
Rosmene
Amor s’oppose. Amor fedel..
Argenio
Rosmene, con la tua pace
Altro è l’esser fedel, altro ostinata!
Rosmene
Dovrò dunque sforzata
Per non esser ingrata, esser infida?
Argenio
Ah! Non si chiama
Infida donzella illustre,
Che al voler d’inchina
Dei genitori e della patria.
E in quella l’istessa “infedeltà” diventa bella.
Rosmene
E’ sempre colpa
Il non sembrar la fede!
Argenio
Disubbidiente ed ingrata
È un maggior male!
Rosmene
Ah! Onor. Dover,
Amor, a me fatale!
Aria di Argenio
Su l’arena di barbara scena
Esce in campo feroce leone.
Pria d’un misero a danno si pone
Poi si ferma
E baciandolo va.
Egli tolse una spina
Al suo piede
Là dell’Africa in mezzo alle selve.
E il Re della belva appena lo vede
Che sdegnando la taccia d’ingrato
Del suo stato si muove a pietà.
Su l’arena, etc.
Scena II
Rosmene e poi Clomiri
Rosmene
La mia mente or confusa vorria…
Non sa…si pente… incolpa…
Iscusa… e mi trovo fra i flutti del pensiero
Qual navicella in mar senza nocchiero.
Entra Clomiri
Clomiri
Rosmene, mostra il volto ch’abbi turbato il core.
Perché dimmi perché?
Rosmene
Conosci amore?
Clomiri
Un principio confuso in me ne sento.
Rosmene
Buon giudice non sei
Del mio tormento!
Aria di Rosmene
Semplicetta,
La saetta non intendi ancor d’Amore.
Ma il tuo cor forse un dì l’intenderà.
Sempre al varco sta coll’arco
E a ferire il tempo aspetta.
Semplicetta,
Se da lui non ben ti guardi
Coi suoi dardi quell’arcier
T’impiagherà.
Semplicetta, etc.
Scena III
Clomiri e Tirinto
Clomiri
Tirinto, era poc’anzi
Meco Rosmene.
E la trovai qui sola
Tutta mesta e penosa.
Tirinto
Per qual cagion?
Clomiri
Ascosa la tien entro al suo core
E nasce dà un gran fonte
Il suo dolore.
Tirinto
E come ciò t’è noto?
Clomiri
Ella così sospirando mi disse.
E poi partì.
Aria di Tirinto (7)
Sorge nell’alma mia
Qual va sorgendo in cielo
Picciola nuvoletta
Che poi tuona e saetta
E passa ad agitare
La terra ed il mare ancor.
Quest’è la gelosia
Che va spiegando un velo
Di torbido sospetto
Che poi dentro al mio petto
Potrebbe diventar tormento
Del mio cor.
Sorge nell’alma mia, etc.
Scena IV (8) (9)
Clomiri ed Imeneo
Clomiri
Imeneo, lieto in viso tutto,
Gioir ti veggio.
Imeneo
Al padre tuo io deggio l’intesa
Gioia mia.
Oprò che degno io sia
Di conseguir Rosmene
E così darò fine a’ dolor miei .
Clomiri
N’avviserò colei a cui
Dal tuo valore fu sciolto
Il piede, e fu legato il core.
Aria di Clomiri
E sì vaga del tuo bene
Ch’al suo mal
Non penserà.
Così t’ama, ch’ella brama
Più ristori alle tue pene
Ch’alle sue trovar pietà.
E sì vaga, etc
Parte
Scena V (10) (11)
Imeneo solo
Imeneo
Sembra un fanciullo, Amore,
Innocente, vezzoso, e par che
I giorni e l’ore possa
Ogni alma con lui
Passar per gioco.
Ma poi ne sente il fuoco
E vive lamentando
All’ombra ed al sole.
Non s’innamori chi penar non vuole!
Aria di Imeneo
Chi scherza con le rose
Un dì si pungerà.
Farfalle amorose
Girate attorno al lume
Farfalle fuggite che le piume
Alfin v’abbrucierà.
Chi scherza, etc.
Scena VI
Argenio, Tirinto, Imeneo, e Rosmene
Argenio
Udisti già
Che ad Imeneo concesso
È d’ottener Rosmene.
Si spieghi a chi di voi Rosmene arrida.
Arbitra di sue nozze, ella decida!
Terzetto Imeneo, Rosmene, Tirinto
Imeneo
Consolami, mio bene
Pria che il dolor m’uccida.
Pietà del mio cordoglio
Pietà di me ti chieggio.
Almen dimmi ch’io mora.
Rosmene
Bramando uscir di pene
Tu mi vorresti infida.
Idolo del cor mio
Tu mi vorresti ingrata.
Infida esser non voglio
Ingrata esser non deggio.
Tirinto
Deh non cangiar desio
Bell’anima adorata.
Pietà del mio cordoglio
Pietà di me io chieggo
Almen dimmi ch’io mora.
Tutti e tre
Ah, s’io morissi ancora
Meglio saria per me.
Imeneo
Non essermi crudele.
Alfin chi di noi due
Ritroverà mercè?
Tirinto
Risolvi d’esser mia!
Alfin chi di noi due
Ritroverà mercè?
Rosmene
Che io non sia fedele?
Ch’io sconoscente io sia?
Non so, se poi di lui
Se poi sarò di te.
Imeneo
Consolami, etc.
Coro
E troppo bel trofeo
Delal bellezza il cor.
Lo vincerà Imeneo
E già lo vinse Amor.
Fine Atto Secondo
Atto Terzo
Scena I
Tirinto, Imeneo e Rosmene
Tirinto ed Imeneo
Alfin decidi!
Rosmene
Deciderò, ma poi spiacerà
La sentenza ad un di voi.
Imeneo
Dimmi il mio fato!
Tirinto
Attendo mia sorte!
Rosmene
(Gratitudine e amore son due
tiranni che mi dan la morte!)
Imeneo
Via su, mia bella!
Tirinto
Parla, idolo mio!
Rosmene
Crudo Imeneo, crudo Tirinto,
addio!
Aria di Rosmene
In mezzo a voi dui
Qui lascio il mio core.
Parlate con lui, parlate d’amore.
Ch’io sono contenta v’ascolti
Vi senta, risponda per me!
In mezzo a voi dui, etc.
Scena II
Imeneo e Tirinto
Imeneo
Se tua sarà Rosmene
Quest’anima smarrita uscir vedrai
Di vita e uscir di pene.
Tirinto
Dì, se mai la fortuna arride al tuo conforto
Ch’è tua Rosmene
E che Tirinto è morto.
Aria di Tirinto (12)
Pieno il core di timore
Palpitar io sento in seno.
Qual chi teme del baleno
Quando il cielo tonando va.
Il Destino è già vicino
Del gran fulmine temuto
La saetta del rifiuto
Chi di noi colpirà?
Pieno, etc.
Scena III
Clomiri, e Imeneo
Clomiri
“Sarei lieta ancor io
se Rosmene appagasse il tuo desio.
Che quest’anima amante
Le sue non già,
ma le tue gioie, brama”.
Va dicendo così quella che t’ama.
Imeneo
All’onda Stigia
Ed agli Dei giurai
Che d’alcun altra non sarò giammai!
Clomiri
Pazienza! Alman desia
Che di lei non t’oblii?
Imeneo
Non so che sia!
Aria di Clomiri (13)
Se ricordar ten vuoi
Già che di lei non puoi
Ricordati di me, ricordati!
S’ella chi sia non sai
Sai che son’io Clomiri,
Sai che de’ suoi martiri
Favellai con te.
Se ricordar, etc
Scena IV
Imeneo
Perdonami, Clomiri,
d’altro amore languendo
fingo che non intendo
i tuoi sospiri.
Rosmene
Fiero destino contro di me s’è mosso.
Risolver deggio e ritardar non posso.
Saprò ben io con arte uscir
Fuor di me stessa,
E in me raccolta oprar da saggia
E favellar stolta!
Scena V (14)
Rosmene ed Imeneo
Imeneo
Rosmene, a che sospendi la sentenza fatal!
Ma, o Dei, mi guardi
Con torvi lumi
Il cor m’agghiaccia.
Ricordati ben mio.
Rosmene
Taci!
Imeneo
Ch’io taccia?
Parte Rosmene
Arioso di Imeneo
Avvicinandosi a lei
Se la mia pace a me
Vuoi togliere, Barbara,
Toglimi la vita ancor!
Scena VI
Tirinto da una parte, e Rosmene dall’altra
Tirinto
Sospirata Rosmene, Rosmene anima mia.
Rosmene
(Ecco un novello inciampo,
fuggo Imeneo,
Ed in Tirinto inciampo).
Tirinto
(Combattutta passeggia
fosca nel ciglio
e nubilosa in faccia)
Tirinto
Sentimi, per pietà!
Rosmene
Taci!
Tirinto
Ch’io taccia?
Arioso di Tirinto
Se la mia pace a me
Vuoi togliere, Barbara,
Toglimi la vita ancor!
Scena Ultima
Clomiri, Argenio, e poi Rosmene, e finalmente Imeneo da una parte, e Tirinto dall’altra.
Clomiri
Scorgesti che Rosmene
Può non sembrare in se stessa?
Argenio
Io la compiango
Clomiri
Non avea mai pace
Chi grata la volea
Chi volea fedele:
Eccola fuor di sé.
Fato Crudele.
Rosmene
E questo il dì per definir la lite?
E’ questo?…
Dunque, la sentenza udite!
Duetto di Tirinto e Imeneo
Se la mia pace a me
Vuoi togliere, Barbara,
Toglimi la vita ancor!
Rosmene
La vita?
E che donna venne quaggiù
Dalla sua stella uscita
Per dare, non per togliere, la vita!
Tirinto
Insensata favella!
Imeneo
Forsennata discorre!
Argenio
Assistetela o Dei!
Clomiri
Chi la soccorre?
Rosmene
Risolverò.
Ma s’aprano gli abissi.
Venga Rosmene accanto l’ombra
Di Radamanto
E dal profondo baratro di muova.
Voglio sentir
S’il mio decreto approva.
Recitativo accompagnato di Rosmene
Miratela!
Che arriva cinta di negro manto
A passo lento e piano,
Col brando in pugno
E la bilancio in mano.
Ella per me decida.
Ascolta!
Esser io deggio o ingrata o infida?
A Imeneo
Sparso d’affanni il viso
A Tirinto
Tinto di morte il volto.
A Imeneo
Tu, di vincer diffidi?
A Tirinto
Tu, di perder paventi?
Ombra, decidi!
In atto di vibrarla
Ella già tiene la nuda spada in alto.
Cadde il colpo, e divide dal mio core
Il mio cor.
L’ombra decide. Ahi!
Che mancar mi sento.
Caliginoso intorno mi sembra
Il giorno e l’anima già sviene.
Chi di voi, per pietà
Chi mi sostiene?
S’abbandona, sostenuta da Tirinto ed Imeneo
Imeneo
Misera!
Tirinto
Sventurata!
Clomiri
Deplorabil Destin!
Argenio
Sorte Spietata!
Rosmene
Rosmene in bracio a dui?
A Tirinto
Vanne e lascia ch’io resti
In braccio a lui.
Arioso di Rosmene
A Imeneo
Al voler della tua fortuna
Già Rosmene acconsentì.
Non aver più speme alcuna
Fui costretta a dir di sì.
Rosmene
Disappunto così
Quando del pomo d’oro
La gran lite decise
Il pastorello,
Giudice severo.
Clomiri, Argenio, è vero?
Argenio
E’ vero
Clomiri
E’ vero.
Imeneo
Per sua pietà sospiro
Scorgendo che vaneggia.
Rosmene
Io non deliro
Tirinto
Numi, aita vi chieggio
L’idolo mio delira.
Rosmene
Io non vaneggio
Aria di Rosmene
Verso Tirinto
Io son quella navicella
Che veniva a questa sponda
Sorse il vento, e turbò l’onda
Verso Imeneo
E in quest’altra la portò
Rosmene
A Imeneo
Non vuol ch’io ritorni
Il mio nocchiero
Al lido abbandonato.
E’ vero?
Imeneo
È vero
Rosmene
Ecco la navicella
Che fuor della tempesta
Tutta si ricompone
E come vuol ragione
Al fin lega se stessa
(dando la mano ad Imeneo)
a questa piaggia.
Parlai da stolta, e
Stabilii da saggia.
Imeneo
Fortunato Imeneo!
Rosmene
Tirinto, datti pace, e non dispiaccia
A te ciò che a me piace.
Duetto di Rosmene e Tirinto
Per le porte del tormento
Passan l’anime a gioir.
Sta il contento del cordoglio
Sul confine,
Non v’è rosa senza spine.
Per le porte, etc
Coro
Se consulta il suo dover
Nobil alma, o nobil cor
Non mai piega a’ suoi voler
Ma ragion seguendo va.
E se nutre un qualche amor
Ch’a ragion non si convien
Quell’amor scaccia dal sen
E ad un altro amor si dà.
Se consulta, etc.
Fine dell’opera
A cura di
Arsace
http://www.gfhbaroque.it
http://www.haendel.it
http://it.groups.yahoo.com/group/Handel_forever
Note
1 - di questa parte ne esistono 2 versioni, ma testo identico
Tirinto
O barbari pirati! Tu Cerere
Eulisina, perché mai permettesti
Che l’innocenti al tuo gran culto
Intese fosser da stuol rapace
Nell’offrirti olocausti,
avvinte e prese?
2 – Della scena seconda esiste anche un’altra versione
Argenio
Cerere onnipotente,
Vendica i tuoi oltraggi
E riconduca alle sacre
Tue are l’involate donzelle il tuo favore.
Cada sugli empi,
e vendicar il tuo onore!
Coro
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
E vien con esso Amor.
Viene Amor, godete, o cori!
Vien Imeneo fra voi, viene fra voi!
Sperate, o amanti!
3 – Aria cantata da Tirinto, in luogo della versione sullo stesso testo di Imeneo
Aria di Tirinto
Di cieca notte allor
Che l’ombra il monte ingombra.
Oscura il piano; ogni lontano
Acceso fuoco di loco in loco
Scoprir si fa.
Così all’ombre la gelosia
Scopre qual sia di core in core
L’acceso amore, ch’ardendo va.
Di cieca notte, etc.
4 – Altra versione della Scena IV Atto Primo
Scena IV
Imeneo, Tirinto e Clomiri
Imeneo
Se non era il mio braccio,
Si troveria Rosmene in servitù
Di barbare catene;
Generoso sarai, se tu la cedi.
Nulla rispondi ancor?
Tirinto
Troppo mi chiedi
Aria di Tirinto
D’amor nei primi istanti
Facili son gli amanti
A farsi lusingar
Solo per vanità.
Del merto lor
L’effetto credono
Quell’affettto
E il vanto voglion dar
Più a sé ch’alla beltà.
D’amor, etc
5 – Altra versione della scena V dell’Atto I
Scena V (5)
Clomiri e Imeneo
Clomiri
Se non era il tuo braccio
Mi troverai sovra lontane arene
In servitù delle barbare catene!
Imeneo
Basta, Gentil Clomiri. Lasciami
In compagnia de’ miei sospiri!
Clomiri
Permettetemi ch’io possa
Teco solo parlar
Brevi momenti.
Imeneo
Narra pur ciò che vuoi.
Clomiri
Credimi e senti
Aria di Clomiri
V’è un infelice
Che per te more.
E mesta dice:
“Ama chi t’ama!”
“Perch’il tuo core
Tutto si strugge
Per chi ti fugge
Folle chi t’ama”
V’è un infelice, etc.
6 – L’aria Esser mia, è presente in due versioni con lo stesso testo, una ha un tono più basso
dell’altra
7 – Sorge nell’alma mia, è un’aria prevista anche per voce di basso, Imeneo
8 – Altra versione simile della scena IV: stesso testo, musica variata.
Scena IV
Clomiri ed Imeneo
Clomiri
Imeneo, lieto in viso tutto,
Gioir ti veggio.
Imeneo
Al padre tuo io deggio l’intesa
Gioia mia.
Oprò che degno io sia
Di conseguir Rosmene
E così darò fine a’ dolor miei .
Clomiri (in 2 versioni)
N’avviserò colei a cui
Dal tuo valore fu sciolto
Il piede, e fu legato il core.
Aria di Clomiri
E sì vaga del tuo bene
Ch’al suo mal
Non penserà.
Così t’ama, ch’ella brama
Più ristori alle tue pene
Ch’alle sue trovar pietà.
E sì vaga, etc
9 – Altra versione della scena IV
Scena IV
Tirinto ed Imeneo
Tirinto
Imeneo, lieto in viso tutto,
Gioir ti veggio.
Imeneo
Al padre tuo io deggio l’intesa
Gioia mia.
Oprò che degno io sia
Di conseguir Rosmene
E così darò fine a’ dolor miei .
Tirinto
N’avviserò colei a cui
Dal tuo valore fu sciolto
Il piede, e fu legato il core.
Aria di Tirinto
E sì vaga del tuo bene
Ch’al suo mal
Non penserà.
Così t’ama, ch’ella brama
Più ristori alle tue pene
Ch’alle sue trovar pietà.
E sì vaga, etc
10 e 11 – Due versioni dell’ari “Chi scherza con le rose” cantata in entrambi i casi da Imeneo:
si aggiunga che la scena stessa poi è prevista solo per Tirinto, ed ecco quindi che recitativo ed
aria vengono variati.
Scena V
Imeneo solo (Tirinto solo)
Imeneo (Tirinto)
Sembra un fanciullo, Amore,
Innocente, vezzoso, e par che
I giorni e l’ore possa
Ogni alma con lui
Passar per gioco.
Ma poi ne sente il fuoco
E vive lamentando
All’ombra ed al sole.
Non s’innamori chi penar non vuole!
Aria di Imeneo (Tirinto)
Chi scherza con le rose
Un dì si pungerà.
Farfalle amorose
Girate attorno al lume
Farfalle fuggite che le piume
Alfin v’abbrucierà.
Chi scherza, etc.
12 – Due versioni dell’aria di Tirinto “Pieno il core”
13 – Due versioni dell’aria “Se ricordar t’en vuoi”
14 – La Scena V del Terzo atto, presenta delle variazioni di testo
Scena V
Rosmene ed Imeneo
Imeneo
Rosmene, a che sospendi la sentenza fatal!
Rosmene
Taci!
Imeneo
Ch’io taccia?
Parte Rosmene
15 – altra versione della Scena VI
Tirinto da una parte, e Rosmene dall’altra
Tirinto
Sospirata Rosmene, Rosmene anima mia.
Rosmene
(Ecco un novello inciampo,
fuggo Imeneo,
Ed in Tirinto inciampo).
Tirinto
(Combattutta passeggia
fosca nel ciglio
e nubilosa in faccia)
Aria di Tirinto
Un guardo solo
Pupille amate
Conforto al duolo
Non mi negate;
Ma un guardo o care
In cui svalilla d’amor la face
Ogn’altr sguardo
Che a me volgete
E freddo dardo, deh!
Rendete pietose, vezzose
Al cor la pace.
Un guardo solo, etc.
Tirinto
Senti per pietà
Rosmene
Taci
Tirinto
Ch’io taccia?
Aria di Tirinto
Se la mia pace a me
Vuoi togliere, Barbara,
Toglimi la vita ancor!
Si tenga presente che esistono due versioni delle seguenti arie
Atto Primo
Aria di Imeneo e Tirinto: Di cieca notte, allor che l’ombra
Aria di Tirinto: Mi chiederesti meno, se mi chiedessi il core
Aria di Tirinto: D’Amor nei primi istanti, facili son gli amanti
Atto Secondo
Aria di Imeneo e di Tirinto: Sorge nell’alma mia, qual va sorgendo in Cielo
Aria di Clomiri e di Tirinto: E’ si vaga del suo bene (3 versioni!)
Aria di Imeneo: Chi scherza con le rose, un dì si pungerà
Atto Terzo
Aria di Tirinto: Pieno il core di timore, palpitar io sento
Aria di Clomiri: Se ricordar t’en vuoi, già che di lei non puoi

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